comunicato stampa

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usomagazzino PER ALTRE ARCHITETTURE
spazio espositivo:
usomagazzino PER ALTRE ARCHITETTURE
via Silvio Spaventa 10/4 PescaraSud I 65126
www.usomagazzino.it [email protected]
titolo dell’evento
PERCORSI INVISIBILI
autori
GIOVANNI LAMORGESE e LÚCIO ROSATO
vernissage:
venerdì 9 dicembre 2016 ore 19.00
data di chiusura:
30 dicembre 2016
orario di apertura:
dal martedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00
ingresso libero
usomagazzino,
usomagazzino come un vero magazzino, si occupa di giacenze, corrispondenze e deiezioni.. Se le giacenze hanno
qualcosa a che fare con la memoria, recuperando fondi di magazzino, residui, qualcosa che è stato ingiustamente
trascurato o dimenticato nel tempo, le deiezioni aprono ad altre possibilità e direzioni non sempre programmate
di materiali trasportati dal vento e dalle acque, a nuovi avvistamenti, provvisorie permanenze e leste evacuazioni. In
mezzo ci sono le corrispondenze,
corrispondenze le affinità, gli avvicinamenti, nella certezza che solo attraverso l’incontro e il
dialogo è possibile costruire sempre nuovi e provvisori equilibri
e alle corrispondenze tra Giovanni Lamorgese e Lúcio Rosato è dedicato questo nuovo appuntamento di
usomagazzino per altre architetture. Percorsi invisibili verso interiorità incorporee dove stralci di vita segnano il
confine tra un attimo e un altro attimo, straordinario attimo, che si fa materia (LR)
percorsi invisibili è anche il titolo dell’installazione in maiolica smaltata bianca fusa ad alte temperature di Giovanni
Lamorgese dove il bianco, scrive Alessandra Cinquefiori, è da intendersi come simbolo del pensiero. L'installazione
é rappresentativa di una interiorità invisibile esternata nel mondo fisico; stralci di vita vissuta e dei suoi
insegnamenti posti in essere per ricordare la straordinarietà di quei passi e di quelle azioni apparentemente
insignificanti ma che racchiudono la forza emozionale di ogni attimo vissuto.
Giovanni Lamorgese è una personalità poliedrica la cui visione (che dai maestri Canova e Bernini si evolve
attraverso Marcel Duchamp per arrivare a Felice Levini e Vettor Pisani) sfugge a univoci inquadramenti,
esprimendosi su un territorio estetico sfrangiato che sconfina in diversi campi disciplinari: scultura, design,
fotografia, costume e scenografia. Lamorgese si diploma all’Istituto d’Arte di Bari e continua la sua formazione
all’Accademia delle Belle Arti di Roma, città dove nel 1992 esordisce nel mondo dell’arte mettendo in scena un
paradosso concettuale tra Gian Lorenzo Bernini e Moana Pozzi con testi di Lidia Reghini di Pontremoli. Negli anni
Novanta inizia la sua collaborazione con il teatro lirico, il cinema d’autore (con Giovanni Albanese e Alessandro
Piva) e il teatro firmando numerosi spettacoli, disegnando costumi e scenografie per Giuliano Vasilicò. Con i suoi
lavori interviene all'interno di dimore d’epoca, trulli, masserie e dammusi, portando l’arte nella quotidianità; spazi
privati che si trasformano in gallerie, come Palazzo Mongiò dell’Elefante di Galatina e Dammuso Ishtar di
Pantelleria. Ha esposto in musei e gallerie, in Italia e all’estero e suoi lavori sono stati pubblicati sulle più importanti
riviste di settore
con miamadremare (un omaggio a Tonia Giansante a dieci anni dalla morte) Lúcio Rosato è come se disegnasse la
traccia, confine aperto, per aprirsi al dialogo e alla possibilità dell’accoglienza; trattasi di un lavoro estrapolato da
“le cose di Francesco - appunti per un cammino di dismissione” che ci accompagna lungo lo spazio di
usomagazizno attraverso la sequenza in discontinuità continua di 23 sassi in ceramica smaltata blu oltremare,
calchi di quel sasso bianco (posto alla fine del nostro cammino: distanze) che Rosato raccolse in Sicilia nel 2003
insieme alla madre nell'ultimo viaggio fatto insieme
Lúcio Rosato (Lanciano 1960) architetto, viaggia sui territori al limite tra la concretezza del pensiero e l’astrazione
della materia realizzando installazioni e architetture permanenti. I suoi lavori sono raccolti nel libretto edito da
Libria nel 2007: Sui territori al limite. Tra le pubblicazioni: Case (con Tonia Giansante), Librìa, Melfi 2004;; la città
negata, identità e modificazione, Franco Angeli, Milano 2008; le stanze di Tonia (con le fotografie di Iacopo
Pasqui), Librìa, Melfi 2012. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti: dal premio Europan 4 “costruire la città sulla
città” (Iraklion -Grecia) nel 1996, al Premio Architettura d’Abruzzo per la casa che guarda il mare nel 2012. Vive e
prende appunti a Pescara