Innanzitutto reputiamo opportuno esprimere, così come ha fatto il
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Innanzitutto reputiamo opportuno esprimere, così come ha fatto il
ALLEGATO A PIANO DI INDIRIZZO INTEGRATO PER LE POLITICHE SULL’IMMIGRAZIONE 2012-2015 DOCUMENTO ANNUALE DI INTERVENTO 2014 DENOMINAZIONE Piano di Indirizzo Integrato per le Politiche sull’Immigrazione ANNO DI RIFERIMENTO DOCUMENTO ANNUALE DI INTERVENTO 2014 DIREZIONE GENERALE Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale DIRETTORE GENERALE Valtere Giovannini SETTORE Politiche per le Persone Immigrate DIRIGENTE RESPONSABILE Giovanni Lattarulo ASSESSORE COMPETENTE Stefania Saccardi RIFERIMENTI NORMATIVI L.R. n. 29 del 9 Giugno 2009 INDICE 1. PREMESSA 1.1 Il quadro normativo e programmatico 1.2 Il contesto di riferimento 2. LE AZIONI DI RILIEVO STRATEGICO E TRASVERSALE 2.1 Obiettivo generale: Rappresentanza e partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri 2.2 Obiettivo generale: Qualificazione di una rete di servizi informativi rivolti ai cittadini stranieri collegata a una rete di servizi di tutela, contrasto e rimozione degli episodi di discriminazione 2.3 Obiettivo generale: Promozione di opportunità di apprendimento della lingua italiana nella prospettiva della promozione di una “cittadinanza attiva” intesa come appartenenza piena e consapevole del cittadino straniero alla vita della comunità 3. I PROGETTI SPECIALI, INNOVATIVI DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE 3.1 Inserimento dei minori stranieri nel sistema scolastico 3.2 Le categorie vulnerabili della popolazione straniera: richiedenti e titolari di protezione internazionale, minoranze etniche 3.3 L’attenzione alle condizioni di fragilità di donne e minori 3.4 L’immigrazione qualificata ALLEGATO B - PROSPETTI RIEPILOGATIVI 1 - Le azioni di rilievo strategico trasversale 2 - Progetti speciali, innovativi, di ricerca e di sperimentazione 3 - Risultati attesi per obiettivi e azioni 1 PREMESSA 1.1 Il quadro normativo e programmatico Nel processo di attuazione della L.R. n. 29 del 9 Giugno 2009 “Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana” si consolida l’implementazione del processo di programmazione fondato sul Piano di Indirizzo Integrato per le politiche sull’immigrazione 2012-2015 (approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 20 del 22 febbraio 2012) in coerenza con gli indirizzi elaborati nel Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015, adottato con risoluzione del Consiglio Regionale n. 49 del 29 Giugno 2011. Nella struttura del Documento annuale sono innanzitutto inseriti i riferimenti alle azioni di carattere strategico trasversale indicate nel Piano di indirizzo pluriennale tali da riflettersi sulla globalità dei processi di integrazione attinenti ai più diversi ambiti di intervento -quali, ad esempio, istruzione, sanità, lavoro- di competenza di una pluralità di settori del sistema pubblico. Le Azioni di rilievo strategico e trasversale attivate annualmente sono finalizzate al perseguimento degli Obiettivi generali indicati nel Piano di indirizzo pluriennale e precisamente: - la rappresentanza e la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri; - la qualificazione di una rete di servizi informativi rivolti ai cittadini stranieri collegata a una rete di servizi di tutela, contrasto e rimozione delle discriminazioni; - la promozione di opportunità di apprendimento della lingua italiana nella prospettiva della promozione di una “cittadinanza attiva” intesa come appartenenza piena e consapevole alla vita della comunità. Inoltre, in coerenza con l’impianto normativo della L.R. 29/2009 nel Documento annuale vengono indicati progetti speciali, innovativi e sperimentali tesi a valorizzare uno stretto collegamento con specifici ambiti tematici delle politiche regionali e locali. Viene infine indicato il quadro delle risorse finanziarie a sostegno delle azioni e degli interventi relativi all’anno 2014 con indicazione della loro provenienza regionale, statale ed europea. Nella cornice normativa e programmatica indicata, il Documento annuale di intervento consente di implementare per ciascun anno le linee di azione nella prospettiva della promozione di una loro forte sinergia all’interno di una cornice di riferimento comune e con l’obiettivo della valorizzazione delle diversità linguistiche e culturali riconducibili alla pluralità di comunità straniere presenti nei nostri territori. Vengono così a determinarsi le condizioni di espansione di un contesto sociale fondato su positive e pacifiche relazioni “interculturali” funzionali alla crescita civile e culturale dei nostri territori con un’apertura agli ambiti globali di scambio e di comunicazione caratterizzanti la fase storica attuale. 1.2 Il contesto di riferimento Sotto il profilo dell’analisi della presenza straniera nel territorio regionale occorre rilevare che dagli ultimi dati ISTAT -aggiornati al 1° Gennaio 2013- i cittadini stranieri residenti in Toscana sono 350.761 (l’8% del totale nazionale), di cui la componente di cittadini extracomunitari è pari a 307.652. Secondo l’elaborazione contenuta nel Dossier statistico Immigrazione 2013 pubblicato dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), limitando l’analisi alla popolazione extracomunitaria, questa è composta per il 23,8% da minori e per il 49,3% dalla componente femminile. Si evidenzia l’alto tasso di natalità all’interno della popolazione straniera: sempre sulla base dell’analisi del citato Dossier, nell’anno 2012 i nati stranieri hanno rappresentato il 19,4% del totale dei nati in Toscana. Un altro dato indicativo del radicamento e della stabilizzazione della presenza straniera è rappresentato dalla elevata percentuale di cittadini stranieri extracomunitari titolari di permesso di soggiorno per lungo residenti che ammontano a 162.000, pari al 52,6% del totale. Le altre tipologie prevalenti di permesso di soggiorno sono rappresentate da quelli per motivi di lavoro (74.519, il 24,4% del totale) e da quelli per motivi familiari (57.420, il 18,5% del totale). Dal punto di vista delle provenienze, la principale comunità presente nel territorio regionale è quella Rumena, appartenente all’Unione Europea, mentre se si limita l’analisi alla popolazione extracomunitaria la nazionalità prevalente risulta essere quella albanese (71.055, pari al 23,1% dei soggiornanti non UE nella Regione), seguita da quella cinese (59.375 pari al 19,3%), e da quella marocchina (31.651 pari al 10,3%). Da evidenziare l’elevata concentrazione della presenza cinese con oltre 32.000 presenze nella provincia di Prato. La distribuzione dei residenti stranieri sul territorio regionale mostra evidenti concentrazioni in alcune province: si tratta principalmente di Firenze, che ne accoglie 110.000 (il 31,3% del totale regionale) di cui quasi la metà nel solo capoluogo; quindi di Prato (10,4%), Arezzo (10,2%) e Pisa (10%). Nelle province di Firenze e Prato si registrano anche le più elevate incidenze sulla popolazione complessiva: rispettivamente 12,7% e 10,9%. (Immigrazione. Dossier Statistico 2013, UNAR, ottobre 2013). 2. LE AZIONI DI RILIEVO STRATEGICO E TRASVERSALE PER IL 2014 2.1 OBIETTIVO GENERALE: Rappresentanza e Partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri Il tema della rappresentanza e della partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri riveste un rilievo peculiare, anche in considerazione del crescente radicamento delle comunità straniere nei nostri territori tale da consentire lo sviluppo di relazioni nuove e consapevoli con le nostre istituzioni territoriali. Il coinvolgimento nel dibattito pubblico e nei processi di partecipazione di cittadini e comunità straniere si sviluppa attraverso una pluralità di linee di intervento comprensive della promozione dell’esercizio del diritto di voto, della promozione della partecipazione in specifici organismi consultivi istituiti dagli enti locali -quali i Consigli, le Consulte degli Stranieri e i Forum interculturali- e della promozione, infine, dell’inserimento nei circuiti della comunicazione pubblica e dei mass-media. Obiettivo specifico 1) Promozione di iniziative legislative in ambito nazionale finalizzate alla estensione del diritto di voto ai cittadini extracomunitari e promozione dell'esercizio effettivo del diritto di voto da parte dei cittadini dell'Unione Europea La partecipazione al voto rappresenta espressione della pienezza dei diritti politici e dell’appartenenza alla comunità e costituisce inoltre un importante presupposto per l’adesione al sistema dei diritti e dei doveri che regolano la civile convivenza, in quanto implica il coinvolgimento dei destinatari delle norme nel processo democratico della loro elaborazione. La promozione della partecipazione al voto dei cittadini stranieri si sviluppa attraverso l’inserimento nel dibattito pubblico dell’obiettivo del riconoscimento del diritto di voto in favore dei cittadini extracomunitari attualmente loro precluso e attraverso la promozione delle condizioni di un esercizio effettivo del diritto da parte dei cittadini dell’Unione Europea che hanno visto riconosciuto il diritto di elettorato attivo e passivo nelle consultazioni europee e comunali. Occorre considerare che la significativa incidenza dei cittadini dell’Unione Europea residenti in Toscana sul complesso della popolazione straniera residente rende di particolare rilevanza l’avvicinamento di tale componente al nostro sistema politico-elettorale. Azione 1 - Promozione dell'esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini comunitari ed extracomunitari Nel corso del 2014 è prevista la conclusione il progetto "Operation vote. Enhancing participation of EU citizens in EP and local elections" coordinato dall’Associazione COSPE – Cooperazione per lo Sviluppo dei paesi Emergenti, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Fundamental Rights and Citizenship 2007-2013” e al quale la Regione Toscana partecipa in qualità di partner associato. Tale progettualità si è sviluppata con il partenariato attivo di organismi di diversi paesi europei (Italia, Spagna, Svezia, Portogallo, Austria) con l'obiettivo in particolare di avvicinare i cittadini comunitari all’esercizio effettivo del diritto di voto attraverso un’opera di sensibilizzazione e di promozione della conoscenza delle modalità di partecipazione politica nel contesto territoriale di residenza. Come si può vedere dal sito del progetto (www.operationvote.eu), è stata sviluppata una campagna di comunicazione in occasione delle recenti consultazioni amministrative ed europee. Tale campagna di comunicazione ha previsto l'elaborazione e la diffusione di materiali informativi plurilingue on-line e su brochure e l'organizzazione di incontri pubblici di sensibilizzazione con il coinvolgimento di associazioni di migranti, di associazioni del terzo settore e autorità locali. Nell’ambito del progetto è stata sviluppata inoltre un’azione di ricerca tesa ad analizzare la partecipazione politica dei migranti provenienti dai paesi dell’Unione Europea in ogni paese partner del progetto. L’azione di ricerca costituirà la base per l’elaborazione di uno studio comprensivo di raccomandazioni e indicazioni rivolte agli Stati in merito alle azioni ritenute più efficaci al fine di aumentare la partecipazione politica dei migranti comunitari. Il 14 ottobre 2014 si è tenuto a Firenze l’evento finale che ha consentito di analizzare i primi risultati delle campagne di informazione e comunicazione sull’incremento della partecipazione al voto dei cittadini comunitari e di diffondere i risultati dell’intero progetto. L'azione specificamente rivolta ai cittadini extracomunitari prevista nel Documento annuale 2013 è stata ricondotta nell'ambito di questo progetto. L’evento finale citato ha rappresentato anche un’occasione di rilancio nel dibattito pubblico dell’obiettivo dell’allargamento all’insieme della popolazione straniera, comprensiva quindi della componente extracomunitaria, del riconoscimento del diritto di voto in coerenza con i principi di democrazia sui quali si fonda il nostro ordinamento giuridico. Obiettivo specifico 2) Qualificazione ed estensione nel territorio regionale di organismi consultivi quali i Consigli e le Consulte degli stranieri tesi a favorirne la partecipazione alla vita pubblica locale Azione 1 – Rafforzamento del Coordinamento delle associazioni e degli organismi di partecipazione e rappresentanza delle Comunità Straniere in Toscana La promozione dei percorsi di rappresentanza e di partecipazione dei cittadini stranieri richiede la qualificazione e l’espansione dei luoghi e dei contesti di scambio, d’incontro e di dibattito. In tale ambito rivestono un rilievo particolare gli organismi di natura consultiva istituiti presso alcuni enti locali della Toscana quali i Consigli e le Consulte degli stranieri e i Forum interculturali. Tali organismi sono istituiti con modalità differenziate attraverso processi elettivi o designazioni da parte delle associazioni degli stranieri presenti nel territorio di riferimento. Nell’ambito dei Forum interculturali la rappresentanza delle comunità straniere si integra con quella proveniente dall’associazionismo autoctono. Il rafforzamento complessivo dei percorsi di rappresentanza delle comunità straniere richiede un collegamento tra le espressioni degli organismi consultivi sopra indicati e quelle dell’insieme delle associazioni degli stranieri anche se esterne a tali organismi. Su iniziativa del Comune di Pontedera in data 22 Giugno 2013 si è tenuto un incontro pubblico delle associazioni degli stranieri e degli organismi di partecipazione quali Consigli e Consulte degli Stranieri presenti in Toscana che ha dato luogo all’espressione di una prima forma di rappresentanza su base regionale articolata in due ambiti di coordinamento nelle macro-aree Toscana Costiera e Toscana Interna. In data 1 marzo 2014 presso l’Auditorium del Consiglio Regionale si è tenuto un secondo incontro pubblico "Un nuovo modello di coordinamento delle associazioni e degli organismi di partecipazione e rappresentanza delle comunità straniere in Toscana" nel corso del quale i rappresentanti presenti delle associazioni degli stranieri e degli organismi di partecipazione hanno approvato un regolamento del Coordinamento regionale delle associazioni e degli organismi di partecipazione e rappresentanza teso a consentire una crescita complessiva del processo di integrazione e di raccordo delle diverse forme ed espressioni della rappresentanza delle comunità straniere. Nel corso del 2014 verrà quindi a definirsi uno modello stabile e organico di coordinamento delle associazioni e degli organismi di partecipazione e rappresentanza delle comunità straniere in grado di contribuire in maniera efficace alla promozione dei processi di partecipazione di cittadini e comunità straniere alla vita pubblica locale e al consolidamento delle relazioni interculturali nei territori della Toscana. Azione 2 – Gli strumenti della comunicazione pubblica a supporto dei processi di partecipazione – Promozione della testata on line “Prospettive” La qualificazione dei contesti di partecipazione e rappresentanza dei cittadini e delle comunità straniere allo svolgimento della vita pubblica richiede un accesso consapevole ad adeguati strumenti di comunicazione in grado di generare una circolazione delle idee e delle conoscenze funzionale alla crescita di un patrimonio comune di cultura e valori e allo sviluppo di positivi scambi e relazioni interculturali. Nei precedenti documenti annuali di intervento è stata delineata una linea di intervento collegata al progetto europeo “Media4US” promosso dall’Associazione COSPE – Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti. Nel contesto del progetto è stata creata la sede toscana dell’Associazione Nazionale Stampa Interculturale (ANSI) ed è stata attivata la testata on–line “Prospettive” (www.prospettivealtre.info), tesa a diffondere una adeguata rappresentazione della presenza straniera nei nostri territori, in modo da valorizzarne il contributo offerto allo sviluppo e alla crescita civile e culturale delle nostre comunità. Nel corso del 2014 si intende garantire una continuità d’azione favorendo il mantenimento e consolidamento di tale strumento di comunicazione anche dopo la conclusione del progetto europeo che lo ha generato. Si potrà in tal modo favorire la sostenibilità nel tempo di un percorso avviato nell’ambito del progetto europeo che ha visto come capofila l’Associazione COSPE e che ha avuto un esito significativo sotto il profilo dello sviluppo -in ambito regionale e nazionale- di competenze straniere qualificate nel campo della comunicazione giornalistica nel contesto dei nuovi media, attraverso la testata on-line “Prospettive” dotata di una redazione autenticamente interculturale e con l’attivazione della sezione Toscana dell’Associazione Nazionale Stampa Interculturale (ANSI). In una prospettiva di valorizzazione di tale strumento, ai fini della promozione della circolazione di idee e conoscenze tra le comunità straniere e nell’intero contesto sociale occorrerà promuoverne il collegamento con l’associazionismo straniero territoriale e con le espressioni della partecipazione di cittadini e comunità straniere alla vita pubblica locale. Un primo momento di questo percorso è stato rappresentato dalla partecipazione di due redattori della testata “Prospettive” all’incontro pubblico “Un nuovo modello di coordinamento delle associazioni e degli organismi di partecipazione e rappresentanza delle comunità straniere in Toscana”, tenutosi l’1 marzo 2014 a Firenze. Un rappresentante della redazione ha inoltre partecipato il 27 Giugno 2014 a un evento sul tema della protezione dei richiedenti asilo e rifugiati tenutosi ad Arezzo nell’ambito della rassegna di ANCI Toscana “Dire e Fare”. Azione 3 – Gli strumenti della comunicazione pubblica a supporto dei processi di partecipazione – Promozione della presenza di cittadini e comunità straniere nei mass-media L'azione si presenta come un proseguimento di quanto attivato con i precedenti Documenti annuali, con l'obiettivo della promozione dei processi di integrazione che hanno interessato ed interessano un numero consistente di cittadini stranieri che vivono in Toscana. L’integrazione deve venire intesa come un processo inevitabile ed imprescindibile di partecipazione alla vita civile, che interessa tutti i settori della società: dall'economia alla cultura, dalla partecipazione alla vita civile all'inclusione sociale: da non trattare quindi in modo parziale in quanto per sua natura multi-dimensionale, da osservare in tutti gli ambiti in cui si manifesta. In questa ottica si intende contribuire alla promozione e valorizzazione di eventi, aperti al pubblico e realizzati in collaborazione con le associazioni degli stranieri, finalizzati alla comunicazione interculturale e alla diffusione della conoscenza della cultura e delle tradizioni delle popolazioni straniere in Toscana e alla promozione di iniziative di sensibilizzazione sui problemi e sulle opportunità di integrazione sociale dei cittadini stranieri e di scambio interculturale nei nostri territori. La presente linea di azione ha contribuito a dare una visibilità positiva al protagonismo delle comunità straniere, attraverso la ripresa e diffusione televisiva di diversi significativi eventi, fra cui in particolare si ricorda l'organizzazione il 25 gennaio 2014 - Giornata della memoria 2014 di un evento dedicato allo sterminio dei Rom e dei Sinti. In continuità con le iniziative promosse con i precedenti Documenti annuali, verrà quindi proseguita un’iniziativa di valorizzazione della presenza di cittadini e comunità straniere all’interno dei media, in particolare nell’ambito di trasmissioni televisive realizzate con un forte coinvolgimento delle espressioni delle stesse comunità, con l'obiettivo di fornire una rappresentazione adeguata di eventi, iniziative ed esperienze collegate alla vita e alla presenza nei nostri territori dell'associazionismo straniero. 2.2 OBIETTIVO GENERALE: Qualificazione di una rete di servizi informativi rivolti a cittadini stranieri collegata a una rete di servizi di tutela, contrasto e rimozione degli episodi di discriminazione Nella convinzione che il riconoscimento pieno dei diritti dei cittadini stranieri rappresenti un presupposto essenziale per la crescita dei complessivi processi di integrazione, con questo obiettivo si vogliono agevolare le condizioni per un’effettiva integrazione attiva e partecipe degli stranieri mediante la diffusione di informazioni precise e capillari sulle condizioni di rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno e quindi sulle condizioni di una permanenza legale sul territorio in una prospettiva di promozione del pieno accesso alla rete dei servizi territoriali rivolti al complesso della popolazione residente nel territorio. La rete dei servizi informativi sviluppata nell’ambito del progetto ReSISTo (Rete dei Servizi Informativi per cittadini Stranieri in Toscana) mira innanzitutto ad offrire un supporto qualificato nelle procedure riguardanti lo status giuridico del cittadino straniero concernenti i rilasci e i rinnovi dei titoli di soggiorno. La rete dei servizi informativi rivolti al cittadino straniero, in grado di rispondere alle specifiche esigenze connesse alla condizione giuridica sotto il profilo del riconoscimento del diritto al soggiorno, rappresenta inoltre una occasione di contatto in grado di promuovere una funzione generale di orientamento verso la globalità dei servizi disponibili sul territorio rivolti all’insieme della popolazione straniera e non, quali ad esempio i servizi dell’istruzione, della sanità e del lavoro. Infine, la rete dei servizi informativi di primo contatto è in grado di favorire l’emersione di fenomeni di discriminazione che richiedono una specifica azione di tutela con la rimozione degli episodi o delle prassi lesive del principio di uguaglianza. E’ da evidenziare l’esigenza dello sviluppo di azioni di sensibilizzazione con il coinvolgimento diretto di cittadini e comunità straniere per la diffusione tra i destinatari degli interventi di una piena consapevolezza dei diritti e delle opportunità e per la promozione di un’azione culturale tesa a prevenire i fenomeni di discriminazione con la creazione nel contesto sociale di opportunità di conoscenza reciproca in grado di favorire il superamento di pregiudizi e motivi dei conflitti. Le azioni attivate con questo Documento annuale si presentano fortemente interconnesse fra loro e con un carattere di trasversalità rispetto agli obiettivi specifici in cui è articolato il perseguimento dell'Obiettivo generale 2.2., nell'ottica del contrasto alle discriminazioni secondo quanto previsto anche dal Protocollo di intesa tra UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e Regione Toscana del 19 dicembre 2011. Obiettivi specifici 3) Rafforzamento e sviluppo della formazione degli operatori dei servizi informativi 4) Sviluppo di attività di supporto agli operatori attraverso un servizio di supporto giuridico c.d. di secondo livello con la disponibilità in rete di informazioni complete e aggiornate sulle procedure in materia di immigrazione 5) Sviluppo di azioni comuni con UNAR per la formazione degli operatori della rete dei servizi di tutela e contrasto delle discriminazioni 6) Sviluppo di azioni comuni con UNAR per il sostegno ad azioni di contrasto delle discriminazioni condotte dalle reti dei servizi di tutela Azione 1 - Progetto ReSISTo (Rete degli Sportelli Informativi per Cittadini Stranieri in Toscana) Il progetto ReSISTo, nato da una collaborazione tra Regione e ANCI Toscana, ha favorito lo sviluppo di una rete di sportelli informativi per cittadini stranieri attraverso la condivisione di servizi comuni, tra i quali innanzitutto i processi di formazione continua degli operatori e la condivisione di informazioni di comune interesse. La rete dei servizi comunali (al centro della quale si collocano i servizi di carattere informativo e orientativo attivati dai Comuni e gli specifici servizi di supporto alla precompilazione delle istanze di rinnovo dei titoli di soggiorno e di rilascio dei permessi per lungo-residenti) si sviluppa in maniera fortemente integrata con quella dei servizi offerti dagli organismi del privato sociale, quali associazioni di volontariato e di promozione sociale, organizzazioni sindacali. Nell'ambito del processo di formazione continua degli operatori messo a disposizione dal progetto ReSISTo, nel 2013 è stato organizzato un percorso formativo (sviluppato in moduli di due giornate replicati in quattro aree della Toscana) sul tema “La normativa e i servizi per la popolazione straniera in ambito sanitario” che ha coinvolto gli operatori del sistema sanitario e gli operatori dei servizi comunali. Il percorso formativo ha consentito quindi la condivisione di conoscenze e di metodologie di lavoro tra operatori inseriti in apparati diversi dell’organizzazione locale dei servizi con l’obiettivo di favorire una qualificazione complessiva della relazione con l’utente straniero. Nel 2014 il processo di formazione continua degli operatori messo a disposizione dal progetto ReSISTo si è sviluppato nell’ambito del progetto “Per un sistema toscano antidiscriminazione” finanziato a valere sui Fondi Europei per l’Integrazione (FEI), capofila la Regione Toscana, in partenariato con ANCI Toscana (in qualità di coordinatore della rete ReSISTo), Associazione Nosotras Onlus, Provincia di Siena e Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Firenze. Il progetto, che vede come destinatari degli interventi operatori pubblici e del terzo settore che operano su temi inerenti immigrazione, integrazione e antidiscriminazione, ha l'obiettivo di sviluppare una strategia integrata di contrasto delle discriminazioni basate sull’origine etnica e razziale e di riconoscimento pieno dei diritti spettanti al cittadino straniero, in un’ottica di integrazione e cittadinanza e con particolare attenzione anche alla differenza di genere. In tale contesto progettuale si è tenuto un percorso di formazione sul tema dell'antidiscriminazione, articolato in tre giornate replicate nelle tre aree vaste della Toscana e rivolto agli operatori dei servizi comunali per stranieri aderenti alla rete ReSISTo e agli operatori dei servizi territoriali pubblici e del terzo settore operanti nell’ambito della tutela, quali Consigliere di Parità, operatori delle organizzazioni sindacali e delle associazioni iscritte nell’apposito albo nazionale degli enti abilitati alla difesa in giudizio per la rimozione di episodi di discriminazione. Fra le altre azioni, il progetto “Per un sistema toscano antidiscriminazione” prevede anche una fase di mappatura dei servizi territoriali di carattere informativo di “primo livello” e di tutela sviluppata dalla Provincia di Siena, partner del progetto nella sua qualità di coordinatore degli Osservatori Sociali Provinciali in cui si articola l’Osservatorio Sociale Regionale. Tale mappatura è propedeutica allo start up di un sistema informativo regionale degli sportelli e dei servizi antidiscriminazione, indispensabile al miglioramento complessivo della comunicazione con i cittadini stranieri. L’annualità 2014 del progetto ReSISTo si sviluppa quindi in maniera sinergica con il progetto “Per un sistema Toscano antidiscriminazione” con un'azione che consentirà di ampliare l’ambito dei servizi e degli strumenti a disposizione degli sportelli e punti di contatto con la popolazione straniera presenti nel territorio e di implementare servizi e competenze nuove nel versante della rimozione e contrasto delle discriminazioni. Azione 2 – Rafforzamento del supporto ai servizi informativi e di tutela Il progetto ReSISTo, realizzato in collaborazione con ANCI Toscana, prevede oltre all’attività formativa anche la messa a disposizione degli operatori degli sportelli informativi di un servizio di consulenza di “secondo livello” composto di giuristi esperti in diritto dell’immigrazione facenti capo al Centro Interdipartimentale “Altro Diritto”, centro interuniversitario di ricerca su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni con sede presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze. Tale servizio di supporto giuridico fornisce risposte ai quesiti attraverso un’attività di call-center e via posta elettronica. Si prevede per il 2014 il proseguimento dell'azione, con specifica attenzione all'applicazione di normative di particolari complessità, quali -nella fase attuale- quelle relative al procedimento di acquisizione della cittadinanza da parte del cittadino straniero nato in Italia (art. 33, L. 98 del 9/8/2013). Il citato progetto europeo “Per un Sistema Toscano Antidiscriminazione” prevede anche l’elaborazione di un regolamento per la gestione di un fondo dedicato al sostegno delle azioni giudiziarie antidiscriminazione previsto dall’art. 43 del T.U. sull’immigrazione (D.lvo 286/98 e successive modificazioni). Sulla base dei risultati del modello elaborato nell'ambito del progetto, si prevede nel 2014 di attivare la sperimentazione del fondo, in collaborazione con ANCI Toscana. Azione 3 - Progetto PAeSI (Pubblica Amministrazione e Stranieri Immigrati) Il progetto PAeSI, nato da una collaborazione tra la Regione Toscana, la Prefettura di Firenze e le altre Prefetture della Toscana, con il supporto scientifico dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) del CNR, ha dato vita a un portale che rende disponibili in rete informazioni complete e aggiornate sulle procedure e le normative relative alla condizione giuridica del cittadino straniero. Il portale si avvale delle specifiche competenze di un istituto di ricerca con sede a Firenze operante in ambito nazionale con specifica specializzazione nell’applicazione delle nuove tecnologie alla gestione della documentazione giuridica e si qualifica quindi come uno strumento a supporto degli operatori dei servizi informativi rivolti ai cittadini stranieri, oltre a favorire la circolazione delle informazioni di comune interesse attinenti ai rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadini stranieri e sviluppare contenuti informativi relativi ai servizi presenti sul territorio rivolti alla popolazione straniera. Nell'ambito del Documento annuale 2013, oltre all'aggiornamento continuo dei contenuti relativi ai procedimenti amministrativi, è stato perfezionato l’accesso alle informazioni sulle procedure amministrative relative ai rilasci e ai rinnovi dei titoli di soggiorno con l’introduzione di un percorso di ricerca collegato al processo e alle fasi di stabilizzazione della presenza sul territorio. Il percorso di ricerca prende quindi avvio dal primo ingresso in Italia e dal primo rilascio di permesso di soggiorno, collegato ai diversi “motivi di ingresso”, così come indicati dal “Decreto Visti” (Decreto Ministero degli Affari Esteri n. 850 dell’11 maggio 2011 “Definizione delle tipologie dei visti d’ingresso e dei requisiti per il loro ottenimento”). Seguono quindi le informazioni relative ai rinnovi dei permessi di soggiorno secondo le diverse tipologie, al rilascio del permesso di soggiorno per lungo-residenti, alla eventuale concessione della cittadinanza o all’eventuale rientro assistito nel paese di origine. In attuazione del Documento annuale 2014, in collaborazione con l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) del CNR, verranno elaborati, in maniera strutturata e completa, contenuti informativi relativi all’accesso ai servizi specificamente rivolti al cittadino straniero attinenti in particolare alle opportunità di apprendimento della lingua italiana, agli sportelli informativi per stranieri e ai servizi di tutela e contrasto delle discriminazioni presenti nel territorio. Per facilitare la fruizione dei contenuti direttamente da parte dei cittadini stranieri, saranno selezionate le tematiche di maggiore interesse e redatti contenuti ad hoc, caratterizzati da un linguaggio semplificato e lineare, accessibili da un’apposita interfaccia grafica progettata per facilitare la consultazione a utenti che non abbiano il profilo e la competenza tipiche dell’operatore di un servizio pubblico. I contenuti saranno realizzati in forma idonea anche alla loro diffusione tramite nuovi strumenti di comunicazione come social network e video-streaming. Azione 4 – Tutela dalle discriminazioni nel mondo del lavoro Sulla base di una collaborazione tra Regione Toscana e organizzazioni sindacali CGIL,CISL e UIL Toscane è stata promossa, nei Documenti annuali precedenti, una valorizzazione della rete degli sportelli sindacali come servizi informativi rivolti ai cittadini stranieri che è andata sviluppandosi nella direzione del collegamento con gli interventi di tutela e di contrasto delle discriminazioni nello specifico contesto del mondo del lavoro. Nel 2014, sempre in collaborazione con le organizzazioni sindacali viene proseguita tale azione, perseguendo innanzitutto un obiettivo di contrasto e contenimento delle forme discriminatorie, legate all’ambito lavorativo, attraverso azioni preventive d’informazione e sensibilizzazione, nonché attraverso azioni di mediazione e di tutela. Viene quindi promossa la diffusione della conoscenza dei diritti dei lavoratori tra la popolazione straniera esposta a condizioni particolari di precarietà e vulnerabilità e verranno analizzate le dinamiche relative alla relazione tra cittadini stranieri e mondo del lavoro, al fine di suggerire indirizzi operativi per interventi delle istituzioni o ipotesi di riforma delle regolamentazioni pubbliche tesi a contrastare forme di discriminazione e sfruttamento nel mondo del lavoro. Particolare attenzione sarà riservata al processo di attuazione del Dlgs 16 luglio 2012 n. 109 di attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Verranno promossi inoltre i necessari servizi di assistenza, orientamento, mediazione e consulenza legale per la rimozione di episodi di discriminazione e sfruttamento nel mondo del lavoro che potranno emergere nel contesto dell’insieme della rete territoriale dei punti informativi e di contatto con la popolazione straniera nell’ambito di un processo di forte integrazione dei soggetti istituzionali e del terzo settore impegnati nella promozione e nel riconoscimento dei diritti del cittadino straniero. Azione 5 - Sensibilizzazione del contesto sociale e coinvolgimento di cittadini e comunità straniere Nell’ambito del citato progetto “Per un sistema toscano antidiscriminazione”, finanziato nell’ambito dei Fondi Europei per l’Integrazione (FEI), è stata inserita una linea di intervento finalizzata a favorire lo sviluppo di azioni di sensibilizzazione del contesto sociale e di coinvolgimento delle comunità straniere. Tale linea di intervento è stata curata dal partner Associazione Nosotras Onlus, unica associazione interculturale iscritta nell’albo nazionale detenuto da UNAR delle associazioni legittimate alla difesa in giudizio di soggetti passivi della discriminazione con esperienza nella gestione diretta di progetti FEI. La linea di intervento progettuale facente capo all’Associazione Nosotras ha previsto la realizzazione di eventi pubblici sui temi della valorizzazione delle diversità linguistiche e culturali, la produzione di video e di materiali informativi, la formazione di una rete di peereducators provenienti dalle comunità straniere in grado di promuovere la conoscenza dei diritti spettanti ai cittadini stranieri e dei servizi di informazione e tutela presenti nel territorio. La rete dei peer-educators ha anche un ruolo di collaborazione nella predisposizione e nella realizzazione delle campagne di sensibilizzazione rivolte alle comunità straniere e alla comunità locale in senso ampio. Nell’ambito del progetto l’Associazione Nosotras ha anche svolto un’azione di coordinamento della rete delle associazioni del territorio disponibili a contribuire ad una ampia ed efficace conduzione delle azioni di tutela in favore dei cittadini stranieri. Il progetto “Per un sistema toscano antidiscriminazione” è stato presentato al coordinamento delle associazioni e degli organismi di partecipazione e rappresentanza delle comunità straniere nell’ambito dell'incontro pubblico del 1 marzo 2014. Si intende proseguire questa linea d’intervento anche oltre la conclusione del progetto europeo al 30 giugno 2014 in modo da garantire idonea continuità al processo di formazione di una rete qualificata di soggetti che operi costantemente sul territorio ai fini della sensibilizzazione del contesto sociale e del coinvolgimento di cittadini e comunità straniere sui temi del contrasto delle discriminazioni in raccordo con le associazioni territoriali in grado di contribuire all’azione di tutela. 2.3 OBIETTIVO GENERALE: Promozione di opportunità di apprendimento della lingua italiana nella prospettiva della promozione di una “cittadinanza attiva” intesa come appartenenza piena e consapevole alla vita della comunità Obiettivi specifici 7) Diffusione tra la popolazione straniera di una informazione capillare sulle opportunità di apprendimento della lingua presenti nel territorio e 8) Rafforzamento e integrazione dell'offerta formativa linguistica sviluppata nei contesti del sistema pubblico dell'istruzione e del terzo settore con valorizzazione dell'offerta disponibile on-line Si è concluso il progetto “Rete e Cittadinanza 2013-2014”, richiamato nel precedente Documento Annuale d’intervento, finanziato a valere sui Fondi Europei per l’Integrazione (FEI) AP 2012 – Azione 1 Reg. In continuità con tale progetto è stato presentato un nuovo progetto denominato “Rete e Cittadinanza 2014-2015” in risposta a nuovo avviso emanato dal Ministero dell’Interno per finanziamenti a valere sui FEI AP 2013 – Azione 1 Reg. Le linee di finanziamento europee nell’ambito della lingua consentono di ampliare l’offerta di formazione linguistica ordinariamente disponibile nei territori e di promuovere la crescita di una rete territoriale di soggetti pubblici e del terzo settore chiamati a condividere metodologie di lavoro e il comune obiettivo della promozione di un forte collegamento dell’apprendimento linguistico con i percorsi di cittadinanza. Attraverso l’apprendimento della lingua si offrono quindi al cittadino straniero opportunità di socializzazione e di contatto con il contesto sociale e si creano inoltre le condizioni di promozione dell'acquisizione di una consapevolezza piena dei diritti e dei doveri che caratterizzano lo svolgimento della vita civile nei nostri territori. Il progetto “Rete e Cittadinanza 2014-2015” si sviluppa con il partenariato della rete dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (CPIA), dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Università per Stranieri di Siena e dell’Istituzione Centro Nord-Sud della Provincia di Pisa -con un ruolo di supporto alla gestione complessiva del progetto- e con l'adesione delle Prefetture della Toscana. La linea di intervento principale prevede l'erogazione di corsi di lingua italiana di livello pre A1, A1 e A2, finalizzati a creare le condizioni per il raggiungimento dei livelli di conoscenza della lingua richiesti dalla normativa nazionale relativa all’Accordo di integrazione e al rilascio dei permessi di soggiorno per lungo-residenti. La programmazione dei corsi, in coerenza con le indicazioni dell’avviso pubblico, viene effettuata nell’ambito della rete regionale degli 8 CPIA presenti nel territorio della Regione. Il sistema pubblico dell’istruzione rappresentato da tali Centri assume un rilievo centrale nell’offerta delle opportunità di formazione linguistica e nel riconoscimento delle competenze linguistiche acquisite. Accanto ai CPIA un ruolo essenziale viene svolto dalla rete dei soggetti del terzo settore in grado di dilatare la disponibilità complessiva di corsi di lingua, di avvicinarla in termini di flessibilità e prossimità alle specifiche esigenze dei cittadini stranieri e di collegarla ai processi complessivi di socializzazione. I progetti regionali prevedono quindi in modo specifico azioni di formazione linguistica a cura di associazioni del terzo settore -selezionate tramite avviso pubblico- in aree del territorio regionale che, anche in considerazione di specifiche condizioni di isolamento territoriale, non sono sufficientemente coperte dall’intervento dei CPIA. Inoltre alle associazioni del terzo settore, sempre selezionate mediante avviso pubblico, vengono affidati servizi complementari quali babysitteraggio, ausilio al trasporto e tutoraggio, tesi a facilitare la frequenza dei corsi da parte dei cittadini stranieri. Le azioni regionali di sistema sono rivolte all’insieme dei soggetti pubblici e del terzo settore impegnati ordinariamente nell’insegnamento della lingua italiana a cittadini stranieri, anche al di fuori dello specifico contesto del progetto regionale, con l’obiettivo di rafforzarne la coesione e la dimensione di rete. Tali azioni riguardano innanzitutto la formazione dei formatori e la produzione di materiali didattici resi gratuitamente disponibili on-line, condotte dal partner Università per Stranieri di Siena. A sostegno di tali progettualità, l’Osservatorio Sociale Regionale ha realizzato un Sistema Informativo Regionale dei Corsi di Lingua Italiana denominato SIRCLI con l'obiettivo di garantire una dimensione conoscitiva elevata in merito all’accesso e alla frequenza dei corsi di lingua da parte dei cittadini stranieri. Il sistema informativo consentirà inoltre di garantire un’informazione completa e costantemente aggiornata in merito alle opportunità di apprendimento della lingua disponibili nei territori che sarà disponibile on line attraverso il portale PAeSI - Pubblica Amministrazione e Stranieri Immigrati e altri siti istituzionali e di servizio. Un’occasione di promozione della crescita della rete territoriale impegnata nella promozione della conoscenza della lingua italiana è stata rappresentata dall’incontro pubblico tenutosi il 27 Giugno 2013 a Firenze dal titolo “Lingua e Cittadinanza – Verso un Sistema Toscano Integrato”. La giornata di lavoro ha consentito un ampio dibattito e confronto con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali e dei servizi territoriali pubblici e del terzo settore e con la presenza di rappresentanti del Ministero dell’Interno e del Ministero della Pubblica Istruzione. Un altro significativo evento è stato inoltre quello organizzato a Firenze il 4 luglio 2014 per la presentazione degli esiti di un primo monitoraggio dei corsi di lingua per stranieri condotto dall’Osservatorio Sociale Regionale attraverso il citato SIRCLI. 3. I PROGETTI SPECIALI, INNOVATIVI DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE Nel Piano di indirizzo integrato per le politiche sull’immigrazione 2012-2015 in coerenza con la L.R. 29/2009 è contenuta la definizione di una cornice di riferimento per le politiche territoriali nel cui ambito possono venire sviluppate progettualità di carattere innovativo e sperimentale in una pluralità di contesti quali l’istruzione, il lavoro, il sostegno alle fasce vulnerabili della popolazione straniera. Si indicano di seguito per ogni ambito di intervento i progetti che avranno un loro sviluppo nel 2014. 3.1 Inserimento dei minori stranieri nel sistema scolastico Progetto “Protocollo per l’accoglienza dei minori stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese” Sono attualmente in corso gli interventi derivanti dall’Accordo per l’accoglienza dei minori stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese sottoscritto per la prima volta nell’anno 2007 e rinnovato per la terza volta il 7 febbraio 2011, con durata triennale, tra Regione Toscana, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale, Provincia di Prato, Comuni della Provincia di Prato, istituti scolastici di primo e di secondo grado della provincia. Come indicato in premessa al protocollo del 7 Febbraio 2011 la Provincia di Prato risulta la prima provincia d’Italia per incidenza di minori stranieri sul totale degli iscritti con una presenza consistente di minori di provenienza cinese con peculiari difficoltà di integrazione linguistica e culturale. I tre accordi hanno operato in continuità e hanno consentito di mettere a sistema nel circuito scolastico pratese le procedure e le buone prassi relative all’insegnamento dell’italiano come lingua seconda agli alunni stranieri, alla loro accoglienza e alla promozione delle relazioni interculturali. A seguito della scadenza del protocollo d’intesa, è avvertita nel territorio l’esigenza di un ulteriore rinnovo in considerazione del riscontro positivo delle azioni condotte e della persistente elevata complessità del contesto pratese per la forte incidenza dei minori cinesi con specifiche difficoltà di integrazione e comunicazione linguistica. Il protocollo d’intesa ha determinato lo sviluppo di una forte positiva sinergia tra tutte le istituzioni del territorio con l’introduzione di un circuito unico di programmazione degli interventi nel quale confluiscono le risorse messe a disposizione dai partner . Da rilevare la piena integrazione delle linee di intervento derivanti dal protocollo d’intesa con le progettualità riconducili a specifiche ulteriori linee di azione, come ad esempio quella derivante dal programma “Per una scuola antirazzista e dell’inclusione”, promosso dal Settore regionale Istruzione ed Educazione nell’ambito di utilizzo di risorse FSE di cui alla DGR n. 530/2008. Tale linea regionale di intervento è finalizzata a diffondere nell’intero sistema scolastico regionale una cultura della convivenza, del dialogo, del rispetto tra identità, modi di essere, di pensare e di credere diversi. Nell’ambito di una continuità di azione in grado di evolversi in maniera flessibile e dinamica nel 2014 si procederà alla stipula di un nuovo accordo con i soggetti interessati, al fine di promuovere servizi consolidati e condivisi all’interno del sistema scolastico pratese come i laboratori di apprendimento della lingua italiana, attivi anche in periodo estivo e i laboratori interculturali. Proseguirà e si svilupperà la linea di intervento, attivata nel periodo di vigenza del protocollo d’intesa 2011-2014, relativa al coinvolgimento delle scuole dell’infanzia con l’obiettivo di raggiungere bambini e famiglie stranieri fin dal primo inserimento nel circuito scolastico. Una ulteriore linea di intervento riguarda l’introduzione di una nuova funzione di “tutoraggio” all’interno del sistema scolastico già sperimentata in alcuni istituti scolastici di primo e secondo grado in vista di una diffusione della pratica nel territorio. Da rilevare lo sviluppo dei percorsi di formazione dei docenti , comprensivi dell’insegnamento della lingua cinese a docenti e personale della scuola, nonché dei percorsi formativi rivolti a genitori stranieri e svolti in collaborazione con l'ex Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti (CTP). La formazione rivolta ai genitori comprende contenuti attinenti all’apprendimento della lingua e all’orientamento civico e favorisce un avvicinamento al mondo della scuola delle famiglie dei minori, fondamentale per la garanzia di una adeguata riuscita dei percorsi scolastici. 3.2 Le categorie vulnerabili della popolazione straniera: richiedenti e titolari di protezione internazionale, minoranze etniche Progetto “Tavolo regionale sull'asilo” In attuazione del progetto avviato con il precedente Documento annuale, è stata avviata l’attività di un Tavolo regionale sull'asilo che coinvolge gli enti locali titolari di progetti inseriti nel Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) e gli enti del terzo settore con funzioni di gestione dei progetti nell’ambito dei rapporti convenzionali con gli enti locali. A seguito dell’approvazione da parte del Ministero dell’Interno della graduatoria dei progetti presentati dagli enti locali per la partecipazione al Sistema di Protezione di Richiedenti Asilo e Rifugiati per il triennio 2014-2017 si è tenuta una prima riunione del tavolo regionale in data 14 Febbraio 2014. Il tavolo regionale opera nell’ambito di una collaborazione tra Regione e ANCI Toscana, con il supporto operativo di ARCI Toscana, e si propone di favorire un positivo raccordo tra i progetti territoriali, una condivisione delle metodologie di lavoro e di momenti di formazione, uno scambio di informazioni sui temi di comune interesse. La riunione di insediamento, tenutasi il 14 febbraio scorso, ha visto la presenza di rappresentanti di ANCI Nazionale, del Servizio Centrale di Protezione e dei 14 enti locali, affiancati dai soggetti gestori, che a seguito della partecipazione ad avviso pubblico nazionale del Ministero dell’Interno sono stati ammessi alla partecipazione al sistema nazionale. Agli otto progetti già in precedenza attivi, se ne sono aggiunti altri sette con un conseguente forte ampliamento della rete territoriale impegnata nell’accoglienza di richiedenti e titolari di protezione internazionale. Di questi progetti nuovi uno, gestito dal Comune di Firenze, è specificamente rivolto ai richiedenti e titolari di protezione internazionale affetti da disagio mentale. Complessivamente all’interno del Sistema di Protezione (SPRAR) sono quindi disponibili in Toscana per l’accoglienza di richiedenti e titolari protezione internazionale 373 posti, accanto ai quali se ne contano circa ulteriori 143 “aggiuntivi” che devono venire messi a disposizione qualora se ne verifichi la necessità su richiesta del Ministero dell’Interno. Nel 2014, l'operatività del Tavolo regionale sull'asilo verrà implementata e strutturata in coerenza con i modelli in fase di definizione in ambito nazionale e in considerazione delle dinamiche riscontrate in relazione ai flussi di richiedenti di protezione internazionale nei nostri territori che vedono un forte incremento a seguito dell’attivazione dell’operazione umanitaria denominata “Mare Nostrum”. Progetto “Attività di promozione e sostegno al popolo Saharawi” Nel Gennaio 2014 è stato sottoscritto un accordo di collaborazione di durata biennale tra Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino per lo sviluppo di attività di promozione e sostegno al popolo del Saharawi in continuità con una tradizione di impegno in Toscana risalente agli anni ’80. Tale accordo si fonda sull’impegno particolare del Comune di Sesto Fiorentino ove è collocata la sede regionale della Rappresentanza della Repubblica del Saharawi. L’accordo di collaborazione si propone pertanto di promuovere la sensibilizzazione della popolazione locale sulla causa del popolo del Saharawi, la promozione dell’associazionismo impegnato nel sostegno a tale causa, l’accoglienza e l’ospitalità temporanea di minori, malati, rifugiati e attivisti dei diritti umani provenienti dai territori del Sahara Occidentale. 3.3 L’attenzione alle condizioni di fragilità di donne e minori Progetto “REMI Famiglia Toscana” Si prevede di proseguire per il 2014 il progetto attivato in collaborazione con il Comune di Lucca e con il convolgimento operativo della Cooperativa l’Impronta ONLUS per lo sviluppo di percorsi di aiuto in favore dei giovani e minori stranieri non accompagnati provenienti da Kosovo e Albania finalizzati a favorire una relazione positiva con le famiglie presenti nei territori di provenienza. Nel contesto di collaborazione attivata all'interno di questa progettualità, nell’aprile 2013 si è svolto un workshop in Albania che ha visto la partecipazione di istituzioni pubbliche e del terzo settore toscane e delle analoghe istituzioni albanesi al fine di rafforzare le prospettive di positiva comune collaborazione. Durante la visita in Albania si è svolta anche una visita specifica nel Comune di Belsh nella provincia di Elbasan, luogo di provenienza della maggior parte dei cittadini albanesi presenti nei Comuni di Lucca, Capannori e Altopascio. Il rapporto con il territorio e la famiglia d’origine favoriscono il rafforzamento dell’adesione al percorso educativo da parte del minore e possono inoltre favorire un’azione di prevenzione finalizzata al contenimento dei flussi dei minori stranieri al di fuori di percorsi legali e strutturati di ingresso nel nostro paese. Si sviluppa quindi la creazione di un sistema stabile di cooperazione tra i nostri territori e i paesi di provenienza con il rafforzamento di reti territoriali di inclusione in Toscana e in Albania. Il modello d’intervento sperimentato nel territorio di Lucca con riferimento alla componente albanese della presenza di minori stranieri non accompagnati potrà venire messo a sistema e condiviso a livello regionale e potrà venire inoltre esteso ad altre nazionalità. 3.4 L’immigrazione qualificata Progetto “Brain Exchange & Brain Circulation" In attuazione del Documento annuale 2013 è stata condotta una progettualità in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze nella direzione della valorizzazione della presenza degli studenti stranieri all’interno dell’Università, in particolare attraverso l’Associazione ICSE - Internazionale Center for Southern Europe. La progettualità in esame si è proposta in particolare di favorire i percorsi di accoglienza all’interno del contesto universitario dei giovani studenti stranieri con attenzione particolare alla componente albanese che rappresenta quella maggioritaria. Un ulteriore obiettivo è stato quello della valorizzazione delle competenze acquisite all’interno del contesto universitario in una prospettiva di “brain circulation” cioè di impiego nel paese di origine attraverso le imprese ivi operanti. Sono state quindi realizzate due piattaforme disponibili on-line: - www.icse-co.org/brainresources, una piattaforma bilingue che consente di raccogliere i curriculum vitae di studenti e giovani laureati stranieri per metterli a disposizione del mondo delle imprese; - www.learnintuscany.it/lit/learnin-tuscany/: il sito favorisce la conoscenza del contesto universitario e del territorio fiorentino con l’obiettivo di agevolare il processo di ingresso in Italia dello studente straniero e il suo positivo inserimento nel territorio. Le due piattaforme sono state presentate in Albania al Servizio Nazionale del Lavoro e all’Istituto di Cultura Italiana a Tirana, mentre in Toscana sono stati sviluppati momenti di presentazione quali occasioni anche di scambio e socializzazione all’interno del contesto universitario. Nel 2014 verrà proseguita e consolidata tale progettualità garantendo il mantenimento dei siti, il loro aggiornamento costante e la loro pubblicizzazione in Italia e all'estero presso Istituti di cultura italiana, consolati e ONG. Lo sviluppo dei siti andrà anche nella direzione della creazione di sezioni e contenuti in lingua dedicati ad altre provenienze, in particolare a quella cinese numericamente rilevante nelle nostre Università. In una prospettiva di valorizzazione del contesto universitario quale luogo di scambio, di confronto e di elaborazione di nuovi riferimenti culturali per lo sviluppo delle nostre comunità verrà attivata una collaborazione dell’Università di Firenze con la Fondazione Spazio Reale impegnata nella promozione dell’interculturalità attraverso una esperienza centrata sulla condivisione degli spazi abitativi e dell’interazione quotidiana tra studenti provenienti da nazionalità, culture e religioni diverse, in accordo con l’azienda per il Diritto allo Studio Universitario (DSU). A partire da tale condivisione degli spazi abitativi e di un comune percorso universitario verranno promossi l’interazione e l’incontro collaborativi attraverso l’attenzione alle dinamiche quotidiane e la promozione di eventi comuni e di occasioni di scambio e socializzazione.