Nota su rinvio della seduta del 25 gennaio 2016

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Nota su rinvio della seduta del 25 gennaio 2016
ADERENTE ITF/ETF – AFFILIATA CES
NOTA INFORMATIVA
SU FSTA - FONDO SPECIALE TRASPORTO AEREO
Riunione del 25 gennaio 2016 rinviata
Come già era intuibile dalla nota riassuntiva della riunione del 21 dicembre le
problematiche attinenti al fondo sono rimaste tutte aperte, inalterate ed in gran parte
irrisolte.
La ragione del rinvio risiede nel mancato completamento delle verifiche contabili e
finanziarie che attengono alla responsabilità di INPS.
La riunione del Comitato aveva presupposti di incompletezza, se non inutilità, non avendo
alcuna notizia che le decisioni da assumere sarebbero state possibili, non avendo appunto
certezza sulla disponibilità finanziaria del fondo.
Questo a nostro parere, anche per non ingenerare ulteriori timori ai già molti esistenti, non
ha alcuna base di realtà.
Il fondo ha una consistente disponibilità patrimoniale (residuo della attività degli anni
passati) e una previsione di entrate nel 2016 date dal provvedimento emanato dal governo
(i vecchi 3 € oggi portati a circa 2.5 €) che si aggira intorno ai 200 mln di euro.
A queste risorse si dovrebbero aggiungere quelle derivanti dalla verifica della differenza tra
importi di spesa previsti ed effettivamente sostenuti con particolare riferimento ad Alitalia
Lai e Sea Handling, che dovrebbero assommare a decine di milioni di €.
Allo stato, quindi, abbiamo un ritardo colpevole sia di INPS che del governo che ritarda
l'emanazione del decreto di nascita del nuovo fondo di solidarietà.
Un ritardo congiunto che ha determinato una totale mancanza di certezza sia della
continuità delle prestazioni integrative che delle promesse e previsioni che il governo e
alcune imprese avevano fatto durante alcune vertenze nel corso del 2014 e 2015. Parliamo
dei due anni integrativi/aggiuntivi che devono essere riconosciuti a coloro che fossero stati
collocati in mobilità nel periodo 1 luglio 2014/30 giugno 2016.
Per rendere possibile questo impegno serve sia un decreto del governo che una effettiva
azione di INPS. Mancando sia l'una che l'altra siamo finiti nell'impasse attuale.
Il giudizio della Filt è chiaro e drastico. Facile fare promesse quando si devono favorire
licenziamenti, più difficile essere poi conseguenti.
Questo mentre, lo citiamo ad esempio illuminante, il provvedimento di copertura del
fondo (i 2.5 € medi a passeggero previsti per il triennio 2016/2018 e senza i quali il fondo
cesserebbe di poter far fronte ad alcuna integrazione) è stato oggetto di attacco da parte di
INPS, Assaeroporti, compagnie aeree che hanno aperto un contenzioso in Unione Europea
e da ultimo anche il buon Di Maio e i 5 stelle.
La nostra volontà legata al Fondo, ma più in generale agli obblighi che riteniamo abbiano
assunto governo e imprese verso i lavoratori, è di arrivare rapidamente alla nuova
convocazione del comitato del Fsta (che agisce in attesa del nuovo fondo) e alle delibere sul
biennio aggiuntivo.
Si tratta però oggi di impegnare il governo con una esplicita azione di pressione sino a
verificare la sussistenza di una azione legale esplicita.
Roma, 26 gennaio 2016
Dipartimento Nazionale Trasporto Aereo Filt-Cgil