Distretti industriali

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Distretti industriali
I distretti industriali:
elementi distintivi
Alessandro Pagano
a.a. 2007-2008
Principali attori nel distretto industriale
Sub-fornitore
Prod. macchinari
Sub-fornitore
Prod. macchinari
Sub-fornitore
Istituzioni
locali
Produttore
Produttore
Produttore
Produttore
Sub-fornitore
Centro di servizi
Business
Association
Sub-fornitore
Interm
Interm
Interm
Il distretto industriale secondo l’impostazione
di Alfred Marshall (1)
Grande attenzione alla “concentrazione di industrie specializzate in
località particolari” (Principles of Economics)
***
La competitività delle imprese dipende da economie interne
(“dipendenti dalle risorse delle singole imprese, dalla loro
organizzazione e dall’efficienza della loro amministrazione”)
e da economie esterne (ottenibili “mediante la concentrazione di
parecchie piccole imprese di natura simile in località particolari”
(Principles of Economics)
Il distretto industriale secondo l’impostazione
di Alfred Marshall (2)
All’interno del distretto industriale si sviluppa “un’atmosfera
industriale” (Industry and Trade); pertanto “i misteri dell’industria non
sono più tali: è come se stessero nell’aria, e i fanciulli ne apprendono
molti senza accorgersene” (Principles of Economics)
***
Sviluppo di divisione del lavoro tra le imprese:
“le industrie sussidiarie, che si dedicano soltanto ad un piccolo
ramo del processo di produzione e lo esercitano per un gran
numero di industrie vicine, sono in grado di tenere
continuamente in attività macchine specializzate al massimo
grado” (Principles of Economics)
Il distretto industriale secondo l’impostazione
di Alfred Marshall (3)
Elevati flussi informativi tra imprese:
“L’organizzazione altamente automatica di queste industrie è dovuta in
larga misura al fatto che i loro impianti sono fatti nei loro propri
distretti, con una costante intercomunicazione di idee fra i costruttori di
macchine e i loro utilizzatori” (Industry and Trade)
***
Collaborazione tra intermediari commerciali e produttori:
“Non raramente i commercianti aiutano i produttori con consigli
diretti sui bisogni dei clienti, e anche con suggerimenti sui modi
per soddisfarli” (Industry and Trade)
Elementi costitutivi del distretto industriale (1)
Area territoriale definita
***
Concentrazione di imprese industriali in gran parte attive in un
determinato settore
***
Diffusione di “un’atmosfera industriale” (competenze, abitudini di
lavoro, spirito di imprenditorialità)
***
Omogeneità socio-culturale (“senso di appartenenza”)
Elementi costitutivi del distretto industriale (2)
Elevata divisione del lavoro tra imprese
***
Concorrenza e cooperazione (“fiducia”) tra imprese nel
distretto industriale (“il mercato comunitario”)
(Dei Ottati, 1987)
***
Prevalenza di processi innovativi incrementali piuttosto che
radicali (Zagnoli, 1993)
***
Notevole attivismo delle business associations e
coinvolgimento delle istituzioni locali
Tipologie di relazioni tra imprese (Bellandi, 1982)
Relazioni orizzontali (tra imprese operanti nello stesso stadio
produttivo)
***
Relazioni verticali (tra imprese operanti in stadi adiacenti)
***
Relazioni diagonali (tra imprese produttrici ed imprese
impegnate nella produzione di macchinari e di servizi;
es. trasporto, progettazione, consulenza)
Definizione di distretto industriale
Il distretto industriale è “un’entità socio-territoriale
caratterizzata dalla compresenza attiva, in un’area circoscritta,
naturalisticamente e storicamente determinata, di una
comunità di persone e di una popolazione di imprese
industriali” (Becattini, 1989)
Addetti alle unità locali nei distretti ripartiti per settore di
specializzazione e pertinenza alle realtà distrettuali (Signorini, 1996)
Settori di special. del
distretto
Numero di distretti
Totale addetti
Alimentari
Tessile-abbigliamento
Cuoio-calzature
Legno-mobili-arredam.
Metallurgiche
Meccanica
Petrolchimica
Carta-editoria
Oref.- strum.mus- giocat.
Totale
17
69
27
39
1
32
4
6
4
199
109.528
733.514
198.274
377.384
2.354
588.364
65.508
17.534
81.341
2.173.801
Selezione di distretti industriali (Censis 1996, in JETRO, 1997)
Distretto
Montebelluna (TV)
Castel Goffredo (MN)
Fermo (AP)
Prato
Arezzo
Settore
Calzature sportive
Numero di
imprese
556
Calze
394
Calzature
1,500
Tessile
8,500
Oreficeria
800
Quote delle esportazioni distrettuali sul totale Italia
(valore percentuale su esportazioni in valore)
Settore
Alimentari, bevande e tabacco
Tessile
Abbigliamento
Cuoio e calzature
Legno e mobilio
Altre manifatturiere
Totale manifatturiero
Fonte: Bronzini, 2000, p.110.
1991
32,1
70,8
56,6
64,2
62,6
62,6
43,3
1994
32,9
72,5
59,9
67,3
63,3
64,4
46,5
1998
35,2
72,2
60,2
66,8
61,1
61,6
45,8
Discontinuità negli anni ’90
Cambiamento tecnologico (ICT, nuovi materiali)
Riduzione di tempi e costi di trasporto
Liberalizzazione dei mercati
Aumento della concorrenza
(imprese dei Paesi emergenti –
Asia, America Latina, Europa Orientale)
Quale è l’impatto del processo di globalizzazione sulla
performance e sulla stabilità dei distretti industriali, ed in
particolare in Italia?
Secondo alcuni autori il sistema distrettuale italiano è in grado di
competere sul piano internazionale e mantenere le posizioni di
leadership (Becattini, 1998; Fortis, Nardi, 2000)
***
Secondo altri autori il sistema distrettuale italiano rischia di
perdere competitività sul piano internazionale in mancanza di
crescita dimensionale delle imprese ed enfasi sui processi
innovativi (Onida, 1999)