Barzellette sui camorristi, a scuola un libro per renderli ridicoli

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Barzellette sui camorristi, a scuola un libro per renderli ridicoli
07 maggio 2007
Barzellette sui camorristi,
a scuola un libro per renderli ridicoli
Antonio E. Piedimonte
NAPOLI – Lotta alle cosche: le
scuole in prima linea. Un concorso
e un libro, si chiama “Una matita
contro la camorra” l’iniziativa
dell’Istituto “Europa”.
“Cosa è meglio: un camorrista o
una batteria? La batteria: Ha
sicuramente un lato positivo!”.
Scorrendo il libricino “E una matita
li cancellerà” titolo mutuato da un
celebre slogan del ‘77 (una risata
vi seppellirà) si comprende
l’importanza dell’iniziativa: rendere
ridicoli i camorristi agli occhi delle
nuove generazioni. Idea forse non
inedita, ma di sicuro geniale nella
sua semplicità quella venuta agli
insegnanti e agli studenti
dell’Istituto Professionale
“Europa”. La scuola di Pomigliano
d’Arco da quattro anni organizza
la manifestazione “Grafik art” che
coinvolge diverse scuole della
regione e quest’anno ha deciso di
dedicarla ai temi della sopraffazione
e della intimidazione. Gli allievi
guidati dai docenti Domenico
Foscolo, Giueseppe Basilicata,
Rosanna Infermo e Mariarosaria
Esposito hanno elaborato e tradotto
in immagini le idee slogan contro
la camorra.
Il lavoro sarà presentato domani
(alle 16) nella sede del Comune
insieme al volume che ha raccolto
le barzellette (sono quelle dedicate
ai carabinieri che hanno cambiato
soggetto) e le vignette umoristiche.
Tutto all’insegna di un antico detto
“Quando hai paura del diavolo,
ridigli in faccia” e con la
consapevolezza che la formula
barzelletta è probabilmente quella
con la maggiore capacità di incidere
nella fascia di età interessata al
progetto. “Forse, si legge nella nota
di presentazione, è una forma di
paradossale razzismo produttivo
perché mira a colpire non un
determinato essere ma un
determinato modo di essere. Il tipo
scelto come esempio di
ridicolaggine assoluta, si legge
ancora, è un irreale (?) camorrista
da barzelletta. I mostri da cancellare
a colpi di matita possono essere di
tutte le età, d’ambo i sessi
e d’ogni condizione economica”.
Una risata cancellerà la cultura
della camorra? Spazzerà via quel
modus vivendi che da secoli
caratterizza grandi fasce della
popolazione napoletana e da molto
tempo ha inquinato anche la
cosiddetta borghesia? Difficile
crederlo, di certo non potrà avvenire
in tempi ragionevoli, e tuttavia se
esiste una possibile speranza è da
cercare proprio nelle nuove
generazioni.
In quei bambini che oggi
fotografano con il telefonino i morti
ammazzati nelle strade.
17 maggio 2007
Camorra da barzelletta La scuola contro i clan
LOTTA ALLE COSCHE
Le scuole in prima linea.
Un concorso e un libro, si chiama “Una matita contro la camorra”
L’iniziativa è dell’Istituto Europa.
Antonio E. Piedimonte
NAPOLI – Un latitante, per
ingannare il tempo, dipinge le pareti
del suo nascondiglio, ma sgocciola
il pavimento. La moglie lo vede e
gli chiede: “Metto ‘nu giurnale
nterra?” e lui: “No, nun fa niente,
ce arrivo ‘o stesso!”.
Scorrendo il libricino “E una matita
li cancellerà” – titolo mutuato da
un celebre slogan del ’77 ( Una
risata vi seppellirà) – si comprende
l’importanza dell’iniziativa: rendere
ridicoli i camorristi agli occhi delle
nuove generazioni. Idea forse non
inedita, ma di sicuro geniale nella
sua semplicità quella venuta agli
insegnanti e agli studenti
dell’Istituto Professionale
“Europa”. La scuola di Pomigliano
d’Arco da quattro anni organizza
la manifestazione “Grafik-art” che coinvolge diverse scuole della
regione- e quest’anno ha deciso di
dedicarla ai temi della sopraffazione
e della intimidazione. Gli allievi –
guidati dai docenti Domenico
Foscolo, Giuseppe Basilicata,
Rosanna Infermo e Mariarosaria
Esposito – hanno elaborato e
tradotto in immagini le idee-slogan
contro la camorra. Il lavoro sarà
presentato domani (alle 16) nella
sede del Comune insieme al
volume che ha raccolto le
barzellette (sono quelle dedicate ai
carabinieri che hanno cambiato
soggetto) e le vignette umoristiche.
Tutto all’insegna di un antico detto:
“Quando hai paura del Diavolo,
ridigli in faccia”.
17 maggio 2007
POMIGLIANO D’ARCO
Lotta alla camorra a colpi di vignette
An. Ca.
POMIGLIANO – La camorra è
sporca, la camorra stringe la vita.
I camorristi? Figure su cui
ironizzare attraverso vignette e
barzellette”. Gli studenti
dell’Istituto Professionale “Europa”
dicono no alle mafie esprimendosi
attraverso l’arte in una
manifestazione intitolata “Una
matita contro la camorra”.
Si è svolta ieri la giornata no stop
della legalità patrocinata da
Provincia e Comune, che fin dalla
prima mattinata ha trasformato
Piazza Municipio in un grande
laboratorio della legalità.
Un impegno contro la camorra che
continuerà in questa scuola anche
d’estate con l’attivazione di
laboratori creativi. L’occasione è
stata offerta dalla quarta edizione
del concorso “Grafik-art” rivolta
agli studenti di tutte le scuole della
Campania. Ad aggiudicarsi i premi
per i migliori elaborati sono stati:
Per la sezione grafica Mariateresa
Toscano dell’IPC Europa; per la
sezione pittorica Simone Pelillo
dell’Istituto Comprensivo Maturi
di Napoli; Anna Esposito del
Circolo Didattico Giampaglia di
Ercolano e infine per la sezione
vignette umoristiche Eufrasia
Guadagno della 2 A Ipc Europa.
Tra i presenti alla manifestazione
il Sindaco Antonio Della Ratta, il
consigliere regionale Michele
Caiazzo, l’Assessore alla città
educativa Sofia Salvati, il dirigente
scolastico Raffaele Sibilio, la
vicaria Rosanna Genni e Antonella
Memoli, in rappresentanza
dell’Ufficio staff dell’Assessore
provinciale Angela Cortese.
17 maggio 2007
Una risata vi seppellirà
di D.L.
E’ quello che sperano i promotori di un librino di barzellette e vignette sul tipo del camorrista, scritto (o forse si dovrebbe dire fatto scrivere)
da studenti di un istituto professionale di Pomigliano d’Arco. Non so se questa strada può funzionare (forse sì), e non so mai dire dove passa
il confine fra le iniziative educative intelligenti e la manipolazione dei ragazzi (ma questo ben al di là di questa iniziativa). Se volete, proviamo
a discuterne. Il pezzetto del Cormez è qui sotto.
Corriere del Mezzogiorno – 7 maggio 2007
Barzellette sui camorristi, a scuola un libro per renderli ridicoli
di Antonio E. Piedimonte
NAPOLI – Lotta alle cosche: le scuole in prima linea. Un concorso e un libro, si chiama “Una matita contro la camorra” l’iniziativa dell’Istituto
“Europa”.
“Cosa è meglio: un camorrista o una batteria? La batteria. Ha sicuramente un lato positivo”. Scorrendo il libricino “E una matita li cancellerà”
titolo mutuato da un celebre slogan del ‘77 (una risata vi seppellirà) si comprende l’importanza dell’iniziativa: rendere ridicoli i camorristi
agli occhi delle nuove generazioni. Idea forse non inedita, ma di sicuro geniale nella sua semplicità quella venuta agli insegnanti e agli studenti
dell’Istituto Professionale “Europa”. La scuola di Pomigliano d’Arco da quattro anni organizza la manifestazione “Grafik art” che coinvolge
diverse scuole della regione e quest’anno ha deciso di dedicarla ai temi della sopraffazione e della intimidazione. Gli allievi guidati dai docenti
Domenico Foscolo, Giueseppe Basilicata, Rosanna Infermo e Mariarosaria Esposito hanno elaborato e tradotto in immagini le idee slogan
contro la camorra.
Il lavoro sarà presentato domani (alle 16) nella sede del Comune insieme al volume che ha raccolto le barzellette (sono quelle dedicate ai
carabinieri che hanno cambiato soggetto) e le vignette umoristiche. Tutto all’insegna di un antico detto “Quando hai paura del diavolo, ridigli
in faccia” e con la consapevolezza che la formula barzelletta è probabilmente quella con la maggiore capacità di incidere nella fascia di età
interessata al progetto. “Forse, si legge nella nota di presentazione, è una forma di paradossale razzismo produttivo perché mira a colpire non
un determinato essere ma un determinato modo di essere. Il tipo scelto come esempio di ridicolaggine assoluta, si legge ancora, è un irreale
(?) camorrista da barzelletta. I mostri da cancellare a colpi di matita possono essere di tutte le età, d’ambo i sessi e d’ogni condizione economica”.
Una risata cancellerà la cultura della camorra? Spazzerà via quel modus vivendi che da secoli caratterizza grandi fasce della popolazione
napoletana e da molto tempo ha inquinato anche la cosiddetta borghesia? Difficile crederlo, di certo non potrà avvenire in tempi ragionevoli,
e tuttavia se esiste una possibile speranza è da cercare proprio nelle nuove generazioni.
19 maggio 2007
POMIGLIANO
Progetto scolastico per il recupero giovanile
Gli alunni hanno redatto un volume di battute ironiche sul tema della criminalità
Camorra, il mostro diventa una barzelletta
Pasquale Mar razzo
POMIGLIANO D’ARCO –
“Tammorra non camorra”: ideato
e organizzato da Enzo La Gatta
con Tony Cercola, Marcello
Colasurdo e Carlo Faiello.
Cercola, il prossimo evento
presentato per la stagione artistica
dedicata al tema della legalità a
Pomigliano.
Un progetto che nasce dalla volontà
di tenere desta l’attenzione rispetto
ai fenomeni criminali e rispetto al
recupero delle risorse giovanili, in
tal senso la dichiarazione
dell’organizzatore, evidenziando
che “Mi occuperò del recupero
degli interessi giovanili – afferma
appunto l’organizzatore dell’evento
Enzo La Gatta – affinché si ritorni
al buon senso attraverso concerti
e stage nelle scuole della
Campania, con la pretesa di
esportare l’esperienza in tutta
Italia”. Colasurdo poi – artista che
ha internazionalmente
rappresentato la musica e le
tradizioni operaie di Pomigliano –
racconterà le radici del Vesuvio
attraverso storie di sofferenza e
trasformazioni sociali. Previsto poi
l’intervento di Carlo Faiello già
premiato per il progetto dei ragazzi
a rischio di Nisida, come
coordinatore della parte artistica e
consulente musicale. Nel progetto
viene inserito l’elemento delle
Nacchere Rosse che presenteranno
delle video proiezioni, raccontando
con queste la storia politica e sociale
degli ultimi 30 anni, passando
attraverso la pittura di Riccardo
Dalisi e gli scritti di Mimmo
Grasso . “Mi è sembrato giusto
schierare i musicisti – conclude La
Gatta – in un evento contro
l’illegalità che attanaglia questa
regione. Vogliamo dimostrare ai
giovani attraverso la musica, la
pittura, i video che è possibile
un’altra Napoli. Dobbiamo
regalare ai giovani il nostro
passato affinché possano costruire
il loro futuro”. Intanto ieri mattina
a Pomigliano, i ragazzi dell’Istituto
Professionale “Europa” hanno
portato a conclusione un progetto
di arte grafica sulla legalità, con la
redazione di un forte e al contempo
divertentissimo opuscolo, con
barzellette e aneddoti sotto il titolo
di “E una matita li cancellerà” che
ha coraggiosamente creato un
filone ironico a tratti sarcastico
sulla criminalità in Campania. Ieri
sera a conclusione del percorso, la
premiazione del migliore elaborato
grafico sul tema della legalità.