Il Ministro generale - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati

Transcript

Il Ministro generale - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati
Il Ministro
generale
I
Nuovo Delegato
“Pro Monialibus”
Carissime Sorelle tutte,
il Signore vi dia la sua pace!
In questo giorno in cui
celebriamo la potenza creatrice
dello Spirito di Dio, che attraverso il “si” di Maria genera una
nuova vita, che è inizio e unico
fondamento della nostra vita nuova nello Spirito, vengo a voi per
informarvi di un avvicendamento importante.
Dal prossimo 15 aprile,
Pasqua del Signore, Fra Herbert
Schneider, con l’obbedienza dei
Ministro generale, ritornerà alla
sua Provincia dei Ss. Tre Re di
Colonia: come nuovo Delegato
generale dell’Ordine “pro Monialibus”. E’ stato nominato Fra
Enrique Gonzales Arango, della
Provincia di S. Paolo Apostolo in
Colombia, esperto accompagnatore delle Contemplative francescane del luogo.
So di interpretare i sentimenti di tutte voi nell’esprimere al nostro Fratello Herbert un
grazie cordiale per il servizio totale e appassionato che ha svolto
sin dal 1991 a favore di tutte le
Sorelle contemplative della Famiglia francescana, attraverso le
, Minori dell’Emilia-Romagna
Frati
numerose visite le parole di esortazione e i profondi scritti: la sua
dedizione e la sua competenza
hanno certamente aiutato tutti noi
a sperimentare l’unità del carisma
dei nostri fondatori e delle nostre
fondatrici, consentendoci di vivere con maggiore intensità la nostra stupenda vocazione.
Allo stesso tempo sono
sicuro che il nostro Fratello Enrique potrà sperimentare il vostro
fraterno aiuto nello svolgimento
del suo delicato servizio, secondo
le linee che lui stesso vi indicherà.
A tutte voi il grazie mio e
di tutto l’Ordine per la vostra presenza discreta e preziosa al nostro
fianco: San Francesco e santa
Chiara guidino i nostri passi sulla
via di una vita nuova, ad immagine dei Figlio di Dio che si è fatto
nostra via.
Sommario
Il Ministro generale
I - Pro Monialibus
1
II - Consiglio Plenario 2
Dalla Curia generale
I - Nuova entità in Africa 3
II - Frati Missionari ... 3
CO MPI
I - La COMPI e l’OFS 7
II - Pastorale sanitaria
8
UFME
Il cammino dei giovani
9
Vita della Provincia
I - Definitorio
11
II - Archivio
12
Note di cronaca
I - Sr. Roberta
14
II - Campane ....
15
III - Gerusalemme ... 15
IV - Under 10
16
V - Carpi ...
18
VI - Fr. Paolo Benfenati 18
Abbiamo vissuto
20
I nostri fratelli defunti
Bernardina Gilioli
22
Indonesia
23
Fraternitas nr. 65
25
Notiziario
Provincia di “CRISTO RE”
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Fra Giacomo Bini, ofm
Ministro generale
(In copertina: “I Santi Martiri in Cina del 1900”, tempera su
tavola di Lorenzo Ceregato, 2000)
Anno XXXIII - n.s.
N. 62 - MAGGIO 2001
Sped. in Abbonamento postale
art. 2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Bologna - Stampato in proprio
Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98
Periodicità mensile
Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci
Redattore: Fr. Marco Zanotti
Notiziario -
1
II
Consiglio
Plenario 2001
•
Relazione dell’Economato
generale;
• Brevi Relazioni da parte delle Conferenze.
2. La traccia per la Relazione
Ai Presidenti
di ogni Conferenza per il
delle Conferenze
CPO:
dei Ministri provinciali. • Quali desideri nuovi sono
nati nei Frati dalle riflessioni
Carissimi Fratelli, Il Sifatte in questi ultimi anni sulgnore risorto vi dia la sua Pace!
le Priorità? Hanno influito
Anzitutto desidero rinsullo stile di vita e di missiograziare quanti hanno fatto giunne delle Fraternità? Quali
gere a me e al Definitorio geneesperienze particolari stanno
rale proposte e suggerimenti per
prendendo vita nella tua Conla celebrazione del prossimo
ferenza (due o tre esperienCPO. La preparazione al CPO
ze)
procede secondo il corso previsto • Quali sono state le maggiori
e molte Conferenze hanno già
difficoltà incontrate nella reeletto i Consiglieri. Ricordo che
alizzazione di nuovi e più “situtti i Consiglieri devono essere
gnificativi” progetti di vita
eletti entro il 1 luglio 2001.
francescana a livello di ProNelle Lettere precedenti
vincia, Conferenza e Ordine?
(30 ottobre 2000, Prot. 090259, e
Per quanto riguarda la
20 novembre 2000, Prot. 090311) Relazione, che ogni Conferenza
chiedevo alle Conferenze dei Mi- dovrà presentare al CPO, preciso
nistri provinciali di programma- quanto segue: non dovrà superare una riunione, possibilmente re le tre pagine e dovrà giungere
dopo la seconda metà di maggio
2001, per conoscere ed approfondire, con i Consiglieri eletti, le
questioni che verranno trattate nel
CPO e l’Instrumentum laboris
sulla revisione delle strutture.
Di seguito vi presento:
l’elenco delle tematiche da trattare secondo quanto stabilito dal
Definitorio generale e la traccia
(due domande) per la Relazione
di ogni Conferenza per il CPO
(Allegato B).
1. L’elenco delle tematiche da trattare secondo quanto
stabilito dal Definitorio generale
per il prossimo Consiglio plenario dell’Ordine sono:
• Discorso del Ministro generale;
• Instrumentum laboris sulle
Strutture;
• Documento sull’Iter del Documento sulle Strutture;
2 - Notiziario
presso la Segreteria generale entro l’8 settembre 2001, affinché
possa essere tradotta nelle diverse lingue.
Perché il CPO sia fruttuoso per tutto l’Ordine e diventi uno
strumento fraterno di condivisione e attualizzazione del nostro
comune progetto evangelico, invito i Ministri a consultarsi e approfondire con sollecitudine, insieme ai Consiglieri eletti, le
tematiche proposte per il CPO.
Inoltre vi ricordo che ogni membro del Consiglio pu98 sempre
suggerire altre questioni, che verranno trattate nel CPO se approvate da un terzo dei Consiglieri,
secondo l’art. 130 §2 degli SG.
Colgo volentieri l’occasione per ringraziarvi per il servizio che prestate in favore dei
fratelli. Lo Spirito del Signore e
la sua santa operazione ci guidino nella preparazione al CPO e
in tutta la nostra vita.
Fraternamente
Fr. Giacomo Bini
Ministro Generale
La segreteria della
COMPI ha provveduto alla stampa di un
quaderno (numero
21) che ha come tema
il progetto di vita, sia
ha livello personale
che a livello comunitario. Gli autori sono
Fr. José Rodriguez
Carballo e Fr. Juan
Mari Ilarduia.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Dalla Curia
generale
I
Nuova entità
in Africa
Polonia e Germania e Spagna.
La nuova Vice Provincia
conta 66 Frati, in maggioranza
vocazioni locali, ad essi si aggiunIl 18 aprile 2001 a Lomé gono altri Frati missionari.
(Togo), il Ministro generale dei
L’attività pastorale, sia in
Frati Minori Fr. Giacomo Bini, ha ambiente rurale che in quello urcostituito la Vice Provincia del bano, costituisce il principale im“Verbo Incarnato”.
pegno, ma ci sono anche Frati
La nuova entità africana, impegnati nella scuola, nel sociaè situata in una parte del territo- le (assistenza nelle carceri), nella
rio della ex Federazione France- formazione dei catechisti, dei gioscana dell’Africa Occidentale vani e nella formazione professio(FFAO) che comprende Togo, nale (carpenteria, lavoro del cuoCosta d’Avorio e Benin.
io e delle pelli).
Il Ministro generale ha
La lingua principale utianche proclamato il “Governo” lizzata nei paesi della Vice Prodella nuova entità, eletto dal vincia del Verbo Incarnato è il
Definitorio generale il 22 marzo francese, ma in alcune zone è ne2001, che rimarrà in carica per un cessario conoscere una delle lintriennio.
gue locali, specialmente per coMinistro Provinciale
loro che sono impegnati in attiviFr. Richard Dzierzenga
tà pastorale.
Vicario Provinciale
TOGO 56.790 kmq - pop.
Fr. Joseph Legonou
5.081.413
Definitori provinciali
COSTA d’AVORIO 322.460
Fr. Sébastien Agah Boye
kmq - pop. 15.818.068
Fr. Emmanuel Assogba
BENIN 112.620 kmq - pop.
Fr. Pierre Reinhard
6.305.567
Fr. Francis Zogli
Togo, Costa d’Avorio e Benin
La presenza francescana
risale al 1956, i Frati minori provengono non solo dai tre paesi che
formano la Vice Provincia,
maanche da Francia, Slovenia,
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
II
Progetto per i
Frati Missionari
I. progetto di formazione
“I Ministri provinciali
abbiano cura che i missionari ricevano la formazione necessaria
per meglio assolvere alle esigenze del loro futuro compito” (CCGG 121 §1).
Introduzione
1. I Frati che vengono a
Bruxelles per la preparazione alla
missione, partecipano pienamente
alla vita e al dinamismo della
Fraternità che li accoglie.
2. I volontari missionari
non sono né degli studenti né degli apprendisti, ma Frati che iniziano a vivere la loro vita missionaria.
3. La comunità internazionale li accompagna nella loro
prima esperienza e per la loro preparazione alla missione, offrendo
loro un ambiente di vita francescana con un accompagnamento
comunitario e personale.
4. Durante questa prima
tappa della vita missionaria, i Frati volontari e i Frati della comunità stabile di Bruxelles manifesteranno grande apertura e disponibilità reciproca.
Notiziario -
3
5. Fin dal loro arrivo a
Bruxelles, i missionari avranno
già una buona conoscenza dell’inglese o del francese, per partecipare alla vita della Fraternità.
6. Questo periodo di formazione vuole aiutare i Frati ad
iniziare a vivere i valori francescani in una Fraternità internazionale ed interculturale, e a rispondere alle questioni che un missionario si pone e che riguardano gli
aspetti essenziali della vita missionaria.
1. Missionari francescani: chi siamo?
“Siamo stati chiamati per
essere mandati al mondo, per una
missione come uomini di Dio, in
fraternità e minorità, a un mondo che cambia e che cerca” (G.
BINI, L’Ordine oggi: riflessione e
prospettive, III, 3).
Gli obiettivi
Sperimentare i valori della nostra vita francescana in una
Fraternità internazionale ed
interculturale, ed approfondire
l’identità e le caratteristiche del
missionario francescano.
“Prendersi cura della
qualità della vita è gettare le basi
perché le nostre Fraternità diventino autentiche cellule vive, forti
nella fede, gioiose nella speranza, feconde nell’amore. Tutti i
“progetti” saranno, allora, costruiti sulla roccia e così avranno la possibilità di resistere alle
difficoltà, poiché esposti all’azione dello Spirito del Signore” (H.
SCHALÜCK, “Riempire la terra del
Vangelo di Cristo”, 194).
I mezzi
1. I Frati missionari partecipano a tutti i momenti della
vita della Fraternità stabile di Bruxelles, come prima esperienza di
vita francescana in una comunità
che vuole vivere lo “spirito” della missione. E cioè:
– la vita in Fraternità è per tutti
4 - Notiziario
una priorità;
– il programma di preghiera, i
momenti di formazione permanente e di condivisione della Parola di Dio, il ritiro mensile, le
attività pastorali e sociali, e i lavori domestici, permettono di
scoprire ed approfondire la nostra
comune vocazione;
– il capitolo locale mensile sarà
soprattutto una condivisione della vita e l’occasione per fare una
valutazione del cammino comunitario ed individuale, specialmente su:
a. la fedeltà alle priorità
dell’Ordine
b. i mezzi utilizzati
c. le difficoltà incontrate
d. il programma da rinnovare
tecipano ad una attività pastorale
o sociale – soprattutto durante il
fine settimana – in dialogo e in
accordo con la Fraternità stabile.
2. Perché partiamo?
“Quei frati che, per divina ispirazione, vorranno andare
tra i Saraceni e tra gli altri infedeli, ne chiedano il permesso ai
loro Ministri provinciali. I Ministri poi non diano a nessuno il
permesso se non a quelli che riterranno idonei ad essere mandati” (Rb 12, 1-2).
“Invitiamo tutte le Province dell’Ordine ad essere sensibili, non
solo alla condivisione dei beni
materiali, ma soprattutto
all’interscambio di persone e di
culture per sottolineare la realtà
di una Fraternità universale”
(CAP GEN/1997, Dalla memoria
alla profezia, 40).
Gli obiettivi
Aiutare i candidati per i
progetti missionari nel discernimento.
I Frati e i missionari insieme si impegneranno a discernere la vocazione missionaria, a
verificare, purificare ed approfondire i motivi che animano ciascun
– le relazioni fraterne vissute nel missionario. Così ci si aiuterà a
rispetto delle differenti culture e discernere l’idoneità per un prosensibilità, aiutano a crescere nel- getto specifico o eventualmente
l’apertura all’altro e nel dialogo: per un altro progetto dell’Ordine.
tutto questo è già una iniziazione
I mezzi
all’inculturazione;
1. Il dialogo aperto e re– ogni Frate, nella sua individua- golare tra i Frati aiuterà ad indilità, è un dono di Dio, quindi cia- viduare ed approfondire le motiscuno apprezza l’altro per quello vazioni e gli atteggiamenti di ciache è ed approfitta della sua ric- scun missionario.
chezza.
2. Sviluppare una “spiri2. I Frati missionari di- tualità francescana” della missiomostrano la loro capacità di col- ne.
laborare e di fare un cammino in3. Formare i missionari a
sieme con la Fraternità stabile.
vivere bene le relazioni interper3. Ogni Frate si esprime sonali e a saper gestire i possibili
semplicemente e con libertà in conflitti e le eventuali difficoltà.
una delle due lingue della
3. Per quale missione ci
Fraternità (francese o inglese).
prepariamo?
4. I Frati missionari par“Il missionario non rapFrati Minori dell’Emilia-Romagna
presenta più un pioniere isolato
ma un collaboratore al servizio
delle Chiese locali, capace di un
costruttivo inserimento nelle loro
culture, situazioni, progetti pastorali. Deve farsi discepolo per apprendere umilmente lingua, cultura, usi, mentalità e ascoltare
con simpatia e attenzione” (J.
VAUGHN, Lettera per i sei anni
del Progetto Africa, 1988, 14).
Gli obiettivi
Assumere la visione della Chiesa e dell’Ordine sulla missione.
In particolare:
a. entrare nella concezione attuale della missione;
b. approfondire la visione francescana della missione, per scoprire il volto del “lebbroso” di oggi;
c. conoscere le caratteristiche dei
progetti missionari dell’Ordine.
I mezzi
1. Approfondire la teologia della missione.
2. Studiare i vari “sentieri” della missione, come: il dialogo, l’inculturazione, la giustizia
e la pace, la non-violenza attiva,
l’ecumenismo, la promozione
umana, lo sviluppo, l’antropologia, le religioni “tradizionali”,
Induismo, Buddismo, Islam,
ecc…
3. Approfondire i testi
“normativi” dell’Ordine sulla
missione: Regola non bollata 16;
Regola bollata 12; CCGG V.
4. Studiare, con la condivisione in comunità, i documenti
specifici dell’Ordine: Lettere sui
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
progetti missionari dell’Ordine;
H. Schalück, “Riempire la terra
del Vangelo di Cristo”.
4. Dove andiamo?
“… a me e al Definitorio
è sembrato urgente proporre l’avvio di una nuova Fraternità internazionale…, con lo scopo principale di preparare missionari
per i progetti [dell’Ordine] già
avviati o per altre forme di
evangelizzazione in tutti i continenti” (G. BINI, Lettera per una
nuova Fraternità internazionale,
24 aprile 2000).
Gli obiettivi
Aiutare i frati a conoscere ed apprezzare l’ambiente in
vista dei progetti missionari specifici ai quali sono destinati.
I mezzi
1. Conoscere il progetto
missionario per il quale il Frate
si prepara.
2. Studiare la storia della
Chiesa e della missione, e la vita
dell’Ordine, della regione di destinazione.
3. Più ampiamente, conoscere i paesi della destinazione:
storia, società, cultura, tradizioni,
mentalità, religioni…
5. Chi andiamo ad incontrare?
“I Frati chiamati a servire il Vangelo in culture diverse
dalla propria e fra popoli con caratteristiche proprie, siano rispettosi, con profonda sensibilità fraterna, delle caratteristiche di ciascun popolo, apprendano la lingua, incarnino il Vangelo nei loro
valori religiosi, storici e culturali, così come nei costumi e nelle
tradizioni ” (Priorità per il
sessennio, IV, 5).
Gli obiettivi
Preparare i missionari a
conoscere, apprezzare, incontrare persone di altre culture e religioni, come discepoli e in atteggiamento di ascolto. Favorire ed
incoraggiare una vera inculturazione nei luoghi dove i volontari
andranno a vivere ed operare.
I mezzi
1. Studiare l’antropologia
“culturale”.
2. Studiare le religioni
“tradizionali” delle regioni di destinazione.
3. Studiare il Buddismo,
l’Induismo, l’Islam, la filosofia
Bantu…
II. programma
1. Vita francescana nella Fraternità interculturale di
Bruxelles
Ogni giorno: orario di preghiera
della Fraternità.
Due volte la settimana: ricreazione comunitaria.
Venerdì:
Studio e condivisione dei seguenti
documenti:
Evangelii Nuntiandi, Redemptoris Missio, La Chiesa in Asia o La
Chiesa in Africa o Sinodo dell’Europa; Gli orientamenti della
santa Sede per la Russia; Regola
non bollata e Regola bollata;
CCGG V; Lettere per i progetti
missionari dell’Ordine; H.
Schalück, Riempire la terra del
Vangelo di Cristo.
Condivisione sulla Parola di Dio.
Sabato mattina: lavori domestici.
Sabato pomeriggio e Domenica:
attività pastorali o sociali.
Domenica sera: adorazione.
Secondo lunedì di ogni mese: ritiro e capitolo locale.
Notiziario -
5
2. Esperienze ed incontri
I fine settimana sono riservati alle attività pastorali o sociali, agli incontri e alle visite di
formazione.
I missionari possono incontrare a Bruxelles comunità cristiane di cultura diversa da quella dei loro paesi di origine.
Questo periodo di formazione terminerà con un Ritiro
spirituale (“contemplazione e
missione”).
3. Corsi
(da lunedì a giovedì: 4 x
24 settimane = 96 giorni; 3 ore
di corso per giorno: 96 x 3 = 288
ore di corso)
A. Nei corsi verranno affrontati i temi indicati nella lista
seguente:
Teologia della missione –
La spiritualità missionaria – Storia delle missioni – Cristologia
africana o asiatica – Diritto missionario nel CDC e diritto internazionale – Evangelizzazione e
promozione umana – Chiesa, democrazia e sviluppo – Ecumenismo ed evangelizzazione – Il dialogo – L’inculturazione – Studio
dei paesi di destinazione – Giustizia e pace – La non-violenza
attiva- Formazione a gestire le
relazioni interpersonali e i conflitti – Antropologia “culturale” – Le
religioni “tradizionali” –
Induismo/Buddismo/Islam.
B. Lo studio personale
completerà il lavoro in comune.
Nota bene
a) le persone di riferimento:
– i Frati della comunità stabile si
impegnano nella misura del possibile;
– invitare di preferenza Frati con
una competenza specifica;
– altri punti di riferimento nell’area di Bruxelles: Lumen Vitae,
Istituti di teologia, Organismi o
6 - Notiziario
Associazioni, come Pax Christi,
Giustizia e Pace…
b) La metodologia:
– i corsi saranno interattivi:
– ogni corso mira alla crescita integrale della persona (intelligenza, consocenza, spirito, personalità …);
– i corsi tengono conto delle esperienze vissute.
Bruxelles, 2 gennaio 2001
La segreteria
dell’Unione
Conferenze
Ministri Provinciali Famiglie
Francescane
d’Italia ricorda
quest’anno i
venticinque anni
di attività; in
questa occasione ha pubblicato un volume di
ben CDXX più
appendice che
raccoglie foto
significative
sulla storia
dell’Unione
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
COMPI
I
La COMPI in
riferimento alla
questione OFS
A - Lettera del Presidente
Provincia e, qualora non l’avessi
già fatto, a trasmettere anche il
testo della lettera del Ministro
generale con i relativi allegati.
Buona Pasqua
B - Communicato dell’Assemblea
I Ministri provinciali italiani O.F.M. riconoscono la legittimità del Decreto del 29.11.2000
Fr. Francesco Bravi della CIVCSVA e intendono adePresidente COMPI rire alla richiesta ivi formulata di
agevolare il processo di unit88
dell’O.F.S. sostenendo la componente OFS Minori italiano nell’individuare “una propria via all’unità”.
Si impegnano pertanto a
promuovere il dialogo con tutte
le parti interessate nei modi e nelle sedi opportune.
Dato che sussistono alcuni seri dubbi e perplessità intorno
alla nuova identità dell’O.F.S. che
ci appare in contrasto con quanto
prescritto dal can. 303 e sull’istituto dell’altius moderamen e del
suo esercizio collegiale, comprendendo le ragioni che hanno portato il Consiglio nazionale O.F.S.
Minori a ricorrere presso la Segnatura apostolica, chiediamo che
su questi temi si apra un dialogo
e un confronto sereno all’interno
dell’Unione delle Conferenze dei
Ministri provinciali d’Italia.
Carissimo
fratello Ministro,
con la presente ti trasmetto il testo della Dichiarazione che
abbiamo concordato nella nostra
ultima Assemblea COMPI e che
abbiamo letto nella sessione conclusiva dell’Assemblea dell’Unione delle Conferenze. In quella
sede si è deciso di inviare ai Presidenti delle altre Conferenze il
testo, preparato da p. Velasio De
Paolis, sui nostri dubbi e perplessità circa la nuova identità dell’OFS, che ci appare in contrasto
con quanto prescritto dal can. 303,
e sull’istituto dell’altius moderamen e del suo esercizio collegiale.
Su questi temi le singole
Conferenze avranno modo di discutere e verrà programmato un
successivo incontro comune dei
vari Consigli di Presidenza delle
singole Conferenze per un ulteriore confronto e studio.
Ti invito a trasmettere il E’ stato indetto il convegno COMPI
testo della Dichiarazione all’As- per l’area evangelizzazione. Si terrà
sistente regionale OFS della tua dal 18 al 22 giugno ad Assisi.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
7
II
Pastorale
Sanitaria
commiato del Presidente
3. Relazione del Segretario: organico e situazione economica amministrativa dell’unione.
4. Elezione del PresidenHaec dies quam te.
fecit Dominus:
D’intesa con il Ministro
exsultemus Provinciale Delegato della Comet laetemur in ea. pi per la Pastorale Sanitaria M.
Alleluia! Rev.do Fr. Maurizio Faggioni,
v’invito a partecipare al Consiglio
Questo grido, sgorgato Nazionale e all’Assemblea Genedal cuore dei discepoli nel primo rale dell’ Unione 21-26 maggio
giorno dopo il sabato, ora, in que- 2001 che si svolgeranno a Bocca
sto preciso momento della storia, di Magra (La Spezia) presso il
torna a rincuorare le speranze di Monastero S. Croce dei Padri
noi tutti con l’immutata certezza Carmelitani, in via S. Croce 30,
della risurrezione di Cristo, Re- Tel. 0187 60.911.
dentore dell’uomo.
La Convocazione del
Attingiamo, alla sua tom- Consiglio nazionale e dell’Asba ormai vuota per sempre, il vi- semblea nazionale intende assolgore necessario per sconfiggere il vere agli adempimenti previsti
torpore, l’indifferenza e la stan- degli artt. 8-18 del Regolamento
chezza che appesantisce i nostri dell’Unione, in particolare all’elepassi, per porre ogni ricerca al zione del Presidente.
servizio dei suoi fratelli.
I Delegati Provinciali trasmettaIn questo tempo, tra la no tempestivamente copia della
Pasqua e l’avvento del suo Regno presente ai Cappellani Ospedasenza fine, tempo che rassomiglia lieri della propria Provincia e coal travaglio di un parto, impegnia- munichino al Segretario Fr. Lomoci nella costruzione della no- renzo Bufarini (Tel.-segr.-fax
stra Unione.
072.131.378) il numero dei parTi ricordo il Consiglio tecipanti entro lunedì 7 magNazionale e l’Assemblea Gene- gio 2001.
rale si terranno dal 21-26 maggio
2001 a Bocca di Magra (La SpeProgramma dei lavori
zia)
dell’incontro
Invita e insisti perché an- Lunedì 21: ore 17 Arrivi e sisteche gli altri Cappellani partecipi- mazioni della camera ore 20 cena.
no a questo momento di Fraternità Martedì 22: ore 7 Ufficio di Lete di Preghiera. Rinfrancati dal tura e Lodi
balsamo del suo Amore, ripren- ore 8 Colazione
diamo il cammino che ci porti,
ore 9 Consiglio Nazionainsieme, ad essere la sua Comu- le e Assemblea Generale M.
nità accanto a chi soffre.
Rev.do Fr. Maurizio Faggioni
Ministro Provinciale Delegato per
Oggetto
la Pastorale Sanitaria.
1. Consiglio Nazionale e
Saluto e Introduzione del
Assemblea Generale dell’Unione Presidente Fr. Italo Maria PalleOperatori Pastorali OFM della schi.
Sanità.
Relazione organizzativa
2. Saluto, Introduzione, e conomica del Segretario.
8 - Notiziario
Elezione del Presidente
dell’Unione.
Relazioni dei Delegati
Provinciali.
Segue discussioni.
ore 11 Concelebrazione
solenne Presiede M. Rev do Fr.
Maurizio Faggioni.
ore 12.30 Pranzo
ore 16.30 Conferenza di
Fr. Massimo Tedoldi Vicario Provinciale della Liguria, sulla Pastorale Sanitaria.
ore 18 Vespro
ore 20 Cena
Mercoledì/Giovedì: S.S. Esercizi Spirituali. Predicatore Fr. Massimo Tedoldi.
Venerdì 25: Itineranza francescana guidata da Fr. Marcello
Marchioro
Sabato 26:
ore 7 Concelebrazione
solenne. Presiede il nuovo Presidente dell’Unione.
ore 8 Colazione e partenza.
Sperando di incontrarvi
numerosi vi auguro ogni bene nel
Signore.
Fr. Italo Maria Palleschi
Presidente
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
UFME
1. Un po’ di storia
Resta un poco lontano
quel primo incontro dei giovani
frati europei celebrato dal 25 al
28 settembre 1996 a Firenze. Gli
obiettivi di tale incontro erano stati stabiliti dai Provinciali riuniti a
Santiago de Compostela (III.3.7):
formare i nostri giovani a questa
sensibilità europea ed ecumenica
in vista dell’assemblea ecumenica
di Graz. Sui formò così una commissione “ad hoc” e si convocarono, senza sapere bene il perché,
8 giovani rappresentanti delle
Conferenze: Boris (Copef),
Manolo (Confres), Fabio (Compi), Columban (slavica occidentale), Matita (sud-slavica), Patrik
(Mefra) e Hug (anglofona).
Da questo incontro sorse
la prima lettera che più di 90 giovani frati inviarono ai provinciali
con alcuni suggerimenti per proseguire il cammino verso la tanto
voluta e desiderata coscienza europea. Dopo la collaborazione
gomito a gomito nella preparazione di tale incontro, il Comitato
operativo dell’UFME vide la possibilità do dare continuità al recente comitato di frati giovani,
pieni di desideri e di entusiasmo.
Da allora ci siamo riuniti
periodicamente per realizzare le
iniziative che emergevano dal
Comitato operativo. Le due granFrati Minori dell’Emilia-Romagna
di attività che abbiamo realizzato
sono servite per dare corpo e forma, identità e vita al comitato.
Abbiamo partecipato all’assemblea ecumenica di Graz (1997) e,
soprattutto, abbiamo preso parte
alla riunione dei Provinciali a
Varsavia dando risposta ai loro
interessi di camminare verso
l’Europa del domani con i frati
giovani. Il frutto di questo lavoro
si è concretizzato in una grande
inchiesta alla quale aderirono circa 1000 frati e che ancora oggi,
per quelli che la utilizzano, continua ad essere un grande strumento per conoscere i problemi e
i desideri dei frati giovani. Tale
inchiesta finiva con delle proposte molto chiare e operative, invitando i Provinciali a favorirle ed
attuarle.
Durante questo periodo,
fra Ivan (sud-slavica) è stato sostituito da fra Mato. Ci ha lasciato pure fra Tony, della lingua inglese, che sin dall’inizio era con
noi. Abbiamo avuto l’occasione
di trovarci più volte come comitato (Roma, Genova…) e ormai
sentivamo il bisogno di far maturare bene l’identità e le finalità del
comitato.
Varsavia (1998) è stato il
punto di arrivo da dove, con grande speranza, speravamo di avviare con una identità chiara e volu
ta da tutti, questo comitato, i suoi
obiettivi e i suoi compiti. Varsavia
rispondeva alla sensibilità di tutti
i frati giovani d’Europa,
rispecchiando nel suo statuto la
necessità di consolidare questo
comitato e di crearne altri a livello locale, secondo le Conferenze.
Dopo un anno, il nuovo
Consiglio Permanente UFME
convocò i giovani del comitato
nel mese di novembre nel convento di Fiesole (Firenze). Si riprese
il lavoro del comitato con l’appoggio unanime del Consiglio
Permanente, del suo presidente e
del suo segretario. Questa volta
ci siamo trovati con nuovi membri: Matthias (Mefra), Franco
(Compi), Mato (Sud-slavica) e
Mark come delegato di Malta.
Oltre a Columban (Slavica occidentale) e Manolo (Confres), era
assente Boris (Copef), il quale più
tardi è stato stostituito da JeanJacques, così come Columban è
stato rimpiazzato da Kajetan.
Il nuovo comitato risorse
con più brio e con rinnovate forze; abbiamo messo l’accento sul
vivere i nostri incontri non solo
sul lato operativo, bensì come un
momento di vera fraternità; si insisteva nella nostra propria formazione e conoscenza della realtà
delle Conferenze e nel realizzare
alcune iniziative che potessero
Notiziario -
9
Benché siamo nati con
obiettivi molto chiari (coscienza
europea e mentalità ecumenica),
la realtà sta creando un’altra grande necessità in tutto l’Ordine: la
necessità d’incontrarsi per condividere la gioia della nostra vocazione fra i pochissimi e saturati
frati giovani che esistono nel territorio dell’UFME.
Confido che tutto questo
movimento porterà vita e speranza fra tutti i frati giovani. Però
dobbiamo essere realisti e affermare che ci troviamo con non
poche difficoltà nel nostro compito, difficoltà che per noi diventano delle sfide che accogliamo
con piacere.
senso dell’UFME e dei suoi comitati.
Altri piccoli inconvenienti: il non avere una lingua
comune, e quindi la necessità delle traduzioni…
E per ultimo, che a volte
è una preoccupazione ed una sfida, la mancanza di conoscenza
sulla ragion d’essere. Cosa fare
affinché i nostri fratelli non valutino soltanto i viaggi che stiamo
sensibilizzare più frati e più Profacendo, bensì il compito che revince per dare spazio nei suoi
alizziamo? E’ una mancanza di
compiti ed attività alle iniziative
fluidità fra noi e le Conferenze?
del nuovo comitato.
E’ sufficiente che il delegato del
Ci siamo riuniti tre volte
Consiglio permanente si limiti ad
(Vienna, Siviglia e Venezia) e
informare gli altri Provinciali?
dobbiamo riconoscere che sono
Ritengo che si potrebbero cercastate occasioni più che positive
re altre forme di comunicazione.
per ringraziare Dio e per conferLa mia ultima parola è di
marci nel nostro obiettivo, diffiringraziamento a tutti i fratelli che
cile e marginale nella vita della
ho trovato lungo questi quasi 5
Provincia, ma che diventava semanni, questo è stato il meglio di
pre più vitale agli occhi dell’Orquesto compito. Inoltre voglio
dine e del Ministro generale e di
ringraziare tutti i membri del Contanti altri, affinché sia un vero
siglio permanente per il sostegno
strumento che canalizzi tutte le
e la fiducia, in modo speciale fra
iniziative che portano a promuoJosé Carballo, fra Angelo Stellini
vere una vera consapevolezza di
e fra Tecle per la loro incondizioreligioso europeo.
nata generosità nel credere che
2. Com’è il nostro camOsservo il poco rapporto questo progetto europeo non samino?
e comunicazione fra il delegato rebbe stato possibile realizzare
Credo che la cosa più giovane di ogni Conferenza e il senza contare sui giovani, i gioimportante è che tutti i compo- delegato del Consiglio permanen- vani frati. Saggia decisione.
nenti di questo comitato credono te dell’UFME. Ritengo che siano
Fra Manolo
in esso, perché solo chi confida necessari perché quello che è deCoordiantore dei Delegati
nella bontà di questo progetto può ciso nella Conferenza lo sappia il
dei giovani frati all’UFME
dedicare tempo ed energie perché delegato. Si eviterebbero così alquesta realtà prosegua.
tre difficoltà, come quelle che sorCominciamo a cammina- gono quando si devono pagare i
re, e non solo. Un altro frutto è viaggi che, nonostante noi lo sapstata la creazione di un comitato piamo, nel momento di verifica i
in ogni Conferenza dei frati gio- segretari della Conferenza non
vani e successivamente in ogni sanno se spetta a loro pagare o
Provincia. Questo assicura una meno.
rete di comunicazione ed una posLa rapidità con la quale
sibilità più grande di portare avan- cambiano i membri del comitato.
ti tutte le iniziative che siano pro- Questo a volte impedisce di aveposte. E’ una grande sfida sul re un ritmo adeguato; si può vicome farci presenti in tutte que- vere la sensazione che sempre si
ste entità.
stia mettendo in discussione il
10 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Vita della Provincia
I
Definitorio
Villa Verucchio
8 maggio 2001
cata dal Capitolo provinciale. Si
trova al limitare del paese di Nonantola nella bassa modenese. E’
una vecchia casa colonica ristrutturata.
* Si dà il parere favorevo* Ci si incontra per il Definitorio il giorno 8 maggio alle ore le a che Fr. Bruno Monfardini
9.30 presso il Convento di Vialla possa cambiare l’automobile.
Verucchio.
* Si dà parere favorevole
* E’ assente Fr. Bonifacio per iniziare il lavoro di adeguamento della struttura della Scuoperché in ospedale per esami.
la Materna Sandra Borsalino a
* Vengono approvati al- Villa Verucchio.
l’unanimità i verabili dell’incon* Si dà parere favorevole
tro di aprile.
al riordino di alcuni localli del
* Il Ministro provinciale Convento di San Nicolò in Carpi.
trasmette al Definitorio le infor* Riguardo una richiesta
mazioni raccolte circa coloro che .
hanno chiesto di essere ammessi proveniente da Borgonovo si rialla professione perpetua, al tiene necessario verificare quanto è espresso nel comodato.
diaconoto e al presbiterato.
* Sentino il parere del Definitorio ed il parere di quanti è
tenuto a consultare, il Ministro
provinciale ammette alla Professione perpetua Fr. Luigi Dima e
Fr. Enrico Zini; al Diaconato Fr.
Antonio Enrico Mocerino; al presbiterato Fr. Andrea Nico Grossi
e Fr. Raffaele Trotta.
* Non si ritiene opportuno,
per ora, la costruzione di un nuovo servizio igenico presso la casa
di preghiera dell’Osservanza.
* E’ stata individuata la
casa per la nuova fraternità auspi-
* Si delibera la vendita di
un appartamento in Viale Oriani
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
* Si dà parere favorevole
affinché possano essere restaurate le due ultime cappelle della
Santissima Annunziata di Parma.
in Bologna ad uso dell’Antoniano.
* Si delibera l’accettazione di una eredità a favore delle
Missioni ad Gentes.
* Termianti i lavori il Governo della Provincia si incontra
con i fratelli della Comunità ed
insieme ci si confronta sull’andamento dei molteplici impegni che
si stanno portando avanti in questo luogo, impegni fondamentali
per la vita della Provincia come
il Postulato.
* Si termina alle 13.30 con
il pranzo consumato insieme alla
fraternità.
* Il Definitorio provinciale esprime tanta gratitudine per
l’accoglienza ricevuta e per il lavoro che svolgono i nostri fratelli
a Villa Verucchio.
* Con ogni probabilità il
prossimo Definitorio si terrà a
Sant’Antonio in Bologna il giorno 5 giugno. Quel giorno è anche
l’onomastico del Vicario provinciale.
Notiziario -
11
II
Inventariazione
dell’Archivio
provinciale
Allo stato attuale dei lavori di riordinamento dell’Archivio
Storico della Provincia Minoritica
di Cristo Re dell’Emilia-Romagna, riteniamofondamentale ripercorrere le tappe che hanno caratterizzato e segnato lo sviluppo
di questo ingente e complesso lavoro archivistico:
Schema riepilogativo
1997-2000
• Ottobre/dicembre 1997 Ricognizione sul vecchio "archivio"
• Gennaio 1998 Presentazione
progetto
• Anno 1998 e inizio anno 1999
Lavori di ristrutturazione locali
per archivio
• Gennaio 1999 Inizio lavoro effettivo di archiviazione
• Luglio 1999 e mesi seguenti
Integrazioni di materiale Archivistico
• marzo 2000 Presentazione progetto integrativo
• Maggio - novembre 2000 Ulteriori aggiunte di materiale
Si precisa, inoltre, che per
quanto riguarda le sezioni archivistiche descritte nel progetto presentato nel gennaio 1998 sono
state attualmente concluse le sezioni relative a:
Carte personali di religiosi e religiosi defunti;
Provincia di S. Caterina;
Singoli Conventi;
Provincia di Cristo Re.
Sono, invece, attualmente
in atto le attività relative alle sezioni dei Documenti di Segreteria e Manoscritti; mentre sono ancora da realizzare le nuove sezioni generate dai documenti e dai
materiali aggiunti in momenti
12 - Notiziario
successivi alla primitiva ricognizione e di cui si è già data completa descrizione nella relazione
presentata in data marzo 2000.
Un elemento che, come era
prevedibile, è intervenuto poi in
questo periodo (marzo 2000 –
marzo 2001) a complicare il lavoro di ordinamento, è stata l’aggiunta all’archivio di un nuovo
ingente gruppo di documenti di
vario genere che sono stati ritirati da varie sedi. Questa documentazione andrà ad aggiungersi alle
varie sezioni d’Archivio secondo
quanto indicato nello schema seguente: Sezione carte relative a
Singoli Conventi; Carte, documenti e registri di vario numero
pervenuti e collocati nella sede
afferente al momento stesso del
loro arrivo in archivio; Registri di
padre Vittore Lamprati confluiti
nell’Archivio del Convento di
Borgonuovo.
Sezione Carte personali e
scritti di religiosi: Alla documentazione di padre Teodosio Lombardi e padre A. Curzola si sono
aggiunti numerosi pezzi e carte
che giacevano sugli scaffali della
Biblioteca dello Studio Teologico di via Guinizelli, la documentazione relativa ai padri Odorico
Bernini, Cesario Fabbri, Ferdinando Ferri, Ernesto Maestrami,
Corrado Morelli, Leandro Braglia, Giocondo Lolli, Graziano
Patracchini, Silvio Riva, Raffaele Ranuzzini ed Emilio Innocenti
per un totale di n. 5 cartoni (carte
personali ed albums fotografici,
due cartoni relativi a padre Diego Guidarini (compilazione del
necrologio e schedatura dei manoscritti), consegnati da padre Berardo Rossi.
Sezione Provincia di Cristo Re: La documentazione relativa al “Circolo Missionario”, per
un totale di quattro cartoni, originariamente depositata nella soffitta del convento; la documentazione prodotta dall’Ufficio di
Rappresentanza Legale, attualmente diretto da padre Bonifacio
Manduchi, per un totale di circa
tre cartoni (eredità, legati e testamenti).
Sezione Manoscritti: Ai
manoscritti originariamente contrassegnati da padre Diego Guidarini con rimandi cartacei, si
sono aggiunti circa 30 pezzi; Due
cartoni di spartiti e manoscritti
musicali risalenti al XVIII secolo che giacevano sugli scaffali
della Biblioteca dello Studio Teologico di via Guinizelli 3.
Sezione Miscellanea: La
documentazione di certo Massimo Morelli per un totale di 7 cartoni: il materiale si compone di
lettere, appunti, fascicoli, negozi
giuridici, atti giudiziari e processuali, manoscritti e a stampa,
relativi all’esercizio di avvocatura
di Alessandro Morelli di Bologna
a cavallo della seconda metà del
XIX secolo, carte di documenti
non afferenti all’ordine acquistate da padre Sebastiano Pazzini;
Fotografie e documenti in forma
sciolta; Stampe ed incisioni.
Le ultime aggiunte, in ordine di tempo, sono oltre 20 cartoni provenienti da Convento di
Brisighella, diversi cartoni di materiale vario ancora da esaminare, una cinquantina di cartoni relativi al Convento di S. Croce di
Bologna, pervenuti solo in questi
ultimi giorni, ed oltre n. 100 maFrati Minori dell’Emilia-Romagna
noscritti (recuperati all’interno di
vecchi depositi di libri del Convento S. Antonio di Bologna) che
hanno notevolmente aumentato la
quantità di materiale di tale
tipologia.
Secondo le notizie avute è
vivamente auspicabile che non si
verifichino ulteriori aggiunte di
materiale, essendo ormai stati
esplorati tutti i luoghi dove poteva esservene. Infatti sono state
proprio queste aggiunte di materiale archivistico, inizialmente
non previsto, ad aumentare considerevolmente la mole complessiva del lavoro di riordinamento,
obbligando anche, non di rado, ad
effettuare cambiamenti su quan-
to già ordinato.
A questo proposito, abbiamo almeno la certezza che presso l’Archivio Provinciale non perverrà ulteriore materiale dal convento di S. Paolo in Monte, essendo già stata compiuta una apposita ricognizione della documentazione conservata all’Osservanza. di Bologna.
Comunque a causa degli
incrementi subiti, le originarie sei
sezioni in cui l’Archivio era stato
diviso sono attualmente diventate nove, essendovisi aggiunte una
sezione di pergamene, una di documentazione fotografica ed una
di miscellanea di documenti di
varia provenienza.
Pertanto, tenuto conto dei
vari elementi sopra esposti e del
lavoro ancora da svolgere, è prevedibile programmare la fine del
lavoro entro il giugno 2002, quando verrà anche consegnato l’inventario generale dell’Archivio.
Tali riferimenti temporali
potranno ovviamente essere rispettati qualora non intervengano nuove aggiunte o impedimenti indipendenti dalla nostra volontà che interferiscano sul lavoro di
ordinamento attualmente in corso.
Ovviamente, ogni modifica a quanto sopra esposto sarà oggetto di ulteriori relazioni scritte.
Bologna, 17 aprile 2001
Raffaella Ricci
Nel medesimo giorno
14 maggio, alle 15
convocazione
assembleare
per i padri provinciali
o dei loro delegati
per i segretari diocesani
della v. c.
in regione EmiliaRomagna e
a nome di sua eccellenza
mons. Carlo Caffarra
delegato per la v.c.
in regione anche
dei vicari episcopali
della v. c.
in diocesi sul tema:
“Missione, la consegna
del Giubileo”
i Vescovi: nell’annuncio il
cuore degli Orientamenti
pastorali per
il nuovo decennio
(cfr. documento del Consiglio permanente della
Cei, 31 gennaio 2001)
presentazione
del documento
e interventi dei presenti
in assemblea
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
13
Note di Cronaca
I
Professione
di Sr. Roberta
Il pensiero è andato subito ad Oreste, all’amico di tanti bei
momenti che era solito “rifugiarsi” dalle suore di clausura. Un po’
per pregare, molto per trovare
quella familiarità con Dio che
solo le case dei conventi sanno
dare. Roberta, con i suoi voti temporanei, ha fatto un altro passo
verso la sua vocazione. Ha risposto con una baldanza che ha lasciato commosse le centinaia di
persone presenti in chiesa, quasi
si stesse assistendo ad un frammento attuale di quella scena dell’Annunciazione di cui si festeggiava la ricorrenza. Mentre Roberta compiva le sue promesse e
anche il sacerdote le prometteva,
se fedele a Dio, la vita eterna, la
gente, si domandava cosa stesse
accadendo. Qual’è il segreto di
quella non facile risposta che è la
vita di una claustrale? Il sorriso
di Roberta ha indicato una gioia
non costruita, ma regalata a chi
sa bene di essere stata scelta, preferita per un compito particolare.
Nella suggestione della cerimonia si potevano scorgere facce di
uomini di fede, semplici e stupiti
14 - Notiziario
da quell’annuncio, una anche di
increduli che però hanno consuetudine alle “robe” di chiesa. Segno che la conversione è un cammino che riguarda tutti e per tutta
la vita. La felicità dei genitori, del
fratello, degli amici ha fatto corona alla testimonianza di
fraternità delle sorelle povere di
Santa Chiara. Un segno di contraddizione per chi organizza la
propria felicità correndo dietro a
progetti e affari, senza chiedersi
mai il significato cose e della vita.
I tanti gesti compiuti negli anni insieme a Roberta sono
stati portati come al culmine, offerti insieme al suo “si”, quasi
avesse la forza di trascinare pure
il nostro “si”. Così sono tornati
alla memoria anche i giorni vissuti insieme a il Momento, quando Roberta veniva a battere articoli, a servire, con ore di volonta-
riato, mettendo a disposizione
quella carica di entusiasmo con
cui aveva avvicinato e affascinato persone lontane. In casa, in
parrocchia, a scuola, con gli amici, al lavoro in tipografia alla
Citienne, Roberta, come Oreste,
ha sempre portato una ventata di
novità. La stessa che si è avvertita domenica 25 manzo a S.
Biagio. Inutile soffermarsi sui
tanti perché, su come una ragazza giovane, bionda e con un bel
sorriso, pronta ad andare al mare
canticchiando Jovanotti, aperta
alle passioni del suo tempo, che
ha tutto, possa lasciarlo per “guadagnare” di più... Sembra un rompicapo non facile per i cuori duri,
“virtuali” degli uomini di oggi...
Più utile domandare di imparare
la stessa fede di Roberta, la sua
percezione di essere scelti, preferiti.
Tutte queste cose sono
state coltivate in quell’amicizia
che invece di essere un rifugio sa
essere segno, un cammino verso
il destino. Roberta, una ragazza
che dice si e dà del tu al Mistero.
Una bella notizia nel “cuore” di
Forlì.
(Dal settimanale della
Diocesi di Forlì)
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
II
Nuove Campane a
Montepaolo
III
Pasqua a
Gerusalemme
La domenica delle Palme
a Montepaolo, sono state benedette due nuove campane che vanno
a completare e perfezionare l’attuale concerto campanario. Attualmente, il campanile accoglie
non più quattro ma sei campane
perfettamente armonizzate fra
loro. E’ stato installato un nuovo
quadro moderno per il suono delle campane, un orologio programmatore computerizzato completo
di tastiera, un sincronizzatore radio DCF per rimessa automatica
dell’ora, e una vasta programmazione per le più svariate circostanze.
Ogni campana, fusa a ricordo dell’anno giubilare 2000,
riporta l’immagine di S. Antonio
e le seguenti scritte:
Sorella Campana
finché durano il Sole
la Luna le Stelle
canta
le lodi del Signore
da Montepaolo
dove ti posero le famiglie
Galletti e Tedeschi
in ricordo di
P. Marco Fabbri
amico carissimo
unito nel ricordo
l’Antoniano di Bologna
Anno del Signore 2000
Molti mi ascolteranno
e loderanno
il nome del Signore.
Mi posero su questo colle
William e Tina Lazzarini
in memoria di
PIERCARLO
figlio amatissimo.
unito nel ricordo
P. Ernesto Caroli OFM
Rettore del Santuario
A. D. 2000
La domenica Mattino di
Pasqua, auguri!.
Racconto, sperando di
tornare a raccontare presto. Inizio
a raccontare... una settimana in
Giordania, per l’escursione dello
SBF, prima della Domenica delle
Palme. Un paese molto bello, più
bello di Israele–Palestina , con
“cose” che vale la pena vedere,
senza bisogno di molte carte
archeologiche per capire cosa
potevano essere quelle due pietre
sovrapposte. Un paese arabo vivo
anche di notte. Abbiamo dormito
ad Amman ed e’ stata la prima
città araba con gente per strada
fino a tarda ora, con negozi aperti
oltre il tramonto del sole, ma soprattutto con gente sorridente per
strada, cosa che in Palestina non
ho mai visto, qui dicono da quando scoppiò la grande intifada. La
guida giordana ha spiegato cosi’ i
colori della kefia: rosso e bianco
e’ il tipo feriale, solo bianca quello festivo, quella bianca e nera e
per il tempo del lutto. Secondo
questa lettura i palestinesi vestono ormai il lutto come simbolo
nazionale.
L’incontro con un mondo
arabo un poco diverso da quello
palestinese e’ stato fonte di non
poca speranza, anche nei confronti di un dialogo e di una convivenza, pur tra diversi. E questo
non mi viene facile qui a Gerusalemme, dove con facilità emerge il volto dell’integralismo. Tornato dalla Giordania il sabato prima delle Palme sono poi passato,
il giorno dopo, a Rechovot, dove
ho sostato presso una famiglia italiana fino a mecoledì. Di quei
giorni posso dirti che è stato uno
scambio di pensieri, un confronto, per una sera anche acce-
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
so, un momento per condividere
qualcosa a partire dal mistero della fede. Qualcosa senza risultati
rilevanti, qualcosa di molto gratuito, dire semplice, passeggero,
come un pasto quotidiano. Giorni buoni, in cui ho anche apprezzato il detto della Didache che invita i “profeti” (penso cosi’ ai nostri ma.gi.co) a non soffermarsi
più di due o tre giorni in case altrui. Questo in Italia non si vede,
perché dovunque andiamo c’è
una chiesa che ci ospita, un luogo pubblico in cui incontriamo e
siamo incontrati.
Chi invece ha solo luoghi
privati - case di famiglie cristiane in un mondo non cristiano deve necessariamente spostarsi di
luogo in luogo per incontrare i
più. Qui sembra ancora molto attuale l’antico ministero itinerante.
Al ritorno, sono passato per Bet
Shimon veHanna dove sapevo
esserci le prove dei canti per il
triduo pasquale. Ed è lì che ho trascorso le liturgie pasquali, giovedì, venerdì e sabato.
La Pasqua con la Qehilla
è stata bella, curata bene. Alla
mattina studiavo il testo ebraico
e la sera partecipavo alle liturgie,
seguendo quello che si leggeva,
diceva, cantava e faceva. Tutto
sommato ho capito molto, anche
se parlare mi risulta ancora abbastanza difficile. Sono, infatti, ancora nei primi gradini della lingua. Per chi conosce la Pasqua a
Gerusalemme, ed anche la
Flagellazione, ed allora può immaginare il tipo di liturgie che qui
si vivono, ovvero ambienti molto
piccoli, poche persone. Così è
anche per la Qehilla, e per la nuova casa che PierBattista ha ottenuto per loro. Non ho molte parole per descrivere ancora, mi
vien da dire “bello”, ma poi in
realta’ io sono ancora sullo stipite di ingresso e vedo, ma non rieNotiziario -
15
sco a sentirmi parte del tutto.
Pero’ sono stato bene, e per la prima volta cosi’ intensamente ho
vissuto la preghiera in ebraico,
cosa a cui da tempo anelavo. Da
domani inizia l’ultima setttimana
di vacanza, e poi l’ultimo periodo della scuola …
Mi auguro che la Pasqua
porti a noi e a voi la grazia di un
incontro rinnovato nella comunità dei discepoli, di uno stare insieme, con tutte le diversità (di cui
Giuseppe ha parlato), che trovi
nel mistero di Passione e Resurrezione la regola della convivenza. E’ questo il pensiero che in
quaresima si affermava in me: la
prima chiesa dopo gli eventi pasquali ha continuato a confrontarsi con il mondo, e soprattutto con
la propria umanità - con tutti quei
problemi che sorgono nel vivere
dell’uomo -, e questo confronto,
come le lettere di Paolo dimostrano, e’ stato vissuto alla luce del
morire di Gesù e del rinnovarsi
della vita nel dono di Dio. Auguro a me e a tutti voi di poter vivere con le persone vicine nella consapevolezza che solo un riferimento a tutti esterno, la persona
del Risorto, irriducibile a delle
idee, o delle consuetudini-abitudini, ci possa condurre alla gioia
di relazioni serene.
Fr. Matteo Mantovani
16 - Notiziario
IV
priarci di un linguaggio vitale
o meglio ancora di una vita che
parli di Dio a chi l’incontri. E’
una questione di fede che vuoI momenti formativi per le essere espressa.
Incontro
Under 10
Già dal primo pomeriggio di confronto è emerso che è
un sentimento abbastanza diffuso quello che ci fa sentire il desiderio di Ri-dire con più coscienza la nostra vita evangelica. Un
dire di nuovo per la presente generazione, che può usare come
“parole”soltanto quello che noi
siamo: le nostre relazioni, i gesti,
le emozioni suscitate, i nostri volti, la fatica dei nostri corpi, il celebrare e il nostro spenderci in
azioni di servizio o il cima accogliente di una situazione, uno spazio di ascolto e di perdono che
rimanda a Cristo che rimane velato nell’ombra.
Siccome un discorso così
fatto rischia di diventare facilmente un buon esercizio da dibattito filosofico abbiamo optato per
un approccio più spicciolo, quasi
materialistico facendoci man
mano coscienti che tutto è importante per dire esteriormente il noRicordiamo comunque stro mistero (la vocazione stessa).
che è un cammino formativo a Ci siamo quindi confrontati anche
tappe, tre all’anno, che ci accom- sulle pietre, sui luoghi che ci ospipagna nei primi tempi. Il tempo tano, e sul nostro modo di pregaimportante che ci vede entrare re e sullo stile di vita personale,
nella difficile fase della Respon- pensando come sia indispensabisabilità, rispetto all’Ordine, alla le che lo stile di vita divenga per
Provincia, ai fedeli che serviamo, il Mondo un motivo di interrogaai lontani da avvicinare. Per que- tivi profondi.Ma non ci siamo listo è utile per noi incoraggiarci a mitati a dibattere.Ci è stato d’aiuvicenda, far emergere dall’anoni- to il fatto che le giornate si svolmato il nostro vissuto, dividere gessero in un luogo appartato che
così i pesi e gli entusiasmi che la richiedeva la nostra collaboraziovita francescana di consacrazio- ne armoniosa per poter funzionare. Siamo infatti stati in una casa
ne comporta giorno per giorno.
Questa tappa primave- rustica e ben inserita nel verde ma
rile è servita a far emergere e priva delle abituali comodità, in
offrire poi a tutti, un’urgenza località Limisano, vicino a Rocparticolarmente sentitala alcu- ca San Casciano. Anche se per
poco, ci siamo ben integrati nel
ni di noi: il bisogno di riapproservirci a vicenda; chi preparannoi frati sono occasioni da non
perdere. Sono utili sia che siano
un po’ noiosi sia che siano divertenti. Chiaramente se sono divertenti è meglio, perché stimolanti,
fecondi di suggerimenti per la
vita; è meglio ve lo garantisco.
Credo che siano stati di
questa specie gli ultimi “tre giorni” passati insieme come gruppo
degli “Under Ten”, vissuti nei
giorni 19, 20, 21del mese d’Aprile da una quindicina di frati. Frati
nei primi 10 anni di professione
solenne.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
do il cibo e il lavoro in cucina,
chi gli incontri, chi alimentando i
caminetti e le stufe, chi riassettando e chi rendendo piacevole la
compagnia. Lo stile assunto assomigliava a quello di un camposcuola che solitamente prepariamo per terzi, anche più piacevole
perché privo delle fatiche necessarie per tenere la disciplina.
Alcune riflessioni sono
state affidate a Fra Maurizio, a Fra
Costantino, a Fra Giovanni, i quali hanno deciso di offrirci , più che
delle meditazioni, degli assaggi di
produzione artistica variamente
intesa: inviti alla lettura, inviti all’ascolto musicale, inviti alla visione di piccole drammatizzazioni. Certamente collegando il
tutto con eventuali spiegazioni ma
evitando che queste facessero dimenticare l’assaggio appena fatto, quasi “coprendone il retrogusto”. Queste attività pomeridiane hanno avuto l’effetto di aprire
anche alcuni spiragli su orizzonti
nuovi per chi nell’apostolato vuole spingersi ad immaginare di
dare una risposta al sempre crescente bisogno di nuova evangelizzazione.
Mettendo a fuoco sempre
più un punto solo del grande discorso del “ridare voce” alla nostra vita cristiana siamo giunti,
infine, a far convergere tutte le
nostre osservazioni su un fatto
concreto di cui si parla da un poco
di tempo. Si tratta della prossima
inaugurazione da parte della Provincia di un fraternità con “modalità profetiche nuove”. Spinti da
una sana curiosità e dalla voglia
di non lasciar soli i fratelli coinvolti in prima persona nel progetto, abbiamo chiesto maggiori informazioni e chiarimenti sul progredire e maturare del progetto
già avviato da mesi ma non ancora chiuso, non definito nei suoi
particolari ultimi. È stato bello
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
che anche noi desiderassimo più
o meno inconsciamente che fosse ancora così aperto per poterci
fare un’incursione, entrare in punta di piedi.
La condivisione di questi giorni ha dimostrato a ciascuno di noi come la carta vincente
su cui puntare sempre è la disponibilità a fare “gioco di squadra”.
Tanto è vero che già l’ultimo giorno fra i partecipanti si
affacciava sempre meno timidamente un ripensamento positivo
su come poter coordinare a livello provinciale alcune attività
apostoliche già condotte singolarmente.
Speranzosi, ora siamo in
attesa di sviluppi aspettati e inaspettati.
Fr. Maurizio Piazza
Le Clarisse di
Carpi desiderano che tutti i
frati si rechino
presso il loro
monastero
affinchè
possano
godere della
bellezza in
esso raccolta
lungo i secoli
ed esposta in
occasione del
V centenario
della fondazione. La mostra
rimarrà aperta
fino al 27
maggio.
Notiziario - 17
V
Mostra documentaria dei 500 anni
del Monastero di
Carpi
Nell’ambito delle celebrazioni per il V Centenario di fondazione del nostro Monastero
sono varie le iniziative che hanno a accompagnato la vita della
nostra Fraternità, quali momenti
di grazia e di riconoscenza al Signore per quanto ha operato in
questi secoli.
La solenne Concelebrazione del 4 luglio 2000 ha segnato l’inizio del centenario ed è
stata presieduta dal Ministro Provinciale P. Giuseppe Ferrari, con
la presenza di vari Sacerdoti
diocesani, di alcuni Frati della
Provincia e numerosi fedeli.
Con questa Eucaristia
abbiamo fatto memoria del lontano 4 luglio 1500, in cui la
Vestizione della B. Camilla Pio e
di altre giovani ha segnato l’inizio della prima comunità femminile di vita consacrata in Carpi.
Anche per i prossimi appuntamenti siamo felici di invitare ciascuno di voi, per rendere
visibile quella comunione fraterna che da sempre ha accompagnato la storia della nostra Fraternità.
In una Mostra, preparata
con tanta competenza da alcuni
professori ed esperti carpigiani,
verranno esposti nel nostro Coro,
dal 28 aprile al 27 maggio, vari
arredi Sacri, libri, pergamene e
oggetti antichi.
Il 19 maggio alle ore 17
sarà poi presentata un’aggiornata
biografia sulla B. Camilla, redatta da Sr. Mariafiamma Faberi di
Forlì, con il valido aiuto di P.
Roberto Zavalloni e P. Gilberto
Aquini.
E’ la prima Clarissa che
18 - Notiziario
ha curato, con appassionato amore, una ricerca storica e spirituale
sulla nostra Madre.
Vi chiediamo di ricordarci nella preghiera, perch8e queste iniziative possano essere un
aiuto per far conoscere la nostra
vita come pure la figura e la santità della B. Camilla. Di lei è in
corso la Causa di Beatificazione,
la cui Positio è stata affidata alla
cura di P. Giambattista Montorsi.
Di tutto lodiamo il Signore per la sua infinita fedeltà nel
custodire quanti confidano in Lui!
Le Sorelle Clarisse
di Carpi
VI
50° di Sacerdozio
di Fr. Paolo
Benfenati
Otto giorni dopo la risurrezione anche noi, come i discepoli raccolti nel Cenacolo di Gerusalemme, ci ritroviamo per attendere la manifestazione di
Cristo che si dona a noi con la stia
Parola, coi frutti della sua Pasqua
di liberazione e di salvezza, ma
siamo anche riuniti per una celebrazione di gioia: il giubileo sacerdotale di P. Paolo Benfenati.
P. Paolo, nel 1937, ancora fanciullo, accoglie la chiamata
alla vita francescana, completa la
stia formazione umana, religiosa
e culturale nelle Case di Studio
dei Frati Minori dell’EmiliaRomagna e il 10 marzo 1951 riceve dal Card. Arcivescovo di
Bologna, Nasalli Rocca, l’unzione sacerdotale e la missione
specifica di andare a coltivare la
vigna del Signore.
P. Paolo, dopo aver perfezionato la sua preparazione
umanistica, conseguendo i gradi
accademici in Lettere moderne,
viene inizialmente incaricato della formazione dei giovani aspiranti alla vita francescana come Rettore del Collegio serafico delle
Grazie di Rimini. Per le sue preziose doti pedagogiche. nel 1970
viene inviato a Bologna come
Direttore del Centro francescano
di orientamento vocazionale e tre
anni dopo, sempre a Bologna,
sarà nominato Superiore del Convento di Cristo Re con l’incarico
anche di Assistente Regionale
dell’Ordine Francescano Secolare e di Rettore del Santuario di
Santa Caterina da Bologna.
Qui si prodiga per promuovere il culto della Santa pubblicando anche un periodico e per
completare i restauri del prestigioso Tempio.
Dal 1992 è qui a Piacenza, dove da diversi anni èSupeFrati Minori dell’Emilia-Romagna
riore del Convento di S. Maria di
Campagna e Rettore del Santuario. Qui sono ancora più evidenti
i segni dell’attività del P. Paolo e
della Fraternità a lui affidata: iniziative religiose, pastorali e culturali pubblicizzate dalla stampa
cittadina. Ma vogliamo ricordare
l’importante contributo per l’organizzazione del centenario delle Crociate e i numerosi restauri
dei tesori d’arte custoditi nel Santuario, la suggestiva illuminazione le Porte della Chiesa, Possiamo dire che P. Paolo ha coltivato
una vigna di notevoli dimensioni
e ricca di molti e vari frutti.
La liturgia oggi ci presenta il primo incontro di Gesti Risorto con i discepoli e ci aiuta a
comprendere la missione del sacerdote. Nella pienezza dei poteri che sono propri del Risuscitato, il Cristo conferisce ai discepoli la stia autorità, articolata in
tre doni: la missione, lo Spirito
Santo e il potere di rimettere i
peccati.
Il primo dono: la missione si identifica con quella che
Gesù ha avuto dal Padre: l’annuncio del Regno e la salvezza dell’umanità.
Il secondo dono: Alitò su
di essi e disse: Ricevete lo Spirito Santo: gesto che richiama la
prima creazione perché realizza
la creazione nuova dei tempi
messianici, inaugurati con la morte e risurrezione del Cristo.
Al dono dello Spirito è
strettamente collegato il terzo
dono della missione pasquale: ‘A
chi rimetterete i peccati saranno
rimessi e a chi non li rimetterete,
resteranno non rimessi.
Come Dio Padre, anche
il Figlio Gesù ha questo potere
divino. Ora Gesù risorto trasmette ai suoi discepoli e alla Chiesa
il suo stesso potere salvifico di
perdonare i peccati degli uomini.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Cristo ha affidato alla
Chiesa, al Vescovi, al Sacerdoti,
la missione di essere feconda, di
portare frutti in abbondanza per
la vita del mondo e per il bene
dell’umanità intera.
Ogni vocazione sacerdotale è un grande mistero, è un
dono che supera infinitamente
l’uomo, E quanto più esiguo nel
numero, tanto più prezioso diventa al nostri occhi questo dono di
Dio.
La vocazione è il mistero dell’elezione divina: Non voi
avete scelto me, ma lo ho scelto
voi e vi ho scelto perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto
rimanga (Gv 15,16).
Queste parole di Gesù
non possono non scuotere con un
profondo tremore ogni anima sacerdotale.
S. Francesco, scrive al
suoi Frati: L’umanità trepidi,
l’universo intero tremi, e il cielo
esulti, quando sull’altare, nelle
mani dei sacerdote, è il Cristo,
Figlio del Dio vivo.
Allora noi, in questa ricorrenza del Giubileo sacerdotale di P. Paolo Benfenati, parliamo con grande umiltà del dono
del sacerdozio, consapevoli che
Dio ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle
nostre opere, ma secondo il suo
proposito e la sua grazia.
Viene spontaneo chiedersi: cosa comporta essere sacerdoti
oggi, in questo scenario in movimento, all’inizio del terzo Millennio.
Il Sacerdote, con tutta la
Chiesa, cammina col proprio tempo e P. Paolo ha compiuto questo
cammino le attenzione a quanto
maturava nella storia nella piena
fedeltà alla parola di Dio. E’ stato uomo della parola, uomo del
sacramento, uomo del mistero
della fede. Ha donato a Cristo la
sua umanità per trasformarla in
strumento di salvezza, perché al
Sacerdote l’uomo chiede Cristo.
Il sacerdote è l’amministratore del bene più grande della
Redenzione, perché dona agli
uomini il Redentore in persona
nella celebrazione del Mistero
eucaristico.
E P. Paolo ha annunciato
e donato Cristo attraverso tutti i
linguaggi della comunicazione
attraverso la parola, brillante oratore, scrivendo articoli e saggi di
spiritualità densi di speculazione
filosofica e di mistica francescana, attraverso la pittura e la critica d’arte, la musica, come organista e cantore delle lodi Dio.
Il sacrificio eucaristico
che adesso eleviamo ravvivi in
noi il ringraziamento a Dio e la
Vergine Maria accolga come
omaggio la testimonianza del sereno ed operoso ministero sacerdotale di P. Paolo Benfenati. La
renda feconda ancora per moltissimi anni nel cuore dei fratelli della famiglia francescana, dei parenti, degli amici e di tutti i fedeli
del Santuario.
Fr. Bonifacio Manduchi
Vicario provinciale
Notiziario -
19
Abbiamo Vissuto
* Il giorno 12 aprile viene
* Domenica 22 a Faenza
consegnata la stampa degli Atti presso la Chiesa del Paradiso
dell’ultimo Capitolo provinciale. inaugurazione di grossi lavori
della Chiesa della Beata Vergine.
* Giovedì 12 alle ore 12 in
* Il 22 all’Osservanza di
Curia scambio degli auguri paBologna incontro degli ex alliesquali.
vi.
* Venerdì 13 nel pomerig* A Santa Maria di Camgio ritiro presso l’infermeria propagna il 22, 50° di sacerdozio di
vinciale.
Fr. Paolo Benfenati.
* Lunedì 16 a Cotignola fe* Il giorno 23 inizia a Villa
sta del Beato Antonio Bonfadini.
Verucchio un corso di esercizi spi* Il giorno 16 iniziano a rituali tenuti da Fr. Atanasio Drudi
Levanto gli esercizi spirituali per e termineranno il giorno 27.
i candidati al presbiterato della
* Lunedì 23 aprile a
COMPI, vi partecipa Fr. Raffaele
Fanano inizia il Piccolo Sinodo
Trotta.
Minoritico.
* Il giorno 17 un gruppo di
* Il giorno 25 viene diagiovani Frati dell’Est (50) pernotta presso il Convento di Villa gnosticato un tumore all’intestiVerucchio. Il giorno 22, di ritor- no a Fr. Guido Ravaglia.
no da Assisi e dalla Valle Reatina,
* Mercoledì 25 a
pernotterà presso i locali
Benevento
Fr. Franco Pepe viene
dell’Antoniano a Bologna.
eletto Proviciale. Presiede il Ca* Il giorno 19 inizia l’in- pitolo Fr. Gilberto Soracchi.
contro degli Under 10 vicino al
* Il 25 mattina muore trapaese di Rocca San Casciano.
gicamente un giovane ospite del* Il 19 a Napoli viene elet- lo Studentato “Duns Scoto” a Boto provinciale di quella provincia logna.
Fr. Luigi Ortaglio.
20 - Notiziario
* Il giorno 26 riunione della Commissione Arte, Edilizia ed Inventario della Provincia.
* Il 27 aprile viene eletto
Ministro provinciale di Calabria
Fr. Antonio Martella.
* Il giorno 28 pellegrinaggio del CPV nella Valle Reatina.
* Sabato 28 aprile, Fr. Guido Ravaglia subisce un intervento chirurgico con successo.
* Nei gionri 27-29 aprile a
Bari XVI sezione del seminario
socio politico dell’OFS nazionale.
* Il giorno 28 si inaugura
a Carpi la Mostra documentaria
in occasione del V centenario del
Monastero delle Clarisse.
* Domenica 29, inizia ad
Assisi, l’incontro dei giovani della COMPI che parteciperanno al
raduno internazionale di Canindé
in Brasile la prossima estate. Vi
partecipano Fr. Andrea e Fr. Claudio.
* Lunedì 30 in Giappone
Fr. Salvatore Trevisani ricorda il
60° di Sacerdozio.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
* Il 1° maggio viene stipulato il contratto di affitto della
casa che ospieterà la nuova
fraternità.
* Lunedì 7 inizia a Monte- Uno “Festa della Mamma”
paolo un corso di esercizi spiri- dall’Antoniano di Bologna.
tuali tenuto da Fr. Egido Manzoni
OFMConv.
* Il giorno 3 maggio a
Montepaolo incontro dei religiosi delle Diocesi di Cesena, Forlì
e Ravenna.
* Il giorno 7 a Castellarano
funerali della mamma di Fr. Elio
Gilioli.
* Sabato 5 maggio a
Foligno inaugurazione della
Scuola dell’Infanzia “Mariele
Ventre” nata con la solidarietà
dello Zecchino d’Oro.
* Nella mattinata del 6
maggio muore la Signora Bernardina, mamma di Fr. Elio Gilioli.
* Il giorno 6 Fr. Francesco
Righetti compie 97 anni!
* Martedì 8 a Villa Verucchio incontro del Definitorio.
* Il 12 e il 13 maggio all’Osservanza XX edizione delle
giornate di Studio.
* Sabato 12 in mattinata incontro con Mons. Stagni, Fr. Gabriele Diganie e il Signor Falciatore dell’Opera Marella.
* Il giorno 12 e 13 su Rai
Nonantola (Modena), la casa, dove, in una sua parte, risiederà, da settembre, la nuova fraternità.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
21
I nostri fratelli defunti
Signora Bernardina
Rossi in Gilioli
A tutti i fratelli e le sorelle
della Provincia
Domenica 6 maggio è deceduta a Castellarano (RE) la signora Bernardina Rossi in Gilioli, mamma di Padre Elio.
La signora Bernardina aveva 80 anni di età: una lunga vita spesa nella dedizione alla famiglia e al
lavoro.
I funerali si svolgeranno lunedì 7 maggio alle ore 16 presso la
Chiesa parrocchiale di Castellarano,
la salma sarà tumulata presso il cimitero del paese.
Ricordo a tutti l’impegno di
pregare il Signore per la mamma di
Padre Elio e di farlo anche secondo
le indicazioni degli Statuti Provinciali.
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
22 - Notiziario
Un centinaio di pezzi conservati nel nostro Convento delle Grazie di
Rimini sono stati trasferiti in mostra presso il Museo della città. La
mostra rimarrà aperta fino al giorno 15 giugno (lunedì chiuso).
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Indonesia:
Centro francescano per i rifugiati di Timor est
125.000 rifugiati di
Timor est vivono nei campi a
Atambua, a Timor ovest in Indonesia. Per molte ragioni non vogliono ritornare alle loro case a
Timor est e così rimangono nei
campi di Timor ovest che sono
vicini al confine del loro paese.
A causa delle tensioni
politiche a Timor est, le loro vite
sono state sconvolte. Agli adulti
manca il lavoro e gli strumenti per
sopravvivere e per sostenere le
loro famiglie. Manca la possibilità di continuare ad educare i giovani. Più di 2000 bambini soffrono delle conseguenze della malnutrizione che ha portato malattie come la malaria, diarrea, vermi, influenza e tosse.
Molti rifugiati sono tesi,
frustrati, arrabbiati, pieni di risentimento e in attesa di vendetta. Sospettano di tutti quelli che vengono da fuori – anche quelli che
sono andati a portare aiuti. Vi è
soprattutto la necessità di cura pastorale per fare loro esperienza di
appoggio mutuo e di incoraggiamento, per scoprire il significato
della sofferenza e per aprirsi alla
riconciliazione e alla pace.
La Provincia di San Michele Arcangelo dei Frati Minori
dell’Indonesia ha proposto un
programma annuale intensivo a
servizio dei rifugiati nel campo di
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Atambua (a riguardo si può leggere qualcosa sulla pagina Web
OFM “Notizie dell’Ordine:
Timor est chiede aiuto”)
Da febbraio due frati
indonesiani, Fr. Peter C. Aman e
Fr. Stefanus Suprobo, vivono e
lavorano nel campo. A loro si
sono uniti 20 volontari, che condividono la visione francescana
del progetto e che sono stati preparati dall’UNICEF a lavorare
con i rifugiati, specialmente con
i bambini e i giovani dei campi.
Anche il clero diocesano ed altri
ordini religiosi hanno offerto il
loro aiuto.
Le loro attività principali
sono:
• Essere accolti dalle persone e
prepararle al dialogo e ad altre
attività che le apra alla riconciliazione e alla pace;
• Registrazione di 1282 bambini
dai 6 ai 13 anni per la scuola in
tenda, fornire loro il necessario
per le attività scolastiche, per imparare a leggere e a scrivere, per
le attività di gioco e le dinamiche
di gruppo;
• Aiutare i giovani a trovare lavoro e ad avere le necessarie competenze;
• Registrazione di bambini da 0 a
5 anni per servizi di igiene e di
nutrizione – che include almeno
un pasto sostanzioso alla settima
Per dare continuità al Giubileo
appena trascorso la GIFRA Minori
ha organizzato presso Assisi un
incontro di amicizia e di
condivisione: “Si riparte dalla
Porziuncola”.
Notiziario -
23
na e un bagno;
• Procurare i servizi della Unione
dei Medici Cattolici Indonesiani
con gli elementi base della cura
medica: medicine, siringhe, cure
per malattie della pelle e delle vie
respiratorie, ecc.
Il preventivo mensile del
progetto in tutti i suoi componenti è di 7.500 US$. Vi è disperato
bisogno di aiuto.
I contributi possono essere inviati:
• Con assegno intestato a CURIA
GENERALIZIA SVILUPPO
FRANCESCANO
• Con trasferimento bancario all’ISTITUTO PER LE OPERE DI
RELIGIONE, 00120 Città del
Vaticano
Conto in LIT 27505-021
Conto in US$ 27505-022
intestato a Frati Minori C.G. – F/
Sviluppo
In ogni trasferimento,
per favore, indicate le ragioni del
versamento (Rifugiati di Timor
est) ed informate l’Ufficio per lo
viluppo – Curia Generalizia dei
Frati Minori – Via S. Maria Me-
diatrice, 25 – 00165 Roma, Italia
fax +39 06 6380292 – e-mail
[email protected]
• Con trasferimento bancario a
ABN-AMRO BANK (Codice
Swift “Chip Quid 059 391)
Conto n. 13.21.218 Jl. Ir.
H. Juanda 23-24 KWI
Kantor Gereja Indonesia
JL. Kramat V/10 Jakarta
10430 Indonesia
Indicate che il versamento è per Peter Aman OFM,
Rifugiati di Timor est.
Questo numero del Notiziario
è stato chiuso in Segreteria provinciale il
13 maggio 2001
24 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna