Anfus: stop al fai da te, impianti più sicuri con aiuto spazzacamini

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Anfus: stop al fai da te, impianti più sicuri con aiuto spazzacamini
Anfus: stop al fai da te, impianti più sicuri con
aiuto spazzacamini
Posted on 3 novembre 2015 by Adnkronos in Nazionali, professionisti-adn
Roma, 3 nov. (Labitalia) – Stop al ‘fai da te’ per la pulizia di termosifoni e camini e famiglie al sicuro con l’aiuto professionale degli
spazzacamini, al lavoro per l’accensione degli impianti di riscaldamento, per la manutenzione e la pulizia della canna fumaria. A
dirlo a Labitalia l’Anfus, Associazione nazionale fumisti spazzacamini, ricordando che l’apporto professionale degli spazzacamini non
deve assolutamente essere sottovalutato per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.
“La stagione invernale deve ancora iniziare -avverte- ma si legge già ogni giorno di intossicazioni, incendi e malfunzionamento delle
canne fumarie. Dobbiamo smettere di pensare al caminetto o alla stufa come un semplice elettrodomestico; sono impianti termici
e come tali vanno trattati”.
“A nessuno verrebbe mai in mente -rimarca- di manomettere un impianto elettrico, oppure di fare qualunque tipo di operazione fai
da te, perché siamo pienamente consapevoli di quanto sia pericoloso il contatto con l’elettricità. Il fuoco è nostro amico, ma è
necessario saperlo trattare bene. Bisogna, dunque, rinunciare al fai da te e chiamare per l’installazione l’installatore abilitato
(fumista) e lo spazzacamino qualificato per la manutenzione”.
E per questo l’Anfus stessa spiega le operazioni che lo spazzacamino è chiamato a fare per la verifica dello stato dell’impianto,
precisando che “deve essere fatta da tecnici specializzati, con attrezzatura moderna, e gli spazzacamini abilitati potranno rilasciare
il rapporto di controllo”. “Per prima cosa, comunque, lo spazzacamino rimuoverà eventuali ostruzioni e farà la pulizia della canna
fumaria”, chiarisce.
Per avere qualità e professionalità, assicura, “la pulitura deve essere fatta da tecnici specializzati con attrezzatura moderna,
prerogativa degli spazzacamini qualificati che hanno seguito i corsi di specializzazione”.
“Ultimamente -ricorda l’Anfus- le fonti energetiche rinnovabili, fra cui le biomasse, sono state oggetto di copiosa produzione
normativa da parte dell’Unione europea, alle quali è stata attribuita un’importanza primaria ai fini di un approvvigionamento
ecologicamente sostenibile e a costi contenuti”.
Per questo, ribadisce l’Anfus, “lo spazzacamino è un tecnico specializzato nelle attività di verifica e manutenzione dell’impianto e,
oltre a svolgere il suo mestiere in ottemperanza a quanto previsto dalle normative vigenti, fornisce al cliente diverse informazioni”.
L’Anfus ricorda, poi, l’elenco delle cose che ogni professionista del settore deve dire ai clienti: 1) l’importanza di bruciare solo legna
asciutta, stagionata da almeno 12 mesi, per evitare sprechi e la formazione di catrame e creosoto; 2) ideale sarebbe conservare la
legna in due cataste ognuna delle quali sufficiente per il consumo di un anno, utilizzandole a rotazione; 3) fondamentale non
bruciare scarti di lavorazioni come truciolati, compensati o elementi verniciati, non bruciare plastica e carta patinata, non bruciare
scarti alimentari o mozziconi di sigarette: da questi prodotti durante la combustione si possono liberano inquinanti che fuoriescono
dal camino.
E ancora: 4) mediamente si rende necessario un intervento di manutenzione dopo aver consumato tra i 40 e i 70 quintali di legna
ben stagionata, che equivale al consumo di un’accensione giornaliera di almeno sei ore durante il periodo di due stagioni invernali;
5) la pulizia interna del caminetto o della stufa è parte integrante delle attività di manutenzione che lo spazzacamino svolge in fase
di intervento.