“L`Alpone” II trimestre 2011 in formato PDF

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“L`Alpone” II trimestre 2011 in formato PDF
l’alpone
Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 26 - N. 2 - Giugno 2011 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane
www.ilarione.it
Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)
Anno 26 - N. 2
Giugno 2011
PER NON DIMENTICARLE
Saluto
del Presidente
Dopo gli impegni di inizio stagione, tutte le associazioni si stanno
preparando per un’altra estate
che, come sempre, sarà piena di
iniziative e manifestazioni.
L’auspicio più sincero è che le
tante persone che si danno da fare
trovino collaborazione e buona
accoglienza: il mio invito stavolta
è rivolto alla gente comune e ai
tanti visitatori che potranno godere, magari anche solo per una
serata o per una festa particolare,
del lavoro del tutto gratuito che
gli abitanti di quel paese o anche
di una semplice contrada mettono
a disposizione.
Il modo migliore per ringraziare
queste persone è quello di partecipare, di frequentare le manifestazioni e le feste, e magari di incoraggiare soprattutto i giovani a
continuare. Talvolta una pacca di
simpatia sulla spalla vale più di
tante parole o discorsi ufficiali.
Buona estate, quindi, con i tanti
motivi di incontro e di ritrovo che
i nostri paesi, e le Pro Loco in particolare, offrono!
Addio alle Suore
E alla fine il triste momento è arrivato anche per la nostra comunità di San
Giovanni Ilarione. Era ormai qualche anno che sapevamo della chiusura per
mancanza di vocazioni rispetto ai posti disponibili delle varie case delle nostre
carissime suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù sparse per il nord d’Italia.
La speranza era ovviamente che qualche “miracolo” consentisse di evitare
tale destino anche alla nostra Gomunità. E invece ...
La sensazione che provo, e che probabilmente provano la maggior parte
degli abitanti di San Giovanni è simile a quella che credo provi un neonato
quando si sente staccare il cordone ombelicale che lo tiene unito alla
mamma: ti senti solo tutto di un tratto ed un po’ impaurito per dover affrontare senza di lei l’immediato futuro.
Continua nell’inserto speciale
Buon compleanno Italia
saluto del maestro Sergio Torsani, originario di Sant’Arcangelo di Romagna ed
ora residente a Cinisello Balsamo, che
proprio 50 anni fa, insegnava a Belloca.
Alla fine, il suggestivo lancio dei
palloncini tricolori che ogni ragazzo
Codice IBAN: IT23
T076 0111 7000 0001
5684 376
Codice BIC/SWIFT:
BPPIITRRXXX
La cerimonia dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, in Piazza.
In occasione del centocinquantesimo
anniversario dell’unità d’Italia, l’Istituto
Comprensivo di San Giovanni Ilarione,
l’Amministrazione comunale e le varie
Associazioni d’arma e di volontariato,
sabato 16 aprile scorso hanno voluto festeggiare con una significativa cerimonia
questo importante compleanno.
La cerimonia ha avuto inizio alle ore
10 alle scuole medie “Mario Marcazzan”, dove i ragazzi divisi in tre blocchi
contraddistinti dai colori delle maglie –
verde, bianco e rosso – ed accompagna-
ti dai componenti delle varie associazioni d’arma, sono partiti alla volta delle
scuole elementari dove al corteo si sono
uniti i bambini delle elementari ed assieme hanno raggiunto la piazza della chiesa e si sono disposti all’interno della
grande Italia disegnata sulla piazza.
Dopo il saluto del sindaco Dal Cero,
è seguito l’alza bandiera con il canto
dell’Inno Nazionale. Hanno fatto seguito i discorsi del dirigente scolastico
prof. Ugo Carnevali, del sindaco Dal
Cero, del prof. Delio Vicentini ed il
33ª SAGRA DI SAN GIOVANNI
BATTISTA 2011
Mostra provinciale delle Ciliegie
Venerdì 24 Giugno 2011
Serata con DJ YANO la musica. Afro sotto le stelle
Specialità della serata: PIZZA AL FORNO
NON GETTARE IL TUO BAMBINO:
TELEFONA !!
Sabato 25 Giugno 2011
Grande serata musicale Discoteca con gruppi
Domenica 26 Giugno 2011
ore 10.00
ore 12.00-14,00
ore 18.00
ore 19.30
ore 21.00
Sede S.O.S. di San Giovanni:
Piazza Martiri, 1
Continua a pag. 2
FESTA PROVINCIALE
DEI FANTI
FRANCO CAVAZZOLA
Per le vostre
offerte dall’astero:
coordinate bancarie
Poste Italiane
portava con sé: una nuvola tricolore che
si è innalzata nel cielo.
Al termine della cerimonia i ragazzi
sono tornati alle loro scuole, ad esclusione di quelli di terza media che hanno
ore 23.00
Santa Messa per il patrono della Parrocchia
Consegna dei plotò per la Mostra delle Ciliegie
Banda “G. VERDI” di Montecchia di Crosara e S. Giovanni Il.
PREMIAZIONE MOSTRA DELLE CILIEGIE
Serata Orchestra Liscio con latino americano e animazione
con Gli Zeta
Spettacolare manifestazione pirotecnica!
Tre date simboliche campeggiavano
dispiegate dal campanile per ricordare
alla gente avvenimenti importantissimi
per la storia del paese e dell’intera
nazione il 16 e 17 aprile 2011:150 dell’Unità d’Italia, 35 anni della festa della
Pace, in concomitanza con la festa provinciale della fanteria, che quest’anno
ha voluto si celebrasse a San Giovanni
llarione, in occasione dei 25 anni della
Continua a pag. 3
36ª SAGRA A CATTIGNANO • 9-10 LUGLIO 2011
Sabato 9 Luglio
ore 19.00
ore 21.00
Apertura chioschi
DISCO MUSIC
Domenica 10 Luglio
ARRIVO DELL’ELICOTTERO e possibilità di giri turistici
10.00
10.30
Santa Messa cantata dalla Corale di S. Giovanni Ilarione
11.30
1° Lancio paracadutisti sez. Val d’Alpone
12.00
Possibilità di pranzare tutti in compagnia
15.00
Gara su pista dei BOLIDI radio comandati
18.00
2° Lancio paracadutisti sez. Val d’Alpone
20.00
Serata danzante con l’orchestra CORI SAX
23.00
GRANDIOSO SPETTACOLO PIROTECNICO
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
ore
PER
TUTTA LA MANIFESTAZIOEN FUNZIONERANNO STAND
GONFIABILI, PESCA DI BENEFICENZA
ENOGASTRONOMICI,
L’ALPONE 2
ISTA
V
R
E
T
N
I
L’
Ilio Tirapelle ... la “Botega”
Ilio Tirapelle, 80 anni
ben portati, tre figli e otto
nipoti. A completare il bel
quadretto di famiglia manca
soltanto Maria, sua moglie,
venuta a mancare il 28 agosto 2004 all’età di 62 anni,
ma ben presente nel ricordo
di tutti per la sua determinazione, per la disponibilità al
dialogo, per la sua intraprendenza nella “bottega” a
stretta conduzione famigliare. A San Giovanni la conoscono tutti perché costituisce un punto
di riferimento importante per la struttura produttiva del paese.
La nostra intervista si svolge a
Terrossa alla presenza dei figli di Ilio,
Stefano e Nicola, che gestisce un’azienda agricola d’avanguardia.
Caro Ilio, vogliamo cominciare a
raccontarci?
Le mie origini mi riportano a Terrossa, una frazione di Roncà, dove mio padre conduceva una modesta azienda
agricola. Sono nato contadino ma sentivo che quella non poteva essere la strada per la mia vita. A tempo perso, mi
Segue da pag. 1
Buon compleanno Italia
invece partecipato all’inaugurazione
della mostra fotografica allestita per la
circostanza in via Cà Rosse, nella quale
erano esposte riproduzioni in grande
formato di fotografie riguardanti le
celebrazioni di cinquanta anni prima.
I festeggiamenti sono continuati la
sera presso il teatro parrocchiale, dove
alla presenza delle autorità, si sono esibiti i ragazzi delle scuole medie, il coro
“El Biron” e la banda “Giuseppe Verdi”
di Montecchia e San Giovanni Ilarione.
Una manifestazione analoga si era
tenuta cinquanta anni prima, esattamente in piazza della chiesa, dove anche
allora era stata disegnata una grande
Italia sull'asfalto e gli alunni delle scuole elementari di allora (non esistevano
ancora le scuole medie) avevano animato una bellissima rievocazione del centesimo anniversario dell’unità d’Italia.
ANGELO PANDOLFO
piaceva fare il cameriere presso diversi
ristoranti della zona, in particolare presso il ristorante “Fattori”, vicinissimo a
casa mia. Questo particolare mi ha indotto a tentare, appena possibile, la gestione in proprio di un pubblico esercizio prendendo in affitto un bar a
Chiampo.
L’approdo a San Giovanni?
Avvenne il 20 febbraio 1963. In quel
periodo si era reso disponibile il bar di
proprietà di Aristide Sartori (Bulgaro)
ma, cosa ben più importante, avevo già
incontrato e felicemente sposato Maria,
mia vicina di casa, che mi incoraggiò
nell’impresa senza il minimo indugio.
Ben presto la bottega cominciava a
prendere forma perché nell’agosto di
quello stesso anno riuscimmo ad aprire
anche la tabaccheria. E a quel tempo
tutti – soprattutto gli uomini – fumavano! Nel 1965 aggiungemmo la cartoleria e gli articoli da regalo ..., una bottega in cui si vendeva un po’ di tutto.
E l’espansione della famiglia?
Il nucleo famigliare non tardò molto
a svilupparsi. Giuseppina, la figlia maggiore nacque nel 1964; quattro anni dopo fu la volta di Stefano e nel 1971
arrivò Nicola. Un po’ alla volta anche i
figli si sono sposati ... sono arrivati i nipotini: Giuseppina con 2 femmine e un
maschio, Stefano con due femmine e
Nicola con tre maschi. Totale ... quattro
maschi e quattro femmine. Mi sembra
decisamente una bella famiglia. La perdita di Maria, dopo quarant’ anni di
serena convivenza, ha creato un vuoto
incolmabile; figli e nipoti sono stati, e
continuano ad essere la mia forza.
A proposito di forza ... quale delle
attività citate ne richiedeva di più?
Sicuramente il bar! È sufficiente
pensare all’orario di apertura. Si apriva
Buon compleanno Italia ... dal Dirigente Scolastico
In occasione del 150° anniversario
dell’Unità di Italia il nostro Istituto ha
progettato iniziative per celebrare con i
bambini e ragazzi delle scuole primarie
e secondarie questa importante ricorrenza. L’obiettivo è stato sia di ricordare
agli allievi le principali tappe storiche
percorse dalla nostra nazione, dalla Sua
fondazione come Regno d’Italia fino al
successivo passaggio a Repubblica parlamentare, sia di riflettere su alcuni valori e principi legati al tema più generale
della “Cittadinanza e Costituzione”.
Alla realizzazione del progetto hanno
concorso docenti dei due ordini di scuola con il coordinamento della prof.ssa
Bevilacqua Anna Maria, che ha avuto la
felicissima idea di riproporre una iniziativa realizzata in occasione della ricorrenza del centesimo anniversario: il disegno di una grande Italia riprodotto sulle
piazze sia a Vestenanova sia a San Giovanni Ilarione all’interno della quale sono stati posizionati gli alunni con palloncini e magliette colorate, riproducenti i
colori della bandiera nazionale.
È stata una proposta che lo scrivente
Dirigente ha accolto positivamente e
senza riserva alcuna, pur con qualche
timore che l’idea di realizzare un grande
disegno sulle piazze non fosse di facile
realizzazione. Tuttavia, sia l’entusiasmo
dei docenti sia quello dei ragazzi più
grandi, che hanno collaborato al dipinto,
sono stati un motore formidabile che ha
consentito di tagliare un traguardo importante: quello di celebrare l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia in una
cornice di colori, persone e di partecipazione popolare.
Devo dare atto ai docenti che hanno
collaborato in modo più attivo al proget-
Buon compleanno Italia ... nei pensieri dei ragazzi
Fin dall’inizio di quest’anno scolastico,
si sapeva che un compito non facile attendeva la “Commissione Territorio”, cioé
coloro che in collaborazione con Amministrazione e Associazioni locali attuano progetti culturali finalizzati alla crescita dei
ragazzi: celebrare i centocinquant’anni dell’Italia unita.
Per coinvolgere gli alunni negli eventi è
necessario sempre farli partecipare in
prima persona, con azioni concrete che li
facciano sentire protagonisti attivi di ciò
che vivono e apprendono. Ecco allora l’idea di ripetere l’esperienza provata nel
1961 dai giovani di allora che ancora ne
conservano il ricordo.
Oltre al disegno della grande Italia,
sono stati previsti gli addobbi tricolori nei
vari plessi scolastici e una serata di musica
e brani attraverso i quali i ragazzi potessero rivivere azioni, emozioni e sentimenti
che hanno accompagnato la costruzione
del nostro Paese nelle varie epoche.
A tutti questi momenti gli studenti
hanno collaborato con entusiasmo crescente, culminato nella serata in teatro che ha
riunito autorità, famiglie e cittadini, coin-
alle sei per chiudere a mezzanotte ... e
anche dopo. A San Giovanni gli anni
settanta/ottanta furono caratterizzati da
un considerevole incremento del lavoro
dovuto soprattutto allo sviluppo dell’attività calzaturiera. La gente lavorava e
guadagnava e, di conseguenza, era anche disponibile a spendere. Si consumavano preferibilmente vino e liquori,
molto caffè, quasi sempre corretto con
abbondante aggiunta di grappa.
Rispetto ad allora, cosa è cambiato?
Sicuramente l’orario d’apertura. Si
apre alle sette e si chiude alle 20. Sono,
tuttavia, cambiate anche le abitudini
degli avventori. Si va al bar non solo per
prendere un caffè dopo mangiato. I
superalcolici sono ridotti al minimo
anche perché non si possono vendere a
coloro che non abbiano compiuto diciotto anni. E giustamente! Oggi al bar si
può giocare al Lotto o al “Gratta e vinci”, vi si possono effettuare pagamenti
vari come il canone per la televisione, la
tassa di circolazione per le automobili.
Per non parlare delle ricariche telefoniche ...
Qualche ricordo particolare ...?
Ricordo con molta nostalgia i giochi
delle bocce che attiravano persone da
tutta la vallata dell’Alpone. Purtroppo,
quando la bottega ha coinvolto altri settori commerciali (profumi, giocattoli ...)
qualcosa si è dovuto sacrificare. Personalmente ricordo l’ottimo rapporto con
gli avventori, la stima che nutrivano nei
miei confronti, il rispetto per mia moglie. Ma ricordo, purtroppo, anche i due
furti subiti e l’improvvisa morte di un
cliente mentre stava seduto al tavolino.
Con il suo pensionamento, chi è subentrato nella conduzione della “botega”?
Mio figlio Stefano aiutato dalla
moglie, in qualità di collaboratrice, e da
una commessa. Insieme costituiscono
un’équipe formidabile e io ne sono fiero
perché mi rendo conto che la “bottega”
che ho creato è stata messa in buone
mani. Io guardo, osservo e consiglio
cercando di non diventare pedante. Una
valvola di sicurezza ce l’ho: finché mi
sarà concesso guidare l’automobile
andrò nella mia Terrossa dove l’altro
mio figlio Nicola, ereditando la passione che fu soprattutto del nonno, gestisce
un’azienda agricola modello interamente coltivata a vigneto con vinificazione
in proprio e punto vendita. Io ci vado
quasi tutti i giorni, mi guardo intorno e
qualche volta sogno la mia gioventù e
rivivo il mio primo incontro con Maria.
DELIO VICENTINI
volti in un’atmosfera di grande e struggente partecipazione emotiva, come dimostrano le testimonianze di seguito riportate, raccolte dalle riflessioni scritte dai ragazzi.
“Buon Compleanno Italia” è stato l’augurio che gli alunni della scuola primaria
hanno voluto rivolgere alla Nazione in
occasione del 150° anniversario dell’Unità.
C’era aria di festa e grande emozione.
Gli alunni, accompagnati dai loro insegnanti, hanno cantato l’Inno Nazionale,
hanno letto e recitato poesie, hanno ascoltato con attenzione i discorsi delle autorità.
Il lancio dei palloncini ha concluso il
momento celebrativo ed è stato un’esplosione di gioia condivisa con tutta la popolazione presente.
Ecco alcune considerazioni ed emozioni
espresse dagli alunni della Scuola Primaria
dopo questa importante giornata:
• Sabato 16 aprile abbiamo festeggiato i
150 anni dell’Unità d’Italia e il Sindaco
ha ricordato quando l’Italia era in guerra e soffriva perché non c’era la pace.
• Mi è piaciuto quando tutti insieme
abbiamo cantato l’inno Nazionale. E
stata una giornata di festa e di emozio-
Anniversario di matrimonio: 40 anni.
•
•
•
•
•
•
•
•
ne.
A me è piaciuta tutta la festa ma soprattutto quando i palloncini, in cielo stavano per formare la sagoma dell’ Italia.
È stato bello stare tutti insieme, far festa
e lanciare i palloncini.
Non vedevo l’ora di lanciare il mio palloncino con questo messaggio: “È bello
stare insieme!” spero che arrivi a qualche bambino.
La parte più bella è stata quando ho
visto i due militari che indossavano le
divise di una volta.
Il discorso del Sindaco mi ha fatto riflettere: “Bisogna essere uniti e volersi
bene.
È stata una bella festa, mi sembrava di
visitare tutta l’Italia; io mi trovavo in
Sicilia.
È stata un’esperienza emozionante
quando ho visto volare i palloncini con i
colori della bandiera Italiana. Ho
espresso tre desideri.
Il momento più particolare è stato quello dell’alzabandiera preceduto da tre
squilli di tromba. Che bella la piazza
con tante bandiere e colorata di verde
bianco e rosso!
Dai lavori degli alunni della Scuola
Media sulla celebrazione:
... È stata un’esperienza indimenticabile
che porterò nei miei ricordi ... Rachael
Achiaa
Sono stati giorni molto belli e sono proprio orgogliosa di essere italiana e di vivere
in questo splendido Paese ... Sabina Allegri
La partecipazione ai festeggiamenti per
il 150° anniversario dell’Unità d’Italia mi
ha fatto conoscere in modo divertente cose
nuove del nostro meraviglioso paese.
Andrea Camponogara
... Per la prima volta ho avuto la possibilità di riflettere sul senso dell’amore di
Patria e di rendermi conto che, per questo
amore, sono morte migliaia di persone che
lo hanno fatto anche per noi. Riccardo
Casarotto
... È stato un giorno intenso, un giorno
to, di una formidabile capacità operativo
ed alla prof.ssa Bevilacqua Anna Maria
di aver saputo coordinare il tutto in modo
efficace. Nella mia veste di Dirigente
scolastico non ho fatto altro che autorizzare tutto quanto mi veniva proposto,
cercando di mettere a disposizione alcune risorse di carattere finanziario compatibili con il bilancio della scuola e mantenendo i rapporti con gli Enti locali per
alcuni dettagli di carattere organizzativo.
Questa ricorrenza è stata un positivo
esempio di relazione tra scuola e territorio, vista la stretta collaborazione avuta
con gli Enti locali e le varie associazioni.
Un ringraziamento particolare è doveroso farlo ai Comuni per aver reperito le
risorse necessarie ed ai vari sponsor che
hanno consentito l’acquisto dei vari materiali. Nell’ambito delle iniziative di
celebrazione è stata promossa sabato 16
aprile, presso il teatro parrocchiale di
San Giovanni Ilarione, una bellissima e
commovente serata che ha vista nel ruolo
di protagonisti i ragazzi della scuola secondaria “Mario Marcazzan” che hanno
riproposto, attraverso l’esecuzione di
brani musicali e la lettura di testi letterari, i momenti storici più significativi della stria di Italia
Credo che in questa occasione la nostra scuola abbia dato un felice esempio
di “educazione alla Cittadinanza” con
l’obiettivo di educare i ragazzi a crescere
con lo spirito di cittadini attivi e consapevoli di appartenere ad una Nazione con
una Storia importante, con leggi che ne
governano la vita democratica e nella
quale devono essere sempre mantenuti
vivi gli ideali di Unità nazionale.
UGO CORNEVALI
- DIRIGENTE SCOLASTICO -
* * *
che ricorderò con grande nostalgia. Quando
si festeggeranno i 200 anni dell’Unità
d’Italia, noi ragazzi saremo forse presenti
per applaudire i nostri nipoti; i ricordi torneranno ad oggi e potrò dire: “c’ero anch’io”.
Auguri, Italia! Debora Cavazzola
Guardandoci riempire l’Italia con magliette bianche, rosse e verdi ho capito che
noi siamo il futuro, che noi decidiamo il
domani. Enrico Cerato
È stata una manifestazione piena di
ricordi, ricca di sorprese e densa di significati: non la dimenticherò! Matilde Confente
... Momenti magici, sotto il sole primaverile di una mattina intitolata alla pace,
all’uguaglianza e all’unità, per rendere
omaggio alla nostra Casa e a chi ha contribuito ad erigerla e a renderla come un faro
per chi non sa dove andare. Erica Da Ronco
... Mentre la mia compagna di 1ª leggeva “La spigolatrice di Sapri”, un brivido ha
percorso il mio corpo perché riuscivo ad
immaginare la sofferenza ed il sacrificio di
quei giovani patrioti ... Martina Danese
Mi ritengo fortunata di aver potuto celebrare un anniversario così importante e di
averlo fatto partecipando concretamente ...
Rachele Dusi
Continua a pag. 3
Un altro fiore ... per la storia
di San Giovanni Ilarione
Presentazione ufficiale del volume de “L’Alpone” a scuola, a cura della Pro Loco, un’opera che raccoglie, attraverso le sue pagine, la storia del nostro paese.
Rilegata in maniera pregevole, rappresenta per la Pro Loco motivo di orgoglio e fonte di
ricerca per tutti.
Edito in copie molto limitate, ne è stato fatto dono a: Comune di S. Giovanni Ilarione,
Istituto comprensivo di S. Giovanni Ilarione, Parrocchia di Castello, Parrocchia di S.
Caterina in Villa, Biblioteca civica di S. Giovanni Ilarione, Pro Loco di S. Giovanni Ilarione.
Due copie sono state riservate al dott. Colalto, il cui contributo finanziario è stato determinante per la realizzazione dell’opera stessa.
G. S.
L’ALPONE 3
Lettere
AL DIRETTORE
Pensieri sulla festa di S. Giovanni
Ilarione
Gli amici di San Giovanni Ilarione
mi hanno rintracciato dopo 50 anni di
silenzio per invitarmi a partecipare al
150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Con entusiasmo ho accettato di partecipare all’evento, anche per la curiosità
di rivedere i luoghi e le persone che
avevo conosciuto tanto tempo fa.
La manifestazione, partecipata dalle
scuole elementari e e medie, ha ripetuto
lo schema progettuale di quanto avevamo realizzato nel lontano 1960-61. È
stata una giornata di forti emozioni e
ricordi. Il paese è radicalmente cambiato e migliorato sia dal punto di vista
urbanistico che dei servizi.
Ho percorso la stessa strada su cui,
ogni settimana, mi incamminavo da
Verona per raggiungere San Giovanni
Ilarione ed ho rilevato un cambiamento
ed un miglioramento incredibili in termini ambientali grazie all’intervento
oculato e professionale del Comune.
All’entrata del Paese sono evidenti le
Belloca 1961 con il maestro Torsani.
Segue da pag. 1
FESTA PROVINCIALE DEI FANTI
fondazione del gruppo Fanti del paese.
Questo tris di celebrazioni ha permesso all’intero San Giovanni di vivere
momenti di ricordi, di sensazioni, di
vive emozioni.
Oltre alla scuola e alla parrocchia,
protagonista indiscussa è stata la fanteria, soldati in armi e cittadini in congedo con la caratteristica bustina in testa e
il foulard al collo, in ricordo dei bei
tempi passati in grigioverde. Questi soldati in congedo sono fieri di appartenere alla fanteria, punto di riferimento di
tutti gli eserciti. È doveroso ricordare il
suo ruolo fondamentale nel processo
storico dell’Unità d’Italia.
È giusto ricordare, soprassedendo a
tanti fatti d’arme: per questi soldati, per
quest’arma non servono le parole, ma
parlano i fatti. Due episodi del nostro
processo di riunificazione nazionale: la
battaglia di S. Martino nel 1859 e la
muraglia invalicabile dei fanti lungo il
Piave nel 1917/18, l’inizio e la fine
della nostra Unità, ove la fanteria ha
scritto luminose pagine di storia.
Mandato allo sbaraglio nella seconda guerra mondiale, privo di mezzi, di
supporti logistici, soffrendo spesso la
fame, dal gelo delle steppe russe all’arso deserto dell’Africa, il fante ha sempre risposto all’appello. Non ha esitato
poi a mantenere la propria dignità,
quando, rinchiuso in un campo di concentramento, rinunciava al rientro in
patria per continuare a seguire la dittatura, non ha esitato ad arruolarsi nelle
formazioni partigiane per combatterla.
E adesso, nel nuovo esercito rinato per
volontà del popolo sull’eredità democratica riconquistata, la fanteria continua la sua tradizione, i fanti in congedo
si sentono ancora legati al loro senso di
responsabilità, di solidarietà, e lo si è
ristrutturazioni abitative, ma anche gli
interventi di natura industriale ed artigianale che hanno favorito uno sviluppo
del benessere e la creazione di valore
aggiunto per la comunità locale. Va dato
merito alla lungimiranza ed alla bravura delle Amministrazioni Comunali che
si sono succedute nel corso degli anni.
La manifestazione del 150° dell’Unità
di Italia con la partecipazione di tutta la
Comunità di Ilarione e, soprattutto dei
giovani allievi delle scuole elementari e
medie, sottolinea che ancora permane
forte il significato dei valori storici ed
umani della popolazione locale.
Sono particolarmente emozionato
per aver registrato un percorso evolutivo di una Comunità ricca di valori e di
sincera solidarietà ed amicizia. Spero
che il tempo valorizzi il lavoro e l’impegno di questa gente che mi ha aiutato a
percorrere una strada di crescita morale e civile.
Ringrazio e rivolgo a tutti un caloroso arrivederci.
Sergio Torsani
Segue da pag. 2
Ho suonato con i miei compagni alcuni
brani musicali; il mio preferito è “La leggenda del Piave” perché ha un ritmo incalzante e un testo forte che mi hanno trasmesso grande entusiasmo. Dilpreet Kaur
Il fatto di essere vestita come i miei
compagni, con le magliette tutte uguali, mi
ha fatto piacere perché ci ha reso un gruppo
unito, come unito deve essere il nostro
Paese. Alice Maporti
Quando abbiamo lanciato in aria i palloncini che formavano una bellissima nuvola bianca, rossa e verde è stato molto emozionante perché sembrava che una piccola
parte di noi fosse volata via nel cielo ...
Claudio Marcazzan
È stato bello disegnare insieme l’Italia
perché abbiamo capito quanto sia importante “collaborare” ... e ancor più entusiasmante è stato urlare tutti insieme “Viva L’Italia
unita” lasciando andare i palloncini ...
Riccardo Marcazzan
Suonare insieme, sul palcoscenico, è
sotto molto coinvolgente, ci ha fatto sentire
uniti. Amanpreet Singh
Nel lavorare per realizzare l’Italia in
piazza, mi sono sentito felice e soddisfatto:
anche se di origine straniera, penso di aver
provato cosa significa essere italiano.
Manpreet Singh
Durante la sfilata di domenica, ho
ammirato in particolare i fanti; riuscivano a
suonare marciando a distanza regolare uno
dall’altro: bravissimi! Amin Sraidi
Penso che ricorderò per sempre il 17
marzo 2011 e lo racconterò ai miei figli e
nipotini ... Luca Zanchi
Le due seconde si sono radunare in piazza, armate di pennello, e
hanno “realizzato” l’idea
della grande Italia ... Matteo
Zerbato
Essere su quel palco la
sera di sabato, è stato molto
emozionante; è stata la mia
prima esibizione e mi sono
sentito molto onorato di farlo
in una ricorrenza importante
come questa! Luca Zordan
Il giorno in cui abbiamo
ricordato
l’anniversario
dell’Unità d’Italia è stato un
giorno speciale, allegro ed
emozionante ... Tamara Bogosavljevic
Per urlare “Viva l’Italia
unita” ho tirato fuori tutta la
voce che avevo! Amedeo Dal
Cortivo
Mi sono sentito forte e coraggioso: ho
portato la bandiera del mio Paese durante la
sfilata ed ero onorato di farlo. Gabriele
Fochesato
Buon compleanno Italia ... ancora i pensieri dei ragazzi
Durante la
serata in teatro
mi sono emozionata quando
la mia compagna Sophie ha
letto “La spigolatrice di Sapri”:
l’avevo
sentita diverse
volte in classe,
una ogni volta
era come la prima ... Anastasia
Galiotto
In teatro mi
ha emozionato
il coro “El Bi- L’Italia tricolore: i ragazzi con i palloncini.
ron”: insieme ai
Il teatro era pieno di spettatori: non veragazzi ha creato un’atmosfera particolare,
devo l’ora di sentire la nostra compagna che
dolce e struggente. Matteo Gecchele
raccontava la vicenda di Sapri con sensibiÈ stata un’esperienza bella e significatilità e partecipazione. Hind Marouch
va: non abbiamo studiato la storia, l’abbiaSi parte! Tutti abbiamo un palloncino
mo vissuta, l’abbiamo fatta noi! Michela
verde allacciato al polso; si accodano a noi
Leaso
anche i bambini delle elementari, tutti infiMolti sono stati i momenti significativi,
la per andare in piazza, l’emozione sale e
ma a me ne sono piaciuti due in particolare;
tutti stanno a guardarci. Forniamo un’unica
il primo è stato quando eravamo tutti “dencosa, tutti insieme: siamo l’Italia. Sophie
tro” all’Italia perché ci sentivamo tutti uniti,
Perazzolo
il secondo quando tutti insieme abbiamo
Spero che il nostro Paese resti sempre
gridato “Viva l’Italia unita”, lasciando volaunito come siamo stati uniti noi in quere nel cielo i palloncini con i clori della banst’occasione speciale ... Alberto Zanchi
diera. Matteo Lovato
Ero molto contento di essere stato sor... Quando piano piano noi ragazzi
teggiato per stare in prima fila, anche se
siamo entrati nell’Italia dipinta in piazza mi
provavo contemporaneamente una forte
sembrava di essere un soldato che otteneva
emozione e un grosso senso di responsabiciò per cui aveva combattuto ... Andrea
lità: dovevamo guidare tutti gli altri e
non potevano sbagliare! Nicola
Zannone
Italia, / paese d’uguaglianza, / di
gioia e di speranza; / Italia, / paese di
valori, / tutti dentro i nostri cuori. /
Italia, / penisola sincera, / come in estate o primavera. / Italia, / in un mondo
tanto strano, / che non sa prendersi per
mano, / che non vuol andar lontano, / tu
starai sempre con noi, / o Italia, / con i
tuoi Eroi. Mirian
L’Italia è uno dei paesi più giovani,
ma tutto l’impegno che le persone
hanno messo per preparare la festa, per
i suoi 150 anni, fa credere in un arrivederci. Sara
La Bellissima manifestazione ci ha
I palloncini in cielo.
dimostrato quanti sacrifici sono stati
fatti per ottenere l’unità d’Italia,
Marcazzan
un’Italia libera dove ognuno può esprimere
La celebrazione è stata molto significale proprie idee e un’Italia che merita di
tiva: ha permesso anche a noi ragazzi di
essere amata. Jessica
provare los tesso entusiasmo vissuto dalla
Stando seduto sull’Italia disegnata in
piazza e guardando il tricolore dei palloncigente in quel lontano 17 marzo 1861. Erica
ni che coloravano il cielo era bello pensare
Marcazzan
che erano come i colori che 150 anni fa
Questo è stato uno di quegli anni che
hanno scritto la storia del nostro paese.
non si potranno dimenticare ... Ricorderò
Mario
per sempre i palloncini bianchi, rossi e ver17 marzo 1861. Data storica dove tutto è
di che fluttuano nell’aria mentre tutti insiecominciato, dove un popolo sempre diviso
me intoniamo l’Inno di Mameli ... Michele
si è sentito per la prima volta unito. Quando
Marcazzan
abbiamo cantato l’Inno d’Italia, mi sono
La sera, in teatro, ho ammirato i miei
sentita davvero italiana perché credo sia
compagni che leggevano poesie e brani
qualcosa che lega ogni persona al proprio
senza paura ... o almeno non la facevano
paese. Celebrare i centocinquant’anni delvedere, come tanti che hanno combattuto
l’Unità significa diverse cose: significa
per l'Unità ... Denis Marchetto
Continua a pag. 7
una corona al monumento ai caduti, una
visto nelle situazioni di calamità naturacorona in piazza della pesa davanti alla
li che hanno purtroppo colpito l’Italia.
lapide che ricorda i caduti per la libertà.
Fondato come gruppo a San GioPoi il concerto della banda “Giuseppe
vanni da un’équipe di volonterosi nel
Verdi” e la banda dei bersaglieri. Bello
1985, con Renzo Allegri come presiapplaudire questi fanti piumati suonare
dente, coadiuvato da Lino Rossetto, Ivo
al passo di corsa, da brivido osservare il
Tisato, Agostino Ciman, Costantino
piumino gonfiarsi al vento...
Zanconato e Raffaele Sartori, è sempre
Il tempo dei commenti, dei ricordi,
cresciuto, aprendo anche alle mogli dei
degli incontri ha trovato spazio a tavola
tesserati, le “Padronesse”, e le stesse
in un noto ristorante della zona, ove si
sono orgogliose di versare la quota per
sono ritrovati in più di 300. Si sono rila tessera. Al primo presidente è succetrovati tutti amici, si sono rispolverati
duto Francesco Marcazzan per arrivare
quei valori autentici, a volte forse un
all’attuale, Mariano Panarotto.
po’ soffocati dall’ansia, dalla corsa giorObiettivi del gruppo: stare insieme,
naliera, dagli interessi, dalla voglia di
collaborare con le parrocchie, l’Ente
protagonismo ad ogni costo. È stata una
locale, gli altri gruppi ed associazioni,
magnifica festa, che rimarrà nel ricordo
promuovere la riscoperta dei valori fondi tutti i partecipanti. Attraverso il presidanti la società, quali la solidarietà, la
dente, l’intero gruppo desidera ringradisponibilità, l’impegno nella vita, il
ziare tutti per la simpatia, l’amicizia e
senso dell’amicizia. E che questo grupl’accoglienza, e tutta la popolazione rinpo sia compatto e operativo lo ha dimograzia il gruppo fanti per la loro dispostrato nelle giornate del 16 e 17 aprile
nibilità e allegria.
u.s. ospitando la festa provinciale dei
fanti. La presenza del presidente nazioI ragazzi a teatro.
GIANNI SARTORI
nale cav. Antonio Baretta, da Bergamo,
con il medagliere e la bandiera nazionale del fante,
Agenzia Immobiliare
Studio di Consulenza
e del presidente provinciale Umberto Tamellini
ha reso più significativa la
giornata. Dopo il successo della serata del 16 aprile, nella quale il gruppo
ha partecipato in maniera
attiva, offrendo, al termine, a tutti un sostanzioso
rinfresco a base di prodotti locali, la mattina successiva si sono ritrovati in
piazza “Aldo Moro” per
l’ammassamento e hanno
mediatore professionista ruolo 2155, perito ed esperto ruolo 423
sfilato per le vie del
C
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ciali, dalla deposizione di
Marcazzan geom. Luciano
L’ALPONE 4
PRO LOCO: quattro anni di intenso
impegno a servizio del paese
A luglio le elezioni del nuovo consiglio direttivo 2011-2015
a cura di Lorenzo Gecchele, Luca Nardi, Franco Cavazzola
Quattro anni tra cultura, attività,
manifestazioni, divertimento, creatività ... insomma Pro Loco: siamo
dunque arrivati a tirare le somme al
mandato del consiglio direttivo.
Voglio iniziare ringraziando veramente di cuore tutte le persone che,
in questi quattro anni, hanno contribuito e collaborato alle tante attività
della Pro Loco, anche coloro che ci
hanno aiutato per brevi periodi e che
abbiamo dimenticato di ringraziare
Tutela del vino Soave, o come l’aggiornamento e la ristampa della
Rubrica Telefonica, le serate di cultura organizzate nel centro storico
del paese e nelle frazioni (Castello,
Cattignano e Boarie).
Ancora più importante è risultata
la pubblicazione del trimestrale
l’Alpone, il nostro cavallo di battaglia, che ci ha impegnato non poco
non solo a livello di redazione ma
anche economicamente. Non è sem-
Sopra: dopo la battitura delle castagne.
A destra: due momenti della gara con le rane.
insieme perché i progetti messi in
cantiere venissero portati a termine.
Nel mese di luglio si faranno le elezioni del nuovo direttivo.
L’auspicio è che il prossimo con-
I Concerti ......
per il loro semplice ma importante
lavoro. Ma in particolare modo
voglio ringraziare, lo dico con convinzione, il consiglio direttivo.
Un gruppo formato da giovani e
da veterani, che si sono impegnati,
ognuno per il proprio settore, a
coordinare al meglio le attività del
nostro paese. Abbiamo cercato, nel
nostro piccolo, di superare le tante
difficoltà economiche che anche la
Pro Loco ha dovuto affrontare per il
generale stato di crisi, ma ciò non ci
ha impedito di investire sia nelle
attività di una certa dimensione,
come la Sagra delle Castagne o il
Carnevale, sia nella cultura, come la
ristampa di alcuni libri antichi in
collaborazione con il consorzio di
plice infatti far bilanciare i conti con
la stampa e la spedizione di oltre
3000 copie ogni tre mesi, ma grazie
al sostentamento dei contribuenti e
all’impegno nella ricerca di pubblicità, ancora oggi possiamo vantare
di avere un giornale che parla di San
Giovanni Ilarione e dei suoi abitanti, e che giunge puntuale nelle
nostre case e nelle case degli amici
che si trovano all’estero. Come poi
accade in tutte le associazioni, in
questi quattro anni abbiamo anche
affrontato e superato, grazie alla
professionalità e al reciproco aiuto
di ciascuno, momenti di difficoltà e
di incomprensione anche all’interno
del consiglio: non è mai venuto però
a mancare il rispetto reciproco e
soprattutto la fiducia nel collaborare
siglio dimostri le
stesse motivazioni e
la stessa capacità
messe in campo dai
consiglieri del consiglio attuale; ci si
augura di vedere nuovi volti, nuove
idee, di vedere un consiglio che sia
attento alle esigenze del paese e
soprattutto pronto alle sfide culturali dei prossimi quattro anni.
In alto: la battitura delle castagne.
A
sinistra:
gruppo di giovani al festivalbar di qualche
anno
fa. Un
gruppo numeroso e spensierato!
La scalata del campanile.
Sopra in alto e a sinistra: Festeggiamenti durante la sagra
delle castagne.
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L’ALPONE 5
DAL GRUPPO ALPINI
I nostri alpini sono appena tornati da Torino dove si è tenuta la loro annuale Adunata
Nazionale.
Questa adunata è stata organizzata anche per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia
proprio nella città che ha visto la nascita dell’Italia; è stata un’adunata dall'alto valore
simbolico, molto partecipata, ordinata, vissuta.
Anche il nostro gruppo, come sempre, era presente numeroso. Inserito nella Sezione di
Verona ha sfilato per le vie di una Torino imbandierata e festante.
Per il prossimo anno l’appuntamento è a Bolzano; sarà un ritorno a casa per molti
nostri alpini che in provincia di Bolzano, nella disciolta brigata Tridentina, hanno svolto il loro servizio militare.
Il gruppo degli alpini veronesi ritratti a Torino prima della sfilata.
INA
MEDIC
Il dolore alla spalla
Un tempo la malattia veniva definita
come “periartrite scapolo-omerale”.
Attualmente si tende a definirla come
“sindrome della spalla dolorosa”. Il
disturbo è molto frequente nell’età adulta e si può presentare in molti modi; talvolta in forma acuta con un intenso dolore alla spalla ed al braccio che impedisce qualunque movimento dell’arto. È la
forma meno frequente e, forse la più
facile da curare, in altri casi il dolore è
meno intenso e permette di svolgere
tutte le abituali attività ma dà problemi
durante la notte ostacolando il riposo
notturno.
La spalla è una complessa struttura
formata da tre ossa (clavicola, scapola,
omero), da un gruppo di tendini e
muscoli definito come cuffia dei rotatori, e dalla inserzione dei muscoli del
braccio. Secondo i fisiologi l’arto superiore, quando l’uomo era quadrupede,
avrebbe avuto semplicemente il compito
di sostenere il corpo. Poi l’uomo si è
evoluto ed è diventato bipede ed allo
stesso arto ha affidato un carico di lavoro di gran lunga superiore soprattutto
nello svolgimento di alcune attività sportive.
Il protrarsi di questa situazione associato a traumi anche non importanti per
la spalla porta a squilibri della struttura
articolare e sarebbe alla base del processo infiammatorio. Si parla in questo caso
di conflitto articolare.
Si fronte alla spalla dolorosa la visita
medica deve innanzitutto escludere altre
cause del dolore che possono essere di
origine cardiaca (angina o infarto) polmonare (pleuriti o polmoniti) o nervose
(radicoliti). In secondo luogo va chiarito
se si tratta di semplice infiammazione o
se sono presenti lesioni ossee o muscolo
tendinee. Di prima battuta si fa eseguire
una radiografia accompagnata da un
semplice esame ecografico che quasi
sempre sono esaurienti. Nei casi più
complessi si ricorre alla tomografia as-
La banda “G. Verdi”
compie quarant’anni
Quando si dice quarant’anni ... ben
portati! La dimostrazione, per la banda
“G. Verdi” di Montecchia e San Giovanni, viene dall’anagrafe. Dei suoi 45
elementi in organico soltanto tre hanno
più di quarant’anni e sono stati giustamente premiati in occasione della festa
organizzata ... per loro e per la stessa
banda, la cui ricostituzione come complesso strumentale intercomunale risale
ai primi anni settanta del secolo scorso
mentre le origini remote dei due gruppi
bandistici – Montecchia di Crosara e
Castello di San Giovanni Ilarione – storicamente si fanno risalire in epoca antecedente la nascita del Regno d’Italia di cui
si festeggia quest’anno il 150° anniversasiale computerizzata o alla risonanza
magnetica nucleare a seconda che il problema sia a livello osseo o muscolo-tendineo.
In presenza di lesioni anatomiche il
paziente va senz’altro indirizzato al chirurgo ortopedico. Una volta esclusa la necessita di intervento chirurgico, scopo
della terapia è di togliere il dolore e mantenere la completa funzione della articolazione. Il semplice uso di farmaci antinfiammatori, l’applicazione di ghiaccio e
la fisioterapia possono portare a guarigione. Nelle forme croniche con calcificazioni articolari è indicata l’applicazione
di onde d’urto che, attualmente in fase
sperimentale, ha dato risultati promettenti. Talvolta tuttavia è necessario l’intervento ricostruttivo che con le moderne
tecniche è sempre meno traumatizzante.
È molto importante, sia nei casi trattati
con cure non invasive sia nel post-intervento un adeguato ciclo di terapia fisica
riabilitativa.
VINCENZO MAGNABOSCO
A PASQUA
Gesù risorge
per tutti
Da qualche anno a questa parte, in
occasione del Natale, i ragazzi dell’ACR
si rendono più che mai cittadini attivi
nella nostra comunità andando a trovare
tre bambini disabili del paese portando
loro un piccolo dono.
Un’importante esperienza sia per i
ragazzi che per noi educatori, un modo
per far toccare con mano le varie realtà
che esistono. Sempre per questo motivo
abbiamo pensato di riproporre un’attività
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simile anche per Pasqua, ma rivolta alle persone
anziane disagiate costrette all’infermità. Durante gli
incontri del sabato all’ACR i nostri giovani hanno
confezionato dei ramoscelli d’ulivo, i quali sono stati
successivamente benedetti durante la Messa domenicale del 27 marzo dal parroco don Elio.
Con l’aiuto del comune che ha messo a disposizione il pulmino e di qualche autista volontario, nel periodo quaresimale e nella settimana santa, i ragazzi delle
medie con gli animatori hanno distribuito questo piccolo pensierino assieme a un timido sorriso.
Ai nostri ragazzi, questi anziani hanno fatto tenerezza e per qualcuno è stato come ritornare un po’
bambino con il ricordo dei nonni che li hanno coccolati e cresciuti.
Per qualche anziano queste visite inaspettate,
nonostante la difficoltà iniziale e l’incertezza, sono
state fonti di forti emozioni ma anche un momento
per festeggiare la Resurrezione di Cristo in maniera
diversa.
L’ANIMATRICE ANNA
rio.
Nell’ambito dei suoi Corsi di Orientamento Musicale, puntualmente organizzati ogni anno, si sono formati centinaia
di giovani strumentisti molti dei quali
diplomati in vari conservatori. Basta un
dato per tutti. Il primo maestro, Gilmo
Cavazza, un autentico “genio musicale”,
alla sua morte ha lasciato in eredità la
banda a Enrico Reffato, suo allievo e
diplomato in tromba. Attualmente il
complesso è diretto da Daniele Casarotti,
allievo del maestro Enrico Reffato e, a
sua volta, diplomato in tromba presso il
Conservatorio “Dall’Abaco” di Verona.
Presente in tutte le manifestazioni
patriottiche, civili e religiose, la banda è
RI
GLI ALLO
stata, ed è tuttora, per le due comunità,
una tangibile proposta culturale in grado
di tenere uniti tanti giovani appartenenti
ad ambienti diversi. Ad essi vengono
offerte preziose occasioni di crescita culturale, sociale e morale.
La presidenza del complesso è, attualmente, affidata a Danilo Azzolini che
nell’organico figura anche come primo
clarino in Si bemolle.
I festeggiamenti per gli otto lustri (40
anni) di attività hanno preso l’avvio
venerdì 29 e sabato 30 aprile con due
serate di discoteca presso il mercato
cerasicolo di Montecchia di Crosara. La
manifestazione è proseguita domenica
primo maggio alle 14.30 con una rassegna bandistica che ha visto presenti, oltre
la banda “G. Verdi”, anche il gruppo bandistico di Peschiera del Garda e un complesso strumentale di Collepardo in provincia di Frosinone. Dopo la sfilata iniziale i tre complessi, partiti da altrettanti
punti del paese si sono ordinatamente
schierati nella piazza antistante il municipio per il suono dell’Inno nazionale.
Sono quindi seguiti i concerti delle singole bande e, il concertone finale.
Dopo l’immancabile scambio dei
gagliardetti e dei prodotti locali, a ricordo della simpatica manifestazione e, in
attesa di concretizzare gli scambi successivi, sono stati premiati i tre “magnifici”
ultraquarantenni Vincenzo Magnabosco,
Alessandro Gambaretto, Graziano Dal
Cero. A giudicare dal pubblico presente
che non ha lesinato applausi e incoraggiamenti, si è trattato di un bel pomeriggio musicale. L’appuntamento futuro?
Ovviamente il mezzo secolo di vita!
DELIO VICENTINI
Complimenti vivissimi da parte della redazione a:
Federico Caminiti, Dottore in Lingue e Culture per il Commercio Internazionale
presso l’Università degli studi di Verona, il 19 aprile 2011.
Arianna Dusi, Dottoressa in Economia Aziendale presso l’Università degli studi di
Verona, il 20 aprile 2011.
Roberta Rivato, Dottoressa in Lingue e Culture per il Turismo presso l’Università
degli studi di Verona, il 19 aprile 2011.
Un disegno per il Beato Giovanni Paolo II
note con una tromba per ricordare
Cari amici
un’antica tradizione della città che venieccomi qua, vincitore del concorso di
va così allertata in caso di attacco nemidisegno indetto dalla 36ª Montefortiana
co.
di Monteforte d’Alpone. Sono Jacopo
Il giorno dopo ci siamo recati alle
Zanchi e, come promesso, vorrei racconminiere di sale di Wieliczka. Sono patritarvi la bellissima esperienza che ho vismonio dell’UNESCO e visitandole ho
suto qualche mese fa.
capito il perché. Ci sono oltre 300 Km di
Era il 14 aprile 2011 e, insieme ad
gallerie che si snodano tra cave sotterraaltre undici persone, ho intrapreso un
nee di salgemma. Ci sono laghi e grotte
viaggio, durato cinque giorni, che mi ha
oltre che a una Cappella scolpita nel salportato in Polonia e precisamente a
gemma e decorata con sculture realizzaCracovia.
Il tragitto in pullman è
stato piuttosto lungo. È
durato 15 ore, ma ho
fatto subito amicizia con
tutti i componenti della
comitiva e con loro ho
trascorso delle belle giornate.
Arrivati a Cracovia,
era notte fonda e così,
dopo aver cenato siamo
andati subito a letto.
Eravamo stanchi, ma anche eccitati per quello
che avremo visto nei
giorni successivi. Infatti
Il cardinale Stanislao Dziwisz con Jacopo.
il mattino seguente siamo
te con lo stesso materiale.
stati ricevuti dal vicesindaco della città
Nei giorni seguenti abbiamo visitato
all’interno del palazzo municipale e poi
il Santuario di Czestochowa, conosciuto
dal Cardinale Stanislao Dziwisz, segreanche come il Santuario della Madonna
tario personale di Papa Giovanni Paolo
Nera. È uno dei più importanti centri di
II. Non vi dico la grande emozione che
culto cattolico in Polonia e in quei giorho provato salendo le scale dell’Arciveni era frequentato da numerosissimi stuscovado. Il pensiero che stavo percorrendenti che pregavano per avere un aiuto
do i luoghi che erano stati del Santo
dalla Madonna nel sostenere gli esami di
Padre mi faceva accapponare la pelle.
maturità che avrebbero avuto nei mesi
Nello stesso tempo però, ogni stanza
successivi. Poi abbiamo visitato il castelemanava pace e tranquillità, ti sembrava
lo di Wawel che fu la residenza reale di
quasi di essere a casa. Siamo stati accolSigismondo I. Gli interni sono magnifiti con grande familiarità e semplicità e
ci e ottimamente conservati, sono ricchi
solo dopo, ripensandoci, mi sono reso
di arazzi, decorazioni e mobili risalenti
conto a quale grande persona eravamo
ai vari periodi storici di occupazione del
stati vicini.
castello.
Poi il nostro programma è proseguito
Infine l’ultimo giorno abbiamo visie, accompagnati da una guida polacca
tato il Santuario di Santa Faustina Kowache però parlava molto bene la nostra
ska che fu beatificata da Giovanni Paolo
lingua, abbiamo visitato la città di
II e Wadowice, il paese natale di Papa
Cracovia. È un centro molto grande, ha
Wojtyla. Purtroppo come tutte le belle
una piazza immensa (grande quanto le
cose, il nostro viaggio è terminato. Ho
tre piazze del nostro paese messe insietrascorso giorni bellissimi e ho provato
me), è circondata da bellissimi edifici e
emozioni che sicuramente mi accompada un’ alta torre dove a ogni ora del dì e
gneranno per tutta la vita.
della notte una persona, rivolta verso i
JACOPO
quattro punti cardinali, suona alcune
L’ALPONE 6
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA
dal Consiglio comunale
PROGRAMMA TRIENNALE
DELLE OPERE PUBBLICHE
2011/2013
Bilancio annuale
di previsione 2011
Entrate
Titolo
Spese
Descrizione
Competenza
Titolo
Descrizione
Competenza
I
Entrate tributarie
€ 1.030.767,00
I
Spese correnti
€ 2.463.834,00
II
Entrate derivanti da contributi
e trasferimenti correnti dello
Stato, della Regione e di altri
enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni
delegate dalla Regione
Entrate extratributarie
€ 920.877,00
II
Conto in conto capitale
€ 6.853.600,00
Entrate derivanti da alienazioni,
da trasferimenti di capitale e
da riscossioni di crediti
Totale entrate finali
€ 6.280.680,00
Entrate derivanti da accensione di prestiti
€ 616.000,00
Entrate da servizi per
conto di terzi
€ 450.082,00
TOTALE
€ 10.103.648,00
III
IV
V
VI
testi a cura di DELIO VICENTINI
Quadro delle risorse disponibili
Arco temporale di validità del programma
€ 784.554,00
TIPOLOGIE RISORSE
€ 9.037.566,00
III
IV
Disponibilità Finanziaria
Primo anno
Disponibilità Finanziaria
Secondo Anno
Disponibilità Finanziaria
Terzo Anno
Importo
Totale
500.920,00
350.000,00
350.000,00
1.200.920,00
216.000,00
0,00
0,00
216.000,00
4.065.000,00
0,00
0,00
4.065.000,00
Entrate aventi destinazione vincolata per legge
Totale spese finali
€ 9.317.434,00
Spese per rimborso di
prestiti
€ 693.052,00
Spese per servizi per
conto di terzi
€ 450.082,00
Trasferimento di immobili ex art. 19, c. 5-ter L. n. 109/94
TOTALE
€ 10.460.568,00
Stanziamenti di bilancio
Entrate acquisite mediante contrazione di mutuo
Entrate acquisite mediante apporti di capitali privati
0,00
0,00
0,00
0,00
500.000,00
600.000,00
500.000,00
1.600.000,00
Avanzo di amministrazione
€ 356.920,00
Disavanzo di amministrazione
€
Altro
0,00
0,00
0,00
0,00
TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE
€ 10.460.568,00
TOTALE COMPLESSIVO SPESE
€ 10.460.568,00
Totali
5.281.920,00
950.000,00
850.000,00
7.081.920,00
ed i relativi risultati differenziali:
Competenza
RISULTATI DIFFERENZIALI
Articolazione della copertura
finanziaria
NOTE SUGLI EQUILIBRI
A) Equilibrio economico-finanziario
€ 2.756.886,00
Entrate titolo I-II-III
(+)
Spese correnti
(-)
Differenza
€ 2.463.834,00
N. progr. (1)
€ 293.052,00
Quote di capitali di amm.to mutui
(-)
Differenza
CODICE ISTAT
Cod. Int. Amm.ne (2)
Reg.
€ 293.052,00
=========
Prov. Com.
Tipologia
(3)
Categoria
(3)
1
005
023
070
09
A04 39
2
005
023
070
08
A06 90
3
005
023
070
01
A03 06
dalla Giunta comunale
4
005
023
070
01
A03 16
5
005
023
070
01
A03 16
Contenimento della spesa
6
005
023
070
01
A03 99
7
005
023
070
07
A05 09
8
005
023
070
01
A03 16
€ 0,00
Allo scopo di contenere determinate tipologie di spesa rispetto all’esercizio finanziario 2009 sono state praticate le riduzioni percentuali risultanti dal prospetto sotto
riportato:
DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
Cessione
immobili
STIMA DEI COSTI DI PROGRAMMA
Primo Anno
Zona Industriale
ed Artigianale Loc. Boarie 500.000,00
Allargamento Ponte Mangano 360.000,00
Campo fotovoltaico
2.200.000,00
Loc. Belui
Impianti fotovoltaici
480.000,00
Edifici comunali
Impianti fotovoltaici
740.000,00
Impianti sportivi
Illuminazione contrade 220.000,00
Manutenzione e ampliamento
cimiteri comunali
Impianti fotovoltaici
425.000,00
Edifici scolastici
Secondo
Terzo Anno
Totale
500.000,00
500.00,00
1.500.000,00
N
0,00
360.000,00
N
0,00
2.200.000,00
N
2.200.000,00
99
480.000,00
N
480.000,00
99
740.000,00
N
740.000,00
99
220.000,00
N
220.000,00
99
100.000,00
N
0,00
425.000,00
N
425.000,00
100.000,00
9
005
023
070
08
A01 01
Arredo Urbano
150.000,00
S/N (4)
Apporto di
capitale privato
Tipologia
Importo
(5)
150.000,00
300.000,00
N
0,00
Art. 6 c.
Disponibilità Finanziaria
Primo anno
Importo
2009
% di
riduzione
Limite 2011
e succ.
Risparmio
10
005
023
070
07
A05 08
Edilizia scolastica
100.000,00
100.000,00
200.000,00
N
0,0
7
Studi e incarichi di consulenza
0
80%
0
0
11
005
023
070
07
A01 01
Bitumature varie
100.000,00
100.000,00
200.000,00
N.
0,00
8
Relazioni pubbliche, mostre,
pubblicità e rappresentanza
874,30
80%
174,86
0
14
005
023
070
07
A01 01
Sistemazione frane
356.920,00
356.920,00
N.
Totale
5.281.920,00
950.000,00
850.000,00
Bookman
Bookman
Bookman
Bookman
Bookman
9
Sponsorizzazioni
0
100%
0
0
12
Missioni
1.790,28
50%
895,14
895,14
13
Formazione
0
50%
0
0
14
Acquisto di autovettura
0
20%
0
0
14
Acquisto, manutenzione, noleggio
ed esercizio di autovetture ed
acquisto di buoni taxi
Bookman
TOTALE
6.569,21
20%
3.123,70
4.193,70
780,93
2.375,51
(Delibera n. 13 del 25.03.2011)
Codice unico intervento CUI (2)
_
_
_
Attività ecologiche
Da alcuni anni si sono consolidate,
anche con l’apporto finanziario della
Provincia, varie iniziative ecologiche –
raccolta differenziata dei rifiuti, corretto
uso dell’energia e dei materiali, conoscenza dei processi fondamentali di
mantenimento della vita come i cicli
dell’acqua e dell’aria, rispetto degli equilibri degli ambienti naturali – aventi
come obiettivo di fondo l’educazione
della popolazione e, in particolare, delle
giovani generazioni.
Un concreto aiuto è stato riconosciuto a favore del locale Istituto comprensivo che ha organizzato alcune specifiche
iniziative didattiche volte alla sensibilizzazione degli alunni verso le problematiche inerenti il tema dell’ecologia.
Per facilitare il compito ogni famiglia
dovrà fare uso di un apposito “riciclometro” fornito gratuitamente a cura dell’amministrazione comunale.
La provincia, da parte sua, ha già
segnalato la propria disponibilità a contribuire fino al 90% della spesa sostenuta dalle amministrazioni comunali e
fino ad una concorrenza massima di
0,52 euro per abitante.
(Delibera n. 25 del 3 marzo 2011)
Conferma tariffe servizi
Allo scopo di contribuire al contenimento della spesa vengono confermate, per l’esercizio finanziario 201 i le seguenti tariffe per servizi a domanda individuale gestiti
dal comune:
a) servizio di trasporto scolastico:
• € 260,00= per un figlio; • € 500,00= per due figli; • esenzione per terzo figlio;
b) contributi a fondo perduto per gli allacci al metanodotto:
• utenze domestiche: € 1.000,00=
• utenze commerciali, artigianali: € 1.500,00=
0,00
4.065.000,00
Elenco annuale
Cod. Int. Amm.ne (1)
3.904,63
99
_
_
_
_
_
Descrizione
intervento
Zona Industriale
ed Artigianale
Loc. Boarie
Allargamento Ponte
Loc. Mangano
Campo fotovoltaico
Loc. Belui
Impianti fotovoltaici
Edifici comunali
Impianti
Fotovoltaici
Impianti sportivi
Illuminazione
Contrade
Impianti
fotovoltaici edifici
Scolastici
Sistemazione
Frane
Responsabile del
procedimento
Nome
Cognome
Importo
annualità
Importo totale
intervento
Maurizio
Bacco
500.000,00
Maurizio
Bacco
360.000,00
360.000,00
Maurizio
Bacco
Maurizio
Finalità
(3)
Stato
progettazione
approvata (5)
Priorità
(4)
Trim/Anno
inizio lavori
Trim/Anno
fine lavori
S
S
3
SC
4°/2011
2°/2013
CPA
S
S
1
PD
1°/2011
3°/2011
2.200.000,00
2.200.000,00 AMB
S
S
1
PP
1°/2011
3°/2011
Bacco
480.000,00
480.000,00
AMB
S
S
1
PP
1°/2011
2°/2011
Maurizio
Bacco
740.000,00
740.000,00
AMB
S
S
1
SF
1°/2011
3°/2011
Maurizio
Bacco
220.000,00
220.000,00
AMB
S
S
1
SF
2°/2011
3°/2011
425.000,00
425.000,00
N
N
Bacco
356.920,00
356.920,00
S
S
1
SF
2°/2011
3°/2011
TOTALE
5.281.920,00
Maurizio
1.500.000,00 COP
Conformità
Urb Amb
(S/N) (S/N)
CPA
(Delibera n. 13 del 25.03.2011)
• utenze industriali: € 2.500,00=
d) illuminazione votiva:
Abbonamenti:
1 luce € 15,00
2 luci
25,00
3 luci
36,00
ogni luce in più € 12,00 tombe
famiglia o gentilizie € 20,00
Allacciamenti:
1 luce € 23,00
2 luci
38,00
3 luci
50,00
ogni luce in più € 17,00 tombe
famiglia o gentilizie € 38,00
(Delibera n. 21 del 24 febbraio 2011)
€
€
di
ESTATE
ILARIONESE
- presso corte Boarie -
€
€
di
VENERDÌ 26 ORE 21.00
“Le Fontanelle”
“Gli Ilarionesi raccontano la loro
Storia”
DOMENICA 28 ORE 21.00
SABATO 27 ORE 21.00
Serata danzante con l’orchestra
“La casa del Sole”
Serata di canti e balli con il coro
L’ALPONE 7
Nuova sede per la
protezione civile
La nuova sede per la Protezione civile è ormai in dirittura di arrivo con una spesa
globale di 570.000 euro, dei quali 420.000 per l’acquisto di un immobile preesistente - da finanziare mediante mutuo contratto con un istituto di credito e 150.000 euro
per lavori di ristrutturazione a carico della Regione Veneto.
Per il dettaglio delle spese si rinvia al prospetto sotto riportato.
A) Importo Lavori a base d’asta
€ 117.594,35
Al) Importo dei lavori non soggetto a ribasso
€ 3.738,87
A2) Importo dei lavori soggetto a ribasso d’asta
€ 113.855,48
B) Somme a disposizione
Bl) I.V.A. 10 % su importo a base d’asta
€ 11.759,43
B2) I.V.A. 20 % su spese tecniche
€ 3.349,40
B3) Spese progettazione, coord. sicurezza,
€ 15.080,00
direzione e contabilità
B4) Oneri di collaudo opere strutturali
€ 1.666,60
B4) Somme di cui all’ art. 92 D.Lgs. 16312006
€ 459,09
B5) Spese per acquisto immobile
€ 420.000,00
B8) Imprevisti ed arrotondamenti
€ 91,13
Totale somme a disposizione
€ 452.405,65
TOTALE COMPLESSIVO
€ 570.000.00
(Delibera n. 28 del 10 marzo 2011)
Segue da pag. 3
Buon compleanno Italia ... ancora i ragazzi
sapere da dove veniamo, ma anche dove
siamo e dove andremo. Gloria Tezza
Il giorno 16 aprile ci siamo riuniti in
piazza a festeggiare la gloriosa storia del
nostro paese iniziata in un giorno di marzo.
Mi si è stretto il cuore quando ho visto tutti
noi ragazzi “dentro l’Italia” disegnata dalla
professoressa Bevilacqua. Le poesie che
sono state recitate dai ragazzi delle elementari sono state molto intense e mi hanno
fatto capire che l’Italia è stata costruita da
persone che non hanno esitato a sacrificare
la loro vita per essa.
Un’altra cosa che ho imparato è che in
Italia non ci devono essere differenze e si
devono accogliere le persone che vengono
nel nostro paese perché dobbiamo ricordarci che anche noi Italiani siamo stati emigranti. Diego Maporti
La giornata si è aperta con la festa al
mattino, quando tutti i giovani scolari di
San Giovanni Ilarione hanno riempito
l’Italia disegnata sul piazzale della Chiesa.
Noi ragazzi delle Medie, colorati di verde,
abbiamo donato un pezzo di noi stessi per
formare una piccola parte della bandiera
nazionale che da sempre ci tiene uniti.
Durante la festa, svoltasi alla sera, ero un
po’ timido quando toccava a me suonare il
flauto o cantare, però, nello stesso tempo,
mi sentivo orgoglioso di essere Italiano, perché era come se festeggiassi il mio centocinquantesimo compleanno! Nicola Agresti
Alla sera, abbiamo commemorato i centocinquant’anni di storia italiana, ripercorrendone le tappe più importanti. Io dovevo
presentare ed è stato un vero onore perché
era come se dovessi narrare la storia di
ognuno di noi, la nostra storia, quella che
come popolo italiano abbiamo vissuto e che
rivivremo sempre. Beatrice Vanzo
Il momento più significativo è stato
quando abbiamo lasciato andare in cielo i
palloncini in aria, i tre colori si sono amalgamati come nella bandiera. Alla sera, mi
hanno colpito tutti i brani perché i ragazzi li
leggevano con molta espressione e certi mi
hanno commosso perché erano veramente
forti. Nicole Mainente
Secondo me, la celebrazione dell’Unità
d’Italia è stata un evento bellissimo perché
in questo modo tutti noi Italiani ci siamo
sentiti ancora più uniti e pieni di gioia.
Ambrosi Paolo
La mattina del 16 aprile sono arrivata a
scuola, come al solito, ma c’era qualcosa di
diverso nell’aria. Tutti i ragazzi parlavano,
ridevano ... e tutta la scuola era colorata di
verde, bianco e rosso. Sì, c’erano solo quei
tre semplici colori con dietro una grande
storia. In quel giorno, abbiamo occupato
tutta l’Italia con orgoglio e felicità, e quando i nostri palloncini hanno toccato il cielo
è partito un applauso. In quel breve
momento, ho capito quanto sia bello essere
italiana! Jessica Confente
Un giorno speciale, un giorno memorabile! Come si fa a dimenticare quelle centinaia di palloncini che ognuno di noi ha lanciato per festeggiare l’unità! Paolo Arvotti
Al grido d’amore rivolto all’Italia,
abbiamo liberato tanti palloncini verdi,
bianchi e rossi che hanno colorato il cielo
azzurro rendendolo partecipe della gioia
sulla Terra. In quel momento, mi sono sentita davvero italiana, come se fossimo tornati indietro nel tempo quando la patria era
sacra. Ho avvertito il dovere di festeggiare
il mio paese che era, è e sarà sempre un
luogo dove il passare del tempo non cancellerà mai le origini. Ilenia Sartori
Era bellissimo, c’era quasi tutto il mio
paese riunito assieme che era molto felice.
Ad un certo punto il sindaco ha fatto un bel
discorso su cosa significa stare uniti sotto
un’unica bandiera. Marta Bevilacqua
Ero molto agitato all’idea di salire sul
palco, ma quando sono salita mi sono rilassato e ho cominciato a suonare prima
“Mamma mia dammi cento lire”, poi “O
bella ciao” e “La bandiera dei tre colori”.
La gente ci applaudiva ed io capivo che era
andato tutto bene e che non avevamo fatto
errori con le note. Alberto Bevilacqua
In quella mattinata del 16 aprile mi sono
divertita a stare in compagnia ed ero felice
di festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia
assieme alle persone del mio paese che rare
volte si trovano davanti alle telecamere
della TV, ma per questo evento ne è valsa la
pena. Giorgia Camponogara
Il momento più bello della mattinata è
stato l’alzabandiera e la frase: “per onorare
l’Italia tutti in piedi a cantare l’inno nazionale”. Poi tutta la folla, compresi i bambini
cantavano orgogliosi “Fratelli d’Italia”
scritto da Mameli. Subito dopo l’inno tutti i
palloncini rossi, bianchi e verdi volarono
sopra il nitido cielo azzurro di quella mattina. Uno spettacolo meraviglioso, anzi unico! Silvia Ramazzin
Quando ho visto tutti i palloncini nel
cielo mi ha cominciato a battere il cuore dall’emozione perché l’Unità d’Italia si festeggia solo dopo cinquant’anni. Andrea Santacà
È stata una giornata davvero da ricordare. Una giornata importante perché penso
che pochi paesi in tutta Italia abbiano celebrato una cerimonia così. Alla mattina è
perfino venuta la TV di Telenuovo. Simone
Fusa
È stato molto speciale entrare “nell’Italia” della piazza della Chiesa e credo
che in quel momento ogni ragazzo o bambino si sia sentito un pezzo del nostro Paese
... Alla sera ci siamo trovati in teatro per
fare tutti assieme un tuffo nella storia. È
stato molto bello sapere come lavoravano
una volta attraverso poesie e canzoni.
Francesca Fusa
Questa giornata non me la dimenticherò
mai perché è stata un’esperienza molto
bella che fa ricordare a tutti che la storia del
nostro paese è molto lunga. Simone Pozza
L’Unità d’Italia: 21 marzo 1861. Una
data importante perché ha segnato l'inizio
di una nuova era per gli italiani. Infatti noi
abbiamo imparato a vivere pacificamente
gli uni con gli altri e a combattere nemici
comuni oppure ad aiutare il nostro vicino o
lontano che sia a crescere ... L’Italia è la
nostra casa, dobbiamo proteggerla e aiutarla, per aumentare il suo prestigio in tutti i
campi. Perciò il 16 aprile 2011, 150 anni
dopo in molti ci siamo riuniti e abbiamo
festeggiato. Un’esperienza unica vista con
gli occhi di un ragazzo che forse rimane
immutata anche attraverso gli occhi di un
adulto o di un vecchio ... Una mattinata
Servizi e concessioni cimiteriali
Le tariffe dei servizi cimiteriali per l’anno 2011 risultano
dalla seguente tabella. Per ulteriori dettagli i cittadini interessati si possono rivolgere agli uffici competenti.
Loculi Cimiteriali (deliberazione G.C. n. 55 del 6.05.2008 –
Deliberazione G.C. 5 del 27.01.2009 – Deliberazione G.C. n.
40 del 8.04.2010):
a) Piano terra e piano primo Capoluogo e Cattignano:
1ª Fila € 2.196,50
2ª Fila € 2.316,10
3ª Fila € 2.196,50
4ª Fila € 1.781,35
5ª Fila € 1.484,65
b) Piano interrato Capoluogo:
1ª Fila € 1.033,00
2ª Fila € 1.136,00
3ª Fila € 1.033,00
Piano interrato Cattignano:
1ª Fila € 620,00
2ª Fila € 723,00
Cellette Ossario:
a) Cimitero Capoluogo:
Loculo con 4 posti ossario € 20,66
Tombe di Famiglia (deliberazione G.C. n. 6 del 14.1.2003):
a) Cimitero Capoluogo: € 11.362,05
Tombe Terranee (deliberazione C. C. n. 312 del 29.9.1989):
a) Cimiteri Capoluogo e Cattignano:
(mt. 1,00x2,5 oppure mt. 2x2,5):
1ª Fila al mq € 103,29
2ª Fila al mq € 77,47
Area per Tombe Gentilizie (deliberazione C. C. n. 312 del
29.9.1989):
a) Cimitero Capoluogo: al mq € 258,23
b) Cimitero Cattignano: al mq € 206,58
SERVIZI CIMITERIALI
(deliberazioni G. C. n. 55 del 6.5.2008 e n. 23.09.2008)
SERVIZI
TARIFFE
TRASPORTI FUNEBRI
trasporti nell’ambito del comune
trasporti provenienti da altri comuni
trasporti per altri comuni
€ 45,00
€ 15,00
€ 10,00
SERVIZI CIMITERIALI RICHIESTI DAI PRIVATI
inumazione salma ordinaria
dispersione delle ceneri nel cinerario comune
deposito delle ossa in ossario comune
tumulazione feretro in loculo individuale (compresa
chiusura del loculo)
tumulazione feretro in tomba di famiglia esclusa
chiusura del singolo loculo
tumulazione feretro in tomba di famiglia con chisura
del singolo loculo
€ 150,00
gratuita
gratuita
€ 70,00
€ 100,00
€ 160,00
LOCULO COMUNALE (PER OGNI SALMA, A SEMESTRE
O FRAZIONE DI SEMESTRE)
€ 60,00
TUMULAZIONE PROVVISORIA DI CASSETTE OSSARIO O € 10,00
URNE OSSARIO O URNE CINERARIE IN TOMBA, LOCULO,
CELLA OSSARIO O NICCHIA CINERARIA COMUNALE
(PER OGNUNA, A SEMESTRE O FRAZIONE DI SEMESTRE)
APERTURA DI LOCULO PER ISPEZIONE
€ 120,00
APERTURA TOMBA DI FAMIGLIA PER ISPEZIONE
€ 120,00
APERTURA DI CELLE OSSARIO O NICCHIA CINERARIA
PER ISPEZIONE
€ 50,00
POSA LAPIDE PER ADULTI
€ 100,00
POSA LAPIDE PER BAMBINI (di età superiore a 14 anni)
€ 20,00
TARIFFA ORARIA DEL PERSONALE COMUNALE PER
SERVIZI DIVERSI DA QUELLI SOPRA INDICATI
€ 25,00
(Delibera n. 12 del 24 febbraio 2011)
Tariffa rifiuti anno 2011
CLASSE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
COEFFICIENTI
DESCRIZIONE
Utenze Domestiche 1 componente
Utenze Domestiche 2 componenti
Utenze Domestiche 3 componenti
Utenze Domestiche 4 componenti
Utenze Domestiche 5 componenti
Utenze Domestiche 6 componenti
Musei, biblioteche, scuole, associazioni, palestre, luoghi di culto
Cinematografi e teatri
Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta
Campeggi, distributori, impianti sportivi
Stabilimenti balneari
Esposizioni, autosaloni
Alberghi con ristorante
Alberghi senza ristorante
Case di cura e di riposo
Ospedali
Uffici, agenzie, studi professionali, ambulatori medici, dentisti
Banche e istituti di credito
Negozi di abbigliamento, calzature, libreria, cartolerie, ferramenta, ecc.
Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze
Negozi particolari qual filatelia, tende e tessuti, tappeti, antiquariato
Banchi di mercato beni durevoli
Attività artigianali tipo botteghe: parrucchieri, barbieri, estetiste
Attività artigianali tipo botteghe: falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti
Carrozzerie, autofficine, elettrauto
Attività industriali con capannoni di produzione
Attività artigianali di produzione beni specifici
Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub
Mense, birrerie, amburgherie
Bar, caffé, pasticcerie
Supermercati, generi alimentari, macellerie, salumi e formaggi
Plurilicenze alimentari e/o miste
Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio
Ipermercati di generi misti
Banchi di mercato generi alimentari
Discoteche, night club
KA
KB
0,80
0,94
1,05
1,14
1,23
1,30
0,60
1,40
1,80
2,20
2,90
3,40
KC
0,40
0,30
0,51
0,76
0,38
0,34
1,20
0,95
1,00
1,07
1,07
0,55
0,99
1,11
0,60
1,09
1,09
0,82
1,09
0,38
0,55
5,57
4,85
3,96
2,02
1,54
7,17
1,56
3,50
1,04
TARIFFA
KD
PARTE FISSA AL MQ.
PARTE VARIABILE
A FAMIGLIA
3,28
2,50
4,20
6,25
3,10
2,82
9,85
7,76
8,20
8,81
8,78
4,50
8,15
9,08
4,92
8,90
8,95
6,76
8,95
3,13
4,50
45,67
39,78
32,44
16,55
12,60
58,76
12,82
28,70
8,56
€ 0,102
€ 0,119
€ 0,133
€ 0,145
€ 0,155
€ 0,165
€ 0,117
€ 0,088
€ 0,151
€ 0,224
€ 0,113
€ 0,100
€ 0,354
€ 0,281
€ 0,295
€ 0,314
€ 0,314
€ 0,162
€ 0,292
€ 0,327
€ 0,177
€ 0,370
€ 0,321
€ 0,241
€ 0,321
€ 0,113
€ 0,162
€ 1,643
€ 1,430
€ 1,167
€ 0,595
€ 0,454
€ 2,115
€ 0,461
€ 1,032
€ 0,307
€ 34,638
€ 80,817
€ 103,901
€ 126,997
€ 167,411
€ 196,272
€ 0,561
€ 0,427
€ 0,718
€ 1,070
€ 0,529
€ 0,483
€ 1,683
€ 1,326
€ 1,402
€ 1,507
€ 1,502
€ 0,769
€ 1,393
€ 1,552
€ 0,841
€ 1,473
€ 1,530
€ 1,155
€ 1,530
€ 0,534
€ 0,769
€ 7,806
€ 6,800
€ 5,545
€ 2,829
€ 2,153
€ 10,043
€ 2,191
€ 4,906
€ 1,463
TOT. TARIFFA
al mq.
€ 0,678
€ 0,515
€ 0,869
€ 1,294
€ 0,642
€ 0,583
€ 2,037
€ 1,607
€ 1,697
€ 1,821
€ 1,816
€ 0,931
€ 1,685
€ 1,879
€ 1,018
€ 1,843
€ 1,851
€ 1,396
€ 1,851
€ 0,647
€ 0,931
€ 9,449
€ 8,230
€ 6,712
€ 3,424
€ 2,607
€ 12,158
€ 2,652
€ 5,938
€ 1,770
(Allegato alla Delibera n. 135 del 25.03.2011)
straordinaria all’insegna dei ricordi collettivi tramandati dai nostri precedessori e fatto
anche per fare onore a chi ha saputo donare
la propria vita con lo scopo di aiutare lo
stato italiano a sentirsi unito e sempre più
forte sotto un’unica bandiera. Enrico
Sartori
Alla fine abbiamo lanciato in aria i palloncini
e
proprio in
quel momento ho sentito
ed ho visto
quante persone eravamo. Chiara
Dusi
Tutto iniziò con molta calma e
tutti erano in
silenzio perché volevamo sentire i
discorsi. Poi
noi giovani
ci siamo alIl gruppo dei “pittori” con la prof. A. Bevilacqua.
zati per cantare l’inno nazionale italiano;
avevo il cuore in gola però poi tutto passò.
La frase che vorrei dire è “W l’Italia”, lo
stato più bello che c’è però non ho mai il
coraggio di dirlo perché sono timida. Giada
Beltrame
Il giorno dell’Unità d’italia è stato memorabile perché l’Italia era da 150 anni
unita. Guerra, povertà, carestie non sono
riuscite a dividerla, siamo stati sempre uniti
... Feste, regali tutti formati dal verde, bianco e rosso, i colori della nostra bandiera tricolore; questo ed altro per farci ricordare
questi momenti della storia perché non si
dimenticheranno e non lo vorremmo perché
questa è la vera storia del nostro paese e
dovremo ricordarla. Unita oggi, unita per
sempre. Aurora Colognato
Nella mattinata abbiamo ascoltato molti
discorsi patriottici sull’Italia, ma i bambini
della scuola elementare hanno recitato delle
poesie scritte da loro che hanno fatto capire
che sono i bambini il futuro dell’Italia. Poi
abbiamo intonato l’inno nazionale. Questo
momento è stato molto bello perché si è
potuto cantare assieme ai compaesani e ho
capito come un paese può stare unito con un
canto popolare. Quindi un inno può far
tenere assieme anche una nazione, l’Italia,
che ha modi di pensare diversi ma che può
cercare di convivere pacificamente. Ilaria
Sartori
Tutti assieme siamo partiti dalla scuola
media per arrivare davanti alla chiesa dove
ci accoglieva un’italia tricolore disegnata
sul piazzale. Che emozione quando l’ho vista. Era proprio bellissima ... in quel momento mi sono tremate le gambe perché mi
sono venute in mente tutte quelle persone
che hanno combattuto per ottenere l’unità.
Dopo il momento dei discorsi delle autorità,
è arrivata l’ora dell’inno cantato da tutti gli
alunni. Che brividi! Non ho mai vissuto un
momento del genere. C’è stato un attimo in
cui ho sentito nel cuore la vicinanza di tutte
le persone che erano lì a ricordare i 150
anni. Pensavo che dopo tutto questo le emozioni fossero finite. Invece, con l’inaugurazione della mostra dedicata alla festa, io e i
miei compagni ci siamo veramente sentiti
importanti: a noi delle terze è stato affidato
il compito di tagliare il nastro che ha rappresentato per me la fine della divisione
dell’Italia. Sofia Confente
L’ALPONE 8
DAL CENTRO AIUTO VITA
È di Vibo Valentina la mamma adottata ad aprile dal CAV con un nuovo Progetto Gemma, grazie alle offerte raccolte
nella XXXIII Giornata per la vita nelle
parrocchie del vicariato di Montecchia e
a Vestenanova. Un sentito grazie va alle
persone che a febbraio hanno acquistato
le primule ed hanno permesso a questa
mamma di “tenere” il proprio figlio.
Il consiglio di amministrazione del
Banco Alimentare del veneto ha accolto
la nostra domanda e da aprile, con l’automezzo del Comune di S. Giovanni Ilarione, Ermanno Lovato, responsabile della consegna e Vittorio Colognato autista,
si recano ogni secondo giovedì del mese
in via Torricelli a Verona a ritirare quanto il banco Alimentare ci ha destinato.
Sono parecchi quintali di generi alimentari provenienti dalla U.E. e dalle
Collette e che per il centro costituiscono
una vera provvidenza. Ancora grazie ad
Ermanno e a Vittorio, collaboratori molto
generosi.
Dagli indumenti usati raccolti a maggio nella casa Trevisan si sono realizzati
fondi che serviranno a finanziare piccoli
progetti sostegno per le famiglie bisognose che ci chiedono aiuto.
A luglio, come già da alcuni anni,
nella Casa della Dottrina di Santa Caterina in Villa, ci sarà il doposcuola gratuito
per i bambini della scuola primaria, tenuto da studenti di 3ª media e delle superiori. Le iscrizioni si prendono nella sede
del centro, da giugno, il martedì dalle 9
alle 11.
Infine, c’è continua richiesta di lettini; chi ne avesse e non li usasse più al
centro sono sempre bene accetti.
MILAN CLUB IN FESTA
Grandi festeggiamenti al Milan Club "Franco Baresi" di San Giovanni Ilarione
lo scorso 23 maggio, quando ha celebrato il ventennale della sua fondazione che corrisponde anche con la conquista del diciottesimo scudetto.
Per l'occasione i tifosi rossoneri hanno avuto il privilegio di ospitare a San
Giovanni Ilarione proprio Franco Baresi, uomo simbolo del Milan al quale
appunto 20 anni fa è stato intitolato il sodalizio, accompagnato nell'occasione da altri tre ex calciatori del Milan: Angelo Colombo, Angelo Anquilletti
e Giorgio Biasiolo.
Accolti con grande entusiasmo in piazza del Popolo, si sono poi recati tutti
in un ristorante del luogo per una grande festa conviviale, durante la quale
hanno rilasciato qualche migliaio di autografi.
Prima di andarsene ci hanno fatto la promessa che ritorneranno ancora a
farci visita!
Franco Baresi attorniato dai soci del locale “Milan Club”.
OMAR VANZO,
un 20enne di oggi ...
Omar Vanzo è figlio di Raffaele e
Bertilla, abita a San Giovanni Ilarione da
sempre, anche se da qualche anno è
spesso in giro per palestre, scuole e teatri italiani dove si esibisce in quella che
e’ diventata la sua più grande passione:
la danza. Ha iniziato nel 2003, alternando alle partite di calcio le lezioni presso
la scuola Energy Studio dove ha studiato
danza moderna e hip hop. Partecipa in
seguito a vari stages specializzandosi in
house,poppin, lockin e modem dance
con maestri di fama internazionale quali
Kris (docente di danza presso “Amici”
su Canale 5), Aziz, Dominique Lesdema, Bruno Collinet, Gus Bembery e
molti altri.
Entrato nella compagnia di hip hop
“Black Devils” partecipa a vari concorsi
in tutto il territorio italiano e inizia lo
studio dellà break dance; nel 2010 porta
gli allievi dell’Energy Studio che frequentano i suoi corsi ad esibirsi alla ras-
GRUPPO SPELEOLOGICO
MONTECCHIA
ne di Roverè Veronese, unica grotta
GSM, acronimo di Gruppo Speleoturistica del Veronese.
logico Montecchia, sconosciuto a molti
Non posso infine non citare la
ma attivo dal 1972, fondato da amici che
famosa, la celeberrima ed impressiovolevano scoprire le meraviglie delle
nante Spluga della Preta, grotta che si
cavità sotterranee. Il Gruppo negli anni
apre sul Corno d’Aquilio profonda si è ingrandito, ha accolto nuovi soci,
875 m, il cui pozzo iniziale a forma di
donne e uomini, giovani e meno giovani,
campana misura 13l m! Nell’ultima
ma in tutti si accomuna lo spirito di apfoto propongo una immagine del
partenere ad un Gruppo, dove quello che
primo pozzo scattata durante una
conta è divertirsi in armonia.
discesa in Preta nel 2009. La luce
Il GSM ha come scopo la promulgabianca e intensa che si vede in alto
zione dell’attività speleologica in geneAllievi e istruttori in palestra ai Montanella foto è quella del sole che penetra
rale, sia essa di carattere culturale sia di
nari, Vestenanova.
all’interno, mentre la luce rossa altro
carattere tecnico-sportivo. A questo proposito il GSM propone ogni anno un
corda gli allievi durante i primi allenaCorso di speleologia di 1° livello rivolto
menti, accompagnati dagli istruttori,
a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al
presso la palestra ai Montanari, ricavata
mondo sotterraneo. Lo scopo del Corso
da una ex cava di marmo che fornì tra
non è quello di formare degli speleologi
l’altro il materiale per la costruzione
provetti, figure che del resto non esistodella chiesa di Vestenanova.
no, bensì di far capire a chi volesse dare
Dopo l’attività propedeutica in paleun’occhiata sottoterra, che bisogna ustra si va finalmente in grotta!
sare i materiali adatti e seguire procedimenti rigorosi e consolidati
dalla pratica per poter visitare le
grotte piacevolmente e con la massima sicurezza. Il corso comprende
Due speleologi durante la discesa
5 lezioni teoriche i cui argomenti
del primo pozzo nella Spluga
principali sono: geologia e carsidella Preta.
smo, nodi e progressione in grotta,
non è che il riflesso delle lampade a cartenuta meccanica dei materiali speburo sulle pareti bagnate della grotta.
leo-alpinistici, rilievo e fotografia
Concludo riportando un’impressione
in grotta, primo intervento e socdi Luca, uno degli allievi di questo corso:
corso in grotta, biospeleologia. Si
«Speleo x caso, sì perché mai avrei detto
aggiungono due uscite pratiche in
o pensato di riuscire, un giorno, ad infipalestra all’aperto e tre uscite in
larmi in certi posti nascosti conosciuti
grotta.
come Grotte. La Grotta, una stanza sotAnche quest’anno si è svolto il
terranea, nascosta agli occhi degli uominostro 21° corso di primo livello
ni per milioni di anni. Alla mia prima
con 5 allievi, tre maschi e due femescursione mi sono detto “perché mai
mine. Gli allievi sono seguiti in
non conoscevo l’esistenza di gruppi
ogni uscita da un Istruttore di
come il G.S.M che ti insegnano con pasTecnica speleologica riconosciuto e
sione le tecniche adatte per riuscire a
iscritto alla SSI (Società Speleolovedere tale spettacolo?”. Un’esperienza
gica Italiana). Durante le prime
In alto: allievi e istruttori nella sala finale
che consiglio caldamente a chi cerca un
uscite in palestra vengono spiegate
alla Noé, Trieste.
po’ di adrenalina, perché andare in quele tecniche di progressione in grotRitratto di gruppo in una sala della grotste grotte non è solo camminare o, strita con utilizzo delle corde speleo e
ta di Lesi, Verona.
sciare tra le rocce a metri e metri sottodei rispettivi strumenti. Qualche
terra, ma é anche appendersi ad una
speleo senior ricorderà sicuramente
Nella Foto 2 si vedono gli allievi e gli
corda a 60 metri nel vuoto ... Infine mi
la propria diffidenza mostrata verso le
istruttori durante una uscita di quest’ansono divertito un mondo grazie anche,
prime corde speleo, apparse intono al
no nella grotta Noé nel Carso Triestino.
anzi soprattutto, alla grande compagnia
1978, ma che da lì a poco avrebbero sopLa Foto 3 è stata scattata durante il corso
e amicizia di questo gruppo di speleo un
piantato e sepolto le mitiche, ma pesanti
2009 nella grotta di Lesi a Bosco
po’ pazzo quale è il G.S.M.».
scomode e alquanto pericolose scalette a
Chiesanuova (Vr).
Ed un’altra bella frase di Manuel, il
pioli in acciaio e alluminio!! Oggi i maNella foto 4 si vedono tre allievi in basso
quale mi dice: «una delle
teriali sempre più performanti permettocircondati da splendide colonne alte
belle cose che ho sentito
no di percorrere grandi profondità con
6 metri, e sopra
nel corso èche nella vita
un peso molto contenuto e in massima
alle loro teste un
speleologica la fretta non
sicurezza.
istruttore; la grotserve e la puntualità non
Tornando al corso diciamo che alta è la Nemez e si
sa da fare, perché si sa
l’allievo, pagando una quota di iscriziotrova sul Carso
quando si parte ma non si
ne iniziale, viene fornita tutta la struTriestino.
sa quando si torna, si sa
mentazione necessaria per svolgere l’atMa le grotte
solo dove si va, e non si
tività in piena sicurezza e gli viene data
non si trovano sovede l’ora di arrivare».
la possibilità di usufruime durante l’anlo a Trieste! AnSpero, caro lettore,
no del corso. L’allievo è assicurato, trache nella nostra
di non averti annoiato
mite l’assicurazione SSI (Società Spes p l e n d i d a
con le mie parole ma al
leologica Italiana) obbligatoria per tutti
Lessinia si trovano
contrario di aver stimoche è compresa nella quota di iscrizione.
numerose cavità
Allievi del 21° lato in te la curiosità di
Ecco alcune foto significative e rappremolto interessanti.
corso 2011 circondati da splen- scoprire il mondo spesentative delle attività che si svolgono
Ricordo fra tutte la
dide colonne e stalattiti nella leologico.
durante il corso.
grotta di Monte
grotta Nemez, Trieste.
EMANUELE POZZA
Nella Foto 1 si vedono appesi in
Capriolo, in comu-
step by step
segna veronese “I colori della
danza” nella splendida cornice
del Teatro Romano. Ultima
grande soddisfazione essere
entrato nella prestigiosa compagnia “Oxigen” del coreografo Vladimir lbragimov con
il quale il 5 Maggio ha debuttato al Teatro Nuovo di Verona
nello spettacolo “I Dream”
dove ha riscosso notevole successo personale. Debora Ferrato, coreografa e insegnante di danza moderna e
classica, ex assistente di Mauro Astolfi,
lo ha preso da qualche mese nella sua
scuola per dargli una preparazione completa e permettergli di crescere artisticamente al fine di entrare al più presto nel
mondo della danza come professionista.
Auguriamo a questo giovane di poter
realizzare i suoi sogni restando il ragazzo semplice che tutti noi conosciamo.
Anche quest’anno l’Associazione
Sportiva Dilettantistica Energy Studio,
di San Giovanni Ilarione, ha organizzato uno spettacolo di danza che avrà
luogo sabato 18 Giugno alle ore 21.00
presso la Sala della Comunità di Montecchia di Crosara, con il patrocinio del
Comune, Assessorato allo Sport e Pro
Loco. L’evento è a favore di Action Aid,
una delle principali associazioni per le
adozioni a distanza e gli aiuti umanitari
ai popoli che lottano contro la povertà,
le carestie e le malattie in tutto il mondo.
L’ingresso alla serata è gratuito; i
posti numerati verranno garantiti con
gli inviti che ognuno potrà ritirare
presso Energy Studio, in Via degli
Alpini n. 7/9 a San Giovanni Ilarione,
nei giorni: mercoledi 15 Giugno ore
10.30/13.00 e ore 16.30/19.30 e giovedì
16 Giugno ore 10.00/13.00.
Negli stessi orari verranno raccolte le
offerte libere per l’adozione a distanza di due bambini: Nowad, 8 anni, dello
Zambia e Lara, 10 anni, di
Bahia, Brasile. Lo spettacolo vedrà l’esibizione degli
allievi dei corsi di danza
moderna, hip hop e musical
tenuti dai maestri Federico
Gallo, Omar Vanzo ed
Enzo Forleo con la partecipazione di graditi ospiti.
ENERGY STUDIO
Una nuova croce per il
“Monte Croseta”.
L’ALPONE 9
NON ASPETTARE ... DIVENTA
DONATORE DI MIDOLLO OSSEO
Ciao a tutti sono la cugina di Claudio
Dalla Benetta; purtroppo quando si sente
parlare di una malattia grave come la leucemia, si pensa sempre che questa non
possa colpire te o le persone che ami ...
Spesso nella vita ti trovi ad affrontare
situazioni che non ti aspetteresti mai di
dover vivere ... perdere qualcuno a cui voi
bene. Certo, poi la vita va avanti ma non
è più quella di prima, ti porti dentro un
vuoto che, non poi colmare con niente.
Lavorando in ospedale ti rendi conto
di quanti, bambini, giovani e adulti si
ammalano ogni anno di leucemia e di
altre malattie del sangue. Queste malattie
che fino pochi anni fa portavano generalmente alla morte, oggi possono essere
curate e anche completamente guarite
con il trapianto di midollo osseo.
Ma ogni anno in Italia circa 1000
pazienti non possono essere trapiantati
perché non dispongono di un donatore
idoneo. Quanti malati devono ancora
morire perché il loro 1 su 100.000 non si
è ancora iscritto? Il mio compito è quello
di spiegarvi in cosa consiste diventare
donatori di midollo, affinché ognuno
possa fare una scelta consapevole e responsabile, in quanto una volta chiamati
a rispondere della propria disponibilità,
si deve avere la consapevolezza di poter
contribuire al tentativo di salvare la vita
di un individuo ben preciso, spesso di un
bambino. Quello che vi riporto è tratto
dal volantino pubblicato dall’ADMO
(associazione donatori di midollo osseo)
Perché bisogna donare il midollo
osseo?
Il trapianto di midollo osseo, e delle
cellule staminali che esso contiene,
rende possibile la guarigione di gravi
forme di leucemia, thalassemia, immunodeficienze congenite e, più recentemente, anche alcuni casi di tumore solido. La compatibilità tra paziente e donatore si verifica 1 volta su 4 nell’ambito
famigliare (fratelli e sorelle), ma diventa
molto rara, circa 1 su 100.000, tra individui non con sanguigni. Proprio su questo ultimo punto voglio fare una riflessione, che si basa sulla teoria della probabilità. Più persone diventano donatori
di midollo, più quella persona ammalata
ha la probabilità di trovare qualcuno di
compatibile e quindi una speranza di
guarire.
Chi può candidarsi come donatore di
midollo?
Qualunque individuo di età compresa
tra i 18 anni e preferibilmente i 35-40
anni che abbia un peso corporeo superiore ai 50 kg, purchè non sia affetto da
malattie del sangue o da altre forme infettive (Aids, epatite, ecc). La disponibi-
AVIS
S. Giovanni Il. e Vestenanova
Il posto di ristoro Avis alla marcia tra i ciliegi del 25 aprile 2011.
La nostra Avis Comunale continua
incessantemente la sua campagna per la
promozione e sensibilizzazione al dono
del sangue. Dalla sua nascita avvenuta il
29 febbraio di 43 anni fa, seguendo l’esempio di quel primo gruppo di lungimiranti donatori, ha saputo crescere e maturare tanto che, da quel primo sparuto ma
eroico gruppo di pochi donatori, ora siamo
in quasi 500 che hanno saputo superare le
1000 donazioni. Un traguardo certamente
importante ottenuto grazie all’impegno di
persone animate da grande spirito di solidarietà, persone che hanno la voglia di
donare e dedicare parte del proprio tempo
e di se stessi a favore degli “altri”.
Il fabbisogno di sangue è in costante
crescita: molte cure non sarebbero possibili senza la disponibilità di sangue, di plasma ed emoderivati. Basti pensare ai servizi di primo soccorso, alle attività di alta
specializzazione come la chirurgia e i tra-
pianti di organo, alla cura di malattie oncologiche.
Donare il sangue è una scelta di solidarietà e civiltà: la disponibilità di sangue è
un patrimonio collettivo di cui ciascuno
può usufruire al momento del bisogno.
Ma l’attività dell’Avis non si ferma a
promuovere puramente il dono del sangue.
Un altro genere di donazione parimenti
importante e vitale per gli ammalati di leucemia o altre malattie del sangue come l’aplasia midollare o la talassemia, è quella
del midollo osseo o sangue midollare.
Questa forma di amore verso chi soffre la
si raccomanda particolarmente ai giovani
donatori.
Il midollo osseo si trova all’interno
delle ossa (es. ossa piatte del bacino) ed è
responsabile della produzione delle cellule
del sangue, cioè dei globuli rossi, globuli
bianchi e piastrine. È costituito da cellule
progenitrici dette cellule staminali che
lità del donatore resta valida fino al raggiungimento dei 55 anni.
Più giovani si iscrivono al Registro,
più vite si possono salvare.
Come si fa a diventare donatori di
midollo?
Per iscriversi al Registro si deve compilare il modulo di “consenso informato” e sottoporsi un prelievo di sangue
(come una normale analisi), detto “tipizzazione”. In caso di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà
chiamato a ulteriori prelievi di sangue,
per analisi più dettagliate al fine di stabilire i successivi livelli di compatibilità.
Tutte le prestazioni per l’iscrizione
nel Registro sono gratuite, in quanto a
carico del Servizio sanitario nazionale.
Cosa succede al donatore che risulta
compatibile?
La donazione di midollo osseo può
avvenire secondo due diverse modalità.
La prima modalità è la donazione di
cellule staminali con prelievo da sangue
periferico, la procedura molto simile all’aferesi dei donatori di plasma e piastrine, dopo la somministrazione di un farmaco chiamato “fattore di crescita” ha la
proprietà di rendere più rapida la crescita delle cellule staminali e di facilitarne
il passaggio dalle ossa al sangue periferico. La seconda modalità di donazione è
quella più “antica” consistente cioè nel
prelievo di midollo osseo che non è
assolutamente quello spinale, ma dalle
creste iliache posteriori.
Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in 7-10 giorni ed
il prelievo non comporta alcun rischio
per la salute. Con entrambe le modalità
di raccolta di cellule staminali emopoietiche il donatore non subisce, quindi,
nessuna menomazione.
Tutela del donatore
Nel 2001 è stata approvata la legge n.
52 per il riconoscimento del Registro
Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR). La legge prevede permessi retribuiti per l’espletamento di tutti gli esami
concernenti la donazione e tutela la figura del donatore in tutti i suoi aspetti.
Spero che dopo aver letto questo articolo non diciate: “Ci penserò” e lo riponiate nel cestino. Perché magari dietro l’angolo c’è qualcuno che aspetta proprio
voi.
Perché tutti dovrebbero avere la possibilità di poter vivere la propria vita!!!
Un nostro così piccolo sacrificio, non
è niente in confronto a tutto quello, che
devono sopportare questi malati. Non
vengono definite totipotenti e che hanno la
capacità, sia di differenziarsi ossia di dare
origine a globuli bianchi, globuli rossi e
piastrine, sia di replicarsi, cioè di mantenere invariato il loro numero complessivo
per tutta la vita. Tali cellule possono essere raccolte o dal midollo osseo, o, dopo stimolazione con farmaci detti fattori di crescita, dal sangue periferico.
Ogni persona sana può diventare donatore di midollo osseo e candidarsi a compiere un grande gesto di solidarietà umana,
indispensabile per salvare una vita.
Chi dona il midollo non subisce alcuna
conseguenza. Il sangue midollare prelevato, infatti, si riforma spontaneamente.
Tanto che il dono può essere ripetuto.
Per diventare donatore è necessario
avere tra i 18 e i 35 anni di età, sottoporsi
ad un semplice prelievo di sangue, detto
“tipizzazione”, quindi si viene iscritti al
Registro Nazionale Italiano Donatori di
Midollo Osseo, noto a livello internazionale come IBMDR (Italian Bone Marrow
Donor Registry) con sede a Genova presso
il laboratorio di Istocompatibilità dell’E.O “Ospedali Galliera”, la cui attività è
stata istituzionalmente riconosciuta con la
Legge n. 52 del marzo 2001. La consultazione di questo registro permette di procurare ai pazienti ematologici in attesa di trapianto, un volontario con caratteristiche
immunogenetiche tali da consentire l’atto
terapeutico con elevate probabilità di successo. Tutte le prestazioni per l’iscrizione
nel Registro sono gratuite, in quanto a
carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Quando per salvare una vita si rende
necessario un trapianto di midollo e non si
trova un familiare compatibile, allora è
possibile fare ricorso al Registro dei donatori di midollo. Presente in oltre 30 Paesi
del mondo in collegamento tra di loro, è
uno stupefacente sos per la vita, senza
frontiere.
La ricerca avviene utilizzando le
moderne tecniche informatiche. La tipizzazione HLA del malato viene paragonata
a quella di tutti i donatori disponibili. Se si
riscontrano delle somiglianze significative
si passa agli approfondimenti e al donato-
re saranno richiesti ulteriori prelievi di
sangue. Solo nel caso di adeguata compatibilità si chiede al donatore di prepararsi,
se ancora lo vuole, al prelievo di midollo
per rendere possibile il successivo trapianto. Le cellule donate vengono infuse nel
ricevente per via endovenosa, di solito
attraverso un catetere venoso centrale, e
trovano da sole la strada per andare a collocarsi in modo giusto nel corpo, per iniziare la propria benefica opera di riproduzione.
I requisiti del donatore devono rientrare nelle caratteristiche richieste dalla legge
trasfusionale italiana (legge 4 maggio
1990 N° 107) e relativi decreti. Per questo
l’Avis ritiene che essere donatori periodici
di sangue sia un prerequisito importante
per la donazione di midollo osseo.
Io penso che il donatore di midollo
osseo sia una persona generosa ed attenta
agli altri. Ognuno è libero di fare le sue
scelte, nessuno ci costringe a farlo se non
si vuole. Ma ricordiamoci che nessuno di
noi è sicuro di non averne mai bisogno …
Sembra un terribile ricatto morale, ma purtroppo è la verità. Andiamo quindi con il
cuore in mano, potremmo un giorno salvare la vita a qualcuno … E non è poco!
Migliaia di ammalati di leucemia aspetta-
possiamo pretendere, che un domani,
troveremo un donatore se, noi per primi,
per delle infondate paure non ci siamo
messi a disposizione per gli altri!!!
Vi chiedo quindi: Non vale forse la
pena di sottoporsi a procedure che possono far tanto timore ma che sono fondamentalmente innocue per provare a
salvare una vita?
Io la mia risposta a questa domanda
l’ho già data e sono diventata donatrice
di midollo osseo ... e voi? Per iscriversi
contattate la sede ADMO più vicina: è
possibile trovare il numero di telefono e
l’indirizzo delle sedi di tutta Italia al sito
ufficiale http:\\www.admo.it o rivolgersi
al centro trasfusionale del proprio ospedale. Montaigne scriveva: “Il merito
della vita non sta nella quantità dei giorni, ma nell’uso che ne facciamo di essi”.
Vi ringrazio tutti per l’attenzione.
CRACCO MARIA
Anniversario di matrimonio: 25-40-50-55 anni.
no un piccolo gesto di generosità che può
cambiare il loro destino. Ma i donatori
sono sempre troppo pochi: Per paura.
Ignoranza. Indifferenza. Eppure basta un
semplice prelievo, poco doloroso e senza
rischi, per cambiare la sorte di una persona condannata.
Non è facile reperire un donatore identico: le probabilità che esista una compatibilità tra non consanguinei è di 1 a
100.000; è quindi necessario disporre di
un alto numero di donatori per assicurare
alla maggior parte dei pazienti l'opportunità di un trapianto.
Chi desidera diventare donatore di
midollo osseo o ricevere qualsiasi altra
informazione relativa a questo tipo di donazione può rivolgersi al Centro Trasfusionale di San Bonifacio tel. 045 6138466.
Donare il proprio sangue o il midollo osseo, è un’opera di grande solidarietà verso
il prossimo.
Non vi viene un sorriso a pensare che
con il vostro gesto potreste aver salvato la
vita di una persona?
AVVISO: Apertura domenicale del
Centro Trasfusionale di San Bonifacio –
31 luglio 2011 dalle ore 7,30 alle 11,00.
LUIGI PANDOLFO
Renato Ciman vincitore nel 1959 a Fauverney Dijn in Belgio.
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L’ALPONE 10
ANZE
I
N
O
M
TESTI
TULLIA DAL CERO,
una vita sempre in salita
Non è originaria di San Giovanni
Ilarione, anche se ora stabilmente ne respira l’aria, in via Rossetti, in casa della
figlia Amalia, sposata a Renzo Allegri.
Occhiali con montatura in metallo,
sguardo vivo e sincero, bocca sempre in
movimento, a testimoniare tutte le sue
sensazioni ed emozioni, udito fine. Non
pare assolutamente vero di trovarsi davanti ad una persona di 91 anni suonati,
ma l’anagrafe purtroppo non si può corrompere.Nasce a Montecchia il 7 marzo
1920, figlia di Gaetano e Angela Dal
Zovo. Papà è fresco dalla guerra, quando
in casa, in via Danesi, sgambetta la piccola Tullia, seguita poi da Antonio e da
Maria, entrambi ora scomparsi. Il piccolo podere garantisce una dignitosa
sopravvivenza della famigliola, grazie
anche ad alcuni campi presi in affitto.
Dalla guerra papà ha imparato a non scoraggiarsi mai davanti alle vicissitudini
della vita e questo coraggio lo trasmette
anche ai figli.
La nostra Tullia cresce vispa ed allegra e frequenta la scuola elementare a
Montecchia di Crosara, ma solo fino alla
terza elementare. Questo non per volontà
o per “evasione scolastica”, come la chiameremmo oggi, bensì perché quando la
nostra protagonista ha solo 8 anni la
mamma muore, a seguito di paralisi invalidante. Lo sconforto in famiglia si tocca
con mano. Tullia, ancora bambina, deve
fare da mamma ai fratellini. Con l’aiuto
di papa assolve i lavori domestici con
molto giudizio ed impegno. Ma la situazione non può durare. Dopo tre anni papà
si risposa e porta in casa Massimina
Venco, da Montecchia. Essa sostituisce
in maniera ideale la vera mamma. È
buona, comprensiva, caritatevole, soprattutto vuole un bene immenso ai tre bambini, riversando tutto il suo amore sui
figli acquisiti. Il nuovo matrimonio non è
allettato da figli.
Tullia intanto cresce, impara l’arte
della coltivazione dei campi, fa la stagionale durante la stagione delle “galete”
(bozzoli di seta) alla filanda di Montecchia. Rinuncia ai messaggi amorosi di
uno spasimante che affidava i propri sentimenti alle lettere, per seguire le serie
proposte di Mario Burato, Via Trestini e
che la porterà all’altare nel 1946.
La guerra non porta particolari vessazioni, anche se Montecchia subisce la
ferocia del Nazifascismo, con le conseguenze che tutti conosciamo. Anche
Mario tuttavia provvede a scavarsi un
tunnel dentro una “Muraia” per nascondersi in caso di necessità. Per fortuna non
serve, ma l’eco degli spari, i morti, il
fumo dell’incendio del paese non si possono cancellare dalla mente. La guerra
passa, lasciando lutti in seno alla comunità; per fortuna vince ancora la voglia di
vivere, di continuare, di dimenticare.
Memorabile il viaggio di nozze: a piedi
dai Danesi alla chiesa, il fatidico SI poi
di nuovo a piedi nella nuova casa.
A portare allegria ci pensano i nuovi
“arrivi”, Antonio nel 1946, seguito da
Angelina nel 1948 e da Amalia nel 1954.
Nel 1949 una “ bruta spina’, on spin de
cassia” le toglie la vista dell’occhio sinistro e per questo incidente percepisce
una piccola pensione. I campi garantiscono una vita decorosa, le ciliegie si vendono al mercato del paese, in piazza frutti.
Il 4 maggio 2011, la compagnia Sale e Pepe ricrea l'atmosfera di un
tempo al centralissimo Hotel Carlton Baglioni di Milano, accompagnando il Consorzio per la tutela del vino "LESSINI DURELLO D.O.C."
durante la presentazione dei nostri squisiti prodotti locali. Ospite
d'eccezione il Sig. Giovanni Rana.
Tutto sembra sorridere, i figli crescono
sani, vanno a scuola con profitto, si prospetta un futuro sereno. Nel 1957 purtroppo il marito, già sofferente di cuore,
all’età di 38 anni muore, lasciando la
famiglia nella desolazione. Sembra che
tutto congiuri contro questa famiglia e in
seguito a questo Tullia viene colta da
uno stato di depressione, superato grazie
anche alla cognata rimasta in casa che dà
una mano in maniera determinante.
Intanto Antonio cresce, dimostra buona
volontà e all’età di 14 anni inizia a lavorare alla ditta Aquatex, portando a casa i
primi soldi, determinanti per tenere in
piedi la famiglia. Angelina è invece uno
spirito libero, non sì adatta al lavoro
dipendente, preferisce coltivare i campi
paterni, mentre per Amalia il primo
approccio con il lavoro è ai frutti a
Monteforte da Mastella, per poi trasferirsi a San Giovanni Ilarione alle dipendenze di un calzaturificio. Finalmente
qualche cosa che va per il verso giusto.
Tullia naturalmente non rimane con le
mani ferme, va a vendemmiare da altri
contadini, i quali ricompensano con l’espletare i lavori più pesanti nei suoi
campi. Nel 1968 Antonio si sposa, seguito da Angelina nel 1974; Amalia invece preferisce aspettare, ma nel 1975
non riesce a sottrarsi al fascino di Renzo
Allegri di San Giovanni Ilarione e, sposa
felice, si trasferisce in Via Rossetti.
Adesso sì che è vita! Tullia continua
felice nei suoi lavori, frequenta la chiesa,
aiuta nella crescita dei nipotini, è orgogliosa di vedere la sua famiglia allargata
continuare, ma si vede che la felicità non
è di questo mondo. Il figlio Antonio,
appena andato in pensione, muore. È
una terribile botta per la famiglia e per la
mamma, come una fucilata in pieno
petto. Tuttavia la sostengono la fede, l’amore delle figlie e dei numerosi nipoti,
abbandonandosi nella totale fiducia in
Dio. “Cuor di Gesù, pensaci Tu” è la sua
ricorrente preghiera. Dopo la scomparsa
del figlio subito rimane in casa, poi
alterna la sua permanenza fra la casa
della figlia Angelina e quella di Amalia
ed è proprio qui che la incontriamo,
serena, rispettata e felice; non sogna di
tornare nei campi, ha sudato troppo per
lavorarli, anche se il lavoro era condito
dal canto di lode al Signore.
Memorabile la festa dei 90 anni, circondata dalle figlie, nipoti, morose dei
nipoti, pronipoti ..., il vedere tutta la
famiglia riunita le ha fatto rivivere un
momento di autentica emozione, una
gioia indescrivibile. Ora, tentando un
bilancio della sua lunga esistenza, la sua
vita si può riassumere in: fede, coraggio,
lavoro indefesso e fiducia nel prossimo.
È mai stata tentata di risposarsi,
visto che è rimasta vedova così giovane?, chiediamo scherzando, – No, no par
carità, Omeni basta! Sono sempre stata
fedele al ricordo di Mario, lo sento sempre vivo e presente anche adesso nella
mia vita”.
Ora passa le giornate pregando, guardando la TV, giocando a briscola, o a
“Vecia” con la consuocera e nel gioco a
volte imbroglia, pur di vincere. Ora è
tutto bello, si vive nella quiete e nella
contemplazione della vita che continua,
nell’abbandono felice a “Cuor di Gesù,
pensaci Tu”.
GIANNI SARTORI
1948, passaggio della processione della “Madonna pellegrina”
Siamo in zona “Mella di S. Giovanni Ilarione”, ora via Niselli, le abitazioni si affacciano lungo la strada provinciale, l’unica allora che collegava il paese con la zona
nord. L’attuale strada provinciale risale solo ai primi anni ‘80.
Si distinguono nitidamente il parroco di Castello don Giuseppe Dal Molin, con il
tricorno in testa, seguito dallo studente in teologia don Antonio Grolli (sarà ordinato sacerdote nel 1950), a destra in primo piano, il cappellano di Castello (succederà come parroco a Castello a don Dal Molin nel 1957), don Damiano
Andriolo, con a fianco l’appuntato dei carabinieri Pasquale Messuti.
La Madonna delle Grazie viene portata sul baldacchino d’onore. Preceduta e
seguita dalle ragazze vestite di bianco e dai cantori, percorre le vie del paese,
con un seguito di grande folla.
Al suo passaggio le donne stendevano alle finestre delle case le loro coperte più
belle, in segno di gioia e di devozione alla Vergine.
G. S.
8ª GIORNATA ECOLOGICA
Non prometteva nulla di buono il
tempo, la mattina del 13 marzo, una
domenica uggiosa, ma che non ha scoraggiato la “banda” di volonterosi che
hanno voluto cimentarsi in prima persona nella pulizia delle varie zone del
paese.
Minuziosamente pianificata da parte
dell’assessore responsabile, Sig. Claudio
Gambaretto, ha preso il via l’8ª giornata
ecologica organizzata dal Comune di San
Giovanni Ilarione.
All’appello, esteso a tutta la popolazione ed in particolare a tutte le Associazioni presenti nel territorio comunale,
hanno risposto i cacciatori, i carabinieri,
la protezione civile, la Pro Loco proponendo la parte migliore di sé. Per la
prima volta si è registrata la presenza due
donne, una giovincella e una signora
adulta, le quali non si sono fatte intimorire dal tempo e dalla fatica.
Primo fra tutti ad impugnare il badile
il Sindaco Domenico Dal Cero, dando un
esempio emblematico per tutta la cittadinanza.
Puntuali alle ore 7.00 in piazza Aldo
Moro, con il caratteristico cappellino in
testa, si sono formate le squadre e si è
cercato di intervenire nelle zone di maggior uso e aventi maggiore necessità. Un
Tutti insieme appassionatamente.
AGENZIA GENERALE
DI SAN BONIFACIO
37047 SAN BONIFACIO
Via Manzoni, 5
Tel. 045.7610138 • Fax 045.7613333
Sub – Agenzia di:
37035 SAN GIOVANNI ILARIONE – Via Cà Rosse, 11
Tel. 045.6550978 – Fax 045.6559662
E-mail: [email protected]
gruppo di cacciatori ha
proweduto alla pulizia e
al taglio di rovi ed erbacce in zona Monte del
Diavolo-Panarotti, ricca
di basalti e rinomata per
l’interesse geologico-naturalistico. Un altro gruppo, sempre di cacciatori,
si è diretto a Castello, ove
ha operato una radicale
pulizia della piazzetta
punto di raccolta dei
rifiuti, decisamente in
disordine e in uno stato di
degrado. Qui per ore, con
lavoro di badili e scope,
alla fine la zona ha cambiato decisamente aspetto. Con il materiale raccolto si è caricato un intero automezzo della
società Valpalpone, la quale ha messo a
disposizione di San Giovanni tutti i suoi
mezzi disponibili.
“Ma non è solo Castello ad afferire a
questa piazzetta, c’è gente dagli altri
comuni vicini che qui scaricano i loro
materiali e non si preoccupano del rispetto delle regole”. È vero, di questo si è a
conoscenza e si stanno studiando misure
atte a dissuadere tali comportamenti. Si
sono puliti gli argini delle strade principali, si sono svuotati e disinfettati tutti i
cassonetti lungo il tragitto, si è cercato di
far capire che il problema dell’ecologia
non è insignificante e che il rispetto delle
regole contraddistingue il cittadino serio
e coscienzioso dalla persona distratta e
trasandata.
Al termine della raccolta, la protezione civile ha provveduto a lavare e a disinfettare i vari contenitori, a rendere il tutto
sempre più a misura d’uomo.
È stato un lavoro serio, disinteressato
da parte di tutti, un lavoro di civiltà di
tante persone per far fronte all’inciviltà
di tante altre. Il tutto non sarebbe stato
possibile senza l’intervento in massa
della società Valdalpone servizi, in giorno festivo, con tutti i suoi uomini e mezzi
disponibili, con tutta la sua operatività. È
stato inviato un eloquente messaggio a
tutta la popolazione, utilizzando il linguaggio dei fatti, del mettersi in prima
fila quando viene chiesta la propria
disponibilità a favore di tutti.
Alla fine tutti sorridenti in baita degli
Alpini, ove un consistente piatto di fumanti spaghetti ha calmato le giuste esigenze dello stomaco. L’assessore Gambaretto ha colto l’occasione per chiarire
le prospettive e gli intendimenti futuri
dell’Amministrazione comunale.
Sarà probabile nel prossimo futuro
una raccolta porta a porta, che può far
paura all’inizio, ma che poi certamente
produrrà ottimi risultati. È un progetto
che dovrebbe entrare in funzione a fine
anno, un progetto condiviso e generalizzato dell’intera Vallata, un progetto per
far vivere sempre meglio la gente e dare
una splendida immagine del nostro
paese. Un grazie alla società Valdalpone
e a tutti quelli che hanno operato.
G. S.
L’ALPONE 11
LA SCUOLA DI LORE,
un bellissimo ricordo
Struggente il ricordo passato sui banchi di scuola elementare a Lore( plesso
ormai chiuso da più di trent’anni) da
parte di Mirella Beltrame, che ha voluto
organizzare una nutrita rimpatriata di
quanti hanno frequentato tale scuola e
condividono i medesimi sentimenti.
Telefono alla mano e un passa parola
fitto ed intrecci ato, questi bambini di
allora ed adesso equilibrati e coscienziosi padri o madri di famiglia, hanno voluto ritrovarsi, rievocare la beata gioventù
trascorsa, gli anni spensierati della scuola. Eccoli, sorridenti e felici, attorno ad
una tavola imbandita, stringersi con
affetto alle loro due fra le ultime insegnanti che hanno prestato servizio a
Lore, Maria Danda da S. Bortolo e
Emma Dal Cero da Montecchia.
I loro occhi raccontano l’innocenza
del passato ...
Bellissima iniziativa, nutrita la partecipazione, e noi vogliamo aggiungere
che questa non resti “Una Tantum”, ma
che periodicamente si rinnovi, magari
sempre con più aderenti, perché ritornare alla propria fanciullezza è ritrovare
se stessi e valorizzare sempre più la vita
e il ricordo.
GIANNI SARTORI
Secondo torneo di Bocce dei Boce
di campione.
volta, di apprezzare e voler sostenere le
Il
proseguo
manifestazioni sportive.
della giornata ha
Sono state premiate anche la squadra
visto disputare la
che esibiva il più stravagante abbigliafinalina e poi,
mento e la squadra che si è classificata
finalmente, l’atteultima con nessuna vittoria;
sa finale.
Una maglietta ricordo e una bottiglia
Le due squadre
di Soave “Vicario” della cantina di
si sono affrontate
Monteforte d’Alpone sono state invece
a viso aperto, ma
distribuite a tutti i partecipanti come
la superiorità della
premio per la sportività e la voglia di
coppia Cengiamettersi in gioco.
Panarotto non ha
Durante la giornata DJ Coffee ha
allietato le pause fra le partite e la festa
Il sindaco indossa la maglia del torneo e posa con gli dato scampo ai
Cugini di Campafinale con la sua musica che faceva da
organizzatori.
gna e la squadra
contorno al ricco buffet messo a dispoSi è concluso domenica 29 maggio il
del “Tin Tun Tan tri lieuri e un faian” si
sizione di tutti i presenti.
secondo “Torneo di bocce dei boce” che
è aggiudicata la seconda edizione del
Anche quest’anno quindi si è conclusi disputava anche quest’anno nel pala“Torneo di bocce dei boce”.
sa quella che era nata come un’idea pazbocce di Cattignano messo a disposizioA premiare le prime tre classificate
zerella l’anno scorso, ma che ha dato
ne dal bar Confente; quest’anno con il
con i trofei offerti da vari sponsor, sono
parecchie soddisfazioni agli organizzapatrocinio della Polisportiva Ilarione.
stati il primo cittadino Domenico Dal
tori e a tutti i partecipanti.
Il torneo si è disputato durante tutto
Cero assieme al Presidente della PoliAppuntamento quindi all’anno prosil mese di maggio dove ben 20 squadre,
sportiva Ilarione, Lucia Burato, che con
simo per la 3ª edizione.
suddivise in quattro gironi, che si sono
la loro presenza dimostrano, ancora una
SEBASTIANO MARANA (BODI)
affrontate in sfide sensazionali. Alcuni
giocando per la prima volta ed altri per
riscattarsi dall’anno precedente.
Le prime squadre classificate di ogni
girone hanno disputato le fasi finali la
domenica.
Il tempo per fortuna quest’anno è
stato magnanimo per tutto il mese e la
giornata finale è iniziata nel migliore
dei modi.
Le quattro squadre hanno disputato
le due partite delle semifinali in contemporanea sui due campi.
Partite tesissime ed emozionanti che
hanno visto prevalere le squadre del Tin
Tun Tan e dei Cugini della Campagna
La squadra vincitrice del torneo premiata dal sindaco.
che si sono sfidate quindi per lo scettro
Chi è Enrico Filipozzi
categoria sul percorso corto.
Enrico frequenta il quarto anno
dell’ITIS “Dal Cero” di San Bonifacio,
ed è il terzo anno che partecipa alla
locale Granfondo, riportando sempre
dei risultati di assoluto prestigio; l'anno
scorso, sempre sul tracciato corto, si è
classificato primo nella categoria mino-
Enrico Filipozzi, classe 1993, è una
nuova promessa della mountain bike di
San Giovanni Ilarione, un giovane atleta
che si sta facendo apprezzare su tutti i
circuiti dove va a gareggiare. Quest'anno
nella “Granfondo del Durello” disputatasi sulle collina di San Giovanni Ilarione lo scorso 3 aprile, ha tagliato per
primo assoluto il traguardo della sua
renni, primo della sua categoria e primo
del gruppo ciclistico “Basalti”; piuttosto
bene come inizio di carriera!
Da qualche anno partecipa anche a
importanti gare ciclistiche in provincia,
ed ha raccolto sempre ottimi risultati.
Dalle pagine del nostro giornale
Enrico ringrazia la società A.S. Basalti
per averlo sempre aiutato e sostenuto.
Anche noi gli auguriamo un futuro
ricco di tanti successi e soddisfazioni.
Foto di gruppo del saggio della Scuola “Rossini A.S.” 2010-2011.
L’Angolo del goloso
Panzanella estiva
Ingredienti: 400 gr. di pane casereccio bianco raffermo, toscano
o pugliese • radicchio a piacere • 1 cetriolo (facoltativo) • 4
pomodori medi sodi • 2/3 cucchiai di aceto • 5 foglie di basilico • 2 cipollotti • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva • sale •
pepe
Procedimento: Affettate il pane, sistematelo in una ciotola e mettetelo a bagno per 15 minuti in acqua fredda. Spuntate il cetriolo, raschiatelo leggermente e affettatelo; lavate il radicchio, centrifugatelo e tagliatelo a listarelle. Mondate i cipollotti e affettateli a rondelle sottili; lavate i pomodori e tagliateli a spicchi.
Preparate le foglie di basilico lavate e tamponate.
Scolate il pane e strizzatelo bene con le mani per eliminare l'acqua in eccesso, spezzettatelo e collocatelo in un’insalatiera, quindi aggiungete il radicchio, il cetriolo, il pomodoro, i cipollotti e il
basilico. Salate, pepate e condite con 3 cucchiai di olio d'oliva.
Mescolate delicatamente, coprite con un foglio di pellicola e mettetela a riposare in frigo per almeno 30 minuti. Estraetela e condite con l’aceto e con l’olio d’oliva rimasto.
Guarnite con foglie di basilico; è un piatto fresco, economico che
va servito come antipasto o contorno.
Buon appettito.
LUCIANA DAMINI
Il 30 aprile si è svolta con grande successo e in allegria la quinta
festa del pensionato.
Presso il FOTOGRAFO CORRADINI
è in vendita il DVD e il CD
di sabato 16 aprile 2011, 150 anni dell’Unità d’Italia
Il nuovo numero
della GUARDIA MEDICA:
045 7614565
MATRIMONI: 5
NATI: 7
MORTI: 8
Totale residenti maschi al 30.04.2011: 2.672
Totale residenti femmine al 30.04.2011: 2.506
Totale residenti: 5.178
TOTALE FAMIGLIE: 1.802
CONTRIBUTI PER L’ALPONE
Allegri Lino, Roncà (VR)
Bacco Guerrino, S. G. I. (VR)
Bacco Maurizio, Vestenanova (VR)
Bazzoni Chiara, S. G. I. (VR)
Beltrame Diego, S. G. I. (VR)
Beltrame Franca, S. Bonifacio (VR)
Beltrame Paolo, S. G. I. (VR)
Bertoni Liliana, Strépy-Bracquegnies - BELGIO
Beschin Gino, Varese
Beschin Teresa, S. G. I. (VR)
Bevilacqua Maria, S. G. I. (VR)
Bilancini Gabriella, Chiampo (VI)
Bordon Giuseppe, S. G. I. (VR)
Boyaux-Sartori, Francia
Bruni Anna Bevilacqua, Verona
Cacciero Silvano, S. G. I. (VR)
Caru Giuseppe, Gallarate (VA)
Casarotto Rino, S. G. I. (VR)
Cavazzola Santo, Caldogno (VI)
Cengia Lorenzo, Cattignano - S. G.
I. (VR)
Ciman Olimpio, Ozzano Monferrato
(AL)
Coffele Rosina, Cairate (VA)
Confente Cristiano, S. G. I. (VR)
Confente Giovanni, S. G. I. (VR)
Confente Rino, S. G. I. (VR)
Coscritti Classe 1935, S. G. I. (VR)
Da Ronco Daria, San Bortolo (VR)
Da Ronco Pietro, S. G. I. (VR)
Dal Cero Claudio, S. G. I. (VR)
Dal Cero Doriana, Montecchia (VR)
Dal Fitto Angelo, S. G. I. (VR)
Dal Zovo Antonio, S. G. I. (VR)
Eriani Antonio, Varese
Erzonelli Augusto, S. G. I. (VR)
Fattori Beschin Maria, S. G. I. (VR)
Fattori Dina Neri, S. G. I. (VR)
Fattori Zini Rita, Milano
Ferroni Giovanni, Livigno (MI)
Filipozzi Enrico, S. G. I. (VR)
Gaiga Zenone, S. Caterina - S. G. I.
(VR)
Galiotto Bruno, Schio (VI)
Galiotto Pia, S. G. I. (VR)
Gallo Gianpaolo, Cereghini - S. G.
I. (VR)
Gambaretto Alessandro, S. G. I. (VR)
Gambaretto Almerina, S. Bonifacio
(VR)
Gambaretto Elisa, Montecchia (VR)
Gambaretto Silvino, Villafranca (VR)
Gambaretto Teresa, Vestenanova
(VR)
Gasparello Alfredo, Montecchia
(VR)
Gazzo Luigina, Cereghini - S. G. I.
(VR)
Giacobbo Roberto, S. G. I. (VR)
Giuspoli Bezzan Maria, Montecchia
(VR)
Gugole Giancarla, Vestenanova (VR)
Lovato Luigi, S. G. I. (VR)
Lovato Rosario, S. G. I. (VR)
Mainente Letizia, Varese
Mainente Nadia, Vignola (MO)
Marcazzan Anna, Castel Nuovo Del
Garda (VR)
Marcazzan Aristide, Roncà (VR)
Marcazzan Benvenuto, S. G. I. (VR)
Marcazzan F.lli Cesare Luigi, S. G.
I. (VR)
Marcazzan Nello, Rubano (PD)
Marchesini Elio, Garda (VR)
Marchetto Giuseppe, S. G. I. (VR)
Marchi Lino, Beinasco (TO)
Panarotto Fabrizio, Roncà (VR)
Panarotto Mario, S. G. I. (VR)
Panarotto Mario, S. G. I. (VR)
Panarotto Pio, Castello - S. G. I. (VR)
Panarotto Sergio, S. G. I. (VR)
Panarotto Stefano, S. G. I. (VR)
Panato Bernardo, S. G. I. (VR)
Panato Rino, S. G. I. (VR)
Pandian Maria, S. G. I. (VR)
Perazzolo Assunta, Povegliano (VR)
Perazzolo Lino, Volargne Dolcè (VR)
Pettena Sivia, S. G. I. (VR)
Piccinin Agnese, Rue de Chatelet BELGIO
Sabbadoro Ilva, Costabissara (VI)
Sartori Alida, Gazzolo D'Arcole (VR)
Sartori Bruno, Grezzana Verona
Sartori Mario, Peschiera d. Garda
(VR)
Sartori Rosalina, S. G. I. (VR)
Sgaggio Giuseppe, Vestenanova (VR)
Soprana Romano, Gragnano
Trebbiense (PC)
Suor Agnese Panarotto, Roma
Vister Carlo, Laminoirs Thionville FRANCIA
Zanchi Giovan Battista, S. G. I. (VR)
Zandonà Assunta, S. G. I. (VR)
Zandonà Ernesto, S. G. I. (VR)
Zandonà Mario, S. G. I. (VR)
Zandonà Silvio, S. G. I. (VR)
L’ALPONE 12
ZIONI
A
I
C
O
S
S
DALLE A
SPORT
FESTA DELLO SPORT 2011
La Polisportiva Ilarione e l’Assessorato allo Sport organizzano la Festa dello Sport
che si svolgerà nei giorni 1-2-3 luglio presso gli impianti sportivi di Via Torino.
Tre giorni di sport, musica e divertimento.
PROGRAMMA
VENERDI’ 2 LUGLIO 2011
Ore 21
Live music
A seguire – Disco music 360°
SABATO 3 LUGLIO 2011
Ore 9.00
Torneo di Tennis per ragazzi
Ore 16
Gimkana con le bici per ragazzi
Esibizioni sportive
Dalle 20 alle 22
Dalle 22
Live music
A seguire — Disco music 3600
DOMENICA 4 LUGLIO 2011
Dalle ore 9.00
“B&B VOLLEY: ‘NA BOTTA E VIA”
per tutto il giorno:
torneo di volley all’aperto
Ore 9.00
Tennis – campi aperti per tutti
Finale 3°-4° posto Torneo di calcio a 6
Ore 18
Finale 1°-2° posto Torneo di calcio a 6
Ore 19.30
A seguire – Live Music
GRAN FONDO DEL DURELLO: E SONO 9
Archiviata la nona edizione, l’AS Basalti punta all’importante traguardo dei dieci anni
Domenica 3 aprile si è svolta la
nona edizione della Gran Fondo del
Durello, gara di mountain bike tra le
più celebri del territorio veronese che
richiama ogni anno a San Giovanni
Ilarione sempre più ciclisti e pubblico.
Quest’anno i partenti erano quasi mille,
tetto che l’organizzazione dell’associazione Sportiva Basalti si augura di
infrangere il prossimo anno, quando
ricorrerà l’importante traguardo del
decennale della gara. Franco Pegoraro,
Presidente dell’associazione, si dice
soddisfatto di quest’ultima edizione e
ha rinnovato l’impegno dei suoi nell’organizzare una manifestazione che
non è solo una festa del ciclismo su
fuoristrada, ma un appuntamento che
Durante la serata sì svolgeranno le premiazioni dei tornei
25 Agosto 2011
SAGRA ALLE BOARIE
MARCIA TRA I CILIEGI
Xª EDIZIONE TROFEO FEDERICO
Dieci anni di Polisportiva. Dieci anni
di marcia. L’edizione
2011, quella che
incorona il decennio
di attività della Polisportiva Ilarione, ha
visto la partecipazione di oltre 1500 iscritti e 22 gruppi.
Il premio per il
gruppo locale più
numeroso è andato
alle scuole di San
Giovanni Ilarione con 111 iscritti che
hanno invaso festosanilente le vie del
paese, mentre il premio del gruppo podistico più numeroso se lo è aggiudicato il
G.S.D. Valdalpone De Megni di Monteforte d’Alpone con 65 iscritti.
Anche se la fioritura dei ciliegi aveva
già lasciato i rami, complice il sole che
ha scaldato per l’intera manifestazione, i
marciatori hanno potuto godere degli
emozionanti paesaggi del nostro territorio. “Si può sicuramente parlare di sfida
Punto ristoro alle Boarie.
vinta visto il numero di persone che
hanno scelto comunque di passare la loro
pasquetta con noi – commenta il Presidente della Polisportiva Lucia Burato –
quest’anno il calendario giocava leggermente a nostro sfavore dal momento che
la Pasqua alta coincideva con le festività
del 25 aprile”.
Parlando poi dell’aspetto non solo
sportivo aggiunge: “Da qualche anno le
manifestazioni sportive della Vallata
Il podio della 42 km.
d’Alpone sono divenute punto di forza di
promozione del territorio e dei suoi prodotti, basti pensare alla Montefortiana,
alla Gran Fondo del Durello e alla
Divinum Bike. E non meno la Marcia tra
i Ciliegi che porta ogni anno sul territorio marciatori provenienti da tutta la provincia e non solo: abbiamo avuto presenze anche di Vicenza, Padova e Rovigo” e
conclude con un ringraziamento particolare ai collaboratori “Voglio ringraziare
tutti coloro che si sono spesi per la riuscita della manifestazione: al Consiglio
della Polisportiva, alle associazioni sportive affiliate, alle associazioni presenti
sul territorio, all’Amministrazione Comunale, in particolar modo all’Assessore
allo Sport dott. Thomas Pandian, alle
aziende e ai singoli. La marcia è la prova
che la collaborazione tra gruppi e associazioni dà buoni frutti: da anni percorriamo questa strada e i risultati ci danno
ragione”.
Appuntamento quindi al 9 aprile 2012
per l’XIª edizione della Marcia tra i
Ciliegi.
EMANUEL RIGHETTO
SERATA
IN ARENA
con “Il Barbiere di Siviglia”
GIOVEDÌ 14
LUGLIO 2011
Per info contattare:
GAMBARETTO AUGUSTO
cell. 348 7490305
La premiazione del GSD “Val d’Alpone – De Megni”.
promuove la città di San Giovanni
Ilarione e il suo territorio, la splendida
Val D’Alpone che il 3 aprile ha accolto
i ciclisti con i suoi ciliegi in fiore.
Come consuetudine i partenti si
sono radunati di primo mattino nel centro di San Giovanni Ilarione, tra i tanti
appassionati che si sono preparati alla
gara anche alcuni nomi noti del ciclismo come Mirco Celestino e Massimo
de Bertolis, oltre ai fratelli Medvedev.
È stato proprio Alexei, il maggiore dei
due, a prendere il largo fin dalla prima
lunga salita e a conquistare, con un
incredibile tempo di 1 ora e 31 minuti,
la vittoria. Domina dall’inizio alla fine
i 42 chilometri del percorso, caratterizzato quest’anno da un dislivello complessivo di ben
1300 metri. Dietro
di lui tagliano il traguardo il giovanissimo Luca Braidot,
lo stesso Massimo
de Bertolis e Giacomo Antonello, raggruppati a 1 ora e
34 primi. Analogo il
dominio di Anna
Ferrari nella classifica femminile, che
conclude con un’ora e 58 minuti, seguita da Lorena
Zocca e Romina Cipriani.
Il nostro atleta Enrico Filipozzi.
Nel giro corto di 20 km ancora una
volta si mette in evidenzia un atleta del
gruppo Basalti Enrico Filipozzi che
con un tempo strepitoso di 57 minuti e
7 secondi taglia il traguardo vincendo
tra gli applausi. Non meno degno di
menzione dei gesti atletici, è il calore
della popolazione ilarionese che si è
stretta attorno ai ciclisti per quella che
si conferma di anno in anno una vera e
propria festa in nome dello sport.
Tempo di bilanci per l’U.S.
Calcio di San Giovanni Ilarione
Siamo arrivati anche quest’anno alla
fine della stagione calcistica e come per
tutte le attività anche per l’U.s. Calcio
San Giovanni Ilarione è tempo di bilanci. Ne parliamo con il Direttore sportivo
Rossetto Omar il quale non può altro
che ritenersi ampiamente soddisfatto dei
risultati raggiunti sia nel settore giovanile che dalla Prima squadra:” Tutte le
nostre squadre,dai più piccoli ai più
grandi hanno ampiamente rispettato gli
obiettivi sportivi e non prefissati ad inizio stagione.
La prima squadra, soffrendo, forse
un po’ più del previsto, visto l’ottimo
girone d’andata, è riuscita a salvarsi ed a
mantenere la permanenza in Prima categoria; gli Juniores provinciali hanno
combattuto sino al termine del campionato per le prime posizioni nel girone
concludendo poi brillantemente al
secondo posto con ottime prospettive
per il prossimo anno viste le giovani
leve che si stanno formando dal settore
giovanile dove varie squadre si sono
fatte notare per buone individualità e
buon spirito di gruppo. Per quanto
riguarda la Prima squadra siamo molto
felici di essere riusciti a mantenere la
categoria con una rosa fatta principalmente di ragazzi del nostro paese cresciuti calcisticamente nel nostro settore
giovanile.
Questi buoni risultati ci fanno guardare positivamente al futuro in quanto
stiamo già lavorando per preparare le
basi per la prossima stagione dove
vogliamo proseguire nel portare avanti il
progetto di coinvolgere e far diventare
sempre più protagonisti i ragazzi del
nostro vivaio mai come ora così florido
e pieno d’entusiasmo.
Colgo l’occasione per ringraziare
attraverso le Vostre pagine tutti gli allenatori, i dirigenti e quanti sacrificando il
proprio tempo libero s’impegnano per
far crescere una bella e sana passione
fatta di sacrificio ma anche di tanto
divertimento.”
ROSSETTO LUCA
Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376
Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n° 15684376 intestato a: Pro Loco di San
Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5
Direttore responsabile: Delio Vicentini
Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Giovanni Sartori, Lucia Burato, Lorenzo
Gecchele, Angelo Pandolfo
Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465727
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SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)
Telefono / Fax 045 6550447
Grazie ... e ancora grazie
C
arissimi bambini, genitori
e tutti voi che fate
parte della comunità di
San Giovanni Ilarione, come potete ben immaginare, stiamo
vivendo un momento molto importante,
intenso, soprattutto da un punto di vista
emotivo.
Dopo anni di servizio in mezzo a
voi ci troviamo a lasciare questa comunità per altre destinazioni. Ci piange
il cuore!
Ci troviamo di fronte ad una decisione impegnativa che porterà le nostre
strade altrove. Da quando abbiamo saputo di questa scelta, sembra che qualcosa nella nostra vita sia all’improvviso
cambiato: la concezione del tempo, gli
incontri con le persone, l’abbraccio dei
bambini, il sorriso di tante mamme e
papà . .
Da un punto di vista umano, sembra
quasi che sia entrata in noi la voglia di
appropriarci di tutto quello che fino ad
oggi è stato per noi questo ambiente
per rubare frammenti di vita, di cielo,
di natura, di persone. Sembra che tutto
abbia un sapore ed un valore diverso:
gli scorci del paesaggio meraviglioso
che ci circonda; i bambini che per anni
hanno riempito le nostre giornate e che
sono stati oggetto delle nostre attenzioni e cure; i genitori che con noi hanno
condiviso molto, nella scuola e fuori di
essa . . tutte le persone che ci hanno
voluto bene e che, in qualsiasi modo, ci
Apostole
del Sacro Cuore di Gesù
91 ANNI DI PRESENZA A SAN GIOVANNI ILARIONE
Da sinistra: suor Pierina, suor Domizia, suor Maria Rita.
sono state vicine con la loro amicizia
e simpatia.
Insomma, per noi tutte, siete stati la
nostra famiglia. Con voi siamo cresciute nella fede e nella vita. Quanta nostalgia avremo di tutti voi, ma questa ci
aiuterà ad alimentare il vostro ricordo!
Ma la nostra vita è anche questa: una chiamata per andare altrove,
per essere in qualsiasi luogo testimoni
dell’amore e della misericordia di Dio
Padre, proprio come gli apostoli. Questa è la nostra missione e la missione
è soprattutto un appuntamento . . con
Cristo innanzitutto, ma anche con tutti
gli uomini e le donne dovunque Lui ci
chiama ad essere.
E allora, conservando tutte queste
emozioni, relazioni, tutti i volti delle persone, gli abbracci e i baci dei bambini
nello scrigno del nostro cuore, vogliamo
che il nostro Grazie si faccia preghiera per ciascuno di voi. Una preghiera
calorosa, amorevole, intensa, come calorosi, amorevoli ed intensi sono stati i
giorni passati con voi.
Grazie per averci accolto, per essere
stati compagni di viaggio sui sentieri di
questa valle, per aver pregato, gioito e
sofferto con noi.
Che il Signore faccia dono a ciascuno di voi del suo sorriso, della forza
vitale del suo amore e della sua infinita
tenerezza. Pur fisicamente lontani ci
sentiremo sempre parte di voi nel ricordo, nella preghiera . . nel cuore.
Con gratitudine, stima ed amicizia
le vostre suore.
Sr. Pierina, Sr. Maria Rita,
Sr. Domizia
L’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù è una congregazione internazionale di religiose,
fondata a Viareggio nel 1894 dalla
Serva di Dio Madre Clelia Merloni.
Madre Clelia nasce a Forlì, il 10
marzo 1861. Cresciuta in una famiglia benestante, Clelia ha il privilegio di una istruzione degna del suo
rango sociale. L’aspirazione del padre era quella di vederla un giorno
affermata nell’alta società.
Rimasta orfana di madre a soli
3 anni, Clelia vive con la matrigna Giovanna, seconda moglie del
padre, e proprio questa svelerà al
marito ciò che la figlia sentiva nel
cuore.
Già da qualche tempo Clelia si
sentiva chiamata a seguire il Maestro e, finalmente, entra in convento
e decide di offrire la sua vita a Dio
e ai più bisognosi.
Nella sua vita di consacrata sente
di dover rispondere in modo più adeguato al Vangelo e si mette, umilmente, in ascolto delle parole del
Maestro, ma soprattutto sceglie di
stare alla scuola del Cuore di Cristo.
Sopra: Babbo Natale.
Il collegio dei docenti ... natalizio!
A sinistra: “Emozioni e immagini”.
A Viareggio (Lucca), il 30 maggio 1894, fonda un nuovo Istituto,
nel quale investì tutte le sue energie
e il ricco patrimonio di famiglia, ma
non senza essere passata per durissime prove e profonde umiliazioni
ma, come capita spesso, quando c’è
il marchio della croce significa che
in quest’opera c’è la mano di Dio.
In questi anni, nella preghiera e
nella dedizione della propria vita
agli altri, affina le colonne portanti di quello che sarà il carisma suo
e dell’Istituto stesso. Sull’esempio
degli Apostoli, le suore si propongono di seguire, in maniera radicale, Cristo, che è venuto nel mondo
per riparare il peccato dell’uomo e
ricondurre l’umanità al Padre, che
lei sintetizza sapientemente in tre
espressioni: Apostole come gli Apostoli, Apostole dell’Amore, Apostole della riparazione.
Si spense a Roma, nella Casa
Generalizia, il 21 novembre 1930.
Recentemente è stato riconosciuto
il miracolo che dà avvio al processo di canonizzazione e tutti noi, ci
auguriamo che sia di buon auspicio
per vederla presto elevata alla gloria degli altari.
Le Apostole attualmente svolgono il loro apostolato al servizio della Chiesa nell’educazione, nell’assistenza sanitaria, nella pastorale
parrocchiale e nelle attività missionarie. Esse sono presenti in Italia,
Svizzera, Brasile, Argentina, Cile,
Uruguay, Stati Uniti, Mozambico,
Benin, Albania, Taiwan e Filippine.
Nella grande storia di Madre
Clelia e del suo istituto, ha una parte rilevante anche San Giovanni
Ilarione, non solo perché è stato un
terreno molto fertile che ha donato
ben 37 vocazioni (una parte delle
quali hanno pure ricoperto ruoli di
responsabilità di primissimo piano nella guida dell’Istituto stesso)
Segue a pag. II
– PER NON DIMENTICARLE –
Segue dalla prima pagina de “L’Alpone”
La domanda che invece mi pongo è: “Potevamo fare di più perché ciò non accadesse?”. La risposta è: «Forse sì. Forse
potevamo “desiderare” di più che ciò non accadesse». Quanti di noi ad esempio, genitori d’oggi, hanno mai immaginato
con gioia per i propri figli un futuro da suora o da sacerdote? Quanti di noi laici hanno mai immaginato cosa significhi
trovare un giorno una comunità senza suore e parroco? Forse non molti. Forse dovremmo incominciare a “desiderare
meglio”.
Sono profondamente riconoscente alle nostre Suore, non solo come genitore di bimbi che hanno potuto usufruire
dell’enorme dono di averle come insegnanti presso la Scuola dell’infanzia, ma anche come uomo e come cattolico. Da
loro ho imparato cosa significano “umiltà”, “solidarietà”, “speranza”, “fede”. Ci hanno educato ad una vita più gioiosa,
più colorata, più sincera, più .. vera!
Sono però sicuro che il loro esempio di vita abbia lasciato un segno, un seme nella comunità intera di San Giovanni
Ilarione. Sta a noi quindi, a chi rimane, farlo crescere! Grazie di cuore preziosissime Suore del Sacro Cuore di Gesù!
DANIELE PASQUINO
PRESIDENTE SCUOLA INFANZIA
“PAPA LUCIANI” DI S. GIOVANNI ILARIONE
I
Segue da pag. I
COME GLI APOSTOLI ... APOSTOLE
Apostole del Sacro
Cuore di Gesù
ma anche perché, da quel lontano
1921 ad oggi, la nostra comunità ha
potuto godere della presenza e del
servizio di tante suore che esprimevano il loro Amore per Cristo e per
la Chiesa attraverso una speciale
attenzione verso le persone e, soprattutto, i bambini.
Le suore, infatti, arrivano nella
comunità di San Giovanni Ilarione
nel 1921 e, oltre ad un servizio pastorale in parrocchia, si dedicano
subito all’educazione dei bambini,
aprendo e dando vita alla prima
opera per l’infanzia nella vecchia
canonica (oggi sede della Casa della Dottrina Cristiana). Il parroco di
allora, don Augusto Zorzi, iniziata
la ristrutturazione ben 2 anni prima, aspetta l’arrivo provvidenziale
delle suore per inaugurare l’Asilo
infantile.
In questa sede resteranno fino al
1947, anno in cui viene acquistata
la vecchia sede del Comune in Piazza Colonna, viste le condizioni disastrose della scuola.
Nel 1948 il parroco don Antonio
Antoniol inaugura la nuova sede
che nel 1953/54 viene ampliato con
l’aggiunta di una seconda ala. Sarà
proprio il vescovo Zinato ad inaugurare il nuovo asilo.
Nel dopoguerra anche San Giovanni vive la miseria e la povertà
che il conflitto ha seminato ovunque
ma il fatto di riuscire a ricostruirsi,
a partire dall’infanzia, e quindi dai
bambini, sembra essere un segnale
di speranza per tutta la comunità.
Gli anni 70, inoltre, segnano una
svolta nell’ambiente socio-economico di San Giovanni. Le suore
sono state e continuano ad essere,
una presenza qualificata ed importante nel campo educativo e pasto-
Suor Pierina al lavoro.
rale. La scuola dell’Infanzia cresce
a tal punto che la sede di Piazza Colonna si dimostra insufficiente e non
c’è possibilità per un ulteriore ampliamento. Nel 1977 la grande decisione. Il parroco don Francesco Meneghello, in accordo con il vescovo
e con tutta la gente del paese decide
di costruire una nuova scuola.
L’entusiasmo della gente e la necessità di dare una nuova sede alla
scuola dell’Infanzia, per permettere
ad altri bambini di iscriversi, fanno sì che l’8 settembre 1979 venga
inaugurato il nuovo edificio, l’attuale sede, dedicata a Papa Luciani.
L’unità e la generosità degli ilarionesi hanno realizzato questo sogno, un sogno che ancora oggi si
rinnova di anno in anno e diventa
sempre più bello. La vita della scuola continua con la presenza e la cura
pastorale di don Elio, sempre molto
attento e solerte, soprattutto quando
i soggetti in causa sono i bambini,
ma questa è storia recente che tutti
conosciamo.
S. G.
In questi ultimi anni la scuola
dell’Infanzia non è stata semplicemente il luogo dell’educazione dei
nostri bambini ma un centro di aggregazione per tutti i genitori, sia
per quelli i cui bambini frequentavano la scuola, sia per coloro che,
una volta usciti i bambini, rimanevano legati all’ambiente per piccoli
servizi o semplicemente per il gusto
di ritrovarsi, di tanto in tanto, a pregare insieme alle suore, o perché
legati al cammino della Grande Famiglia del Sacro Cuore. Questo dice
il rapporto speciale e straordinario
che tutti quanti hanno coltivato e
conservato con le suore, sempre accoglienti, disponibili, pronte a tenere aperta la porta a tutti quanti.
Grazie a loro e alla collaborazione delle maestre e di tanti genitori,
ogni anno la scuola si trasformava
e dal niente nascevano cose straordinarie: angoli colorati, pannelli
attrezzati con il fascino della fantasia, quadri, finestre luminose, fontane di luci e colori, frammenti di
fiabe che sembravano prendere vita
non appena dei piccoli protagonisti
oltrepassavano la soglia della scuola. Fiaba e realtà, presente e passato, sogno e fantasia costituivano un
intreccio di fascino e stupore che,
come per magia, faceva rivivere
ogni piccolo spazio, ogni briciola di
tempo di questo universo di vita, di
tenerezza e di amore.
Questa è stata la scuola ed il sen-
papà, sparsi qua e là, impegnati in
tanti piccoli servizi pratici, preziosi
per le maestre. A volte dislocati in
diversi luoghi per preparare presepi,
carnevale, incontri di vario genere,
momenti di festa .... e, non raramente, mentre suor Domizia seguiva il
cantiere, suor Maria Rita, come la
chioccia con i suoi pulcini, faceva
divertire anche i bambini.
Credo che per tutti noi, la scuola dell’Infanzia non sia stata solo
un’istituzione pubblica, ma è stata
una casa, una famiglia che ci ha
accolto, coinvolto ... educato. Insieme abbiamo lavorato, abbiamo
pregato, ci siamo divertiti, abbiamo
condiviso gioie e fatiche della vita,
sentendoci comunità ... famiglia.
E allora, pensando che tra qualche settimana queste amiche e com-
i fiori ci ha aiutato a guardare i nostri bimbi come il fiore più bello del
nostro giardino. Grazie suor Maria
Rita perché il tuo essere piccola
rivelava una grande passione per
Gesù e per le persone ma soprattutto
per i bambini. Grazie suor Domizia
per il tuo essere frizzante, attento,
entusiasta di Dio e della vita, disponibile sempre.
Credo sia bello salutarvi, ancora,
con un pensiero di Madre Clelia:
“Nostalgia è l’amore che rimane!
Ricordare è ritornare al cuore!”
per dirvi che il segno che la vostra
presenza lascerà in tanti di noi che
vi hanno conosciuto in questi anni è
proprio questo: l’Amore. Quando si
vivono esperienze belle, importanti,
quelle che costruiscono l’esistenza,
spesso il cuore è investito da pro-
so della presenza delle suore per i
nostri bimbi e per i tanti genitori che
si sono coinvolti nelle molteplici attività proposte per mantenere bella,
viva e colorata la scuola.
In certi momenti la scuola dell’infanzia sembrava davvero un
cantiere in piena attività: mamme e
pagne di cammino prenderanno altri
sentieri che le porteranno altrove, ci
sentiamo di dire un grazie infinito.
Grazie suor Pierina che per noi
sei stata come una nonna, silenziosa
ma presente sempre. Grazie anche a
suor Luisa, che ha anticipato la sua
partenza, perché la sua passione per
fonda nostalgia e, proprio il cuore
ci aiuta a ricordare che, a volte, ci
sono delle persone che lasciano nel
nostro cammino un segno indelebile
che non ci abbandonerà mai, perché
si trasformano in frammenti di vita.
Buon Viaggio ancora.
Stefano Gaiga
completo ritiro di tutte le suore dalla
nostra comunità”.
Si sa che per soddisfare le necessità di portare avanti le cinque
sezioni di cui è composta la scuola
materna, le suore già da anni sono
affiancate da maestre laiche e con
la partenza delle suore, dal prossimo anno servirà un’altra maestra.
Il nostro “Asilo” come affettuosamente ci piace
chiamarlo,
continuerà
lo stesso a
svolgere la
sua importante funzione pubblica
– ci rassicura don Elio
– e lo farà
con l’ausilio
del comitato
genitori che
potrà contare certamente sulla concreta collaborazione della Civica
Amministrazione che, nonostante
le ristrettezze economiche in cui sta
navigando, siamo certi continuerà a
fare la sua parte per mantenere attivo questo servizio indispensabile
per la nostra comunità.
“Ma la vita va avanti lo stesso”
ci rassicura don Elio, “la scuola materna parrocchiale” dovrà continuare la propria attività anche senza le
suore, perché il servizio che essa
svolge non sarà sostituito da una
scuola materna statale”. E conclude dicendoci: “Mi mancheranno le
suore; le vedo sempre in chiesa alla
Santa Messa, sempre al loro posto;
pensare che i banchi che occupavano loro rimarranno vuoti della loro
presenza mi lascia già adesso una
grande tristezza; ma purtroppo dovremo abituarci tutti a questa nuova
realtà”.
Angelo Pandolfo
LE SUORE LASCIANO
LA NOSTRA PARROCCHIA
- Il pensiero di don Elio Ormai è ufficiale: alla fine di
quest’anno scolastico le suore che
da sempre animano la nostra parrocchia e che vivono ed operano
nella locale scuola materna, lasceranno definitivamente la nostra comunità.
Non hanno dato buoni frutti le
molte pressioni fatte a Milano presso la Casa madre delle suore Apostole del Sacro Cuore: le suore sono
poche ed in età non proprio giovane,
le vocazioni sono poche e mancano
i rincalzi.
Ci dice don Elio: “Le suore attualmente presenti nella comunità
di San Giovanni Ilarione sono tre:
la madre Superiora Suor Domizia,
suor Maria Rita che è l’unica che
svolge attività didattica presso la
scuola materna e suor Pierina, la
decana delle tre, ormai avanti con
l’età. Un segnale poco rassicurante
era arrivato lo scorso anno, quando
è andata via senza essere sostituita
suor Luisa; questo per me è stato il
primo segnale di una situazione che
inesorabilmente avrebbe portato al
“Natale Insieme”.
II
ADDIO ALLE APOSTOLE
DEL SACRO CUORE
Ha lasciato sgomento l’intero
paese la notizia del ritiro delle
Suore Apostole del Sacro Cuore
di Gesù, dalla nostra scuola materna dalla quale tutti, anziani o
giovani, direttamente o indirettamente hanno attinto insegnamenti
di vita, consigli, aiuti, preghiere,
buone indicazioni.
Pur comprendendo le valide argomentazioni o motivazioni delle
Superiori dell’ordine per giungere
a tale decisione, non possiamo
non sottolineare che si determina
per San Giovanni Ilarione un grave impoverimento ed una ferita
insanabile nel campo dell’insegnamento che le nostre Suore, e
continuo a nome dell’intero paese
a chiamarle “nostre”, hanno elargito da più di 90 anni e continuano
ad elargire alle nostre giovani generazioni e che appare, in special
modo in questo momento di crisi
di valori spirituali, assolutamente irrinunciabile ed insostituibile,
perché vissuto come magistero di
vita.
Allora intingo idealmene la
penna nel cuore per esprimere un
ringraziamento accorato e sincero
alle Apostole del sacro Cuore di
Gesù, da parte di tutti i cittadini
che come Sindaco rappresento,
per il loro servizio, la loro dedizione, il loro amore. Esse sono
state sempre in prima linea nella
vita e nella storia del paese e della
comunità civile, nei momenti lieti
e in quelli tristi, hanno rappresentato per tutti figure sicure con le
quali confidarsi, riferimento per
aiuto e consiglio, oasi per cercare
la pace e la serenità.
Domenico Dal Cero
– Sindaco –
Ci avete insegnato tanto!
Testimonio di persona un’esperienza di positiva
e fruttuosa attività educativa con le nostre Suore
Apostole del Sacro Cuore di Gesù.
Si tratta di un cammino di tredici anni, fatto insieme, ricco di avvenimenti, denso di attività e di
esperienze che mi hanno arricchita come insegnante ma soprattutto come persona. Posso dire che la
nostra scuola dell’infanzia finora può vantare di
aver avuto una marcia in più, proprio grazie a questa preziosa collaborazione tra la componente laica
e quella religiosa... il risultato è un clima positivo,
un’aria di festa percepita da bambini e genitori.
Grazie suore per quello che siete state, i momenti profondi vissuti insieme rimarranno scolpiti nel
cuore per sempre. Il nostro impegno sarà quello di
portare avanti l’opera educativa come una missione
d’Amore così come ci avete insegnato.
Maestra Michela
Care suore Vi auguro che possiate continuare a
donare tanto quanto avete saputo fare qui a San
Giovanni. Voi siete state per me un grande punto
di riferimento e mi avete trasmesso dei valori che
sicuramente saranno quelli che non verranno mai
meno... Vorrei inoltre ringraziarvi per l’appoggio
datomi fin da subito e per l’estrema fiducia con-
Il collegio dei docenti ... in divisa da lavoro.
cessami, sempre accompagnata da una parola di
consiglio e talvolta conforto. Terrò cari i vostri insegnamenti sperando di metterli a frutto nel migliore
dei modi.
Maestra Alessandra
Care suore, vi ringrazio per il vostro esempio; in
questi anni ho potuto contare molto sulla vostra
esperienza davvero indispensabile anche per me,
come insegnante. Siete portatrici di valori veri come
l’accoglienza, l’ascolto e la sincerità. In voi tutte
ammiro la capacità di spronare e tirare fuori il meglio da ognuno. Sapete coniugare la preghiera con
il lavoro quotidiano coltivando quella componente
spirituale che tanto spesso manca nella nostra vita.
Con grande riconoscimento,
Maestra Lina
Vi siete donate completamente alla scuola con
gioia e spirito di sacrificio. Il nostro rapporto è stato
di reciproca fiducia e disponibilità... sentiremo la
vostra mancanza...
Maestra Federica
Ho iniziato a lavorare in questa scuola dell’infanzia da poco tempo, ma ciò nonostante posso dire
che già dal primo giorno sono stata accolta dalle
Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù a “braccia
aperte”, maturando
nei giorni un rapporto
di fiducia e disponibilità reciproca. Tutte le
nostre suore mi sono
state vicine facendomi crescere come
insegnante e come
persona e di certo
non dimenticherò i
momenti belli vissuti insieme e cercherò
nel mio lavoro di “seminare” i valori importanti che voi suore
mi avete trasmesso.
Maestra Katia
Le testimonianze dei genitori
UN SALUTO CHE SI FA GRAZIE
Non possiamo pensare di essere private di un
bene così grande e prezioso con la partenza delle
nostre suore.
E per questa circostanza voglio esprimere il
mio grazie alle suore per essere state in mezzo
a noi una presenza vivace e significativa: avete
saputo, con il vostro entusiasmo e con la vostra
carica interiore, entrare nei nostri cuori e portare
una ventata di freschezza nella nostra impareggiabile scuola dell’infanzia, nella vita dei nostri
bambini e nel cuore delle nostre famiglie.
Grazie anche per le belle esperienze vissute
insieme nel nostro grande laboratorio che ci ha
fatto incontrare, gioire, ridere e vivere momenti di spensieratezza alleggerendo così il fardello
delle nostre fatiche, facendoci vivere momenti
di festa che non dimenticheremo mai.
Ci avete aiutati e sostenuti nei momenti difficili attraverso la vostra parola fatta di fede, avvicinandoci alla preghiera e all’amore di Cristo.
Ci mancherete tanto! Sappiate che vi porteremo sempre nei nostri cuori dovunque.
Con grande affetto ed amicizia.
Cristina Prando e famiglia
Eppure in cuor nostro sappiamo che tutto
questo non è una fine, ma solo un nuovo inizio
... però è bello abbandonarsi ai ricordi. Tutto è
cominciato quando con garbo ci è stato chiesto
di collaborare e noi abbiamo detto sì. Un sì, lo
abbiamo scoperto dopo, che impegnava buona
parte del nostro tempo libero.
Abbiamo insieme gioito, discusso, creato,
inventato, ci siamo anche confrontati e a volte
sopportati.
Ricorderemo con nostalgia i caffè bevuti a
sera tardi, dopo aver fatto, disfatto e rifatto per
tutta la sera, le varie scenografie di turno. E certamente ripenseremo con un sorriso ai begli anni
della scuola dell’infanzia, dove sono nate delle
belle e solide amicizie.
Racconteremo ai nostri figli l’orgoglio di
aver fatto parte di questa bella famiglia.
Grazie quindi per le porte sempre aperte, grazie per aver dato responsabilità e fiducia ad ognuno di noi, grazie per averci accolto nel vostro
lavoro e coinvolti nel vostro progetto di fede.
Grazie perché questa esperienza di vita ha maturato in noi una certezza: che questo nostro stare
insieme è quel seminare che Dio vuole da noi.
Maria e Barbara
Un sincero grazie alle nostre Suore che con la
loro umiltà ci hanno permesso di capire che Dio
è amicizia, perdono, amore, e si trova in mezzo
a noi.
Grazie per aver fatto sentire ciascuno di noi
unico e speciale, per aver permesso ai nostri bimbi di vivere in un ambiente in cui l’ amore e la
serenità si respirano, l’ allegria e l’entusiasmo
sono di casa.
Grazie per aver condiviso con noi i momenti
belli fatti di risate, di gioia, di collaborazione...
e quelli un po’ più difficili, nei quali non sono
mancate le lacrime.
Grazie a voi abbiamo imparato che la vita è
meravigliosa, basta guardarla attraverso gli occhi dei nostri bambini, vivendola nell’ amore di
Gesù e nella fiducia verso il prossimo. Ci avete
fatto riscoprire la bellezza delle cose autentiche,
genuine, quelle che vengono dal cuore. Certi che
saremo sempre vicini in Cristo, vi salutiamo con
l’ impegno che quanto avete fin qui seminato,
germoglierà nei nostri cuori e darà frutto. Vi
vogliamo bene. Ciao.
Loretta
Ringraziamo le nostre Suore per l’impegno ed
il lavoro svolto come educatrici, ed il costante
ascolto verso i bambini e le loro famiglie. Con
gratitudine,
Famiglia Vicentini
In questi anni che insieme ai nostri figli, abbiamo frequentato la scuola dell’ infanzia, abbiamo imparato a conoscere, amare, ma sopratutto
considerare le nostre Suore come amiche.
Cominciare la giornata accolte da un sorriso
ed un abbraccio è una gioia unica, che riempie il
cuore e ti aiuta ad affrontare con uno spirito “diverso” tutto il resto della giornata. È stato molto
importante in un momento difficile, trovare da
loro parole di sostegno, incoraggiamento anche
attraverso la loro preghiera.
Hanno saputo “tirare fuori” il meglio da ognu-
Segue da pag. III
Le testimonianze dei genitori
no di noi. Abbiamo trovato un aiuto nell’educare
i nostri figli, non solo dal punto di vista cristiano, ma anche nel crescere insieme agli altri e a
maturarli individualmente.
Il vivere con i nostri bambini le feste principali ci ha aiutato a riscoprire la nostra fede.
Grazie, sarete sempre nel nostro cuore.
Famiglia Ambrosi
Sono una mamma di due bambine: una di 10 e
una di 6 anni. Quest’ anno è la mia ultima esperienza alla scuola materna.
Ho passato sei anni indimenticabili, un’ esperienza veramente bella, e questo grazie alle Nostre Suore ...
A suor Domizia che ogni anno, un semplice
programma, lo fa diventare qualcosa di incredibile e con i suoi “inviti calorosi”, a cui non si
poteva dire di no, nemmeno se la stanchezza si
faceva sentire, ci ha unito come gruppo genitori,
ci ha fatto lavorare perché i nostri bimbi siano
accolti in un grande abbraccio fatto dalle nostre
piccole cose di volontariato.
A suor Pierina vero pilastro della nostra
scuola, che con “ciao bellessa!” ci accoglie ogni
mattina, ci consola quando qualche lacrima non
è riuscita ad essere trattenuta nel vedere i nostri
piccoli crescere e ci commuove nel vedere quanto amore riesce a donare a loro.
A suor Maria Rita, che con il suo dolce sor-
Il coro delle mamme.
riso, riesce a trasformare, una giornata storta in
una giornata piena di vita e di colore. Riesce ad
insegnare ai “suoi tesorini” a stupirsi di tutte le
cose che Dio ha creato. Infonde a loro e a noi genitori coraggio, forza e c’invita ad abbandonarci
nell’ abbraccio che Dio ci fa ogni giorno.
Il nodo alla gola non riesce a farmi dire quanto ancora vorrei scrivere su questi tre tesori.
Posso solo ringraziare il Signore per il dono che
ci ha fatto in questi anni e un grazie di cuore a
loro per tutto quello che hanno fatto per i nostri
bambini e per noi.
Non vi dimenticheremo mai e vi porteremo
per sempre nei nostri cuori.
Katia Panarotto
Sono la mamma di una bambina che frequenta la scuola dell’infanzia “Papa Luciani”, inserita
nella classe di una delle Suore rimaste nell’istituto (l’unica che ancora insegnava).
Quando ho iscritto mia figlia in questa scuola
cattolica mi trovavo a vivere all’estero, in un contesto sociale individualista e impersonale, in cui
i rapporti quotidiani erano di pura convenienza.
Al nostro ritorno in Italia desideravo, per mia
di figlia, che fosse inserita in una classe presenziata da una religiosa, senza nulla togliere alla
competenza delle insegnanti laiche verso le quali
nutro stima e ammirazione (io stessa ho lavorato
per un certo periodo come insegnante di ragazzini portatori di handicap). Questa mia speranza,
di trovare una suora come insegnante, nasceva
dall’idea che avevo in testa e nel cuore rispetto
alla figura religiosa e cioè ritenevo che una suora
rappresentasse un binomio tra autorità educativa
e amore e bontà cristiana verso i bambini.
Con mia infinita sorpresa e piacere mia figlia
Viola è stata inserita nella classe degli scoiattoli gestita appunto da una suora, la nostra amata
Suor Maria Rita. Sono passati ormai due anni
da quel momento e le mie convinzioni sull’importanza della figura delle suore come guardiane
delle regole e come sorelle di noi tutti che donano emozioni sane, positive ai nostri bambini e
anche a noi genitori hanno trovato ancora mag-
Ancelle del Signore
Eccole, pronte a calzare i sandali e a partire.
Ancora.
Apostole di Cristo fino in fondo.
Dopo anni di affetto dato e ricevuto,
le nostre suore devono chiudere il cuore a noi ed aprirlo ad altri.
Madre Clelia Merloni, sapeva quanto fosse faticoso questo momento
e per questo, ha chiesto loro un impegno ancora più grande
nel nome di Cristo:
“Vivere tutto, testimoniando la gioia di essere suore”.
Avanti nella gioia, dunque.
Sempre.
Anche quando la sofferenza umana
si presenta nella loro vita come in quella di ogni uomo.
Le nostre suore,
perché questo sono e questo rimarranno,
lasciano in noi tutti
un vuoto pari al pieno che ci hanno trasmesso.
Senza la loro serena presenza,
la scuola non sarà più casa, giardino, focolare.
Durante la loro permanenza, hanno accolto tutti in ogni momento
di ogni giorno dell’anno.
Fatiche e sorrisi, condivisione e amicizia
Regalati a noi genitori con amore puro, gratuito e disinteressato.
Tutta una vita data con serenità e speranza. Sempre.
Per noi che vi amiamo care sr. Domizia, sr. Maria Rita, sr. Pierina,
Non c’é una motivazione sufficiente a darci pace per questa partenza.
Viviamo questo momento sbigottiti e ancora increduli,
faticando anche a scrivere un saluto.
Mancherà tutto di voi, ma oltre ogni cosa,
la verità dei vostri occhi che parlando di Cristo
testimonia una fede autentica.
Era questo a darci forza. Trovare LUI in voi.
Niente festa d’addio dunque.
L’addio in Gesù, non esiste.
Il nostro cuore, vi augura di camminare ancora nel mondo,
senza bisaccia né bastone,
certo che chi avrà la fortuna d’incontrarvi,
non sarà un lupo distratto e indifferente
e saprà riconoscere l’Amore di Dio.
Come ogni giorno. Sempre.
G
Germana
ermana
Suor Domizia colora le mani ai bambini.
pedagogisti. Non è facile come educatori e
come genitori trovare il giusto compromesso tra l’autorità
nelle regole e l’amore (nelle più svariate
forme) verso i propri figli/bambini; le
nostre suore sanno,
forse meglio di noi
genitori d’oggi come
dosare il bastone e la
carota al momento
opportuno.
Mi auguro di aver
imparato qualcosa
da loro e di saperlo
trasmettere anche ai
miei figli e agli altri.
Grazie quindi suor
Maria Rita e grazie a
voi Suore.
Sonia Rossetto
Quand’ero piccola,
trent’anni fa, le suore
della scuola materna
“Papa Luciani” sono
state per me dei punti
di riferimento, caldi
rifugi di braccia grandi e gonne lunghe,
esempi di amore e di
impegno.
Oggi, nella frenesia della quotidianità,
questa stessa scuola,
animata dalla loro
presenza, ha rappresentato per noi grandi
e piccoli una calorosa
parentesi di serenità,
un viaggio ben attrezzato per l’anima, uno spazio
dove lo stare insieme è ancora gioia e stupore.
GRAZIE!!
Un genitore
In alto: Arriva santa Lucia.
Sopra: Il personale non docente.
giore conferma e avallo.
Per quello che possa valere la mia testimonianza devo davvero paragonare la suora di mia
figlia all’Angelo Custode, che sa essere fermo
nelle decisioni ma con dolcezza. La carica religiosa che la anima le fa’ fare cose straordinarie
quali tenere la disciplina, il rispetto e l’ordine in
una classe di bambini che, sappiamo, non sono
sempre facili da gestire, e tutto questo le risulta
così naturale da far invidia anche ai più affermati
Noi genitori della scuola dell’infanzia “ Papa
Luciani “ vogliamo ringraziare le nostre suore
per l’ affetto, le cure e gli insegnamenti che hanno saputo dare ai nostri piccoli, in questi lunghi
anni della loro permanenza a San Giovanni Ilarione.
Vogliamo anche esprimere l’amarezza e il dispiacere che sono rimasti in noi per il loro traIV
sferimento.
Ci consoliamo però nel sapere che porteranno
il loro prezioso aiuto e amore ad altre persone
bisognose. Le ricorderemo insieme ai nostri figli, conservando il loro ricordo nei nostri cuori.
GRAZIE.
Alcuni genitori
Vuoi entrare nella grande Famiglia del Sacro
Cuore? E cos’è il Sacro Cuore?
Ora in molti l’abbiamo incontrato e compreso. Grazie carissime suore per aver portato nelle
nostre famiglie una presenza così viva, tangibile,
concreta e rassicurante quale è quella del Sacro
Cuore di Gesù.
Dalla sua luce abbiamo tratto tanta forza,
coraggio e consolazione e, grazie a voi, abbiamo
aperto gli occhi dinanzi alla bellezza e alla gioia
di vivere, alle meraviglie del creato e all’infinito
amore di Gesù per noi. Ci avete insegnato a non
perdere mai di vista i veri valori, a non aver paura
di dimostrare il nostro affetto o di dire “Ti voglio bene”.
Tanti auguri a tutte; la vostra voglia di vivere
con il vostro splendido sorriso possano giungere
ancora a tanti altri che avranno - così come abbiamo avuto noi - il privilegio di incontrarvi. Un
abbraccio.
Loretta
Le suore ... ricordo quando, bimba di 4 anni,
ho varcato per la prima volta la porta della scuola materna e ho trovato ad accogliermi suor Lorenza, una suora piccolina, ma piena di grinta e
di amore che ha saputo fin da subito trovare le
parole e i modi per farmi trascorrere in modo
piacevole gli anni della scuola materna.
Oggi sono una mamma e anche i miei bambini, quando hanno iniziato la scuola dell’infanzia,
hanno avuto la fortuna di trovare le suore che li
hanno accolti, incoraggiati e li hanno aiutati a
crescere.
Le suore in questi anni hanno creato dei progetti educativi significativi, nei quali i bambini
hanno potuto sperimentare e quindi interiorizzare i valori che sono alla base della vita di una persona: l’amicizia, la collaborazione, la solidarietà,
l’esempio di vita cristiana, senza però tralasciare
l’aspetto didattico.
Tutto ciò è stato significativo non solo per
i bambini, ma anche per noi genitori che siamo
sempre stati chiamati ad essere parte attiva nei
progetti educativi: ognuno dava il proprio contributo, offriva ciò che sapeva fare ... Alle suore il
merito di averci convinto a “metterci in gioco”,
a trovare il tempo per dare una mano e di averci
coordinato in modo esemplare. Penso che i nostri bambini non dimenticheranno mai il carro
costruito dal loro papà, le scenografie fatte dai
genitori o la loro mamma che cantava nel coro!
Grazie suore, per tutte le esperienze che avete
fatto vivere a nostri bambini e per l’esempio che
ci avete trasmesso!
Monica Rivato