POF - Osservatorio Scolastico Provinciale di Livorno
Transcript
POF - Osservatorio Scolastico Provinciale di Livorno
SCUOLA MEDIA STATALE " G. FATTORI" ROSIGNANO SOLVAY PIANO OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) a.s. 2005 - 2006 INDICE Premessa Pag 3 La nostra Storia, Linee Generali del Pof Pag 4- 5- 6 Presentazione della Scuola, Alunni Pag 7 Personale, Servizi, Strutture Pag 8 Strumenti e Spazi finalizzati all’informazione Pag. 9 Verifica e Valutazione, Calendario Scolastico. Pag 10 Orario Scolastico, Configurazione dei Corsi. Pag 11 Struttura Organizzativa dell’I.S e organigramma Pagg 12- 13- 14 Regolamento D’istituto Pagg 15 Programmazione Gite Pag 16 Handicap e Disagio Pagg 17- 18 Orientamento, accoglienza, criteri formazione classi Pag 19 Progettazione organizzatva della didattica curricolare- disciplinare Pag 19 Didattica laboratoriale- Laboratori.. Pag 21 Progetto d’Istituto: “Il Domani? Sei tu!” Pagg 22- 23 Progettazione organizzativa dei Progetti Pag 24 Schede Progettuali dei percorsi del Progetto d’Istituto Pagg 22-54 Progettazione dei laboratori delle ore opzionali Pagg 25- 36 Schede Progettuali dei percorsi del Progetto d’Istituto Pagg 37- 60 Valutazione del servizio, Aggiornamento e Ricerca Pag 61 POF del CTP Pag. 62- 71 2 PREMESSA Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) è la carta d’identità della scuola: contiene infatti le linee fondanti su cui si sviluppano tutte le attività; rappresenta uno strumento di lettura per utenza ed operatori; è lo strumento attraverso cui la scuola rende trasparente ciò che fa, come lo fa e perché lo fa. L’istituto, attraverso il POF, rende chiara la sua proposta formativa ed indica le scelte culturali, didattiche, tecniche ed organizzative attuate per rispondere ai bisogni socio ambientali. Il POF è anche uno strumento per la verifica in itinere dei processi formativi degli alunni e per la valutazione dell’efficacia dell’offerta, suscettibile di cambiamenti nel tempo. La scuola si fa carico di raccogliere e di interpretare la domanda e i bisogni formativi del territorio e assumerli nella propria progettualità, pertanto intende privilegiare alcuni settori che, in questa realtà, sembrano i più idonei a valorizzare la diversità di ogni singolo alunno e a promuovere le potenzialità di ciascuno. Facendo propri i principi ispiratori della Costituzione, alla luce della pluriennale esperienza e della propria tradizione culturale, la scuola intende promuovere il processo formativo di ogni alunno, intendendo con questo termine la corrispondenza tra le potenzialità di ciascuno e l’effettiva realizzazione, sia nel processo di apprendimento che nelle scelte che orientano l’individuo, nella scuola e fuori di essa, nella fase iniziale della sua formazione e nel corso dell’intera esistenza. Al fine di realizzare gli obiettivi formativi la scuola si avvale della autonomia scolastica per realizzare forme di flessibilità dell’organizzazione educativa e didattica che si concretizzano in progetti di recupero, consolidamento, approfondimento (RCA) e progetti per il recupero del disagio e dello svantaggio, in attività di tutoraggio per il recupero individuale, di laboratorio in ore curricolari ed extracurricolari. La progettazione si caratterizza nei seguenti settori: v settore dell'educazione linguistico- espressiva, v settore dell'educazione scientifico-tecnica; v settore dell'educazione all'orientamento. Il POF si basa su scelte culturali che fanno riferimento a: • Carte dei Diritti • Normativa italiana (leggi, decreti e circolari ministeriali) • Analisi dei bisogni cognitivi (comprendere e produrre varie tipologie testuali; acquisire consapevolezza delle proprie conoscenze e competenze) 3 • Analisi dei bisogni formativi (bisogno di un bagaglio culturale di base, bisogno di strumenti di autonomia critica; bisogno di capacità relazionali; bisogno di una formazione individualizzata globale e unitaria) LA NOSTRA STORIA…in breve L’attuale istituzione scolastica nasce nell’anno scolastico 99’/ 2000, in seguito alla fusione ( a norma di legge) delle due scuole medie presenti sul territorio. Vengono così a confluire in un unico, ricco progetto formativo esperienze metodologiche e didattiche diversificate. LINEE GENERALI L’autonomia dell’Istituto è finalizzata e funzionale al raggiungimento dell’autoformazione. Intendiamo per “autonomia” la capacità di autoregolazione e di uso responsabile delle risorse/potenzialità per realizzarsi come persone e come membri della comunità. Elemento essenziale della formazione culturale, nel mondo attuale, in rapida evoluzione, è l’orientamento. “Orientare” significa non solo formare gli alunni attraverso un percorso educativo informativo e tendente a scoprire attitudini e interessi personali, ma soprattutto “allenare” a prendere decisioni e operare scelte consapevoli, rafforzando la fiducia in sé, in tutte le età della vita. In tale ambito si connotano anche le varie iniziative proposte dall’Amministrazione Comunale cui la scuola da vari anni partecipa, volte ad ampliare l’orizzonte culturale anche come memoria del territorio. Profilo Educativo Culturale e Professionale : PECUP Il Dlgsl n. 53 e la legge n.59 introducono la Riforma della Scuola Media, oggi Scuola secondaria di I grado, e offrono un orizzonte articolato nel quale trova uno spazio privilegiato il Profilo Educativo Culturale e Professionale, che rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo ed il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del primo ciclo di istruzione: il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il saper fare) apprese ed esercitate nel sistema formale(la scuola), non formale( il mondo delle interazioni sociali) risultano essere confacenti ai parametri stabiliti adattati al percorso personale del ragazzo. Le Indicazioni Nazionali recitano : Dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia e il Primo Ciclo di istruzione, grazie anche alle sollecitazioni educative nel frattempo offerte dalla famiglia e dall’ambiente sociale, i ragazzi sono nella condizione di: • riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che 4 • • • • • • • • ne costituisce il fondamento; abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione; distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza; concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico – che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti; avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile; avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore; avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità; porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO (Riferimenti normativi) L’istruzione secondaria di 1° grado anima tutte le proprie attività educative di apprendimento per avvalorare i seguenti tratti educativi: Scuola dell’educazione integrale della persona. La Scuola Secondaria di 1° grado promuove processi formativi in quanto si preoccupa di adoperare il sapere (le conoscenze) e il fare (abilità) che è tenuta ad insegnare come occasioni per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, affettive, operative, creative ecc…) e per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile. Scuola che colloca nel mondo. La Scuola Secondaria di 1° grado aiuta lo studente ad acquisire una immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale Scuola orientativa. La Scuola Secondaria di 1° grado mira all’orientamento di ciascuno, favorisce l’iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, lo mette nelle condizioni di definire e conquistare la propria identità di fronte agli altri e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale. Scuola dell’identità. La Scuola Secondaria di 1° grado assolve il compito di accompagnare il preadolescente nella sua maturazione globale fino alle soglie dell’adolescenza 5 Scuola della motivazione e del significato. La Scuola Secondaria di 1° grado è impegnata a radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso, perché egli possa esercitarle, sia individualmente, sia insieme agli altri, sia dinanzi agli altri Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi conoscenze e competenze professionali diventano le occasioni che consentono alla Scuola Secondaria di 1° grado di leggere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e di intervenire prima che si trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni. Scuola della relazione educativa. Nella relazione educativa ci si prende cura l’uno dell’altro come persone: l’altro ci sta a cuore, e si sente che il suo bene è, in fondo, anche la realizzazione del nostro. Avere attenzione alla persona; valorizzare, senza mai omologare o peggio deprimere; rispettare gli stili individuali di apprendimento; incoraggiare e orientare; creare confidenza; correggere con autorevolezza quando è necessario; sostenere; condividere: sono solo alcune delle dimensioni da considerare per promuovere apprendimenti significativi e davvero personalizzati per tutti. OSA Il percorso educativo della Scuola Secondaria di 1° grado, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla conclusione del I ciclo dell’istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento indicati per il primo biennio e per la terza classe nelle tabelle allegate per progettare Unità di Apprendimento. Queste partono da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi, definiti anche con i relativi standard di apprendimento, si sviluppano mediante appositi percorsi di metodo e di contenuto e valutano, alla fine, sia il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto esse abbiano maturato le competenze personali di ciascun allievo (art. 8 del Dpr. 275/99). Gli obiettivi specifici di apprendimento indicati nelle tabelle allegate sono ordinati per discipline, da un lato, e per ‘educazioni’ che trovano la loro sintesi nell’unitaria educazione alla Convivenza civile, dall’altro. Al fine di realizzare gli obiettivi formativi la scuola si avvale dell’autonomia scolastica per realizzare percorsi di o Recupero, consolidamento, approfondimento (RCA) o Recupero del disagio e dello svantaggio, sfruttando attività RCA, di tutoraggio per il recupero individuale, di laboratorio o Attività di orientamento “in uscita” e all’interno della programmazione curriculare o Attività di Laboratorio 6 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L’Istituto è inserito in un territorio, la cui economia vede, accanto ad un una espansione del settore terziario (turismo) la presenza di una multinazionale dell’industria chimica, aree artigianali in fase di sviluppo ed attività agricole. Il territorio offre numerose iniziative culturali, sportive, di volontariato, gestite in parte dall’Amministrazione Comunale, in parte da strutture private. La I.S. collabora con altre IS a livello di progettazione didattica (continuità con la scuola Primaria), formazione e orientamento(Scuole Secondarie di II grado),e da anni ha avviato una collaborazione con l’Ente Locale, con la ASL, con la CRI, con aziende private quali la Soc. Solvay e aziende a partecipazione pubblica (REA). Sono inoltre attive collaborazioni con IRRE Toscana e Università degli Studi di Pisa (Dipartimento di Matematica e Scienze Sociali) DOVE SI TROVA? SEDE : Via Fratelli Bandiera ,1 Tel: 0586/ 764825 SUCCURSALE: Via E. Solvay, Tel: 0586 /764821 ALUNNI Gli utenti sono in prevalenza originari del territorio, sia delle frazioni collinari (Rosignano Marittimo, Castelnuovo, Nibbiaia e zone limitrofe) che costiere (Castiglioncello, Rosignano Solvay,Vada)con una significativa provenienza da altri Comuni italiani e, in costante aumento, da paesi stranieri. Alunni: numero704; Ripetenti : 1,30% nelle classi prime 1% nelle classi seconde 2% nelle classi terze 7 PERSONALE Dirigente Scolastico D.S.G.A. ( Direttore dei servizi amministrativi) Docenti : n. 80 Bibliotecario:1 ATA (personale amministrativo tecnico ausiliario): n. 19 Risorse esterne: • Ente Locale: o Personale di Assistenza alla Persona: 1 • ASL: o Psicologa (Punto di Ascolto) SERVIZI Che cosa? • Dove? Sede e Succursale Biblioteca • Punto di ascolto (informazione e consulenza) Sede e Succursale Orario: Operatori: psicologa ASL, pedagogista Sede: Lunedi dalle ore 9 alle ore 11 Fruitori: genitori, docenti, alunni Succursale: Mercoledi dalle ore 9 alle ore 11 • CTP (Centro Territoriale Permanente) Sede • Segreteria Sede Orario: ore 11- 13 tutti i giorni; ore 15-18 martedì – giovedì - venerdì STRUTTURE Aula Magna con video proiettore, televisore e videoregistratori, lavagne luminose, lettore Dvd (sede e succursale) Biblioteca: totale generale dei titoli: 5000. (sede e succursale) Orario di apertura agli alunni: sede : Lunedì, Martedì giovedì, sabato: ore 9– 12 succursale: Mercoledì e venerdì : ore 8– 13 8 Laboratorio di scienze (sede e succursale) Aula di musica (sede e succursale) Laboratorio di informatica dotato di 27 computers ad aula, 12 stampanti, scanner, collegamento ad internet, webcam (sede e succursale), videocamere (2) Palestra (sede) Locali per segreteria (sede) Aula di artistica (sede e succursale) Angoli didattici (sede e succursale) STRUMENTI E SPAZI FINALIZZATI ALL’INFORMAZIONE • Il libretto scolastico di corrispondenza è il quaderno da utilizzare tutti i giorni secondo le necessità. • Le bacheche esposte all’interno delle due sedi dell’istituto per l’organizzazione funzionale dell’Istituto stesso e per le comunicazioni all’utente. • Il nostro sito informatico: www.scuolamediafattori.it • Colloqui : o Il Dirigente riceve al mattino (tutti i giorni) secondo la necessità o I singoli Docenti riceveranno - al mattino settimanalmente - nel pomeriggio due volte l’anno, nel I quadrimestre (mese di dicembre) nel II quadrimestre (mese di maggio) secondo il calendario distribuito gli alunni e visibile nella bacheca in Sede e Succursale - secondo la necessità su appuntamento chi ne fa richiesta - I genitori saranno informati sulla scolarità dei figli, riguardo ai risultati dei percorsi di apprendimento e formativo- orientativi • Sono visibili e consultabili nel rispetto delle norme sulla privacy : -il fascicolo personale dell’alunno -il POF in versione integrale -i verbali delle riunioni del consiglio di Istituto -qualunque documentazione inerente l’iter formativo 9 -Portfolio personale - D.P.S. sulla Privacy (legge 196/03) - Documento sulla Sicurezza (legge626/04) VERIFICA E VALUTAZIONE Ø Del Processo di Apprendimento La valutazione sommativa degli apprendimenti è quadrimestrale, le verifiche intermedie vengono effettuate avvalendosi dei seguenti strumenti di documentazione: • Giornale del professore (registro) • Percorso educativo personale dell’alunno diversamente abile • Indicatori delle competenze acquisite per grado scolastico • Documento/scheda di valutazione • Questionari e prove strutturate • Prove oggettive di verifica: iniziali intermedie finali • Per le classi prime a partire dall’a.s. 2004-05 sono previste prove oggettive esterne a cura dell’INVALSI (Istituto Nazionale di Valutazione)sulle seguenti discipline: Italiano Matematica Scienze. Ø Del Servizio La verifica e valutazione del servizio avviene attraverso la somministrazione di questionari ad alunni, docenti, operatori scolastici in itinere e finali (fine I quadrimestre, fine II quadrimestre). CALENDARIO SCOLASTICO a.s. 2005 -06 INIZIO LEZIONI 12 / 09/ 2005 TERMINE LEZIONI 10/06/2006 GIORNI FESTIVI: Festa del Patrono: 1 Ottobre compresi), 31 Ottobre Vacanze Pasquali (13 Aprile –18 Aprile 1 Novembre, compresi) 30 Novembre, 24 - 25 Aprile, 8 Dicembre, 1 Maggio Vacanze Natalizie (24 Dicembre- 7 Gennaio 2 Giugno, 10 tutte le domeniche. Per un totale di 207 gg.di scuola: si ricorda che a norma di legge (Dlegls 59/04)per gli alunni che frequentano la classe prima per l’ammissione alla classe successiva è richiesta la frequenza dei 3/4 delle ore di lezione. ORARIO SCOLASTICO ENTRATA: ORE 7.55 USCITA: ORE 12.30( lunedì, giovedì, sabato) - 13.25 (martedì, mercoledì, venerdì) SCANSIONE ORARIA I ora 7.55- 8.50 II ora 8.50- 9.45 III ora 9.45- 10.40 IV ora 10.40- 11.35 V ora 11.35- 12.30 VI ora 12.30- 13.25 CONFIGURAZIONE DEI CORSI Ø Classi Prime e Seconde: o modulo di 33 ore settimanali per tutte le sezioni (a norma di legge, su scelta dei genitori, 29 ore obbligatorie più 4 opzionali) n.9 classi prime 6 in sede e 3 in succursale n. 10 classi seconde 6 in sede e 4 in succursale Ø Classi Terze o sezioni A, B, C, D, E, F, G bilinguismo (33 h sett.) n. 7 classi, 5 in sede e due in succursale o Sezioni A, B, C tempo normale (30 h sett.) n. 3 classi, 2 in sede ed 1 in succursale o Sezione A tempo prolungato (36 h sett.) n.1 classe in succursale 11 STRUTTURA ORGANIZZATIVA COLLEGIO DOCENTI Formato da tutti i docenti, delibera in merito all’indirizzo educativo didattico. Si suddivide operativamente in dipartimenti disciplinari (Lettere, Matematica e scienze, Lingue straniere, Educazioni) con funzioni di programmazione e verifica di metodologie e progettualità. CONSIGLIO DI ISTITUTO Formato da 8 genitori, 8 docenti, 2 membri del personale non docente, Dirigente scolastico. Funzioni: delinea le linee educative dell’I.S, adotta o respinge il POF, delibera il Piano Annuale CONSIGLI DI CLASSE Formati da docenti più genitori eletti. Funzione: programmazione e verifica del lavoro svolto; andamento disciplinare e didattico. DIRIGENTE SCOLASTICO (D.S): Prof. Norma Biasci Coordina il Progetto didattico educativo Garantisce le modalità operative E’ responsabile della qualità del servizio svolto dall’I.S COLLABORATORI D.S Un Vicario responsabile di plesso (sede):prof. Patrizia Dell’Agnello Un Responsabili di plesso (succursale): prof. Giacopelli A.Maria Un Responsabile per la Sicurezza: prof. Settino Mario FUNZIONI STRUMENTALI AL POF Per l’elaborazione e attuazione del POF (prof. Simeoni Serenella), per l’orientamento e supporto alunni (prof. Bertini Laura – Creatini Nadia), per i rapporti con il Territorio (prof. Stocchi Patrizia), per la gestione delle risorse informatiche e multimediali (prof. Camigliano Vito), per il sostegno e l’aggiornamento dei Docenti (prof. Camerini Fabio), per il Centro Territoriale (prof. Turchi Roberto) D.S.G.A. : Barducci Katia (Dirigente dei servizi amministrativi) 12 Personale di Segreteria - Collaboratori Scolastici COMMISSIONI Hanno durata temporanea e si formano per programmare, organizzare, risolvere problemi che possono presentarsi durante il corso dell'a.s. Sono attualmente presenti: o Commissione Continuità con la Scuola elementare o Commissione Progetti FSE o Commissione Elettorale o Comitato tecnico- scientifico: composto da 5 insegnanti, è l'unica istituzione che rimane in carica per tutto l’a.s. con il compito di dare indicazioni sulla progettualità, apportare strumenti e materiali per l’azione didattica nonché strumenti di autovalutazione o Comitato di valutazione o Commissione gite 13 14 REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER GLI ALUNNI Deliberato dal Consiglio d’Istituto • L’ingresso a scuola avviene alle ore 7.50 per tutte le classi • Le lezioni iniziano alle ore 7.55 • L’ingresso ritardato è consentito solo in casi eccezionali e deve essere giustificato da un genitore per scritto o personalmente • In caso di ritardi ripetuti, i genitori verranno convocati dal dirigente per fornire spiegazioni al riguardo • L’uscita anticipata può essere richiesta unicamente dal genitore che dovrà prelevare personalmente il figlio. Nel caso di impossibilità il genitore potrà delegare per scritto altra persona alla quale sarà richiesto il documento di identità • Le assenze devono essere giustificate sull’apposito libretto il giorno del rientro; le eventuali assenze non giustificate saranno motivo di accertamenti da parte della scuola • Le assenze superiori a 5 giorni consecutivi devono essere corredate da certificato medico; qualora non siano dovute a malattia, la scuola dovrà esserne preventivamente informata per scritto • L’Intervallo e la consumazione delle merende avviene in classe; le uscite per il bagno avvengono nell’arco della mattinata • L’uscita al termine delle lezioni deve essere disciplinata dall’insegnante dell’ultima ora e avverrà attraverso le uscite stabilite nel piano di evacuazione • L’ascensore può essere usato dagli alunni solo se accompagnati da un docente, o da un collaboratore scolastico, o altro personale • All’interno della scuola è vietato l’uso del cellulare; gli alunni che necessitano di chiamare le famiglie per motivi di salute potranno farlo gratuitamente dal telefono degli uffici • Durante la permanenza a scuola gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento educato e di rispetto per sé e per gli altri, ad utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici e a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola; devono presentarsi con un abbigliamento dignitoso • Qualora gli alunni arrechino danni a materiali, strutture, sussidi didattici, i genitori dovranno provvedere alle riparazioni/sostituzioni • I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica • Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello 15 studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica REGOLAMENTO IN CASO DI SCIOPERO In caso di sciopero per l’intera giornata, sarà: • Comunicato ai genitori che non è garantito il regolare svolgimento delle lezioni; • I genitori dovranno accompagnare i figli per verificare se alla prima ora è presente l’insegnante della classe e solo in questo caso potrà lasciare il figlio • Se durante la mattinata, nel caso di presenza degli alunni nella scuola, i docenti delle ore successive fossero in sciopero sarà garantita solo la sorveglianza senza svolgimento delle lezioni per non ledere il diritto di sciopero così come previsto dal contratto nazionale di lavoro Luglio 2003 • Nel caso in cui non fossero presenti docenti anche solo per garantire la sorveglianza, saranno avvisate le famiglie di venire a prendere i propri figli. • Per la classe a tempo prolungato 3ATP nel caso in cui lo sciopero fosse di mercoledì, giorno di rientro, le lezioni termineranno comunque alle ore 13,25 senza mensa scolastica • Gli alunni che rimangono a casa, il giorno dopo, devono portare la giustificazione con la seguente motivazione:” non era garantito lo svolgimento regolare delle lezioni” questo per garantire un controllo incrociato scuola-famiglia. PROGRAMMAZIONE DELLE GITE Deliberata dal Consiglio d’Istituto per l’a.s. 2005/06 • Le gite dovranno essere svolte nel periodo compreso tra Marzo e Aprile compatibilmente con le disponibilità degli insegnanti • Le decisioni prese nei Consigli di Classe di Novembre, relative a destinazioni ed accompagnatori, rimangono vincolanti • Salvo casi eccezionali (ad esempio progetti specifici)le classi Prime effettueranno gite di un giorno; le classi Seconde di due giorni non consecutivi, le classi Terze fino a tre giorni consecutivi • Le gite verranno effettuate solo con l’adesione di 2/3 degli alunni della classe • Il 50% della spesa dovrà essere versato al momento del consenso • Le uscite didattiche in orario scolastico non rientrano nelle regole sopra dette e possono essere programmate durante tutto l’anno scolastico Le gite scolastiche rientrano nel Progetto d’Istituto quali attività propedeutiche allo svolgimento del programma e sono programmate dai Consigli di Classe. 16 HANDICAP E DISAGIO In relazione all’integrazione degli alunni portatori di handicap e di svantaggio, in accordo alle normative della legge quadro del 5.2.92 n° 104, e alla nuova legge-quadro n° 328 del 18.10.2000 sui servizi sociali, che prevede appunto una maggiore compartecipazione e una maggiore sussidiarietà nell’erogazione di servizi relativi al disagio in genere, concorrono diverse competenze e professionalità. L’articolo 2 del Titolo Primo- Obbiettivi e competenze dell’accordo di Programma 2003/2004 nel definire le competenze della scuola in relazione all’integrazione scolastica per gli alunni in situazione di handicap stabilisce dei punti alcuni dei quali possono essere così sintetizzati: — garantire il diritto all’educazione e all’istruzione delle persone individuate in situazioni di handicap assegnare personale specializzato e/o risorse idonee per attività di sostegno alle classi in cui sono inseriti alunni portatori di handicap nei limiti delle disponibilità individuate dagli organi competenti. — Attivare e partecipare ai gruppi di lavoro secondo quanto previsto in merito dagli art. 12 e 15 della 104/92. — Definire e realizzare la programmazione educativo-didattica ed il curricolo personalizzato, integrati nel P.O.F. favorendo l’integrazione scolastica attraverso una progettualità concordata e condivisa. Attivare e favorire il funzionamento dei gruppi d studio e di lavoro interistituzionali per la definizione del P.D.F. e del P.E.I. secondo quanto previsto dal D.P.R. 24.2.94 art. 4. — Individuare e favorire, all’interno del piano dell’offerta formativa, forme di sperimentazione scolastica e di innovazione. Garantire l’efficienza ai fini dell’integrazione, ricorrendo alle risorse finanziarie derivanti dall’autonomi a scolastica e trovando anche forme di integrazione e sussidiarietà tra Scuola, Enti Locali Associazioni e Famiglia. Per quanto riguarda le componenti coinvolte si possono così elencare: Dirigente scolastico Docenti di sostegno Docenti Personale Ata Operatori della ASL Genitori dell’alunno Lo stesso alunno Il gruppo classe 17 Gli insegnanti di sostegno sono contitolari nelle classi in cui operano; da ciò deriva una corresponsabilità di tutto il corpo docente. Pertanto per ottimizzare l’integrazione degli alunni, criterio fondamentale rimane quello della funzionalità dell’orario di servizio. In seguito alla individuazione dell’alunno come persona handicappata e alla certificazione dello stesso viene redatta la diagnosi funzionale da parte degli Operatori Sanitari, che individuano al loro interno, il referente per la famiglia e per la scuola. Dalle tre componenti (Sanitaria — Scolastica — Familiare) viene predisposto il P.D.F. ai fini della formulazione di un piano educativo individuali, in cui si definiscono le linee concrete di lavoro. Il P.D.F. oltre ad indicare le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive dell’alunno pone in rilievo sia le difficoltà dia apprendimento dovute all’handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, stimolate e progressivamente rafforzate e sviluppate attraverso percorsi e strategie alternative. Il P.D.F. e il P.E.I. sono elaborati da un gruppo di lavoro (che per quanto riguarda la componente scolastica è composto dagli insegnanti del C. d. C) che si riunisce a. All’inizio dell’anno oltre che per redigere P.D.F. e P.E.I. anche per garantire in tempi utili la stesura di progetti individualizzati e/o integrati da inserire nel P.O.F. b. Alla fine dell’anno scolastico per le verifiche e la valutazione finale, prevedendo e assicurando verifiche in itinere, funzionali all’efficacia dell’integrazione. Nella nostra scuola e prioritariamente per le classi in cui sono presenti alunni portatori di handicap i docenti di sostegno hanno elaborato il progetto “Gesto, comunicazione e manualità” atto a promuovere le abilità anche cooperative degli alunni. Tale progetto viene ad interagire anche con altri progetti, quali ad esempio il progetto Educare Nuotando, il progetto di Attività Espressive, il Progetto di Educazione alla Pace e alla Solidarietà, il progetto Meeting di Rosignano . 18 ORIENTAMENTO Le attività di orientamento saranno svolte: Ø Durante tutto l ‘arco del triennio Ø A livello disciplinare e interdisciplinare (Consiglio di Classe) Ø Attuando stages nelle scuole superiori Ø Partecipando alle manifestazioni organizzate dall’Ente Territoriale (Provincia) Vedi schede progettuali allegate ACCOGLIENZA e CONTINUITA’ CON LA SCUOLA PRIMARIA Sono previsti ( ed in via di attuazione): Ø Incontri di progettazione tra docenti dei diversi ordini Ø Stages degli alunni della Scuola Primaria in classi della Scuola Secondaria Ø Incontri con i genitori Vedi scheda progettuale allegata CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Ø Omogeneità tra classi parallele Ø Eterogeneità al loro interno 19 PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DELLA DIDATTICA Classi prime e seconde Il Piano di Studi Nazionale per le Classi Prime e Seconde prevede: Educazione alla convivenza civile Discipline (trasversale alle discipline e (utilizzando la didattica laboratoriale disciplinare attraverso Discipline) e interdisciplinare in gruppo classe ed in gruppi classe/interclasse di livello, di compito, elettivi - Ed. alla Convivenza civile e allo sviluppo - Italiano - Ed. stradale - Inglese - Ed. ambientale - II Lingua comunitaria(Francese - Ed. alla salute - Storia - Ed. alimentare - Geografia - Ed. dell’affettività - Matematica - Scienze - Tecnologia - Informatica - Musica - Arte e immagine - Scienze motorie-sportive - Religione Cattolica Attività Opzionali (4 ore settimanali): • Laboratorio di lettere • Laboratorio di informatica • Laboratorio di storia • Laboratorio di attività pratiche • Laboratorio di Inglese • Laboratorio multidisciplinare Classi terze - Italiano - Geografia - Ed. Musicale - Inglese - Matematica - Ed. Artistica -Francese(solo bilinguismo) - Scienze - Storia - Ed. tecnica - Ed. Fisica - Religione Cattolica In caso di necessità è prevista l’entrata posticipata o l’uscita anticipata delle classi previa notifica alle famiglie. In caso di difficoltà da parte di queste a causa degli orari dei mezzi di trasporto o impossibilità dei genitori ad accompagnare o prelevare i figli, su richiesta dei suddetti gli alunni saranno comunque accettati a scuola e inseriti in classi collaterali. 20 DIDATTICA LABORATORIALE E LABORATORI La didattica laboratoriale Permette di far passare la situazione di insegnamento/apprendimento di TUTTE le discipline dall’auditorium al laboratorium , ossia al “fare esperienza” sia nel gruppo classe, sia nei gruppi di livello, compito, elezione, creando ambienti di apprendimento adatti e significativi. I Laboratori Utilizzano spazi attrezzati per realizzare, ad esempio, Attività informatiche Attività espressive (teatro, musica, mimo…) Attività linguistiche (compreso Latino) Attività di progettazione (creativo– pratiche…) Attività fisiche e sportive Larsa (laboratori di approfondimento, recupero e sviluppo degli apprendimenti): nella nostra scuola, già da alcuni anni, sono funzionanti con il nome di RCA: recupero, consolidamento, ampliamento. Il laboratorio e le pratiche laboratoriali riguardano le attività educative didattiche ordinarie della scuola. I docenti di laboratorio sono i docenti dell’organico chiamati a trasformare le capacità dei ragazzi in competenze personali. Organizzazione dei gruppi classe per attività laboratoriali • Per gruppo classe • Per studenti di classi parallele in orizzontale (ad esempio classi prime) • Per studenti di classi parallele in verticale (ad esempio studenti di classi prime, seconde, terze) 21 L’I.S. al fine di realizzare una offerta formativa coerente con le esigenze del territorio, con le richieste delle famiglie e degli alunni, propone un percorso articolato nell’ambito della Educazione alla convivenza civile. PROGETTO D’ISTITUTO I L DOMANI ??! SEI TU!! Educazione alla cittadinanza responsabile Il progetto, trasversale a tutte le discipline, si propone di creare spazi e contesti di vita in cui le persone condividano regole e si impegnino a limitare il proprio individualismo per il raggiungimento del bene comune. Contesto: il “sentito” esperenziale degli alunni spesso indica un distacco dalla realtà circostante, sentita come poco significativa per il vissuto personale, con conseguenti difficoltà di relazione significativa con le istituzioni. Risorse e Condizioni: • personale: organico d’Istituto • collaborazioni esterne: Enti Locali, Associazioni, Enti ed animatori culturali, realtà industriali, artigianali, agricole presenti sul territorio,Università degli Studi di Pisa • strutture: spazi e strumenti presenti nell’I.S. (laboratorio informatico, scientifico, linguistico) e sul territorio (biblioteca, Museo di Storia e di Scienze Naturali, Museo Archeologico, Spazio Giovani) Obiettivi • Formativo: promozione della responsabilità sociale e morale; riscoperta della propria eredità culturale; cultura della partecipazione, del rispetto, del dialogo e della collaborazione. • Cognitivo: si differenzia in un insieme organico di percorsi elaborati nelle varie aree (Linguistico- espressiva: Seconda lingua; delle Educazioni; Scientifico– tecnologica) • Relazionale: scoprire la ricchezza insita in ogni diversità e stimolare rapporti di amicizia con ogni “altro da sé”, scoprendo valori comuni. Sperimentare la solidarietà come reciprocità: ognuno ha qualcosa da dare. 22 Fattibilità Tempi: anno scolastico Attività proposte: vedi schede progettuali allegate Procedura di attuazione • costituzione di laboratori • incontri tematici • utilizzo di materiali • preparazione di mostre, performances, spettacoli teatrali e/o musicali, gare sportive Pubblicizzazione degli esiti • articoli di giornali locali • produzioni musicali, cartacee e multimediali Feedback • Verifiche diagnostiche: conoscenze già acquisite, interessi degli alunni • Verifiche intermedie: conoscenze ed abilità acquisite • Verifiche finali:conoscenze ad abilità acquisite al termine del percorso Valutazione della produttività • Questionari rivolti a docenti, alunni, Associazioni ed Enti con cui si è collaborato. 23 PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA Al fine di raggiungere gli obiettivi educativi indicati nel piano dell'offerta formativa la scuola si è dotata di una organizzazione didattica suddivisa in attività curricolari ed extracurricolari, di cui segue descrizione nelle schede progettuali. In collaborazione con l’Amm.ne Comunale sono attuati per questo anno scolastico i seguenti progetti: • Laboratorio Archeologico • Progetto Memoria • Archivio storico • Conoscere, vivere lo Spazio Giovani.. • Conoscere la biblioteca • Teatro ragazzi • Adolescenti e sicurezza (In collaborazione con la Polizia Municipale e l’Università di Pisa) In collaborazione con Lea- REA: Educazione Ambientale, progetto botanico sulle erbe spontanee. Progetto INFEA Tutti i progetti sopraelencati saranno effettuati in orario curricolare e, se necessario, extracurricolare. 24 PROGETTAZIONE LABORATORI CLASSI PRIME (6 ORE SETTIMANALI OPZIONALI FACOLTATIVE) LABORATORIO DI INFORMATICA: A...B... C… computer Obiettivi educativi a) migliorare le capacità relazionali b) impostare e promuovere l’autostima c) superare la diffidenza di chi si avvicina al computer per la prima volta d) educare al rispetto della diversità e) educare al rispetto del laboratorio come spazio da condividere con altri “utenti” Obiettivo Formativo: Comprendere il ruolo che il computer ha assunto nella società contemporanea, in particolare come strumento per lo scambio di informazioni. PECUP: l’alunno “adopera, per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola; usa strumenti informatici per risolvere problemi attraverso riproduzione e riutilizzazione di immagini. (Strumenti culturali) CONOSCENZE Abilita OPERATIVITA’ STRUMENTI Sapere come è organizzato il funzionamento di un computer Saper indicare le principali applicazioni del computer nella vita quotidiana Attività in laboratorio o in classe Quadernone di tecnologia Conoscere l’hardware e il software e principi di funzionamento del computer Saper adottare le precauzioni necessarie per usare il computer in modo sicuro e non dannoso per la salute Esercizi alla tastiera utilizzando le dita di entrambe le mani. Quaderno e computer Saper utilizzare il sistema operativo Windows Caricamento del testo Saper scrivere e “muoversi”in base dal CD-ROM un testo allegato al libro di testo. Saper entrare in Word, Saper correggere, formattare conoscere l’ambiente di e stampare un testo lavoro e i principali 25 Presentazione di una ricerca.Modifica del testo e salvataggio. Libro di testo Attività pratiche strumenti Saper utilizzare i principali dispositivi di immissione dati (tastiera e mouse) Saper inserire immagini ed elementi grafici (ClipArt, Presentazione di una WordArt e Forme in un testo. ricerca, Saper confezionare “graficamente” una relazione. Esercizi- gioco al computer Saper organizzare i file e le cartelle Saper entrare in Paint, conoscere l’ambiente di lavoro e i principali strumenti Attività pratiche Disegnare figure geometriche per poi colorarle Tempi di attuazione: un’ora settimanale, per un totale di 32 ore, distribuite nell’arco dell’anno scolastico Verifiche: • strutturate del tipo Vero/falso, a scelta multipla, per completamento • realizzazione di un depliant per informare su: § caratteristiche ergonomiche della postazione di lavoro § ambiente e PC (risparmiare la carta, risparmiare energia ecc.) 26 LABORATORIO DI ITALIANO TRA IL DIRE E… IL FARE: IL COMUNICARE! CLASSE PRIMA: una lingua per comunicare; le varietà linguistiche Obietivi formativi - apprendere il concetto di comunicazione - cogliere la dimensione sociale della lingua e comunicare in modo adeguato sfruttando le risorse offerte dai vari linguaggi O.S.A. Conoscenze: - gli elementi della comunicazione - La comunicazione mediante i segni - linguaggio verbale, non verbale, misto - significante e significato Abilità: - cogliere la funzione sociale della comunicazione - Utilizzare adeguatamente i diversi elementi della comunicazione - Riconoscere l’esistenza di più linguaggi - Utilizzare adeguatamente i linguaggi verbali, non verbali e misti in rapporto alle diverse situazioni - Riconoscere la convenzionalità della lingua - Avere la Conoscenze: consapevolezza che la lingua si presenta con caratteristiche diverse a seconda dei luoghi, delle situazioni, dei modi e degli scopi in cui viene usata -I registri linguistici -I linguaggi settoriali -Lingua parlata e lingua scritta - funzioni della lingua (espressiva, informativa, persuasiva…) Abilità: -usare correttamente i Tempi Metodi Strumenti e mezzi Valutazione - attività pratiche - Materiale reperibile dai libri di testo in adozione (“Le parti e il tutto” e “Biblioteca tre”) - Verifiche orali e /o scritte in itinere e finali (esercizi di identificazione dei diversi tipi di linguaggio; esercizi di manipolazione di parole) I quadrim. - eserciziogioco - Giochi di ruolo in 1 ora contesti settiman. diversi, relativi al vissuto quotidiano II degli alunni Quadri. 1 ora settiman. diversi registri della lingua in rapporto alle situazioni - comprendere e usare i lessici specifici dei linguaggi settoriali Riconoscere la diversità tra lingua parlata e scritta - usare la funzione più adatta a conseguire lo scopo comunicativo prefissato 27 Materiale reperibile da altre fonti _ Verifiche orali e/o scritte in itinere e finali (esercizi di individuazione e di riconoscimento dei diversi registri linguistici; esercizi di individuazione e di riconoscimento dei diversi tipi di linguaggio settoriale; esercizi di riconoscimento, di manipolazione e di produzione personale; esercizi di riflessione) CLASSE SECONDA.: la comunicazione: verbale non (consolidamento ed ampliamento del I corso); il quotidiano: lo specchio di carta; come si informa: gli strumenti; dalla notizia alla cronaca Obiettivi formativi Obiettivi relazionali U.A. n.1 - L’alunno consolida potenzia la capacità di riconoscere e classificare gli elementi della comunicazione; individua e distingue linguaggi verbali, non verbali, misti; riconosce ed interpreta segnali, segni e simboli; usa con criterio il mezzo televisivo - L’alunno rispetta le regole stabilite per intervenire in una discussione; - partecipa alle attività della classe permettendo ai compagni di esprimere le proprie emozioni U.A. n. 2 - L’alunno collabora per il reperimento dei materiali; - condivide con i compagni i materiali a disposizione; - effettua scelte insieme ai compagni - L’alunno scopre com’è strutturato un quotidiano; - analizza l’organizzazion e interna di un articolo; - comprende le funzioni di un testo informativo; - individua e decodifica il linguaggio settoriale usato negli articoli di diversa natura Tempi Metodi Metà settembremetà ottobre. 1 ora settimanale Metà ottobrefine I quadrimestre 1 ora settimanale 28 Strumenti e Valutazione mezzi - testo di antologia in -discussioni uso nella guidate, classe confronto prima elaborati, (“Trovare attività a piccoli gruppi le parole “VoLA”) : - Verifiche orali e testo di grammatica pratiche , quaderno di lavoro realizzato nella classe prima Suddivisione in piccoli gruppi per analisi quotidiani di diversa testata - articoli tratti da quotidiani; - dizionario della lingua italiana; - dizionario sinonimi e contrari; - testo di grammatica in uso - testo di antologia In uso - verifica oggettiva: analisi di un articolo e del linguaggio in esso contenuto Obiettivi formativi Obiettivi relazionali U.A. n.3 - L’alunno acquisisce le seguenti competenze: - scrivere una lettera informale: - scrivere una e-mail; - elabora una notizia; - comprende quali notizie cattureranno l’attenzione - prepara e realizza un’intervista; - scrive didascalie - L’alunno collabora con i compagni nella stesura di questionari e si organizza per la realizzazione di interviste U.A. n. 4 - L’alunno collabora con i compagni per raccogliere informazioni; - discute e rispetta i ruoli a lui affidati nel gruppo - trasformare una notizia in un fatto di cronaca Tempi Metodi -lavoro individuale e a piccoli gruppi: - discussioni guidate; - incontri con esperti Febbraiomarzo Strumenti e mezzi - testo di antologia in uso; -laboratorio di informatica Valutazione - visita alla redazione di un quotidiano; - uscite a breve raggio finalizzate alla raccolta di informazio ni ; - utilizzo del computer - realizzazione di un articolo di cronaca relativo al settore prescelto - Stesura di un questionario finalizzato alla realizzazione di una intervista; - realizzazione di una intervista 1 ora settimanale Aprile, maggio, giugno 1 ora settimanale -Suddivisione in piccoli gruppi: la redazione in classe; assegnazione dei ruoli nei singoli gruppi; - discussioni libere nei gruppi; -confronto tra gruppi Al termine di tutto il percorso verranno valutate sia le prove oggettive che le osservazioni sistematiche effettuate in classe, durante le uscite, nelle ore di lavoro individuale e di gruppo 29 LABORATORIO DI STORIA: IL MESTIERE DELLO STORICO IL laboratorio si articola su un percorso modulare che integra il sapere e il saper fare. Una serie di attività, anche di tipo ludico, abituerà l’alunno a prendere confidenza con gli strumenti dello storico, ad utilizzare fonti, ad orientarsi meglio nel tempo e nello spazio. CLASSI PRIME Obiettivi formativi Contenuti Tempi U.A.n.1 Sviluppare la capacità di orientarsi nell’uso del manuale di storia L’Indice come strumento di orientamento nel testo Settembreottobre Metodi Strumenti e mezzi Valutazione -attività di manuale di storia - verifiche orali e/o scritte alla fine del modulo 1 ora settimanale U.A.n.2 -Comprendere le caratteristiche del linguaggio specifico della storia; - sviluppare e potenziare conoscenza e uso delle fonti U.A. n. 3 -Sviluppare la capacità di collocazione spaziotemporale - sviluppare e potenziare conoscenza e uso delle fonti U.A. n. 4 -Sviluppare la comprensione dei rapporti causa- effetto tra gli eventi storici; - sviluppare e potenziare conoscenza e uso delle fonti Primo approccio alla narrazione storica Ottobrenovembre - la linea del tempo, la durata degli avvenimenti, collocazione nello spazio Dicembregennaio Le relazioni tra gli eventi Febbraiomarzo 1 ora settimanale 1 ora settimanale 1 ora settimanale 30 laboratorio a struttura modulare CLASSI SECONDE Il percorso, attuato secondo i criteri usati nel primo anno (vedi laboratorio classi prime) si propone di aiutare l’alunno a utilizzare strumenti e linguaggi specifici, a comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica, a saper distinguere tra svolgimento storico, microstoria e storie settoriali, a ricomporre le informazioni analitiche in un proprio lavoro(singolo o di gruppo). Dal punto di vista relazionale si pone l’obiettivo del miglioramento della socializzazione e della relazione con gli altri, della abilità di assumere le proprie responsabilità Obiettivi formativi Contenuti U.A.n.1 Potenziare l’uso del linguaggio specifico della materia; potenziamento della conoscenza dell’uso delle fonti; analisi e comprensione di documenti scritti e iconografici; ricavare dati da documenti scritti e iconografici Approfondiment i di storia materiale (il lavoro, le abitazioni, l’alimentazione, divertimenti…) U.A.n.2 Potenziare la capacità di collocazione spazio- temporale Tempi Metodi Valutazione manuale di storia, audiovisivi, interviste, materiali reperibili da altre fonti - verifiche orali e/o scritte alla fine del modulo; -produzione di semplici lavori a livello individuale e di gruppo: -cartelloni, video, disegni, drammatizzazione Ottobrenovembre 1 ora settimanale Ottobrenovembre 1 ora settimanale II U.A. n. 3 - Cogliere differenze e approfondimenti quadrimestre connessioni tra storia locale, regionale, nazionale, europea - sviluppare e potenziare la conoscenza degli eventi legati al territorio anche attraverso la memoria storica Strumenti e mezzi su personaggi o eventi legati al nostro territorio 1 ora settimanale 31 attività di laboratorio a struttura modulare LABORATORIO “PRATICO”: CLASSI PRIME: ADOTTIAMO UNA ZONA VERDE! CLASSI SECONDE: SAPERSI MUOVERE SUL TERRITORIO CLASSI PRIME COORDINATORE: Camigliano DOCENTI: tutti i docenti di tecnologia/ esperti REA, esperti dell’Amministrazione Locale, del Patrimonio, dei Lavori Pubblici, della Pianificazione, dei Beni Ambientali Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi formativi • Sviluppare la capacità di operare organizzando il proprio lavoro in modo autonomo usando il metodo progettuale Obiettivi cognitivi: • Conoscenza dell’ambiente, in modo particolare delle piccole zone verdi del nostro Comune che rappresentano per i ragazzi luogo di ritrovo • Sviluppo della consapevolezza della propria abilità anche ai fini dell’orientamento Obiettivi relazionali: • Favorire lo star bene con sé stessi e con gli altri • Capacità di rispettare gli altri, le cose, l’ambiente Metodologie/procedure di attuazione: • Lezioni frontali anche con la presenza di esperti • Prove sperimentali di preparazione del terreno e coltivazione • Visite guidate Durata e scansione oraria: • Una ora settimanale per tutto l’arco dell’anno in orario curricolare Verifica e valutazione: • Verifica diagnostica: test d’ingresso- discussione guidata • Verifica intermedia: osservazione- valutazione dell’interesse e della partecipazione • Verifica finale: valutazione del lavoro svolto CLASSI SECONDE COORDINATORE: Camigliano DOCENTI: tutti i docenti di tecnologia/ esperti dell’Amministrazione Locale, dell’industria, artigiani inseriti nelle attività lavorative della zona industriale “Le Morelline” 32 Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi formativi: • Ampliare e potenziare le conoscenze personali del proprio territorio per poter acquisire nuove competenze, sia relativamente all’orientamento sul territorio che all’orientamento inteso come conoscenza delle realtà lavorative presenti sul territorio • Conoscere la differenza tra lavoro industriale ed artigianale ed apprezzare la variegata diversità delle professioni e dei mestieri presenti sul territorio Obiettivi cognitivi: • Conoscenza dell’ambiente, in modo particolare della zona industriale • Favorire l’apprendimento di nuovi linguaggi (grafico e topografico) Obiettivi relazionali: • Imparare a rapportarsi con persone addette alle funzioni pubbliche • Conoscere e applicare le norme che regolano i servizi pubblici • Saper riconoscere le diverse realtà lavorative presenti nella zona industriale Metodologie/procedure di attuazione: • Lezioni frontali anche con la presenza di esperti • Analisi del territorio attraverso l’osservazione di cartine, incontri con personale specializzato • Visite guidate • Realizzazione di semplici elaborati Durata e scansione oraria: • Una ora settimanale per tutto l’arco dell’anno in orario curricolare Verifica e valutazione: • Verifica diagnostica: test d’ingresso- discussione guidata • Verifica intermedia: analisi della produzione dei moduli e adattamento degli stessi • Verifica finale: valutazione degli elaborati, pubblicazione dei lavori su carta e disco LABORATORIO DI LINGUA STRANIERA(INGLESE) ACTIVE CITIZENS OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo Formativo: Educare al rispetto di culture diverse dalla propria 33 Obiettivi Cognitivi: Far acquisire conoscenze della cultura anglosassone in situazioni reali di vita quotidiana Obiettivi relazionali: Sviluppare la competenza comunicativa in modo sempre più spontaneo Metodologie/procedure di attuazione: Metodo funzionale- comunicativo; uso del laboratorio linguistico, qualora sia installato in tempi utili Verifica e valutazione Alla fine di ogni modulo come verifica sommativa CLASSI PRIME L’obiettivo di questo percorso didattico è costruire una consapevolezza dell’appartenenza ad una comune realtà europea, pur nelle differenze specifiche di ogni cultura. I CONTENUTI SPECIFICI: 1. le isole britanniche, per localizzazione e area geografica interessata 2. le tipiche festività inglesi, alcuni elementi distintivi. 3. le abitudini alimentari inglesi. 4. i vari tipi di abitazione; modo di vivere peculiare degli anglosassoni. 5. il tempo libero di un alunno inglese. CLASSE SECONDA L’obiettivo di questo percorso didattico è costruire una consapevolezza dell’appartenenza ad una comune realtà europea, pur nelle differenze specifiche di ogni cultura. 1. i singoli Stati del Regno Unito 2. English governement 3. pop music 4. London: storia, luoghi significativi. 34 LABORATORIO MULTIDISCPLINARE Intercultura: usi e costumi dell’Italia e dell’Europa La realtà locale vede l’inserimento di numerosi alunni provenienti da diverse aree geografiche, sia italiane che europee ed extraeuropee. Tale inserimento si rivela non sempre facile, a causa delle differenze sia linguistiche che culturali. Per questo motivo, al fine di operare una integrazione reale ed efficace, si avvia un’attività settimanale multidisciplinare che, usando diverse metodologie e strumenti, soprattutto esperenziali e pratici, in cui venga sottolineata anche la manualità di ciascuno, porti gli alunni alla realizzazione di prodotti che siano espressione del maturato atteggiamento di intercultura Discipline coinvolte : Italiano, Educazione Tecnica – Artistica – Musicale - Fisica, Religione, Sostegno. Tempi di attuazione : 1 h settimanale. Riferimenti al Pecup: a. Conoscenza di sé: avviare l’alunno alla consapevolezza di sé b. Relazione con gli altri: • apprezzare la necessità dell’ascolto altrui • sviluppare un positivo meccanismo di emulazione- contrapposizione attraverso la conoscenza dell’ ”altro da sé” c. Orientamento : guidare all’acquisizione della fiducia in sé, alla conoscenza delle potenzialità proprie e riferite al mondo circostante d. Strumenti culturali :osservare attraverso molteplici modalità ; sviluppare atteggiamenti di curiosità ed attenzione 35 OBIETTIVI FORMATIVI • Educare ad esprimere il proprio mondo, il proprio vissuto dell’ “altro da sé” • Esercitare interesse ed attenzione nei confronti di realtà vicine e lontane • Riflettere sulle differenze e sulle somiglianze • Stimolare le capacità logico intuitive • Sollecitare l’apprendimento e l’uso di linguaggi specifici O.S.A. CONOSCENZE • Narrazione di esperienze personali • Acquisizione di esperienze altrui • Acquisizione di usi, costumi, tradizioni di altre popolazioni ABILITA’ • Attivare atteggiamenti di ascolto • Saper accettare gli altri • Saper comunicare • Saper collaborare e partecipare • Confrontare esperienze ed opinioni differenti • Sviluppare spunti di riflessione personale • Integrare e approfondire un percorso scolastico multidisciplinare volto ad integrare e valorizzare le peculiarità TEMPI • I Qua dri me stre (U. A. Nº 1 e Nº 2) • II Qua dri me stre (U. A. Nº 3 e Nº 4) METODI STRUMENTI E MEZZI VERIFICA E VALUTAZIONE • Esperienzialemotivazionale (finalizzato alla cooperazione creativa) • Brain storming • Apprendimento cooperativo: stimolazione alla pratica delle differenziate funzioni linguistiche dell’ informarsi, discuterete, spiegare, richiedere, proporre • Collettive learning: procedimento collettivo di gruppo • Materiale informatico, audiovisivo e qualsiasi altro materiale opportuno, reperibile da libri di testo e altre fonti; • Materiali vari per la produzione di strumenti musicali ed oggetti della tradizione e dell’artigianato di vari paesi • Osservazione del lavoro individuale e di gruppo • Osservazione dei comportamenti cognitivi, operativi e relazionali • Osservazione della capacità di autovalutazione 36 CRESCERE COSTRUENDO INSIEME PROGETTO DI TUTORAGGIO PER ALUNNI STRANIERI O COMUNQUE A DISAGIO PER DIFFICOLTA’ LINGUISTICO-AMBIENTALI Contesto La nostra Scuola ha conosciuto negli ultimi anni un notevole incremento di alunni stranieri o, comunque, provenienti da piccoli paesi italiani del Meridione, che spesso si inseriscono nel percorso scolastico durante l’anno, e raramente all’inizio delle lezioni. Generalmente si è potuto osservare che si manifestano difficoltà di comunicazione (anche notevoli) legate sia alla scarsa conoscenza del codice linguistico, sia a differenze culturali. Nella maggior parte dei casi incontrati fino ad oggi questi alunni non sono in grado di esprimere un gran numero di esigenze e sono quindi inibiti nella spontaneità personale, non riescono ad assimilare contenuti né ad apprendere ruoli sociali, faticando conseguentemente a sperimentare modelli generali di comportamento funzionale. Per educarli, quindi, alla espressione comunicativa, è necessario rimuovere preventivamente l’ostacolo dell’incompetenza linguistico- culturale (prima o contemporaneamente all’inserimento nei gruppi), per non coinvolgerli troppo presto in attività che mettano in gioco, senza possibilità di autocontrollo, la persona nella sua totalità. Obiettivo formativo La Scuola si propone di potenziare la competenza comunicativa, favorire un approccio funzionale della lingua, stimolare ad una più completa conoscenza dell’ambiente, sviluppare la conoscenza di sé, potenziare la capacità di prendere decisioni, favorire capacità relazionali, in vista della promozione della responsabilità sociale e morale, della promozione di una cultura della partecipazione, del rispetto, del dialogo e della collaborazione. Obiettivi specifici Sarà cura dell’equipe differenziare i percorsi,mediante UA strutturate, operando anche a classi aperte e per piccoli gruppi, se necessario anche individualmente, per condurre a: 1. Obiettivi linguistici • Riconoscere, pronunciare e trascrivere correttamente i suoni della lingua • Cogliere le proprietà fondamentali del lessico sul piano del significato • Saper comunicare in modo adeguato • Leggere in modo chiaro ed espressivo • Leggere e comprendere un testo semplice • Saper produrre testi semplici e corretti nella forma orale e scritta • Memorizzare un numero adeguato di termini 37 2. Obiettivi trasversali • Far superare gli ostacoli creati dall’emotività • Riconoscere ed avviarsi a superare le proprie difficoltà relazionali • Potenziare la conoscenza di sé e la capacità di relazionarsi con ‘altro’ • Potenziare la socializzazione • Creare uno spirito collaborativo (ove fosse carente) • Avviare a scelte consapevoli • Favorire una migliore conoscenza del territorio e della sua fruibilità, sia a livello strettamente ambientale, sia di agenzie di supporto Metodologia • Personalizzazione dell’insegnamento disciplinare (tutor ) • Supporto del tutor anche in attività extrascolastiche • Lavoro in gruppi sempre più ampi • Stimolazione delle risposte secondo ritmi e tempi individuali • Utilizzo costante delle abilità trasversali • Avviare ad operare scelte consapevoli • Lavoro individuale svolto a casa • Progettare, verificare, rivedere e valutare i percorsi Tempi e procedure di attuazione • incontri con mediatori linguistici e famiglie • inserimento dell’alunno nella classe • lavoro personalizzato in classe e/o in tempi extracurricolari Risorse • Interne: docenti dei Consigli di Classe che ne abbiano dato la disponibilità • Esterne: Un mediatore linguistico e/o interculturale da individuare in base alla necessità (per il corrente a.s. occorrono mediatori di lingua cinese,ungherese,rumena, araba) Verifica e Valutazione • Diagnostica: situazione di partenza, conoscenze già acquisite, esperienze pregresse, interessi…(test d’ingresso) • Intermedia; (da costruire a seconda dei percorsi intrapresi): conoscenze e abilità acquisite, anche relazionali (prove semistrutturate) • Finale: valutazione dei percorsi intrapresi, inserimento- integrazione nei gruppi (test, produzione in lingua italiana) 38 “GESTO COMUNICAZIONE e MANUALITA” Progetto Integrato Attività specifiche di sostegno per l’integrazione dei soggetti certificati e/o in situazione di svantaggio. La realtà socio-ambientale di Rosignano M.mo, per la conformazione e la sua ubicazione sul territorio, presenta caratteristiche molto particolari perle quali la Scuola rappresenta un punto di riferimento valido per superare varie difficoltà. La S.M.S. Fattori in particolare è frequentata da un considerevole numero di soggetti portatori di handicap (a.s. 2005/2006 n° 20 alunni) e da numerosi alunni in situazione di svantaggio per motivi socio-ambientali. La Scuola quindi deve saper offrire stimoli e dare risposte sul piano educativo a quei bisogni che fanno riferimento a: • Carenze esperenziali sociali e culturali plurime, • Carenze di linguaggio, • Carenze nella sfera ludico-motoria • Carenze nella sfera manuale • Carenze nella sfera affettiva. Nell’ambiente Scuola gli alunni veicolano la propria comunicazione attraverso parole ed espressioni linguistiche che spesso rappresentano per molti un mezzo difficile e limitato. Nelle attività di educazione espressiva e comunicativa, invece i ragazzi si riappropriano di un linguaggio che permette loro una potenzialità comunicativa notevole. L’intervento di sostegno quindi sul piano didattico diventa: § un mezzo per lo sviluppo della spontaneità personale, e un momento di apprendimento dei ruoli sociali e di assimilazione dei contenuti relativi, § Una opportunità per sperimentare modelli di funzionalità. Tutto ciò appare assumere particolare valore soprattutto in quelle realtà con presenza di soggetti con varie difficoltà e con portatori di handicap con particolari disabilità nella sfera comunicativo/espressiva. Nell’Offerta Formativa della Scuola Fattori sono presenti da tempo progetti di attività manuale , attività motoria e attività teatrale, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con esperti e professionisti di Agenzie presenti sul territorio. Visti i risultati positivi e l’interesse mostrato dagli alunni diversamente abili verso queste proposte il gruppo dei docenti di Sostegno presente nella Scuola, ritiene opportuno anche per l’ anno scolastico 2004/2005 l’attivazione di un progetto da realizzarsi in parallelo e trasversalmente a tutti i progetti sulla comunicazione che saranno presenti nel POF d’Istituto. LABORATORIO INTEGRATO DI ATTIVITA’ ESPRESSIVA Il progetto è indirizzato a tutti gli alunni per i quali è importante una esperienza improntata alla comunicazione globale che offra loro la possibilità di interagire con impegni adeguati capaci di gratificare e promuovere interesse e motivazione. Attività espressive, manuali, mimiche e gestuali risultano più adeguate allo sviluppo dell’autonomia, della socializzazione e della psicomotricità rispetto ad altri interventi più scolastici. 39 INDICAZIONI DIDATTICHE Le attività proposte e finalizzate nel laboratorio integrato di attività espressive, saranno differenziate ci seconda delle abilità, delle potenzialità e degli obiettivi fissati per ciascun alunno nei singoli P.E.I. Il conseguimento degli obiettivi infatti dovrà tenere di conto anche dei processi di formazione pre ed extra scolastici di ciascun alunno. OBIETTIVI GENERALI Coinvolgimento e integrazione degli alunni certificati Coinvolgimento di alunni con difficoltà nella comunicazione e nel comportamento. Capacità di coordinare il proprio movimento in abilità grosso-motorie. Capacità di coordinare il proprio movimento in semplici abilità fini-motorie Capacità di eseguire azioni in semplici sequenze temporali. OBIETTIVI SPECIFICI • migliorare le competenze comunicative ed espressive • accrescere il controllo sull’impulsività • strutturare la capacità di linguaggio corporeo che supporti le difficoltà comunicative cognitive coinvolte nel messaggio verbale. • Potenziare e sviluppare le capacità manuali e creative. AREA della AUTONOMIA Gli alunni all’interno del laboratorio dovranno essere in grado di sviluppare ulteriormente le proprie capacità di autonomia diventando capaci di portare avanti le esperienze di vita comunitarie intraprese e cercando di estendere questo comportamento anche in altri contesti. OBIETTIVI GENERALI • Capacità di padroneggiare ed usare il proprio corpo e capacità di sapersi organizzare nelle condotte motorie. AREA della SOCIALIZZAZIONE Gli alunni si troveranno ad interagire all’interno di un gruppo eterogeneo composto anche da alunni provenienti do classi diverse e con impiego di docenti curricolari e di sostegno oltre che con esperti dei vari settori di intervento. OBIETTIVO GENERALE Adeguamento alle regole in generale; capacità di rispettare le principali regole di vita sociale. AREA della PSICOMOTRICITA’ Gli alunni dovranno sviluppare abilità motorie, grosso-motorie, fini-motorie e di orientamento spazio- temporale attraverso attività prevalentemente di tipo ludico. 40 OBIETTIVI GENERALI • Capacità di coordinare il proprio movimento in abilità grosso-motorie • Capacità di coordinare il proprio movimento in semplici abilità fini-motorie • Capacità di eseguire azioni in semplici sequenze temporali. SCELTA DEI CONTENUTI I contenuti, in parte impliciti negli obiettivi precedentemente formulati, dovranno avere il carattere della sequenzialità e gradualità e potranno essere riferiti a vari contesti educativi ma sempre rivolti alla espressività gestuale, manuale e pratica. SCELTA DEI METODI Verranno scelte strategie educative idonee al conseguimento degli obiettivi ed adeguate alle difficoltà e alle capacità dei singoli alunni. Gli alunni lavoreranno nei vari laboratori in piccoli gruppi,con gruppi classe e classi in parallelo. DEFINIZIONE DEI TEMPI Il progetto integrato rinnovato seguirà lo sviluppo e lo realizzazione dei vari progetti trasversali con una scansione programmatica annuale e/o triennale a partire dall’anno scolastico 2004/05. STRUMENTI DI VERIFICA Sono previste verifiche in itinere e osservazioni sistematiche dirette. Saranno raccolte informazioni per individuare le caratteristiche dei processi di apprendimento degli alunni allo scopo di regolare ed ad adeguare di volta in volta il progetto stesso ed il processo di apprendimento. Per la verifica finale è previsto l’adeguamento alle verifiche finali dei singoli progetti. Compatibilmente con le risorse che verranno impiegate, l’esperienza potrà essere pubblicata sul sito internet della scuola Fattori. RISORSE Per la realizzazione del progetto si richiede il mantenimento dell’organico di fatto attuale (n°9 cattedre orarie di sostegno) PROGETTO “EDUCARE NUOTANDO” RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI La nostra scuola è formata da una popolazione scolastica costituita da ragazzi di famiglie prevalentemente appartenenti ad un ceto medio. I discenti sono di normale e sana costituzione salvo alcuni casi di cui ne parleremo in maniera più dettagliata nel corso del programma. Non pochi sono i ragazzi che giungono all’istituzione educativa, all’età di 11-12 anni, con un forte ritardo degli schemi motori di base e delle capacità coordinative. Solo parte degli alunni riceve da altre fonti stimoli adeguati , mentre in generale le condizioni dell’ambiente portano ad una radicata disabitudine motoria che non sempre facilita il lavoro dell’insegnante di Scuola Media Insegnanti ,alunni e genitori credono in questo progetto per l’esperienza positiva che ha avuto corso in questa scuola, fin dai tempi della ex Scuola Media Statale “Dante Alighieri “fino ai nostri giorni con l’attuale e unica Scuola presente nel territorio. In questi ultimi anni della pratica del progetto del nuoto, si è evidenziata la valenza di questo insegnamento, considerato l’alto valore formativo che una approfondita conoscenza dell’acqua, in tutte le sue forme, apporta a tutte le discipline 41 previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca. e quindi diviene fondamentale proporre nuovamente il progetto “EDUCARE NUOTANDO”. F1NALITA’ Il progetto costituisce una proposta di applicazione nella S. M. di un metodo avanzato di insegnamento del nuoto come forma di educazione fisica. L’importanza dell’insegnamento del nuoto trova riscontro negli stessi programmi dell’educazione fisica e sportiva. Nella S.M. il ruolo formativo della pratica natatoria è stato rivalutato tramite la C. M. 226 e nella scuola elementare grazie all’applicazione della C.M.261 del 1989 . La C. M. 254 del 7/8/93 propone ufficialmente l’attività del nuoto per il salvamento nell’ambito delle attività diversificate della Scuola Media.. La realizzazione del progetto prende le mosse dai suoi fini educativi e vede realizzata la sua piena applicabilità. Esso soddisfa infatti alcune condizioni essenziali: 1. è accessibile a tutti, infatti per la riduzione o annullamento della forza di gravità permette anche agli alunni portatori di handicap di muoversi in libertà senza condizionamenti della forza di gravità; 2. è in grado di offrire un programma estremamente vario di stimoli psicomotori, guidando l’alunno verso un cammino di esplorazione delle molteplici possibilità del proprio corpo; 3. persegue e contribuisce all’educazione e all’affinamento della personalità di ogni singolo alunno attraverso l’obiettivo didattico dell’insegnamento di tecniche necessarie alla sopravvivenza in acqua. Pertanto “L’educazione all’acqua” , proponendosi le medesime finalità dell’E. F. e S. , fonda l’aspetto iniziale della sua programmazione sulla capacità di sopravvivenza in acqua. Successivamente acquistando una conoscenza dell’acqua a livelli gerarchicamente superiori ,si potrà utilizzare il nuoto in immersione, il salvamento ,i tuffi e forme ludiche adattate ed ideate per conseguire obiettivi specifici. Inoltre da ultimo, ma non per minore importanza, è bene ricordare che il nuoto con i suoi contenuti da’ un contributo: -al miglioramento della funzione cardio-respiratoria; -al rafforzamento della potenza muscolare; -al miglioramento della capacità di reazione; I -al mantenimento della massima articolabilità naturale; -al rafforzamento dei gruppi muscolari specifici a scopo preventivo; -all’affinamento delle capacità senso-percettive, soprattutto cinestetiche; -al miglioramento della coordinazione dinamica generale e segmentaria; -al miglioramento della stabilizzazione della lateralità; -allo sviluppo della sensibilità ritmica; -allo sviluppo del controllo ottimale della respirazione; -alla capacità di rilassamento. In sintesi possiamo dire che il progetto nuoto concorre: -A promuovere la conoscenza delle tecniche di sopravvivenza in acqua; -Allo sviluppo psicofisico; -Al mantenimento della piena efficienza fisica; -Alla possibilità di realizzare un’ampia vita di relazione. LINEA METODOLOGICA DIDATTICA La metodologia didattica vede l’individuo realmente soggetto del processo educativo Le caratteristiche della personalità di ciascun individuo sono tenute nella primaria considerazione .La metodologia utilizzata dovrà considerare l’età biologica, psicologica e motoria di ciascun alunno. Saranno utilizzati più metodi (induttivi e deduttivi) in base alle singole individualità. 42 VERIFICA VALUTAZIONE Sarà utilizzata una tassonomia psicomotoria in grado di valutare la situazione d’ingresso di ogni singolo alunno , per passare all’utilizzo di un curricolo ben strutturato in modo sequenziale , graduale entro specifiche aree di contenuto. L’accertamento di competenza verrà verificato al termine di ogni unità didattica. L’ esperienza ormai consolidata negli anni ci dice che utilizzando la nostra tassonomia dovremmo riuscire con circa il 90-95% degli alunni a raggiungere lo scalino gerarchico sequenziale rispetto al livello di partenza. I DESTINATARI Il progetto è riservato a tutti gli alunni delle 10 classi prime dell’anno scolastico 2004-05e si sviluppa in un arco di tempo annuale .Ogni classe alla fine dell’anno scolastico fruirà di un intero quadrimestre di lezioni settimanali. PIANO DI SVOLGIMENTO Per attuare il progetto sono necessarie due ore curriculari consecutive di E. F. perché l’andata e il ritorno in autobus , lo spogliarsi , il fare la doccia, l’asciugarsi e il rivestirsi comporta la perdita di tempo utile. Vista l’esperienza precedente si valuta che la durata effettiva di ogni lezione sia di circa 80 minuti. In ogni quadrimestre verranno avviate al progetto prima 5 classi prime e successivamente le altre 5. LA STRUTTURA Il progetto si avvale dell’impianto natatorio presente sul territorio nella frazione di Vada del comune di Rosignano Marittimo. La piscina da assoluta garanzia per potere svolgere l’insegnamento dell’educazione fisica in modo completo e programmato ,avendo a nostra disposizione lo spazio necessario. CLASSI PRIME : INSERIMENTO ALUNNI CON HANDICAP Nell’anno scolastico 2004-05 nelle dieci prime che si formeranno ,saranno inseriti 4 alunni con handicap. Come il precedente anno il lavoro che svolgeremo con il progetto dovrà essere organizzato in maniera dettagliata .1 positivi risultati raggiunti ci hanno maggiormente confermato la validità del progetto , pertanto per ottenere un proficuo svolgimento delle lezioni si richiede un intervento individualizzato dei singoli casi. In particolar modo uno di questi quattro alunni presenta gravi problemi da un punto di vista motorio , pertanto è necessario affiancare sempre un insegnante di educazione fisica in aggiunta agli altri già presenti. FINALITA’ Il progetto cerca di dare la possibilità agli alunni portatori di handicap di poter sperimentare in maniera diversa le loro capacità motorie . L’ambiente acquatico, riducendo o annullando la forza di gravità , permette libertà di movimento senza condizionamenti .In questa maniera aiutiamo questi alunni ad esplorare le possibilità del loro corpo ed a potere affrontare un lavoro più finalizzato, in grado di valorizzare la loro corporeità. OBIETTIVI GENERALI -Miglioramento delle capacità percettivo-motorie; -Miglioramento delle capacità funzionali; -Capacità di acquisire una condizione di rilassamento; -Capacità di acquisire la forza di galleggiamento; -Capacità di acquisire uno stato di riposo; -Capacità di spostamento; -Miglioramento della funzione respiratoria. OBIETTIVI SPECIFICI -Acquaticità; -Forme semplici di movimento in libertà; 43 -Il raggiungimento del galleggiamento; -Forme semplici di equilibrio; -Lo scivolamento; -Forme semplici di avanzamento; -Controllo dell’atto respiratorio nei momenti specifici : inspirazione, apnea, espirazione. PIANO DI SVOLGIMENTO Per poter seguire in maniera specifica l’alunno con grave problema motorio sono necessarie almeno 2 ore settimanali da aggiungere alle 10 già richieste. CLASSI SECONDE E TERZE : INSERIMENTO ALUNNI CON HANDICAP FINALITA’ Nel precedente anno scolastico 2003-04 gli alunni con h handicap hanno regolarmente frequentato le lezioni in piscina, ottenendo positivi risultati. Nel prossimo anno 2004-05 , vista l’esperienza vissuta, sollecitiamo l’importanza di continuare questo tipo di lavoro, in particolarmente con tre di questi alunni, inseriti nelle classi seconde e terze. L’ ambientamento alle strutture dell’ impianto, avvenuto nel precedente anno scolastico, favorirà ad ognuno di loro lo sviluppo rafforzamento dell’autonomia personale dalla quale seguirà di pari passo una sempre maggiore socializzazione all’interno del gruppo. OBIETTIVI GENERALI -Miglioramento delle capacità motorie individuali; -Miglioramento delle capacità funzionali; -Miglior adattamento dell’ambiente acquatico; -Miglioramento delle capacità motorie di galleggiamento; -Miglioramento delle capacità di spostamento; -Miglioramento della funzione respiratoria. OBIETTIVI SPECIFICI -Autonomia individuale nella cura della persona; -Acquaticità con maggiori movimenti eseguiti con tranquillità e scioltezza; -Avanzamento nella posizione orizzontale; -Controllo della respirazione con movimenti di acquaticità; PIANO DI SVOLGIMENTO Per poter seguire in maniera accurata questi 3 casi sono necessarie almeno 6 ore settimanali, da aggiungere alle 10 già richieste, con l’intervento di un altro insegnante di educazione fisica da affiancare agli altri già presenti. 44 PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA PACE E ALLA SOLIDARIETA’ Insieme per… Premessa Le sfide che si presentano alla nostra società, sempre più multiculturale e multietnica esigono una risposta qualitativamente alta. In questo contesto l’idea di una “Cultura del dare”, elaborata come progetto, viene offerta come una tra le risposte possibili nell’ambito scolastico in cui è in aumento la presenza di studenti stranieri e il desiderio dei ragazzi di essere sempre più protagonisti del loro vissuto. La cultura del dare è il frutto di una visione antropologica che: • pone al centro la persona in quanto essere umano in relazione • si pone come obiettivo la formazione di “uomini nuovi”, capaci, cioè, di costruire rapporti al di là e all’interno di ogni differenza. • Essa diviene, quindi, proposta di educazione interculturale, alla pace, alla solidarietà ed alla convivenza sociale, che porta in sé una novità OBIETTIVO FORMATIVO Essere sensibili ai problemi della solidarietà, della salute, della prevenzione, del rispetto dell’ambiente naturale, del corretto atteggiamento verso gli esseri viventi, della conservazione di strutture e servizi di pubblica utilità OBIETTIVI COGNITIVI • EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO E ALLA SOLIDARIETA’ costruire un corretto concetto di sviluppo che, partendo dall’interno della persona, si apra man mano agli altri fino ad acquisire la “cultura del dare”, in cui il dare e il ricevere danno vita ad uguaglianza preparare i ragazzi a ideare nuove possibili risposte alle problematiche dei rapporti fra Paesi ricchi e Paesi poveri EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ • conoscere le basi dell’identità europea • far emergere e valorizzare una mentalità cosmopolita EDUCAZIONE ALLA PACE • costruire rapporti di pace in famiglia, a scuola, nell’ambiente in cui viviamo • educare all’impegno, alla lotta non violenta • educare ad una corretta convivenza tra diverse fedi religiose che avvii ad un vivo e fecondo dialogo • prendere coscienza dei motivi che stanno alla base delle situazioni di conflitto e di intolleranza in atto oggi in varie parti del mondo, ma anche di tutti i tentativi di soluzione e di ricomposizione • per arrivare a conoscere altre culture: - Italia - Europa - Continenti anche mediante percorsi disciplinari, ad esempio: - Dichiarazione ONU dei diritti dell’uomo con riferimenti costituzionali 45 - lingue: corrispondenza in lingua - informatica: collegarsi e navigare in Internet, partecipare all’area forum, produrre documenti (Schoolmates) - scienze motorie: giochi e danze popolari OBIETTIVI RELAZIONALI - Scoprire la ricchezza insita in ogni diversità e stabilire rapporti di amicizia con ogni “altro da sé”, scoprendo valori comuni - Sperimentare la solidarietà come reciprocità Attività proposte in relazione agli obiettivi sopra elencati sviluppare concretamente la “cultura del dare” all’interno della classe mettendo in comune tempo, materiali e competenze • approfondire la conoscenza degli aspetti più significativi della propria cultura e di quelle presenti nella realtà circostante (aspetti storico-geografici; ruolo della famiglia; rapporto con l’anziano; tradizioni e folklore, giochi, feste, proverbi; cucina tradizionale) • realizzare vari tipi di produzione artistica (canzoni, danze, coreografie, disegni, lavori pratici artigianali, ecc.) relativi alla tematica Procedure di attuazione Costituzione di laboratori realizzati (classi I: laboratorio multidisciplinare; classi II – III in orario extracurricolare) Navigazione su internet per formare una rete mondiale di scuole, condividendo culture , lingue e tradizioni (progetto School-mates al sito: www.school-mates.org) • • • • • • Utilizzo di materiale audio-video Preparazione di mostre, performances, spettacoli teatrali e /o musicali, gare sportive… Partecipazione alla Fiera Primavera Partecipazione a manifestazioni locali, nazionali e internazionali relative alle finalità del progetto Diffusione del messaggio per la pace ai ragazzi del mondo: “Lascia la tua impronta” Verifiche: • Diagnostica (situazione di partenza): conoscenze già acquisite, esperienze pregresse, interessi...) • intermedia: (da costruire a seconda dei percorsi scelti): conoscenze e abilità acquisite (anche relazionali perchè si tratta di attività di laboratorio) • finale: abilità (verifica degli oggetti prodotti, ma anche di cartelloni, materiale multimediale prodotto, o rappresentazione).Competenze acquisite • Rappresentazione e organizzazione della festa finale della scuola. 46 PROGETTO RCA (RECUPERO, CONSOLIDAMENTO, AMPLIAMENTO) DESTINATARI: classi seconde COORDINATORE: P. Bernardoni DOCENTI: tutti gli insegnanti di lettere delle classi I e II Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità) • Accrescere l’autostima • Stimolare curiosità ed interesse per il sapere Obiettivi cognitivi: • Recuperare, consolidare, ampliare le abilità linguistiche di base, in particolare la produzione scritta Obiettivi relazionali: • Favorire lo star bene con sé stessi e con gli altri • Favorire il confronto, lo scambio con coetanei ed adulti • Stimolare rapporti positivi scoprendo valori comuni e potenzialità individuali Metodologie/procedure di attuazione: • Gruppi misti a classi aperte (tre insegnanti in tre classi, per fasce di livello o attività all’interno del C.D.C.) • Programmazione concordata dai docenti (argomenti- strumenti- contenuti) • Privilegio dell’operatività (elaborazione di testi- creatività) • Utilizzo di spazi e materiali della scuola • Attività realizzata in ambito curricolare (ciò è realizzabile in base all’orario dei docenti) Durata e scansione oraria: • 20 ore: 10 ore nel I quadrimestre, 10 ore nel II. • Inizio: mese di ottobre.- Termine: fine mese di marzo Verifica e valutazione: • Al termine dei percorsi saranno effettuate verifiche scritte per osservare e documentare il grado di conoscenza e di abilità acquisite rispetto al livello di partenza. La valutazione terrà conto dell’interesse, dell’impegno e della produttività dell’attività svolta e si avvarrà anche delle risposte a questionari rivolti a docenti ed alunni. PROGETTO PRIMI ELEMENTI DI LINGUA LATINA DESTINATARI: classi seconde e terze COORDINATORE: D. Lupichini DOCENTI: Cancelli, Lupichini 47 Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare la conoscenza di sé (attitudini, capacità) in vista dell’inserimento nella Scuola Superiore • Stimolare curiosità ed interesse per il sapere Obiettivi cognitivi: • Conoscenza di alcune fondamentali strutture della lingua latina • Approfondimento – ampliamento del lessico Obiettivi relazionali: • Favorire lo star bene con sé stessi e con gli altri • Favorire il confronto, lo scambio con coetanei appartenenti anche a classi diverse dalla propria • Stimolare rapporti positivi scoprendo interessi comuni e potenzialità individuali Metodologie/procedure di attuazione: • Lezioni frontali ed esercitazioni Durata e scansione oraria: • 15ore:da Novembre a Marzo un’ora settimanale in orario pomeridiano. Verifica e valutazione: • Verifica diagnostica, intermedia e finale PROGETTO MEMORIA DESTINATARI: classi terze COORDINATORE: P. Stocchi DOCENTI: Bernardoni, Cantini, Caroti, Corrieri, Bertini, Picci, Romani, Stocchi, Tutino. Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare le competenze nell’ambito della metodologia della ricerca storica • Sviluppare le competenze nella conoscenza della storia locale Obiettivi cognitivi: • Capacità di stabilire relazioni • Capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio • Capacità di riconoscere i nessi di causa effetto Obiettivi relazionali: • Sviluppo della capacità di lavorare in gruppo in modo cooperativo • Sviluppo della capacità di muoversi in situazioni diverse da quelle scolastiche (bibliotechearchivio) 48 Metodologie/procedure di attuazione: • Lezioni frontali • Incontri con esperti della Microstoria • Uscite sul territorio • Visita a S. Anna di Stazzema Durata e scansione oraria: • Almeno tre incontri con esperti; proseguimento nelle ore curricolari Verifica e valutazione: • Verifiche diagnostica, intermedia, finale, nella normale attività curricolare PROGETTO: LABORATORIO ARCHEOLOGICO DESTINATARI: classi seconde COORDINATORE: S. Romani DOCENTI: di lettere In collaborazione con il Museo Archeologico di Rosignano M.mo Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare le competenze nell’ambito della metodologia della ricerca storica • Sviluppare le competenze nella conoscenza della storia antica Obiettivi cognitivi: • Capacità di stabilire relazioni • Capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio • Capacità di riconoscere i nessi di causa effetto Obiettivi relazionali: • Sviluppo della capacità di lavorare in gruppo in modo cooperativo • Sviluppo della capacità di muoversi in situazioni diverse da quelle scolastiche Metodologie/procedure di attuazione: • Lezioni frontali • Interventi in classe di esperti • Eventuale visita guidata al Museo o in siti archeologici Durata e scansione oraria: • Almeno tre incontri con esperti; proseguimento nelle ore curricolari Verifica e valutazione: • Verifiche diagnostica, intermedia, finale, nella normale attività curricolare 49 PROGETTO: GIOCHI DI COMUNICAZIONE IN CLASSE DESTINATARI: tutte le classi terze COORDINATORE: L. Bertini DOCENTI: Bernardoni, Bertini, Corrieri,Tutino Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Superamento del disagio relazionale • Migliorare la acquisizione del senso di responsabilità Obiettivi relazionali: • Favorire lo star bene con sé stessi e con gli altri • Miglioramento dell’autostima • Stimolare rapporti positivi scoprendo interessi comuni Metodologie/procedure di attuazione: • Attività di gioco comunicativo con una psicologa presente in classe Durata e scansione oraria: • 8 ore a classe • Inizio: II quadrimestre Verifica e valutazione: • Questionario volto a rilevare il gradimento e le abilità acquisite PROGETTO: EDUCAZIONE AMBIENTALE DESTINATARI: classi prime e seconde DOCENTI: di scienze, educazione tecnica Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Promozione della responsabilità sociale • Educare alla cultura del rispetto, della partecipazione, della sostenibilità ambientale Obiettivi cognitivi: • Conoscere l’ambiente che ci circonda • Sviluppare la conoscenza di metodi e tecniche di base per la salvaguardia dell’ambiente Obiettivi relazionali: • Sviluppo delle abilità cooperative • Stimolare rapporti positivi scoprendo valori comuni e potenzialità individuali 50 • Miglioramento dell’autonomia e dell’autostima Metodologie/procedure di attuazione: • Attività di progetto in classe • Uscite sul territorio • Rielaborazione dei dati personale e in gruppo • Recupero e potenziamento della manualità e dell’operatività Durata e scansione oraria: • L’intero arco dell’anno, in ore curricolari • Inizio: mese di ottobre. Verifica e valutazione: • Questionari, discussione, produzione di materiali informativi PROGETTO: ORIENTAMENTO CLASSI TERZE DESTINATARI: classi terze COORDINATORE: L. Bertini-N.Creatini DOCENTI: tutti i docenti delle classi terze, in particolare i docenti di lettere Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Operare scelte consapevoli • Riconoscersi in un percorso formativo • • • Obiettivi cognitivi: Conoscer gli Istituti Superiori presenti nel territorio e nella regione Conoscere ambiti professionali Obiettivi relazionali: • Migliorare l’autostima • Migliorare l’autonomia Metodologie/procedure di attuazione: • Incontri tematici in classe • Incontri conoscitivi nelle Scuole Superiori • Partecipazione a manifestazioni sull’Orientamento organizzate dall’Am.ne Provinciale • • Durata e scansione oraria: Inizio: mese di Ottobre- termine: mese di Dicembre Verifica e valutazione: • Questionario di valutazione dell’esperienza rivolto ad alunni e docenti. 51 PROGETTO: CONTINUITA’ CON LA SCUOLA PRIMARIA DESTINATARI: alunni della V classe della Scuola Primaria COORDINATORE: L.Bertini-N.Creatini DOCENTI: docenti delle classi prime Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Educazione alla convivenza • Orientamento Obiettivi relazionali: • Stimolare rapporti positivi con coetanei ed adulti • Favorire l’inserimento in ambienti di studio diversi dai propri Metodologie/procedure di attuazione: • Gli alunni della Scuola Primaria saranno presenti per due mattinate nella Scuola, inseriti in classi prime, a piccoli gruppi. Parteciperanno alle attività della classe, soprattutto nelle ore di Educazioni e Lingua Straniera • Durata e scansione oraria: Mese di gennaio Verifica e valutazione: • Questionario di valutazione dell’esperienza rivolto ad alunni e docenti della Scuola Primaria PROGETTO: R.C.A. MATEMATICA DESTINATARI: classi prime, seconde, terze DOCENTI: i docenti di matematica Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità) • Accrescere l’autostima • Stimolare curiosità ed interesse per il sapere • Promozione della responsabilità sociale e morale Obiettivi cognitivi: • Recuperare, consolidare, ampliare le abilità linguistiche specifiche di base Obiettivi relazionali: • Recuperare, consolidare ed ampliare le conoscenze disciplinari • Rinforzare le capacità logico operative 52 Metodologie/procedure di attuazione: • Programmazione concordata dai docenti (argomenti- strumenti- contenuti) • In ora di compresenza le classi sono divise in gruppi, ciascuno seguito da un insegnante • Utilizzo di spazi e materiali della scuola • Attività realizzata in ambito curricolare(ciò è realizzabile in base all’orario dei docenti) ed extracurricolare • Per le classi prime e seconde le attività saranno strutturate in UA per gruppi. Durata e scansione oraria: • A seconda delle classi, per pacchetti di ore (10- 16). • Inizio: mese di ottobre.- Termine: mese di maggio Verifica e valutazione: • Prove strutturate scritte e verifiche orali PROGETTO: BOTANICA/ L’ORTICELLO BOTANICO DESTINATARI: classi prime, seconde DOCENTI: Dell’Agnello, Gotti, Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Migliorare il senso di responsabilità e rispetto dell’ambiente in ogni sua componente • Migliorare la capacità di osservazione • Promozione della responsabilità sociale e morale • Promozione delle abilità cooperative nel lavoro di gruppo • Promozione della cultura del rispetto, del dialogo e della collaborazione Obiettivi cognitivi: • Conoscenza degli aspetti anatomici e fisiologici delle piante in un’ottica evolutiva • Acquisizione di conoscenze botaniche • Acquisizione di manualità ed operatività legate a tematiche di moltiplicazione Obiettivi relazionali: • Educare al rispetto di sé e degli altri • Rispettare le regole di comportamento • Favorire la socializzazione Metodologie/procedure di attuazione: • Allestimento di aiuole tematiche da utilizzare per le lezioni di scienze sul regno delle piante • Attività di laboratorio per l’osservazione di apparati ed organi con microscopi • Esperienze di semina, di moltiplicazione (talea) • Visita al Museo di scienze del Mediterraneo a Livorno Durata e scansione oraria: • Tutto l’anno scolastico, in ore curricolari Verifica e valutazione: • Prove strutturate scritte e verifiche orali 53 PROGETTO: APPRENDISTA SCIENZIATO(ESPERIENZE LABORATORIO DI SCIENZE) DESTINATARI: classi prime, seconde, terze DOCENTI: Camerini, Carmignoli, Dell’Agnello, Franchini, Gotti, Isolani, Miliani Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità) • Promozione della cultura del dialogo e del rispetto • Stimolare curiosità ed interesse per il sapere • Promozione della responsabilità sociale e morale Obiettivi cognitivi: • Saper osservare fenomeni • Saper riflettere sulla realtà • Conoscere gli aspetti tecnici che stanno alla base delle esperienze proposte Obiettivi relazionali: • Saper rispettare le regole di comportamento all’interno di un laboratorio scientifico • Saper collaborare e d organizzare il lavoro di gruppo Metodologie/procedure di attuazione: • Lavori a piccoli gruppi con esecuzione di esperienze • Compilazione di schede relative agli esperimenti svolti Durata e scansione oraria: • Le esperienze di laboratorio verranno effettuate in relazione allo svolgimento in classe della parte teorica relativa, in orario curricolare ed extracurricolare, dividendo la classe in due gruppi. Verifica e valutazione: • Compilazione di schede di verifica strutturate relative agli esperimenti svolti PROGETTO: R.C.A. LINGUE DESTINATARI: classi prime, seconde, terze DOCENTI: i docenti di Inglese e Francese Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità) • Accrescere l’autostima • Stimolare curiosità ed interesse per il sapere 54 • Contribuire allo sviluppo di una mentalità di accettazione e valorizzazione della differrenza (di nazionalità, razza, religione, abitudini di vita) Obiettivi cognitivi: • Recuperare, consolidare, ampliare le abilità linguistiche di base, • Colmare le lacune nella preparazione di base Obiettivi relazionali: • Migliorare la socializzazione lavorando in piccoli gruppi Metodologie/procedure di attuazione: • Programmazione concordata dai docenti (argomenti- strumenti- contenuti) • Esercitazioni mirate alla comprensione dei meccanismi linguistici Durata e scansione oraria: • A seconda delle classi, per pacchetti di ore 20 nell’arco dell’anno scolastico Verifica e valutazione: • Prove strutturate scritte e verifiche orali, in itinere PROGETTO: POTENZIAMENTO LINGUISTICO CLASSI TERZE COORDINATORE: Pagliai, Giannerini DESTINATARI: classi terze DOCENTI: Centi, Franchi, Giannerini, Pagliai, Potenti, Spinelli, Turchi, Verdiani Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità) • Arricchire le conoscenze degli aspetti culturali che caratterizzano i paesi di cui si studia la lingua • Stimolare curiosità ed interesse per il sapere Obiettivi cognitivi: • Ampliamento delle conoscenze strutturali funzionali e lessicali Obiettivi relazionali: • Sviluppare la capacità comunicativa in modo sempre più spontaneo Metodologie/procedure di attuazione: • Metodo funzionale- comunicativo Durata e scansione oraria: • II quadrimestre, 10 ore per classe, in orario extracurricolare Verifica e valutazione: • Prove strutturate scritte e verifiche orali, alla fine del corso 55 PROGETTO: MADRE LINGUA FRANCESE ED INGLESE COORDINATORE: Pagliai, Giannerini DESTINATARI: classi seconde, terze DOCENTI: i docenti di Inglese e Francese Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità) • Educare al rispetto di altre culture • Stimolare curiosità ed interesse per il sapere • Allargare gli orizzonti culturali • Contribuire allo sviluppo di una mentalità di accettazione e valorizzazione della differrenza Obiettivi cognitivi: • Migliorare la comprensione e produzione orale Obiettivi relazionali: • Sviluppare la capacità comunicativa in modo sempre più spontaneo Metodologie/procedure di attuazione: • Metodo funzionale- comunicativo Durata e scansione oraria: • Nell’arco dell’anno, in orario curricolare Verifica e valutazione: • Verifiche orali, in itinere PROGETTO: LABORATORIO ATTIVITA’ ESPRESSIVE (TEATRO, MIMO, MUSICA) COORDINATORE; Settino DESTINATARI: classi seconde, terze DOCENTI: Di Giorgio, Meini, Pascucci, Settino COLLABORATORI ESTERNI: Garzelli Rita (recitazione); Albanese Elisabetta (scenotecnica) Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppare la competenza comunicativa • Sviluppare la conoscenza di sé (attitudini, interessi, capacità) • Accrescere l’autostima • Promozione della responsabilità sociale e morale 56 • Promozione dell’acquisizione di una cultura del rispetto, del dialogo e della collaborazione Obiettivi cognitivi: • Arricchimento culturale • Arricchimento delle abilità espressive, operative, musicali • Sviluppo e potenziamento delle attitudini manuali ed operative Obiettivi relazionali: • Potenziamento- acquisizione di autocontrollo, sicurezza, rispetto per gli altri, capacità di costruire un percorso comune • Migliorare la socializzazione lavorando in gruppo Metodologie/procedure di attuazione: • Laboratori a piccoli gruppi con suddivisione in base alle competenze e alla scelta degli alunni • Laboratori espressivi: gesto, comunicazione, musicale, mimo Durata e scansione oraria: • gennaio- maggio, in orario curricolare ed extracurricolare Verifica e valutazione: • Verifica diagnostica volta a scoprire interessi, esperienze pregresse e punti di forza • Osservazione durante il precorso, verifiche in itinere • Autovalutazione • Verifica finale del’intero percorso mediante questionari- rappresentazione aperta a tutti PROGETTO: GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI DESTINATARI: classi prime, seconde, terze DOCENTI: i docenti di educazione fisica Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Sviluppo delle attività presportive e sportive viste come valido strumento di prevenzione dei disagi della condizione giovanile Obiettivi cognitivi: • Presa di coscienza del proprio stato di efficienza fisica attraverso l’autovalutazione delle capacità e performance • Comprensione del potenziale educativo dello sport Obiettivi relazionali: • Migliorare la convivenza civile attraverso l’uso di regole codificate e non Metodologie/procedure di attuazione: • Metodi deduttivi e non . le attività cercheranno di coinvolgere il maggior numero di alunni nei limiti delle possibilità didattiche e strutturali 57 Durata e scansione oraria: • tutto l’arco dell’anno scolastico. Le attività saranno svolte soprattutto in orario extracurricolare Verifica e valutazione: • Test ed osservazioni sistematiche.. Saranno inoltrre utilizzati il confronto e le gare nelle manifestazioni sportive organizzate dall’Ufficio di Educazione Fisica e dalle altre Agenzie Formative presenti sul territorio PROGETTO IL TESORO NASCOSTO COORDINATORE: Panicucci DESTINATARI: classi seconde DOCENTI: Fontanelli Panicucci Toni. COLLABORATORI ESTERNI: Associazioni sportive presenti sul territorio Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Promozione della responsabilità sociale e morale • Coinvolgimento dei ragazzi affinché conoscano, rispettino e apprezzino, di conseguenza tutelino, attraverso lo sport, un bene prezioso come l’ambiente Obiettivi cognitivi: • Conoscere il territorio nelle varie declinazioni: collina, pineta, mare, costa, montagna • Interpretare i segnali dell’ambiente Obiettivi relazionali: • Sviluppare sentimenti di rispetto e tutela dell’ambiente • Sapersi relazionare con l’ambiente attraverso la messa in atto di azioni e comportamenti corretti Metodologie/procedure di attuazione: • Interventi teorici in classe • Uscite sul territorio in ambiente collinare (II Quadrimestre) Durata e scansione oraria: • Una uscita pomeridiana; due uscite mattutine Verifica e valutazione: • Verifica finale dell’intero percorso PROGETTO SPORT FOR PEACE COORDINATORE: Toni DESTINATARI: classi prime e seconde DOCENTI: tutti i docenti dei CdC che ne abbiano dato disponibilità. Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Promozione della responsabilità sociale e morale 58 • Scoprire che virtù e atteggiamenti sociali costruttivi aiutano a risolvere i conflitti in modo positivo Obiettivi cognitivi: • Apprendere la costituzione di regole, l’importanza dell’osservanza di regole condivise per la serenità reciproca Obiettivi relazionali: • Accrescere la stima di sé, aumentare la fiducia in sé e negli altri, avere atteggiamenti corretti • Collaborare in modo costruttivo con altri per risolvere eventuali difficoltà • Condividere i successi come una squadra, indipendentemente dai risultati ottenuti Metodologie/procedure di attuazione: • Metodo esperenziale • Problem solving • Gioco- simbolo i cerchi d’oro • Dado- guida Durata e scansione oraria: • Ore curricolari Verifica e valutazione: • Osservazione del lavoro individuale e di gruppo, dei comportamenti operativi, relazionali durante il precorso, verifiche in itinere PROGETTO ADOLESCENTI E SICUREZZA COORDINATORE; Simeoni DESTINATARI: classi seconde DOCENTI: tutti i docenti del CdC; Iadanza Mirella. COLLABORATORI ESTERNI: Polizia Municipale, esperti dell’Università di Pisa, Dipartimento delle Scienze Sociali (Prof. F.Ruggeri), animatori appartenenti alle associazioni di volontariato Attività proposte in relazione agli obiettivi presenti nel Progetto d’Istituto: Obiettivi Formativi: • Promozione della responsabilità sociale e morale • Promozione dell’acquisizione di una cultura del rispetto, del dialogo e della collaborazione Obiettivi cognitivi: • Apprendere la costituzione di regole, l’importanza dell’osservanza delle regole e delle leggi Obiettivi relazionali: • Divenire cittadini consapevoli e responsabili • Potenziamento- acquisizione di autocontrollo, sicurezza, rispetto per gli altri Metodologie/procedure di attuazione: • Incontri con esperti dell’Università 59 • • • Incontri- laboratorio con esperti di problematiche adolescenziali e Polizia Municipale Metodo esperenziale Problem solving Durata e scansione oraria: • I Quadrimestre: osservazione sistematica- lavoro nelle diverse discipline • II Quadrimestre: lezioni strutturate secondo il metodo della ricerca azione in sinergia con l’Università degli Studi di Pisa, il Corpo di Polizia Municipale ed esperti di associazioni di volontariato presenti sul territorio Verifica e valutazione: • Verifica diagnostica volta a scoprire punti di forza e debolezza • Osservazione del lavoro individuale e di gruppo, dei comportamenti cognitivi, operativi, relazionali durante il precorso, verifiche in itinere • Test- questionari anche relativi a contesti specifici scolastici e non • Autovalutazione • Valutazione di pratiche e prodotti • Verifica finale dell’intero percorso 60 VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO L’Istituto ha partecipato al Progetto I.R.R.E. “aQua” per l’autoanalisi e autovalutazione dell’I.S. Il progetto ha previsto, scandite in fasi, operazioni di sensibilizzazione, produzione di strumenti di autoanalisi, raccolta dei dati, analisi e interpretazione degli stessi per una azione di miglioramento dei servizi. La scuola ha ricevuto, dopo la validazione da parte di un Ente autorizzato dal Ministero (Saforet), la certificazione relativa alla qualità ed è stata accreditata come Agenzia Formativa. AGGIORNAMENTO E RICERCA Nell’ottica della innovazione metodologica conseguente all’autonomia scolastica la scuola si è indirizzata verso la ricerca e l’attuazione di didattiche più rispondenti alle azioni formative degli alunni, prevedendo al proprio interno percorsi di aggiornamento e autoaggiornamento, ma ritiene anche indispensabile “agganciarsi” alle Università e Centri di Ricerca per dare inizio ad una collaborazione che preveda uno scambio di esperienze e consenta l’attuazione e il monitoraggio della pratica educativa e didattica. 61 CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE CTP 62 Il Centro Territoriale Permanente per la formazione e l’istruzione in età adulta è un luogo di lettura dei bisogni, di progettazione, di concertazione, di attivazione e di governo delle iniziative di istruzione e formazione in età adulta, per l’alfabetizzazione culturale e funzionale, il consolidamento e la promozione culturale, la rimotivazione ed il riorientamento, l’acquisizione e il consolidamento di conoscenze e competenze specifiche. Pertanto esso promuove un’azione interistituzionale coordinando le offerte di istruzione e formazione programmate sul territorio, organizzate verticalmente. nel sistema scolastico e orizzontalmente con le altre agenzie formative per dare all’offerta formativa quel profilo di adeguata pregnanza e modernità che consenta di intercettare davvero i bisogni e le motivazioni dell’utenza muovendosi nella logica del life long learning. Il C.T.P. opera nel distretto 21 che comprende i comuni di Rosignano-Cecina-CastagnetoDonoratico-Bibbona. Interviene nelle seguenti aree: -FORMALI - Licenza elementare - Licenza Media -NON FORMALI - Alfabetizzazione per stranieri: di base principianti Intermedio Certificazione CILS (rilasciate dall’Università degli studi di Siena, con esami in sede) PROGETTO EDUCAZIONE .LINGUISTICA: - Inglese (principianti –elementare- pre intermedio) con insegnante madrelingua: intermedio- avanzato Corsi di preparazione esami Cambridge (KET- PET)- insegnante madrelingua - Tedesco (principianti-intermedio) - Spagnolo (principianti -intermedio) - Francese (principianti- intermedio) PROGETTO INFORMATICA. - Informatica (1°-2°-3°-livello) - Patente Europea di Informatica (ECDL) - CAD ( per meccanici) base- avanzato - giornalismo (in relazione alle nuove tecnologie) - Laboratorio di Arte Culinaria - Laboratorio di Attività Motoria - Gestalt conceling: la famiglia in movimento- tecniche antistress- tecniche di ascolto e sintonia - Memoria e metodo: metodologia di apprendimento- lettura veloce - Comunicazione umana - Grafologia (1° e 2° livello) - Idoneità all’esame per Dirigenti di Comunità Biennio Scuola Superiore(in un solo anno) per Geometri- Ragionieri- Agrario 63 La sede del C.T.P. è situata presso la Scuola Media G.Fattori di Rosignano. I corsi sono attivati presso tale sede, presso la Succursale, presso l’ISIS “Marco Polo- Cattaneo” di Cecina, presso il laboratorio TRIO di Cecina, presso la Scuola Media “G.Borsi” di Donoratico. OPERATORI Per lo svolgimento delle attività formative sono impegnati: -operatori a tempo pieno (docenti di ruolo organico CTP) -operatori a tempo parziale su progetto (docenti-esperti) Le funzioni svolte sono di: programmazione-progettazione-docenza-tutoraggio. Data la specificità del lavoro che si rivolge a persone adulte con conoscenze, esigenze differenti, i docenti si ritengono in formazione continua per garantire un nuovo profilo della mission del Centro Territoriale. FINANZIAMENTI Il CTP utilizza risorse messe a disposizione da: Stato- Regione-Enti-Locali U.E. UTENZA…: A CHI SI RIVOLGE Possono accedere alle attività tutti gli adulti o soggetti che abbiano compiuto il 15anno di età. Il contesto culturale in cui il C.T.P. si trova ad operare è estremamente eterogeneo. Prima di stabilire le finalità, gli obiettivi, gli strumenti è necessario prendere in esame il tipo di utenza al fine di rispondere effettivamente ai bisogni emergenti sul territorio. - analfabeti strumentali, sprovvisti di titolo di studio e di abilità di base. - analfabete funzionali, provvisti di titolo di studio che hanno bisogno di acquisire strumenti necessari per vivere attivamente le nuove realtà (conoscenze informatichelingue straniere-multimedialità) - coloro i quali, impegnati in attività domestiche-familiari, hanno dimenticato altri ambiti culturali. - persone come gli extracomunitari, i drop-out-gli anziani e tutti gli analfabeti di ritorno che trovandosi in condizioni di disagio sociale, incontrano difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. - adulti con specializzazioni-titoli studio-che chiedono di ampliare le conoscenze sia per motivi personali sia per acquisire maggior competenze da spendere in ambito lavorativo. - persone in situazione di handicap. FINALITA’ Individuare nuovi saperi essenziali Promuovere la formazione continua attraverso lo sviluppo di tutte le potenzialità lavorative-relazionali-sociali-comunicative-cognitive- motorio-espressive. Il C.T.P: intende promuovere il riconoscimento delle diversità sia attraverso il recupero degli svantaggi sia attraverso la valorizzazione dei saperi posseduti e delle competenze acquisite. 64 …per rispondere alle esigenze si propone i seguenti OBIETTIVI FORMATIVI - far acquisire le conoscenze di base, attraverso nuovi canali di comunicazione del sapere. - favorire la conoscenza di sé e dell’altro per migliorare le competenze relazionalicomunicative. - ampliare e potenziare le conoscenze personali per poter costruire nuove competenze - favorire l’apprendimento di nuovi linguaggi. - favorire l’acquisizione di competenze multilinguistica-multiculturale per comunicare in più lingue e interagire con culture diverse. - agevolare le scelte professionali attraverso la costruzione di percorsi individualizzati evidenziando le attitudini del corsista e favorendo la conoscenza del mondo del lavoro. - sopperire ai bisogni dei numerosi immigrati che hanno l’urgenza di conoscere gli elementi della lingua italiana e favorire l’inserimeto nel contesto sociale - stimolare la creatività. L’AZIONE PROMOTRICE del C.T.P. avviene attraverso: -mezzi di diffusione locale (volantini-locandine) -partecipazioni a conferenze. -passaparola Presenza di una rete orizzontale fra tutti i centri della regione. Per meglio agevolare la diffusione di informazioni e dati sul C.T.P. di Rosignano è stato realizzato un sito Internet. RAPPORTI CON GLI ENTI ESTERNI Per meglio rapportarsi con Enti Locali, Ministeri, Associazioni è stata istituita un’apposita Funzione Strumentale con il compito di prendere contatti con l’esterno al fine di promuovere e coordinare azioni sinergiche in grado di soddisfare le esigenze dell’utenza. FUNZIONAMENTO Accoglienza-Orientamento-Flessibilità Nel periodo iniziale viene dato spazio alle attività di accoglienza, ascolto e orientamento. Durante l’accoglienza i docenti effettuano i colloqui individuali in modo da far emergere il profilo dell’utente e negoziano con esso il percorso di istruzione-formazione PATTO FORMATIVO reso esplicito tramite il Libretto Personale. Sono fissati obiettivi-metodologie e tempi atti a conseguirlo nonché possibilità di adattamento, verifiche-valutazione finale. Tale Patto Formativo ha la caratteristica precipua delle flessibilità. L’Offerta Formativa del C.T.P.è vasta, prevede lezioni frontali-attività di gruppo di livello e di interesse, approfondimenti, l’orario delle attività è strutturato in una parte rigida (corsi formali) e una flessibile. I corsi non-formali sono articolati in moduli di 30 ore per fasce di livello. 65 IL MONITORAGGIO E’ svolto attraverso la revisione del Patto Formativo (tipo di attività svolta-frequenza-variazioni di scelta) per i corsi formali. Inoltre saranno somministrati questionari per la verifica dell’indice di gradimento, di efficienza organizzativa e di qualità sui progetti-corsi non-formali. PROGETTO ACCOGLIENZA Quale accoglienza e perché ? Il ritorno a scuola e quindi “in formazione” è un evento che l’adulto vive come una frattura del percorso in cui ormai si era collocato. I problemi connessi al lavoro sono in genere le ragioni che lo riportano sui banchi di scuola. Sotto la spinta di un’esigenza di formazione o riqualificazione l’adulto, al contempo, recupera l’autostima messa in discussione dalla precarietà del lavoro e dalle esperienze scolastiche passate. Il ruolo della scuola diventa, allora, accogliere, orientare e offrire una proposta formativa personalizzata a soggetti adulti in un percorso che li ponga al centro del processo di apprendimento. Le ragioni che riportano gli adulti a scuola però, non risultano sufficienti a sostenere di per sé un itinerario di studio, dunque a trattenerli nel percorso saranno le metodologie di lavoro e le strategie formative che la scuola produrrà fin dal primissimo incontro, così come la sollecitazione e il coinvolgimento nella scelta di un percorso formativo specificamente predisposto. Gli adulti, infatti, per quanto autonomi nelle diverse sfere della loro vita, nel percorso formativo che intraprendono hanno bisogno di un rinforzo della motivazione, di sostegno nell’apprendimento e tanto più potranno beneficiare dell’attività di formazione, quanto più la scuola si impegnerà nell’offrire strategie volte a: - potenziare le fasi di ascolto attivo - creare e mantenere un positivo clima relazionale che favorisca la reciprocità e gli scambi - porre i bisogni dell’adulto in posizione centrale rispetto alle scelte formative di percorso (learner-centred methodology) - recuperare l’autostima e valorizzare il sapere e il saper fare individuali con riconoscimento di crediti - individuare uscite dirette verso il mondo del lavoro. Fase 1 PUBBLICIZZAZIONE Obiettivi: 1. Individuare gli Enti Locali e le Associazioni possibili fornitori di utenza per il C.T.P. e monitorare l’offerta formativa presente sul territorio. 2. .Diffondere, in maniera capillare, la conoscenza del Centro e della sua offerta formativa. 3. Collaborare e interagire con gli Enti del territorio e coinvolgerli nel progetto di formazione del C.T.P. Attività: 66 • • • • Incontri informali in assemblea organizzati dal C.T.P. con i vari rappresentanti degli Enti Locali e Associazioni presenti sul territorio (due l’anno). Incontri informali mirati tra il referente del Centro e i rappresentanti di enti/ istituzioni/ associazioni individuate nella fase di monitoraggio al fine di diffondere l’offerta formativa e al fine di progettare percorsi formativi in itinere. Creazione e aggiornamento del sito web del C.T.P. e relativa diffusione in rete. Progettazione e programmazione di iniziative per la campagna pubblicitaria e ideazione di materiale cartaceo propagandistico. Strumenti: • Materiale informativo cartaceo, manifesti pubblicitari, locandine, schede illustrative, supporti informatici, interviste, Piano dell’Offerta Formativa del C.T.P., articoli divulgativi su quotidiani e stampa locale, bacheche. Attori: • Dirigente Scolastico, docente referente, docenti C.T.P., docenti corsi non formali, funzione strumentale, personale amministrativo del C.T.P. Tempi di realizzazione: Prima fase Aprile- Maggio Seconda fase Settembre: Fase 2 PRESA DI CONTATTO / CONOSCENZA Obiettivi: 1. 2. 3. 4. Far conoscere le linee portanti dei percorsi didattici attraverso incontri con i docenti. Orientare i bisogni dell’utenza rispetto alle caratteristiche del progetto formativo. Dare corrette informazioni sulla struttura dei corsi e sull’organizzazione interna del centro. Preparare i corsisti a ciò che vivranno: impegno, ansie, tensione, nuovi rapporti relazionali, tipologie di prove iniziali, in itinere e finali. 5. Favorire la comunicazione per rafforzare la motivazione. 6. Progettare Protocolli d’Accoglienza. Attività: • • • • • • Assemblea aperta al pubblico con presentazione degli attori del C.T.P. ( team docente, funzione strumentale, personale amministrativo, personale A.T.A. Illustrazione degli obiettivi generali dei corsi delineandone le metodologie d’insegnamento. Assemblee informative per tutti gli iscritti. Attività di sportello: colloqui individuali preliminari (con la presenza di un mediatore culturale se necessaria)/ interviste. Esposizione calendario con le attività. Visita ai locali della scuola. Strumenti: 67 • Modulistica per iscrizioni, Piano dell’Offerta Formativa del C.T.P., schede illustrativa, questionari e interviste strutturate, Protocolli d’Accoglienza. Tempi di realizzazione: Prime due settimane come da calendario scolastico. Fase 3 ACCERTAMENTO Obiettivi: 1. Favorire la socializzazione, l’integrazione e la conoscenza reciproca favorendo così l’inserimento attivo nel gruppo classe. 2. Creare un clima positivo per facilitare la motivazione e l’apprendimento. 3. Valorizzare le esperienze e il vissuto degli utenti relativo al “saper fare” 4. Aiutare i corsisti ad auto/organizzarsi. 5. Valorizzare le esperienze e il vissuto degli utenti relativo al “saper fare “ degli utenti. 6. Valutare conoscenze e competenze trasversali acquisite nella vita adulta. 7. Valutare le abilità di base. 8. Valutare i livelli di conoscenze e competenze di base ed avanzate per gruppi di discipline. Attività: • • • • • • Presentazione reciproca. attività di “ice-breaking”. test con compiti operativi e reali. test d’ingresso disciplinari e di competenza. riconoscimento crediti. correzione ed autovalutazione. Strumenti: • Test disciplinari e di cultura generale, griglie di valutazione, colloqui con l’insegnante. Tempi di realizzazione: Prime due settimane di Ottobre. PROGETTO INFORMATICA PREMESSA - FINALITÀ Sotto l’aspetto funzionale i Centri Territoriali Permanenti sono luogo di concertazione, di lettura dei bisogni formativi, di progettazione e di organizzazione delle iniziative di istruzione e formazione in età adulta, per l’alfabetizzazione culturale e funzionale, il consolidamento e la promozione culturale, la rimotivazione e il riorientamento, l’acquisizione e il consolidamento di conoscenze e di competenze specifiche, di pre-professionalizzazione e/o di riqualificazione professionale. 68 In questo contesto è stato inserito un percorso che offre l’opportunità di un rientro in formazione e all’acquisizione di unità formative capitalizzabili a soggetti interessati in ambito informatico. Nello stesso tempo si favorisce il coinvolgimento di persone che per motivi diversi hanno un approccio diffidente in questo settore. L’alfabetismo tradizionale infatti è praticamente scomparso nei paesi industrializzati; c’è però il rischio di un analfabetismo informatico. Il saper usare il computer è ormai necessario in tutti i settori, per studiare, lavorare e comunicare. OBIETTIVI L’obiettivo principale è quello di far capire all’utente in rientro, l’importanza del calcolatore nel nostro tempo, far conoscere la macchina che dovrà essere sempre al nostro servizio, conoscere tutti i vantaggi e gli svantaggi, saper acquisire un giusto metodo di lavoro, il tutto in una buona conoscenza del sistema operativo e dei programmi applicativi. TEMPI DI ATTUAZIONE A partire dal mese di ottobre 2003 prenderanno avvio tre corsi denominati 1°-2°-3° livello (MODULO).Il primo livello sarà essenzialmente inerente al sistema operativo, gestione file e teoria di base di un PC. Nel secondo corso si svolgeranno principalmente lezioni su word e excel. Nel terzo livello si parlerà di quello che è inerente ai sette moduli per il conseguimento della patente di guida del computer ECDL. • • • Modulo informatico di base Modulo word-excel Modulo avanzato preparatorio per ecdl I tre moduli sono costituiti da un monte orario di 30 ore, suddivise in due giorni alla settimana di due ore ciascuna. Finito un corso ne partirà uno nuovo fino a soddisfare gli utenti iscritti. CERTIFICAZIONE Per coloro che richiederanno una certificazione, sarà necessario svolgere un test finale con risposte singole o multiple in base al tipo di modulo richiesto. Progetto Italiano per stranieri Italiano per stranieri : uno strumento per l’integrazione Questo progetto delinea un percorso educativo che parte dal riconoscimento della realtà multiforme dei destinatari dei corsi identificando tratti e necessità comuni. Uno di questi tratti comuni è la necessità della lingua come strumento indispensabile all’integrazione in Italia con il quale oltrepassare il limite della sopravvivenza per favorire la comunicazione, l’espressione dei propri desideri e necessità. La lingua rappresenta, così, una chiave d’accesso a rapporti qualificati e significativi all’interno della società. Il progetto si rivolge: 69 ü a coloro che ancora non posseggono le conoscenze minime della lingua, ü a chi necessita, a fronte di un discreto livello di competenza comunicativa, di approfondire le esperienze grammaticali e strutturali proprie dell’italiano. Obiettivi: Per il corso di Alfabetizzazione primaria l’obiettivo è non solo quello di fornire conoscenze relative alle priorità di un uso strumentale della lingua ma anche di mettere lo studente in grado di esprimere ciò che sa e ciò che è, informandolo, al tempo stesso, degli aspetti sociali e dei saperi collettivi che regolano la vita di relazione quotidiana per permettergli l’accesso ad una più larga gamma di incontri e conoscenze. Per il corso Intermedio, attingendo a situazioni di vita quotidiana, l’obiettivo è di fornire elementi linguistici per ampliamenti e approfondimenti individuali e collettivi. Lo studente dovrà poter esprimere idee date con regole grammaticali corrette ma anche, e soprattutto, interagire in modo accettabile nei rapporti formali e in quelli di lavoro. Metodologia: I corsi sono strutturati con lezioni composte da una parte tematica e da una parte grammaticale per quest’ ultima le difficoltà sono proposte in modo progressivo e graduale. Per ogni incontro viene dato un tema che fornisce i vocaboli in modo contestuale e funzionale a quella situazione. La parte grammaticale viene posta come approfondimento utile ed indispensabile ma autonoma e viene proposta come riflessione e osservazione delle regole della lingua insite nella parte tematica. Il materiale è utilizzato in modo libero dall’insegnante che sceglie il tipo di esercitazione sulla base delle capacità di apprendimento della classe privilegiando l’una o l’altra parte, tematica o grammaticale. Periodicamente ed in base alla progressione di apprendimento delle unità didattiche degli studenti verranno proposte test di verifica. Il materiale usato è costituito da elementi audio (CD e cassette), testi scritti tratti dai seguenti compendi didattici: • Ziglio, Rizzo “Espresso 1” Alma Edizioni • Balì, Rizzo “Espresso 2” Alma Edizioni • Mazzetti, Felcinelli, Servadio “Qui Italia” Le Monnier • Mazzetti, Felcinelli, Servadio “Qui Italia più” Le Monnier • Comunità S. Egidio “L’italiano per amico” • Gruppo Navile “Dire, fare, capire” Bonacci Editore • Cavallaro “Mondo Italia” Centro di lingua e cultura Italiana P.P.Pasolini • Eli “L’italiano con le parole crociate” 70 Fase 3 CONTRATTO FORMATIVO Obiettivi: 1. Individuare percorsi formativi sulla base dei bisogni rilevati nella fase di accertamento 2. Stimolare la consapevolezza degli impegni da parte di tutti gli attori. 3. Orientare i corsisti nel Percorso Formativo all’interno del personale progetto di “ lifelong learning”. Attività: • • Certificazione crediti, progettazione dei percorsi individuali, condivisione e contrattazione con il corsista, stesura del Patto Formativo, formazione dei gruppi/classe. Verifica ed eventuale ridefinizione del Patto Formativo in itinere Strumenti: • Libretto Personale, Patto Formativo. Tempi di realizzazione: Ultime due settimane di Ottobre MONTE ORE ATTUAZIONE PROGETTO n°60 (CIRCA NUMERO 10 ORE PER DOCENTE). Sono previste inoltre altre ore in funzione di quanto stabilito nel progetto regionale dell’IRRE sull’accoglienza al quale il nostro I.S. ha aderito.(collegio docenti). 71