FGI News - Federazione Ginnastica d`Italia
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36 FGI News SOFIA - LA FERRARI E CHECHI ALLA FESTA DELLA FIG E DI…JOVTCHEV! Vanessa Ferrari e Jury Chechi sono stati invitati dalla Federazione Ginnastica Bulgara, una delle più antiche Federazioni al Mondo, per la celebrazione del 125esimo anniversario di fondazione della Fédération Internationale de Gymnastique. Nel corso dell’evento ginnico del 24 febbraio, il più importante ed atteso del 2007 in Bulgaria, organizzato con il patrocinio del Presidente della Repubblica Georgi Sedefcov Parvanov, la campionessa azzurra è stata protagonista di un’esibizione alla trave ed una al corpo libero, alla presenza del Primo Ministro Sergey Stanishev e del Presidente del Parlamento Georgi Pirinski. Un impegno speciale per la piccola ginnasta di Genivolta che al Palazzo della Cultura di Sofia è stata acclamata come una di casa. La Bulgaria, infatti, è il Paese di origine della mamma di Vany, Galia Nikolova, che - per la prima volta dalla conquista dell’oro di Aarhus – ha accompagnato la figlia nella sua seconda patria. A rendere l’appuntamento ancora più indimenticabile c’era anche la ricorrenza del Vanessa a Treviso compleanno di Jordan Jovtchev. L’argento olimpico agli anelli, che partecipa, quest’anno, al nostro campionato di Serie A2 con la Varesina, ha compiuto 34 anni, davanti ai suoi tifosi, in compagnia dei due amici italiani. Domenica poi la Ferrari e Chechi sono stati ospiti, a pranzo, dell’Ambasciatore italiano a Sofia. “E’ stata una cosa davvero incredibile – ci ha confidato Jovtchev ad Acicastello. La prima manifestazione importante in Bulga- ria dall’ingresso nella Comunità Europea. Finalmente ci sentivamo i padroni di casa ed avevamo tanta voglia di onorare i nostri ospiti. Per Jury e Vanessa parlano i loro risultati. Sono tra i più grandi interpreti del mondo della Ginnastica internazionale e come tali sono stati acclamati, anche se c’erano altri campioni del calibro di Nemov, Ivankov, Karbanenko”. La Ferrari naturalmente non è nuova a questo genere di apparizioni. L’11 marzo, per esempio, era a Treviso, assieme alla sua compagna di nazionale Monica Bergamelli, in occasione del 20esimo anno di attività della Gymnasium e dell’inaugurazione della nuova palestra della società trevigiana, una delle realtà più fiorenti del Nord Est. “Il rogo di San Paolo – spiega Michelangelo Cibin, presidente della Gymnasium – ci ha costretti ad un periodo di sacrifici e “nomadismo”. Lo spazio è stato finalmente trovato e rimesso a nuovo quest’estate. Non c’è modo migliore per festeggiare la nostra completa rinascita che portare nella Marca l’atleta più forte del mondo” GIUSEPPE VECCHIETTI GRANDE UFFICIALE C on Decreto del 27/12/2006 il Capo dello Stato ha nominato Giuseppe Vecchietti Grande Ufficiale. Inizia la sua carriera di dirigente sportivo negli anni 60 con incarichi societari, nel 1979 è capitano non giocatore ai Campionati del mondo dello CSIT a Tel Aviv, dove conquista la medaglia d’argento. Nel 1980 viene chiamato al CONI con l’incarico di Coordinatore dei Centri di Avviamento allo Sport (C.A.S.). Nel 1982 la Federazione Ginnastica d’Italia lo nomina Segretario regionale, incarico che tie- ne per ben cinque mandati. Nel 2005 lascia la segreteria ritornando al CONI con varie mansioni. Componente della Commissione relazioni esterne del Comitato Olimpico di Bologna e membro della Giunta regionale del CONI dell’ Emilia-Romagna, dal 2002 è anche Delegato regionale delle Società Sportive Centenarie (UNASCI). In funzione di questo ruolo nel 2005 dal Foro Italico di Roma lo nominano Coordinatore delle Associazioni Benemerite, carica che detiene tuttora. Nel 1985 viene nominato Cavaliere; nel 1995 Commendatore all’ O.M.R.I. per meriti sportivi ed ora la nomina a Grande Ufficiale. Complimenti vivissimi per la straordinaria carriera! 37 FGI News CAMPIONI CHE “METTONO LE ALI”: LA SQUADRA DI RITMICA SPICCA IL VOLO CON L’AERONAUTICA Le farfalle d’argento ora hanno davvero messo le ali, entrando a far parte della famiglia dell’Aeronautica Militare. Lunedì 26 marzo, dopo aver recentemente concluso l’iter concorsuale, Marinella Falca, Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Fabrizia D’Ottavio e Francesca Pasinetti sono state arruolate in qualità di volontari in ferma quadriennale presso il Centro Sportivo di Vigna di Valle. Giovedì 29 le ginnaste azzurre sono state poi ricevute dal Generale di Squadra Aerea Giuseppe Bernardis, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, e dal Generale di Brigata Aerea Carlo Landi, Capo del V Reparto dello Stato Maggiore e Presidente delle Società Sportive dell’A. M.. “E’ per noi motivo di particolare soddisfazione - ha affermato il generale Landi - che queste campionesse abbiano scelto l’Aeronautica Militare. E’ un chiaro segnale che le metodologie di gestione degli atleti e quanto attuato presso il Centro Sportivo A.M. mette questi giovani nelle condizioni migliori per crescere”. Il Centro Sportivo A.M., costituito nel 1962 con il compito di preservare nell’attività agonistica gli atleti di livello nazionale che dovevano adempiere agli obblighi di leva, continua oggi a svolgere, in collaborazione con il CONI e le Federazioni, un’importante attività di impulso per l’intero movimento sportivo nazionale. Dal Centro Sportivo A.M. di Vigna di Valle sono passati, tra gli altri, campioni del calibro di Mennea, Carraro, Gentile, Cro- sa, Meneghin, Recalcati , fino al giovane Bargnani, prima scelta nel campionato professionistico statunitense di basket. Attualmente, sulle rive del lago di Bracciano, vivono e si allenano alcune delle più importanti realtà dello sport italiano: il primatista europeo di salto in lungo Andrew Howe, il campione olimpico di tiro con l’arco Marco Galiazzo, il vice campione del mondo di fioretto, lo schermidore Andrea Baldini, e la campionessa italiana di lancio del martello Clarissa Claretti. IMPORTANTE CAMBIO DATA PER LA RITMICA! S i informa che il Campionato Nazionale Specialità di Ginnastica Ritmica, organizzato dalla Sev Aurora, si svolgerà sabato 2 e domenica 3 giugno ad Urbino e non il 9/10 come, in un primo tempo, indicato nel «Calendario gare interregionali/nazionali anno sportivo 2007», pubblicato in terza di copertina del numero precedente della rivista federale “Il Ginnasta”. N ella foto i partecipanti al Corso di Istruttore federale della Sezione maschile svoltosi a Catania, il 5 e il 6 gennaio u.s. Tra i docenti si distinguono Lara Battaglia, esperta in coreografia e trave, ed il Direttore Tecnico Nazionale di Ginnastica Artistica maschile e femminile, nonché del Trampolino Elastico, il prof. Fulvio Vailati 38 FGI News IL SALUTO A GIOVANNI CARMINUCCI DEL PRESIDENTE FIG, PROF. BRUNO GRANDI L ’amico Giovanni Carminucci ci ha lasciato. Nello scrivere queste parole mi sembra che quasi si tratti di uno delle solite burle che Lui simpaticamente ma anche frequentemente era abituato a farci. La Ginnastica Italiana e quella internazionale hanno perso un grande personaggio ed un grande campione. Per l’affetto e la l’amicizia che ci ha legato per quasi 50 anni, sento il desiderio ed il bisogno di dedicargli un saluto che mi ero ripromesso di fargli in questi giorni. Giovanni Carminucci è stato per la ginnastica italiana un talento. AGGIUINGO, UN TALENTO NATURALE, ANCHE SE Lui, quando gli attribuivo l’aggettivo naturale, si irritava. Non voleva sentirsi attribuire questo concetto di naturale poiché gli sembrava una diminutio. Ma, personalmente, non volevo sminuire quelle sue qualità eccezionali di cui era in possesso. La sua gestualità ginnastica, quella artistica di cui lui era un grande maestro, gli nasceva spontanea sicuramente frutto della ricerca della perfezione della quale aveva la netta percezione . Nelle sue esecuzioni non c’era più un semplice concetto biomeccanico in cui il tempo e lo spazio sono direttamente correlati; Giovanni correlava le due dimensioni con parametri fuori dal comune, dove tale rapporto fisico matematico assumeva valori amplificati e che si potevano solo coniugare nel concetto di euritmia, in una perfezione ritmico e geometrica. L’attrezzo nel quale esprimeva questi indici di perfezione erano le parallele in cui ha saputo concepire i limiti di una nuova frontiera motorio-esecutiva, sul cui esempio si sono avviati tutti i campioni che lo hanno succeduto. Guardarlo quando era posseduto dalla vena artistica c’era da rimanere estasiati. Io so- Il Presidente FIG, prof. Bruno Grandi no stato una di quelle persone privilegiate che ha avuto la fortuna di vivergli accanto, prima in allenamento come atleta, poi come responsabile della squadra nazionale maschile. Proprio durante gli allenamenti Giovanni solitamente mi dava suggerimenti e spesso mi diceva di seguire il suo esempio, di non impiegare molta forza nel cercare di compiere certi movimenti ma solo di assecondare “impulsi ed oscillazioni” nella loro continuità di successioni. Facile , per l’Artista, difficile per il comune soggetto alla ricerca di imitare l’esempio ed il suggerimento. Nella veste di direttore tecnico invece vivemmo una esperienza triste ed esaltante. Nel tentativo di recuperare nel team Italiano questo “talento”la prima competizione fu un classico disastro, un disastro quasi preannunciato poiché si preparò veramente male , in maniera svogliata ma sperando di potere fare ricorso alle sue doti eccezionali. A seguito di questa esperienza deludente. Giovanni si riscattò vincendo dopo pochi mesi il titolo europeo proprio alle parallele. Fu una sfida contro le mie critiche ma , soprattutto, fu una sfida con sé stesso. A mio avviso era un artista più che essere un campione; infatti campione si consacrò solo nei momenti che riuscì ad esprimere la sua ricchezza interiore, la sua grande virtù che era quella di sapere far descrivere al suo corpo delle figure geometriche nello spazio semplicemente armoniose e del tutto innovative. Anche nella vita Era l’espressione della naturalezza, in particolare nei suoi comportamenti. Schivo della ribalta a tutti i costi, anche se in effetti non la disdegnava,la sua semplicità dei modi lo portava ad escludersi e ad esprimersi un poco fuori dalle convenzioni. Era dominato dal bisogno di essere coerente con la sua natura pragmatica ,ed un poco spartana, senza mai essere né arrogante né presuntuoso. Forse, anche questo suo carattere lo ha tradito e lo ha portato ad affrontare la vita con un senso del fatalismo accentuato e proprio in questa sua non esatta valutazione del biologico, credo, si siano originate le condizioni della malattia che lo hanno fatalmente tradito. In altre parole ha vissuto la sua vita come la voleva vivere, alternando le gioie e le delusioni che ognuno di noi alternativamente, di giorno in giorno, rigorosamente può assaporare e vivere. Gli hanno vissuto accanto tre persone carissime che non trascurava di ricordare ogni volta che ne aveva l’opportunità di riportarli nei suoi pensieri: la moglie Anna e i due figli Roberto e Federico. Ad Anna , credo gli vada riconosciuto il grande merito di avergli dato quella tranquillità e quella serenità di affetto e di amore di cui Giovanni ha sempre avuto bisogno . A Lei va rivolto il ringraziamento di tutti noi per quanto ha saputo dare fino all’ultimo momento a Giovanni. Abbiamo perso un Amico fraterno ed un grande campione. 39 FGI News IL MOMENTO MAGICO DELLA GINNASTICA CAMPANA T utti in piedi nel salone del Coni di Napoli: si celebra l’assemblea delle società affiliate alla Federginnastica campana, con i successi degli atleti di casa nostra a livello nazionale e mondiale. L’assise, presieduta dal consigliere nazionale Giuseppe Artiaco su delega del presidente federale Riccardo Agabio, è centrata sulla relazione del presidente campano Rosario Pitton che illustra gli aspetti più significativi che hanno caratterizzato i primi due anni di mandato. “Giancarlo Polini, Maria Teresa Scuotto e Paolo Amato de Serpis sono le punte di diamante di un movimento che si va sempre più affermando a tutti i livelli e promette ancora grandi risultati e soddisfazioni per le società ed i tecnici” -si compiace Pitton. Nella città degli Abbagnale crescono campioni della ginnastica artistica, forgiati dal maestro Angelo Radmilovic, che si allenano nei locali di un ex garage riconosciuto centro tecnico federale. Veste i colori dello Stabia Castellammare, infatti, Giancarlo Polini quindicenne “ragazzo degli anelli”e campione italiano allievi 2006. Emulo di Jury Chechi, Giancarlo con stile e classe limpida il 16 dicembre a Fermo ha stracciato agguer- Paolo Amato alle parallele riti avversari quali Ludovico Edalli della Pro Patria e Matteo Vesca della Triestina. Corpo libero, sbarra, cavallo con maniglie, anelli, volteggio, parallele e le 6 prove olimpiche superate con consumata abilità dal piccolo atleta, che si divide tra scuola (frequenta l’istituto per geometri) e palestra, l’unico hobby la play-station, seguito con passione da mamma Emiliana, apprezzato giudice di gara. Ad Ovest di Napoli, precisamente Monte di Procida, la mecca della ginnastica aerobica campana. Qui la società California, dell’istruttrice federale Simona Scotto, fa incetta di titoli e campionesse, in prìmis Ma- ria Teresa Scuotto, oro ai mondiali di Nanjing (Cina). “Il suo repertorio tecnico è invidiabile - osserva il DT della nazionale Cristina Casentini - per una ginnasta di appena 14 anni che colpisce per la grande concentrazione e la capacità di controllo del movimento.” La “Scuottina” è un caso storico per l’aerobica mondiale: nelle qualificazioni per la prima volta tre ginnaste, Maria Teresa e le due cinesi, Lian Zheng e Luo Yunshi hanno conseguito lo stesso punteggio, costringendo la giuria a ricorrere al regolamento. In campo maschile, un atleta affermato è il napoletano Paolo Amato de Serpis, del No Limits allenato da Alfredo Galderisi, che ha conquistato il titolo italiano seniores individuale al volteggio nello scorso dicembre. Una prova eccezionale, che gli è valsa ben 14,80 punti e il premio del Coni campano riservato agli atleti di valore nazionale nati dalle nostre parti. “Col tricolore sul petto ed a malincuore - confessa il ventisettene atleta - devo smettere l’attività’ agonistica per dedicarmi all’insegnamento della ginnastica, una passione coltivata da tempo”. di Francesco Grumetto (si ringrazia la rivista Napolissimo) TROFEO SAVINO GUGLIELMETTI L a FGI ha accolto la richiesta della S.G.Pro Patria 1883 di istituire, per i prossimi sei anni, il “Trofeo Savino Guglielmetti” che verrà assegnato al ginnasta italiano che nei Campionati Assoluti si classificherà al primo posto in una delle sei finali per attrezzo. Per il 2007 il medesimo premio verrà dato al vincitore della finale di specialità al volteggio, attrezzo nel quale Guglielmetti vinse la medaglia d’oro olimpica nel 1932 a Los Angeles. Negli anni successivi il Trofeo verrà conferito al ginnasta che vincerà la finale ad un altro attrezzo, scelto per sorteggio tra i rimanenti. Pertanto, nell’arco dei prossimi sei anni, i vincitori nelle sei diverse specialità della ginnastica artistica maschile verranno premiati con una scultura che non è itinerante ma rimarrà per sempre a chi l’ha vinta. Il trofeo, in bronzo su basamento in legno, è alto circa 50 cm, ed è opera dello scultore cav. Luigi Bennati, ex ginnasta della società milanese ed egli stesso allievo dell’indimenticabile Savino. La Pro Patria ha ritenuto doveroso istituire tale trofeo per onorare la memoria di Guglielmetti, non solo come vincitore di due medaglie d’oro olimpiche ma anche per ricordare un dirigente sportivo che ha sempre messo l’amore per la ginnastica al primo posto nei suoi pensieri, anteponendolo agli interessi personali o societari.