istituto statale d`arte

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "A. VENTURI" MODENA
PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE EFFETTIVAMENTE SVOLTO
Classe III G (Liceo Artistico– Arti Figurative)
Prof. Beatrice Coppola
Anno Scolastico 2015/ 2016
Completamento del programma della classe seconda:
Dopo un breve ripasso della pittura italiana tra Duecento e Trecento si è evidenziata la portata
rivoluzionaria della pittura di GIOTTO attraverso la trattazione dei cicli della Basilica Superiore di
S. Francesco ad Assisi, della Cappella degli Scrovegni a Padova e delle Cappelle Peruzzi e Bardi
nella basilica di S. Croce a Firenze.
IL GOTICO INTERNAZIONALE
Caratteri generali. Gentile Da Fabriano. Pisanello.
Pagg. 476 –487 vol. 2 del libro di testo del precedente anno scolastico NIFOSÌ- ARTE IN PRIMO
PIANO- EDITORI LATERZA.
IL QUATTROCENTO IN ITALIA
Il concetto di Rinascimento. Definizione e periodizzazione. Firenze agli inizi del Quattrocento.
L’emergere della classe borghese. La volontà di far rinascere e superare lo splendore dell’arte
classica; la centralità dell’uomo; lo studio della natura; la ricerca di razionalità, sintesi e
idealizzazione nelle opere d’arte; l’adozione della prospettiva centrale nella rappresentazione dello
spazio. Il rapporto e la contrapposizione al Gotico internazionale. La relazione con l’arte
fiamminga.
Pagg. 460– 461 del libro di testo e lezioni in formato power point e word fornita dall’insegnante.
I fondatori del Rinascimento: Brunelleschi, Masaccio e Donatello. Il ruolo degli artisti moderati
nella diffusione delle novità rinascimentali: l’esempio di Masolino e di Ghiberti. Alcuni
protagonisti dell’ambiente artistico fiorentino fino alla metà del secolo: Beato Angelico, Domenico
Veneziano, Filippo Lippi.
Pagg. 462– 490; pagg. 497– 503; pagg.509– 510; pagg. 512- 515 del libro di testo.
Leon Battista Alberti.
Pagg. 516- 520 del libro di testo.
Piero della Francesca.
Pagg. 537 – 545 del libro di testo.
Antonello da Messina e la situazione dell’Italia meridionale.
Pagg.574 – 579 del libro di testo
Mantegna, e l’ambiente artistico e culturale a Padova e Mantova.
Pagg. 564, 566 – 572 del libro di testo
Giovanni Bellini e l’ambiente artistico veneziano. Giorgione.
Pagg. 580 – 585; pagg. 690 – 696 del libro di testo.
Firenze ai tempi del Magnifico. L’influenza della cultura neoplatonica sull’arte fiorentina.
Botticelli (dalla formazione, alla fase legata al neoplatonismo, alla crisi spirituale dell’ultimo
periodo).
Pagg. 546, 548 – 552 del libro di testo
Leonardo.
Pagg. 623 – 632 e 634-.636 del libro di testo.
Michelangelo. La formazione artistica e culturale con particolare attenzione all’influenza del
neoplatonismo fiorentino (Centauromachia, Madonna della Scala). L’ammirazione per Jacopo della
Quercia durante ilo soggiorno bolognese. Il troppo finito del primo periodo romano (Bacco, Pietà
vaticana). L’esaltazione dei valori della Repubblica fiorentina (David, Battaglia di Cascina). Il
Tondo Doni. La tragedia della sepoltura: la tomba di Giulio II. Decorazione della volta della
Cappella Sistina. Le opere laurenziane (facciata della chiesa di San Lorenzo, Biblioteca
Laurenziana, la Sagrestia Nuova). Il Giudizio Universale. Michelangelo architetto (sistemazione
della Piazza del Campidoglio, la Basilica di San Pietro). Le ultime Pietà.
Pagg. 638 – 664 del libro di testo.
IL QUATTROCENTO FIAMMINGO
Caratteri generali. Jan van Eyck, Robert Campin, Roger van der Weyden, Hans Memling,
Hugo van der Goes.
Pagg. 491 – 496 del libro di testo
Il libro di testo utilizzato è COTTINO, PAVESI- L’ARTE DI VEDERE. Il Rinascimento e la
Maniera- ED. SCOLASTICHE BRUNO MONDADORI- PEARSON Vol. 3.
Tutti gli argomenti sono stati presentati mediante lezioni in formato power point predisposte
dall’insegnante e fornite di volta in volta agli studenti assieme a schemi riassuntivi,
approfondimenti ed esercitazioni.
COMPITI PER LE VACANZE:
Studio approfondito di Michelangelo sul quale si terrà una verifica scritta nel mese di settembre
del prossimo anno scolastico.
Il file del presente programma (comprensivo delle indicazioni per gli alunni che avranno avuto la
sospensione di giudizio in Storia dell’Arte) verrà inviato all’indirizzo di posta elettronica della
classe, una copia cartacea verrà depositata presso la segreteria d’Istituto e il documento in formato
digitale verrà reso disponibile sul sito della scuola.
L’insegnante
Beatrice Coppola
Modena, 3 / 06/ 2016
Gli alunni
INDICAZIONI PER GLI ALUNNI CHE HANNO RIPORTATO IL DEBITO FORMATIVO
IN STORIA DELL’ARTE.
Gli alunni con sospensione di giudizio in Storia dell’Arte dovranno prepararsi sul programma
riguardante GOTICO INTERNAZIONALE, ARTE RINASCIMENTALE (ad esclusione di
Michelangelo) e PITTURA FIAMMINGA di cui dovranno conoscere i caratteri distintivi.
In particolar modo dovranno aver chiaro il problema della rappresentazione dello spazio nell’arte
europea del Quattrocento.
Dovranno saper esporre il percorso artistico degli autori indicati, mettendone in evidenza i più
significativi contributi e gli eventuali rapporti con altri artisti, dovranno sapere analizzare le opere
considerate e fare opportuni confronti.
Dovranno saper svolgere alcuni argomenti affrontati (es. l’evoluzione dal polittico alla pala d’altare
unitaria, il ritratto) e dimostrare di conoscere le principali tecniche artistiche di cui si è parlato
(pittura a tempera e ad olio, affresco, fusione in bronzo).
Per ottenere risultati positivi sarà necessario STUDIARE CON SERIETÀ ED IMPEGNO,
RIPETENDO PIÙ VOLTE AD ALTA VOCE GLI ARGOMENTI, ANALIZZANDO LE
OPERE e facendo opportuni collegamenti e confronti, avendo cura di COLLOCARE
CORRETTAMENTE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO I CONTENUTI SVOLTI.
Si consiglia di sintetizzare mediante schemi i contenuti per fissare l’attenzione sui concetti
fondamentali, per avere una traccia per esporre i contenuti e per ripassare più rapidamente gli
argomenti. Si invita ad utilizzare le sintetiche presentazioni word fornite dall’insegnante.
È utile sottolineare i contenuti fondamentali sul libro e annotare a matita, accanto alle immagini,
le informazioni utili per riconoscere, analizzare e commentare le opere.
Viene di seguito fornita una
TRACCIA PER IL RIPASSO DEL PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE SVOLTO
Nel corso del XV sec. sono emerse in Europa tre principali esperienze artistiche che variamente
hanno interagito nel corso del secolo: Quattrocento Internazionale, Rinascimento italiano, nuova
pittura fiamminga.
Quattrocento Internazionale
Estensione temporale e geografica del fenomeno; significato delle seguenti tradizionali definizioni:
Tardo Gotico, Stile Dolce, Gotico Cortese; significato della definizione adottata di Quattrocento
Internazionale; cause della diffusione internazionale di questo linguaggio artistico; caratteristiche
generali dello stile internazionale (con particolare riferimento alla rappresentazione dello spazio e
della figura umana); committenza di questo tipo di opere. Gentile da Fabriano (Adorazione dei
Magi per Palla Strozzi); Pisanello (San Giorgio e la principessa, ritratto dipinto e su medaglia di
Lionello d’Este).
Rinascimento
Storia e significato della definizione di Rinascimento; luogo di origine del fenomeno e
periodizzazione tradizionale; quali sono i valori caratterizzanti il Rinascimento e di quale classe
sociale sono espressivi; ruolo degli artisti nell’elaborazione e nella diffusione degli ideali
rinascimentali; caratteristiche fondamentali dell’arte rinascimentale.
Che cosa è la prospettiva in senso lato? In che cosa consiste la prospettiva centrale (geometrica,
lineare)? Chi ha inventato la prospettiva lineare centrica e da chi essa è stata teorizzata? Che cosa
intende Panofsky quando afferma che la prospettiva è una forma simbolica? Di che cosa è simbolica
la prospettiva centrale del Rinascimento? In quale opera per la prima volta Donatello applicò la
prospettiva al rilievo e con quale espediente? Cita un’opera di Masaccio in cui sia applicata la
prospettiva centrale.
I fondatori del Rinascimento:
Brunelleschi → l’invenzione della prospettiva; concezione dell’opera d’arte come insieme
armonico unitario; il nuovo ruolo dell’architetto e dell’artista; caratteri generali della sua
architettura (concezione razionale dello spazio, ricorso a moduli, contrasto di membrature
architettoniche in pietra serena e pareti intonacate; ricerca di rapporto armonico tra superfici piane e
curve; attento studio della luce…); tra le sue opere si darà particolare importanza alla cupola di S.
Maria del Fiore (problema tecnico, stilistico e simbolico e rispettive soluzioni).
Donatello → il superamento del linguaggio gotico internazionale e la fondazione del Rinascimento
in scultura (San Giorgio di Orsanmichele). L’applicazione della prospettiva e lo stiacciato nel
basamento del San Giorgio. Influenza dell’arte romana, ellenistica e paleocristiana nelle opere degli
anni Trenta (Cantoria di S. Maria del Fiore, David in bronzo). Il soggiorno padovano e sua
importanza per l’arte del Quattrocento (Altare di S. Antonio, Gattamelata). La crisi degli ideali
rinascimentali (Maddalena).
Masaccio → la rottura col gotico internazionale e la ripresa di Giotto. Il rapporto con Masolino,
artista moderato (S. Anna Metterza).
Il tentativo di conferire unità e realismo al polittico (Polittico del Carmine di Pisa). Particolare
attenzione agli affreschi della Cappella Brancacci nella chiesa del Carmine. Chiarezza razionale,
equilibrio, monumentalità nella Trinità di S. Maria Novella.
Piero della Francesca →uno stile pressoché immutabile che sintetizza elementi ancora arcaici con
il gotico internazionale e le novità dell’arte rinascimentale, fiamminga. L’impostazione razionale
delle opere (ricorso a proporzioni matematiche, uso di limpide prospettive, idealizzazione
geometrica delle forme, luminosità dei colori, ricerca di equilibrio a tutti i livelli). Complessità dei
significati delle sue opere (Battesimo di Cristo, Flagellazione). Sintesi di naturalismo e
idealizzazione nei ritratti (Federico da Montefeltro e Battista Sforza). Importanza della Pala di
Brera nella storia dell’arte del Quattrocento (soluzione al problema della pala d’altare unitaria;
sintesi di arte rinascimentale e arte fiamminga).
Antonello da Messina → importanza della formazione nell’ambiente artistico di Napoli, luogo
d’incontro di molteplici esperienze artistiche. Il presunto incontro con le opere di Piero: il Salvator
mundi, opera di svolta. San Gerolamo nello studio (confronto con il quadro di analogo soggetto del
suo maestro Colantonio). La Pala di San Cassiano e il San Sebastiano e il rapporto di reciproco
scambio con Bellini a Venezia. Sintesi di adesione al vero fiamminga e idealizzazione
rinascimentale nei ritratti e nell’Assunta di Palermo.
Mantegna → l’interesse per l’Antico nell’ambiente culturale padovano. La formazione nella
bottega dello Squarcione. Da Donatello: visione drammatica dell’uomo e della storia, la prospettiva
(Cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani a Padova, la Pala di S. Zeno a Verona). Il rapporto
coi Gonzaga a Mantova (Camera degli Sposi). Influenze reciproche con Bellini.
Giovanni Bellini → La formazione nella bottega del padre Jacopo, allievo di Gentile da Fabriano.
Influenza di Mantegna (Trasfigurazione degli anni Cinquanta). Interesse per l’arte fiamminga
(Pietà di Brera). Il rapporto con l’arte di Piero della Francesca (Pala di Pesaro). L’incontro a
Venezia con Antonello da Messina (la perduta pala dei Santi Giovanni e Paolo, Pala di San
Giobbe). Importanza della natura nelle opere di Bellini (Estasi di S. Francesco). Il rapporto con
Giorgione (Allegoria degli Uffizi) e Tiziano.
Giorgione → novità tecniche (la pittura tonale, l’abbandono del disegno preparatorio).
L’ermetismo dei soggetti in rapporto alle esigenze della committenza aristocratica (La Tempesta).
Un’opera di passaggio: la Pala di Castelfranco. La capacità d’introspezione psicologica nei ritratti
(Ritratto di vecchia, Ritratto di due giovani). La Venere di Dresda come manifesto della sua
poetica.
Botticelli →La formazione a Firenze a contatto con le botteghe di Pollaiolo e Verrocchio. Influenza
del pensiero neoplatonico. Lettura secondo Panofsky della Primavera e della Nascita di Venere. La
crisi spirituale degli ultimi anni (Natività mistica).
Leonardo → tipico intellettuale rinascimentale dai molteplici interessi. La pittura e il disegno come
strumenti d’indagine della natura. La rappresentazione dello spazio (uso libero della prospettiva
centrale, prospettiva aerea, prospettiva di spedizione). Centralità della figura umana e sua
rappresentazione ( inserimento entro una struttura piramidale, sintesi di idealizzazione e
naturalismo, l’espressione del carattere e dei sentimenti mediante la fisionomia, il colorito,
l’espressione e i gesti. Dalla formazione nella bottega del Verrocchio (il suo intervento nel
Battesimo di Cristo del maestro) all’innovativa Adorazione dei Magi per i monaci di Scopeto
(confronto con l’Adorazione dei Magi di Botticelli e con quelle di Gentile da Fabriano e Masaccio ).
A Milano: La Vergine delle rocce e il Cenacolo. Per Firenze: Madonna con S. Anna; La battaglia
di Anghiari (modello per la pittura di storia assieme alla Battaglia di Cascina di Michelangelo). La
Gioconda come manifesto della sua visione dell’arte e del mondo.
Arte fiamminga
Quando, dove e in quale contesto storico, economico e sociale si manifesta questo fenomeno
artistico; caratteri della pittura fiamminga (rapporto col Gotico Internazionale; resa della realtà,
dello spazio e della luce; tecnica adottata…); indica l’artista considerato il fondatore della nuova
pittura fiamminga citando almeno una sua opera; che cosa rese possibile un rapporto precoce tra
arte italiana e arte fiamminga; perché gli artisti italiani trassero spunto dalle opere fiamminghe;
perché gli artisti fiamminghi non adottarono le novità dell’arte rinascimentale italiana; quali sono le
differenze fondamentali tra arte fiamminga e arte rinascimentale. Van Eyck ( Il ritratto dei coniugi
Arnolfini, il Polittico dell’Agnello, la Madonna del Cancelliere Rolin); Robert Campin (Il trittico
Merode); Roger Van der Weyden (La Deposizione del Prado).
Alcuni problemi affrontati:
Il superamento della struttura frammentaria del polittico e la creazione della pala d’altare
unitaria (dal Polittico di Pisa di Masaccio alla Pala di Annalena e di S. Marco di Beato Angelico
e di S. Lucia dei Magnoli di Domenico Veneziano; la Pala di Brera di Piero della Francesca; la
Pala di S. Cassiano di Antonello da Messina; Pala di Pesaro e Pala di S. Giobbe di Bellini; la
Vergine delle rocce di Leonardo; la Pala di Castelfranco di Giorgione; Pala di S. Zeno e Pala
della Vittoria di Mantegna).
Il ritratto tra idealizzazione e naturalismo. I ritratti nello stile gotico internazionale (ritratti di
Pisanello); il realismo talora spietato del ritratto fiammingo (L’uomo col turbante di Van Eyck); la
sintesi di naturalismo e idealizzazione nei ritratti di Piero della Francesca (Federico da
Montefeltro e Battista Sforza), Antonello da Messina (Autoritratto), Giovanni Bellini ( Il doge
Loredan), Mantegna (ritratti dei Gonzaga nella Camera degli Sposi). L’analisi psicologica nei
ritratti di Leonardo (Gioconda) e Giorgione (Ritratto di due giovani).
La rappresentazione dello spazio nel Gotico Internazionale, nell’arte rinascimentale e nella
pittura fiamminga. Ad esempio, si analizzi e si confronti la rappresentazione dello spazio
nell’affresco con San Giorgio e la Principessa di Pisanello e nel bassorilievo di analogo soggetto
di Donatello; la rappresentazione dello spazio nel Peccato originale di Masolino e nella Cacciata
dall’Eden di Masaccio nella Cappella Brancacci; nel ritratto dei Coniugi Arnolfini e nella
Madonna del Cancelliere Rolin di Van Eyck; nella Pala di Brera di Piero della Francesca;
nell’Annunciazione di Leonardo; nella Primavera di Botticelli.
L’insegnante Beatrice Coppola