Diapositiva 1 - Facoltà di Medicina e Chirurgia

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Diapositiva 1 - Facoltà di Medicina e Chirurgia
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
Obiettivo: ridurre la variabilità preanalitica
accertarsi dell’identità del paziente
accertarsi del digiuno e delle eventuali restrizioni dietetiche e della terapia
Digiuno
Nella fase postprandiale aumenta la glicemia con simultanea diminuzione della
potassiemia e della fosforemia
aumento della lipemia, che può persistere elevata a lungo dopo il pasto e può
interferire sfavorevolmente in svariate metodiche analitiche
Tuttavia, tranne casi particolari, si può ritenere che non esista l’esigenza di un
digiuno prolungato per molte ore, potendo bastare un periodo di 6-8 ore.
Dieta
E’ opportuno sottoporre i pazienti ad un equilibrato apporto glucidico per alcuni giorni
prima di procedere alla esecuzione delle prove di tolleranza al carico glucidico;
anche la concentrazione dei trigliceridi, oltre che dal digiuno, è influenzata da
variazioni dietetiche.
MODALITA’ IDEALI PER
IL PRELIEVO
• nessun esercizio fisico intenso da 3 giorni
• digiuno da 12 ore
• supino da 15’ (paz ospedalizzati)
• seduto da 15’ (paz ambulatorio)
• laccio (60 mm Hg) non più di 60 sec
• ago 0.9 mm
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
indossare guanti, camice a perdere, occhiali di
protezione
non usare per il prelievo il braccio dello stesso lato
della mastectomia
sedi di prelievo ottimali:

vena cubitale, dorso della mano, polso, malleolo
fermare l’infusione di liquidi per almeno 3 min prima del
prelievo
utilizzare come disinfettante isopropanololo al 70% o
Zephiran, non utilizzare betadine o altri composti iodati
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
 Misure precauzionali
Tutti i contenitori vanno trasportati in recipienti impermeabili e infrangibili. Se
l’esterno del contenitore è visibilmente contaminato va disinfettato con soluzione
1:10 di ipoclorito di sodio 5,25%. Analogo trattamento va riservato a oggetti
contaminati con sangue versato.
 Gli aghi non vanno incappucciati dopo l’uso, ma devono essere riposti
prontamente in appositi, resistenti contenitori.
 È necessario usare i guanti e occhiali protettivi
quando si maneggiano campioni di sangue, materiali sporchi di sangue, liquidi
organici, secrezioni. escrezioni, o si toccano superfici, materiali, oggetti
contaminati con liquidi organici, sangue, secrezioni, escrezioni.
 Ci si deve lavare le mani dopo aver tolto camici e guanti
 Le mani devono essere lavate immediatamente (acqua e sapone) dopo
essersi sporcati con sangue.
 In caso di puntura accidentale o altra contaminazione (congiuntivale)
riportare immediatamente l’accaduto al personale addetto
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
applicare il laccio 10-15 cm sopra la zona del prelievo, non lasciarlo mai
stretto per più di 1 min*
Modificazioni nella composizione del siero quando il laccio rimane stretto
anziché 1 min, 3 min
Analiti la cui concentrazione 
Prot. Totali
Sideremia
Colesterolo
AST
Bilirubina
5%
6.7%
5.1%
9.3%
8.4%
Analiti la cui concentrazione 
Potassio
6.2%
Queste modificazioni sono in genere superiori alla variabilità analitica
non chiedere al paziente di aprire e chiudere il pugno perché questo fa
aumentare: potassio, calcio, fosfati e lattato
utilizzare ago “20” gauge per altri prelievi, ricordarsi che l’emolisi è
proporzionale alle dimensioni dell’ago ed alla velocità di aspirazione
il primo sangue aspirato è più simile alla composizione del sangue
circolante
EMOLISI
costituente
eritrociti/siero
LDH
160 : 1
+ 272 %
AST
40 : 1
+ 220 %
Potassio
23 : 1
+ 25 %
ALT
7:1
+ 55 %
lisi 1% *
Glucosio
0.82 : 1
-
5 %
Sodio
0.11 : 1
-
1 %
Calcio
0.10 : 1
-
3 %
* campione con Ht = 50%
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
puntura cutanea

evitarla se non strettamente necessario

maggiori rischi infettivi

utilizzare il dito medio o anulare della mano non scrivente, nei
bambini i margini posteriori della pianta del piede
puntura arteriosa

arteria radiale: ago 23-25

arteria femorale: ago 20

comprimere l’arteria per almeno 5 min dopo il prelievo

per equilibrio acido/base: porre in ghiaccio e analizzare < 15 min
anticoagulanti

Vantaggi del plasma: rapidità e maggiore resa

Svantaggi del plasma: possibile formazione di piccoli ammassi di
fibrina, rende più complicata l’interpretazione dell’elettroforesi

Valori differenti di alcuni analiti
Near Patient Testing
Near patient testing (NPT) is the term
for any analytical process performed
for, or by, a patient outside the
traditional clinical laboratory
Nature Medicine 6, 347 - 350 (2000)
POINT-OF-CARE (NEAR-PATIENT) TESTING
In March of 2001, the GlucoWatch Biographer from
Cygnus Inc. (Redwood City, CA) became the first
noninvasive glucose monitor to clear regulatory
hurdles and receive approval from FDA for
marketing in the United States. The system will be
sold as a prescription device for adults with
diabetes. The GlucoWatch is a wrist-worn device
that measures glucose by sampling interstitial fluid.
It is intended to detect trends and track patterns in
the glucose levels of adults.
CAMPIONI BIOLOGICI PIU’
FREQUENTEMENTE ANALIZZATI
• PLASMA: parte non corpuscolata del sangue
non coagulato
• SIERO: parte non corpuscolata del sangue
dopo la coagulazione; è quindi privato del
fibrinogeno
• URINE
• LIQUOR
• FECI
ALTRI LIQUIDI BIOLOGICI
• Liquidi da versamenti nelle cavità siero (pleura,
pericardio, peritoneo)
- trasudati (cirrosi, insuff card cong, nefrosi, ecc)
- essudati (neoplasie, metastasi, pericarditi, ecc)
•
•
•
•
•
Liquido sinoviale
Liquido amniotico (di solito dopo la 12° settimana)
Liquido seminale (dopo astinenza di 3-5 giorni)
Liquido gastrico (pz a digiuno da 12 ore)
Sudore (aumento di NaCl nella fibrosi cistica)
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
Urine
Fornire il paziente di contenitore idoneo e di istruzioni scritte e chiare
Del mattino per esame microscopico
Le seconde del mattino (dalle 6 alle 9) per valutare le proteine
Varie modalità per studi microbiologici:
primi 10 ml per studio di uretriti
mitto intermedio per cistiti
Raccolta a tempo: fornire al paziente istruzioni scritte
Fornire chiare informazioni sulla dieta, per es. per il dosaggio del 5OH indolacetico evitare cibi che contengono 5-OH triptamina quali
banane, avocado, ananas, melanzane
Problema della raccolta nei bambini
Ricordarsi della necessità di additivi per molte indagini e della loro
pericolosità
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
Urine
Ricordarsi della necessità di additivi per molte indagini e della loro
pericolosità
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
 Feci
Per sangue occulto
Per valutare l’attività triptica nella fibrosi cistica
Non aggiungere conservanti
 Liquido cefalo-rachidiano
Processare rapidamente
Richiedere sempre anche campione di sangue per valutare la glicorrachia
o per indagini sulla presenza di bande oligoclonali
 Liquido pleurico-pericardico-ascitico.
Processare rapidamente
Non sono richiesti additivi
 Saliva
Difficile la raccolta: sciacquo, paraffina, eliminare la prima saliva raccolta
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
 I campioni devono essere inviati al laboratorio subito dopo il prelievo e nel
più breve tempo possibile
 Separare la parte liquida dalla corpuscolata < 2 ore
(per es. il glucosio si riduce del 7%/h)
 Il trasporto deve essere eseguito a 4°C (in ghiaccio) per la determinazione
dei seguenti analiti:
ammoniaca
pCO2, pO2
pH
lattato
piruvato
gastrina
renina
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
 Criteri di non accettabilità dei campioni biologici.
Identificazione assente o incompleta
Mancanza di informazioni necessarie per l’esecuzione dei test
Contenitore inidoneo (non conforme alle indicazioni o necessità del
laboratorio, non sterile ecc.)
Prelievo non corretto (effettuato durante terapia infusionale, senza
impiego di terreni di trasporto, ecc.)
Quantità insufficiente
Rapporto sangue/anticoagulante inadeguato o scorretto
Mancata aggiunta di idoneo conservante
Presenza di coaguli (per esempio emocromo, test coagulativi)
Emolisi evidente
Conservazione a temperatura non corretta (emogasanalisi,
ammoniemia, ecc.)
Esposizione a luce solare diretta
Congelamenti e scongelamenti ripetuti
Paziente non a digiuno per esami come glucosio, lipidi, ecc.
Paziente non sottoposto al previsto regime dietetico
Paziente non a riposo per test in cui il riposo è indispensabile (per
esempio dosaggio di renina)
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
Interferenza dei farmaci sulle analisi di laboratorio
La letteratura riporta oltre 50.000 effetti di farmaci sulle analisi di laboratorio
Le interferenze tra farmaci e test di laboratorio, indicati dagli anglosassoni con
l'acronimo DLE (drug-laboratory effects) sono state anche raccolte e pubblicate in
ampi cataloghi, periodicamente aggiornati.
Tuttavia, isolare manualmente singole informazioni da questi vasti elenchi è assai
laborioso e questo spiega perché i DLE non vengono comunemente utilizzati
nella pratica clinica.
Solo recentemente alcuni di questi cataloghi sono stati resi disponibili in
abbonamento anche via Internet (www. pharmasoft.se).
La fase preanalitica: preparazione del paziente, modalità di prelievo e di
raccolta, trattamento e conservazione dei campioni biologici
Interferenza dei farmaci sulle analisi di laboratorio
Es. Acido acetilsalicilico
ALT-AST
ALP
Barbiturato
Bicarbonato
Bilirubina
Tempo di sanguinamento
Fattori della coagulazione (II, VII, X)
Calcemia
Cloruri
Colesterolemia
Creatininemia
Etanolemia
Fibrinogenemia
Glicemia
Emoglobina
Sideremia
Lattato
Leucociti
Litio
Magnesio
Misura altri farmaci
Potassiemia
Proteine totali
Reninemia
Piastrine
T3, TSH
Trigliceridi
Acido urico
Urea
Zinco
GRANDEZZE ED UNITA' DI MISURA
•
I risultati degli esami di laboratorio vengono espressi in
uno svariato numero di unità.
•
Per es: concentrazione degli elettroliti in mEq/L,
proteine in g/dL e colesterolo in mMol/L. la
concentrazione del calcio viene espressa sia in mg/dL
sia in mEq/L, etc.
Il sistema di misura attualmente in uso è il sistema
centimetro-grammo-secondo (c. g. s.) che impiega il
centimetro, come unità di lunghezza, il grammo come
unità di massa e il secondo come unità di tempo.
La concentrazione di una sostanza viene di solito
riportata in uno dei seguenti modi: g per litro, oppure
g/litro, oppure g x litro-1
•
•
GRANDEZZE ED UNITA' DI MISURA
• Allo scopo di rendere immediata la comprensione dei risultati
di una misura in qualunque Paese, è stato proposto negli anni
‘60, e approvato dalla CEE nel 1982, il Sistema Internazionale
di Unità di Misura (SI).
GRANDEZZE ED UNITA' DI MISURA
GRANDEZZE ED UNITA' DI MISURA
•
Il referto deve contenere indicazioni univoche su:
•
tipo di campione (detto sistema), Ad esempio: urina
(estemporanea o delle 24 ore), sangue (venoso o arterioso). Il
sistema può essere indicato per esteso oppure impiegando
simboli che possono variare secondo la lingua. L’uso dei simboli
può anche essere accoppiato come nei seguenti esempi: sangue
arterioso aS, urina delle 24 ore dU;
•
il componente misurato, scritto per esteso e, in generale,
maiuscolo
•
il valore numerico trovato, va indicato con le cifre significative in
relazione alla precisione,
•
l’unità di misura impiegata, con i simboli accettati
internazionalmente, e
•
l’intervallo di riferimento, espresso nelle stesse unità in cui è
espresso il risultato della misura.
GRANDEZZE ED UNITA' DI MISURA
SIMBOLI PER I SISTEMI
abbreviazioni
a
arterioso
P
plasma
B
sangue
Pt
paziente
c
capillare
S
siero
d
24 ore
Semf
Liquido seminale
Erc
eritrociti
Sf
liquor
f
digiuno
U
Urine
F
feci
V
Venoso