Sviluppo psicomotorio, ritardo mentale 4

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Sviluppo psicomotorio, ritardo mentale 4
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI - AZIENDA USL
- CHIETI www.unich.it/cliped/
Department of Women and Children’s Health
(Head: Prof. Francesco Chiarelli)
Sviluppo Psicomotorio, Ritardo Mentale
Terapia Occupazionale
Dr Cosimo Giannini
Clinica Pediatrica, Università di Chieti
Sommario
LE TAPPE DELLO SVILUPPO PSICOMOTORIO
E IL RITARDO MENTALE:
•
il primo approccio al paziente neurologico
pediatrico
EPILESSIA:
•
inquadramento elettro-clinico e principali
sindromi
Esame neurologico
L’EO neurologico pediatrico si distingue per
una serie di difficoltà legate a due peculiarità:
• Le variazioni dello sviluppo psicomotorio,
specie nel I anno di vita.
• La scarsa collaborazione del bambino.
Sviluppo psicomotorio
Lo sviluppo psicomotorio fa riferimento alle variazioni delle capacità
cognitive, comportamentali, motorie e sociali di un bambino a partire
dal periodo fetale fino a quello adolescenziale.
Viene suddiviso in:
 Motilità grossolana
(riflessi arcaici -> postura -> deambulazione -> corsa e salto )
 Motilità fine
(prensione e manipolazione)
 Funzioni cognitive superiori
(linguaggio, ragionamento, memoria e apprendimento);
 Funzioni di interazione sociale ed affettività
(sorriso, capacità d’attaccamento, gioco di gruppo, senso del sé).
Principali tappe dello sviluppo psicomotorio
Età
Stato motorio
Linguaggio
Comportamento
4-6
settimane
Capo sollevato dal tronco e ruotato a destra
e sinistra
Pianto
Sorride
3 mesi
Buon controllo del capo
Pianto misto a suoni di
compiacimento
Interazione mimica
4 mesi
Capo mantenuto costantemente se il
bambino viene sollevato dalla posizione
supina; tentativi di afferrare gli oggetti
Emette suoni di
compiacimento
Sorride; ride; mostra di gradire
oggetti o persone familiari
5 mesi
Prensione volontaria con ambedue le mani;
gioca con piccoli oggetti o giocattoli
Gorgheggio
Sorride vedendo la sua
immagine allo specchio
6 mesi
Prensione con una mano; rotola da prono a
supino; siede con appoggio
Gorgheggio; balbettio
(varietà di suoni)
Esprime i primi rifiuti e le
prime preferenze nel cibo
8 mesi
Siede senza supporto; trasferisce gli oggetti
da una mano all’altra; rotola da supino a
prono
Primi bisillabi
Risponde al «no»
10 mesi
Striscia; stazione eretta con appoggio;
oppone il pollice e l’indice
Bisillabi completi
Saluta con la mano; modella
delle palline; gioca al cucù
12 mesi
Stazione eretta con appoggio; cammina con
supporto
Pronuncia due o tre
parole con significato
Comprende i nomi degli
oggetti; mostra interesse nelle
figure e nei disegni
15 mesi
Cammina autonomamente
Pronuncia più parole con
significato
Indica gli oggetti desiderati;
comincia ad imitare
18 mesi
Sale e scende le scale; inizia a svestirsi
Aumenta il vocabolario
Esegue piccoli comandi
24 mesi
Sale e scende le scale da solo
Frasi di due o tre parole
Gioco organizzato ; indica parti
del corpo
Motilità grossolana e Postura
• Riflessi primitivi arcaici
• Controllo antigravitazionale
• Capacità motorie complesse
Neonato: controllo minimo dei muscoli del collo
che non permette di reggere il capo
2°-3° mese: il piccolo regge il capo
6° mese: mantiene la posizione seduta con
sostegno
7°-8° mese: rotola da supino a prono, rimane
seduto senza sostegno, da prono si spinge in avanti
9°-11° mese: si tiene eretto per alcuni secondi con
sostegno, si sposta con andatura quadrupedica
10-11° mese: si sposta eretto con sostegno
11°-12° mese: si tiene eretto senza sostegno
13°-14° mese: deambulazione autonoma
R. prensione palmare e plantare
R. Moro
Riflesso della marcia automatica
Riflesso di suzione
Linguaggio
“Capacità di generare suoni riproducibili o gesti riconosciuti da altri come
rappresentativi di concetti”
Neonato: riconosce determinate voci
2-3 mesi: localizza la fonte di un suono, è capace di
emettere suoni musicali o lunghi
6 mesi: vocalizza emettendo sillabe composte da
consonanti e vocali (ma-ma, pa-pa), risponde
se chiamato col proprio nome
9-12 mesi: segue comandi verbali di routine, emette dapprima
bisillabi completi, poi pronuncai le prime paroline
18 mesi: aumenta il vocabolario (20-50 parole), esegue comandi
sempre più comlplessi
24 mesi: prime frasi di 2-3 parole, inizia a distinguere tra “tu” e
“me”, inizia a comporre giudizi negativi
36 mesi: usa pronomi, preposizioni e plurali, capisce il passato e il futuro
Ritardo psicomotorio e Ritardo mentale
Il concetto di ritardo mentale non è applicabile ai primi 3
anni di vita per i quali si parla di ritardo psicomotorio.
In questa fascia di età si valuta, con appositi test, il
quoziente di sviluppo (QS) che privilegia le funzioni
motorie e non è predittivo del successivo QI.
Test utilizzati:
•Test d’esame dello sviluppo di Denver
• Scale di Bayley
• Scale di Brunet-Lezine
Indagini
Test di Denver: un utile strumento di screening per identificare i pazienti con
sospette anomalie dello sviluppo da sottoporre a indagini più approfondite.
Altri sistemi di
valutazione prevedono
l’utilizzo di scale come
quelle di Brunet-Lézine,
Bayley e Griffiths ed
altri tests che valutano
i singoli campi cognitivi
(es. Early Language
Milestone Scale 2).
Test di Denver
Ritardo Mentale
Deficit significativo in due o più delle seguenti
aree di sviluppo:
• motricità fine/grossolana
• motricità grossolana
• linguaggio
• capacità sociali/interpersonali
• attività della vita quotidiana
American Academy of Neurology
Metodi di Valutazione
Il funzionamento intellettivo generale è definito dal
quoziente di intelligenza (QI) ottenuto tramite la
valutazione con uno o più test psicometrici
standardizzati somministrati individualmente.
I test più utilizzati sono:
• Lo Standford-Binet;
• Le scale di Wechsler che comprendono:
- WISPP (Wechsler Intelligence Scale for the Preschool Period)
applicabile dai 4 ai 6 anni.
- WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) per bambini e
ragazzi dai 5 ai 16 anni e mezzo.
Quoziente Intellettivo
Il QI esprime come le capacità intellettive di un soggetto
si collochino rispetto ai propri coetanei in un
continuum dove la prestazione media cade sul
punteggio 100.
Rappresenta una misura della deviazione della
prestazione individuale rispetto alla media del gruppo
d’età di appartenenza del soggetto.
Un funzionamento intellettivo significativamente al di
sotto della media è definito da un QI di circa 70 o
inferiore (circa 2 DS al di sotto della media).
Livelli di Ritardo Mentale
Possono essere specificati 4 gradi di gravità del ritardo
mentale, che riflettono il livello della compromissione
intellettiva:
•
•
•
•
Ritardo Mentale Lieve (livello del QI da 50-55 a circa 70).
Ritardo Mentale Moderato (livello del QI da 35-40 a 50-55)
Ritardo Mentale Grave (livello del QI da 20-25 a 35-40).
Ritardo Mentale Gravissimo (livello del QI sotto 20 o 25)
Eziologia Ritardo Mentale:
Fattori acquisiti
PRENATALI:
POSTNATALI:

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
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
infezioni (Rosolia, CMV, Toxo)
malattie materne non infettive.
droghe e alcool
irradiazione materno-fetale
malnutrizione.
PERINATALI:





anossia
traumi
Infezioni
turbe metaboliche
prematurità
Infezioni
Traumi
Turbe metaboliche
Intossicazioni (piombo)
Carenze ormonali (ipotiroidismo)
Encefalopatie epilettiche
Epilessie farmaco-resistenti
Eziologia Ritardo Mentale:
Fattori acquisiti
ABERRAZIONI
CROMOSOMICHE:
TRASMISSIONE
RECESSIVA:
 Anomalie degli autosomi (s. di Down,
s. di Williams, …….)
 Anomalie dei cromosomi sessuali (s.
di Klinefelter, s. di Turner, s. dell’X
fragile)




TRASMISSIONE
DOMINANTE:
TRASMISSIONE
POLIGENICA:
 Sclerosi tuberosa
 Neurofibromatosi……
 Malformazioni cerebrali varie
Fenilchetonuria
Galattosemia
Malattie lisosomiali
Malattia di Tay-Sachs ………