- Studio Legale Avvocati Salomone

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LE SCHEDE TECNICHE DEL CENTRO STUDI
PROCESSO TELEMATICO
LA RICERCA DEL DEBITORE ESECUTATO
A cura di Avv. Fabio SALOMONE del Foro di Matera – Centro Studi Processo Telematico
Esiste un modo per verificare se una società o un privato cittadino ha pendente una procedura esecutiva
mobiliare o immobiliare?
Si può fare una ricerca “esplorativa”, senza passare dalla Cancelleria del Tribunale?
La risposta è affermativa.
Requisiti per la ricerca:
1) Essere in possesso dei dati anagrafici del cittadino (nome, cognome e codice fiscale) e dati societari
della persona giuridica (denominazione e partita IVA);
2) Avere accesso ad un Punto di Accesso al Polisweb;
Verifichiamo la funzione utilizzando il Punto di Accesso “Quadra” della Lextel.
L’accesso al Portale non può essere fatto in forma anonima, ma occorre accedere con la firma digitale.
L’accesso al SIECIC – PCT avviene nella modalità classica, accedendo al Polisweb e selezionando l’area
SIECIC – PCT.
Una volta entrati nel Registro di
Consultazione, occorre specificare la
natura del nostro accesso: Avvocato
ovvero Curatore/Commissario.
La
maschera
successiva
ci
consente
di
scegliere
le
diverse funzioni
di consultazione
per
l’Area
Esecuzioni.
L’Area che ci
interessa
in
questo momento è l’ “Archivio Fascicoli”, selezionabile nel menu a sinistra dello
schermo.
Ipotizziamo una ricerca
per
debitore
quale
persona fisica. Quindi
andiamo nella seconda
sezione della schermata e
selezioniamo “Ricerca per
Debitore
(Persona
Fisica)”. I dati sono
obbligatori, per cui per effettuare una ricerca occorre essere obbligatoriamente in possesso di Cognome,
Nome e Codice Fiscale del debitore.
Come
possiamo
notare
dalla
schermata a fianco,
la ricerca ha dato
esito
positivo
riscontrando,
nel
caso di specie, due
procedure
esecutive in danno
del
cittadino
debitore.
Ovviamente, non
essendo
parte
costituite, il Punto di
Accesso
non
consente
l’esplorazione integrale del fascicolo ma, diversamente per quanto accade nella esplorazione c.d.
“anonima”, sono presenti sia il nome del debitore in chiaro, sia il numero di ruolo dei procedimenti
pendenti in danno del cittadino e, ancora, l’udienza in calendario.
Dalle verifiche fatte, il Portale consente un accesso limitato alla facoltà di ricerca: dopo circa quattro
controlli consecutivi, parte un timer che inibisce temporaneamente possibilità di effettuare ulteriori
ricerche.