Oggetto: mancata erogazione Trasporto Aereo Da molti mesi la
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Oggetto: mancata erogazione Trasporto Aereo Da molti mesi la
Roma Roma, 4 febbraio 2016 A Spett.li: Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Graziano Delrio [email protected] Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Giuliano Poletti [email protected] Oggetto: mancata erogazione dei trattamenti previsti dal Fondo Speciale Trasporto Aereo Da molti mesi la gestione e la prospettiva del Fsta (Fondo Speciale Trasporto Aereo) sono nelle mani delle decisioni del governo e dell'Inps e, di fatto, le organizzazioni sindacali non sono informate dei contenuti delle decisioni stesse. L'attuale Fsta avrebbe dovuto trasformarsi in fondo di solidarietà, così come disciplinato dalla legge Fornero e dal D.Lgs. D.L 148, e come fu previsto con specifico accordo tra associazioni datoriali e organizzazioni sindacali a giugno 2013, e riconfermato con altro accordo di dicembre 2014, indicante la data di avvio al primo gennaio 2016. Come noto il Fsta fu costituito a metà anni 2000 per governare i processi di ristrutturazione e i licenziamenti collettivi che hanno attraversato purtroppo in modo acutissimo il trasporto aereo, integrando l'ammortizzatore sociale (cig o mobilità) sino all'80% del reddito percepito nell'anno precedente. E’ doveroso ricordare che il Fondo ha permesso di gestire delicate vertenze, una su tutte quella riferita ai licenziamenti avvenuti in Alitalia nel 2008. Ancora oggi ci sono migliaia di persone appartenenti al settore soggette agli interventi di integrazione da parte del Fondo. Per garantire questa prestazione tazione il governo ha destinato una quota economica significativa al Fondo attraverso una imposta sui biglietti, ridotta ma confermata a fine 2015, con previsione di durata per il triennio 2016/2018. Il ricorso ad ammortizzatori, e in specifico alla mobilità, è avvenuto con accordi sottoscritti tra le parti e in moltissimi casi sottoposti al vaglio del Ministero del Lavoro, ovviamente sempre con il presupposto dell’integrazione del Fondo. Sulla base di questi accordi e delle norme di legge che prevedevano questa integrazione, migliaia di lavoratori sono usciti dal ciclo produttivo. Spesso accettando uscite in via conciliativa e volontaria. Sulla base, quindi, non di una aspettativa soggettiva ma di norme contenute in leggi dello stato. È a noi perfettamente noto, e ne siamo perfettamente consapevoli, che sia il livello di erogazione delle prestazioni che la loro certezza nel tempo, senza volontà politica e atti del governo, non sarebbe stata possibile. Da circa un anno, però, si è determinata una situazione di incertezza, che sta diventando sempre più critica, alla quale si è unita una campagna di stampa spesso basata su dati non reali o assolutamente non più attuali riferiti ai trattamenti, così come la durata stessa delle prestazioni che è pari alla durata degli ammortizzatori, quindi fino ad un massimo di 3 anni. La paralisi nella gestione del Fondo ha pregiudicato non solo le erogazioni già in essere, ma tutti gli impegni che pure il governo nel 2014 ha assunto. Da questo mese, nonostante il Fondo abbia ampiamente le risorse, Inps ha sospeso l’erogazione del trattamento di integrazione dell’ammortizzatore base. Quanto sta avvenendo sta mettendo in grave allarme un settore come quello aereo, che solo a dicembre è rientrato tra quelli soggetti ad una disciplina di riduzione del conflitto nell'anno del giubileo. L’evidente azione ostativa messa in atto sta facendo venir meno non solo la continuità dei trattamenti ma la stessa certezza di quanto previsto dalla legge, dai regolamenti del Fondo, e dalla bozza di decreto di nascita del fondo di solidarietà. Si sta venendo a creare una contrapposizione tra impegni assunti dal governo (questo ancora nel 2014 durante le crisi Alitalia e Meridiana), sulla base dei quali si sono realizzati numerosi accordi di gestione di crisi, ristrutturazioni e chiusure di imprese, e lo stato del Fondo che, nonostante un patrimonio rilevante e il decreto che dà continuità alla copertura nel triennio 2016/18, ha sospeso i trattamenti previsti. Come è evidente la gestione dei fondi di solidarietà è basata su una idea di bilateralità che richiede che le parti istitutrici siano compartecipi delle decisioni che vengono assunte, dovendosene poi assumere sia la responsabilità politica che della gestione corrente. Ad oggi non siamo in grado di dire a migliaia di persone come, quando ed in che misura saranno erogate le prestazioni, pur previste dalle attuali normative. Si dovrebbe affrontare il passaggio dal fondo speciale a quello di solidarietà attraverso la responsabilità ed il coinvolgimento delle parti, sia datoriali che sindacali, non si possono affrontare passaggi così delicati mentre si sta ingenerando una situazione di esasperazione. Nel segnalare la gravità di quanto sta avvenendo, chiediamo un intervento del governo atto a ripristinare le legittime aspettative dei tanti lavoratori interessati alle prestazioni del Fondo Speciale Trasporto Aereo. A tal fine riteniamo urgente e necessario che venga attivata la “cabina di regia” prevista nell’intesa tra le parti relativa alla gestione dell’anno giubilare.