TuttoGaggiano - GaggianOnline

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ANNO 5 - N. 12 - DICEMBRE 2014 - tel. 029464026; fax 0294967121; email [email protected]
ENCOMIO
AI VIGILI EROI
PA G I N E 8 e 9
FUTURA: «NOI MAI IN CONSIGLIO
VICINI ALLA
RISPARMIO...
VAVASSORI»
COL RISCHIO
PAG. 2
IL PIM SCRIVE: SICUREZZA,
«VENGHI? MAI PERFETTI
NOMINATO»
RASSICURA
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TuttoGaggiano
BACHECA
2
DICEMBRE 2014
LA FOTO DEL MESE
Una domenica speciale coi Mercatini di Natale
La foto del mese di dicembre l’abbiamo “presa in prestito” dal sito internet di GaggianOnline: testimonia la presenza di un bel Babbo Natale a cavallo, immortalato dal fotografo il pomeriggio di domenica 14, quando l’amministrazione comunale e i commercianti hanno dato vita ai mercatini di Natale
Lettere a TG
Invia un fax al numero 0294967121 o scrivi a [email protected]
Ma quale avvicinamento...
Visione dell’attività politica
diametralmente opposta
Egregio direttore, con riferimento all’articolo pubblicato a pag. 6
del mensile Tutto Gaggiano del mese di novembre 2014 ed intitolato
“Dialogare per poter crescere”, l’articolista nonché direttore del mensile Marco Aziani ha posto a Maria Teresa Vavassori la seguente domanda: - “si vocifera che sia in corso un avvicinamento nei suoi confronti (della Vavassori ndr) da parte della lista civica Futura, la cui candidata sindaco, Elena Semeraro, è rimasta esclusa dal Consiglio: è davvero così? E le pare possibile recepire, come consigliera comunale
eletta con i voti di Forza Italia e della Associazione Naviglietto, le istanze che le saranno sottoposte dalla lista civica Futura che da Signorini a
Ciocca sembrava comprendere tutto l’arco costituzionale?”. A tale
domanda la Vavassori farebbe intendere implicitamente che sia in
corso un avvicinamento da parte della lista civica Futura. Ciò detto, devo precisare quanto segue.
1 Non vi è mai stato e non vi sarà mai nessun avvicinamento da parte della lista civica Futura nei confronti di Maria Teresa Vavassori poiché
abbiamo una visione dell’attività amministrativa e dell’impegno politico diametralmente opposti.
2 - Stupisce che Maria Teresa Vavassori non abbia smentito tale illazione.
3 - Stupisce, altresì, che il direttore di questo mensile ponga delle
domande sulla base del “chiacchiericcio di paese” senza verificarne la
veridicità ed interpellare i diretti interessati.
Elena Semeraro - Associazione Futura
Gentilissima Elena Semeraro,
nel ringraziarla per l’opportuna precisazione, devo altresì ricordarle che il mestiere del giornalista ha tra le sue caratteristiche fondamentali quella di porre domande. Poiché le “voci” in campo politico non
sono paragonabili al pettegolezzo di cortile, ed avendo l’occasione
di intervistare la consigliera Vavassori, ho ritenuto necessario chiederle conto di quella che era, tra gli addetti ai lavori, una sensazione diffusa. Grazie per avere fatto chiarezza come candidata sindaco di Futura; resta il fatto che Maria Teresa Vavassori, come lei stessa ha notato,
non ha smentito, pur avendone l’occasione ufficiale. Dunque ad essere più stupiti di tutti saranno i lettori.
M.A.
Mancano meno di 150 giorni all’inaugurazione
dell’Expo e c’è ancora molto (tutto?) da fare.
Spettabile Direzione di Tutto Gaggiano
leggo con piacere il bello e promettente articolo dedicato alle Terre dei Navigli e all'Expo, leggo con piacere il grande ottimismo nel creare progetti turistici sul territorio, iniziativa lodevole ma
che secondo me resterà, purtroppo sulla carta. E' vero che al pessimismo della ragione dobbiamo
anteporre l'ottimismo della volontà, ma i presupposti generali di Expo sono al momento negativi
ovvero: come coinvolgere comuni che al momento non sembrano avere nessuna strategia comune
di azione verso Expo? Come far uscire dalle casse comunali soldi da investire in turismo? Se anche
si vincesse il bando chi gestirebbe le risorse e come verrebbero utilizzate?
Il portale Wonderful Expo di Expolora fatica a trovare spazi commerciali, nonostante le grandi
competenze nel settore turistico, le catene alberghiere hanno già ritoccato i prezzi delle camere e
così faranno i nostri bed and breakfast locali, nessuno si è adoperato per fare nessuna attività di formazione sull'incaming turistico sul nostro territorio, i bandi per gestire le attività ristorative all'interno degli spazi Expo sono andati deserti. Sorge quindi una domanda: che fare? Penso che si debba abbandonare l'idea di coinvolgere i comuni su qualsiasi tipo di iniziativa turistica, non ne sono
capaci e non ne hanno le risorse, sono troppo fermi ad un vecchio concetto di gestione della cosa pubblica invece Expo necessita un sussulto di fantasia e creatività. Penso che si debba lavorare
uniti alle attività economiche dei territori, fare formazione mirata all'evento e a creare una rete internazionale per promuovere i territori stessi. Dobbiamo andare a prenderci i turisti direttamente nei
loro luoghi di partenza attraverso l'uso intelligente e continuativo della moderne tecniche di marketing territoriale, di buzz marketing, di club di prodotto e social networking etc. Avviare corsi di
formazione linguistica al di fuori del solito inglese.
Utilizzare le risorse dei giovani per far gestire loro progetti di turismo territoriale, Expo è un evento che parla ai giovani e chi vuole essere in Expo deve parlare il loro linguaggio.
Personalmente ho vissuto due Expo, a Lisbona nel 1998 e a Saragozza nel 2008, ho visto le risorse in campo e ho visto debolezze e virtù di queste manifestazioni, penso di parlare con cognizione di causa visto che da mesi lavoro su progetti educativi legati alla manifestazione. Sono un ottimista di carattere ma vedo molta confusione e tutti che si aggrappano a bandi o a eventi esterni salvifici, non funziona così nelle pianificazioni turistiche non funziona così sulle attività di marketing
territoriale, cinque anni fa proponemmo alla vecchia giunta di Gaggiano la creazione di uno spazio
turistico che promuovesse il territorio e le sue attività, progetto con i costi totalmente a carico nostro e senza gravare sulle casse comunali, i vecchi amministratori ci guardarono con commiserazione come fossimo dei poveri illusi, e ci fecero perdere tempo in riunioni senza capo ne coda e alla
fine decisero di prendere la via più facile ovvero lasciare tutto così senza fare nulla. Ora mancano
meno di 150 giorni all'evento e loro dove sono? Amici della Associazione Terre dei Navigli, lavorate per i giovani e per il territorio, il resto è solo perdita di tempo.
Guerrino Di Benedetto - Gaggiano
3
TERZA PAGINA
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2014
Istallazioni sul territorio
per favorire nuove esplorazioni
A PROPOSITO DI ARTE DIFFUSA / Paolo Ferrari risponde a TuttoGaggiano
E
gregio direttore, rispondo
dopo qualche tempo alla
lettera apparsa sul giornale
Tutto Gaggiano e con questa
m’inserisco nel dibattito che
concerne l’operazione scientifico-artistica da me e dalla mia
équipe progettata e messa in atto sul territorio di Gaggiano.
L’articolo ha un titolo allettante: “Armonie, non basta la parola”.
Anche in relazione al sottile
argomento da quello suscitato
m’è sembrato opportuno esprimere una precisa posizione
estetica e culturale in generale.
L’operazione che ho progettato nel tempo e poi ho realizzato non è tanto quella d’un Museo
all’Aperto, o di altre iniziative in
corso nelle varie dislocazioni qui
citate. Invero solo alcune mi sono note, ma ritengo che questo
lavoro che ho presentato in Comune e che è stato sottoscritto si
discosti notevolmente da quell’idea di abbellimento o decorazione. O anche di Museo nell’Aperto.
Ho presentato un’operazione complessa di ampio respiro
scientifico ed estetico. Sorretta
da studi e ricerche in diversi
campi in cui mi sono applicato:
delle neuroscienze, della psicologia sperimentale e della psicoterapia e naturalmente dell’arte.
E non meno della musica come
pianista e compositore. Inoltre
lavoro a stretto contatto con
l’équipe del Centro Studi Assenza: è un’associazione non-profit
e una grande Installazione abitativa, in cui agiscono Architetti,
Urbanisti, Filosofi, Medici, e Psichiatri – Psicoterapeuti e Analisti, Scenografi e Performer di
teatro, Musicisti di diversa estrazione. Inoltre studiosi di linguistica e di altre discipline che da
anni si misurano con un tema
d’una certa impellenza quale si
mostra in questa fase della nostra storia: quale memoria, quale
apprendimento – o sua estinzione – quale metodo, quale paradigma possiamo applicare alla
conoscenza e anche all’utilizzo
dell’oggetto realtà? Come possiamo contenere questa realtà
che ci sta sfuggendo da tutte le
parti? Quale processo può intervenire perché le nostre menti e
corpi, i nostri pensieri, il nostro
paesaggio, il nostro stesso abitare ed esistere possano essere
compresi, o ri-compresi in altra
cognizione, in modo tale da poter vivere una contemporaneità
speciale, mai emersa precedentemente, e che ogni giorno ci dice un ‘altrimenti’ per lo più incomprensibile nella sua totalità?
Essa ci pone di fronte a sé, noi
con una mente e un pensiero e
soprattutto con un corpo che nasce, cresce e invecchia – oltre le
nostre capacità – secondo certi
processi evolutivi già determina-
ti, e perciò limitati al tempo che
percorriamo e in cui siamo ora, figli d’una storia in parte compiuta… Quale mondo siamo possibilitati a vivere umanamente senza essere messi fuori gioco? Come suscitare diverso pensiero,
quale attività disposte a contenere e trasmettere alle generazioni prossime e future, come
prepararle a questo passaggio, a
cui anche la terra nella sua globalità si sta muovendo, ma a cui occorre maggior cura, differente rispetto all’attuale perché possa
muoversi lungo il suo cammino
naturale non violento, non disastroso e annichilente?
Ciò che mi è dispiaciuto molto della lettera del sig. Caffulli è la
modalità con cui s’è manifestata,
prima sommessamente, poi con
grave svalutazione nel suo argomentare circa ciò che non conosce a fondo. Da una apertura sul
tema dell’arte, si manifesta una
costante e inesorabile ascesa
verso una negatività gratuita, che
porta con sé una sorta di aggressività – non so perché – nei riguardi del nostro lavoro – “tabelloni”– “senza alcun senso” – “cervellotico”, senza una veritiera conoscenza di ciò di cui si parla, se
non proponendo un impatto
senza mediazione da lui nominato ‘estetico’ e armonico. Estrapolando inoltre frasi e termini da
un’introduzione al tema fatta da
un’urbanista di valore che lavora
sul territorio in questione da anni.
Non si tratta di un tema qualsiasi: è un tentativo di dire qualcosa di nuovo e di più aperto
che comprenda queste terre
che tanto ci hanno affascinato,
nello scoprirle. Nel porre alcune
domande con la realtà presente,
con le sue esigenze, anche nell’ipotesi di offrire un nuovo nutri-
mento – non ordinario, almeno
non consueto – a chiunque si
muova in questo antico paesaggio, da far emergere il più possibile con nuovi parametri, oltre
l’antica suggestione d’un’armonia. Esiste l’armonia, o è invenzione, bisogno del nostro cervello di mettere le cose secondo
un ordine prestabilito? La natura
è armonica? La vita è armonica?
ovvero cerca qualcosa che sia il
più possibile comprensivo? O
comunque il pensiero umano è
volto al rendere possibile la vita
conoscendo il mondo che la nutre, arricchendolo se possibile
con i propri mezzi, le proprie invenzioni e scoperte? Armonia è
una necessità o un punto d’arrivo
inconoscibile?
Ma l’evoluzione è un divenire
fuori da ogni organizzazione
d’armonia, essendo mossa dal
caso o da una originaria creazione che è stata ribaltata più volte
giungendo fino a questi giorni
difficili, nel senso della loro
complessità naturale-biologica
da un lato e mentale-psicologica e sociale dall’altro.
L’opera-installazione che ho
costruito sul territorio tiene conto
di queste domande. È lo sviluppo d’una ricerca e della messa a
punto dell’estetica e del pensiero che l’accompagna e la sostiene, superando la necessità d’un
‘accordo’ predeterminato. Facendo a meno d’una sensazione
armonica immediata e semplicistica dell’oggetto proposto:
mette in atto una mediazione
sensibile che apra l’intelletto e
l’affetto ad ulteriori esplorazioni
onde mirare a risposte adeguate
a quanto oggi ci è domandato,
sollecitato dal mondo in evoluzione e contradditorio.
È il tentativo d’una realizzazione sul campo – in questo bel territorio, a più livelli di complessità
così come sono le opere – d’una
‘differenza’ che s’apra su più punti simultaneamente. Ovvero che al
viandante si offra la possibilità
d’una sosta e d’una meditazione
su quest’apertura. Un genere
d’armonia forse sta in questo:
nel comprendere vieppiù l’instabilità e l’impermanenza dell’oggetto che si vive e si osserva,
il suo mancare nella fissità e l’elevarsi a una dimensione meno ripetitiva del quotidiano, nel tentativo di aprirsi e svilupparsi in
ciò che sta per avvenire in ogni
momento dell’essere che ci
concerne e ci trapassa.
Come conseguenza di tutto
TuttoGaggiano
Supplemento mensile di "Ordine e Libertà" in distribuzione gratuita a cura di Editrice Abbiatense srl, vicolo Cortazza 3, Abbiategrasso (Mi). Aut.
trib. Milano 9/8/1945 n. 346 del Registro.
Direttore responsabile: Marco Aziani. Coordinatore: Giuseppe Caffulli.
Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale, Cilavegna (Pv).
Hanno collaborato: Eleonora Aziani, Simona Borgatti, Ilaria Landino,
Mara Marchesi, Alberto Marini, Jacopo Mazzanti, Paolo Migliavacca,
Mariadele Parrinello, Paolo Rossetti, Marina Rosti, Marco Vendramel.
Per la raccolta pubblicitaria: 3385824135 (Antonio Negroni) oppure
3387003027 (Antonio Altimani).
ciò – e di altre considerazioni,
che per ora teniamo in sospeso
– ogni opera è costruita su più livelli, in più tempi, con più stratificazioni complesse e complessive. Ogni opera s’interseca con
le altre in un rapporto di colore e
forme, e significato. In ciascuna
di esse c’è una trasformazione
da stadi analogici a stadi digitali:
da preforme punto a punto – la
realtà che sempre viviamo – a
forme-evento derivate da algoritmi digitali. Da strutture tecnologiche a interventi manuali con
acrilico e modalità varie. Tutt’altro che casuali, ma frutto di pensiero e di esperienza dei sistemi
complessi. In relazione tra loro e
nella relazione di contrappunto
con il territorio senza tuttavia la
semplice interazione diretta con
esso, che non apporterebbe un
ulteriore nutrimento per il viandante. So che ciò implica maggiore apertura del sentimento e
dell’emozione, e anche della
sensibilità immediata estetica.
Ma si tratta d’un balzo, d’un sentimento a più sfaccettature, d’un
venir meno dell’egoicità dell’osservatore. Onde accedere a uno
stadio dell’elaborazione superiore che implica altra intuizione,
altra simbolizzazione, altra chiarezza. In quasi ogni opera compare il segno che mi contraddistingue, un collage di carta millimetrata elaborata come indice
d’una derivazione scientifica razionale oltre che d’un pensiero
artistico capace d’affetto e di libertà.
Mi dispiace per la lunghezza
della lettera che può apparire a
prima vista eccessiva, ma ciò è
dovuto – come spero si sia fatto
evidente – al fatto che il lavoro
che ha comportato questa Installazione è davvero complesso e tende a portarci in campo
dove misurarci con le prove culturali, economiche e politiche
che l’attualità fortemente ci richiede.
Un’ultima cosa che mi sembra d’altronde cosa non da poco, tutte le opere sono Site-specific, e cioè costruite appositamente per l’installazione in generale e talvolta per la singola
parte. Le opere sono date in modo gratuito al Comune per la durata di sei anni eventualmente
rinnovabili. La spesa di ogni loro
parte o fase è sostenuta da alcuni sponsor che per la maggiore
parte hanno relazione con il
Centro Studi Assenza da cui
l’operazione deriva. Comunque,
al termine di tutto ciò mi farebbe
piacere che il sig. Caffulli e
chiunque altro lo desiderasse
venisse a visitare e conoscere il
nostro Centro Studi Assenza a
Milano, che s’apre a un’estetica
ampia e molto gradevole, anche
se non comune, come lo sono
d’altronde le opere sul territorio
e che da questo luogo particolare hanno origine.
Paolo Ferrari
Contratto ai comunali,
terreni e atleti dell’anno
TuttoGaggiano
CORSI E RICORSI
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DICEMBRE 2014
C’ERA UNA VOLTA... Curiosità e notizie dalle cronache del Ponte di 30 anni fa
Mentre la farmacia comunale stava per rasferirsi da Bonirola all’attuale sede
C
he cosa succedeva alla vigilia di Natale (in senso lato, insomma nel mese di
dicembre) di trent’anni fa a Gaggiano? “Il Ponte” dell’epoca, dicembre 1984, ci viene come
sempre in soccorso e ci regala
prima di tutto, in copertina, qualcosa che di questi tempi è invece decisamente fuori moda:
«Nuovo contratto per i dipendenti comunali», è appunto il titolo. Mentre per quelli di oggi
(che restano cimunque tra i lavoratori che possono stare più tranquilli riguardo la conservazione
del proprio posto a tempo intedetrminato, intendiamoci!) ogni
revisione contrattuale che si possa trasformare in miglioramento
del trattamento economico risulta bandita da anni.
Alla pagina 3 scopriamo invece che «La Marianna lascia il posto alle villette». Ma vediamo in
che modo se ne parlava: «I titolari della Marianna (Guerra e soci)
hanno comunque pensato anche al futuro agricolo del rimanente terreno e si sono costruiti
proprio di fronte alle villettine
“agricole” dei Dominoni, che
coltivano le terre della cascina
Cattabrega, una nuova cascina
Marianna assomogliante più a
una voilla bifamiliare tipo “rustico” che non proprio a dei locali
per l’attività agricola».
Un magnifico esempio di informazione utile e trasparente “Il
Ponte” lo offre alla pagina 8 di
quell’edizione di trent’anni fa. Il
titolo dice: «Quattro miliardi già
incassati, col Villandolo si andrà
oltre i cinque». L’occhiello spiega che non si tratta però di incassi effettuati dal Comune (quanto
piacerebbe agli amministratori
di oggi poter contare su questo
tipo di disponibilità!): «Una prima verifica degli introiti dell’ex
Eca di Milano per la vendita dei
terreni a Gaggiano». Quale fosse
lo scopo del giornale, è chiarito
fin dalle prime righe dell’articolo
in questione: «Crediamo di fare
cosa utile a parecchie persone
del nostro Comune (pensiamo ai
tanti agricoltori che, pur a conoscenza di chi ha acquistato, non
sanno quanto si è pagato un tale
terreno, agli operatori economici che così vedono il valore di
mercato del terreno agricolo ap-
plicato...)». A corredo del bell’articolo, c’è poi un pratico
specchietto scritto a mano in
stampatello, che davvero chiede solo di essere letto (e, per noi
che arriviamo trent’anni dopo, riportato almeno in parte). Procediamo dunque con ordine: podere Gaggiano 1 Cascina Maggiore, superficie in pertiche milanesi 950,82, acquirente Gorini,
prezzo 1.070 milioni di lire; Gaggiano 2 Cascina Minore, 371,80
pertiche, acquirente Hatos srl,
prezzo 435 milioni; Molino di
Barate, 29 pertiche, acquirente
Massimo Vicentini, prezzo 86
milioni; Molino del Gaggianello,
49,75 pertiche, acquirente Cesare Camisani, prezzo 100 milioni;
Molino del Cantalupo, 47,76
pertiche, acquirente Rosi Adriana Mereghetti, prezzo 134 milioni; Cascina Camuzzone, 824,3
pertiche, Rosi Adriana Mereghetti, prezzo 1.685 milioni...
Una piccola curiosità è contenuta nel trafiletto dal titolo: «La
farmacia si appresta al trasloco».
L’articolo rivela che c’è «aria di
sgombero in quel della Farmacia
Comunale a Bonirola: si stanno
infatti ultimando i lavori di allestimento del nuovo locale all’interno del Centro Socio Sanitario di
piazza Cavalieri di Vittorio Veneto che sarà la sua sede definitiva»
(come in effetti è ancora oggi).
Un’altra curiosità di carattere
invece personale la troviamo in
una delle pagine di sport. Alla ribalta della cronaca una ragazzina che oggi è fresca di elezione
in Consiglio comunale. Si tratta di
Marzia Zucca, la quale - come
segnalato nel titolo dell’articolo ha conquistato nel 1984 la coppa come miglior sportivo gaggianese, assegnata dal Circolo
Novella 73. Con quale motivazione? È ovviamente specificato
nel sottostante articolo: «Marzia
Zucca, nata il 18 dicembre 1968
(auguri di buon compleanno!,
ndr), già in passato anche in altre
discipline si è sempre segnalata
per la sua tecnica che la contraddistingue. Tale dote, applicata
allo sport da lei prediletto, le ha
permesso di affermarsi, ormai da
alcuni anni, come miglior giocatrice di tennis di Gaggiano. Primeggiare nell’ambito gaggianese è diventato per lei un fatto
normale, ma Marzia, dotata di
ottima tecnica e di buona visione del gioco, è sicuramente in
grado di raggiungere risultati che
vanno oltre l’ambito locale. Pertanti questa segnalazione, oltre a
fissare l’attuale momento del
tennis femminile gaggianese,
vuole essere anche un incoraggiamento e un augurio per l’attività futura». Al secondo posto
Gernana Zanini, terzo Silvano
Sandretti.
M.A.
Ma l’incarico c’è o non c’è?
TuttoGaggiano
ATTUALITÀ E POLITICA
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DICEMBRE 2014
URBANISTICA Interrogazione di Gianluca Bianchi sull’attività svolta da un avvocato
Al Centro Studi Pim non risulta alcuna collaborazione esterna. Ma il sindaco...
A
quale titolo Claudio Venghi,
avvocato e vicesindaco di
Rosate, ha avuto in questi mesi
accesso alle pratiche urbanistiche del Comune di Gaggiano?
Gianluca Bianchi, capogruppo della lista di minoranza “Scegli Gaggiano”, lo ha chiesto al
sindaco Sergio Perfetti. E lo ha
fatto ufficialmente con un’interrogazione presentata mercoledì
17 dicembre, dopo aver ottenuto una nota del Centro Studi Pim
in cui si informa che questa realtà giuridica e associativa, costituita da decine di Comuni della
Provincia di Milano, non ha conferito all’avvocato Venghi alcun
incarico di collaborazione
esterna.
«Risulta che in questi mesi il
dottor Claudio Venghi si è occupato delle questioni urbanistiche di Gaggiano, affiancando
attivamente il sindaco in diverse
riunioni con gli operatori economici del settore ed interloquendo con gli stessi sulle convenzioni in essere e sui più delicati
problemi aperti (tra i quali rientrano ad esempio il centro sportivo di Bonirola, la nuova struttura sociale di Via Marconi, l'area
ex Consorzio, gli orti di San Vito)
- scrive Bianchi a Perfetti - Il sindaco ha confermato tale attività
intervenendo nel mese di novembre su diversi giornali della
zona per affermare che “in merito a Claudio Venghi, ci stiamo
avvalendo della sua professionalità di avvocato in quanto il
Centro Studi Pim gli ha conferito
un incarico per la variante generale al Pgt (Piano di governo del
territorio, ndr) di Gaggiano”».
“Scegli Gaggiano”, considerata la natura “pubblica” del
Centro Studi Pim, «ha attivato
una richiesta di accesso agli atti,
richiedendo al Pim copia dell’incarico conferito all’avvocato
Venghi per la variante del Pgt di
Gaggiano, di cui il sindaco ha
dato notizia», ottenendo il 16
dicembre risposta negativa circa tale conferimento.
Da qui l’interrogazione in cui
si chiede di sapere «perché il
sindaco ha affermato, tramite un
intervento su diversi giornali, un
fatto che non risulta vero in base
alla lettera del Centro Studi Pim»
e appunto a quale titolo, «non
essendovi nessun incarico professionale e quindi nessuna definizione di compiti, di doveri e
di responsabilità», è stata svolta
l’attività riassunta all’inizio dell’interrogazione indirizzata al
sindaco.
A.M.
Claudio Venghi, vicesindaco di Rosate e dirigente del Pd, in visita ad Abbiategrasso
SICUREZZA Botta e risposta tra il consigliere Mattia Zangrossi e l’amministrazione comunale
«Troppi furti, servono videosorveglianza e pattuglie»
«In arrivo altre telecamere e due-tre vigili in più»
B
otta e risposta tra Mattia Zangrossi, consigliere comunale del
gruppo “Scegli Gaggiano”,
e il sindaco Sergio Perfetti.
Formalmente non c’è una
correlazione diretta tra l’interrogazione, presentata il
18 dicembre, e il comunicato stampa diffuso lo
stesso giorno; ma il tema
comune, la sicurezza,
mettono in stretta correlazione i due documenti.
Zangrossi, dopo aver
premesso che «si assiste al
susseguirsi di numerosi
reati e violazioni del patrimonio e della proprietà all’interno del Comune - e
più in generale nelle zone
limitrofe - con una sistematica regolarità che indebolisce il senso di sicurezza
dei cittadini», rileva: «Si
comprende lo sforzo delle forze di polizia locale,
alla quale va il plauso per la
recente operazione che
ha portato il fermo di alcuni sospetti, con purtroppo
due agenti feriti» e «si valuta positivamente la proposta di convocare quanto
prima delle assemblee
pubbliche sul tema con il
coinvolgimento della poli-
zia locale e – auspichiamo
– anche dei carabinieri di
zona, questo in modo da
informare la cittadinanza
sulle misure di contrasto ai
fenomeni criminali poste
in essere e per attivare delle positive occasioni di
confronto».
Da qui tre richieste all’amministrazione comunale. Per prima cosa Zangrossi vuol sapere «se è
stata esaminata la possibilità di ripristinare con ur-
genza il servizio di videosorveglianza nei punti strategici del territorio comunale (principali strade di
entrata ed uscita dal paese
e nei quartieri più isolati
del territorio, come ad
esempio lo svincolo per la
zona ex-Safosa); e, in caso
di risposta affermativa,
con quali costi e tempistiche».
Secondo interrogativo:
«Se, considerati i maggiori
finanziamenti governativi
garantiti alla Unione I Fontanili per il 2014 (circa
80.000 euro in più di
quanto preventivato), venga valutato di utilizzare
parte di questi fondi per
l'organizzazione di un
pattugliamento notturno
da subito ed almeno nei
mesi di gennaio e febbraio
2015, oltre ai futuri investimenti che vedano l’incremento nel medio periodo
dei punti di videosorveglianza».
Infine, «se sono state
poste in essere delle richieste alle forze dell’ordine per potenziare – anche
temporaneamente – il servizio di pattuglia e vigilanza durante le ore notturne
in cui il servizio di polizia
locale non è attivo».
Immediata la replica,
contenuta in una nota inviata dalla segreteria del
sindaco: «L’amministrazione comunale intende
informare i cittadini che,
per contrastare i recenti e
numerosi furti presso le
abitazioni e gli istituti di
credito, continuano i controlli su tutto il territorio attraverso la stretta collaborazione tra carabinieri e I
Fontanili. Attraverso questa cooperazione tra forze
dell’ordine si intende perseguire l’obiettivo di prevenire azioni delinquenziali e di pericolo per l’incolumità dei cittadini e garantire un’attività di controllo continuo sul territorio. La prevenzione rientra
nei progetti di sicurezza
territoriale che l’amministrazione comunale intende potenziare e continuare a mantenere tra le pro-
prie priorità.
La suddetta collaborazione ha di recente portato al sequestro di 2 autoveicoli, più volte segnalati
alle forze dell’ordine per
essersi resi responsabili di
furti, all’arresto di una persona e, grazie all’aumento
del numero di pattuglie in
perlustrazione, alla denuncia di altre 5. A tal proposito, per tranquillizzare la
cittadinanza, informo che
prossimamente l’organico
de I Fontanili verrà implementato di 2/3 unità di
personale e, inoltre, verranno installate ulteriori telecamere di sicurezza sul
territorio comunale per garantire un maggiore controllo e una più pronta risposta alle richieste di sicurezza della cittadinanza. Nel corso del prossimo
mese di gennaio è in programma un incontro pubblico in materia di sicurezza del territorio con l’amministrazione comunale, I
Fontanili, i carabinieri di
Abbiategrasso e di Rosate.
La cittadinanza verrà prontamente informata della
data dell’incontro».
A.M.
Amministrazione solerte
nel cercare di risparmiare
TuttoGaggiano
ATTUALITA’ E POLITICA
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DICEMBRE 2014
DAL CONSIGLIO COMUNALE - Seduta rapida il 24 novembre. E a dicembre? “Sparita”...
Dall’ex vicesindaco però viene sollevato il dubbio che così non sia lecito
L
a questione di maggiore
interesse emersa dal
Consiglio comunale di
Gaggiano riunitosi la sera
di lunedì 24 novembre è
stata quella del risparmio
(almeno momentaneo)
che l'amministrazione,
grazie alla solerzia degli
uffici e all'azione politica
congiunta dell'assessore
alle Finanze, Massimiliano
Allievi, e del sindaco, Sergio Perfetti, ha potuto ottenere rispetto ai debiti
aperti con la Cassa Depositi e Prestiti. Proprio l'assessore aveva chiarito, introducendo il punto 2 all'ordine del giorno, che
«pur essendo la situazione debitoria del Comune
in graduale diminuzione
perché ormai dal 2010 non
sono più stati accesi mutui, per un totale che in Bilancio ammonta comunque a 9 milioni di euro con
un'esposizione di cassa
che in certi momenti raggiunge picchi di 2 milioni,
si è deciso di cogliere
l'opportunità offerta dalla
Cassa Depositi e Prestiti di
poter rinegoziare alcuni
mutui entro il periodo 9-26
novembre. Grazie al prezioso supporto del personale dell'Ufficio Tributi - ha
specificato l'assessore abbiamo potuto aderire
all'invito per 8 situazioni
per le quali ci è stato consentito di rinegoziare appunto sia la durata che il
tasso di interesse. In concreto abbiamo colto la
possibilità di risparmiare
circa 48 mila euro sul secondo semestre 2014 e
poi altri 40 mila sull'anno
2015». Una scelta benedetta dal sindaco: «Si trattava certamente di un'opportunità da cogliere - ha
rimarcato Perfetti - bisognava correre ma è stato
importante arrivarci per
poter utilizzare la piccola
risorsa che ne è derivata».
È stato allora che il capogruppo di Scegli Gag-
Qui e in basso a sinistra, due momenti del Consiglio comunale di fine novembre. Il prossimo dovrebbe essere a gennaio
giano, Gianluca Bianchi,
ha posto una questione
piuttosto delicata: «Se ho
capito bene, questi 47
mila euro che momentaneamente vengono risparmiati vanno a copertura del Bilancio corrente,
ma se è così ho forti dubbi sulla legittimità di tale
operazione, perché sia la
circolare specifica della
Cassa Depositi e Prestiti,
sia una serie di pareri
espressi (non ultimo uno
della Corte dei Conti del
Piemonte interpellata dal
Commissario del Comune
di Asti) , sia perfino l'articolo 119 della Costituzione indicano in modo
chiaro e univoco che le
somme risparmiate derivanti dalla rinegoziazione
dei mutui devono andare
o a finanziare investimenti, oppure a chiudere altri
mutui, cosa che è anche
abbastanza logica».
L'obiezione di Bianchi,
dopo qualche perplessità
manifestata dal ragioniere
capo del Comune, presente in aula, il quale ha ribadito di avere già
espresso il proprio parere
tecnico favorevole così
come lo era stato quello
del revisore dei conti, non
è però servita a dissuadere la maggioranza dal pro-
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Dopo una breve sospensione dei lavori, il sindaco
Perfetti alla ripresa ha annunciato di voler dare la
massima fiducia ai tecnici
che già si erano espressi
ed ha chiesto ai consiglieri di esprimere il proprio
voto: compatta la maggioranza nell'approvare la
decisione, così come i tre
consiglieri di Scegli Gaggiano nell'esprimere voto
contrario.
Il tutto, per la cronaca,
ripreso con il suo tablet
dalla candidata sindaco
della lista civica Futura,
Elena Semeraro, dopo la
richiesta di poter effettuare le riprese per la trasmissione in streaming
del Consiglio comunale
ed il diniego dell'amministrazione comunale, di
fronte al quale Futura aveva annunciato sul proprio
profilo facebook che
avrebbe
proceduto
ugualmente, con o senza
permesso, alla registrazione video.
Cosa che è potuta avvenire di fatto dopo che il
sindaco Perfetti ha tenuto
a precisare, in apertura,
che non si intendeva impedire tale azione, ma
specificare che occorre,
formalmente, stilare ed
approvare un apposito
regolamento in base al
quale sarà la stessa amministrazione comunale,
entro qualche mese, a
provvedere alle riprese e
alla trasmissione in rete
delle immagini in diretta
delle sedute consiliari.
M.A.
Doppio assalto ai bancomat:
un’esplosione e una spaccata
TuttoGaggiano
7
CRONACHE
DICEMBRE 2014
GAGGIANO Banditi scatenati nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana
Forse due bande diverse in azione a distanza di due ore l’una dall’altra
F
ar west a Gaggiano nella
notte tra venerdì scorso,
12 dicembre ,e sabato 13.
Infatti, in un lasso di tempo
che va dalle 3.20 alle 5 dure sportelli bancomat sono
stati presi d’assalto dai
malviventi.
Si tratta della cassa continua dell’Intesa San Paolo
di via Salvo D’Acquisto e
dello sportello della Popolare di Milano di via Carroccio. Nel primo caso i componenti della banda hanno
fatto esplodere il bancomat con il metodo della saturazione a gas. Ma la blindatura della vetrina ha retto
all’onda d’urto della deflagrazione, non contenti i
malviventi hanno quindi
cercato di spaccare con
mazze e picconi i cristalli
della vetrina blindata accanto, per aprirsi un varco
entrare nell’agenzia e provare a forzarlo dall’interno.
La resistenza del vetro al loro assalto si è dimostrata
superiore alla loro prima
valutazione, sono comunque riusciti a fare un foro di
sessanta settanta centimetri di diametro e sono anche riusciti ad entrare all’interno, dove hanno potuto
verificare che il dispositivo
anche se danneggiato era
intatto e non si era aperto
come forse loro avrebbero
sperato.
Il tempo impiegato però per praticare il foro nella
vetrina blindata multistrato,
sommato a quello che sarebbe servito per scardinare lo sportello di carico del
dispositivo, li avrebbe
probabilmente messi a rischio di essere catturati sul
posto dalle pattuglie dei
carabinieri di lì a poco sarebbero arrivate, una preoccupazione che li fatti e
propendere per la fuga.
Nel secondo caso invece i malviventi hanno scelto la classica “spaccata”. Il
colpo deve essere stato
pianificato con metodo:
probabilmente nel tardo
pomeriggio o nella serata
di venerdì, sono state parcheggiate in tempi diversi
due vetture proprio di
fronte alla vetrina dello
sportello, le stesse utilizzate poi dalla banda per
scappare.
Come hanno fatto a
sfondare la vetrina?
Gli autori del colpo,
probabilmente non gli
stessi che erano entrati in
azione due ore prima, hanno piazzato davanti alla
banca le due gigantesche
fioriere, utilizzate come
ariete e spinte contro la sa-
racinesca da un grosso fuoristrada che ha agito in retromarcia. In questo modo
sono riusciti a deformare la
parte frontale di metallo
della blindatura, dopodiché hanno agganciato con
dei ramponi i bordi della
blindatura e sempre con
l’aiuto dello stesso mezzo
che questa volta ha agito in
trazione, hanno strappato
tutta la parte frontale.
Nello stesso istante altri
complici si sono introdotti
nell’agenzia concentrando
le loro attenzioni sul dispositivo dallo sportello di carico delle banconote. In
questo caso il colpo è riuscito: in pochissimi minuti
hanno aperto il portello e
svuotato tutti i cassetti con
le banconote, che erano
state caricate nel tardo pomeriggio di venerdì in previsione del fine settimana,
caldo dal punto di vista
degli acquisti natalizi.
Al momento non si conosce l’esatta entità del
danno subito dall’agenzia,
da un primo esame sommario ammonterebbe a diverse decine di migliaia di
euro. Gli inquirenti stanno
vagliando alcuni elementi
importanti, compreso il racconto di alcuni residenti,
svegliati dal boato dell’esplosione, che hanno
sentito i componenti della
banda allontanarsi dal luogo del delitto dando ordini
in perfetto italiano. Un particolare che potrebbe rivelarsi utile per capire in quali
ambienti indirizzare le ri-
cerche. Altra circostanza:
alcuni automobilisti di rientro a casa nelle prime ore
del mattino avrebbero notato una macchina, con tanto di vetri oscurati, aggirarsi
in modo sospetto proprio
per le vie del centro. Che
fosse proprio quella utilizzata dal commando?
El.A.
TuttoGaggiano
FOCUS
8
TuttoGaggian
DICEMBRE 2014
AGENTI AL SERVIZIO DE
IL GIORNO DELLA CATTURA La segnalazione era partita il 4 dicembre dai cittadini di Gudo
Non si è arreso nemmeno davanti all’auto della pl
E’
partito da Gudo Visconti,
paese flagellato dai furti
dove, proprio alcune settimane fa, si era tenuto un incontro
con le forze dell’ordine, l’inseguimento dell’auto (una Mazda 3), a bordo della quale si
trovava il 38enne arrestato giovedì 4 dicembre dai carabinieri e sospettato di appartenere
alla banda dei ladri che da
qualche mese a questa parte
imperversano sul territorio. Una
parte del merito nella cattura
di Giuseppe Nigro, 38enne di
etnia Sinti, domiciliato in un
campo nomadi di Asti, va dunque ai cittadini che, adeguatamente istruiti dai vertici dell’Arma (protagonisti dell’incontro
sulla sicurezza sopra citato),
non appena si sono accorti
della presenza di due persone
sospette hanno immediatamente allertato i carabinieri
della Stazione di Rosate, competenti per territorio. Che cosa
ci facessero, intorno alle 10,
quei due sconosciuti in giro
per Gudo Visconti - uno a piedi a suonare citofoni e campanelli e l’altro che lo seguiva a
breve distanza con un macchinone di grossa cilindrata - molte persone del paese se lo sono chiesto, qualcuno, per fortuna, non si è limitato a scriverlo, magari su Facebook, ma ha
alzato la cornetta del telefono
facendolo presente in primis a
chi di dovere. La segnalazione
è stata recepita: i carabinieri
hanno chiesto il supporto della
polizia locale I Fontanili (che ha
sede a Vigano di Gaggiano e
comprende anche i colleghi di
Noviglio e Besate) e quando si
sono presentati in paese ecco
che l’uomo alla guida della
2004 Mazda 3 è partito a tutta
velocità in direzione proprio di
Vigano, subito inseguito dai
militari. L’altro invece si è dileguato a piedi per le vie del
paese, dal momento che la sua
presenza era riuscita a passare
inosservata agli occhi dei militari. Il fuggitivo è stato intercettato dalla pattuglia degli agenti
partiti da Vigano che però non
sono riusciti a fermare la sua
folle corsa. Ci sono riusciti invece i vigili della seconda auto,
quella proveniente da Besate,
che sì è trovata di fronte alla
Mazda 3 tra Vigano e Rosate.
Per evitare di perderlo, i due
agenti hanno puntato con decisione verso la Mazda per
sbarrarle la strada. Così l’auto in
fuga e quella della polizia locale si sono scontrate frontalmente in via del Ciliegi, e quello che
scappava è stato fermato e arrestato dai carabinieri prima
del trasferimento all’ospedale
San Paolo in ambulanza. Come
anticipato, si tratta di un 38enne domiciliato in un campo
rom del Piemontese. Non ap-
pena si sarà ripreso dovrà spiegare un bel po’ di cose agli inquirenti: a cominciare dal motivo della fuga e la ragione della
sua permanenza, prolungata,
in quel di Gudo Visconti. Occorreranno ulteriori indagini
per capire se vi sia un legame
tra il soggetto fermato e i numerosi furti commessi in tutto il
territorio dell’Abbiatense nelle
ultime settimane, di certo le
modalità di azione e la reazione del pregiudicato, valgono
più di qualche sospetto.
In questo caso, la catena di
collaborazione tra cittadini e
forze dell’ordine è funzionata
nel migliore dei modi, così come il coordinamento tra cara-
binieri e agenti di polizia locale. Si sta cercando il complice,
notato da parecchi abitanti ai
quali aveva suonato il citofono
presentandosi come fantomatico venditore di enciclopedie. L’uomo ora è agli arresti
domiciliari con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico
ufficiale, ma anche perché trovato in possesso di uno strumento in grado di intercettare
le conversazioni via radio delle
forze dell’ordine.
Subito dopo lo scontro i due
agenti coraggiosi a loro volta
erano stati in ospedale poiché
feriti nell’impatto con la macchina del fuggitivo.
El.A.
IL PRECEDENTE I vigili ci erano già andati vicini un mese fa
Lo stesso agente aveva fermato la Bmw dei furti
D
omenica, 16 novembre alle 17.30,
gli agenti appartenenti al corpo di
polizia locale i Fontanili erano riusciti a
fermare la cosiddetta Bmw dei furti,
però i tre soggetti a bordo se l’erano
data a gambe. L’aliquota dell’Unione
aveva infatti individuato l’auto ricercata
a Vermezzo, lungo via Tavolera, ma alla
vista dei vigili il conducente, che viaggiava in compagnia di altri due uomini
ha ingranato la marcia ingaggiando così
un inseguimento con gli agenti, che nel
frattempo avevano chiesto aiuto ai carabinieri. Dalle prime informazioni inviate via radio si è avuta la certezza che
la macchina fosse già stata segnalata,
poiché notata più volte in zone dove
che erano stati messi a segno furti. Una
volta usciti da Vermezzo, i tre della
banda hanno imboccato la provinciale
in direzione di Rosate; nelle fasi concitate della fuga i ladri a bordo della Bmw
scura hanno anche speronato un’altra
macchina di passaggio, fortunatamente senza conseguenza per la persona
che si trovava al volante. Ad un certo
punto la vettura inseguita ha piegato
verso Caselle di Morimondo, sempre
tallonata dalla gazzella della polizia locale, arrivata però in prossimità delle
prime case è intervenuto un altro repentino cambio di direzione: i malviventi hanno così cercato di puntare
verso Castelletto in un ultimo disperato
tentativo di scartare verso destra per
distanziare la volante, imboccando a
tutta velocità la strada che attraversa la
frazione e poi porta fino al ponte sul
Naviglio e dunque ad Abbiategrasso.
La brusca manovra ha fatto perdere il
controllo della Bmw, finita in derapata
quasi di traverso alla carreggiata, il successivo tentativo di correggere la sbandata poi ha provocato la definitiva perdita di controllo della potente berlina
uscita di strada e finita nel prato. I tre a
bordo alti di statura, magri completamente vestiti di nero e con una agilità
da lasciare sorpresi, in meno di un secondo, sono sgusciati fuori dalla macchina per scappare a piedi facendo
perdere le loro tracce dentro un cantiere. La Scientifica ha ispezionato con
cura la macchina notando da subito
che la targa anteriore era diversa dalla
posteriore, una terza targa era nel baule
assieme a computer portatili, altri guanti, felpe nere, coperte, corde, ed un
flessibile per tagliare le inferriate, con il
motore ancora tiepido (segno che era
appena stato utilizzato per qualche
colpo). Non è tutto. La macchina è risultata rubata e il numero di telaio non
coincide con nessuna delle tre targhe
anche queste provento di furto. Il veicolo è stato sequestrato e portato presso la caserma dei carabinieri di Abbiategrasso a disposizione dell’autorità
giudiziaria competente.
Uno degli agenti intervenuti in quella circostanza è lo stesso che di lì a poco avrebbe catturato il 38enne, autore
dell’ennesimo, spericolato, inseguimenti.
El.A.
TuttoGaggiano
FOCUS
DICEMBRE 2014
O DELLA COMUNITÀ
Gudo
ENCOMIO Il riconoscimento ufficiale per i due agenti coraggiosi
a pl
La presidente: «Una cerimonia è il minimo»
agenti di polizia locacercando il complice,
a parecchi abitanti ai
va suonato il citofono
ndosi come fantomaditore di enciclopemo ora è agli arresti
ari con l’accusa di leesistenza a pubblico
ma anche perché tropossesso di uno strugrado di intercettare
sazioni via radio delle
l’ordine.
opo lo scontro i due
oraggiosi a loro volta
ti in ospedale poiché
’impatto con la macfuggitivo.
El.A.
urti
utilizzato per qualche
tutto. La macchina è riil numero di telaio non
essuna delle tre targhe
provento di furto. Il veiuestrato e portato presei carabinieri di Abbiaposizione dell’autorità
petente.
genti intervenuti in quello stesso che di lì a poturato il 38enne, autore
spericolato, inseguiEl.A.
N
on hanno esitato a mettere in
pericolo la loro incolumità
pur di assicurare alla giustizia un
malvivente. Per questo motivo il
sindaco di Noviglio Nadia Verduci, in qualità di presidente
dell’Unione I Fontanili, ha insignito i due agenti del consorzio
di polizia locale, intervenuti giovedì, 4 dicembre a Vigano di
Gaggiano, con un encomio ufficiale. Il riconoscimento arriva al
termine di una brillante operazione di polizia che ha portato
all’arresto di un soggetto, fortemente indiziato di essere dedito
ai furti in appartamento.
«Tale operazione, che ha visto coinvolto anche personale
dell’Arma dei carabinieri. è ulteriore riprova dell’efficacia e
dell’efficienza del servizio in
cooperazione sinergica con le
altre forze dell’ordine, che quotidianamente viene offerto ai cittadini - ha aggiunto la Verduci
nel motivare l’encomio - Ad essi
va il mio plauso e la mia più alta
considerazione nonché i più
sinceri auguri di pronta guarigione. Tutte queste attività di sinergia in tempo reale tra i cittadini e
le forze dell’ordine, oltre al ricorso a tutte le tecnologie e
mezzi di cui l’ Unione dispone,
sono un esempio concreto di
come si possa arrivare a risultati
concreti nel contrasto alla microcriminalità dilagante; come
ne sono testimonianza le diverse
operazioni condotte con successo di recente dalla nostra polizia locale. Invitiamo pertanto
tutti i cittadini dei Comuni ade-
renti all’Unione a non esitare a
segnalare, sempre e comunque,
ed in tempo reale persone,
comportamenti sospetti ed anomali sul territorio perché solo in
questo spirito di polizia partecipata è possibile avere una presenza puntuale delle forze
dell’ordine nelle situazioni più a
rischio.
Infine, come presidente
dell’Unione “I Fontanili”, ho
provveduto a trasmettere una
nota di encomio agli agenti impegnati nell’operazione, oltre
che al comandante, agli ufficiali
ed agenti tutti del corpo di polizia locale, così come da sindaco
di Noviglio comune fondatore
della stessa. Anche Gaggiano e
Besate, paesi componenti della
stessa Unione attraverso i loro rispettivi primi cittadini, Sergio
Perfetti e Mariarosa Codegoni,
hanno espresso direttamente
l’apprezzamento ed il ringraziamento agli agenti.
Inoltre nella seduta di giunta
dell’Unione dello scorso 9 dicembre, si è deciso di proporre
con una lettera indirizzata alla
Regione Lombardia e più precisamente alla “direzione generale
sicurezza e sistema di polizia locale”, una richiesta di onorificenza per meriti speciali ai due
agenti che hanno riportato lesioni importanti durante l’operazione, terminata con l’arresto di un
malvivente. Pensiamo che un encomio con cerimonia pubblica
possa essere il minimo ringraziamento a loro dovuto!.
El.A
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Furti e truffe regali di Natale
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TuttoGaggiano
CRONACHE
DICEMBRE 2014
UNIONE I FONTANILI E CARABINIERI - L’assemblea di giovedì 11 a Vermezzo
Il comandante della polizia locale Alessandro Ghizzardi insieme a quelli delle
stazioni Carabinieri di Abbiategrasso e Rosate per dare consigli alla gente
L’
ondata di furti che sta
flagellando chi più chi
meno tutti i paesi del
sudovest Milano sembra
non avere fine, i raid dei
malviventi che le forze dell’ordine verbalizzano e catalogano con il termine
specifico di “reati predatori” si manifestano in varie
forme, dal furto sulle autovetture (ad esempio proprio in questi ultimi giorni si
segnalano rotture di vetri
per asportare i dispositivi
Telepass e si consiglia quindi di non lasciarli in vista),
alle truffe di vario genere
soprattutto ai danni degli
anziani, alle irruzioni nelle
abitazioni.
Sembrerebbero invece
diminuite le rapine nelle
banche e negli uffici postali, anche se non mancano
casi che ci ricordano che le
statistiche affermano sempre la regola del “mezzo
pollo a testa”, mentre ad
esempio nella notte tra venerdì e sabato proprio a
Gaggiano sono stati due gli
sportelli bancomat fatti saltare.
Di questi problemi e
della situazione di malessere, per non dire preoccupazione, della popolazione si è parlato giovedì 11
dicembre a Vermezzo, dove nella sala delle adunanze era stata indetta una
pubblica assemblea cui era
invitata la cittadinanza.
Presenti oltre una cinquantina di residenti ed al
tavolo dei relatori Gabriella
Raimondo, sindaco di Zelo, Andrea Cipullo e Valentino Molino, sindaco e vicesindaco di Vermezzo, il
maresciallo Stefanelli (comandante della stazione
Carabinieri di Abbiategrasso) e il maresciallo Spinozzi (di quella di Rosate) ed
Alessandro Ghizzardi, comandante della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni i Fontanili.
Come già ascoltato in altre assemblee cittadine
(prossimamente, a gennaio, ne sarà convocata una
anche a Gaggiano), i consigli che le forze dell’ordine
danno alla gente sono più
o meno i soliti. Di questo
fenomeno di impennata
dei reati è complice anche
la grave crisi economica
che spinge soggetti che vi
sono predisposti a delinquere per realizzare quanto serve per vivere in alternativa ad un lavoro che si è
perso o si fatica a trovare.
Una manovalanza del crimine che va a sommarsi a
chi il predone lo fa per
scelta di vita o per tradizione culturale. Inoltre il periodo invernale nel quale le
giornate si accorciano e la
prospettiva del Natale che
stimola le “esigenze” di chi
vive di espedienti sembrano essere particolarmente
propizi per innescare questa dinamica.
Ben vengano quindi tutti i dispositivi tecnologici,
gli impianti di allarme di vario genere, le inferriate ai
piani bassi o nelle villette e
tutto quello che può rendere più difficoltosa l’intru-
sione nelle abitazioni, ben
vengano anche
le telecamere
sulle strade (anche se francamente questo
mezzo
che
spesso viene
citato come la
panacea
di
ogni problema,
allo stato dei
fatti si rivela più
di aiuto in sede
giudiziaria che
non come effettivo deterrente).
Il fenomeno
dei furti negli
appartamenti in
genere - dicono le statistiche dei militari - è una forma di reato che vede il suo
picco massimo proprio a
dicembre: trascorso il periodo natalizio tende a diminuire sensibilmente, anche se non si interrompe
mai del tutto. Continuano
invece con la stessa percentuale standard le truffe
di vario genere, comprese
anche quelle legate al Co-
dice della Strada.
Sempre a parere delle
forze dell’ordine, l’unico
modo per porre un efficace contrasto a questo
odioso fenomeno è la riscoperta di un senso di appartenenza al proprio paese ed al territorio in genere:
tutti noi dobbiamo fare uno
sforzo per essere meno indifferenti, con il rischio di
sembrare eccessivamente
curiosi, ma solo in questo
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modo, facendo di noi tante
piccole sentinelle del nostro territorio, possiamo
fornire quella rete capillare
di informazioni che permettono alle forze dell’ordine, che sono i soli soggetti preposti, di contrastare i malintenzionati.
La richiesta di collaborazione che i militari fanno è
quella di sempre: prestateci i vostri occhi, che sono
migliaia, molti di più di
quelli che possiamo avere
noi, la vostra presenza ed
esperienza sul territorio,
voi sapete se quella persona o quella macchina parcheggiata sotto casa, oppure che procede lentamente con fare sospetto, è
di un vicino o di un residente in paese, oppure è sconosciuta a tutti e potenzialmente portatrice di guai...
Tenetevi sotto mano o memorizzate sui vostri telefoni
i numeri dei carabinieri o
della polizia locale, siate
rapidi e non esitate a telefonare per segnalare, tutto il
resto spetta alle forze dell’ordine, e naturalmente voi
cittadini non dovete assumervi rischi personali.
Sintomatico è il caso di
Gudo Visconti-Gaggiano
di un paio di settimane fa,
quando una segnalazione
tempestiva ha permesso di
eliminare un delinquente
ed una vettura attrezzata
per fuggire rapidamente
dopo avere messo a segno
furti o rapine.
Per concludere la serata
trascorsa a Vermezzo, le
forze dell’ordine hanno ripetuto i classici suggerimenti ai presenti, ricordando loro che la procedura
che si dimostra più efficace
è quella di uscire dalla nostra indifferenza; il fenomeno dei furti e delle truffe, infatti, anche se non si potrà
eliminare totalmente, si
può drasticamente limitare
con una rapida informazione alle caserme dei Carabinieri o al comando di Polizia Locale del territorio, ed
un successivo controllo
qualificato da parte di personale specializzato delle
anomalie segnalate farà la
propria parte in modo efficace.
«Aiutateci ed aiutiamoci
e tutti a vario livello, ne trarremo sicuramente un beneficio!», hanno concluso
unanimi i rappresentanti
delle forze dell’ordine.
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CRONACHE
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2014
11
INCIDENTE STRADALE - Giovedì 18 intorno alle 13 all’incrocio di via De Gasperi
Cicloamatori in gruppo che superano la coda di macchine al semaforo: un
classico. Ma stavolta scatta il verde, l’auto parte e il ciclista finisce in ospedale
C
he fosse un incrocio
fortemente indiziato
di un probabile sinistro tra autovetture e ciclisti
cicloamatori, si sapeva da
tempo. Stiamo parlando
dell’intersezione tra le vie
De Gasperi-Volta con la via
Leonardo da Vinci (la circonvallazione sud di Gaggiano). Oltretutto anche
l’orario, poco dopo le 13,
era quello critico.
Purtroppo quello che
più di una volta si era ipotizzato e che si temeva è
accaduto: come ogni giorno, anche giovedì 18 dicembre si è ripresentato il
solito folto gruppo di cicloamatori che transita in
quel punto, spesso non rispettando il codice della
strada, ed anche questa
volta è passato, un po’ a sinistra ed un po’ a destra,
superando la colonna della
auto ferme in attesa del semaforo verde (ricordiamo
che quel semaforo è provvisto di una telecamera che
sanziona chi transita con il
rosso).
La prima delle vetture
ferme in fila che arrivava sulla via Leonardo da Vinci, da
sud e diretta verso la provinciale 59 che costeggia il
Naviglio, era una Mercedes
classe A, con al volante una
donna pronta per svoltare
alla sua destra in via Volta in
direzione di Bonirola.
Una volta scattato il disco verde del semaforo,
l’auto della donna si è messa in marcia, ma si trovava
praticamente circondata
dai ciclisti che arrivavano
da ogni lato; tra questi, il
primo di quelli alla sua destra ha provato a sorpassare
sula destra la sua vettura,
con l’intenzione di proseguire diritto come è abitudine.
La bicicletta da corsa
dello sportivo, residente a
Milano, ha dunque urtato la
fiancata destra della vettura, rompendo lo specchietto retrovisore esterno,
e l’uomo, cadendo finiva
con la ruota della bicicletta
sotto a quella anteriore destra dell’auto.
Il ciclista è stato così
proiettato un paio di metri
più in avanti ed è caduto
pesantemente al centro
della carreggiata, subito
soccorso dai numerosi
amici che erano con lui e
che per maggiore sicurez-
za decidevano di chiamare il 118, mentre altre persone che in quel momento
stavano uscendo da una vi-
cina pizzeria dopo avere
terminato il pranzo, hanno
chiamato la Polizia Locale
che in pochi minuti era sul
posto, ben prima dell’arrivo dell’ambulanza, che è
arrivata solo dopo una
buona mezz’ora dalla prima chiamata.
Fortunatamente le condisioni dell’infortunato si
sono rivelate meno gravi rispetto alle apparenze: il ciclista è sempre rimasto cosciente e, dopo essere stato immobilizzato su una
barella spinale, è stato caricato in ambulanza e dopo
le prime cure è stato portato in codice verde all’Humanitas si Rozzano.
Rilievi, verbalizzazioni e
raccolta delle testimonianze, da parte della Polizia
locale dell’Unione i Fontanili, cui spetterà anche stabilire l’esatta dinamica del
sinistro e le relative responsabilità. Il colmo è che la
conducente si è presa pure un sacco di parole...
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In scena una storia sentita
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COMUNITA’ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2014
LA STAGIONE TEATRALE - La Compagnia “Favolafolle” applauditissima al debutto
“La mia Patria è il mondo intero”, produzione locale, conquista il pubblico
N
ella fredda serata
del 13 dicembre è
andato in scena all'auditorium di Gaggiano il
primo spettacolo stagionale della compagnia teatrale FavolaFolle, sua nuova produzione dal titolo
“La mia Patria è il mondo
intero”.
La storia raccontata sul
palcoscenico appare fin
da subito affascinante: nel
1894 un ragazzo italiano
di Motta Visconti ha ucciso il presidente della repubblica francese in nome dei suoi ideali anarchici, e ora trascorre i suoi ultimi giorni di carcere in attesa del processo e della
quantomai probabile pena capitale.
Per capire a fondo il valore di quest'opera bisogna lasciare da parte le risate da commedia, e calarsi in quello che è un vero e proprio dramma umano. La bravura degli attori
risulta tangibile quando ci
si rende conto di essere
davvero coinvolti dai numerosi dialoghi che animano il racconto e dai risvolti che questi hanno sui
personaggi, e in parte anche sugli spettatori.
I temi fondamentali come la lotta tra ricchi e poveri, l'uguglianza sociale e
la libertà individuale appaiono attuali anche ai
giorni nostri, e perciò è
stato facile lasciarsi trasportare dalle parole dei
protagonisti.
La narrazione procede
con grande dinamismo e,
nonostante l'impronta
drammatica del soggetto
rappresentato, non risulta
mai pesante.
C'è anche spazio per
concedersi qualche sorriso per il sarcasmo che
permea le battute del giovane anarchico.
Se dovessi scegliere
due aggettivi per descrivere lo spettacolo utilizzerei "equilibrio", in riferimento ai toni del racconto, e "intensità", per la forza della narrazione.
Un plauso quindi ai ragazzi della compagnia Favolafolle per ciò che sono
riusciti a mettere in scena
con passione, e un sentito
"in bocca al lupo" per le
prossime rappresentazioni. Il pubblico, del resto,
ha ricambiato la loro bravura con i più calorosi applausi.
Jacopo Mazzanti
Il prossimo
spettacolo
Sabato 20 dicembre
alle 21 in Auditorium, in
scena il giovane musicista gaggianese Luciano
Pizzolante che presenta
il suo spettacolo dal titolo “Acoustic solo guitar”.
Ingresso euro 5.
DAL NAVIGLIO GRANDE AL TAMIGI - Note di cronaca e curiosità dalla nostra “inviata” a Londra
Tutta l’atmosfera del Natale al “Winter WonderLand”
“Christmas is coming” - il Natale
sta arrivando - è la frase che era apparsa a fine ottobre un po’ ovunque e con essa il sentimento festaiolo aveva iniziato a diffondersi
come una sorta di “epidemia”. Ma
solo con la fine di novembre sono
iniziati i veri e propri festeggiamenti: Londra si è dunque rivestita
di mille luci e di mille colori natalizi.
Ogni angolo della città ha scelto il suo modo per dare il “benvenuto” al Natale e non è possibile
fare una classifica delle “attrazioni
da non perdere assolutamente”.
Tuttavia c’è un luogo che davvero non può proprio essere trascurato se ci trova a Londra in questo periodo: si tratta di “Winter
WonderLand”, parco divertimenti
allestito all’interno di Hyde Park.
Forse definirlo parco divertimenti è riduttivo. Nato come “Villaggio di Babbo Natale”, è diventato una delle mete natalizie più
spettacolari di Londra, dove divertimento, attrazioni e frenesia hanno luogo e sia adulti che bambini
possono lasciarsi avvolgere e tra-
volgere da questa contagiosa atmosfera natalizia.
Le cose da fare sono moltissime: pattinare sulla pista che circonda il vittoriano palco dell’orchestra, entrare nel Magico Regno
di Ghiaccio (“Magical Ice Kingdom”) con le sue foreste, sculture e il suo scintillante castello, il tut-
to interamente intagliato nel ghiaccio, lasciarsi entusiasmare dagli
spettacoli circensi, visitare la città
di Babbo Natale ed incontrarlo di
persona o salire sulla ruota panoramica (“Giant Observation Wheel”)
e librarsi a 60 metri di altezza, godendosi la vista in comode cabine
riscaldate.
E come se non bastasse, si possono trovare molte altre attrazioni:
per i più piccini giostre, caroselli,
case degli specchi, mentre per i
più grandi, amanti del rischio,
adrenaliniche montagne russe.
Inoltre, chi fosse ancora alla ricerca di regali di Natale per parenti e amici, si può perdere tra gli oltre 200 chalet di legno dei mercatini di Natale, dove sicuramente
troverà il dono perfetto! Oppure,
se per le temperature invernali e il
tanto divertimento, il freddo e la
fame cominciassero a farsi sentire,
ci si può ristorare , sorseggiando
del vin brulé o della cioccolata
calda o provando qualche tipica
pietanza tedesca nel Villaggio Bavarese.
L’ingresso a Winter Wonderland
è gratuito, ma fate attenzione a
non recarvi nel tardo pomeriggio,
soprattutto nei fine settimana, perché l’elevato afflusso di gente obbliga la polizia locale a chiudere
gli accessi per questioni di sicurezza. “Enjoy the visit!”.
Ilaria Landino
La vita
che viene
Sabato 6 dicembre è nato
Edoardo, secondogenito
della nostra collaboratrice
Ilaria e di Teo, i gaggianesi
attualmente trasferiti a Londra, dove è avvenuto il lieto evento: a loro e a Riccardo le più affettuose felicitazioni e al nuovo arrivato
auguri di ogni bene.
La vita
che va
Mercoledì 17 dicembre è
morta, dopo lunga malattia, la mamma di Antonella e suocera del nostro
Giuseppe Caffulli.
A loro e ai loro cari le più
sentite condoglianze.
Sem stacca la spina
TuttoGaggiano
COMUNITÀ E TERRITORIO
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DICEMBRE 2014
ARTIGIANATO Orgoglioso dei suoi 30 e più anni di attività
Tutti in paese lo conoscono con questo soprannome
È Settimo Albanese, elettricista (anche) del Comune
S
em, nome d’arte di Settimo Albanese, smette
di fare l’elettricista dopo
trent’anni e passa di attività
continua per gran parte dei
quali ha lavorato (anche)
per il Comune tanto da
passare, agli occhi di molti,
per un tecnico sul libro paga del Municipio.
Lo hanno premiato alla
Scala, e lì sono stati precisi:
trentaquattro anni d’artigianato, sentenzia la Camera
di Commercio di Milano
nel consegnarli targa e diploma.
Dopo di che, passa nelle mani dell’Inps, va a gonfiare le fila dei pensionati.
“Non proprio”, ci tiene a
precisare: mentre lascia al
figlio Marco gli onori e gli
oneri della sua ditta, la Elettric Sem che diventa una
piccola società fra due,
Settimo e Marco, continua
con maggior agio a prendersi cura del suo passatempo preferito, che sono
le auto d’epoca e del furgoncino (d’epoca anche
lui, uscito dalle officine
della Volkswagen negli anni Settanta) che ha attrez-
zato per rifocillare i visitatori dei raduni d’auto
d’epoca con panini, salamelle, arancini siciliani,
cannoli e bibite.
Sem, quindi, ci lascia,
nel senso che si è detto sopra.
Originario di Bollate,
cresciuto a Trezzano dal
’64, ha cominciato a lavorare come garzone d’idraulico a Bonirola; poi ha imparato il mestiere (“A calci nel
c…”, dice per rendere
l’idea con maggior chiarezza) da un artigiano di
Trezzano, fino a che s’è accorto di non avere paura
del lavoro ed ha pensato di
farsi strada, di emergere
con le sue proprie forze,
infilando per anni e anni
giornate di 10-12 ore, senza eccezione per i sabati e
le domeniche.
Divenuto gaggianese
nell’82, ha subito puntato
gli occhi su un cliente di riguardo: l’Amministrazione
comunale, con le sue
scuole, i centri sportivi, le
case degli anziani, gli acquedotti, un mare di lavoro
possibile.
A dargli l’idea di farsi
avanti è stato un non dimenticato assessore, Paolo
Bottoni da San Vito.
“Pröva”, gli ha detto, a
fare la sua offerta in occasione delle gare d’appalto
che si erano cominciate a
fare anno per anno, onde
affidare ad una figura precisa, e reperibile, le opere
di manutenzione elettrica
dei tanti edifici pubblici.
Prezzi buoni e, soprattutto, prontezza nell’intervenire. Non sempre gli è
andata bene: ci si ricorda
dell’anno in cui fu preferita
l’offerta d’una ditta di Cantù che, salta agli occhi, per
pronta che potesse essere
nell’accorrere alle chiamate, se saltava una caldaia a
scuola non riusciva proprio
ad arrivare in tempo per rimetterla in funzione prima
che suonasse la campanella delle lezioni. E magari
bastava tirare su un interruttore…
Il suo primo lavoro per il
Comune, lo ricorda come
fosse ieri, è stato un intervento di modifica a una
delle macchine del Depu-
ratore. C’erano, allora, il
Martinengo e l’Emanuelli,
tecnici e persone alla mano, con loro ci s’intendeva
ad occhi chiusi.
Altri tempi, tempi in cui
gli enti pubblici pagavano
a pronta cassa; tempi in cui
nessuno si sognava di usare
l’inglese della “spendingh
reviù” per dire che si taglia
sulle spese, che mancano
soldi, che i fornitori e gli artigiani (colpa, si capisce,
della crisi) anticipano i costi, anticipano l’iva e poi
aspettano la reversale,
aspettano, aspettano.
Una pecca, nei suoi
trent’anni d’elettricista “del
Comune”, il Sem la ricorda
e l’ammette e ne è ancora
amareggiato. Accadde a
tarda sera che un fulmine
facesse saltare la corrente
al piccolo acquedotto di
San Vito; bloccate le pompe, seccati i rubinetti.
Lo chiamano a casa e lui
non c’è. Non lo trovano e
intanto Fagnano rimane
senz’acqua.
Il problema viene risolto da altri, il Sem vorrebbe
ritornare a quella sera e far-
si in quattro per rimediare,
tanto gli è rimasto il peso di
quell’assenza, anche se
nessuno ci ha rimesso, se
non ci sono stati danni, se
lui è l’unico a ricordarsene.
Il resto, in tanti anni, è
una lunga serie di episodi
che gli hanno dato soddisfazione: quella che prova
l’artigiano che vede risolto
il problema dalle sue mani,
che mette in campo la propria esperienza, che non sa
vendere fumo perché è
troppo orgoglioso delle
sue capacità.
Lascia prima di diventar
vecchio, il Sem.
Ed a togliergli il rischio
del rimpianto sono, lo dice
chiaro, le nuove norme che
accentrano le scelte dei
Comuni per gli acquisti e i
contratti a un Consip, roba
da ministero, roba romana,
altro che l’elettricista di
Cantù. Altro che saltare giù
dal letto se il cellulare ronza nel cuore della notte.
Meglio il furgone anni
Settanta, pensa il Sem attaccando al chiodo i suoi
arnesi, e il profumo di una
salamella che sfrigola.
Paolo Migliavacca
CELEBRANDO IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA
Riccardo Castoldi, l’ufficiale partito da Gaggiano
Riccardo
Castoldi
(1893-1969) è stato il solo
concittadino a combattere nella Grande Guerra con
le stellette da ufficiale.
Non era, però, gaggianese
di nascita.
L’elenco dei nati a Gaggiano che hanno partecipato ad una guerra da ufficiali non è molto lungo.
Non include Amilcare Brusati (Barate 1841-Gaggiano 1919), che partecipò
alla seconda guerra per
l’indipendenza e fu poi
sindaco per oltre 34 anni,
perché era ufficiale sì, ma
dell’Esercito Sardo in cui
si era arruolato nel febbraio del 1859 guadagnandosi le promozioni (e una
medaglia al valore) combattimento dopo combattimento. Né include
Giovanni Camurati (Gaggiano 1848-Camogli 1899)
che ottenne la promozione a sotto tenente nel
1866, quando già l’esercito era “italiano”, ma non fece in tempo a raggiungere
il fronte che la guerra cominciata in giugno, era già
finita in agosto.
Il primo ad ottenere i
gradi, dopo di loro, è Giu-
seppe Monti, nato a Sporzano nel 1901, agricoltore
figlio di agricoltori: veterinario, arriverà al grado di
capitano, ma non avrà
guerre sotto mano. Partecipano alla seconda guerra mondiale (1940-1945)
due ufficiali nati a Gaggiano: Achille Parravicini, figlio del veterinario, e Enrico Passaggio, figlio del
medico condotto, entrambi sotto tenenti di fanteria.
Non abitano più a Gaggiano, durante questa
guerra, altri due ufficiali
nativi del paese: il sotto tenente Giovanni Bezza,
classe 1916; il sotto tenente Cesare Gariboldi (classe
1921), il sotto tenente Aldo Polli (classe 1924) e
Giuseppe Stabilini, agricoltore, tenente colonnello d’artiglieria (classe
1915).
Ha partecipato invece
alla Grande Guerra un giovane sotto tenente dei
bersaglieri, nativo di Lambrate (1886) e giunto a
Gaggiano per condurre la
cascina Crivella nei primi
anni Trenta. Ferito in combattimento e dato per
morto dai suoi uomini, era
stato preso dagli Austriaci
e inviato in un campo di
prigionia ungherese, da
cui era evaso in maniera rocambolesca. Ripreso dopo tre giorni, tornò in Patria
a guerra finita.
Fu l’ultimo podestà,
ucciso il 7 maggio 1945.
P.M.
Una bellissima fotografia
appartenente al fondo
Mita Sassano, che ritrae
tra gli altri anche l’ufficiale
Riccardo Castoldi
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TuttoGaggiano
SPORT
DICEMBRE 2014
ASSOCIAZIONI SPORTIVE Volley Freccia Azzurra: Il punto sui campionati
Bene? Male? Arriviamo a Natale
con un bilancio sportivo in chiaroscuro
S
econda divisione: difficile
parlare di bilancio visto che si è
giocata una sola
partita finora, in
ogni caso brutto
esordio per le ragazze di Vescovi
che sono state
sconfitte dal VolleyClub Abbiategrasso alla prima di
campionato con
un secco 3-0 mostrando con un
gioco molto lontano da quello che
l’anno scorso è valso la promozione.
Troppo brutto
per essere vero! E
dopo il debutto casalingo delle biancoazzurre contro il
San Massimigliano
Kolbe venerdì 19 alle 20.45 al palazzetto dello sport di
Gaggiano c’è da
sperare in un nuovo
inizio (o forse di ritrovare la squadra
della passata stagione)
Bene, anzi benissimo le ragazze
della Under16 che
reduci dalla scorsa
stagione dove non
hanno di certo brillato, in questo inizio, sotto la guida
del nuovo allenatore Andrea Bardini, si sono guadagnate la palma di squadra rivelazione del girone
dove sono in lotta per la
seconda posizione che
garantirebbe una seconda
fase leggermente più agevole.
Delle otto gare disputate finora, ben 5 vittorie e
una sconfitta 2-3 contro la
prima della classe che hanno fruttato 16 punti +2 sulla
4 in classifica (che però ha
una gara in più) e - 8 dalla
vetta (anche loro con una
gara in più) e con la possibilità di giocare lo scontro
diretto in casa, pensare di
agganciare il secondo posto non è di certo un reato.
Malino, anzi malissimo ver-
rebbe da dire per le Under14 che con una sola vittoria su sei incontri disputati, sono al penultimo posto in classifica.
C’è da dire che, a parte
le prime 2 (Visette e Audax) che sembrano fare un
campionato a se, il resto
della classifica è molto corta e con qualche vittoria in
più nel girone di ritorno
non è da escludere che si
possa risalire la china.
Chiudiamo la rassegna
con la Under12 dei coach
Maioli e Saltini che, ahimè,
viaggiano all’ultimo posto
della classifica con 5 punti
in 9 gare disputate.
C’è da dire che in questa categoria vengono disputati sempre 3 set e ogni
set, indipendentemente se
si vince o si perde l’incontro, vale sempre 1 punto…
ecco perché ad esempio
l’Altius che abbiamo battuto 3-0 ha più punti pur
non avendo vinto neanche
una partita. Anche qui vale
il discordo fatto per la Under14; se dopo le feste si
vincesse qualche gara si
potrebbe
guadagnare
qualche posizione.
Comunque vada, per
questa categoria, l’importante è imparare a giocare e
non vincere… per vincere
queste ragazzine hanno un
sacco di tempo davanti.
Ci è gradita l’occasione
per augurare a tutti i dirigenti, gli allenatori, i simpatizzanti, un Buon Natale
e un felice 2015 (di successi).
Soddisfatto ed emozionato per la nuova sfida il direttore tecnico Andrea Bardini
Dal 3 al 5 gennaio le biancoazzurre al Bear Wool Volley a Biella
L
e biancoazzurre congedano il
2014 pensando già ai primi appuntamenti per il nuovo anno.
Le ragazze, infatti, parteciperanno al prestigioso torneo internazionale Bear Wool Volley che si svolgerà a Biella dal 3 al 5 gennaio 2015.
«Quando a settembre il direttore
tecnico Andrea Bardini mi ha prospettato la possibilità di partecipare
a questa manifestazione, ho chiamato immediatamente il presidente
(Marco Pavesi ndr) ed abbiamo subito accettato con entusiasmo». Sono queste le parole del direttore
sportivo Guglielmo Saibene, il suo
commento alla partecipazione di
un così importante evento.
«Riteniamo questa esperienza
fondamentale per una crescita sportiva ed un importante momento di
aggregazione per le ragazze che, ol-
tre a vivere insieme 3 giorni, avranno
la possibilità di incontrare coetanee
che arrivano da altri paesi europei.
Un’occasione di incontro e di confronto».
Alla manifestazione parteciperà
la compagine Under14 (2001-2002)
così composta (nella foto partendo
dall’alto a sinistra):
Elisa Sotgia (banda), Daria Saibene (palleggiatrice), Camilla
Montermini (banda), Sara Marisi
(opposto), Giada Ferraro (opposto), Martina Cavenaghi (centrale),
Katlhin Quintanilla (centrale), Vittoria Caffulli (palleggiatrice), Milena Romano (opposto), Greta Zuccotti (banda), Francesca Nava
(centrale), Alessia Buscemi (centrale), Giulia Clauser (palleggiatrice), Barbara Zuddas (banda) e Michela Mariani (centrale).
Staff tecnico: allenatore: Andrea
Bardini, ds: Guglielmo Saibene, vice
allenatore: Marta Magnoni, dirigente
accompagnatore responsabile: Carmela Vitale, fisioterapista: Mauro
Montermini.
«Per la nostra società si tratta della prima partecipazione alla manifestazione (che è giunta alla undicesima edizione) - dice Andrea Bardini
- sappiamo che incontreremo formazioni fortissime e probabilmente
più avanti di noi, ma quello di cui
queste ragazze hanno bisogno è
crescere come squadra, aiutarsi in
campo, essere una per tutte e tutte
per una e a questo proposito sono
certo che l’esperienza che andremo
a vivere darà una svolta a tutta la stagione. Per questo motivo abbiamo
programmato una serie di allenamenti per prepararci al meglio.
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