Autismo, 30 insegnanti e 300 giorni per vincere la sfida della normalità
Transcript
Autismo, 30 insegnanti e 300 giorni per vincere la sfida della normalità
Stampa Stampa senza immagine Chiudi SPERIMENTAZIONE A SCUOLA Autismo, 30 insegnanti e 300 giorni per vincere la sfida della normalità Il progetto della Fondazione Agnelli per costruire le buone pratiche per gli studenti con i disturbi dello spettro autistico: dall’Emilia Romagna si punta ad allargarlo a tutta Italia Valentina Santarpia Luca aveva sedici anni quando il prof. Maurizio Primavera ha iniziato a «lavorare» con lui, nell’istituto tecnico professionale Manfredi-tanari di Bologna. Adesso ne ha quasi diciannove, sta per diplomarsi e, pur continuando ad essere un ragazzo autistico con tutte le sue difficoltà, ha conquistato un traguardo incredibile: ha imparato a fare alcune cose normali, come andare al bar e chiedere, con gentilezza, la merenda. E’ solo un esempio del successo della sperimentazione del progetto «300 giorni», un progetto lanciato dall’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna e curato dalla Fondazione Agnelli per testare sugli studenti autistici classe ‘96 un protocollo ad hoc per valutare le loro difficoltà e capacità. Si chiama TTAP, ovvero Teach Transition assesment profile, ed è una «griglia» innovativa, messa a punto in America, per prendere in esame tutti gli aspetti del ragazzo autistico e risolvere le sue difficoltà partendo dalla base, cioè dall’osservazione diretta e dalle informazioni su come «funziona» il ragazzo a casa, a scuola, al lavoro, nel tempo libero. «Significa che se chiedevo a Luca ripetutamente di andare a prendere la merenda al bar chiedendola con gentilezza, lui non riusciva a farlo perché non coglieva davvero il significato del chiedere con gentilezza- spiega Primavera, uno dei 30 insegnanti di sostegno coinvolti nel progetto - Allora abbiamo IL PROTOCOLLO provato a farglielo capire, attraverso esempi, illustrazioni, immagini: solo così ha davvero potuto sentire cosa volevamo da lui, e farlo, superando il blocco». Il protocollo prevede che il ragazzo venga sottoposto ad un test, teorico-pratico, per valutare tutti gli step della sua vita, e poi che vengano intervistati sia i familiari che gli insegnanti per fare una valutazione globale. Nel corso dell’anno di sperimentazione (2013-2014), gli insegnanti coinvolti hanno prodotto oltre 500 schede di monitoraggio, in media 14,5 a studente, equivalenti a circa una ogni 14 giorni, arrivando ad una serie di conclusioni, che vengono presentate giovedì 23 aprile dalla Fondazione. L’obiettivo adesso è quello di estendere il protocollo a livello nazionale, coinvolgendo sempre più scuole e insegnanti: «Ci sono sperimentazioni LA PROSSIMA TAPPA isolate in altre regioni, come il Trentino, ma per lo più si tratta di iniziative private», spiega Primavera, che, coinvolto per caso nel progetto, adesso è già pronto a diventare protagonista della formazione di altri insegnanti, costruendo un po’ alla volta quel complesso di buone pratiche utili a migliorare la vita degli studenti autistici. Per vincere la sfida della normalità. Valentina Santarpia 23 aprile 2015 | 13:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA