CRONACHE AUSTRALIANE
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CRONACHE AUSTRALIANE
DIARIO DAL TOUR di Andreas Seppi C RONACHE AUSTRALIANE Il Nuovo Continente è davvero molto lontano, e il nostro inviato speciale è tornato a casa con fiducia e un ottimo risultato: il successo su Jo-Wilfried Tsonga, grande protagonista agli Australian Open. Ecco le sue impressioni di ritorno, dopo i tornei di Doha, Sydney e Melbourne, dal suo viaggio downunder O Cosa faccio in aereo per passare il tempo? Facile: dormo, magno (detto proprio così alla romana) e poi, fatemi pensare... FOTO RAY GIUBILO h ragazzi, ma quanto è lontana? L’Australia intendo... Sono appena tornato a casa e ci ho im- dirvi che è stata una trasferta positiva perché ho giocato cinque partite tutte a buon livello sempre lottando. Sono molto soddisfatto del mio servizio e credo che questo potrà aiutarmi molto in futuro. Anche se, proprio parlando del servizio vi voglio raccontare il mio esordio sul circuito... l primo match dell’anno è stato quello con Fabrice Santoro a Doha. Ho perso in tre set (4-6 6-1 2-6) ma il francese era davvero in palla tanto che poi “ha fatto finale”. Il match, tra l’altro, era uno dei primi dell’anno trasmesso in diretta su Eurosport. Entro in campo carico a mille, vinco il sorteggio, scelgo di servire e... doppio fallo. Vabbè, mi dico, un po’ di tensione per il primo gioco del 2008. Mi porto a sinistra: la prima va lunga. Capita. Ci vado tranquillo per mettere la seconda e... quasi la palla non arriva alla rete! Secondo doppio fallo. Aiutooo! Comunque la partita poi l’ho persa, forse perché non ero ancora pronto a lottare anche se nel secondo set ho giocato un tennis veramente d’alto livello. Così mi sono trasferito a Sydney che è una città meravigliosa. Ero molto curioso di provare la nuova superfice, il Plexicushion, e devo dire che mi è piaciuta, anche se tra Sydney e I ANDREAS SEPPI IN AZIONE SUI NUOVI CAMPI IN PLEXICUSHION DEL PRIMO SLAM STAGIONALE piegato 30 ore di viaggio di cui 24 solo di aereo. Melbourne-Singapore, poi Dubai, poi Monaco di Baviera. Quindi a Monaco c’era mio papà che è venuto a prenderci con la Kia Carnival e ha caricato tutta la truppa di ritorno dal Nuovo Continente e ci ha riportati a casa, a Caldaro. Ridormo e rimagno... e poi nel tempo restante mi guardo qualche film. Anzi, tanti film. Comunque eccomi ancora qua, pronto per raccontarvi una nuova stagione di tennis, e speriamo che questo 2008 sia un anno da ricordare. Ho appena finito di disfare le valigie e devo Melbourne, la prima era più veloce. Però, siccome il campo ha molto grip, le palle si aprono velocemente e così, dopo un paio di giochi, da velocissime diventano più lente permettendoti di scambiare molto. Ho giocato e vinto il primo turno con Jo-Wilfried Tsonga (3-6 6-3 62), un match tosto che sono riuscito a portare a casa bene. E se penso agli Australian Open del giocatore francese... Poi ho perso in tre da Radek Stepanek (5-7 6-2 4-6). uindi sono arrivato a Melbourne per l’Australian Open che è decisamente il più vivibile dei quattro Slam. La città è più vicina, 5 minuti appena di transportation tra l’albergo e il tennis, così puoi permetterti di andare e tornare più volte al giorno. Qui ho vinto la partita che dovevo vincere con l’israeliano Harel Levy (6-4 6-2 6-1) e poi ho fatto una lotta furente con Mikhail Youzhny (4-6 7-5 6-3 7-6): forse nel secondo set ho abbassato un po’ troppo il ritmo e l’ho fatto tornare nel match; peccato perché ero un set e un break avanti. A febbraio giocherò i tornei di Bergamo, Marsiglia, Rotterdam, Zagabria e Dubai. Dopo tutta questa lotta australiana, nei palazzetti indoor spero di potermi esprimere al meglio. Q