La linea del 20
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La linea del 20
Antonio Fabbrini (Istituto Comprensivo “G.Marconi”, San Giovanni Valdarno) LA RIVINCITA DELL’ANALOGICO un approccio “non concettuale” per una matematica intuitiva San Giovanni Valdarno, 7 marzo 2013 ANALOGICO vs DIGITALE MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” IL METODO ANALOGICO DIARIO DI BORDO – CLASSE PRIMA DIARIO DI BORDO – CLASSE SECONDA CONCLUSIONI FINALI BIBLIOGRAFIA ANALOGICO vs DIGITALE ANALOGICO Deriva da “analogia”: tutto ciò che è analogico si basa sull’analogia DIGITALE Deriva dal latino “digitus” (dito) che serve per numerare: tutto Ciò che è digitale è rappresentato da dati in forma di numeri CODICE BINARIO 10011100111110 DIGITALE devo conoscere il codice! (decodificare) ANALOGICO Non importa conoscere il codice! Sulla base del confronto DIGITALE / ANALOGICO è possibile ipotizzare per i bambini due vie anche per quanto riguarda L’ APPRENDIMENTO ARITMETICO LOGICO ANALOGICO Il bambino ha bisogno di ragionamenti precedenti per “capire la realtà” CHE NUMERO È ? Il bambino esamina la realtà per ricavarne ragionamenti Sulla base del confronto DIGITALE / ANALOGICO è possibile ipotizzare per i bambini due vie anche per quanto riguarda L’ APPRENDIMENTO ARITMETICO LOGICO ANALOGICO Il bambino ha bisogno di ragionamenti precedenti per “capire la realtà” Il bambino esamina la realtà per ricavarne ragionamenti CHE NUMERO È ? 7! CINQUINE 1 UNITÀ 2 APPROCCIO LOGICO (concettuale) ABACO APPROCCIO ANALOGICO (non concettuale) STRUMENTI ANALOGICI 11 BAMBINI APPRENDIMENTO LOGICO 11 bambini = 1 bambino grande (che vale 10) + 1 bambino APPRENDIMENTO ANALOGICO 11 bambini = 11 tasti (analogia = esperienza, conoscenza del reale, concretezza) 98 € € Nella vita di tutti i giorni la rappresentazione analogica è sicuramente meno meno efficace, ma noi stiamo parlando di apprendimento della matematica per bambini di scuola primaria! MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” MATEMATICA CONCETTUALE NELLA SCUOLA PRIMARIA Osserviamo una guida didattica attuale per la 1 classe della Scuola Primaria Claudia Riccardi, “Guide per la scuola” 1 classe, area matematico-scientifica Raffaello, 2008. Concetti da apprendere nella 1a classe della Scuola Primaria MATEMATICA CONCETTUALE Concetti da apprendere nella 1a classe della Scuola Primaria MATEMATICA CONCETTUALE - Raggruppare a basi diverse. - Raggruppare a basi dieci. - Valore posizionale delle cifre. - Decine e unità. Concetti da apprendere nella 1a classe della Scuola Primaria MATEMATICA CONCETTUALE - Raggruppare a basi diverse. - Raggruppare a basi dieci. - Valore posizionale delle cifre. - Decine e unità. via i concetti ! via i concetti ! via il maestro con l’imbuto ! OGGI LA RICERCA DIMOSTRA CHE L’INTELLIGENZA NUMERICA È INNATA NEONATI E BAMBINI DI POCHI MESI RISULTANO GIÀ IN GRADO DI PERCEPIRE LA NUMEROSITÀ DI UN INSIEME VISIVO DI OGGETTI SENZA SAPER CONTARE COMPETENZA NUMERICA PREVERBALE via i concetti ! via il maestro con l’imbuto ! OGGI LA RICERCA DIMOSTRA CHE L’INTELLIGENZA NUMERICA È INNATA NEONATI E BAMBINI DI POCHI MESI RISULTANO GIÀ IN GRADO DI PERCEPIRE LA NUMEROSITÀ DI UN INSIEME VISIVO DI OGGETTI SENZA SAPER CONTARE COMPETENZA NUMERICA PREVERBALE Il bambino ha le competenze per apprendere da solo! OGGI LA RICERCA DIMOSTRA CHE L’INTELLIGENZA NUMERICA È INNATA NEONATI E BAMBINI DI POCHI MESI RISULTANO GIÀ IN GRADO DI PERCEPIRE LA NUMEROSITÀ DI UN INSIEME VISIVO DI OGGETTI SENZA SAPER CONTARE COMPETENZA NUMERICA PREVERBALE Il bambino ha le competenze per apprendere da solo! Con l’aiuto di specifici strumenti MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” OGGI LA RICERCA DIMOSTRA CHE L’INTELLIGENZA NUMERICA È INNATA NEONATI E BAMBINI DI POCHI MESI RISULTANO GIÀ IN GRADO DI PERCEPIRE LA NUMEROSITÀ DI UN INSIEME VISIVO DI OGGETTI SENZA SAPER CONTARE COMPETENZA NUMERICA PREVERBALE Il bambino ha le competenze per apprendere da solo! Con l’aiuto di specifici strumenti MATEMATICA SVILUPPATA IN TUTTO IL MONDO ! MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” in Germania MATEMATICA SVILUPPATA IN TUTTO IL MONDO ! MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” in Francia MATEMATICA SVILUPPATA IN TUTTO IL MONDO ! MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” in Inghilterra MATEMATICA SVILUPPATA IN TUTTO IL MONDO ! MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” in U.S.A. MATEMATICA TUTTOILILMONDO MONDO! ! MATEMATICA SVILUPPATA VILUPPATA ININ TUTTO MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” in Italia MATEMATICA SVILUPPATA IN TUTTO IL MONDO ! MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” Al termine di una breve indagine su internet ho scoperto una cosa curiosa: cercando la parola abaco nelle varie lingue straniere (abacotedesco, àbaque-francese, abacus-inglese) il motore di ricerca non trova l’abaco tradizionale formato da aste e palline bensì strumenti analogici molto simili a quelli di Camillo Bortolato chiamati appunto abachi. Solo in Italia l’abaco è ancora lo stesso che veniva utilizzato negli anni ’60, all’estero invece è ormai diventato uno strumento analogico. MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” COSA DEVE FARE L’INSEGNANTE? MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” COSA DEVE FARE L’INSEGNANTE? NON DEVE SPIEGARE O “TRAVASARE” CONCETTI ! X MATEMATICA INTUITIVA “NON CONCETTUALE” COSA DEVE FARE L’INSEGNANTE? Camillo Bortolato, “Calcolare a mente” Edizioni Erickson, 2002 Limitare il linguaggio verbale; presentare solo i fatti e aspettare le connessioni; privilegiare le simulazioni alle spiegazioni; indicare le cose piuttosto che spiegarle; avere fiducia nella mente che lavora da sola; pensare all’astrazione come un allontanamento dal significato. X Camillo Bortolato, “La linea del 1000” Edizioni Erickson, 2009 Focalizzarsi su un obiettivo per volta (“on point”); non allungare il programma inserendo troppa didattica fine a se stessa; evitare eccessive istruzioni verbali; non usare altro metodo se non quello di provare, nel senso di agire, fare, sperimentare; IL METODO ANALOGICO UN PO’ DI STORIA Il primo strumento di calcolo utilizzato come ausilio per effettuare operazioni matematiche è L’ABACO, usato sin dal 2000 a.C. in Cina e utilizzato in seguito anche tra i Greci e i Romani. ABACO ROMANO (Naturalmente ancora non si usava il sistema decimale posizionale) Se si usano i numeri romani non c’è una notazione che abbia efficacia algoritmica. BISOGNAVA USARE L’ABACO! IL LIBER ABBACI Il Liber abbaci è un voluminoso trattato di aritmetica e algebra del 1202 con il quale, Fibonacci ha introdotto in Europa il sistema numerico decimale indo-arabico e i principali metodi di calcolo ad esso relativi. Leonardo Pisano (Fibonacci) Il sistema decimale posizionale consente una comoda esecuzione di operazioni aritmetiche senza l’abaco: Si mettono i numeri da sommare uno sotto l’altro e li si può addizionare colonna per colonna riportando i totali eccedenti il 10 nella colonna a fianco. L’ABACO NON SERVE PIÙ ! TRATTATI D‘ABBACO: ( secoli XIII, XIV e XV ) Sono testi scritti quasi esclusivamente in volgare toscano ad imitazione del Liber Abbaci di Leonardo Pisano. Questi testi venivano scritti prevalentemente da maestri d’abbaco, cioè maestri artigiani, che avevano spesso delle scuole di matematica pratica per gli apprendisti mercanti, dove si studiavano le tecniche per eseguire le operazioni aritmetiche 1921: ABBACO per giovanetti principianti 1930: ABBACO INTUITIVO per la seconda classe Il bambino era considerato un piccolo adulto, non doveva comprendre i concetti matematici, ma imparare a memoria. Le cose cambiano negli anni ‘60 1968 Robert Dottrens NUOVE LEZIONI DI DIDATTICA Armando Armando, Roma Opera originale: 1966, Eduquer et instruire Unesco, Paris Ritorna l’abaco come strumento per far comprendere al bambino il conteggio a base dieci e il valore posizionale delle cifre. Robert Dottrens NUOVE LEZIONI DI DIDATTICA 1968, Editore Armando Armando PIAGET Ha formulato le prime fondamentali teorie cognitive riguardo l’elaborazione del concetto di numero (1941). “La costruzione dei numeri interi, si effettua nel bambino in stretta connessione con quella delle seriazioni e delle inclusioni in classi. Non bisogna credere , infatti, che un bambino piccolo possegga il numero per il solo fatto di aver appreso a contare verbalmente” j. Piaget – B. Inhelder, La psicologie del l’enfant , 1966 Secondo Piaget per poter avere accesso al concetto di numero è necessario che l’intelligenza del bambino abbia compiuto il passaggio dal livello del pensiero pre–operatorio (caratteristico del periodo dei 4 e 5 anni), al livello del pensiero operatorio concreto, che invece si svilupperebbe nella fase scolare. PIAGET ESPERIMENTO DEI GETTONI “Quando un bambino di 5-6 anni ha messo 12 gettoni rossi a fronte di 12 blu per verificare che siano altrettanti, basta distanziare i blu o i rossi perché concluda che la fila più lunga contiene più elementi” Solo giunto al periodo delle operazioni concrete, il bambino può apprendere i concetti matematici! LA MATEMATICA CHE SI INSEGNA OGGI NELLA NOSTRA SCUOLA PRIMARIA SI BASA ANCORA SULLE SUE TEORIE RIGUARDO ALL’ELABORAZIONE DEL CONCETTO DI NUMERO RICERCHE RECENTI LA TEORIA PIAGETIANA è stata messa in discussione Le ultime scoperte della ricerca tendono ad evidenziare le grandi potenzialità dei bambini fin dalla nascita. A partire circa dagli anni ’80 numerosi ricercatori sostengono che in realtà i bambini si avvicinano all’aritmetica ed al calcolo molto precocemente e non come diceva Piaget, dopo aver acquistato determinati schemi cognitivi. RICERCHE RECENTI Antell e Keating (1983) Gelman e Gallistel (1978) Mandler e Shebo (1982) Fuson (1991) Xu e Spelke (2000) Karen Wynn (1992) Clearfield e Mix (1999) Haith e Benson (1998) I risultati di molte ricerche suggeriscono l’esistenza di una COMPETENZA NUMERICA PREVERBALE che permette sia la rappresentazione mentale delle quantità, sia l’approssimazione del risultato di un’operazione aritmetica semplice. RICERCHE RECENTI NEONATI DI 4-5 MESI GUARDANO PIÙ A LUNGO GLI EVENTI CHE VIOLANO LE LORO ASPETTATIVE. Karen Wynn (1992) RICERCHE RECENTI NEONATI DI 4-5 MESI GUARDANO PIÙ A LUNGO GLI EVENTI CHE VIOLANO LE LORO ASPETTATIVE. Veniva presentato un pupazzo successivamente nascosto con uno schermo, Karen Wynn (1992) RICERCHE RECENTI NEONATI DI 4-5 MESI GUARDANO PIÙ A LUNGO GLI EVENTI CHE VIOLANO LE LORO ASPETTATIVE. Karen Wynn (1992) Un secondo pupazzo veniva aggiunto al primo dietro lo schermo. RICERCHE RECENTI NEONATI DI 4-5 MESI GUARDANO PIÙ A LUNGO GLI EVENTI CHE VIOLANO LE LORO ASPETTATIVE. Karen Wynn (1992) Lo schermo si veniva alzato rivelando i 2 pupazzi. I tempi di fissazione risultavano maggiori nella seconda situazione. RICERCHE RECENTI Antell e Keating (1983) I NEONATI DISCRIMINANO PICCOLE QUANTITÀ SENZA BISOGNO DI CONTARE RICERCHE RECENTI Antell e Keating (1983) I NEONATI DISCRIMINANO PICCOLE QUANTITÀ SENZA BISOGNO DI CONTARE Hanno mostrato a neonati, da uno a dodici giorni di vita, dei cartoncini con disegnati due pallini neri posti a distanza variabile. Dopo ripetute visualizzazioni, i neonati cominciavano a porre meno attenzione ai disegni essendosi abituati alla loro presentazione; RICERCHE RECENTI Antell e Keating (1983) I NEONATI DISCRIMINANO PICCOLE QUANTITÀ SENZA BISOGNO DI CONTARE Hanno mostrato a neonati, da uno a dodici giorni di vita, dei cartoncini con disegnati due pallini neri posti a distanza variabile. Dopo ripetute visualizzazioni, i neonati cominciavano a porre meno attenzione ai disegni essendosi abituati alla loro presentazione; appena i pallini presentati cambiavano in numerosità, diventando 3, notavano il cambiamento tornando a “guardare” la nuova configurazione L’abilità di discriminare tra i due insiemi si manteneva anche quando si procedeva per sottazione, mostrando prima tre elementi e poi due. RICERCHE RECENTI I NEONATI POSSIEDONO L’ABILITÀ DI DISCRIMINARE FRA PICCOLE QUANTITÀ SENZA BISOGNO DI CONTARE TALE PROCESSO PERCETTIVO,LIMITATO AL RICONOSCIMENTO DI 3-4 ELEMENTI È DEFINITO SUBITIZING RICERCHE RECENTI I NEONATI POSSIEDONO L’ABILITÀ DI DISCRIMINARE FRA PICCOLE QUANTITÀ SENZA BISOGNO DI CONTARE TALE PROCESSO PERCETTIVO,LIMITATO AL RICONOSCIMENTO DI 3-4 ELEMENTI È DEFINITO SUBITIZING QUANTE SONO? RICERCHE RECENTI I NEONATI POSSIEDONO L’ABILITÀ DI DISCRIMINARE FRA PICCOLE QUANTITÀ SENZA BISOGNO DI CONTARE TALE PROCESSO PERCETTIVO,LIMITATO AL RICONOSCIMENTO DI 3-4 ELEMENTI È DEFINITO SUBITIZING QUANTE SONO? RICERCHE RECENTI I NEONATI POSSIEDONO L’ABILITÀ DI DISCRIMINARE FRA PICCOLE QUANTITÀ SENZA BISOGNO DI CONTARE TALE PROCESSO PERCETTIVO,LIMITATO AL RICONOSCIMENTO DI 3-4 ELEMENTI È DEFINITO SUBITIZING POSSIAMO SUBITIZZARE AL MASSIMO 3-4 ELEMENTI, OLTRE DOBBIAMO CONTARE! QUANTE SONO? QUANTE SONO? QUANTE SONO? QUANTE SONO? “SUBITIZING ARTIFICIALE” permette di superare il limite di 3-4 elementi METODO ANALOGICO Camillo Bortolato, “La linea del 100”, Erickson, 2002 METODO ANALOGICO ogni scaffale è una decina 10 scaffali dell’armadio del 100 ABACO vale 1 centinaio METODO ANALOGICO METODO ANALOGICO ABACO vale 1 migliaio METODO ANALOGICO METODO ANALOGICO METODO ANALOGICO LINEA DEI NUMERI 1 2 3 4 5 6 Per contare devo fare i salti (1,2,3,4,5,6) operazione di conteggio che non produce abilità (es: pallottoliere) LINEA DEL 20 Trovo subito il numero senza contare operazione che produce abilità METODO ANALOGICO Vedo la quantità 6, ma non vedo il n.6 Pallina n.6 quantità 6 METODO ANALOGICO STRATEGIE DI CALCOLO quantità 6 METODO ANALOGICO STRATEGIE DI CALCOLO addizioni e sottrazioni 9+6 Senza contare pallina per pallina 12 - 9 Tolgo le prime 9 invece di togliere dalla fine FACCIAMO BENE A RIMPROVERARE GLI ALUNNI QUANDO RICORRONO ALLE DITA PER CONTARE ? 3+3 COSÌ NO! COSÌ SI! 1,2,3,4,5,6 semplice operazione di conteggio 5+1 si conta solo un dito della seconda mano NON PRODUCE ABILITA’ PRODUCE ABILITA’ METODO ANALOGICO Il calcolo mentale è il superamento del conteggio! Se per la matematica è indifferente come sei mele siano disposte sul tavolo per continuare a essere sei, per la nostra mente è diverso. Abbiamo bisogno di disporre i nostri oggetti mentali con un ordine prestabilito e stabile se vogliamo conservarli nella mente. Camillo Bortolato, “Calcolare a mente”, Erickson, 2002 DIARIO DI BORDO ATTIVITÀ IN CLASSE PRIMA ATTIVITÀ SUL LIBRO (quaderno) ATTIVITÀ CON GLI STRUMENTI LETTURA Possiamo presentare la linea del 20 sin dalle prime lezioni(si integra con il libro) DELLE QUANTITÀ NUMERO SCRITTO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LINGUAGGIO MATEMATICO ADDIZIONI E SOTTRAZIONI CALCOLO OLTRE IL 20 PROBLEMI ATTIVITÀ CON GLI STRUMENTI linea del 20 da 0 a 20 0 2…. linea del 20 1 …..20 da 20 a 0 19 17…. linea del 20 18 …..0 numeri cugini 1 linea del 20 numeri cugini 11 linea del 20 numeri cugini 2 linea del 20 numeri cugini 12 linea del 20 numeri cugini 3 linea del 20 numeri cugini 13… linea del 20 contiamo in modo diverso linea del 20 quanti sono ? 5 contiamo in modo diverso linea del 20 quanti sono ? 5 contiamo in modo diverso linea del 20 quanti sono ? 10 contiamo in modo diverso linea del 20 quanti sono ? 10 contiamo in modo diverso linea del 20 quanti sono ? 1 contiamo in modo diverso linea del 20 quanti sono ? 2 contiamo in modo diverso linea del 20 quanti sono ? 3… contiamo in modo diverso linea del 20 quanti sono ? 8 contiamo in modo diverso linea del 20 alza il numero 6 contiamo in modo diverso linea del 20 alza 6 tasti scomposizione: 10 bambini svegli linea del 20 quanti dormono? 10 scomposizione: quanti svegli? 9 linea del 20 quanti dormono? 11 scomposizione: quanti svegli? 8 linea del 20 quanti dormono? 12 linea del 20 5 tasti 5 tasti 5 + 5 = 10 linea del 20 ne aggiungiamo 5 5 tasti 5 + 5 = 10 + 3 = 13 linea del 20 ne aggiungiamo 3 strategie di calcolo: quanti sono? 1 2 linea del 20 10 – 6 strategie di calcolo: quanti sono? 1 2 linea del 20 10 – 6 strategie di calcolo: quanti sono? 1 2 linea del 20 10 – 6 LA CONOSCENZA NUMERICA Daniela Lucangeli (a cura di) “La discalculia e le difficoltà in aritmetica”, Giunti, 2012 LIVELLO SEMANTICO LIVELLO LESSICALE LIVELLO SINTATTICO (riconoscere e manipolare quantità) (dire, leggere e scrivere i numeri) (organizzare la quantità in diversi ordini di grandezza) quarantacinque 45 LIVELLO SINTATTICO Calcolo scritto quarantacinque LIVELLO LESSICALE LIVELLO SEMANTICO METODO ANALOGICO numerario Focalizzarsi su un obiettivo per volta (“on point”) Con la LINEA DEL 20 e la LINEA DEL 100 ci siamo focalizzati prevalentemente sull’aspetto semantico. Con il NUMERARIO impariamo a leggere i numeri (aspetto lessicale) e scopriamo il valore posizionale delle cifre . METODO ANALOGICO numerario Focalizzarsi su un obiettivo per volta (“on point”) Con la LINEA DEL 20 e la LINEA DEL 100 ci siamo focalizzati prevalentemente sull’aspetto semantico. Con il NUMERARIO impariamo a leggere i numeri (aspetto lessicale) e scopriamo il valore posizionale delle cifre . Leggi il numero METODO ANALOGICO numerario Focalizzarsi su un obiettivo per volta (“on point”) Con la LINEA DEL 20 e la LINEA DEL 100 ci siamo focalizzati prevalentemente sull’aspetto semantico. Con il NUMERARIO impariamo a leggere i numeri (aspetto lessicale) e scopriamo il valore posizionale delle cifre . Scrivi il numero dettato dall’insegnante ATTIVITÀ SUL LIBRO E SUL QUADERNO LETTURA DELLE QUANTITÀ NUMERO SCRITTO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LINGUAGGIO MATEMATICO ADDIZIONI E SOTTRAZIONI CALCOLO OLTRE IL 20 PROBLEMI LIBRO QUADERNO LETTURA INTUITIVA DELLE QUANTITÀ LIVELLO SEMANTICO (sviluppato molto con lo strumento) Esercizi per sviluppare il riconoscimento istantaneo della quantità (subitizzare) che è alla base del calcolo mentale (attività che continuerà fino alla classe III) LIBRO NUMERO SCRITTO QUADERNO LIVELLO LESSICALE Esercizi per sviluppare il riconoscimento del codice scritto dei numeri (anche questo sviluppato con lo strumento) NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE LIBRO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE LIBRO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE LIBRO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO NUMERO SCRITTO LIVELLO LESSICALE QUADERNO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO Maggiore – minore Ordinare dal più grande al più piccolo e viceversa LIBRO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO LIBRO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO LIBRO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO QUADERNO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO QUADERNO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO QUADERNO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO QUADERNO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO QUADERNO ORGANIZZARE LA QUANTITÀ LIVELLO SINTATTICO QUADERNO LINGUAGGIO MATEMATICO LIVELLO SEMANTICO + LESSICALE + SINTATTICO Colora 3 palline– colora la pallina numero 3 – colora la terza pallina…… Colora 10 palline – colora la decima pallina – colora una decina di palline colora dieci palline – colora la pallina numero 10 – colora dieci unità colora la decima unità – colora una decina di unità – colora mezza decina colora cinque unità – colora una cinquina – colora due cinquine colora la decima unità – colora due unità di palline……… Colora tutte le palline – colora tutte tranne una – colorane alcune colora ciascuna pallina – colora ognuna – colora ogni pallina colora quasi tutte le palline…….. Colora la seconda pallina – colora la seconda pallina della seconda decina colora la seconda pallina della prima decina – colora una decina e due unità colora la penultima pallina – colora la penultima pallina della prima decina colora dodici unità – colora una decina di unità – colora due decine di unità colora l’ultima pallina – colora la terzultima pallina………. LINGUAGGIO MATEMATICO LIBRO LINGUAGGIO MATEMATICO LIBRO LINGUAGGIO MATEMATICO LIBRO LINGUAGGIO MATEMATICO LIBRO LINGUAGGIO MATEMATICO QUADERNO ADDIZIONI E SOTTRAZIONI si eseguono alcuni esempi con lo strumento non c’è nulla da spiegare perché il significato di queste operazioni è “AGGIUNGERE” e “TOGLIERE” TASSONOMIA (valida sia per l’addizione che per la sottrazione) Esegui con lo strumento Esegui guardando lo strumento chiuso Esegui guardando le palline Esegui senza strumento ADDIZIONI E SOTTRAZIONI LIBRO ADDIZIONI E SOTTRAZIONI LIBRO ADDIZIONI E SOTTRAZIONI LIBRO LIBRO ADDIZIONI E SOTTRAZIONI FATTI NUMERICI ADDIZIONI E SOTTRAZIONI LIBRO ADDIZIONI E SOTTRAZIONI LIBRO FATTI NUMERICI CALCOLO OLTRE IL 20 ARMADIO DEL 100 CASA DEL 1000 TASSONOMIA LETTURA INTUITIVA DELLE QUANTITÀ ( livello semantico) NUMERO SCRITTO IN CIFRE E IN LETTERE (livello lessicale) CALCOLO OLTRE IL 20 LIBRO CALCOLO OLTRE IL 20 CALCOLO OLTRE IL 20 CALCOLO OLTRE IL 20 LIBRO CALCOLO OLTRE IL 20 LIBRO CALCOLO OLTRE IL 20 QUADERNO CALCOLO OLTRE IL 20 LIBRO CALCOLO OLTRE IL 20 CALCOLO OLTRE IL 20 LIBRO CALCOLO OLTRE IL 20 LIBRO PROBLEMI MATEMATICA PROCEDURALE Addestra l’alunno a eseguire procedure e direttive senza dargli gli strumenti per ragionare di testa propria. Diagrammi Parole chiave MATEMATICA INTUITIVA L’alunno comprende il problema sfruttando le proprie capacità intuitive. Problemi con immagini (metodo analogico) PROBLEMI Matematica procedurale: Problemi con il diagramma “ Il tempo dei draghi ” Minerva Scuola, 2011 PROBLEMI Matematica procedurale: Problemi con il diagramma “ Il tempo dei draghi ” Minerva Scuola, 2011 PROBLEMI Matematica procedurale: Problemi con il diagramma Molti bambini credono che risolvere un problema consista nel cerchiare di rosso i dati, di sottolineare di verde la domanda; per alcuni, per fortuna sempre per meno, tentare la strada del cosiddetto diabolico “diagramma di flusso”. Il bambino non sa più che cosa sta facendo e perché: ha delle direttive da seguire. Per cui LA MATEMATICA DIVENTA BEN PRESTO UN COACERVO DI REGOLETTE: FAI COSÌ E COSÌ, USA QUESTO E QUESTO, SCRIVI COSÌ. Avrai successo valutativo se avrai fatto quello che dico io, non se sei autonomo nel fare, anche sbagliando. Martha Isabel Fandino Pinilla, “Valutare le competenze in matematica”, in “La vita scolastica n.9 - 2013, pp.gg. 14-15 Matematica procedurale: La trappola delle parole chiave PROBLEMI “ Ieri la mamma ha regalato a Luigi alcune figurine. Oggi, giocando con gli amici, Luigi si è accorto di averne perse 4. Se oggi Luigi possiede 24 figurine quante sono le figurine che ieri gli ha regalato la mamma? ” Un bambino “addestrato” a riconoscere le parole chiave di un testo verbale viene indotto all’errore dal fatto che luigi perde 4 figurine e arriva alla seguente conclusione: 24 (Figurine che ha Luigi) - 4 (Figurine che perde Luigi) = 20 I PROBLEMI La trappola delle parole chiave Un bambino invece abituato a immaginare i problemi si rappresenta operativamente la seguente situazione: Questo esempio mostra chiaramente come l’approccio dei “problemi per immagini” salva il bambino da un tipo di matematica puramente procedurale che “addestra” l’alunno al banale riconoscimento di parole chiave senza dargli gli strumenti per ragionare di testa propria. PROBLEMI Bruno D’amore, “Problemi di matematica”, Pitagora Editrice, 2003 PROBLEMI Bruno D’amore, “Problemi di matematica”, Pitagora Editrice, 2003 PROBLEMI Bruno D’amore, “Problemi di matematica”, Pitagora Editrice, 2003 PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini LE IMMAGINI SONO IL PUNTO DI PARTENZA IL TESTO VERBALE È IL PUNTO DI ARRIVO Qual è il prezzo di ciascun gelato? I PROBLEMI prima i problemi per immagini …………. Camillo Bortolato, “La linea del 20”, Erickson, 2005 I PROBLEMI …… dopo immagini per i problemi! “Nel prato ci sono 3 bambini , 4 bambine e 1 genitore. Quante persone ci sono in tutto?” PROBLEMI COMPRENSIONE DEL PROBLEMA Matematica intuitiva: Problemi con immagini CALCOLO MECCANICO Sono funzioni diverse della mente È importante distinguere bene questi due obiettivi e perseguirli uno per volta” AFFRONTARE I PROBLEMI QUANDO TUTTI GLI APPRENDIMENTI RELATIVI AL CALCOLO SONO STATI RAGGIUNTI. PROBLEMI TESTO Matematica intuitiva: Problemi con immagini VERBALE “SPESSO L’INCAPACITÀ DI RISOLVERE PROBLEMI DERIVA DALLA DIFFICOLTÀ DI DECODIFICARE IL TESTO VERBALE” Camillo Bortolato, “Problemi per immagini”, Erickson, 1994 Il testo verbale è presentato più avanti con gradualità. Pochissime parole sono essenziali per la determinazione del significato dei problemi. Per evitare problemi aggiuntivi di decodificazione verbale, il testo è reso chiaro e semplice nella sua struttura sintattica. PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini TASSONOMIA 1. Comprensione comprendere le domande leggi e disegna – leggi e completa i disegni 2. Scegliere l’operazione osservando il disegno quanti sono in Tutto? ; quanti restano? qual è la differenza?; quanti in più?; quanti €?..... 3. Scegliere l’operazione senza l’aiuto del disegno quanti sono in tutto? ; quanti restano? qual è la differenza?; quanti in più?; quanti €?..... PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini PROBLEMI Matematica intuitiva: Problemi con immagini LIBRO PER LE VACANZE LIBRO PER LE VACANZE LIBRO PER LE VACANZE LIBRO PER LE VACANZE DIARIO DI BORDO ATTIVITÀ IN CLASSE SECONDA ATTIVITÀ CON GLI STRUMENTI ATTIVITÀ SUL LIBRO (quaderno) CONOSCERE IL CENTINAIO CALCOLO MENTALE ENTRO IL 100 CALCOLO MENTALE OLTRE IL 100 CONSOLIDARE I CONCETTI ACQUISITI CON ATTIVITÀ SUL QUADERNO CALCOLO SCRITTO PROBLEMI TABELLINE linea del 100 ATTIVITÀ CON GLI STRUMENTI matrice (o tabella) per addizioni e sottrazioni linea del 100 moltiplicazioni e divisioni linea del 100 linea del 100 linea del 100 i 10 scaffali dell’armadio del 100 linea del 100 strategie di calcolo linea del 100 decine e unità 1 decina (scaffale) 1 decina (scaffale) 1 decina (scaffale) 6 unità (palline) 3 decine e 6 unità = 36 strategie di calcolo scomposizione linea del 100 Trova prima 40 e poi 45 40 (4 decine) strategie di calcolo scomposizione linea del 100 Trova prima 40 e poi 45 40 (4 decine) 45 (+ 5 unità) strategie di calcolo linea del 100 Tappa alla decina 8 Quanto manca per arrivare Alla prima decina? strategie di calcolo linea del 100 Tappa alla decina 8 + 2 = 10 Quanto manca per arrivare Alla prima decina? strategie di calcolo linea del 100 Tappa alla decina 13 Quanto manca per arrivare Alla seconda decina? strategie di calcolo linea del 100 Tappa alla decina 13 + 7 = 20 Quanto manca per arrivare Alla seconda decina? strategie di calcolo linea del 100 Tappa alla decina 18 + 6 18 strategie di calcolo Tappa alla decina linea del 100 18 + 6 18 + 2 (=20) strategie di calcolo Tappa alla decina linea del 100 18 + 6 18 + 2 (=20) + 4 (=24) strategie di calcolo 15 addizioni linea del 100 + 7 strategie di calcolo 15 addizioni linea del 100 + 7= 22 strategie di calcolo linea del 100 sommare decine e unità 25 + 12 addizioni strategie di calcolo linea del 100 addizioni sommare decine e unità 25 20 (2 scaffali) 5 (5 palline) + 12 10 (1 scaffale) 2 (2 palline) strategie di calcolo linea del 100 addizioni sommare decine e unità 25 20 5 + 12 10 2 20 + 10 (sommo gli scaffali) + 5+2 (sommo le palline) strategie di calcolo 65 sottrazioni linea del 100 - 20 strategie di calcolo 65 linea del 100 - sottrazioni 20 = 45 MOLTIPLICAZIONI linea del 100 MOLTIPLICAZIONI linea del 100 3x3 3x1 3x2 3x3 MOLTIPLICAZIONI linea del 100 3x3 3x1 3x2 3x3 = 9 moltiplicazioni 6X8 linea del 100 6x1 6x2 6x3 6x4 6x5 6x6 6x7 6x8 moltiplicazioni 6X8 linea del 100 6x1 6x2 6x3 6x4 6x5 6x6 6x7 6x8 = 48 ATTIVITÀ SUL LIBRO E SUL QUADERNO CONOSCERE IL CENTINAIO CALCOLO MENTALE ENTRO IL 100 CALCOLO MENTALE OLTRE IL 100 CONSOLIDARE I CONCETTI ACQUISITI CON ATTIVITÀ SUL QUADERNO CALCOLO SCRITTO PROBLEMI TABELLINE LIBRO QUADERNO CONOSCERE IL CENTINAIO LIBRO CONOSCERE IL CENTINAIO LIBRO CALCOLO MENTALE “quanto fa 16 + 18 ?” 16 + 18 = NO! SI! CALCOLO ENTRO IL 100 (addizione) LIBRO CALCOLO ENTRO IL 100 (sottrazione) LIBRO CALCOLO ENTRO IL 100 (sottrazione) LIBRO CALCOLO ENTRO IL 100 (sottrazione) LIBRO CALCOLO ENTRO IL 100 (sottrazione) LIBRO CALCOLO ENTRO IL 1000 QUADERNO CALCOLO ENTRO IL 1000 LIBRO CALCOLO ENTRO IL 1000 LIBRO CALCOLO ENTRO IL 1000 LIBRO CALCOLO ENTRO IL 1000 LIBRO CALCOLO ENTRO IL 1000 LIBRO CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI Nella mia esperienza con il metodo analogico in classe prima e seconda ho usato gli strumenti ed i libri di Camillo Bortolato, utilizzando quindi il cosiddetto “METODO BORTOLATO”; nonostante ciò, durante il mio percorso didattico ho sentito l’esigenza di modificarne parzialmente lo sviluppo. ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO SUL QUADERNO NON PREVISTE DAL METODO BORTOLATO PURO ALCUNI ESEMPI I SIMBOLI MAGGIORE MINORE E UGUALE (in classe prima) Dopo aver verificato la completa comprensione ed assimilazione dei concetti di maggiore, minore e uguale, ho usato l’immagine del pesciolino che apre la bocca e si gira a dx o sx per mangiare il numero maggiore (favorendo un’analogia con i simboli). I bambini hanno associato con facilità i concetti appresi in precedenza ai simboli >, <, =. RIGA E COLONNA I concetti di riga e colonna sono stati introdotti addirittura fin dai primi giorni sfruttando le occasioni che si presentavano a scuola. Per esempio, ogni volta che i bambini si dovevano mettere in fila per andare alla mensa io chiamavo i bambini indicando le righe o le colonne di banchi (prima , seconda , terza, quarta, quinta riga oppure colonna). In tal modo i bambini hanno appreso tali concetti che poi ho utilizzato per gli schieramenti. u, da, h ALCUNI ESEMPI I concetti di unità, decina e centinaio i bambini li hanno compresi tramite l’armadio (il centinaio), gli scaffali dell’armadio (le decine) e le palline (unità); per esempio, il numero 256 può corrispondere a 256 palline (o 256 unità), a due armadi e 56 palline (due centinaia e 56 unità), oppure a 2 armadi, 5 scaffali e 6 palline (due centinaia, 5 decine e 6 unità). Una volta acquisiti tali concetti è stato semplice introdurre i relativi simboli u, da e h, che i bambini hanno poi individuato nelle cifre dei numeri proposti con il numerario. Successivamente ho potuto anche proporre esercizi di scomposizione. LE VARIE ATTIVITÀ SONO STATE SVILUPPATE PRIMA CON GLI STRUMENTI, POI (DOPO AVER ACQUISITO I CONCETTI) CONSOLIDATE IN FORMA SCRITTA SUL QUADERNO. u, da, h CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI u, da, h CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI u, da, h CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI u, da, h CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI u, da, h CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI u, da, h CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI u, da, h CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI CONSOLIDARE SUL QUADERNO I CONCETTI ACQUISITI CALCOLO SCRITTO Matematica concettuale Francesca Fortunato, Germana Girotti, “Il tempo dei draghi 2”, Minerva scuola, 2009 1 Francesca Fortunato, Germana Girotti, “Il tempo dei draghi”, MINERVA SCUOLA, 2009 2 Francesca Fortunato, Germana Girotti, “Il tempo dei draghi”, MINERVA SCUOLA, 2009 3 Francesca Fortunato, Germana Girotti, “Il tempo dei draghi”, MINERVA SCUOLA, 2009 4 Francesca Fortunato, Germana Girotti, “Il tempo dei draghi”, MINERVA SCUOLA, 2009 5 Francesca Fortunato, Germana Girotti, “Il tempo dei draghi”, MINERVA SCUOLA, 2009 Francesca Fortunato, Germana Girotti, “Il tempo dei draghi”, MINERVA SCUOLA, 2009 6 Francesca Fortunato, Germana Girotti, “Il tempo dei draghi”, MINERVA SCUOLA, 2009 Matematica intuitiva - “non concettuale” Camillo Bortolato, “La linea del 100”, Erikson, 2008 Camillo Bortolato, “La linea del 100”, Erikson, 2008 Camillo Bortolato, “La linea del 100”, Erickson, 2008 Camillo Bortolato, “La linea del 100”, Erickson, 2008 Matematica concettuale 1 Matematica intuitiva 1 2 3 4 5 6 “Le operazioni del calcolo scritto sono una serie di procedimenti che ci permettono di fare i calcoli più complessi con il massimo della leggerezza, come fossero dei giochi. Tutta l’attenzione va indirizzata sulle procedure algoritmiche che sono regole disciplinari esterne da accettare senza discutere” Camillo Bortolato, “La magia del calcolo scritto è che i calcoli difficili vengono sminuzzati, segmentati in tanti piccoli calcoli mentali, colonna per colonna, e poi vengono accostati alla fine” Camillo Bortolato, “Gli algoritmi in se stessi non sono altro che intrecci di cifre della cui costituzione non serve preoccuparsi troppo (…) sono infatti esercizi che riescono a fare anche persone che concettualmente non sono abili matematici” Camillo Bortolato, IL CALCOLO SCRITTO “Gli algoritmi (…). Intelligente è chi li ha inventati, non chi li usa” Camillo Bortolato, TECNICHE INVENTATE PER LA MOLTIPLICAZIONE Moltiplicazione per ripieghi Moltiplicazione A scacchiero Moltiplicazione per “scapezzo” Moltiplicazione Per testa Campigli A. e Eugeni V., “Dalle dita al calcolatore”, Bompiani, 1990 Moltiplicazione per gelosia Moltiplicazione Attuale IL CALCOLO SCRITTO nel calcolo scritto utilizziamo procedure rigide che ci permettono di trasformare il calcolo mentale in calcoli più semplici. una volta incolonnate, dimentichiamo il valore posizionale delle cifre e le processiamo colonna per colonna, come se si trattassero tutte di unità. Nel calcolo scritto applichiamo procedure, al contrario nel calcolo mentale ognuno è libero di inventarsi delle strategie. Camillo Bortolato, “Calcolare a mente”, Erickson, 2002 MOLTIPLICAZIONI QUADERNO MOLTIPLICAZIONI QUADERNO MOLTIPLICAZIONI QUADERNO MOLTIPLICAZIONI schieramenti con lo strumento MOLTIPLICAZIONI MOLTIPLICAZIONI LIBRO MOLTIPLICAZIONI LIBRO MOLTIPLICAZIONI LIBRO MOLTIPLICAZIONI LIBRO DIVISIONI (divisione come ripartizione) LIBRO DIVISIONI (divisione di contenenza) LIBRO DIVISIONI QUADERNO DIVISIONI QUADERNO DIVISIONI QUADERNO DIVISIONI QUADERNO DIVISIONI QUADERNO DIVISIONI LIBRO Per trovare il numero del divisore Prima concentrarsi solo sull’esecuzione dell’algoritmo ! DIVISIONI LIBRO DIVISIONI QUADERNO PROBLEMI Comprensione LIBRO PROBLEMI LIBRO PROBLEMI Scegliere l’operazione PROBLEMI LIBRO PROBLEMI LIBRO PROBLEMI Individuare e trascrivere i dati del problema LIBRO PROBLEMI LIBRO PROBLEMI LIBRO PROBLEMI Fare il disegno e scrivere i dati LIBRO PROBLEMI Problemi senza immagini LIBRO TABELLINE IMMAGINI GANCIO TABELLINE LIBRO PER LE VACANZE LIBRO PER LE VACANZE CONCLUSIONI FINALI Il metodo analogico è un sistema di apprendimento della matematica per i bambini della scuola primaria sviluppato in tutto il mondo. Nasce dal bisogno di adeguare la didattica alle ultime scoperte della ricerca che dimostrano la presenza di una competenza numerica preverbale sin dai primi giorni di vita. Si tratta di un metodo “non concettuale” perché non impone al bambino la conoscenza dei concetti matematici, ma sfrutta le sue competenze numeriche innate per favorire l’apprendimento di tali concetti in modo intuitivo. Fondamentale diventa l’uso di strumenti specifici che all’estero hanno sostituito l’abaco tradizionale, mentre in Italia (linea del 20, linea del 100 e numerario) sono stati ideati da Camillo Bortolato. Bortolato è anche l’autore di un percorso didattico specifico (chiamato “metodo Bortolato”) che permette di sviluppare con particolare efficacia il calcolo mentale. Dal settembre del 2011 utilizzo il metodo analogico con i bambini della scuola primaria anche se in realtà, come si può dedurre dall’attività mostrata, non utilizzo il “Metodo Bortolato puro”. Antonio Fabbrini. BIBLIOGRAFIA TESTI CARTACEI Bortolato C. (1994), “Problemi per immagini”, Trento, Erickson. Bortolato C. (2000), “La linea dei numeri”, Trento, Erickson. Bortolato C. (2002), “Calcolare a mente”, Trento, Erickson. Bortolato C. (2005), “La linea del 20”, Trento, Erickson. Bortolato C. (2008),“La linea del 100”, Trento, Erickson. Bortolato C. (2009), “La linea del 1000”, Trento, Erickson. Bortolato C. (2010), “Apprendere con il metodo anaogico e la LIM 1”, Trento, Erickson. Bortolato C. (2012), “Apprendere con il metodo anaogico e la LIM 2”, Trento, Erickson. Campigli A. e Eugeni V. (1990), “Dalle dita al calcolatore”, Milano, Bompiani. D’amore B. (2003), “Problemi di matematica nella scuola primaria”, Bologna, Pitagora. Dottrens R. (1968), “Nuove lezioni di didattica”, Roma, Armando Armando. Galvan N. e Biancardi A. (2007) “Una didattica per la discalculia”, Firenze, Libri Liberi. Lucangeli D. (2012), “La discalculia e le difficoltà in aritmetica” , Firenze, Giunti. Moates D. e Shumacher G. (1983) “Psicologia dei processi cognitivi”, Bologna, Il mulino. Piaget J. e Inhelder B. (1970) “La psicologia del bambino”, Torino, Einaudi. Pinilla M.I.F. (2013), “Valutare le competenze in matematica”, in La vita scolastica n.9 MATERIALE SCARICATO DA INTERNET Biancon E. (2012) Lo sviluppo della conoscenza numerica e delle abilità di calcolo, cos’altro può fare la scuola? Caligaris L. (2010) La discalculia. Englaro G. (2013) L’intelligenza numerica: abilità innate e sviluppo della conoscenza del numero. Fabbri M. (2008) Componenti spaziali della rappresentazione cognitiva della grandezza del numero. Farruggia M. (2011) Metodologie e strategie che favoriscono l’apprendimento degli alunni con discalculia evolutiva. Gobbi L. (2011) Storia dell’abaco: una introduzione Miceli S.S. (2004) Il bambino e l’apprendimento del numero. Perticone G. (2010) Lo sviluppo delle capacità di calcolo e di comprensione del numero. Profumo E. (2009) La discalculia evolutiva . SITI WEB http://www.camillobortolato.com http://mathematica.sns.it/autori/1324/ http://it.wikipedia.org/wiki/Liber_abbaci http://mathematicallyminded.com http://eurolocarno.es http://www.multididacticos.com http://www.edelight.de http://www.betzold.de http://spielzeug.edelight.de http://www.preissuchmaschine.de http://www.viroux.be http://www.partnersineducation.co.uk per contatti [email protected]