Illuminismo e Letteratura

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Illuminismo e Letteratura
Illuminismo e Letteratura!
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L’illuminismo è un movimento ideologico e culturale, nato in Francia verso la metà del
1700, che si pone come obbiettivo di portare i lumi della ragione in ogni campo dell'attività
umana, allo scopo di rinnovare non soltanto gli studi e le varie discipline, ma la vita sociale
intera, la cultura e le istituzioni. Sostiene gli ideali della libertà di pensiero, della tolleranza,
del progresso e combatte i pregiudizi, i dogmi e il fanatismo religioso che impediscono il
cammino della civiltà e si oppongono al progresso.!
Il pensiero illuminista è stato lo strumento della borghesia nella lotta per la completa
conquista del potere economico e politico e dell'egemonia ideologica in Francia.!
In Inghilterra l’illuminismo fu meno impetuoso !
Fu meno impetuoso l’illuminismo in Inghilterra, dove pure esso era sorto con Locke,
perché il nuovo equilibrio fra aristocrazia e borghesia stabilì un clima favorevole al
conservatorismo ideologico.!
L'illuminismo si presenta come movimento variegato di contrasti interni. Dal comune
convincimento che le conoscenze vadano fondate tutte e unicamente sull'esperienza si
dipartono due correnti metodologiche: !
D'Alembert, tende a restringere il compito della scienza all'analisi e alla sistemazione
rigorosa e descrittiva dei fenomeni.!
Diderot, mira all'ardita escogitazione di ampie ipotesi teoriche che hanno lo scopo di
consentire l'esplorazione di nuove zone del sapere. !
A questo contrasto si accompagna l'opposizione fra deisti, come Voltaire, e materialisti
atei, come Diderot e d'Holbach. !
Ancora più articolate in diverse tendenze sono le dottrine politiche dell'illuminismo: a
Montesquieu, teorico del liberalismo moderato, si contrappone Rousseau, ispiratore col
suo Contratto sociale del giacobinismo prima e poi delle più avanzate forme di democrazia
borghese.!
La morale si poneva come obiettivo la "felicità per il maggior numero", riconoscendo i diritti
dei sentimenti e dei sensi e indicando nell'utilità sociale la virtù essenziale. !
Partendo da un obiettivo di "felicità per il maggior numero”, scaturiva la nuova concezione
del diritto penale, di cui Beccaria fu il primo rigoroso sostenitore.!
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Letteratura!
Il culto della ragione, la condanna del trascendentalismo religioso, l'esigenza di riforme
politiche e sociali, che formavano il patrimonio pratico dell'illuminismo, trovarono larga
applicazione anche in campo letterario. !
A. Pope definiva grande l'opera letteraria che sapeva incitare l'umanità al bene. Si riscoprì
nei classici antichi un esempio di saggezza, che disciplina la fantasia e la soggettività,
dando il gusto dell'intelligenza. S'ispirarono alle nuove idee illuministiche gli scritti di J.
Swift, improntati a una satira acre della società, la Favola delle api di B. Mandeville, il
Robinson Crusoe di D. De Foe, che voleva esaltare l'uomo in quanto costruttore di un suo
mondo in cui sopravvivere. !
Spunti polemici e auspicanti una nuova società illuminata dalla ragione si trovano nei
periodici di R. Steele e di J. Addison, in particolare nello Spectator; nelle opere narrative di
H. Fielding e di T. Smollet è esaltata l'intraprendenza individuale; una speranza di tempi
nuovi si trova in S. Johnson. In Francia s'ispirarono alle forme più vive dell'illuminismo il
dramma borghese di Diderot, le Lettere persiane di Montesquieu e molte altre opere, dal
romanzo alla satira sociale. !
In Italia, nonostante la sua subordinazione a quello francese e inglese, l'illuminismo ebbe
notevoli manifestazioni letterarie: lo si riscontra con grandi esigenze di rinnovamento civile
nella satira di Parini, nelle affermazioni umanitarie di Muratori e di Beccaria, in perorazioni
e squarci storici di Filangieri e di Spedalieri.!
In Germania l'illuminismo trovò particolare manifestazione nell'opera di Lessing (Nathan il
Saggio, il Laocoonte, la Drammaturgia di Amburgo), come in tutto il dramma borghese.
Nella stessa Spagna furono presenti motivi d'ispirazione illuministica, per esempio nelle
Lettere marocchine di Cadalso.!
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I nuovi generi letterari!
L’illuminismo ha un influenza profonda sulla letteratura.!
Favorisce la nascita di nuovi generi letterari, nuove forme di scrittura che arricchiscono le
possibilità degli scrittori.!
Si afferma il modello dell’enciclopedia, una delle strutture di rappresentazioni della realtà
più diffuse ed utilizzate anche oggi. L’idea è quella di racchiudere tutto il nostro sapere in
un’unica opera.!
Un altro genere che rinasce con l’illuminismo è quello del saggio, che sostituisce il trattato.!
Il saggio affronta un tema specifico e allo stesso tempo lo implementa col proprio punto di
vista, la propria idea, le proprie emozioni; è quindi un testo che comprende sia l’aspetto
oggettivo del tema studiato e sia l’aspetto soggettivo di colui che lo studia.!
Nasce con l’illuminismo anche il pamphlet. Il pamphlet è uno scritto di genere saggistico,
breve, puntuale, che affronta in modo polemico un problema cercando di proporre una
soluzione che diventi operativa. !
Il più noto pamphlet dell’illuminismo, nonostante la nascita del genere sia francese, è però
italiano, di Cesare Beccaria.!
Nell’opera “dei delitti e delle pene” affronta per la prima volta in modo radicale, deciso,
provocatorio la questione della tortura e della pena di morte. La legittimità della pena di
morte e della tortura subiscono una svolta e vengono abolite per legge in molte regioni
perchè con le sue argomentazioni beccaria riesce a convincere l’opinione pubblica e di
conseguenza a fare pressione politica.!
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Per quanto riguarda la narrativa, mentre in Francia, Inghilterra e Germania nasce il
romanzo moderno, gli italiani si dedicano a forme narrative più arretrate. Le opere più
interessanti per i lettori di oggi sono le memorie e le autobiografie, che offrono una visione
spigliata e vivace della società e della cultura dell’epoca.!
I generi narrativi tradizionali (novella, poema cavalleresco, poema eroico) vivacchiano in
modo stanco e ripetitivo. Un po’ più vitale è il poema eriocomico, arricchito dalle tendenze
didascaliche e satiriche diffuse nella cultura dell’ epoca. Grande fortuna hanno anche le
favole e le novelle in versi.!
Alcune autobiografie famose sono quelle di Giannone e di Vico. Ciò che interessa è
l’individualità unica e irripetibile del singolo, le caratteristiche psicologiche naturali e
spontanee, che vengono prima delle regole e dei condizionamenti sociali.!
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Il Giornalismo!
Prima del Settecento le più diffuse pubblicazioni periodiche erano gazzette di
informazione, repertori di notizie politiche, diplomatiche e militari pubblicate senza
commento e rigidamente controllate dal governo.!
Gli intellettuali illuministi si organizzano invece in forme di associazione non istituzionali.!
Ad essere un nuovo modello di giornalismo è quello inglese con “The Spectator” si rivolge
in modo ironico e colloquiale verso il nuovo pubblico borghese con recensioni, aneddoti,
racconti e riflessioni morali; ciò ne scaturisce un’immagine amichevole e disinvolta della
cultura, aperta ai diversi argomenti ed in equilibrio tra divulgazione e intrattenimento.!
In Italia una società famosa si riunisce a casa di Pietro e Alessandro Verri e diventa, nel
1761, l’accademia dei Pugni, dalla quale nasce Il Caffè. Il Caffè è un periodico politicoculturale redatto da intellettuali pronti a combattere in nome dei valori universali della
ragione e della cultura. Si propose di scuotere tradizioni e pregiudizi sociali, letterari,
scientifici, trattando argomenti di economia, agronomia, storia naturale, medicina ecc.!
Il caffè collocava i propri articoli sullo sfondo di un’ immaginaria bottega di caffè
frequentata da vari ospiti che si incontrano per discutere e grazie a questa formula la
rivista milanese può proporre ai suoi lettori quella varietà di temi e quella spigliatezza di
stile che nel periodo ne fanno l’esperienza più giornalistica più avanzata in Italia. !
Nella lingua gli scrittori si permisero grande libertà, curandosi solo del vigore del pensiero.
Cessò nel maggio 1766, per il dissidio fra Verri e C. Beccaria.!
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La poesia e Parini!
Nella lirica della seconda metà del secolo si intrecciano suggestioni e tendenze
contrastanti, legate ai rapidi mutamenti dei gusti e delle mode.!
La tendenza didattica dell’illuminismo porta alla nascita di poemetti dedicati ai temi più
vari.!
La trattazione poetica di temi totalmente estranei alla tradizione letteraria obbliga gli autori
all’inserzione di termini tecnici.!
Un’altro aspetto innovativo, importante per gli sviluppi successivi della nostra letteratura, è
l’affinamento nell’uso dell’endecasillabo sciolto.!
Nell’ambito di questi tentativi di sintesi tra le tematiche nuove e la lingua della tradizione
poetica si collocano le Odi “civili” di Parini.!
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Parini nasce nel 1729 a Bosisio, di origini sociali umili e con il desiderio di emanciparsi
attraverso l’attività letteraria.!
Tra il 1757e il 1766 compone le opere più direttamente ispirate al pensiero illuminista: le
Odi civili, dedicate ai problemi sociali di attualità, e il Mattino e il Mezzogiorno, le prime
due parti del suo più grande capolavoro, il Giorno, rappresentazione satirica della vita
insulsa di un giovane aristocratico.!
Dell’illuminismo accetta il principio fondamentale dell’uguale dignità di tutti gli uomini. Non
condivise invece gli estremi illuministi delle tesi materialistiche e antireligiose.!
Critica l’ordinamento sociale e in particolare la nobiltà con l’intento di guarirla dai suoi vizi
e dalla sua inerzia.!
Negli anni tra il 56 e il 60 difende l’uso del dialetto milanese nella poesia.!
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Il teatro e Goldoni!
Il settecento è, in tutta Europa, il secolo del teatro. Aumenta il numero degli spettatori, in
tutte le città importanti nascono teatri a pagamento che accolgono un pubblico di varia
estrazione sociale. La professione dell’attore e l’attività teatrale si liberano della condanna
della Chiesa.!
Il teatro viene concepito come veicolo di nuove idee e strumento per la trasformazione
della società. restano vivi e diffusi generi come la tragedia, la commedia dell’arte, il
melodramma; i generi tradizionali si rinnovano e ne nascono di nuovi, come la commedia
lacrimosa e il dramma borghese.!
Un grande impatto sul mondo del teatro l’ha avuto Carlo Goldoni, attuando una vera e
propria riforma del teatro.!
Carlo Goldoni (1707-1793) ebbe una vivissima inclinazione teatrale. !
Egli fu un drammaturgo, scrittore e librettista italiano.!
Stanco e disgustato dalla commedia dell’ arte, divenuta troppo volgare e ripetitiva,
promosse una riforma teatrale grazie alla quale può essere considerato il !
padre della commedia moderna. !
L’opera di Goldoni si inserisce nel cercare di ridare libertà letteraria al testo scritto creando
così una vera e propria “riforma Goldiniana”.!
Con questa riforma Goldoni riuscì nel difficile intento di costringere l’attore ad !
abbandonare l’improvvisazione per adeguarsi a un copione scritto e imparato a memoria.
Nella commedia “ di carattere” ovvero quella che sostiene Goldoni i personaggi vanno
definendosi progressivamente, il carattere si precisa e si modifica nel !
corso della rappresentazione,sono personaggi in evoluzione. Per sottolineare questo
nuovo aspetto della commedia di carattere le maschere, solitamente utilizzate nella
commedia dell’arte, vengono abolite e le storie cambiano trama diventando
rappresentazioni di vita reale che sottolineano pregi e difetti di ogni essere umano.!
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Questo testo è un prodotto di rielaborazione e ricerca di informazioni svolta da Lorenzo
Mercanti, Francesca Vicini e Cherry Pajarillo.!
Le fonti da cui sono state prese le informazioni sono le seguenti:!
http://www.riflessioni.it/enciclopedia/illuminismo.htm!
https://www.youtube.com/watch?v=BHqwwmAIBRY!
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