Articoli di stampa dal 14 al 18 luglio

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Articoli di stampa dal 14 al 18 luglio
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, del 14 luglio 2011
Parmalat: Bondi; una sconfitta, mancato coraggio di crescere
( AGI )
Milano, 14 luglio
La vicenda Parmalat è stata " una sconfitta " per l'ex Amministratore Delegato Enrico Bondi.
Così la definisce lui stesso, parlando per la prima volta dei suoi anni nel Gruppo nel corso di un convegno a
Milano legato al Festival dell'Economia di Trento.
" Il mio convincimento - ha detto ripercorrendo gli anni del risanamento fino all'OpA di Lactalis - è stato che in
questo mercato la dimensione fa premio.
La liquidità doveva servire a crescere e fare un salto importante.
Parmalat doveva fare un salto dimensionale e non ci siamo riusciti ".
Bondi, ricordando di avere avuto in mente " un progetto di crescita importante " ha poi ammesso: " forse mi è
mancato il coraggio di fare il passo " .
Jp Morgan: trimestre positivo, utile + 13 %
( Ansa ) New York, 14 luglio
Utile netto in crescita del 13 % a 5,4 Mil di dollari e ricavi in aumento del 7 % a 27,4 Mld.
JPMorgan chiude il secondo trimestre oltre le attese e apre la stagione delle trimestrali
dell'industria bancaria, che si confronta con la stagnante economia americana, la crisi del debito
europea e l'incertezza delle regole a livello globale.
L'esposizione di JPMorgan ai Paesi europei in difficoltà è di 15 Mld di dollari e concentrata per la
parte maggiore in Spagna e in Italia.
Crisi: Bernanke, situazione Italia molto migliore della Grecia
(
Asca ) Roma, 14 luglio
La situazione dell'Italia è '' molto migliore di quella della Grecia ''.
Lo ha detto il numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, nel corso di un'audizione al
Congresso.
Bernanke ha rilevato che sebbene l'Italia abbia un alto rapporto tra debito e prodotto interno lordo
ha anche '' diversi punti di forza ''.
In ogni caso, ha aggiunto, in caso di problemi '' l'Europa interverrebbe '' anche perchè l'Italia '' è la
prima linea di difesa '' dell'Eurozona.
Bernanke: Usa a rischio se c'è evoluzione crisi debito zona euro
( Reuters ), 14 luglio
L'esposizione diretta degli Stati Uniti ai Paesi europei alle prese con la crisi del debito è limitata,
ma l'economia americana fronteggerebbe dei rischi in caso di ulteriori evoluzioni della crisi.
Lo ha detto il Presidente della FED Ben Bernanke nel corso di un'audizione al Senato.
CRIF: domanda prestiti giù del 2 % nella prima metà del 2011
(Trend.online), 14 luglio
La domanda di prestiti da parte delle famiglie italiane, nel suo aggregato di prestiti personali e finalizzati, è
calata del 2 % nel primo semestre 2011: lo rileva il Barometro CRIF sul credito al consumo.
Nonostante la tendenza sia ancora negativa, si registra un deciso miglioramento rispetto agli anni
precedenti: nello stesso periodo 2010 il calo della domanda era stato pari al 5 %, mentre il 2009 aveva
segnano addirittura un - 10 %.
Bisogna risalire al 2008 per ritrovare un segno positivo sulla domanda di prestiti, che in quel periodo
risultavano in crescita del 2 %.
Da allora, la richiesta di credito ha subito una riduzione complessiva del 16 %.
Concentrando l’analisi sul mese di giugno 2011, il calo si è attestato al 5 % rispetto al giugno 2010, a
dimostrazione del fatto che gli italiani preferiscono ancora non rischiare troppo.
Un atteggiamento confermato anche dalla somma media dei finanziamenti richiesti nella prima metà
dell’anno, che si attesta a 8.644 € ( prestiti personali e finalizzati ), in discesa rispetto ai 9.010 € dello stesso
periodo 2010 e ai 9.166 dell’anno precedente.
Per i prestiti personali la cifra richiesta è pari in media a 12.570 €, mentre per i prestiti finalizzati l’importo
medio si attesta a 5.893 €.
Osservando più da vicino i prestiti finalizzati attraverso l’Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da
CRIF in collaborazione con Assofin e Prometeia, emerge che il calo più consistente riguarda i prestiti auto e
moto, che hanno perso nel 2010 l’11,4 %, e nel primo trimestre 2011 sono calati di un altro 19,4 %,
riflettendo l’andamento negativo delle immatricolazioni.
Infrastrutture: Svizzera, pronti a co-finanziare terminal a Est Milano
( Asca ) Milano, 14 luglio
La Svizzera intende offrire al Governo italiano risorse proprie per co-finanziare la realizzazione di un terminal
per il trasporto combinato nell'area Est di Milano.
Lo ha assicurato oggi Peter Fuglistaler, Direttore dell'Ufficio Federale dei Trasporti, convinto che in
Lombardia sia necessario replicare a Est il modello dell'impianto che già esiste a Busto Arsizio, area Nord
Ovest del capoluogo.
'' Siamo pronti a finanziare fino all'80 % dei costi dell'intervento '', ha chiarito Fuglistaler, che ha in pratica le
stesse deleghe sui trasporti detenute in Italia dal Vice Ministro Roberto Castelli.
'' Sono convinto - ha aggiunto - che questo raccordo ferroviario sia una grandissima chance anche per lo
sviluppo del Nord Italia. Bisogna avere il coraggio di investire sul futuro ''.
Dal Direttore dell'UFT anche una serie di considerazioni sulla Tav e sulle difficoltà del Governo italiano di
aprire i cantieri: '' Anche da noi in Svizzera non sono entusiasti quando si costruiscono ferrovie davanti a
casa, ma alla fine abbiamo sempre costruito le maxi opere senza gli episodi di violenza che avete in Italia.
Esiste un trucco: far capire agli abitanti che il traffico su rotaia provoca meno impatto che il traffico su gomma
''.
Nessun dubbio sulla necessità della Tav in Val Susa: '' I trasporti lungo l'asse Nord Sud non possono
sostituire quelli lungo la traiettoria Est Ovest.
Non c'è nessuna concorrenza tra la tratta Lione Torino e la Zurigo Milano via San Gottardo ''.
Poste Italiane: cittadinanza italiana requisito per acquisto alloggi Erp
( Asca ) Roma, 14 luglio
In relazione alle notizie diffuse in questi giorni dai media su presunte '' discriminazioni '' a danno di immigrati
nella vendita di alloggi del patrimonio immobiliare aziendale, Poste Italiane precisa che il programma di
vendita degli alloggi aziendali è disciplinato dalla legge che al comma 9 stabilisce che '' gli alloggi ( liberi )
possono essere venduti a terzi purchè in possesso dei requisiti previsti dalle norme vigenti per non incorrere
nella decadenza dal diritto all'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica ''.
Tale disciplina è condivisa da Enti ed Amministrazioni Locali sull'intero territorio nazionale, con l'indicazione,
fra i requisiti necessari per la domanda di assegnazione di un alloggio Edilizia residenziale pubblica della ''
cittadinanza italiana ( o altra condizione ad essa equiparata ) ''.
I requisiti definiti dal Disciplinare di Gara preparato da Poste Italiane sono quindi i medesimi stabiliti nei
bandi di gara per l'assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica.
Così la nota di Poste Italiane.
Occupazione: Sacconi, Accordi aziendali per più produzione e crescita
( Asca ) Roma, 14 luglio
'' Come in tutti i Paesi stiamo faticosamente cercando di raggiungere i consumatori emergenti per far ripartire
la crescita e quindi aiutare l'occupazione ''.
Il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, illustra la strategia del Governo per far ripartire l'occupazione.
Commentando i risultati del Rapporto sull'occupazione del Cnel, Sacconi sottolinea che '' il Rapporto segnala
l'importanza della produttività per il lavoro facendo Accordi per quanto più possibile aziendali per una
maggiore competitività e maggior salario ''.
Riguardo ai giovani il Ministro ribadisce che '' pagano il prezzo del disastro diseducativo che parte dagli anni
'70.
Spesso hanno competenze che il mercato oggi non riconosce ''.
Pensioni: Sacconi, i previdenziali sono in sicurezza
( Asca ) Roma, 14 luglio
'' I conti previdenziali sono già stati messi in sicurezza, non solo per il breve e medio ma anche per il
lungo periodo ''.
Lo ha ribadito il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, sottolineando che sulle pensioni '' il Parlamento
al momento ha deciso una diversa modulazione ''.
Conversando con i giornalisti a margine della presentazione del Rapporto sull'occupazione al Cnel,
Sacconi spiega che al momento '' viviamo un tempo straordinario e sulle pensioni non sono decisioni
facili, anche se sull'indicizzazione sono transitorie ''.
La troika promuove l'Irlanda, vicino lo sblocco di 4 Mld di aiuti
( Milano
Finanza ), 14 luglio
« Il programma dell'Irlanda è solido e ben realizzato, e la sua realizzazione in linea con quanto richiesto
limita il contagio della crisi ».
Con queste parole i rappresentanti di Commissione UE, BCE e FMI hanno giudicato positivamente i passi di
Dublino verso l'aggiustamento delle finanze pubbliche.
L'analisi della troika, che è partita in missione in Irlanda dallo scorso 6 luglio, promuove quindi gli sforzi
dell'ex Tigre Celtica, che dovrebbe vedersi sbloccare la tranche di aiuti da 4 miliardi entro il trimestre. 2,5
miliardi arriveranno dall'Unione Europea e 1,5 dal Fondo Monetario ( con una partecipazione del Regno
Unito per mezzo miliardo ).
UE, BCE ed FMI hanno sottolineato che « le tensioni sul mercato dei titoli sovrani sono aumentate durante la
visita, ma il programma di finanziamento sta limitando l'impatto di questo shock sull'economia e sulle finanze
pubbliche irlandesi ».
Nel prossimo futuro, comunque, sarà necessario « continuare una forte implementazione delle misure per
contenere i potenziali effetti di contagio ».
Istvan Pal Szekely, che guida il team di esperti, ha attribuito la decisione di Moody's di tagliare il rating
dell'Irlanda « non alla condizione del Paese, ma agli eventi e alle turbolenze che stanno investendo la zona
dell'euro ».
La missione della troika ha avuto modo anche di apprezzare la ristrutturazione del sistema bancario
dell'isola, che ha portato alla fusione di Allied Irish Banks e EBS Building Society da una parte e Anglo Irish
Bank e INBS dall'altra.
Entro la fine di luglio il processo di rinnovo del management e di ricapitalizzazione degli Istituti sarà
completo.
Buona anche la performance di contenimento del deficit cumulato nei primi sei mesi del 201.
Per il completamento dell'esercizio il deficit è previsto sotto il 10,5 %, con l'obiettivo di raggiungere il fatidico
3 % nel 2015.
UBS, pronta a ridurre 5mila posti di lavoro ( Finanza.com ), 14 luglio ’11
Licenziamenti in vista per UBS.
Secondo quanto riportato dal Tages - Anzeiger il Gruppo bancario elvetico potrebbe tagliare 5mila posti di
lavoro per risparmiare circa un miliardo di franchi svizzeri all'anno.
Stando alle indiscrezioni riportare dal quotidiano, questa decisione andrebbe così a compensare il recente
declino dei mercati finanziari, le preoccupazioni e i timori sul debito sovrano in Europa e i poco favorevoli
tassi di cambio.
L'ufficializzazione potrebbe arrivare il 26 luglio.
Grecia: Fitch taglia rating Banche dopo quello sul debito sovrano ( Asca )
Roma, 14 luglio
Fitch ha tagliato il rating sulle Banche greche, dopo aver già ridotto quello sul debito sovrano. L'agenzia ha
anche annunciato che manterrà il creditwatch negativo sul settore bancario.
Bancari: Goldman promuove Lloyds Banking Group
( Borsainside.com ), 14
luglio
Goldman Sachs ha alzato il suo rating su Lloyds Banking Group da "Neutral" a "Buy" e confermato il target
sul prezzo a 70 pence.
Secondo Goldman il titolo presenterebbe un rapporto rischio/rendimento più attrattivo dopo la sua recente
debolezza.
Goldman intravede nel medio termine tre catalizzatori.
I risultati degli Stress Test dovrebbero mostrare che la Banca Britannica è solo poco esposta al debito
sovrano europeo ed è solidamente capitalizzata.
Lloyds dovrebbe fare inoltre dei progressi nel processo di vendita dei suoi sportelli nel Regno Unito.
Goldman si attende infine maggiore chiarezza sulla riforma della Independent Commission on Banking, con
la possibilità che a Lloyds non venga chiesto di cedere degli ulteriori Assets.
ACRI: Guzzetti, Fondazioni non coinvolte su operazioni allo scoperto
( Asca ) Roma, 14 luglio
'' In merito alle notizie apparse su alcuni quotidiani che le Fondazioni sarebbero coinvolte nelle operazioni di
acquisto allo scoperto di titoli delle Banche partecipate, ACRI smentisce che vi siano Fondazioni implicate,
direttamente o indirettamente, in simili operazioni
In ogni caso ACRI sollecita le Fondazioni associate perchè vigilino affinchè i loro titoli bancari non siano
utilizzati per operazioni speculative '', così il Presidente dell'ACRI, Giuseppe Guzzetti, a margine di un
convegno a cui ha partecipato a Milano.
Popolare Milano: il V. P. Tarantini non esclude aumento di capitale più
leggero ( Finanza.com ), 14 luglio
" La delega è per una ricapitalizzazione fino a 1,2 miliardi.
L'importo necessario potrà essere anche inferiore ".
Dalle colonne del Corriere della Sera il Vice Presidente di Banca Popolare di Milano apre all'ipotesi
di un aumento di capitale più leggero.
Nell'intervista che appare oggi sul quotidiano milanese, Tarantini si dice inoltre pronto ad aprire agli
investitori istituzionali e chiarisce che l'aumento delle deleghe verrà ripresentato.
Oggi la Banca presenterà in Bankitalia le linee guida del Piano Industriale e i passi avanti compiuti
nella direzione indicata dalla Vigilanza.
Deutsche Boerse: azionisti approvano fusione con NYSE Euronext
( Asca - AFP ) Francoforte, 14 luglio
Gli azionisti di Deutsche Boerse hanno approvato la fusione con NYSE Euronext.
L'operazione è stata approvata con oltre l'80 % dei voti dei soci dell'operatore finanziario
tedesco dopo che la scorsa settimana era arrivato il via libera di NYSE Euronext.
La fusione, una volta ottenuto il semaforo verde delle Autorità Antitrust, darà vita al più
grande mercato borsistico del mondo.
Grecia, Min. Finanze: Banche non avranno problemi con Stress
Test ( Reuters ), 14 luglio
Gli Istituti di credito ellenici non avranno alcun problema dalla pubblicazione dell'esito degli
Stress Test UE in agenda domani.
Lo dice al Parlamento il Ministro delle Finanze Evangelos Venizelos.
" Non c'è alcun problema nel sistema bancario greco: è un sistema assolutamente coperto e sicuro
all'interno della zona euro ".
Il Ministro ribadisce inoltre che per Atene non esiste nessun rischio di bancarotta, precisando che
il termine " selective default " non va interpretato come la possibilità di reale bancarotta.
Stress Test sulle Banche, una strada verso il nulla o una strada
verso l'inferno ? ( Borsainside.com ), 14 luglio
Sono attesi per domani sera i risultati degli Stress Test sulle Banche condotti dall’EBA, la
European Banking Authority.
Questi risultati hanno un qualche significato o sono solo una notizia per i telegiornali ? Per noi
equivalgono all’esame per prendere la patente: si può passare l’esame e allo stesso tempo essere
un pessimo guidatore.
Il Test reale avviene quando le persone si fidano della tua guida e sono disponibili a salire in
macchina con te.
In modo simile, che le Banche superino o meno lo scoglio del 5 % del Core Tier 1, il vero Test sarà
se gli investitori e i depositanti affideranno alle Banche i propri soldi nel lungo termine, e la strada
è ancora lunga prima che le Banche Europee riabilitino completamente la propria reputazione
proprio come accade a un guidatore dopo una serie di infrazioni commesse.
Sicuramente innalzare il livello dei test potrebbe, almeno in teoria, ridurre in futuro il numero di
incidenti di percorso.
Gli Stress Test avranno come risultato un livello di disclosure che non abbiamo visto prima, e non
sorprende che a quanto si dice le Banche tedesche stiano protestando circa il dare così tante
informazioni secondo un formato standard e trasparente.
Ci si aspetta che anche quelle Banche non soggette agli Stress Test, come ad esempio Banca
Popolare di Milano e la Nationwide Building Society , diano un minimo di disclosure, e un rifiuto
in tal senso sarebbe inevitabilmente visto come segno che queste Banche hanno qualcosa da
nascondere, proprio come se fermati ci si rifiutasse di sottoporsi al test del palloncino.
Abbiamo anche bisogno di sapere come si affronterebbe un eventuale fallimento.
È inutile che si consenta a un pirata della strada di tornare in circolazione semplicemente
pagando una multa - si dovrebbe almeno essere riabilitati in modo che si prevengano altri
incidenti.
Molti Paesi europei, Francia e Italia incluse, non hanno ancora delle procedure di risoluzione
credibili per le Banche che falliscono, cosa che potrebbe rendere potenzialmente rischioso “
guidare ” in questi Paesi.
E questo non riguarda solo le Banche.
Ci dovrebbe essere anche un miglioramento dell’infrastruttura del mercato per renderlo un
ambiente più sicuro per tutti, come maggiori informazioni e disclosure sul mercato dei derivati, un
migliore sistema di risoluzione delle controversie, e più chiari standard di contabilità e regole
internazionali.
In definitiva, è la capacità degli Stati sovrani di essere slegati dalle Banche che dovrebbe essere
oggetto d’esame.
Non solo gli Stati sovrani hanno fatto da garanti alle Banche, sia in modo esplicito che implicito,
ma le Banche finanziano gli Stati, quindi non è di tanta utilità esaminare con gli Stress Test le
Banche distintamente dai Governi dei propri Paesi.
Dopo tutto, nessuno finora ha elaborato un Piano credibile di ricapitalizzazione del settore
bancario spagnolo, che vada oltre all’aumentare ancora il debito dello Stato attraverso il FROB Fondo de Reestructuracion Ordenada Bancaria - e iniettandolo come azioni nelle Banche,
perpetrando l’eccessiva leva sia delle Banche sia dei titoli di stato.
I regolatori sperano che le proposte di slegare le Banche dagli Stati sovrani, come le azioni di bail in sul debito bancario senior, l’aumento dei requisiti di capitale e la separazione legale di alcune
attività romperanno questo legame.
Questi sono tutti passi nella giusta direzione, nonostante non siano di effetto immediato. Ma
finché i possessori del debito sovrano, tra cui le Banche, potranno anche essere oggetto di bail - in
e costretti ad assumersi la propria quota di perdite nelle ristrutturazioni dei sovrani, il legame
simbiotico tra Banche e Stati sovrani rimarrà intatto.
Fino ad allora, la strada sarà pericolosa, e la questione è, siamo su una Road to Nowhere o su una
Highway to Hell ?
Manovra, Tremonti: pareggio bilancio in Costituzione ( Reuters ), 14 luglio
Maggioranza e opposizione devono introdurre insieme nella Costituzione una regola d'oro che vincoli al
raggiungimento del pareggio di bilancio.
Lo ha detto il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, parlando della manovra correttiva che il Senato sta per
approvare.
" Nessuno ci chiede di fare il pareggio di bilancio già dal 2011, ma tutto impone di definire l'intero percorso già dal
2011 per arrivare al pareggio di bilancio nel 2014, così costituendo da subito un vincolo assoluto al pareggio, un vincolo
insieme giuridico e politico ", ha detto Tremonti in aula al Senato.
" Il nostro lavoro non termina oggi. Dovremo insieme, maggioranza e opposizione, introdurre nella nostra Costituzione
la regola d'oro del pareggio di bilancio ", ha aggiunto il Ministro.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 luglio, il Decreto Legge sulla manovra correttiva si avvia ad essere convertito in
legge nella giornata di domani.
Un esame lampo di neanche dieci giorni, resosi necessario per dare un segnale immediato ai mercati, che da diversi
giorni mostrano di non credere più alla tenuta del bilancio italiano ed hanno messo sotto pressione i nostri titoli sovrani.
Tremonti nega che vi sia uno specifico problema di credibilità dell'Italia e sostiene nel suo intervento che le tensioni sui
mercati, originate dalla crisi greca, riguardano i principali Stati dell'Euro zona e la moneta unica: " È una questione
comune che riguarda la credibilità politica dell'euro e dell'Europa.
Serve la costruzione di una governance capace di guidare unitariamente e autorevolmente i 17 Paesi membri verso un
destino comune ", ha detto rilanciando l'idea degli Eurobond, le emissioni comuni di titoli di Stato europei.
" Più che di speculazione finanziaria è un problema di credibilità e di fiducia politica ", ha continuato il Ministro.
" A giudicare dagli spread dei titoli sovrani sui titoli tedeschi oggi i mercati finanziari ritengono ad alto rischi
investimenti in un'area pari al 40 % dell'Unione monetaria.
Nessuno ci può credere ma è proprio questo il problema ".
Secondo Tremonti l'Europa e l'euro sono quindi a un punto di svolta: " O si va avanti o si va a fondo. La soluzione o è
politica o non è.
E' così che oggi abbiamo in Europa un appuntamento con il nostro destino.
La salvezza non ci viene dalla finanza, può venire solo dalla politica.
Ma la politica non deve più fare errori: non possiamo dire prima a Bruxelles, in primavera, che in Europa tutto, tutti i
titoli, recanti le nostre firme sovrane sono garantiti e poi dopo a Deauville in autunno dire che tutto può essere perso ",
ha aggiunto.
Ed ha poi commentato: " E' così che siamo arrivati insieme al dilemma e al dramma dell'euro e dell'Europa: o si va
avanti o si va a fondo. La soluzione o è politica o non è ".
Il Ministro, come aveva già fatto ieri all'Assemblea dell'ABI, ha poi lanciato un monito: " In alcuni Paesi sembra che si
antepongano i problemi interni alla costruzione comune.
L'estrema destra della destra, sta dando in molti Parlamenti un contributo negativo in questo senso.
Ciò che serve ora è un duro e responsabile lavoro comune. Nel Paese e per il Paese ", ha poi concluso.
Bankitalia: manovra consolida conti ( Ansa ) Roma, 15 luglio
'' La manovra definita dal Governo muove nella direzione '' del processo di consolidamento della finanza pubblica, il
quale '' è essenziale per favorire il rientro dei premi al rischio, la discesa dei tassi di interesse a lungo termine e quindi la
crescita dell'attività economica ''.
E' quanto si legge nel bollettino economico della Banca d'Italia, secondo cui '' occorre limitare il ricorso ad aumenti del
prelievo ''.
Confsal: sottoscritto Accordo Interconfederale Confindustria - Sindacati
( Asca ) Roma, 14 luglio
La Confsal, la quarta confederazione dei sindacati , ha sottoscritto l'Accordo Interconfederale Confindustria Sindacati.
La Confederazione autonoma, che aveva sottoscritto l'Intesa del gennaio 2009 sulla '' Riforma della
contrattazione collettiva '' e sul '' nuovo modello contrattuale '', ha valutato in modo positivo i contenuti
dell'Accordo 2011 su rappresentanza e criteri per la validità generale dei Contratti Aziendali.
Per la Confsal l'Accordo valorizza la contrattazione decentrata aziendale, in particolare la premialità in
rapporto alla produttività e la tenuta e lo sviluppo dell'occupazione.
'' L'intesa è un decisivo passo avanti per la validità erga omnes dei Contratti di Lavoro e per l'affermazione
della democrazia economica e del pluralismo sindacale nel settore privato ''.
Nigi conclude: '' Ora non resta che applicare l'Accordo con correttezza e trasparenza in tutte le realtà di
lavoro '', così Marco Paolo Nigi, segretario generale della Confsal.
Lavoro: legge sull'apprendistato, ecco tutte le novità ( Intrage.it ), 14 luglio
È stata raggiunta l'Intesa per la riforma del Contratto di Apprendistato.
Il Governo e le Parti Sociali hanno concordato i termini del nuovo Accordo, che comporta numerosi
cambiamenti rispetto alla disciplina tutt'ora vigente.
" L'Apprendistato è un Contratto di Lavoro a Tempo Indeterminato finalizzato alla formazione e
all'occupazione dei giovani ".
Questa la dichiarazione di principio che fonda il Testo Unico sull'Apprendistato.
Viene, di fatto, confermata la triplice classificazione già vigente:
- Apprendistato per la qualifica professionale;
- Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere;
- Apprendistato di alta formazione e ricerca.
Ecco nel dettaglio tutte le novità della nuova disciplina, che dovrebbe diventare ufficiale nell'autunno di
quest'anno:
età:
* età assunzione: dai 15 ai 25 anni per l'Apprendistato di Qualifica Professionale;
* dai 18 ai 29 anni per l'Apprendistato Professionalizzante e quello di Alta Formazione;
durata:
* per l'Apprendistato di Qualifica Professionale non c'è una durata minima, ma la durata massima non può
superare i 3 - 4 anni;
* per l'Apprendistato Professionalizzante la durata minima è rimessa alla Contrattazione, mentre la massima
è fissata a 3 - 5 anni;
* per l'Apprendistato di Alta Formazione la durata è rimessa alle regioni;
limiti numerici:
come la precedente disciplina, il numero di apprendisti che ha in carico un datore di lavoro non può superare
il 100 % delle maestranze specializzate e qualificate in servizio;
nuove sanzioni:
per ogni violazione delle disposizioni contrattuali il datore di lavoro è punito con una sanzione amministrativa
tra 100 e 600 €, che si eleva fino a 1.500 € in caso di recidiva;
incentivi ai lavoratori in mobilità:
possibile assunzione con Apprendistato dei Lavoratori in mobilità.
Oltre alla possibilità per il datore di pagare una contribuzione agevolata per i primi 18 mesi dall'assunzione, il
provvedimento specifica che l'azienda potrà cumulare pure l'incentivo economico pari al 50 % dell'indennità
di mobilità che sarebbe spettata al Lavoratore per ogni mensilità corrisposta;
unico riferimento in caso di più sedi:
i datori di lavoro che hanno sedi in più regioni possono fare riferimento al percorso formativo disposto dalla
Regione dove è ubicata la sede legale.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, del 15 luglio 2011
Bpm in Bankitalia ( Italia Oggi.online ), 15 luglio
È durato poco meno di due ore l'incontro tra i vertici della Banca Popolare di Milano e quelli di
Bankitalia, per definire il Piano industriale, che l'Istituto milanese dovrà sottoporre tra pochi giorni al
vaglio del Consiglio di Amministrazione.
Nulla di ufficiale è trapelato dopo la riunione, che si è svolta nella sede di via Nazionale, a Roma.
A essa hanno preso parte il Presidente della Banca, Massimo Ponzellini, e il D. G. Enzo Chiesa, da
una parte e il Vice Direttore Generale di Bankitalia, Anna Maria Tarantola.
Il summit è stato convocato dalla Banca d'Italia dopo che l'Assemblea dei soci dell'Istituto di Piazza
Meda aveva bocciato la proposta del Consiglio di Amministrazione di estendere da 3 a 5 le
deleghe di voto.
Proprio la governance dell'Istituto di Piazza Meda è stato uno dei punti nevralgici su cui gli uomini di
Mario Draghi, al termine di una lunga ispezione che è durata quasi sei mesi e che si è conclusa in
primavera, hanno sollevato notevoli perplessità.
L'Assemblea ha tuttavia respinto una prima ipotesi avanzata dai vertici dell'Istituto e tutto è tornato
al punto di partenza.
I tempi per la Popolare di Milano sembrano ormai scaduti e una scelta, certamente travagliata,
deve essere presa in tempi rapidi, visto che martedì prossimo è previsto il Consiglio, cui Ponzellini
dovrà riferire le linee guida del Piano industriale, concordato con la Banca d'Italia.
Intesa Sanpaolo: fusione di BN Finrete ( Tendenza & Mercati ), Milano, 15
luglio ’11
Nella riunione del 13 maggio scorso il Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo ha approvato il progetto di
fusione per incorporazione di BN Finrete SpA in liquidazione, società interamente posseduta dal Gruppo
bancario, in Intesa Sanpaolo SpA nonché l’apposita relazione illustrativa.
Banco Popolare: abbandona Governance duale per CdA tradizionale
( Asca ) Roma, 15 luglio
Il Banco Popolare abbandona il modello di governance duale per un modello di CdA tradizionale.
Il Consiglio di Sorveglianza e il Consiglio di Gestione dell'Istituto hanno infatti approvato le linee
guida del Progetto che porterà alle fusioni per incorporazione, nel Banco Popolare delle Banche
del Territorio, la Banca Popolare di Verona - S. Geminiano e S. Prospero, la Banca Popolare di
Novara, la Banca Popolare di Lodi e le Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno.
Il Credito Bergamasco manterrà invece lo status di società quotata sottoposta al controllo ed alla
direzione e coordinamento del Banco Popolare.
Il Banco Popolare, che manterrà la forma giuridica cooperativa, assumerà il ruolo di Banca
operativa organizzata sulla base di un modello territoriale che prevede la creazione di Divisioni
nelle tradizionali aree storiche di presenza e di riferimento per le comunità locali.
L'operazione genererà sinergie che permetteranno un nuovo target per l'utile pari a 647 milioni al
2013, in aumento di 44 milioni e pari a 997 milioni nel 2015, in aumento di 67 milioni.
Riparte la Fondazione Welfare ( Italia Oggi.online ), 15 luglio
L'Assessorato al Lavoro del Comune di Milano fa ripartire la Fondazione Welfare Ambrosiano.
La Onlus, nata nel 2009 con l'obiettivo di sostenere i Lavoratori del capoluogo e della Provincia colpiti dalla
crisi, dopo un Accordo fresco d'inchiostro avrà Intesa S. Paolo e Banca Popolare di Milano come erogatori
del microcredito per disoccupati, autonomi, dipendenti, subordinati e precari.
Dall'autunno sarà possibile richiedere un credito sociale la cui entità varierà dai 2 mila ai 20 mila euro, e la
stessa cifra potrà essere erogata a chi intende avviare un'impresa, a tassi fra il 4 - 4,5 %. L'Assessore
Cristina Tajani fa sapere che il Progetto sarà avviato in autunno, attraverso la rete di sportelli della
Fondazione ( con il concorso di Cgil, Cisl e Uil) e grazie a due sedi « capofila » che il Comune di Milano
aprirà, in cui saranno selezionate le domande per l'accesso al credito.
Generali: Galateri compra azioni ( Ansa ) Milano, 15 luglio
Il Presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, ha acquistato azioni del Leone per 150mila
euro a un prezzo di 13,1 euro.
E' quanto emerge nelle consuete comunicazioni di ' internal dealing '.
Ieri era stato comunicato che l'Amministratore Delegato Giovanni Perissinotto e il Vice Presidente
Francesco Gaetano Caltagirone avevano acquistato azioni Generali rispettivamente per 128mila
euro e per poco meno di 4 milioni di euro.
Premafin, Ligresti indagato da Pm Milano ostacolo Consob (
Reuters ), 15
luglio
La Procura di Milano ha iscritto sul registro degli indagati con l'ipotesi di reato di ostacolo all'attività
dell'Autorità di Vigilanza, Salvatore Ligresti, Presidente onorario di Fondiaria - Sai.
Lo hanno confermato fonti giudiziarie dopo la pubblicazione della notizia oggi da parte della Stampa e del
Messaggero, aggiungendo che l'ipotesi dell'accusa è che Ligresti sia stato reticente con la Consob circa il
contenuto dei suoi incontri con il finanziere francese Vincent Bolloré, e con l'ex A. D. di Unicredit, Alessandro
Profumo, nell'ambito della fallita trattativa per l'ingresso dei francesi di Groupama nel capitale di Premafin, la
Holding della famiglia Ligresti.
Ligresti, secondo quanto riferito dalle fonti, avrebbe ricevuto un invito a comparire per giovedì 21 luglio dal
Pm Luigi Orsi.
" Massimo rispetto per la magistratura, c'è un'indagine in corso, non facciamo commenti ", dichiara un
portavoce di Ligresti.
Fiat vince a Melfi. A casa tre operai ( Italia Oggi.online ), 15 luglio
Il Tribunale di Melfi ha accolto il ricorso presentato da Fiat contro il reintegro di tre operai licenziati nel 2010
dallo stabilimento.
Secondo una fonte vicina al dossier, i tre operai ( due dei quali delegati Fiom ) prestavano servizio al reparto
montaggio dello stabilimento potentino del Lingotto, dove viene prodotta la Punto Evo.
Erano stati licenziati nel luglio dello scorso anno con l'accusa di aver ostacolato il percorso di un carrello
robotizzato durante un corteo interno.
In pratica, avrebbero cercato di sabotare la produzione.
Successivamente, meno di un mese dopo l'episodio incriminato, il licenziamento dei tre Lavoratori era stato
poi annullato dal giudice del lavoro, che aveva ordinato « l'immediato reintegro » dei tre al loro posto,
bollando come « antisindacale » il provvedimento assunto nei loro confronti dall'azienda torinese.
I tre operai sono così tornati a varcare i cancelli dello stabilimento di Melfi il 23 agosto, ma Fiat aveva infatti
comunicato loro il divieto ad accedere alla catena di montaggio, imponendo che continuassero a svolgere la
loro attività sindacale nello stabilimento, all'interno di una stanza separata dalla linea di montaggio vera e
propria.
Di qui un nuovo ricorso che si era tuttavia concluso con un punto a favore di Fiat, ritenuta nel giusto.
Ieri, infine, il Tribunale ha accolto il ricorso da parte del Lingotto contro il reintegro dei tre Lavoratori.
I conti di Citi mettono di buon umore Wall Street
( Milano Finanza ),
15 luglio
Dopo i risultati sopra le attese di JP Morgan, diffusi giovedì, anche Citigroup non ha fallito
l'appuntamento con il trimestre.
La terza Banca per dimensioni degli Usa ( e tra le prime al mondo nel settore dei servizi finanziari )
ha registrato utili per 3,3 Mld di dollari, il 24 % in più rispetto al periodo aprile - giugno del 2011.
L'utile per azione, a 1,09 dollari, ha battuto le stime di 96 centesimi accreditate dal consensus.
Anche i 20,6 Mld di dollari di ricavi hanno superato l'attesa, ferma a 19,89 Mld, pur registrando
una flessione del 7 % rispetto a quanto fatto dodici mesi fa.
Come per JP Morgan il motore dei conti di Citi è stata la divisione di Investment Banking, che è
cresciuta in termini di volumi del 45 % con operazioni complessive vicine ai 100 Mld di dollari.
Il risultato ha contrastato una flessione nel fatturato del Trading del primo trimestre, permettendo
all'Istituto guidato dal CEO Vikram Pandit di chiudere il sesto trimestre consecutivo in utile.
Nel complesso infatti Citicorp, che comprende l'Investment Banking, il Trading, il Retail e i servizi
relativi alle operazioni globali, ha segnato una flessione dei ricavi dell'1 % a 16,3 Mld.
Lo stesso Pandit ha commentato che « sebbene l'outlook macro economico a breve non sia in
discesa, Citi rimane solidamente redditizia e noi continueremo a generare crescita servendo i
nostri clienti ».
Per quanto riguarda il dividendo è previsto un ritorno alla cedola nel 2012, periodo per il quale il
direttore finanziario John Gerspach ha messo nel mirino un Tier 1 dell'8 - 9 % per andare
incontro ai requisiti di Basilea 3.
Citigroup ha inoltre comunicato di avere restituito alla liquidità del Gruppo 2 Mld di dollari di
riserve, accantonati in passato per contrastare ulteriori perdite sul credito.
La Banca americana ha poi dichiarato di essere esposta per un totale di 22 Mld di dollari sui Paesi
europei più a rischio, tra crediti alle Istituzioni finanziarie, alle imprese e alle entità sovrane.
Oltre a Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, Citigroup ha indicato anche l'Italia nel novero dei
Paesi Europei verso i quali è esposta.
Proprio a seguito dell'agitazione sul debito italiano, esplosa lo scorso 11 luglio, il titolo di Citi
aveva perso il 5,3 % a Wall Street.
A fine 2010 Citi aveva dichiarato di avere impegnato 12,3 Mld in prestiti a clienti Italiani.
I conti positivi hanno fatto bene al titolo Citi, che nel preapertura di Wall Street guadagnava quasi
il 3 %.
Manovra: Tremonti a Wsj, deficit sarà più basso dell'obiettivo
( AGI ) Roma, 15
luglio
Il deficit dell'Italia sarà con ogni probabilità più basso dell'obiettivo fissato dal Governo per quest'anno e il prossimo
grazie all'accelerazione dei tagli fiscali.
Così, in un'intervista al Wall Street Journal, il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti secondo il quale le 16 misure
per rafforzare la crescita, previste dalla manovra, aumenteranno " significativamente " le attività economiche italiane.
Manovra: Cgia Mestre, colpirà di più il Nord ( Asca ) Roma, 15 luglio
'' La manovra colpirà in particolar modo il Nord ''.
A segnalarlo è il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, che assieme al suo ufficio studi ha stimato gli
effetti del provvedimento approvato definitivamente oggi dalla Camera, attraverso l'analisi di tre dei principali capitoli
che interesseranno direttamente le tasche dei cittadini italiani: i ticket sulle visite mediche specialistiche; il taglio delle
agevolazioni fiscali sull'Irpef; la mancata rivalutazione delle pensioni sopra i 2.337 euro mensili.
'' Sommando gli effetti di queste tre misure - prosegue Bortolussi - i cittadini del Trentino Alto Adige, del Friuli
Venezia Giulia e della Liguria subiranno gli effetti negativi più pesanti.
I primi, si troveranno con un aggravio di 300,7 € pro capite, i secondi, di 296,7 € ed i terzi, di 293,3 € ''.
Netta la differenza tra Nord e Sud del Paese.
Tra maggiori tasse e tagli alle pensioni ed alle agevolazioni Irpef, la media delle Regioni Settentrionali sarà di 282,2 €
pro capite.
Nel Mezzogiorno, invece, il peso della manovra sarà di 226,6 € pro capite.
Manovra: Pensioni, così la rivalutazione. Stretta sopra 2.340 €
( Asca ) Roma, 15
luglio
La stretta sulla rivalutazione delle pensioni per il biennio 2013 - 2014 colpirà quelle sopra i 2.340 al mese ( lordi ), ossia
quelle superiori a 5 volte il minimo Inps.
Si chiarisce meglio il nuovo meccanismo che è stato introdotto nella manovra con il maxiemendamento del Governo.
Per le pensioni sotto questa cifra è confermata la rivalutazione attualmente prevista, ossia al 100 % per gli importi fino a
1.450 € ( 3 volte il trattamento minimo ) e al 90 % per i trattamenti compresi tra 3 volte e 5 volte il minimo ( quindi tra
1.450 € e 2.340 € ).
Per le pensioni superiori a 2.340 € al mese scatta il blocco della rivalutazione.
Ma anche queste avranno un po' di aumento perchè la quota parte fino a 1.428 € al mese sarà rivalutata al 70 %.
Il Credit Suisse nel mirino delle Autorità Usa
( Trend.online ), 15 luglio di
Pierpaolo Molinengo
Gli Usa dichiarano guerra ad una Banca Svizzera.
Questa volta a cadere nel mirino delle Autorità statunitensi c'è il Credit Suisse.
Nel mirino ci sarebbero alcuni servizi di Private Banking forniti ai clienti americani.
A comunicarlo è lo stesso Istituto che ha assicurato che continuerà a cooperare con le Autorità statunitensi
per risolvere la questione.
Il caso ricorda l'indagine aperta in precedenza contro la connazionale UBS, che per ragioni analoghe fu
condannata a pagare una multa di 780 milioni di dollari e a derogare al segreto bancario vigente in Svizzera
consegnando alle Autorità Usa i dati di oltre 4 mila clienti sospetti.
Ma passiamo al caso del Credit Suisse.
Lo scorso febbraio gli Stati Uniti avevano indagato su 4 banchieri della Banca Svizzera accusati di aver
aiutato alcuni clienti americani ad evadere le tasse attraverso conti bancari segreti.
In quel periodo, però , la Banca aveva preso le distanze dall'indagine.
Secondo gli Usa, al 2008 Credit Suisse risultava ospitare migliaia di questi conti per un totale di 3 miliardi di
dollari d Asset complessivi.
Crisi: Montezemolo, Italia non è la Grecia. fondamentali buoni
( Asca )
Roma, 15 luglio
L'Italia ha buoni fondamentali economici.
Lo afferma il Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, in un'intervista alla Cnn International.
' 'L' Italia - ha detto Montezemolo - non è la Grecia.
E' un Paese ricco di straordinarie eccellenze, è una potenza industriale tra le prime nel mondo. I suoi
fondamentali economici sono buoni, il debito pubblico è in larga misura nelle mani del Paese, il risparmio
privato è ai livelli più alti nel mondo, il rapporto deficit - Pil durante questi anni di crisi è stato tra i più
contenuti, ha una grande forza nell'export e la sua industria è seconda solo alla Germania in Europa.
Questi ripetuti attacchi della speculazione contro l'euro dimostrano, ancora una volta - ha aggiunto
Montezemolo -, come la finanza abbia urgente bisogno di regole severe che impediscano a pochi
avventurieri di mettere a rischio con vorticosi castelli di carta la stabilità dei Paesi.
E' del tutto evidente che la lezione del 2008 non sia bastata, e non sia stata abbastanza compresa: la
governance dei mercati è ancora all'anno zero.
E dispiace vedere in ogni caso come la nostra politica si compatti con responsabilità soltanto davanti
all'emergenza.
E' stata una reazione ovviamente positiva, che fa piacere - conclude Montezemolo -, ma auspico che la
stessa coesione prenda coscienza adesso di un'altra grave emergenza e cementi gli sforzi per portare il
Paese fuori dalle secche della crescita zero e sfruttarne lo straordinario potenziale. Perchè davvero l'Italia
non merita una crescita così bassa ''.
Grecia: Berlino, privati in nuovo Piano ( Ansa ) Roma, 15 luglio
I creditori privati devono contribuire al secondo Piano di salvataggio della Grecia.
Lo ha detto il portavoce del Ministero delle Finanze tedesco, Martin Kotthaus, durante una conferenza
stampa oggi a Berlino, secondo quanto riferisce Bloomberg.
Nella stessa conferenza il portavoce della Cancelliera Angela Merkel, Steffen Seibert, ha ribadito che la
Germania '' boccia la proposta degli eurobond '' come strumento da adottare per risolvere la crisi dei debiti
sovrani.
Bankitalia: inflazione tornerà sotto Il 2 % nel 2012
( AGI ) Roma, 15
luglio
L'inflazione, salita a giugno al 2,7 %, " dovrebbe ridursi, fino a tornare sotto il 2 % nel 2012, con l'attenuarsi
dell'effetto dei rincari delle materie prime ".
La previsione è contenuta nel Bollettino economico della Banca d'Italia.
Bankitalia: Banche più patrimonializzate e guadagnano di più ( Asca )
Roma, 15 luglio
'' Cresce a ritmi elevati il credito bancario al settore privato, superiori a quelli medi dell'euro ''.
Lo spiega il Bollettino Economico della Banca d'Italia diffuso oggi, in cui si legge che aumenta anche la
redditività degli istituti di credito, come conseguenza di un miglioramento del risultato di gestione ma anche
di minori accantonamenti e rettifiche di valore.
Inoltre, le Banche hanno accresciuto la patrimonializzazione e il coefficiente Core Tier 1 è salito dal 7,4 %
della fine del 2010 al 7,8 % di marzo.
La Banca d'Italia stima inoltre '' che sia ulteriormente cresciuto fino a circa l'8,6 % grazie ad operazioni di
ricapitalizzazione che si sono chiuse successivamente ''.
Banche: Bankitalia, le 5 Italiane superano gli Stress Test ( AGI ) Roma,
15 luglio
I cinque Gruppi bancari italiani ( Unicredit, Intesa Sp, Monte Paschi di Siena, Banco Popolare e UBI
Banca ) hanno superato gli stress test: in particolare, spiega Fabrizio Saccomanni Direttore Generale di
Bankitalia, hanno superato "con ampio margine" il valore di riferimento del 5 % del Core Tier 1.
L'Istituto di Via Nazionale spiega che " le Banche coinvolte rappresentano oltre il 62 % del totale dell'attivo
del sistema bancario nazionale.
L'esercizio conferma l'adeguatezza della capitalizzazione delle Banche italiane e la capacità di assorbire
l'impatto di un ulteriore deterioramento delle attuali condizioni macroeconomiche e di mercato ".
Stress test: tutte le Banche italiane passano l'esame ( Finanza.com ), 15
luglio
Le cinque maggiori Banche italiane, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Popolare e UBI Banca,
hanno superato gli stress test della European Banking Authority.
Otto Banche europee tra le 90 sottoposte all'esame non hanno invece superato l'esame: 5 spagnole, 2
greche e una austriaca.
" Applicando le severe condizioni ipotizzate nello Stress Test, per ognuno dei cinque Gruppi il coefficiente
relativo al patrimonio di migliore qualità ( Core tier 1 ratio ) - spiega Bankitalia in una nota - risulterebbe,
alla fine del 2012, ben al di sopra della soglia del 5 %, stabilita dalle Autorità come riferimento per valutare
la necessità di eventuali interventi di ricapitalizzazione.
La media ponderata del Core tier 1 ratio post - Stress per i cinque intermediari sarebbe del 7,3 % ".
Banche: Stress Test, Italiane ok. ridotta forbice con Europa
( Asca )
Roma, 15 luglio ’11
Le Banche italiane superano ampiamente gli Stress Test.
Oggi Unicredit, Intesa SanPaolo, Mps, Banco Popolare e UBI hanno infatti conservato dopo gli shock
un Core Tier 1 ben oltre il 5 %.
Nella media il sistema bancario italiano ha conservato, post - Stress, un Core Tier 1 al 7,3 % quello della
media europea è al 7,7 %, ma nei Test dello scorso anno il sistema bancario italiano viaggiava al 7,4 % e
quello europeo all'8,8 %.
La forchetta si è dunque ridotta ad appena lo 0,3 % rispetto al precedente divario dell'1,4 %.
Vi ha contribuito certamente la decisione dei Gruppi tricolori di raccogliere l'invito del Governatore della
Banca di Italia, Mario Draghi, a procedere al rafforzamento patrimoniale.
Prima Unicredit per 4 miliardi, poi Banco Popolare 2 miliardi, Intesa SanPaolo 5 miliardi, UBI 1
miliardo, Mps 2,15 miliardi.
Ma non c'e' solo questo, forse lo scorso anno molte Banche europee avevano goduto di scenari di Shock
meno severi di quelli di quest'anno.
La tornata dei Test del 2011 è stata certamente più severa a partire dalla definizione di patrimonio: non più
Tier 1 ma Core Tier 1, il capitale di maggiore qualità.
Poi ipotesi più pessimistiche sull'andamento del Pil europeo con una contrazione del 4 % nel biennio 2011 e
2012,aumento degli spread sul debito sovrano, crescita dei tassi di interesse interbancari, declassamento del
rating sulle cartolarizzazioni.
Per passare l'esame, dopo gli Shock le Banche avrebbero dovuto mantenere un Core Tier superiore all'5 %.
I risultati per le Banche tricolori sono stati buoni: Unicredit 6,7 %, Intesa SanPaolo 8,9 %, UBI 7,4
%, Mps 6,3 %, Banco Popolare 5,7 %.
'' I risultati degli Stress Test hanno mostrato la solidità delle Banche italiane.
Non c'è bisogno di interventi sul capitale, noi da parte nostra continueremo a vigilare come è nostro compito
'', ha commentato Fabrizio Saccomanni, Direttore Generale di Bankitalia.
Ma resta fresco il ricordo degli attacchi speculativi ai titoli bancari.
'' Venerdì scorso si era diffusa la notizia che le Banche italiane non avrebbero superato i Test.
Per questo siamo intervenuti.
Speriamo che i risultati allentino la pressione sulle Banche che subiscono gli aumenti degli spread sul debito
sovrano.
C'è un legame tra le due cose, oggi speriamo di averci dato un taglio '', ha spiegato Saccomanni.
Quanto alle Banche europee, infine, su 91 esaminate, 8 non hanno superato il test e dovranno
ricapitalizzarsi.
Banche: BCE, adeguarsi con rapidità a raccomandazioni EBA
Francoforte, 15 luglio
( AGI )
La pubblicazione degli stress test sulle Banche è un buon sistema per incrementare la trasparenza: lo rileva
la BCE, che saluta con favore - si legge in una nota - le raccomandazioni dell'EBA " a rimediare con rapidità
alla carenza di capitale delle Banche che non hanno raggiunto la soglia del 5 % per il Core Tier 1 e a
rafforzare la posizione patrimoniale per quelle Banche che superano solo di poco tale limite ".
La BCE sollecita infine i Governi dei Paesi europei " ad adempiere totalmente agli impegni che hanno
assunto e ad assicurare che le mosse necessarie siano compiute " .
Bankitalia: mutui, aumenta tasso al 2,8 % (variabile) 4,8 % (fisso)
( Asca ) Roma, 15 luglio
'' Il costo dei nuovi mutui alle famiglie è aumentato di 2 decimi al 2,8 % sulle erogazioni a tasso variabile, e
di un decimo al 4,8 % su quelle a tasso fisso ''.
Lo scrive la Banca d'Italia nel Bollettino Economico diffuso oggi.
Mostrano segni di riduzione intanto le sofferenze con una crescita dell'1,8 % in calo di un decimo di punto
dal livello precedente di fine 2010, anche se i crediti alle imprese in difficoltà ( incagli ) sono rimasti elevati e
pari al 5,9 %.
Intanto accelera la raccolta bancaria all1,8 % sui dodici mesi.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, del 16 luglio 2011
Crisi: Papandreou e PSE per eurobond ( Ansa ) Bruxelles, 16 luglio
Il Premier greco Georges Papandreou e i principali responsabili dei partiti dei socialisti e dei democratici
europei hanno lanciato oggi un appello per la creazione di un'agenzia di ristrutturazione del debito e per il
lancio di eurobond.
L'appello è stato lanciato al termine di una riunione telefonica alla quale, oltre a Papandreou, hanno
partecipato la francese Martine Aubry, il nuovo Ministro Finlandese degli Esteri Erkki Tuomioja.
Fiat: giudice, ok Accordo, riconosca Fiom ( Ansa ) Torino, 16 luglio
Respinte tutte le richieste contrattuali della Fiom ma, al tempo stesso, dichiarazione di comportamento
antisindacale da parte della Fiat.
E' questo il senso della sentenza di questa sera del Tribunale di Torino sulla NewCo di Pomigliano che
riconoscendo la legittimità degli Accordi ha però chiesto a Fabbrica Italia Pomigliano di applicare alla Fiom la
parte sulla Rappresentanza Sindacale Aziendale dello Statuto dei Lavoratori.
Lavoro: Cisl,in 1 anno + 100mila occupati ( Ansa ) Roma, 16 luglio
Nei primi tre mesi del 2011 gli occupati sono aumentati dello 0,5 % ( 116.000 unità ) sullo stesso periodo
dello scorso anno, aumento che ha riguardato quasi esclusivamente le donne: lo segnala l'osservatorio della
Cisl.
L'occupazione nell'industria segna un moderato recupero anno su anno ( + 1,5 %, pari a 70.000 unità ), le
costruzioni una contrazione significativa ( - 5,3 %, pari a - 103.000 unità ) mentre il terziario registra un
nuovo risultato positivo.
Crisi: credito Pmi, aumenta gap Nord - Sud ( Ansa ) Roma, 16 luglio
Cresce ad aprile, ma di appena l'1,8 % rispetto a giugno 2010, lo stock di credito erogato dalle Banche alle
imprese con meno di 20 addetti.
L'ammontare è pari a 172.451 milioni di euro, il 19 % del totale dei finanziamenti concessi alle aziende
italiane. Ad aggravarsi però - segnala la Confartigianato - è il divario Nord - Sud del rubinetto dei
finanziamenti alle Pmi.
A livello regionale, i più penalizzati sono gli imprenditori della Calabria ( - 1,5 % ).
Sul versante opposto, la Liguria + 4 %.
Consumi: spesa single costa 71 % in più ( Ansa ) Roma, 16 luglio
Essere single non conviene al portafoglio.
Il carrello della spesa è più oneroso per chi vive da solo: un single spende ben il 71 % in più al mese per gli
acquisti alimentari rispetto alla media delle famiglie italiane.
A calcolarlo è la Coldiretti.
Per imbandire la propria tavola, un single spende 320 € al mese contro i 187 € di un componente di una
famiglia - tipo.
Assenza di formati adeguati ed elevata incidenza di sprechi tra i motivi del maggior esborso.
Manovra: Cgia Mestre, a Venezia, Firenze e Bari stangata peggiore ( Asca ) Roma,
16 luglio
A preoccupare gli italiani non ci sono solo gli effetti della manovra correttiva, ma anche la raffica di aumenti avvenuti
in alcune città con il ritocco all'insù dell'addizionale comunale Irpef, dell'aliquota provinciale sull'Rc auto e del prezzo
della benzina che stanno delineando un quadro complessivo veramente preoccupante.
A Firenze, secondo una elaborazione condotta dalla CGIA di Mestre, l'aggravio di imposta per una famiglia
monoreddito con un imponibile Irpef di 40.000 € percepito da un impiegato di buon livello e con 2 figli a carico sarà,
nel 2014 ( anno in cui andranno a regime gli effetti della manovra correttiva ), di 1.077 € in più rispetto al 2010.
A Bari, invece, le cose andranno peggio.
Per una famiglia con un reddito di 50.000 € dove entrambi i coniugi sono impiegati con 1 figlio a carico, gli effetti della
manovra e dell'aumento delle tasse procurerà maggiori imposte, rispetto al 2010, per un importo di 1.184 €.
Ma la stangata peggiore toccherà a Venezia: rispetto a Firenze e a Bari che non sono state interessate dall'aumento
dell'addizionale comunale Irpef e dell'aliquota provinciale sulle Rc auto, i residenti del capoluogo regionale veneto si
ritroveranno con un + 0,2 % dell'addizionale comunale Irpef e con l'incremento di 3,5 punti sulle Rc auto.
Pertanto, una famiglia composta da 2 coniugi entrambi operai con 1 figlio a carico e con un reddito di 38.000 €,
pagherà, nel 2014, 1.204 € in più rispetto al 2010.
Anche in questo caso si sommeranno gli effetti della manovra correttiva con gli aumenti delle addizionali e quelli legati
al prezzo della benzina.
'' Sia chiaro - commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - proprio quei Comuni che in passato
erano tra i più virtuosi, ora sono stati costretti, a seguito dei tagli ai trasferimenti, ad aumentare le tasse locali.
E' il caso di Venezia e di molte altre realtà che hanno dovuto introdurre, o aumentare, l'addizionale comunale Irpef o
l'aliquota dell'Rc auto per far quadrare i bilanci ''.
Arriva in Europa la russa Sberbank ( Italia Oggi.online ), 16 luglio
La più importante Banca russa, Sberbank, mette un piede in Europa Occidentale.
Ha infatti raggiunto un Accordo con la Oesterreichische Volksvanken ( OeVag ) per acquistare la controllata
internazionale ( 51 % ) dell'Istituto di credito austriaco, Volksbank international.
Le Parti ritengono di poter chiudere l'affare entro la fine dell'anno.
I termini finanziari dell'Accordo non sono stati resi noti.
Secondo l'agenzia di stampa russa, Ria Novosti, che cita fonti non meglio precisate, la vendita costerebbe
tra 590 e 750 milioni di euro.
Il sito di notizie economiche ungherese Portfolio.hu, citando fonti di stampa austriache, parla di 400 - 700
milioni di euro.
Sberbank, che è presente attualmente con vere e proprie filiali solo in Paesi dell'ex Unione Sovietica, sta
perseguendo una strategia d'internazionalizzazione voluta dal Presidente German Gref, ex Ministro
dell'Economia, considerato vicino a Vladimir Putin.
Gref ha recentemente reclutato, proprio per la sua esperienza in acquisizioni nell'Europa Centro Orientale e
Orientale, l'ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo.
Il principale Istituto di credito russo aveva già tentato di espandersi nello spazio extra CSI, con due
operazioni, entrambe fallite.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, del 17 luglio 2011
Fiat: Farina ( Fim ), è una sconfitta della Fiom ( AGI ) 17 luglio
" Credo che la Fiom non abbia nulla di che essere soddisfatta dalla sentenza di Torino. e ha smesso di
occuparsi concretamente degli interessi dei Lavoratori metalmeccanici ".
Così il segretario generale della Fim-Cisl, Giuseppe Farina commenta, in una dichiarazione, la sentenza del
Tribunale di Torino sulla Fiat di Pomigliano e le reazione della Fiom.
Crisi: Merkel, serve Agenzia Rating Europea nel medio termine
( AGI )
Berlino, 17 luglio
L'Europa deve pensare alla creazione di una propria agenzia di rating.
L'invito arriva dal Cancelliere tedesco, Angela Merkel, secondo cui " è importante che nel medio termine
anche l'Europa abbia una propria agenzia di rating ".
In un'intervista alla Ard il Capo del Governo tedesco ha tuttavia osservato che a pensarci dovrà essere "
l'economia europea " e non gli Stati.
Fiat: Camusso, no comment su Sentenza ( AGI ) Roma, 17 luglio
" No comment " del portavoce del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, dopo la sentenza del
Tribunale di Torino sul ricorso Fiat all'Accordo di Pomigliano.
La leader della Cgil ha preferito non commentare la sentenza ieri sera al termine di un dibattito alla festa dei
giovani della Cgil in provincia di Pisa.
Manovra: sette Regioni dicono 'no' al ticket ( AGI ) Roma, 17 luglio
Il ticket sanitario di 10 euro per le visite specialistiche, previsto dalla manovra, non scatterà automaticamente in tutte le
Regioni.
La stessa manovra prevede, infatti, che ogni Regione possa scegliere autonomamente se applicare il ticket o meno,
fermo restando ovviamente che si tratterà comunque di trovare la copertura finanziaria per compensare il mancato
finanziamento.
Nel giorno dell'entrata in vigore della manovra, si contano già sette regioni che dicono ' no ' al ticket: ultima il Veneto,
il cui Governatore Luca Zaia è stato categorico: " Niente ticket, non vogliamo gravare ancora sui cittadini.
Noi abbiamo un bilancio virtuoso, chiuso con un attivo di 12,5 milioni di euro, anche se non abbiamo né un 'superticket'
né tantomeno l'applicazione dell'addizionale Irpef ".
No ai ticket anche dall'Umbria, la cui Presidente Catiuscia Marini ritiene il ticket una misura " ingiusta e iniqua ", un "
balzello odioso che penalizza i cittadini ".
Hanno detto no già nei giorni scorsi Toscana e Emilia Romagna: domani la Toscana in Giunta approverà una delibera
proprio in questo senso, mentre l'Emilia Romagna ha varato una circolare esplicativa ai direttori generali delle Asl,
proprio per ufficializzare che il ticket non ci sarà.
Del fronte " antiticket " fanno parte anche Sardegna, Val d'Aosta e Trentino Alto Adige. Stanno studiando se e come
evitare l'introduzione del ticket Piemonte, Marche, Campania e Friuli, mentre il Lazio, malgrado l'espressa contrarietà
del Presidente Renata Polverini, non sembra in grado di evitare almeno per ora il ticket vista la sua condizione di
regione sottoposta a piano di rientro.
Quanto al ticket da 25 euro sui codici bianchi, solo gli abitanti della Basilicata avvertiranno la novità: nelle altre regioni
erano già in vigore .
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, del 18 luglio 2011
Il Banco Popolare vara la Banca Unica. Impatto positivo sull’utile di
oltre 90 Mln annui ( Finanza.com ), 18 luglio
Nuovo modello organizzativo per il Banco Popolare.
Il Consiglio di Sorveglianza e il Consiglio di Gestione del Gruppo veronese hanno approvato le linee
guida del Progetto volto alla realizzazione di un nuovo modello di grande Banca Popolare che
risulterà da un processo di integrazione - attraverso altrettante fusioni per incorporazione - nel
Banco Popolare delle Banche del Territorio: Banca Popolare di Verona - S. Geminiano e S.
Prospero, Banca Popolare di Novara, Banca Popolare di Lodi ( comprese le già incorporande
Banca Popolare di Crema e Banca Popolare di Cremona ) e Cassa di Risparmio di Lucca Pisa
Livorno.
Il Credito Bergamasco manterrà lo status di società quotata sottoposta al controllo ed alla
direzione e coordinamento del Banco Popolare.
Il Banco Popolare, rimarca la nota del Gruppo guidato da Pier Francesco Saviotti, manterrà la
forma giuridica Cooperativa, assumerà il ruolo di Banca operativa organizzata sulla base di un
modello territoriale che prevede la creazione di Divisioni nelle tradizionali aree storiche di presenza
e di riferimento per le comunità locali.
La semplificazione dell’assetto operativo del Gruppo bancario scaligero consentirà di ottenere
benefici economici aggiuntivi a quelli già previsti dal Piano Industriale 2011 – 2013 / 2015
recentemente approvato, in termini di risparmi di costo, maggiore efficacia commerciale, miglior
presidio territoriale, semplificazione dei processi interni di governance, decisionali ed operativi e
conseguente significativa riduzione dell’execution risk connesso alle iniziative previste dal Piano
Industriale.
Il maggiore impatto sull’utile netto del Gruppo delle sinergie previste a regime è stimato in oltre 90
milioni annui, di cui 50 milioni derivanti da minori oneri operativi ed imposte, prevalentemente per
riduzione dell’IVA sui servizi infragruppo e della doppia imposizione fiscale sui dividendi infragruppo;
30 milioni associati a minori costi del Personale, come effetto della attesa riduzione dell’organico di
Gruppo pari a 650 persone entro il 2016 tramite incentivazione all’esodo e “raffreddamento” del
turnover; 10 milioni derivanti da minori spese amministrative.
Le sinergie sopra indicate consentiranno di migliorare il profilo del Piano Industriale recentemente
approvato, che sarà aggiornato prevedendo come nuovo target economico un utile netto pari a
647 milioni al 2013, in aumento di 44 milioni e pari a 997 milioni nel 2015, in aumento di 67 milioni.
Saviotti ( Banco Popolare ): no ad un nuovo aumento di capitale, il
CreBerg non è in vendita ( Finanza.com ), 18 luglio
Il Banco Popolare non farà un altro aumento di capitale.
E’ quanto ribadito oggi dall’A. D. dell’Istituto scaligero, Pier Francesco Saviotti, confermando la
linea già espressa durante la presentazione del Piano Industriale della Banca.
Saviotti ha poi dichiarato, come riportato dalle principali agenzie di stampa, che la controllata
Credito Bergamasco non è in vendita
Mps: plafond 500 Mln per settore agricolo e agroindustriale
( Asca )
Firenze, 18 luglio
Il Gruppo Montepaschi stanzia 500 milioni di euro a favore del settore agricolo e agroindustriale.
Il plafond, spiega una nota, amplia le iniziative già intraprese da Mps nel 2010 con il lancio del
pacchetto dedicato 'Terramica', che viene ulteriormente integrato con due nuovi prodotti evoluti:
'Terramica Agroenergie' e 'Terramica Anticipo PAC'.
Il primo è un finanziamento di durata compresa tra i 5 ed i 15 anni che eroga fino all'80 %
dell'investimento, con tasso variabile in base al rating ed alle garanzie prestate per la realizzazione
di impianti di energie rinnovabili come il fotovoltaico, biomasse, biogas, eolico.
Il secondo, Terramica Anticipo PAC campagna 2013, si concretizza in un prestito compreso tra i
10.000 e i 100.000 euro, pari al 90 % del contributo comunitario PAC, con durata massima di 12 mesi
a valere sulle misure di aiuto diretto che si concludono con la campagna 2013.
Per quanto riguarda il comparto cerealicolo, vitivinicolo e olivicolo, Banca Monte dei Paschi ha
introdotto un pacchetto di prodotti pensati per supportare l'impresa in tutti i processi dell'attività
agroalimentare, dalla gestione delle spese di conduzione fino alla fase di vendita del prodotto.
L'impegno della Banca senese attraverso Terramica si estende anche al settore dell'Agriturismo, a
favore del quale viene proposto un Piano di interventi in grado di assistere l'operatore nelle diverse
necessità finanziarie.
Mps: Sindacati, perplessità per dichiarazioni Fondazione
( Asca ) Firenze,
18 luglio
I Sindacati Mps criticano la Fondazione per le '' dichiarazioni inerenti gli assetti '' della banca, '' la
governance '', '' le operazioni sul mercato azionario che per contenuti e tempistica hanno suscitato
perplessità anche in ragione della turbativa che hanno creato persino a livello del valore del titolo
''.
Lo affermano in una nota i Coordinamenti RSA della Banca, che definiscono “ rassicurante '' il
superamento degli Stress Test e rilevano il positivo esito dell'aumento di capitale.
'' Pensiamo che tutti, in un momento così delicato debbano sentirsi vincolati ad un maggiore senso
di responsabilità e ad operare unicamente per il bene della Banca e per la rigorosa tutela della
sua autonomia gestionale '', aggiungono i Sindacati accusando che '' le continue incursioni che la
Fondazione '' Mps '' effettua su argomenti non di sua competenza, quali ad esempio le politiche
contrattuali, non rappresentano un segnale di grande attenzione e corrono il rischio di provocare
tensioni assolutamente controproducenti ''.
Adesso '' la Banca ed il Gruppo sono infatti impegnati nella realizzazione di un ambizioso Piano
Industriale e di un profondo processo di riorganizzazione che vede, come sempre, i Lavoratori
coinvolti con grande sforzo professionale e spesso con sacrificio personale ''.
Uno sforzo, quello dei Lavoratori, '' straordinario '' e '' occorre che di questo ci sia consapevolezza.
Per questo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere al Direttore Generale - conclude la nota che la cifra relativa al Premio Aziendale, che verrà erogato il 27 luglio, sia significativamente più
alta di quella prevista dall'automatica applicazione della normativa contrattuale ''.
BCE: non ha acquistato bond governativi durante la scorsa settimana
( Finanza.com )
La Banca Centrale Europea non ha comprato obbligazioni governative sul mercato secondario durante la
scorsa settimana.
E’ quanto comunicato dall’Istituto di Francoforte che smentisce così i rumor circolati questa mattina nelle
sale operative, secondo cui la BCE avrebbe acquistato la scorsa settimana Buoni del Tesoro italiani e
spagnoli.
Banche: ultimatum UE su trasparenza ( Ansa ) Roma, 18 luglio
'' Se le Banche non ci presenteranno una Proposta di autoregolamentazione per aumentare la trasparenza,
agiremo per via legislativa “: lo ha detto oggi il Commissario al Mercato Interno, Michel Barnier.
'' La trasparenza del settore è ancora poca, gli europei non capiscono cosa viene prelevato dal proprio conto
corrente, e la differenza di prezzo per lo stesso servizio è troppo elevata nei 27 Paesi UE “, ha detto il
Commissario.
Grecia: Merkel fiduciosa summit giovedì, darà risultati
( AGI ) Berlino, 18
luglio
La Cancelliera tedesca Angela Merkel è " fiduciosa " che nel summit in programma giovedì si potranno
prendere decisioni che " daranno un forte segnale ai mercati " che l'euro sopravviverà.
" Il Governo sta lavorando a tutti i livelli e con tutte le sue forze per raggiungere un buon risultato e dare così
un segnale ai mercati ", ha spiegato il portavoce della Merkel, Steffen Seibert.
" Fiduciosa che ciò sarà possibile, la Cancelliera sta preparando il viaggio a Bruxelles ", ha aggiunto.
Venerdì scorso il Presidente UE Herman Van Rompuy ha annunciato il summit.
La Merkel aveva detto che avrebbe partecipato solo se c'era la concreta possibilità di un Accordo.
Manovra: pensioni, questi i tagli definitivi sulle rivalutazioni ( Intrage.it ), 18 luglio
Sono passati al Senato gli emendamenti in materia di previdenza previsti dalla Manovra economica.
Le modifiche sono poco numerose ma rivestono un'importanza decisiva: dal prossimo anno, ad esempio, ci sarà un mini
rinvio delle finestre di uscita che colpirà anche chi matura il diritto con 40 anni di anzianità.
Vediamo nel dettaglio le novità sulle pensioni:
Perequazione automatica: confermati i tre scaglioni fino a 1.428, fino a 2.300 e oltre 2.300 €.
Per ciascuna quota di pensione rientrante in questi scaglioni, viene confermato il meccanismo di limitazione crescente
della perequazione.
Oltre i 2.337 € viene confermato il blocco totale delle rivalutazioni;
speranza di vita: ogni tre anni l'Istat certifica le speranza di vita e, se queste crescono, automaticamente crescono
anche i requisiti anagrafici per le pensioni di vecchiaia e di anzianità.
Questo sistema entrerà in vigore dal 2013: da tale data ci sarà una crescita di 3 mesi dei requisiti anagrafici di tutte le
pensioni, di vecchiaia e di anzianità, e con cadenza triennale tali requisiti potranno ancora crescere;
contributo di solidarietà: il contributo di solidarietà è una trattenuta secca che si applica sulle pensioni più alte.
Trova l'unica giustificazione nelle esigenze della finanza pubblica.
Anche qui ci sono tre scaglioni.
Fino a 90 mila € lordi non si applica alcuna trattenuta; tra 90 e 150 mila € si applica una trattenuta del 5 %; oltre i 150
mila € la trattenuta sale al 10 % ;
40 anni di contributi: per chi ha 40 anni di contributi nel 2012 la pensione slitta di un mese; i mesi salgono a due per
chi matura il diritto nel 2013, e arrivano a tre per le pensioni maturate a partire dal 2014.
Manovra: 'Farmacista 33', ecco chi sarà esente dal ticket sanitario ( Asca ) Roma, 18
luglio
Bambini sotto i 6 anni, anziani over 65, titolari di pensioni sociali e invalidi di guerra.
Sono alcune delle categorie che, alla luce della manovra approvata in via definitiva venerdì, hanno diritto all'esenzione
dalla partecipazione al costo ( ticket ) sulle prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e sulle altre prestazioni
specialistiche ambulatoriali e che dunque non si dovranno preoccupare del ritorno del ticket previsto e anticipato dalla
manovra economica.
Lo riporta il quotidiano online ''Farmacista 33'' che spiega come invece sia diverso per il ticket sui medicinali: in
questo caso la competenza è delle Regioni, che hanno la possibilità di introdurre un ticket sui farmaci di fascia A ( in
genere una quota fissa per confezione o per ricetta ).
Ecco nel dettaglio le categorie esenti da ticket:
- cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito
complessivo non superiore a 36.151,98 euro;
- disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31
euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a
carico;
- titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico;
- titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant'anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare
con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in
ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
Godono dell'esenzione totale per invalidità
- gli invalidi di guerra e per servizio appartenenti alle categorie dalla I alla V,
- gli invalidi civili e invalidi per lavoro con una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3,
- gli invalidi civili con indennità di accompagnamento,
- i ciechi e sordomuti,
- gli ex deportati nei campi di sterminio nazista KZ ( categoria equiparata dalla legge agli invalidi e mutilati di guerra )
e
- le vittime di atti di terrorismo o di criminalità organizzata.
Sono poi esenti dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni connesse alla loro condizione temporale le seguenti
categorie di cittadini:
- donne in gravidanza;
- donatori di sangue;
- donatori di organi e tessuti;
- soggetti sospetti di essere affetti da Hiv;
- soggetti che si avviano alla prevenzione di tumori;
- soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni o somministrazione di emoderivati;
- giovani con meno di 18 anni che cominciano un'attività sportiva agonistica in una società dilettantistica;
- soggetti con malattie croniche o rare che vanno inseriti nelle liste d'attesa per il trapianto.
Manovra: che cosa cambia per le famiglie con il nuovo Decreto ? (
Intrage.it ), 18
luglio ’11
È stato stimato che in due anni le famiglie pagheranno 1.000 euro di tasse in più.
Il taglio alle deduzioni, detrazioni e sconti fiscali previsti dalla Manovra per gli anni 2013 - 2014 costerà caro ai
cittadini.
Le riduzioni economiche, che taglieranno 483 agevolazioni, scatterà dal 2013 e riguarderà numerosi aspetti della nostra
vista.
Ecco alcuni dei cambiamenti più rilevanti:
casa: la misura interviene sulle rendite catastali, la detrazione degli interessi del mutuo e le agevolazioni sulle
ristrutturazioni.
Se la deduzione della rendita catastale della prima casa oggi consente un beneficio in media di 126,8 €, nel 2014
scenderebbe a poco più di 100 €.
Stessa cosa succede per la detrazione degli interessi del mutuo: dagli attuali 328 € annui a 264 €.
E per le ristrutturazioni edilizie, se oggi si può detrarre il 36 % della spesa ( con un limite di 48.ooo € ), nel 2013
scenderebbe al 34 % e nel 2014 a poco meno del 29 %;
sanità: aumentano i costi del ticket sanitario, per i non esenti: il ticket salirà a 10 € per le ricette mediche e a 25 € per
gli interventi del pronto soccorso in codice bianco;
figli a carico: le detrazioni per i figli ed il coniuge a carico, che oggi valgono in media 829 € per gli 11,8 milioni di
contribuenti che ne usufruiscono, con il taglio del 20 % scenderebbero a 665 €;
altre spese: verranno tagliate le detrazioni Irpef sulle spese sanitarie, anche quelle destinate ai portatori di handicap,
sulle assicurazioni vita ed infortuni, sui corsi di istruzione e le spese funebri, sulle attività sportive.
Crisi fiscale, contagio e futuro dell'euro ( Tendenza & Mercati ), 18 luglio di Marco
Pagano
Cerchiamo di capire cosa sta succedendo, perché gli scenari paventati da giornali e televisione si stanno
susseguendo in modo così tumultuoso che non è facile seguirne la logica.
Invece è proprio in situazioni di emergenza come questa che è importante fare chiarezza, proprio per evitare
che si realizzino gli scenari peggiori e individuare la via di uscita.
Punto primo.
Quando uno Sato sovrano accumula un livello molto elevato di debito, gli investitori cominciano a temere
che esso non sia “sostenibile”, cioè che lo Stato non riuscirà a restituire capitale e interessi generando avanzi
di bilancio in futuro ( cioè un gettito fiscale superiore alla spesa pubblica ).
In questo caso, chiedono tassi di interesse maggiori per acquistare nuovo debito pubblico, poiché vogliono
essere compensati per il rischio di insolvenza.
Ciò in realtà aggrava il pericolo di insolvenza, perché appesantisce i conti pubblici, per cui alla fine arriva il
momento in cui non c’è più un tasso di interesse capace di compensarli del rischio di insolvenza: allora essi
smettono di sottoscrivere il debito pubblico.
Questa è la crisi fiscale, e ha solo due esiti possibili, che fra l’altro non si escludono tra loro:
1 ) l’insolvenza da parte dello stato, con conseguente ristrutturazione del debito ( come ha fatto l’Argentina );
2 ) la “monetizzazione” del debito, che viene acquistato dalla Banca Centrale immettendo moneta
nell’economia e quindi causando inflazione e deprezzamento del tasso di cambio.
DALLA GRECIA ALL’ITALIA
Punto secondo.
Nel caso della Grecia, la seconda strada - quella della monetizzazione - era esclusa dalla sua appartenenza
all’area dell’euro: il Governo greco non poteva imporre alla Banca Centrale Europea ( BCE ) di acquistare i
propri titoli del debito pubblico, per cui la sola strada aperta era quella dell’insolvenza e della
ristrutturazione del debito, a meno di non ottenere prestiti da altri Paesi a tassi inferiori a quelli richiesti dal
mercato.
Ma perché i Paesi dell’area dell’euro hanno deciso di fare questo sacrificio ?
Come si è visto in questi giorni, dopo non poche indecisioni lo hanno fatto soprattutto per timore del
“contagio”.
Ma cos’è questo contagio ?
Qui veniamo alla parte più interessante della storia.
Punto terzo: il contagio.
Ammaestrati dalla crisi della Grecia, gli investitori hanno cominciato a sospettare che altri Paesi con elevato
debito pubblico - Portogallo, Spagna, Italia - possano trovarsi in una situazione simile.
Perché ?
Come i Governi di questi paesi si sono affrettati a spiegare, i loro conti pubblici non sono nello stato
drammatico di quelli greci.
Allora perché gli investitori sono preoccupati ?
Perché rischiano i propri soldi in una scommessa perdente ?
Perché, come dicono gli economisti, in questa partita tra Stati sovrani e investitori ci possono essere 'equilibri
multipli': anche quando uno Stato non è molto indebitato, gli investitori possono cominciare a temere che,
non volendo alzare la pressione fiscale oltre un certo livello “politicamente sostenibile”, in futuro esso potrà
voler ricorrere alla ristrutturazione o alla monetizzazione del debito, o a entrambe.
Nel timore che questo accada, essi spingono i tassi a livello talmente alto che 'la loro profezia si autoavverrà:
a quei tassi, lo Stato che altrimenti avrebbe fatto fronte ai suoi debiti finisce davvero per dover davvero
ristrutturare o monetizzare il debito, cioè per non ripagarlo interamente.
Quindi tutto dipende dalla 'fiducia' degli investitori: se e fin quando la fiducia c’è, si resta nell’'equilibrio
buono ' con tassi di interesse moderati e mercati tranquilli; quando la fiducia scompare, si salta all’'equilibrio
cattivo', quello in cui c’è la crisi fiscale.
Il 'contagio' che la crisi greca ha scatenato è stato proprio questo: ha indebolito la fiducia degli investitori
anche verso Stati che avrebbero potuto continuare a navigare in acque tranquille se avessero continuato a
godere della loro fiducia.
Si noti fra l’altro che l’onere stesso del salvataggio della Grecia sta appesantendo i conti pubblici di
Portogallo, Spagna e Italia, e anche questo ha contribuito a indebolire la fiducia nella loro solidità di debitori.
LA BORSA E LA SPECULAZIONE
Punto quarto: il rifinanziamento del debito pubblico.
I Paesi in questione sono esposti alla crisi fiscale ( l’equilibrio cattivo ) nella misura in cui sono costretti a
ricorrere ai mercati per il rifinanziamento del debito pubblico, e quindi a seconda di quanto debito pubblico
scadrà nei prossimi mesi.
Ciò a sua volta dipende dalla scadenza media del debito pubblico: se il debito pubblico è per lo più a lunga
scadenza, la quantità di debito da rifinanziare in un dato intervallo di tempo è piccola, e anche doverlo fare a
tassi elevati è un costo sopportabile.
In questo caso, il rischio di crisi fiscale è escluso.
Se invece il debito è per lo più a breve termine, cosicché la quantità di debito da rifinanziare è elevata, il
rischio di crisi fiscale esiste, come dimostrato da Giavazzi e Pagano ( 1990 ). L’argomentazione è simile
quella usata nel valutare la solvibilità delle imprese delle Banche, in cui il “rollover risk” derivante
dall’indebitamento a breve è uno dei fattori che determina il rischio di fallimento.
Punto quinto: il deprezzamento dell’euro.
Perché l’euro si sta deprezzando ?
Una possibile risposta è che man mano che la crisi si allarga ad altri grandi Paesi dell’area dell’euro, il rischio
di monetizzazione del debito pubblico da remoto si fa più concreto.
Se la Grecia può essere salvata ( forse ) dagli altri paesi dell’area euro, questo non può certo valere per
l’imponente debito pubblico di Italia, Spagna e Portogallo.
A quel punto, il rischio che la BCE debba monetizzarlo esiste, e i timori di inflazione che ne derivano
potrebbero spiegare il deprezzamento dell’euro.
Ma poiché ciò metterebbe a repentaglio la stabilità dei prezzi nell’area dell’euro, e rappresenterebbe un
imponente trasferimento di risorse dai Paesi forti dell’euro a quelli deboli, è uno scenario poco probabile.
Una spiegazione alternativa del deprezzamento dell’euro è il timore della rottura dell’eurosistema, uno
scenario fino a poco tempo fa impensabile: proprio per non essere chiamati a contribuire alle finanze dei
Paesi deboli dell’area dell’euro con la monetizzazione del debito, i Paesi forti potrebbero spingere quelli
deboli al di fuori dell’eurosistema.
Ovviamente questo è uno scenario drammatico, in quanto la ridefinizione dei confini della moneta unica
difficilmente potrebbe avvenire senza impressionanti scossoni.
E inoltre nel frattempo la crisi fiscale potrebbe tradursi nell’insolvenza sul debito pubblico di vari Paesi
dell’area dell’euro, con effetti globali devastanti: considerato che il debito pubblico di questi Paesi è
massicciamente presente nei bilanci di Banche e Assicurazioni di tutto il mondo, e soprattutto dell’area
dell’euro, potrebbero determinarsi catastrofiche reazioni a catena in tutto il sistema finanziario.
Il “contagio” diventerebbe davvero globale.
Al confronto, la crisi innescata dai mutui “subprime” diventerebbe un pallido ricordo.
Ciò spiega perché le borse stanno crollando, e perché i governanti siano molto preoccupati, su entrambe le
sponde dell’Atlantico.
Tuttavia, le invettive dei Governi contro gli “speculatori” e i “mercati” sono infantili.
La parola “speculatore” nasce dal latino specula ( vedetta ), e indica chi cerca di “guardare lontano”, e
quindi metaforicamente “prevedere il futuro”.
Nel momento in cui un qualsiasi risparmiatore decide se sottoscrivere i titoli del debito pubblico, anch’egli
cerca di “guardare lontano”, e in questo senso in qualche misura siamo tutti speculatori. E tutti contribuiamo
a determinare l’andamento dei mercati, perfino quando decidiamo di non servircene.
Sta ai Governi dimostrare che in questo momento speculatori e mercati stanno sbagliando previsioni e
scommesse.
RECUPERARE LA FIDUCIA DEI MERCATI
Ma esiste un modo di recuperare la fiducia dei mercati ?
Poiché l’origine del problema è nella politica fiscale, il modo di recuperarla è sul fronte del fisco: occorre
dare segnali forti e coordinati che gli Stati deboli dell’area dell’euro sono capaci di “mettere a posto” i propri
conti pubblici, accettando un monitoraggio e una disciplina comunitaria molto forte sulle proprie finanze.
Ciò vuol dire limitare significativamente la sovranità fiscale degli Stati membri, dopo aver già accettato di
delegare quella monetaria alla BCE.
Ma occorre andare ben oltre la fragile disciplina del Trattato di Maastricht e del Patto di Stabilità,
assoggettando direttamente le leggi di bilancio degli Stati membri dell’Unione a limiti comunitari vincolanti
e a istituzioni dell’Unione Europea che li facciano valere.
Non è affatto cosa di poco conto: difficile da realizzare e politicamente dolorosa, come le dimostrazioni e i
morti di Atene dimostrano.
I Governi e soprattutto i Parlamenti Nazionali saranno disposti a farlo ?
Se sì, allora da questa crisi l’Europa riemergerà più forte di prima, e procederà verso il completamento della
sua struttura sovranazionale con l’introduzione graduale di istituzioni fiscali federali, ovvero la naturale
controparte della BCE.
Potrebbe anche essere l’occasione per colmare finalmente il deficit democratico dell’Unione Europea, poiché
è naturale che decisioni vincolanti di natura fiscale siano prese da Organismi rappresentativi.
In tal modo, i limiti alla sovranità fiscale nazionale avrebbero una legittimazione democratica
sovranazionale, invece di essere visti come diktat di Organismi tecnico - burocratici o di Comitati di Ministri
degli Stati membri.
Se i Paesi dell’euro avranno il coraggio di accettare questa grande sfida, non solo la fiducia tornerà sui
mercati, ma questa crisi diventerà l’occasione di una svolta storica nella costruzione europea.
I costi della sanità integrativa per gli onorevoli italiani ( Yahoo.Finance ), 18
luglio
La manovra finanziaria del Governo è stata approvata a tempo di record ma ha creato molte polemiche.
Da una parte sono stati imposti pesanti sacrifici alle famiglie italiane ( il valore complessivo dell'intervento è
di 70 miliardi di euro fino al 2014 ), dall'altra si è scelto di effettuare pochissimi tagli ai costi della politica,
alimentando ancora di più l'idea che la "casta" dei politici del nostro Paese non abbia voglia né coraggio di
rinunciare davvero ai propri privilegi.
Tra le misure più contestate del Decreto varato dal Parlamento c'è il ripristino del ticket sulle visite
specialistiche: un salasso che costerà a 15 milioni di italiani circa 10 € in più sulle ricette e 25 € in più sugli
interventi di pronto soccorso non contrassegnati dai codici di urgenza.
A non essere colpiti da queste nuove norme saranno sicuramente i nostri onorevoli, insieme ai loro familiari.
Il motivo ?
Paradossalmente, proprio in concomitanza con la stangata sulle famiglie, la Camera ha pubblicato per la
prima volta i costi "al dettaglio" della sanità integrativa a beneficio dei Deputati.
Una serie di prestazioni a favore degli onorevoli che costano alle casse dello Stato circa 30.000 € al giorno e
quasi 850.000 € al mese.
Nel 2010, per esempio, per sostenere le spese degli interventi medici a favore dei membri di Montecitorio,
dei loro parenti e degli ex deputati, le casse pubbliche hanno sborsato oltre 10 milioni di € ( 10.117.000 € ).
Lo stesso vale per i membri di Palazzo Madama, i loro familiari e gli ex senatori.
Il sistema sanitario integrativo di cui beneficiano gli onorevoli del Belpaese si chiama ASI,
( Assistenza Sanitaria Integrativa ).
Entrando nel dettaglio dei beneficiari di Montecitorio, i questori della Camera hanno rilevato che a goderne
sono, oltre ai 630 deputati, anche 1.109 loro familiari, 1.329 titolari di assegni vitalizi ( e 1.388 loro familiari ),
484 titolari di assegno vitalizio di reversibilità ( e 25 loro familiari ), 217 deputati che sono in attesa di vitalizio
diretto ( nonché 386 loro familiari), 2 giudici emeriti della Consulta ( e 2 loro familiari ), 2 parenti dei giudici
della Corte Costituzionale titolari di reversibilità. In tutto, fanno 5.574 privilegiati.
Quali sono i disturbi per cui è possibile ricorrere a questo fondo integrativo ?
Tantissimi, anche ( e soprattutto ) quelli meno gravi.
Per esempio, il 30 % dell'intero fondo è stato destinato a cure odontoiatriche: 3 Mln e 92 mila €. Per avere
denti sani e sorrisi smaglianti, ogni nucleo familiare ha a disposizione una somma di 23.240 € per 5 anni.
Tra le voci di spesa c'è anche quello per le psicoterapie.
I parlamentari più ansiosi e fragili hanno fatto spendere allo Stato 204.000 € per strizzacervelli e psicologi,
pari al 2 % del budget a disposizione.
Per "ricoveri e interventi" di varia natura, la Camera ha cacciato dalle proprie tasche ( e quindi, da quelle dei
contribuenti) ben 3 Mln e 173 mila €.
E se per gli italiani i ticket aumentano, ai parlamentari e ai loro familiari vengono quasi totalmente rimborsati:
la cifra pagata per questa voce di spesa è 153.000 €.
Invece, l'esborso per gli accertamenti di vario tipo è di circa 500.000 €.
I deputati non si sono fatti mancare neanche le cure termali.
A disposizione per i trattamenti di questo genere sono stati messi nel 2010 più di 204.000 € e il plafond
annuale di cui poteva usufruire ciascun onorevole (familiari compresi) è stato di 1.240 €.
Restando in tema di benessere, una delle voci più onnicomprensive è probabilmente quella della
"fisioterapia", che include trattamenti antistress, talassoterapia e servizi che sarebbe più facile trovare in una
moderna SpA che in un ospedale.
Per questo tipo di "cure", nel 2010 sono stati impiegati circa 1 Mln di €, il 10 % dell'intero budget, ( con un
plafond per ogni onorevole, famiglia compresa, di 1.860 € all'anno ).
Un ultimo esempio: per intervenire sulle vene varicose, presumibilmente delle deputate e delle mogli degli
onorevoli, l'esborso è stato di 28.000 € ( con un fondo per ciascun parlamentare pari a 775 € l'anno ).