Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Genova

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Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Genova
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G E N OVA
n u o v a
PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA
Anno II – N. 3 – Settembre - Dicembre 2014
Direzione e Amministrazione: Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova – Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Genova
Genova – Assemblea
dei Capigruppo
Raduno della Sezione
a Bargagli
Protezione Civile:
nel fango di Genova
Raduno del I°
Raggruppamento
a Omegna
Graffiti Alpini della
Grande Guerra (3a parte)
Notizie dal Rifugio
Attività della Sezione
Attività dei settori
In Famiglia
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Cari Alpini
O
rmai da qualche anno il passare del tempo ripropone gli stessi problemi da risolvere, le solite difficoltà economiche e sociali da affrontare,
le speranze di un miglioramento sempre rimandato nel
tempo, eppure…, abbandonarsi allo sconforto non risolve niente, occorre rimboccarsi le maniche e lavorare
di più da bravi alpini aiutando chi ha maggior bisogno.
Lo facciamo da sempre; lo ha dimostrato la nostra Protezione Civile in occasione delle alluvioni cittadine,
l’impegno dei tanti gruppi che collaborano alle raccolte
per l’AISM, l’AIL, il BANCO ALIMENTARE, l’operare silenzioso ma concreto di tanti gruppi per chi ha
bisogno.
Esiste un nostro famoso motto che ci può guidare nei
momenti di crisi, quel “Tasi e Tira” che evita divisioni e
polemiche e tutto risolve. Facciamolo nostro e continuiamo a lavorare per il bene della Sezione e dell’Associazione. E’ in fondo l’invito che ci giunge dal periodo Natalizio che ci apprestiamo a vivere ed è l’augurio che rivolgo
a tutti i soci alpini ed aggregati e alle rispettive famiglie.
Il vostro presidente: alpino Pietro Firpo.
CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI
2015
GRUPPO
> 19 APRILE CARASCO RADUNO DEL GRUPPO
> 2 GIUGNO RADUNO DEL GRUPPO PIEVE LIGURE-SORI A CASE CORNUA
> 2 GIUGNO INAUGURAZIONE NUOVA SEDE
DEL GRUPPO DI RONCO SCRIVIA
> 27 - 28 GIUGNO RADUNO DEL GRUPPO RONCO SCRIVIA A TANA D’ORSO
> 10 OTTOBRE ORE 17,00 SAMPIERDARENA
FESTA MADONNA DEL DON E 143° ANNIV.
TT.AA.
SEZIONALI
> 25 GENNAIO ore 9,30 CERIMONIA PER I CADUTI AL CIMITERO DI STAGLIENO
> 8 MARZO ore 9,00 GENOVA ASSEMBLEA SEZIONALE DELEGATI CON RINNOVO CARICHE
> 12 APRILE ore 11,00 PELLEGRINAGGIO ALLA MADONNA DELLA GUARDIA
> 23 - 24 MAGGIO GENOVA 24° INCONTRO
DELLA PACE
> 27 - 28 GIUGNO RADUNO SEZIONALE A CASARZA LIGURE
> 8 NOVEMBRE ore 9,00 GENOVA RIUNIONE
DEI CAPI GRUPPO
INTERSEZIONALI
> 21 GIUGNO RADUNO A CAPANNETTE DI PEJ
RAGGRUPPAMENTO
> 10 - 11 OTTOBRE RADUNO DEL 1° RAGGRUPPAMENTO AD ACQUI TERME
NAZIONALI
> 15 - 16 e 17 MAGGIO ADUNATA NAZIONALE
A L'AQUILA
Il socio Luciano Pace, uno dei costruttori del Rifugio Regina Elena, ha costruito in casa sua un inconsueto presepe, utilizzando come capanna il modellino del rifugio stesso ed al posto delle statuine dei pastori le figurine degli Alpini.
> 31 MAGGIO ASSEMBLEA NAZIONALE DELEGATI A MILANO
> 5 LUGLIO CERIMONIA AL COL DI NAVA
> 12 LUGLIO RADUNO NAZIONALE ALL’ORTIGARA
> 20 LUGLIO A FORCELLA CANTORE NEL CENTE-
G E N O VA
NARIO DALLA MORTE DEL GEN. A.CANTORE
n u o v a
PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA
Direttore responsabile:
Nicola Pellegrino
Comitato di redazione Presidente: PIETRO FIRPO
Membri:
FRANCO BAGNASCO - PIERO BONICELLI - ROBERTO MARTINELLI
GIANCARLO MILITELLO - GIORGIO PRETELLI - LORENZO SANTAGATA
MAURO TIMOSSI - FRANCESCO TUO
PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA
Direzione e Amministrazione:
Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova - Tel.: 010 587236 - Fax: 010 5709480
mail: [email protected]
Autorizzazione: Trib. di Genova N. 4-2013 del 17/05/2013
Stampa: ESSEGRAPH S.r.l. - Via Riboli, 20 - 16145 Genova
> 26 LUGLIO RADUNO ALL’ADAMELLO
> 6 SETTEMBRE RADUNO AL PASUBIO
> 13 DICEMBRE ORE 9,00 MESSA IN DUOMO
A MILANO
CONCERTO PRO ALLUVIONATI
Sabato 22 novembre a Genova nella Chiesa
dei Diecimila Martiri Crocifissi, i cori Soreghina,
Voci d’Alpe, Monte Zerbion hanno tenuto un concerto a beneficio degli alluvionati del 9-10 novembre.
IN COPERTINA: Festa della Sezione a Bargagli
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Gli artiglieri alpini di “Strade Sicure”
in visita alla Sezione di Genova
l 6 ottobre il Colonnello Domenico Brero, comandante
del 1° Rgt. Art. da montagna con sede a Fossano, accompagnato dal Capitano Danilo Lo Prete, che attualmente è a capo del contingente di Artiglieri Alpini impegnato a Genova nell’operazione “Strade sicure”, ha fatto
visita alla nostra Sezione.
I
Il nuovo anno, il 1915, nasce dalla bocca
di un cannone in una vignetta francese.
(disegno apparso
su una rivista
francese che festeggia il nuovo
anno 1915, giusto cento anni fa).
Foto Santagata
Sezione di Cuneo Gara di sci per i soci ANA.
i ricorda agli alpini, amici degli alpini e rispettive
consorti che praticano lo sci che la Sezione ANA
di Cuneo organizza per sabato 28 febbraio 2015 ad
Entracque l’annuale gara di slalom riservata agli
iscritti ANA. Per maggiori dettagli si consiglia di consultare più avanti il sito della Sezione di Cuneo. Chi
partecipasse ricordi di portare il gagliardetto del
Gruppo per la consueta cerimonia commemorativa.
Sarà l’occasione per trascorrere una serena giornata
all’insegna dello sport e dello spirito alpino.
S
E’ stato ricevuto dal Presidente Firpo, dal Consigliere
Nazionale Curasì, dai Vice Presidenti e da alcuni Soci del
gruppo Genova Centro, nel cui salone è stato successivamente offerto all’Ospite ed ai suoi Collaboratori il rancio.
Il Colonnello Brero durante la visita alla Sede ha apprezzato i cimeli e opere d’arte che la arredano, ed ha voluto espressamente ringraziare la Sezione, i Gruppi ed i
Soci che accolgono sempre con simpatia e spirito di fratellanza alpina i militari che espletano il servizio a Genova.
Un libro sulla battaglia di Nikolajewka
ikolajewka: cosa fece realmente il generale Reverberi?
La battaglia fu vinta dagli alpini grazie all’avanzata disperata della colonna degli sbandati o all’audace attacco del
Battaglione Edolo? Quale ruolo ebbero i Tedeschi?
A queste e ad altre domande cerca di rispondere il libro “EROI A NIKOLAJEWKA. Con Giulio Bedeschi, Nelson Cenci, Mario Rigoni Stern e altri alpini nella battaglia
per la vita” pubblicato, in piccola tiratura, dal Gruppo alpini di Borgosatollo (Brescia) in occasione dell’80° anniversario della fondazione.
Firmato dall’alpino scrittore Alberto Redaelli, già autore
di importanti opere dedicate alla storia delle penne nere, il
libro ha 176 pagine (con 70 fotografie) e costa 18 euro. E’ disponibile nelle librerie o può essere richiesto direttamente
al Gruppo alpini di Borgosatollo (al Capo Gruppo Gianni
Coccoli: tel. fax. 030.27.02.063 / cell. 347.41.13.912)
Il libro è composto di tre parti. La prima dedicata al
CSIR, operante nell’inverno 1941- 42. La seconda all’ARMIR, operante nell’estate e autunno 1942 e nell’inverno
1942 - 43. La terza al combattimento
di Arnautowo e alla battaglia di Nikolajewka grazie ai quali parte del Corpo
d’armata alpino, coinvolto nella ritirata, riuscì a rompere l’accerchiamento
dell’Armata Rossa, a salvarsi e a tornare in Italia. Il libro ricostruisce la famosa battaglia sulla base della documentazione storica italiana e tedesca esistente e di una scelta di testimonianze
orali e scritte dei protagonisti. E’ corredato da un’ampia scelta di fotografie
originali dell’epoca, dalla riproduzione
di importanti documenti ecc.
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - SEZIONE DI GENOVA
Riunione annuale dei Capigruppo
omenica 9 Novembre 2014, presso la Sede della
Sezione ANA di Genova in Mura delle Cappuccine 33, si è svolta la Riunione annuale dei Capigruppo con il seg. O.d.g.
D
1) Tesseramento
2) Norme di comportamento alla presenza del Labaro, Vessilli,
Gagliardetti.
3) Assemblee di Gruppo
4) Raduni della Sezione, di settore e di Gruppo
5) Protezione civile
6) Rifugio Regina Elena
7) Attività del Museo degli Alpini
8) Futuro Associativi e Libro Verde
9) Banco alimentare e vendite per beneficienza (AIL, AISM)
10) Varie ed eventuali
Dopo la S Messa celebrata dal Cappellano Sezionale
Padre Rossi la Riunione ha inizio alle ore 09,30. Presiede
la Assemblea R.Brisca (Cerimoniere Sezionale. Gruppo di
Nervi) . Segretario C. Zoccola (Gruppo di Arenzano)
Dopo il Saluto alla Bandiera, il Presidente Sezionale
Pietro Firpo invita i presenti a ricordare i tutti gli Alpini
andati avanti.
Si procede quindi all’appello dei Gruppi presenti. Vengono segnalate le presenze di 47 Gruppi (su 57 in carico
alla Sezione). 10 Gruppi assenti (sia da parte del Capogruppo che da eventuali rappresentanti).
1) Tesseramento
IL Presidente riferisce che non vi è stato aumento da
parte della Presidenza Nazionale e cioè nella misura di 22
Euro. A Marzo p.v. durante l’Assemblea dei Delegati verrà
ulteriormente chiarito e si spera deciso il problema già da
anni in discussione per una copertura assicurativa durante le manifestazioni ... si presume un aumento di pochi
euro . a seguito di tale problematica iniziano le domande
Molfino: riferisce di essere favorevole all’ aumento
della quota associativa per inserimento della Assicurazione ciò per poter essere copertura dalla assicurativa se impegnati in azioni di intervento
Maggiali, Capogruppo di Quarto: Mette in discussione l’aumento delle quote in quanto per eventuali nuovi Soci è assai difficoltoso reperire presso il Distretto la
opportuna documentazione (Foglio Matricolare e altro)Cavagnaro: riferisce che è possibile eseguire una “Autocertificazione “ aggiungendo inoltre che presso la Segreteria è presente tutta la Documentazione per la compilazione della autocertificazione stessa.
Curasì: riguardo alla problematica assicurativa risponde che è la stessa Direzione Nazionale che se ne sta
occupando sia per quanto riguarda gli Infortuni e soprattutto per quanto riguarda la Responsabilità Civile – Si sta
studiando il problema in rapporto alla entità dei premi da
pagare che condizionano ovviamente i massimali che sa-
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ranno contemplati. La DN ha anche inviato un questionario ai Presidenti Sezionali
Presidente Firpo interviene confermando che è disponibile il “Modulo” per la Autocertificazione presso la
Segreteria – segnala altresì che il termine del Tesseramento è il 28 Marzo 2015—
Alberani segnala che pur avendo disponibilità dio
fondi (lascito di Alpino) trova difficoltà nella stipula assicurativa per quanto riguarda alcune clausole.
Birone segnala che a fronte di possibili interventi di
Alpini sia nel Volontariato che in altre procedure (es. su richiesta di aiuto da parte di autorità ecc.) è possibile fare
una “manleva“ sia al Gruppo stesso e sia alla Sezione.
Brisca concludendo la serie di domande risponde che
è sempre positivo offrire la propria disponibilità ma sempre tenendo presente i limiti di rischio sia per gli Infortuni e dia per la Responsabilità Civile.
2) Norme di comportamento alle manifestazioni con labaro, vessillo, gagliardetto
Il presiedente dell’Assemblea Brisca segnala che è stata pubblicata sul sito della ANA Nazionale un supplemento alla già conosciuta “libretta“ che è possibile scaricare dal Computer.
Si conferma altresì che durante i funerali di alpini la
presenza fianco del feretro potrà essere svolta da alpini i
quali dovranno volgere lo sguardo verso l’altare e non viceversa e cosi il cappello sulla bara dovrà essere rivolto
verso l’altare.
Inoltre il Cerimoniere Brisca segnala che durante le
manifestazioni e raduni sia le orazioni che la donazione di
gagliardetti o altri gadget dovrà essere svolta in modo
stringato.
Molfino intervenendo alla discussione precisa che
l’unico a salutare il labaro è il Presidente sezionale e non
altri.
3) Assemblea dei Gruppi
Il Presidente Firpo avverte che i vari Gruppi dovranno
segnalare alla Sezione per tempo le date dei vari Raduni
dei Gruppi rimarcando altresì la opportunità che siano
coadiuvati dai vari Coordinatori di Settore si segnala altresì che per quanto riguarda la Festa del 4 novembre
molti Comuni hanno trasferito alla domenica successiva
la Cerimonia in oggetto.
Per quanto riguarda il Calendario, delle manifestazioni relative all‘anno 2015 vengono programmate le seguenti date:
- 25 Gennaio Staglieno
- 8 Marzo Assemblea die Delegati presso la Sezione
- 12 Aprile Pellegrinaggio NS Guardia . l’assemblea vota a favore la
presenza a tale manifestazione della Assoarma ( Sig Campani )
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- 24 Maggio nel Centenario dell’ entrata in guerra dell’ Italia nel 1°
Conflitto Mondiale si terra unitamente all ‘Assoarma l’incontro
sulla” Pace “. Vengono segnalati dal Presidente alcuni particolari
quali la cerimonia il sabato pomeriggio a Forte Begato e la domenica a Staglieno la cerimonia innanzi alla tomba dei prigionieri austriaci seguito da una manifestazione in P.zza della Vittoria con la presenza di S.E. Card - A. Bagnasco .
- 21 Giugno Raduno intersezionale a Capannette di Pej
- 27/28 Giugno Raduno Sezionale a Casarza Ligure
- 5 Luglio . Raduno a Col di Nava Divisione Cuneense
- 12 Luglio Raduno Nazionale all’ Ortigara
- 20 Luglio – a Forcella Cantore nel centenario dalla morte del Gen.
A.Cantore
- 26 Luglio Raduno all’Adamello
- 6 Settembre Raduno al Pasubio
- 10 Ottobre Festa della Madonna del Don a Sampierdarena
- 11 Ottobre Raduno del 1° raggruppamento ad Acqui Terme
- 13 Dicembre S Messa in Duomo a Milano
- Si segnala altresì che in data 13 Dicembre sarà varata ai Cantieri
di Riva la nave militare “ Alpino “ costruita da Fincantieri per conto della Marina Militare. A tal riguardo il segretario E. Derqui segnala che sarà difficile avere accesso al Cantiere in quanto preposta al cerimoniale sarà la Marina Militare. Si segnala che da
parte della Sezione è stata inviata una lettera alla Marina Militare per aver la possibilità di una rappresentanza.
3) Protezione Civile
Il Presidente Firpo segnala la attività della Protezione
Civile forte di 80 iscritti.
Di questi circa 51 membri hanno eseguito una attività
operativa durante gli ultimi avvenimenti metereologici.
Viene segnalato altresì la necessità di prestare aiuto ad
un Alpino il cui forno in Borgo Incrociati è stato completamente distrutto dalla recente alluvione.
4) Attivita’ nelle scuole
Il Vice presidente G.Militello segnala all assemblea la
costante attività di informazione sulla Storia recente e
passata del Corpo degli Alpini – prega ovviamente tutti i
Capigruppo di farsi oggetto di un loro interessamento
presso gli Istituti Scolastici del loro territorio in modo da
poter contattare le autorità di Istituto per organizzare un
incontro con i ragazzi –
Rimarca altresì un vivo interessamento della scolaresca per quanto riguarda la attività di Protezione civile organizzata dall ANA.
5) Rifugio Regina Elena
Il responsabile Villa ha dato le dimissioni –
E’ stata acquistata una nuova Vettura Dacia Duster
mentre il “vecchio fuoristrada Suzuki” restaurato è stato
messo a disposizione della Protezione Civile.
Sono stati inoltre montati N° 4 pannelli fotovoltaici.
6) Futuro associativo e libro verde
Il Presidente Firpo segnala che domenica prossima a
Milano si terrà il raduno annuale dei Presidenti Sezionali
e nel quale verrà trattato il tema del futuro associativo- vi
saranno inoltre ragguagli dell’ incontro tra il Presidente
Nazionale il Presidente del Consiglio e il Ministro della
Difesa sulla possibilità di avviare i giovani ad un contatto
con il mondo militare
Per quanto riguarda il Libro Verde il Vice presidente Timossi segnala che esso sarà inviato direttamente da Milano.
7) Banco Alimentare
Viene confermata la data del 29 Novembre per il Banco Alimentare come annualmente organizzato . in tale
manifestazione vi sarà come consueto il Logo della ANA
sulle brochure e sui manifesti .
Alla domanda del perché in occasione della raccolta
per conto AISM e AIL il logo viene omesso il Consigliere
Bellatti risponde che è stata segnalata la “quaestio” a Milano ed il Presidente Nazionale dopo un incontro epistolare con la Presidente AISM specifica che le iniziative sono a livello di Sezione e quindi non possono coinvolgere
la Sede Nazionale per la concessione del logo.
8) Cori
Il V. Presidente del Coro Soreghina e Capogruppo di
Bargagli M Cavagnaro riferisce sulla attività del Coro Soreghina . Coro sezionale ANA
Segnala le uscite per i concerti per un totale di 23 nel
anno sia a Genova che fuori Genova .
10 concerti per conto ANA compresi due giorni della
adunata a Pordenone .il Coro se interpellato per tempo
dati i numerosi impegni sarà a disposizione dei vi Gruppi
che lo richiederanno.
Rende noto all’assemblea della scomparsa di un caro
corista ed alpino, nella figura di Manfredo Olmo .
Per quanto riguarda gli altri Cori viene segnalalo che il
Coro Rocce Nere di Rossiglione ha avuto problemi organizzativi che stanno tuttavia cercando di risolvere .
Verrà tenuto un concerto sabato 22 Novembre, nella
zona di Via Canevari presso la Chiesa dei 10.000 Martiri
Crocifissi in favore degli alluvionati .
9) Varie
Il Socio Molfino ricorda all’assemblea che dovranno
tenersi in primavera nuove elezioni per il rinnovo dei vari organi statutari della Sezione .i Capigruppo dovranno
segnalare se possibile tra i loro iscritti qualche nominativo volenteroso da poter subentrare sia nel Consiglio e sia
negli altri organi quali Collegio dei Probiviri. Delegati all’Assemblea Nazionale e Revisori dei Conti. Per ognuno
di essi occorrerà valutare sia le capacità e il trascorso associativo e soprattutto una fattiva disponibilità.
Il Direttore della Rivista “Genova Alpina nuova“ dr.
Pellegrino rende noto a chi vorrà collaborare con la rivista
tramite invio di fotografie di evitare di inviarle se fotografate da giornali in quanto la resa tipografica non può essere ottimale.
Per quanto riguarda i Calendario nuovi del 2015 il Presidente segnala ai Capigruppo di fare conoscere al più
presto il numero delle copie a cui saranno interessati.
L’Assemblea si chiude alle ore 11.30
Il Segretario Carlo Zoccola
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"Noi, nel fango di Genova"
Genova sta ritornando lentamente alla normalità e la città
ferita ha iniziato la conta dei danni causati dall'alluvione.
Tra i tanti volontari della Protezione Civile ANA che sono intervenuti nelle zone colpite c'era Massimo Rossi. Questo è
il suo racconto.
La notte di giovedì 9 ottobre è arrivato il messaggio che il
torrente Bisagno stava per esondare; erano le 23 e 22 minuti. Noi genovesi conosciamo bene cosa può voler dire
quest’allerta. Quando i nostri rivi escono dagli alvei, così
impetuosi e imprevedibili, così attigui all’abitato, vuol dire
che i danni saranno enormi.
E’ per questo che ci siamo mossi subito. Un veloce giro di
telefonate, tutti i capisquadra sono pronti. Incrociamo le dita ma non serve. Il Bisagno esce dagli
argini, anche il Fereggiano. Pioggia a dirotto, talmente fitta che sembra nebbia. Le strade sono un
fiume. Ovunque.
La squadra di pronto impiego è già costituita nelle prime ore
della notte. Ma per gli interventi dobbiamo aspettare le sette
della mattina e l’ok formale delle autorità. Pronti gli uomini,
accesi i motori dei mezzi.
Tre automezzi, motopompe, pale, attrezzature e volontari sono a disposizione delle autorità alle ore 8 della mattina seguente. Siamo già confluiti al punto di raccolta concordato
con il Comune. E continua a piovere a dirotto.
La nostra Protezione Civile mette in campo fra i trenta e i
quaranta uomini nei
primi giorni, impegnati a Genova
(quartieri di Marassi, Centro, Foce) e nell’entroterra flagellato: Savignone, Montoggio, Campoligure.
Sul territorio comunale permane ad oggi una aliquota di almeno 10 uomini giorno, da mattina a sera. Spalano nel fango tutti insieme: i volontari delle squadre territoriali, quelli della squadra cinofila, mentre l’alpinistica abbandona
per un attimo il lavoro in vallata per calarsi con noi ma nelle intercapedini dei palazzi. Sono con noi
quelli della squadra Sanità e gli specialisti delle telecomunicazioni. Le nostre motopompe lavorano a ritmo continuo.
Incontriamo gli amici del nucleo di Protezione Civile ANA di Imperia e lavoriamo tutti insieme. Si attiva la nostra squadra vettovagliamento: è grazie a loro se ci siamo concessi un pasto caldo e un caffè. Unico vezzo in una giornata nel fango.
Massimo Rossi, sez. Genova
Articolo e foto scaricate dal sito nazionale www.ana.it
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RADUNO SEZIONALE
E 50° DEL GRUPPO DI BARGAGLI
lla riunione del direttivo del nostro gruppo dei primi di giugno del 2013 prendiamo la decisione di
proporci per il raduno Sezionale del 2014, visto
che in tale anno ricorre il 50° di fondazione del gruppo e
ufficialmente scriviamo il 24 giugno 2013 al presidente P.
Firpo per candidarci e comincia la nostra avventura per la
preparazione di un così importante evento. Superando un
mio personale scetticismo, in quanto a Bargagli non si era
mai fatto il nostro raduno Sezionale e non avevamo nessuna esperienza sia negativa che positiva, con l’aiuto ed il
sostegno dei miei collaboratori, cominciamo dopo l’estate 2013 a convocare la prima riunione di tutti quanti i soci: Alpini e amici degli Alpini e i soci della nostra Società
Operaia Cattolica, che come tanti di voi sanno “vive” in
simbiosi con il nostro gruppo. L’intento e il motto (se così si può dire) è di coinvolgere tutti quanti nel paese, perché la festa deve essere di tutti: Alpini, Cattolica, Comune, Croce Rossa, Protezione Civile, Pro-Loco.
A ottobre si parte convocando tutti e spiego l’importanza di questa nostra festa alpina molto significativa per
la nostra Sezione; alla domanda di quante persone possono partecipare azzardo, e mi tengo largo, dalle 250 alle
350; tutti mi guardano stupiti e perplessi pensando e dicendomi: “dove le mettiamo?” Sa, chi conosce il ns. territorio, che Bargagli è un paese di montagna attraversato
dalla SS. 45 e non abbiamo tutte le comodità della pianura. Superate le perplessità circa il numero dei partecipanti, troviamo nel Sindaco un grande appoggio morale e
l’assicurazione che il Comune collaborerà per la buona
riuscita del Raduno. La stessa disponibilità la troviamo
anche negli altri enti coinvolti. Facciamo una riunione a
febbraio 2014, convocando anche il nostro cerimoniere
ufficiale Roberto Brisca che, dopo aver consultato la sua
inseparabile “Libretta”, ci elenca tutto quello che dobbiamo fare, dai fiori alla cosa più importante e cominciamo
ad abbozzare un programma di massima per le due giornate della festa; seguono altre riunioni per la distribuzione degli incarichi.
Ultima riunione 2 settembre con tutti quanti compreso Brisca e Fassone per coordinare il tutto: sfilata, piazzamenti gagliardetti e vessilli, coro, autorità, ecc:
Venerdì 5 settembre si comincia con l’imbandieramento del paese, finendo sabato mattina con le ultime
bandiere più grandi e i manifesti di “W gli Alpini”. Sabato 6 si parte per la grande avventura, al pomeriggio dividendoci a gruppi con i vari gagliardetti andiamo a deporre le corone a tutti i monumenti del paese, ben 15! Alla
sera alle 21 concerto del coro sezionale Soreghina presso
la chiesa parrocchiale: bel colpo d’occhio, la chiesa è piena, concerto riuscito bene (detto da altri io sono di parte,
canto nel coro) alla fine dei due tempi tutti in piedi quando cantiamo il ‘33’ Valore Alpino. Consegniamo un pre-
A
sente al Parroco e al Sindaco e andiamo tutti presso la nostra sede per il rinfresco.
Domenica 7 sveglia prestissimo dopo aver dormito
ben poco, albeggia e il tempo è bello. Alle 7,45 cominciano ad arrivare i più mattinieri e seguono altri di tutti i
gruppi ben coordinati dalle navette messe a disposizione
dalla Croce Rossa con un totale di 20 militi; tutti i parcheggi sono bene indicati e presidiati dalla protezione civile e alpini, dopo la colazione alpina, veniamo inquadrati per l’alza Bandiera; sulle note dell’inno di Mameli il magone ti tradisce e non riesci a cantarlo! Sempre saggiamente disposti ognuno al proprio posto assegnato, si
parte a ritmo di marcia suonato dalla banda di Pontedecimo. Chiude la sfilata il bandierone dell’Alta Valpolcevera
e i cinofili con i loro cani che fanno parte del nostro gruppo. Infine la deposizione della corona al monumento ai
caduti sul piazzale della chiesa e ci sistemiamo ai nostri
posti. Prima dell’inizio della Santa Messa si passa ai discorsi di rito; io parlo per primo, emozionantissimo, spiegando in breve a chi viene da fuori e che non ci conosce
la storia del nostro gruppo e dei nostri primi cinquant’anni; segue il Sindaco di Bargagli, Sergio Aveto, che ha delle belle parole per tutti gli Alpini; di seguito il Presidente
Sezionale Pietro Firpo che tira un pò le orecchie ai gruppi assenti; a seguire il Gen. Francesco Patrone, Comandate Esercito Liguria, ringraziando tutti gli intervenuti e
ricordando tutti i nostri caduti; termina il consigliere nazionale Massimo Curasì che porta il saluto del Presidente
Nazionale Sebastiano Favero, e ha parole di gratitudine
per tutti gli Alpini. Comincia la Santa Messa alle ore
11,15, celebrata dal nostro Don Roberto; anche la sua
omelia è stata molto apprezzata. Alla fine della S. Messa
recito la “Preghiera dell’Alpino” accompagnata dal “muto”
del mio coro Soreghina presente con le sue cante durante la cerimonia. Liberi tutti, dopo la consegna di una pergamena ricordo e del nostro gagliardetto del gruppo alle
autorità e enti presenti. I partecipanti vengono accompagnati sempre dalle navette della Croce Rossa ai vari ristoranti per il rancio alpino, mentre nella nostra sede ospitiamo tutte le autorità, i presidenti sezionali e i relativi
gruppi fuori sezione. Nel pomeriggio la banda esegue
musiche alpine nella nostra sede. Segue, accompagnata
dalle note della banda l’ammaina bandiera verso le 16,45.
Terminato tutto quanto si comincia a fare i primi consuntivi di quello che abbiamo fatto e ricordando le parole
del nostro Presidente: “chi non c’è non sa quello che si
perde”, ci sentiamo orgogliosi del nostro lavoro. I numeri: presenti 40 gagliardetti della nostra Sezione – 3 vessilli più il nostro e 7 gruppi di altre sezioni.
Termino con un sincero e commosso: “Grazie di cuore
a tutti!” W gli Alpini W l’Italia.
Marco Cavagnaro
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Il Coro Soreghina
Guardia al monumento ai Caduti
L’infaticabile cerimoniere Brisca
Gagliardetti ospiti
Sfilata dei vessilli ospiti e delle autorità
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La Santa Messa
Sfilata dei gagliardetti
Parole del Capogruppo
Parole del Sindaco
L’Alpino al Corpo di Guardia
Parole del Presidente
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Corona ai monumenti
Il bandierone
Presidente, Direttore, Consigliere
Onore ai Caduti
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NOTIZIE dal RIFUGIO
ccoci qua a raccontare di un’altra stagione finita, di un qualcosa che ti rende felice ma a volte ti fa anche arrabbiare, che ti fa rilassare ma a volte ( e spesso
!!!)anche faticare, che alla fine, andata come
è andata, quando vieni via e saluti il rifugio
dici….”ciao, arrivederci al prossimo anno”… sperando che sia il giorno dopo!!!
Quest’anno è stato un anno particolarmente difficile per le condizioni metereologiche avverse che hanno contrassegnato il
periodo di apertura dalla metà di giugno
per protrarsi per buona parte del mese di
luglio, clima che purtroppo ha tenuto lontani, in questi
giorni, molti escursionisti e fatto annullare diverse prenotazioni.
Poi il nostro protettore…meteorologico San Sereno ha
deciso di metterci una pezza, e nel mese di agosto fino alla chiusura di metà settembre, il tempo è decisamente migliorato, permettendo l’afflusso di molti visitatori, sia
semplici escursionisti che soci alpini, che hanno permesso di raddrizzare la stagione che a quel punto sembrava
ormai compromessa.
Amici avete letto bene…SOCI ALPINI…ebbene si finalmente ci siamo, anche gli alpini cominciano a frequentare il nostro rifugio, e per come diciamo noi è come
tornare a baita!!
Abbiamo avuto il piacere di ospitare gli alpini del
Gruppo di Masone (a parte gli inossidabili gestori) che
hanno portato con loro il Parroco e diversi ragazzi, del
Gruppo di Mezzanego arrivati in forze e
con…le tende, del Gruppo di Rivarolo, del
Gruppo di Sestri Levante, del Gruppo di Voltri e anche i cugini della Sezione di Imperia.
Visto che siamo alpini e ci piace cantare
abbiamo fatto le cose in grande e allora ecco
arrivare anche una folta rappresentanza di
coristi del Coro Sezionale Soreghina, e quella notte in valle non ha dormito nessuno!!
Volevate anche un’atmosfera di montagna innevata?Ecco arrivare una chiassosa e
allegra comitiva di ragazzini dello Sci Club di
Limone con relativi accompagnatori. Ma non
basta; a rifugio ormai chiuso il volenteroso
Andrea Villa riapre porta e finestre ad accompagnatori e dirigenti di un Gruppo Scout di
Arenzano.
Come al solito molto numerosa la componente di ospiti stranieri e l’ormai consolidata presenza dei nostri amici di Sanremo
che ormai fanno parte dell’arredamento….e
che arredamento!!!
E
Che dite? La stagione sembrava nata male ma alla fine non ci siamo fatti mancare niente, e penso che chi è
venuto a trovarci si sia divertito, abbia capito cosa significa vivere alcuni giorni o anche poche ore al rifugio, e sono certo che il prossimo anno saremo ancora più numerosi.
Normalmente l’articolo è accompagnato da foto che
ritraggono il paesaggio, con i suoi colori, con i suoi profumi. Però non sempre i…profumi sono quelli più fragranti, specialmente quando a fine stagione arriva il momento della pulizia della fossa biologica! E’ uno sporco lavoro
che qualcuno deve pur fare, e allora un grazie ai soci intervenuti ma soprattutto a Corrado Tagliafico che ci ha
messo il naso e che salutando il rifugio ha detto …”ciao
arrivederci al prossimo anno”… sperando che non sia il
giorno dopo!!!
Un alpino
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OMEGNA 27-28 SETTEMBRE 2014
Raduno del Primo Raggruppamento
Foto Carlo Fontana
Tricolori un po’ inconsueti
Il nostro Presidente ci addita la via
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I gagliardetti
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Lo striscione
Gianni Belgrano: “Past” President ma “Sempre present” Alpino
La fanfara di Santo Stefano d’Aveto
Ogni tanto si rivede qualche mulo
Monumento all’Alpino
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Vessillo in trasferta nel cuneese
85° Anno di fondazione del Gruppo di Caraglio e Valle Grana
4° Raduno ALPINI D’OC
11° Raduno SEZIONE di CUNEO
l 20 luglio a Caraglio, la genuina allegria alpina ha come miracolosamente mitigato le avverse condizioni
meteorologiche, difatti una tenue ed uggiosa pioggerellina, fuori stagione, cadeva fine fine all’ammassamento
nel Piazzale del Peso, ma d’improvviso, al formarsi del corteo per la sfilata, molte centinaia di persone, come ad un
perentorio ordine venuto “dall’alto” il cielo si è aperto benigno ed ha consentito la sfilata per le vie cittadine, tra due
ali di folla plaudente al passaggio, la quale ha avuto luogo
senza ulteriori problemi collocando lungo il percorso
omaggi floreali ai monumenti cittadini e terminando in
piazza Dott. Bernardi ove, davanti al monumento ai Caduti alpini e giardini annessi, è stata tenuta poi l’orazione ufficiale e sono stati consegnati riconoscimenti ai reduci ed
agli alpini oltre che officiata la Santa Messa dal Cappellano della Sezione di Cuneo Don Roberto Durbano.
Degna di nota la partecipazione alla sfilata anche di
un plotone “storico” di quindici elementi, tutti in divisa da
artiglieria da montagna, epoca seconda guerra mondiale,
e di una piccola someggiata costituita da alcuni muli trainanti carriaggi militari ed affusti di artiglieria.
Ben salda e di vecchia data l’amicizia particolare che
lega vari gruppi della nostra Sezione al Gruppo di Caraglio, egregiamente capeggiato dalla storica e mitica figura
di Carlo Re, il quale spesso, anche con il Vessillo della Sezione di Cuneo, ci onora di frequenti visite e partecipazioni a nostre manifestazioni sezionali.
Tra l’altro Carlo Re è sempre stato il tramite prezioso
tra i nostri Gruppi ed il Sacrario Alpino della Divisione
I
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Cuneense, Divisione martire, sito a S. Maurizio di Cervasca ove ben quattro nostri gruppi hanno una stele ricordo; Carasco, Casarza Ligure e Genova Centro, in tempi
relativamente recenti, Masone nel lontano Agosto del
1969, oltre ad una stele a nome SEZIONE di GENOVA
apposta nel 1982, peraltro su lodevole iniziativa del
Gruppo di Genova-Monte, ancorché non menzionato in
detta stele.
Innumerevoli sono stati gli alpini genovesi che hanno
militato e talora perso la vita nel 1° reggimento Alpino e
d’Artiglieria da montagna, e poi nel 2°rgt e 4°rgt, in particolare nei battaglioni Saluzzo, Mondovì, Pieve di Teco
etc, in un vincolo di fratellanza perpetua con gli alpini cuneensi.
Da parte nostra, alla bella manifestazione siamo intervenuti in otto alpini, con il Vessillo Sezionale, portato dall’artigliere Andrea Perazzo del Gruppo di Carasco e scortato dal sottoscritto, veramente grande onore, ed i Gagliardetti dei gruppi di Carasco, Castiglione Chiavarese ed
Orero.
Unitamente ad altri 12 sindaci del Cuneese, ad iniziare dal Sindaco di Caraglio Giorgio Lerda, ha preso parte
al corteo, con la fascia di primo cittadino di Carasco e cappello alpino ben calato in testa, Massimo Casaretto, ex capo del Gruppo alpini del suo comune.
Erano presenti i Vessilli; di Cuneo, scortato dal Presidente Antonio Franza, Genova, Saluzzo ed Asti, e ben 76
Gagliardetti, compreso quello del gruppo di Montemurlo-Prato, gemellato con il gruppo di Caraglio, ove perì in
un tragico incidente il caragliese Capitano Pilota Paolo
Dutto, decorato di medaglia d’oro.
Hanno partecipato al Raduno i
Gonfaloni dei Comuni di; Cuneo,
Caraglio, Borgo San Dalmazzo e di
un’altra dozzina di Comuni del Circondario, i Labari della Croce Rossa e
dell’Avis di Caraglio, il Labaro dell’Associazione dell’Arma Aeronautica, entrambe le Rappresentanze delle
Protezioni Civili, sia Comunale che
dell’A.N.A di Caraglio la quale ultima
peraltro, di recente, ha inaugurato la
nuova “ Unità Base Mobile”, ed infine
tre Ufficiali degli Alpini in servizio, il
Maggiore Caramia, caragliese, in forza alla Scuola di applicazione di Torino, e due Capitani, rispettivamente
uno in rappresentanza del 2° reggimento Alpini di stanza a S. Rocco Castagnaretto e l’altro in rappresentanza del 1° Reggimento d’Artiglieria da
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montagna, di stanza a Fossano.
Caraglio, piccola capitale della Val Grana, ha una storia millenaria, sorge lungo la via per le
Gallie, forse anche con qualche
importanza militare, conobbe gli
strascichi delle grandi guerre europee dell’epoca di Carlo V e gli
effetti della riforma religiosa del
secolo XVI, con gli scontri tra cattolici ed ugonotti.
Dopo la grande peste del
1630, seguì una rinascita economica, con una buona produzione
agricola a cui si affiancherà l’attività delle filande, ed ancora alla
metà del secolo scorso un’attività
redditizia delle campagne era
rappresentata dalla bachicoltura,
ai tempi nostri è famoso l’aglio
D.O.P di Caraglio che vanta anche il marchio dell’eccellenza.
Il glorioso Gruppo che vanta
una forza di ben oltre trecento iscritti nei centri lungo il
corso del Grana, zona di reclutamento alpino fin dalle origini, merita alcuni cenni, per quanto sintetici, sulla sua
lunga storia di 85 anni di presenza sul territorio durante i
quali è diventato un tutt’uno con le popolazioni della vallata, vero testimone e depositario dei ricordi di tante storie personali tramandate di generazione in generazione,
come esprime benissimo il titolo stesso della testata sezionale “da pare ‘n fiol”, da padre in figlio.
Il Gruppo fondato dal Ten. Colonnello Enrico Turri, di
famiglia caragliese di antiche tradizioni militari, medaglia d’argento al valore civile a 24 anni per i soccorsi prestati ai terremotati di Messina del 1908, battesimo del
fuoco in Libia durante la guerra Italo-Turca del 19111912, ferito di guerra sul Freikofer nella grande guerra
del 1915-1918 l , è cresciuto costantemente nel tempo ed oggi è
un vero fiore all’occhiello per
l’intera Sezione di Cuneo.
Ritornando alla bella manifestazione, dopo qualche rovescio
di Giove pluvio occorso però,
provvidenzialmente, solo al termine della Santa Messa e alla
conclusione delle cerimonie, ci si
è recati poi, spronati anche dalla
ripresa delle intemperie, al Ristorante “Il Quadrifoglio” di Caraglio, vero tempio della cucina
piemontese, con ampie e moderne sale che possono ospitare fino
a 500 persone, e così è stato tanti eravamo, e lì, a dispetto del
numero dei commensali, le vivande ed il servizio sono state
ottime le prime ed inaspettatamente veloce e curato il secondo, con grande soddisfazione di
tutti, un vero pranzo di nozze....! Peraltro le varie portate
e le ottime ed abbondanti libagioni (ci eravamo portati un
autista del pulmino, astemio...!) sono state continuamente allietate da bei cori e dalla brava banda della sezione
A.N.A. di Ivrea.
A seguire ricca lotteria finale e premiazioni varie tra
cui un bellissimo Attestato di Benemerenza per la Sezione di Genova, su pergamena miniata, che il sottoscritto ha
avuto l’onore di ritirare in rappresentanza sezionale.
Onori al Gruppo di Caraglio e della Val Grana ed alla
Sezione di Cuneo per l’amicizia speciale di cui ci onorano
e per la grande alpinità che li contraddistingue!
Alla prossima! E, a presto rivedervi alle nostre manifestazioni!
Valter Lazzari
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“Le pietre parlano”, iscrizioni e
graffiti alpini della Grande Guerra
(PARTE TERZA)
Alpi Giulie, Fronte dell’alto Isonzo, zona del
Monte Nero (Krn), Monte Pleca (1304 m.) 2°
Reggimento alpini, Ricovero Maggiore Giacoma
Poco sotto la cima del Monte Pleca, in un ampio
spiazzo,si trovavano grandi baraccamenti. Su un muraglione di sostegno è rimasta la grande targa del “Ricovero
Maggiore Giacoma” che fu Comandante del battaglione
alpini Bicocca e morì durante un tentativo di attacco per
la conquista del monte Rombon, il 16 settembre del 1916.
Alpi Giulie, Val Dogna, Forcella Cuel Tarond
(1740 m)
Nei pressi dei ruderi del ricovero ce fu sede di comando
del Battaglione alpino Val Fella, un artistico bassorilievo in
cemento raffigura un alpino di sentinella, fedelmente riprodotto a grandezza naturale, completo di divisa ed equipaggiamento. Dopo quasi cent’anni egli è ancora lì, nel grande
silenzio della montagna che lo circonda, attento e fedele
nella sua consegna e ormai dimenticato dal tempo. Sullo
sfondo, la linea di cresta del Cuel dei Pezz, ove si trovava la
prima linea italiana. Il 3 agosto 1915, il Comando del btg.Val
Fella dislocò la 269ma compagnia a quota 1581-Clap dell’Jovet- est di Forcella Bieliga e la 270ma a forcella di Cuel
Tarond- Cuel dei Pezz. Il giorno 20, la 269ma si riunì all’altra compagnia nelle posizioni di forcella di Cuel Tarond.
Il battaglione impiegò i suoi reparti in lavori di fortificazione e di pattugliamento. Respinti due attacchi nemici, il 18 ottobre ed il 6 novembre, il Val Fella, restrinse la
sua occupazione a quota 1622-forcella Cuel Tarond-Cuel
dei Pezz-Crosadòn. Nella primavera del 1916, il battaglione fu rilevato dal battaglione Monte Canin e inviato nelle
retrovie della Val Dogna. Nell’agosto venne inviato in Val
Raccolana a Punta Plagnis Graguedul.
Alpi Giulie, Fronte dell’alto Isonzo, Monte Cukla, Quota dell’Addolorata, 2° Reggimento Alpini, Battaglione Borgo San Dalmazzo, 1916.
Targa affissa sulle rovine dell’edificio ove aveva Sede il
Comando della 13ma compagnia alpini del Battaglione
Borgo San Dalmazzo.
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Alpi Giulie, Fronte dell’alto Isonzo, (Slovenia) Settore del Monte nero (Krn)
2245m, Colletta Kozljack, 2° Rgt. alpini,
101ma Compagnia, Luglio 1916
L’iscrizione è stata scolpita nella roccia dagli alpini
del battaglione Dronero, nei pressi della stazione d’arrivo della teleferica che collegava la Colletta alla cima
del Monte nero. Dalle postazioni del Kozljak nel giugno del 1915 si mossero le truppe italiane per la conquista storica del Monte Nero: fu un avvenimento che
venne subito circondato da un alone di leggenda, diventando uno tra i maggiori esempi delle gesta degli
alpini. Si trattò difatti di uno dei più importanti fatti
d’arme dei primi mesi di guerra del 1915 e suscitò un
grande interesse nell’opinione pubblica, che imparò a
conoscere il valore delle truppe alpine.
Carso, Bonetti-Quota 208 Sud, 2° Reggimento Artiglieria da Montagna, 22-2-1917
Piccola targa in cemento, posta sui resti di un elemento di trincea distante pochi metri dall’ingresso di
una grande grotta naturale chiamata dai soldati” grotta dell’Artiglieria”. Trattasi di una delle rare testimonianze indicanti la presenza di alcuni Reparti Alpini
anche sul Carso. Dall’alto della quota, la 16ma batteria del Gruppo Udine, che nel 1917 era in forza a quel
Reggimento, con i suoi pezzi aveva modo di colpire i
trinceramenti austriaci antistanti quota 208 sud e quota 11, nel corso della decima battaglia dell’Isonzo,
proteggendo le Brigate di fanteria e i Battaglioni di
Bersaglieri su un terreno completamente brullo e sassoso.
Costituito il 15 luglio 1909 a seguito dello scioglimento della Brigata Artiglieria da Montagna del Veneto, il 2° Reggimento prese parte alla prima guerra
mondiale con i suoi Gruppi Conegliano, Udine, Vicenza e Belluno, operando su tutti i Settori del nostro
fronte Alpino, da quello Carnico (Pal Grande, Pal Piccolo, Freikofel) a quello Isontino (Sabotino, Bainsizza,
Veliki Hribach), da quello Dolomitico (Tre cime di Lavaredo, Monte Piana, Passo della Sentinella) a quello
del Grappa.
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Alpi Giulie, Val Dogna, Sella Bieliga (1450 m)
14 luglio 1917 509ma Compagnia Mitraglieri
Fiat, 4° Alpini
Iscrizione lungo la seconda linea fortificata di massima resistenza, costruita da Sella Bieliga e che saliva
verso la prima linea del Monte Schenone: su di una feritoia blindata si rintraccia la scritta di questa sezione di
mitragliatrici.
Alpi Giulie, Fronte dell'alto Isonzo, Zona del
Monte Nero(Krn), Punta Vallero(2076 m) Slovenia- 1916, 5° reggimento Alpini
Semplice iscrizione degli alpini sulle rocce della
Punta Vallero.
Tra la nebbia si scorge la Sella Vrata e la cuspide denominata Punta Gloria.
La determinante occupazione della quota 2076, da
cui si potevano dominare le posizioni del Monte Potoce ed osservare le retrovie austriache della Val Lepena,
fu affidata il 5 giugno 1915 al Sottotenente Valerio Vallero del Battaglione Alpini Susa. Alla sua morte, avvenuta il successivo 16 giugno durante un assalto al contrafforte Monte Nero-Monte Vrata sempre nella stessa
zona, gli fu dedicato il cocuzzolo da lui precedentemente conquistato.
Alpi Carniche, Monte Zermula (2143 m)
“L'Alpe di Carnia come fosse del Piemonte,con amo-
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re gli alpini del Battaglione Susa,qui voglion difesa da l'ingiuria nemica- E oggi che da oriente insieme col sole appare gloria di Gorizia risorta, gridano non la speranza ma la certezza
de la vittoria d'Italia- Agosto 1916”
Lungo il filo di cresta, all'ingresso di una galleria difensiva si rintraccia, su un caratteristico
“cuore”di roccia, questa particolare iscrizione che
per il restauro ha richiesto vere tecniche e l'utilizzo di impalcature. La scritta ricorda nel settore alpino la storica offensiva sul fronte carsico dell'Isonzo, che permise la conquista di Gorizia e del
Monte Sabotino(6a battaglia dell'Isonzo, agosto
del 1916).Gli alpini raggiunti dalla notizia vollero
lasciare la testimonianza di quelle gloriose giornate, incidendone il ricordo nelle rocce che dominano, dall'alto, la pianura friulana e da dove, in
particolari condizioni atmosferiche, lo sguardo
raggiunge il mare di Trieste.
Alpi Giulie,Fronte dell'alto Isonzo
(Slovenia), Settore del Monte Rombon, Quota dell'Addolorata del Cukla, 2° Alpini, 18ma Compagnia,Battaglione Dronero,posto di medicazione.
Sempre nei pressi della quota denominata
dagli alpini “dell'Addolorata”, fu scavata una
caverna con ingresso blindato, adibita a posto
di medicazione della 18ma compagnia del Battaglione Dronero del 2° reggimento alpini.
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Alpi Carniche, Gruppo del Monte Volaia
Concludiamo la nostra rassegna, rendendo gli onori
all'allora nemico che comunque condivise con l'alpino
italiano, dall'altra parte della trincea e delle postazioni, gli
stenti, le sofferenze e le durezze del clima implacabile,
torrido d'estate sulle immane pietraie e gelido al di là di
ogni dire negli interminabili inverni nevosi e ghiacciati.
Un eccezionale bassorilievo, vera opera d'arte, che si
incontra lungo la strada che sale alla Ober Wolayer Alm,
sottostante il Passo Giramondo nel gruppo del Volaia, versante austriaco.
L'opera raffigura il profilo del Maggiore Heinrich
Walther comandante
dell' Imperial-Regio 30mo Battaglione Feldjaeger, con
l'esatta riproduzione delle decorazioni ricevute(medaglia
dell'ordine della Corona Ferrea di 3a classe, Croce militare al merito di servizio e Medaglia militare al merito di
servizio).Accompagna la scultura, un rametto di quercia
ed uno di alloro, simboleggianti la forza e l'onore.
Mirabile fu l'opera dello sconosciuto artista, tra il rimbombare cadenzato del cannone che portava inesorabilmente la morte.
Ma quel suono orribile, ad un certo momento ebbe
termine mentre perenne nel tempo rimase incisa l'opera
graffita nella viva roccia, a ricordo di una indimenticabile
generazione di uomini-soldato, da una e dall'altra parte.
La fanteria dell'Imperiale e regio Esercito austrounga-
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rico comprendeva 102 reggimenti di linea, 4 di cacciatori
imperiali tirolesi-Kaiserjaeger- ai quali si sommavano 4
reggimenti di fanteria ed un battaglione di Feldjaeger della Bosnia-Erzegovina.
Tutti i battaglioni di Cacciatori da campo, di norma comandati da un maggiore o Tenente Colonnello, erano articolati su uno Stato Maggiore,, quattro compagnie, una
sezione di mitragliatrici su due armi, e un quadro di compagnia di complemento, da chiamare in caso di guerra.
Facevano eccezione i battaglioni n° 1,20,24 e 29, in cui
una delle quattro compagnie era una compagnia ciclisti,
divisa in tre plotoni ed una sezione mitragliatrici.
I Reparti Cacciatori da Campo comprendevano, oltre
ai Feldjaeger propriamente detti, anche sei compagnie di
Cacciatori di frontiera, o Grenzjaeger.
Le compagnie 1a,3a,4a e 5a erano articolate su un Comando e quattro plotoni, la 2a ne aveva solo tre, mentre
la 6a ne aveva cinque.
In tempo di pace i battaglioni risiedevano nella propria area di reclutamento, mentre in guerra vi restava solo la compagnia quadro con funzioni di deposito e addestramento reclute.
Al termine di questa rassegna meditiamo quindi sulla
caducità del tempo, mentre scriviamo pensiamo al prossimo bel Raduno della pace che si svolgerà il 27 luglio
2014 prossimo,ancora a venire per il sottoscritto scrivente, a Posìna, proprio con coloro che allora erano gli acerrimi nemici dall'altra parte delle trincee, e quindi all'inutilità delle guerre, in cui patiscono e muoiono quasi sempre coloro che la guerra non l'avevano acclamata e voluta e quasi mai trovano la morte coloro che l'avevano propugnata e voluta!
Nel contempo il nostro rispetto profondo ed amore
sincero va a tutti gli alpini che in quella immane tragedia
di quasi un secolo fa, hanno combattuto con onore e coraggio, con patimenti e sofferenze inaudite.
E parafrasando un po' la nostra bella preghiera, vogliamo concludere con la forte speranza, praticamente
certezza, che la Madre di DIO, candida più della neve, la
quale ha conosciuto e raccolto ogni sofferenza e sacrificio
dei nostri “Veci” feriti e caduti su tutti i vari fronti, e comunque “andati avanti”, li abbia sicuramente consolati,
nel momento estremo, ed ora li bei eternamente con la
Sua benedizione ed il Suo sorriso.
Parimenti, a noi “bocia”, e tutti siamo “bocia” rispetto
agli alpini già“andati avanti”, in guerra ed in pace, la Madre di Dio che conosce e raccoglie tutti i nostri aneliti e le
nostre speranze in questa vita, sorrida e benedica anche
noi e ci aiuti, nel nostro comportamento quotidiano, ad
essere sempre degni della penna che portiamo e dei valori alpini tramandatici!
Valter Lazzari
BIBLIOGRAFIA:
Salvare la memoria di C. Gattera e R. Greselin, Ed Rossato
Le pietre parlano di A e F. Scrimali, Ed. Uff.Storico
S.M.E.
Parole dal Grappa di A.Burbello, Ed. E.L.D.
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inita la battaglia delle Alpi Mussolini
passò in rassegna in pochi giorni Il fronte occidentale dal passo del Piccolo S.
Bernardo a Mentone. Fu accompagnato oltre
che dai sui più stretti collaboratori anche da
un folta schiera di giornalisti e cineoperatori
che immortalarono l'avvenimento. La Battaglia delle Alpi fu il nostro primo atto bellico in
una guerra mondiale che si dimostrerà catastrofica per la nostra condotta militare e preparazione bellica ma seppur durata solo circa
4 giorni, la propaganda la descrisse sui giornali come la prima vittoria di una lunga serie. Tra
i tanti articoli quello che ho rinvenuto più interessante è quello apparso sulla rivista TEMPO del 7 luglio 1940 dal titolo "Il Duce sul
fronte ovest" corredato da una serie di foto a
colori ad alto impatto propagandistico. Ma
quello che più ho trovato curioso è il contrariato commento scritto nei sui diari da Galeazzo Ciano all'epoca ministro degli Esteri che ben rappresenta la verità di ciò che era
accaduto sulle Alpi. In data 30 giugno
Ciano scrive: il Duce continua ad aggirarsi sul fronte occidentale. Questo suo
viaggio, mentre Hitler visita Parigi, suscita commenti non favorevoli. Se avessi potuto, lo avrei sconsigliato dal farlo.
In data 2 luglio Ciano annota: Mussolini è tornato dal suo viaggio al fronte occidentale, come prevedevo, è tornato
entusiasta di quello che ha visto. Anche
per l'armamento trova che tutto va bene. Parla con slancio dello "sfondamento della Maginot Alpina". In realtà non
c'è stato alcun sfondamento: i nostri
gruppi celeri si sono insinuati tra le opere fortificate francesi e hanno occupato i
paesi in fondo valle, mentre i forti tagliavano loro la strada alle spalle. Su ciò
è provvidenzialmente caduto il sipario
dell'armistizio [...]
F
Foto 1,2,3: rivista TEMPO del 7 luglio 1940.
Foto 4: la propaganda sui banchi di scuola.
Foto :5 Il Duce sugli ardui passi alpini conquistati dalle truppe
oltre il confine occidentale. (Domenica del Corriere , disegno di
A. Beltrame. Collezione L.Santagata).
Lorenzo Santagata
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Notizie dai Settori
SETTORE GENOVA - GRUPPO GENOVA MONTE
VISITA PASTORALE DI SUA EMINENZA IL CARDINALE ANGELO BAGNASCO
enerdì 14 novembre è una data veramente da ricordare per gli Alpini del
Gruppo di Genova Monte e direi anche per
la Sezione di Genova tutta, in quanto, quasi inaspettatamente visti i molteplici impegni del Cardinale Bagnasco, Sua Eminenza,
unitamente a Don Fernando parroco della
Chiesa della Sacra Famiglia di Via Bobbio,
s'è presentato alla tradizionale cena mensile degli anziani del Gruppo.
Che emozione, che sincera gioia da parte di
tutti i presenti per cotanto graditissimo
ospite nei modesti, ma belli e ben attrezzati, locali del Gruppo, fin dalla sua costituzione nel 1966, e facenti parte del complesso della sopra citata Chiesa ed annessi.
Con tratto affettuoso e paterno, Sua Eminenza ha cordialmente salutato e subito
messo a proprio agio tutti gli alpini presenti, rigorosamente con cappello alpino in testa, ed è stato posto a capo tavola dall'attivo padrone di casa, il Capo Gruppo Fulvio
Ronconi il quale ha curato con grande perizia tutta l'organizzazione della indimenticabile serata.
Tutti i commensali hanno preso quindi posto a sedere, vicino a Sua Eminenza nell'ordine; Don Fernando e l' efficiente Capo
Gruppo, e poi a seguire, da ambo i lati, il
nostro Presidente Sezionale Piero Firpo ed
il Past Presidente Gianni Belgrano, il Capitano Gagliardone, in servizio al 1° reggimento di Artiglieria da Montagna a Fossano e già Comandante delle “Ronde genovesi” per la sicurezza cittadina, il Coordinatore del Settore di Genova Centrale, l'amico
Francesco Cassieri, “l'inossidabile” ultimo
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reduce di guerra del Gruppo, Riccardo Barbieri classe 1917, Arnaldo Sandri, ultimo
socio fondatore del Gruppo ancora in vita,
Federico Pastoris, uno dei più anziani iscritti della nostra Sezione, e numerosi soci del
Gruppo di Genova Monte che erano presenti unitamente ad altri soci genovesi ed al
sottoscritto, in rappresentanza del Settore
Tigullio, invitati per l'occasione “ dal Padrone “di casa.
Riteniamo doveroso rammentare che l'attuale Capo Gruppo Ronconi, in carica dal
2010, ha recuperato un Gruppo che si stava
per sciogliere per esiguità di soci, in pochi
anni l'ha riportato all'importanza che stori-
camente merita, più che triplicando il numero dei soci e ponendo le premesse a che
il Gruppo sia in continua espansione.
Sua Eminenza, all'inizio del “rancio” si è alzato e con tono dolcissimo ha chiesto di recitare tutti assieme il Padre Nostro, così è
stato, in un momento veramente magico di
grande e profonda fratellanza alpina tra tutti noi e di comunione profonda con il nostro
Pastore d'eccezione, Principe della Chiesa
per diritto di rango e con la berretta rossa
cardinalizia a memoria del rosso sangue dei
Santi Martiri Cristiani.
Subito dopo, il rancio alpino speciale reclamava però il suo inizio e quale piacevole
sorpresa vedersi arrivare, simultaneamente
con sapiente tattica di probabile reminiscenza militare, i vari vassoi fumanti di polenta ricoperta di ottimo sugo al cinghiale,
materia prima peraltro procurata dal solerte
Capo Gruppo tuttofare Fulvio, grazie alle
sue abilità venatorie ed a quelle poi culinarie della sua gentile consorte.
A seguire; ricchi vassoi di formaggi nostrani assortiti, prelibati dolci casalinghi preparati dalle gentili Signore dei soci del Gruppo, il tutto annaffiato da sinceri vinelli bianchi e rossi, con il tocco finale di un genuino
spumante amabile.
Come spesso succede, alternando il Sacro al
profano, è venuto il momento, al volgere
della prelibata cena, da noi tutti atteso ed il
nostro amato Past President, nonché attuale Proboviro, Gianni Belgrano si è alzato ed
al comando “Alpini attenti” ha iniziato a recitare, veramente dal cuore, la nostra amata
preghiera, in un religioso silenzio generale.
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Fortissima l'emozione che ha toccato nel
profondo i nostri animi, con Sua Eminenza
in piedi, assorto nell'ascolto delle stupende
parole che sempre riecheggiano dolcemente in tutti i cuori alpini.
Prima del commiato, il Cardinal Bagnasco
che peraltro ha ricordato il suo trascorso
incarico di Ordinario Militare, ha voluto dire qualche parola circa la bella serata, al che
levatici tutti in piedi per l'ascolto della parola del nostro primo Pastore cittadino, non
abbiamo sentito parole circoscritte sostanzialmente a convenevoli dell'occasione,
bensì un messaggio di vasta portata, di
grande spessore e profondità spirituale,
profferito con voce dolce ma determinata,
diretto ai nostri cuori sugli importanti temi
della fede, della speranza, della solidarietà
che è poi amore verso il prossimo e, tramite il prossimo, verso Dio che tutti ci ha
creato.
Sua Eminenza ha poi proseguito, accennando anche a temi attuali, politici ed economici, e ci ha invitato ad essere attivi nel
promuovere iniziative positive per il nostro
bel Paese, di non addossare la colpa di crisi
e dissesti di ogni tipo, ai politici od a questo
o quell'altro gridando rassegnati allo sfacelo generale ,vi è sempre un concorso di responsabilità di tutte le parti della società, lo
sfacelo non c'è e non ci sarà nella misura
che avremo la capacità introspettiva di vedere dentro di noi e trarre il meglio dal
profondo, credendo fermamente che potremo avere una società migliore e più giusta
se tutti assieme daremo il massimo, con assiduo impegno, e se praticheremo quei valori che ci contraddistinguono, ovvero; il
senso del dovere, del sacrificio, dell'onestà e
della solidarietà, uniti peraltro a quelle “armi alpine” che richiamiamo nella nostra
preghiera “salva noi armati come siamo di
fede ed amore”.
Momento particolarmente toccante, dopo
la breve ma significativa omelia, la richiesta,
da parte di Sua Eminenza, di poter avere
una copia della preghiera dell'alpino, affermando che, nella sua esperienza di Ordinario Militare, aveva sì ascoltato diverse belle
preghiere di Armi e Corpi vari ma che ora la
nostra preghiera, per il grande senso di
umanità,“ proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani”,
ed il forte amore cristiano, “ Madre di Dio,
candida più della neve, Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza ed ogni sacrificio di tutti gli alpini caduti....benedici e sorridi a...” “la nostra millenaria civiltà cristiana”, aveva in particolare attirato la sua attenzione.
Immediatamente è stata consegnata al Cardinale una copia della nostra preghiera e,
data la bella atmosfera alpina venutasi a
creare, iniziando dall'arzillo reduce di guerra Barbieri, è stato dato il via, come ad un
comando predeterminato ma per la verità
spontaneamente, ai canti alpini classici accompagnati via via un po' da tutti i presenti e.... sorpresa nelle sorprese, il nostro Pastore, dimostrandoci tutto il suo grande e
genuino affetto, ha iniziato anche Lui ad
accompagnare i vari canti alpini come , ad
esempio, “quel mazzolin di fiori che vien
dalla montagna...”.
Come di sovente succede per tutte le cose
belle è arrivato purtroppo velocemente il
momento del commiato e dopo il dono al
Cardinale, peraltro graditissimo, di una camicia del Gruppo con a fronte il logo della
Sezione di Genova, con lanterna, mare e
monti ed a tergo la dicitura Gruppo Alpini
Genova Monte ed ora Vi partecipo all'ultima, veramente grande, sorpresa nel vedere
Sua Eminenza abbracciare e baciare affettuosamente, vero Angelo di nome e di fatto,
uno per uno, tutti i commensali a suggello
di una serata, certamente unica, pervasa di
grande fratellanza ed amore verso il nostro
prossimo.
Ognuno, nel proprio intimo, alle parole e
gesti del nostro amato Cardinale, s'è sentito come rinnovato, diverso, toccato da questa esperienza eccezionale, tutti con la
grande volontà e determinazione ad operare sempre più al meglio, attivamente ed in
modo propositivo, come Cristiani, come Alpini e come Genovesi.
Sinceramente, non vi nascondo, che al momento quando anche il sottoscritto è stato
abbracciato e baciato affettuosamente da
Sua Eminenza, per la grandissima emozione, ho come rivissuto alla moviola i momenti salienti della mia vita cristiana, dalla
S. Comunione e S. Cresima ai vari Sacramenti, e della mia vita alpina, da giovane allievo ad Aosta, ai vari Reparti operativi di
assegnazione, sia nel periodo di leva che di
successivi richiami, con il fermo proponimento per l'avvenire, con i miei atti e comportamenti, di fare ancor di più e veramente di tutto per essere degno, da una parte,
dell'amore di Dio che mi guidi “ sulle creste
vertiginose” delle difficoltà della vita quotidiana e “sulle diritte pareti” che ognuno di
noi affronta quotidianamente con il lavoro,
la famiglia e tutti i relativi problemi, e dall'altra parte come alpino, di poter essere
sempre degno del grande onore di portare
la penna sul cappello nonché di essere“ degno delle glorie dei nostri Avi” e quindi di
tutti gli importanti valori che detta Penna
sul nostro Cappello rappresenta.
Grazie Sua Eminenza per l'arricchimento
spirituale che la memorabile serata con Lei
ci ha consentito, e grazie amici di Genova
Monte per questa straordinaria opportunità offertaci ed anche, sul versante materiale comunque da non trascurarsi, per
l'ottimo rancio alpino degustato e la perfetta organizzazione dell'eccezionale incontro!
Valter Lazzari
SETTORE GENOVA – GRUPPO DI NERVI
SEZZADIO - OMAGGIO ALLA MADRINA DEL GRUPPO
n occasione degli appuntamenti per ricordare i Caduti, i
soci e benefattori defunti del
Gruppo Alpini di Nervi, alcuni
soci del Gruppo si sono recati lo
scorso novembre a Sezzadio, a
portare un fiore sulla tomba della loro madrina, signora Piera
Mollero Mancini, scomparsa il 3
maggio 2012.
La signora Piera era nipote del il
Gen. Umberto Ricagno, comandante della 3° Divisione Julia
del Corpo d’Armata Alpino in
Russia, e con gli Alpini di Nervi
la legava un’amicizia trentennale, che sempre l’aveva vista presente alle loro feste, ai loro appuntamenti alpini.
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Notizie dai Settori
SETTORE GENOVA – GRUPPO DI NERVI
UPEGA (CN) - OMAGGIO ALLA M.A.V.M.
GIANFRANCESCO DE MARCHI
l Gruppo Alpini di Nervi ha voluto rendere omaggio in occasione del 70° anniversario dalla morte al Caduto Tenente medico
Gianfrancesco De Marchi, Medaglia d’Argento al V.M. al quale è intitolata una strada
di Bogliasco.
De Marchi, dopo aver partecipato alla seconda guerra mondiale, passò con i partigiani nel settembre 1943. Durante un’imbosca-
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ta, mentre cercava di porre in salvo il suo comandante Cion, fu ucciso, il 17 aprile 1944,
assieme ad altri partigiani a Upega, nel Cuneense. Gli Alpini di Nervi, con il Consigliere Comunale di Bogliasco signora Anna Jon
Scotta, hanno incontrato il sindaco di Briga
Alta Ivo Alberti, ed alcuni parenti di De
Marchi e con loro è stata posta una corona
di alloro sul cippo che ricorda il Caduto.
SETTORE STURA PONENTE –
GRUPPO DI MASONE
19 OTTOBRE - RADUNO
DEL GRUPPO
n una bella giornata di sole, dopo le abbondanti piogge che hanno colpito e devastato le nostre regioni, si è svolto domenica 19 ottobre 2014, a Masone presso il
suggestivo Parco del Romitorio l’annuale
raduno del gruppo. Dopo l’inizio con la
consueta colazione alpina, la manifestazione è entrata nel vivo con la sfilata per le vie
del paese, cui hanno fatto da sfondo la
splendida coreografia i drappi tricolori
esposti alle finestre e le note della Banda
Amici di Piazza Castello.
Erano presenti varie autorità, il Sindaco
Enrico Piccardo, il Vicesindaco, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di
Campo Ligure, ed, in rappresentanza della
Sezione di Genova, il Consigliere Nazionale Massimo Curasi, Eugenio Musso, Ezio
Derqui, Orazio Bellatti, Pierangelo Fassone, i reduci di Russia Santo Oliveri e Giuseppe Leoncini, i militari Artiglieri Francesca Macciò, Federico Oliveri, Mauro Tiberii, i Vessilli di Genova, Acqui Terme e Vercelli, 22 gagliardetti provenienti da Genova
e dal Basso Piemonte.
Il corteo è quindi giunto presso la locale
Chiesa Parrocchiale, dove alle ore 10:45 il
Parroco Don Maurizio Benzi ha celebrato la
Santa Messa, al termine la solenne deposizione delle corone presso il monumento dei
caduti e presso il monumento degli alpini,
al termine della quale il capogruppo ha ringraziato tute le autorità presenti e tutti gli
intervenuti ed ha inviato un caloroso e
commosso saluto ed un augurio di pronta
guarigione al socio Salvatore Bruzzone
“grande alpino e grande uomo”. Ha quindi
preso la parola il Sindaco il quale ha avuto
parole di elogio per tutti gli alpini e in particolare il gruppo di Masone per le innumerevoli attività che svolge in favore della comunità masonese.
Ha concluso le celebrazioni il Consigliere
Nazionale che, prendendo spunto dalla
presenza alla manifestazione dei tre giovani
artiglieri masonesi presenti per l’occasione,
ha illustrato dell’importanza del servizio di
leva ed ha ringraziato tutti i partecipanti per
la buona riuscita delle manifestazione.
Il Capogruppo
Piero Macciò
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SETTORE STURLA AVETO – GRUPPO DI SOPRALACROCE
RADUNO ALPINO A PRATOMOLLO – MONTE AIONA
a festa alpina organizzata dal Gruppo
Alpini di Sopralacroce, che si è svolta
domenica 20 luglio 2014 al Pratomollo sonnacchioso e ormai disabituato a questo
evento di ignificato patriottico e solidale.
L'evento che si svolge ogni anno la terza
domenica di luglio nel grande pianoro e nei
suoi faggi, ha avuto nonostante il tempo un
grande successo di partecipazione grazie
anche ad una nutrita presenza specialmente di alpini dei gruppi del Settore Aveto e
del levante ligure, che hanno voluto onorare e rispondere ai colleghi di Sopralacroce
con in testa Carmelo ed il mitico ex capogruppo Baldo (rientrato nei ranghi) per
questa “Festa Alpina”.
Per dovere di cronaca ricordiamo che le
“penne nere” si sono tutte radunate nell’area attrezzata a cura degli alpini di Sopralacroce. Con in testa il vessillo della Sezione
di Genova “, sfilando per la sterrata del
L
Monte Aiona, il corteo si è portato all’interno dei recinto dove davanti alla Cappelletta
a ricordo dei caduti della Balcania si è svolta la cerimonia dell’Alzabandiera e commemorati i Caduti.
Vogliamo segnalare la presenza del Vice
Sindaco e dell’Assessore Marina Bo' di
Borzonasca che hanno egregiamente sostituito il Sindaco Giuseppino Maschio “alpino“ assente giustificato per meritate ferie;
il Presidente della Sezione Piero Firpo, il
Consigliere Nazionale Massimo Curasì ed
altre personalità hanno reso onore alla cerimonia.
Quindi la parte religiosa con la Santa Messa nella cappelletta, in onore di tutti i caduti delle guerra e dei soci andati avanti che
tanto hanno voluto, di ritorno dalla guerra,
edificare questo luogo di culto per la montagna. La funzione è stata celebrata dal parroco don Onesphore, il quale aveva a lato
dell’Altare il vessillo della Sezione, molti
gagliardetti dei Gruppi Alpini del Settore e
del levante ligure. Molto emozionante al
termine della cerimonia religiosa la “Preghiera dell’Alpino” ed il ricordo dell’alpino
Sandro Marre' socio del gruppo tragicamente deceduto in un incidente sul lavoro.
Infine tutti al convivio (“rancio alpino”) libero al sacco, nell’area attrezzata tra i faggi:
gli alpini, le autorità, gli amici, i famigliari,
gli ospiti, in un clima festoso, di grande simpatia e di altrettanta amicizia, tutti hanno
consumato il sempre abbandonante “rancio” e naturalmente, fra un canto e l’altro,
qualche buon bicchiere di vino rosso, ma
guardando in faccia questi autentici figli di
popolo, tutto è lecito e un fiasco in più è
consentito e …consigliabile. Bravi e complimenti agli alpini di Sopralacroce, a Fausto e
i nuovi “Girasoli “ che come consuetudine
ha allietato i partecipanti sino a tarda ora.
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Notizie dai Settori
SETTORE STURLA AVETO – GRUPPO DI SOPRALACROCE
PELLEGRINAGGIO MARIANO SUL MONTE AIONA
SETTORE TIGULLIO
CONCORSO DI NARRATIVA 2014, PROMOSSO DALL'U.N.U.C.I: SEZIONE DI
CHIAVARI, PRESSO LA SCUOLA DI TELECOMUNICAZIONI DI CAPERANA
enerdì 10 Ottobre scorso,
presso il Comando Scuola di
Telecomunicazioni di Caperana a Chiavari, alla presenza delle
principali Associazioni d'Arma ed
Autorità cittadine, è avvenuta la premiazione del dodicesimo Concorso
annuale di Narrativa promosso dall'Associazione Ufficiali in congedo di
Chiavari e riservato a tutti i militari in
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servizio o in congedo, di qualunque
arma o specialità oltre che a vedove
ed orfani delle dette categorie ed anche ad alunni della scuole superiori.
Per l'anno 2014, il Concorso era
dedicato alla memoria del Ten. Di Vascello Stefano Balletto, pluridecorato
al valore militare ed il tema, a titolo
determinato annuale, era; “Le forze
Armate: Il coraggio della solidarietà”.
L'elaborato vincente il primo
premio e riguardante un episodio in tema, compiuto o conosciuto, è stato quello del 1° maresciallo degli Alpini, in servizio ad
Aosta, Giacomo Mangano.
Essendo il vincitore assente,
per urgenti motivi familiari, il
Presidente dell'U.N.U.C.I Prof.
A.Viggiani, sponsor dell'evento,
ed il Comandante della Scuola,
Capitano di Vascello V.L Ciriello,
ospitante l'evento, hanno richiesto al sottoscritto, peraltro unico
alpino presente alla premiazione, di
rappresentare l'alpino vincitore del
primo premio.
Ho accettato pertanto di buon
grado di rappresentare il 1° Maresciallo degli alpini Mangano ed ho dato
corso alla lettura del bel testo, che ha
riscosso calorosi applausi per i forti
sentimenti e sensazioni che abilmente esprime, al termine della quale lettura il Comandante, simbolicamente,
mi ha consegnato la bella targa premio che, in un secondo tempo, verrà
poi inoltrata al diretto interessato.
Il racconto, intitolato “MANAAR”
narra la vicenda di un giovane finanziere, Luca Melacci, che inaspettatamente viene trasferito da Latina al
Comando Brigata di Lampedusa, dove l’incontro con una giovane profuga, di nome Manaar cambia la sua visione della vita e lo rende consapevole del dramma dei migranti.
Valter Lazzari
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SETTORE TIGULLIO
FORZE ARMATE E CHIAVARI UNITE DA 62 ANNI
artedì 13 Maggio, nella
piazza d’armi della Caserma “Giordano Leone” Sede
della Scuola di TLC di Chiavari, motto UNA VIS, UNA VOX, con una bella cerimonia militare, hanno avuto
luogo le celebrazioni per il 62° anniversario dalla costituzione e l’apertura del nuovo accademico.
Erano presenti numerose Autorità tra le quali il Prefetto di Genova,
Giovanni Balsamo,il Vescovo Alberto
Tanasini, il Procuratore Capo della
Repubblica di Genova, Michele Di
Lecce, il Procuratore aggiunto, Francesco Cozzi, Sindaci ed Assessori dei
Comuni di Chiavari, Leivi, Lavagna,
Sestri Levante, Cogorno, San Colombano Certenoli, Carasco, con i relativi Gonfaloni.
Erano presenti inoltre i vertici locali e provinciali di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.
Sul piazzale erano schierati i reparti di Ufficiali, Sottufficiali, militari
e personale civile della Scuola unitamente a tutte le associazioni combattentistiche e d’Arma.
In particolare gli alpini erano rappresentati dal Vessillo sezionale, di
cui il sottoscritto ha avuto l’onore di
essere alfiere e dai Gagliardetti dei
seguenti tre Gruppi del Comprensorio; Sestri Levante, Casarza Ligure e
Favale di Malvaro.
La cerimonia ha avuto inizio, in
un’atmosfera suggestiva, con l’uscita
dalla palazzina Comando della bandiera della Scuola, scortata dai rappresentanti delle quattro armi, Esercito,
Marina, Aeronautica e Carabinieri
mentre la fanfara dell’Accademia di
Livorno intonava l’inno di Mameli.
L’organico della Scuola è attualmente di circa 200 militari tra Ufficiali, Sottufficiali e militari semplici e
graduati, tra la forza effettiva anche
un certo numero di alpini, in buona
parte specialisti ed istruttori ai corsi.
Si sono poi avvicendati al microfono i vari oratori ufficiali; Il vice
Sindaco di Chiavari, Sandro Garibaldi, il quale ha ricordato per Chiavari
l’importanza storica della Scuola sul
territorio, non solo per l’attività di
M
formazione ma anche per il continuativo supporto alle iniziative del
Comune di Chiavari (i dipendenti
stessi del Comune vengono istruiti in
informatica dalla Scuola), e successivamente il Comandante della Scuola,
Capitano di Vascello Vincenzo Luigi
Ciriello, che ha ricordato quanto e
sempre più molteplici attività, nell’ambito della Difesa e delle Forze
Armate, gravitino ormai intorno alle
telecomunicazioni ed all’informatica.
Il Comandante ha rammentato la
possibilità, per la Scuola, di organizzare oltre 60 tipologie diverse di corsi, riservate al personale militare e civile, dato l’elevatissimo livello di specializzazione raggiunto.
Nel 2013 ben 1.150, militari e civili, hanno partecipato ai vari corsi
specialistici.
In particolare il compito di formazione specialistica dell’area interforze, oltre il tradizionale campo
delle telecomunicazioni e dell’informatica, interessa oggi anche l’optoelettronica e le moderne tecnologie e
problematiche del “cyber defence”
(protezione cibernetica).
Vi sono nuovi scenari di minaccia
ed è opportuno adottare tutta una
serie di contromisure, occorrerebbe
già nelle scuole più informazione sul
corretto uso dei computers.
Peraltro la Scuola che da lungo
tempo collabora con l’Università di
Genova, di recente, ha iniziato la collaborazione anche con gli atenei di di
Modena e Reggio Emilia-è previsto
un Master in Cyber Defence e Digital
Forensics per l’anno 2014/2015- per
essere sempre al passo con i tempi ed
anzi, possibilmente, coglierne le anticipazioni per prevenire le eventuali
future minacce tecnologiche.
A chiusura degli interventi, l’Ammiraglio di Squadra Gerald Talarico,
Comandante delle Scuole della Marina, ha puntualizzato che attualmente
la Scuola di Chiavari è un Polo di eccellenza nel mondo delle telecomunicazioni e delle tecnologie digitali,
con particolare riferimento al “cyber
defence”, materia delicatissima che
impatta grandemente sulla sicurezza
stessa della nostra Nazione.
Proseguendo con la cerimonia
militare, si sono susseguiti gli onori
alla Bandiera ed al Comandante delle Scuole della Marina, con le note
struggenti della brava fanfara dell’Accademia di Livorno, fino al tradizionale “rompete le righe”.
I partecipanti e gli ospiti sono affluiti quindi alle sale del Circolo unificato ove è stato offerto dal Comando un ricco rinfresco, con grande varietà di vivande e di libagioni, tale da
soddisfare anche i palati più esigenti.
Allora, al prossimo anniversario
di questa prestigiosa Istituzione del
nostro Settore!
Valter Lazzari
Bibliografia:
Prospetti didattico/informativi editi dalla
Scuola di Telecomunicazioni
Articoli vari dal quotidiano Secolo XIX e dal
settimanale “Il Levante”.
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Notizie dai Settori
SETTORE TIGULLIO
COMITATO MEMORIALE DELLA DIVISIONE ALPINA CUNEENSE IN VISITA AI
GRUPPI DI MONEGLIA E RAPALLO DELLA SEZIONE DI GENOVA
omenica 5 Ottobre scorso,
cinque esponenti del Comitato Memoriale Della Divisione Alpina Cuneense si sono recati
in visita ai Gruppi di Moneglia e Rapallo della Sezione di Genova.
Il Memoriale della Cuneense,
realizzato grazie allo sforzo congiunto di ben quattro Sezioni, Ceva, Cuneo, Mondovì e Saluzzo, è sito in Cuneo nei locali della vecchia stazione
di Cuneo Gesso, concessi in comodato gratuito dalle Ferrovie dello Stato,
dalla quale Stazione partivano le tradotte per la campagna di Russia, ed
ora l’intera struttura è stata trasformata in zona museale e luogo della
memoria.
Difatti dalla “stazione della
memoria” è ora possibile intraprendere un viaggio a ritroso
nel tempo alla scoperta della
storia affascinante e particolare
del Corpo militare degli Alpini,
creato inizialmente per la difesa
del confine settentrionale montano da Est ad Ovest, che ha
sempre saputo servire al meglio
l’Italia tanto in patria quanto all’estero.
Nelle varie sale dedicate è
possibile viaggiare attraverso le
diverse epoche, ammirare preziosi e rari cimeli donati da famiglie di Reduci, da Alpini e da
appassionati di storia militare
del periodo otto-novecentesco,
ed entrare virtualmente in una
trincea della Grande Guerra, visitare un’infermeria degli anni
trenta, spostarsi per un momento nei caldi deserti africani,
per poi passare alla seconda
Guerra Mondiale, alle disastrose campagne di Grecia-Albania
e di Russia e guerra partigiana, per
arrivare infine le uniformi del periodo
repubblicano, fino alla sospensione
della leva obbligatoria.
Peraltro numerosi pannelli esplicativi permettono di approfondire
ogni argomento ed è inoltre presente
un piccolo“bookshop”ove si possono
trovare le testimonianze scritte di alcuni dei numerosi Alpini che hanno
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vissuto da protagonisti la storia dei
soldati con la penna nera.
Ovviamente il Memoriale è “in
crescita” e quindi è sempre alla ricerca di ulteriori testimonianze documentali e di materiale oltre che tramite interviste agli ormai rari reduci
della Cuneense, peraltro già scarsi di
per sé in quanto oltre il 90% degli appartenenti alla Divisione martire sono caduti in terra russa nei combattimenti o causa congelamenti e malattie e stenti in prigionia.
Il contributo di sangue di liguri
alla sciagura della campagna di Russia è stato veramente notevole per i
tanti alpini ed artiglieri da montagna
che hanno militato nei Battaglioni
Pieve di teco, Saluzzo etc. nonché nei
Gruppi da Montagna.... della Cuneense.
Domenica 5 Ottobre scorso, grazie ad accordi presi con il Presidente
di detto Memoriale, Aldo Meinero,
alcuni membri del Comitato; Alessandro Petracca, responsabile della
sezione storica, la gentile Signora Pe-
tracca, volontaria al Museo ed accompagnatrice delle visite guidate,
Paolo Cera, Consigliere esperto di
uniformologia e tra l’altro autore di
una importante opera riguardante
specificatamente il cappello alpino,
sono venuti in visita di lavoro presso
i nostri Gruppi di; Moneglia al mattino, Rapallo al pomeriggio, accompagnati dal sottoscritto.
Paolo Cera, tra l’altro, è anche importante collezionista di reperti inerenti la storia degli alpini, ed un buon
numero di essi sono stati concessi in
comodato gratuito al Memoriale in
discorso.
A Moneglia gli esperti del Memoriale hanno intervistato la Madrina del Gruppo stesso, orfana
di guerra, Signora Carla figlia di
Vittorio Bulla, fotografo ufficiale
della Cuneense, in Grecia, Albania e Russia, ove cadde nel
Marzo del 1943, circa l’ampio
materiale fotografico del padre
riguardante le varie campagne
della Divisione martire, procedendo poi alla scannerizzazione
di moltissime istantanee, ben
conservate, tutte recanti la
stampigliatura ufficiale, in verde, “servizio fotografico 4a divisione alpina”.
A tale proposito, come il lettore ricorderà, nel primo numero del 2014, da parte nostra, con
uso di parte della documentazione fotografica, era già uscito
un ampio articolo trattante la
storia, tragica, di Vittorio Bulla,
caduto in Russia nei suoi verdi
anni e senza neppure una tomba ove poterlo degnamente ricordare.
Il materiale raccolto dai
membri del Memoriale andrà ad arricchire, a perpetuo ricordo, la raccolta museale della “stazione della memoria” da cui partirono centinaia di
tradotte e ne ritornarono solo poche
decine.
Queste memorie di una tragica
avventura in cui persero la vita così
tanti alpini, non appartengono solo
agli amici alpini cuneesi e piemonte-
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si artefici della lodevole iniziativa, ma
sono sicuramente patrimonio di tutti”i soldati con la penna”e, a pieno titolo, anche degli alpini liguri e genovesi.
Con l’occasione, presso il gruppo di Moneglia, debitamente avvisato è intervenuto anche Ernesto
Baratta, alpino del Gruppo di Castiglione Chiavarese, classe 21 e già
appartenente al Battaglione Pieve
di Teco della Cuneense, ed è stato
intervistato circa la sua partecipazione nel 1941 a Limone Piemonte,
al film di propaganda del regime girato con alpini veri nel ruolo di attori e comparse in ipotetici combattimenti con forze nemiche, peraltro
mai avvenuti.
Il filmato realizzato dall’Istituto
luce in pellicola da 8 millimetri, recava il titolo “I trecento della settima” e
l’alpino Baratta ha riferito, con dovizia di particolari, che sostanzialmente intervenne nel ruolo di comparsa
in ruoli minori, debitamente truccato
per le varie sequenze, contro semplice promessa di un fantomatico “rancio speciale” che mai si vide.
Di grande interesse e durata,
un’ora e mezza, presso il gruppo di
Rapallo ove nel frattempo ci eravamo
spostati, l’intervista al reduce alpino
del Pieve di Teco, Stefano Agostino
Arata, classe 1919, detto “Gustìn”,
che con la Divisione Cuneense prese
parte alle campagne di Francia, Grecia, Albania e Russia.
Gustìn, un vero personaggio per
la vitalità ed entusiasmo che ancora
sprigiona, ha raccontato nell’intervi-
sta video-ripresa molteplici particolari e dettagli di vita quotidiana e varie azioni militari in cui il narratore
venne coinvolto.
Vera miniera di informazioni, racconto sorprendentemente lucido e
ricco di particolari interessanti, relativo a tutte le campagne di guerra vissute!
Al termine della lunga intervista il
nostro arzillo Gustìn ha voluto chiudere in bellezza, sorprendendo veramente tutti, s’è alzato in piedi e, per
la gioia del camera-man, ha iniziato a
cantare canzoni russe, tra l’altro intonandole anche molto bene!
Il nostro simpatico reduce difatti
ha raccontato che per necessità di
sopravvivenza aveva imparato la lingua russa destreggiandosi sufficientemente per essere impiegato, a mi-
gliori condizioni di vita, come interprete.
La bella giornata, intensa ed interessante, è terminata ed i nostri graditi visitatori, soddisfattissimi, si sono
messi sulla strada del ritorno ed ora il
nostro pensiero riverente ed orgoglioso va oltre che ai pochi reduci genovesi superstiti ma anche e soprattutto ai più che non sono tornati dalla tragedia dell’ultimo conflitto perdendo la vita nei loro anni più belli.
Nel mese di Novembre il sottoscritto ha ricambiato la visita agli
amici alpini cuneesi del Memoriale
ed in tutta sincerità devo dire che le
sale storiche sono veramente ben allestite ed il materiale oggetto della
mostra è veramente di altissimo livello per la rarità dei reperti ed il loro
stato di conservazione.
Visitiamo questo Memoriale, è
anche la nostra storia, i martiri della
Cuneense sono anche i nostri martiri!
L’indirizzo della “Stazione della
memoria” è : Piazzale Vecchia Stazione, 6 Cuneo, visite guidate su prenotazione, si chiedano informazioni al
n° di tel.347 1355857 e 348 4713257,
www.memocuneense.it.
Onore agli eroici alpini della
quarta divisione alpina, la mitica Cuneense!
Valter Lazzari
Bibliografia:
Brochure illustrativa edita dal: Comitato
MEMORIALE DIVISIONE ALPINA CUNEENSE
Stazione della Memoria di CUNEO GESSO
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Notizie dai Settori
SETTORE TIGULLIO - GRUPPO DI NE
RADUNO DEL GRUPPO
omenica 10 Agosto scorso, ha
avuto luogo la tradizionale
festa del Gruppo di Ne, come
sempre nella bella località di Tolceto,
soprastante l’abitato di Caminata, in
Val Graveglia.
Il luogo, una piccola radura al limitare di castagneti, è particolarmente suggestivo per la bellezza del panorama e l’aria pura che si respira.
Numerosi gli alpini convenuti ed i
loro familiari, sei i Gagliardetti presenti oltre il Vessillo Sezionale, per l’occasione portato dal Consigliere/Tesoriere sezionale Massimo Curasì, nel contempo anche Consigliere nazionale.
Prete Rinaldo Rocca, responsabile
del Villaggio del ragazzo di S. Salvatore, di fatto erede del mitico fondatore, Don Nando, ha officiato la
S.Messa nella settecentesca Cappelletta di Santa Reparata Nuova, sita al
limitare del bosco, nel corso della
quale è stata anche benedetta una
corona d’alloro che sarà successivamente apposta al cippo del Gruppo,alla memoria dei Caduti di tutte le
guerre, sito nel cimitero di Caminata.
Dopo molti anni, il mitico sacerdote officiante di sempre, a cui va il
nostro pensiero riverente, Don Pietro
Vallebella, alla bella età di 94 anni non
ha potuto, in questa occasione, presenziare in quanto impegnato per altri
problemi, urgenti ed inderogabili.
L’omelia di Prete Rinaldo, (non
Don, poiché l’energico e moderno
sacerdote rifugge da ogni formula
che consideri arcaica e quindi inadeguata ai tempi o comunque “bizantineggiante”) è stata particolarmente
incisiva ed ha riguardato il tema dei
valori della famiglia e dell’amore e
solidarietà verso il prossimo nostro
che sono la strada da praticare per vivere nell’amore di Dio.
Sono state rimarcate peraltro anche le tante qualità dell’alpino che, in
ogni tempo, in guerra e pace, ha comunque sempre dimostrato umanità,
rispetto e solidarietà anche verso le
popolazioni formalmente nemiche
senza mai cedere a violenze gratuite,
tutto ciò sempre con senso del dovere, del sacrificio e di grande dignità
verso se stessi e gli altri.
D
GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014
30
Al termine della Santa Funzione il sottoscritto ha avuto l’onore
di recitare la nostra bella preghiera
dell’alpino, con tutti i presenti ritti
e visibilmente commossi, Vessillo
sezionale e Gagliardetti innalzati.
Le varie fasi del Santo rito sono
state tradizionalmente accompagnate
dal trombettiere in erba, ma già valido, Lorenzo, nipote del Capo Gruppo.
La sana allegria della buona compagnia alpina, la bellezza della giornata, unite agli attraenti effluvi dei manicaretti in corso di preparazione e l’ora
ormai avanzata dopo la Santa Funzione, hanno come calamitato i partecipanti al raduno, negli ampi locali coperti nelle immediate vicinanze della
Cappelletta ove è stato servito un lauto “rancio alpino”, a base di gustoso
asado, ottimi ripieni liguri e squisitezze nostrane, salumi, formaggi e dolci,
il tutto ben innaffiato da un bianchetto eccezionale così come l’ammazzacaffè, prodotti entrambi direttamente
dallo storico Capo Gruppo, Riccardo
Parma. Che grande coesione tra gli alpini del Gruppo, peraltro cresciuti anche di un quarto negli ultimi due anni, i loro familiari e gli aggregati del
Gruppo!
Tutti indistintamente a collaborare,
con grande impegno ed entusiasmo,
alla buona riuscita del bel evento.
Complimenti al laborioso Gruppo di Ne e loro familiari, alla prossima festa 2015!
Valter Lazzari
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SETTORE VAL FONTANABUONA - GRUPPO ALTA VALFONTANABUONA
INAUGURAZIONE DI UNA LAPIDE ALLA MEMORIA DEI CADUTI
n una radiosa giornata estiva, il 27
Luglio scorso, l’attivo e ben presente sul territorio Gruppo dell’Alta Val Fontanabuona, egregiamente
capeggiato da Giovanni Bacigalupo, in
linea con il migliore spirito alpino che
inspira tutti noi, ovvero ”onorare i
morti, aiutando i vivi” ha festeggiato
l’undicesimo anno dalla sua costituzione inaugurando nel contempo una
bella lapide alla memoria di nove militari della frazione di Ognio del Comune di Neirone, di ogni arma, specialità e grado, Caduti nel corso del
secondo conflitto mondiale.
La Sede sociale del Gruppo è difatti ubicata in detta frazione di Neirone e la bella stele ha affiancato, incisa
nello stesso stile, una precedente stele
riportante i nomi dei Caduti della prima guerra e posta nel muro adiacente
la locale chiesa di San Rocco.
Peraltro questa precedente lapide
ai Caduti di Ognio nella Grande
Guerra merita una breve menzione
in quanto rimossa negli anni 70, nel
corso di una demolizione, e rinvenuta fortunosamente qualche anno addietro, finita a far da tetto ad un locale caldaia, e solo pochi anni fa restaurata e ricollocata in posizione adeguata e dignitosa.
Ad esempio dell’operosità e dello
spirito di solidarietà del Gruppo, in
riferimento a quanto sopra accennato, il Piazzale ove insiste la struttura
della sede sociale del Gruppo, in co-
I
modato comunale e già abilmente ristrutturata e salvata dalla decadenza
dagli efficienti alpini del Gruppo,
detto piazzale è stato trasformato ed
attrezzato nell’attuale area di Elisoccorso Comunale, con il determinante
apporto lavorativo alpino.
Alla suggestiva cerimonia dello
scoprimento della lapide, avvolta dal
tricolore, avvenuta dopo la Santa
Messa officiata nell’adiacente chiesa
da Don Valentino Bacigalupo, ha partecipato la quasi totalità dei residenti
nella località, peraltro spesso anche
imparentati con i militi oggetto degli
onori, come avviene di sovente nelle
piccole Comunità, e numerose Auto-
rità civili, militari, oltre che Associazioni d’Arma.
In particolare era presente il nostro Vice Presidente Vicario Sezionale,
Mauro Timossi, con il Vessillo Sezionale accompagnato da numerosi
Consiglieri Sezionali ed il Past Presidente Gianni Belgrano, diciassette
Gagliardetti di Gruppi della Sezione, il
Gonfalone del Comune di Neirone ed
i Gonfaloni delle Associazioni dei Marinai d’Italia, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione
Arma Aeronautica ed infine della Croce Rossa Italiana di Gattorna.
La brava banda musicale di Sussisa ha accompagnato, con grande
maestria, tutte le varie fasi del bel
evento.
Le Autorità civili presenzianti: il
Sindaco di Neirone, Stefano Sudermania, il Sindaco di Tribogna, Marina
Garbarino, il Sindaco di Lumarzo,
Guido Guelfo, il Sindaco di Favale di
Malvaro, Ubaldo Crino ed il Consigliere/Assessore di Moconesi, Enrico
Meanto.
Alla rimozione del drappo tricolore ricoprente la lapide, ha provveduto materialmente il Generale degli
Alpini, nostro consocio, Modesto
Marchio, reduce di guerra, il quale,
dopo la lettura dei singoli nove nomi
dei Caduti da parte del sottoscritto,
veramente grande onore concessomi,
ha commemorato i Caduti in un toc-
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Notizie dai Settori
cante discorso, denso anche di ricordi personali di quei terribili momenti
dell’ultimo conflitto.
Passi particolarmente degni di
nota dell’allocuzione dell’alto Ufficiale reduce, ferito e decorato di
guerra, sono stati nell’ordine: “il nostro memore pensiero va ai combattenti
di tutte le guerre ma, in particolare, a
questi eroici militi che hanno dato la loro vita, in uno dei momenti più tragici
della nostra storia, nei torridi e squallidi deserti d’Africa, nel contrastato fronte greco-albanese e nelle immense e tragiche pianure russe ove lo sfortunato valore di questi soldati, alpini e non, ha
rappresentato l’epoca della svolta, del
nuovo e della macchina contro il singolo, spesso inerme di fronte all’acciaio, la
volontà di sopravvivere contro la furia
titanica degli elementi atmosferici.
E’ grazie al loro esempio ed al loro
sacrificio, in ogni teatro bellico e poi nella guerra di Liberazione e con la Resistenza che Essi ci hanno indicato la strada dell’azione, del coraggio e della dignità e ci hanno poi permesso di vivere
liberi ed in democrazia.
Pertanto il nostro omaggio e ricordo
riverente della loro dedizione e sacrificio
ci accomuna qui oggi nel preciso proposito di assolvere anche noi, fino in fondo,
i nostri doveri, affinché la Patria, vivente attraverso le memorie dei Caduti e dei
sacrifici del passato, possa progredire
sempre più nel lungo cammino del suo
sviluppo civile e democratico.
Si sia pertanto cittadini esemplari
che rispettano le leggi dello Stato, che lavorano con il dovere dell’autodisciplina
ed il senso dell’onore, contribuendo tutti
GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014
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alla difesa dell’ordinamento democratico del nostro Stato, con un solo diritto;
essere, sentirci, chiamarci italiani in un
Paese capace di garantire una vita giusta, libera, serena e laboriosa, degna delle speranze e dei sacrifici di tutti coloro
che, in guerra ed in pace, hanno versato
il loro sangue per una Patria sempre
amata, spesso voluta migliore, libera
nella sua identità.” Riprendendo il racconto della bella manifestazione, dopo l’emozionante inaugurazione della lapide, ove è stata apposta una corona floreale, e relativi discorsi commemorativi, si è formato un ordinato
e folto corteo che sotto la sapiente regia del Consigliere sezionale, Marco
Sciandra, peraltro 1° maresciallo degli alpini in servizio, per l’occasione
valente Cerimoniere dell’evento, si è
snodato lentamente verso la Sede
sociale del Gruppo, apponendo, du-
rante il percorso, un’altra corona di
fiori al monumento cittadino ai Caduti, ubicato in prossimità della chiesa di San Rocco e poi un’altra ancora,
al termine della sfilata, al Cippo, sormontato da una grande aquila, contiguo alla Sede sociale inaugurata nel
2006.
Quindi dopo alcuni discorsi conclusivi, di rito, da parte della primarie
Autorità presenti, sotto il tendone
appositamente allestito dagli alpini
del Gruppo, si è passati infine alla
degustazione di un lauto pranzo di
prelibate leccornie nostrane cucinate
dalle preparatissime mogli e figlie dei
tanti soci, oltreché di qualche socio
alpino tuttofare, come Franco Montaldo e non solo, particolarmente
versato nell’arte culinaria.
Il sano appetito, l’aria frizzante
dell’alta Val Fontanabuona hanno fatto il resto ed in una bella atmosfera alpina, intercalata da qualche bel canto
di montagna, via via che procedevano
le ottime libagioni che hanno accompagnato tutto il “rancio” speciale, tutti
i presenti si sono sentiti “a baita”.
Sono certo che poiché il ricordo è
vita, da lassù i “veci” andati avanti di
tutti i Gruppi citati ed i Caduti di
Ognio, avranno sorriso affettuosamente ai “bocia” di oggi che li hanno
così alpinamente commemorati dal
profondo del loro cuore.
Amici dell’Alta Valfontanabuona,
grazie per le grandi emozioni che ci
avete donato, siete certamente degni
“delle glorie dei vostri Avi”, avanti
così e ...aspettiamo l’invito per la vostra prossima festa!
Valter Lazzari
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SETTORE VALFONTANABUONA – GRUPPO DI CICAGNA
RADUNO ALPINO E 46a SAGRA DELLA CASTAGNA
domenica 19 ottobre. Il meteo
si è riappacificato con gli alpini, restituendo loro un sole
splendido, a giusta compensazione
della giornata fredda e piovosa della
passata edizione.
Cicagna ha vissuto in prima persona le drammatiche vicende dell’esondazione a Genova, avvenuta una
settimana prima, ma gli alpini del
Gruppo ora guardano al futuro. La
festa di oggi si inserisce a pieno titolo nelle iniziative locali. Tra la castagna, elemento primordiale dell’alimentazione nel primo dopoguerra e
gli alpini, radicati da sempre nella Val
Fontanabuona, corre un forte legame. Memoria e diversione appartengono a un’unica anima, che trova,
nella terza domenica di ottobre, la
sua tradizionale espressione.
I gagliardetti danno colore al
piazzale del raduno e testimoniano
la presenza dei numerosi gruppi
giunti dal circondario. Sono alpini,
avieri, marinai e carabinieri in congedo. C’è la Croce Rossa, c’è il Corpo
Musicale “G. Verdi”. Un abbraccio
simbolico unisce gli appartenenti alle varie armi, perché tutti, senza distinzione, hanno servito – o servono
ancora – la Nazione.
I tavoli della colazione alpina sono
È


forniti di fugassa e vin giancu, con i
goti ben allineati per potersi servire a
piacimento. Il tempo per scambiare
saluti e quattro chiacchiere lasciate in
sospeso dall’anno prima e si è pronti
per l’Alzabandiera. Il Monumento
all’Alpino diventa scenario di sincero
patriottismo. La banda“G. Verdi”esegue l’inno di Mameli, mentre il
Tricolore e la Bandiera Europea salgono lentamente verso il cielo.
Sono presenti le Autorità, con il
Sindaco Roberto Bacigalupo, con il
Presidente della Sezione di Genova,
Pietro Firpo e il Vessillo delle Medaglie d’Oro, con il Comandante della
locale Stazione dei carabinieri e il Comandante dei vigili urbani. Attorno,
fanno corona gli abitanti di Cicagna e
gli ospiti giunti da fuori. Non c’è retorica nell’atto che si celebra. La sfilata
per le vie del paese, con la deposizione di omaggi floreali ai Monumenti
dei Caduti di tutte le guerre - di terra,
di mare e dell’aria - costituisce un doveroso tributo di fede verso coloro
che sono morti per la Patria.
Il percorso riporta nuovamente i
partecipanti davanti al Monumento
all’Alpino, per l’ufficialità della giornata. Si ascoltano le parole di saluto
e di simpatia sincera verso l’opera
degli alpini, del giovane primo cittadino. In lui pulsa un cuore alpino,
ereditato dal padre “andato avanti”
recentemente. Le espressioni di Roberto Bacigalupo offrono spunto al
relatore, alpino del Gruppo, per ricordare i valori che costituiscono il
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Notizie dai Settori
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
patrimonio prezioso da custodire e
da tramandare. Il riferimento va al
nostro Inno Nazionale, o “Canto degli Italiani” – così chiamato dal genovese Goffredo Mameli – proditoriamente oltraggiato nella triste serata
del maggio scorso, allo stadio di Roma. Fischi e grancasse hanno ceduto
il campo alla compostezza per l’Inno,
cantato con il cuore all’Adunata Nazionale di Pordenone e in tutte le
manifestazioni alpine. Avevamo un
debito morale da saldare. Gli alpini
di Cicagna ed i presenti hanno contribuito a farlo, dignitosamente, sull’attenti, come atto dovuto a tutti gli
Eroi Caduti, a Mameli, a Michele No-
varo, autore della musica, che si
commosse alle parole dell’amico
Goffredo, tanto da fargli dire, ventisette anni dopo: ”…io sentii dentro di
me qualche cosa di straordinario. So che
piansi…”.
Il Presidente Pietro Firpo – ormai “di casa” per la sua costante presenza a Cicagna – ricorda come Genova sia la “Città dell’Inno” - per i
natali dei suoi autori – e sottolinea
la simbolicità di esso che unisce gli
italiani. Auspica che venga maggiormente conosciuto nelle scuole, come avviene all’estero, ove gli alunni
lo cantano assieme all’Inno del proprio Paese.
Il suono delle campane invita alla
S. Messa nella vicina Chiesa N. S. dei
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
Miracoli. Don Mario Moltedo elogia
gli alpini per il loro spirito di servizio e
le sue parole risultano più che mai appropriate in questi tempi difficili per le
calamità naturali e per l’intervento
delle penne nere nelle zone di guerra.
Il repertorio del coro parrocchiale è
prettamente alpino, con i canti che accompagnano il rito eucaristico. L’emozione forte coglie ognuno all’a-

scolto della “Preghiera
dell’Alpino” recitata
nella sua versione integrale dal Primo Maresciallo Marco
Sciandra, attualmente in servizio
presso il 1° Reggimento Alpini. Il Vessillo sezionale, accanto all’altare, i gagliardetti delle rappresentanze militar
e il labaro comunale testimoniano la
viva presenza delle associazioni e del-

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l’intera comunità. Il pomeriggio è tutto un programma. Dopo il rancio alpino, sperimentato con successo all’aperto,
arriva il momento della “sfornata” delle castagne.
Ci sono gli alpini – “scorza dura”, resistente al fuoco - a
mescolare con i rastrelli, nei grandi padelloni forati, la regina dei boschi. Una coda interminabile di persone aspetta
pazientemente il proprio turno.
Nell’aria si diffonde la fragranza delle bruciate e dei
piatti nostrani cucinati da gentili signore. La festa, allietata
dall’orchestra “Luigi Messina, si protrae fino a sera inoltrata, per il divertimento delle coppie in pista e per la gioia di
chi si ritrova con gli amici, a ricordare tempi passati. Il
Gruppo alpini di Cicagna, guidati dalla collaudata esperienza di Stefano Cavagnaro, ha raggiunto ampiamente l’obiettivo fissato. Ora si riparte per il 47° Raduno alpino, con
l’ottimismo di sempre. Ci saremo.
Enzo Valencich
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Foto dell’autore e
di Carlo Fontana
1) Alpini all’opera
(foto E.V.)
2) Servizio distribuzione
(foto E.V.)
3) Alzabandiera
(FotoE.V.)
4) Omaggio ai caduti
(foto C.F).
5) Vessilli e Autorità
(foto C.F.)
6) Sfilata
(foto E.V.)
7) Parole del relatore
(foto E.V.)
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8) Parole del Presidente
(Foto E.V)
9) Parole del Sindaco
(Foto E.V)
10) Preghiera dell’Alpino
(foto E.V.)
11) Corona al Monumento dei Marinai
(foto C.F.)
12) Fiori alla lapide
dei Caduti
(foto C.F.)
13) Onore ai Caduti
(foto E.V.)
13
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SETTORE VAL FONTANABUONA - GRUPPO DI FAVALE DI MALVARO
RADUNO DEL GRUPPO
omenica 13 luglio scorso si è tenuto a Favale di Malvaro il tradizionale raduno annuale del
Gruppo, ben diretto, ormai da lungo
tempo, dall’efficiente Dario Crino. La
rustica colazione alpina, focaccia e vin
bianco, ha dato inizio alla bella manifestazione, in prossimità della tensostruttura allestita per il successivo pranzo,
ed ha prontamente ingenerato una bella atmosfera di festa tra gli alpini, difatti una grande famiglia, che si incontravano tra loro.
Nel frattempo, via via che affluivano gli alpini dei vari gruppi sezionali,
con i relativi Gagliardetti, arrivavano
anche le varie Autorità civili ed i rappresentanti delle Associazioni d’Arma
oltre che il nutrito gruppo di musici, rigorosamente in uniforme, della banda
della Versilia “Ten. Raffo”, peraltro ben
nota ed apprezzata, soprattutto nel Levante ligure.
In dettaglio erano presenti le seguenti autorità: Ing. Giovanni Boitano,
Consigliere/Assessore Regionale, il
Sindaco di Castiglione Chiavarese,
Giovanni Colorado e la Vice Sindaco di
Lorsica, Giuliana De Benedetti, oltre
che, ovviamente, il padrone di casa,
Sindaco di Favale, Ubaldo Crino.
Tre i Gonfaloni civili/militari, con
relativo Alfiere e scorta d’onore, nell’ordine: Regione Liguria, Comune di
Favale di Malvaro ed Arma Aeronautica, Sezione del Tigullio.
Vessilli alpini presenti:
Quello di Alessandria ed il nostro sezionale, scortato dal Presidente Piero Firpo, accompagnato da alcuni Consiglieri sezionali, dal Past President Gianni Belgrano, attualmente membro del collegio dei Probiviri sezionali, e da Saverio Tripodi, attuale membro della Giunta di
Scrutinio sezionale.
Ben ventisei i Gagliardetti
partecipanti, di cui 23 sezionali e
tre esterni, per l’esattezza quest’ultimi; Forte dei Marmi, dalla
Toscana, Garbagna, dal Piemonte e Deiva Marina, della sezione
ligure di La Spezia.
Dopo la cerimonia dell’alzabandiera, con tutti gli alpini
schierati sull’attenti in religioso
silenzio all’innalzarsi del tricolore alle note dell’inno nazionale,
D
un folto corteo ha iniziato la sfilata che
è giunta sino alle prime case poste all’ingresso del paese e poi ha attraversato le vie principali, ed anche quelle più
interne, tutte ben imbandierate, tra
un’ala di folla plaudente, deponendo
nel corso della sfilata corone di alloro
sia al Monumento ai caduti di tutte le
guerre che a quello dedicato ai Caduti
della resistenza. Rammentiamo difatti
che la zona di Favale di Malvaro e
montagne circostanti, nel tragico periodo bellico del secondo conflitto, è stata
particolarmente interessata dal movimento di resistenza dei Partigiani e di
conseguenza di innumerevoli rastrella-
menti tedeschi e di sanguinosi conflitti
a fuoco.
Nel territorio comunale, al passo
della Scoglina, porta d’accesso alla Val
d’Aveto, difatti numerosi monumenti e
steli ricordano i tanti Caduti tra i Combattenti per la Libertà.
Infine il corteo ha raggiunto il Santuario di nostra Signora del Rosario,
sovrastante il vecchio cimitero, ove è
stata celebrata la Santa Messa, officiata
dal parroco Don Federico Picchetto
coadiuvato dal Diacono Derrick Knight, ed accompagnata durante tutto il
santo rito dalla brava Corale locale.
La bella manifestazione si è poi
conclusa a margine della tensostruttura
allestita per il successivo “rancio alpino”.
Tutti gli oratori ufficiali che si sono
alternati sull’improvvisato palco d’onore, il Consigliere Regionale Boitano, il
Sindaco Crino, il Presidente sezionale
Firpo, hanno ringraziato Autorità, Associazioni ed Alpini, con relativi Gonfaloni, Vessilli e Gagliardetti, intervenuti al bel raduno annuale o che comunque avevano concorso all’organizzazione dell’evento, sottolineando il grande
spirito alpino ed attaccamento
all’A.N.A. che aveva accompagnato,
passo dopo passo,l ‘intera manifestazione.
Avendo menzionato il Sindaco di
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Notizie dai Settori
Favale Ubaldo Crino, senz’altro sempre
molto vicino agli Alpini, non possiamo
non ricordare, e con grande affetto, l’eroico Sergente Favalese Emilio Boitano,
detto “Milin”, (nonno materno del Sindaco), bella duplice figura di alpino ed
emigrante “funtanin”, promosso sul
campo in Libia nel 1912 e sul monte
Ortigara nel 1917, del cui valore e vita
fuori dal comune, abbiamo già trattato
diffusamente, come rammenterete, in
un apposito articolo nel secondo numero di Genova Alpina del 2013.
Dopo le parole di rito, in una Festa
alpina, non potevano poi mancare anche i fatti, i quali si sono concretizzati,
come dal nulla, in bei gadget ricordo
del Raduno Favalese 2014, consegnati
alle varie Autorità religiose, civili,
A.N.A., sezionali e di Gruppo, Fanfara
della Versilia, collaboratori vari “ di lungo corso” ed infine ai cuochi “d’assalto”
delle retrostanti laboriosissime cucine.
L’ottimo e ben variato “rancio speciale” nostrano ha tradizionalmente,
presentato, come il botto finale nei fuochi artificiali, la splendida torta della rinomata Pasticceria locale Galletti la
quale, vera colossale opera d’arte, recava policroma, nella parte superiore il
nome del Gruppo e la data della Festa
in verde, al centro il logo del Gruppo, in
bianco nero e verde, ed infine in basso,
a sinistra, un bel mazzo di bianche stelle alpine ed una nappina rossa con
penna nera, ed il logo nazionale dell’A.N.A, in verde, sulla destra.
Complimenti a tutti per la sana atmosfera alpina in ottima compagnia ed
arrivederci a Luglio 2015!
Valter Lazzari
SETTORE VALPETRONIO - GRUPPO DI CASTIGLIONE CHIAVARESE
COMMEMORAZIONE DEGLI ALPINI DI ROCCA LA MEJA
l 16 agosto scorso, nella splendida
cornice occitana del monte Rocca
La Meja, situata in alta Valle Maira
nel territorio del comune di Canosio
(CN), si è svolta la commemorazione,
organizzata dal Gruppo alpini di Dronero, della tragedia avvenuta alle pendici del monte Rocca La Meja, nella
quale il 30 gennaio 1937, a causa di
una valanga, perirono 23 alpini in servizio di leva provenienti dalle valli del
cuneese e dalla Garfagnana, appartenenti alla 18a Compagnia del Battaglione Dronero. Anche quest’anno il
Gruppo Alpini di Castiglione Chiavarese era presente con il proprio gagliardetto, unitamente al vessillo se-
I
zionale di Genova e al gagliardetto del
Gruppo Alpini Alta Valpolcevera.
Dopo l’alzabandiera, il vescovo di
Saluzzo Monsignor Giuseppe Guerrini, sull’altare prospiciente la roccia
su cui spicca la lapide che riporta l’evento e l’elenco dei 23 alpini caduti,
ha officiato la S. Messa di suffragio,
arricchita dai canti della Corale “La
Reis” . Erano presenti alla cerimonia i
sindaci di Canosio e di Dronero con i
gonfaloni dei rispettivi comuni, i vessilli delle Sezioni di Cuneo e di Genova, numerosi gruppi alpini, rappresentanti di altre armi, parenti dei caduti e popolazione civile.
Al termine della manifestazione il
Gruppo Alpini di Canosio ha accolto
gli intervenuti con la tradizionale polentata mentre “La Reis” ha allietato il
pomeriggio con canti alpini e della
tradizione popolare.
SETTORE VAL PETRONIO - GRUPPO DI MONEGLIA
COMMEMORAZIONE DI EMILIO FRIXIONE, A 100 ANNI DALLA NASCITA
abato 11 Ottobre scorso, nel cimitero di
Moneglia ha avuto luogo una toccante
cerimonia commemorativa, promossa
dall'attivo gruppo locale, ben capeggiato da
Carmelo Staderoli, nel centenario dalla nascita di una bella figura alpina, il Sottotenente
Emilio Frixione, ultra ventennale Capo Gruppo di Moneglia e reduce di guerra.
Grande è stata la partecipazione al ricordo
di Emilio, poiché egli era conosciuto e stimato
moltissimo sul territorio e tanti sono ancora gli
alpini e non, che si rammentano delle sue
molte qualità; dinamismo, efficienza, concretezza, preparazione ed altruismo.
Presenti il Vessillo di La Spezia, (purtroppo
il nostro Vessillo Sezionale con il Presidente è
S
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stato impossibilitato alla partecipazione causa forza maggiore, per inondazione) e poi i Gagliardetti di Moneglia, Sestri Levante, Cicagna, Casarza
Ligure, Castiglione Chiavarese e Deiva Marina, della Sezione della Spezia,
oltre al Gonfalone dell'Associazione
Marinai e quello della Croce Azzurra
monegliese.
Tra i familiari di Emilio, l'amatissima figlia Luisella ed il caro figlio
Dott.Luigi unitamente a molti altri
parenti presenti, rappresentanti più
generazioni. Hanno presenziato la
toccante cerimonia di commemorazione dello storico Capo Gruppo cittadino, anche l'efficiente Sindaco di
Moneglia, Claudio Magro, sempre
molto vicino agli alpini ed anche socio
aggregato del Gruppo locale stesso,
con sciarpa di primo cittadino indossata per l'occasione, ed inoltre il nostro autorevole consocio, Generale
Modesto Marchio, ferito e decorato di
guerra. Emilio, classe 1914, dopo la
conclusione degli studi universitari,
frequentò il corso Ufficiali di complemento ad Aosta nel 1941, con compagni veramente d'eccezione; Leonardo
Caprioli, che sarà nel prosieguo un
grande Presidente dell'A.N.A nonché
ultimo Presidente reduce di guerra,
Campagna di Russia, ed infine l'Avvocato Prisco, personaggio milanese
molto noto sia come alpino con l'A
maiuscola che come Vice Presidente
della nota squadra calcistica milanese,
Inter. Emilio, uomo di grande cultura,
diede alla stampa, negli anni, diverse
pubblicazioni ed in particolare l'opera
“la va a strappi” in memoria di “quei
lontani giorni di naja alpina”, nella cui
trama, per un'innata felice vena narrativa, è riuscito veramente a coinvolgere emotivamente il lettore con i ricordi dei terribili momenti vissuti nel corso dell'ultimo conflitto. Gli antichi
commilitoni della Scuola di Aosta,
avevano la bella abitudine di ritrovarsi
puntualmente, ogni anno, con simpatica “cartolina precetto, ADUNATA””.
Particolarmente degno di menzio-
ne è il goliardico attestato rilasciato ad
Emilio, nella “ADUNATA ” precetto
del 21-22 settembre 1991 ad Aosta, in
occasione del cinquantesimo dall'inizio del mitico corso “Aosta 41”, il quale così recita: “a Emilio Frixione, remota classe 1914 e mezzo secolo di
permanenza nel grado, i commilitoni
della S.C.M.A di Aosta 41 riconoscono la qualifica di Sottotenentissimo di
lungo corso, con diritto a non-assegni
da qui all'eternità.”
Grande sportivo, all'età di 88 anni
Emilio ancora sciava, correva, nuotava
e sapeva vincere, vero esempio a quei
giovani odierni i quali, ,inspiegabilmente, si sentono già vecchi, negli anni più fiorenti! Proseguendo con la cerimonia, Vessillo, Gonfaloni e Gagliardetti schierati, alpini inquadrati, il parroco di Moneglia Don Massimiliano
Pendola, ha
officiato la
Santa Messa
di suffragio
nella Cappella di famiglia
ove
riposa
Emilio ed ha
poi benedetto l'artistico
cappellino di
bronzo che è
stato apposto
sulla lapide
dell'illustre alpino “andato avanti”.
Dopo la recita della preghiera dell'alpino, da parte del sottoscritto, vero
onore concessomi, l'intonata figlia
Luisella, buon sangue alpino non
mente, con entusiasmo ha dato il via a
bei canti alpini ai quali la stragrande
maggioranza degli intervenuti, si è festosamente unita. Certamente da lassù il “Sottotenentissimo” si sarà rallegrato ed avrà dal Paradiso di Papà
Cantore sorriso a tutti coloro che così
sinceramente ed affettuosamente
l'hanno voluto ricordare. Una nota
curiosa finale che vogliamo segnalare
è la seguente: a fianco della Cappella
di Emilio, a pochi metri, v'è la tomba
dell'Alpino monegliese Elmo Ravettino, ritratto con il suo bel cappello alpino dalla lunga penna nera, aitante e
fiero, ebbene quest'alpino, caduto in
Grecia all'età di 24 anni, era stato l'attendente del Sottotenente Frixione
per tutto il periodo di guarnigione a
Mondovì e Garessio e poi nella mobilitazione di guerra, le strade dell'attendente e dell'ufficiale, per le imperscrutabili vie del destino, si erano divise. Ora l'antico “attendente” che, come dice chiaramente il vocabolo, aveva il compito di attendere il suo Ufficiale, attende ancora, a pochi passi
dalla sua tomba,“ad aeternum”, il suo
Ufficiale, Sottotenentissimo con diritto a non-assegni da qui all'eternità!
Emilio, riposa in pace, grazie per
il tuo esempio, grazie per quello che
hai insegnato prima ai tuoi alpini di
naja e poi ai monegliesi del tuo
Gruppo, sei nel cuore di tutti coloro
che hanno l'orgoglio di portare la
penna sul cappello e non ti dimenticheremo mai.
Valter Lazzari
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Notizie dai Settori
SETTORE VALPETRONIO – GRUPPO DI SESTRI LEVANTE
CHE BELLA DOMENICA!
n una bella mattina di fine estate,
domenica 21 Settembre 2014, ha
avuto luogo un grande e semplice
incontro. Alpini sestresi, di numerosi altri Gruppi della Sezione ed Autorità Civili e Militari, Associazioni combattentistiche e d'Arma hanno dato vita con la
loro presenza nella frazione di Santa
Vittoria di Libiola nel Comune di Sestri
Levante all'ormai annuale incontro con
la Santa Messa a ricordo di tutti gli Alpini Defunti in pace e Caduti di tutte le
guerre e festeggiato San Maurizio Martire Patrono del corpo degli Alpini.
Particolare importante in questa occasione è stata la benedizione del nuovo Gagliardetto del Gruppo e di un Cro-
I
cifisso artistico, dono dell'amico Giorgio
Cembrano ''figlio di naja" del segretario
Biggi. Commovente momento si è avuto all'atto del passaggio e benedizione
dei suddetti preziosi oggetti. Madrina
del nostro nuovo Tricolore la Signora
Maria Zita Cecchini vedova dell'Alpino
Franco Castagnola, accompagnata dall'alpino Cembrano.
Il parroco don Antonio Baracchini ha
infine chiuso il suo "ufficio" mattutino
con la benedizione di una corona d'alloro posta alla base della lapide che ricorda
i Caduti della frazione (1915-18) sita sul
piazzale antistante la chiesa. Tutta la cerimonia, dal corteo d'inizio in poi è stata
accompagnata magistralmente dal mae-
stro Paolo Gaviglio alla tromba e "basi" e
dalla maestra Romina Vigne all'organo.
Importante ed essenziale è risultata
la "regia" sul cerimoniale svolta dall'amico e grande alpino Pietro Bonicelli,
rappresentante del Settore Vara-Petronio e della Sezione di Genova. Grazie
Piero ... sei sempre il migliore!
Dopo il "rompete le righe", all'interno del teatro parocchiale, tutti i convenuti hanno gustato in letizia un abbondante aperitivo.
Un grazie di cuore a tutti e un arrivederci al prossimo anno.
Viva gli Alpini!
Il Capogruppo Vittorio Biggi
SETTORE VALPOLCEVERA
PER NON DIMENTICARE: PERCIVALE GIACOMO GIAN BATTISTA
iportiamo i dati del foglio matricolare di un “montagnino” di
Borgo Fornari che riteniamo
sia giusto ricordare, anche se reduce
e non caduto, visti i 100 anni trascorsi da quei fatti.
Percivale Giacomo Gian Battista,
nato il 17/5/1893 a Ronco Scrivia, residente in Pieve di Borgo Fornari, muratore. Chiamato alle armi l'11/9/1914 e
assegnato il 25/9/1914 al 1° Reggimento Artiglieria da montagna, Gruppo“Oneglia”, 36a Batteria. Il 20/1/1915
passava alla 30a Batteria.Il 1°/2/1915 è
trasferito al 3° Reggimento Artiglieria
da montagna. Il 24/5/1915 è in territo-
R
rio dichiarato zona di guerra, dove il
19/4/1916 è promosso caporale e il
2/10/1916 caporal maggiore.Partito dal
territorio dichiarato zona di guerra il
4/11/1918 e assegnato al Deposito del
3° Reggimento Artiglieria da montagna. Congedato il 5/9/1919. Gli furono
riconosciute le campagne di guerra
1915/1916/1917/1918.
Concessa la dichiarazione di aver
tenuto buona condotta e di avere servito con fedeltà e onore.
Fu decorato di medaglia di bronzo al V.M. con la seguente motivazione “Chiedeva spontaneamente di far
parte dei serventi di un pezzo cui era
stato assegnato un compito difficile e
pericoloso, e, sebbene contuso durante l'azione e sotto il tiro di numerose e più potenti artiglierie nemiche
dimostrava grande calma e coraggio.
Salcano, 12 agosto 1916”.
Encomiato l'11/10/1916 per il seguente motivo, solo in parte leggibile
sul foglio matricolare: ”Servente ad
un pezzo, avendo una granata avversaria colpito il riparo del pezzo stesso, guastandolo e producendo altri
danni, rimase saldo al suo posto.
Provveduto a riparare il cannone (parole illeggibili) il fuoco”.
Francesco Tuo
SETTORE VALPOLCEVERA - GRUPPO DI BOLZANETO
26.10.2014 SANTA MESSA PER I CADUTI
omenica 26 ottobre u.s. nella
Chiesa Parrocchiale di S.
Francesco della Chiappetta è
stata officiata la S. Messa con la quale, ogni anno, il Gruppo di Bolzaneto
vuole ricordare le proprie penne
mozze e tutti gli alpini che sono andati avanti.
Erano presenti il Vessillo Sezionale scortato dal Consigliere Bellatti; Il
D
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Presidente Firpo; il Vice-Presidente e
coordinatore del settore Val Polcevera
: Militello; nonché gruppi alpini e numerose associazioni operanti nella
zona. Ha accompagnato la cerimonia
il Coro Monte Bianco.
Il celebrante Padre Renato, nella
sua omelia, ha più volte ricordato la
meritoria opera degli alpini nel campo della solidarietà e del disinteres-
sato servizio alla comunità specie, ma
non solo, in occasione delle calamità
naturali che colpiscono il territorio.
Sul finire della cerimonia gli alpini di Bolzaneto hanno voluto ringraziare i partecipanti ed invitarli ad alcune riflessioni con le seguenti parole che riportiamo integralmente: “Il
gruppo Alpini di Bolzaneto vuole ringraziare e salutare Voi tutti partecipanti.
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Ringraziamo in particolare:
La Sezione di Genova dell’Associazione
Nazionale Alpini qui rappresentata dal
Vessillo sezionale decorato con 12 Medaglie d’oro al Valor Militare e dal Presidente Sezionale.
I gruppi alpini di: Alta Val Polcevera,
S.Olcese, Valverde
L’Associazione Nazionale Carabinieri
Il Coro Monte Bianco
La Pubblica Assistenza Croce Bianca di
Bolzaneto
La Società Operaia Cattolica di Bolzaneto
L’ A.N.P.I. di Bolzaneto
Il celebrante Padre Renato (….grazie
Renato per le belle parole che hai avuto
per noi)
Con questa S. Messa abbiamo l’occasione per ricordare tutti i soci alpini
ed i nostri amici andati avanti e rendere omaggio a quanti hanno sacrificato
la propria vita per l’unità, la libertà e la
democrazia del nostro Paese.
Rivolgiamo una preghiera particolare al Signore delle Cime per il nostro
socio e caro amico Emilio Ghersi che il
24 febbraio scorso ha dovuto affardellare lo zaino ed affrontare l’ultima marcia, quella che termina oltre le vette più
alte. Siamo certi che “Milio” anche da
lassù, con il suo bonario sorriso, continuerà ad aiutarci come ha sempre fatto
quando era qui con noi.
Vi preghiamo, ora, di volerci concedere pochi minuti per fare qualche riflessione.
Un popolo senza memoria è un popolo mutilato della propria integra
identità; ed è pur vero che chi non impara dal passato è costretto a riviverlo.
Riflettiamo bene su quali sono le
conseguenze della violenza dell’uomo
per ribadire l’assoluta necessità di lavorare tutti per perseguire: la Pace rispetto alla guerra, la Solidarietà al posto del
cieco individualismo, l’Amore invece
dell’odio, la cultura della Vita contro
l’oblio della morte.
Non certo per celebrare la sciagurata entrata in guerra, ma per mantenere
vivo il motto scolpito sulla colonna
mozza dell’Ortigara siamo qui anche
“Per non dimenticare”.
Vorremo cogliere l’occasione che ci
viene data da questo 2014, nel centenario dello scoppio della Prima Guerra
Mondiale, con il coinvolgimento anche
dell’Italia nell’anno successivo, per invitare tutti, ed in particolare i ventenni,
a rivolgere il proprio pensiero, pur per
un solo attimo, agli oltre 8milioni e
mezzo (dei quali 650.000 italiani) giovani, a volte giovanissimi, che hanno
lasciato la propria vita sui campi di
battaglia tra il 1914 ed il 1918. Un doveroso pensiero va’ altresì agli oltre
21milioni di feriti e mutilati, dei quali
circa 950.000 italiani, che hanno portato, per il resto della loro esistenza, nelle
proprie carni, le immani atrocità della
guerra…la riflessione di un attimo…
giusto “Per non dimenticare”.
Concludiamo recitando la nostra
preghiera.
La Preghiera dell’Alpino accompagnata dalle note del Ponte di Perati intonate dal Coro Monte Bianco ed
il Signore delle Cime finale hanno
fatto scendere sulle guance di molti
presenti lacrime di sincera commozione.
BOLZA GROUP
SETTORE VALPOLCEVERA - GRUPPO DI BOLZANETO
18/10/2014 Raccolta Fondi AISM
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Notizie dai Settori
9 Novembre 2014 Commemorazione dei Caduti alle Lapidi e al Monumento di Bolzaneto, su richiesta dall’Associazione Nazionale Combattenti locale.
31/10/2014 - Commemorazione dei Caduti al Monumento di Murta con la partecipazione dei bambini della scuola elementare locale.
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SETTORE VALPOLCEVERA - GRUPPO DI BUSALLA
FESTA DEL GRUPPO PRESSO LA CAPPELLA DELLA MADONNA DEL CARMINE
nche quest’anno, con non pochi sacrifici, considerando che
mezzi e uomini diventano
sempre più difficili da reperire, siamo
riusciti a portare a termine con successo la nostra festa di Gruppo durante la serata di sabato e la domenica del 19 e 20 luglio u.s.
Molti i partecipanti e molti i gagliardetti presenti, nonostante qualche breve acquazzone che proprio
nell’ora del pranzo domenicale ha cercato di
rovinarci la festa; fortunatamente poi il tempo
si è ristabilito.
Molto apprezzata la
presenza di Don Costantino, che ha celebrato la SS. Messa indossando il suo cappello Alpino “guadagnato” durante la sua naia da geniere prima di prendere i
voti sacerdotali.
Da segnalare che la
cerimonia è stata brevemente interrotta a causa
di un leggero malore che
A
ha colpito un fedele, malore che è
stato brillantemente superato e definitivamente archiviato dopo il lauto
pranzo domenicale al quale hanno
partecipato oltre cento persone, tra
Alpini, famigliari ed amici.
Il Gruppo di Busalla, governato
dal capogruppo Giovanni Belgrano,
ha brillantemente assolto ai suoi
compiti con il contributo di alcuni
Amici che hanno dato un supporto
essenziale in cucina ed al servizio ai
tavoli, ai quali va il nostro sincero e
cordiale ringraziamento.
Vi aspettiamo numerosi il prossimo anno.
Mario Carlo Romagnoli
(consigliere)
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Notizie dai Settori
SETTORE VALPOLCEVERA - GRUPPO RIVAROLO
UN ALPINO A CAPO NORD
l mio sogno nel cassetto era di raggiungere Capo Nord in
camper dall’Italia attraversando la Norvegia. Alla fine di giugno, dopo l’esame di terza media di mio figlio, siamo finalmente partiti verso l’estremo Nord con un camper a noleggio.
Fin dalla Germania settentrionale dimenticavamo l’alternanza di giorno e notte per abituarci a giorni pieni di luce e anche il tempo si è rivelato propizio regalandoci giornate calde e
soleggiate, a dispetto dell’incerta estate italiana.
Ero partito portando il giubbino della Sezione, camicia a
quadri e il mio cappello alpino, intenzionato a portarlo fino a
Capo Nord . Dopo numerose tappe di trasferimento, sabato 19
luglio, anniversario del mio matrimonio, al termine di una giornata di viaggio riuscivamo finalmente a vedere il sole di mezzanotte a Capo Nord, con immancabile foto sotto il simbolo del
globo scattata dai tanti turisti presenti a cui ricambiavamo il favore. Il cappello alpino ben calcato era indossato per l’occasione.
Per il ritorno, che doveva essere un semplice viaggio di trasferimento lungo la Finlandia e la Svezia avevo pensato di fermarmi nella città svedese di G vle per salutare gli alpini della
Sezione Nordica. Così, percorrendo i viali che dividono le numerose casette a schiera di quella zona della città, trovavamo
l’abitazione, nonché sede sezionale, di Maurizio Basile, giovane
Presidente originario di Alba.
Abbiamo piacevolmente trascorso un po’ di tempo insieme,
facendo conoscenza di sua moglie e dei suoi bellissimi bimbi,
parlando delle nostre esperienze e prendendo l’impegno di ritrovarci tutti all’Adunata del 2015 a L’Aquila. Per l’occasione abbiamo voluto ricordare il nostro incontro con una fotografia nel
giardino di casa.Tornati dal viaggio, con altri alpini del nostro Gruppo innamorati della montagna abbiamo deciso di trascorrere, prima della fine dell’estate, un fine settimana al Rifugio sezionale Regina Elena, nello splendido scenario della
Val Gesso al cospetto dell’Argentera. Eccoci allora tutti in posa, sabato 6 settembre davanti al rifugio: Claudio Galleno, io
e famiglia, Bruno Pestarino e l’instancabile Andrea Villa nel suo turno settimanale al rifugio con la figlioletta. Fuori campo, perché impegnati a camminare sui sentieri sopra il rifugio, Nino Rando con
Angela.
E ora ci prepariamo per l’inverno…ancora in montagna!
I
Danilo Dellacasagrande
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I
SCARPONCINI
ALTAVALPOLCEVERA- Ludovica, nipote del Socio e consigliere del Gruppo Giovanni
Ponte
CARASCO – Daniele, figlio
del socio Bruno Casaretto.
COGOLETO – Greta, figlia di
papà Fabio Pullia e di mamma Silvia, e nipote del socio Antonio Carvelli.
COGOLETO – Gabriele, figlio
del socio Marco Repetto e
di mamma Sonia, e nipote
dei soci Matteo Repetto e
Alfredo Alberani.
COGORNO – Francesco, nipote dell’amico degli Alpini
Angelo Perini.
COGORNO – Geremia e
Francesco, nipoti del socio
Giorgio Bellini.
FAVALE DI MALVARO – Linda,
nipote del socio Fausto
Mangini.
MASONE – Gaia, figlia dell’amico degli Alpini Daniele
Ravera.
MASONE – Adele, nipote del
socio Giuseppe Aneto.
RONCO SCRIVIA – Egle Pelissier, nipote del socio Piero Balbi.
RONCO SCRIVIA – Mattia
Cadeddu, nipote dl socio
Luigi Guglielmino.
SAN COLOMBANO CERTENOLI – Michele, nipote del
socio Paolo Maggiali.
SANTOLCESE –Viola, nipote
del socio Luigi Vassallo.
SANTO STEFANO D’AVETO –
Asia, figlia di mamma Wilma Rocca e del socio Giovanni Razzetti, e nipote del
socio Giuseppe Razzetti
(nonno).
SAVIGNONE - Alessandro, figlio del socio Valerio Navone e nipote del socio Franco
Navone.
SAVIGNONE – Rebecca, nipote del socio Marcello Firpo.
***
Ai genitori i più vivi rallegramenti e gli affettuosi auguri
da parte della famiglia alpina.
ALPINIFICI
ALTAVALPOCEVERA- il socio
aggregato Michele Balostro,
figlio del socio Francesco,
con la gentile signorina Stefania Rossi.
LAVAGNA – Il signor Andrea
Nicora, figlio del socio Gian
e della signora Carla, con la
gentile signorina Giovanna.
RONCO SCRIVIA – il signor
Andrea Pelissier, figlio del
socio Gian Piero Pelissier,
con la gentile signorina Fabiana Balbi, figlia del socio
Piero Balbi.
VOLTRI – La gentile signorina Sandra Rapetti, figlia del
socio Claudio Rapetti.
***
Da tutti gli alpini auguri di
tanta felicità ai novelli sposi
e … tanti bocia.
LUTTI
SOCI
ALTAVALPOLCEVERA – il socio Franco Bagnasco.
CASTIGLIONE CHIAVARESE
– il socio Orazio Dentone.
COGORNO - Il socio Cipriano
Pinasco
GENOVA CENTRO - il socio
Attilio Ceci, classe 1948.
GENOVA CENTRO – il socio
Enrico Bonello, classe
1929.
MASONE - il socio fondatore
Armando Pastorino, classe
1932.
MASONE – il socio Franco
Calcagno, classe 1943.
RONCO SCRIVIA – il socio
Gian Mario Balbi, consigliere del gruppo.
SAN COLOMBANO CERTENOLI – il socio Rinaldo Vaccaro, classe 1937.
FAMILIARI
ALTAVALFONTANABUONA –
il signor Bruno Schenone,
fratello del socio Andreino
Schenone.
ALTAVALFONTANABUONA –
la signora Maria Entini,
suocera del socio Aldo Garbarino.
BUSALLA – il signor Antonio
Belgrano, fratello del capogruppo e past-president
Gianni Belgrano.
CARASCO – la sorella del
socio Giovanni Pichetto.
CASARZA LIGURE – la signora Giovanna Perri, suocera del socio Giampiero
Iori.
CASTIGLIONE CHIAVARESE
– la signora Nelly Flandi,
moglie dell’alpino Giovanni
Baratta.
COGOLETO – la signora
Paolina Colandrea, moglie
del socio Angelo Parodi (Felice).
N
F
COGORNO – la signora Luisa Pichetto, sorella del socio Mario Pichetto.
FAVALE DI MALVARO – il signor Ettore Ferretti, zio dei
soci Sergio Ferretti e Walter
Garbarino.
FAVALE DI MALVARO – il signor Ugo Mangini, cognato
del socio Angelo Mangini.
MASONE – il signor Felice
Macciò, zio del socio Renato Zunino.
MASONE – la signora Ada
Pastorino, sorella del socio
Andrea Pastorino e zia del
socio Franco Pastorino.
MASONE – la signora Antonietta Pastorino, cognata
del socio vicecapogruppo
Salvatore Bruzzone
RAPALLO - la signora Angela Lanata suocera del socio
aiutante Sandro Broccolo.
RAPALLO - - la signora Dora
Chiarello madre del socio
Antonio Trovato.
RONCO SCRIVIA – la signora Caterina Balbi, sorella
del socio Franco Balbi.
RONCO SCRIVIA – la signora Teresa Balbi, sorella dei
soci Piero e Giuseppe Balbi.
RONCO SCRIVIA – la signora Agata Minisolo, sorella
del socio Marcello Minisolo.
SANTA MARGHERITA – il signor Giovanni Canale, zio
del socio Giorgio Canale.
SANTA MARGHERITA – la signora Maria Rollandini, madre del socio Virgilio Canepa.
SANTA MARGHERITA – la signora Antonia Campanella,
cognata del socio Giovanni
Godani.
SANTA MARGHERITA – la signora Elsa Ferraris, madre
del socio Luciano Viacava.
SANTA MARGHERITA – la signora Iolanda Beretta, madre del socio Maurizio Gardella.
SANTOLCESE – Il signor Alessandro Fliri, genero del
socio Gino Trucco.
SANTOLCESE – la signora
Amelia Cogorno, suocera
del socio Angelo Carrossino.
SANTO STEFANO D’AVETO –
il signor Giuseppe Carpanese, zio del socio Gildo Carpanese e cugino del socio
Giorgio Carpanese.
SAVIGNONE – il signor Gio-
A
M
I
G
L
I
A
vanni Pompilio, padre del
socio Alessandro Pompilio.
SAVIGNONE – il signor Cordari, padre del socio Mauro
Cordari.
SESTRI LEVANTE – il signor
Aldo Rossi, padre del socio
Adriano Rossi.
SESTRI PONENTE – la madre del socio capogruppo
Franco Zoncheddu e nonna
dell’amico degli Alpini Nicola Zoncheddu.
VOBBIA - CASTELLO DELLA
PIETRA – il signor Roberto
Queirolo, fratello del socio
Franco Queirolo.
***
A tutti i familiari l’espressione
del più vivo cordoglio da parte
delle penne nere genovesi.
NOZZE D’ORO
(50 anni)
ISOLA DEL CANTONE – il
socio Ignazio Castelnuovo
(Giulio) con la gentile consorte signora Bianca Cornero.
ISOLA DEL CANTONE – il socio Fiorenzo Castelnuovo
con la gentile consorte signora Renata Mel.
NERVI – il socio Ugo Mancini, consigliere del gruppo,
con la gentile consorte signora Flaminia Zanni.
***
Agli sposi le nostre sincere
congratulazioni.
NOZZE DI DIAMANTE
(60 anni)
BUSALLA - SANTOLCESE – il
socio Valente Garibotti, classe 1923, con la gentile consorte signora Carmelina.
***
Agli sposi le nostre sincere
congratulazioni.
LAUREE
ISOLA DEL CANTONE – il signor Alessio Repetto, figlio
del socio Giacomo Repetto, si
è laureato in Ingenieria Edile.
Congratulazioni, Ingeniere.
ISOLA DEL CANTONE – la signora Valentina Casella, figlia del socio Luigino Casella, si è laureata in Lettere.
Congratulazioni, Dottoressa.
***
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GRUPPO
DI COGOLETO
GRUPPO DI SANT’OLCESE
Gabriele, figlio
del socio Marco Repetto e di mamma
Sonia Alberani, e
nipote del socio
Matteo Repetto e
del socio Alfredo
Alberani.
Il "vecio" Valente Garibotti classe 1923 ha felicemente compiuto insieme alla consorte Signora Carmelina 60 anni di matrimonio.
NOZZE DI DIAMANTE
GRUPPO DI VOLTRI
Sara Rapetti, figlia del socio Claudio, il giorno del
matrimonio.
GRUPPO DI ISOLA DEL CANTONE
Il socio Ignazio Castelnuovo (Giulio) con la gentile
consorte signora Bianca Cornero nel giorno del loro
50° anniversario di matrimonio.
GRUPPO DI NERVI
Il Consigliere del Gruppo di Nervi Ugo Mancini con
la signora Flaminia Zanni nel giorno del loro 50°Anniversario di matrimonio celebrato lo scorso settembre.
***
Il socio Fiorenzo Castelnuovo e la gentile consorte signora Renata
Mel nel giorno
del loro 50° anniversario
di
matrimonio.
Con affetto i figli e soci Daniela, Davide, Alessandro, e i nipoti Francesco, Edoardo e Emily.
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GRUPPO ALTAVALPOLCEVERA
RICORDO DI FRANCO BAGNASCO
Caro Franco, chi scrive ti conosceva da quando
ragazzo frequentava il Ricreatorio di Pontedecimo;
Infiniti sono i ricordi delle molteplici occasioni che
la vita ci ha dato di condividere (montagna e amore
per la natura) lungo sarebbe descriverle, ma qui è
d'obbligo parlare della Tua appartenenza alpina.
Sei stato a più riprese consigliere del gruppo ed
hai ricoperto altri incarichi: probiviro, membro del comitato Padre Generoso, ecc., della collaborazione al
Gavettone (giornale di gruppo) ci rimangono gli scritti, uno su tutti la rubrica sulle vie del nostro territorio
relative alle gesta degli Alpini (dal n° 24 al 43) altre
collaborazioni la rubrica" Natura di Liguria" pubblicata per anni su Genova Alpina ed altre pubblicazioni.
Preciso, scrupoloso, puntuale, la Tua scrittura invitava a leggerti. Il Tuo contributo alla vita del gruppo
non è mai mancato; eri punto di riferimento e lo sarai ancora per l'alpinità che ci lasci in eredità. I molti
gagliardetti e alpini presenti al Tuo funerale sono la
prova di quanto eri stimato e benvoluto. Siamo vicini
ai tuoi cari, in particolare a Umberto che speriamo Ti
sostituisca nel gruppo e a Te, mio Maestro di Fede e
di vita, chiedo di continuare, dal paradiso di Cantore, a pregare e proteggere la nostra Associazione, la
sezione e particolarmente il gruppo Altavalpolcevera.
SCAR ... PONE
GRUPPO DI MASONE
ARMANDO PASTORINO
Il socio fondatore e caro amico Armando Pastorino è andato avanti la vigilia di
Ferragosto. Insieme ad una decina di soci
aveva fondato il Gruppo Alpini Masone nel
1956. Alpino sempre presente a tutte le
manifestazioni, nostro trombettiere negli
anni 60-70, stimato da tutti, era molto conosciuto anche per la sua attività di custode e giardiniere presso la Villa Duchessa a Voltri. Sempre attivo e disponibile in
ogni tipo di situazione, ha collaborato con
la Parrocchia come ortolano e per la realizzazione di rami di palma per l’omonima
cerimonia di benedizione nella domenica
precedente la Pasqua. Lascia un profondo
vuoto in tutta la Comunità masonese.
Il Capogruppo Piero Macciò
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IL VESSILLO DELLA
SEZIONE DI GENOVA
ALLA CERIMONIA
DI COMMEMORAZIONE
DEI CADUTI A STAGLIENO
IL 2 NOVEMBRE SCORSO.