anzio volano le prime tegole

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anzio volano le prime tegole
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dicembre 2013 _ n.59
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n.59 _ dicembre 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
CASO VILLETTE
IN COMUNE ARRIVA LA FINANZA
Nel febbraio 2011 il Comune di Anzio ha acquistato delle villette
site in Via del melograno – Falasche – da destinare a case popolari.
Si tratta di sette appartamenti: quattro al piano terra con giardino
e tre al piano superiore. La vicenda sin dall’inizio aveva suscitato
polemiche ma nelle ultime settimane si è scatenato un vero e
proprio putiferio. Tutto è partito dal segretario comunale Pompeo
Savarino il quale, come dichiarato nel consiglio comunale di
fine ottobre, ha riscontrato delle irregolarità che “da servitore
dello Stato ho segnalato ad un altro servitore dello Stato”: la
Magistratura. Quello che non è chiaro è il prezzo d’acquisto
pagato dal Comune; si tratta di 220 mila euro a villetta, mentre il
prezzo pubblicizzato da chi le ha costruite è di 190 mila euro l’una.
Qualche giorno dopo la segnalazione di Savarino, in comune si è
presentata la Guardia di Finanza per acquisire gli atti riguardanti
l’acquisto degli alloggi. Oltre alle Fiamme Gialle gli stessi atti sono
stati richiesti dalla Regione Lazio, la quale ha finanziato l’acquisto
di tali alloggi, mettendo a disposizione dell’ente locale 3 milioni
di euro.
Il comune non ha ancora ricevuto i soldi e la Pisana prima di erogarli
ha deciso di controllare in che modo sia stata spesa una parte di quel
finanziamento. Il sindaco Bruschini, nel corso dello stesso consiglio,
ha spiegato ai consiglieri la vicenda facendo chiarezza: il primo
cittadino ha detto che del finanziamento regionale il Comune ha
impegnato 1,2 milioni e per l’acquisto di ogni villetta spettava un
importo di 220 mila euro, relativo all’Iva degli stessi. Queste ultime
spese – sempre come spiegato dal Sindaco – dovevano essere a
carico dell’ente e non potevano essere coperte dal finanziamento.
Bruschini ha anche aggiunto, in virtù del fatto che il finanziamento
non è ancora arrivato, che il Comune ha dovuto chiudere la
vicenda per evitare un contenzioso da parte del privato. Infatti
con il compromesso stipulato, in caso di rinuncia all’acquisto l’ente
avrebbe perso tutti i soldi spesi fino a quel momento. Per evitare
questo, l’atto è stato chiuso e quando arriveranno i finanziamenti
regionali questi saranno poi inclusi nel bilancio.
Un altro elemento che è emerso nel corso dello stesso consiglio
comunale è la categoria dei villini: A7, la quale non rientra negli
alloggi popolari. Quello che è certo è che il Comune di Anzio ha
speso in totale 1.296.790 euro per sette villini, da destinare a case
popolari e dei quali oggi è proprietario a tutti gli effetti. Intanto si
attende ancora che la Regione eroghi il finanziamento e la procura
chiuda le indagini.
Leonardo Tardioli
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l’editoriale
OVER THE TOP..olino
Scopriamo l’acqua calda dicendo che
la scuola dovrebbe avere una posizione
di vertice (over the top) all’interno delle
priorità di un continente, di una nazione
e di una città. Ma non è una doccia
fredda quella che in realtà facciamo ogni
giorno accanto ai nostri ragazzi.
Sappiamo bene che le strutture che
accolgono i nostri figli sono per lo più
datate e soffrono del silenzioso lavorio del tempo, come sappiamo
bene che le risorse disponibili sono sempre più misere. Tuttavia
alcuni accorgimenti potrebbero intiepidire un po’ gli animi di
noi genitori, già molto turbati dal cornicione che viene giù, dal
controsoffitto che cede, dalle perdite d’acqua, dagli spifferi d’aria,
dalla mancanza di aule, dagli infissi poco sicuri, dalle visite di Bianca
e Bernie, e dare il senso a tutti i cittadini che l’amministrazione sta
puntando alla conquista di una posizione di vertice per il settore
Scuola. Sappiamo bene che Anzio vive in uno stato di emergenza
per quanto riguarda il suo sviluppo sociale e culturale, e che il
degrado a cui sta volgendosi è evidente e drammatico. Pertanto
alcuni segnali diverrebbero azioni concrete con le quali trasmettere
la volontà politica di perseguire un cambiamento di rotta per la
città e i sui piccoli, che vorremmo grandi uomini di domani.
Si potrebbe iniziare, per fare alcuni esempi, mettendo maggiormente
in sicurezza gli ingressi delle scuole al mattino, nonché le uscite.
Cercando di mitigare le difficoltà dei viandanti tra le giungle di auto,
pulmini e motorini, magari chiudendo l’accesso dei locomotori
in tutte le vie dei plessi scolastici, senza eccezioni. Purtroppo le
imprese titaniche della Polizia Locale non sono sufficienti a tutelare
l’incolumità dei nostri ragazzi. Poi si potrebbero trasformare le aree
verdi degli edifici scolastici in giardini ben curati e insegnare così
ai nostri figli l’amore e il rispetto dell’ambiente, dando ai giovani
un grande esempio di civiltà ecologica, e magari renderli partecipi.
Si potrebbe inoltre creare un blog istituzionale sul nuovo sito
comunale, dove accogliere le richieste e i consigli dei genitori e
ragazzi, e quant’altro.
Insomma, mettere la scuola al vertice degli impegni
dell’amministrazione è fondamentale, altrimenti la caccia alle
streghe e ai topolini finirà per tagliare le gambe al nostro futuro.
Andrea Mingiacchi
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Il patrimonio edilizio scolastico è troppo vecchio e poco sicuro.
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BIOEDILIZIA PER SCUOLE PIù SICURE E ALL’AVANGUARDIA
Scuole più sicure, più all’avanguardia, più
ecosostenibili. Un sogno o un’utopia? Il crollo
del soffitto avvenuto la scorsa settimana al
liceo “Dettori” di Cagliari, con il ferimento di
un insegnante e di due studenti, ha riaperto
la questione della messa in sicurezza degli
edifici scolastici italiani. Un problema
mai affrontato seriamente e che rimane il
tallone d’Achille di un Paese che fatica ad
investire e valorizzare sul settore scuola.
In Italia il patrimonio edilizio scolastico è
troppo vecchio e poco sicuro: quasi il 60%
delle scuole sono state costruite nel 1974,
prima dell’entrata in vigore della normativa
antisismica, e solo il 7% sono state edificate
negli ultimi venti anni. Quasi la metà degli
edifici non possiede le certificazioni di
agibilità e il 35,8% ha bisogno d’interventi di
manutenzione urgenti. Ai dati del rapporto
Ecosistema Scuola 2012 di Legambiente si
affiancano i fatti di cronaca, che mostrano il
precario stato di salute di quelle strutture che
ogni giorno accolgono studenti e insegnanti.
Prima di Cagliari, due settimane fa, al Liceo
Carlo Sigonio di Modena si sono staccati
alcuni calcinacci. Tornando indietro nel
tempo il ricordo va a quella maledetta casa
dello studente dell’Aquila, crollata il 6 aprile
2009 inseguito alle scosse di terremoto.
A perdere la vita sono stati otto studenti
universitari, morti sotto le macerie di una
struttura che è franata su se stessa come un
castello di carta. Nel 2008 in provincia di
Torino il cedimento di un soffitto nel Liceo
Darwin di Rivoli provoca, invece, la morte
di un ragazzo. E ancora la tragedia che ha
colpito il comune di San Giuliano di Puglia,
in Molise, la più dura da dimenticare. Qui
nel 2002 un sisma ha spazzato via la scuola
Francesco Iovine, uccidendo un’intera
classe di bimbi della prima elementare. Le
ventisei bare bianche, allineate all’interno
del Palazzetto dello Sport, sono rimaste
impresse negli occhi di tutti. Questa tragedia,
e quella dell’Aquila, risvegliano ancora tanta
“rabbia”. La casa dello studente, costruita
negli anni sessanta presentava già all’epoca
dei vizi costruttivi, e i lavori effettuati nel
2000 l’avevano indebolita ancor di più.
Stesso discorso per la scuola molisana di
San Giuliano, edificata negli anni settanta,
e ristrutturata un anno prima del sisma. C’è
da chiedersi, con quali norme e quali criteri?
Dov’è la responsabilità, la deontologia e l’etica
professionale di chi costruisce? Gli studenti
morti in Abruzzo e in Molise non sono vittime
del terremoto, ma di chi ha voluto speculare
sulla messa in sicurezza di queste strutture.
È dunque necessario da parte del Paese una
seria presa di coscienza del problema, perché
non si può morire per il crollo di un soffitto
o perché l’edificio non è stato costruito a
norma. Come ha sottolineato il presidente
della Commissione Ambiente della Camera
dei Deputati, Ermete Realacci: “Serve dare
massima attenzione alla messa in sicurezza
degli edifici scolastici. Il Governo a tal fine
ha stanziato dei fondi, ma è necessario
anche rivedere il Patto di Stabilità interno
per consentire agli Enti Locali che hanno
risorse di investirle in interventi di messa in
sicurezza e consolidamento antisismico degli
edifici pubblici, proprio a partire da scuole e
ospedali”.
Si potrebbe allora partire da quegli
esempi virtuosi, di cui si parla poco, e che
rappresentano l’altra faccia di un’Italia che
invece ama scommettere e puntare sulla
sicurezza, la manutenzione, la bioedilizia
e l’uso delle fonti rinnovabili. L’esempio
arriva direttamente dalla Toscana, dove ad
Empoli è stato realizzato il nuovo plesso
scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore
“G. Ferraris – F. Brunelleschi”, frutto della
collaborazione tra la Provincia di Firenze
e l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura.
Inaugurato nel febbraio 2013, le cortine
murarie dell’edificio sono in laterizio
portante, come previsto dalle norme sismiche
per le aree ad alta criticità, la copertura è
in legno con tegole e la finitura esterna è
stata realizzata inserendo un cappotto in
fibra di legno. Il sistema di climatizzazione,
invernale ed estivo, è a pannelli radianti con
un sistema di ricambio dell’aria a portata
variabile; mentre il fabbisogno termico
invernale è soddisfatto con una pompa di
calore geotermica con una potenza di 180
kW. D’estate quest’ultima è integrata da
un’altra pompa di calore condensata ad aria
da11 kW. Dalla provincia di Torino arriva,
invece, l’esempio dell’eco scuola primaria
di Scarmagno. Il rivestimento esterno della
struttura è in doghe di legno di larice, mentre
le strutture portanti sono state realizzate con
un sistema costruttivo basato sulla tecnologia
del legno, il sistema a secco tipo X-Lam, che
impiega nelle pareti e nei solai pannelli di
legno massiccio a strati incrociati. Anche
qui si è optato un sistema di riscaldamento
garantito da pompa di calore geotermica
del tipo terreno/acqua. Per quanto riguarda
invece le buone pratiche e i servizi sostenibili,
diverse scuole piacentine optano per servizi
scolastici sostenibili a km ed emissioni
zero. Le scuole abruzzesi e quelle laziali
hanno deciso di puntare sui pannelli
fotovoltaici; ad esempio alla scuola media
Sabin di Capistrello (Aq) è stato realizzato
un impianto fotovoltaico da 10 chilowatt
ottenendo così, grazie alla forza del sole, un
considerevole risparmio energetico. Tutte
esempi modello da copiare e riproporre per
rinnovare una volta per tutte il patrimonio
edilizio scolastico italiano. Perché una scuola
più sicura, all’avanguardia, ecosostenibile e
salubre, non è un’utopia ma un sogno che si
può e si deve realizzare. Queste esperienze ne
sono la prova.
Luisa Calderaro
BREVI:
Cronaca, nuovo look
per il lungomare di
Anzio Colonia
Nuovi marciapiedi, una pista ciclabile
e una nuova illuminazione: sono questi
gli interventi previsti per il lungomare
di Anzio Colonia, nel tratto compreso
tra via Bergamo e via Vespucci. I lavori,
finanziati dalla Regione Lazio e in parte
dal comune, sono iniziati nei giorni
scorsi. Sempre ad Anzio Colonia, in
zona Acqua del Turco, sono invece
in corso i lavori per la sistemazione
dell’area e la realizzazione di parcheggi e
illuminazione pubblica.
Cronaca, Nettuno tre
arresti per l’omicidio
‘O’ Micillo’
La Squadra Mobile di Roma ha arrestato
tre pregiudicati affiliati all’organizzazione
criminale campana, ritenuti responsabili
in concorso dell’omicidio di Modestino
Pellino, ‘O’ Micillo’, del clan camorristico
dei Moccia, ucciso il 24 luglio 2012 a
Nettuno in pieno giorno.
Sport, ad Anzio torna
la pista del ghiaccio
Torna ad Anzio la pista di pattinaggio
su ghiaccio sintetico, installata a Piazza
Garibaldi. Una pista ecologica che non
inquina, non consuma energia elettrica,
ed è a impatto ambientale e costo zero.
Anche per questo natale è pronta per far
divertire tutti, grandi e piccini.
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A metà dicembre il nuovo orario dei treni. In arrivo altri disagi per chi viaggia
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PENDOLARI DELLA NETTUNO-ROMA SUL PIEDE DI GUERRA
Il gigante Trenitalia ha paventato il cambio
orario, come sua consuetudine, penalizzando
ancora una volta la linea Nettuno-Roma,
la FR8, che in questi anni ha ricevuto da
Legambiente più “Trofei Caronte” in assoluto
per essere la peggior tratta ferroviaria
della Regione Lazio. Nel nuovo orario,
che sarà in vigore da domenica
15 dicembre, si riscontra una
riduzione delle corse giornaliere
con l’eliminazione del treno delle
8:32 da Nettuno e di una corsa da
Roma tra le ore 20 e le 21 di sera,
a ciò si aggiunge lo spostamento
di 35 minuti in avanti dei treni
pomeridiani in partenza da
Termini. In questo modo decine di
migliaia di pendolari ritarderanno
il rientro a casa di oltre mezz’ora.
Per il Comitato Pendolari
FR8a Carrozza il nuovo orario
proposto da Trenitalia produrrà
un peggioramento del servizio
per la linea Nettuno-Roma e in
una nota scrive: “In generale,
rimanendo invariati gli orari di partenza
per Roma, il ritorno comporterà un’attesa
media in stazione di 35’ ed un rientro a casa
ritardato di quasi 3/4 d’ora, considerando gli
strutturali ritardi, in media tra i 10’ e 30’,
ma con punte fino a 80’! Oltretutto non si è
tenuto conto degli orari scolastici: i ragazzi
di Anzio e Nettuno saranno costretti col
nuovo orario ad attendere un’ora il primo
treno utile. C’è poi da sottolineare il fatto che
il ritardo di 35’ della partenza del 15:07 da
Termini comporta che i genitori pendolari
che devono riprendere i bimbi a scuola non
arriveranno più in tempo alla chiusura
(16:00)”.
Il Comitato Pendolari FR8a Carrozza inoltre
spiega come: “La traslazione in avanti
del treno delle 17:07 e l’eliminazione dello
shuttle a servizio del Formia delle 17:25,
convoglierà sul 17:42 due gruppi di utenze,
non basteranno 10 carrozze (si è fortunati
se si arriva a 7 carrozze). Inoltre, da 22
treni per Roma e 22 da Roma, ne restano
21 per Roma e 21 da Roma. Abbiamo perso
2 treni e arriviamo a casa più tardi, con
sovraffollamenti garantiti sui treni regionali
per Napoli, per Formia, per Minturno e
ovviamente per Nettuno”.
Che dire, dopo aver “perso” la battaglia
legale avviata con la class-action, dopo
esser stati “condannati” a
pagare le spese processuali
ammontanti a €. 1.747,50, i
pendolari della FR8 dovranno,
forse, ingoiare un altro boccone
amaro: viaggiare sempre più
compressi su carrozze fredde
d’inverno e bollenti d’estate,
puzzolenti, sporche, con bagni
al 90% fuori uso. Sembra quasi
che ci si diverta a far viaggiare le
persone in un modo nemmeno
concepibile per le bestie, che,
a quanto pare, sono molto più
tutelate degli esseri umani.
Forse il Pendolare non è un
essere umano?
Forse 488,10 euro annui
di abbonamento non sono sufficienti
come obolo per questo disumano
traghettamento? Di sicuro c’è che l’articolo
16 della nostra Costituzione, riguardante il
diritto alla mobilità, è sempre più calpestato
dalle necessità di profitto di Trenitalia.
Un Pendolare
Francesco Scalcione
“Class Action”, che bella parola.
Ma cosa significa?
“Con il termine “class-action” (azione
di classe) si intendono genericamente
quei meccanismi processuali idonei
ad ottenere, in un unico processo,il
risarcimento del danno subito da un
gruppo di cittadini a causa dell’illecito
seriale prodotto da un soggetto
professionale”, come avrebbe tuonato il
mio insegnante di diritto. Dal 1° gennaio
2010 è possibile ricorrere alla “class
action” (articolo 140-bis del Codice
del consumo), per rendere giustizia ai
cittadini in tutte quelle situazioni nelle
quali si controverte per importi di valore
contenuto e dunque, generalmente, si
tende a rinunciare alla difesa dei propri
diritti. Il Comitato Pendolari della
linea Fr8, Roma–Nettuno ha così deciso
di ricorrervi, ma il Tribunale di Roma
ha respinto la domanda dei pendolari.
L’ordinanza del Tribunale, si legge in
una nota sul sito Trenitalia, ha giudicato
inammissibili tutte le istanze avanzate
dai pendolari, non giudicando «diritti
individuali omogenei, tutelabili attraverso
l’azione di classe» quelli espressi dai
passeggeri che hanno promosso l’azione.
Per il Tribunale di Roma sono
“inammissibili” anche la richiesta di
“risarcimento del danno non patrimoniale”
e quella di “adeguare il livello di servizio
offerto agli standard previsti dal contratto
di servizio” (questione che, secondo
l’ordinanza, “esula dal perimetro della
class-action”). Per quanto concerne
il presunto danno patrimoniale, che
l’ordinanza ha confermato essere
limitato, eventualmente, al solo
risarcimento del prezzo del biglietto
– aggiungono le Fs – “il Tribunale ha
dichiarato inammissibile la richiesta
non giudicando “diritti individuali
omogenei, tutelabili attraverso l’azione di
classe” quelli espressi dai pendolari che
hanno promosso l’azione. Ordinanza poi
confermata anche in appello. Ed intanto
i pendolari viaggiano sempre peggio, su
carrozze vetuste, puzzolenti, non sicure.
Ma, come scrisse Luigi Pirandello, “Così
è se vi pare”, questa è l’Italia, che vi
piaccia o no.
Francesco Scalcione
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LA FIN-CISL CHIEDE PROGETTI SPERIMENTALI PER I FONDI DEL FEP
NUOVE OPPORTUNITÁ
PER LE COOPERATIVE DEI PESCATORI
La FIN-Cisl ha aperto in Piazza Pia ad
Anzio un ufficio dedicato ai marittimi.
Dalla richiesta delle pensioni alla cassa
integrazione, dalla rottamazione alla ricerca
di fondi per l’ammodernamento delle
imbarcazioni e molto altro viene trattato
dall’operatrice di zona, già esperta del
campo e supportata da una vasta rete di
collaboratori. La novità più interessante per
il settore pesca è il suggerimento e lo stimolo
alla creazione di progetti sperimentali
da proporre alle commissioni europee di
Bruxelles in modo da non perdere le ultime
possibilità di accedere a fondi destinati alla
tutela ecologica e la difesa del patrimonio
marino. L ‘iniziativa della FIN-Cisl sta
avendo successo in varie località marittime
d’Italia, ultima tra tutte la zona del Circeo
e Sabaudia in cui il FEP (Fondo Europeo
Pesca) per la regione Lazio ha aperto un
bando di concorso che stanzia 900 mila euro
per progetti di tutela e di sviluppo della flora
e della fauna acquatiche. I progetti finanziati
riguardano la tutela dell’anguilla in ambienti
acquatici che ricadono nella provincia di
Latina, la protezione e la valorizzazione
della fascia costiera del comune di San Felice
Circeo e il miglioramento del lago salmastro
di Sabaudia.
Martina Curci, promotrice dell’iniziativa ad
Anzio, sostiene che nel nostro territorio molti
dei fondi disponibili sono tornati indietro,
con il disappunto delle commissioni europee,
per mancanza organizzativa e conoscitiva dei
canali giusti per interagire con il FEP. Oggi
si affaccia un’opportunità concreta anche
se i fondi disponibili rispetto al passato
sono limitati. Ad un primo approccio con i
presidenti delle cooperative di pesca della
zona, il riscontro e la disponibilità appaiono
positivi. Roberto Palomba, presidente e
astatore della “Fanciulla d’Anzio”, lancia
l’allarme per la prima urgenza: “la flotta
peschereccia vive un profondo disagio per i
costi eccessivi delle aziende,la diminuzione
progressiva del pescato, ma anche per
l’insabbiamento del canale del porto che
oggi, ad esempio, con un po’ di mare mosso
la metà delle barche non possono uscire in
pesca per non rischiare di essere travolti dai
frangenti delle onde.”
Aldo Gualerni, della piccola pesca, chiede
il fermo biologico sotto forma di cassa
integrazione anche per le imbarcazioni
più piccole che spesso vivono mesi interi
senza poter lavorare a causa del maltempo
invernale o della mucillagine estiva. Molte
le idee che verranno vagliate nei primi
incontri per essere presentate a Bruxelles,
dalle proposte di riserve di pesca associate a
bonifiche dei fondali oppure esperimenti di
ripopolamento di specie ittiche.
Alessandro Tinarelli
Il Pd boccia il documento. “Pochi investimenti alla cultura e zero al turismo”
DUBBI DEL PD SUL BILANCIO DI PREVISIONE
Il comune di Anzio approva il bilancio di
previsione 2013 con il voto favorevole della
maggioranza di centrodestra, ma incassa
un secco no dal Pd. Il Partito Democratico,
nella seduta consiliare del 18 novembre, al
momento della discussione ha fatto sentire
tutto il suo dissenso sulle cifre e sulle varie
voci che lo compongono indicando i motivi
del suo voto contrario. Il primo a prendere
la parola è stato il capogruppo del Pd,
Andrea Mingiacchi, che pur non volendo
entrare nello specifico tecnico delle voci, ha
voluto fare delle considerazioni in merito:
“Di certo - ha esordito - quello che si legge
nel Bilancio di Previsione è che ci troviamo
davanti ad una città che dorme, una città
morta. Non voglio drammatizzare, ma nel
bilancio ci dovrebbe essere dell’azione, si
dovrebbe scoprire, leggendo quei numeri,
una città coraggiosa che ha fatto delle
scelte, che ha deciso di affrontare delle
problematiche anche in un momento
di crisi, ma quando si vedono le voci
degli investimenti queste sono sempre
piccole, troppo piccole. Alla voce cultura
gli investimenti per il 2013 sono solo 47
mila euro, peraltro già spesi e finiti, che
diverranno 75.200 l’anno prossimo e nel
2015 di 5.200. La voce turismo ha un
periodico zero! Ossia investimenti nei
prossimi anni: zero! Mentre se andiamo alla
voce gestione del territorio e dell’ambiente,
che indubbiamente va considerata per una
crescita dal punto di vista eco-sostenibile
della città, importante e fondamentale,
leggiamo che per gli investimenti abbiamo
350 mila euro nel 2013 e 2014, per scendere
a 75 mila nel 2015, forse perché si spera di
rientrare di qualcosa”.
Il capogruppo PD ha voluto precisare
che i tre esempi sono stati presi a caso, si
potevano scegliere anche altre voci, per
mostrare la situazione di arretratezza o di
miopia di Anzio su certi temi. La città deve
trovare il coraggio di investire di più su
cultura e turismo, due volani fondamentali
per rilanciare Anzio e aiutarla ad uscire
dalla crisi. “Occorre creare del movimento
– sottolinea Mingiacchi - aprire quei
varchi per far ripartire la ripresa, per
creare sviluppo, ma come lo possiamo
fare se non si investe sui capitoli giusti?
Abbiamo una città che potrebbe essere
valorizzata tantissimo, il turismo potrebbe
essere una fonte di guadagno, di entrata
importantissima. Ma non abbiamo un
Centro Congresso, un teatro, un luogo
dove tenere delle Fiere, delle strutture
che possano accogliere manifestazioni
di un certo tipo di interesse che possano
diventare di sviluppo per la città”. E sulla
questione cultura e valorizzazione dei beni
culturali Mingiacchi ha infine sottolineato
l’impegno preso dall’amministrazione con
i cittadini sul progetto di riqualificazione
e la valorizzazione del territorio, con dei
percorsi culturali e artistici importanti per
la città, come la rivalutazione delle Grotte di
Nerone. “Sembrava – conclude Mingiacchi
- che finalmente si stesse prendendo la
strada giusta, che si stesse realizzando non
solo uno sforzo cognitivo, programmatico
e progettuale, ma anche pratico. Secondo
me le somme per realizzare le promesse
fatte ai cittadini dovrebbero essere
comprese all’interno dei 75.200 euro
degli investimenti, ma credo proprio che
anche stavolta sarà una promessa che
l’Amministrazione difficilmente potrà
mantenere”.
Maurizio D’Eramo
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Da bisogno sociale e diritto ad arma di ricatto
FAME DI LAVORO: COME SAZIARLA
Caro lettore, a un mese di distanza è
nuovamente richiesta la tua gentile
attenzione. Chi scrive è colui che nello scorso
numero di Anzio-Space ti ha rammentato
come la disoccupazione in Italia e sul nostro
territorio sia la radice dell’attuale degrado
sociale e politico che abbiamo visto all’opera
in modo chiaro anche alle ultime elezioni
locali. La tua reazione infastidita per trovarti
di fronte alle solite denunce che cadono
nel vuoto è comprensibile e perciò con
questo secondo articolo sul tema, chi scrive
vorrebbe proporti alcune possibili soluzioni,
ricordandoti che se nessuno che ha il potere
di farlo le porta avanti, è perché non ne ha la
volontà politica.
L’attuale crisi economica non è figlia
della scarsità di ricchezza sociale, ma è
figlia dei processi di privatizzazione e
deregolamentazione
finanziaria
degli
ultimi trent’anni che hanno prodotto
un gigantesco accumulo di ricchezza in
pochissime mani e un aumento esponenziale
del numero di cittadini impoveriti o sulla
via di un progressivo impoverimento. La
disoccupazione aumenta perché i bassi salari
non permettono il consumo delle merci
prodotte così che le aziende licenziano,
chiudono o delocalizzano. La ricchezza c’è,
ma è distribuita in maniera diseguale.
Per poter riavviare l’economia va ridistribuita
la ricchezza: vanno colpiti i grandi patrimoni
oltre i 700mila euro, che in Italia interessano
il 10% della popolazione, e l’evasione fiscale
che in Italia tocca i 120.000.000.000 di
euro l’anno. Come? Con la leva fiscale. Per
fare cosa? Per avviare un piano pubblico di
investimenti in termini di nazionalizzazione
di grandi aziende, telecomunicazioni e
banche in modo da tornare a una sana
programmazione economica, quella che
rese l’Italia un paese moderno fra gli anni
‘50 e ‘60. Quale volano di occupazione
per milioni di cittadini sarebbe, quante
aziende riaprirebbero perché finalmente
in giro circolerebbero nuovamente i soldi
per permettere ai lavoratori di acquistare
le loro merci! Se il governo non lo fa - e
nessun governo l’ha fatto da 20 anni a
questa parte anzi ha fatto il contrario - è
perché evidentemente rappresenta quel
10% di popolazione e quegli evasori, non la
maggioranza dei cittadini.
Ciò che è scarso in realtà non è il patrimonio
di ricchezza sociale ma l’insieme dei processi
biologici e fisici che noi chiamiamo ambiente
e territorio. La smodata ricerca del profitto
ha portato ad uno sviluppo dissennato
che privilegiando la speculazione a breve
ha creato dissesti ambientali enormi: le
catastrofiche alluvioni in Sardegna e
Calabria degli ultimi giorni testimoniano
questo sperpero di territorio che in nome
degli interessi dell’edilizia, della malavita e
delle politica al suo servizio ha devastato
intere regioni e causato la morte di persone
innocenti. Il lavoro da creare non è quello
delle grandi opere come la Tav, la Turbogas, il
ponte sullo Stretto o il mega porto faraonico
promesso dal centro destra anziate e mai
realizzabile, ma quello ottenibile grazie a un
piano di recupero ambientale e idrogeologico
che vedrebbe l’assunzione di centinaia di
migliaia di giardinieri, ingegneri, botanici,
geologi, muratori, falegnami per rimboschire
colline, ripristinare argini, mantenere edifici,
progettare canali ecc. In parlamento oggi
c’è qualcuno che la pensa in questo modo?
Direi di no, a parte qualche eccezione che
al momento non incide in particolar modo
sullo scenario politico.
Ma i soldi, dove si trovano i soldi? Dirà
qualcuno. I soldi ci sono, basterebbe dirottare
le risorse per gli F35 su questi obiettivi,
spostarvi le risorse per la Tav, eliminare i
veri sprechi della sanità non i posti letto, e
così via. Ma l’Europa cosa direbbe l’Europa?
L’Europa andrebbe ammonita di modificare i
suoi trattati pena una sua fine ignominiosa, e
l’Italia ha il peso economico per imporre ciò,
ma in Italia c’è un governo così autorevole e
rappresentativo in grado di farlo? Neanche
per sogno! E allora di che stiamo parlando…
Su questi temi chi scrive propone la lettura
dei seguenti volumi: V. Giacchè, Titanic
Europa, Aliberti editore, euro 14,00; Id.
Anschluss. La riunificazione della Germania
e il futuro dell’Europa, Aliberti editore, euro
19,00; P. Ferrero Pigs. La crisi spiegata a tutti,
Derive Approdi, euro 12,00; E. Brancaccio,
M. Passerella, L’austerità è di destra e sta
distruggendo l’Europa, Il Saggiatore, euro
13,00. D. Moro, Club Bilderberg, Aliberti
editore, euro 14,00.
Umberto Spallotta
dicembre 2013 _ n.59
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Space - Città
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
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La Neroniana Rugby gioca contro i Bisonti Rugby, la squadra del carcere di Frosinone
DOMENICA ALL’INSEGNA
DELLA LEALTÀ SPORTIVA
IL RUGBY CONQUISTA I DETENUTI
Maurizio D’Eramo
Una domenica all’insegna del valore sportivo
e sociale. Protagonisti di una giornata unica
sono stati la Neroniana Rugby Anzio e la
formazione dei Bisonti Rugby, composta dai
detenuti del carcere di massima sicurezza di
Frosinone, che si sono incontrati sul campo
da gioco nel girone laziale del campionato di
Serie C di rugby. Le due formazioni si sono
sfidate sul terreno della casa circondariale
di Frosinone, dando vita ad una giornata di
vero sport e ad una partita diversa dalle altre
sia nel clima sia nella location: non c’erano
infatti spettatori ai bordi del campo, ma
detenuti che dalle celle facevano il tifo per i
loro compagni. Particolare anche la location,
un campo circondato dalle alte mura del
carcere, con tanto di garitte ai quattro angoli,
realizzato in quella che era la gigantesca area
comune dove i detenuti trascorrevano la
cosiddetta ‘ora d’aria’. A riprendere l’evento
le telecamere del programma Uno mattina
di Rai Uno.
La partita si è aperta con un minuto di
raccoglimento, voluto dalla Federazione
Rugby Italiana su tutti i campi da gioco,
per sensibilizzare l’opinione pubblica sul
tema della violenza contro le donne. A
tal riguardo i giocatori di ‘casa’ sono scesi
in campo con un nastro rosa al braccio,
coinvolgendo poi anche quelli di Anzio
per girare uno spot promozionale a favore
dell’Associazione ‘Zonta International’
contro il femminicidio. A suggellare una
giornata di grande sport e valore sociale, lo
spirito di fair-play mai visto in molti altri
campi di gioco. Tanto per fare un esempio
a fine gara tutti i detenuti (ricordiamo
che sono tutti dei 416 bis, condannati
per reati di tipo associativo come mafia o
traffico di droga) sono andati dai giocatori
della Neroniana non solo a stringerne le
mani, ma anche per ringraziarli di aver
giocato con loro. Per sancire ancor di più
la cordialità dell’intera giornata, il coach
della Neroniana, Michele Cuttitta, ha
omaggiato il Presidente dei Bisonti Rugby
Frosinone, Germana De Angelis, di una
maglia ufficiale della nazionale Scozzese
del ‘Sei Nazioni’. A proposito… il risultato
ha visto la vittoria per 22 a 12 dei Bisonti,
ma questo era solo sport.
Maurizio D’Eramo
Germana De Angelis è il presidente della
squadra Bisonti Rugby Frosinone, nonché
presidente dell’Associazione “Gruppo Idee”.
Una donna che crede fortemente nel valore
dello sport e da anni lavora duramente per
reinserire i detenuti nel tessuto sociale.
Com’è arrivato il rugby nel carcere di
Frosinone?
“È da molto tempo che la mia associazione ‘Gruppo Idee’ promuove tutta una serie
di iniziative all’interno dei carceri laziali,
atte al recupero dei detenuti nel tessuto
sociale, con dei progetti che impongano
dei cambiamenti di vita a persone abituate a vivere nella negazione dei diritti nei
confronti degli altri e nel mancato rispetto
di norme di vita e di legge. Abbiamo pensato che insegnare il rugby potesse fare al
caso nostro. Quando abbiamo parlato di
questo progetto alla direttrice del carcere,
dottoressa Pesante, abbiamo ricevuto subito il suo assenso, per cui ci siamo adoperati nel realizzarlo, anche se con un po’ di
scetticismo… Invece è stato davvero bellissimo vedere la risposta piena d’entusiasmo dei ragazzi e come hanno fatto propri
tutti gli insegnamenti di questo sport: il
pieno rispetto delle regole, dell’avversario,
dell’arbitro e anche lo spirito di squadra
rispetto al singolo”.
Ma da lì a passare ad un campionato di
serie C, ce ne vuole.
“Lo scorso anno abbiamo fatto delle partitelle dimostrative e visto che la squadra
giocava bene e tutto sommato c’era lo spirito giusto, abbiamo cercato di fare il ‘salto’, chiedendo alla Federazione l’affiliazione della società. Devo dire che la FIR ha
preso a ben volere il progetto, mandandoci degli allenatori federali che ci hanno
dato e ci danno un grande aiuto. Poi come
vedete, c’è un clima cordiale, non ci sono
guardie in campo perché i ragazzi sanno
bene che sono sotto gli obiettivi di tutti.
Loro sono una scommessa che da questo
carcere può estendersi ad altri, ma sanno
anche che se dovesse succedere qualcosa di
sgradito, la Federazione li radierebbe e i
bel ‘giocattolo’ si spezzerebbe subito”.
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Prossimamente al cinema Astoria un cortometraggio sulla città neroniana
ANZIO DALL’ANTICO AL MODERNO
Nato dall’idea del regista romano Renzo Volpini, il cortometraggio
Anzio, dall’antico al moderno è un excursus che vede la città neroniana
protagonista dai suoi albori fino ad oggi, attraverso un intreccio
fantasioso con base storica. Attraverso una narrazione in forma di
“sogno”, Patrizio Colantuono, il protagonista, ci narrerà storie e ci
mostrerà angoli nascosti della città. Renzo Volpini tra mille difficoltà
ha impiegato circa tre anni per vedere realizzato il suo progetto. “Da
anni desideravo raccontare la storia di Anzio, completa, dalle sue
origini ai nostri giorni. Anzio è famosa per lo Sbarco, è vero, ma
le sue radici storiche e realtà moderne la rendono unica.” Renzo
si trasferisce ad Anzio già da diversi anni e decide di raccontare la
cittadina che lo ha accolto, spinto da quell’amore che molti provano
quando la conoscono. Il loro sguardo spesso vede aspetti e realtà che
neanche noi, cittadini che viviamo da sempre qui, conosciamo. Ci
ricordano quanta bellezza ci circonda, quanta ricchezza abbiamo e ci
spronano a mantenerle vive e ad averne cura.
Anzio dall’Antico al Moderno passa dalla storia romana per arrivare,
passeggiando tra le vicende delle ville cardinalizie e ricordando le
tragedie dello Sbarco, fino ai giorni nostri narrando anche di tutte
quelle realtà fatte di scuole, associazioni, persone che ogni giorno
arricchiscono, rendono viva questa meravigliosa cittadina marina. Il
regista e i suoi collaboratori, tra cui Romina e Natascia Malizia che
hanno partecipato alla sceneggiatura, desiderano esprimere tutta la
loro gratitudine a chi ha permesso la realizzazione di questo progetto, a
partire dal Sindaco di Anzio Luciano Bruschini e dall’amministrazione
comunale, che ha concesso tutti i permessi per le riprese esterne,
alla responsabile del Museo Civico Archeologico Giusi Canzoneri,
al direttore generale Franco Pusceddu, alla Soprintendenza Beni
Culturali per le riprese interne ai siti, all’Istituto scolastico Chris
Cappell e al Colonna-Gatti, che ha fornito gli abiti antichi e tutti
coloro che si sono prestati alla realizzazione, Padre Francesco della
Chiesa SS. Pio e Antonio, la Banda Musicale “Città di Anzio”, Coro
Giovanile Lavinium, l’Associazione Paulus, l’Associazione Onda
d’Arte, il Circolo Velico. Il cortometraggio, della durata di circa 70
minuti, verrà presentato dall’addetto stampa Fabrizio Pacifici della
“Eventi Roma” a diverse manifestazioni che lo faranno conoscere ad
un vasto pubblico. La data della proiezione al cinema Astoria verrà
comunicata nei prossimi giorni attraverso le locandine affisse sul
territorio.
red
Importanti riconoscimenti al Mago Ascanio, maestro dell’illusionismo e dell’arte della magia
ANZIO CAPITALE DELLA MAGIA
Una serata davvero speciale ricca di estro, eleganza, emozione,
mistero, e tanta magia. Sabato 16 novembre, nel corso della
consegna del prestigioso premio “Merlin Award” al mentalista
italiano Luca Volpe avvenuta a Lido dei Pini, presso la sede
dell’Associazione Culturale “The Unicorn – The Magic
and Mistery House”, il mago Ascanio in veste di presidente
dell’Unicorn, è stato insignito di ben due riconoscimenti. Il
primo, consegnatogli dal Presidente del club magico italiano,
dr. Gianni Loria, è stato l’attestato di riconoscimento da parte
del Club Magic Italiano che ufficializza la sede dell’Unicorn
come delegazione Italiana per la città di Anzio e nomina il
mago Ascanio Presidente. Il secondo, non meno prestigioso, è la
nomina del mago Ascanio a Presidente Italiano dell’International
Magicians Society di New York. La nomina è stata fatta
personalmente dal Chairman C.E.O. Mr. Tony Hassini il quale è
giunto espressamente dagli Stati Uniti D’A merica per consacrare
questa importante carica istituzionale al nostro concittadino. Lo
stesso Mr. Hassini, con il classico taglio del nastro ed un brindisi
augurale, ha così varato ufficialmente l’apertura della nuova ed
unica sede italiana dell’I.M.S.
L’Associazione Culturale “The Unicorn – The Magic and Mistery
House” non solo si pone come obiettivo essere un Centro di
Alta specializzazione per tutti gli aspiranti Harry Potter, ma si
pone anche l’ambizioso traguardo di formare, in maniera seria e
professionale, tutti coloro vorranno apprendere i segreti dell’A rte
della Magia e dell’Illusionismo. Una vera Scuola di Magia quindi,
ma anche un centro di aggregazione divertente e fantastico per
tutti gli appassionati dell’A rte Magica che troveranno in questa
Associazione un vero e solido punto di riferimento.
A.T.
Anzio Space
Space - Cultura
n.59 _ dicembre 2013
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Lunedì 9 dicembre la presentazione del volume alla libreria Fahrenheit di Nettuno
“I DETTI DI ANZIO”, SECONDA EDIZIONE
Riscoprire Anzio attraverso la sua tradizione popolare, i detti e i tanti
modi di dire che hanno resistito nel corso del tempo. Dopo il successo
della prima edizione, torna a grande richiesta il libro “I detti di Anzio”.
Il secondo volume, scritto sempre da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli,
raccoglie tanti nuovi proverbi popolari, ma anche filatrocche, la famosa
tombola portodanzese e un mini dizionario di parole dialettali di cui si
sta perdendo l’uso. Ad impreziosire il volume le foto d’autore di Giancarlo
Capobianco e la sceneggiatura della commedia scritta da Melissa
Regolanti dal titolo “Na matina de Portodanzio”. Il libro sarà presentato
al pubblico lunedì 9 dicembre alle ore 18 presso la libreria Fahrenheit di
Nettuno, in via Carlo Cattaneo n. 33. Alla presentazione del volume, oltre
agli autori del libro, sarà presente anche Andrea Mingiacchi, presidente
dell’Associazione Culturale 00042 editrice del testo. La pubblicazione è
stata resa possibile grazie al contributo di cittadini che hanno segnalato i
proverbi sul gruppo Facebook “Detti popolari portodanzesi”.
I detti portodanzesi si sono diffusi dal dopoguerra agli anni ottanta,
anche se non è escluso che qualcuno possa avere origini anche più
lontane ed altri ancora siano stati oggetti di “rivisitazioni”. Ad esempio
l’immigrazione dal sud Italia e il turismo romano hanno influenzato
l’idioma locale arricchendone il carnet. Per questo non è sbagliato
supporre che, insieme ai veraci portodanzesi, siano subentrati altri
modi di dire conosciuti a livello regionale e nazionale, ma talmente
ripetuti e noti ad Anzio da diventare “portodanzesi” a tutti gli effetti.
In particolare, spiegano gli autori del libro: “L’influenza del porto e
dei pescatori lascia il segno più romantico e profondo tra i detti
popolari che rilevano anche dei segreti meterologici come ad esempio
“Quanno er nero vie’ dalla montagna pija la zappa e va ‘n campagna,
ma se vie’ dalla marina lascia la zappa e va ‘n cantina”. “I detti – ha
aggiunto Mingiacchi - sono nati per esprimere concetti profondi in
modo semplice: sono la verità schietta e senza filtri del popolo, sono
l’esperienza che diventa consiglio ed è bello che siano stati raccolti in
un volume come questo, che ha visto la preziosa collaborazione dei
cittadini”. Il libro sarà acquistabile in libreria o in edicola al prezzo di
10 euro.
red
sonetto natalizio
Caro Babbo Natale, son perplesso
per dirti ciò che andrò dicendo adesso.
Io sono adulto e ti son più vicini
le lettere e i pensieri dei bambini.
Però ti chiedo se puoi intervenire
perché le guerre vadano a finire,
c’è tenta cattiveria e poco amore.
Ecco, ti vorrei chiedere un favore:
poiché pensiamo che tu sia vicino
alla capanna di Gesù Bambino
parlaGli perché ispiri le persone
ad essere più sagge e ancor più buone.
Spero che questo appello personale
auspicio sia, per dire Buon Natale.
f.a.
dicembre 2013 _ n.59
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Silvia Capasso
cantante e rivelazione al grande pubblico televisivo nel
format RAI “The Voice of Italy”
DOMANDA:
Cosa cambia di fatto nella vita quotidiana
di provincia (rapporti con le persone del
luogo, situazioni lavorative, valori da
condividere) per una cantante che, come
te, in provincia ancora vive dopo aver
partecipato ad un talent scout televisivo
di successo e aver raggiunto
livelli
professionali che probabilmente cercava da
una vita?
Di fatto la mia vita quotidiana non ha
cambiato il rapporto con le persone. Mi fa
molto piacere che mi riconoscano e che mi
facciano moltissimi complimenti ancora
adesso, ma per il resto non ci sono stati
grandi cambiamenti. Il lavoro è sicuramente
diverso, ed è più importante anche in vista
del mio concerto il 28 dicembre a Stazione
Birra (un noto locale di Roma). I valori che
condivido sono valori che ho da sempre,
come l’umiltà di sapere che questo lavoro
non è affatto facile.
Diciamo che sono trasparente e già dal
programma si sarà capito che sono molto
semplice e non ho grilli per la testa. Mi
piace stare con i piedi per terra e non
perdere il contatto con la mia famiglia e
con le persone che amo. Arrivare al cuore
di tutte le persone che credono in me o che
vedono in me un esempio, è sempre stato il
mio sogno. Cos’altro è cambiato?
Diventare un personaggio pubblico è
sicuramente impegnativo, è come se avessi
dei doveri nei confronti di chi crede in
me e di chi mi ascolta. La cosa di cui sono
molto contenta è quella di aver fatto un
percorso davvero sincero, di aver costruito
dei rapporti che spero durino nel tempo.
Ho conosciuto persone che si sono rivelate
ingiuste, persone di cui mi fidavo. Credo
di aver capito che la vita è anche questo
ma digerirlo è la cosa che mi rimane più
difficile. Spero di imparare dagli errori
degli altri e spero che tutto questo possa
rendermi solo più forte. Il mondo della
musica è spietato e se non sai affrontarlo o
se non hai accanto le persone più giuste per
te, ti porta giù.
Io cerco di fare del mio meglio. Per la
musica sono pronta a donare tutta me
stessa senza freni ma con estrema sincerità,
e vorrei essere trattata con lo stesso rispetto
che io so di dare.
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/Associazioni
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n.59 _ dicembre 2013
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Torneo amatoriale di Slow Pitch (SPN) competition
GLI SCALDAPANCHINA PRIMI IN CLASSIFICA
Sono arrivati alla vetta della classifica, i ragazzi degli ScaldaPanchina,
nel torneo amatoriale di Slow Pitch (SPN) competition. Dopo
l’ultima doppietta contro gli Indians Nettunia, con il punteggio di
6-0 in gara 1 e 6-2 in gara 2, si classificano primi. Si lasciano dietro
i Lions e gli American Shape, rispettivamente al secondo e terzo
posto, dove, scontrandosi in una partita di alto livello, i Lions sono
riusciti nel sorpasso. Ora i primi dai secondi sono separati da una
sola gara. Causa maltempo la sesta giornata non si è potuta giocare
ed è slittata a due settimane di distanza; si disputerà, infatti, prima
la settima giornata, dove gli ScaldaPanchina giocheranno contro
gli Stefano7, e durante la sesta (ormai settima) giornata si disputerà
la partita contro le due grandi: ScaldaPanchina contro Lions.
Come piacevole sorpresa è arrivata anche la prima vittoria dei Red
Foxes, squadra proveniente da Roma. Mentre gli ScaldaPanchina
dovranno difendere il primato, gli American Shape si difenderanno
al meglio contro gli Stefano7, posizionati subito sotto, al quarto
posto; i Red Foxes si spera possano dare continuità alle loro vincite,
pur avendo “il riposo” durante questa giornata. Per il maltempo
degli ultimi giorni, il calendario del torneo ha subito alcune
modifiche. Nel primo calendario le finali regolar season si sarebbero
disputate nelle giornate del 7-8/12/2013; con le modifiche le finali
si giocheranno nelle giornate del 14-15/12/2013. Lo stesso vale per
il raggruppamento accesso semifinali: con le modifiche apportate,
si giocherà nelle giornate del 11-12/01/2014. Gli orari sono rimasti
invariati. Invariato è rimasto anche il calendario del mini-torneo
di Natale con l’organizzazione dell’associazione Stefano7, che si
svolgerà nelle giornate del 21-22/12/2013. Slittano di una settimana
anche le giornate dedicate alle semifinali, sia del raggruppamento
“A” sia del raggruppamento “B”, rispettivamente nelle giornate del
19/01/2014 per il primo gruppo, e il 26/01/2014 per il secondo.
Le finali, infine, si giocheranno nella giornata del 01/02/2014
per decidere il 5° e 6° posto, e nella giornata del 02/02/2014 per
decidere alle ore 10:00 il 3° e 4° posto, alle ore 14:30 il 1° e 2° posto.
La premiazione avverrà nella stessa giornata alle ore 16:30. Non
aspettiamo altro ragazzi, fateci vivere forti emozioni!
Melania Maranesi
Il 14 dicembre dalle 9.30 alle 12 un’occasione per conoscere le attività della scuola
OPEN DAY ALL’ISTIUTO COMPRENSIVO DI ANZIO I
Si avvicina il periodo delle iscrizioni e nell’ottica della
compartecipazione educativa tra scuola e famiglia nella
formazione dell’alunno, si rende necessario informare e rendere
più trasparente possibile le attività che vengono messe in atto.
È importante che in questo delicato momento di crescita degli
alunni, il “passaggio” da un ordine di scuola all’altro avvenga
nella maniera più serena e positiva possibile. A tal fine nel
nostro Istituto sono iniziate le attività di continuità verticale e di
orientamento che proseguiranno fino al mese di maggio.
Come ogni anno, l’Istituto Comprensivo Anzio I, di Via
Ambrosini 1, apre le porte alle famiglie per l’OPEN DAY dei tre
ordini di scuola. L’iniziativa si svolgerà nella giornata di sabato
14 dicembre dalle ore 9:30 alle ore 12:00. Tutti gli alunni saranno
impegnati in diverse attività di studio e di laboratorio. I ragazzi
più grandi accoglieranno i genitori e li accompagneranno in
una visita dell’intero Istituto. Sarà possibile inoltre partecipare
al mercatino organizzato in occasione del Natale dove saranno
esposti i manufatti degli alunni creati per l’o ccasione. Alla fine
della visita tutti i genitori saranno ricevuti dal Dirigente e dalle
insegnanti che presenteranno il loro piano di studio formativo.
red
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LA RICETTA DEL MESE
Bocconcini di maiale
con melograno
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Lo sapevi che…
- Quando preparate il risotto, è essenziale tostare il riso: in questo
modo i chicchi assorbono il brodo più lentamente, rimanendo
compatti e integri.
- La sfoglia di pasta congelata non si può ricongelare, come pure
quella fresca stesa, che in freezer perde fragranza. In compenso, gli
impasti freschi possono essere riposti in freezer già stesi nella teglia,
pronti per essere infornati.
- Tra i metodi possibili per non fare annerire i carciofi il più classico
è probabilmente quello che impiega il limone. Il succo o lo stesso
agrume tagliato e spremuto aggiunti all’acqua di ammollo, limita
l’ossidazione dell’ortaggio e quindi il suo inscurimento. In alternativa,
potete impiegare un po’ di farina (da mescolare all’acqua) o, più
curioso, un po’ di zucchero. Infine è valido anche l’uso del prezzemolo.
Ingredienti x una persona
- 120 g di bistecca disossata di maiale tagliata a pezzi
- 1 tazzina di succo melograno e qualche grano da tenere a parte
- 1 piccola carota tritata finemente
- 1 scalogno tritato finemente
- 1 cucchiaino di zucchero
- olio q.b.
- sale e pepe
- farina q.b.
PrOCEDIMENTO
Mettete l’olio in una casseruola con la carota e lo scalogno
tritati e fate appassire il tutto per qualche minuto (se necessario
aggiungere un cucchiaio d’acqua). Aggiungete i bocconcini di
maiale infarinati e fateli rosolare bene su tutti i lati. Aggiungete
il succo di melograno, lo zucchero e portate a cottura a fuoco
lento. Salate e pepate e servire i bocconcini ben caldi con i grani di
melograno per guarnire.
Buon appetito!
Elisabetta Civitan
- L’aceto è in grado di sciogliere molecole molto diverse tra loro e
per questo è considerato un ottimo detergente. Mescolato al sale da
cucina, fa brillare come nuove le pentole.
- Se desiderate eliminare tracce di bevande e alimenti da un recipiente
di vetro senza impiegare sostanze tossiche, preparate una miscela di
aceto e foglie di tè e versatela nel contenitore. Chiudetelo e scuotetelo,
finché ogni alone scompare. Sciacquate.
- Quando pulite i funghi, evitate di immergerli in acqua perché non si
gonfino di liquido, a meno che non sospettiate la presenza di parassiti.
In tal caso, usate l’aceto.
- Quando sfumate una preparazione di vino, cioè quando aggiungete
in cottura dell’alcol, lasciatelo evaporare prima di aggiungere
altri liquidi. In questo modo, eviterete che il piatto presenti poi un
retrogusto amarognolo. Se non avete il tempo necessario per fare
asciugare il vino, infiammatelo, ossia avvicinatevi la fiamma di un
fiammifero e inclinate la padella verso il fornello.
EC
Carboidrati serali contro l’insonnia e il sovrappeso
Condannati da molti per essere i nutrienti più pericolosi durante
le ore serali, i carboidrati non sono poi così peccaminosi come
si crede, riservando inoltre preziose caratteristiche finora
sottovalutate.
La regola del “No carboidrati dopo le 17” sembra ormai aver messo
le radici nella testa di molti salutisti incalliti, attenti più alle mode
alimentari che ad una vera comprensione della fisiologia della
nutrizione. Se il problema sono i chili in surplus, siate consapevoli
che non c’è nessuna regola magica che correla la rinuncia di tali
nutrienti nelle ore serali ad un improvviso calo ponderale. L’unica
cosa che perderete sarà il sorriso, mentre i chili ragionevolmente
(senza un taglio delle calorie) rimarranno dove li avete lasciati.
L’invito è quello di prevenire il senso di frustrazione postprivazione, cominciando piuttosto a fare attenzione al tipo
di scelte da fare. Scegliendo fonti di carboidrati non raffinati
(integrali) ragionevolmente raggiungerete più obiettivi: avrete un
(seppur modesto) risparmio calorico complessivo e riuscirete ad
assicurarvi un corretto apporto di fibre che vi farà sentire più sazi
più a lungo, evitando di ingurgitare porzioni super. Con i cereali
integrali, inoltre, riuscirete a prevenire l’eccessiva stimolazione
dell’insulina, poiché l’innalzamento della glicemia in seguito a tali
fonti di carboidrati è sicuramente più modesto di quello provocato
dai loro “compagni raffinati”. Il vostro pancreas vi ringrazierà e
con lui anche il vostro umore!
È stato inoltre dimostrato che i carboidrati la sera esplicano una
funzione rilassante che aiuta a conciliare il sonno: basti pensare al
biberon di latte (un formidabile mix di carboidrati e proteine) dei
bambini prima di andare a letto. Tali nutrienti infatti sembrerebbero
facilitare l’uptake da parte del cervello di un importante
amminoacido, il triptofano che, convertito in serotonina, svolge un
fondamentale ruolo regolatore del ciclo sonno-veglia.
Altri studi addirittura hanno provato che i consumatori di
carboidrati durante il pasto serale presentavano livelli di leptina
(ormone responsabile del senso di sazietà) più alti rispetto a coloro
che li ingerivano a pranzo. Lo stesso fenomeno si era registrato
tramite uno studio effettuato su musulmani durante il periodo
del Ramadan, che prevede il digiuno durante il giorno e pasto
glucidico alla sera. Bene. Siete ancora convinti che i carboidrati la
sera non facciano al caso vostro?
Dott.ssa Anna D’Angiolella, Biologa nutrizionista
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Anzio e Nettuno unite contro la violenza sulle donne
UNA GIORNATA DI FESTA CONTRO LA
VIOLENZA DIMENTICATA
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne si è svolta
sul nostro territorio con una serie di manifestazioni che hanno
raggiunto il clou con la performance ‘Scarpe rosse’ realizzata sul
lungomare Matteotti a Nettuno, il 25 novembre scorso. Promossa
dalle associazioni Alzaia, Centro donna Lilith, Legambiente, Circolo
le rondini, tutte riconducibili al progetto ‘Luciana – Centro di
osservazione, indirizzo e inclusione sociale per il contrasto
della violenza di genere’, la manifestazione si è protratta per l’intera
settimana dal 23 al 30 novembre, con una serie di appuntamenti che
hanno visto la proiezione di film, seminari, letture di documenti e
performance teatrali, tutte inerenti alle drammatiche condizioni di
cui sono vittime alcune donne.
Anima dell’intera manifestazione sono stati i ragazzi delle scuole
superiori di Anzio e Nettuno, dalla ‘Emanuela Loi’ all’istituto tecnico
‘Trafelli’, dall’alberghiero, al ‘Colonna-Gatti’, che hanno abbracciato il
progetto e hanno presentato una serie di lavori e di attività sia all’interno
delle rispettive scuole che nella Sala Consiliare di Nettuno, con i ragazzi
del ‘Trafelli’ che hanno addirittura composto un rap sul tema.
Dopo la mattinata passata al Comune, la cerimonia si è spostata
all’aperto, dove sul lungomare di Nettuno si è tenuta la performance
‘Scarpe rosse’, silenziosa protesta che ricorda le donne scomparse,
uccise o rapite e mai tornate a casa, seguendo l’esempio dell’artista
messicana Elina Chauvet che per prima, nel 2009 raccolse 33 paia di
scarpe sulla piazza centrale di Ciudad Juarez. Una denuncia che ha
fatto della sua semplicità un grande successo mediatico, tanto che nel
giro di pochi anni ‘zapatos rojos’ è diventato l’emblema della lotta ai
maltrattamenti e alle violenze sulle donne. Anche questa volta sono
state tante le persone che hanno aggiunto decine e decine di scarpe a
quelle deposte dalle organizzatrici, testimoniando in questo modo la
loro vicinanza; ce n’erano così tante che alla fine si è deciso di usarle
per comporre a terra la cosiddetta ‘spirale di violenza’, ossia il disegno
di ciò che accade a una donna quando vive una situazione violenta. La
manifestazione del 25 novembre si è protratta fino a tarda sera con la
consegna, nei gazebo aperti dalle varie associazioni, sia di materiale
illustrativo che di questionari per poter monitorare il fenomeno della
violenza sulle donne nel nostro territorio.
Maurizio D’Eramo
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PUNTI DI VISTA AL FEMMINILE
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IL LUOGO-LAVORO
PARTE TERZA: LA DOMANDA
La mia giornata inizia sempre con una domanda. La stessa ogni
mattina. Tutte le mattine. Mi ronza in testa, sotto i piedi, tra i capelli,
a volte, troppe volte, tra le dita. Qualunque tentativo di truccarla,
tramortirla, stordirla, seppellirla si trasforma in un moto pletorico
e patetico. Aggiungerei seccante, scocciante, stancante, fiaccante e
alla fine mi sento peggio di peggiore. Mi alzo. Scruto il mondo. Le
ambizioni. Le Pallide speranze. Lontane. I meschini dubbi. Vicini. Mi
siedo. In cucina. Lo sguardo tondo. Il cibo generoso apparecchiato sul
tavolo agghindato, adorno di tazze cucchiaini mandorle e biscottate,
miele e tè. Verde. L’odore giallo del limone, capriccioso e assente,
nasconde tra i cassetti scompigliati ‘il profumo che dilaga’. A nulla
valgono i sapienti gesti e i preordinati intenti del mio fare mattutino.
Difficile trovarlo. Silenzio stampa. L’unico rumore possibile, mi ronza
in testa, sotto i piedi, tra i capelli. Un pensiero lungo. Una domanda
breve, corta, storta, contorta. La stessa ogni mattina. Tutte le mattine
si consuma esposta all’obbedienza. I vestiti pronti. Monocolore
e monocorde come la domanda. Ogni mattina. Gli stessi tutte le
mattine. E’ faticoso misurarsi con l’imponderabile e abbandonarsi
allo sfacimento senza perdere di vista il dovere e il suo senso. Quello
che mi fa uscire di casa ogni mattina. Tutte le mattine quando la luce
generosa è alta e abbacinante. Il senso che mi fa sopportare gli uomini
di cattiva volontà rumorosi, affetti da malattie dell’educazione. Uomini
che trascinano, forti ed innocenti, il cervello da un luogo comune ad
un idiozia condivisa. Effetto ignorante, sgangherato senza pienezza
senza vuotezza. Ma la domanda. La mia, quella che mi ronza in testa.
Tutte le mattine. La stessa ogni mattina. Sempre. La domanda che
indaga ‘il punto morto del mondo’, ‘l’anello che non tiene’. Che scruta.
Osserva. Blatera tra i privilegi elargiti a pagamento. Spregiudicati e
dissennati che non contano gli effetti, gli affetti, il lutto, la perdita e
l’assenza. Affetti senza prezzo. Lutti senza sconto. Che ci hanno reso
poveri mentre la domanda e il suo senso parlano di condotte illecite,
abusi e malversazioni. Spostamenti e trasgressioni. Chiariscono una
pedagogia assente. Il dovere [ e il suo senso] al quale mi sono educata
con il tempo e nel tempo. In silenzio e senza esempi. E’ il senso e il suo
dovere che mi regalano consensi. Ogni giorno. Tutti i giorni. Pensieri
lunghi. Approvazione. Donne e uomini intelligenti che conoscono
e riconoscono il lavoro. Appassionato. Professionale dedicato alla
collettività. E anche se non sei ‘nessuno’ in senso biblico del termine,
si alzano in piedi. Ti cedono il posto con garbo ed intenzione. Rispetto
conquistato attraverso il lavoro, l’impegno, il senso del dovere e il suo
senso. Niente privilegi né gratis né a pagamento. E allora la domanda,
la mia, la stessa di ogni mattina, di tutte le mattine trova la sua
risposta:’tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è
l’odore dei limoni’.
GIUSI CANZONERI, 17 novembre 2013, ore 13:00
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circuito 00042
L’Associazione Culturale 00042 lancia un’interessante
iniziativa dedicata a tutti coloro che ne diventeranno soci.
Ci è sembrato doveroso ricambiare in modo concreto la
fiducia che tanti continuano ad accordarci anno dopo anno,
sostenendo Anzio-Space e le nostre iniziative culturali
(www.00042.it)
Grazie alla preziosa collaborazione degli inserzionisti
di Anzio-Space, presentando la tessera “Circuito 00042”
all’interno delle attività commerciali di Anzio e Nettuno
che partecipano alle convenzioni, ogni socio ha diritto a
sconti particolari e personali. Le aziende che aderiscono
all’iniziativa sono segnalate di volta in volta nel loro spazio
pubblicitario di Anzio-Space, attraverso una stellina rossa
nell’angolo in alto a destra con la dicitura “Circuito 00042”,
in modo da facilitarne la ricerca.
Nella sezione del giornale dedicata al Programma Sconti,
ogni mese viene pubblicato l’elenco completo e aggiornato
delle aziende aderenti e il tipo di scontistica che esse offrono
a chi presenta la tessera “Circuito 00042”. Lo stesso elenco
viene inviato ai Soci via email.
Ringraziando tutti i vecchi e nuovi Soci e gli inserzionisti di
Anzio-Space che rendono possibile l’iniziativa, vi invitiamo
a sottoscrivere la vostra adesione all’Associazione Culturale
00042, così da poter usufruire da subito delle agevolazioni.
Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Associazione
Culturale preferibilmente per mail su associazione00042@
gmail.com oppure al n. 333 7350189.
Associazione Culturale 00042
INIZIATIVA SCONTI:
- AUTOLAVAGGIO FRAIETTA, Villa Claudia, SCONTO DEL
15% SU TUTTI I SERVIZI
- Bodeguita, Anzio, ogni 4 cocktails 1 piatto di frutta in omaggio.
- BUCCOLINI SUPERMERCATO, Anzio, SCONTO DEL 5%
BANCO FRESCHI E 10% SU TUTTI GLI ALTRI PRODOTTI
(ESCLUSE OFFERTE SPECIALI)
- CASAMIKA, Lavinio, CONSULENZA, PROGETTAZIONE E
SUPPORTO POST-VENDITA GRATUITO
- CENTRO CASA S.P. POLVERINI, punto vendita EMPORIO
Lavinio mare, 20% nel settore Ferramenta
- CIP CIOP BABY PARKING, Lavinio Mare, SCONTO DEL
30% SU TUTTI I SERVIZI
- “DAR PRESIDENTE” PIZZERIA-RISTORANTE, Villa
Claudia, SCONTO DEL 10%
- “FEDERICO FASHION”, Anzio, SCONTO DEL 10% SU
TUTTI I LAVORI TECNICI escluso venerdì e sabato.
- “LA FENICE” ORGANIZZAZIONE FUNEBRE, Lavinio
Stazione, SCONTO DEL 10% SU TUTTI I SERVIZI
- LAVA AL TOP, Lavinio Stazione, 1 LAVAGGIO GRATIS
OGNI 10.
- Palm beach, Anzio, ogni 20,00 euro di spesa il 10% di sconto.
- RISTORANTE BOCCUCCIA, Lavinio Stazione, SCONTO
DEL 20% SU MENU FISSI E ALLA CARTA
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TARIFFE AUTO E TUTTI GLI ALTRI SERVIZI
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DETTI PORTODANZESI
“La troppa confidenza fa nasce la
male creanza”, la troppa confidenza
porta, alle volte, alla cattiva
educazione perché si diventa troppo
invadenti ed espansivi.
“Quanno la puttana più nun conta
pija ‘a corona e se fa santa”, sta ad
indicare l’adattamento di qualcuno in
situazioni e tempi diversi.
“Sta a ffà er cinematografo”, battuta di derisione rivolta a chi fa
scenate o si mette in evidenza.
“Levacele e mettecele”, anche lo scarso guadagno non va mai
disprezzato.
“Avojia a magna’ facioli”, per imparare ci vuole tempo.
“Nun ci piove”, si dice per confermare, senza alcun dubbio, un
concetto in un dialogo.
“Nu mischià’ la merda co’ la cioccolata”, significa che non si
deve confondere tra due cose, in realtà molto diverse.
“Corri merlo che la fratta è lunga”, avvertimento verso chi deve
saldare un debito che, anche fuggendo, prima o poi arriva allo
scoperto.
“Quello è nato cór fiore ‘n culo”, persona fortunata e privilegiata
sin dalla nascita.
“Nun te fa ‘nfinocchià’”, non farti ingannare. Una volta, prima
di comprare il vino lo si assaggiava e l’oste offriva un pezzetto di
finocchio per dargli un gusto migliore.
Dal gruppo facebook “Detti popolari portodanzesi”
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Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006
Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751
Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908
Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495
Toscano Bistrot, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192
Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553
Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare
Servizio Facile, Via di Villa Claudia 53/d, tel. 06 98673219
Bar La Coccinella, Piazza Bandol s.n.c., Nettuno, tel. 3396108810
Edicola Terenzio, Via alla Marina (angolo Via Ardeatina), Lavinio
Anzio-Space - Mensile di cultura e politica
Edito dall’Associazione Culturale 00042
Presidente: Andrea Mingiacchi
Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009
REDAZIONE
Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi
Caporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])
Coordinatore di redazione: Silvia Arena
Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])
Direttore IT: Stefano Murgia
Progetto e grafica: Domenico Condello
Composing e grafica: Bruno Pepe
Foto: Pietro Frisina
COLLABORATORI
Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Luca Del Vecchio, Filippo Valenti,
Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta,
Alessandro Tinarelli, Marcello Bartoli, Rossella Romano
Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa,
Umberto Spallotta, Manuela Vela, Guendalina Sabba,
Lisa Bernardini, Marcello Guglielmo, Leonardo Tardioli,
Giusi Canzoneri, Cristiano Di Rosa, Anna D’Angiolella.
Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM)
Editore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)
-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoLe collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata
ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto
pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.
La Redazione si riserva di modificare parti degli scritti e di decidere se e quando
pubblicare gli articoli.
L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città:
- vivibile e interessante per i giovani;
- viva culturalmente;
- all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio;
- arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue.
Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o
di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone
giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per
migliorare il territorio in cui vivono.
Tra le nostre iniziative:
• Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su
www.00042.it
• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno
• Centro Polifunzionale per i Giovani e la Cultura che vorremmo
costruire.
Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative:
www.00042.it
www.shingle22j.com www.anziospace.com
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Chiuso in redazione domenica 1 dicembre 2013
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