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SITO ERSAF
www.ersaf.lombardia.it
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
OSSERVATORIO AGROALIMENTARE LOMBARDO
QUADERNO n° 23
EDIZIONE MAGGIO 2014
di
Cosmino Giovanni Basile
IL MERCATO DEI SUINI
PRODUZIONE E CONSUMO
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
Indice
1. IL SETTORE SUINICOLO IN LOMBARDIA (2013) ............................................................................. 4
1.1. Il patrimonio suinicolo. ................................................................................................... 4
2. IL PANORAMA SUINICOLO NAZIONALE (2013) ............................................................................. 8
2.1. Il patrimonio suinicolo. ................................................................................................... 8
2.2. La produzione. .............................................................................................................. 10
2.3. Le importazioni ............................................................................................................. 15
2.4. Le esportazioni ............................................................................................................. 18
3. TREND DEI PRINCIPALI MERCATI SUINICOLI NAZIONALI (2013) .................................................. 21
4. TREND DEI PRINCIPALI MERCATI CEREALICOLI ZOOTECNICI (2013)............................................. 26
5. IL PANORAMA SUINICOLO NEL MONDO (2013) ......................................................................... 32
5.1. Produzione.................................................................................................................... 32
6. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO (2013) ................................................................... 33
7. GLI SCAMBI COMMERCIALI DI CARNE SUINA NEL MONDO (2013) .............................................. 35
7.1. Gli scambi (Importazioni ed Esportazioni). .................................................................. 35
8. LE PREVISIONI PER IL 2014 ........................................................................................................ 49
9. IL PANORAMA SUINICOLO NELL’UE (2013) ................................................................................ 50
9.1. La consistenza ............................................................................................................... 50
10. LA PRODUZIONE SUINICOLA NELL’UE (2013)............................................................................ 53
10.1 La produzione e le Macellazioni .................................................................................. 53
11. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NELL’UE (2013) ........................................................................ 58
12. GLI SCAMBI COMMERCIALI DI CARNE SUINA NELL’UE (2013) ................................................ 60
12.1. Esportazioni ................................................................................................................ 60
12.2. Importazioni ............................................................................................................... 68
12.3. Prezzi........................................................................................................................... 69
13. LE PREVISIONI PER IL 2014 ...................................................................................................... 70
Riferimenti Bibliografici ................................................................................................................. 71
Tabelle e Grafici ............................................................................................................................. 72
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
1. IL SETTORE SUINICOLO IN LOMBARDIA (2013)
1.1 IL PATRIMONIO SUINICOLO
Nel 2013 il patrimonio suinicolo lombardo (dati forniti dagli uffici agricoltura delle province e dalle
Camere di commercio) ha subito una contrazione del 3% rispetto al 2012, attestandosi a 4.484.524
capi.
La flessione si è verificata in tutte le province di produzione ad esclusione di Lecco e Como: Nel
dettaglio nei principali bacini di produzione: Mantova -4,7%, Bergamo -6,6%, Cremona -1,8% e
Brescia -1,4%. Anche il parco riproduttori delle scrofe si è fortemente ridimensionato con un calo
de 9,5%, mentre il parco verri è cresciuto del 10,4%.
Il PATRIMONIO SUINICOLO IN LOMBARDIA
(dati al 1° dicembre 2013
Ripartizione del patrimonio suinicolo nel 2013
LOMBARDIA
ITALIA
UE_27
MONDO
4.484.524 capi
8.561.280 capi
145.998.000 capi
784.000.000 capi
52,38% Italia
5,86% UE_27
15,48% Mondo
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
100%
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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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Il PATRIMONIO SUINICOLO IN LOMBARDIA
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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Aziende con allevamenti e relativi capi di suini per Regione
Dati 6° Censimento dell’agricoltura
Anni 2010 e 2000
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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2. IL PANORAMA SUINICOLO NAZIONALE (2013)
2.1 IL PATRIMONIO SUINICOLO
Nel 2013 il patrimonio suinicolo nazionale si è attestato a poco più di 8.500 000 capi con un calo
dell’1,2% rispetto al 2012. Tra le regioni principali produttrici il calo più significativo si è registrato in
Emilia Romagna (-43%), mentre in Lombardia e in Piemonte il calo è stato più contenuto,
rispettivamente -1,1% e -0,7%. In Veneto si è invece registrato un aumento del numero delle scrofe
pari al 4% circa. Per quanto riguarda il parco riproduttori emerge una forte flessione del patrimonio
scrofe nazionale con -12,3% rispetto all’anno precedente.
Oltre l’80% del patrimonio suinicolo nazionale è concentrato in Lombardia (che rimane la regione
leadership), Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.
IL PATRIMONIO SUINICOLO NAZIONALE
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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Consistenza suinicola nazionale. Dettaglio per regione
al 1°dicembre 2013 (numero di capi)
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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2.2 LA PRODUZIONE
 Le macellazioni
Nel 2013 sono stati abbattuti poco più di 13 milioni di capi suini, con una diminuzione del 2,1%
rispetto al 2012. È leggermente aumentato il peso vivo, il peso morto totale dei capi grassi macellati
e la resa delle carcasse.
L’attività di macellazione si concentra essenzialmente nei principali bacini di produzione, Lombardia
ed Emilia Romagna, che insieme rappresentano il 70% della produzione nazionale.
MACELLAZIONE DI SUINI IN ITALIA
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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MACELLAZIONI MENSILI DI SUINI IN ITALIA (2012)
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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Macellazioni di suini (peso in quintali). Dettaglio per regione
Anno 2010
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Macellazione di suini, per tipo di mattatoio (peso in quintali).
Dettaglio per Provincia - Anno 2010
Macellazione di suini,
per categoria di animali abbattuti (peso in quintali).
Dettaglio per regione - Anno 2010
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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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2.3 LE IMPORTAZIONI
Nel 2013 le importazioni di suini vivi hanno sono diminuite del 18,7% rispetto all’anno precedente,
mentre le importazioni di carni suine hanno mostrato un progresso di +3,4%.
I paesi fornitori, sono essenzialmente i nostri patners europei, dai quali importiamo quasi il 100% di
suini vivi (soprattutto capi d’allevamento) e circa il 98% di carne suina e derivati.
IMPORTAZIONE MENSILE DI SUINI E CARNE SUINA IN ITALIA NEL 2013
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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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IMPORTAZIONE CAPI SUINI E CARNI SUINE NEL 2013
Fonte: ANAS
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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2.4 LE ESPORTAZIONI
Nel 2013 l’esportazione di suini vivi è cresciuta del 19,4% rispetto al 2012, mentre l’esportazione
della carne suina ha registrato un calo del 3% rispetto all’anno precedente.
ESPORTAZIONE MENSILE
DI SUINI E CARNE SUINA IN ITALIA NEL 2013
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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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ESPORTAZIONE SUINI VIVI E CARNI SUINE 2013
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3.TREND DEI MERCATI SUINICOLI NAZIONALI (2013)
BILANCIO ANNO 2013
Nel 2013, i corsi dei suini “grassi” sono leggermente cresciuti rispetto al 2012. Alla Borsa Merci di
Modena, il listino dei suini da industria ha registrato un rialzo complessivo di +0,6%, mentre alla
Borsa Merci di Milano, le quotazioni dei suini pesanti sono diminuite dell’1%. Il segno meno della
piazza di Milano è però viziato dalle numerose sedute di non quotato che si sono verificate
nell’arco dell’anno e che hanno condizionato negativamente il prezzo medio annuo.
Il MERCATO ITALIANO
IL MERCATO DEI SUINI DA MACELLO
Il 2013, il trend mercantile è stato abbastanza soddisfacente per la nostra suinicoltura.
Tutte le categorie dei suini pesanti, seppur lievemente, hanno mostrato il segno più rispetto
all’anno precedente. Il prezzo minimo dei capi da 156/176 kg si è fermato a 1,295 €/kg di peso vivo
(Borsa Merci di Modena, seduta del 27/5/2013), mentre il prezzo massimo ha raggiunto quota
1,822 €/kg (Borsa Merci di Modena, seduta del 9/9/2013).
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
L’andamento è stato differente nel corso dell’anno; nel secondo semestre, i corsi si sono mantenuti
a un livello sufficientemente elevato, alla Borsa Merci di Modena il prezzo medio dei 156/176 kg si
è attestato a 1,576 €/kg di peso vivo, mentre nel primo semestre il prezzo medio è rimasto
decisamente più basso, 1,419 €/kg.
Il costo delle materie prime è rimasto più o meno sullo stesso livello del 2012. I prezzi dei cereali,
mais, orzo e crusca, sono diminuiti rispettivamente del 3,94%, 6,12 e 2,25%, mentre quello dalla
farina di soia nazionale è cresciuto del 5,63%.
L’esportazione verso i Pesi Terzi e verso i nostri Patners europei si è mantenuta su livelli
soddisfacenti e ciò ha compensato in parte il calo dei consumi interni per effetto della crisi
economica e per un sostanziale mutamento delle politiche di acquisto dei generi alimentari delle
famiglie italiane.
Anche nel 2013 non sono mancate le criticità all’interno delle commissioni prezzi, dovute ai forti
contrasti che si sono creati tra le parti (allevatori e macellatori). La Borsa merci di Mantova ha
quotato per tutto l’anno solo i suini d’allevamento lasciando un perenne non quotato per i suini da
industria, alla Borsa merci di Milano i suini pesanti sono rimasti senza quotazione in moltissime
sedute e in seno alla Commissione Unica Nazionale (CUN) oltre a emettere numerosi non quotati
negli ultimi tre mesi dell’anno i prezzi sono stati definiti solo dagli allevatori in quanto i macellatori
non si sono presentati alle riunioni.
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MILANO
TREND SUINI DA MACELLO (2013-2012)
Categoria 156/176 chili
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IL MERCATO DEI SUINI D’ALLEVAMENTO
Nel 2013, le quotazioni dei suini d’allevamento hanno segnato una flessione complessiva
dell’1,653% rispetto al 2012 ma l’andamento è stato differente a secondo delle categorie. Per i capi
da 25 a 65 kg il prezzo medio annuo è risultato in territorio negativo, mentre i capi da 15, 80 e 100
kg hanno registrato il segno più.
IL MERCATO DI MODENA
MODENA 2013
SUINI D'ALLEVAMENTO
(Euro/Kg)
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IL MERCATO DI MILANO
MILANO 2013: TREND SUINI D’ALLEVAMENTO
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4. TREND DEI MERCATI CEREALICOLI ZOOTECNICI (2013)
BILANCIO 2013
MERCATI CEREALICOLI ZOOTECNICI
 Granoturco nazionale
 Orzo nazionale
 Crusca e cruschello
 Farina di soia nazionale
(-3,94% rispetto al 2012)
(-6,12% rispetto al 2012)
(-2,25% rispetto al 2012)
(+5,63% rispetto al 2012)
TREND DEI PRINCIPALI PRODOTTI ALIMENTARI AD USO ZOOTECNICO
(Borsa Merci di Milano)
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TREND DEI PRINCIPALI PRODOTTI ALIMENTARI AD USO ZOOTECNICO
(Borsa Merci di Milano)
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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GRANOTURCO NAZIONALE
Alla Granaria di Milano, le quotazioni, si sono mantenute su buoni livelli di prezzo per tutto il primo
semestre (sopra i 22 euro al quintale), mentre nel secondo semestre il listino è crollato a causa dello
scarso interesse delle industrie mangimistiche.
Anche nel 2013, la quota di mais destinata alla produzione di bioenergie è aumentata sensibilmente.
PRODUZIONE MAIS IBRIDO IN LOMBARDIA
2013
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ORZO NAZIONALE
Nel 2013 l’orzo, ha evidenziato un diverso andamento tra il primo e il secondo semestre ma è rimasto
sempre su livelli mercantili importanti.
PRODUZIONE ORZO NAZIONALE IN LOMBARDIA
2013
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SOJA NAZIONALE
Nel 2013 il prezzo della farina di soia in valore medio è cresciuto del 5,63% rispetto al 2012.
Il listino ha evidenziato un trend, con forti oscillazioni per tutto il periodo dell’anno (come si evince
dal grafico) ma si è comunque mantenuto sopra la soglia di 40 €/q.
PRODUZIONE SOIA NAZIONALE IN LOMBARDIA
(2013)
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CRUSCA E CRUSCHELLO
Negativo il trend della crusca nel 2013 che registra un calo del 2,25% rispetto al 2012.
Anche per la crusca si evidenzia un andamento migliore nel primo semestre dell’anno, mentre nel
secondo semestre il prezzo è sceso sensibilmente.
PRODUZIONE FRUMENTO TENERO IN LOMBARDIA
(2013)
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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5. IL PANORAMA SUINICOLO NEL MONDO (2013)
5.1. LA PRODUZIONE
La produzione mondiale di carne suina nel 2013 ha registrato una progressione dell’1,8% rispetto al
2012, con una produzione totale di oltre 107 milioni di tonnellate di carne prodotta.
La Cina rimane leader con una produzione che supera i 53 milioni di tonnellate e rappresenta il 48%
della produzione totale, segue l’UE a 27 con oltre 22 milioni (20%) e gli USA con oltre 10 milioni di
tonnellate di carne suina (9%).
PRODUZIONE SUINICOLA
NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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6. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO (2013)
IL CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO NEL 2013
(kg/procapite)
USA
28 Kg
CANADA
23 Kg
BIELORUSSIA
47 Kg
RUSSIA
22 Kg
UKRAINA
17 Kg
GIAPPONE
20 Kg
UE27
39 Kg
HONG
KONG
66 Kg
MESSICO
15 Kg
BRASILE
14,6 Kg
CILE
23 Kg
CINA
37 Kg
ARGENTINA
8 Kg
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
VIETNAM
20,6 Kg
AUSTRALIA
22 Kg
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AUTOSUFFICIENZA DI CARNE SUINA
NEL MONDO NEL 2013
UKRAINA
78,5%
UE_27
110,4%
ALENA
121,2%
RUSSIA
70,9%
CINA
98,4%
+1,65%
Corea del Sud
75,7%
GIAPPONE
51,1%
TAIWAN
95%
VIETNAM
100,6%
CILE
133,7%
BRASILE
121,6%
Australia
68,2%
Fonte: FAO
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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7. GLI SCAMBI COMMERCIALI DI CARNE SUINA NEL MONDO (2013)
7.1 GLI SCAMBI (Importazioni ed Esportazioni)
 La crescita della domanda globale continua.
Gli economisti sono convinti che la progressione del consumo di carne dovrebbe proseguire anche
nel 2013 e che in un contesto di calo della produzione sia nell’UE27 che nella America del Nord il
prezzo della carne di maiale dovrebbe aumentare.
PRINCIPALI PAESI ESPORTATORI DI CARNE SUINA
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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 I principali Paesi importatori:
Cina, Russia, Giappone e Corea del Sud, sono i principali paesi importatori, ai quali si aggiungono le
il Messico e le Filippine dove la domanda di carne suina è in crescita.
PRINCIPALI PAESI IMPORTATORI DI CARNE SUINA NEL 2012
(tonnellate)
 CINA/HONG KONG (rialzo importante delle importazioni +4,9%)
PAESE CHIAVE DELLA CONGIUNTURA DEL SETTORE SUINICOLO MONDIALE
IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA (UE, rimane il primo fornitore della Cina nonostante il calo
dell’11,88%)
La Cina è contemporaneamente il primo produttore e il primo consumatore di carne suina nel
mondo. Nel 2013 ha importato circa 1,4 milioni di tonnellate di carne suina e 600 mila tonnellate di
prodotti a base di carne suina che rappresenta quasi il 3% del consumo totale.
L’approvvigionamento di Hong Kong è molto più variegato di quello della Cina, il 20%
dell’importazione di carne suina proviene dal Brasile che è il primo fornitore, mentre la Germania è
il primo fornitore di prodotti lavorati.
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA
PRINCIPALI PAESI FORNITORI DI CARNE SUINA
CINA: APROVVIGIONAMENTO DI CARNE SUINA 2013
UE
665.495
+13,5%
CANADA
162.363 t
+16,8%
USA
417.306 t
-3%
Verso Hong Kong
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BRASILE
121.249 t
-2,77%
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
CINA: I PRINCIPALI PAESI DI APROVVIGIONAMENTO
DI CARNE SUINA (2013)
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 GIAPPONE (ribasso delle importazioni, -3%)
Nel 2013 il Giappone ha importato 1,2 milioni di tonnellate di cui 960 mila di carne suina con una
flessione del 3% rispetto al 2012. Il mercato giapponese è molto importante essendo
autosufficiente solo per il 50%.
GIAPPONE: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA
(Importazioni Totali: 960.000 tonn, -3%)
GIAPPONE: APROVVIGIONAMENTO DI CARNE SUINA 2013
UE: 217.000 t
+2,4%
CANADA: 142.000 t
-17,9%
USA: 281.000 t
-10,5%
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 RUSSIA (importazione in caduta, +2,5%)
Nel 2013 le importazioni in Russia sono diminuite del 18% per volontà delle autorità russe che
hanno ridotto il volume di importazione per proteggere il mercato interno e con l’obiettivo di
raggiungere in pochi anni l’autosufficienza.
Le esportazioni canadesi sono diminuite del 55% e quelle statunitensi hanno subito un crollo del
78% a causa dell’embargo russo decretato nel corso del 2013.
La Germania primo fornitore della Russia ha diminuito il suo volume del 24% (-50 mila tonnellate in
meno rispetto al 2012) e la Spagna ha addirittura dimezzato la sua quota di mercato con un calo di
oltre il 50% che corrisponde a meno 68 mila tonnellate di carne esportata. Tuttavia il calo
dell’esportazione tedesca e spagnola è stato compensato con l’aumento degli altri partner europei.
Nel 2013 la Danimarca è diventato il secondo paese fornitore della Russia, dopo la Germania,
mentre il Brasile è al terzo posto.
La produzione nel 2013 è cresciuta del 2,3% con un forte impulso dato dagli allevamenti intensivi.
RUSSIA: APROVVIGIONAMENTO CARNE SUINA 2013
(950.056 tonn, -18%)
GERMANIA
166.000 t
CANADA
86.000 t
-59%
-24,0%
DANIMARCA
145.000 t
USA
6.000 t
+27%
-93%
SPAGNA
59.000 t
BRASILE
125.000 t
-54%
+1%
FRANCIA
68.000 t
+13%
Esportazione di carne suina in Russia
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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RUSSIA: APROVVIGIONAMENTO CARNE SUINA (PEZZI STACCATI) 2013
592.424 tonn, -18%
GERMANIA
82.000t
CANADA
78.000 t
-6%
-56%
DANIMARCA
88.000t
USA
6.000 t
+46%
-93%
SPAGNA
35.000t
BRASILE
124.000 t
-40%
+2%
FRANCIA
27.000t
+18%
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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 COREA DEL SUD (forte ribasso dell’importazione -23,2%)
Nel 2013 la Corea del Sud ha importato meno di 300 mila tonnellate di carne suina con una
flessione del 23,2% rispetto all’anno precedente. Tutti i principali fornitori hanno mostrato il segno
meno.
COREA DEL SUD: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA E CONGELATA
COREA DEL SUD: APROVVIGIONAMENTO PRODOTTI CARNE SUINA 2013
(292.678 tonn, -23,2%)
UE27
102.900 t
CANADA
41.314 t
-25%
-30%
USA
99.330 t
-34,0%
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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 I principali Paesi esportatori
UE, USA, Canada e Brasile sono i principali paesi esportatori di carne suina nel mondo.
I PRINCIPALI PAESI ESPORTATORI
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 USA (esportazione in forte ribasso -5,2%)
Nel 2013 la produzione è stata condizionata negativamente da problemi sanitari: la comparsa della
PED (diarrea epidemica) ha causato la morte di suinetti in moltissimi allevamenti (gli analisti
stimano l’abbattimento di circa 3 milioni di capi. Gli effetti probabilmente continueranno anche nel
2014. Nel 2013 sono stati macellati 112 milioni di maiali con un ribasso dell’1% rispetto al 2012.
L’attività di macellazione è concentrata in dieci macelli con oltre l’80% dei suini totali abbattuti che
operano sui mercati mondiali.
Nel 2013 gli USA hanno esportato il 22% della produzione di carne suina, L’esportazione verso la
Russia è diminuita del 78% in seguito alla presenza nelle carni della Ractopamine.
Nel 2013 il costo di produzione è stato molto elevato a causa della siccità del 2012. Il prezzo medio
si è attestato a 1,41 dollari per chilogrammo di peso vivo.
La debolezza del dollaro americano ha accentuato la competitività sui mercati mondiali.
I PRINCIPALI MERCATI DI ESPORTAZIONE
BILANCIO SETTORE SUINICOLO
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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 CANADA (esportazione lievemente in calo -0,4%)
Nel 2013 l’esportazione canadese è leggermente diminuita rispetto al 2012 (-0,4%).
Il segno negativo che si è registrato nell’esportazione verso il Giappone (-9,4%) e la Russia (-55,3%)
è stato compensato dall’aumento evidenziato verso gli altri paesi.
I principali mercati rimangono gli USA e il Giappone, con circa il 70% del totale. La Cina diventato il
terzo mercato sorpassando la Russia. La produzione è in crescita grazie anche a un basso costo
alimentare che la rende molto competitiva sui mercati.
La filiera canadese è strutturata in modo molto efficace: due principali macelli raggruppano il 75%
dell’attività di macellazione totale. La sinergia tra le imprese è molto efficiente e la buona
collaborazione tra le Organizzazioni e l’Amministrazione favorisce la riuscita sul piano
internazionale.
I PRINCIPALI MERCATI DI ESPORTAZIONE
BILANCIO SETTORE SUINICOLO
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 BRASILE (l’esportazione rappresenta un quarto della produzione)
La produzione nel 2013 si è attestata a 37,4 milioni di capi abbattuti, con un parco scrofe di 1,67
milioni capi. La produzione 2014 è prevista in leggero rialzo del +0,5%.
Il Brasile è il quarto paese produttore il terzo paese esportatore di carne suina nel mondo.
Nel 2013 l’esportazione del Brasile ha segnato un ribasso dell’11% rispetto all’anno precedente.
Il prezzo della carne di maiale in Brasile ha raggiunto nel 2013 il livello record di 3,63 R$ per kg di
carne (R$ = Real brasiliano).
I principali paesi di esportazione sono: la Russia con il 26% e Hong Kong con il 23%.
Il consumo interno è leggermente calato sotto la soglia di 15 kg procapite/anno.
La produzione è concentrata nei grandi allevamenti “integrativi” privati e cooperative, dove le
attività comprendono anche l’allevamento di altri animali (bovini, avicoli ecc) e spesso anche ad
altri prodotti agricoli.
Queste imprese di macellazioni e trasformazione fortemente orientate all’esportazione, stipulano
dei pre-contratti con gli allevatori con i quali programmano le produzioni.
I PRINCIPALI MERCATI DI ESPORTAZIONE
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
47
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
BILANCIO SETTORE SUINI
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
48
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
8. LE PREVISIONI PER IL 2014
Proseguendo il trend di diversi anni in espansione, la produzione prevista di carni suine dovrebbe
aumentare dell'1,1% portandosi ad un livello record di 115,5 milioni di tonnellate nel 2014, con
l'aiuto dei costi dei mangimi minori, la maggior parte dell'aumento è previsto si verifichi nei paesi in
via di sviluppo, dove ha origine oltre il 60% della produzione totale, mentre un aumento della
produzione è previsto anche nei paesi sviluppati.
L'Asia è la regione leader nella produzione di carne di maiale, che rappresenta più della metà della
produzione totale. L'aumento della domanda da parte dei consumatori e gli aiuti di governo hanno
spinto negli ultimi anni la produzione in Cina dell’1,6% a circa 55 milioni di tonnellate, pari al 48%
della produzione mondiale.
Altrove in Asia, sono previsti da lievi a moderati aumenti in Vietnam, Filippine, Giappone,
Thailandia e Indonesia. Nella Repubblica di Corea, si prevede di ridurre la produzione a causa della
diminuzione del numero dei riproduttori e dell'introduzione di un nuovo sistema di classificazione
che prevede incentivi per la riduzione dei pesi di macellazione.
Brasile, il 4° più grande produttore al mondo, è destinato ad aumentare la produzione ad un livello
record di 3,6 milioni di tonnellate, guidati da migliori prezzi e costi dei mangimi ridotti. È anche
prevista una crescita costante in Messico, con una produzione sostenuta dal miglioramento
genetico e dalla produttività, che si dovrebbe tradurre in più suinetti per nidiata.
La produzione in Europa, il 2° produttore dopo la Cina, con 22,8 milioni di tonnellate, è destinata a
crescere poco a causa delle limitazioni imposte dal rispetto delle norme sul benessere degli animali.
Negli Stati Uniti, che è al 3°posto nella produzione mondiale, la propagazione della diarrea
epidemica dei suini (PED ), che provoca un aumento della mortalità dei suinetti dovrebbe causare
un calo dell'1,9% della produzione.
Nella Federazione Russa si prevede che la riduzione dei prezzi dei mangimi e le politiche
governative che favoriscono le grandi aziende agricole porterà ad un aumento del 2,9%, dando
luogo a più di un decennio di crescita. Gli investimenti in nuovi allevamenti ed una migliore
redditività dovrebbe anche aumentare la produzione in Ucraina.
Il Giappone si conferma il Paese maggiore importatore di carne suine nel mondo, seguito da Russia,
Messico e Cina.
Gli Stati Uniti mantengono il primato di Paese maggior esportatore a livello mondiale (nonostante il
calo registrato nel 2013 dovuto probabilmente ad una riduzione dell'export verso la Russia e il
Giappone, seguiti dalla UE, Canada e Brasile.
Per quanto riguarda i consumi, si prevede una situazione di sostanziale stabilità nell’UE, mentre
negli altri Paesi la tendenza è indicata in aumento.
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
49
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
9. IL PANORAMA SUINICOLO NELL’UE (2013)
9.1. LA CONSISTENZA
Nel 2013 il patrimonio suinicolo nell’UE ha evidenziato una nuova regressione, -0,4% rispetto al
2012. Il costo di produzione elevato e l’adeguamento delle porcilaie alle nuove norme hanno creato
anche nel 2013 molte criticità nel settore. Nel dettaglio il calo più importante si è registrato in
Francia (-2,5%), Germania (-1%) e Italia e Polonia (-1,2%). Significativo il ribasso del parco scrofe (1,7%) che malgrado l’ammodernamento delle performance tecniche dovrebbero diminuire anche
nel 2014.
IL PATRIMONIO SUINICOLO
NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE EUROPEA
(n° capi) (dati 1° dicembre 2013)
BELGIO
6.351.280
-1,5%
OLANDA
12.013.000
-0,8%
REGNO UNITO
4.383.000
+4,0%
DANIMARCA
12.340.000
-0,1%
GERMANIA
28.046.060
-1,0%
FRANCIA
13.428.000
-2,5%
POLONIA
10.994.400
-1,2%
ROMANIA
5.229.900
-0,1%
SPAGNA
25.654.380
-1,5%
ITALIA
8.561.280
-1,2%
Patrimonio suinicolo nell’UE28: -0,4%
2012: 147.159.110 capi
2013: 146.500.490 capi
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
50
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
LA CONSISTENZA
SUINICOLA NELL’UNIONE EUROPEA
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
51
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
IL PARCO SCROFE
NELL’UNIONE EUROPEA
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
52
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
10. LA PRODUZIONE SUINICOLA NELL’UE (2013)
10.1. LA PRODUZIONE E LE MACELLAZIONI
La produzione suinicola europea è diminuita dello 0,4% nel 2013.
La tendenza a ribasso è proseguita per tutto l’anno 2013, ma il calo più accentuato si è registrato
nel secondo semestre. L’attività di macellazione è diminuita in diversi bacini di produzione: Spagna
(-0,4%), Francia (-1,6%), Danimarca (-1,8%) e Olanda (-4%).
LA PRODUZIONE SUINICOLA NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE ANNO 2013
(capi)
OLANDA
13.750.480
-4,0%
BELGIO
11.915.000
+1,9%
REGNO UNITO
10.298.840
0,0%
DANIMARCA
19.107.800
-1,8%
GERMANIA
58.625.000
+0,7%
POLONIA
19.119.830
-0,5%
FRANCIA
23.747.340
-1,6%
ROMANIA
3.753.080
+8,0%
SPAGNA
41.439.220
-0,4%
ITALIA
13.098.670
+3,4%
PRODUZIONE SUINICOLA NELL’UE_28 NEL 2013: 246.293.450 capi (-0,4%)
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
53
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
LA PRODUZIONE SUINICOLA NELL’UE
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
54
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
LA PRODUZIONE DI CARNE SUINA
NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE (2013)
(tonnellate)
OLANDA
1.282.420
-3,7%
BELGIO
1.130.570
+1,9
DANIMARCA
1.603.000
-6,7%
REGNO UNITO
832.920
+1,0%
GERMANIA
5.475.000
+0,3%
FRANCIA
1.938.830
-0,9%
SPAGNA
3.439.470
-0,8%
POLONIA
1.684.260
-0,6%
ITALIA
1.625.480
+0,3%
Produzione Suinicola UE 28: -0,4%
2012: 22.002.280 tonnellate
2013: 21.924.610 tonnellate
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
55
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
LA PRODUZIONE DI CARNE SUINA NELL’UE
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
56
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 Macellazioni
Fra gli indicatori di mercato i dati sulle macellazioni sono essenziali per comprendere l’evoluzione
del prezzo. Nel 2013 il volume dei suini macellati è diminuito nella maggior parte dei principali
bacini di produzione dell’Unione Europea. Il calo è stato relativamente contenuto nell’UE a 15.
L’attività di macellazione è scesa nettamente in Francia (-2,12%), Olanda (-1,73%), e Danimarca (1,44%), mentre in Spagna il calo è rimasto più contenuto (-0,37%). Trend positivo in Germania
(+1,08%), Italia (+3,43%) e Regno Unito (+0,15%).
LE MACELLAZIONI SUI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
57
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
11. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NELL’UE (2013)
IL CONSUMO EUROPEO DI CARNE SUINA E’ STATO PENALIZZATO DAL PREZZO ELEVATO 
Nel 2013 i consumi di carne suina nell’UE si sono attestati attorno a 20 milioni di tonnellate, con un
ribasso dell’1,1% rispetto al 2012 dove i consumi avevano raggiunto il livello più basso degli ultimi
dieci anni. I consumi sono rimasti pressoché stabili nell’UE a 15 (+0,3%) ma sono calati fortemente
nei nuovi dieci paesi membri (-6,7%).
Nel 2013 il consumo procapite si è attestato a 39 kg/anno nell’UE a 28, con un ribasso dell’8%
rispetto agli ultimi cinque anni (nel 2007 il consumo procapite aveva raggiunto la soglia di 43
kg/anno). La crisi economica ha fortemente condizionato il consumo di carne in tutta l’Europa.
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
58
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
BILANCIO SETTORE SUINICOLO
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
59
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
12. GLI SCAMBI COMMERCIALI DI CARNE SUINA NELL’UE (2013)
12.1. ESPORTAZIONI
 ESPORTAZIONI EUROPEE IN CALO NEL 2013 E RIBASSO DELLA DOMANDA MONDIALE 
La domanda globale è stata inferiore al 2012.
La competitività del prezzo della carne suina europea sul mercato mondiale è rimasta
relativamente favorevole nel 2013. Lo scarto del prezzo si è mantenuto vantaggioso con l’America
del Nord e il Brasile, malgrado un leggero rialzo del prezzo europeo (+2,3%).
I problemi sanitari hanno caratterizzato fortemente la competitività della carne europea sui
mercati mondiali.
Russia e Cina, i due principali importatori di carne suina dell’UE, hanno diminuito fortemente
l’importazione di carne suina americana in seguito ai residui di ractopamine e ciò ha avvantagiato
gli esportatori europei (in particolare Germania, Danimarca, Polonia, Francia e Regno Unito.
Tuttavia il volume totale di esportazione dell’UE ha mostrato solo un leggero progresso (+0,6%
rispetto al 2012).
Nel 2013, la Russia ha ridotto l’importazione di carne suina di oltre 100 mila tonnellate.
L’attività commerciale dei paesi europei verso la Bielorussia e l’Ucraina, che rappresentano il
circuito commerciale alternativo verso il mercato russo, ha subito un forte calo.
Per l’UE, il ribasso delle esportazioni verso la Corea del Sud (-24,9%), Ucraina (-24,1%) e Bielorussia
(-29%) è stato compensato dalla forte crescita verso la Cina (+13,5), e Filippine (+37,9%) per una
volume totale in termine di valore di 6 milioni di euro.
Nel 2013 la domanda di carne suina della Cina è cresciuta del 5% rispetto al 2012.
La produzione cinese ha registrato una progressione dell’1,8% e ciò ha permesso di diminuire le
importazioni.
 Le esportazioni dell’UE verso i Paesi Terzi
ESPORTAZIONE CARNE SUINA E DERIVATI DELL'UE A 27
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
60
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 Le esportazioni in dettaglio verso i Paesi Terzi
Nel dettaglio, la Germania si conferma leadership nell’esportazione, tra i paesi dell’UE seguita dalla
Danimarca e Spagna.
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
61
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
COMMERCIO INTRACOMUNITARIO
PRESSOCHE’ STABILE NEL 2013 (+0,7%) 
Gli scambi intracomunitari di carne suina, nel periodo in esame, hanno raggiunto circa 5,7 milioni di
tonnellate (+0,7%). I principali paesi esportatori sui mercati comunitari sono la Germania con il 26%
del volume totale, la Spagna con il 14,5% e la Danimarca con il 14,4%. La Francia si è attestata al
7%.
I principali paesi importatori sui mercati comunitari sono la Germania e l’Italia con il 18,7% ciascuno
del volume totale. L’Italia è un mercato nettamente deficitario, mentre la Germania con i suoi paesi
satelliti (Olanda, Belgio e Danimarca) compensa la forte importazione con la massiccia esportazione
sia verso i mercati comunitari, che sui mercati mondiali. Le importazioni francesi rappresentano il
7,2% degli scambi complessivi.
 Le esportazioni dei suinetti di OLANDA e DANIMARCA
Nel 2013 l’esportazione olandese di suinetti ha evidenziato un lieve rialzo di +0,5%, mentre la
Danimarca ha registrato una crescita più importante (+4,7%.)
I principali mercati di esportazione dei suinetti olandesi e danesi sono il mercato tedesco con il 70%
del totale, la Polonia con il 20%, la Repubblica Ceca con il 4% e Italia 3,5%.
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
62
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 LA SITUAZIONE IN SPAGNA
Nel 2013 l’esportazione di carne suina in Spagna è diminuita del 3,6% rispetto al 2012.
Il divieto di esportare in Russia verso la fine dell’anno ha provocato il segno negativo.
La Francia rimane il primo paese di esportazione delle imprese spagnole con oltre il 27%
dell’esportazione totale, corrispondenti a 272.000 tonnellate di carne suina. Segue l’Italia con oltre
il 12% del mercato totale.
L’aumento delle vendite verso la Cina (+9%), Hong Kong (+20%) e il Giappone (+31%) ha permesso
di compensare il forte calo di vendite che si è verificato verso la Russia (-51%), Germania (-19%) e
Danimarca (-37%).
La Spagna esporta l80% della carne suina totale verso gli stati membri della comunità europea e il
restante 20% verso i paesi terzi.
Nel 2013 il prezzo medio della carne suina è cresciuto di 4,3 centesimi al chilo attestandosi a 1,378
kg di peso vivo. Nel mese di agosto i corsi hanno raggiunto il livello più alto con 1,533 €/kg di peso
vivo.
I consumi di carne suina in Spagna hanno mostrato un progresso di 1,7% per la carne fresca e +1,5%
sui prodotti trasformati.
SPAGNA: PAESI DI ESPORTAZIONE
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
63
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 LA SITUAZIONE IN GERMANIA
L’attività di macellazione in Germania è cresciuta dell’1,1% rispetto all’anno precedente.
Il prezzo medio della carne di maiale è rimasto pressoché stabile (1,70 €/kg di carne suina, nel 2012
si era attestato a 1,71 €/kg). Nel mese di agosto i corsi hanno registrato un forte rialzo motivato
dagli analisti tedeschi con il calo della produzione, ma a settembre i prezzi erano già in flessione.
La posizione geografica avvantaggia notevolmente la Germania e le imprese tedesche, rispetto agli
altri paesi concorrenti per questo il mercato tedesco è il più importante d’Europa e anche nel
mondo.
L’esportazione tedesca raggiunge i 2,81 milioni di tonnellate di carne suina e di prodotti congelati. Il
74% del volume totale è esportato verso i paesi dell’UE mentre il 26% viene esportato verso i paesi
terzi.
L’Italia rimane il primo mercato acquirente con il 12,5% del volume totale tedesco, segue l’Olanda
con un valore percentuale dell’11,6%. Il principale mercato dei paesi terzi è la Cina con il 7,1%.
GERMANIA: ESPORTAZIONE DI CARNE SUINA
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
64
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
GERMANIA: BILANCIO 2013
L’attività di macellazione in Germania e molto bene organizzata.
Nei primi tre macelli, viene abbattuto il 55% dei suini totali macellati e nei primi 10 macelli il 76%.
I PRINCIPALI MACELLI IN GERMANIA
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
65
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 LA SITUAZIONE IN FRANCIA
Nel 2013 l’esportazione francese è rimasta sullo stesso livello del 2012.
L’Italia rimane il primo paese di esportazione con circa 129 tonnellate di carne di maiale che
consolida il primato con un incremento nel 2013 del 2% rispetto all’anno precedente. Seguono la
Spagna (+17,1), Cina (+9,7) e Russia (+12%).
FRANCIA: ESPORTAZIONE DI CARNE SUINA
FRANCIA: BILANCIO SETTORE SUINICOLO
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
I PRINCIPALI MACELLI SUINI
66
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
 LA SITUAZIONE IN POLONIA
Per il primo anno, dopo il 2008, la produzione in Polonia resta pressoché stabile (-0,5%). Rispetto al
2002, la Polonia ha ridotto la sua produzione del 40% con una flessione di 870 mila scrofe. Nel 2013
il parco scrofe è calato ancora del 5,6%. L’autosufficienza si è attestata al 95% e un terzo delle sue
importazioni, provengono dalla Germania Belgio e Danimarca.
ESPORTAZIONE DI CARNE SUINA
IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA
IMPORTAZIONE DI SUINI VIVI
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
67
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
12.2. IMPORTAZIONI
Nuovo ribasso delle importazioni di carne suina dell’UE nel 2013.
La Svizzera e il Cile sono i principali fornitori di carne suina; Il Cile ha fornito all’UE 6.000 tonnellate
di carne suina, mentre la Svizzera ha fornito 1.600 tonnellate di carne e 16.500 suini vivi.
 Le importazioni da Paesi Terzi
UE: Importazione di carne suina
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
68
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
12.3. PREZZI
Nel 2013 il prezzo della carne di maiale sul mercato comunitario ha mostrato complessivamente un
trend leggermente positivo.
Nel dettaglio i corsi sono cresciuti in Spagna del 3,22% rispetto al 2012, con un guadagno di 4
centesimi per kg di carne. Anche l’Italia (+0,81%), Danimarca (+0,53%) e Francia (+0,69%) sono
rimaste in territorio positivo, mentre sono leggermente calati in Germania -0,47% e Olanda -0,12%.
La forte domanda cinese ha contribuito nel primo semestre 2012 a mantenere un prezzo elevato su
tutte le piazze europee, mentre nel secondo semestre il calo dell’esportazione verso i paesi terzi ha
attenuato la crescita dei corsi, rimanendo comunque su livelli soddisfacenti.
PREZZO MEDIO DEL MAIALE NELL’UE
COSTO DI PRODUZIONE INDICATIVO NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
69
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
13. LE PREVISIONI PER IL 2014
Nel 2013 il ribasso della produzione di carne suina nell’UE è rimasto modesto (-1%), malgrado il
forte ribasso del parco scrofe che si era verificato nel 2012.
Gli investimenti per la messa a norma negli allevamenti secondo il regolamento per il benessere
degli animali ha portato miglioramenti sostanziali nella produttività.
I problemi sanitari riscontrati dagli operatori americani nel 2013 ha permesso all’UE di mantenere
un volume di esportazione importante nonostante il ribasso della domanda globale. Il blocco delle
esportazioni europee verso la Russia ha un po’ complicato la situazione, ma si spera di risolvere al
più presto i conflitti esistenti con le autorità russe.
Il prezzo della carne suina a livello globale, dipenderà molto dall’evoluzione della situazione sui
mercati mondiali e ciò potrebbe orientare il prezzo sui mercati comunitari.
Le previsioni degli esperti dei Paesi UE per il 2014 sono condizionate dall'incertezza circa la
soluzione a breve e medio periodo del blocco dell'export verso la Russia, pertanto, soprattutto i
Paesi esportatori stimano una leggera flessione delle quotazioni. In ogni caso, le previsioni
potrebbero migliorare in ragione dell'importante diminuzione produttiva Nord americana dovuta
all'epidemia di PED (Porcine Epidemic Diarrhoea). I prezzi Nord americani sono significativamente
aumentati ed hanno reso più competitiva la carne suina europea sui mercati asiatici.
Per quanto riguarda l'Italia è previsto un modesto miglioramento dei prezzi rispetto all'anno
precedente.
I consumi nel 2013 sono stati poco dinamici condizionati ancora dalla crisi economica.
BILANCIO DI PREVISIONE 2014
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
70
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Eurostat
- Agrimer
- Ofival
- Tecni-Porc,
- Baromètre-Porc,
- MPB
- Gira
- USDA
- Istat
- Regione Lombardia
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
71
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
TABELLE E GRAFICI
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
72
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
73
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
MILANO 2013 – TREND
SUINI D'ALLEVAMENTO
Euro/Kg)
MILANO 2013 – TREND
SUINI DA MACELLO
(Euro/Kg)
IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO
74
SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI
MERCATO DI MANTOVA
SUINI D'ALLEVAMENTO (€/Kg)
SUINI DA MACELLO (€/Kg)
ANNO
da 6
da 15
da 25
da 30
da 40
da 50
da 65
da 80
da 100
90/115
115/130
130/145
145/160
160/180
> 180
1990
nq
2,540
2,021
1,964
1,791
1,558
1,333
1,205
1,130
nq
nq
1,060
1,117
1,134
1,082
1991
nq
nq
1,925
1,873
1,716
1,511
1,301
1,235
1,198
nq
nq
1,106
1,165
1,181
1,109
1992
nq
nq
2,230
2,126
1,887
1,666
1,464
1,387
1,342
nq
nq
1,236
1,293
1,308
1,252
1993
nq
nq
1,843
1,734
1,522
1,373
1,243
1,180
1,143
nq
nq
1,027
1,084
1,099
1,042
1994
nq
nq
1,861
1,751
1,519
1,358
1,278
1,191
1,175
nq
nq
1,016
1,073
1,089
1,026
1995
nq
nq
2,388
2,243
1,939
1,729
1,555
1,435
1,399
nq
nq
1,260
1,314
1,331
1,259
1996
nq
nq
2,369
2,255
1,938
1,770
1,586
1,389
1,375
nq
nq
1,260
1,341
1,356
1,280
1997
nq
nq
2,582
2,366
2,034
1,891
1,620
1,485
1,472
nq
nq
1,294
1,340
1,356
1,278
1998
nq
nq
2,177
1,947
1,680
1,550
1,368
1,223
1,236
nq
nq
1,075
1,121
1,136
1,059
1999
nq
nq
1,842
1,710
1,454
1,339
1,195
1,132
1,123
nq
nq
0,990
1,037
1,052
0,960
2000
nq
nq
2,502
2,338
2,046
1,859
1,599
1,389
1,358
nq
nq
1,190
1,237
1,252
1,149
2001
nq
nq
3,218
2,968
2,611
2,340
1,949
1,718
1,678
nq
nq
1,470
1,516
1,532
1,428
2002
nq
3,240
2,760
2,470
2,060
1,890
1,610
1,430
1,400
nq
nq
1,187
1,233
1,249
1,123
2003
nq
3,510
2,600
2,200
1,900
1,770
1,600
1,390
1,340
nq
nq
1,194
1,240
1,257
1,127
2004
nq
3,344
2,305
1,968
1,697
1,598
1,529
1,327
1,282
nq
nq
1,169
1,216
1,234
1,109
2005
nq
3,260
2,270
2,070
1,790
1,640
1,470
1,400
1,340
nq
nq
1,055
1,105
1,130
1,030
2006
6,050
3,420
2,470
2,270
2,000
1,830
1,590
1,470
1,400
nq
nq
1,162
1,212
1,237
1,137
2007
6,060
3,230
2,240
1,940
1,590
1,480
1,320
1,300
1,280
nq
nq
1,065
1,115
1,141
1,041
2008
5,640
3,020
2,100
1,920
1,700
1,630
1,490
1,380
1,350
nq
nq
1,249
1,288
1,318
1,218
2009
nq
3,430
2,400
2,050
1,630
1,440
1,360
1,320
1,310
nq
nq
1,161
1,190
1,225
1,128
2010
nq
3,470
2,400
2,150
1,810
1,600
1,450
1,330
1,330
nq
nq
1,148
1,178
1,228
1,138
2011
nq
3,346
2,363
2,161
1,879
1,653
1,511
1,423
1,415
nq
nq
nq
nq
nq
nq
2012
7,337
3,763
2,879
2,634
2,276
1,985
1,738
1,628
1,599
nq
nq
nq
nq
nq
nq
2013
nq
3,882
2,814
2,550
2,117
1,870
1,704
1,668
1,625
nq
nq
nq
nq
nq
nq
Fonte: Borsa Merci di Mantova
nq = non quotati
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78
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Fonte: ANAS
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Previsioni dei prezzi delle carcasse di classe E (classe R per l’Italia) nell’UE
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