Nasce in sacmi la divisione Whiteware

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Nasce in sacmi la divisione Whiteware
NASCE IN SACMI LA DIVISIONE SACMI WHITEWARE
Obiettivo di fatturato: 75 milioni di Euro
All’interno del gruppo Sacmi, dopo una fase di riorganizzazione e a seguito di una serie di
acquisizioni, vede la luce la nuova divisione Sacmi Whiteware, una divisione che fornisce
macchine, impianti e tecnologie per le aziende che producono articoli sanitari e stoviglieria in
ceramica.
Il gruppo Sacmi, che entrò qualche anno fa nel settore dei sanitari e stoviglieria in ceramica con
alcune acquisizioni di marchi ed aziende, oggi è presente sul mercato con: Gaiotto (impianti di
smaltatura), NIV Verona (impianti di colaggio), Sama (stoviglieria ceramica) e Sacmi Forni
(macchine termiche).
Queste aziende sono in grado di offrire varie tipologie di macchinari, per ciascuna delle cinque
fasi di produzione, in cui si può riassumere la produzione dei sanitari e della stoviglieria:
preparazione materie prime, colaggio, essiccamento, verniciatura e cottura.
Ma perché nasce la divisione Sacmi Whiteware?
Il fornitore “ideale” di impianti e tecnologie é una organizzazione multispecialista formata da
aziende specializzate nelle singole fasi del processo che, allo stesso tempo, garantisce la solidità
finanziaria e l’affidabilità del grande gruppo.
Punto di forza di questa nuova divisione è quello di avere, grazie alle potenzialità delle diverse
aziende, una completezza di gamma da offrire al cliente. Sacmi Whiteware è il primo gruppo in
grado di fornire una linea completa di tecnologie e impianti nel campo della produzione di articoli
sanitari e stoviglieria e che può offrire agli operatori del settore una soluzione chiavi in mano senza
perdere la flessibilità e la competitività della piccola azienda.
Obiettivi di Sacmi Whiteware
“Ho accettato l’incarico di guidare questa divisione con grande soddisfazione - afferma Eugenio
Ferragina, managing director di Sacmi Whiteware - perché ho intravisto la possibilità di portare a
termine una diversificazione strategica che potrà consentire al gruppo di acquisire quote di
fatturato fino a 75 milioni di Euro entro 4 anni. Credo che sia un traguardo raggiungibile, perché
sia gli impianti per stoviglieria che quelli per sanitari sono di fronte ad un importante cambio
tecnologico dei processi produttivi”.
COMPETENZE SPECIFICHE IN OGNI FASE DEL PROCESSO PRODUTTIVO:
Sacmi Whiteware un aspirante della leadership a livello mondiale
Intervista a Domenico Bambi, responsabile tecnico della divisione Sacmi Whiteware
Perché questa divisione si pone come un aspirante leader nella fornitura di macchine e impianti ai
produttori di articoli sanitari e stoviglieria?
Il gruppo Sacmi è nel settore della ceramica da oltre 50 anni, una lunga esperienza che gli ha
permesso di sviluppare una serie vastissima di conoscenze in questo ramo. Nel corso degli anni ci
siamo specializzati in tutte le fasi di sviluppo del prodotto: dalla preparazione delle materie prime
alla manipolazione e movimentazione del pezzo finito.
Molteplici le potenzialità dei marchi che si muovono all’interno di Sacmi. Ricordiamo, per esempio,
la lunga esperienza che la casa madre (Sacmi Imola) ha nella costruzione di macchine dotate di
strutture meccaniche importanti, nella loro automazione, sofisticata ma nello stesso tempo
semplice e flessibile, e nel controllo di processi tecnologici complessi, grazie ad una consolidata
esperienza nel campo dei sistemi informatici di supervisione della produzione. Tale esperienza
progettuale in sinergia con una altrettanto salda esperienza tecnologica, maturata nel tempo e
portata in dote dalle acquisizioni degli ultimi anni, ci permettono di proporre la più vasta gamma di
macchine di colaggio per sanitari (NIV) e di macchine per la produzione di stoviglie (SAMA).
Le conoscenze chimiche, acquisite attraverso una lunga e accurata fase di ricerca, ci hanno
permesso di sviluppare competenze per la produzione di stampi in resina sia per l’alta che per la
bassa pressione.
Tutto questo unito all’esperienza degli impiantisti, alle capacità di progettare macchine termiche
(Sacmi Forni), alla capacità di progettare robot ed impianti di smaltatura (Gaiotto) ed alla capacità
di sviluppare nuovi modelli (NIV), adattandoli alle tecnologie produttive più consone ai nostri clienti,
ci permette di essere l’unico gruppo in grado di proporre soluzioni chiavi in mano studiate su
misura.
SACMI WHITEWARE : UNA STRUTTURA CHE DA’ AL CLIENTE RISPOSTE SPECIALISTICHE
PER OGNI FASE PRODUTTIVA
Sacmi Whiteware nasce come una struttura multi specialista aperta a tutte le esigenze del cliente.
Il committente ha sempre come interlocutore gli specialisti di ogni fase del processo produttivo.
Vi sono oltre 50 tecnici progettisti, suddivisi e specializzati nelle varie fasi (preparazione impasto,
colaggio, essiccazione, smaltatura, cottura), che danno risposte puntuali e precise per le migliori
soluzioni tecnologiche. Inoltre una squadra di tecnici è sempre pronta a partire dalle sedi centrali,
Italia e Germania, per dare supporto alle oltre 35 sedi periferiche sparse nei vari paesi, che a loro
volta garantiscono ricambi e servizi di assistenza nei 5 continenti.
UN GRANDE GRUPPO PROIETTATO ALLA RICERCA APPLICATO AL WHITEWARE
Sono più di 10 milioni gli Euro che Sacmi destina tutti gli anni agli investimenti.
Impianto Pilota
Un impianto pilota installato in un area di 7000 mq coperti riproduce in maniera fedele le tecnologie
produttive che il cliente troverà a casa sua. Questo permette di proporre soluzioni ampiamente
sperimentate , nonché programmi di ricerca e sviluppo gestiti in compartecipazione con i clienti
stessi.
“Il grande vantaggio dell’impianto pilota - precisa Domenico Bambi- è quello di accorciare i tempi
d’avviamento della macchina, o della linea, o della fabbrica che il cliente decide di acquistare,
dandogli la possibilità di sperimentare le varie soluzioni proposte n
i dimensioni reali, con le
macchine, i modelli e le materie prime che effettivamente si troverà ad usare in produzione.”
Cad-Cam-Cae
I progettisti della divisione sono all’avanguardia nel mondo nel riprodurre l’intero processo di
sviluppo del modello con l’ausilio di strumenti informatici, quali software di digitalizzazione di
superfici (RE), di disegnazione tridimensionale e di generazione automatica di percorsi utensili
(CAD-CAM), di calcolo agli elementi finiti (FEM-BEM) sul pezzo e sullo stampo, di analisi
fluidodinamica (CFD) nel pezzo e nello stampo, di ambientazione e di rendering. “Dopo otto anni di
ricerca - dichiara Domenico Bambi - facendo tesoro dell’esperienza dei modellisti, siamo in grado
di sviluppare qualunque modello facendoci aiutare da questa formidabile tecnologia.”
Quando lo stampo diventa una macchina....
“Da circa tre anni - spiega Domenico Bambi- abbiamo avviato uno studio sull’automazione degli
stampi. L’obiettivo è di realizzare un pezzo che quando esce dallo stampo sia il più possibile finito
e completo, richiedendo quindi il minor numero possibile di manovre e ritocchi da parte
dell’operatore, al fine di ottenere una buona qualità del prodotto, la migliore possibile, costante e
ripetitiva.”
Brevetti
Sono stati depositati numerosi brevetti negli ultimi quattro anni, su parti di macchina, macchine e
processi, e di uno di questi è stato depositato il marchio : ISOBOXTM.
“Isobox TM - spiega l’ing. Bambi- è un sistema di contenimento isostatico degli stampi in resina che
si attua durante la fase di colaggio. Questo ci permette, ad esempio, di realizzare pezzi a
spessore obbligato in alta pressione senza porre nessun tipo di limite all’estetica, garantendo
contestualmente la massima tutela dello stampo in resina e del pezzo prodotto.”
Ognuno gioca la sua parte
Nel gruppo ogni azienda è fortemente impegnata nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni
tecniche e tecnologiche.
“Sono di grande interesse – continua l’ing. Bambi- , ad esempio, i sistemi di controllo e
stabilizzazione della portata dello smalto ed i sistemi di movimentazione automatica di carico e
scarico della giostra di smaltatura che la Gaiotto sta sviluppando. Oppure i nuovi forni per la
cottura di porcellane da 1420 °C in atmosfera riducente e gli studi sul risparmio energetico nei forni
a tunnel per sanitari che la Sacmi Forni sta facendo. Od anche i sistemi di formatura ed incollaggio
automatico del manico della tazzina tramite vibrazione senza apporto di collante, i sistemi per la
finitura robotizzata dell’orlo di stoviglie non circolari o la spianatura a secco con nastro diamantato
del piede del piatto e dell’orlo della tazza che la SAMA sta mettendo a punto”.
IL FATTURATO DI OGGI E GLI OBIETTIVI DI DOMANI
Il fatturato relativo all’anno 2000 di Sacmi Whiteware ha superato gli 80 miliardi di lire.
“La divisione Whiteware – afferma Eugenio Ferragina – occuperà una quota crescente del fatturato
Sacmi perché rappresenta una coerente e proficua applicazione delle competenze storicamente
acquisite.”
Grafico