sintesi incontro forum ambiente e territorio 22.10.2010

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sintesi incontro forum ambiente e territorio 22.10.2010
AMBIENTE E TERRITORIO. Raffaele Straniero e Chiara Pagano
STRUMENTI E AZIONI: PRIMI OBIETTIVI?
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Tracciare delle linee guida, ambiti di interesse, che caratterizzino la nostra proposta politica e la nostra
azione amministrativa in merito al territorio e al suo governo … (Individuare i problemi prima che si
trasformino in emergenza);
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Favorire la nascita e lo sviluppo del Forum che, oltre che "luogo aperto di partecipazione, discussione e
di elaborazione politica e programmatica", può costituire un importante elemento di interazione per
individuare i problemi ma anche per affrontarli, istituendo appositi "tavoli di lavoro" per amministratori,
esperti, ecc.
AMBITI DI INTERESSE: QUALI TEMI?
1. Uso delle risorse: rifiuti, energia, materiali, ciclo delle acque; concetto di bilancio ambientale, sviluppo
sostenibile, energie rinnovabili; rifiuti (raccolta e smaltimento);
2. Pianificazione: PTCP, PRG, Piano urbano del traffico, piano del rumore, piano dei trasporti, emergenze,
rischio industriale, aree di smesse;
3. Viabilità mobilità e trasporti;
4. Ambiente Naturale, tutela, parchi, verde pubblico, cave, paesaggio e turismo.
5. Ambiente Urbano: inquinamento(acustico, elettro smog, aria) regolamento edilizi e bioarchitettura, ecc.
PROBLEMI: TEMI PUNTUALI E PROGRAMMATICI
All’interno di ogni ambito vanno individuati i problemi in atto.
E’ importante per fare ciò ricordarsi che ci sono due livelli di problematicità:
-Temi puntuali urgenti: problemi in atto che necessitano di una risposta e di una azione urgente.
-Temi generali programmatici: problemi presenti importanti e determinanti per il nostro futuro che necessitano di
attenzione e di valorizzazione.
COINVOLGERE: A CHI CI RIVOLGIAMO E CON CHI DIALOGHIAMO? L’IMPORTANZA DEI FORUM.
I Circoli, i cittadini, le associazioni ambientaliste del territorio, le Istituzioni e le amministrazioni (Provincia e Comuni).
Consapevoli della forza e del valore dei forum abbiamo cattivato e condotto tutte le iniziative attraverso il Forum (in
qualità di responsabili della delega per territorio ed ambiente a livello provinciale) proprio per dare una spinta alla
formazione del Forum stesso. Oggi si è giunti alla possibilità che il Forum diventi autonomo e elegga un suo
coordinatore.
LAVORO SVOLTO INSIEME AL FORUM
Oggiono 25 MAGGIO 2010, “L’acqua e’ un bene pubblico: costruiamo un patto per l’acqua”
Osnago, 30 GIUGNO 2010, “il PGT vizi e virtù’”
Sala al Barro (Galbiate), 28 luglio 2010, La viabilità provinciale: nodi caldi e possibili soluzioni
Lecco, 29 settembre 2010 “Il trasporto pubblico: tagli ai servizi, la risposta del PD”
SINTESI :lavoro svolto insieme al FORUM
Oggiono 25 MAGGIO 2010, “L’acqua e’ un bene pubblico: costruiamo un patto per l’acqua”
1. l'acqua, fonte insostituibile di vita, deve essere considerata un bene comune e patrimonio dell'umanità
2. l'accesso all'acqua – in particolare potabile - é un diritto umano e sociale che deve essere garantito in una logica di mutuo
sostegno a tutti gli esseri umani indipendentemente dalla disponibilità del bene, dall’etnia, età, sesso, classe, reddito,
nazionalità, religione
3. la copertura finanziaria dei costi necessari per garantire l'accesso effettivo di tutti gli essere umani all'acqua, nella quantità e
qualità sufficienti alla vita, deve essere a carico della collettività pur prevedendo un costo del servizio che eviti gli sprechi e sia
adeguato al valore di un bene non rinnovabile all’infinito
4. che impegna il CC inserire nello Statuto del Comune in fase di revisione il principio che l'acqua deve essere considerata un
bene comune dell'umanità e che l'accesso all'acqua – in particolare potabile - é un diritto umano e sociale che deve essere
garantito a tutti gli esseri umani indipendentemente dalla disponibilità del bene, dall’etnia, età, sesso, classe, reddito,
nazionalità, religione
A PROPOSITO DI SINDACI E ATO, lavoro sindaci e ATO:
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costruzione percorso per mantenimento proprietà reti e erogazione in mano pubblica NELLE CONDIZIONI DATE (legge
lombarda acque)
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costituzione IL proprietaria delle reti e responsabile investimenti e manutenzioni straordinarie
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costituzione LRH capace di competere nel servizio di erogazione
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percorso stravolto da pronunciamento Corte Costituzionale, che ha sanzionato proprio la divisione prevista dal modello
lombardo
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in attuale periodo di vuoto normativo percorso per affidamento IN-HOUSE PROVVISORIO a IL
A PROPOSITO DEL REFEREDUM
Proposta referendum UTILE ma NON esaustiva; è giusto che nei territori si dia sostegno e aiuto per la raccolta delle firme mio
gruppo consiliare ha già raccolto oltre 150 firme; il referendum non è sufficiente a condurre la necessaria battaglia politica per
regolamentare questa materia come necessario, 24 referendum su 24 negli ultimi 15 anni sono stati persi perché non é stato
raggiunto il quorum, Limite referendum: abroga parti di leggi e quindi non è in grado di ridefinire un quadro articolato di norme
coerenti come invece richiede un bene così importante come è l'acqua, e un servizio così complesso come è il servizio idrico
integrato.
A PROPOSITO DI UNA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE: OTTIMA la costruzione DAL BASSO di una proposta organica di
legge mi sembra un’idea interessante vanno coinvolti in modo APERTO e PARTECIPATO, EELL, Associazioni, Strutture periferiche
del partito, Cittadini
CAPISALDI NUOVA LEGGE:
Costruzione aziende pubbliche efficienti: altrimenti il discorso non passa nei cittadini;
Servizi di livello elevato e controllabili;
Articolazione regionale per consentire – in un quadro unitario – la gestione di differenze di tipo storico o morfologiche;
Scala industriale per gestione del servizio;
Possibilità di articolazione tariffaria;
Costa poco, ne sprechiamo molta: “tariffe eque” e tariffe “sociali” ma disincentivo allo spreco
Incentivo all’utilizzo di acqua non potabile per lavorazioni industriali
Garanzia dell’effettuazione degli investimenti necessari sulle reti (Per assicurare a tutti il servizio; Per ridurre gli sprechi, Per
garantire un ciclo idrico INTEGRATO)
E’ IMPORTANTE CHE IL LAVORO PARTA DAL TERRITORIO PERCHE’ E’ INTORNO ALLE FONTI D’ACQUA CHE SI SONO
SVILUPPATE LE PRIME COMUNITA’ UMANE: L’ACQUA E’ QUINDI UN ELEMENTO COSTITUTIVO DEL NOSTRO STARE
INSIEME
Osnago, 30 GIUGNO 2010, “il PGT vizi e virtù’”
Partendo dall'esperienza di alcuni nostri comuni "virtuosi", che hanno iniziato e concluso positivamente il loro "iter", e
dall'esperienza del livello provinciale, si sono individuate le criticità, le possibili risorse, le idee ed innovazioni e la forza dello
strumento PGT, oltreché i rischi che vi sono insiti, si è creata una occasione di incontro tra diversi amministratori al fine di
formare una rete all’interno del Forum.
“il PGT non può essere considerata una mera questione urbanistica, viste le sue importanti "leve" di carattere sociale ed economico.
E' un insieme di strumenti tecnici che comporta però una maggiore responsabilità degli amministratori. Il documento di Piano dura
cinque anni ma "lascia il segno" nello sviluppo del territorio.
Individua poi alcuni "nodi qualificanti":
1) la sovraccomunalità, la cui rilevanza è evidente per le strutture produttive, i temi ambientali, ecc.;
2) la VAS (valutazione ambientale strategica), che attualmente è vista come una sovrastruttura che si affianca al PGT e
l'accompagna. Dovrebbe formarsi in contradditorio con le azioni di formazione del PGT. E' opportuno un intervento legislativo che ne
chiarisca maggiormente la funzione;
3) le azioni di perequazione e di compensazione dei diritti edificatori;
4) la possibilità nel piano dei servizi di considerare come servizi pubblici anche quelli attuati da privati;
5) la possibilità di utilizzare strumenti complessi messi in campo da diversi soggetti (esempio: l'accordo di programma);
6) nella gestione della fase attuale, è importante un'accelerazione dei tempi per quei Comuni che non hanno ancora concluso l'iter
procedurale, onde evitare vuoti nei quali i privati sanno inserirsi molto bene.”
Si mette in programma di organizzare, in autunno, un incontro su possibili modelli di PGT.
Sala al Barro (Galbiate), 28 luglio 2010, La viabilità provinciale: nodi caldi e possibili soluzioni
L'attuale Giunta Provinciale mostra di non dare continuità ai progetti sovraccomunali con il rischio di provocare un forte ritardo per il
nostro territorio. Si parla tanto di Expo' ma quali accordi sono stati fatti al riguardo? Si erano invocati vantaggi se ci fosse stata
una omogeneità politica con la Regione e con il Governo, ma finora sembra che siano stati più gli svantaggi che i vantaggi,
come ha dimostrato la vicenda della Lecco-Begamo con la provincia costretta a metterci 22 milioni.
Un appunto autocritico deve essere mosso peraltro anche nell'ambito del centro-sinistra: dopo tutto il grande lavoro di preparazione,
è stato altrettanto all'altezza il momento decisionale? Si ritiene che si debba recuperare un rapporto fra il gruppo consiliare del PD in
Provincia e i Sindaci e che gli amministratori comunali debbano uscire dalla “paura” o dall'eccesso di rispetto istituzionale nei
confronti della Provincia per esprimere con decisione il proprio punto di vista.
E' necessario perciò partire con un'azione di informazione sul territorio che metta in evidenza questa realtà!
Lecco, 29 settembre 2010 “Il trasporto pubblico: tagli ai servizi, la risposta del PD”
La normativa prevede un taglio del 30% sulle risorse x il trasporto pubblico e che questo avrà effetto dal 2011, illustra lo scenario
che si prefigura per le società di trasporto pubblico. C'è innanzitutto un rischio di fallimento per le società stesse: Linee Lecco ha
entrate annuali per 6 milioni di euro ed un utile modesto, non potrebbe sopportare una riduzione drastica dei ricavi, quanto meno
dovrebbe trovare fonti alternative. I riflessi di questa manovra sono evidenti: riduzione delle corse e delle linee con immediato
aumento del ricorso ai mezzi privati ed aumento dell'inquinamento della città, impossibilità di rinnovare il parco mezzi con bus vecchi
che non potrebbero essere sostituiti, tagli occupazionali (si ipotizzano 19/20 mila persone occupate in meno a livello nazionale),
aumento delle tariffe (per contrastare il taglio dei trasferimenti occorrerebbe un aumento dell'80% delle tariffe, con quali riflessi
sull'utenza?). Si propone un'opera di sensibilizzazione delle Amministrazioni Comunali con la stesura di un documento che
dovrebbero sottoscrivere i Sindaci da inoltrare alla Regione Lombardia.
Si concorda sulla gravità di questa situazione e si ritiene importante che siano interessati su tali temi anche gli organismi politici
preposti all’azione politica stessa: la Direzione Provinciale e l'Assemblea Provinciale.