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INFLIGHT Newsletter n.2 Febbraio 2006 SEA: PRIVATIZZAZIONE ANCORA IN STALLO Si complica la vendita all’asta del 33% delle azioni Sea da parte della giunta Albertini, che oltre a privatizzare la società di gestione degli aeroporti di Milano consentirebbe al Comune di raccogliere fondi (almeno 600 milioni di euro) per lanciare una serie di opere pubbliche, tra cui la linea 4 della metropolitana. Dopo la prima scadenza (con asta quasi deserta) del 23 dicembre, in gennaio Palazzo Marino aveva messo pressione sui vertici Sea, affiancando loro un consulente internazionale per la revisione di un business plan giudicato troppo prudenziale. Un giorno prima della seconda scadenza dell’asta (fissata 31 gennaio) l’assemblea ordinaria Sea aveva approvato – col voto favorevole del Comune di Milano (socio all’84,5%) – la distribuzione di un maxi-dividendo da circa 200 milioni. Nel frattempo si sviluppava però la battaglia politica. Sempre il 30 gennaio il Tar della Lombardia, accogliendo un ricorso dell’opposizione in Consiglio Comunale, emetteva un’ordinanza sospensiva con cui di fatto bloccava la gara: ordinanza respinta, a febbraio, dal Consiglio di Stato, che giudicava i ricorrenti inidonei ad agire. Successivamente, tuttavia, anche la Provincia di Milano faceva ricorso al Tar chiedendo di venire riammessa alla gara: ricorso, questo accolto dal Tar il 1 marzo. Pertanto, va indetto un nuovo bando di gara e percorso da capo l’iter per la vendita. VOLARE E ALITALIA Si complica la vendita (refrain?) di Volare. L’offerta di Alitalia, consistente in 38 milioni di euro più la garanzia di mantenimento dei livelli occupazionali e accettata in un primo tempo dalla compagnia di Gallarate, è stata contestata da AirOne, secondo cui l’acquisizione di Volare da parte della compagnia guidata da Cimoli costituirebbe un utilizzo illegale degli aiuti di Stato (il famoso “prestito ponte” da 400 milioni di euro) di cui Alitalia ha potuto beneficiare per le sue difficoltà finanziarie. Il Tribunale civile di Roma ha accettato il ricorso di AirOne, individuando pertanto un atto di concorrenza sleale da parte di Alitalia nei confronti degli altri pretendenti, Meridiana-Eurofly, Windjet e il gruppo Radici, oltre alla stessa AirOne. Per Alitalia un ostacolo che va a sommarsi a dei risultati operativi non lusinghieri. Secondo i dati diffusi dal Sole 24 Ore, la perdita (146 milioni) dei primi 10 mesi del 2005 è peggiore di 75 milioni rispetto al previsto, mentre il Margine Operativo Lordo è in ritardo di ben 166 milioni. Tale risultato negativo andrebbe imputato principalmente a mancati ricavi per 161 milioni (nonostante il fuel surcharge), oltre che a un costo del lavoro superiore di 13 milioni rispetto alle previsioni. 1 AEROPORTI ITALIANI ATTUALI… Nel Piano d’Area della Provincia di Brescia, le ipotesi per l’aeroporto di Montichiari sono di forte sviluppo. La posizione geografica, baricentrica rispetto ai bacini demografici del Nord Italia, nonché l’ottima ground accessibility che gli verrebbe fornita dai collegamenti ferroviari di Alta Velocità oltre a quelli stradali, consentirebbero allo scalo di acquisire buone quote di mercato, che in uno scenario di medio-lungo periodo (2015-2020) potrebbero tradursi in 10 milioni di WLU annui. Nella vicina Bergamo, intanto, si registrano record di traffico. I 4,4 milioni di passeggeri del 2005 sono il picco raggiunto dallo scalo di Orio al Serio nella sua storia. La crescita è fortissima: +30% rispetto al 2004. Per il 2006 annunciati ulteriori collegamenti low cost (tra cui quello di Ryanair con Roma Ciampino a fine marzo) oltre all’apertura della nuova torre di controllo e del terzo pontile d’imbarco. Gli aeroporti dell’Emilia Romagna, secondo un progetto della Regione, potrebbero trovarsi uniti sotto un’unica holding. La Regione sarebbe pronta a investire 60 milioni nell’operazione di raggruppamento della gestione degli scali di Bologna, Parma, Rimini, e Forlì, nel quale è auspicata la presenza di investitori privati. Lo scopo istituzionale è quello di pervenire a un sistema integrato che consenta di ottimizzare la performance complessiva degli scali. I dubbi al riguardo provengono ovviamente dal maggiore degli aeroporti interessati, quello di Bologna: la Sab teme infatti una limitazione per la propria libertà di manovra. I lavori sullo scalo di Firenze dureranno fino a Pasqua. La temporanea chiusura viene colta come una possibile opportunità per rilanciare l’intero sistema, rafforzando i rapporti tra i quattro scali (Firenze, Pisa, Siena e Grosseto). Sembra esserci accordo in questo senso tra i decisori interessati: e l’assessore regionale Riccardo Conti punta sul concetto di un maxi-scalo (Firenze-Pisa) per la “grande città dell’Arno”. …E FUTURI? Obiettivo della Regione Basilicata è far partire in estate l’operatività commerciale dello scalo “Mattei” di Pisticci, di proprietà del Consorzio ASI di Matera. L’attuale aviosuperficie necessita di investimenti per circa 13 milioni di euro per l’allungamento della pista a 1.800 metri e l’allargamento a 45 metri, in seguito ai quali, secondo il parere di un team di esperti dell’Università Bocconi, lo scalo può attrarre voli charter a servizio delle attività turistiche nella costa lucana – a condizione che lo sviluppo di tali attività venga implementato in maniera integrata. Nel Lazio, l’esigenza di decongestionare l’aeroporto di Ciampino porta le autorità pubbliche a puntare sul lancio di uno scalo low cost. Latina, Viterbo e Frosinone sono in lizza per ricoprire il ruolo. In particolare, Viterbo conta di poter essere il punto di riferimento per i bacini turistici dell’alto Lazio e prevede il completamento della pista entro sei mesi, mentre una tra Latina e Frosinone, entrambe a mezz’ora di distanza da Roma, potrebbe sostituirsi a Ciampino. 2 AIRBUS E BOEING Sempre più intrigante la “battaglia” degli ordini tra i due maggiori costruttori di velivoli del globo. A tale sfida corrisponde la contrapposizione tra due visioni dello sviluppo del trasporto aereo: quella di Boeing che prevede un incremento dei voli diretti tra destinazioni finali e punta pertanto su velivoli di medio-piccola dimensione; e quella di Airbus che, puntando sul colosso A380, sostiene che lo sviluppo si baserà soprattutto sulla forza delle relazioni tra hub. Nel 2005, e per il terzo anno consecutivo, Airbus batte Boeing quanto a ordini: 1.055 i velivoli ordinati alla società del gruppo EADS, contro i 1.002 del gruppo americano. I velivoli consegnati da Airbus sono 378 contro i 290 di Boeing. A tali risultati corrisponde un fatturato da record per Airbus: 22,3 miliardi di euro di vendite nel 2005 contro i 20,5 miliardi del 2004. IL MONDO A BASSO COSTO Aumenta l’offerta delle compagnie low cost in Italia. Forti tra l’altro di un costo del lavoro molto inferiore rispetto alle compagnie tradizionali (secondo l’Osservatorio Eiro, il loro personale vola fino al 26% in più e guadagna il 20% in meno), i vettori low cost raggiungono una quota di voli offerti tra l’Italia e l’Europa nella stagione invernale 2005 pari al 24% del totale. Ryanair annuncia l’apertura del Bournemouth-Pisa e soprattutto quella del Bergamo-Ciampino, mentre easyJet a fine marzo lancerà anch’essa voli domestici tra Milano, Olbia, Napoli e Palermo; contemporaneamente è previsto l’arrivo di Air Madrid, low cost spagnola che va a collegare la capitale iberica con Milano e Roma. Una novità importante arriva anche da Londra. A gennaio British Airways ha lanciato la propria “costola” a basso costo: BA Connect sorge dalle ceneri di CitiExpress, compagnia regionale di BA in difficoltà finanziarie. Il nuovo vettore, che avrà nel proprio network anche scali italiani (Milano), punta sulle tariffe convenienti (in risposta a un mercato sempre più competitivo soprattutto dal punto di vista dei prezzi) ma si differenzia per il servizio offerti ai passeggeri, che a quanto annunciato si gioverà delle sinergie con i servizi di BA. I vertici di BA Connect mirano a un aumento del 10% dei passeggeri trasportati nel primo anno di attività (attualmente ne trasporta 3,5 milioni/anno). Tra i servizi previsti da BA Connect figura anche la possibilità di effettuare il check-in online. Servizio, questo, su cui punta anche Ryanair, che annuncia di avere in esame un sistema di sconti per i passeggeri che effettuano il check-in online e il cui bagaglio non supera i 10 kg. In tal modo il vettore irlandese punta a incrementare la quota di passeggeri con solo bagaglio a mano di 30 punti percentuali (fino all’80%), così da risparmiare il 2%-3% sui costi operativi. 3 AIRONE AirOne è pronta a lanciarsi con forza sul mercato internazionale, con quattro collegamenti nuovi (Copenhagen, Atene, Casablanca e Ibiza) a partied a giugno. Segno tangibile del progetto è il maxi-ordine di 30 Airbus (entro il 2008), per 1,8 milioni di euro di investimento. L’operazione ridurrà i costi d’affitto degli attuali 30 B737: AirOne acquisirà infatti gli A320 in leasing da una società appositamente costituita per acquistarli da Airbus (NewCo). Il risparmio si avrà anche in termini di consumo di carburante ed è stato stimato in 18 milioni di dollari. Previsioni di ripresa per i risultati economici, quindi, che nel 2005 sono stati in lieve flessione rispetto al 2004: i ricavi sono scesi da 502,6 a 489,2 milioni di euro. TREND GLOBALI Secondo OAG, il trasporto aereo mondiale ha fatto registrare nel 2005 un aumento di capacità pari al 3%, con 920mila voli in più rispetto al 2004, con Continental Airlines che risulta la compagnia aerea più dinamica in termini di offerta (+63mila voli). Il Philadelphia International è, analogamente, lo scalo che ha conosciuto l’incremento maggiore del numero dei voli (+50mila). I risultati di traffico a livello continentale per il 2004, resi noti da Eurostat, segnano un aumento dell’8,8%, raggiungendo i 650 milioni di passeggeri. I paesi con la crescita maggiore sono quelli dell’est europeo (+73% per la Slovacchia), mentre tra quelli occidentali è il Regno Unito (192 milioni di passeggeri e +8,1%) a far registrare il traffico più consistente. L’Italia è quinta: +10,4% e 81,6 milioni di passeggeri. Fiumicino e Malpensa sono settimo e quindicesimo tra gli aeroporti, con 27,1 milioni (+6,6%) e 18,4 milioni (+6,5%) rispettivamente. Per il traffico merci la crescita è stata anche maggiore: +9,6%, con 10,7 milioni di tonnellate, per l’80% su relazioni intercontinentali. Francoforte è la regina degli scali merci: 1.827 tonnellate. SKYTEAM: NEGATA L’IMMUNITÀ ANTITRUST NEGLI USA Air France/Klm, Alitalia, Czech, Delta e Northwest (tutti vettori membri dell’alleanza SkyTeam) si sono viste respingere dal DoT (Department of Transportation) la richiesta di immunità antitrust, finalizzata al proseguimento ed approfondimento degli accordi commerciali sulle rotte transatlantiche, in seguito all’acquisizione di Klm da parte del vettore francese, punta di diamante europea dell’alleanza. Secondo il DoT la richiesta avanzata da SkyTeam è priva di argomentazioni che dimostrino come l’immunità andrebbe a determinare vantaggi per i consumatori; di conseguenza, sostengono i regolatori americani, non è giustificabile la co-ordinazione dei servizi e delle tariffe a un livello maggiore di quanto già non si riscontri all’interno dell’alleanza. 4 NORMATIVE: PIÙ SANZIONI PER I RITARDI E LE CANCELLAZIONI La protezione per i passeggeri che subiscono disservizi da parte dei vettori è stata recentemente rinforzata a livello normativo sia a livello nazionale che comunitario. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento che prevede multe fino a 50.000 euro per le compagnie in caso di negato imbarco per overbooking, cancellazione del volo o ritardo prolungato a partire dalle due ore. Inoltre, sanzioni di 10.000 euro sono previste per inadempienze nell’adeguata informazione ai passeggeri in merito ai loro diritti. L’ENAC ha la competenza in merito all’accertamento e all’applicazione delle sanzioni. A livello comunitario, una sentenza della Corte di Giustizia in merito a un ricorso delle associazioni delle compagnie europee ha sancito che, in caso di cancellazione o overbooking non anticipata (2 settimane il termine) e non dovuta a circostanze eccezionali, è proporzionata la previsione del regolamento Ue per cui i passeggeri hanno diritto al rimborso o all’imbarco su un volo alternativo, all’eventuale alloggio (comprensivo di pasti e telefonate), oltre che a una compensazione tra i 250 e i 600 euro – il tutto senza distinzione tra vettori tradizionali e low cost. 5