Il nuovo portale viaggia
Transcript
Il nuovo portale viaggia
Meno squali in giro Verona un mese dopo A fiera metabolizzata A un mese dalla conclusione, quando la fiera rivela la sua vera piega confermando o smentendo la bontà dei contatti, si può procedere ad unanalisi accurata di che cosa ha significato ledizione 2009 in un contesto ancora di crisi. Ci limitiamo a riportare e commentare alcune affermazioni che sono state raccolte dalla viva voce di chi era presente e si aspettava da Marmomacc importanti risposte alle domande che si poneva il settore alla vigilia della manifestazione più importante. La fiera delle finiture. Fin dal primo giorno si sono avuti commenti convergenti sulla tendenza dellevento ad essere sempre meno mera esposizione di blocchi e lastre bensì di assumere i contorni di un contenitore boutique, dove in prima fila si sono viste nuove finiture delle superfici che hanno impreziosito e ammantato di nuovo interesse - grazie alloriginalità e allaccuratezza delle lavorazioni finali - anche materiali non proprio nuovissimi. continua a pag. 2 Gli operatori concordi "La crisi ripulirà il settore da faccendieri e profittatori" Il nuovo portale viaggia Tanti accessi giornalieri per versiliaproduce.it Il Museo del marmo di Carrara La storia del marmo passa da qui A Cracovia la scultura di Giovanni Paolo II Emozioni e novità nella struttura recentemente ristrutturata Maria Gamundi Mani sapienti sulla pietra Realizzata a Pietrasanta Terza protagonisti Pagina Articolo assemblea Assomarmi (da fare ) Il consorzio rinnova la convenzione con la CCIAA Lattanzi a capo di Assomarmi Il motore di Assomarmi e la forza dei distretti Nicola Lattanzi, lo scorso 30 settembre è stato eletto dallassemblea generale nuovo Presidente di Assomarmi Italia (Confindustria), succedendo a Gino Mazzi. Tanti i compiti che aspettano il nuovo direttivo. Gli abbiamo chiesto quali sono le priorità. M i p e r m e t ta p r i m a d i risponderle un pensiero ed un ringraziamento al dott. Gino Mazzi, anche in senso di continuità con il Suo mandato. Non è di forma che Le sto parlando, ma di sostanza. Un uomo che ama il marmo e che il distretto apuoversiliese al suo interno ha la fortuna di vedere operare come imprenditore. In merito alla Sua domanda, lattenzione è focalizzata sulla sforzo di riconfigurazione del sistema di rappresentanza l a p i d ea a l l 0 i nte r n o d e l panorama nazionale. Ad oggi, infatti, la situazione organizzativa nel settore lapideo rimane complessa e frammentata fra le tre maggiori organizzazione livello nazionale: Assomarmi, Confindustria Marmomacchine e ACIMM. Sono venute meno, per motivi e ragioni differenti, rappresentanza unitaria e dunque capacità di incidere. continua a pag. 2 Nicola Lattanzi, 45 anni, di Carrara. In segna economia aziendale e pianifi cazione strategica e controllo di gestio ne allUniversita di Pisa ed è Direttore del Master II Livello in Management for Family Business. Dal 2009 è Presi dente del Distretto Lapideo di Carrara. Anche la marmettola fra le priorità in agenda 2 Lattanzi Il marmo rappresenta una fra le poche, se non lunica risorsa del Lattanzi sottosuolo italiano e contribuisce al Pil per un valore di poco superiore all1%; un valore di tutto rispetto che legittima la necessità di una rappresentanza caratterizzata da senso di appartenenza e visione strategica. Quando si frammenta la rappresentanza, la capacità di dialogo istituzionale con Governo, Ministeri ed ICE si riduce fortemente e questo a danno delle imprese del settore. In Assomarmi confluiscono storia, identità produttiva e capacità strategica. Carrara e Verona da questo punto di vista possono fare molto: possono dare lesempio di due distretti industriali leader che uniscono il comune interesse verso la tutela della capacità di competere dellimpresa. Informo che si è tenuto lo scorso Settembre a Verona un incontro con Filiberto Semenzin, Presidente del Distretto del marmo e delle pietre del Veneto, per confrontare le esperienze di funzionamento delle rispettive strutture e cercare le migliori vie di politica promozionale. Il meeting è nato dalla volontà - emersa chiaramente nella sede della recente Marmomacc - di definire linee di azione inter-territoriali, in considerazione continua dalla prima Questo è dovuto da una parte allimpegno profuso di un po tutti gli enti fieristici di alzare il livello qualitativo delle mostre, cercando di intercettare categorie profes sionali opinion makers nel settore delle costruzioni, dellarredo e dei rivestimenti; dallaltra, dalla sempre più diffusa consape volezza dei trasformatori della necessità di adeguarsi alle nuove esigenze dei compra tori presenti sul mercato. Parliamo per esempio degli americani, che abbiamo visto riaffacciarsi dopo qualche anno di quasi assoluta assenza dagli scenari fieristici e che - come fortemente sostenuto dalleco nomista USA John Zogby non più tardi di 3 mesi fa vogliono oggi un prodotto dura turo, da considerare come un investimento di lungo periodo, in altre parole di alta qualità. Non è pellegrina lipotesi dei de trattori che hanno giustificato il loro ritorno con lesaurimento dei magazzini e dunque con la necessità di rifornirli per non cessare del tutto la propria attività. Ma le parole di Wayne, dalla Florida, ci fanno pensare piut tosto ad un vero anche se timido riaffacciarsi sulla scena dei mercati internazionali: stia mo convivendo con lo spettro della crisi della grande valenza dei due distretti che può fare da volano al coinvolgimento successivo degli altri comparti lapidei italiani. Un "sistema" nazionale che permetterebbe di sedere con grande autorità al tavolo del governo e degli enti internazionali e regionali di promozione. Un sistema che localmente chiama in causa la riconfigurazione del rapporto con la IMM e la fiera Marmotec. Il comprensorio apuo-versiliese ha un grosso problema: dopo la chiusura del Brentino, lo smaltimento della marmettola Il Comitato di distretto lapideo che si è riunito lo scorso 26 Ottobre presso la sede di IMM Carrara aveva allordine del giorno il problema della marmettola, diventato di estrema urgenza dopo limpossibilità diventata definitiva di continuare a conferire nella discarica Brentino ed in ragione delle note vicissitudini della Cava Fornace a Montignoso che, sebbene riattivata, impone una riflessione circa la sua capacità di ricezione e dunque la sua durata. continua a pag 11 di Stefano De Franceschi Pietrasanta ormai da tanti mesi, lo conosciamo bene e sappiamo che ha causato processi irrever sibili. Sta a noi ora reagire e vedere come adattarsi al nuovo status economico e so ciale. A Verona la cura del dettaglio ha sovrastato altre tendenze e laspettativa del cliente è soddisfatta offrendo accessori di qualità molto elevata, intendendo per accessorio non solo una parte del prodotto finito in sé ma anche la rapidità nella risposta allemail, la definizione della foto in .jpg, laccuratezza nella costruzione del bundle. Come fornitori di prodotto marmo iniziamo a capire che il compratore percepisce la cura del dettaglio come la cura del progetto in generale e lo apprezza. Datemi dei blocchi da segare e io sono a posto comincia ad essere un andazzo che, valido fino a 5/6 anni fa, oggi appare anacronistico. La presenza sulla piazza di un cliente più esigente ci porta al secondo tema degno di approfondimento. Meno faccendieri, più professionalità. Letimologia della parola crisi ci conduce al concetto di sconvolgimento e cambia mento di un assetto spesso verso un nuovo stato delle cose. In questa accezione, la crisi economica allora ha portato ad alcuni be nefici, in primis la certezza di aver contribu ito a spazzare via tanti personaggi ambigui e superficiali, per lasciare sul campo solo operatori più seri e capaci. In tempi di vac che grasse, come lo è stato per il settore lapideo il trentennio 70-80-90 del secolo scorso, hanno trovato spazio anche tanti dilettanti che hanno sfacciatamente indos sato la maglia dei professionisti. E attento deve stare anche chi vero e proprio filibu stiere non è stato, ma ha spesso navigato ai limiti della serietà lavorativa, accettando commesse senza capacità di condurle. La consapevolezza dei propri limiti e vendere ciò che si è veramente in grado di produrre, appare un requisito ormai imprescindibile nelle politiche aziendali di approccio al cliente, con chiari ed immediati benefici per tutte le componenti della filiera. Troppo competitivo, infatti, è diventato il mercato per poterlo affrontare senza la massima competenza e letali i rischi che il contractor si accolla nel gestire la commessa in un ambiente con tratti di approssimazione. I grandi hanno dato lesempio. Già a metà mattina della prima giornata in fiera Paolo Carli di Henraux Spa aveva sot tolineato limportanza del vento di rinnova mento che spirava fra i corridoi dei padi glioni. E benissimo che proprio le aziende del comprensorio apuo-versiliese siano state in prima linea sotto questo, presentando nuovi allestimenti che sono stati fra i più apprezzati dellintera manifestazione. E un messaggio di importanza particolare, la dimostrazione che il Distretto è vivo e vuole andare avanti. Grossi investimenti finan ziari in questo senso possono essere sem brati una forzatura di questi tempi, in realtà il dopo-fiera pare confermare la bontà della scelta. Presentare una nuova immagine di sé insieme con materiali e finiture di fascia alta è stata una sferzata, un colpo ad effetto con cui le grandi hanno voluto ribadire la grinta di reagire alla crisi; e il risultato è stato duplice: aver attratto nuova clientela e rinnovato lentusiasmo nel piccolo artigia no che si rincuora dei possibili benefici che a pioggia possono ricadere anche sulla sua attività da una ripartenza delle grandi commesse. VersiliaProduce, periodico d'informazione a cura di Cosmave Direttore Responsabile Vittorio Armani Il Presidente del Consorzio Giuliano D'Angiolo Comitato di Redazione: Loris Barsi Stefano Caccia Carlo Milani Fabrizio Palla Marco Rossi Redazione e Amministrazione: Via Garibaldi 97, Pietrasanta (Lu) Registrato al Tribunale di Lucca al nr. 592, il 6 Agosto 1992 Fotocomposizione e stampa: Grafic-Art DI.NI srl Pietrasanta Numero chiuso in redazione: il 4 Novembre 2009 Tiratura: 1300 copie Stefano De Franceschi 3 A colloquio con i grandi artisti La scultrice venezuelana vive e lavora a Pietrasanta Colline verdi negli occhi di Maria "Quando arri vai a Firenze la prima vol ta, dissi che non mi sarei più mossa. Ma ho scelto Pietrasanta, sono qui da 36 anni" Quando abbiamo incontrato Maria per il servizio, ci ha chiesto espressa mente una foto in cui fossero ritratte quelle che chiama le sue colline. Partiamo allora proprio dalla città in cui è nata la scultrice, Caracas in Ve nezuela, per capire come mai è arri vata a dire una frase così carica di affetto. Sono nata e cresciuta a Caracas ma facendo un po avanti e dietro negli USA, dove poi mi stabilisco per stu diare arte al Pratt Insitute di New York. Qui vedo un manifesto di Pie trasanta che informa gli studenti sulla possibilità di ottenere punti utili per la laurea partecipando a stage for mativi a Pietrasanta. Ma i corsi sono troppo costosi e vado a Urbino, dove frequento lezioni di arte per quanto riguarda incisioni e grafica. Non es sendo specifico per il marmo ed es sendo io interessata a questo mate riale, lascio il programma e per conto mio arrivo a Pietrasanta nel 1973, dove incontro Lido Bovecchi, prof. allistituto darte che mi accoglie nel suo studio, mi fornisce il primo mar mo e mi insegna le tecniche di base. Sempre nel 1973 conosco luomo che diventerà mio marito, Earl, conosciu to come Carlo, anche lui un artista presso la fonderia Tommasi dove stava allepoca lavorando per la chie sa di S. Patrizio in Little Italy a New York. Da qui inizia la mia attività anche nel settore del bronzo, sempre presso la fonderia Tommasi, per poi proseguire soprattutto con Mariani, altra fonderia darte storica di Pietra santa. Esperienza con il marmo l'ho fatta, invece, alla Bottega Versiliese e allo Studio di Sergio e Marco Gian noni. Ma il marmo resta il mio vero amore, una passione nata fin da quando ero bambina, con un grande ammirazione verso larte greca e rinascimentale, in particolare quella di Michelangelo Buonarroti; quando visitai Firenze per la prima volta e vidi i suoi lavori, per un momento desiderai di restare in quella città per sempre. Ma ho scelto di vivere a Pietrasanta, sono qui da 36 anni e della nostra cittadina versiliese amo il clima, il mare così vicino e le sue colline, tanto che ho deciso di abitare a Monteggiori (paese a pochi km da Pietrasanta, n.d.r); è un posto assolutamente unico, dalle finestre di casa vedo il mare. La missione della sua arte "I miei lavori hanno inizio con la terra cotta. Poi de cido con quale mate riale prose guire, se mar mo oppure bronzo" Maria Gamundi è nata a Caracas, Venezuela nel 1952. Ha studiato al Pratt Institute di New York e alla Scuola del Libro di Urbino. Ha tenuto esibizioni personali e collettive in Italia, Inghilterra, Germania, Svizzera, Olanda, Usa , America del Sud e Grecia. Cerco di dare vita alle mie sculture, secondo i canoni della bellezza e dellarmonia, cercando di dare gioia e serenità, due elementi oggi pur troppo non più di moda. Guardando le proposte delle gallerie nelle città più importanti, a volte mi sento come fossi fuori dal tempo, perché vedo, al posto dell'armonia e del lequilibrio, tanta violenza, aggressività, sesso esasperato e volgare. I media mostrano la realtà attuale di certe società, ma cè lin sistenza a fare leva su ciò che fa notizia, che attrae il lato morboso delluomo. Come riesce a dare vita alle sue sculture? Sono molto istintiva: con il mate riale che lavoro, sia esso creta, bron zo o marmo, stabilisco un dialogo: cè un momento in cui il viso assume vita propria e questo è lattimo in cui mi fermo, magia di un istante in cui riesco a cogliere la vitalità grazie ad una espressione partico lare. Le mie opere vogliono cattura re lemozione del pubblico: questa è la differenza fra arte e un oggetto artistico che può essere splendido di grande valore tecnico ma che rimane inerte se non assume una vita propria. La scultura deve avere una presenza che ti coinvolge e che cattura le tue emozioni. Il suo lavoro è basato prevalente La mia è una ricerca della bellezza ed il mio amore è per il corpo umano che viene esaltato nelle rotondità di quello della donna. Semplifico le sue forme per dargli purezza di linea, eleganza e presenza mente sulla figura femminile: ce lebra con le sue sculture la bellezza della donna nella sua completa formosità e sensualità. Lavoro con il corpo della donna perché lo sento più vicino. Nella scultura è importante anche laspet to astratto: parto dallanatomia per metterla al servizio dei volumi, degli spazi negativi, dove la superficie molto curata ed i suoi dettagli fanno da contrappunto, mettendo laccen to sui grandi volumi. La mia è una ricerca della bellezza ed il mio amo re è per il corpo umano; tendo a semplificare le sue forme per dargli purezza di linea, eleganza e presen za. Perché per i suoi lavori in pietra sceglie lo statuario e la pietra au resina di Trieste? Amo lo Statuario per la sua luce, più lo lavori e più si illumina, ti invita a dargli rifiniture curate risponden do fedelmente a tutte le sollecita zioni. La Pietra di Trieste - che ho scoperto allo studio Giannoni - ha un colore caldo, si presta alla scul tura e alla lucidatura: è una pietra molto adatta per gli ambienti ester ni. Unaltra pietra che mi piace mol to è il Rosso Porfirico, scavata an chessa nei pressi di Trieste. La usavano i romani per fare parti dei vestiti dei cesari, oppure per fare grandi vasche. Purtroppo oggi la cava è chiusa e non si trova più. I suoi lavori sono anche in bronzo e terracotta. La creta è il mio materiale di crea zione: inizio sempre una scultura con questo materiale, solo in un secondo momento decido se prose guirla con in bronzo o marmo, o con tutti e due i materiali. La creta è un materiale che mi permette di correggere e perfezionare un lavo ro; con il marmo, una volta e scol pito non puoi tornare indietro. Forse non tutti sanno che le terrecotte sono materiali nobili, anche se con siderati poveri. Quali i progetti futuri. Sto lavorando per una mostra che si terrà in Olanda, a L'Aia, da Gen naio a Febbraio 2010. Protagoniste saranno sempre le mie donne, in marmo e bronzo.La Galleria De Twee Pauwen che ospiterà l'evento è quella con cui collaboro da 10 anni e con cui ho già allestito diverse esposizioni personali. Lasciamo Ma ria al suo lavoro. Dal suo studio allinzio della strada che porta a Monteggiori il mare non si vede, ma guardiamo le colline circostanti non con gli occhi di chi è abituato, ma con quelli di qualcuno che è arrivato da lontano: e si capisce perché chi arriva in Versilia, resta fulminato e non vuole più andarse ne. "La Bagnante", in primo piano e Il Sasso", in Pietra Auresina fotografate sul Boule vard des Sculptures a Kijkduin (Olanda). La Pietra Auresina è un materiale molto a p p re z za t o d a M a r i a G a m u n d i Observers, tre donne che guardano in lontananza. "Lo sguardo - dice Maria - è verso il paesaggio, ma è anche uno sguardo interiore". Intervista a cura di Stefano De Franceschi 4 "Sollecitate le amministrazioni di Lucca e Massa Carrara ad individuare siti alternativi alla Cava Fornace" Lattanzi continua da pag. 2 Il Comitato di Distretto ha sollecitato tutti i propri componenti a farsi parte attiva ognuno presso le proprie sedi istituzionali - affinché, soprattutto le Associazioni industriali di Lucca e Massa Carrara, si impegnino ad individuare e proporre alla Amministrazioni pubbliche di Lucca e Massa Carrara la richiesta di autorizzazione di sito alternativo alla Cava Fornace; ciò in considerazione della limitata autonomia del sito di Montignoso che potrà durare nella migliore delle ipotesi solo da oggi a pochi anni. In questo si cela un esempio di leadership distrettuale che Carrara deve esercitare a livello politico ed industriale. La Controversie risolte gratis e velocemente 70% in più di procedure rispetto al 2008 Come funziona il servizio di concilazione della CCIAA La quasi totalità degli incontri si risolve marmettola non è solo un problema locale bensì un problema nazionale che legittima azioni di più ampio respiro e la messa in campo iniziative che abbiano la forza di coagulare. Carrara è leader indiscussa in Italia e nel modo per la capacità di rappresentare il marmo, di fatto è la sede naturale del governo del marmo nazionale, ma in alcune circostanza sembra non averne la consapevolezza, sembra dimenticare la propria forza e le propria origine. La stessa Verona riconosce a Carrara una capacità di rappresentanza della pietra ornamentale sulla quale Politica ed Imprese dovrebbero confrontarsi con maggior frequenza . Sarà ancora possibile per le imprese aderenti a Cosmave risolvere in modo semplice e gratuito le proprie controversie commerciali. E' stata infatti rinnovata con la CCIAA Lucca la convenzione che consentirà per i prossimi dodici mesi alle aziende di accedere gratuitamente al servizio di conciliazione. Caratteristiche e vantaggi Nel 2008 le procedure di conciliazione gestite dalle camere di commercio sono state oltre 20.000, circa il 70% in più rispetto allanno precedente. Le ragioni del rapido diffondersi della procedura sono i notevoli vantaggi, in termini di tempo e costi, che questa comporta. Il tentativo di conciliazione è gestito da un conciliatore - terzo imparziale, esperto in tecniche di comunicazione, negoziazione e mediazione - che, a differenza del giudice, non impone una determinata soluzione della controversia alle parti, bensì le aiuta ad individuare i termini di un accordo che soddisfi i loro reciproci interessi. Avviare la procedura è semplice: basta compilare e spedire alla CCIAA un articolo assemblea Assomarmi (continua dalla prima) Facilitazioni per le aziende associate format scaricabile dal sito www.lu.camcom.it, rubrica Tutela consumatore e impresa. Lo sportello di conciliazione contatta quindi la controparte invitandola ad aderire al tentativo di conciliazione proposto. Se questa accetta, viene organizzato lincontro e, nel giro di 45 giorni, la procedura è solitamente conclusa. Tutto il procedimento è coperto da assoluta riservatezza. Lefficacia del tentativo di conciliazione nella soluzione delle controversie è comprovata dal fatto che la quasi totalità delle parti che partecipano ad u n i n co nt ro d i co n c i l i a z i o n e raggiungono laccordo e rispettano successivamente i loro impegni contrattuali. Conciliazione in materia societaria La CCIAA di Lucca è uno dei primi organismi in Italia ad aver ottenuto liscrizione nel Registro degli organismi di conciliazione in materia societaria tenuto dal Ministero della Giustizia. Lente camerale è così in grado di offrire alle imprese un servizio che, ai normali benefici propri della conciliazione , aggiunge il vantaggio dell'esenzione dall'imposta di registro per i verbali di conciliazione e, soprattutto, la possibilità di richiedere l'omologazione del verbale di conciliazione, che assume così valore di titolo esecutivo. Conciliazione con le pubbliche amministrazioni Alcuni degli enti locali della provincia hanno sottoscritto con la Camera di Commercio una convenzione per il ricorso alla conciliazione a condizioni agevolate. In base a tale convenzione, gli enti convenzionati si impegnano ad attivare o ad aderire al tentativo di conciliazione nel caso in cui insorgano controversie con fornitori, appaltatori o comuni cittadini. 5 Le Assemblee Assindustria Lucca Iniziativa della redazione del consorzio Perchè un nuovo portale Tutti le notizie del settore raccolte e indirizzate alle aziende dalla Redazione www.versiliaproduce.it è nato innanzitutto per mettere a frutto quella ricchezza che già aveva permesso il salto di qualità alla versione cartacea del nostro periodico, attestandolo fra le pubblicazioni di riferimento del settore e permettendogli di valicare i confini della realtà locale; stiamo parlando della ragnatela di contatti, quella rete di relazioni che i componenti della redazione hanno intrecciato nel corso degli anni con i maggiori rappresentanti del mondo imprenditoriale, politico e artistico. Tale patrimonio di rapporti ci permette con estrema facilità e in questo ci viene in aiuto la moderna tecnologia con velocissime modalità di trasmissione delle informazioni di monitorare gli avvenimenti che avvengono non solo a livello locale ma anche globale. Se a questo aggiungiamo la funzione istituzionale del consorzio di essere collettore naturale di notizie che vengono da altre associazioni, enti, istituti, spontaneamente è sorta la domanda: perché non organizzare questa mole di notizie che quotidianamente giungono ai nostri uffici e reindirizzarle in forma di servizio alle imprese? Ci abbiamo pensato, abbiamo fatto delle ipotesi e alla fine è stato convenuto di fare un portale internet con due requisiti principali: la freschezza della consultazione, ovvero il continuo aggiornamento delle notizie e delle immagini a scadenza giornaliera e la semplicità di consultazione grazie al moderno layout della pagina web. Lobiettivo è quello di mettere a disposizione delle aziende una finestra su tutto ciò che accade sul mondo del marmo, dal Distretto apuo-versiliese, agli altri principali comprensori lapidei italiani e al resto del mondo, ma non solo: versiliaproduce.it offre anche la possibilità grazie alla sezione Le tue news di partecipare in prima persona alla diffusione dei contenuti, inviando comunicati, segnalazioni ed immagini. I numeri ci dicono che il progetto funziona, le statistiche ci informano che il portale si è finora attestato su una media di 120 accessi giornalieri, cifra assolutamente dignitosa se pensiamo che non è passato che un mese dalla sua nascita. dopo neanche un mese dalla sua nascita. Articolata "ragnatela" di corrispondenti Aggiornamento quotidiano di foto e notizie La sezione "Le tue news..." per partecipare alla diffusione di comunicati La Giunta dellAssociazio ne degli Industriali della provincia di Lucca, ha definito lo scorso 6 Otto bre la nuova squadra del Presidente Guidi e ha tracciato unanalisi della situazione economica della Provincia. Con la nomina dei vice presidenti e con il conferimento definitivo delle deleghe a vice presidenti e consiglieri è pienamente operativa la squadra che affiancherà il Presidente Guidi alla guida dellorganizzazione di Palazzo Bernardini per il terzo mandato consecutivo, che gli era stato conferito nellAssemblea del giugno scorso. Sono stati nominati Vice Presidenti con le rispettive deleghe: Nicola Lattanzi di Out & About Srl (scuola e formazione), Pierluigi Pierallini di Gruppo Servizi Information Tec.(comunicazione e organizzazione aziendale), Tiziano Pieretti di Industria Cartaria Pieretti Spa (ambiente ed energia), Claudio Romiti di SCA Packaging Italia Spa (ricerca ed innovazione). Hanno ricevuto, inoltre, deleghe i Consiglieri incaricati: Paolo Carli di Henraux Spa (inter nazionalizzazione), Alessandro Colombini di Eurosak Spa (credito), Paolo Marcucci di Kedrion Spa (responsabilità sociale dimpresa), Stefano Varia di Varia Costruzioni Srl (infrastrutture). Della squadra di presidenza fanno parte anche: Nicola Giannecchini di Viping Srl, Presidente del gruppo Giovani con delega al marketing associativo; Jolanda Zambon di Metaform Lucchese Spa, delegata alla Piccola Industria e alla cultura dimpresa; Luciano Mancioli (Discovery Glaze Srl), ex Presidente con delega ai rapporti con Confindustria nazionale e regionale; Alberto Baraldi di Salov Spa e Vincenzo Poerio di Azimut Benetti Spa con delega ai progetti speciali. Il lavori della Giunta sono proseguiti con una discussione sulla situa zione economica attuale. Gli effetti della crisi ha affermato il Presidente Guidi - si stanno avvertendo anche nella nostra provincia, che proprio a partire dai primi mesi di questanno ha visto un forte aumento del ricorso alla Cassa integrazione guadagni e lavvio di un certo numero di procedure di riduzione di personale. Nei primi otto mesi sono state autorizzate 486.000 ore di cassa integrazione guadagni, pari a ben sette volte le ore autorizzate nellanalogo periodo del 2008. Tuttavia, come hanno anche confermato la maggior parte dei componenti la Giunta per i rispettivi settori non mancano alcuni deboli segni di inversione di tendenza per un arresto della contrazione. La nuova squadra del Presidente Guidi al terzo mandato consecutivo Anche Paolo Carli nel team Ha la delega all'internazionalizzazione Venerdì 2 ottobre si è svolta, presso la sede di Palazzo Bernardini dellAssociazione degli Industriali, lAssemblea annuale ordinaria del Gruppo Giovani Imprenditori della provincia di Lucca. Il Presidente Nicola Giannecchini ho commentato la situazione economica attuale nella nostra Provincia. Io credo ha affermato Giannecchini - che la speranza di invertire la negatività delle statistiche debba essere proporzionale alla capacità di creare nella nostra provincia una nuova cultura dellaccoglienza verso le imprese. Detto in parole semplici, significa riconoscere limpresa come bene comune, che non appartiene solo allimprenditore ma allintera comunità. Senza questa consapevolezza difficilmente potremo intravedere in tempi ragionevolmente brevi uninversione di tendenza. La crisi in atto sta rendendo ancora più impellente la necessità di esprimere nuove idee e nuovi modi di interpretare limpresa per mettere in atto rimedi che invertano la rotta, affrontando i problemi, se necessario, con scelte gestionali diverse. Noi giovani, sono sicuro, potremo sicuramente contribuire positivamente con gli stimoli nuovi di chi ha davanti a sé un futuro da costruire. Alla riunione è intervenuto, in qualità di ospite donore il Dr. Valter Olivieri (nella foto), responsabile delle relazioni con le persone in Ferrari Auto S.p.A., che ha illustrato le esperienze innovative di International Marketing e People Rewarding nella filosofia Formula Uomo della famosa casa automobilistica italiana. 6 7 I commenti degli operatori Dopo Marmomacc Cosmavexport ancora presente in fiera Tespili:"smentite le voci pessimistiche" Verona capolinea del settore? No davvero, anzi... Mauro Tespili, amministratore delegato di Tre Sorelle Srl, trading company con sede a Pietrasanta, in Provincia di Lucca. La società opera prevalentemente con il mercato giapponese. Ancora "cattiva" la crisi, ma a Tokyo sono previsti progetti molto importanti Gli investimenti in immagine delle grandi a Verona, fanno bene anche ai piccoli Impressioni su questa edizione di Marmomacc. A parte il primo giorno, buone sensazioni su qualità delle prospettive illustrate dai clienti e affluenza. Erano anni che non succedeva, per molti doveva essere la fiera capolinea del settore, invece abbiamo intravisto la luce alla fine del tunnel della crisi. Prematuro sancire la fine delle difficoltà, ma dalle conversazioni con i miei clienti del Giappone, ho visto un tratto comune - molto confortante - con quanto percepito nei corridoi fra gli espositori e cioè la voglia di non mollare. Ho incontrato clienti che non vedevo da anni e che pensavo di non rivedere neppure questanno: dicono che la crisi è ancora cattiva ma che ci sono anche dei progetti veramente importanti nellarea urbana di Tokyo. Non sottovaluterei il dato numerico della presenza del pubblico: senza aspettare i dati ufficiali, che ci fosse più gente del solito lo si è capito da alcuni banali indicatori come la difficoltà dei parcheggi, la coda al bar, agli ingressi in attesa di entrare. Se aggiungo che ho avuto richiesta di alcuni ordini direttamente in fiera, il mio giudizio sulla manifestazione di questanno non può che essere positivo. Tante aziende hanno rinnovato completamente i propri stand. Sono rimasto veramente colpito. Tanto qualità, buon gusto, voglia di far vedere al cliente belle cose; tante novità sulle finiture e la tendenza a presentare materiali di fascia alta, che può sembrare una forzatura in tempi di crisi, in realtà una scelta azzeccata. Perché? Soprattutto le grandi aziende, quelle che poi redistribuiscono il lavoro anche a quelle piccole, devono dare una sferzata, in un certo senso dare il buon esempio; in fiera hanno osato ed il messaggio era andiamo avanti, e miglioriamoci. E per i piccoli, per lartigiano, vedere i grandi che tirano è estremamente importante anche a livello psicologico, perché non viene meno la speranza e si rinnova lentusiasmo, molto importante negli affari. Ci parli del mercato giapponese: quali le sue caratteristiche oggi di un mercato che resta importante per il nostro export? E praticamente scomparso il distributore di lastre, mentre è rimasta la figura del marmista classico, quello che ha circa 50 dipendenti, con una buona penetrazione di mercato, che sa gestire anche commesse cut to size e nello stesso tempo fa anche da mero distributore. Per quanto riguarda il mercato delle marmette il discorso è completamente diverso e si deve fare unanalisi sotto due aspetti: competitività e distribuzione. Per quanto riguarda la prima, ben sappiamo che la Cina ha spazzato via la concorrenza; sul secondo aspetto si deve sapere che la vendita di marmette corre su binari che non sono quelli del marmista. Ci sono veri e propri professionisti delle tiles, veri e propri grossi distributori con ramificazione commerciale estesa a tutto il territorio della nazione, spesso con showroom importanti e molto accattivanti. Abbiamo visto tante nuove finiture. Benissimo per chi, come me, lavora sul Giappone. In un paese estremamente tradizionalista, prodotti lavorati in modo diverso dal solito sono una manna, perché rappresentano il nuovo e suscitano immediato interesse, anche verso gli architetti ed i progettisti. Mezzo secolo di servizio I premi della fedeltà al lavoro dovrebbero essere dati oltre agli uomini anche alle macchine. Chi più di questo camion Mack motore americano, carrozzeria iraniana se lo potrebbe meritare: in servizio ininterrotto dal 1964, 3 milioni di km percorsi, su e giù dallIran allEuropa, sempre guidato dal fedele autista Frdio. Alla fiera di Verona di questanno ha portato dei blocchi di marmo per una ditta espositore. Il ruolo del consorzio nella rassegna Ospiti presi per la gola Il consorzio anche questanno ha offerto ai propri soci unarea collettiva di 40 mq, al centro del padiglione più importante e frequentato. Le aziende che non erano presenti con proprio stand hanno potuto usufruire dei servizi dellarea Cosmavexport - allestita in collaborazione con la Camera di Commercio di Lucca - e incontrare clienti e fornitori in un ambiente gradevole e dinamico. Particolarmente alta la frequenza questanno, anche grazie alla degustazione di prodotti tipici della lucchesia: per tutti e 4 i giorni di fiera i rappresentanti delle aziende associate hanno potuto assaporare e offrire ai loro clienti farro allerba cipollina, focaccia di patate, linchetto fungato, biroldo garfagnino e birra di farro. Molto apprezzato lomag gio offerto dalla Camera di Commercio di Lucca a tut te le aziende che hanno esposto a Marmomacc 2009. Un paniere con far ro, olio, miele e le due pub blicazioni Guida agli agri turismi della Provincia e Nel paesaggio del vino e dellolio. I commenti degli operatori La fiera di Verona è passata: impressioni a freddo. Ogni anno più spettacolare, inutile negarlo. Si percepisce su questo palcoscenico la volontà di far sempre meglio e di distinguersi , ricorrendo a effetti di suoni, luci e colori per stupire il visitatore. Marmomacc è la sede di una gara al protagonismo, alla voglia di meravigliare Abbiamo visto tanta gente per i corridoi. Forse qualcosa meno come numero assoluto di presenze rispetto allanno scorso. Ma in compenso è migliorata la qualità del contatto: operatori più qualificati, più interessati e con richieste specifiche: se si ha a che fare con chiede insistentemente il dettaglio, la sfumatura del colore, è più probabile che laffare vada in porto ed in effetti abbiamo concluso qualche ordine in fiera . Ci sono state molte meno richieste generiche, generalistiche con accezione negativa, quelle che solitamente non portano a nulla se non a farti perdere tempo. Qualcuno ha detto che ha sentito tante lingue straniere. Gli stranieri in realtà a Marmomacc non sono mai mancati anche negli anni passati; più probabile che si siano riaffacciati areali come il Far East, per esempio lIndonesia, USA, America del Sud (questi ultimi un po spariti negli anni scorsi). Il ritorno degli USA è stato confermato da più espositori. Come interpretare il loro ritorno. E un timido segno di ripresa; fino ad oggi le aziende hanno adottato politiche di stretta sopravvivenza, si andava al minimo dei giri per sopravvivere, ci si muoveva poco. Ma ora si stanno definendo i contorni della crisi, passato lo shock iniziale la si comincia a conoscere e a sapere di cosa si parla. Forse si capisce anche come affrontarla. Le aziende del Distretto apuo-versiliese ha dato un segnale importante: cè crisi ma noi investiamo in nuova immagine. Importantissima la risposta delle cosidette grandi: è un messaggio forte che vuole lasciare poco spazio allimprovvisazione: si dice al cliente io ci sono e voglio darti anche un servizio migliore del precedente. Verona ha ribadito anche questo: un nuovo approccio verso il cliente da parte dellazienda; fino ad oggi tanti sedicenti operatori si sono sciacquati la bocca con frasi fatte sulla qualità, cortesia, affidabilità ed i recettori di questi messaggi si sono assuefatti . Oggi è necessario che dietro tali slogan ci sia sostanza e la nuova politica aziendale deve essere improntata sulla consapevolezza dei propri limiti. Troppo spesso ci sono stati casi di accettazione di qualsiasi tipo di lavoro, secondo landazzo del prendiamo tutto, poi si vede come fare. Questa condotta ha fatto solo danni ed ha sputtanato la filiera. Basta dare unocchiata ai siti delle aziende la cui professionalità on line non corrisponde in molti casi a quella reale. Nel passaggio dal negozio virtuale a quello reale hai uno shock perchè laspettativa viene smentita. E le crisi, in fondo hanno anche un risvolto positivo: fare pulizia di tanti operatori senza professionalità, approssimativi e senza scrupoli, attuando un selezione che lascerà sul campo soggetti più seri che sanno veramente lavorare. Un commento sulle nuove finiture abbiamo visto in fiera. I materiali presenti a livello mondiale sono moltissimi, ma quelli usati correntemente sono molti meno. Tante volte le aziende hanno presentato materiali nuovi con tanti proclami, per poi vederli ammuffire negli show-room. Sulle finiture i margini di crescita sono più ampi e questo la fiera lha dimostrato. Il materiale in sé non paga più, ma il renderlo più prezioso e abbellito da una nuova finitura lo rende più appetibile. Ho visto materiali già conosciuti resi più interessanti da una lavorazione finale nuova ed originale. Tendenza che diventerà realtà? Quella del dettaglio. Laspettativa del cliente è soddisfatta offrendo accessori di qualità molto elevata, con grande attenzione al particolare: dalla velocità con cui rispondi allemail a come fai costruire il bundle, allaccuratezza della foto in .jpg che spedisci. Il compratore percepisce che la cura del dettaglio significa cura del progetto in generale e lo apprezza. Non ha forse un fondo di verità il detto popolare chi più spende, più guadagna?. Davide Federigi, responsabile materiali della Barsimarmi Sas, con sede a Pietrasanta (Lu) Ridurre il gap fra il virtuale e la realtà Servono politiche improntate sulla consapevolezza dei propri limiti 8 I commenti degli operatori Marmomacc 2009 - Protagonisti che ci hanno fatto visita Diego Bovecchi e Elio Chelini, Bovecchi Srl Costanzo Volterrani, Savema Spa La previsione azzeccata Abbiamo incontrato Costanzo la vigilia della fiera, intento a seguire l'llestimento del nuovo stand Savema. Ecco cosa ci aveva detto. Marmomacc 2009 sarà lo spartiacque che ci dirà tanto sul futuro del nostro settore. Tante aziende, compresa la mia, hanno investito in tecnologia, nuove finiture ed anche nel modo di presentarsi con il proprio stand alle fiere. E questo è veramente importante: se in un momento di estrema difficoltà come quello attuale, gli imprenditori investono e rischiano nella ricerca di nuove soluzioni, significa che è forte la volontà di reagire e non subire passivamente la congiuntura negativa. Penso che sarà unedizione importante anche sotto laspetto visitatori; vengo da un recente viaggio in Italia presso clienti e fornitori e tutti hanno confermato la loro presenza a Verona 2009. Patrizia Pooli (TCT&T), Tania Gualdo (Toscana Promozione) e Marco Rossi (Rossi Celso) Gli architetti Silvia Della Bona e Alessandro Fiorentini Carlo Montani, testata giornalistica de "IlSole24Ore" Andrea Sacchelli, consulente Dai primi stand che vedo in allestimento, mi pare si possa parlare di tre elementi nuovi. La tendenza a rinunciare sempre più allesposizione del grezzo e semilavorato, per presentare invece al cliente il prodotto finito. Anche interlocutori come architetti e designer spesso oggi preferiscono vedere la lavorazione finale, sia perché a volte non conoscono bene i materiali, sia perché con un materiale che non dovrà essere ritoccato hanno meno difficoltà nella vendita. Questo fenomeno si è accentuato nellattuale periodo di crisi, con budget in molti casi ridotti rispetto a qualche anno fa. Secondo, ho limpressione che chi ha puntato su marketing e marchio subisca meno la crisi; terzo, tante imprese fino a ieri specializzate nella produzione di blocchi e lastre oggi hanno cambiato strategia e nei loro piazzali si vedono top, nuove finiture e innovazioni s t i l i s t i c h e e t e c n o l o g i c h e . (nella foto: Sacchelli accanto ad un lastra di Kaesar Brown, materiale tunisino, con lavorazione a pelle di coccodrillo della Decormarble Snc di Pietrasanta (Lu). Filippo Ceragioli (Filippo Ceragioli Inc.) e Fabrizio Rovai (Assessore Comune Pietrasanta) Il direttore di IMM Spa Paris Mazzanti e Carlo Baldassari (Edilmarmi Srl) Il Presidente Assomarmi, Nicola Lattanzi con Mauro Albano, brand manager di Veronafiere Gabriele Salvatori (Alfredo Salvatori Srl) e Fabrizio Palla (Savema Spa) "Tre elementi nuovi" Andrea Borghesi, GBC Marmi Srl "Torna di moda il Bianco" Andrea Borghesi (GBC Marmi Srl): Dopo tre giorni di fiera possiamo fare un bilancio sicuramente positivo, è stata una bella fiera con tanti contatti fin dalle prime ore. Abbiamo avute tante richieste per progetti che prevedono lutilizzo di Bianco, un marmo che ritorna come gradimento nel colore, anche se in realtà questo è un materiale che non ha mai subito la crisi. Dagli USA in effetti rimbalzano segnali di ripresa, anche se gli operatori americani chiedono materiali un po più commerciali di una volta quando invece volevano solo materiali di prima qualità. Marco Battù (Flow Europe GmbH) e Costanzo Volterrani (Savema Spa) Giuliano D'Angiolo Presidente Cosmave e Giorgio Bianchini Presidente Carrarafiere Kaveh Fazel e Shahram Sanati, Stone Association of Iran Folco Ghelardi e Annamaria Ferrari (Tenax Spa) Emanuele Centi (Tenax Spa) e Stefano Caccia (Presidente Cosmavexport) Il parere di chi veniva da fuori - Shahram Sanati (Stone Association of Iran) Onice senza fine Iran maggior produttore mondiale Shahram Sanati, direttore della Stone Association of Iran ci fornisce qualche numero: La riduzione del grezzo per lexport dellIran si può quantificare in circa il 20%, ma verso la Cina questo numero scende al 5%. Verso lItalia la riduzione dellexport iraniano è del 60%, segno delle difficoltà che il vostro paese attraversa. Il materiale che pare non soffrire la crisi è lonice: lIran è il maggior produttore al mondo, con le cave che si trovano nel nord e nel sud del paese. I compratori italiani stanno attenti alla qualità e vanno sempre per la prima scelta; i cinesi comprano tutto. Infine, una curiosità: lo sapevate che al mondo in termini di quantità cè più oro che onice? 9 Molto fermento nell'estate 2009 - Tanti eventi Pietrasanta Con Palladia il marmo trova nuove soluzioni Protagonista, la GBC Marmi Srl Palladia è una creazione della GBC Marmi Srl per la realizzazione di progetti nel luxury interior design, sposando il design italiano con linnovazione nei materiali e nelle tecnologie costruttive. Lesordio nel corso dellestate è stato estremamente positivo: con la collaborazione della Zefiro Srl di Empoli società specializzata nella produzione di tessuti darredamento - è stata allestita una suggestiva mostra che ha combinato, in originali soluzioni darredo, il prestigioso marmo di Carrara con tendaggi e parati di alta qualità. LAssociazione Culturale EXMARMI, presieduta da Lorenzo Martino Toni, è stata costituita questanno ed ha lo scopo di valorizzare, migliorare e consolidare il patrimonio culturale della zona di Pietrasanta e dintorni. È nata così, a due passi dal centro, una factory dove si realizzano progetti, si frequentano corsi e seminari di teatro, musica, danza, dizione, tecnica cinematografica, scuola di clown, teatro per ragazzi, esposizioni di artisti, pittori, scultori, allestimenti di spettacoli teatrali. Il laboratorio è un luogo che vuole essere insieme antica bottega degli artigiani e approccio alle tecnologie del sapere contemporaneo, dove ospitare gruppi di teatro e danza, rassegne espositive di pittura, scultura, video istallazioni e progetti di tutti gli scultori che a Pietrasanta e che non trovano spazio nelle esposizioni cittadine. ExMarmi Factory per giovani Levento espositivo dellestate a Pietrasanta è stato The animals count down, di Stefano Bombardieri. Balene, rinoceronti, elefanti e ippopotami hanno popolato il mirabolante universo creativo, trasformando la città in una grande arca di Noè, per un grido di allarme sul tema degli animali in via destinzione e lanciare un monito sul futuro del pianeta. La giungla metropolitana ha portato in città migliaia di persone: un bel risultato per il giovane artista bresciano che, consacrato nel 2007 alla Biennale di Venezia, espone a Parigi, Monaco, Basilea, con importanti collaborazioni artistiche c ome quella con Vinicio Capossela. Ciulla Con Polvere di stele è tornato ad esporre a Pietrasanta,, Girolamo Ciulla, lo scultore di Caltanisetta che ha come temi principali il mito, luomo ed i suoi sogni. Il suo riconoscibilissimo esercizio sul Travertino è il risultato di un appassionato viaggio nella s c u l t u ra a n t i c a , ro m a n a , g re c a e contemporanea. Il giallo La grande mostra in Piazza Duomo Una mattina dei primi giorni della mostra, ad inizio estate, i cittadini di Pietrasanta non vedono più Gaia, la bambina che trascina lenorme balena verso un rifugio sicuro, salvando il mondo e la natura. Smentite le voci di un furto o di un atto vandalico, emerge la verità: coinvolta in una partita di calcio un po troppo turbolenta e presa a pallonate da ragazzini, è stata danneggiata; da qui la sua scomparsa per riapparire al suo posto dopo il restauro in laboratorio. L'aquila ha preso il volo E stata completata in Luglio la scultura raffigurante un'aquila reale dello scultore Robin Bell, destinata alla villa in Portogallo di un industriale inglese. Robin Bell ha curato i dettagli a livello maniacale: nei suoi studi di anatomia animale ha scoperto che laquila reale ha 12 tipi di piume diverse; così anche lartista le ha incise tutte diverse luna dallaltra. Per scolpire gli artigli, Bell si è rivolto ad una delle sole due ditte esistenti al mondo specializzate nella vendita di scheletri di animali 10 Siamo andati a visitarlo Il Museo del Marmo di Carrara è stato recentemente ristrutturato Qui, dove batte il cuore della città Il Museo Civico del Marmo è sorto nel 1982, su iniziativa del Comune di Carrara, con lo scopo di raccogliere e documentare le testimonianze del settore del marmo del territorio, permettendone la valorizzazione e la conservazione. Nel corso degli anni, il Museo è diventato la sede della memoria storica della città, trasformandosi in un centro unico al mondo per lo studio e la ricerca, specializzato nella locale cultura lapidea, dallepoca romana ai giorni nostri. L'intervista Giovanna Bernardini Quando è nato il Museo? Il Museo fu ultimato nel 1982. Gli architetti curatori furono Pisani, Lenzi, e Bienaimè che lavorarono sulledificio che in origine ospitava gli uffici della IMM sul viale che collega la città al mare, a due passi dal centro. Per iniziativa di chi? Come volontà dellamministrazione comunale di allestire unesposizione di reperti, sede di una marmoteca e di tutto ciò che poteva testimoniare la memoria storica del territorio apuano. Un museo che fosse la fotografia della città e della lavorazione del marmo, delle tecniche, dellarcheologia romana e di quella industriale, per offrire uno spaccato della realtà storica di Carrara. Recentemente è stato ristrutturato. Quali sono stati i cambiamenti? Sono state applicate le più recenti tecnologie della comunicazione, come linstallazione multimediale curata da Studio Azzurro di Milano che ha creato su un pannello icone di libri che possono essere sfogliati con la modalità touch-screen: sfiorando le pagine, si avvia la narrazione che accompagna il visitatore attraverso i Giovanna Bernardini diversi ambiti della storia locale. è Assessore alla Cultura Ci sono nuove sezioni? del Comune di Carrara. Una parte del museo, in particolare, agisce sul livello emozionale: Con il dirigente Ildo Fusa si tratta del mucchio dei ricordi, una montagnola di polvere di ni è la responsabile marmo su cui, grazie a speciali proiettori, si accumulano i cibi del del Museo del Marmo cavatore (aringhe, lardo, pane, frutta), i suoi abiti (il mattalò ovvero la giacca da lavoro, i pantaloni, le scarpe, la cintura), gli attrezzi del lizzatore e quelli dal cavatore ed infine una serie di cartoline della città, Carrara, oggi molto cambiata. I 5 gruppi di immagini sono Statuetta votiva di Diana intervallati da un vento che li spazza via e dal passaggio di una nube Artemide, ritrovata a Fos che introduce gli altri. Tanta emozione suscita anche la galleria dei sacava nel 1925 in uno volti, con i racconti spesso accompagnati dalla lacrime dei strato di argilla protagonisti di diversi categorie di lavoratori come lizzatori, scultori, padroni marittimi, camionisti, storici e persino un ingegnere della sicurezza. Abbiamo voluto raccogliere le testimonianze di tali personaggi per cercare di raccontare nel modo più efficace possibile - attraverso la viva voce ed il loro volto - la realtà del mondo del marmo ed il suo ruolo nella storia della nostra città. Ascoltandoli, riusciamo a capire la lizzatura, il taglio dei blocchi, il trasporto a valle per l'imbarco fin dai tempi dei Romani ed anche come e perché il movimento anarchico si diffuse fra gli stessi cavatori. Che tipologia di pubblico visita il Museo? Scuole, turisti stranieri, architetti, progettisti e ingegneri che vengono per conoscere i materiali da utilizzare come complementi di arredo pubblico e privato. La presenza di scolaresche e professionisti è molto importante perché da una parte si rafforza la valenza didattica e lidentità storica di appartenenza al territorio, dallaltra si offre la possibilità di conoscere le potenzialità che il marmo ha nellarchitettura e nel design. Abbiamo la presenza anche di storici ed ricercatori, come la recente visita di una ricercatrice di Harward arrivata per conoscere i materiali che utilizzava Michelangelo. Inoltre, diverse aziende del comprensorio portano i clienti interessati allaspetto culturale e storico oltre che all'acquisto. Nella vicina Versilia non se ne sente molto parlare. Come viene svolta la promozione? Le iniziative vanno dallassiduo contatto con le scuole ad eventi particolari come le tre serate di commemorazione dellallunaggio degli americani nel 1969, dai saggi di musica alla presentazione di libri; cè poi un contatto costante con i quotidiani locali per diffondere le nostre attività, in modo che la cittadinanza legga in continuazione del Museo. Per quanto riguarda il web, oltre al link sul sito del Comune, cè la comunicazione mirata verso gli ordini degli architetti, progettisti, ingegneri, designer e verso i personaggi più noti della cultura, dellarte, del giornalismo. Frequenti pure i contatti con la direzione del IED (Istituto Europeo del Design). Altro tipo di promozione sistematica è quella verso i frequentatori dei luoghi di aggregazione come bar, ristoranti, pub, palestre, campi sportivi, etc. Nostre brochure sono allAPT, negli alberghi, nei campeggi ed in tutte le vetrine dei negozi di Carrara cè un adesivo del Museo. A fronte di tutta questa attività promozionale devo dire che purtroppo non ci sono risorse finanziare importanti che il bilancio del comune assegna al Museo, dunque ci dobbiamo un po arrangiare. Ci sono progetti particolari, riguardanti il Museo, a cui state lavorando? Inserire il Museo nella rete museale della città, affiancandolo al Museo delle Arti Plastiche nellex convento di S.Francesco e allo spazio della Padula, strutture anchesse con forte vocazione al marmo con sezioni dedicate ai grandi scultori che hanno frequentato Carrara. In fase di definizione è anche un progetto in collaborazione con la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, diretta dal Prof. Massimo Bergamasco, che prevede la rappresentazione virtuale delle opere in Bianco Carrara di Michelangelo Buonarroti. Con la collaborazione di Ilaria Tusini Il giardino esterno del Museo ospita testimonianze di archeologia indu striale. Sono conservati alcuni esempi di macchinari, impiegati fino alla metà del 900, per lestrazione e la la vorazione del marmo nelle cave e nei labo ratori artigianali: lottocentesca locomotrice a vapore (poi utilizzata a fine carriera come schiacciasassi stradale), lultimo esemplare originale di vagone della ferrovia marmifera per il tra sporto a valle dei blocchi, il grande telaio multilama (sotto a si nistra) detto cala corda e la ruota pesca tora (sotto a destra) per la segagione. Le sezioni del museo 1. Archeologia romana e storia del territorio Storia della città e delle cave, con reperti romani 2. Archeologia industriale Il legame fra cava e botteghe artigianali 3. Applicazioni tecniche Esempi di applicazioni sperimentali del marmo nell'arredo 4. Marmoteca La più ricca d'Italia,con 313 campioni di marmi 5. Calchi Riproduzioni di rilievi della facciata del duomo di Carrara e delle iconee marmoree presenti nelle strade cittadine. 6. Spazio Multimediale Dare voce alla millenaria cultura del marmo, usando le nuove tecnologie audio-visive Le novità Allingresso del Museo ci accoglie il mucchio dei ricordi, una montagnola di polvere di marmo su cui si accumulano le immagini i cibi del cavatore, i suoi abiti, i suoi attrezzi. Un vento ed una nube che passano sul mucchio, fanno da transizione da un gruppo allaltro. Tanta emozione traspare dai racconti dei protagonisti del mondo del marmo: lizzatori, camionisti, capitani di navi spesso con le lacrime agli occhi e in stretto dialetto carrarino - raccontano anedotti, episodi, fatti di vita. La galleria dei video con le testimonianze di chi il marmo ce lha nel sangue, è un efficacissimo modo per cogliere lintima 11 Operatori da USA, Russia e Golfo in visita al comprensorio locale La grande professionalità degli artigiani versiliesi Le richieste degli architetti USA "Più storia sui vostri prodotti" Il gruppo che ha accolto la delegazione a Pietrasanta: da sin., Marco Ragone (IMM), Adolfo Agolini (Artigianart), Osvaldo Bertuccelli e Carol Lucchesi di Luccapromos,Fabrizio Rovai (Comune di Pietrasanta e Giuliano D'Angiolo (Cosmave) Carol Lucchesi con Julia Muntian, Trade Analyst settore edilizia e materiali da costruzione di ICE Mosca: gettate le basi per una missione in Russia nel prossimo mese di Febbraio. Obiettivo: portare le eccellenze del nostro comparto lapideo nel cuore del mercato russo Nellambito del Progetto Lapideo INTERREG 2008-2009, co-finanziato da ICE e da Regione Toscana, assieme ad altre cinque Regioni (Sardegna, Sicilia, Liguria, Veneto e Puglia), si è svolta dal 1 al 4 Novembre scorsi una iniziativa, I Sentieri della Pietra, che ha visto larrivo in Toscana di una delegazione di circa 30 architetti provenienti da USA, Russia ed area del Golfo. In programma la visita a cave ed impianti di lavorazione, per far conoscere la vasta gamma di materiali lapidei che si scavano in Toscana e lavanguardia tecnologica delle aziende che operano nel nostro comprensorio. Nella giornata del 2 Novembre gli operatori esteri sono stati ospiti a Pietrasanta dove nel Chiostro di S.Agostino hanno ricevuto il benvenuto dallAssessore al Turismo e Attività Produttive Fabrizio Rovai e dal Presidente di LuccaPromos, Osvaldo Bertuccelli. Nel corso della giornata si è svolta la visita al Museo dei Bozzetti e la conferenza stampa durante la quale il Presidente di Cosmave a Artigianart, Giuliano DAngiolo e Adolfo Agolini, hanno presentato le proprie associazioni e distribuito il materiale promozionale delle aziende. Mini interviste La parola ai protagonisti I nostri clienti sono molto interes sati ad avere maggiori informazioni ed foto sulla storia del prodotto che essi acquistano. Sanno, molto in ge nerale, del grande prestigio di Car rara e del suo marmo, ma niente di più. Sarebbe un ottimo servizio se noi progettisti riuscissimo a dare loro più notizie non solo a livello tecnico ma anche su some nasce il prodotto e come raggiunge il suo aspetto definitivo. La tradizione e la storia fanno molto presa sul po polo americano. Lassociazione Italiana Divina Misericordia, con sede a Corato (Bari), in occasione del 31° anniversario di Pontificato di Giovanni Paolo II, ha voluto donare alla città di Cracovia un monumento raffigurante il Pontefice, su esplicita richiesta del Cardinal Stanislao Dziwisc. La scultura rappresenta il Papa in età giovane ed è tratta da una immagine - inedita perché coperta dai diritti dautore dello Stato Vaticano che risale allottobre 1983, quando il Santo Padre si recò in visita apostolica a Baltimora (Usa). Il monumento, alto un metro e 89, ovvero la misura reale di quando il Woytila aveva 53 anni, è stata scolpita da Massimo Galleni di Pietrasanta da un blocco di Bianco Carrara donato dalla Blitz Graniti di Giovanni Lo Iacono, ditta associata al nostro consorzio. Sul frontespizio della base della scultura si trova una M sormontata da una T che ra p p res e nta l o ste m m a Pontificale Totus Tuus Maria rivolto alla Vergine Maria a cui Wojtyla aveva dedicato il suo lunghissimo pontificato. Il bozzetto del viso e busto in polvere di alabastrino realizzato da Galleni, è stato donato all Aeroporto di Bari-Palese, intitolato proprio a Karol Wojtyla, e posizionato nella cappella del terminal. Gli architetti Scott Hutton, di Filadelfia, a sinistra e Jonathan Hammond, di Davis, California Joanna Beres, architetto, di Pittsburg, Pennsylania "La crisi ha ancora grande impatto. I costruttori hanno ancora paura di spendere troppo e il parametro di riferimento è sempre il prezzo. Anche a scapito della qualità" Tenax Karol Wojtyla rinasce a Pietrasanta Dalla Polonia sono arrivati a Pietrasanta il Cardinale Sta nislao Diwiczi e il Mons. Pawel Ptasznik (Se gretario di Sta to Vaticano del la Sezione Polacca): loro compito, la su pervisione dei lavori di proce dimento della scultura. Lo scultore Massimo Galleni al lavoro sul bozzetto 12 A Lucca un museo da vivere in ogni sua parte The living museum ll Lucca Center of Contemporary Art (Lu.C.C.A.) prende vita negli spazi rinascimentali di Palazzo Boccella, nel centro di Lucca, portando per la prima volta in Toscana una concezione nuova di museo. Non solo un luogo dove visitare mostre darte, ma uno spazio completamente interattivo, aperto a molteplici esperienze, dove tante idee culturali alternative coinvolgono target di pubblico differenti e dove si può usufruire di unampia gamma di servizi: larte, il relax, la musica, la regia olfattiva, la lettura e il divertimento. Una struttura polivalente che è contenitore di opere darte, spazio educativo, ma anche il posto ideale dove fermarsi a leggere un libro, prendere un caffè fissare un meeting di lavoro o concedersi una pausa, ascoltare musica dal vivo o partecipare a un lunch a pochi metri dalle opere darte in mostra. Dopo la mostra inaugurale "Un mondo visivo nuovo. Origine, Balla, Kandinsky e le astrazioni degli anni 50" sul tema dellarte astratta, si sono tenuti Art on the notes di Christian Balzano, e i cortometraggi della rassegna Point of View: An Anthology of the Moving Image, in collaborazione con il Festival Suoni & Visioni (antologica di undici video firmati da alcune delle figure più importanti del cinema, della videoarte e dell'immagine digitale come Francis Alys, David Claerbout e Douglas Gordon. Attualmente, fino al 6 Dicembre 2009, si terrà la mostra Man Ray The Fifty Faces of Juliet 1941-55, a cura di Janus e Maurizio Vanni Info: Lu.C.C.A., Via della Fratta, 36, Lucca Tel. 0583 571712 - Fax. 0583 950499 www.luccamuseum.com