RASSEGNA STAMPA del 29/08/2013
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RASSEGNA STAMPA del 29/08/2013
RASSEGNA STAMPA del 29/08/2013 Sommario Rassegna Stampa dal 28-08-2013 al 29-08-2013 28-08-2013 ANSA Trovato corpo ragazza scomparsa domenica ............................................................................................ 1 28-08-2013 Adnkronos Alpinista precipita per 1000 metri sul Monte Bianco: inutili i soccorsi ..................................................... 2 28-08-2013 Adnkronos In Friuli Venezia Giulia in fumo 1.500 ettari bosco ...................................................................................... 3 28-08-2013 Adnkronos Gorizia: trovato corpo ragazza scomparsa domenica ................................................................................ 4 28-08-2013 AgenParl FVG: PANONTIN, BILANCIO EMERGENZA INCENDI .................................................................................. 5 28-08-2013 AgenParl VENETO: TROMBE D'ARIA E MALTEMPO GIUNTA REGIONALE DICHIARASTATO DI CRISI ................ 6 28-08-2013 Asca Veneto/Maltempo: dichiarato stato di crisi .................................................................................................. 7 28-08-2013 Blitz quotidiano Zina Srebrnic trovata morta in un bosco vicino a Gorizia: forse suicidio ................................................ 8 28-08-2013 Il Canavese Dopo ore di paura salvati dal Soccorso Alpino tre escursionisti rimasti bloccati al Colle Perduto....... 9 29-08-2013 Corriere delle Alpi (senza titolo).................................................................................................................................................. 10 28-08-2013 Corriere delle Alpi.it Stato di crisi per maltempo 13-14 agosto................................................................................................... 11 28-08-2013 La Gazzetta di Mantova festa solidale spi per gli anziani colpiti dal terremoto .............................................................................. 12 29-08-2013 La Gazzetta di Mantova cento case danneggiate il nubifragio costa caro ...................................................................................... 13 28-08-2013 Il Giornale della Protezione Civile San Bernardo eroe: salva la padrona 80enne dopo notte all'addiaccio.................................................. 14 28-08-2013 Il Giornale di Vicenza Un incendio in collina L'allarme dei cittadini ............................................................................................. 15 28-08-2013 Il Giorno (Milano) MILANO IL TERREMOTO dell'Aquila «è stata una prov............................................................................ 16 28-08-2013 Il Giorno (Milano) Senza titolo.................................................................................................................................................... 17 28-08-2013 Globalist.it Gorizia: ritrovata morta la ragazza scomparsa.......................................................................................... 18 28-08-2013 L'Arena.it Maltempo di metà agosto Dichiarato lo stato di crisi................................................................................ 19 28-08-2013 L'Arena.it Brevi............................................................................................................................................................... 20 29-08-2013 Libertà Per il Soccorso alpino una nuova sede operativa da ottobre in alta Valnure......................................... 21 29-08-2013 Il Messaggero Veneto incendi, la regione recita il mea culpa ........................................................................................................ 22 29-08-2013 Il Messaggero Veneto (senza titolo).................................................................................................................................................. 23 29-08-2013 Il Messaggero Veneto acqua e fango nemici di pontebba.............................................................................................................. 24 29-08-2013 Il Messaggero Veneto oggi la cerimonia a pontebba, sabato a ugovizza ..................................................................................... 25 29-08-2013 Il Messaggero Veneto bruno e gerti spazzati da acqua e fango .................................................................................................... 27 28-08-2013 Padova news Nuova scossa di terremoto a Gubbio, la terra trema anche in Lunigiana............................................... 29 28-08-2013 Pordenone Oggi Gorizia, scomparsa una 17enne. Continuano, senza soste, le ricerche ................................................. 30 29-08-2013 La Provincia di Varese Ha insegnato a gestire le emergenze In prima linea tra terremoti e alluvioni......................................... 31 28-08-2013 Savona news Frana Vezzi Portio, strada riaperta con un mese d'anticipo..................................................................... 32 28-08-2013 Savona news Quiliano, al via i lavori per la frana di Rovascia ........................................................................................ 33 28-08-2013 La Stampa (Aosta) Courmayeur aspetta il super vallo .............................................................................................................. 34 28-08-2013 La Stampa (Savona) Frana di Roviasca, lavori per 95 mila euro................................................................................................. 35 28-08-2013 La Stampa (Vercelli) Castellengo, perizia del geologo sulla frana.............................................................................................. 36 28-08-2013 Trentino Online Frana Campodenno, nuovi aiuti .................................................................................................................. 37 29-08-2013 La Tribuna di Treviso bomba d'acqua: strade e case inondate..................................................................................................... 38 Data: ANSA 28-08-2013 Trovato corpo ragazza scomparsa domenica - Friuli Venezia Giulia - ANSA.it ANSA "Trovato corpo ragazza scomparsa domenica" Data: 29/08/2013 Indietro Trovato corpo ragazza scomparsa domenica Nessun segno di violenza, ipotesi suicidio 28 agosto, 18:48 salta direttamente al contenuto dell'articolo salta al contenuto correlato Indietro Stampa Invia Scrivi alla redazione Suggerisci () (ANSA) - TRIESTE, 28 AGO - E' stata trovata morta la ragazza di 17 anni scomparsa da casa domenica pomeriggio. Il suo corpo è stato trovato nei boschi sul Monte Calvario, tra Gorizia e Lucinico. Secondo quanto si è appreso, la ragazza potrebbe essersi suicidata. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenze. Alle ricerche hanno partecipato forze dell'ordine, Protezione civile regionale e Soccorso alpino. (ANSA). Argomento: NORD Pag. 1 Data: 28-08-2013 Adnkronos Alpinista precipita per 1000 metri sul Monte Bianco: inutili i soccorsi - Adnkronos Valle d'Aosta Adnkronos "Alpinista precipita per 1000 metri sul Monte Bianco: inutili i soccorsi" Data: 28/08/2013 Indietro Alpinista precipita per 1000 metri sul Monte Bianco: inutili i soccorsi ultimo aggiornamento: 28 agosto, ore 18:04 Aosta - (Adnkronos) - L'incidente è avvenuto a 4.600 metri, sul versante italiano. Sul posto gli uomini del Soccorso Alpino Valdostano e la Guardia di Finanza di Entreves commenta 0 vota 1 invia stampa Tweet Aosta, 28 ago. - (Adnkronos) - Un alpinista e' precipitato per circa 1000 metri ed e' morto mentre con un compagno stava rientrando dalla salita sul Monte Bianco. L'incidente e' avvenuto a 4.600 metri sul versante italiano del Monte Bianco. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Soccorso Alpino Valdostano e la Guardia di Finanza di Entreves. Argomento: NORD Pag. 2 Data: Adnkronos 28-08-2013 In Friuli Venezia Giulia in fumo 1.500 ettari bosco - Adnkronos Friuli Venezia Giulia Adnkronos "In Friuli Venezia Giulia in fumo 1.500 ettari bosco" Data: 29/08/2013 Indietro In Friuli Venezia Giulia in fumo 1.500 ettari bosco ultimo aggiornamento: 28 agosto, ore 20:35 Udine - (Adnkronos) - Il primo bilancio dell'emergenza incendi è stato fatto a Palmanova, sede della sala operativa della Protezione civile regionale: l'utilizzo degli elicotteri della Protezione civile regionale è costato 1,5 milioni di euro commenta 0 vota 1 invia stampa Tweet Udine, 28 ago. - (Adnkronos) - Gli incendi che tra il 14 luglio e il 24 agosto hanno devastato il Friuli Venezia Giulia, hanno compromesso in totale 1.500 ettari di bosco. In particolare il 12 agosto erano in corso in tutta la regione ben 12 incendi boschivi, di varia gravita', dal Carso alla montagna. Il solo utilizzo degli elicotteri della Protezione civile regionale e' costato 1,5 milioni di euro. E oggi l'assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, firma il decreto con il quale vengono stanziati 800.000 euro per mettere in sicurezza in modo definitivo i versanti della Val Raccolana, che e' stata la piu' devastata dal fuoco. Il primo bilancio dell'emergenza incendi e' stato fatto a Palmanova (Udine), sede della sala operativa della Protezione civile regionale. Si e' trattato di "Una situazione del tutto eccezionale, affrontata in modo adeguato, in termini di uomini e mezzi", ha affermato Panontin. "L'emergenza - ha detto Panontin - si chiude con danni ambientali non indifferenti, ma senza aver coinvolto persone e proprieta'. Il sistema regionale antincendi boschivi ha funzionato e desidero per questo ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per affrontare gli incendi: la Protezione civile e in particolare i volontari, il Corpo forestale regionale, i Vigili del Fuoco". Il direttore regionale della Protezione civile, Guglielmo Berlasso, ha quindi illustrato la gravita' della situazione nei comuni di Pontebba-Pietratagliata e Chiusaforte-Monte Jovet. Hanno agito in modo combinato, ha spiegato, la morfologia impervia dell'area, il particolare tipo di vegetazione e fattori climatici del tutto eccezionali, che non si verificavano da anni: assenza di piogge, direzione del vento, temperature elevatissime e tempo straordinariamente secco. Tutto cio' ha provocato la rapidissima propagazione degli incendi. Le risorse impiegate, come uomini e mezzi (elicotteri, canadair), ha sottolineato Berlasso, sono state del tutto adeguate alla gravita' della situazione. Il 21 settembre, ha infine annunciato l'assessore Panontin, e' in programma, al Centro operativo della Protezione civile a Palmanova, la riunione di chiusura dell'emergenza del luglio-agosto 2013, nel corso della quale saranno ringraziati tutti coloro che hanno contribuito a spegnere gli incendi. Argomento: NORD Pag. 3 Data: Adnkronos 28-08-2013 Gorizia: trovato corpo ragazza scomparsa domenica - Adnkronos Cronaca Adnkronos "Gorizia: trovato corpo ragazza scomparsa domenica" Data: 29/08/2013 Indietro Gorizia: trovato corpo ragazza scomparsa domenica ultimo aggiornamento: 28 agosto, ore 18:47 commenta 0 vota 1 invia stampa Tweet Gorizia, 28 ago. - (Adnkronos) - Il corpo della ragazza di 17 anni, Ziva Srebrnic, scomparsa dalla sua casa di Lucinico, una frazione di Gorizia, domenica pomeriggio, e' stato ritrovato nel pomeriggio sul monte Calvario, che sovrasta Gorizia. Il ritrovamento sarebbe stato effettuato dalle unita' cinofile della Protezione Civile Regionale, che ha partecipato alle ricerche della ragazza con 25 squadre, 84 volontari e 9 unita' cinofile. Con la Protezione Civile Regionale hanno collaborato le squadre del Soccorso alpino. Nelle ricerche sono stati impegnati Carabinieri, finanzieri e Vigili del fuoco. Argomento: NORD Pag. 4 Data: AgenParl 28-08-2013 FVG: PANONTIN, BILANCIO EMERGENZA INCENDI - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica AgenParl "FVG: PANONTIN, BILANCIO EMERGENZA INCENDI" Data: 28/08/2013 Indietro Mercoledì 28 Agosto 2013 15:37 FVG: PANONTIN, BILANCIO EMERGENZA INCENDI Scritto da com/cpi Dimensione carattere Riduci grandezza carattere incrementa grandezza carattere Stampa E-mail Valuta questo articolo 12345 (AGENPARL) - Palmanova, 28 ago - "Una situazione del tutto eccezionale, affrontata in modo adeguato, in termini di uomini e mezzi". L'assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, ha tracciato oggi, nella sede centrale di Palmanova, un bilancio dell'emergenza incendi che ha interessato il Friuli Venezia Giulia tra metà luglio e il 24 agosto scorso, con particolare gravità in Val Raccolana. Panontin era affiancato da Sergio Bolzonello, vicepresidente e assessore alle Attività produttive, che ha competenza sul Corpo forestale regionale, dal comandante provinciale di Udine dei Vigili del fuoco Doriano Minisini e da un rappresentante dei forestali. "L'emergenza - ha detto Panontin - si chiude con danni ambientali non indifferenti, ma senza aver coinvolto persone e proprietà. Il sistema regionale antincendi boschivi ha funzionato e desidero per questo ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per affrontare gli incendi: la Protezione civile e in particolare i volontari, il Corpo forestale, i Vigili del fuoco". È stato il direttore regionale della Protezione civile, Guglielmo Berlasso, a illustrare la gravità della situazione nei Comuni di Pontebba-Pietratagliata e Chiusaforte-Monte Jovet. "Hanno agito in modo combinato la morfologia impervia dell'area, il particolare tipo di vegetazione e fattori climatici del tutto eccezionali, che non si verificavano da anni: assenza di piogge, direzione del vento, temperature elevatissime e tempo straordinariamente secco. Tutto ciò ha provocato la rapidissima propagazione degli incendi. Le risorse impiegate, come uomini e mezzi (elicotteri, canadair) - ha sottolineato Berlasso - sono state del tutto adeguate alla gravità della situazione, tenuto conto che il 12 agosto erano in corso in tutto il Friuli Venezia Giulia ben 12 incendi boschivi, di varia gravità, dal Carso alla montagna". "Il 21 settembre - ha annunciato l'assessore Panontin - è in programma al Centro operativo di Palmanova della Protezione civile la riunione di chiusura dell'emergenza del luglio-agosto 2013, nel corso della quale saranno ringraziati tutti coloro che hanno contribuito a spegnere gli incendi, che hanno compromesso in totale 1.500 ettari di bosco". Intanto si fanno i primi conti. Il solo utilizzo degli elicotteri della Protezione civile regionale è costato 1,5 milioni di euro. Proprio oggi l'assessore Panontin firma il decreto con il quale vengono stanziati 800 mila euro per mettere in sicurezza in modo definitivo i versanti della Val Raccolana. |cv Argomento: NORD Pag. 5 Data: 28-08-2013 AgenParl VENETO: TROMBE D'ARIA E MALTEMPO GIUNTA REGIONALE DICHIARAST ATO DI CRISI - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica AgenParl "VENETO: TROMBE D'ARIA E MALTEMPO GIUNTA REGIONALE DICHIARASTATO DI CRISI" Data: 28/08/2013 Indietro Mercoledì 28 Agosto 2013 13:30 VENETO: TROMBE D'ARIA E MALTEMPO GIUNTA REGIONALE DICHIARASTATO DI CRISI Scritto da com/red Dimensione carattere Riduci grandezza carattere incrementa grandezza carattere Stampa E-mail Valuta questo articolo 12345 (AGENPARL) - Venezia, 28 ago - Sulla scorta delle rilevazioni e delle ricognizioni dei danni che gli enti locali interessati hanno nel frattempo comunicato alla Regione, il Presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato oggi la dichiarazione di "Stato di Crisi" per gli effetti degli eccezionali eventi atmosferici verificatisi il 13 e 14 agosto scorso in alcuni Comuni delle Province di Rovigo, Verona e Padova. Il provvedimento è finalizzato a fronteggiare l'emergenza conseguente ai nubifragi di quei giorni, accompagnati da grandine e da fortissime raffiche di vento con velocità anche superiori ai 100 km orari.. I territorio colpiti ssono localizzati nei Comuni di Badia Polesine, Bagnolo di Po, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Fiesso Umbertiano, Fratta Polesine, Frassinelle Polesine, Giacciano con Baruchella, Pincara, San Bellino e Trecenta (per la provincia di Rovigo), Castagnaro, Cerea, Legnago e Salizzole (per la provincia di Verona) e Masi (per la provincia di Padova). I Comuni hanno fatto pervenire all'Unità di Progetto Protezione Civile della Regione segnalazioni dalle quali emergono danni ingenti soprattutto alle strutture sia del settore agricolo sia di quello industriale, oltre che a soggetti privati. Il Decreto consente di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi calamitosi. Eventuali Comuni danneggiati dalle avversità possono chiedere integrazione dell'estensione geografica dell'evento entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto del Presidente Zaia nel Bollettino Ufficiale della Regione. Qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, l'Unità di Progetto Protezione Civile è autorizzata a ricorrere alle risorse del "Fondo regionale di Protezione civile" per le spese di attivazione del Volontariato; per consentire interventi di carattere urgente necessari a garantire la pubblica incolumità e le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione; ad acquisire con procedure d'urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza. |cv Argomento: NORD Pag. 6 Data: Asca 28-08-2013 Veneto/Maltempo: dichiarato stato di crisi - ASCA.it Asca "Veneto/Maltempo: dichiarato stato di crisi" Data: 28/08/2013 Indietro Veneto/Maltempo: dichiarato stato di crisi 28 Agosto 2013 - 14:18 (ASCA) - Venezia, 28 ago - Sulla scorta delle rilevazioni e delle ricognizioni dei danni che gli enti locali interessati hanno nel frattempo comunicato alla Regione, il Presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato oggi la dichiarazione di ''Stato di Crisi'' per gli effetti degli eccezionali eventi atmosferici verificatisi il 13 e 14 agosto scorso in alcuni Comuni delle Province di Rovigo, Verona e Padova. Il provvedimento e' finalizzato a fronteggiare l'emergenza conseguente ai nubifragi di quei giorni, accompagnati da grandine e da fortissime raffiche di vento con velocita' anche superiori ai 100 km orari. I territorio colpiti ssono localizzati nei Comuni di Badia Polesine, Bagnolo di Po, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Fiesso Umbertiano, Fratta Polesine, Frassinelle Polesine, Giacciano con Baruchella, Pincara, San Bellino e Trecenta (per la provincia di Rovigo), Castagnaro, Cerea, Legnago e Salizzole (per la provincia di Verona) e Masi (per la provincia di Padova). I Comuni hanno fatto pervenire all'Unita' di Progetto Protezione Civile della Regione segnalazioni dalle quali emergono danni ingenti soprattutto alle strutture sia del settore agricolo sia di quello industriale, oltre che a soggetti privati. Il Decreto consente di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi calamitosi. Eventuali Comuni danneggiati dalle avversita' possono chiedere integrazione dell'estensione geografica dell'evento entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto del Presidente Zaia nel Bollettino Ufficiale della Regione. Qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, l'Unita' di Progetto Protezione Civile e' autorizzata a ricorrere alle risorse del ''Fondo regionale di Protezione civile'' per le spese di attivazione del Volontariato; per consentire interventi di carattere urgente necessari a garantire la pubblica incolumita' e le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione; ad acquisire con procedure d'urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza. fdm/lus/rl Argomento: NORD Pag. 7 Data: 28-08-2013 Blitz quotidiano Zina Srebrnic trovata morta in un bosco vicino a Gorizia: forse suicidio | Blitz quotidiano Blitz quotidiano "Zina Srebrnic trovata morta in un bosco vicino a Gorizia: forse suicidio" Data: 29/08/2013 Indietro Zina Srebrnic trovata morta in un bosco vicino a Gorizia: forse suicidio Pubblicato il 28 agosto 2013 21.43 | Ultimo aggiornamento: 28 agosto 2013 21.44 Tweet di Redazione Blitz TAG: gorizia, suicidio Zina Srebrnic trovata morta in un bosco vicino a Gorizia: forse suicidio TRIESTE - Živa Srebrnic, la ragazza di 17 anni scomparsa domenica dalla sua casa di Lucinico, vicino a Gorizia, è stata ritrovata morte. Il suo corpo era nei boschi sul Monte Calvario, tra Gorizia e Lucinico. Secondo quanto riporta lagenzia Ansa, la ragazza potrebbe essersi suicidata. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenze. Per trovare la ragazza si erano mobilitate forze dellordine, 25 squadre della Protezione civile regionale, 84 volontari, 9 unità cinofile e vigili del fuoco. Lultima testimonianza della giovane in vita è il filmato di una videocamera di sicurezza di un istituto di credito di Lucinico che la riprende nel primo pomeriggio di domenica mentre andava in bicicletta in via Visini. In mattinata era intervenuto anche un elicottero della Protezione civile che aveva sorvolato il Collio da Cormons a Gorizia puntando la propria attenzione sulle numerose piste ciclabili della zona. Argomento: NORD Pag. 8 Data: 28-08-2013 Il Canavese Dopo ore di paura salvati dal Soccorso Alpino tre escursionisti rimasti bloccati al Colle Perduto Gazzetta della Martesana Canavese, Il "" Data: 28/08/2013 Indietro CERESOLE REALE Dopo ore di paura salvati dal Soccorso Alpino tre escursionisti rimasti bloccati al Colle Perduto Si è conclusa intorno alle 11 di mercoledì 21 agosto, l'avventura di tre escursionisti bloccati dalla sera prima a Colle Perduto e raggiunti nella notte, intorno alle 2.30, dai tecnici volontari del Soccorso Alpino «XIIa Delegazione Canavesana». Con squadre congiunte della Stazione di Ceresole Reale e Locana, già alle 8, i dispersi erano stati trovati dal servizio di elisoccorso della base del 118 di Torino e riportati a Ceresole Reale. I tre uomini, padre, figlio e un amico di quest?ultimo, in villeggiatura nelle valli, martedì mattina avevano organizzato un?escursione al Colle delle Levanne, percorso difficoltoso, ma di grande impatto paesaggistico. Una volta raggiunto, hanno deciso di proseguire per Colle Perduto, dove le difficoltà alpinistiche sono aumentate a causa di tratti molti impervi, con passaggi tecnici, in aggiunta ad una natura totalmente selvaggia. Erano ormai le 20.30 quando si sono resi conto di non poter rientrare e hanno allertato il 118. Le squadre del soccorso alpino hanno operato in notturna e con nebbia di condensa, a quota oltre i 2.900 metri, riuscendo a raggiungere i tre e a trarli in salvo accompagnandoli al rifugio Leonesi. Lì hanno hanno atteso il giorno insieme ai volontari e intorno alle 8, grazie all'intervento dell'elicottero del 118, sono stati riportati a Ceresole Reale sani e salvi.. Autore:ses Pubblicato il: 28 Agosto 2013 Argomento: NORD Pag. 9 Data: 29-08-2013 Corriere delle Alpi Estratto da pagina: 32 (senza titolo). corrierealpi Extra - Il giornale in edicola Corriere delle Alpi "" Data: 29/08/2013 Indietro - Cronaca SAN VITO I due anni trascorsi dalla morte di Aldo Giustina Olpe e Alberto Bonafede Magicosaranno ricordati con una messa. I due uomini del Soccorso alpino di San Vito che il 31 agosto del 2011 scomparvero travolti da una frana sul Pelmo, mentre stavano soccorrendo due turisti tedeschi in difficoltà, che successivamente insigniti della Medaglia d'Oro al Valor Civile, saranno ricordati sabato alle 18.30 in chiesa parrocchiale. Quello che è costato la vita ad Aldo e ad Alberto fu un soccorso molto complesso. Il 30 agosto 2011 alle 17.38 perveniva al Suem 118 di Pieve di Cadore una richiesta di intervento per portare soccorso a due alpinisti di nazionalità tedesca Robert Wollmann del 1967 e e Franz Sebald Forster del 1958 feritisi lungo la Via Simon-Rossi al Monte Pelmo a causa di una scarica di sassi ed impossibilitati a proseguire verso la vetta anche in ragione della parziale rottura della propria corda. Partì l'elicottero che per le avverse condizioni meteo fece rientro dopo numerosi tentativi di avvicinarsi alla parete. In contemporanea partirono le squadre del Cnsas della Val Fiorentina e di San Vito. A causa del meteo avverso i soccorritori dovettero passare la notte in vetta e poco dopo le 4 di mattino si decise che si sarebbero calati in direzione dei due feriti Alberto ed Aldo. Alle 5.07 un rumore assordante travolse i soccorritori in loco e si capì subito che si era distaccata una frana. Un distacco che tranciò le corde di Aldo e Alberto e travolse i loro corpi. Iniziarono immediatamente le ricerche dei due volontari e solo dopo due giorni i corpi furono rinvenuti e si fissò la data dei funerali. La scomparsa di Aldo ed Alberto fu una tragedia grandissima, ancora oggi si fa fatica ad accettare che non ci siano più. I due ragazzi sanvitesi erano da sempre attivi nel volontariato e in varie associazioni del paese. Sempre pronti e disponibili ad aiutare gli altri, a lavorare, a partecipare. La nuova sede del Soccorso alpino di San Vito è stata intitolata ad Aldo ed Alberto, alla loro memoria, in segno di profonda amicizia nei loro confronti e di gratitudine per aver sacrificato la vita per salvare quella di altri. Sabato sera, alle 18.30, con una messa che sarà celebrata in chiesa parrocchiale verranno ricordati i due anni trascorsi da quella tragica mattina. Il ricordo di Aldo ed Alberto è invece sempre vivo nel cuore di tutti coloro che li conoscevano e li apprezzavano. (a.s.) Argomento: NORD Pag. 10 Data: 28-08-2013 Corriere delle Alpi.it Stato di crisi per maltempo 13-14 agosto - Corriere delle Alpi Corriere delle Alpi.it "Stato di crisi per maltempo 13-14 agosto" Data: 28/08/2013 Indietro Stato di crisi per maltempo 13-14 agosto La Regione Veneto l'ha dichiarato oggi per far fronte ai danni delle trombe d'aria nel Rodigino, Veronese e a Masi (Pd) maltempo stato di crisi VENEZIA - Sulla scorta delle rilevazioni e delle ricognizioni dei danni che gli enti locali interessati hanno nel frattempo comunicato alla Regione, il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato oggi la dichiarazione di «Stato di crisi» per gli effetti degli eccezionali eventi atmosferici verificatisi il 13 e 14 agosto scorso in alcuni Comuni delle Province di Rovigo, Verona e Padova. Il provvedimento è finalizzato a fronteggiare l'emergenza conseguente ai nubifragi di quei giorni, accompagnati da grandine e da fortissime raffiche di vento con velocità anche superiori ai 100 chilometri orari. I territorio colpiti ssono localizzati nei Comuni di Badia Polesine, Bagnolo di Po, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Fiesso Umbertiano, Fratta Polesine, Frassinelle Polesine, Giacciano con Baruchella, Pincara, San Bellino e Trecenta (per la provincia di Rovigo), Castagnaro, Cerea, Legnago e Salizzole (per la provincia di Verona) e Masi (per la provincia di Padova). I Comuni hanno fatto pervenire all'Unità di Progetto Protezione Civile della Regione segnalazioni dalle quali emergono danni ingenti soprattutto alle strutture sia del settore agricolo sia di quello industriale, oltre che a soggetti privati. Il Decreto consente di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi calamitosi. Eventuali Comuni danneggiati dalle avversità possono chiedere integrazione dell'estensione geografica dell'evento entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto del presidente Zaia nel Bollettino Ufficiale della Regione. Qualora gli enti e le strutture competenti formulassero specifiche richieste, l'Unità di Progetto Protezione civile è autorizzata a ricorrere alle risorse del «Fondo regionale di Protezione civile» per le spese di attivazione del volontariato; per consentire interventi di carattere urgente necessari a garantire la pubblica incolumità e le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione; ad acquisire con procedure d'urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza. Argomento: NORD Pag. 11 Data: La Gazzetta di Mantova 28-08-2013 festa solidale spi per gli anziani colpiti dal terremoto gazzettadimantova Extra - Il giornale in edicola Gazzetta di Mantova, La "" Data: 28/08/2013 Indietro SAN GIOVANNI Festa solidale Spi per gli anziani colpiti dal terremoto SAN GIOVANNI DEL DOSSO Sabato 31 si terrà la festa provinciale dello Spi-Cgil. Una scelta di solidarietà ad una popolazione colpita dal terremoto, che il Sindacato pensionati italiani sta già aiutando, con lappoggio dello Spi regionale e nazionale, con un importante progetto: far ripartire lasilo nido. Nel maggio scorso la segreteria Spi di Mantova aveva consegnato al sindaco Angela Zibordi il contributo di 4.510 euro destinato a finanziare la ricostruzione del nido. I soldi erano stati raccolti durante le feste organizzate nel 2012. La festa è intitolata Giovani e Anziani, ripartiamo insieme!. Ma il senso della festa è anche un altro, come spiega Antonella Castagna, segretario generale Spi Cgil Mantova. «Parlando con gli amministratori è emersa la difficoltà degli anziani di superare il problema del terremoto, di trovare spunti per il futuro, di contrastare la paura e la solitudine. Perciò questa sarà una festa diversa rispetto agli anni scorsi». Ecco il programma. Alle 16 apertura della festa con il dibattito sul tema Il senso della vita, confronto generazionale attraverso immagini tra giovani e anziani. Poi lassociazione Classe 49 coinvolgerà i bambini del paese con i giochi di una volta. Infine la presentazione del progetto realizzato dai giovani. Alle 20, la cena in sala polivalente, il costo è di 15 ¬ e la prenotazione è obbligatoria al 335/7600679. Alle 22 concerto gratuito di Luca Bonaffini e Michele Negrini (voce dei Terzobinario). Durante la festa saranno allestiti 12 gazebo delle Leghe dei Pensionati Spi della provincia di Mantova. (r.b.) Argomento: NORD Pag. 12 Data: 29-08-2013 La Gazzetta di Mantova Estratto da pagina: 16 cento case danneggiate il nubifragio costa caro gazzettadimantova Extra - Il giornale in edicola Gazzetta di Mantova, La "" Data: 29/08/2013 Indietro - Provincia Cento case danneggiate Il nubifragio costa caro Prime stime: oltre 150mila euro per scantinati, auto e campi inondati Guidizzolo, Cavriana e Solferino attivano le pratiche per i rimborsi regionali di Francesco Romani wGUIDIZZOLO Il fortunale e la pioggia eccezionale caduta nella notte fra lunedì e laltroieri portano un pesante conto nellAlto Mantovano. Solo a Guidizzolo, Cavriana e Solferino, i tre Comuni più colpiti, sono rimaste danneggiate secondo una prima stima circa cento abitazioni. Difficile al momento, a poche ore dal ritiro delle acque che hanno inondato cittadine e campi coltivati, fare un bilancio. Ma i primi numeri indicano che si supereranno i centocinquantamila euro e, nellipotesi peggiore, i duecentomila. Oltre alle abitazioni, i cui scantinati e le parti più basse sono stati fortemente danneggiati, occorre mettere nel conto anche decine e decine di auto, moto ed altri veicoli che sono stati quasi sommersi dalle acque esondate di canali e fossi che in alcuni punti hanno raggiunto il metro daltezza mandando in tilt le centraline elettroniche degli automezzi. Acque fangose, inoltre, che hanno imbrattato muri ed interni dei veicoli. A tutto questo si aggiungono i danni subiti dallagricoltura per una pioggia battente mai vista da decenni e che ha letteralmente atterrato con il suo peso, oltre cento chili ogni metro quadro, le coltivazioni in pieno campo. Decine e decine gli ettari di coltivazioni di pomodori, mais e soia che sono state danneggiate mentre per quanto riguarda le pregiate coltivazioni di verdure ed ortaggi, tipiche della zona guidizzolese, e dei meloni tardivi, servirà qualche giorno di tempo per capire se il prodotto toccato dalla pioggia rimarrà segnato e quindi, pur se perfettamente commestibile, non vendibile sul mercato. Per questo Guidizzolo, Cavriana e Solferino hanno avviato le pratiche per chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Il dato pluviometrico registrato, 120 millimetri di acqua in circa due ore dà il senso delleccezionalità del fenomeno. Ma anche le azioni umane possono avere interferito. Come a Birbesi dove in via Cà di Sotto si sono registrati delle esondazioni. «Ringrazio vigili e Comune che hanno costruito un arginello perché sennò la situazione sarebbe stata anche peggiore dice ad esempio Marco Pastori . Ma ho dato mandatoa ad un avvocato perché voglio denunciare questa situazione con un canale intubato che tracima e mi allaga la casa». Solo a Guidizzolo il numero delle abitazioni coinvolte dallesondazione dei corsi dacqua è di circa 60. Altre quaranta quelle dei Comuni vicini. «Siamo rimasti senza linee telefoniche anche in Comune spiega il sindaco Sergio Desiderati, in attività sin dalle prime ore della notte di lunedì . Ma sono i privati che hanno subito i danni maggiori e per questo abbiamo attivato un numero telefonico dedicato (335.6342394 ndr) per permettere ai cittadini di fare le loro segnalazioni». Ieri mattina si sono presentati i primi residenti, una ventina circa. Il danno medio segnalato supera i 4mila euro poiché molti hanno avuto le auto danneggiate. «In alcuni casi - spiega il tecnico comunale Antonio Malagutti la forza dellacqua è stata tale che ha sfondato le porte sezionali e i basculanti dei garage entrando così negli scantinati». Anche a Solferino,dove sono state coinvolte una ventina di abitazioni, ieri la situazione è tornata pressoché normale. Il Comune ha attivato sulla propria pagina internet il modello per la richiesta danni. E altrettanto ha fatto il Comune di Cavriana. Per quanto riguarda le aziende agricole, un conto esatto sarà possibile solo nei prossimi giorni. «La pioggia così insistente spiega il delegato di zona di Guidizzolo della Coldiretti Matteo Pilan ha atterrato la soia e danneggiato i pomodori che ora sono in fase di maturazione. Per gli ortaggi e linsalata occorrerà capire se le foglie sono state macchiate. In questo caso il prodotto perde la sua commerciabilità». Argomento: NORD Pag. 13 Data: 28-08-2013 Il Giornale della Protezione Civile San Bernardo eroe: salva la padrona 80enne dopo notte all'addiaccio - Attualità - Attualità - Protezione Civile, Il Giornale della - Home - Attualità Giornale della Protezione Civile, Il "San Bernardo eroe: salva la padrona 80enne dopo notte all'addiaccio" Data: 28/08/2013 Indietro San Bernardo eroe: salva la padrona 80enne dopo notte all'addiaccio Il cane è stato vicino alla padrona, scaldandola tutta la notte con il calore corporeo. Al mattino si è allontanato e ha portato i soccorsi sul luogo dell'incidente Mercoledi 28 Agosto 2013 - Attualità In tanti si erano dimenticato di lui, il San Bernardo, il cane da soccorso per eccellenza. Altre razze gli hanno rubato le copertine di "soccorritore doc"... Labrador, Golden Retriver, Pastori Tedeschi da diversi anni hanno soppiantato nelle operazioni di soccorso organizzato in montagna il San Bernardo. Per motivi spesso logistici, di "ingombro" e di facilità di movimentazione nelle situazioni più anguste, come la ricerca di dispersi nelle aree boschive o nelle operazioni con l'elicottero. Ma il San Bernardo resta il re dei cani da soccorso montano. La storia di Josefina Karnia lo dimostra appieno: questa donna 80enne dell'Alto Adige un paio di giorni fa si è trovata in forte difficoltà, dopo essere scivolata durante la consueta passeggiata mattutina nei boschi. Con lei c'era però il suo cane San Bernardo, che l'ha riscaldata per tutta la notte standole accanto, per poi, con l'istinto e la sagacia che contraddistingue questa razza allontanarsi il mattino per cercare soccorso. Il cane ha abbaiato, attirando l'attenzione delle squadre di soccorso, allertate dalle prime lici dell'alba. La donna è stata raggiunta verso le 10 del mattino: è stata trovata in un punto di difficile accesso, dove i richiami dell'anziana non sarebbero stati sentiti da nessuno. Dopo un primo controllo da parte del medico d'urgenza, la donna è stata portata all'ospedale Tappeiner di Merano, per ulteriori esami con qualche segno di ipotermia. red/wm Argomento: NORD Pag. 14 Data: 28-08-2013 Il Giornale di Vicenza Estratto da pagina: 31 Un incendio in collina L'allarme dei cittadini Il Giornale di Vicenza Clic - PROVINCIA - Articolo Giornale di Vicenza, Il "" Data: 28/08/2013 Indietro INTERVENTI. Vicino alla contrada Canile Un incendio in collina L´allarme dei cittadini e-mail print mercoledì 28 agosto 2013 PROVINCIA, Le fiamme in collina. K.Z. Fiamme tra gli alberi, l´altra sera, sulle colline intorno a Valdagno. L´allarme è scattato alle 20.30 circa, quando dei cittadini hanno avvistato il fumo e allertato i vigili del fuoco di Schio, intervenuti poi con un´autopompa e un mezzo fuoristrada assieme agli uomini della Guardia forestale. Un incendio di sterpaglie era divampato vicino a contrada Canile, sotto le antenne che dominano poggio Miravalle. I pompieri sono riusciti a domare il rogo, che imperversava sul versante collinare. K.Z. Argomento: NORD Pag. 15 Data: 28-08-2013 Il Giorno (Milano) MILANO IL TERREMOTO dell'Aquila «è stata una prov... Giorno, Il (Milano) "MILANO IL TERREMOTO dell'Aquila «è stata una prov..." Data: 28/08/2013 Indietro CRONACA MILANO pag. 8 MILANO IL TERREMOTO dell'Aquila «è stata una prov... MILANO IL TERREMOTO dell'Aquila «è stata una prova molto forte per il corpo nazionale dei vigili del fuoco e vinta pienamente». Parole di Francesco Paolo Tronca. All'epoca e fino a pochi giorni fa, quando è stato nominato prefetto di Milano, Tronca era il capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, che ieri hanno ricevuto la cittadinanza onoraria del capoluogo abruzzese. Presente anche Tronca: «Alle sette del mattino c'erano già 300 vigili del fuoco a scavare, la sera stessa erano circa 2.400, partiti con colonne mobili da tutta Italia, tranne Sicilia e Sardegna per motivi logistici. Solo i vigili hanno salvato sotto le macerie 103 persone vive». Hanno accompagnato le famiglie nelle case evacuate per prendere qualche cosa, hanno messo le strutture in sicurezza e sono ancora là a lavorare, a portar via le macerie. La gente ha iniziato a chiamarli «gli angeli dell'Aquila», ha spiegato Tronca. Argomento: NORD Pag. 16 Data: 28-08-2013 Il Giorno (Milano) Senza titolo Giorno, Il (Milano) "Senza titolo" Data: 28/08/2013 Indietro QN PUBBLICITA pag. 34 Senza titolo gioielli nascosti Colonne corinzie, bassorilievi di stucchi, legni intarsiati d'avorio, divani di rasi candidi con braccioli leonini che raccontano le avventure di Ercole, tavoli con fantastiche forme zoomorfe. Lo conoscono in pochi: è Palazzo Milzetti a Faenza. Eppure, questo edificio quintessenza del lusso e della bellezza, non è uno spazio segreto. Palazzo Milzetti, gioiello Settecentesco con le sue sale ricamate, i soffitti che sbocciano a cupole affrescate e il suo incredibile bagno nero con cammei azzurri ispirati ai dipinti di Pompei ed Ercolano, è infatti un Museo: il Museo Nazionale dell'età Neoclassica in Romagna. Uno dei più belli in Italia. E' aperto tutti i giorni fino alle 18.30, in via Tonducci, 15 (tel. 0546 26493). Palazzo Milzetti non è l'unica sorpresa di Faenza. Basta andare nella piazza principale per essere sopraffatti dalla bellezza. A dir la verità, la piazza principale non è una sola. Ma sono due Piazza Duomo e Piazza del Popolo: due piazze collegate fra loro in un unicum prospettico e così l' occhio si perde tra le merlature dei tetti e le colonne della balconata, la serie di loggiati di marmo rosato. Questo luogo è incluso tra le 100 piazze più belle d'Italia. Il duomo ricorda un po' San Petronio di Bologna. Ma il punto che attira soprattutto l'attenzione è la fontana, di marmo con statue in bronzo. Faenza fu dal Medioevo, la capitale mondiale delle ceramiche d'arte: la parola Faience (cioè Faenza) in diverse lingue significa ceramica. Oggi sono rimaste 60 botteghe artigianali. E una tappa obbligatoria è il MIC cioè il Museo internazionale delle ceramiche. Un altro luogo poco conosciuto, ma curioso è il Museo dei terremoti. Si tratta del Museo e Osservatorio Sismologico Bendandi. È dedicato a Raffaele Bendandi (1893-1979), faentino. Fu il sismologo italiano più famoso insieme a Mercalli. Bendandi nutrì una grande passsione per i terremoti fin da giovanissimo. Ebbe una vita avventurosa e movimentata. Fece vari lavori, orologiaio, intagliatore di legno. Ma sempre continuò a divorare e studiare i testi dei grandi geofisici: Copernico, Darwin, Galileo, Newton. Basandosi sul movimento delle maree derivate dall'attrazione lunare, Bendandi elaborò la teoria che anche i movimenti della crosta terrestre derivassero dalla forza di attrazione della luna e degli altri pianeti. Scoprì il ciclo undecennale delle macchie solari e scrisse vari libri. Le sue teorie però sconvolgevano la scienza ufficiale e fu osteggiato. Il Museo con la sua biblioteca è aperto (gratuito) la sera ogni primo mercoledì del mese. Argomento: NORD Pag. 17 Data: Globalist.it 28-08-2013 Gorizia: ritrovata morta la ragazza scomparsa Globalist.it | Globalist.it "Gorizia: ritrovata morta la ragazza scomparsa" Data: 28/08/2013 Indietro News Gorizia: ritrovata morta la ragazza scomparsa Ancora sconosciute le cause del decesso. È stata ritrovata a pochi chilometri da dove era stata vista l'ultima volta, vicino casa sua. Desk2 mercoledì 28 agosto 2013 17:38 Commenta È stato trovato il corpo senza vita di Ziva Srebrnic. Il ritovamento a pochi chilometri dalla sua casa. Ancora sconosciute le cause del decesso. La ragazza di 17 anni era scomparsa dalla sua casa di Lucinico, una frazione di Gorizia, domenica pomeriggio. La giovane si era allontanata da casa, in via Vasini, in sella alla sua bicicletta. Prima di scomparire nel nulla era stata ripresa da una videocamera di sorveglianza ed era stata avvistata un paio di volte. Forze dell'ordine, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile hanno battuto palmo a palmo sentieri e boscaglia la collina che sovrasta Lucinico. La Srebrnic era vestita con una t-shirt rosa e con dei pantaloncini corti scuri ed è uscita in sella alla sua bicicletta di colore grigio e nero con un cestello nero davanti, appeso al manubrio. Aveva anche uno zaino di colore rosso scuro. In mattinata è intervenuto anche un elicottero della Protezione civile che ha sorvolato a lungo l'area del Collio da Cormons a Gorizia puntando la propria attenzione sulle numerose piste ciclabili che attraversano il Collio. Alle ricerche hanno partecipato attivamente anche familiari e amici. |cv Argomento: NORD Pag. 18 Data: L'Arena.it 28-08-2013 Maltempo di metà agosto Dichiarato lo stato di crisi L'Arena.it - Il giornale di Verona - Notizie, Cronaca, Sport, Cultura su Verona e Provincia L'Arena.it "" Data: 28/08/2013 Indietro 28.08.2013 Maltempo di metà agosto Dichiarato lo stato di crisi I territori veneti colpiti sono nei Comuni di Castagnaro, Cerea, Legnago e Salizzole per la provincia di Verona; interessate anche le province di Rovigo e Padova . Il provvedimento è finalizzato a fronteggiare l'emergenza conseguente ai nubifragi di quei giorni Il nubifragio del 14 agosto a Legnago Aumenta Diminuisci Stampa Invia Commenti 0 Tweet @Seguici VENEZIA. Sulla scorta delle rilevazioni e delle ricognizioni dei danni che gli enti locali interessati hanno comunicato alla Regione, il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato oggi la dichiarazione di «stato di crisi» per gli effetti degli eccezionali eventi atmosferici verificatisi il 13 e 14 agosto scorso in alcuni Comuni delle Province di Rovigo, Verona e Padova. Il provvedimento è finalizzato a fronteggiare l'emergenza conseguente ai nubifragi di quei giorni, accompagnati da grandine e da fortissime raffiche di vento con velocità anche superiori ai 100 km orari. I territori colpiti sono localizzati nei Comuni di Castagnaro, Cerea, Legnago e Salizzole (per la provincia di Verona), Badia Polesine, Bagnolo di Po, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Fiesso Umbertiano, Fratta Polesine, Frassinelle Polesine, Giacciano con Baruchella, Pincara, San Bellino e Trecenta (per la provincia di Rovigo), e Masi (per la provincia di Padova). I Comuni hanno fatto pervenire all'unità di progetto Protezione civile della Regione segnalazioni dalle quali emergono danni ingenti soprattutto alle strutture sia del settore agricolo sia di quello industriale, oltre che a soggetti privati. Il decreto consente di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi calamitosi. Eventuali Comuni danneggiati dalle avversità possono chiedere integrazione dell'estensione geografica dell'evento entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto del Presidente Zaia nel bollettino ufficiale della Regione. Qualora gli enti e le strutture competenti formulassero specifiche richieste, l'unità di progetto Protezione Civile è autorizzata a ricorrere alle risorse del "Fondo regionale di Protezione civile" per le spese di attivazione del volontariato; per consentire interventi di carattere urgente necessari a garantire la pubblica incolumità e le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione; ad acquisire con procedure d'urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza. Argomento: NORD Pag. 19 Data: 28-08-2013 L'Arena.it Brevi L'Arena.it - Home - Italia & Mondo L'Arena.it "Brevi" Data: 28/08/2013 Indietro 28.08.2013 Brevi Aumenta Diminuisci Stampa Invia Commenti 0 Tweet @Seguici AVELLINO OPERATA AL CRANIO LA RAGAZZA INCINTA COLPITA DAL VIGILANTE Carolina Sepe, la ragazza incinta che a Lauro (Avellino) è stata ferita con un colpo di pistola durante un litigio nel quale è stato ucciso il padre Vincenzo , ed è in coma, è stata sottoposta a un delicatissimo intervento al cranio. I medici hanno spiegato che non è fuori pericolo ma c'è qualche piccolissima speranza di ripresa. Stanno facendo l'impossibile per tenerla in vita e salvare così anche il feto. Intanto Domenico Aschettino, il vigilante che ha tentato di sterminare l'intera famiglia Sepe, ha detto di voler chiudere i conti con i vicini ma di aver poi perso la testa e preso a «sparare all'impazzata». STATI UNITI INCENDIO IN CALIFORNIA, IN FIAMME LO YOSEMITE E SAN FRANCISCO TEME Si estende l'enorme incendio che da oltre dieci giorni imperversa in California: ieri è diventato, secondo il Dipartimento per le foreste, il settimo più vasto nella storia dello Stato, coprendo circa 280 miglia quadrate, arrivando a minacciare migliaia di abitazioni e bruciando anche 64 miglia quadrate delle Yosemite Park e le sue famose sequoie. Il fuoco sta devastando la foresta nazionale ed è arrivato a lambire le riserve di acqua della città di San Francisco, minacciando di inquinarla con la cenere. Sono oltre 3.700 le squadre dei pompieri impegnate a contrastare le fiamme: è sotto controllo circa il 20 per cento del rogo. SEAN CONNERY ALZHEIMER, PAURA PER L'ATTORE SCOZZESE MA CAINE SMENTISCE «Le mie parole sono state mal interpretate. Non ho mai detto che il mio amico Sean Connery soffre di Alzheimer». Michael Caine affida al Daily Mirror il suo sfogo dopo l'articolo comparso sul tabloid tedesco Bild am Sonntag, secondo cui l'attore inglese si era detto estremamente preoccupato per l'amico di una vita che, almeno così aveva scritto il giornale, «perde sempre più spesso la memoria». La portavoce di Connery, Nancy Seltzer, aveva già espresso forti dubbi sull'accuratezza dell'intervista pubblicata domenica. Caine è stato frainteso ed è stato citato in maniera imprecisa, ha tuonato Seltzer. Argomento: NORD Pag. 20 Data: 29-08-2013 Libertà Per il Soccorso alpino una nuova sede operativa da ottobre in alta Valnure Articolo Libertà "" Data: 29/08/2013 Indietro ferriere Nell'ex caserma della Forestale Per il Soccorso alpino una nuova sede operativa da ottobre in alta Valnure FERRIERE - Una nuova sede in alta Valnure per il Soccorso alpino. Sarà aperta entro ottobre a Ferriere, nei locali dell'ex caserma del Corpo forestale dello Stato che si trova di fianco al Comune. Due stanze ed un magazzino che ospiteranno una centrale radio e le attrezzature tecniche di primo intervento della stazione piacentina "Monte Alfeo" che, tra l'altro, può contare anche su due volontari nello stesso paese. La nuova sede si aggiunge a quella di Rivergaro, ospitata nella sede della Pubblica assistenza "Sant'Agata". Gli uomini del Soccorso Alpino di Piacenza sono stati impegnati anche questa estate in ricerche difficoltose e in zone particolarmente impervie. Dall'inizio dell'anno sono stati 15 gli interventi effettuati, soprattutto nei mesi di giugno e agosto: l'ultimo il 17 agosto sul monte Menegosa, per soccorrere una donna che si era fratturata una caviglia. La stazione "Monte Alfeo" ha festeggiato nel settembre 2012 i primi 20 anni di attività e rappresenta un punto di riferimento per il territorio. Il capo stazione, Enrico Morini, ha tracciato un bilancio del lavoro svolto nel periodo estivo: «Sono stati mesi molto intensi e gli interventi si sono concentrati soprattutto nella settimana di ferragosto - ha sottolineato Morini - siamo comunque molto soddisfatti anche perché, a breve, potremo inaugurare la nuova sede a Ferriere grazie alla collaborazione del Comune che ha messo a disposizione alcuni locali». La stazione "Monte Alfeo" conta oggi 25 volontari e 4 mezzi pronti a recarsi nelle zone più impervie con un servizio garantito 24 ore su 24. A livello regionale gli operatori sono oltre 300, conferma Sergio Ferrari, delegato regionale del Copro nazionale soccorso alpino e speleologico: «Abbiamo una convenzione con il 118 regionale e con l'elisoccorso - sottolinea Ferrari - gli interventi sono circa 300 all'anno. Piacenza rappresenta una realtà particolare soprattutto per la presenza di torrenti dove, durante l'estate, si concentrano le attività sportive e quindi i rischi aumentano. Gli uomini del Soccorso Alpino sono però sempre pronti a intervenire nel più breve tempo possibile». 28/08/2013 <!-- Argomento: NORD Pag. 21 Data: 29-08-2013 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 39 incendi, la regione recita il mea culpa messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola Messaggero Veneto, Il "" Data: 29/08/2013 Indietro - Pordenone Incendi, la Regione recita il mea culpa Cimolais, la protezione civile si autoassolve dopo lestate di fuoco. Corpo forestale, Bolzonello: qualcosa non ha funzionato PALMANOVA Una lunga disamina, quasi 50 minuti, per spiegare nel dettaglio i giorni di fuoco che hanno sconvolto la regione, per ribadire limpegno di istituzioni e volontari presenti, per spegnere finalmente le polemiche, per fugare ogni dubbio sulloperato della task force messa in campo per domare le fiamme e garantire lincolumità. I dati della Regione. È questo il fil rouge della conferenza stampa organizzata ieri mattina, nella sede della Protezione civile, a Palmanova, e alla quale hanno partecipato lassessore alla Protezione civile, Paolo Panontin, quello alle Attività produttive e vicepresidente della Giunta regionale, Sergio Bolzonello, il direttore della Protezione civile, Guglielmo Berlasso, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Doriano Minisini, e il Capo stazione del Corpo forestale Massimo Pugnetti. Una conferenza stampa nel corso della quale Berlasso ha fornito una serie inconfutabile di dati di ogni genere: sullentità dellincendio (oltre 1.500 ettari di boschi colpiti in tutto il Friuli Venezia Giulia), sul numero dei volontari, sulle operazioni di spegnimento, sulle cause meteo che hanno favorito il dilagare delle fiamme, sugli eventi concomitanti ed eccezionali che hanno fatto propagare le fiamme, tanto sulle vette udinesi quanto su quelle pordenonesi, tra i territori comunali di Cimolais, Andreis, Vito dAsio e Tramonti. Laffondo di Bolzonello. E, come ha fatto anche lassessore alla Protezione civile, Panontin, il direttore della Protezione civile ha effettuato una strenua difesa senza alcun accenno a eventuali manchevolezze, defaillance, della struttura operativa. Così, lintervento del vicepresidente della giunta, Bolzonello, è stato davvero un fulmine a ciel sereno. «Di fronte a una situazione da paura - ha esordito lemergenza incendio del luglio-agosto è stata risolta. Ma per onestà intellettuale bisogna ammettere che è evidente che qualche cosa non ha funzionato. Certo, abbiamo dimostrato scientificamente - dati alla mano - il grande impegno. Ma va aggiunto che quello che non ha funzionato è la catena di comando del Corpo forestale regionale. Il Corpo forestale. Secondo il vicepresidente, lultimo riassetto del Corpo forestale regionale, datato 2010, si è rivelato inadeguato alla prova dei fatti. Prima di tutto - ha osservato Bolzonello - è mancata unadeguata regia, a causa della mancata copertura del posto di direttore di servizio del Corpo forestale, una carenza a cui la nuova giunta porrà rimedio nei prossimi giorni. «E poi - ha rincarato - occorre che i forestali facciano davvero i forestali, che ritornino nel bosco». Bolzonello ha perciò annunciato una revisione dei compiti del Corpo forestale, che sarà liberato da una serie di incombenze assegnate nel 2010, come per esempio la vigilanza nel settore agroalimentare, «incombenze che si sono dimostrate improprie». Da qui lannuncio che entro settembre sarà ripristinata la figura del direttore centrale. I costi dellincendio. La Regione - ha informato lassessore Panontin - sta effettuando la ricognizione dei danni provocati daincendi anche se aveva precisato giustamente Berlasso lopera dei Vigili del fuoco e dei volontari ha scongiurato danni a persone, infrastrutture e abitazioni. Come ha precisato Pugnetti, del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia, sarà necessario del tempo per effettuare una completa ricognizione del territorio colpito dalle fiamme. Per quanto riguarda le forze in campo, per adesso si sa che il costo per lutilizzo dei tre elicotteri è stato di 1 milione mezzo, metre quello relativo ai Canadair e allelicottero da 9 mila metri cubi di acqua è a carico dello Stato. Chiesti più fondi. E comunque sia andata, resta sicuramente la scusante di una struttura complessa, quella che opera contro gli incendi boschivi, alle prese con i tagli draconiani dello Stato. Per questo, lo stesso Panontin ha ricordato di avere richiesto più fondi per la Protezione civile fin dai primi giorni del suo mandato. Nel Pordenonese. Per quanto riguarda la situazione sul versante pordenonese, a bruciare sono stati il Pala Floriane, in Val Cimoliana, il monte Corta ad Andreis e tratti di bosco nella Val Tramontina. I primi focolai si sono registrati pochi giorni prima Ferragosto e hanno tenuto impegnati gli uomini della forestale e della protezione civile per una quindicina di giorni, quando le intense piogge hanno definitivamente spento i focolai. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: NORD Pag. 22 Data: 29-08-2013 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 26 (senza titolo) messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola Messaggero Veneto, Il "" Data: 29/08/2013 Indietro - Gorizia dI GIANCARLO MARTINA Verso le 16 la telefonata dalla redazione che segnala allagamenti a Pontebba dove era stato inviato il fotografo che non rispondeva al cellulare (rimarrà bloccato anche lui fino allindomani). Così, mi metto in auto munito di macchina fotografica e scendo verso Pontebba sotto il diluvio. A Ugovizza, noto che il canale del torrente Uque è stracolmo in modo impressionante. Più avanti, la ruspa dellimpresa Cesare libera la statale dai detriti portati dal rio Pralisnjak; oltrepassata la galleria, unaltra ruspa è al lavoro per asportare le ghiaie che continua a riversare un rio incattivito. Riesco a passare, oltrepasso Malborghetto, ma a Cucco, allimbocco della galleria, lo stop: oltre il tunnel la strada è interrotta da una frana. Non resta che tornare indietro. Ma nel frattempo il rio, prima del forte Hensel, ha la meglio anche sullazione della ruspa e di li non si passa più. Ed eccomi bloccato a Malborghetto. Saranno state le 17. In paese trovo il sindaco Alessandro Oman indaffarato a seguire le più importanti criticità, al ponte sul Fella, rio Malborghetto, località Cucco e via Superiore, allimbocco della quale sta operando una ruspa per aprire un canale onde fare defluire le acque del Fait Graben verso il Fella. Ruspa che il sindaco invia subito a difesa delle case di via Superiore, dove, purtroppo, prima di sera fango e ghiaie travolgono Bruno Urli ed è la tragedia che ammutolisce. Ma nessuno si ferma, tutti continuano a rendersi utili con abnegazione. Ci sono famiglie e anziani da evacuare e da sistemare alla Baita, lalbergo dove i turisti ospiti per tutta la serata non riescono a comunicare ai loro familiari per rassicurarli, anche perchè fra le notizie che si rincorrevano quella sera da tregenda cera anche quella che il Fella si fosse portato via la Baita. Allalbergo giungono le famiglie abitanti a Cucco, quelle residenti vicino al rio Malborghetto che si era ingoiato la casa in legno della Forestale e aveva scavato sotto le fondamenta di unaltra casa e di quelle di via Superiore. Intanto, la via centrale del paese si era tramutata in un fiume in piena dalle acque che scendevano dalle pendici del monte. Tantè che una nonnina è addirittura caricata, seduta sulla sedia, sulla benna di una pala meccanica per essere portata in salvo. I volontari della squadra comunale di Protezione civile e i dipendenti comunali sono encomiabili. In questi frangenti era quasi impossibile comunicare con il giornale, solo di tanto in tanto il cellulare trovava un po di segnale, così riesco a riferire della morte di Bruno Urli e a ragguagliare sulla situazione di Malborghetto. In quella serata, purtroppo, nel capoluogo, nulla si sapeva di quanto accaduto a Ugovizza, il paese dove vive il sindaco Oman che, pur preoccupato della sorte dei suoi cari, ha continuato a dirigere i collaboratori nei soccorsi della popolazione. Con il venire del buio la pioggia è calata dintensità. Al bar Valcanale, da Chiabai, chi opera senza soste si rifocilla. Durante la notte, verso le 2 arriva il mezzo anfibio dei Vigili del fuoco di Mestre. Che porta a Ugovizza il sindaco Oman. Poi provo ad appisolarmi in auto nel parcheggio della Baita, proprio sotto la casa natia, e aspetto lalba. Di buonora arriva il governatore della Regione Riccardo Illy che, accompagnato dallassessore Gianfranco Moretton e dal direttore della Protezione civile regionale Guglielmo Berlasso, si rende subito conto dellimmane disastro ambientale accaduto in poche ore e, passando davanti a casa Gregorutti, si ferma a portare un po di conforto alla moglie di Urli, Marina. Infine, verso le 8 raggiungo Ugovizza e lì la scena è ancora più impressionante. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: NORD Pag. 23 Data: 29-08-2013 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 27 acqua e fango nemici di pontebba messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola Messaggero Veneto, Il "" Data: 29/08/2013 Indietro - Pordenone Acqua e fango nemici di Pontebba Molti danni nel capoluogo, ma fu Pietratagliata la più provata dalla furia del Fella PONTEBBA Dopo Ugovizza, il comune più colpito dallalluvione è stato Pontebba. Decine di case allagate nel capoluogo, a causa soprattutto dellesondazione dei rii Bombaso e degli Uccelli, strade interrotte (la statale 13 e la provinciale verso Passo Pramollo innanzitutto), palaghiaccio invaso dal fango, il ponte di collegamento con la frazione di Pietratagliata distrutto, abitazioni abbattute, borghi isolati, niente acqua ed energia elettrica per giorni. Oltre a tutto questo, il pericolo più grande, dopo il 29 agosto, arrivava da unimponente frana di 250 mila metri cubi di materiale che dai versanti sopra la provinciale per Pramollo minacciava di staccarsi e devastare ulteriormente il centro di Pontebba. Così il sindaco di allora, Luigi Clauderotti, ricorda quei giorni difficili: «E stata unesperienza forte, che mi ha segnato - racconta -. Siamo riusciti a coordinare la fase dellemergenza abbastanza bene, nonostante le criticità esistenti, soprattutto grazie al valido aiuto della Protezione civile. Nella disgrazia - aggiunge - cè anche il ricordo di unumana solidarietà, con persone che si sono prodigate per superare lemergenza. Oggi guardiamo con orgoglio alle opere realizzate - chiude lex primo cittadino - che ci danno una certa tranquillità, anche se sappiamo che in montagna la sicurezza assoluta non esiste». Le conseguenze più evidenti dellalluvione le pagò la frazione di Pietratagliata, sventrata dalla furia del Fella. Per giorni un gruppo di residenti rifiutò di lasciare il borgo nonostante lisolamento e il pericolo di smottamenti, per paura che lattenzione sul loro paese diminuisse e ci fosse il rischio di delocalizzare case e stavoli. Alla fine vinsero loro e nel giro di qualche settimana, prima con un guado poi con il ponte bailey, Pietratagliata tornò a collegarsi con il resto della Valcanale. Quindi, dopo qualche anno, arrivò anche il ponte strallato definitivo. Il gran lavoro della Protezione civile consentì anche di mettere in sicurezza la provinciale verso Passo Pramollo in tempo per linizio della stagione invernale, dopo una chiusura dellarteria durata più di tre mesi. Un primo segnale di speranza per ricominciare. (a.c.) Argomento: NORD Pag. 24 Data: 29-08-2013 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 25 oggi la cerimonia a pontebba, sabato a ugovizza messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola Messaggero Veneto, Il "" Data: 29/08/2013 Indietro - Gorizia Oggi la cerimonia a Pontebba, sabato a Ugovizza IL SINDACODI MALBORGHETTO I paesi sono rinati grazie anche alla solidarietà, ma in queste valli aspettiamo ancora progetti ambiziosi per poter cambiare marcia BERLASSO PROTEZIONE CIVILE Orgoglioso di tutti i tecnici e dei volontari che sono riusciti a superare unemergenza e a dare sicurezza a quelle genti Oggi, alle 11 al Teatro Italia di Pontebba, la cerimonia che sottolinea il decennale dellalluvione che ha colpito il Canal del Ferro e la Valcanale. Indrodurrà gli interventi il direttore generale della Protezione civile regionale Guglielmo Berlasso, quindi limponente ricostruzione sarà documentata dalla Protezione civile regionale. Seguiranno gli interventi della senatrice e sindaco di Pontebba Isabella De Monte, dellassessore regionale Paolo Panontin e della presidente della Regione Debora Seracchiani. Concluderà Gabrielli il direttore della Protezione civile nazionale. Laltro incontro che coinvolgerà le genti della Valcanale affratellate nella commemorazione delle due vittime, Gerti Schnabl e Bruno Urli (nella foto la fontana che ricorda a Ugovizza le due vittime), è previsto per sabato a Malborghetto, alla presenza dei Pompieri volontari del comune che si sono prodigati con abnegazione esemplare a vantaggio delle genti alluvionate. La scaletta del programma indetto dallamministrazione comunale - anche per rinnovare il grazie di cuore a tutti coloro che si sono adoperati nei giorni dellemergenza e anche negli anni successivi della ricostruzione sia ambientale che sociale dei paesi -, prevede, dopo la sfilata dei Pompieri volontari, alle 11 la messa officiata dal parroco don Mario Gariup. Alle 12 sono previsti gli interventi delle autorità, poi il rinfresco sotto il tendone allestito nellarea del campo sportivo. Domani, invece, a Ugovizza, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale si svolgerà unanteprima con la rassegna corale Per non dimenticare...., in onore alla due vittime.(g.m.) MALBORGHETTO «Laria era carica di umidità, sentivo che cera qualcosa che non andava, ero con la famiglia in alta montagna e quel pomeriggio ho deciso di ritornare a Ugovizza». Già, laria era carica di umidità, le previsioni erano pessime, ma il sindaco di Malborghetto-Valbruna, Alessandro Oman, non poteva certo immaginare che quel 29 agosto di dieci anni fa dal cielo sarebbero caduti in quattro ore 400 millimetri di pioggia, una quantità dacqua colossale che avrebbe cambiato in pochi minuti la geografia dellAlto Friuli, portando in 7 Comuni morte e distruzione. Dopo il terremoto del 1976, lalluvione che ha investito le valli tra Tarvisio e Moggio è stata il disastro più grande. Due morti, Gertrude Schnabl e Bruno Urli, luna di Ugovizza, laltro di Malborghtto. Oltre 500 sfollati nel solo comune di Malborghetto. Danni a case private, strade, edifici pubblici per quasi mezzo miliardo di euro. Un evento che mise a dura prova la gente di montagna, i soccorritori, i volontari, centinaia di uomini che operarono per giorni interi con grande professionalità. E le istituzioni, a tutti i livelli, che fecero squadra per assicurare una rapida fine dellemergenza e i tanti denari per la ricostruzione. «Mancano pochi interventi di sghiaiamento e consolidamento dei corsi dei fiumi specie in quota spiega Oman , ma adesso i soldi sono finiti. Per il resto il territorio è stato messo in sicurezza, lUque a Ugovizza non fa più paura e la gente non deve più trattenere il fiato ogni volta che piove. Anche il campanile è rinato, grazie alla solidarietà della Regione Veneto». Oman indica il fiume che scorre in un letto rinforzato adeguatamente da sponde in cemento. Dieci anni fa il fiume invase invece il paesino, portando acqua e fango fino ai secondi piani delle case. Solo i tempestivi avvertimenti dati dalla Protezione civile regionale alle squadre dei soccorritori e il coraggio di pompieri e carabinieri impedì unecatombe. «Sono fiero di quei volontari, del loro coraggio. Della squadra di tecnici che poi per anni ha portato avanti la progettazione e lesecuzione dei lavori di messa in sicurezza», spiega il direttore generale della Protezione civile, Guglielmo Berlasso, che ricorda, oltre alla «straordinaria capacità di reazione della gente, anche il grande supporto ricevuto dal dipartimento nazionale». Ugovizza ora è un paese rinato, le case vicino allUque sono ancora lì, risistemate e ridipinte, ma non delocalizzate, perché la gente, come accadde dopo il terremoto del 1976 a Gemona e Argomento: NORD Pag. 25 Data: 29-08-2013 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 25 oggi la cerimonia a pontebba, sabato a ugovizza dintorni, non ha voluto sapere di andarsene. Il tempo le ha dato ragione. Gli interventi di messa in sicurezza hanno addomesticato il fiume. Si è visto nel settembre di 6 anni dopo, quando le piogge sono state pressoché innocue come in tutti i territori oggetto dinterventi. Uque è tornato ad essere una risorsa, anche per la centralina da 250 mila euro lanno che salva il bilancio al Comune. Ugovizza fu lepicentro del disastro. Scendiamo poi a Malborghetto, in via Superiore, dove morì il povero Bruno Urli, risistemata e con labitato di Cucco, dieci anni fa aggredito da una frana e ora messo in sicurezza con una ciclopica opera progettata dalla protezione civile regionale. Quindi Pontebba, laltro epicentro dellalluvione, senza però dimenticare gli ingenti danni di Tarvisio, Resia, Resiutta, Chiusaforte e Moggio, con la val Aupa squassata dalle piogge. Pontebba dieci anni fa fu invasa dalle acque dei rii Pontebbana e Bombaso (che squarciò in più punti la strada degli sciatori per Passo Pramollo), mentre il Fella, più a valle, si portava via il ponte e una casa di Pietratagliata isolando la frazione per giorni. Proprio la straordinaria sequenza fotografica della casa che crolla, realizzata dallallora fotografo del Messaggero Veneto, Angelo Comoretto, ha fatto il giro del mondo divenendo il simbolo della tragedia e contribuendo anche ad accendere i riflettori dellopinione pubblica su quelle valli devastate. Come per il sisma del 76, la generosità fu enorme. Ecco allora il ponte di Pietratagliata ricostruito grazie alla sottoscrizione avviata dal Tg5, il ponte per Pramollo anche grazie ai carinziani e innumerevoli iniziative di enti e associazioni. Il Messaggero Veneto raccolse grazie alla generosità dei lettori oltre 250 mila euro, subito destinati a progetti sul territorio. Ne ricordiamo uno per tutti: i corsi di nuoto ai bimbi delle elementari di Pontebba per aiutarli a vincere la paura dellacqua. Ora quei bimbi, guidati allora da una tenacissima maestra Buzzi, sono maggiorenni. Trovano paesi ricostruiti e messi in sicurezza. Ma non lo sviluppo. «Bisogna puntare sul turismo di qualità, ma anche sulle realtà produttive, sullartigianato, sullhi-tech, bisogna sfruttare al meglio la risorsa bosco», spiega il sindaco di Malborghetto Oman. Perché latteso sviluppo non è arrivato in questi anni. È la nota stonata di questo spartito. Lultima, ma quella che resta. (a.s.) Argomento: NORD Pag. 26 Data: 29-08-2013 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 26 bruno e gerti spazzati da acqua e fango messaggeroveneto Extra - Il giornale in edicola Messaggero Veneto, Il "" Data: 29/08/2013 Indietro - Pordenone Bruno e Gerti spazzati da acqua e fango Lanziano cercava di salvare la casa quando è stato sepolto da una frana, la donna investita dallacqua mentre fuggiva MALBORGHETTO Ai danni materiali, seppure ingenti, si può porre rimedio, ma lalluvione si è presa anche due vite, Gerti Schnabl a Ugovizza e Bruno Urli a Malborghetto e queste sono le gravi ferite non rimarginabili, sopratutto per i familiari. «Mi sono salvata perchè sapevo nuotare, Gerti, invece, non è riuscita a riemergere e le acque dellUque se la sono portata via». La testimonianza di Roswita, oggi 50enne, sorella della scomparsa, che a dieci anni dalla tragica sera racconta con serenità della drammatica esperienza vissuta nella propria casa di via Agricoltura, a due passi dal letto del torrente, dove le case sono state invase da fango e ghiaia fino al primo piano. «Saranno state le 18.15/18.20, quando ha sentito suonare le campane del campanile: era il segnale che stava per crollare il campanile. Ero in corridoio. Aiutavo Gerti a portare gli attrezzi di più valore, trapano, motosega, decespugliatore e altro al primo piano, visto che lUque tracimava al ponte della chiesa e che in paese e anche in cantina cerano già 20 cm dacqua. Davanti al portone abbiamo messo la lavatrice per impedire che saprisse, poi Gerti ha coperto lauto con una coperta per proteggerla e gli ho detto di andare di sopra visto che continuava a trafficare. Eravamo, infatti, tutte e due in corridoio, quando ho visto lacqua alzarsi improvvisamente, ci siamo guardate e in quel momento, la forza della corrente ha rotto il vetro e lacqua, ormai alta più di due metri, ci ha trascinato via contro una parete. Ho cercato di tenermi attaccata al muro, ma non cerano santi di resistere. Gerti ha cercato di stare aggrappata finchè ha potuto. Poi ho mollato la presa e la corrente ci ha scaraventate contro il muro della cantina e credo che Gerti fosse rimasta sotto la tromba delle scale. In quegli attimi sottacqua, non pensavo a respirare, mi sono detta devi darti una spinta per risalire nel vano delle scale per riuscire a riemergere e salire verso la salvezza. Ce lho fatta. Ho cercato di vedere dovera Gerti ma di lei non cera traccia. In pochi istanti sono stata protagonista di una scena incredibile come si vedono nei film. Di colpi ne ho presi parecchi, ma non sentivo niente, evidentemente pensavo solo a sopravvivere e credo che se Gerti avesse saputo nuotare ce lavrebbe fatta anche lei». Invece il vortice ha portato via la 51enne cantate del Quintetto Lussari e presidente del Club 3P e il suo corpo è stato ritrovato dopo una settimana di ricerche nel fiume Fella a Malborghetto, lasciando nel dolore i frattelli Roswita e Giovanni e tutta la comunità. «Ci manca molto Gerti - chiude Roswita era la più grande di noi. Era molto aperta, solare. A 17 anni già era in Germania a lavorare in una gelateria e me la ricordo felice al ritorno con un grande televisore per noi». La morte di Bruno Quasi negli stessi istanti in cui lUque si portava via Gerti, a Malborghetto, perdeva la vita Bruno Urli, 57 anni, da soli 5 mesi in pensione. Allacciaieria Weissenfels di Fusine era stato apprezzato tecnico responsabile della programmazione della produzione. Era sul retro della casa quando è stato intrappolato dalla ghiaia che con lacqua colava dalla montagna. Era andato nel retro a chiudere il gas e con un badile cercava di far defluire lacqua attraverso lo stretto passaggio fra due case. «Abbiamo cercato di fare di tutto per tirare fuori Bruno mentre, a ondate, arrivava sempre più fango e ghiaia a bloccarlo racconta Adriano Buzzi, uno dei soccorritori -, abbiamo anche divelto una porta per cercare di fare deviare lacqua, ma non cè stato verso e dobbiamo la vita alle urla del pacherista che operava sopra la scarpata per cercare di deviare il corso del rio, perchè così abbiamo visto in tempo arrivare la frana. Io mi sono salvato aggrappandomi alla grondaia e ho visto con la coda dellocchio sparire Bruno. Gli altri, saremo stati in sei sette, sono pure riusciti a salvarsi a malapena». Urli ha lasciato nel dolore la moglie Marina, il figlio Mirco e la figlia Viviana che le aveva dato la nipotina Giulia che allora aveva due anni. A dieci anni di quella tragica sera la signora Marina che praticamente ha assistito alla tragedia essendo stata davanti casa a una decina di metri da dove è stato travolto Bruno, serba in seno il suo dolore per la perdita del marito che gli manca molto. La confortano due splendide nipoti, Giulia che ha 12 anni e la sua sorellina Gaia di 3 anni e mezzo. Bruno Urli, amante della montagna, è ricordato anche dal Gruppo Ana di Malborghetto che ha posto una targa a sua memoria al rifugio Bernardinis sui Due Pizzi, rifugio che lui stesso aveva restaurato. Argomento: NORD Pag. 27 Data: 29-08-2013 Il Messaggero Veneto Estratto da pagina: 26 bruno e gerti spazzati da acqua e fango Giancarlo Martina ©RIPRODUZIONE RISERVATA |cv Argomento: NORD Pag. 28 Data: 28-08-2013 Padova news Nuova scossa di terremoto a Gubbio, la terra trema anche in Lunigiana | Padovanews, il primo quotidiano online di Padova Padova news "Nuova scossa di terremoto a Gubbio, la terra trema anche in Lunigiana" Data: 28/08/2013 Indietro Nuova scossa di terremoto a Gubbio, la terra trema anche in Lunigiana Mercoledì 28 Agosto 2013 09:46 Redazione web cronaca nazionale Ieri nella citta' umbra la gente, presa dal panico, e' scesa in strada, questa mattina nuovo sisma di magnitudo 2.1 Roma, 28 ago. - Un terremoto di magnitudo 2.1 e' stato registrato questa mattina alle 5.57 dalla Rete Sismica Nazionale dell'Ingv nel distretto sismico Bacino di Gubbio. Poco dopo mezzanotte una scossa di magnitudo 2.5 e' stata invece registrata nella zona della Lunigiana. (Adnkronos) Tweet Website Design Brisbane Argomento: NORD Pag. 29 Data: 28-08-2013 Pordenone Oggi Gorizia, scomparsa una 17enne. Continuano, senza soste, le ricerche | PORDENONEOGGI.IT | le notizie della tua provincia Pordenone Oggi "Gorizia, scomparsa una 17enne. Continuano, senza soste, le ricerche" Data: 28/08/2013 Indietro Home Gorizia, scomparsa una 17enne. Continuano, senza soste, le ricerche Tweet Immagine: GORIZIA - Continuano senza soste le ricerche della ragazza di 17 anni, Živa Srebrnic, che si è allontanata da casa alle 15.30 di domenica 25 agosto e non ha fatto più rientro. Ziva indossava una t-shirt rosa e dei pantaloncini corti scuri ed è uscita sulla sua bicicletta di colore grigio e nero con un cestello nero davanti, appeso al manubrio. La ragazza aveva anche uno zaino di colore rosso scuro. Sono subito partite le ricerche da parte di familiari e amici: al momento, sono state battute le campagne di Lucinico, Mossa e di Cormons, nella zona di Plessiva. Massimo impegno viene profuso anche dai militari dell'Arma di Gorizia, dai Vigili del fuoco e dalla Protezione civile. Anche amici e parenti hanno continuato a setacciare in lungo e in largo Gorizia e i centri limitrofi. Ora le ricerche potrebbero allargarsi e riguardare tutto il Fvg, anche la provincia di Pordenone. Pubblicato Mercoledì, 28/08/2013 Argomento: NORD Pag. 30 Data: 29-08-2013 La Provincia di Varese Ha insegnato a gestire le emergenze In prima linea tra terremoti e alluvioni Chi è Giuseppe Zamberletti Giuseppe Zamberletti (Varese, 17 dicembre 1933) è considerato il fondatore della Protezione civile in Italia. A lui si devono la nascita del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio, l'introduzione del concetto di previsione e prevenzione distinto dalle attività di soccorso, l'organizzazione del servizio nazionale in tutte le sue componenti, la valorizzazione degli enti locali e del volontariato ed anche l'avvio della riforma del settore che culminerà con l'approvazione della legge 24 febbraio 1992 n.225. È stato parlamentare della Democrazia Cristiana per diverse legislature: il 19 maggio 1968 viene eletto, per la prima volta, alla Camera dei deputati nella Circoscrizione Como Sondrio - Varese ed entra a far parte della dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Ha inoltre ricoperto numerosi incarichi di Governo: è stato ministro della Protezione civile dall'aprile al 28 luglio 1987. Si è occupato dell'emergenza dei boat people vietnamiti del 1979. É stato Commissario straordinario dell terremoto del Friuli (1976) e di quello dell'Irpinia (1980). Oggi è presidente dell' Istituto Grandi Infrastrutture del consiglio di amministrazione della Società Stretto di Messina. Presidente emerito della Commissione grandi rischi della Protezione civile, ha da poco lasciato il Forum europeo delle imprese generali. Tra i molti riconoscimenti alla sua attività di coordinamento dei disastri ambientali, ricordiamo la laurea honoris causa in Ingegneria assegnatagli dall'Università di Udine e l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica. Argomento: NORD Pag. 31 Data: Savona news 28-08-2013 Frana Vezzi Portio, strada riaperta con un mese d'anticipo - Quotidiano online della provincia di Savona Savona news "Frana Vezzi Portio, strada riaperta con un mese d'anticipo" Data: 28/08/2013 Indietro Cronaca | mercoledì 28 agosto 2013, 13:01 Frana Vezzi Portio, strada riaperta con un mese d'anticipo Condividi | I lavori ora proseguiranno fino al completamento La strada riaperta Nella giornata del 23 luglio 2013 sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della parete franata al km 13+800 della S.P. 8 "Spotorno Vezzi Finale" in località Mulini. 115.000 euro di spesa preventivati, per lavori che avrebbero dovuto durare circa tre mesi. Secondo le previsoni temporali formulate alla consegna dei lavori la strada sarebbe stata riaperta dopo 45/60 giorni di lavoro: le lavorazioni sarebbero poi proseguite a strada aperta. Questa mattina la Provincia di Savona comunica invece l'apertura della strada, con oltre un mese di anticipo rispetto ai tempi previsti. “Desidero ringraziare l'Amministrazione provinciale per la rapidità con la quale è intervenuta sul nostro territorio reperendo i fondi, appaltando i lavori e consentendo in questo modo, soprattutto agli abitanti di questa zona, di poter nuovamente usufruire in sicurezza della viabilità verso Finale Ligure", ha dichiarato l'assessore del Comune di Vezzi Portio Germano Barbano. "Un intervento che denota grande attenzione da parte della Provincia alle esigenze e problematiche relative all'entroterra, un interesse concreto nei confronti del benessere di tutti i cittadini”. c.s. Argomento: NORD Pag. 32 Data: Savona news 28-08-2013 Quiliano, al via i lavori per la frana di Rovascia - Quotidiano online della provincia di Savona Savona news "Quiliano, al via i lavori per la frana di Rovascia" Data: 28/08/2013 Indietro Savona | mercoledì 28 agosto 2013, 08:47 Quiliano, al via i lavori per la frana di Rovascia Condividi | Lavori per circa 95 mila euro finanziati al 90% dalla Regione Liguria I lavori di ripristino della condotta fognaria Il Comune di Quiliano dà inizio ai lavori di ripristino del tratto di strada che conduce alla frazione di Roviasca. Nel novembre 2012, a seguito delle persistenti piogge, si era verificato il primo smottamento importante a valle. Il versante, già compromesso dalle piogge, ha definitivamente ceduto nel marzo 2013 ed è franata parte della strada su un fronte di circa mt.20 L'intervento di somma urgenza è stato segnalato tempestivamente alla Regione - Protezione Civile ed è stato approvato il progetto per il ripristino della strada e la completa messa in sicurezza del versante. Progetto approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.48 del 11/06/2013 per un importo dei lavori stimato in € 95.000,00. La Regione Liguria ha recentemente deliberato un finanziamento dell'opera per il 90% dell'importo totale ossia per € 85.500,00 con un cofinanziamento da parte del Comune per la restante parte. c.s. Argomento: NORD Pag. 33 Data: 28-08-2013 La Stampa (Aosta) Courmayeur aspetta il super vallo La Stampa Stampa, La (Aosta) "" Data: 28/08/2013 Indietro La Stampa (Ed. Aosta) sezione: Aosta data: 28/08/2013 - pag: 45 protezione civile.per proteggere la palud ed entrèves DAL MONTE DELLA SAXE Courmayeur aspetta il super vallo Non sono ancora partiti i lavori per il muro antifrana. Viérin: "I soldi entro 30 giorni" Un enorme vallo a protezione di La Palud e Entrèves. È quanto la Regione ha intenzione di costruire per regalare maggiore sicurezza ai cittadini della zona. A giugno in una riunione con la popolazione Raffaele Rocco, coordinatore del dipartimento Difesa del Territorio aveva spiegato: «L'intenzione è quella di fare in fretta e partire con i lavori già in questa stagione». A fine agosto, in realtà, i lavori non sono ancora partiti. Ma Rocco spiega: «In questi mesi abbiamo continuato a lavorare e, in collaborazione con l'Università di Milano, stiamo mettendo a punto il progetto», che è in via di definizione. «Non siamo ancora riusciti a partire con i lavori, ma contiamo di farlo a breve, verso metà settembre. Siamo solo in attesa dei finanziamenti». Il dettaglio non si conosce ancora, ma servirà almeno un milione di euro. L'assessore Marco Viérin è ottimista: «Speriamo di riuscire a deliberare il finanziamento da qui a 30 giorni». Entro fine settembre, quindi, si dovrebbe partire. I tecnici della Regione avevano motivato la necessità di «fare in fretta» per poter chiudere l'intervento entro la prossima primavera, ovvero il periodo in cui la massa da 645 mila metri cubi si sposta di più. «È un intervento importante - dice Viérin - a cui siamo arrivati dopo aver monitorato a fondo la frana. Il vallo permetterebbe di migliorare la situazione quando la frana piccola entra in allarme, non per quella grande da 8 milioni di metri cubi». Nel caso della frana gigante, però, le probabilità di un distacco sono secondo i geologi molto limitate. La realizzazione del vallo permetterebbe di scongiurare lo sgombero nel caso di allarme per la frana piccola. Gli abitanti, a differenza di questa primavera, potrebbero quindi rimanere nelle loro abitazioni e gli alberghi continuare a lavorare. Il vallo che la Regione vuole costruire sarà enorme: avrà una base di 15-20 metri per un'altezza di circa 9 e sarà lungo quasi un chilometro. Il muraglione è studiato per contenere una frana di 700-800 mila metri cubi di materiale. Lo scorso maggio circa 100 cittadini furono sgomberati. In quelle settimane la frana ha toccato picchi di spostamento di 15 centimetri, in due mesi più di tre metri. I primi caldi, con le piogge e il disgelo, rendono la montagna più instabile e le probabilità che il prossimo aprile la minaccia ritorni sono concrete. «Le verifiche e gli studi che abbiamo fatto nei mesi di emergenza - dice Viérin - ci sono serviti per capire quello che può succedere, e quindi come intervenire». Argomento: NORD Pag. 34 Data: 28-08-2013 La Stampa (Savona) Frana di Roviasca, lavori per 95 mila euro La Stampa Stampa, La (Savona) "" Data: 28/08/2013 Indietro La Stampa (Ed. Savona) sezione: Savona data: 28/08/2013 - pag: 48 Quiliano Frana di Roviasca, lavori per 95 mila euro Ammonta a 95 mila euro la spesa per i lavori di somma urgenza che il Comune ha avviato per mettere in sicurezza un fronte di circa 20 metri lungo la strada di collegamento con Roviasca oggetto, tra novembre 2012 e marzo 2013 di alcuni movimenti franosi. L'intervento è stato finanziato al 90% dalla Regione. [a. am.] |cv Argomento: NORD Pag. 35 Data: 28-08-2013 La Stampa (Vercelli) Castellengo, perizia del geologo sulla frana La Stampa Stampa, La (Vercelli) "" Data: 28/08/2013 Indietro La Stampa (Ed. Vercelli) sezione: Biella data: 28/08/2013 - pag: 49 Cossato/2 Castellengo, perizia del geologo sulla frana L'amministrazione comunale ha affidato alla dottoressa Barbara Loi l'incarico per una perizia geologica in previsione dei lavori di consolidamento a Castellengo dove, nei mesi scorsi, si è verificata una frana. Lo smottamento ha interessato una parte del cortile e del muro di cinta del castello. Argomento: NORD Pag. 36 Data: Trentino Online 28-08-2013 Frana Campodenno, nuovi aiuti - Cronaca - Trentino Corriere Alpi Trentino Online "Frana Campodenno, nuovi aiuti" Data: 28/08/2013 Indietro Frana Campodenno, nuovi aiuti La Provincia distribuisce tra altri quattro proprietari contributi per 208mila euro frane contributi aiuti CAMPODENNO. Per il movimento franoso che alcuni anni fa ha interessato l'abitato di Campodenno la Provincia ha recentemente concesso una serie di contributi ai proprietari danneggiati che erano rimasti esclusi dal primo elenco dei beneficiari per carenza o assenza di documentazione. Documentazione che successivamente è stata integrata con gli allegati e le certificazioni di rito per cui è diventato applicabile anche ad essi quanto previsto dal decreto del presidente della giunta provinciale che aveva decretato lo stato di emergenza in conseguenza della frana che aveva minacciato ed in parte coinvolto l'abitato di Campodenno. Gli interessati da questa tornata di contributi sono Cecilia Moser che ha ottenuto un indennizzo di 49.005 euro pari al 95 per cento della spesa ammissibile di 51.585; Rita De Oliva, che riceverà l'importo complessivo di 94.870 euro; Giovanna Holzer che ha ottenuto 34.114 euro e infine Ermete Dalpiaz che ha avuto 29.877 euro. (g.e.) 28 agosto 2013 Argomento: NORD Pag. 37 Data: 29-08-2013 La Tribuna di Treviso Estratto da pagina: 31 bomba d'acqua: strade e case inondate tribunatreviso Extra - Il giornale in edicola Tribuna di Treviso, La "" Data: 29/08/2013 Indietro - PROVINCIA Bomba dacqua: strade e case inondate Gravi disagi a Loria e Castello di Godego. Scantinati e garage inagibili, chiuse alcune vie, centraline in fiamme per le saette di Davide Nordio wLORIA Via Brentelle e via Campagna ancora sottacqua: ma stavolta la colpa non è dello straripamento del Brenton, bensì di una eccezionale bomba dacqua che laltro ieri sera ha colpito la zona: per alcune ore larea che va dal centro di Loria fino a via Brentelle, come anche Spineda e Castello di Godego, è stata al centro di un terribile temporale come non se ne erano mai visti: fulmini, vento impetuoso, pioggia torrenziale mista a grandine, piante sradicate, interruzione della corrente elettrica. Il tutto concentrato in questarea, dove già è alquanto alto il rischio idrico, per due interminabili ore, dalle dieci a mezzanotte. A Loria gli interventi di Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, coordinata dal sindaco Roberto Vendrasco, hanno riguardato la frazione di Ramon e di Castione. In via Campagna non ha risparmiato un complesso di tre monofamiliari proprio di fronte alla Casa delle Associazioni. Qui lacqua piovana ha allagato le taverne e i garage sotto il livello della strada. Trentacinque centimetri dacqua nella sola abitazione della famiglia Basso che ha tamponato londa proveniente dalla strada con ogni mezzo a disposizione: asciugamani, coperte e lenzuola. A quanto pare la grande quantità di pioggia caduta in poco tempo non ha trovato sfogo nella rete fognaria e si è riversata sulle tre abitazioni. Più grave la situazione in via Brentelle, dove si è resa necessaria la chiusura al traffico delle adiacenti via Ognissanti e via Po. Colpita labitazione della famiglia Tessarollo, i cui ambienti sotterranei sono stati invasi da sessanta centimetri dacqua. I segni del fango erano ancora visibili ieri mattina: inevitabile il ricorso ai sacchetti di sabbia che hanno evitato guai peggiori. In ambedue i casi devono ancora essere stimati eventuali danni. Come del resto in una abitazione di via 13 aprile a Spineda, sfiorata da un fulmine. La forte scarica elettrica ha dapprima mandato in tilt limpianto, seppur dotato di salvavita, ma purtroppo la cosa non si è conclusa qui. Probabilmente a seguito di un cortocircuito si è incendiata la centralina allingresso di una delle due abitazioni, facendo temere conseguenze ben peggiori. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di mettere in sicurezza la casa dalle fiamme che si erano sprigionate. A Castione di Loria invece i pompieri hanno dovuto tagliare un paio di alberi che rischiavano di finire contro le abitazioni. La bomba dacqua non ha risparmiato neppure Castello di Godego: anche qui colpite due zone normalmente a rischio di esondazione come via Ca Leoncino e via Casoname. In via Alberone una pianta si è abbattuta sui fili dellenergia elettrica, tranciandone uno, mentre in altre località si è dovuto ricorrere alla motosega per togliere grossi rami e piante che sono caduti invadendo le carreggiate. E su questo aspetto il sindaco Pier Antonio Nicoletti dichiara la... tolleranza zero circa il verde privato che nasconde segnali e lampioni, invade marciapiedi o cresce tra i cavi elettrici: «Non più sopportabili neppure le coltivazioni che per avere dieci pannocchie in più creano problemi alla sicurezza stradale. Si arano fossati per ingordigia, creando inevitabilmente difficoltà allo scolo dellacqua piovana e quindi danni e costi ingenti. Queste azioni provocano gravi danni se non incidenti a persone o, come avvenuto ieri sera in via Alberone, interruzione di pubblico servizio come linterruzione della corrente elettrica ad abitazioni e ditte». Argomento: NORD Pag. 38