ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 92018460631- DISTRETTO 32
E-Mail intranet: [email protected] -
POF
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008\09
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
Tel/fax0818656240 - Distretto 32 – E-Mail intranet: naic862008@ istruzione.it - E-Mail: [email protected]
Legge n.97/94
A partire dall’anno scolastico 2000/2001 il Plesso Nappo (comprendente alcune classi di scuola
dell’infanzia e primaria ) è stato accorpato alla Scuola Secondaria di primo grado “B.Cozzolino “ per
effetto della Legge 97/94 dando luogo ad un
Istituto Comprensivo
potenziale laboratorio delle innovazioni previste dalla riforma della scuola di base.
Orario di funzionamento dell’ Ufficio di Segreteria
DIRIGENTE SCOLASTICO:
LIGRONE GIUSEPPE
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO:
Annunziata Giovanni
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI:
Rainone Luisa
Nunziata Domenica
Fabbrocino Giuseppina
Simonetti Giovanni
Sorrentino Umberto
ORARIO APERTURA UFFICIO:
Tutti i giorni dalle ore 7.30 alle ore 13.30
ORARIO APERTURA UFFICIO AL PUBBLICO:
Pomeriggio : martedì dalle ore 14,30 alle ore 16,30
ORARIO APERTURA UFFICIO DIRIGENTE SCOLASTICO :
Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 13.00
Quadro riassuntivo del Piano dell’offerta formativa. Anno scolastico 2008\09
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
2
SEZ. A – SCUOLA
Gli alunni
frequentanti nel corrente anno scolastico formano
n.21 classi scuola secondaria di primo grado
n.5
classi scuola primaria
n.3
scuola dell’infanzia
Struttura tempo dell’ I.C. S.
Scuola secondaria di primo grado
n°21 classi : Modulo 30+3
Risorse professionali:
docenti
N° 51 di cui
 n°7 docenti di scuola primaria
 n°8 docenti della scuola dell’infanzia
personale ATA n°19


n° 1 Responsabile amministrativo
n° 5 collaboratori amministrativi
Risorse materiali.
SEZ. B – TERRITORIO
San Gennaro Vesuviano è un paese di
circa 11000 abitanti, non omogeneo per
distribuzione degli stessi sul territorio.
------------Negli ultimi anni il paese è cresciuto a
causa di un flusso migratorio rilevante che ha
alterato l’identità urbanistica e socioculturale
preesistente.
-------Il settore di economia prevalente è quello
terziario, con presenze importanti di almeno tre
insediamenti industriali.
----Esistono associazioni culturali, società
sportive e di volontariato, che ancora non hanno
assunto una dimensione organizzativa integrata
capace di rispondere ai bisogni di cultura e di
occupazione del tempo libero in rapporto alla
complessità sociale, anche per la frammentazione
della politica di programmazione territoriale.
-------Si rilevano forme di disagio che si
manifestano
attraverso
comportamenti
caratterizzati da forme di egocentrismo e di
isolamento, di rafforzamento di stereotipi, di
emulazione modelli
negativi esistenti sul
territorio che non favoriscono la solidarietà e la
partecipazione sociale e civile.
Edificio scuola secondaria di I grado : 21 aule,4 laboratori, 1
auditorium, 1 sala per la dirigenza,2 uffici amministrativi,1 sala ---------I flussi immigratori più recenti fanno
professori.
registrare la presenza di cinesi e di cittadini
provenienti dall’est europeo con problemi di
Laboratori: informatico e/o multimediale, scientifico, ceramica.
integrazione,
di identità e di scambi
Palestra, atelier per attività artistiche, giardino per quelle ambientali, interculturali.
biblioteca. Cucina.Sussidi didattico- scientifici e multimediali.
----Nell’immaginario sociale la scuola assume
una
collocazione periferica e una funzione
Plesso Nappo : 11 aule – salone _ 1 laboratorio d’informatica
marginale
nella
risoluzione dei problemi
spazio esterno per attività
socioculturali, relazionali e occupazionali.
SEZ. C – FINALITÀ, OBIETTIVI, SCELTE PEDAGOG.
SEZ. D – INTEGRAZIONE COL TERRITORIO
Formazione dell’uomo e della donna, del cittadino/a in grado di:










Protocolli d'intesa:
esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;
interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda,
e influenzarlo positivamente;
1. Scuola primaria e d’infanzia per il
risolvere i problemi che di volta in volta incontra;
progetto “Continuità”
riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di
crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre;
2. Scuole secondarie e realtà economiche
comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi
del territorio per progetti di:
simbolici e culturali;
 orientamento
maturare il senso del bello;
 integrazione offerta formativa
conferire senso alla vita.
essere soggetti attivi, di compiere scelte, di dare valore e
significato alle proprie esperienze
3. progetti in rete ”
comprendere se stessi, vedersi in relazione con gli altri,
-l’Istituto d’Arte
soprattutto nella prospettiva di un proprio ruolo definito e
-l’Istituto Agrario
integrato nell’universo circostante
-Comune per la partecipazione ad
porsi in modo attivo di fronte alla crescente quantità di iniziative
informazioni e di sollecitazioni comportamentali esterne,
culturali sul territorio locale
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
3



senza subirle ma decifrando, riconoscendo e valutando
anche i messaggi impliciti, negativi e positivi, che le
accompagnano.
Scoprire la difficoltà, ma anche la necessità, dell’ascolto
delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della
cooperazione e della solidarietà
riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria
esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in
proporzione all’età) della loro interdipendenza e
integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento;
avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle
proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare
e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le
basi con appropriate assunzioni di responsabilità.
4.
-Consorzio dei comuni e ASL per il
progetto L. 285/97
5.
Università per progetti sulle lingue
europea
6.
Progetto scuola (art. 9) “Insieme si sta
bene”
SEZ. E - ATTIVITA’ FORMATIVE e PROGETTUALI
SEZ. F – PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI
1.
2.
Progetti:
Avviamento alla pratica sportiva.
Educazione alla salute
3.
Educazione ambientale/alimentare.
Autoformazione
Educazione alla legalità
Laboratorio di lettura e scrittura .
Aggiornamento
Scuola sicura
Progetto cineforum
Partecipazione ad iniziative progettuali esterne
Progetto teatro
Progetti di recupero e sviluppo
Informatica
Latino
Laboratorio di disegno tecnico e geometrico
Laboratorio di lingua inglese : storia, costumi, tradizioni e
folklore
14. Attività motorie
15. Educazione stradale e patentino
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
SEZ. G – PIANO ORGANIZZATIVO
SEZ. H – VALUTAZIONE SISTEMA
Organi e figure funzionali al sistema:
I criteri:
Pertinenza:
Efficacia:
Efficienza:
Valutazione











Dirigente Scolastico
Staff di Presidenza: collaboratori e funzioni strumentali .
Dipartimenti disciplinari
Referenti progetti
Coordinatori
Gruppo GLH
Sub-consegnatari
Team-work.
Équipe di lavoro.
Gruppo Sicurezza
Gruppo Qualità
rispondenza progetto-realtà sociale
qualità standard formativi
rapporto costi-benefici
interna ed esterna
Strumenti di Monitoraggio:


questionari sulla percezione della qualità
griglie e schede di rilevazione attività e dati
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2000/2001
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2001/2002
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2002/2003
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2003/2004
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2004/2005
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2005/2006
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2006/2007
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2007/2008
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
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SEZIONE I: ALLEGATI







Sezione POF progetti
Calendario annuale impegni dei docenti
Calendario attività
Regolamento interno e di disciplina.
Orario, regolamento e funzionamento segreteria,
Orario laboratori, biblioteca, ricevimento genitori, attività integrative
Elenchi materiale didattico-scientifico, dotazioni librarie, software e strumentazioni
audiovisive
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San Gennaro
Vesuviano
Comune dal 1841
Torre Civica.
( dal 1865 simbolo di autonomia
da Palma Campania)
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
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San Gennaro Vesuviano
San Gennaro, comune di Napoli, si colloca in una posizione strategica, al centro di una vasta
pianura, conosciuta sin dall’antichità col nome di “Planum Palmae” tra l’agro nolano e
quello nocerino- sarnese; la zona si presta bene all’agricoltura sia per il clima che per la
fertilità del suolo. Questa attività era prevalente fino a qualche decennio fa, ma l’incremento
edilizio le ha sottratto vaste aree, per cui oggi permangono le attività agricole per uso
familiare.
Sotto il profilo storico il territorio sangennarese ha una notevole importanza, perché presenta
vari reperti, che stanno a testimoniare la sua posizione strategica come terra di passaggio, ne
sono testimonianza i resti dell’acquedotto augusteo, le piscine rinvenute in località
Miccarielli, la tomba ritrovata in località Magliacane.
La storia più recente del paese è legata alla donazione che Scipione Pignatelli fece nel 1613
ai frati francescani di quaranta (40) moggi di terreno.
In seguito il territorio accolse i lavoratori dei paesi vicini, che si assunsero il compito di
disboscare e di coltivare la terra avuta in enfiteusi. I contadini portarono oltre alle loro
famiglie anche il nome di provenienza, per cui, ancora oggi i poderi si denominano dai luoghi
di origine.
La nascita del comune risale al 1840 come sancito dal decreto emanato da Re Ferdinando II
di Borbone col nome di San Gennaro di Palma.
Nel 1865 furono soppressi gli enti religiosi e si costrui’ la torre Civica come simbolo di
autonomia da Palma .Solo nel 1930 il comune assunse la denominazione di San Gennaro
Vesuviano su richiesta dell’amministrazione podestarile.
Un’istituzione ancora oggi molto importante è la fiera in onore del Santo Patrono(1613)
legata alle origini del paese, tenuta fino a tempi recenti nello spazio antistante il convento e
un’altra è il mercato del lunedì.
Il paese ha avuto un istituto magistrale fin dal periodo fascista, che ha offerto a centinaia di
giovani l’opportunità di proseguire gli studi e di conseguire il diploma, contribuendo così ad
innalzare il grado di cultura della popolazione.
Oggi il comprensorio scolastico di San Gennaro comprende la scuola materna, elementare e
media, l’Istituto d’Arte e l’Istituto agrario; sono presenti inoltre vari circoli: Culturale, L. Da
Vinci e associazioni come la Banca del tempo, ACLI, Pro loco, società sportive e circoli vari
le cui attività concorrono all’organizzazione di sagre, ricorrenze civili e religiose, e in qualche
caso offrono anche programmi culturali per i giovani.
Mancano strutture pubbliche in grado di rispondere alla domanda dei giovani di avere spazi
per le proprie attività e i propri interessi, per esempio una biblioteca, delle sale ricreative;
inoltre la suddivisione del comune in quindici (15) frazioni non facilita il raccordo con le
attività del centro.
Sotto l’aspetto economico e produttivo, pur con stridenti contraddizioni, San Gennaro appare
un centro dinamico e produttivo; si vanno affermando sempre di più attività di tipo
artigianale ed industriale con notevole incremento del terziario, (commercio e servizi).
Accanto ad alcune industrie di fama nazionale come BESANA (frutta secca) e IERVOLINO
(materie plastiche) e ALFA MARMI si sono sviluppate nell’ultimo decennio varie attività
produttive, a volte anche sommerse di confezioni, di trasporti e dell’edilizia. Il fiore
all’occhiello della vivacità imprenditoriale locale è rappresentato dalla secolare fiera del 19
settembre.
I mutamenti verificatesi nel tessuto economico determinano forti contraddizioni nella società,
stretta tra una perdurante mentalità agricola legata alle tradizioni e prorompenti fenomeni di
modernismo e di corsa all’arricchimento con relativi e consequenziali comportamenti. A ciò si
è aggiunta un’impennata nell’incremento demografico con la venuta di nuovi nuclei familiari
dall’interland napoletano e con numerose migrazioni dall’est europeo, Polonia in particolare,
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e dai paesi extraeuropei, soprattutto dal Magreb e dal sud-est asiatico con conseguenti
problemi di integrazione sociale e di inserimento nel tessuto scolastico dei più giovani.
Il quadro economico delineato pone il problema di un mercato del lavoro esigente, che
richiede giovani sempre più preparati culturalmente e aggiornati nell’uso dei sistemi
telematici, con una mentalità flessibile e aperta alle innovazioni, capaci di inventarsi un
lavoro, vista la crisi del posto fisso.
La scuola deve dimostrare attenzione a tutte queste esigenze e attrezzarsi per preparare
giovani che siano in sintonia con i tempi e attrezzati ad affrontare i problemi che via via si
presentano.
Prospetto degli ultimi cinque anni della popolazione del Comune
Anni
1995
1996
1997
1998
1999
Maschi
4.490
4.528
4.545
4.574
4.628
di San Gennaro Vesuviano
Femmine
4.568
4.612
4.658
4.703
4.750
2003-20042005-20062007
Totale
9.050
9.140
9.203
9.277
9.378
Circa 12000
Dati ISTAT relativi agli anni 1936-1991
Anni
1936
1951
1981
1991
Abitanti
4492
5359
7251
8365
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CARATTERISTICHE SOCIALI DEL TERRITORIO
Le caratteristiche socio-economiche, culturali e territoriali della comunità di appartenenza degli
allievi si possono così riassumere:
1. bassi livelli di acculturazione per il grado di istruzione e per le attività lavorative svolte Da indagini
svolte sulla popolazione di alunni frequentanti e sulle classi quinte in entrata, si rileva che il 75%
delle famiglie degli allievi, è in possesso di un titolo di scuola dell’obbligo, circa il 19% è in
possesso del diploma secondario ed il 6% del diploma di laurea. Confrontando questi dati con la
tabella ISTAT del 1990, si evidenziano notevoli scarti con i dati del censimento – (Dati ISTAT
ottenuti dal censimento di famiglie di alunni della scuola secondaria: 11.4% in possesso di laurea;
23.9% diploma superiore; 33.4% diploma inferiore; 29.2% licenza elementare; 2.1% semi
analfabeti.)
2. incremento demografico da parte di famiglie provenienti da paesi limitrofi per la notevole estensione
dell’area edile.
3. immigrazione comunitaria ed extracomunitaria più forte negli ultimi anni ed esistenza di
minoranze emarginate;
4. carente funzionalità dei servizi offerti dai trasporti pubblici per il collegamento coi paesi vicini e la
città – Il mezzo privato è il più usato per gli spostamenti;
5. assenza di strutture e spazi pubblici per incontri, assemblee e manifestazioni culturali giovanili;
6. presenza di circoli culturali, società sportive e associazioni di volontariato che non offrono una
risposta organica, organizzata e polivalente di cultura e di occupazione del tempo libero in rapporto
alla complessa società in cui si vive;
7. frammentazione della politica di programmazione territoriale per offerte culturali e di integrazione;
8. aspettative familiari discordanti col modello educativo proposto per la “collocazione periferica” e di
“parcheggio” della scuola nell’immaginario sociale;
9. diffusione di comportamenti “egoistici” e “individualistici” che ostacolano l’acquisizione di regole e
atteggiamenti di partecipazione civile e democratica;
10. tendenza alla deresponsabilizzazione e a delegare alla scuola le decisioni e gli interventi sulle
problematiche del DISAGIO (psico-sociale e affettivo e relazionale) e dell’HANDICAP
TIPOLOGIE DEI BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALLIEVI





L’osservazione sistematica dei comportamenti degli allievi che hanno frequentato e frequentano
l’istituto , la rilevazione degli standard formativi, l’analisi dei livelli di competenze e conoscenze e
la complessità dei problemi di disagio e di handicap, hanno evidenziato una tendenza molto diffusa
relativa alle caratteristiche:
A) sfera dei rapporti relazionali problematica per:
prevalenza di modelli aggressivi nella interazione con i pari;
presenza di modelli di comportamenti competitivi a scapito dei valori di collaborazione e di
solidarietà;
adesione acritica a modelli negativi di prevaricazioni presenti sul territorio
persistenza di forme di egocentrismo nel rapporto con gli altri che impediscono lo sviluppo di processi
empatici
problemi di integrazione per l’inserimento di alunni extracomunitari e di etnie diverse.
B) significativa deprivazione da stimoli culturali per lo sviluppo complessivo della personalità
per:
 carenze di conoscenze e di “esperienze linguistiche” limitate alla pratica dialettale e al vissuto
familiare;
 integrazione di linguaggi e di esperienze di etnie diverse;
 fruizione passiva e acritica dei media.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
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ISTITUTO
COMPRENSIVO
STATALE
( Ex scuola media statale dal 2000/2001)
“Biagio Cozzolino”
di
San Gennaro Vesuviano
La scuola è stata istituita dal 1° ottobre 1961 come scuola media unificata
Alunni iscritti nell’anno scolastico 1961/62
Anno di corso
n.° classi
n.° alunni
Primo
Secondo
Terzo
3
1
/
4
83
24
/
107
Totale
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
10
POPOLAZIONE SCOLASTICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
3 anni
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
1995\96
96\97
97\98
98\99
99\00
2000\01
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
4 anni
5 anni
totale
35
22
24
20
16
15
22
20
21
14
22
22
24
21
16
17
17
15
22
15
17
44
51
66
66
68
50
47
59
49
58
52
58
22
18
27
18
15
20
14
15
23
19
SCUOLA PRIMARIA
(EX SCUOLA ELEMENTARE)
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
Anno scol..
1995\96
96\97
97\98
98\99
99\00
2000\01
2001/02
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
Alunni Alunni
classe I classe II
Alunni
classe III
14
24
20
11
12
14
15
10
15
16
18
9
16
16
17
17
22
15
12
15
12
12
9
12
15
9
18
17
23
19
12
14
17
12
11
15
15
12
10
Alunni
classe
IV
19
16
18
17
19
17
13
13
12
12
9
13
14
Alunni
classe V
T0T.
33
19
17
19
17
20
15
11
12
12
12
8
11
100
93
95
88
75
77
75
58
62
64
66
57
60
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
( EX SCUOLA MEDIA)
A. S.
1995\96
1996\97
1997\98
1998\99
1999/OO
2000/01
2001/02
2002/03
2003/04
2004\05
2005/06
2006/07
2007/08
Maschi
238
268
242
248
231
252
236
240
248
260
237
247
246
Femmine
232
250
240
233
221
230
252
231
233
229
262
251
229
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
Totale
470
518
488
481
452
482
488
471
481
489
499
498
475
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Profilo educativo, culturale e professionale
(PECuP)
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
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Profilo educativo, culturale e professionale
A partire dal 1° settembre 2004 è entrato in vigore il nuovo ordinamento del sistema scolastico italiano,
definito dalla L.53/03, dal D.Lgs. 59/04 e dalle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati.
La riforma prevede l’articolazione del sistema educativo di istruzione e di formazione in scuola dell’infanzia
di durata triennale; un primo ciclo di istruzione che comprende la scuola primaria della durata di 5 anni, e la
scuola secondaria di 1° grado, della durata di tre anni.
Il secondo ciclo, è costituito dal sistema dei licei e dal sistema dell’istruzione e della formazione
professionale.
La formazione educativa e lo sviluppo di competenze socio-affettive,cognitive e relazionali da conseguire
nel primo ciclo rappresentano una tappa importante nello sviluppo della personalità e del progetto di vita di
ogni individuo in età evolutiva.
Il Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECuP) rappresenta pertanto ciò che un ragazzo di 14 anni
dovrebbe sapere e fare per essere “uomo e cittadino” in questo particolare momento della sua crescita
globale, per affrontare in modo positivo e consapevole le esperienze successive proprie del Secondo ciclo di
istruzione e formazione, nonché i problemi del vivere quotidiano e del responsabile inserimento nella vita
familiare, sociale e civile in questa particolare fase dell’età evolutiva.
Il Profilo atteso alla fine del Primo Ciclo di istruzione si sviluppa attraverso le seguenti aree:
-Identità e autonomia
-Convivenza civile
-Orientamento
-Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
14
PECuP
Identità e autonomia
Convivenza civile
•
Prendere
coscienza
delle
dinamiche
che portano
all’affermazi
one della
propria
identità;
•
Elaborare
modalità di
essere, di
pensare,
basate sulla
fiducia in sé,
riconoscendo
il valore della
propria
esperienza e
di quella
altrui.
•
Scoprire la
necessità
dell’ascolto
delle ragioni
altrui, del
rispetto, della
tolleranza,
della
cooperazione
e della
solidarietà;
•
Interagire con
coetanei e
adulti,
sviluppare un
positivo
meccanismo
di
emulazionecontrapposizi
one che gli
consente di
distinguere
tra modelli
positivi e
negativi.
Orientamento
•
Pensare al
proprio
futuro dal
punto di
vista
umano,
sociale e
profession
ale;
•
Elaborare
un proprio
progetto di
vita, che
tenga
conto del
percorso
svolto da
integrare
nel mondo
reale in
modo
dinamico
ed
evolutivo.
Strumenti culturali
•
Le conoscenze
disciplinari ed
interdisciplinari
(il sapere) e le
abilità operative
(il fare) sono
strumenti per
sviluppare in
maniera
armonica e
globale le
capacità
(intellettuali,
esteticoespressive,
motorie,
operative,
sociali, morali e
religiose) di
ciascuno, di
trasformarle in
competenze, e
porre ogni
individuo in
condizioni di
capire il mondo
e di interagire
con esso.
La scuola, nella prospettiva delle finalità della formazione e dello sviluppo delle competenze previste dal
PECuP alla conclusione del 1° Ciclo dell’istruzione, utilizza gli “obiettivi generali del processo formativo” e
gli “obiettivi specifici di apprendimento” riportati nelle Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di 1° grado, per progettare il percorso educativo personalizzato di ciascun allievo.
PECuP
(Allegato D delle Indicazioni )
La prospettiva educativa deve sollecitare
tutte le capacità di un individuo e
valorizzare tutte le risorse disponibili nei vari processi evolutivi
per favorire uno sviluppo equilibrato attraverso :

la valorizzazione dei punti di forza per permettere lo sviluppo dei punti di debolezza,
soprattutto in quelle situazioni che appaiono ancora ripiegate su se stesse.
 lo sviluppo di qualsiasi condizione di eccellenza in un campo dell’esperienza
educativa e culturale senza trascurarne o abbandonarne altri.

L’educazione deve esigere costantemente
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uno sviluppo armonico, integrale ed integrato
di tutte le dimensioni della persona e in tutti i momenti della vita.
Più in particolare, il Profilo atteso per la fine del Primo Ciclo di istruzione si dispone nelle
seguenti articolazioni.
Finalità:
“porsi in modo attivo di fronte alla crescente quantità di informazioni e
di sollecitazioni comportamentali esterne,
senza subirle ma
decifrandole, riconoscendole, e valutando anche
nei messaggi impliciti, aspetti negativi e positivi, che le accompagnano.”
Attraverso la
1. Conoscenza di sé:







interrogarsi sulla portata e sulle difficoltà del processo interiore che porta a trasformare le
molte sollecitazioni interne ed esterne in una personalità unitaria;
armonizzare le diversità, ad affrontare, dando loro un senso più ampio, gli eventi
contingenti.
Comprendere l’ importanza ed il senso attribuito all’insieme delle proprie esperienze e ai
problemi di cui si è protagonista.
saper gestire la propria irrequietezza emotiva ed intellettuale, nell’affermazione della
propria identità, riuscendo a comunicarla, senza sentirsi a disagio, ai coetanei e agli adulti
più vicini (genitori, il docente tutor, gli altri insegnanti
cercare (anche con l’aiuto degli altri) soluzioni e alternative razionali ai problemi
esistenziali, intellettuali, operativi, morali, estetici, sociali non risolti.
progettare il proprio futuro e comprendere le responsabilità cui si va incontro, nel
confronto di esperienze vissute direttamente, con quelle altrui, testimoniate da grandi
uomini e donne o attraverso l’universalità dei personaggi creati dall’arte (poetica, letteraria,
cinematografica, musicale…), che hanno contribuito ad arricchire l’umanità di senso e di
valore.
Farsi carico di compiti significativi e socialmente riconosciuti di servizio alla persona
(verso i familiari, gli altri compagni, gli adulti, anziani ecc.) o all’ambiente o alle
istituzioni.
2. Relazione con gli altri.

Imparare ad interagire con i coetanei (è il miglior modo per conoscere e per conoscersi) e
con gli adulti (sviluppa un positivo meccanismo di emulazione-contrapposizione che gli
consente di distinguere tra modelli positivi e negativi).
 affermare la capacità di dare e richiedere riconoscimento per i risultati concreti e
socialmente apprezzabili del proprio lavoro;

scoprire la difficoltà, ma anche la necessità, dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto,
della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà, anche quando richiedono sforzo e
disciplina interiore;
 porsi problemi esistenziali, morali, politici, sociali e avvertire la necessità di dare risposte
personali non semplicemente ricavate dall’opinione comune;
 imparare a comprendere che, se seguire le proprie convinzioni è meglio che ripetere in
modo acritico quelle altrui, non sempre ciò è garanzia di essere nel giusto e nel vero.
 mantenere sempre aperta la disponibilità alla critica, al dialogo e alla collaborazione per
riorientare via via al meglio i propri convincimenti e comportamenti e le proprie scelte.
3. Orientamento.
 Essere in grado di pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e
professionale.

Elaborare , esprimere ed argomentare un proprio progetto di vita che tiene conto del
percorso svolto e integrarlo nel mondo reale in modo dinamico ed evolutivo.
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


Collaborare responsabilmente e intenzionalmente con la scuola e con la famiglia nella
preparazione del Portfolio delle competenze personali
riconoscere e interagire con i singoli individui e con le organizzazioni sociali e territoriali
che possono partecipare alla definizione e alla attuazione del proprio progetto di vita;
dimostrare disponibilità a verificare con costanza l'adeguatezza delle decisioni sul proprio
futuro scolastico e professionale.
Strumenti culturali
( le discipline)
Educazione motoria
• conoscere il proprio corpo e, in maniera elementare, il suo funzionamento;
• padroneggiare le conoscenze e le abilità che, a partire dalle modificazioni dell’organismo,
consentono, mediante l’esercizio fisico, l’attività motorio-espressiva, il gioco organizzato e la pratica
sportiva individuale e di squadra, un equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona;
• valutare criticamente le esperienze motorie e sportive vissute in proprio o testimoniate dagli altri
• imparare ad utilizzare le competenze acquisite per svolgere funzioni di giuria e di arbitraggio in
discipline sportive di base;
•
attraverso la pratica sportiva, imparare a relazionarsi e a coordinarsi con gli altri, rispettando le
regole stabilite e scoprendo quanto il successo di squadra richieda anche l’impegno e il sacrifico
individuale;
Educazione linguistica
• conoscere e utilizzare , in maniera elementare, tecniche differenziate di lettura silenziosa dei testi
• leggere correttamente, ad alta voce, testi noti e non noti di semplice dettato;
• usare un vocabolario attivo e passivo adeguato agli scambi sociali e culturali
• capire i messaggi orali e visivi intuendone, almeno in prima approssimazione, gli aspetti impliciti;
• nell’orale e nello scritto essere in grado di produrre testi brevi, ragionevolmente ben costruiti (sia a
livello linguistico sia di costruzione progressiva dell’informazione) e adatti alle varie situazioni
interattive;
•
avere una idea precisa, della natura e della funzione delle singole parole (analisi grammaticale) e
della struttura della frase semplice e complessa (analisi logica)
•
muoversi con sicurezza nell'identificare le classi di parole (soggetto, oggetto diretto e indiretto, tipi
di complemento, connettivi, tipi di subordinate, tipi di frase, ecc.)
• riuscire a percepire come una frase produca un significato e lo configuri dal punto di vista della
comunicazione;
• riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di testi diversi,
• servirsi dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.)
• conoscere gli elementi della storia della lingua italiana e dei rapporti tra l’italiano e i dialetti e tra
l’italiano e le principali lingue europee;
•
conoscere e praticare funzionalmente la lingua inglese e, da principiante, una seconda lingua
comunitaria;
• sapersi orientarsi entro i principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi,
poesia lirica ed epica, teatro, racconti, romanzi, resoconti di viaggio, ecc.)
•
sviluppare, grazie al contatto con i testi semplici ma significativi della nostra letteratura e della
nostra cultura (da apprendere anche a memoria), il gusto per l’opera d’arte verbale (poesia, narrativa,
ecc.), e per la “lucida” espressione del pensiero;
Religione
• avere consapevolezza, sia pure in modo introduttivo, delle radici storico-giuridiche, linguisticoletterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico-cristiano, e dell'identità spirituale e
materiale dell'Italia e dell'Europa;
• collocare , in questo contesto, la riflessione sulla dimensione religiosa dell’esperienza umana e
l’insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive
Intese;
Storia e geografia
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•
sapersi orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà geografiche e
storiche diverse, per comprendere, da un lato, le caratteristiche specifiche della civiltà europea e,
dall’altro, le somiglianze e le differenze tra la nostra e le altre civiltà del mondo;
•
saper collocare, in questo quadro, i tratti spaziali, temporali e culturali dell’identità nazionale e
delle identità regionali e comunali di appartenenza;
Arte e immagine
• adoperare , per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola, come la
fotografia, il cinema, Internet, il teatro, ecc.,comprenderne quindi il valore, il senso e, in maniera
almeno elementare, le tecniche.
• Saper leggere un’opera d’arte e collocarla nelle sue fondamentali classificazioni storiche,
•
conoscere , leggere , comprendere e, soprattutto, gustare , sul piano estetico, il linguaggio
espressivo musicale nelle sue diverse forme, anche praticandolo attraverso uno strumento oppure
attraverso il canto, con la scelta di repertori senza preclusione di generi;
• leggere quotidiani e ascoltare telegiornali, confrontandosi con le opinioni che esprimono;
• compilare un bollettino postale
• leggere carte stradali, mappe della città, l’orario ferroviario, le bollette di servizi pubblici ecc.;
Matematica
• eseguire semplici operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo,
• leggere dati rappresentati in vario modo,
• misurare una grandezza
• calcolare una probabilità
• risolvere semplici problemi sul calcolo di superfici e volumi dei solidi principali;
• padroneggiare concetti fondamentali della matematica
• riflettere sui principi e sui metodi impiegati;
• leggere la realtà e risolvere problemi non soltanto impiegando forme verbali o iconiche, ma anche
forme simboliche caratteristiche della matematica (numeri, figure, misure, grafici, ecc.), dando
particolare significato alla geometria;
•
per risolvere problemi concreti e significativi, saper organizzare una raccolta dati, ordinarla
attraverso criteri, rappresentarla graficamente anche con tecniche informatiche, interpretarla;
• adoperare il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo cause di fenomeni
problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentarli ed elaborare progetti di risoluzione;
• osservare la realtà, per riconoscervi, anche tramite l’impiego di appositi strumenti tecnici, relazioni
tra oggetti o grandezze, regolarità, differenze, invarianze o modificazioni nel tempo e nello spazio;
• giungere alla descrizione-rappresentazione di fenomeni anche complessi in molteplici modi:
disegno, descrizione orale e scritta, simboli, tabelle, diagrammi grafici, semplici simulazioni;
• individuare grandezze significative relative ai singoli fenomeni e processi e identificare le unità di
misura opportune;
• effettuare misurazioni di grandezze comuni usando correttamente gli strumenti;
Scienze
• esplorare e comprendere gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema
ecologico;
• sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle
proprie esperienze, di interesse per i problemi e l'indagine scientifica;
• essere consapevole che la comprensione dei concetti scientifici necessita di definizioni operative che
si possono ottenere soltanto con la ricerca e con esperienze documentate e rinnovate nel tempo;
• comprendere che i concetti e le teorie scientifiche non sono definitive, ma in continuo sviluppo, al
fine di cogliere aspetti sempre nuovi, diversi e più complessi della realtà;
• conoscere l’universo animale e il mondo vegetale nelle loro molteplici sfaccettature;
• conoscere la geografia fisica della Terra e il significato dei principali fenomeni naturali che la
riguardano; ha coscienza dell’immensità del cosmo;
• saper riconoscere semplici sistemi tecnici, individuandone il tipo di funzione e descrivendone le
caratteristiche;
• analizzare e rappresentare processi ricorrendo a strumenti tipo grafi, tabelle, mappe ecc. oppure a
modelli logici tipo formule, regole, algoritmi, strutture di dati ecc.;
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•
seguire, comprendere e predisporre processi e procedure allo scopo di ideare, progettare e realizzare
oggetti fisici, grafici o virtuali, seguendo una definita metodologia;
Tecnologia
•
mettere in relazione la tecnologia con i contesti socio-ambientali che hanno contribuito a
determinarla;
Informatica
• usare strumenti informatici per risolvere problemi attraverso documentazioni, grafici e tabelle
comparative,
•
riprodurre e riutilizzare immagini, scrittura e archiviazione di dati, selezione di siti Internet e uso
mirato di motori di ricerca.
Convivenza civile
Alla fine del Primo Ciclo di istruzione,
grazie alla maturazione della propria identità e delle competenze culturali,
il ragazzo è consapevole di
essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri
per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile.
In questa prospettiva:
• affronta, con responsabilità e indipendenza, i problemi quotidiani riguardanti la cura della
propria persona in casa, nella scuola e nella più ampia comunità sociale e civile.
• Conosce l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese, nonché gli
elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali e le loro funzioni.
• Riflette sui propri diritti-doveri di cittadino, trasformando la realtà prossima nel banco di
prova quotidiano su cui esercitare le proprie modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto
degli impegni assunti all'interno di un gruppo di persone che condividono le regole comuni
del vivere insieme.
A 14 anni, inoltre, il ragazzo
• conosce le regole e le ragioni per prevenire il disagio che si manifesta sotto forma di
disarmonie fisiche, psichiche, intellettuali e relazionali
•
si impegna a comportarsi in modo tale da promuovere per sé e per gli altri un benessere
fisico strettamente connesso a quello psicologico, morale e sociale.
• È consapevole della necessità di alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze
fisiologiche, in modo non stereotipato né conformato ai modelli culturali, che rispondono più
alle logiche del consumo e del commercio che a quelle della salute
• conosce i rischi connessi a comportamenti disordinati (uso di sostanze “aggiuntive” alla
normale alimentazione, uso/abuso di alcool, fumo, droghe o alterazioni fisiologiche dei ritmi
sonno-veglia) e cerca responsabilmente ad evitarli .
• Si comporta, inoltre, a scuola (viaggi di istruzione compresi), per strada, negli spazi pubblici,
sui mezzi di trasporto, in modo da rispettare gli altri, comprendendo l’importanza di
riconoscere codici e regolamenti stabiliti
• fa proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che essi contengono.
• Rispetta l’ambiente, lo conserva, cerca di migliorarlo, ricordando che è patrimonio a
disposizione di tutti, e adotta i comportamenti più adeguati per la salvaguardia della sicurezza
propria e degli altri in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo.
UNA SINTESI
Dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia e il Primo Ciclo di istruzione,
grazie anche alle sollecitazioni educative
nel frattempo offerte dalla famiglia e dall’ambiente sociale,
i ragazzi sono nella condizione di:
•
riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale,
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•
•
•
•
•
•
•
•
consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne
costituisce il fondamento;
abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni
necessarie per prendere una decisione;
distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li
caratterizza;
concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico – che li riguardino, e
tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra
concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti;
avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i
comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori
spirituali che ispirano la convivenza civile;
avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed
essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e
civili;
essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto
personale alla realizzazione di una società migliore;
avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a
immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate
assunzioni di responsabilità;
porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel
tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti
di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati.
Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA)
Gli OSA definiscono le conoscenze (il sapere) e le abilità (il saper fare) che la Scuola deve tradurre in
attività educative e didattiche unitarie volte alla promozione delle competenze finali degli allievi a partire
dalle loro capacità. Gli OSA per la scuola primaria e per la scuola secondaria di 1° grado, sono ordinati per
discipline e per “educazioni”.
I Piani di Studio Personalizzati (PSP)
È’ compito dei Docenti di ciascun gruppo – classe tradurre gli obiettivi generali del processo formativo e gli
obiettivi specifici di apprendimento in obiettivi formativi, cioè in obiettivi di apprendimento effettivamente
declinati sugli stili e processi di apprendimento dei singoli allievi, e progettare le relative Unità di
Apprendimento, i contenuti, i percorsi e le esperienze di apprendimento necessari per raggiungere tali
obiettivi e trasformarli in reali competenze.
I Docenti, suddivisi in gruppi disciplinari e interdisciplinari, hanno strutturato e progettato le Unità di
Apprendimento delle singole discipline e delle “Educazioni”. L’insieme delle Unità di Apprendimento
rappresenta il punto di partenza per l’impostazione dei Piani di Studio Personalizzati.
Per ogni alunno, il PSP si realizza attraverso l’implementazione delle U.A. ritenute più adatte ai livelli, alle
modalità di apprendimento e alle caratteristiche socio-affettive relazionali di ciascuno. Esso è costituito dalla
sequenza delle esperienze di insegnamento-apprendimento effettuate durante l’implementazione delle Unità
di Apprendimento.
La scheda di valutazione :
È uno strumento didattico formativo, ha la funzione di documentazione e di valorizzazione di tutte le
potenzialità dell’alunno; accompagna e documenta l’iter scolastico dell’allievo.
La funzione è quella di guidare l’alunno a riflettere sui suoi apprendimenti e sulle sue aspettative nei
confronti della scuola attraverso un percorso che, a partire dalle sue capacità, possa consentirgli di percepire i
suoi progressi, aiutandolo ad orientarsi nelle sue scelte scolastiche e formative.
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Unità di Apprendimento per il biennio
Nel definire il percorso educativo la Scuola Secondaria di 1° grado, nella prospettiva della
maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla conclusione del I
ciclo dell’istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento indicati per il primo biennio e
per la terza classe nelle tabelle dell’ allegato C per progettare le Unità di Apprendimento.
Queste partono da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi, definiti anche con i
relativi standard di apprendimento, si sviluppano mediante appositi percorsi di metodo e di
contenuto e valutano, alla fine, sia il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto
esse abbiano maturato le competenze personali di ciascun allievo (art. 8 del Dpr. 275/99).
I dipartimenti disciplinari hanno elaborato le Unità di Apprendimento, individuali, di gruppi di livello, di
compito o elettivi oppure di gruppo classe, per il biennio della scuola Secondaria di primo grado
costituite dalla progettazione:
1. di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati (definiti anche con i relativi standard di
apprendimento, riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte);
2. delle attività educative e didattiche unitarie, dei metodi, delle soluzioni organizzative
ritenute necessarie per concretizzare gli obiettivi formativi formulati;
3. delle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite,
sia se e quanto tali conoscenze e abilità si sono trasformate in competenze personali di
ciascuno.
Gli schemi riassuntivi delle unità condivise sono riportati seguendo l’elenco delle discipline
SCIENZE MOTORIEE SPORTIVE
Scuola secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi
di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli
specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i
processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le
seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1
U A. n° 2
U.A. n° 3
U.A. n° 4
U.A. n° 5
U.A. n° 6
U.A. n° 7
U.A. n° 8
Io e gli altri
Conoscenza ed utilizzo dei piccoli e grandi attrezzi
Le capacità motorie condizionali
La coordinazione motoria
Pallavolo e Pallacanestro: dai fondamentali alla costruzione del gioco
Atletica leggera: correre ,saltare,lanciare
Educazione al mantenimento della salute
Educazione e sicurezza stradale
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
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EDUCAZIONE LINGUISTICA
Scuola secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi
di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli
specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i
processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le
seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1: Testo narrativo fantastico :
Favola e Fiaba
U.A. n° 2 : Testo mitologico :
Mito e Leggenda
U. A n 3 : Elementi base del testo poetico : Conte, nonsense, filastrocche e poesie
U.A. n° 4: Testo epico :
Iliade, Odissea ed Eneide
U.A. n° 5: Il Fumetto
U.A. n° 6: IL Racconto
U.A. n° 7: IL Romanzo
U.A. n. 8: Il Diario
U.A. n. 9 : La Lettera
U.A. n. 10: Media e Linguaggi : Pubblicità – televisione - quotidiano
U.A. n. 11 : La Poesia
U.A. n. 12: I Classici :
del Duecento
del Trecento
dell’Epica cavalleresca
dell’Età moderna
U.A. n. 13: La Fonologia
U.A. n. 14 : La Morfologia
U.A. n 15 : Sintassi della proposizione
U.A n .16 : Lingua e Comunicazione
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
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Storia- Geografia
Scuola secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi
di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli
specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i
processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le
seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
Storia
U.A. n°1 :
Raccordo con la Scuola Elementare : uno sguardo indietro : richiami di Storia antica I
caratteri distintivi delle antiche civiltà
U.A. n° 2 :
Dalla crisi dell’Impero a Carlo Magno
U. A n °3 : La rinascita dell’Occidente
U.A. n° 4 Il mondo del Rinascimento
U.A. n° 5 La Riforma e la Controriforma
U.A. n° 6 Due Europa tra il seicento e I settecento
U.A. n° 7
L’età delle rivoluzioni
Geografia
U.A. n. 1 Strumenti della Geografia
U.A. n. 2 Elementi del Paesaggio
U.A. n. 3 Le Macroregioni Europee
U.A. n. 4 L’Italia in generale
U.A. n. 5 L’Europa in generale
U.A. n. 6 Gli Stati d’ Europa
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
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ARTE E IMMAGINE
Scuola secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per
gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in
relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per
implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state
individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
I anno
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
1
2
3
4
5
6
7
8
IL LINGUAGGIO VISIVO E I SUOI COMPONENTI
AVVIO ALLO STUDIO DELLA STORIA DELL’ARTE. DALLA PREISTORIA
IL MAR EGEO E IL MONDO GRECO
IL MONDO ETRUSCO E ROMANO
ARTE PALEOCRISTIANA ED ALTOMEDIEVALE
IL MONDO ROMANICO
ARTE, NATURA E COMUNICAZIONE
ARTE DAL VIVO
ALLA STORIA
II anno
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
1
3
4
5
6
7
8
IL LINGUAGGIO VISIVO E I SUOI COMPONENTI
ARTE, NATURA E HABITAT
ARTE,UOMO E COMUNICAZIONE
IL MONDO ROMANICO E GOTICO
IL RINASCIMENTO
DAL MANIERISMO AL BAROCCO, VERSO L’OTTOCENTO
ARTE DAL VIVO
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
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SCIENZE
ScuolaSecondariadi primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per
gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in
relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per
implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state
individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1
La materia e i suoi stati fisici
U.A. n° 2
Temperatura e calore
U.A. n° 3
Forza, movimento ed equilibrio
U.A. n° 4
Composizione e trasformazione della materia
U.A. n° 5
Il lavoro e l’energia
U.A. n° 6
La litosfera
U.A. n° 7
Gli esseri viventi
U.A. n° 8
Monere, protisti, funghi e virus
U.A. n° 9
Piante vascolari: ciclo vitale
U.A. n° 10
Animali vertebrati e invertebrati.
U.A. n° 11
Sistemi e apparati del corpo umano
U.A. n° 12
Ecosistema Terra : ambiente terrestre e marino
U.A. n° 13
Concetti di habitat, popolazione, catena e rete alimentare
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
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MATEMATICA
Scuola Secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per
gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in
relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per
implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state
individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n°1
U.A.n° 2
aritmetiche
I sistemi di numerazione
Il Numero : le 4 operazioni, risoluzione di problemi ed espressioni
U.A.n° 3
Le potenze: operatività, problemi ed espressioni aritmetiche
U.A.n° 4
Multipli e divisori: MCD e mcm
U.A.n° 5
Approfondimento e ampliamento del concetto di numero: le frazioni
U.A.n° 6
Operatività in Qa
U.A.n° 7
Ripresa della Geometria piana della Scuola Primaria: le figure piane
U.A.n° 8
Equiscomponibilità delle figure piane ed il teorema di Pitagora
U.A.n°9
Le trasformazioni geometriche
U.A.n°10
Il sistema di riferimento cartesiano
U.A.n°11
Le misure
U.A.n°12
Dati e previsioni
U.A.n° 13
Probabilità
U.A.n° 14
Rapporti e proporzioni
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
26
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
INGLESE
Scuolasecondariadi primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per
gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in
relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per
implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state
individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1
Identificare sé stessi e gli altri
U.A. n° 2
Vita familiare e scolastica
U.A. n° 3
Descrivere persone e animali
U.A. n° 4
L’ambiente circostante: la casa, il paese.
U.A. n° 5
Alimentazione e gusti personali
U.A. n° 6
Bisogni fisici e affettivi
U.A. n° 7
Il tempo libero
U.A. n° 8
Alla scoperta del passato
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
27
FRANCESE
Scuolasecondariadi primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per
gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in
relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti.
Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze
sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1
Identificare sé stessi e gli altri
U.A. n° 2
Vita familiare e scolastica
U.A. n° 3
Descrivere persone e animali
U.A. n° 4
L’ambiente circostante: la casa, il paese
U.A. n° 5
Alimentazione e gusti personali
U.A. n° 6
Bisogni fisici e affettivi
U.A. n° 7
Il tempo libero
U.A. n° 8
Alla scoperta del passato
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la
valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della
realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
28
MUSICA
Scuolasecondariadi primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per
gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in
relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per
implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state
individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
I anno
TITOLO
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
IL SUONO: NOZIONI DI BASE
IL RITMO
LA SCRITTURA MUSICALE ( I LIVELLO)
LA MUSICA NEL TEMPO: Dalle origini al barocco
LA FESTA, IL GIOCO, IL LAVORO
GLI STRUMENTI MUSICALI
LA PRATICA STRUMENTALE
LA PRATICA VOCALE
PAROLE E MUSICA
MUSICA E SPETTACOLO
I MEZZI E LE FORME STRUMENTALI
II anno
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
U.A.
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
L’UNIVERSO SONORO
LA SCRITTURA MUSICALE ( II LIVELLO)
GLI STRUMENTI MUSICALI
LA MUSICA NEL TEMPO: Il barocco e il classicismo
LA PRATICA STRUMENTALE
LA PRATICA VOCALE
LA MUSICA CANTATA
LA DANZA
PAROLE E MUSICA
MUSICA E SPETTACOLO
I MEZZI E LE FORME STRUMENTALI
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
29
TECNOLOGIA E INFORMATICA
Scuolasecondariadi primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per
gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in
relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per
implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state
individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TECNOLOGIA
TITOLO
U.A. n° 1
Tecnologia dei materiali
U A. n° 2
La casa – struttura ed impianti
U.A. n° 3
Tecnologie ambientali
U.A. n° 4
I materiali metallici e non metalli
U.A. n° 5
Città e territorio
U.A. n° 6
Problemi dei rifiuti solidi urbani
U.A. n° 7
Alimentazione
INFORMATICA
U.A. n° 1
Funzioni dei diversi componenti del sistema operativo
U.A. n° 2
l’ambiente Windows
U.A. n° 3
Lavorare con word
U.A. n° 4
Introduzione di un semplice linguaggio di programmazione
U.A. n° 5
Uso del programma: Excel
U. A. n 6
Comunicazione in rete in tempo reale
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
30
RELIGIONE
Scuolasecondariadi primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per
gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in
relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per
implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state
individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1 Segni religiosi intorno a noi
U.A. n° 2
Storia della salvezza
U.A. n° 3
la Bibbia
U.A. n° 4
Gesù di Nazareth ( I parte)
U.A. n° 5
Gesù di Nazareth ( II parte)
U.A. n° 6
la Chiesa
U.A. n° 7
I Sacramenti
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le
modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e
delle esigenze del singolo allievo.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
31
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
Tel/fax081865624- Distretto32–E-Mailintranet:namm45400t@ istruzione.it- E-Mail:[email protected]
VIA FERROVIA,1 80040 – SAN GENNARO VESUVIANO (NA) codice fiscale : 92018460631
Quadro riepilogativo
delle Unità di Apprendimento disciplinari\ interdisciplinari
per la Scuola secondaria di I° grado
Anno Scolastico 200… \200….
Materia\e ………………………
Unità di Apprendimento:
1.
Docente\i ……………………………
Durata
Periodo
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
32
Unità di Apprendimento
Obiettivi specifici di apprendimento
(O.S.A. -- allegato C)
n°………….
di ………………………….
A. s.…………classe……… sez……..
TITOLO
Conoscenze
1.
2.
3.
4.
5.
………………………………………………
Abilità
……………………………………………..
Periodo:





dal……………al………….
Individuale
Di gruppo di livello
Di compito
1.
2.
3.
4.
5.
Di gruppo elettivo
Di gruppo classe
Standard di livello
Obiettivi formativi :
1.
……………………………………..
2.
……………………………………..
3.
4.
5.
6.
……………………………………..
……………………………………
…………………………………….
…………………………………….








……………………………………………………
…………………………………………………………
…………………………………………………………
…………………………………………………………
………………………………………………………
………………………………………………………
……………………………………………………..
…………………………………………………..
Modalità di verifiche:
Metodologie di insegnamento- apprendimento










Induttiva
Deduttiva
Lezione frontale
Lavori a coppie di alunni.Esercitazioni individuali.Tutoraggio fra alunni –
Insegnamento individualizzato
Giochi di squadre.
Lavori di gruppo.
Didattica conversazionale- circle time-role-playing
–problem-solving

Laboratorio…………………………..










questionari
test oggettivi ( V\F , a risposta multipla,
completamenti)
interrogazioni
esercitazioni
discussione nel gruppo classe
elaborati
manufatti
domande dirette
sondaggi
conversazione-dialoghi
Modalità e soluzioni organizzative (mezzi, strumenti,
attività…)
……………………………………………………
……………………………………………………
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33
Metodologie e\o strategie didattiche
L’articolazione delle attività curricolari è orientata allo sviluppo di mappe di abilitazioni trasversali per aree
di capacità e di competenze costituenti il profilo culturale e professionale dell’alunno in uscita . L’educazione
deve esigere costantemente uno sviluppo armonico, integrale ed integrato di tutte le dimensioni della
persona e in tutti i momenti della vita.
Le modalità e le strategie di formazione per lo sviluppo di competenze e/o padronanza e/o abilitazioni a
seconda delle esigenze formative e stili cognitivo –affettivi- relazionali degli alunni riguardano:

La didattica modulare e l’elaborazione di Unità di Apprendimento nell’organizzare i processi di
insegnamento-apprendimento con la precisa indicazione di obiettivi formativi, degli obiettivi specifici
di apprendimento e conoscenze
finalizzate al conseguimento di specifiche competenze
capitalizzabili nel tempo e costituenti il credito formativo. I moduli facilitano la programmazione
delle strutture portanti delle discipline e lo sviluppo diversificato di abilità e competenze consentendo
percorsi flessibili.

Le Unità di Apprendimento permettono di personalizzare i processi messi in atto e costituiscono
uno strumento per pianificare gli interventi di insegnamento-apprendimento.

Le classi aperte come pratica di un modello pedagogico capace di assicurare interazioni e scambi
socio-affettivi e cognitivi con l’uso razionale e organizzato degli spazi e delle interazioni-aggregazioni
scolastiche, come organizzazione dei curricoli delle classi omogenee per il tempo-scuola; classi a
tempo prolungato, classi con sperimentazione del bilinguismo, classi a tempo normale; come
sperimentazione di consigli di classe aperti in orizzontale per procedere alle operazioni di
programmazione e verifica.

Compresenza e\o contemporaneità di docenti per sviluppare nuove forme organizzative riguardanti
il lavoro per gruppi a rotazione oppure per operare contemporaneamente sulla classe
Laboratori per la promozione di capacità del saper fare e per la facilitazione dei processi di
costruzione e scoperta-ricerca delle conoscenze. I laboratori di informatica, di scienze, di ceramica,
di disegno tecnico, di drammatizzazione, musicale, geografico-storico, di lingue, spazi attrezzati
per lo sviluppo dell’operatività saranno resi accessibili in modo da permettere la massima
occupazione nel tempo, per gruppi elettivi, gruppi di livello, su compito ed insegnamenti
disciplinari e per un’ ulteriore personalizzazione delle attività di apprendimento anche a livello
individuale.
*L’organizzazione didattica per laboratori permette di sostituire la struttura rigida centrata
sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui soggetti che apprendono.
Nell’attività laboratoriale il docente ricerca strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e alla
sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di
laboratorio.
*La didattica laboratoriale propone ai ragazzi di giocare con le conoscenze acquisite, per
rafforzarle, e disporre di uno strumento efficace che consenta di afferrarne di nuove e proporle ad altri
per elaborarle a loro volta. Si tratta di dare senso allo studio, creare un contesto di apprendimento dove si
fondono insieme studio e operatività.
*I laboratori sono spazi che:
• attribuiscono unità di senso all’esperienza degli alunni;
• sono occasione di generatività e di creatività che si automotiva;
• aumentano l’autostima dei fanciulli;
• accrescono l’ampiezza e lo spessore delle competenze di ciascuno nelle interazioni e nel confronto
con quelle degli altri.

Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
34
ATTIVITA’ FORMATIVE
PROGETTUALI
TIPOLOGIE DI PROGETTI PER IL SUCCESSO FORMATIVO
La dimensione progettuale nelle istituzioni educative è l'indicatore che misura la capacità del sistema di
produrre cultura e di cogliere, interpretare e gestire i cambiamenti e le trasformazioni in atto nella società in
cui si vive .
La scuola è “l'istituzione educativa” per eccellenza ,è la 'mediatrice 'dei processi di trasferimento della
cultura della specie umana ,è anche luogo di costruzione di cultura
e di co-costruzione della conoscenza sociale.
Qualsiasi sistema che si definisce educativo non può prescindere da una dimensione progettuale
specifica per alimentare processi innovativi di gestione dei cambiamenti.
Favorire la dimensione progettuale significa :
 Ricerca e arricchimento dei contenuti, integrazione e ampliamento dei curricoli
 Sperimentazione di tecniche e di metodologie operative più rispondenti ai modelli di apprendimento
degli allievi
 Sviluppo di motivazioni positive nei riguardi dell'istituzione scuola
 Creazione di relazioni positive nella pratica scolastica quotidiana tra operatori scolastici e tra alunni
I Progetti
1. Attività di sviluppo e recupero di conoscenze e abilità riguardanti:
•
•
•
l’area linguistica
l’area logico-matematica
area psicomotoria
Le modalità del progetto prevedono attività di compresenza per gruppi di alunni – Il progetto è articolato
per obiettivi, metodologie, tempi e verifiche sugli esiti attesi
–
2. Attività integrative
riguardanti l’ampliamento dell’offerta formativa prevedono l’articolazione di
laboratori a classi aperte costituiti in seguito alle opzioni degli alunni. I laboratori riguardano: la
ceramica; l’alfabetizzazione informatica;
il corso di latino; il cineforum, laboratori di
manipolazione, e attività di drammatizzazione.
3. Progetto Lingue nell’ottica di una formazione potenziata dello sviluppo delle lingue comunitarie. Oltre
a sviluppare competenze comunicative tale progetto va ad integrare e supportare il curricolo ordinario sia
per l’impiego di tecnologie educative che per la pragmaticità dei suoi fini.
4. Attività di Orientamento per favorire l’iniziativa del soggetto, per operare scelte nell’immediato e nel
futuro – Il progetto, a scansione triennale, è caratterizzato dalla conoscenza del mondo del lavoro e del
sistema scolastico per accedere alle varie professioni.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
35
5. Progetto Continuità per la programmazione di curricoli integrati e sviluppo di forme di raccordo
metodologico-didattico.
6. Progetto Educazione motoria fisica e sportiva per favorire l’aggregazione e l’autocontrollo attraverso
percorsi finalizzati a canalizzare l’aggressività e a orientare in modo costruttivo l’agonismo.
7. Progetto di “Educazione alla legalità” come percorso che vuole offrire agli studenti, in un contesto, in cui
convivono culture parallele dell’illegalità e dell’avere a tutti i costi, un’occasione concreta di riflessione sui propri
modelli culturali e stili di vita, promovendo atteggiamenti intellettuali e sociali quali la democrazia, la conoscenza
dei diritti dell’uomo e del bambino, il dialogo , la partecipazione diretta, la solidarietà, la consapevolezza e la
valorizzazione della persona.
8. Progetto Scuola aperta al territorio per programmazioni e realizzazioni di percorsi formativi comuni
per temi ed esperienze in collaborazione con l’ISTITUTO AGRARIO e l’Istituto d’ ARTE
Gennaro Vesuviano .
9.
di San
Progetto Educazione alla salute per sviluppare l’integrazione fra vari ambiti disciplinari e i raccordo
tra scienze e educazione fisica per il perseguimento degli obiettivi dello star bene fisicamente e
psicologicamente. Attività di “Educazione alimentare “ concorreranno al perseguimento delle finalità
del progetto.
10. Progetto Biblioteca scolastica per potenziare abilità linguistiche, arricchire l’offerta per il laboratorio di
lettura, creare reali interessi per i libri e per l’avventura e/o viaggi percorsi mentali che possono attivare.
11. Protocollo di intese con l’ente locale per la partecipazione al “Maggio sangennarese” e per attività
d’integrazione .
12. Protocollo di incontri con l’équipe sociopsicopedagogica per scambi, collaborazioni e per supporto,
riguardanti le problematiche di svantaggio ed handicap.
13. Progetto di Educazione all’immagine per lo sviluppo di alfabeti visivi riguardanti la codifica e
decodifica di strumenti e messaggi della cultura multimediale
14. Progetto Gemellaggio con altre scuole del territorio per favorire scambi culturali
15. Progetto di Educazione ambientale per favorire la dimensione ecologica nel cogliere i rapporti di
interdipendenza tra uomo e ambiente e gli effetti di tale relazione.
16. Progetto “Scuola sicura” per attività di prevenzione e tutela e dell’integrità psichica e fisica
dell’individuo in rapporto all’ambiente scuola.
17. Progetto” San GENNARO Vesuviano ed il territorio locale” : itinerari naturalistici ed
archeologici” per sviluppare una conoscenza del territorio rispetto all’asse storico-naturalistico
18. Progetto Teatro per potenziare i mezzi espressivi e favorire la comprensione dei punti di vista dei
personaggi interpretati .
19. Progetto di Educazione stradale per attività di tutela dell’individuo e di emancipazione
I progetti ,articolati per obiettivi ,moduli di lavoro, mezzi e strumenti, modalità di verifica e
valutazione , sono agli atti della scuola.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
36
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Premessa
L’integrazione scolastica degli alunni con handicap è oggi un dato ormai consolidato nel nostro
Istituto.
Da tempo sono state sperimentati percorsi di insegnamento-apprendimento per superare ogni forma
di emarginazione e discriminazione nei confronti dei bambini in difficoltà ed in particolare di quelli in
situazione di handicap.
“La natura non mira all’eguaglianza: ogni essere vivente è un diverso, nell’assoluta irripetibilità del
suo esistere.
La natura non fa nemmeno parti uguali: distribuisce vantaggi e svantaggi in modo del tutto difforme,
giocando tra il caso e la necessità, secondo un disegno che trascende di gran lunga la singolarità degli
individui.
Il concetto di uguaglianza, che ogni consesso civile, compresa la scuola, deve perseguire, trova
fondamento non nella uguaglianza degli individui, bensì nell’uguaglianza dei diritti, giacché soltanto in
relazione a questi, possiamo ritenere che tutti gli individui siano uguali.”
Viene data così attuazione concreta al dettato costituzionale relativo alla piena e sostanziale “uguaglianza”
dei cittadini “…senza distinzione di… condizioni personali e sociali” (ART:3), all’apertura della scuola a
“tutti” (ART.34), al diritto all’educazione per i bambini diversamente abili.
L’integrazione non si limita all’accoglienza ed alla assistenza, ma si delinea un programma
educativo (imperniato su traguardi da realizzare nelle aree di apprendimento e dell’autonomia), reso
possibile da un contesto sociale ed educativo di piena accettazione del bambino in difficoltà; è importante
affermare l’importanza dello sguardo pedagogico, sguardo che, pur partendo da prospettive parziali, punta
sempre a sollecitare un progetto di vita globale per la persona che c’è, nella sua unità e globalità,
consapevole che essa è in divenire e possiede comunque risorse originali, sorprendenti e creative che è
professionalità scoprire e valorizzare in prospettiva educativa.
Analisidellasituazione
Alunni iscritti e frequentanti nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado dell’Istituto
Infanzia
Primaria
Secondaria 1 grado
Totale
0
0
3
3
0
0
3
3
1
0
2
3
0
0
9
Questi alunni presentano, a livelli diversi, problemi di autonomia, socializzazione e apprendimento,
quindi uno degli obiettivi fondamentali riteniamo sia la conquista di un repertorio di abilità e competenze che
mettano ciascuno in grado di gestire la propria vita, facendo ricorso il meno possibile all’aiuto degli altri, a
partire dalle cose fondamentali, elementari, quotidiane. Tra le aree di abilità va posta prioritariamente quella
relativa alla autonomia personale.
Obiettivi
AUTONOMIA
1. Sviluppare la capacità di muoversi negli spazi dell’edificio scolastico
2. Sviluppare la capacità di cura e igiene personale
3. Sviluppare la capacità di preparare e riordinare i materiali richiesti dalle attività scolastiche
SOCIALIZZAZIONE
1. Sviluppare la capacità di stabilire relazioni con il gruppo-classe e non
2. Sviluppare la capacità di conoscere e rispettare le principali regole del vivere insieme
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37
3. Sviluppare la capacità di conoscere il susseguirsi delle attività scolastiche
4. Sviluppare la capacità di partecipare alle attività comuni, al gioco libero e organizzato
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
APPRENDIMENTO
Sviluppare le capacità di attenzione e concentrazione
Sviluppare la capacità di ascoltare e comunicare
Sviluppare la capacità di comprendere e produrre messaggi di vario tipo (orali/scritti-iconici…)
Sviluppare la capacità di utilizzare le competenze acquisite in situazioni diverse
Sviluppare la capacità di risolvere situazioni problematiche concrete
Sviluppare la conoscenza del “sé” corporeo in rapporto allo spazio e al tempo
Sviluppare abilità psico-motorie
Organizzazionescolastica
La scuola viene considerata come una comunità di sostegno per tutti gli alunni in particolare per
quelli diversamente abili; la loro integrazione non si esaurisce con la sola presenza in classe, ma deve
coinvolgere la scuola in tutte le sue componenti.
Per ogni alunno si dovrà studiare un percorso “originale” in grado di valorizzare le capacità di
ciascuno. Sul piano didattico dovranno essere offerte mediazioni di vario tipo, da quelle percettive e
sensoriali fino alle tecnologie informatiche e ai codici multimediali.
Si prevede:





Programmazione individualizzata concordata fra gli insegnanti di sostegno, gli insegnanti di classe, i
genitori e gli operatori del Servizio Materno Infantile della ASL.
Inserimento in gruppi e sottogruppi
Attività specifiche strettamente adeguate al bambino in difficoltà
Dotazione di nuovi materiali (es. CD) per migliorare il processo di insegnamento-apprendimento
Ricorso a tempi “distesi” (flessibilità di orari e spazi).
Verificae valutazione
La valutazione terrà conto :
• dei livelli di apprendimento, di conoscenze e abilità e di autonomia in rapporto alle esperienze di
insegnamento-apprendimento realizzate (sempre considerando le possibilità di realizzazione a livello
personale);
• della buona riuscita scolastica considerando sia il miglioramento sul piano delle conoscenze, ma anche
su quelle sul piano affettivo,sociale e relazionale;
• dei continui feed-back di tutto il lavoro realizzato.
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38
Integrazione alunni stranieri
I dati ufficiali relativi alla presenza degli stranieri in Italia mostrano come, oggi,le famiglie, i cui componenti
sono tutti stranieri siano 415 mila, a testimonianza del fatto che la quasi totalità degli immigrati residenti
nel paese vive in famiglia.
Sono oltre 500 mila i bambini e gli adolescenti appartenenti ad un’altra nazionalità che vivono in Italia e che
si trovano spesso nella situazione di dover conciliare l’esigenze dettate da un’origine differente con il
desiderio di inserirsi all’interno di una realtà sociale e culturale nuova e che avvertono come propria
Sono le differenze socio-culturali, religiose e generazionali ad essere fonte di sofferenze per i bambini e
i giovani immigrati.
Questo fenomeno interessa anche paesi come San Gennaro Vesuviano e la scuola dove si registra la
frequenza di immigrati provenienti dall’est –europeo, dai paesi extracomunitari e dalla Cina.
L'integrazione è un concetto multidisciplinare e multidimensionale, che ha a che fare con l'acquisizione di
strumenti e di capacità, con i rapporti tra individui, riferendosi all'incontro di un soggetto con un contesto di
altri soggetti, infine con l'integrità del sé, ovvero con la possibilità di ricomporre ed esprimere la propria
storia, la propria lingua e la propria appartenenza
Le attività di integrazione, devono avere come finalità il rispetto del e identità e delle diversità etniche.
Ciò che contraddistingue il termine integrazione è il suo carattere dinamico. È un percorso che coinvolge
due entità distinte: l'individuo che cerca di integrarsi e di coesistere al meglio nel contesto di accoglimento e
la società ospitante che lo aiuta, lo lascia fare o lo ostacola nel raggiungere il suo scopo
In genere si tratta di un lento, ma profondo lavoro, in cui l'identità viene formata dal continuo confronto tra i
due mondi, la famiglia e la società d'arrivo, confronto che non comporta risoluzioni definitive o estremiste,
ma un processo di selezione ed adeguamento. In tal modo il minore riesce ad avere un'identità formata
dall'armonizzazione ed integrazione dei valori delle due differenti culture, e soprattutto viene
sviluppato un senso di duplice appartenenza.
In genere, favorire lo sviluppo della doppia etnicità è considerata la soluzione migliore , proprio perché
permette al minore un maggiore equilibrio, nonché una maggiore capacità critica, una maggiore obiettività e
sensibilità. Si tratta comunque di un equilibrio assai articolato che può essere realizzato soltanto se la società
stessa ha sviluppato un'organizzazione multiculturale (o per lo meno bi-culturale) superando anche quel
razzismo istituzionale assai difficile da sradicare .
Integrazione significa quindi acquisizione di diritti, possibilità di realizzazione di sé senza ostacoli,
costruzione di relazioni sociali e formazione di sentimenti di appartenenza e di identificazione.
Negli ultimi anni la nostra scuola è stato interessata da un notevole incremento di presenze di alunni
stranieri di recente immigrazione.
Oggi si registra la presenza complessiva di ……… alunni, eterogenei sia per nazionalità sia per livello di
conoscenza della lingua italiana, i quali presentano problematiche differenti:
•
•
•
•
•
totale non conoscenza della lingua italiana
conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana
limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche
difficoltà nello studio delle varie discipline
difficoltà nell'inserimento e nell'integrazione
Pertanto, considerata la varietà delle culture e delle situazioni concrete di ogni singolo alunno, bisogna
mettere in atto iniziative tali da
•
•
garantire un'accoglienza adeguata in termini di tempi, spazi ed interventi specifici
sviluppare l'acquisizione della lingua
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
39
•
promuovere attività volte a favorire l'integrazione e l'educazione interculturale
P a e s i d' o r i gi n e d e g l i al u n n i s t r a n i e r i p r e s e n t i n e l l ' I s t i t u t o
Comprensivo
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA I °
Germania
1
Albania
1
Bulgaria
1
Polonia
6
SerbiaMontenegro
3
Ucraina
5
Cina
4
Totale
Numero
complessivo
Alunni
stranieri :
21
Alunni stranieri neo arrivati nel corso dell'anno:
Scuola dell'infanzia: ………
Scuola primaria: ………
Scuola secondaria I grado: ……
Struttura del progetto
Docenti responsabili: le componenti della Commissione alunni stranieri.
Docenti coinvolti: docenti
Destinatari:
•
•
gli alunni stranieri
i docenti e i compagni delle classi di inserimento
Aree d'intervento
Accoglienza
•
•
•
•
•
raccogliere informazioni e dati sugli alunni
raccogliere dati sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica attraverso
l'osservazione/valutazione delle competenze all'ingresso
creare contatti con le famiglie ricorrendo, se necessario, all'aiuto di mediatori e traduttori (altri
genitori stranieri presenti nella scuola, connazionali ...)
individuare i bisogni specifici di apprendimento
realizzare attività di accoglienza, per ridurre l'ansia, la diffidenza, la distanza
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
40
•
•
•
stabilire contatti con enti e associazioni del territorio
acquisire materiali, risorse e testi presso centri di documentazione e attraverso contatti con altre
scuole
presentare l'organizzazione scolastica alle famiglie
Alfabetizzazione linguistica
Organizzare esperienze linguistiche per l'apprendimento intensivo della lingua italiana a vari livelli, con
attenzione:
1. al linguaggio orale, al fine di:
o migliorare l'uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana
o arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni
o superare le difficoltà linguistiche, spesso legate alle differenze fonetiche fra la lingua
d'origine e la lingua italiana
2. al linguaggio scritto, al fine di:
o favorire il consolidamento del nuovo lessico via via acquisito
o intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche
Lingua dello studio
•
•
realizzare interventi per la facilitazione degli apprendimenti
predisporre attività di recupero o di rinforzo dell'apprendimento a livello individuale o a piccoli
gruppi
Educazione interculturale
Elaborare percorsi didattici interculturali per educare
•
•
•
•
•
•
alla conoscenza di sé
alla solidarietà
alla cooperazione
all'accettazione delle "diversità"
ad una convivenza interculturale
al rispetto delle regole del vivere civile
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
facilitare l'inserimento e l'integrazione
facilitare la socializzazione come elemento centrale per la crescita psicologica della persona
e per favorire l'apprendimento scolastico
promuovere il diritto alla lingua e alla comunicazione
agevolare l'apprendimento dei linguaggi specifici delle varie discipline per l'utilizzo
dell'italiano come lingua veicolare ai fini di acquisizione di conoscenze
favorire la crescita globale degli alunni stranieri, accompagnandone lo sviluppo cognitivo,
sociale e affettivo
offrire l'opportunità di proseguire con profitto e autonomia l'iter scolastico
Tematiche e attività
•
•
•
attività finalizzate all'accoglienza e all'inserimento (rilevazione delle competenze
linguistiche e disciplinari, definizione di interventi, contatti con le famiglie straniere)
elaborazione di percorsi individualizzati di apprendimento sulla base delle condizioni di
partenza e della scuola frequentata
attività volte a sviluppare le competenze in italiano L2 a vari livelli
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
41
•
•
•
•
•
utilizzo di eventuali interventi di interpreti (o mediatori), di compagni – tutor per far
superare le difficoltà linguistiche iniziali
attività di continuità e raccordo fra i tre ordini di scuola per promuovere esperienze comuni
elaborazione di percorsi didattici interculturali e di attività ludiche che possano favorire in
classe un clima di apertura e curiosità verso l'altro
rilettura di punti della programmazione delle singole discipline per offrire spunti di
intercultura all'interno del normale lavoro in classe
rapporti con enti locali e altre scuole del territorio
Metodologia
Flessibilità didattica
•
•
•
•
•
nella metodologia dell'insegnamento
nella selezione dei contenuti
nella gestione della classe, degli strumenti e dei materiali didattici (specifici e semplificati)
nella programmazione personalizzata
nella valutazione
Curricolarità
•
•
compresenze per interventi individualizzati o per piccoli gruppi
laboratori (recupero e sviluppo delle abilità)
•
•
•
•
•
•
protocollo di Accoglienza
testi per alunni stranieri
manuali operativi specifici
schede di rilevamento delle competenze
testi plurilingue
video per conoscere usi, costumi e tradizioni di Paesi diversi e per affrontare problematiche
legate all'identità e alle differenze
letture interculturali
Strumenti
•
Modalità di verifica delle attività
Prove al termine degli interventi.
Durata
Pluriennale (progetto in continuità verticale).
Ore di attività per i destinatari
Tutto l'anno scolastico.
Risultati attesi
•
•
•
•
•
•
facilitazione nell'inserimento e nell'integrazione
miglioramento della socializzazione
miglioramento del rendimento scolastico
conseguimento di una discreta autonomia linguistica
partecipazione al lavoro attivo della classe
raggiungimento di determinati obiettivi delle programmazioni disciplinari
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
42
•
accettazione e comprensione delle diversità
Valutazione complessiva del progetto
Chi deve verificare i risultati in itinere e finali è l'équipe pedagogica nella sua globalità, perché è nel
contesto classe che l'alunno straniero interagisce fattivamente con i compagni e qui si verificano i
progressi sia nell'ambito delle competenze linguistiche sia in quello dell'integrazione.
Protocollo di accoglienza di alunni stranieri
“Una parte consistente degli alunni stranieri che ogni anno varca la soglia della scuola non
conosce l’italiano. Entra nella nuova classe con gli stessi impacci di chi viene inserito in
un’orchestra senza avere prima imparato a suonare; o meglio, sapendo suonare solo uno
strumento agli altri ignoto.”
(G. Favaro, “Alfabeti interculturali”)
All’arrivo di un bambino o di un ragazzo straniero, che non conosce affatto la lingua italiana, bisogna
considerare alcuni fattori che entrano in gioco:

L’età .

La scolarità: legati al fattore età, i percorsi di scolarizzazione nel Paese d’origine sono diversi. Vi
sono alunni che hanno seguito un iter scolastico coerente con l’età anagrafica e altri che hanno avuto
esperienze scolastiche frammentarie o addirittura interrotte. La storia scolastica precedente deve
essere tenuta presente.

La biografia linguistica: qual è la lingua del bambino, o meglio parla nella sua famiglia la vera
lingua d’origine o una sorta di dialetto? Infatti molto spesso il codice materno e familiare non
corrisponde con la lingua di scolarità che è anche lingua nazionale del Paese di provenienza.

Le condizioni della famiglia: sarebbe necessario conoscere i motivi che l’hanno spinta ad emigrare
dal loro Paese e come vivono la loro situazione di “non appartenenza” in Italia; la composizione del
nucleo familiare, la scolarità dei singoli membri, condizioni di vita (lavoro, alloggio, scambi con
autoctoni, situazione giuridica).

La storia di ciascun bambino e\o ragazzo: oltre alle variabili “oggettive” (età, scolarità, lingua) e
legate alla situazione familiare (viaggio, progetto migratorio, condizioni di inserimento), vi sono le
componenti proprie della storia di ciascun bambino. Vi sono le emozioni, le paure, i timori che
hanno accompagnato la partenza e l’arrivo; le aspettative; il desiderio di riuscire e il disagio di
“sentirsi fuori posto”. Si trova anche a dover rispondere a delle sfide, ricomporre la sua storia
affettiva, tra distacchi e nuove realtà, dover vivere in un Paese che non ha scelto ma nel quale ci si è
trovato all’improvviso.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
43
Le tappe dell’accoglienza
Attività e dimensioni dello sviluppo
1. PRIMO CONTATTO:




Accoglienza dell’alunno neo-arrivato e della sua famiglia,
raccolta della documentazione ( se disponibile) o delle autocertificazioni,
raccolta informazioni sulla scuola del paese d’origine
prime informazioni sulla scuola fornite all’alunno e alla famiglia (opuscoli bilingue).
2. INTERVISTA/COLLOQUIO CON L’ALUNNO NEOARRIVATO:



Aspetti della storia personale (viaggio, aspettative, timori…),
descrizione di una giornata tipo e del rapporto con lo spazio extrafamiliare,
rilevazione delle pratiche linguistiche quotidiane.
3. PROVE E MOMENTI DI OSSERVAZIONE:
Rilevazione delle competenze acquisite rispetto a :
• lingua d’origine ( scritta e orale);
• lingua straniera (eventuale);
• lingua italiana ( eventuale, se arrivato da qualche tempo, oppure esposto all’italiano nel
Paese d’origine);
•
funzioni di base; abilità logico-matematiche; abilità espressive (utilizzo di materiali in
L1 e di schede/prove non verbali).
RESTITUZIONE DELLE OSSERVAZIONI:
Comunicazione all’alunno neo arrivato rispetto alla classe e sezione di inserimento, delle modalità
organizzative, del percorso intensivo (full- immersion)
PERCORSO AUTOBIOGRAFICO
Attraverso la “memoria autobiografica” costruire e creare la propria Identità e nel riconoscimento
della soggettività educare all’accettazione delle differenze, della definizione del proprio sapere, del
ruolo che occupa la scuola nel proprio processo di apprendimento.
La costruzione dell’autostima come prerequisito per condividere con gli altri le esperienze.
Tale scopo verrà perseguito attraverso una sperimentazione e una ricerca/azione in verticale, che
vedrà coinvolti i docenti dell’asse linguistico, espressivo-pittorico, espressivo-musicale
EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA
Utile mezzo per raggiungere una consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni, un’accettazione
delle possibilità e limiti individuali, una capacità di confrontarsi con gli altri, l’abilità di risolvere
efficacemente conflitti e problemi. E’ già stato attivato un progetto in rete con altre scuole che vede
coinvolte alcune classi dei vari plessi. Sarà avviata una formazione anche per nuovi insegnanti.
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44
FARE TEATRO
Il teatro come luogo aperto di incontro, in una dimensione pratica, orienta verso l’esplorazione e il
potenziamento delle diverse attitudini degli alunni e sul valore cognitivo e affettivo della relazione.
Utilizzare il teatro, oltre la sua forma spettacolare, come percorso educativo in cui l’espressività
valorizzi e potenzi i saperi, le capacità comunicative, attraverso pratiche di espressione corporea,
dei vari linguaggi, del racconto di sé.
Per rispettare gli altri, prima di tutto occorre conoscere e comprendere le motivazioni dell’altro;
perciò è necessario impostare un’attività formativa non solo degli studenti, ma anche degli
insegnanti, del personale ATA e dei genitori, per poter costruire un percorso comune di crescita e
di arricchimento culturale di ciascuno: sia di chi viene (immigrati) che di chi accoglie ( comunità
sociale). Tutto ciò per favorire la cooperazione e integrazione, aiutando i giovani a costruire un
profilo personale, educandoli all’autoconoscenza e al rispetto delle norme e delle regole che sono
alla base della comunità scolastica e della società.
Attività grafico -espressive
Il grafismo, in quanto comportamento spontaneo e inconscio, viene messo in rapporto con gli
aspetti profondi, inconsapevoli, emotivi e motivazionali della personalità in evoluzione: il disegno
non è più l’espressione della sola intelligenza, ma diventa l’espressione della vita affettiva ed
emotiva.
Il bambino esercitandosi a usare bene la matita , sollecita un’equilibrata coordinazione dei propri
movimenti; s’abitua ad organizzare , in uno spazio prestabilito , idee e impulsi .
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45
PIANO DI FORMAZIONE
PIANO DI AGGIORNAMENTO
ANNO SCOLASTICO 2007\08
PERSONALE DOCENTE E PERSONALE ATA
La formazione è una risorsa strategica per il miglioramento della scuola ed ha per obiettivi
l’aggiornamento e la crescita professionale del personale, in relazione anche alle trasformazioni e alle
innovazioni in atto.
Considerando che gli insegnanti sono gli attori determinanti del successo o del fallimento di
qualunque progetto di riforma, è doveroso ribadire la forte rilevanza della formazione professionale degli
insegnanti, soprattutto nell’aspetto dell’aggiornamento, del perfezionamento e della riqualificazione durante
il servizio.
Nel quadro dei processi d'innovazione, la formazione e la riqualificazione professionale sono orientate,
in particolare, alla consapevolezza dei processi di riforma in atto, all’attuazione dell’autonomia scolastica,
all’innovazione metodologica didattica, all’uso delle nuove tecnologie.
Tali obiettivi vengono perseguiti anche direttamente dall’Amministrazione centrale attraverso programmi di
aggiornamento a distanza o in sede ai quali i docenti è chiamato a partecipare e dei quali occorre tenere
conto nella predisposizione del piano annuale di istituto.
Occorre infine tenere conto delle esigenze formative relative alla sicurezza sul luogo di lavoro.
Per l’anno scolastico 2007\08, sono previste innanzitutto le seguenti attività formative:
Personale Docente:
a. Iniziative promosse dall’Amministrazione:
L’istituto si riserva di aderire, in corso d’anno, ad iniziative di aggiornamento promosse
dall’Amministrazione a livello centrale e periferico.
L’adesione potrà riguardare anche singoli docenti purché l’impegno non risulti alternativo a quelli già
deliberati dall’istituto e risulti compatibile con il pieno assolvimento delle specifiche funzioni.
b. Iniziative programmate direttamente dall’Istituto

Ciclo di seminari su tematiche interdisciplinari: scienze e studio del territorio
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
46



Incontri di aggiornamento sulla Riforma della scuola con particolare riguardo alla scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
Corso di formazione per addetti al primo soccorso finalizzato a formare apposite figure sensibili
per il potenziamento delle condizioni di sicurezza all’interno dell’istituto.
Incontri di aggiornamento a sostegno dei docenti impegnati in progetti particolarmente innovativi.
c. Iniziative realizzate autonomamente da docenti dell'istituto
Saranno favorite attività di gruppo di docenti (non meno di 6 docenti) finalizzate all'attuazione di progetti
relativi a:



ideazione, progettazione e sperimentazione di Unità di Apprendimento monodisciplinari o
interdisciplinari
produzione di strumenti di osservazione e di verifica;
uso delle apparecchiature informatiche e della rete INTERNET.
d. Iniziative proposte da soggetti esterni e riconosciute dall’Amministrazione
Rientrano in questa categoria, tutte le iniziative che, incluse nel piano annuale, elaborato dall’IRRE
Campania o dal C.S.A. di Napoli, possano interessare i docenti.
Una volta noto il piano annuale definito dall’IRRE Campania, potranno essere definite, a cura del Collegio
dei docenti, quote di partecipazione dei docenti dell’istituto alle varie attività formative nel rispetto degli
specifici obiettivi perseguiti dall’istituto.
Per quanto riguarda la partecipazione dei docenti, resta inoltre stabilito quanto segue:
 la frequenza di eventuali corsi di istruzione per l'uso di apparecchiature e sussidi didattici organizzati
dalla scuola in collaborazione anche con ditte distributrici, è obbligatorio per i docenti delle
discipline più direttamente interessate

i periodi di esonero previsti dall’art. 62 del CCNI 24.07.2003 per la partecipazione ad iniziative di
formazione riconosciute dall’Amministrazione potranno essere fruiti contemporaneamente, di
regola, da non più di tre insegnanti. Detti periodi di esonero sono contenuti nel corso dell’anno in 5
giorni complessivamente. Ciascun docente ne può usufruirne una sola volta nel corso dell'anno
scolastico, ferma restando la possibilità di frazionare il periodo massimo consentito in due o più
periodi. Il dirigente scolastico, tenuto conto delle esigenze didattiche, può autorizzare una
partecipazione che comporti l’assenza dal servizio di istituto superiore ai cinque giorni, prevedendo i
necessari recuperi avvalendosi dello strumento della flessibilità dell’orario delle lezioni.

al rientro in sede, il docente o i docenti che avranno partecipato alle attività di aggiornamento a
seguito di autorizzazione del Dirigente scolastico presenteranno una relazione scritta o altri materiali
strutturati, appositamente elaborati, che illustrino contenuti, metodi ed obiettivi dell'esperienza
maturata. La relazione, affissa in bacheca, potrà, inoltre, essere oggetto di discussione in apposita
riunione dei docenti delle stesse discipline, aperta anche agli altri insegnanti dell'istituto. La
partecipazione dei docenti delle stesse discipline a dette riunioni è obbligatoria entro i limiti di cui
al comma successivo.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
47
La partecipazione alle attività di formazione obbligatorie per il personale docente e ATA sono
contenute entro il limite di 30 ore nel corso dell’anno scolastico.
Considerata, inoltre, l'essenzialità di una continua attività di autoaggiornamento, essa è sostenuta con la
predisposizione, nei limiti del possibile, degli strumenti e delle strutture occorrenti.
La direzione della Biblioteca, entro il mese di novembre, coordinando le proposte dei singoli docenti,
sottoporrà al Dirigente scolastico apposito piano di potenziamento delle risorse bibliografiche e multimediali
(riviste, libri ecc. ) ritenute necessarie per favorire l’auto- aggiornamento continuo.
Personale ATA
Per il personale amministrativo è fondamentale un aggiornamento continuo sia di carattere teorico che
pratico che miri da un lato a favorire la conoscenza della normativa in vigore, a partire da quella relativa al
settore di più specifica competenza, dall'altro a potenziare le competenze di ordine pratico con particolare
riguardo all’uso delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione.
Risolta anche fondamentale favorire una crescita ad ampio raggio delle competenze professionali,
così da consentire ad essi di passare con facilità da un settore all’altro.
Per i collaboratori scolastici sarà favorita la loro crescita culturale e professionale anche nella
prospettiva di affidare ad essi compiti specifici che, anche se esulano dal proprio profilo professionale, sono
sempre più importanti anche perché collegati al sostegno degli uffici amministrativi, ai rapporti con gli
alunni e con le famiglie, al Servizio di assistenza nei confronti dei disabili, al Servizio di Pronto Soccorso e
al Servizio di Prevenzione e di Protezione, in genere.
Nel corso dell’anno sarà favorita la partecipazione di tutto il personale ATA ad iniziative di
formazione e di aggiornamento esterne e nel contempo saranno attivate le seguenti iniziative direttamente
dalla scuola:




corso di aggiornamento per il potenziamento delle competenze informatiche per il personale
amministrativo aperto anche al restante personale tecnico e ausiliario (Word, excell, access)
percorsi di aggiornamento e di auto aggiornamento del personale amministrativo finalizzati alla
familiarizzazione di tutto il personale con i vari software gestionali utilizzati in tutti i reparti;
occasioni di aggiornamento del personale ausiliario miranti a rendere stabili le competenze acquisite
attraverso il corso svolto per il servizio antincendio
corso di formazione aperto a tutto il personale ATA, in particolare ai collaboratori scolastici, per
addetti al primo soccorso
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
48
PIANO ORGANIZZATIVO
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO “ B. COZZOLINO”
Dirigente
Apparato Amministrativo
Organi Collegiali
Staff Organizzativo
Il dirigente scolastico Prof. Giuseppe Ligrone
Esercita la legale rappresentanza
dell’istituzione scolastica
Assicura la gestione unitaria dell’istituto
E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali
Esercita autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane.
DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente si avvale della collaborazione di docenti da lui
individuati e può delegare loro specifici compiti per lo
svolgimento delle proprie funzioni organizzative e
amministrative.
Per lo svolgimento dei compiti amministrativi si avvale della
collaborazione del Direttore dei servizi generali amministrativi
impartendo le direttive per il coordinamento del personale
ATA.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
49
APPARATO AMMINISTRATIVO
La sede degli uffici di presidenza e segreteria dell’Istituto Comprensivo si trovano in via Ferrovia, 1.
La segreteria è costituita da:
-1 Direttore amministratore dei Servizi Generali (svolge funzioni di direzione e controllo
del personale non docente e si occupa della gestione amministrativa
e contabile di tutte le attività avviate dall'istituzione scolastica).
-
5 Assistenti amministrativi.
I servizi amministrativi e gestionali sono così organizzati:
a) gestione alunni
b) gestione personale
c) gestione risorse e patrimonio
d) gestione protocollo
L'ufficio è informatizzato con computer collegati in rete.
Il Ministero della Pubblica Istruzione
ha dotato la scuola di un computer Compaq Celeron 43 GB
con collegamento Intranet con il Ministero (linea ISDN) Software: Ambiente scuola e SISSI.
 N° 11 Collaboratori scolastici
svolgono compiti di pulizia, di vigilanza, di sostegno alle attività scolastiche,
di collaborazione con la segreteria e assicurano
l'apertura e la chiusura dei locali scolastici attraverso la turnazione e sono così suddivisi:
-- 10 presso la ScuolaSecondaria di primo grado "B.Cozzolino"
-- 1 al Plesso "G. Nappo"
Nel plesso “Nappo” svolgono lavori di pulizia e vigilanza n°2 operatori socialmente utili.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
50
Organi Collegiali
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
51
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE,
CONSIGLIO DI INTERCLASSE
CONSIGLIO DI CLASSE
Nella Scuola dell'Infanzia e Primaria
è costituito da:
•
•
•
1 genitore per ogni sezione/classe
Gli insegnanti di ogni sezione/classe
Il Capo d'Istituto o suo delegato che presiede
Nella Scuola Secondaria di primo grado
•
•
sull'azione educativa e didattica e sulle
sperimentazioni
Agevola ed estende i rapporti fra docenti e
è costituito da:
•
Formula proposte sull'organizzazione e
genitori
4 genitori per ogni classe
Gli insegnanti di ogni classe
Il Capo d'Istituto o suo delegato che presiede
Esamina i problemi e propone soluzioni
COLLEGIO DEI DOCENTI
•
E' costituito:
• docenti della Scuola dell'Infanzia
• Scuola Primaria ( ex scuola Elementare)
• Secondaria di Primo grado ( ex Scuola Media)
•
•
•
•
Capo d'Istituto che presiede
•
Delibera il funzionamento didattico della Scuola le attività di
Sperimentazione, il piano di Aggiornamento e la scelta dei libri
di testo
Cura la stesura del POF e della Programmazione educativa
Formula proposte per la formazione e composizione delle classi
e l'assegnazione dei docenti
Valuta la realizzazione di quanto indicato nel POF
Elegge il Comitato di valutazione e individua le Funzioni
Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
CONSIGLIO DI ISTITUTO
E' costituito da.
8
Genitori, uno dei quali presidente -- 8 Docenti
-------2 Personale A.T.A -------Il Capo d'Istituto




Elabora e adotta gli indirizzi generali (P.O.F.)
Delibera il Bilancio e l'impiego dei mezzi finanziari
Predispone il regolamento interno
Adotta il Calendario scolastico

Delibera in merito alle uscite scolastiche
GIUNTA ESECUTIVA
È’ costituita da:


Capo di Istituto che presiede
• Prepara i lavori del Consiglio di Istituto
2 genitori
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
52
Le modalità di comunicazione interattiva dei vari organi e/o figure funzionali al sistema non è
gerarchica ma segue una modularità di percorso in ogni fase di funzionamento delle attività annuali
.
I coordinatori dei consigli di classe ,in questo sistema di interazione hanno funzioni di:
• traduzione operativa in termini di azioni di insegnamento-apprendimento;
• di sperimentazione -implementazione del modulo formativo;
• verifica e valutazione risultati .
Tutti questi processi socializzati dai coordinatori negli organismi collegiali rappresentano un feed-back
per le scelte formative ai vari livelli di progettazione e /o di verifica e valutazione.
Il modello di interazione-comunicazione dei vari organismi è circolare:
ogni funzione è determinata da quella precedente ma determina anche quella che segue .
Piano didattico organizzativo
Le funzioni dell’organizzazione scolastica sono di due tipi, quelle orientate alla soluzione di problemi
inerenti l’insegnamento e quelle rivolte a definire la condizioni e le risorse necessarie alla realizzazione dei
progetti e attività.
La gestione di tali funzioni significa per i docenti assumersi responsabilità nuove come:
 gestione e articolazione delle strutture interne
 utilizzo e coordinamento dell’ambiente esterno
Il sistema scuola deve essere in grado di governare tutti i suoi processi e i suoi prodotti mediante una
costruzione logica come ricerca ottimale per raggiungere i suoi fini e scopi.
Vi sono aspetti da prendere in considerazione:
L’EFFICACIA come rapporto tra realtà e obiettivi programmati;
LA PRODUTTIVITA’ come rapporto tra realtà e capacità di utilizzare preventivamente le risorse
disponibili.
La verifica deve consentire di rilevare gli scarti tra i vari aspetti e deve essere condotta attraverso opportune
procedure nei vari campi e vari livelli.
Bisogna rendere compatibile il rapporto tra l’organizzazione formale e le attività da svolgere, gli obbiettivi e
i fini da perseguire. Ogni ripartizione di compiti e di competenze rischia di decentrare l’organizzazione fino
al punto di farla perdere l’unità di azione. Il Collegio dei Docenti, i Gruppi per discipline, i Consigli di
Classe, le Commissioni per aree di attività, i singoli docenti, i Responsabili delle Funzioni Obiettivo, devono
agire in base a criteri ben definiti, attraverso i quali è possibile riaggregare le attività parcellizzate. Il
coordinamento è l’attività fondamentale per ottenere obiettivi omogenei, non scollegati, verificabili e
confrontabili.
Funzioni:
a) Collegio Docenti:
• individua gli obiettivi generali della scuola
• individua le articolazioni organizzative idonee ad assolvere il compito demandato ai gruppi di lavoro
• individua le linee generali cui attenersi nell’utilizzo delle risorse a disposizione
• individua le linee di intervento a favore degli alunni svantaggiati
• individua le linee della scuola in merito alla valutazione
• delibera in merito all’esperienza e alla organizzazione delle sue linee di fondo
b)Dipartimento di programmazione disciplinare:
• programma l’articolazione triennale degli obiettivi generali individuati
• programma l’intervento disciplinare nel triennio, sull’anno e sui singoli segmenti
• provvede ad approntare gli strumenti idonei alla verifica di tali obiettivi [prove strutturate – prove
oggettive e test]
• verifica orizzontale [tutte le classi del medesimo livello] il raggiungimento dell’obiettivo che ci si è posti
• appronta una scheda [od individua i parametri] per la valutazione disciplinare
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53
•
provvede alla individuazione dei prerequisiti in entrata (formazione delle classi prime) e sperabilmente
in uscita (profilo triennale)
• appronta i necessari strumenti anche suddividendosi in gruppi di lavoro
• dà linee indicative per l’utilizzo delle ore in compresenza
c) Consiglio di Classe:
• provvede all’analisi della situazione di partenza della classe
• programma l’utilizzo delle ore di compresenza e la scelta dei progetti e dei percorsi formativi nel POF
• programma eventuali interventi di sostegno/recupero
• programma l’intervento specifico sull’alunno portatore di handicap
• programma il lavoro per Moduli e Unità Didattiche in base all’obiettivo sovradisciplinare (abilità
cognitive ; competenze comunicative/linguistiche ecc.) prescelto nel quadrimestre
• provvede alla verifica degli obiettivi che si è dato
• provvede alla valutazione quadrimestrale
d)Referente di progetti e attività
• Organizza il progetto tenendo conto dei bisogni dei docenti coinvolti
• individua le forme organizzative appropriate: incontri con esperti; visite guidate; proiezioni; incontri a
classi aperte; scambi culturali .
• socializza le esperienze acquisite
• provvede alla verifica dell’attività tramite i questionari di percezione (operatori – utenti – famiglie) o
strumenti equivalenti.
•
e) Coordinatori :
1) preparare il lavoro dei consigli di classe al fine di rendere produttive al massimo le riunioni;
2) presiedere le sedute;
3) coordinare le attività didattiche;
4) curare le verbalizzazioni delle riunioni.
Preparare il lavoro dei Consigli di Classe significa:
a) predisporre l’o.d.g. delle riunioni tenendo conto dei problemi e proposte segnalati dai colleghi di classe e
renderlo noto tramite il registro delle comunicazioni/ docenti;
b) documentare l’o.d.g., cioè consegnare ad ogni collega i documenti utili per la discussione in Consiglio.
A titolo esemplificativo:
− fotocopia delle programmazioni svolte da ogni singolo docente nel periodo antecedente la riunione;
− fotocopia della programmazione svolta per l’integrazione di alunni portatori di handicap;
− altri documenti utili per la discussione del Consiglio.)
c) precisare i compiti che ogni docente deve svolgere prima della riunione in modo da facilitare la
discussione e la decisione durante gli incontri dei Consigli di classe e “pretendere” che detti compiti
vengano svolti regolarmente;
d) informare le famiglie circa la data delle riunioni (ovviamente nel caso in cui il Consiglio sia aperto ai
genitori) e circa l’o.d.g. in programma.
Presiedere le sedute significa:
a) coordinare la discussione;
b) richiedere l’attenzione e la partecipazione di tutti (non è possibile che una persona contemporaneamente
partecipi alla discussione e svolga un altro lavoro - esempio: compili i profili degli alunni, programmi il
suo lavoro personale ecc.);
c) controllare che la discussione sia attinente agli argomenti all’o.d.g. (non consentire deviazioni e
divagazioni);
d) chiedere che il gruppo formuli sintesi cioè definisca il punto di arrivo della discussione in termini di
decisioni a cui tutti i docenti devono attenersi.
Coordinare le attività didattiche significa:
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54
a) conoscere quali attività ogni docente sta svolgendo richiedendo richiedendo per esempio ad ogni singolo
docente fotocopia della sua programmazione periodica;
b) far circolare dette informazioni;
c) prevedere momenti di confronto tra i docenti per garantire coordinamento tra le attività coordinabili;
d) prevedere dei momenti di verifica per definire l’evoluzione del lavoro ed individuare problemi aperti.
Curare le verbalizzazioni significa:
a) registrare le discussioni, le decisioni ecc.;
b) storicizzare il lavoro, cioè documentarlo con tutti gli allegati che servono per comprendere che cosa si
sta facendo in un data classe, da parte di chi, perché, come, in quali tempi ecc;
c) pubblicizzare gli atti qui sopra indicati.
Compiti dei coordinatori dei team-work e dei referenti:
1) predisporre l’o.d.g. delle riunioni concordandolo con i colleghi e/o con il preside e tenendo conto dei
compiti che il consiglio di settore deve svolgere;
2) documentare l’o.d.g., cioè consegnare ad ogni collega documenti utili per la discussione (es. dispense –
articoli di giornali – proposte di schemi di lavoro – proposte di acquisti e/o di gite ecc.);
3) rendere noto l’o.d.g. tramite il registro delle comunicazioni docenti;
4) presiedere le riunioni (si vedano le operazioni indicate per i coordinatori dei consigli di classe);
5) curare le verbalizzazioni (si vedano le operazioni indicate per i coordinatori dei consigli di classe);
6) far circolare il materiale prodotto (es. consegnare ad ogni collega copie della programmazione effettuata,
consegnare ai coordinatori dei consigli di classe proposte per gite e acquisti e attività ecc.).
.
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55
CRITERI DI VALUTAZIONE
DEL
SISTEMA
VALUTAZIONE IN AMBITO FORMATIVO
I processi valutativi devono rifarsi ai parametri di pertinenza, efficacia ed efficienza.
Per giudicare la qualità del sistema scolastico occorre disporre di informazioni affidabili circa il grado di
pertinenza della sua struttura (ordinamenti, curriculi, risorse) agli scopi socialmente assegnatogli. Senza un
confronto tra le ragioni che hanno giustificato la strutturazione del sistema e le sue eventuali revisioni, e le
realizzazioni di fatto concretizzate, risulta impossibile esprimere apprezzamenti sulla validità del modello
complessivo, oltre che dei suoi singoli elementi costitutivi.
Il grado di pertinenza può essere misurato facendo ricorso a criteri interni o a criteri esterni al sistema, tra
i quali sussiste una relazione di complementarietà.
I criteri interni si riferiscono agli outputs scolastici espressi in termini di apprendimenti fatti acquisire agli
allievi.
I criteri esterni rimandano al livello di riuscita sociale, culturale e persino economica della popolazione in
uscita dalla scuola, rilevata a breve, a medio e a lungo termine. Vi è comunque una impossibilità attuale di
cogliere longitudinalmente, lungo l’asse del tempo, il peso della formazione che si è ricevuta nella
determinazione della riuscita sociale per mancanza di centri sociali attrezzati per compiere rilevazioni
diacroniche sul destino sociale delle diverse leve scolastiche.
I parametri di efficacia sono espressi da quelle misure capaci di indicare unicamente se l’azione formativa
sviluppata a scuola abbia raggiunto o meno gli obiettivi previsti formalmente o a che distanza si situano i
risultati. Tali parametri riguardano aspetti qualitativi (tipologia conoscenze fatte acquisire in uscita da
specifici corsi scolastici, caratteristiche dei processi educativi attivati …) e quantitativi (numero allievi che
raggiungono determinati standard qualitativi, tassi di abbandono, di ripetenze, di regolarità degli studi ….)
L’analisi di rapporti tra caratteristiche di ingresso degli allievi, tipologia dei processi attuati e risultati
raggiunti, consente invece di verificare la congruenza tra impianto didattico, caratteristiche storiche della
popolazione scolastica e traguardi scolastici passati sul piano nazionale.
I parametri di efficienza sono definiti dal rapporto di due dati econometrici: costi e benefici di una certa
attività.
In ambito scolastico vale il riferimento ai costi-finanziari del servizio e loro distribuzione (spese correnti, di
investimento, di aggiornamento, costo per allievo per anno di scuola …)
Costo e benefici vanno definiti innanzi tutto come espressione quali-quantitativa dell’imput, del processo e
dell’outupt.
L’esito del rapporto è il grado di produttività del sistema .
Quando si parla di risorse bisogna distinguere fra risorse umane e materiali. Le risorse umane sono costituite
dalle caratteristiche dei docenti, età, sesso, formazione iniziale ed in servizio, innovazione e strategie
didattiche impiegate, qualità dell’interazione con gli allievi.
Le risorse materiali fanno riferimento al materiale didattico-scientifico, uso spazi, tempo laboratori, risorse
territoriali.
L’analisi incrociata di ogni variabile con le condizioni di ingresso e di uscita degli allievi dà conto,
tendenzialmente, del grado di efficienza dell’intero sistema.
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56
Modalità e strumenti di valutazione
La verifica delle attività del POF e la valutazione dei risultati, avrà frequenza quadrimestrale per favorire lo
sviluppo dei percorsi formativi più articolati e per procedere in modo ponderato e sulla base di misure
multiple dei processi attuati e degli standard da valutare.
I Consigli di classe, attraverso la costruzione e l’uso di strumenti adeguati, rileveranno la tenuta dei processi
in atto. Le attività di monitoraggio, per la rilevazione sistematica di indicatori di riuscita, verranno effettuate
con questionari, griglie di classificazioni, prove strutturate e/o semistrutturate, test di verifica delle abilità
cognitive e/o verbali, colloqui e interviste. La valutazione sarà fondata su parametri quantitativi e
qualitativi.
I parametri quantitativi della valutazione per gli esiti di attività curriculari e progettuali terranno conto degli
indicatori di frequenza, del numero di alunni per attività, del numero dei corsi attivati, del traffico di alunni
per l’occupazione dei laboratori e spazi attrezzati, delle certificazioni di conoscenze e competenze degli
alunni in ordine ai processi e ai percorsi formativi sviluppati.
Gli strumenti di rilevazione, costruiti ed elaborati specificamente dal Collegio, già annessi alla
programmazione educativa riguardano:
•
•
•
•
•
•
•
•
Scheda di rilevazione dell’ambiente socio familiare degli alunni in ingresso
Griglia di decodifica della scheda con annessi indicatori di area
Griglia di classificazione per l’osservazione sistematica dei comportamenti degli allievi
Griglie di osservazione, compilate periodicamente e riassunte in un quadro generale.
Prove strutturate e/o semistrutturate per la verifica in ingresso delle competenze e/o conoscenze in
possesso degli allievi
Questionari di percezione della qualità del servizio (alunni-genitori-docenti)
Schede di rilevazione attività progettuali dei Consigli di classe, delle frequenze di utilizzo dei
laboratori e relative decodifiche.
Schemi riassuntivi delle attività dei referenti
I prodotti delle attività, in quanto risultati di un processo formativo, saranno valutati per le specifiche
caratteristiche e secondo standard di qualità definiti a priori.
Altri aspetti della verifica riguarderanno l’incidenza quantitativa delle collaborazioni attivate con le agenzie
formative presenti sul territorio con la definizione di:
♦
♦
♦
♦
protocolli di intese
programmazione di moduli formativi integrati
organigramma di relazioni, funzioni e compiti
calendari di incontri
I parametri quantitativi delle prove strutturate e/o semistrutturate saranno organizzate in tabelle e analizzate
secondo i criteri dell’analisi statistica per accertare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento
e per intervenire in modo opportuno e tempestivo. I parametri qualitativi delle rilevazioni con questionari,
interviste, incontri e scambi su atteggiamenti ed interessi serviranno a definire e a integrare le modalità e i
contenuti del piano e dei progetti annuali.
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57
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32 E-Mail intranet:
[email protected] - E- Mail internet [email protected] - Web: http://space.tin.it/scuola/virgfer
Autoanalisi d’Istituto
Il 27 giugno 2001, alle ore 17.00, si è riunito il Comitato incaricato dell’autoanalisi d’Istituto per procedere alla
decodifica delle schede-questionario e procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità
del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti(docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista.
Dal verbale redatto e dall’analisi delle frequenze dei punteggi, si possono riassumere i dati
Qualità
Qualità
Qualità
percepita dai docenti
percepita dagli alunni
percepita dai genitori
(decodificate 45/63 schede)
1. Ambiente scuola
(decodificate 142/ schede)
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva
Buono
Valutazione complessiva
Buono
1.
2. I miei docenti
I miei alunni
Valutazione complessiva
Buono
2.
Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Molto buono


Valutazione complessiva
Buono
Valutazione complessiva
Soddisfacente
3.
3 .Scelte formative della scuola
Valutazione complessiva
Soddisfacente
Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Molto buono
Docenti
Alunni
Motivi di insoddisfazioni
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di laboratori e attrezzature.
Scarsa collaborazione del personale A.T.A.

Motivi di soddisfazioni



Alunni
genitori
Insufficienza di laboratori, attrezzature. impianti sportivi
e spazi verdi
Scarsa collaborazione del personale A.T.A.
Motivi di soddisfazioni
Suggerimenti
♦
♦
♦
1. Ambiente scuola: organizzazione
Valutazione complessiva
Adeguato
2.Comunicazione
scuola-utenza



(decodificate 73/ schede)
Adeguare spazi e sussidi
♦
Favorire la collaborazione fra docenti
♦
Organizzare spazi-tempo per comunicare e collaborare ♦
con le Funzioni -Obiettivo
♦
Dirigente scolastico
Docenti
Corso di informatica
Suggerimenti
Introdurre attività interessanti
Far capire che l’apparato lavora per noi alunni
Adeguare spazi, sussidi, attrezzature
Potenziare la biblioteca
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58
♦
♦
♦
Cambiare le regole
Dialogare con gli alunni in difficoltà
Aiutare gli alunni a rendere al meglio
Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:
Metodo e didattica
ORGANI COLLEGIALI
Valutazione complessiva
Buono
Valutazione complessiva
Adeguato
Segreteria/personale non docente
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Aiuto nelle attività didattiche
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e
alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di
insoddisfazione. Molto interessanti sono i suggerimenti degli alunni per migliorare la convivenza all’interno dell’
istituzione e per rendere le attività più interessanti.
Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità
di


Valutare qualitativamente gli aspetti di disagio che emergono dalla rilevazione per poter intervenire con opportune
modifiche
approfondire l’analisi su indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita;
confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola………
….)
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[email protected] - E- Mail internet [email protected] - Web: http://space.tin.it/scuola/virgfer
Autoanalisi d’Istituto
Il 28 maggio 2002, alle ore 17.00, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi
d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico”
da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata
condotta nel periodo di aprile maggio 2002, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati
dalla scuola durante l’anno scolastico 2001, solo il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce
delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara e di
organizzazione del servizio mensa. Il CPPI(comitato di progettazione, programmazione e indirizzo ) nel procedere alla
programmazione delle attività di autoanalisi , ha ritenuto opportuno integrare la commissione con la componente alunni
e dei genitori per favorire la condivisione degli obiettivi che coinvolgono tutto il sistema scuola .
I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi , ai docenti e ai genitori degli alunni di terza. Si ravvisa
la necessità di integrare l’indagine con la cooptazione degli ATA all’interno della commissione per poter
procedere ad un’analisi completa del sistema scolastico nella sua effettiva complessità.
La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta :
Soggetti
n. questionari somministrati
n. questionari consegnati
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Alunni delle classi terze
Genitori alunni classi terze
Docenti
162
162
63
145 =89%
120=74%
51=80%
Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a
valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).
Dal verbale redatto della decodifica dei questionari con dall’analisi delle frequenze dei punteggi, si possono
riassumere i seguenti dati :
Qualità
percepita dai docenti
80%
(decodificate 51/63 schede)
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva
Qualità
percepita dagli alunni
89%
(decodificate 145/ 162schede)
1. Ambiente scuola
Qualità
percepita dai genitori
74%
(decodificate 103/ 162schede)
1. Ambiente scuola: organizzazione
Valutazione complessiva
Adeguato
Valutazione complessiva
Adeguato
Adeguato
4.
I miei alunni
Valutazione complessiva
Buono
5.
Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono
2. I miei docenti
2.Comunicazione
scuola- utenza
Valutazione complessiva
Buono
6.
Valutazione complessiva
Adeguato
Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono
3 .Scelte formative della scuola
Valutazione complessiva
Buono
Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:
METODO E DIDATTICA
ORGANI COLLEGIALI
Valutazione complessiva
Buono
Valutazione complessiva
Adeguato
Segreteria/personale non docente
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Aiuto nelle attività didattiche
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e
suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.
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











♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
Docenti
Alunni
Motivi di insoddisfazioni
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di laboratori , attrezzature di supporto e di
sussidi utilizzabili
Scarsa collaborazione del personale A.T.A
Migliorare l’igiene dei locali.
Ritardo degli alunni
Limitati raccordi interdisciplinari
Scarsa collaborazione tra docenti di scuola media ed
elementare
Pochi scambi tra docenti della stessa disciplina
Conflittualità tra docenti e di collaborazione nei consigli
di classe
Motivi di soddisfazioni

Alunni
Genitori
Dirigente scolastico
Collaborazione tra docenti






Suggerimenti
Adeguare spazi e sussidi
Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali
Favorire la collaborazione fra docenti
Organizzare spazi- tempo per comunicare e collaborare
con le Funzioni –Obiettivo
Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori
Migliorare la struttura del plesso scuola elementare
Corsi di aggiornamenti per aree disciplinari per
migliorare la didattica
Migliore fruibilità dei laboratori
Migliorare la comunicazione tra docenti






Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature.
impianti sportivi e spazi verdi
Scarsa collaborazione del personale A.T.A.
Pulizia e igiene dei locali
Intervallo breve per la colazione
Aule piccole
Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo
Poche visite guidate
Motivi di soddisfazioni
Dirigente scolastico
Docenti
Laboratori
Attività extrascolastiche
Palestra
Corsi pomeridiani
Suggerimenti
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
♦
Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori
Potenziare la biblioteca
Cambiare le regole e farle rispettare
Dialogare con gli alunni in difficoltà
Ristrutturare la scuola e
Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali
Abbellire le aule
Migliorare i rapporti con i docenti
Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli
alunni
Visite guidate più lunghe e frequenti
Campo per il gioco del calcio
Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e
alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di
insoddisfazione. Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:
•
•
•
•
La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e
genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema
scuola. Va fatta una ricognizione analitica per ogni richiesta posta dalle domande.
Il livello dei rapporti tra docenti e alunni, da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in
media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le
attività costruite dal sistema.
I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di
rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione.
Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni
delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).
Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di
qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente
ognuna con la propria specificità.
Molto interessanti si rivelano i suggerimenti dei vari operatori per migliorare la qualità del servizio.
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Le domande aperte sui motivi di insoddisfazione ,soddisfazione e suggerimenti , ruotano su alcune problematiche
comuni relative a:



Ambiente scuola : igiene, rapporto con gli ATA, laboratori, attrezzature, mensa.
Rapporti e comunicazione fra i vari operatori scolastici con le figure di sistema(F.O.), le varie commissioni, tra i
diversi ordini di scuola(infanzia, elementare e media).
Scelte organizzative e didattiche riguardanti l’intervallo di mensa, la frequenza delle visite guidate, la gita
scolastica lunga, la maggiore disponibilità dei docenti al dialogo su temi più personali degli alunni in età
adolescenziale.
Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità
di :





approfondire l’analisi con indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita;
confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola……
parametri di pertinenza per la rispondenza sociale della scuola …….)
cooptare nella commissione per l’autoanalisi e valutazione con la componente dei genitori, alunni e A.T.A.
rendere l’autoanalisi un processo sistematico e continuo con precisi obiettivi e sottosistemi da valutare per rendere
il processo formativo qualitativamente migliore e vicino a standard nazionali e socialmente funzionali.
costituire la commissione valutazione all’inizio dell’anno scolastico con orari e obiettivi specifici sui quali lavorare
attivare il Collegio docente, Dirigente, Consiglio d’Istituto e i vari operatori per analizzare, discutere e adottare
opportune modifiche e integrazioni sulle problematiche di disagio.
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Autoanalisi d’Istituto
Il 18 giugno 2003, alle ore 18.30, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi
d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico”
da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata
condotta durante il mese di aprile 2003, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati dalla
scuola durante gli anni scolastici 2001e 2002, il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce delle
nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara e di
organizzazione del servizio mensa. Quest’anno è stato elaborato un questionario per gli ATA sugli stessi indicatori posti
agli altri operatori della scuola. Il CPPI(comitato di progettazione, programmazione e indirizzo ) nel procedere alla
programmazione delle attività di autoanalisi, ha ritenuto opportuno integrare la commissione valutazione con un
rappresentante della componente ATA, per favorire la condivisione degli obiettivi che coinvolgono tutto il sistema
scuola.
I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola media, agli alunni di quinta
elementare, ai docenti e ai genitori degli alunni di terza media e di quinta elementare e agli ATA dell’Istituto
Comprensivo.
La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta :
Soggetti
n. questionari somministrati
n. questionari consegnati
Alunni delle classi terze
Genitori alunni classi terze
Docenti scuola media
158
148
51
103\158 =65%
52\148 =35%
36\51=71%
Soggetti
Alunni della quinta classe elementare
Genitori alunni della quinta classe
elementare e di 5 anni della scuola
dell’infanzia
Docenti
scuola
elementare
e
dell’infanzia
Soggetti
n. questionari somministrati
11
21
16
n. questionari somministrati
n. questionari consegnati
10\11 =95%
20\21 =95%
15\16 = 94%
n. questionari consegnati
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
62
ATA
19
8\19 =42%
Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a
valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).
Scuola media
La decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e
valutazione dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :
Qualità
percepita dai docenti
1. Ambientescuola
Valutazione complessiva
Quasi adeguato
Punti di debolezza
•
•
•
Le attività promosse dalle
funzioni obiettivo
Le attrezzature della scuola
La comunicazione tra i vari
organismi collegiali
Punti di forza
•
•
•
•
la frequenza scolastica non
motivante
il poco interesse alle lezioni
la risoluzione dei problemi di
vita quotidiana
la tendenza a rivolgersi agli
insegnanti per risolvere
problemi non attinenti la scuola
Punti di forza
•
•
•
•
•
•
Le attrezzature della scuola
Disponibilità del personale ausiliare
Il numero di attività extrascolastiche
•
•
Struttura scolastica
Pulizia e igiene dei locali scolastici
2. I miei docenti
2.Comunicazione
scuola- utenza
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
Valutazione complessiva
Adeguata
Punti
di
debolezza
• la mancanza di varietà dei metodi e di
• informazioni sull’organizzazione e
strumenti
Punti di forza
gestione scolastica(orario, incontri,
iniziative…..)
• l’atteggiamento di disponibilità e
Punti di forza
collaborazione
• I rapporti con i docenti e non
• clima di rispetto e di fiducia
•
trasmettere i contenuti con chiarezza
la comunicazione didattica
l’incoraggiamento degli allievi
Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
9. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
•
3 .Scelte formative della scuola
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
Risolvere i problemi assumendone • Attività musicali
la responsabilità
Punti di forza
Punti di forza
• Corso di informatica
La presenza attiva nelle
• Disponibilità per i colloqui privati
• Attività sportive
riunioni e nei Consigli di classe • Promuovere la partecipazione alla
• Attività teatrali
vita scolastica
Motivazione del personale
Punti di forza
•
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
1. Ambiente scuola: organizzazione
Valutazione complessiva
Adeguato
Puntidi debolezza
Gli indicatori che ha fatto rilevare una
frequenza significativa per inadeguatezza
risultano :
relazioni umane e informali
con gli allievi
8.
•
1. Ambiente scuola
Qualità
percepita dai genitori
I buoni rapporti con i colleghi
della stessa disciplina
7.
I miei alunni
Valutazione complessiva
Quasi buono
Punti di debolezza
•
Qualità
percepita dagli alunni
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
63
.
Docenti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Alunni
Motivi di insoddisfazioni
collaboratori scolastici

arroganza degli ATA








mancanza di correttezza nei rapporti interpersonali
attrezzare i laboratori e gli spazi
disorganizzazione delle attività complementari
raccordi interdisciplinari superficiali
classi numerose con alunni molto bravi
mancanza di comunicazione
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature.
impianti sportivi e spazi verdi
Scarsa collaborazione del personale A.T.A.
Pulizia e igiene dei locali
Intervallo breve per la colazione
Aule piccole
Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo
Poche visite guidate
Insufficienza di armadietti
Troppa teoria e poche attività pratiche in Educazione
Tecnica
mancanza di forme di accoglienza di docenti nuovi
mancanza di condivisione dei problemi
Motivi di soddisfazioni
Il buon rapporto con gli alunni
Dirigente scolastico
Collaborazione tra docenti
Motivi di soddisfazioni
 Dirigente scolastico
 Docenti
 Laboratori
 Attività extrascolastiche
 Palestra
 Corsi pomeridiani
Suggerimenti
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori
♦ Adeguare spazi e sussidi
♦ Potenziare la biblioteca
♦ Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali
♦ Cambiare le regole e farle rispettare
♦ Favorire la collaborazione fra docenti
♦ Dialogare con gli alunni in difficoltà
♦ Organizzare spazi- tempo per comunicare e collaborare ♦ Ristrutturare la scuola
con le Funzioni –Obiettivo
♦ Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC
♦ Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori
♦ Abbellire le aule
♦ Corsi di aggiornamenti per aree disciplinari per ♦ Migliorare i rapporti con i docenti
migliorare la didattica
♦ Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli
♦ Migliore fruibilità dei laboratori
alunni
♦ Migliorare la comunicazione tra docenti
♦ Visite guidate più lunghe e frequenti
♦ Campo per il gioco del calcio



Scuola elementare e d’infanzia
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
64
Qualità
percepita dai docenti
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Punti di debolezza
•
•
•
•
Le attività promosse dalle
funzioni obiettivo
Le attività extracurriculari
Le attrezzature della scuola
Il clima scolastico
Punti di forza
•
•
Qualità
percepita dagli alunni
1. Ambiente scuola
1. Ambiente scuola: organizzazione
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Puntidi debolezza
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
•
Le attrezzature della scuola
La paura di non essere capace di fare
il lavoro
Punti di forza
•
Qualità
percepita dai genitori
L’interesse per le attività
•
•
•
Struttura scolastica
Pulizia e igiene dei locali scolastici
Gestione della mensa
Punti di forza
•
I buoni rapporti con i colleghi
della stessa disciplina
Rispondenza del tempo scuola alle
esigenze formative degli alunni
Il lavoro per gruppo e per
progetti
10. I miei alunni
Valutazione complessiva
buono
Punti di debolezza
2. I miei docenti
2.Comunicazione
scuola- utenza
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
Valutazione complessiva
Adeguata
• la risoluzione dei problemi di
Punti
di
debolezza
• la mancanza di varietà dei metodi e di
vita quotidiana
• informazioni sull’organizzazione e
strumenti
• la tendenza a rivolgersi agli
Punti di forza
gestione scolastica(orario, incontri,
insegnanti per risolvere
iniziative…..)
problemi non attinenti la scuola • l’atteggiamento di disponibilità e
Punti di forza
Punti di forza
collaborazione
• I rapporti con i docenti e non
• relazioni umane e informali
• clima di rispetto e di fiducia
con gli allievi
• trasmettere i contenuti con chiarezza
•
•
la comunicazione didattica
l’incoraggiamento degli allievi
11. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
•
Motivazione del personale
Punti di forza
•
•
La presenza attiva nelle
riunioni e nei Consigli di classe
Promuove l’integrazione della
scuola nel territorio
12. Il Dirigente scolastico
3 .Scelte formative della scuola
Valutazione complessiva
Buone
Punti di forza
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
•
Risolvere i problemi assumendone
la responsabilità
Punti di forza
•
•
Disponibilità per i colloqui privati
•
•
•
Visite guidate
Attività psicomotorie e manipolative
Attività espressive e graficopittoriche
Promuovere la partecipazione alla
vita scolastica
Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:
METODO E DIDATTICA
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
ORGANI COLLEGIALI
Valutazione complessiva
Adeguato
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
65
•
Punti di debolezza
Il libro come strumento didattico a cui si fa
maggiormente ricorso
Puntidi forza
•
•
Rispetto delle regole della programmazione collegiale,
degli obiettivi e dei criteri di valutazione
Funzionamento delle commissioni
Funzionamento del Consiglio d’Istituto
Funzionamento del Consiglio di classe
Aiuto nelle attività didattiche
Valutazione complessiva
Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratori
Punti di forza
•
Funzionamento del gruppo di lavoro
Punti di forza
•
La comunicazione
Segreteria/personale non docente
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
•
•
•
Funzionamento e servizio reso dalla segreteria
Adeguato
Punti di debolezza
•
Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le
tecnologie di supporto alla didattica
Punti di forza
•
il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni
Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e
suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.
Docenti
Alunni
•
•
•
•
•



Motivi di insoddisfazioni
Motivi di insoddisfazioni
strutture della scuola

Insufficienza di attrezzature, impianti sportivi, spazi
verdi e biblioteca
Manca una fotocopiatrice e i computer


Motivi di soddisfazioni
I docenti
Le visite guidate

la sostituzione dei colleghi
mancanza di sussidi, di materiali di facile consumo e
materiale ludico
conflittualità dei docenti
l’organizzazione modulare
Motivi di soddisfazioni
Il buon rapporto con gli alunni e i genitori
Dirigente scolastico
Collaborazione tra docenti
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi e sussidi
♦ Dotare la scuola delle attrezzature necessarie
♦ Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali
♦ Favorire la collaborazione fra docenti
♦ Migliorare la comunicazione tra docenti
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori .
♦ Ristrutturare la scuola
♦ Abbellire le aule
♦ Migliorare i rapporti con i docenti
♦ Visite guidate più lunghe e frequenti
♦ Biblioteca e sala computer
Personale ATA
Ambiente scuola
Alunni
Organismi
amministra
tivi
Dirigente
scolastico
Nell’attività
lavorativa mi
hanno aiutato
Valutazione complessiva
Adeguata
Valutazione
complessiva
Adeguata
Valutazione
complessiva
Buona
Valutazione
complessiva
Buona
Valutazione
complessiva
Buona
Docenti
Valutazione
complessiva
Adeguata
Genitori
Valutazione complessiva
Adeguata
Punti di debolezza
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
66
•
•
Distribuzione carichi di lavoro
•
La comunicazione tra i vari
operatori
Punti di forza
•
Punti di debolezza
•
I rapporti con i colleghi
Gli alunni si
rivolgono per
problemi non
attinenti alla
scuola
Punti di
debolezza
•
Collaborato
ri scolastici
e
commission
i
Punti di debolezza
•
Gestione
della
conflittualità
Punti di debolezza
Punti di debolezza
•
•
disponibilità
colleghi
Punti di
debolezza
•
attrezzature
Punti di forza
La sicurezza della struttura scuola
•
Punti di forza
•
•
Punti di forza
Tendo ad essere
disponibile a
risolvere i
problemi
•
Funzioname
nto
segreteria
disponibilit
à ad
accogliere
le richieste
dei docenti
disponibilità
Punti
di forza
•
•
Tendo a stabilire
relazioni umane
il clima cordiale
Punti di forza
•
la
comunicazione
con i docenti
disponibilit
à a reperire
il materiale
richiesto
•
•
igiene dei locali
funzionamento scuola
Punti di forza
•
•
comunicazione
informazioni
Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto i genitori. Il dato è basso rispetto a quello
degli anni precedenti. C’è da rilevare che gli allievi quest’anno non sono stati coinvolti nella raccolta e decodifica dei
questionari.
Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e
alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di
insoddisfazione.
Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:
1.
La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e
genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema
scuola. Il punto di debolezza riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione
sono le attrezzature scolastiche. Va fatta una ricognizione analitica per ogni richiesta posta dalle domande e
un’analisi rigorosa per eliminare le disfunzioni del servizio.
2.
Il livello dei rapporti tra docenti e alunni, da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in
media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le
attività costruite dal sistema.
3.
I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di
rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza
individuati sono la disponibiltà del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della
partecipazione alla vita scolastica.
4.
Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni
delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).
Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni
5.
Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di
qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente
ognuna con la propria specificità.
L’indagine della commissione ha riguardato la rilevazione di alcuni indicatori in uscita, come i risultati di licenza media
degli ultimi 5 anni e la rilevazione dei titoli di studio dei genitori degli alunni di terza media. I dati dell’indagine sono
riportati da tabelle e grafici allegati al presente verbale.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
Autoanalisi d’Istituto
Il 28 giugno 2004, alle ore 18.30, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi
d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico”
da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata
condotta durante il mese di giugno 2004, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
67
dalla scuola durante gli anni scolastici 2001\2002\03, il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce
delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo.
I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola media, agli alunni di quinta
elementare, ai docenti e ai genitori degli alunni di terza media e di quinta elementare e agli ATA dell’Istituto
Comprensivo.
La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta:
Soggetti
Alunni delle classi terze
Genitori alunni classi terze
Docenti scuola media, media
d’infanzia
n. questionari somministrati
161
161
e 63
n. questionari consegnati
128\161 =79%
128\161 =79%
50\63=79%
Soggetti
Alunni della quinta classe elementare
Genitori alunni della quinta classe
elementare
Genitori alunni di 5 anni della scuola
dell’infanzia
ATA
n. questionari somministrati
12
12
n. questionari consegnati
7\12 =58%
7\12 =58%
17
17\17=100%
16
7\16 =43%
Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a
valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).
Scuola media
La decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e
valutazione dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :
Qualità
percepita dai docenti
1.Ambientescuola
Valutazione complessiva
Quasi adeguato
Punti di debolezza
•
Le attrezzature della scuola
Punti di forza
•
•
I buoni rapporti con i colleghi
•
la frequenza scolastica non
motivante
offrire spiegazioni aggiuntive
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
•
•
Le attrezzature della scuola
Disponibilità del personale ausiliare
1. Ambiente scuola: organizzazione
Valutazione complessiva
Adeguato
Puntidi debolezza
•
•
Struttura scolastica
Pulizia e igiene dei locali scolastici
Il numero di attività extrascolastiche
2. I miei docenti
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
•
la mancanza di varietà dei metodi e
di strumenti
Punti di forza
•
Punti di forza
•
1. Ambiente scuola
Qualità
percepita dai genitori
Partecipazione ai progetti e
lavoro di gruppo
13. I miei alunni
Valutazione complessiva
Quasi buono
Punti di debolezza
•
Qualità
percepita dagli alunni
stabilire relazioni umane e
informali con gli allievi
•
l’atteggiamento di disponibilità e
collaborazione
2.Comunicazione
scuola- utenza
Valutazione complessiva
Adeguata
Punti di debolezza
•
pubblicizzazione regolamento del
servizio scolastico
Punti di forza
•
I rapporti con i docenti e non
clima di rispetto e di fiducia
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
68
•
•
la comunicazione didattica
trasmettere i contenuti con chiarezza
l’incoraggiamento degli allievi
14. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
•
Motivazione del personale
Punti di forza
•
•
•
La disponibilità per colloqui
15. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buona
3 .Scelte formative della scuola
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
Punti di forza
•
•
•
•
La presenza attiva nelle riunioni
e nei Consigli di classe
Disponibilità per i colloqui privati
Attività espressivo.pittoriche
Promuove la partecipazione alla vita Punti di forza
scolastica
• Corso di informatica
•
METODO E DIDATTICA
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
•
Il libro come strumento didattico a cui si fa
maggiormente ricorso
Puntidi forza
•
•
ORGANI COLLEGIALI
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
•
Funzionamento del gruppo di lavoro
Funzionamento delle commissioni
•
Funzionamento del Consiglio di classe e del Collegio dei
docenti
La comunicazione
Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratori
Punti di forza
•
Attività sportive
Punti di forza
Rispetto delle regole della programmazione collegiale,
degli obiettivi e dei criteri di valutazione
Segreteria/personale non docente
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
Visite guidate
La tempestività e il servizio reso dalla segreteria
Aiuto nelle attività didattiche
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le
tecnologie di supporto alla didattica
Punti di forza
•
il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni
Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e
suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
69
•
•
•
•
Docenti
Motivi di insoddisfazioni
Alunni
Motivi di insoddisfazioni
mancanza di flessibilità







Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature.
impianti sportivi e spazi verdi
Scarsa collaborazione del personale A.T.A.
Pulizia e igiene dei locali
Poche visite guidate
Insufficienza di armadietti
Troppa teoria e poche attività pratiche
Non avere buoni rapporti con i docenti
Mancanza di comprensione



Motivi di soddisfazioni
I rapporti con i Docenti
Attività extrascolastiche
Qualità dell’insegnamento
♦
♦
♦
♦
♦
♦
Suggerimenti
Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori
Dialogare con gli alunni in difficoltà
Ristrutturare la scuola
Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC
Migliorare i rapporti con i docenti
Docenti più coinvolgenti con gli alunni

l’igiene dei locali
persone estranee per i corridoi della scuola
attrezzare i laboratori e gli spazi
Motivi di soddisfazioni


Il Dirigente scolastico crea un clima favorevole
Maggiore collaborazione tra docenti
Suggerimenti
♦
♦
♦
♦
♦
Adeguare spazi e sussidi
Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali
Favorire la collaborazione fra docenti
Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori
Migliorare la comunicazione tra docenti
Scuola elementare e d’infanzia
Qualità
percepita dai docenti
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Punti di debolezza
•
•
•
Le attività extracurriculari
Le attrezzature della scuola
Il clima scolastico
Punti di forza
•
•
I buoni rapporti con i colleghi
della stessa disciplina
•
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
•
Le attrezzature della scuola
La paura di non essere capace di fare
il lavoro
Punti di forza
•
L’interesse per le attività
Il lavoro per gruppo e per
progetti
16. I miei alunni
Valutazione complessiva
buono
Punti di debolezza
•
Qualità
percepita dagli alunni
la risoluzione dei problemi di
vita quotidiana
la tendenza a rivolgersi agli
insegnanti per risolvere
2. I miei docenti
Qualità
percepita dai genitori
1. Ambiente scuola: organizzazione
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Puntidi debolezza
•
•
•
Struttura scolastica
Pulizia e igiene dei locali scolastici
Gestione della mensa
Punti di forza
•
Rispondenza del tempo scuola alle
esigenze formative degli alunni
2.Comunicazione
scuola- utenza
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
Valutazione complessiva
Adeguata
Punti
di
debolezza
• la mancanza di varietà dei metodi e di
• informazioni sull’organizzazione e
strumenti
Punti di forza
gestione scolastica(orario, incontri,
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
70
problemi non attinenti la scuola
Punti di forza
•
relazioni umane e informali
con gli allievi
•
•
•
•
•
la comunicazione didattica
•
Motivazione del personale
Punti di forza
•
clima di rispetto e di fiducia
iniziative…..)
Punti di forza
•
I rapporti con i docenti e non
trasmettere i contenuti con chiarezza
l’incoraggiamento degli allievi
17. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
•
l’atteggiamento di disponibilità e
collaborazione
La presenza attiva nelle
riunioni e nei Consigli di classe
Promuove l’integrazione della
scuola nel territorio
18. Il Dirigente scolastico
3 .Scelte formative della scuola
Valutazione complessiva
Buone
Punti di forza
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
•
Risolvere i problemi assumendone
la responsabilità
Punti di forza
•
•
Disponibilità per i colloqui privati
•
•
•
Visite guidate
Attività psicomotorie e manipolative
Attività espressive, grafico-pittoriche
e di ballo
Promuovere la partecipazione alla
vita scolastica
Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:
METODO E DIDATTICA
Valutazione complessiva
Buono
Punti di debolezza
•
Il libro come strumento didattico a cui si fa
maggiormente ricorso
Puntidi forza
•
•
Rispetto delle regole della programmazione collegiale,
degli obiettivi e dei criteri di valutazione
La comunicazione
Segreteria/personale non docente
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratori
Punti di forza
•
Funzionamento e servizio reso dalla segreteria
ORGANI COLLEGIALI
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
•
Funzionamento del gruppo di lavoro
Funzionamento delle commissioni
Punti di forza
•
Funzionamento del Consiglio di classe
Aiuto nelle attività didattiche
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le
tecnologie di supporto alla didattica
Punti di forza
• il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni
Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e
suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
71
Docenti
•
•
•
•



Alunni
Motivi di insoddisfazioni
Motivi di insoddisfazioni
strutture della scuola

Insufficienza di attrezzature, impianti sportivi, spazi
verdi e biblioteca
Manca una fotocopiatrice e i computer


Motivi di soddisfazioni
I docenti
Le visite guidate

la sostituzione dei colleghi
mancanza di sussidi, di materiali di facile consumo e
materiale ludico
conflittualità dei docenti
Motivi di soddisfazioni
Il buon rapporto con gli alunni e i genitori
Dirigente scolastico
Collaborazione tra docenti
Suggerimenti
♦
♦
♦
♦
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori .
Adeguare spazi e sussidi
♦ Ristrutturare la scuola
Dotare la scuola delle attrezzature necessarie
♦ Migliorare i rapporti con i docenti
Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali
♦ Visite guidate più lunghe e frequenti
Favorire la collaborazione e la comunicazione tra ♦ Biblioteca e sala computer
docenti
Valutazione
complessiva
Adeguata
Ambiente scuola
Personale ATA
Punti di debolezza
•
•
Alunni
Adeguata
•
Organismi amministrativi
Buona
•
Dirigente scolastico
Buona
•
Nell’attività lavorativa mi Buona
hanno aiutato
•
Docenti
Adeguata
•
Genitori
Adeguata
•
•
Distribuzione
lavoro
Punti di forza
carichi
di
La comunicazione tra i vari
operatori
Gli alunni si rivolgono per
problemi non attinenti alla
scuola
•
•
•
•
I rapporti con i colleghi
La sicurezza della struttura
scuola
Tendo ad essere disponibile
a risolvere i problemi
Tendo a stabilire relazioni
umane
•
Funzionamento segreteria
Gestione della conflittualità
•
disponibilità
disponibilità colleghi e
attrezzature
•
•
Collaboratori scolastici e
commissioni
disponibilità ad accogliere le
richieste dei docenti
igiene dei locali
funzionamento scuola
•
•
•
il clima cordiale
la comunicazione con i
docenti
disponibilità a reperire il
materiale richiesto
comunicazione
informazioni
Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto i genitori. Il dato è alto se confrontato con
gli anni precedenti
Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e
alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di
insoddisfazione.
Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:
6.
La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e
genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
72
scuola. Il punto di debolezza riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione
sono le attrezzature scolastiche.Per l’igiene scolastica e le attrezzature della scuola vanno indicate soluzioni
condivise dai diversi livelli del sistema scuola per contribuire, a seconda delle rispettive responsabilità, alla
risoluzione del problema.
7.
Il livello dei rapporti tra docenti e alunni, da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in
media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le
attività costruite dal sistema. Gli alunni pur riconoscendo la disponibilità al dialogo dei docenti, richiedono
maggiore comprensione e il coinvolgimento nelle attività.
8.
I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di
rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza
individuati sono la disponibilità del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della
partecipazione alla vita scolastica.
9.
Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni
delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).
10. Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni
Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di
qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente
ognuna con la propria specificità.
L’indagine della commissione ha riguardato la rilevazione di alcuni indicatori in uscita, come i risultati di licenza media
degli ultimi anni riportati dalla tabella e grafici allegata al presente verbale.
Valutazioneesami di licenzamedia
Anno 2000\01
Anno 2001\02
N° alunni
N° alunni
52= 35,4%
76=43,5%
33=22,4%
34=19,4%
25=17%
32=18,2%
37= 25,2%
33=18,9%
Valutazioni
Sufficiente
Buono
Distinto
Ottimo
Anno 2002\03N°
alunni
42,6%
22,9%
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12,7%
Anno 2003\04
N° alunni
35%
25%
25%
15%
Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità
di :
 approfondire l’analisi con indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita;
confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola……
parametri di pertinenza per la rispondenza sociale della scuola …….)
 intervenire con proposte per organizzare i servizi in modo da prevedere le singole responsabilità su compiti
specifici
 far lavorare nella commissione per l’autoanalisi e valutazione le diverse componenti, dai genitori agli alunni, dai
docenti agli A.T.A, per individuare gli indicatori di qualità del servizio e garantire la condivisione e responsabilità
a seconda del ruolo svolto all’interno del sistema scuola.
 rendere l’autoanalisi un processo sistematico e continuo con precisi obiettivi e sottosistemi da valutare per rendere
il processo formativo qualitativamente migliore e vicino a standard nazionali e socialmente funzionali.
 costituire la commissione valutazione all’inizio dell’anno scolastico con orari e obiettivi specifici sui quali lavorare
 attivare il Collegio docente, Dirigente, Consiglio d’Istituto e i vari operatori per analizzare, discutere e adottare
opportune modifiche e integrazioni sulle problematiche di disagio.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32 E-Mail intranet:
[email protected] - E- Mail internet [email protected] - Web: http://space.tin.it/scuola/virgfer
QUESTIONARIO PER I GENITORI
Classe …………. Sez…..
Sezione I: la comunicazione scuola- utenza
Indicatori di rilevazione qualità
inadeguati
adeguato
soddisfacente
1.I rapporti con:
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
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i docenti
non docenti
2.Strumenti, e modalità di comunicazione alle famiglie
3. Informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica (orario,
incontri scuola-famiglia, iniziative didattiche, POF, visite guidate,
ricevimento)
4.Pubblicizzazione regolamenti del servizio scolastico


Sezione II: l’organizzazione della scuola
1.Orario apertura al pubblico degli uffici
2.Tempestività rilascio certificazioni
3.Condizioni predisposte dalla scuola per l’esercizio del dirittodovere di formulare proposte da parte dei genitori
4.Strutture scolastiche(aule, bagni e laboratori) e strumenti
didattici
5.Pulizia e igiene locali scolastici
6.Rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli
alunni
7.Gestione della mensa
Sezione III : le scelte formative
1.Rispondenza degli obiettivi prescelti dalla scuola alle esigenze
del territorio
2.Come giudica l’organizzazione e l’efficacia delle seguenti attività svolte quest’anno dalla scuola?
(Rispondere
solo per le attività alle quali il/la figlio/a ha partecipato):
Corsi di ampliamento
buona
soddisfacente
insoddisfacente
a) Latino
b) Informatica
c) Cucito e ricamo
d) Lingua 2000
e) Visite guidate
f) Corsi di recupero
g) Attività musicale
h) Attività teatrale
i) Attività sportiva
j) Attività psicomotorie e manipolative
k) Attività espressive e grafico-pittoriche
Altro ( specificare) …………………………………………………………………………….
QUALITÀ PERCEPITA DAI DOCENTI
Ambiente scuola (1=pochissimo 2=poco 3=abbastanza 4=molto 5=moltissimo)
1. La mia scuola è un ambiente professionalmente stimolante
2. Nella mia scuola si stimola l’attività di aggiornamento
3. Ho buoni rapporti con i miei colleghi
4. Tengo generalmente a intessere rapporti con i colleghi della stessa disciplina
5. Partecipo volentieri ad attività di gruppo e/o lavori per progetti
6. Nella mia scuola c’è un clima lavorativo positivo, motivante e disteso
7. La scuola incentiva il lavoro di gruppo e per progetto
8. Ritengo che il P.O.F. sia adeguato alle esigenze degli alunni
9. L’organizzazione delle attività è efficace
10. Le funzioni obiettivo hanno promosso iniziative specifiche
11. La comunicazione tra i vari organismi collegiali è funzionale
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
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12. Il raccordo tra POF e didattica modulare è una pratica diffusa
13. Le attrezzature della scuola sono adeguate
14. La scuola fornisce attività extracurricolari
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Alunni
15. Ritengo che gli alunni frequentino volentieri la scuola
16. Ritengo che gli alunni sono generalmente interessati alle lezioni
17. Mi è capitato di cogliere problemi di “vita quotidiana” degli alunni e li abbiamo risolti insieme
18. Tendo a stabilire relazioni informali e umane con gli allievi
19. Ritengo che la mia comunicazione con gli alunni sia chiara
20. Comunico e motivo gli esiti delle prove di verifica
21. Informo gli alunni sui tempi e lo svolgimento dei programmi
22. Rendo trasparenti i criteri con cui valuto
23. Sono disponibile all’insegnamento di attività di recupero
24. Mi accerto che gli alunni abbiano capito
25. Mi capita di dover ripetere ed offrire spiegazioni aggiuntive
26. Gli alunni tendono a rivolgersi a me anche per questioni non strettamente attinenti la scuola
27. Ritengo che sia utile incoraggiare gli alunni
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Metodo e didattica
28. Esplicito sempre il contratto formativo
29. Rispetto gli obiettivi disciplinari previsti all’inizio dell’anno
30. Applico i criteri di valutazione in modo coerente e uniforme
31. Rispetto le regole della programmazione collegiale
32. Impiego metodologie didattiche alternative
33. Lo strumento didattico cui faccio maggiormente ricorso è il libro di testo
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Organi collegiali
34. Sono soddisfatto/a del funzionamento dei Consigli di classe
35. Sono soddisfatto/a del funzionamento del Collegio dei docenti
36. Sono soddisfatto/a del funzionamento delle commissioni
37. Sono soddisfatto/a del funzionamento dei gruppi di lavoro
38. Sono soddisfatto/a del funzionamento del Consiglio d’Istituto
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Segreteria/personale non docente
39. Sono soddisfatto/a del funzionamento della segreteria
40. Sono soddisfatto/a della disponibilità degli A.T.A.
41. Il servizio reso dalla segreteria è tempestivo
42. Sono soddisfatto/a della disponibilità degli assistenti dei laboratori
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Il Dirigente Scolastico
43. E’ disponibile per colloqui
44. E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi
45. E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità
46. Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto
47. E’ presente in modo attivo nei Consigli e nelle riunioni
48. Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia
49. Motiva il personale
50. Possiede doti organizzative e gestionali
51. Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili
52. Possiede conoscenze nel campo delle scienze educative
53. Promuove l’integrazione della Scuola nel territorio
54. Sa gestire la conflittualità
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Nell’attività didattica mi hanno aiutato
55. L’impegno mostrato dagli alunni
56. Il buon rapporto con gli alunni
57. La facilità di comunicazione con gli alunni
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58. L’interdisciplinarità con i colleghi
59. I frequenti scambi di opinione e di contenuti professionali con i colleghi
60. La diffusa cultura di lavoro per gruppi e per progetti
61. Le tecnologie di supporto alla didattica impiegate
62. I metodi didattici alternativi impiegati
63. Le attrezzature messe a disposizione dalla Scuola
64. Le capacità di stimolo e di motivazione del Dirigente Scolastico
65. Il clima disteso e cordiale con i colleghi
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MOTIVA LE TUE INSODDISFAZIONI:
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MOTIVA LE TUE SODDISFAZIONI:
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SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE:
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QUALITÀ PERCEPITA DAGLI ALUNNI
Ambiente scuola (1=mai 2=quasi mai 3=qualche volta 4=il più delle volte 5=sempre)
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Vado volentieri a scuola
Il lavoro di classe è interessante
Ho paura di non essere capace di fare il lavoro
Le attività extracurricolari sono interessanti
Le attrezzature della Scuola (biblioteca, laboratori, ecc…) sono adeguate
La scuola fornisce un numero adeguato di attività extrascolastiche
Ciò che la Scuola insegna è utile nella società contemporanea
Sono soddisfatto/a della disponibilità del personale ausiliare
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I miei insegnanti
9. Riescono a interessare gli studenti
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10.Mostrano un atteggiamento di disponibilità e di comprensione
11.Mantengono un clima di rispetto e di fiducia
12.Comunicano e motivano gli esiti delle prove
13.Comunicano le informazioni attinenti ai tempi e allo svolgimento dei programmi
14. Comunicano le informazioni attinenti ai tempi e alle modalità della valutazione
15.Trasmettono i contenuti con chiarezza
16.Impiegano i metodi di verifica diversificati (test, prove strutturate……..)
17.Variano i metodi didattici e usano strumenti diversi
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Il Dirigente scolastico è
18. Disponibile per i colloqui privati
19.Propenso a risolvere i problemi assumendone la responsabilità
20.Possiede doti di comunicazione chiara ed efficace
21.Promuove la partecipazione alla vita scolastica
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Motiva le tue insoddisfazioni
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…………………………………………………………………………………………………………………………
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Motiva le tue soddisfazioni
……………………………………………………………………………………………………………………………
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………………………………………………………………………………………………………….
Cosa fare per migliorare
………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
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Questionario ATA
Ambiente scuola (1=pochissimo 2=poco 3=abbastanza 4=molto 5=moltissimo)
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La mia scuola è un ambiente professionalmente stimolante
Nella mia scuola si stimola l’attività di aggiornamento
Ho buoni rapporti con i miei colleghi
Le condizioni di sicurezza della struttura scuola sono adeguate
Partecipo volentieri ad attività di gruppo e/o lavori per progetti
Nella mia scuola c’è un clima lavorativo positivo, motivante e disteso
La scuola incentiva il lavoro qualificato
Ritengo che la distribuzione dei carichi di lavoro sia efficace
L’organizzazione delle attività è efficace
Le funzioni aggiuntive hanno promosso iniziative specifiche
La comunicazione tra i vari operatori è funzionale
Il raccordo tra il personale dei vari uffici è efficiente
Le attrezzature della scuola sono adeguate
La scuola fornisce attività attività extrascolastiche
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Alunni
28. Ritengo che gli alunni frequentino volentieri la scuola
29. Ritengo che gli alunni sono generalmente interessati alle lezioni
30. Mi è capitato di cogliere problemi di “vita quotidiana” degli alunni e li abbiamo risolti insieme
31. Tendo a stabilire relazioni informali e umane con gli allievi
32. Ritengo che la mia comunicazione con gli alunni sia chiara
33. Sono disponibile ad accogliere le richieste degli alunni
34. Informo gli alunni sulle regole e regolamenti della scuola
35. Rendo trasparenti i criteri di funzionamento degli uffici
36. Sono disponibile a reperire materiali richiesti
37. Gli alunni tendono a rivolgersi a me anche per questioni non strettamente attinenti la scuola
38. Ritengo che sia utile incoraggiare gli alunni
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Organismi amministrativi
26.Sono soddisfatto/a del funzionamento dell’ufficio di segreteria
27.Sono soddisfatto/a del funzionamento dei collaboratori scolastici
28.Sono soddisfatto/a del funzionamento delle commissioni
29.Sono soddisfatto/a della disponibilità degli assistenti dei laboratori
30.Il servizio reso dalla segreteria è tempestivo
31Sono soddisfatto/a del funzionamento dei gruppi di lavoro
32.Sono soddisfatto/a del funzionamento del Consiglio d’Istituto
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Il Dirigente Scolastico
33.E’ disponibile per colloqui
34.E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi
35.E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità
36.Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto
37.E’ presente in modo attivo negli uffici e nelle riunioni
38.Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia
39.Motiva il personale
40.Possiede doti organizzative e gestionali
41.Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili
42.Sa gestire la conflittualità
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Nell’attività lavorativa mi hanno aiutato
43.L’impegno mostrato dai colleghi
44.Il buon rapporto con gli alunni
45La facilità di comunicazione con gli insegnanti
46I frequenti scambi di opinione e di contenuti professionali con i colleghi
47.Le tecnologie informatiche di supporto impiegate
48.Le attrezzature messe a disposizione dalla Scuola
49.Le capacità di stimolo e di motivazione del Dirigente Scolastico
50.Il clima disteso e cordiale con i colleghi
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Docenti
51.Ritengo i docenti disponibili alla comunicazione
52.I docenti collaborano volentieri alla gestione della scuola
53.Mi è capitato di risolvere insieme ai docenti problemi degli alunni
54.Tendo a stabilire relazioni informali e umane con i docenti
55.Ritengo di essere disponibile a collaborare con i docenti
56.Sono disponibile ad accogliere le richieste dei docenti
57.Sono disponibile a reperire materiali richiesti
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Genitori
58.Ritengo i genitori soddisfatti del funzionamento della scuola
59.I genitori sono generalmente interessati alle attività della scuola
60.Tendo a stabilire relazioni informali e umane con i genitori
61.Ritengo che la mia comunicazione con i genitori sia chiara
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62.Sono disponibile ad accogliere le richieste dei genitori
63..Informo i genitori sulle regole e regolamenti della scuola
64.Rendo trasparenti i criteri di funzionamento degli uffici
65.I genitori sono soddisfatti dell’igiene dei locali
66.I genitori sono interessati al funzionamento degli uffici amministrativi
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Il Dirigente Amministrativo
66.E’ disponibile per colloqui
67.E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi
68.E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità
69..Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto
70..E’ presente in modo attivo negli uffici e nelle riunioni
71..Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia
72.Motiva il personale
73.Possiede doti organizzative e gestionali
74..Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili
75.Sa gestire la conflittualità
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MOTIVA LE TUE SODDISFAZIONI:
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SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA,PRIMARIAE SECONDARIA PRIMO GRADO
Autoanalisi d’Istituto
Il 27 giugno 2005, alle ore 16.00, si è riunita la commissione incaricata dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere alla
valutazione delle attività di monitoraggio e di analisi dei dati rilevati.
Quest’anno scolastico, in rapporto alla riforma Moratti per la scuola Primaria e Secondaria di Primo grado , legge n°53
del 28\03\ 2003 e del DLn°59\2004, il Collegio docenti e la scuola tutta hanno dovuto procedere all’applicazione della
riforma nei suoi vari aspetti da quelli didattici, pedagogici, metodologici e organizzativi, struttura orario e modalità di
valutazione.
L’aspetto innovativo che ha prodotto i cambiamenti più rilevanti è stata l’ organizzazione didattica per laboratori per
sostituire la struttura rigida centrata sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui
soggetti che apprendono.
L’attività laboratoriale ha impegnato i docenti nella ricerca di strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e
alla sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di laboratorio:
• su compito ed insegnamenti disciplinari
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
79
•
•
per gruppi di livello
per gruppi elettivi
Questa modalità organizzativa ha avuto ricadute anche sull’organizzazione oraria ed ha dovuto tenere conto delle scelte
delle famiglie per quelle attività che la scuola ha messo in campo per andare incontro alle esigenze e richieste di
formazione.
Nella determinazione annuale dell’orario scolastico i laboratori hanno rappresentano spazi di decisionalità di cui sono
titolari famiglie, alunni e docenti.
In considerazione dei processi di cambiamento attivati quest’anno scolastico per tutti gli alunni in entrata, e per i quali
è stato riformulato il piano della offerta formativa, è emersa l’esigenza di monitorare l’andamento didattico e
organizzativo dei laboratori per cogliere i punti di forza e di debolezza, per operare le prime attività di analisi dei
diversi aspetti ( didattico e organizzativo) , per ottimizzare prestazioni e servizio, per formulare una proposta
formativa della scuola significativa per gli alunni.
L’indagine sui laboratori ha richiesto una riprogrammazione delle attività di monitoraggio e degli strumenti di indagine.
La scelta di campo ha fatto emergere la necessità di :
 costruire un questionario d’indagine diretto agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo
grado per valutare l’efficacia delle esperienze nei vari aspetti, da quelli informativi, a quelli relazionali e
organizzativi

rielaborare il questionario dei genitori della scuola primaria, d’infanzia e secondaria di primo grado

intervistare a voce i docenti e gli operatori che hanno avuto diversi ruoli nel funzionamento di tali attività
Il questionario d’indagine per gli alunni è stato costruito per valutare :
1. la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
2. il grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta come la qualità delle relazioni e dell’ambiente
3. i punti di forza e di debolezza dell’esperienza
La tabulazione dei dati relativi al numero dei questionari degli alunni e genitori può essere così riassunta:
Soggetti
Alunni delle classi prime
n. questionari somministrati
181
n. questionari consegnati
95%
Genitori alunni classi prime
181
80%
Genitori alunni classi scuola Primarie
60
95%
I risultati dell’indagine relativa ad ogni classe si possono evincere dalle tabelle:
ClasseIA
Indicatore I:
Laboratori
1. Storia
2.Inglese
3.Musica
Indicatore II:
Indicatore III:
Corrispondenza
Grado di
Punti di forza
del laboratorio
soddisfazione e di debolezza dell’esperienza
alle richieste ed ai dell’esperienza
bisogni espressi vissuta: qualità
dall’utenza
delle relazioni e
dell’ambiente
Punti di forza
Punti di debolezza
Suggerimenti
75%
85%
-disegno
-si fanno sempre
-divertire di più
-imparare cose
le stesse cose
-fare cose diverse
nuove
-spostare l’ora di
fisica
60%
80%
-migliora lo studio - è difficile
-far divertire
delle cose difficili
-giocare
-disegnare
-si fa lezione
-fare pratica con
normale
oggetti
90%
90%
-è divertente
-non è un vero
laboratorio
-essere interrogati
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
--non bisogna
fare arrabbiare la
80
professoressa
-è bello
-impara a suonare
-è divertente
4. Ceramica
90%
90%
5.Informatica
90%
90%
6.Disegno tecnico
e geometrico
60%
60%
Indicatore I:
Indicatore II:
Corrispondenza
del laboratorio
alle richieste ed ai
bisogni espressi
dall’utenza
Grado di
Punti di forza
soddisfazione
e di debolezza dell’esperienza
dell’esperienza
vissuta: qualità
delle relazioni e
dell’ambiente
Punti di forza
Punti di debolezza
Suggerimenti
85%
-rispetto delle
-la confusione
--------------------regole
80%
-migliora lo studio - la confusione
-gruppi di un
dell’inglese
-siamo troppi
numero minore di
allievi
-è bello
-impari ad usare il
computer
-si fanno cose
divertenti
-impari ad usare le
squadrette
-non si può lavorare
sui banchi dell’aula
-avere un vero
laboratorio
-molti computer
sono rotti
-avere computer
nuovi
-stare in silenzio
-essere più chiari
ClasseIB
Laboratori
Indicatore III:
1. Educazione
civica
2.Inglese
75%
3.Musica
60%
60%
4. Ceramica
90%
90%
5.Informatica
99%
100%
6.Disegno tecnico
e geometrico
7. Lettura
50%
60%
60%
80%
Indicatore I:
Indicatore II:
Laboratori
Corrispondenza
del laboratorio
alle richieste ed ai
bisogni espressi
dall’utenza
1. Narrativa
75%
2.Inglese
75%
Grado di
Punti di forza
soddisfazione
e di debolezza dell’esperienza
dell’esperienza
vissuta: qualità
delle relazioni e
dell’ambiente
Punti di forza
Punti di debolezza
Suggerimenti
85%
-imparare a leggere -poche ore
---------------------acquisire un
linguaggio migliore
-imparare parole
nuove
80%
-arricchire le
- --------------far vedere
80%
-impara a suonare
uno strumento
-l’insegnante è
molto bravo
- uso del computer
-l’insegnante
-è utile per la
geometria
-si impara a leggere
e a scrivere
-l’insegnante è un
po’ severa
-----------------
-non si può lavorare
sui banchi dell’aula
-molti computer non
funzionano
-stare in silenzio
-avere un vero
laboratorio
-avere computer
nuovi
-essere più chiari
-il numero di alunni
-orario
---------------
ClasseIC
Indicatore III:
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
81
conoscenze
-nuove esperienze
5.Informatica
Laboratori
- uso del computer
videocassette
-comprare
vocabolario
90%
80%
-molti computer non -avere computer
funzionano
puliti
-controllare i
computer
Indicatore I:
Indicatore II:
Corrispondenza
del laboratorio
alle richieste ed ai
bisogni espressi
dall’utenza
Grado di
Punti di forza
soddisfazione
e di debolezza dell’esperienza
dell’esperienza
vissuta: qualità
delle relazioni e
dell’ambiente
Punti di forza
Punti di debolezza
Suggerimenti
50%
-è istruttivo
-il chiasso
-far parlare di più
-non è interessante
gli alunni
-più cose pratiche
ClasseI D
Indicatore III:
1. Educazione
Civica
50%
2.Geografia
55%
55%
5.Informatica
90%
95%
Indicatore I:
Indicatore II:
Laboratori
Corrispondenza
del laboratorio
alle richieste ed ai
bisogni espressi
dall’utenza
1. Storia
60%
2.Inglese
75%
5.Informatica
30%
Grado di
Punti di forza
soddisfazione
e di debolezza dell’esperienza
dell’esperienza
vissuta: qualità
delle relazioni e
dell’ambiente
Punti di forza
Punti di debolezza
Suggerimenti
65%
-imparare cose
-non fare andare in
- più materiali
nuove
bagno
-più cartelloni
-nuovi amici
-noioso
storici
-faciltà ad imparare -le ripetizioni
-più cose pratiche
-le sgridate
-non è interessante
75%
-collaborano tutti
--è pesante
-far scrivere di
-l’insegnante spiega -lo stereo non c’è
meno
bene
-è difficile
-avere uno stereo
-la professoressa ci
nuovo
rispetta ed è gentile
40%
------molti computer non -avere computer
funzionano
nuovi
-non si fa niente
- il professore deve
essere paziente,
gentile,calmo e
spiegare cosa
dobbiamo fare
-conoscere le
regioni d’Italia
-imparare cose
nuove
-professore bravo
-impari nuove cose
-fare scrivere troppo
-le cartine rotte
-i compagni
scostumati
-molti computer non
funzionano
-nuove cartine
-più ore
-fare più plastici
-avere computer
nuovi
ClasseI E
Indicatore III:
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
82
ClasseI F
Indicatore II:
Indicatore III:
Grado di
Corrispondenza
soddisfazione
Punti di forza
del laboratorio
dell’esperienza e di debolezza dell’esperienza
alle richieste ed ai vissuta: qualità
bisogni espressi
delle relazioni e
dall’utenza
dell’ambiente
Punti di forza
Punti di debolezza
Suggerimenti
80%
80%
-imparare cose
-troppo rumore
- migliorare il
nuove ed ampliare
comportamento degli
le conoscenze
alunni
-maggiore severità
dell’insegnante
80%
80%
-ampliamento delle
-alunni più attenti
conoscenze
Indicatore I:
Laboratori
1. Educazione
Civica
2.Geografia
3.Inglese
80%
80%
- -ampliamento
delle conoscenze
------------
4.Informatica
100%
100%
5. Ceramica
100%
100%
-socializzazione
-ampliamento delle
conoscenze
socializzazione
-ampliamento delle
conoscenze
-difficoltà
nell’uso del
computer
-------------------
Indicatore I:
ClasseI G
Indicatore II:
Indicatore III:
Laboratori
Corrispondenza
del laboratorio
alle richieste ed ai
bisogni espressi
dall’utenza
1.Geografia
80%
2.Inglese
75%
4.Informatica
80%
-più materiali
-i professori più severi
-farlo sempre
----------------------------------
Grado di
Punti di forza
soddisfazione
e di debolezza dell’esperienza
dell’esperienza
vissuta: qualità
delle relazioni e
dell’ambiente
Punti di forza
Punti di debolezza
Suggerimenti
80%
-professoressa
-mancano cartine e
-più materiali
-lavorare in gruppo materiali
-più ore
-imparare le regioni -poca organizzazione -un vero laboratorio
-la costruzione del -si fa confusione
attrezzato
plastico
-nessuno
- più
organizzazione
75%
-si impara a cantare, - è stressante
-più materiali
nuove cose
-gruppi con meno
-si migliora
ragazzi
l’inglese
-uno stereo per aula
-si arricchisce il
-non fare lezione
lessico
ma ascoltare CD
-si ascolta la radio
-è divertente e
istruttivo
75%
-migliorare le
-pochi computer e
-comprare nuovi
conoscenze
rotti
computer con
-è istruttivo
-confusione
internet
-un computer per
alunno
--più sorveglianza
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
83
-più materiali
Dalla lettura di questi dati emerge che:
-
-
la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza è molto alta e che l’offerta
formativa della scuola va a soddisfare i bisogni della società in cui opera.
L’esperienza vissuta concretamente dagli alunni ha soddisfatto per l’ alto grado di frequenze espresse (la
media, in totale è sull’70\80%). Ci sono laboratori che hanno completamente soddisfatto ed altri( pochi) che
hanno avuto un grado di soddisfazione al 50%. L’esperienza vissuta è stata misurata con domande sulla
qualità delle relazioni con i compagni ed i docenti e con la valutazione dei materiali.Gli aspetti controversi
riguardano i materiali, gli spazi attrezzati per il laboratorio, il numero grande di alunni per alcuni laboratori.
I punti di forza vanno ricondotti alla chiarezza dei docenti, alla capacità di divertire, di non annoiare, di
essere posti di fronte a stimoli nuovi e a situazioni di tipo pratico ed operative, di avere degli ambienti
attrezzati per le diverse tipologie di laboratori, di non fare lezione in modo tradizionale .
Il questionario somministrato ai
genitori fa registrare dati positivi per quanto riguarda la comunicazione ,
l’organizzazione e l’efficacia delle attività opzionali\ facoltative attivate dalla scuola. La quasi totalità dei genitori si
esprime a favore della collocazione dei laboratori in orario antimeridiano o al termine delle lezioni curriculari.
Le interviste fatte ai docenti sui punti di forza e di debolezza dei laboratori fanno emergere una notevole concordanza
da ciò che si è rilevato dagli alunni: avere spazi attrezzati con la possibilità di usufruire di più strumenti anche audio e
multimediali.
Le interviste fatte agli ATA che sono stati coinvolti nella gestione degli spazi e controllo degli alunni durante le attività
di laboratorio, mettono in evidenza l’organizzazione adeguata e la mancanza di materiali.
I dati rilevati alla scuola d’Infanzia e Primaria confermano la stessa analisi fatta sulla scuola secondaria di primo grado.
Tutti i questionari con le relative decodifiche sono agli atti della scuola.
ISTITUTO COMPRENSIVO “BIAGIO COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
Questionario per gli alunni
Indagine conoscitiva sui laboratori e\o attività opzionali –facoltative per l’anno s. 2004\05
Al fine di migliorare l’attività di laboratorio, sei pregato di compilare la presente scheda in modo accurato e
con adeguata riflessione. Il questionario è anonimo per consentire di esprimerti con la massima sincerità.
TI RINGRAZIAMO PER IL TUO CONTRIBUTO.
LABORATORIO di ………………………………………………………….
1.
Le informazioni iniziali date sul laboratorio sono state :
 Chiare ed esaurienti
□ si
□
2.
Il laboratorio ha corrisposto alle tue aspettative
□ si
□ no
□ in parte
3.
Il laboratorio ha consentito di esprimere i tuoi interessi
□ si
□ no
□ in parte
no
□ in parte
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
84
4.
Il laboratorio ha migliorato le tue conoscenze e abilità
□ si
□ no
□ in parte
5.
Con l’insegnante del
□ si
□ no
□ in parte
6.
Con i compagni di laboratorio ti sei trovato bene
□ si
□ no
□ in parte
7.
I materiali del laboratorio sono stati adeguati
□ si
□ no
□ in parte
8.
Complessivamente l’esperienza del laboratorio è stata per te




9.
laboratorio ti sei trovato a tuo agio
Molto positiva
Abbastanza positiva
Poco positiva
Negativa
Quali sono stati gli aspetti positivi del laboratorio?
……………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
10. Quali sono stati gli aspetti negativi del laboratorio?
………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
11. Se un tuo amico ti chiedesse un parere sul laboratorio frequentato :
 Gli consiglieresti di sceglierlo, perché……………………………………………
…………………………………………………………………………………….

Gli consiglieresti di non sceglierlo, perché……………………………………….
……………………………………………………………………………………..
12. Dai tuoi suggerimenti per migliorare il laboratorio
……………………………………………………………………………………………….
Griglia di decodifica
Questionario alunni
Indagine conoscitiva sui laboratori e\o attività opzionali –facoltative per l’anno s. 2004\05
Laboratoriodi ……………………Giorno
.
……… orario ……..
N° alunni frequentanti ……………
1.
prof……………………
N°alunni che hanno risposto……..in %……...
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
Si
no
in parte
Le informazioni iniziali date sul laboratorio sono state :
Chiare ed esaurienti
n°……. %
…… %
……%.
2. Il laboratorio ha corrisposto alle tue aspettative
n°……. %
…… %
……%.
3. Il laboratorio ha consentito di esprimere i tuoi interessi
n°……. %
…… %
……%.
4. Il laboratorio ha migliorato le tue conoscenze e abilità
n°……. %
…… %
……%.
Considerazione sui dati rilevati:
…………………………………………………………………………………………………………….
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
85
…………………………………………………………………………………………………………….
Soddisfazione e \o insoddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Si
5.Con l’insegnante del
laboratorio ti sei trovato a tuo agio
n°……. %
no
…… %
in parte
……%.
6.Con i compagni di laboratorio ti sei trovato bene
n°……. %
…… %
……%.
7.I materiali del laboratorio sono stati adeguati
n°……. %
…… %
……%.
8. Complessivamente l’esperienza del laboratorio è stata per te
Molto positiva
Poco positiva
n°……. %
n°……. %
Negativa
n°……. %
n°……. %
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
10. Aspetti negativi del laboratorio
9. Aspetti positivi del laboratorio
n°……. %
n°……. %
11. consigli per la scelta
………………………………….
…………………………………….
12 Suggerimenti
Abbastanza positiva
consigli per la non scelta
……………………………………………………..
……………………………………………. ….. ….
INDICE
……………………………………………………………………………………………………….
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA,PRIMARIAE SECONDARIA PRIMO GRADO
Autoanalisi d’Istituto
Il 26 maggio 2006, alle ore 15.00, si è riunita la commissione incaricata dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere
alla valutazione delle attività di monitoraggio e di analisi dei dati rilevati sull’applicazione della riforma Moratti nei
suoi vari aspetti da quelli didattici, pedagogici, metodologici e organizzativi, struttura orario e modalità di valutazione.
L’aspetto innovativo che ha prodotto i cambiamenti più rilevanti è stata l’ organizzazione didattica per laboratori per
integrare la struttura rigida centrata sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui
soggetti che apprendono.
L’attività laboratoriale ha impegnato i docenti nella ricerca di strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e
alla sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di laboratorio:
• su compito ed insegnamenti disciplinari
• per gruppi di livello
• per gruppi elettivi
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
86
Questa modalità organizzativa ha avuto ricadute anche sull’organizzazione oraria ed ha dovuto tenere conto delle scelte
delle famiglie per quelle attività che la scuola ha messo in campo per andare incontro alle esigenze e richieste di
formazione.
In considerazione dei processi di cambiamento già attivati a partire dall’anno scolastico 2004\05, e per i quali è stato
riformulato il piano della offerta formativa, è emersa l’esigenza di monitorare l’andamento didattico e organizzativo
dei laboratori, per cogliere i punti di forza e di debolezza, per ottimizzare prestazioni e servizio, per formulare una
proposta formativa della scuola significativa per gli alunni.
La scelta di campo ha fatto emergere la necessità di :


rivedere il questionario d’indagine diretto agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo
grado per valutare l’efficacia delle esperienze nei vari aspetti, da quelli informativi, a quelli relazionali e
organizzativi
rielaborare il questionario dei genitori della scuola primaria, d’infanzia e secondaria di primo grado alla luce
dei cambiamenti già in atto nella scuola.
Il questionario d’indagine per gli alunni è stato costruito per valutare :
1. la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
2. il grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta come la qualità delle relazioni e dell’ambiente
3. i punti di forza e di debolezza dell’esperienza
I questionari sono stati somministrati ai genitori e agli alunni frequentanti le prime classi della scuola
secondaria di primo grado, ai genitori degli alunni delle classi terminali della scuola primaria e d’infanzia.
La tabulazione dei dati relativi al numero dei questionari degli alunni e genitori può essere così riassunta:
Soggetti
Alunni delle classi prime
n. questionari somministrati
145
n. questionari consegnati
87%
Genitori alunni classi prime
145
80%
Genitori alunni classi quinte della
scuola Primaria
12
Genitori alunni di 5 anni della scuola
dell’infanzia
15
100%
100%
I risultati complessivi dell’indagine, in tutte le prime classi della secondaria di primo grado, si possono evincere dalle
tabelle:
Indicatore I:
Corrispondenza
del laboratorio
alle richieste ed
ai bisogni
espressi
dall’utenza
Prime classi della scuola secondaria di primo grado
Indicatore II:
Indicatore III:
Grado di
soddisfazione
dell’esperienza
vissuta: qualità
delle relazioni e
dell’ambiente
Punti di forza
e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza
-imparare cose
nuove
Punti di debolezza
-si fanno sempre
le stesse cose
-ampliamento
delle conoscenze
-poche ore dedicate
ai laboratori
Suggerimenti
-divertire di più
-fare cose diverse
80%
85 %
- i docenti poco
-migliorare lo
studio delle lingue pazienti e
-imparare a leggere insofferenti
-comprare nuovi computer con
internet
--più sorveglianza
-più materiali
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
87
e acquisire un
- a volte i laboratori
linguaggio migliore sono faticosi e
- arricchire le
difficili
competenze
-fare nuove
esperienze
-utilizzo del
computer
-imparare a
suonare uno
strumento
- disponibilità e
gentilezza dei
docenti
- lavorare con i
compagni
.pulizia e igiene dei locali
-aule strutturate come laboratori
-attrezzature nuove
- avere un insegnante solo per i
laboratori
Dalla lettura di questi dati emerge che:
-
la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza è molto alta e l’offerta
formativa della scuola va a soddisfare i bisogni della società ed il contesto territoriale in cui opera.
L’esperienza vissuta concretamente dagli alunni ha soddisfatto in generale e, complessivamente si ritiene
l’esperienza condotta positiva e significativa per le competenze acquisite e per gli aspetti socializzanti.
.Gli aspetti controversi riguardano materiali,attrezzature e spazi per le attività di laboratorio, l’igiene e la
pulizia dei locali.
I punti di forza vanno ricondotti alla chiarezza e disponibilità dei docenti, alla capacità di divertire, di non
annoiare, di essere posti di fronte a stimoli nuovi e a situazioni di tipo pratico ed operativo, di non fare
lezione in modo tradizionale.
I dati relativi al l questionario somministrato ai genitori, sono riassunti nella tabella
Sezione I:
la comunicazione scuolautenza
Adeguata
Sezione II:
l’organizzazione della
scuola
Adeguata
Sezione III :
le scelte formative
Buona
Il questionario somministrato ai genitori fa registrare dati positivi per quanto riguarda:
-
-
la comunicazione, e le informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica (orario, incontri scuolafamiglia, iniziative didattiche, POF, visite guidate, ricevimento);
la tempestività nel rilascio di certificazioni
i rapporti con i docenti;
l’organizzazione e l’efficacia delle attività opzionali\ facoltative attivate dalla scuola;
la rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli alunni.
I punti di debolezza rilevati dai genitori riguardano la pulizia e l’igiene dei locali scolastici, aule, bagni e laboratori.
I dati rilevati alla scuola d’Infanzia e Primaria confermano la stessa analisi fatta sulla scuola secondaria di
primo grado.
Tutti i questionari con le relative decodifiche sono agli atti della scuola.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
88
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA,PRIMARIAE SECONDARIA PRIMO GRADO
Autoanalisi d’Istituto
Il 28 maggio 2007, alle ore 15.00, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi
d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico”
da parte degli operatori ed utenti (docenti, famiglie, ATA ) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata
condotta durante il mese di maggio 2007, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati
dalla scuola durante gli anni scolastici precedenti , il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce
delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara ed
efficace.
I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola secondaria di I grado, ai genitori delle classi
finali della secondaria, della primaria e della scuola d’infanzia e , agli ATA dell’Istituto Comprensivo.
La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta:
Secondaria di I grado
Soggetti
Alunni delle classi terze
Genitori alunni classi terze
n. questionari somministrati
175
175
n. questionari consegnati
153\175 =87%
95\175 =54%
Scuola Primaria e scuola dell’Infanzia
Soggetti
n. questionari somministrati
Genitori alunni della quinta classe 13 +8=21
elementare e di 5 anni della scuola
dell’infanzia
n. questionari consegnati
21\35 =60%
PersonaleATA
Soggetti
ATA
n. questionari somministrati
19
n. questionari consegnati
5\19= 26%
Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a
valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).
Scuola secondaria di I grado
La decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e valutazione
dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
89
Qualità
percepitadaglialunni
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva
Adeguato
Punti di debolezza
•
•
•
•
Qualità
percepitadaigenitori
1. Ambiente scuola: organizzazione
Valutazione complessiva
Adeguato
Puntidi debolezza
Le attrezzature della scuola
Disponibilità del personale ausiliare
Il numero di attività extrascolastiche
Pulizia e igiene dei locali scolastici
•
•
2. I miei docenti
Struttura scolastica
Pulizia e igiene dei locali scolastici
2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
Valutazione complessiva
•
•
la mancanza di varietà dei metodi e di strumenti
Punti di forza
•
•
•
l’atteggiamento di disponibilità e collaborazione
clima di rispetto e di fiducia
Adeguata
Puntidi debolezza
informazioni sull’organizzazione e gestione
scolastica(orario, incontri, iniziative…..)
Punti di forza
•
I rapporti con i docenti e non
trasmettere i contenuti con chiarezza
19. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buona
Punti di debolezza
3 .Scelte formative della scuola
Valutazione complessiva
Buono
•
Risolvere i problemi assumendone la responsabilità Punti di forza
• Corso di informatica
Punti di forza
•
•
Disponibilità per i colloqui privati
Promuovere la partecipazione alla vita scolastica
•
•
Attività sportive
Attività teatrali
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Alunni
Motivi di insoddisfazioni
 Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi
 Scarsa collaborazione del personale A.T.A.
 Pulizia e igiene dei locali
 Aule piccole
 Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo
 Insufficienza di armadietti
Motivi di soddisfazioni
 Dirigente scolastico
 Docenti
 Laboratori
 Attività extrascolastiche
 Palestra
 Corsi pomeridiani
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori
♦ Dialogare con gli alunni in difficoltà
♦ Ristrutturare la scuola
♦ Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC
♦ Abbellire le aule
♦ Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli alunni
Scuola Primaria e d’infanzia
Qualità
percepitadaigenitori
1. Ambiente scuola: organizzazione
Valutazione complessiva
Appena adeguato
Puntidi debolezza
•
•
Struttura scolastica
Pulizia e igiene dei locali scolastici
Punti di forza
•
•
Rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli alunni
Tempestività nel rilascio delle certificazioni
2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessiva
Adeguata
Puntidi debolezza
•
informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica(orario, incontri iniziative...)
Punti di forza
•
I rapporti con i docenti e non
3 .Scelte formative della scuola
Punti di forza
•
•
•
Valutazione complessiva
Buona
Visite guidate
Attività psicomotorie e manipolative
Attività espressive e grafico-pittoriche
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91
Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto gli alunni . Il dato è alto se confrontato
con gli anni precedenti
Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: alunni ed
in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione.
Dall’analisi del confronto dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:
11. La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli
alunni che dai docenti e
genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema
scuola.
Il punto di debolezza
riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione sono le attrezzature
scolastiche.Per l’igiene scolastica e le attrezzature della scuola vanno indicate soluzioni condivise dai diversi
livelli del sistema scuola per contribuire, a seconda delle rispettive responsabilità, alla risoluzione del problema.
12. Il livello dei rapporti tra docenti e alunni, da entrambi i punti di
vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in
media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le
attività costruite dal sistema. Gli alunni pur riconoscendo la disponibilità al dialogo dei docenti, richiedono
maggiore comprensione e il coinvolgimento nelle attività..
13. I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di
rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza
individuati sono la disponibilità del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della
partecipazione alla vita scolastica.
14. Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni
delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).
15. Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni
Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di
qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente
ognuna con la propria specificità.
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INDICE
Orari apertura uffici amministrativi e dirigenziali
1
pag.
Quadro riassuntivo del Piano dell’Offerta Formativa
4
pag.2-3-
Territorio
5
pag.
San Gennaro Vesuviano (cenni storico- sociali)
6-7
pag.
Caratteristiche sociali del territorio
pag. 8
Tipologie e bisogni formativi degli allievi
pag. 8
La scuola
pag. 9
Popolazione scolastica dal 1995
pag. 10-11
Scopi, obiettivi, finalità e scelte pedagogiche
12
pag.
PECuP (Profilo educativo, culturale e professionale)
18
pag. 13-
OSA, PSP, SCHEDA DI VALUTAZIONE
pag. 19
UNITÀ DI APPRENDIMENTO (UA) per il biennio
20
pag.
“Scienze motorie e sportive”
20
p ag.
“Educazione linguistica”
21
pag.
“Storia
e
geografia”
pag.22
“
pag.23
Arte
e
“Scienze”
24
immagine”
pag.
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93
“Matematica”
pag.25
“Inglese
pag.26
“
“Francese”
pag.27
“Musica”
pag.28
“Tecnologia
pag.29
e
“Religione”
pag.30
Schema guida delle Unità di Apprendimento
per l’elaborazione dei PSP(piano di studi personalizzati)
32
Metodologie e\o strategie didattiche
pag.33
Attività formative progettuali
34
Tipologie di progetti per il successo formativo
35
Integrazione alunni diversamente abili
37
Integrazione alunni stranieri
42
Protocollo di accoglienza
Le tappe dell’accoglienza
44
Piano di formazione dei docenti
45
Piano di aggiornamento
47
Informatica”
pag.31-
pag .
pag. 34 pag.36pag. 38pag.42
pag.43-
pag .
pag.45 -
Piano organizzativo
48
pag.
Dirigente Scolastico
48
Apparato
pag.49
Organi Collegiali
50
Consiglio d’Istituto
50
pag.
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
Amministrativo
pag.
pag.
94
Giunta Esecutiva
51
Comitato di Valutazione
51
Staff organizzativo:
--Collaboratori
51-52
--Tutor-coordinatori
pag.52
--Funzioni strumentali
53-56
--Commissioni
pag.56
Piano didattico organizzativo
59
Criteri di valutazione del sistema
60
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.57-
pag.
Valutazione in ambito formativo
pag. 60
Modalità e strumenti di valutazione
pag. 61
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2000/01
63
pag. 62-
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2001/02
66
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2002 \03
71
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2003 \04
76
Questionari di rilevazione Qualità del servizio scolastico:
pag. 63-
Questionario genitori
Questionario docenti
79
Questionario alunni
Questionario ATA
82
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2004 \05
87
Questionario per l’indagine sui laboratori per gli alunni
Griglia di decodifica
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2005 \06
92
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2006\07
95
Indice
pag. 66pag. 71 -
pag.77
pag.78pag.80
pag.81pag.83pag.88
pag.89pag.90pag.92Pag. 96-
97
Pianodell’OffertaFormativaI.C.S.”B. Cozzolino– San GennaroVesuviano
95