Consiglio PAT - Sistema della ricerca: più regia, ridurre i costi

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12-02-2014 - in "Lavori in commissione"
L'assessore Ferrari ha indicato la linea stamattina in V Commissione
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Sistema della ricerca: più regia, ridurre i costi
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In allegato alcune foto e le slide utilizzate durante la
riunione
Sistema della ricerca: più
regia, ridurre i costi
La V Commissione permanente - presieduta da Lucia Maestri - ha incontrato
stamattina a palazzo Trentini l'assessore provinciale Sara Ferrari, che ha spiegato
come ha avviato il proprio lavoro di governo nella materia della ricerca scientifica.
Affiancata dai dirigenti Livia Ferrario e Mariano Anderle, l'assessore ha illustrato le
linee guida che informeranno il lavoro dell'esecutivo provinciale, manifestando su
tutte un'esigenza: rendere più efficiente la regia complessiva che la Pat deve
avere sul complesso sistema costruito nel mondo della ricerca tecnologica. La
riduzione delle risorse finanziarie lo impone.
L'assessore ha chiarito che la Pat spende il 2% del bilancio in ricerca scientifica e
crede molto in questo investimento per il futuro. L'assessorato nel 2014 gestirà
allo scopo un budget di 350 milioni di euro, comprensivi dei trasferimenti
all'Università di Trento e risultante di un taglio del 10% previsto dall'imminente
assestamento di bilancio Pat - che si vota in primavera - rispetto al bilancio
preventivo tecnico approvato nell'agosto scorso.
Ferrari ha riferito che una serie di incontri sono stati già fatti in questi primi mesi
di legislatura per conoscere da vicino i soggetti pubblici impegnati nella ricerca in
Trentino, sulla base della legge provinciale 14 del 2005. Fbk, Università,
Fondazione Edmund Mach sono gli interlocutori principali, ma il quadro è di fatto
molto più articolato, stanti le numerose sigle "di scopo" nate da collaborazioni tra i
soggetti principali e interazioni con il Cnr nazionale e con il mondo
dell'imprenditoria privata.
L'obiettivo - ha detto Ferrari - è ora quello di semplificare e razionalizzare il
quadro di chi lavora alla ricerca, contrassegnato anche da situazione di assoluta
eccellenza, ma talvolta fin troppo ramificato. "Vogliamo rilanciare il tavolo già
previsto in legge - si chiama Star - che deve far interagire gli attori insieme e
promuovere una migliore efficienza ed economicità del sistema. Dobbiamo anche
raccontare meglio quel che viene fatto e far capire ai cittadini quali sono i risultati
ottenuti con la ricerca. Altra necessità che ho individuato è quella di rafforzare la
struttura interna alla Pat, per metterla in condizione di governare al meglio la
complessa materia".
Ferrari ha parlato anche di Trento Rise, soggetto "che trasferisce la ricerca" e
va ricollocato meglio nel sistema. E poi di Università, cui la Pat destina quest'anno
118 milioni di euro. C'è un problema non risolto: l'Università non riceve i fondi
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incentivanti statali, perché lo Stato ritiene che
dopo
il
trasferimento
delle
competenze
sull'ateneo alla Pat, faccia capo a questa il 100%
del suo sostegno. "Posto che il fondo-base spetta
alla Pat, noi sosteniamo invece - argomenta
l'assessore - che la recente norma di attuazione
non escluda affatto l'accesso di Trento al fondo
speciale. Questo è chiaramente l'ennesimo fronte
di contenzioso Stato-Pat in materia finanziaria. La
settimana prossima la rettrice sarà a Roma per
affrontare questo problema e noi sosteniamo
l'Università" .
Si è parlato anche del nuovo Centro di
protonterapia: assolverà - ha assicurato
Anderle - non solo a funzioni medicoterapeutiche, ma anche a utilizzi per la ricerca
applicata, in particolare nei campi della biologia e
pure dell'attività spaziale (è in grado di simulare
ad esempio l'effetto di determinate radiazioni
sull'uomo, le stesse che
dall'atmosfera terrestre).
s'incontrano
fuori
Durante l'incontro di oggi in Commissione
legislativa, il dottor Anderle ha proiettato anche
una serie di slide - che alleghiamo - ricche di
informazioni statistiche sul sistema della ricerca
in Trentino. La nostra provincia, pur nel suo
piccolo, si posiziona bene nel quadro mondiale:
mentre
l'Italia
è
uno
dei
pochi Paesi
industrializzati con un tasso di scienziati e
ricercatori per milione d'abitanti allineato in
realtà ai Paesi in via di sviluppo, la nostra terra
sta invece solidamente nel gruppo dell'Europa più
avanzata.
Tasto dolente è quello della quota del
finanziamento privato alla ricerca, che è molto
bassa in Italia ma anche in Trentino, mentre
negli Usa il pubblico si limita a un 30% del budget
totale.
Gli
interventi
Commissione.
dei
membri
della
Come si misurano qualità e quantità delle
ricadute economiche sul territorio della ricerca
scientifica? L'ha chiesto la presidente Lucia
Maestri e Anderle ha risposto che non è mai
possibile garantire che la ricerca dia i risultati
nella quantità auspicata. Certo è e sarà
fondamentale avere linee strategiche di indirizzo
forti, capaci di creare un coordinamento
complessivo efficiente.
Lorenzo Baratter (Patt) è intervenuto per
rafforzare l'idea che serva spiegare meglio ai
trentini come l'investimento in ricerca sia stato
fin qui scelta lungimirante e vincente. A precisa
domanda, Anderle ha spiegato che in provincia di
Bolzano l'innovazione tecnologica è più avanti che
in Trentino, nonostante la Provincia investa meno
della metà in ricerca pubblica: a fare la differenza
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è
il
tessuto
industriale e la
sua propensione
al
nuovo.
E'
necessario - ha
detto
allora
Baratter
intensificare
le
relazioni con la
realtà
sudtirolese,
in
una dimensione
proficuamente
regionale.
Giuseppe
Detomas (Ual)
ha chiesto tra
l'altro se voler
rafforzare
la
struttura
amministrativa
Pat della ricerca
non contraddice
la
necessità
conclamata
di
accrescere
il
ruolo del privato
rispetto all'ente
pubblico. Ferrari
ha risposto che è
indispensabile
all'assessorato
avere
la
consulenza
tecnica
necessaria
per
"capire" a fondo
il
sistema:
l'incarico
del
dottor Anderle per esempio scade
il
31
marzo
e
c'è
assoluto bisogno
di
dare
continuità
a
questa preziosa
assistenza o ad
altra
di
pari
livello (Anderle
fu
"chiamato"
dal
Presidente
Dellai, che riuscì
a "sottrarlo" a
un
incarico
governativo
all'estero).
Rispondendo
Giampiero
Passamani
a
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(Upt),
l'assessore
Ferrari
ha
spiegato
che
le
risorse
finanziarie
stanno
calando,
ragion
per
cui
o
si
semplifica
il
sistema
della
ricerca
facendolo
costare
meno
o
si
rischia
di
farlo
saltare.
Lucia
Maestri
ha
lamentato
l'assenza
delle
minoranze
nel
momento
in
cui
i
lavori
di
Commissione
sono
entrati
nel
vivo,
auspicando
che
non
ci
sia
sottovalutazione
del
problemaricerca.
Ha
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osservato
poi
che
è
un
"vizio"
trentino
quello
di
avere
gestito
molti
settori
con
una
proliferazione
di
soggetti
talvolta
in
sovrapposizione
l'uno
con
l'altro.
"E'
ardua
ma
fondamentale
ha
aggiunto
la
sfida
di
far
prevalere
il
sistema
Trentino
sul
sistema
delle
ambizioni
personali.
Occorre
anche
lavorare
di
più
nel
miglioramento
del
rapporto
di
fiducia
tra
i
trentini
e
il
mondo
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della
ricerca,
percepito
spesso
come
improduttivo.
Infine
dico
che
bisogna
dare
dignità
a
questo
settore
anche
assicurando
a
chi
vi
lavora
contratti
di
lavoro
adeguati
Sul
punto,
Ferrari
ha
ricordato
che
proprio
ieri
ha
incontrato
i
sindacati
per
affrontare
la
questione.
Luca
Zanin
Allegati
pdf:
Le
slide
sul
tema
della
ricerca
utilizzate
durante
la
riunione
(577.2
14/02/2014 09:23
7 di 8
KB)
Allegati
Immagine:
La
presidente
della
V
commissione
Lucia
Maestri
(162.7
KB)
L'assessore
Sara
Ferrari
con
la
dirigente
Livia
Ferrario
(165.5
KB)
Un
momento
della
seduta
(130.1
KB)
Le
14/02/2014 09:23
8 di 8
slide
utilizzate
(116.2
KB)
Consiglio della Provincia autonoma di Trento: Via Manci, 27 - 38122 Trento - tel. 0461 213111 - e-mail: Contatta
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