Il nuovo portale viaggia

Transcript

Il nuovo portale viaggia
Meno squali in giro
Verona un mese dopo
A fiera
metabolizzata
A un mese dalla conclusione, quando la fiera rivela la sua vera piega
confermando o smentendo la bontà dei contatti, si può procedere
ad un’analisi accurata di che cosa ha significato l’edizione 2009 in
un contesto ancora di crisi. Ci limitiamo a riportare e commentare
alcune affermazioni che sono state raccolte dalla viva voce di chi era
presente e si aspettava da Marmomacc importanti risposte alle
domande che si poneva il settore alla vigilia della manifestazione
più importante.
La fiera delle finiture.
Fin dal primo giorno si sono avuti commenti convergenti sulla
tendenza dell’evento ad essere sempre meno mera esposizione di
blocchi e lastre bensì di assumere i contorni di un contenitore
“boutique”, dove in prima fila si sono viste nuove finiture delle
superfici che hanno impreziosito e ammantato di nuovo interesse
- grazie all’originalità e all’accuratezza delle lavorazioni finali - anche
materiali non proprio nuovissimi.
continua a pag. 2
Gli operatori
concordi
"La crisi ripulirà
il settore da faccendieri
e profittatori"
Il nuovo
portale
viaggia
Tanti accessi giornalieri
per versiliaproduce.it
Il Museo del marmo di Carrara
La storia
del marmo
passa da qui
A Cracovia
la scultura
di Giovanni
Paolo II
Emozioni e novità
nella struttura
recentemente
ristrutturata
Maria Gamundi
Mani sapienti sulla pietra
Realizzata
a Pietrasanta
Terza protagonisti
Pagina
Articolo assemblea
Assomarmi
(da fare )
Il consorzio rinnova
la convenzione con la CCIAA
Lattanzi a capo di Assomarmi
Il motore
di Assomarmi
e la forza
dei distretti
Nicola Lattanzi, lo scorso 30
settembre è stato eletto
dall’assemblea generale nuovo
Presidente di Assomarmi Italia
(Confindustria), succedendo a
Gino Mazzi.
Tanti i compiti che aspettano il
nuovo direttivo. Gli abbiamo
chiesto quali sono le priorità.
“ M i p e r m e t ta p r i m a d i
risponderle un pensiero ed un
ringraziamento al dott. Gino
Mazzi, anche in senso di
continuità con il Suo mandato.
Non è di forma che Le sto
parlando, ma di sostanza. Un
uomo che ama il marmo e che
il distretto apuoversiliese al suo
interno ha la fortuna di vedere
operare come imprenditore.
In merito alla Sua domanda,
l’attenzione è focalizzata sulla
sforzo di riconfigurazione del
sistema di rappresentanza
l a p i d ea a l l 0 ’ i nte r n o d e l
panorama nazionale. Ad oggi,
infatti, la situazione
organizzativa nel settore lapideo
rimane complessa e
frammentata fra le tre maggiori
organizzazione livello nazionale:
Assomarmi, Confindustria
Marmomacchine e ACIMM.
Sono venute meno, per motivi e
ragioni
differenti,
rappresentanza unitaria e
dunque capacità di incidere.
continua a pag. 2
Nicola Lattanzi, 45
anni, di Carrara. In­
segna economia
aziendale e pianifi­
cazione strategica e
controllo di gestio­
ne all’Universita di
Pisa ed è Direttore
del Master II Livello
in Management for
Family Business.
Dal 2009 è Presi­
dente del Distretto
Lapideo di Carrara.
”
Anche
la marmettola
fra le priorità
in agenda
2
Lattanzi
Il marmo rappresenta una fra le poche, se non l’unica risorsa del
Lattanzi
sottosuolo italiano e contribuisce al Pil per un valore di poco
superiore all’1%; un valore di tutto rispetto che legittima la necessità di una rappresentanza
caratterizzata da senso di appartenenza e visione strategica. Quando si frammenta la
rappresentanza, la capacità di dialogo istituzionale con Governo, Ministeri ed ICE si riduce
fortemente e questo a danno delle imprese del settore.
In Assomarmi confluiscono storia, identità produttiva e capacità strategica. Carrara e
Verona da questo punto di vista possono fare molto: possono dare l’esempio di due distretti
industriali leader che uniscono il comune interesse verso la tutela della capacità di
competere dell’impresa. Informo che si è tenuto lo scorso Settembre a Verona un incontro
con Filiberto Semenzin, Presidente del Distretto del marmo e delle pietre del Veneto, per
confrontare le esperienze di funzionamento delle rispettive strutture e cercare le migliori
vie di politica promozionale. Il meeting è nato dalla volontà - emersa chiaramente nella
sede della recente Marmomacc - di definire linee di azione inter-territoriali, in considerazione
continua dalla prima
Questo è dovuto da una parte all’impegno
profuso di un po’ tutti gli enti fieristici di
alzare il livello qualitativo delle mostre,
cercando di intercettare categorie profes­
sionali “opinion makers” nel settore delle
costruzioni, dell’arredo e dei rivestimenti;
dall’altra, dalla sempre più diffusa consape­
volezza dei trasformatori della necessità di
adeguarsi alle nuove esigenze dei compra­
tori presenti sul mercato. Parliamo per
esempio degli americani, che abbiamo visto
riaffacciarsi dopo qualche anno di quasi
assoluta assenza dagli scenari fieristici e
che - come fortemente sostenuto dall’eco­
nomista USA John Zogby non più tardi di 3
mesi fa – “vogliono oggi un prodotto dura­
turo, da considerare come un investimento
di lungo periodo, in altre parole di alta
qualità”. Non è pellegrina l’ipotesi dei de­
trattori che hanno giustificato il loro ritorno
con l’esaurimento dei magazzini e dunque
con la necessità di rifornirli per non cessare
del tutto la propria attività. Ma le parole di
Wayne, dalla Florida, ci fanno pensare piut­
tosto ad un vero anche se timido riaffacciarsi
sulla scena dei mercati internazionali: “stia­
mo convivendo con lo spettro della crisi
della grande valenza dei due distretti che può fare da volano al coinvolgimento successivo
degli altri comparti lapidei italiani. Un "sistema" nazionale che permetterebbe di sedere
con grande autorità al tavolo del governo e degli enti internazionali e regionali di
promozione. Un sistema che localmente chiama in causa la riconfigurazione del rapporto
con la IMM e la fiera Marmotec”.
Il comprensorio apuo-versiliese ha un grosso problema: dopo la chiusura del Brentino,
lo smaltimento della marmettola…
“Il Comitato di distretto lapideo che si è riunito lo scorso 26 Ottobre presso la sede di IMM
Carrara aveva all’ordine del giorno il problema della marmettola, diventato di estrema
urgenza dopo l’impossibilità diventata definitiva di continuare a conferire nella discarica
Brentino ed in ragione delle note vicissitudini della Cava Fornace a Montignoso che,
sebbene riattivata, impone una riflessione circa la sua capacità di ricezione e dunque la
sua durata.
continua a pag 11
di Stefano De Franceschi
Pietrasanta
ormai da tanti mesi, lo conosciamo bene e
sappiamo che ha causato processi irrever­
sibili. Sta a noi ora reagire e vedere come
adattarsi al nuovo status economico e so­
ciale”.
A Verona la cura del dettaglio ha sovrastato
altre tendenze e “l’aspettativa del cliente
è soddisfatta offrendo accessori di qualità
molto elevata”, intendendo per accessorio
non solo una parte del prodotto finito in sé
ma anche la rapidità nella risposta all’email,
la definizione della foto in .jpg, l’accuratezza
nella costruzione del bundle. Come fornitori
di prodotto marmo iniziamo a capire che il
compratore percepisce la cura del dettaglio
come la cura del progetto in generale e lo
apprezza. “Datemi dei blocchi da segare e
io sono a posto” comincia ad essere un
andazzo che, valido fino a 5/6 anni fa, oggi
appare
anacronistico.
La presenza sulla piazza di un cliente più
esigente ci porta al secondo tema degno di
approfondimento.
Meno faccendieri, più professionalità.
L’etimologia della parola “crisi” ci conduce
al concetto di sconvolgimento e cambia­
mento di un assetto spesso verso un nuovo
stato delle cose. In questa accezione, la crisi
economica allora ha portato ad alcuni be­
nefici, in primis la certezza di aver contribu­
ito a spazzare via tanti personaggi ambigui
e superficiali, per lasciare sul campo solo
operatori più seri e capaci. In tempi di vac­
che grasse, come lo è stato per il settore
lapideo il trentennio 70-80-90 del secolo
scorso, hanno trovato spazio anche tanti
dilettanti che hanno sfacciatamente indos­
sato la maglia dei professionisti. E attento
deve stare anche chi vero e proprio filibu­
stiere non è stato, ma ha spesso navigato
ai limiti della serietà lavorativa, accettando
commesse senza capacità di condurle. La
consapevolezza dei propri limiti e “vendere”
ciò che si è veramente in grado di produrre,
appare un requisito ormai imprescindibile
nelle politiche aziendali di approccio al
cliente, con chiari ed immediati benefici
per tutte le componenti della filiera. Troppo
competitivo, infatti, è diventato il mercato
per poterlo affrontare senza la massima
competenza e letali i rischi che il contractor
si accolla nel gestire la commessa in un
ambiente con tratti di approssimazione.
I grandi hanno dato l’esempio.
Già a metà mattina della prima giornata in
fiera Paolo Carli di Henraux Spa aveva sot­
tolineato l’importanza del vento di rinnova­
mento che spirava fra i corridoi dei padi­
glioni. E benissimo che “proprio le aziende
del comprensorio apuo-versiliese siano state
in prima linea sotto questo, presentando
nuovi allestimenti che sono stati fra i più
apprezzati dell’intera manifestazione. E’ un
messaggio di importanza particolare, la
dimostrazione che il Distretto è vivo e vuole
andare avanti”. Grossi investimenti finan­
ziari in questo senso possono essere sem­
brati una forzatura di questi tempi, in realtà
il dopo-fiera pare confermare la bontà della
scelta. Presentare una nuova immagine di
sé insieme con materiali e finiture di fascia
alta è stata una sferzata, un colpo ad effetto
con cui le grandi hanno voluto ribadire la
grinta di reagire alla crisi; e il risultato è
stato duplice: aver attratto nuova clientela
e rinnovato l’entusiasmo nel piccolo artigia­
no che si rincuora dei possibili benefici che
“a pioggia” possono ricadere anche sulla
sua attività da una ripartenza delle grandi
commesse.
VersiliaProduce, periodico d'informazione a cura di Cosmave
Direttore Responsabile
Vittorio Armani
Il Presidente del Consorzio
Giuliano D'Angiolo
Comitato di Redazione:
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Redazione e Amministrazione: Via Garibaldi 97, Pietrasanta (Lu)
Registrato al Tribunale di Lucca al nr. 592, il 6 Agosto 1992
Fotocomposizione e stampa: Grafic-Art DI.NI srl Pietrasanta
Numero chiuso in redazione:
il 4 Novembre 2009 Tiratura: 1300 copie
Stefano
De Franceschi
3
A colloquio con i grandi artisti
La scultrice venezuelana vive e lavora a Pietrasanta
Colline verdi negli occhi di Maria
"Quando arri­
vai a Firenze
la prima vol­
ta, dissi che
non mi sarei
più mossa.
Ma ho scelto
Pietrasanta,
sono qui da
36 anni"
Quando abbiamo incontrato Maria
per il servizio, ci ha chiesto espressa­
mente una foto in cui fossero ritratte
quelle che chiama “le sue colline”.
Partiamo allora proprio dalla città in
cui è nata la scultrice, Caracas in Ve­
nezuela, per capire come mai è arri­
vata a dire una frase così carica di
affetto.
“Sono nata e cresciuta a Caracas ma
facendo un po’ avanti e dietro negli
USA, dove poi mi stabilisco per stu­
diare arte al Pratt Insitute di New
York. Qui vedo un manifesto di Pie­
trasanta che informa gli studenti sulla
possibilità di ottenere punti utili per
la laurea partecipando a stage for­
mativi a Pietrasanta. Ma i corsi sono
troppo costosi e vado a Urbino, dove
frequento lezioni di arte per quanto
riguarda incisioni e grafica. Non es­
sendo specifico per il marmo ed es­
sendo io interessata a questo mate­
riale, lascio il programma e per conto
mio arrivo a Pietrasanta nel 1973,
dove incontro Lido Bovecchi, prof.
all’istituto d’arte che mi accoglie nel
suo studio, mi fornisce il primo mar­
mo e mi insegna le tecniche di base.
Sempre nel 1973 conosco l’uomo che
diventerà mio marito, Earl, conosciu­
to come Carlo, anche lui un artista
presso la fonderia Tommasi dove
stava all’epoca lavorando per la chie­
sa di S. Patrizio in Little Italy a New
York. Da qui inizia la mia attività
anche nel settore del bronzo, sempre
presso la fonderia Tommasi, per poi
proseguire soprattutto con Mariani,
altra fonderia d’arte storica di Pietra­
santa. Esperienza con il marmo l'ho
fatta, invece, alla Bottega Versiliese
e allo Studio di Sergio e Marco Gian­
noni. Ma il marmo resta il mio vero
amore, una passione nata fin da
quando ero bambina, con un grande
ammirazione verso l’arte greca e
rinascimentale, in particolare quella
di Michelangelo Buonarroti; quando
visitai Firenze per la prima volta e
vidi i suoi lavori, per un momento
desiderai di restare in quella città
per sempre. Ma ho scelto di vivere
a Pietrasanta, sono qui da 36 anni
e della “nostra” cittadina versiliese
amo il clima, il mare così vicino e le
sue colline, tanto che ho deciso di
abitare a Monteggiori (paese a pochi
km da Pietrasanta, n.d.r); è un posto
assolutamente unico, dalle finestre
di casa vedo il mare”.
La missione della sua arte
"I miei lavori
hanno inizio
con la terra­
cotta. Poi de­
cido con
quale mate­
riale prose­
guire, se mar­
mo oppure
bronzo"
Maria Gamundi è nata a Caracas,
Venezuela nel 1952. Ha studiato al
Pratt Institute di New York e alla
Scuola del Libro di Urbino.
Ha tenuto esibizioni personali e
collettive in Italia, Inghilterra,
Germania, Svizzera, Olanda, Usa ,
America del Sud e Grecia.
“Cerco di dare vita alle mie sculture,
secondo i canoni della bellezza e
dell’armonia, cercando di dare gioia
e serenità, due elementi oggi pur­
troppo non più di moda. Guardando
le proposte delle gallerie nelle città
più importanti, a volte mi sento
come fossi fuori dal tempo, perché
vedo, al posto dell'armonia e del­
l’equilibrio, tanta violenza,
aggressività, sesso esasperato e
volgare. I media mostrano la realtà
attuale di certe società, ma c’è l’in­
sistenza a fare leva su ciò che fa
notizia, che attrae il lato morboso
dell’uomo”.
Come riesce a dare vita alle sue
sculture?
“Sono molto istintiva: con il mate­
riale che lavoro, sia esso creta, bron­
zo o marmo, stabilisco un dialogo:
c’è un momento in cui il viso assume
vita propria e questo è l’attimo in
cui mi fermo, magia di un istante
in cui riesco a cogliere la vitalità
grazie ad una espressione partico­
lare. Le mie opere vogliono cattura­
re l’emozione del pubblico: questa
è la differenza fra arte e un oggetto
artistico che può essere splendido
di grande valore tecnico ma che
rimane inerte se non assume una
vita propria. La scultura deve avere
una presenza che ti coinvolge e che
cattura le tue emozioni”.
Il suo lavoro è basato prevalente­
“La mia è una
ricerca della
bellezza ed il
mio amore è
per il corpo
umano che
viene esaltato
nelle rotondità
di quello della
donna.
Semplifico le
sue forme per
dargli purezza
di linea,
eleganza e
presenza”
mente sulla figura femminile: ce­
lebra con le sue sculture la bellezza
della donna nella sua completa
formosità e sensualità.
“Lavoro con il corpo della donna
perché lo sento più vicino. Nella
scultura è importante anche l’aspet­
to astratto: parto dall’anatomia per
metterla al servizio dei volumi, degli
spazi negativi, dove la superficie
molto curata ed i suoi dettagli fanno
da contrappunto, mettendo l’accen­
to sui grandi volumi. La mia è una
ricerca della bellezza ed il mio amo­
re è per il corpo umano; tendo a
semplificare le sue forme per dargli
purezza di linea, eleganza e presen­
za”.
Perché per i suoi lavori in pietra
sceglie lo statuario e la pietra au­
resina di Trieste?
“Amo lo Statuario per la sua luce,
più lo lavori e più si illumina, ti invita
a dargli rifiniture curate risponden­
do fedelmente a tutte le sollecita­
zioni. La Pietra di Trieste - che ho
scoperto allo studio Giannoni - ha
un colore caldo, si presta alla scul­
tura e alla lucidatura: è una pietra
molto adatta per gli ambienti ester­
ni. Un’altra pietra che mi piace mol­
to è il Rosso Porfirico, scavata an­
ch’essa nei pressi di Trieste. La
usavano i romani per fare parti dei
vestiti dei cesari, oppure per fare
grandi vasche. Purtroppo oggi la
cava è chiusa e non si trova più”.
I suoi lavori sono anche in bronzo
e terracotta.
“La creta è il mio materiale di crea­
zione: inizio sempre una scultura
con questo materiale, solo in un
secondo momento decido se prose­
guirla con in bronzo o marmo, o
con tutti e due i materiali. La creta
è un materiale che mi permette di
correggere e perfezionare un lavo­
ro; con il marmo, una volta e scol­
pito non puoi tornare indietro. Forse
non tutti sanno che le terrecotte
sono materiali nobili, anche se con­
siderati poveri”.
Quali i progetti futuri.
“Sto lavorando per una mostra che
si terrà in Olanda, a L'Aia, da Gen­
naio a Febbraio 2010. Protagoniste
saranno sempre le mie donne, in
marmo e bronzo.La Galleria De
Twee Pauwen che ospiterà l'evento
è quella con cui collaboro da 10
anni e con cui ho già allestito diverse
esposizioni personali. Lasciamo Ma­
ria al suo lavoro. Dal suo studio
all’inzio della strada che porta a
Monteggiori il mare non si vede,
ma guardiamo le colline circostanti
non con gli occhi di chi è abituato,
ma con quelli di qualcuno che è
arrivato da lontano: e si capisce
perché chi arriva in Versilia, resta
fulminato e non vuole più andarse­
ne”.
"La Bagnante", in primo piano e “Il Sasso",
in Pietra Auresina fotografate sul Boule­
vard des Sculptures a Kijkduin (Olanda).
La Pietra Auresina è un materiale molto
a p p re z za t o d a M a r i a G a m u n d i
“Observers”, tre donne che guardano in
lontananza.
"Lo sguardo - dice Maria - è verso il
paesaggio, ma è anche uno sguardo
interiore".
Intervista a cura di Stefano De Franceschi
4
"Sollecitate le amministrazioni di Lucca e Massa Carrara
ad individuare siti alternativi alla Cava Fornace"
Lattanzi
continua da pag. 2
Il Comitato di Distretto ha sollecitato tutti i propri
componenti a farsi parte attiva – ognuno presso
le proprie sedi istituzionali - affinché, soprattutto
le Associazioni industriali di Lucca e Massa Carrara,
si impegnino ad individuare e proporre alla
Amministrazioni pubbliche di Lucca e Massa
Carrara la richiesta di autorizzazione di sito
alternativo alla Cava Fornace; ciò in considerazione
della limitata autonomia del sito di Montignoso
che potrà durare nella migliore delle ipotesi solo
da oggi a pochi anni. In questo si cela un esempio
di leadership distrettuale che Carrara deve
esercitare a livello politico ed industriale. La
Controversie
risolte gratis
e velocemente
70% in più
di procedure
rispetto al 2008
Come funziona il servizio di concilazione della CCIAA
La quasi totalità
degli incontri
si risolve
marmettola non è solo un problema locale bensì
un problema nazionale che legittima azioni di più
ampio respiro e la messa in campo iniziative che
abbiano la forza di coagulare.
Carrara è leader indiscussa in Italia e nel modo per
la capacità di rappresentare il marmo, di fatto è
la sede naturale del governo del marmo nazionale,
ma in alcune circostanza sembra non averne la
consapevolezza, sembra dimenticare la propria
forza e le propria origine. La stessa Verona riconosce
a Carrara una capacità di rappresentanza della
pietra ornamentale sulla quale Politica ed Imprese
dovrebbero confrontarsi con maggior frequenza ”.
Sarà ancora possibile per le imprese
aderenti a Cosmave risolvere in modo
semplice e gratuito le proprie
controversie commerciali. E' stata
infatti rinnovata con la CCIAA Lucca la
convenzione che consentirà per i
prossimi dodici mesi alle aziende di
accedere gratuitamente al servizio di
conciliazione.
Caratteristiche e vantaggi
Nel 2008 le procedure di conciliazione
gestite dalle camere di commercio sono
state oltre 20.000, circa il 70% in più
rispetto all’anno precedente. Le ragioni
del rapido diffondersi della procedura
sono i notevoli vantaggi, in termini di
tempo e costi, che questa comporta.
Il tentativo di conciliazione è gestito
da un conciliatore - terzo imparziale,
esperto in tecniche di comunicazione,
negoziazione e mediazione - che, a
differenza del giudice, non impone una
determinata soluzione della
controversia alle parti, bensì le aiuta
ad individuare i termini di un accordo
che soddisfi i loro reciproci interessi.
Avviare la procedura è semplice: basta
compilare e spedire alla CCIAA un
articolo
assemblea
Assomarmi
(continua dalla prima)
Facilitazioni
per le aziende
associate
format scaricabile dal sito
www.lu.camcom.it, rubrica Tutela
consumatore e impresa. Lo sportello
di conciliazione contatta quindi la
controparte invitandola ad aderire al
tentativo di conciliazione proposto. Se
questa accetta, viene organizzato
l’incontro e, nel giro di 45 giorni, la
procedura è solitamente conclusa.
Tutto il procedimento è coperto da
assoluta riservatezza. L’efficacia del
tentativo di conciliazione nella
soluzione delle controversie è
comprovata dal fatto che la quasi
totalità delle parti che partecipano ad
u n i n co nt ro d i co n c i l i a z i o n e
raggiungono l’accordo e rispettano
successivamente i loro impegni
contrattuali.
Conciliazione in materia societaria
La CCIAA di Lucca è uno dei primi
organismi in Italia ad aver ottenuto
l’iscrizione nel Registro degli organismi
di conciliazione in materia societaria
tenuto dal Ministero della Giustizia.
L’ente camerale è così in grado di offrire
alle imprese un servizio che, ai normali
benefici propri della conciliazione ,
aggiunge il vantaggio dell'esenzione
dall'imposta di registro per i verbali di
conciliazione e, soprattutto, la
possibilità di richiedere l'omologazione
del verbale di conciliazione, che
assume così valore di titolo esecutivo.
Conciliazione con le pubbliche
amministrazioni
Alcuni degli enti locali della provincia
hanno sottoscritto con la Camera di
Commercio una convenzione per il
ricorso alla conciliazione a condizioni
agevolate. In base a tale convenzione,
gli enti convenzionati si impegnano ad
attivare o ad aderire al tentativo di
conciliazione nel caso in cui insorgano
controversie con fornitori, appaltatori
o comuni cittadini.
5
Le Assemblee Assindustria Lucca
Iniziativa della redazione del consorzio
Perchè
un nuovo
portale
Tutti le notizie
del settore raccolte
e indirizzate alle aziende
dalla Redazione
www.versiliaproduce.it è nato innanzitutto per mettere a
frutto quella “ricchezza” che già aveva permesso il salto di
qualità alla versione cartacea del nostro periodico,
attestandolo fra le pubblicazioni di riferimento del settore
e permettendogli di valicare i confini della realtà locale;
stiamo parlando della “ragnatela” di contatti, quella rete di
relazioni che i componenti della redazione hanno intrecciato
nel corso degli anni con i maggiori rappresentanti del mondo
imprenditoriale, politico e artistico. Tale patrimonio di
rapporti ci permette con estrema facilità – e in questo ci
viene in aiuto la moderna tecnologia con velocissime modalità
di trasmissione delle informazioni – di “monitorare” gli
avvenimenti che avvengono non solo a livello locale ma
anche globale. Se a questo aggiungiamo la funzione
istituzionale del consorzio di essere collettore naturale di
notizie che vengono da altre associazioni, enti, istituti,
spontaneamente è sorta la domanda: perché non organizzare
questa mole di notizie che quotidianamente giungono ai
nostri uffici e reindirizzarle in forma di servizio alle imprese?
Ci abbiamo pensato, abbiamo fatto delle ipotesi e alla fine
è stato convenuto di fare un portale internet con due requisiti
principali: la freschezza della consultazione, ovvero il continuo
aggiornamento delle notizie e delle immagini a scadenza
giornaliera e la semplicità di consultazione grazie al moderno
layout della pagina web. L’obiettivo è quello di mettere a
disposizione delle aziende una finestra su tutto ciò che
accade sul mondo del marmo, dal Distretto apuo-versiliese,
agli altri principali comprensori lapidei italiani e al resto del
mondo, ma non solo: versiliaproduce.it offre anche la
possibilità grazie alla sezione “Le tue news…” di partecipare
in prima persona alla diffusione dei contenuti, inviando
comunicati, segnalazioni ed immagini. I numeri ci dicono
che il progetto funziona, le statistiche ci informano che il
portale si è finora attestato su una media di 120 accessi
giornalieri, cifra assolutamente dignitosa se pensiamo che
non è passato che un mese dalla sua nascita.
dopo neanche un mese dalla sua nascita.
Articolata
"ragnatela"
di corrispondenti
Aggiornamento
quotidiano
di foto e notizie
La sezione
"Le tue news..."
per partecipare
alla diffusione
di comunicati
La Giunta dell’Associazio­
ne degli Industriali della
provincia di Lucca, ha
definito lo scorso 6 Otto­
bre la nuova squadra del
Presidente Guidi e ha
tracciato un’analisi della
situazione economica
della Provincia.
Con la nomina dei vice presidenti e con il conferimento
definitivo delle deleghe a vice presidenti e consiglieri è
pienamente operativa la squadra che affiancherà il
Presidente Guidi alla guida dell’organizzazione di Palazzo
Bernardini per il terzo mandato consecutivo, che gli era
stato conferito nell’Assemblea del giugno scorso. Sono
stati nominati Vice Presidenti con le rispettive deleghe:
Nicola Lattanzi di Out & About Srl (scuola e formazione),
Pierluigi Pierallini di Gruppo Servizi Information
Tec.(comunicazione e organizzazione aziendale), Tiziano
Pieretti di Industria Cartaria Pieretti Spa (ambiente ed
energia), Claudio Romiti di SCA Packaging Italia Spa
(ricerca ed innovazione). Hanno ricevuto, inoltre, deleghe
i Consiglieri incaricati: Paolo Carli di Henraux Spa (inter­
nazionalizzazione), Alessandro Colombini di Eurosak Spa
(credito), Paolo Marcucci di Kedrion Spa (responsabilità
sociale d’impresa), Stefano Varia di Varia Costruzioni Srl
(infrastrutture). Della squadra di presidenza fanno parte
anche: Nicola Giannecchini di Viping Srl, Presidente del
gruppo Giovani con delega al marketing associativo;
Jolanda Zambon di Metaform Lucchese Spa, delegata
alla Piccola Industria e alla cultura d’impresa; Luciano
Mancioli (Discovery Glaze Srl), ex Presidente con delega
ai rapporti con Confindustria nazionale e regionale;
Alberto Baraldi di Salov Spa e Vincenzo Poerio di Azimut
Benetti Spa con delega ai progetti speciali. Il lavori della
Giunta sono proseguiti con una discussione sulla situa­
zione economica attuale. “Gli effetti della crisi – ha
affermato il Presidente Guidi - si stanno avvertendo
anche nella nostra provincia, che proprio a partire dai
primi mesi di quest’anno ha visto un forte aumento del
ricorso alla Cassa integrazione guadagni e l’avvio di un
certo numero di procedure di riduzione di personale.
Nei primi otto mesi sono state autorizzate 486.000 ore
di cassa integrazione guadagni, pari a ben sette volte le
ore autorizzate nell’analogo periodo del 2008”. Tuttavia,
come hanno anche confermato la maggior parte dei
componenti la Giunta per i rispettivi settori non mancano
alcuni deboli segni di inversione di tendenza per un
arresto della contrazione.
La nuova squadra
del Presidente
Guidi al terzo
mandato
consecutivo
Anche Paolo Carli nel team
Ha la delega
all'internazionalizzazione
Venerdì 2 ottobre si è svolta, presso la sede di Palazzo Bernardini dell’Associazione
degli Industriali, l’Assemblea annuale ordinaria del Gruppo Giovani Imprenditori
della provincia di Lucca. Il Presidente Nicola Giannecchini ho commentato la
situazione economica attuale nella nostra Provincia. “Io credo – ha affermato
Giannecchini - che la speranza di invertire la negatività delle statistiche debba essere
proporzionale alla capacità di creare nella nostra provincia una nuova cultura
dell’accoglienza verso le imprese. Detto in parole semplici, significa riconoscere
l’impresa come bene comune, che non appartiene solo all’imprenditore ma all’intera
comunità. Senza questa consapevolezza difficilmente potremo intravedere in tempi
ragionevolmente brevi un’inversione di tendenza. La crisi in atto sta rendendo
ancora più impellente la necessità di esprimere nuove idee e nuovi
modi di interpretare l’impresa per mettere in atto rimedi che
invertano la rotta, affrontando i problemi, se necessario, con scelte
gestionali diverse. Noi giovani, sono sicuro, potremo sicuramente
contribuire positivamente con gli stimoli nuovi di chi ha davanti
a sé un futuro da costruire.”
Alla riunione è intervenuto, in qualità di ospite d’onore il Dr. Valter
Olivieri (nella foto), responsabile delle relazioni con le persone
in Ferrari Auto S.p.A., che ha illustrato le esperienze innovative
di International Marketing e People Rewarding nella filosofia
Formula Uomo della famosa casa automobilistica italiana.
6
7
I commenti degli operatori
Dopo Marmomacc
Cosmavexport ancora presente in fiera
Tespili:"smentite le voci pessimistiche"
Verona capolinea
del settore?
No davvero, anzi...
Mauro Tespili, amministratore
delegato di Tre Sorelle Srl,
trading company con sede
a Pietrasanta, in Provincia di Lucca.
La società opera prevalentemente
con il mercato giapponese.
“
Ancora "cattiva"
la crisi, ma a Tokyo
sono previsti
progetti molto
importanti
“
Gli investimenti
in immagine
delle grandi
a Verona,
fanno bene
anche ai piccoli
Impressioni su questa edizione di Marmomacc.
“A parte il primo giorno, buone sensazioni su qualità delle prospettive
illustrate dai clienti e affluenza. Erano anni che non succedeva, per molti
doveva essere la fiera capolinea del settore, invece abbiamo intravisto la
luce alla fine del tunnel della crisi. Prematuro sancire la fine delle difficoltà,
ma dalle conversazioni con i miei clienti del Giappone, ho visto un tratto
comune - molto confortante - con quanto percepito nei corridoi fra gli
espositori e cioè la voglia di non mollare.
Ho incontrato clienti che non vedevo da anni e che pensavo di non rivedere
neppure quest’anno: dicono che la crisi è ancora “cattiva” ma che ci sono
anche dei progetti veramente importanti nell’area urbana di Tokyo.
Non sottovaluterei il dato numerico della presenza del pubblico: senza
aspettare i dati ufficiali, che ci fosse più gente del solito lo si è capito da
alcuni banali indicatori come la difficoltà dei parcheggi, la coda al bar,
agli ingressi in attesa di entrare.
Se aggiungo che ho avuto richiesta di alcuni ordini direttamente in fiera,
il mio giudizio sulla manifestazione di quest’anno non può che essere
positivo”.
Tante aziende hanno rinnovato completamente i propri stand.
“Sono rimasto veramente colpito. Tanto qualità, buon gusto, voglia di far
vedere al cliente belle cose; tante novità sulle finiture e la tendenza a
presentare materiali di fascia alta, che può sembrare una forzatura in
tempi di crisi, in realtà una scelta azzeccata”.
Perché?
“Soprattutto le grandi aziende, quelle che poi redistribuiscono il lavoro
anche a quelle piccole, devono dare una sferzata, in un certo senso “dare
il buon esempio”; in fiera hanno osato ed il messaggio era “andiamo
avanti, e miglioriamoci”. E per i piccoli, per l’artigiano, vedere i grandi che
tirano è estremamente importante anche a livello psicologico, perché non
viene meno la speranza e si rinnova l’entusiasmo, molto importante negli
affari”.
Ci parli del mercato giapponese: quali le sue caratteristiche oggi di un
mercato che resta importante per il nostro export?
“E’ praticamente scomparso il distributore di lastre, mentre è rimasta la
figura del marmista classico, quello che ha circa 50 dipendenti, con una
buona penetrazione di mercato, che sa gestire anche commesse cut to
size e nello stesso tempo fa anche da mero distributore.
Per quanto riguarda il mercato delle marmette il discorso è completamente
diverso e si deve fare un’analisi sotto due aspetti: competitività e
distribuzione. Per quanto riguarda la prima, ben sappiamo che la Cina ha
spazzato via la concorrenza; sul secondo aspetto si deve sapere che la
vendita di marmette corre su binari che non sono quelli del marmista. Ci
sono veri e propri professionisti delle tiles, veri e propri grossi distributori
con ramificazione commerciale estesa a tutto il territorio della nazione,
spesso con showroom importanti e molto accattivanti”.
Abbiamo visto tante nuove finiture.
“Benissimo per chi, come me, lavora sul Giappone. In un paese
estremamente tradizionalista, prodotti lavorati in modo diverso dal solito
sono una manna, perché rappresentano il nuovo e suscitano immediato
interesse, anche verso gli architetti ed i progettisti”.
Mezzo secolo di servizio
I premi della fedeltà al lavoro dovrebbero essere dati
oltre agli uomini anche alle macchine. Chi più di questo
camion Mack – motore americano, carrozzeria iraniana
– se lo potrebbe meritare: in servizio ininterrotto dal
1964, 3 milioni di km percorsi, su e giù dall’Iran all’Europa,
sempre guidato dal fedele autista Frdio. Alla fiera di
Verona di quest’anno ha portato dei blocchi di marmo
per una ditta espositore.
Il ruolo del consorzio
nella rassegna
Ospiti presi per la gola
Il consorzio anche quest’anno ha
offerto ai propri soci un’area
collettiva di 40 mq, al centro del
padiglione più importante e
frequentato. Le aziende che non
erano presenti con proprio stand
hanno potuto usufruire dei servizi
dell’area Cosmavexport - allestita in
collaborazione con la Camera di
Commercio di Lucca - e incontrare
clienti e fornitori in un ambiente
gradevole e dinamico.
Particolarmente alta la frequenza
quest’anno, anche grazie alla
degustazione di prodotti tipici della
lucchesia: per tutti e 4 i giorni di fiera
i rappresentanti delle aziende
associate hanno potuto assaporare
e offrire ai loro clienti farro all’erba
cipollina, focaccia di patate, linchetto
fungato, biroldo garfagnino e birra
di farro.
Molto apprezzato l’omag­
gio offerto dalla Camera di
Commercio di Lucca a tut­
te le aziende che hanno
esposto a Marmomacc
2009. Un paniere con far­
ro, olio, miele e le due pub­
blicazioni “Guida agli agri­
turismi della Provincia” e
“Nel paesaggio del vino e
dell’olio”.
I commenti degli operatori
La fiera di Verona è passata: impressioni a freddo.
“Ogni anno più spettacolare, inutile negarlo. Si percepisce su questo
palcoscenico la volontà di far sempre meglio e di distinguersi ,
ricorrendo a effetti di suoni, luci e colori per stupire il visitatore.
Marmomacc è la sede di una gara al protagonismo, alla voglia di
meravigliare”
Abbiamo visto tanta gente per i corridoi.
“Forse qualcosa meno come numero assoluto di presenze rispetto
all’anno scorso. Ma in compenso è migliorata la qualità del contatto:
operatori più qualificati, più interessati e con richieste specifiche: se
si ha a che fare con chiede insistentemente il dettaglio, la sfumatura
del colore, è più probabile che l’affare vada in porto – ed in effetti
abbiamo concluso qualche ordine in fiera . Ci sono state molte meno
richieste generiche, generalistiche con accezione negativa, quelle che
solitamente non portano a nulla se non a farti perdere tempo”.
Qualcuno ha detto che ha sentito tante lingue straniere.
“Gli stranieri in realtà a Marmomacc non sono mai mancati anche
negli anni passati; più probabile che si siano riaffacciati areali come
il Far East, per esempio l’Indonesia, USA, America del Sud (questi
ultimi un po’ spariti negli anni scorsi)”.
Il ritorno degli USA è stato confermato da più espositori. Come
interpretare il loro ritorno.
“E’ un timido segno di ripresa; fino ad oggi le aziende hanno adottato
politiche di stretta sopravvivenza, si andava al minimo dei giri per
sopravvivere, ci si muoveva poco. Ma ora si stanno definendo i contorni
della crisi, passato lo shock iniziale la si comincia a conoscere e a
sapere di cosa si parla. Forse si capisce anche come affrontarla”.
Le aziende del Distretto apuo-versiliese ha dato un segnale
importante: c’è crisi ma noi investiamo in nuova immagine.
“Importantissima la risposta delle cosidette “grandi”: è un messaggio
forte che vuole lasciare poco spazio all’improvvisazione: si dice al
cliente “io ci sono e voglio darti anche un servizio migliore del
precedente”. Verona ha ribadito anche questo: un nuovo approccio
verso il cliente da parte dell’azienda; fino ad oggi tanti sedicenti
operatori si sono sciacquati la bocca con frasi fatte sulla qualità,
cortesia, affidabilità ed i recettori di questi messaggi si sono assuefatti
. Oggi è necessario che dietro tali slogan ci sia sostanza e la nuova
politica aziendale deve essere improntata sulla consapevolezza dei
propri limiti. Troppo spesso ci sono stati casi di accettazione di qualsiasi
tipo di lavoro, secondo l’andazzo del “prendiamo tutto, poi si vede
come fare”. Questa condotta ha fatto solo danni ed ha “sputtanato”
la filiera. Basta dare un’occhiata ai siti delle aziende la cui
professionalità on line non corrisponde in molti casi a quella reale.
Nel passaggio dal negozio virtuale a quello reale hai uno shock perchè
l’aspettativa viene smentita. E le crisi, in fondo hanno anche un risvolto
positivo: fare pulizia di tanti operatori senza professionalità,
approssimativi e senza scrupoli, attuando un selezione che lascerà sul
campo soggetti più seri che sanno veramente lavorare”.
Un commento sulle nuove finiture abbiamo visto in fiera.
“I materiali presenti a livello mondiale sono moltissimi, ma quelli usati
correntemente sono molti meno. Tante volte le aziende hanno
presentato materiali nuovi con tanti proclami, per poi vederli ammuffire
negli show-room. Sulle finiture i margini di crescita sono più ampi e
questo la fiera l’ha dimostrato. Il materiale in sé non paga più, ma il
renderlo più prezioso e abbellito da una nuova finitura lo rende più
appetibile. Ho visto materiali già conosciuti resi più interessanti da
una lavorazione finale nuova ed originale”.
Tendenza che diventerà realtà?
“Quella del dettaglio. L’aspettativa del cliente è soddisfatta offrendo
accessori di qualità molto elevata, con grande attenzione al particolare:
dalla velocità con cui rispondi all’email a come fai costruire il bundle,
all’accuratezza della foto in .jpg che spedisci. Il compratore percepisce
che la cura del dettaglio significa cura del progetto in generale e lo
apprezza. Non ha forse un fondo di verità il detto popolare “chi più
spende, più guadagna?”.
Davide Federigi, responsabile materiali
della Barsimarmi Sas,
con sede a Pietrasanta (Lu)
Ridurre
il gap fra
il virtuale
e la realtà
“
Servono politiche
improntate sulla
consapevolezza
dei propri limiti
8
I commenti degli operatori
Marmomacc 2009 - Protagonisti che ci hanno fatto visita
Diego Bovecchi
e Elio Chelini,
Bovecchi Srl
Costanzo Volterrani, Savema Spa La previsione azzeccata
Abbiamo incontrato Costanzo la vigilia della fiera, intento a seguire l'llestimento
del nuovo stand Savema. Ecco cosa ci aveva detto.
“Marmomacc 2009 sarà lo spartiacque che ci dirà tanto sul futuro del nostro
settore. Tante aziende, compresa la mia, hanno investito in tecnologia, nuove
finiture ed anche nel modo di presentarsi con il proprio stand alle fiere. E questo
è veramente importante: se in un momento di estrema difficoltà come quello
attuale, gli imprenditori investono e rischiano nella ricerca di nuove soluzioni,
significa che è forte la volontà di reagire e non subire passivamente la congiuntura
negativa.
Penso che sarà un’edizione importante anche sotto l’aspetto visitatori; vengo
da un recente viaggio in Italia presso clienti e fornitori e tutti hanno confermato
la loro presenza a Verona 2009”.
Patrizia Pooli (TCT&T),
Tania Gualdo (Toscana
Promozione) e Marco
Rossi (Rossi Celso)
Gli architetti Silvia
Della Bona
e Alessandro
Fiorentini
Carlo Montani,
testata giornalistica
de "IlSole24Ore"
Andrea Sacchelli, consulente
“Dai primi stand che vedo in allestimento, mi pare si possa parlare di tre elementi
nuovi. La tendenza a rinunciare sempre più all’esposizione del grezzo e semilavorato,
per presentare invece al cliente il prodotto finito. Anche interlocutori come architetti
e designer spesso oggi preferiscono vedere la lavorazione finale, sia perché a volte
non conoscono bene i materiali, sia perché con un materiale che non dovrà essere
ritoccato hanno meno difficoltà nella vendita. Questo fenomeno si è accentuato
nell’attuale periodo di crisi, con budget in molti casi ridotti rispetto a qualche anno
fa. Secondo, ho l’impressione che chi ha puntato su marketing e marchio subisca
meno la crisi; terzo, tante imprese fino a ieri specializzate nella produzione di
blocchi e lastre oggi hanno cambiato strategia e nei loro piazzali si vedono top,
nuove finiture e innovazioni
s t i l i s t i c h e e t e c n o l o g i c h e ”.
(nella foto: Sacchelli accanto ad un lastra di Kaesar Brown, materiale tunisino,
con lavorazione a pelle di coccodrillo della Decormarble Snc di Pietrasanta (Lu).
Filippo Ceragioli
(Filippo Ceragioli Inc.)
e Fabrizio Rovai
(Assessore Comune
Pietrasanta)
Il direttore di IMM Spa
Paris Mazzanti
e Carlo Baldassari
(Edilmarmi Srl)
Il Presidente
Assomarmi, Nicola
Lattanzi con Mauro
Albano, brand manager
di Veronafiere
Gabriele Salvatori
(Alfredo Salvatori Srl)
e Fabrizio Palla
(Savema Spa)
"Tre elementi nuovi"
Andrea Borghesi, GBC Marmi Srl
"Torna di moda il Bianco"
Andrea Borghesi (GBC Marmi Srl): “Dopo tre giorni di fiera possiamo fare un
bilancio sicuramente positivo, è stata una bella fiera con tanti contatti fin dalle
prime ore. Abbiamo avute tante richieste per progetti che prevedono l’utilizzo di
Bianco, un marmo che ritorna come gradimento nel colore, anche se in realtà
questo è un materiale che non ha mai subito la crisi. Dagli USA in effetti rimbalzano
segnali di ripresa, anche se gli operatori americani chiedono materiali un po’ più
commerciali di una volta quando invece volevano solo materiali di prima qualità”.
Marco Battù (Flow
Europe GmbH)
e Costanzo Volterrani
(Savema Spa)
Giuliano D'Angiolo
Presidente Cosmave
e Giorgio Bianchini
Presidente Carrarafiere
Kaveh Fazel e Shahram
Sanati, Stone
Association of Iran
Folco Ghelardi
e Annamaria Ferrari
(Tenax Spa)
Emanuele Centi
(Tenax Spa)
e Stefano Caccia
(Presidente
Cosmavexport)
Il parere di chi veniva da fuori - Shahram Sanati (Stone Association of Iran)
Onice senza fine
Iran maggior
produttore mondiale
Shahram Sanati, direttore della Stone Association of Iran ci fornisce
qualche numero: “La riduzione del grezzo per l’export dell’Iran si può
quantificare in circa il 20%, ma verso la Cina questo numero scende al
5%. Verso l’Italia la riduzione dell’export iraniano è del 60%, segno delle
difficoltà che il vostro paese attraversa.
Il materiale che pare non soffrire la crisi è l’onice: l’Iran è il maggior
produttore al mondo, con le cave che si trovano nel nord e nel sud del
paese. I compratori italiani stanno attenti alla qualità e vanno sempre
per la prima scelta; i cinesi comprano tutto. Infine, una curiosità: lo
sapevate che al mondo in termini di quantità c’è più oro che onice?”
9
Molto fermento nell'estate 2009 - Tanti eventi
Pietrasanta
Con Palladia il marmo trova nuove soluzioni
Protagonista, la GBC Marmi Srl
Palladia è una creazione della GBC Marmi Srl per la
realizzazione di progetti nel luxury interior design,
sposando il design italiano con l’innovazione nei
materiali e nelle tecnologie costruttive.
L’esordio nel corso dell’estate è stato estremamente
positivo: con la collaborazione della Zefiro Srl di Empoli
– società specializzata nella produzione di tessuti
d’arredamento - è stata allestita una suggestiva mostra
che ha combinato, in originali soluzioni d’arredo, il
prestigioso marmo di Carrara con tendaggi e parati di
alta qualità.
L’Associazione Culturale EXMARMI, presieduta da Lorenzo Martino Toni, è stata costituita quest’anno ed ha lo scopo di valorizzare, migliorare e consolidare il patrimonio
culturale della zona di Pietrasanta e dintorni. È nata così, a due passi dal centro, una factory dove si realizzano progetti, si frequentano corsi e seminari di teatro, musica,
danza, dizione, tecnica cinematografica, scuola di clown, teatro per ragazzi, esposizioni di artisti, pittori, scultori, allestimenti di spettacoli teatrali. Il laboratorio è un luogo
che vuole essere insieme antica bottega degli artigiani e approccio alle tecnologie del sapere contemporaneo, dove ospitare gruppi di teatro e danza, rassegne espositive
di pittura, scultura, video istallazioni e progetti di tutti gli scultori che a Pietrasanta e che non trovano spazio nelle esposizioni cittadine.
ExMarmi
Factory
per giovani
L’evento espositivo dell’estate a Pietrasanta è stato
“The animals count down”, di Stefano Bombardieri.
Balene, rinoceronti, elefanti e ippopotami hanno
popolato il mirabolante universo creativo,
trasformando la città in una grande arca di Noè,
per un grido di allarme sul tema degli animali in via
d’estinzione e lanciare un monito sul futuro del
pianeta. La giungla metropolitana ha portato in
città migliaia di persone: un bel risultato per il
giovane artista bresciano che, consacrato nel 2007
alla Biennale di Venezia, espone a Parigi, Monaco,
Basilea, con importanti collaborazioni artistiche c
ome quella con Vinicio Capossela.
Ciulla
Con “Polvere di stele”
è tornato ad esporre a
Pietrasanta,, Girolamo
Ciulla, lo scultore di Caltanisetta che ha come
temi principali il mito, l’uomo ed i suoi sogni. Il
suo riconoscibilissimo esercizio sul Travertino è
il risultato di un appassionato viaggio nella
s c u l t u ra a n t i c a , ro m a n a , g re c a e
contemporanea.
Il giallo
La grande
mostra
in Piazza
Duomo
Una mattina dei primi giorni della
mostra, ad inizio estate, i cittadini di
Pietrasanta non vedono più Gaia, la
bambina che trascina l’enorme balena
verso un rifugio sicuro, salvando il
mondo e la natura. Smentite le voci di
un furto o di un atto vandalico, emerge la verità: “coinvolta”
in una partita di calcio un po’ troppo turbolenta e presa a
pallonate da ragazzini, è stata danneggiata; da qui la sua
scomparsa per riapparire al suo posto dopo il restauro in
laboratorio.
L'aquila ha preso il volo
E’ stata completata in Luglio la scultura raffigurante
un'aquila reale dello scultore Robin Bell, destinata
alla villa in Portogallo di un industriale inglese. Robin
Bell ha curato i dettagli a livello maniacale: nei suoi
studi di anatomia animale ha scoperto che l’aquila
reale ha 12 tipi di piume diverse; così anche l’artista
le ha incise tutte diverse l’una dall’altra. Per scolpire
gli artigli, Bell si è rivolto ad una delle sole due ditte
esistenti al mondo specializzate nella vendita di
scheletri di animali
10
Siamo andati a visitarlo
Il Museo del Marmo di Carrara è stato recentemente ristrutturato
Qui, dove batte il cuore della città
Il Museo Civico del Marmo è sorto nel 1982, su iniziativa del
Comune di Carrara, con lo scopo di raccogliere e documentare le
testimonianze del settore del marmo del territorio, permettendone
la valorizzazione e la conservazione. Nel corso degli anni, il Museo
è diventato la sede della memoria storica della città, trasformandosi
in un centro unico al mondo per lo studio e la ricerca, specializzato
nella locale cultura lapidea, dall’epoca romana ai giorni nostri.
L'intervista Giovanna Bernardini
Quando è nato il Museo?
“Il Museo fu ultimato nel 1982. Gli architetti curatori furono Pisani, Lenzi,
e Bienaimè che lavorarono sull’edificio che in origine ospitava gli uffici
della IMM sul viale che collega la città al mare, a due passi dal centro”.
Per iniziativa di chi?
“Come volontà dell’amministrazione comunale di allestire un’esposizione
di reperti, sede di una marmoteca e di tutto ciò che poteva testimoniare
la memoria storica del territorio apuano. Un museo che fosse la
fotografia della città e della lavorazione del marmo, delle tecniche,
dell’archeologia romana e di quella industriale, per offrire uno
spaccato della realtà storica di Carrara”.
Recentemente è stato ristrutturato. Quali sono stati i cambiamenti?
“Sono state applicate le più recenti tecnologie della comunicazione,
come l’installazione multimediale curata da Studio Azzurro di
Milano che ha creato su un pannello icone di libri che possono
essere sfogliati con la modalità touch-screen: sfiorando le pagine,
si avvia la narrazione che accompagna il visitatore attraverso i
Giovanna Bernardini
diversi ambiti della storia locale”.
è Assessore alla Cultura
Ci
sono nuove sezioni?
del Comune di Carrara.
Una parte del museo, in particolare, agisce sul livello emozionale:
Con il dirigente Ildo Fusa­
si
tratta
del “mucchio dei ricordi”, una montagnola di polvere di
ni è la responsabile
marmo su cui, grazie a speciali proiettori, si accumulano i cibi del
del Museo del Marmo
cavatore (aringhe, lardo, pane, frutta), i suoi abiti (il “mattalò” ovvero
la giacca da lavoro, i pantaloni, le scarpe, la cintura), gli attrezzi del
lizzatore e quelli dal cavatore ed infine una serie di cartoline della
città, Carrara, oggi molto cambiata. I 5 gruppi di immagini sono
Statuetta votiva di Diana intervallati da un vento che li spazza via e dal passaggio di una nube
Artemide, ritrovata a Fos­ che introduce gli altri. Tanta emozione suscita anche la galleria dei
sacava nel 1925 in uno volti, con i racconti – spesso accompagnati dalla lacrime dei
strato di argilla
protagonisti – di diversi categorie di lavoratori come lizzatori, scultori,
padroni marittimi, camionisti, storici e persino un ingegnere della
sicurezza. Abbiamo voluto raccogliere le testimonianze di tali
personaggi per cercare di raccontare nel modo più efficace possibile
- attraverso la viva voce ed il loro volto - la realtà del mondo del
marmo ed il suo ruolo nella storia della nostra città. Ascoltandoli,
riusciamo a capire la lizzatura, il taglio dei blocchi, il trasporto a valle
per l'imbarco fin dai tempi dei Romani ed anche come e perché il
movimento anarchico si diffuse fra gli stessi cavatori”.
Che tipologia di pubblico visita il Museo?
“Scuole, turisti stranieri, architetti, progettisti e ingegneri che vengono
per conoscere i materiali da utilizzare come complementi di arredo
pubblico e privato. La presenza di scolaresche e professionisti è molto
importante perché da una parte si rafforza la valenza didattica e l’identità storica di appartenenza
al territorio, dall’altra si offre la possibilità di conoscere le potenzialità che il marmo ha
nell’architettura e nel design. Abbiamo la presenza anche di storici ed ricercatori, come la recente
visita di una ricercatrice di Harward arrivata per conoscere i materiali che utilizzava Michelangelo.
Inoltre, diverse aziende del comprensorio portano i clienti interessati all’aspetto culturale e storico
oltre che all'acquisto”.
Nella vicina Versilia non se ne sente molto parlare. Come viene svolta la promozione?
“Le iniziative vanno dall’assiduo contatto con le scuole ad eventi particolari come le tre serate di
commemorazione dell’allunaggio degli americani nel 1969, dai saggi di musica alla presentazione
di libri; c’è poi un contatto costante con i quotidiani locali per diffondere le nostre attività, in modo
che la cittadinanza legga in continuazione del Museo. Per quanto riguarda il web, oltre al link sul
sito del Comune, c’è la comunicazione mirata verso gli ordini degli architetti, progettisti, ingegneri,
designer e verso i personaggi più noti della cultura, dell’arte, del giornalismo. Frequenti pure i
contatti con la direzione del IED (Istituto Europeo del Design).
Altro tipo di promozione sistematica è quella verso i frequentatori dei luoghi di aggregazione
come bar, ristoranti, pub, palestre, campi sportivi, etc. Nostre brochure sono all’APT, negli alberghi,
nei campeggi ed in tutte le vetrine dei negozi di Carrara c’è un adesivo del Museo. A fronte di tutta
questa attività promozionale devo dire che purtroppo non ci sono risorse finanziare importanti
che il bilancio del comune assegna al Museo, dunque ci dobbiamo un po’ arrangiare”.
Ci sono progetti particolari, riguardanti il Museo, a cui state lavorando?
“Inserire il Museo nella rete museale della città, affiancandolo al Museo delle Arti Plastiche nell’ex
convento di S.Francesco e allo spazio della Padula, strutture anch’esse con forte vocazione al
marmo con sezioni dedicate ai grandi scultori che hanno frequentato Carrara. In fase di definizione
è anche un progetto in collaborazione con la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, diretta dal Prof.
Massimo Bergamasco, che prevede la rappresentazione virtuale delle opere in Bianco Carrara di
Michelangelo Buonarroti”.
Con la collaborazione di Ilaria Tusini
Il giardino esterno del Museo ospita
testimonianze di archeologia indu­
striale. Sono conservati alcuni
esempi di macchinari, impiegati fino
alla metà del ‘900, per l’estrazione e la la­
vorazione del marmo nelle cave e nei labo­
ratori artigianali: l’ottocentesca locomotrice
a vapore (poi utilizzata a “fine
carriera” come schiacciasassi
stradale), l’ultimo esemplare
originale di vagone della
ferrovia marmifera per il tra­
sporto a valle dei blocchi, il
grande telaio multilama (sotto a si­
nistra) detto “cala corda” e la “ruota pesca­
tora” (sotto a destra) per la segagione.
Le sezioni
del museo
1. Archeologia romana
e storia del territorio
Storia della città e delle
cave, con reperti romani
2. Archeologia
industriale
Il legame fra cava e
botteghe artigianali
3. Applicazioni tecniche
Esempi di applicazioni
sperimentali del marmo
nell'arredo
4. Marmoteca
La più ricca d'Italia,con
313 campioni di marmi
5. Calchi
Riproduzioni di rilievi
della facciata del duomo
di Carrara e delle iconee
marmoree presenti nelle
strade cittadine.
6. Spazio Multimediale
Dare voce alla millenaria
cultura del marmo,
usando le nuove
tecnologie audio-visive
Le novità
All’ingresso del Museo ci accoglie “il mucchio
dei ricordi”, una montagnola di polvere di
marmo su cui si accumulano le immagini i cibi
del cavatore, i suoi abiti, i suoi attrezzi. Un
vento ed una nube che passano sul mucchio,
fanno da transizione da un gruppo all’altro.
Tanta emozione traspare dai racconti dei
protagonisti del mondo del marmo:
lizzatori, camionisti, capitani di navi spesso con le lacrime agli occhi e in
stretto dialetto carrarino - raccontano
anedotti, episodi, fatti di vita. La galleria
dei video con le testimonianze di chi il
marmo ce l’ha nel sangue, è un
efficacissimo modo per cogliere l’intima
11
Operatori da USA, Russia e Golfo in visita al comprensorio locale
La grande professionalità degli artigiani versiliesi
Le richieste degli architetti USA
"Più storia
sui vostri
prodotti"
Il gruppo che ha accolto la delegazione
a Pietrasanta: da sin., Marco Ragone (IMM),
Adolfo Agolini (Artigianart),
Osvaldo Bertuccelli e Carol Lucchesi
di Luccapromos,Fabrizio Rovai
(Comune di Pietrasanta
e Giuliano D'Angiolo (Cosmave)
Carol Lucchesi con Julia Muntian,
Trade Analyst settore edilizia e materiali
da costruzione di ICE Mosca: gettate le basi
per una missione in Russia nel prossimo
mese di Febbraio. Obiettivo: portare
le eccellenze del nostro comparto lapideo
nel cuore del mercato russo
Nell’ambito del Progetto Lapideo
INTERREG 2008-2009, co-finanziato da
ICE e da Regione Toscana, assieme ad
altre cinque Regioni (Sardegna, Sicilia,
Liguria, Veneto e Puglia), si è svolta dal
1 al 4 Novembre scorsi una iniziativa, “I
Sentieri della Pietra”, che ha visto l’arrivo
in Toscana di una delegazione di circa
30 architetti provenienti da USA, Russia
ed area del Golfo. In programma la visita
a cave ed impianti di lavorazione, per
far conoscere la vasta gamma di
materiali lapidei che si scavano in
Toscana e l’avanguardia tecnologica delle
aziende che operano nel nostro
comprensorio.
Nella giornata del 2 Novembre gli
operatori esteri sono stati ospiti a
Pietrasanta dove nel Chiostro di
S.Agostino hanno ricevuto il benvenuto
dall’Assessore al Turismo e Attività
Produttive Fabrizio Rovai e dal
Presidente di LuccaPromos, Osvaldo
Bertuccelli. Nel corso della giornata si è
svolta la visita al Museo dei Bozzetti e
la conferenza stampa durante la quale
il Presidente di Cosmave a Artigianart,
Giuliano D’Angiolo e Adolfo Agolini,
hanno presentato le proprie associazioni
e distribuito il materiale promozionale
delle aziende.
Mini interviste
La parola
ai protagonisti
“I nostri clienti sono molto interes­
sati ad avere maggiori informazioni
ed foto sulla storia del prodotto che
essi acquistano. Sanno, molto in ge­
nerale, del grande prestigio di Car­
rara e del suo marmo, ma niente di
più. Sarebbe un ottimo servizio se
noi progettisti riuscissimo a dare
loro più notizie non solo a livello
tecnico ma anche su some nasce il
prodotto e come raggiunge il suo
aspetto definitivo. La tradizione e
la storia fanno molto presa sul po­
polo americano”.
L’associazione Italiana Divina
Misericordia, con sede a Corato
(Bari), in occasione del 31°
anniversario di Pontificato di
Giovanni Paolo II, ha voluto
donare alla città di Cracovia un
monumento raffigurante il
Pontefice, su esplicita richiesta
del Cardinal Stanislao Dziwisc.
La scultura rappresenta il Papa
in età giovane ed è tratta da
una immagine - inedita perché
coperta dai diritti d’autore dello
Stato Vaticano – che risale
all’ottobre 1983, quando il
Santo Padre si recò in visita
apostolica a Baltimora (Usa). Il
monumento, alto un metro e
89, ovvero la misura reale di
quando il Woytila aveva 53
anni, è stata scolpita da
Massimo Galleni di Pietrasanta
da un blocco di Bianco Carrara
donato dalla Blitz Graniti di
Giovanni Lo Iacono, ditta
associata al nostro consorzio.
Sul frontespizio della base della
scultura si trova una M
sormontata da una T che
ra p p res e nta l o ste m m a
Pontificale “Totus Tuus Maria”
rivolto alla Vergine Maria a cui
Wojtyla aveva dedicato il suo
lunghissimo pontificato.
Il bozzetto del viso e busto in
polvere di alabastrino realizzato
da Galleni, è stato donato all’
Aeroporto di Bari-Palese,
intitolato proprio a Karol
Wojtyla, e posizionato nella
cappella del terminal.
Gli architetti Scott Hutton,
di Filadelfia, a sinistra
e Jonathan Hammond,
di Davis, California
Joanna Beres, architetto, di
Pittsburg, Pennsylania
"La crisi ha ancora grande
impatto. I costruttori hanno
ancora paura di spendere
troppo e il parametro di
riferimento è sempre il
prezzo. Anche a scapito
della qualità"
Tenax
Karol Wojtyla
rinasce
a Pietrasanta
Dalla Polonia
sono arrivati a
Pietrasanta il
Cardinale Sta­
nislao Diwiczi e
il Mons. Pawel
Ptasznik (Se­
gretario di Sta­
to Vaticano del­
la Sezione
Polacca): loro
compito, la su­
pervisione dei
lavori di proce­
dimento della
scultura.
Lo scultore Massimo Galleni
al lavoro sul bozzetto
12
A Lucca
un museo
da vivere
in ogni
sua parte
The living
museum
ll Lucca Center of Contemporary Art
(Lu.C.C.A.) prende vita negli spazi
rinascimentali di Palazzo Boccella, nel
centro di Lucca, portando per la prima
volta in Toscana una concezione nuova
di museo. Non solo un luogo dove visitare
mostre d’arte, ma uno spazio
completamente interattivo, aperto a
molteplici esperienze, dove tante idee
culturali alternative coinvolgono target
di pubblico differenti e dove si può
usufruire di un’ampia gamma di servizi:
l’arte, il relax, la musica, la regia olfattiva,
la lettura e il divertimento. Una struttura
polivalente che è contenitore di opere
d’arte, spazio educativo, ma anche il
posto ideale dove fermarsi a leggere un
libro, prendere un caffè fissare un
meeting di lavoro o concedersi una
pausa, ascoltare musica dal vivo o
partecipare a un lunch a pochi metri dalle
opere d’arte in mostra.
Dopo la mostra inaugurale "Un mondo
visivo nuovo. Origine, Balla, Kandinsky e
le astrazioni degli anni ’50" sul tema
dell’arte astratta, si sono tenuti Art on
the notes di Christian Balzano, e i
cortometraggi della rassegna Point of
View: An Anthology of the Moving Image,
in collaborazione con il Festival Suoni &
Visioni (antologica di undici video firmati
da alcune delle figure più importanti del
cinema, della videoarte e dell'immagine
digitale come Francis Alys, David
Claerbout e Douglas Gordon.
Attualmente, fino al 6 Dicembre 2009,
si terrà la mostra Man Ray The Fifty Faces
of Juliet 1941-55, a cura di Janus e
Maurizio Vanni
Info: Lu.C.C.A., Via della Fratta, 36, Lucca
Tel. 0583 571712 - Fax. 0583 950499
www.luccamuseum.com