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INFLIGHT
Newsletter n.3
Aprile 2006
SEA: VENDITA FALLITA
La cessione del 33% delle azioni della Sea, società di gestione degli aeroporti milanesi,
posseduta per l’84,5% dal Comune di Milano, non è andata a buon fine.
Dopo varie peripezie e la riapertura della gara per la cessione del 33% delle azioni Sea,
la vendita subisce una nuova serie di stop. Stavolta non si tratta però solamente di
questioni procedurali, bensì della mancanza di offerenti. Il 28 marzo alle 16, infatti, alla
chiusura del termine, l’asta è risultata deserta, nonostante l’interesse manifestato da
parte di alcuni gruppi (tutti stranieri: l’inglese BAA, l’australiano Babcock&Brown, il
tedesco Hochtief Airport e l’americano Goldman Sachs).
La palla passa, a questo punto, al sindaco che verrà eletto nelle imminenti elezioni
amministrative, mentre Giuseppe Bencini, presidente SEA, annuncia che l’utile 2006
potrebbe dimezzarsi per effetto del decreto sui requisiti di sistema.
ALITALIA SU VOLARE
Dopo che il Ministero delle Attività Produttive ha assegnato ad Alitalia la gara per la
vendita di Volare (con la precisazione che il contratto di compravendita ''dovrà
prevedere l'obbligo della società acquirente a proseguire per almeno un biennio le
attività imprenditoriali e a mantenere per il medesimo periodo i livelli occupazionali di
cui all'offerta in data 28 dicembre 2005''), Alitalia ha comprato Volare. L’acquisto è
stato seguito dalla notifica all’Autorità Antitrust, per la valutazione dell’operazione.
Nel giro di 30 giorni (termine per la pre-istruttoria) più i 45 giorni per l’eventuale
istruttoria si saprà quindi se l’operazione di Alitalia sarà andata a buon fine.
Nel frattempo, la ex compagnia di bandiera ha annunciato un taglio delle tariffe, e in
particolare una riduzione del 30-50% dei fuel surcharge su 22 tratte internazionali.
Una manovra, questa, tesa a recuperare competitività tariffaria, ma criticata dalla
maggior parte dei sindacati in quanto non inquadrata in una strategia più ampia.
I sindacati si oppongono anche alla cessione della attività di Information Technology di
Alitalia Servizi, definendoli in violazioni degli accordi di Palazzo Chigi, e minacciano
blocchi dell’attività. Nel frattempo si è raggiunto l’accordo per la cessione ad Alitalia
Airport (Alitalia Servizi) delle attività di handling di Meridiana a Roma Fiumicino, a
partire dal 2 maggio. Da febbraio 2007 anche i servizi di rampa verranno in capo ad
Alitalia Airport.
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L’ACCESSIBILITÀ AEREA IN EUROPA
Il consueto studio di accessibilità condotto dal CERTeT Bocconi per conto di
Unioncamere Lombardia allo scopo di monitorare il livello di servizio degli aeroporti
italiani ha rivelato che nella stagione invernale trascorsa gli hub di Fiumicino e
Malpensa risultano rispettivamente settimo e ottavo per accessibilità aerea
intercontinentale, alle spalle di Londra, Francoforte, Parigi, Amsterdam, Zurigo e
Madrid. L’analisi si basa non solo sulla frequenza dei voli di linea in partenza/arrivo
dagli hub (complessivamente 282 da Milano e 233 da Roma) ma anche sull’importanza
economica delle città intercontinentali collegate.
Gli aeroporti europei compresi nella rete di feederaggio di Malpensa risultano essere 33
(e 39 per Roma), un numero molto inferiore rispetto a quelli di hub concorrenti come
Monaco di Baviera (73) o Madrid (58).
L’indicatore della pressione competitiva esercitata dagli hub stranieri su Malpensa e
sull’intero sistema aeroportuale del Nord Italia attraverso l’utilizzazione di voli feeder
che “alimentano” i voli di lungo raggio che le principali compagnie aeree europee e le
loro alleate effettuano dagli hub di riferimento, si mantiene sostanzialmente stabile.
Per quanto riguarda l’accessibilità aerea per le merci, l’analisi conferma la superiorità
dello scalo di Francoforte, che vanta un newtork estremamente efficiente in termini di
frequenza, tempi, capacità e prezzi. Milano scende dalla sesta alla settima posizione,
(superato da Bruxelles), confermando comunque un buon livello della qualità del
servizio programmato e delle politiche tariffarie applicate.
L’analoga analisi di accessibilità a livello continentale fa guadagnare ai due sistemi
italiani considerati (Roma e Milano) una posizione, con Amsterdam che rivela
un’accessibilità minore rispetto al trasporto intercontinentale. Milano risulta connessa
con 100 aeroporti europei, con 2.917 voli A/R a settimana; Roma con 110 aeroporti,
con 3.064 voli.
BLACKLIST
La Commissione Europea ha approvato l’elenco (la cosiddetta “lista nera”) delle linee
aree ritenute “a rischio”, e pertanto bandite dall’operatività nell’Unione.
Per l’esattezza, la lista comprende una prima selezione di vettori i cui voli in Europa
sono del tutto vietati e una seconda (limitata a 3 compagnie) in cui le restrizioni sono
più specifiche e fanno riferimento a determinati tipi di velivoli.
Oltre all’aspetto sanzionatorio, grossa enfasi è posta sull’effetto preventivo: secondo i
responsabili della CE, l’esistenza di una lista incentiverà tutte le compagnie a curare
con crescente attenzione la sicurezza delle proprie operazione.
Approvata il aprile, la blacklist individua serie deficienze nella sicurezza (o mancanza di
capacità e/o volontà nel rispondere alle questioni poste) per 93 compagnie, e
comprende per lo più vettori africani, e in particolare del Congo (circa 50), oltre ad
alcuni dell’Asia Centrale.
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IL MONDO A BASSO COSTO
È costante l’aumento dell’offerta delle compagnie low cost in Italia.
Ryanair, che nel frattempo intende istituire il check-in a pagamento per i bagagli non a
mano, annuncia l’apertura in ottobre di un volo tri-settimanale tra Ronchi de’ Legionari e
Francoforte Hahn, puntando a raggiungere quota 140.000 passeggeri annui sullo scalo
triestino, già collegato con Stansted da 5 anni.
easyJet ha inaugurato il 21 aprile un volo domestico: il Palermo-Milano, con doppia
frequenza giornaliera. Le attese sono di 195.000 posti nel prossimo anno.
SkyEurope, regina delle low cost dell’Est europeo, annuncia nuovi voli su Napoli.
Appena lanciati un collegamento settimanale per Budapest ed uno bisettimanale per
Praga, da giugno verranno operati invece un collegamento con Cracovia ed uno con
Bratislava-Vienna.
La notizia più rilevante è comunque l’annuncio dell’ingresso nel mercato low cost da
parte di Iberia. Insieme a Nefinsa (proprietaria di Air Nostrum), al gruppo Cobra, al
gruppo Iberostra, e il fondo Quercus, la compagnia spagnola varerà in ottobre un
vettore a basso costo con sede a Barcellona.
AIRBUS E BOEING
I colossi dell’industria aeronautica mondiale sono in costante movimento.
In casa Airbus si registra l’uscita di Bae Systems dalla compagine azionaria. Il gruppo
britannico della difesa, primo in Europa (90mila dipendenti e 15 miliardi di fatturato), ha
manifestato l’intenzione di cedere il proprio 20%, dopo 27 anni.
Il prezzo che British Aerospace intende ricavare dall’operazione rimane ignoto, tuttavia
Thomas Enders, CEO di EADS (gruppo franco-tedesco titolare del restante 80%), ha
giudicato “astronomica” la cifra prospettata. Grazie all’arbitrato di una banca d’affari, si
attende comunque un accordo entro l’anno in corso.
Boeing intanto annuncia per il primo trimestre utili netti per 692 milioni di dollari, grazie
a un incremento del 40% nelle consegne rispetto all’anno passato. Nell’arco dell’intero
2006 la previsione è di 395 consegne, e 440-445 nel 2007.
BAA NON CEDE
La società di gestione aeroportuale britannica (British Airport Authority) ha respinto due
opa. La prima, del colosso spagnolo Ferrovial, ammontava a circa 15 miliardi di dollari
(8,7 miliardi di sterline, a 810 pence per azione). La seconda, dell’americana Goldman
Sachs, a 16,5 miliardi di dollari (9,4 miliardi di sterline, 875 pence per azione). BAA ha
giudicato entrambe le offerte non corrispondenti al valore dei propri asset: le attese
erano per opa basate su 900 pence per azione.
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I COLLEGAMENTI CON LA SARDEGNA
Turbolenza nei voli verso l’isola. easyJet si era opposta al divieto ENAC, nell’ambito
dello schema degli oneri di servizio pubblico, di operare voli verso l’isola, promettendo
di far volare gratis i passeggeri già prenotati sulla tratta da Milano e sottolineando come
il dettato della Comunità Europea sulle rotte in regime di oneri di servizio pubblico
preveda l’applicazione esclusiva “al trasporto di passeggeri dietro compenso”. Il vettore
inglese, che ha trasportato nell’anno passato più di 170.000 passeggeri tra la
Londra/Dublino e la Sardegna, sottolinea come l’esistenza di tale regime non sia
comunque giustificato per le tratte verso un’isola per cui la domanda di trasporto
appare tale da rendere economicamente fattibili i collegamenti aerei. ENAC comunque
ha confermato il rifiuto al vettore del permesso di volare, proteggendo comunque i
passeggeri in possesso di biglietti easyJet. Il 2 maggio entrerà in vigore il nuovo
decreto sugli oneri di servizio pubblico per la Sardegna – alla cui gara easyJet non
intende ovviamente partecipare.
AEROPORTI EUROPEI
Dopo anni di battaglie, ha avuto il via libera il progetto per il Berlin Brandenburg
International Airport. Il grande hub, da 2 miliardi di euro, sarà costruito sul sito dello
scalo di Schonefeld, mentre Tempelhof verrà chiuso nel 2007 e Tegel rimarrà attivo
fino all’apertura del nuovo aeroporto, prevista per il 2011.
A London Heathrow l’accordo tra oneworld e BAA consentirà alle compagnie
dell’alleanza oneworld (35 milioni di passeggeri, 50% del traffico totale dello scalo) di
operare in due dei quattro terminal. Un anno dopo che British Airways occuperà l’intero
T5 gli altri vettori si sposteranno al T3.
ADP, società di gestione degli aeroporti di Parigi, ha in ballo da settembre 2005 la
proposta di aumento delle proprie tariffe. ADP aveva proposto un incremento del 35%,
IATA si era opposta e aveva chiesto l’intervento del ministero francese, un cui comitato
consultivo aveva definito un aumento massimo dell’11% in cinque anni. Il ministro dei
trasporti Perben ha tuttavia smentito il risultato del comitato. Giovanni Bisignani
(direttore generale di IATA) lamenta le già elevate tariffe medie degli scali europei.
AEROPORTI ITALIANI
Con l’approvazione del Piano Mobilità della Regione Lazio, Frosinone si vede
destinare un finanziamento di 4.500.000 euro per la progettazione preliminare
dell’aeroporto e il miglioramento dell’eliporto; la vocazione elicotteristica (senza
escludere i charter) pare dover essere quella principale, dal momento che l’assessore
regionale Fabio Ciani assegna a Latina il ruolo di “sostituto” di Ciampino (vicino alla
saturazione) per il traffico low cost.
Nel frattempo Sat, società di gestione dell’aeroporto di Pisa viene quotato in Borsa, a
coronamento di anni di gestione efficiente, nel segno della specializzazione nel traffico
low cost. Sul mercato verranno messe il 25-30% delle azioni, allo scopo di lasciare il
controllo in mano agli azionisti di maggioranza: la Regione Toscana, la Provincia e il
Comune di Pisa oltre alla Società Industriale Partecipazioni.
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