Bastione Borghetto cLè, ma servono i progetti

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Bastione Borghetto cLè, ma servono i progetti
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983
Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003
(conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc
GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO 2013 - ANNO 31 N. 3 - EURO 0,20
Giglio-Marazzi, uno scontro
con la Fondazione in mezzo
Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP
www.corrierepadano.it
WEEKEND
Situazione finanziaria e sfida per la presidenza, lotta sempre più dura
POLLASTRI A PAGINA 4
In primo piano - La struttura ospiterà la manifestazione “Sorgente del Vino” a fine aprile
Bastione Borghetto c’è,
ma servono i progetti
Nuovi locali,
fermento in città
A PAGINA 5
Bisotti: “Demanio disponibile ad una cessione gratuita dello spazio, purchè nell’ambito
di un progetto unitario e coerente”. Paparo: “Diventi una cittadella del lavoro”
Bastione Borghetto ospiterà Sorgente del
vino 2013, che lascia Agazzano, e il Demanio è
disponibile ad una cessione gratuita dello
spazio purchè nell’ambito di un progetto complessivo e vincente. Servono quindi idee e
fondi per un utilizzo stabile: il Comune lavora
ad un bando rivolto alle associazioni locali
Nuovi Piacentini - Storie e personaggi
Bausch, l’omaggio
firmato Morganti
SUZZANI A PAGINA 3
A PAGINA 7
Piacenza Expo
EdilShow punta
su Energy Days
e Forestalia
DA PAGINA 11
AVVISO
AI LETTORI
Corriere Padano tornerà in distribuzione
giovedì 28 febbraio. Nel frattempo seguiteci sui nostri siti www.corrierepadano.it e www.vivipiacenza.it
Nicole Pelizzari, inviata di Mistero:
”Sono una scettica curiosa”
NELLO SPECIALE ALL’INTERNO
Placentia Marathon 2013:
sarà l’ultima con la 42 km
Pallavolo
Campionato
e coppa,
che altalena
DOSSENA A PAGINA 15
DOSSENA A PAGINA 15
Biancaneve
è un musical
A PAGINA 9
Corriere Padano
14 febbraio 2013
2
ATTUALITÀ
Scuole e iscrizioni 'last minute',
Questa settimana su
www.corrierepadano.it difficoltà extra per le segreterie
Intervista doppia Dosi-Paparo
Dopo la netta affermazione del centrosinistra al ballottaggio
per l'elezione del sindaco di Piacenza, Paolo Dosi e Andrea
Paparo si confrontano, tra il formale e l'informale, in
un'intervista doppia che va a toccare i temi caldi del momento
(Fondazione), quelli in discussione da tempo e in attesa di una
collocazione certa in agenda (Pertite) e quelli di natura politica,
dagli strascichi delle Primarie nel centrosinistra ai nuovi assetti
del centrodestra piacentino.
Videointervista: Mirta
Quagliaroli (M5S)
Video-intervista con il capogruppo
in Consiglio comunale a Piacenza
del Movimento 5 Stelle, che si è
appena sottoposto con successo al
primo esame semestrale degli
elettori. Una riflessione su Piacenza
e sul Movimento 5 stelle dopo le
epurazioni e la decisione di Grillo
di tornare in tv
Via Aguzzafame, discarica di scorta
Sono anni che gli abitanti di Borgotrebbia combattono una
battaglia che non riescono a vincere: quella contro chi ha
deciso di trasformare le aree
verdi nei dintorni delle
abitazioni in una grande
pattumiera dove
abbandonare rifiuti di ogni
genere: pneumatici,
bottigliette, batterie da
automobile. C’è persino un
televisore lasciato a bordo
della strada bianca che
porta all’ingresso del Parco
del Trebbia e, come ci
racconta Roberto Bottazzi,
uno degli abitanti della
zona, «fino a un paio di
giorni fa c’erano un divano e un tavolo... un tavolino di quelli
da salotto».
Cella, Scuola Edile: “Competenze decisive
nel mercato del lavoro”
L’attuale crisi del settore edile, con
le ricadute sull’Ente che si occupa
della formazione degli operatori del
comparto, sono oggetto dell’analisi
di Filippo Cella, presidente della
Scuola Edile di Piacenza. “Da parte
nostra - spiega Cella - vogliamo
contribuire alla ripresa del settore
edile, offrendo una formazione di
qualità, che consenta di elevare le
professionalità e competenze dei
nostri corsisiti, col fine ultimo di
fornire una formazione moderna ed
aggiornata atta a cogliere ogni
opportunità di collocazione o ricollocazione nel mondo”.
Crisi edilizia, i sindacati: “Per ripartire
serve una nuova idea del costruire”
Il saldo pesantemente negativo - in termini di imprese chiuse e
addetti senza lavoro - dell’edilizia piacentina si aggrava via via
che arrivano nuovi dati. L’analisi di Fillea-Cgil e Filca-Cisl
comprende numeri da far tremare i polsi, ma anche proposte
concrete per provare a frenare l’emoraggia.
Segreterie scolastiche oberate di lavoro e personale
a disposizione anche nelle ore pomeridiane per risolvere i dubbi delle famiglie e i disservizi della rete. Sono gli effetti prodotti dalla digitalizzazione delle iscrizioni scolastiche avviata lo scorso 21 gennaio ed ora – a
due settimane dal termine del 28 febbraio - c'è chi lancia un nuovo allarme, quello delle ‘iscrizioni last minute’ che potrebbero causare nuovi blocchi al sistema informatico dovuti alla contemporaneità degli accessi
concentrati nelle ultime settimane. Dopo il black out
di fine gennaio, con il sito del Ministero subito in tilt –
come anticipato da Corriere Padano del 17 gennaio
scorso – proseguono i disagi per i genitori che devono
iscrivere i propri figli alle classi prime delle scuole primaria e secondaria (di primo e secondo grado). All'appello mancano infatti molte famiglie che non hanno
ancora provveduto ad iscrivere i propri figli a scuola e
a preoccupare maggiormente è l'utenza straniera che
non sempre dispone della strumentazione informatica necessaria. Si aggiungono poi le tante famiglie - anche piacentine - che si trovano in difficoltà nella compilazione di modulistica specifica e per di più online e
che si rivolgono alle scuole per ricevere supporto. Da
una parte ci sono storie di mamme che lavorano e che
sono costrette a trascorrere nottate davanti al computer per iscrivere più di un figlio al primo anno scolastico, dall’altra il surplus di lavoro delle segreterie scolastiche che ricevono giornalmente decine di telefonate
a causa delle complesse procedure di iscrizione (dal
codice meccanografico alla registrazione al sito
www.iscrizioni.istruzione.it tramite mail e password)
. 'La dematerliazzazione più che alleggerire le scuole –
afferma Manuela Calza segretaria provinciale Flc-Cgil – sta causando serie difficoltà e grava principalmente sul personale scolastico, già pesantemente tartassato dai tagli e ridotto del 20% in questi ultimi anni’. Alla Scuola Alberoni la segreteria ha reso disponibili moduli cartacei per agevolare i genitori - specialmente stranieri – e proceduto – in tali casi - all’inoltro
delle domande online. Ma c'è di più: ‘la modulistica
non contempla alcune casistiche familiari (ad esempio genitori divorziati di cui uno non raggiungibile
perché all’estero) e ciò crea ulteriori disagi alle famiglie’, spiegano dalla segreteria dell’Istituto Romagnosi: 'Abbiamo dovuto contattare il numero verde messo
a disposizione dal Miur causa disguidi causati dall’utilizzo di browser internet differenti che non consentivano il completamento dell’iscrizione, causando ulteriore ansia tra i genitori, preoccupati di non aver iscritto i propri figli a scuola’. L’iscrizione al primo anno scolastico è un momento molto importante oltre che delicato: non si può prescindere dal contatto diretto tra famiglia e scuola e ciò che sta accadendo in questi giorni
ne è la dimostrazione.
Francesca Gazzola
14 febbraio 2013
Corriere Padano
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IN PRIMO PIANO
Scenari - Il Comune studia un bando rivolto a tutte le associazioni piacentine
Bastione Borghetto,
progetti cercansi
L’assessore Bisotti: “Demanio disponibile a una cessione gratuita dello spazio a
favore della città, purchè l’utilizzo sia inserito in un progetto unitario e coerente”
privati che ne facciano richiesta. Così è stato, ad esempio,
per il Partito Democratico che
da anni organizza qui le sue feste. Così sarà per Sorgente del
vino, che dal 27 al 29 aprile accoglierà all’ombra delle mura
oltre cento tra produttori e viticoltori biologici e biodinami-
ROBERTA SUZZANI
Bastione Borghetto, si volta
pagina. Di certo c’è che farà da
cornice all’edizione di Sorgente del vino 2013, manifestazione enologica che per il suo
quinto compleanno abbandona il castello di Agazzano e si
trasferisce nel cuore della città. Di altrettanto certo c’è che
il Demanio si è dichiarato disponibile alla possibilità di una cessione gratuita dello spazio a favore della città. Con il
successo portato a casa dall’assessore comunale Silvio Bisotti, si volta finalmente pagina
nella decennale vicenda di
quella che possiamo definire
una perla chiusa nella sua conchiglia.
Per il resto, su Bastione Borghetto, è ancora tutto da vedere, trattare, aggiustare e ogni
progetto o proposta di utilizzo
dell’immobile, ristrutturato
ormai dodici anni or sono e da
allora in cerca di una destinazione più o meno stabile, dovrà
passare al vaglio della Soprintendenza.
«La condizione posta dal Demanio per la concessione della
struttura – sottolinea l’assessore Bisotti, che frena i facili
entusiasmi e pensa a come attraversare il mare tra il dire e il
fare –è che l’utilizzo del Bastione sia inserito in un progetto unitario e coerente con finalità
sociali, culturali, di promozione enogastronimica locale e
comunque non esclusivamente legate al profitto economico».
Una valorizzazione coerente
con l’importanza storica dello
spazio che restituisca il Bastione ai piacentini e, al contempo,
dìa una spinta al turismo, localizzando anche in città e non solo fuori dalle Mura Farnesiane, manifestazioni e iniziative
culturali ed enogatronomiche
per cui la realtà piacentina
non solo sarebbe una quinta
scenica perfetta, ma anche una risorsa fondamentale.
«Stiamo studiando un bando
rivolto a tutte le associazioni
piacentine». Nei piani dell’assessore comunale c’è un progetto di squadra. Uno spazio
prio al di sotto del bastione. Un
crollo, dovuto a infiltrazioni
d’acqua, che con ogni probabilità sarebbe stato facilmente evitato con un controllo più attento della struttura.
Una, e forte, tra le tante voci
di denuncia fu quella dell’allora consigliere comunale An-
La manifestazione enologica
“Sorgente del Vino” (a fine aprile)
primo passo di un futuro diverso?
ampio come quello del Bastione, e così bisognoso di manutenzione, non è gestibile da una o due realtà. Serve una sinergia più articolata «che sia
in grado di declinare un progetto ambizioso, utile e autosufficiente».
Le porte di Bastione Borghetto potrebbero, quindi, aprirsi
alla città grazie a una proposta
che ricorda quella già avanzata nel 2006 dall’allora assessore al bilancio Francesco Cacciatore, il quale, ai tempi, aveva intavolato una trattativa
con il Demanio per l’utilizzo,
con pagamento di un affitto,
dell’immobile.
Attualmente, infatti, la struttura è concessa a titolo oneroso
su richiesta di associazioni o
Bisotti prudente: “Svolta? Forse,
ma sarà un percorso lungo”
(rb) La svolta di Bastione Borghetto potrebbe aprire le
porte all’utilizzo anche degli altri immobili demaniali
piacentini? Una domanda a cui, per il momento,
l’assessore comunale Silvio Bisotti non vuole dare una
risposta definitiva.
«Ci sono due tipi di immobili di proprietà demaniale che è
bene saper distinguere: da una parte ci sono gli immobili
di alto valore artistico e culturale tutelati dalla
Soprintendenza e per cui è prevista la concessione
gratuita in particolari occasioni. Fanno parte di questa
schiera Palazzo Farnese, Torrione Foresta e Bastione
Sant’Agostino, per esempio.
«Di altro tipo sono i dodici immobili per cui il Demanio ha
previsto una valorizzazione che, tra virgolette, “comporta
modifiche prima dell'immissione sul mercato”. Si tratta di
immobili che per essere utilizzati devono essere in
qualche modo trasformati, devono cambiare destinazione
d’uso per adattarsi a un percorso immobiliare adeguato»
chiarisce l’assessore.
Fanno parte di questo elenco le caserme Alfieri, Pietro
Cella, Cantore e Palazzo Madama. In quest'ultima
struttura, già sede dell’Ufficio Iva, dovrebbe trovare
spazio l’ufficio del Catasto, ancora oggi ospitato in via
Poggi.
Un percorso lungo, quindi, ma che con Bastione
Borghetto ha avuto inizio.
Addio ad Amedeo “Pino” Teruzzi,
storico edicolante piacentino
(c.a.) Piacentino doc e
innamorato del suo
lavoro: questo era
Amedeo “Pino”
Teruzzi, storico
edicolante scomparso
improvvisamente nei
giorni scorsi all’età di
settantadue anni.
Amedeo Teruzzi era
nato il 4 gennaio
1941 ad Agazzano;
aveva gestito il primo
punto vendita in
Piazzetta San
Francesco, per poi –
dopo una parentesi
nella distribuzione dei giornali –
aprire l’edicola in via Caduti sul
Lavoro. Legatissimo alla
sua città e appassionato
di calcio (tifoso della
Juventus e del
Piacenza), era sposato
con Marisa Betti; lascia i
figli Giorgia e Alfredo e
i nipotini Eleonora,
Ismaele ed Alberto. Con
lui se ne va un
piacentino testimone di
un’epoca, che aveva
fatto del proprio
lavoro, assieme alla
famiglia, una ragione di
vita. L’edicola era per
lui non soltanto un
lavoro, ma una vera e propria
“seconda casa”.
ci da tutt’Italia. «Quello che
vorremmo fare - conclude Bisotti - è andare oltre un utilizzo
estemporaneo, per far diventare il Bastione parte integrante della vita cittadina. Solo
“consegnando” questo spazio
alle associazioni potremo restituirlo ai piacentini».
Una "restituzione" attesa da
anni. Dal suo chiacchierato restauro a cura di Marco Dezzi
Bardeschi per cui lo Stato sborsò cinque miliardi di vecchie lire - le coperture azzurre degli
edifici, ora tendenti al verde,
lasciarono perplessi i puristi
del recupero conservativo - il
Bastione è stato un palcoscenico raramente sfruttato. Sede
fissa, come detto, delle feste
del Pd e sfondo di manifestazioni sportive e musicali, prima tra tutte Tendenze, per il
resto è rimasto uno spazio inutilizzato.
Negli ultimi anni molte voci
indignate si sono alzate a denuncia dello stato in cui versa
la struttura. Un semiabbandono che recentemente ha portato al cedimento di alcuni mattoni nel segmento di mura pro-
drea Paparo, oggi assessore
provinciale. A una manciata di
anni dal recupero dell’opera,
alzò i toni e minacciò manifestazioni di protesta per denunciare il malgoverno della cosa
pubblica. Parole cadute più o
meno nel vuoto, purtroppo. Il
Bastione è rimasto una cattedrale, se non proprio nel deserto, quanto meno in un zona desolata.
Tutto ciò a dispetto di chi questo spazio, a due passi dal centro cittadino, ricco di storia e
potenzialità, saprebbe bene
come utilizzarlo. La lista è lunga e annovera tante associazioni culturali e molti politici.
Dalla proposta di creare una
cittadella dell’economia sociale di Daniele Negri, in forza al
Partito democratico, per promuovere l’autoimprenditoria
giovanile e dell’artigianato
che comprenda esperienze di
co-working, fino al più recente
appello del consigliere regionale Andrea Pollastri, il quale,
come rappresentate del Pdl,
ha presentato un’interrogazione in Regione per chiedere un
impegno dell’Ente centrale in
seno all’Agenzia del Demanio
«affinché illustri i progetti per
il Bastione Borghetto e, soprattutto, stabilisca quando potrà
essere messo a disposizione
della città, delle Associazioni e
dei cittadini».
Una restituzione che potrebbe essere dietro l’angolo.
Nelle foto grandi, Bastione
Borghetto. Nelle altre, gli
assessori Bisotti e Paparo
Paparo
“Che diventi
una cittadella
del lavoro”
(r.s.) «Una cittadella del
lavoro che possa divenire
punto di riferimento e
orientamento per i cittadini
nel delicato momento di crisi
che stiamo vivendo».
Rispolverando la proposta
presentata la scorsa
primavera,
quando
correva per
la carica di
primo
cittadino,
l’assessore
provinciale
Andrea
Paparo è intervenuto così nel
recente dibattito sul
possibile utilizzo del Bastione
Borghetto. Non è la prima
volta che il rappresentante
del Pdl si interessa del futuro
dell’immobile di proprietà
demaniale. Già nel 2006, a
restauro ancora fresco,
Paparo aveva alzato la voce
per denunciare lo stato di
quel «bene pubblico di
immensa bellezza e valore
che sta letteralmente
marcendo» in cui
l’Amministrazione comunale
voleva aprire un centro
giovanile. Una denuncia che
aveva rinnovato l’anno
successivo prendendo carta e
penna e scrivendo
direttamente a Napolitano
poiché «non essendo riuscito,
nell’ambito dell’attività
istituzionale che svolgo quale
consigliere comunale di
Piacenza, a vedere realizzata
la legittima aspirazione di
tanti piacentini». Oggi
Paparo torna sulla questione
con un progetto basato sulla
sinergia tra pubblico e
privato che riunisca in un
solo luogo i servizi offerti dai
centri per l’impiego, gli enti
di formazione, le agenzie di
intermediazione e le
associazioni di categoria.
Corriere Padano
14 febbraio 2013
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ATTUALITÀ POLITICA
Il duello - Situazione finanziaria e nuova presidenza sotto i riflettori della città
Scontro Giglio-Marazzi,
la Fondazione in mezzo
Sulla pelle dell’istituto si sta consumando una durissima lotta
che dà più l’aria di essere una diatriba tra lobby di potere
svalenze per addirittura 100
milioni di euro. Pronta la replica del cda uscente: nessun
problema di liquidità per
l’ente, investimenti sotto controllo e annunciata volontà di
Marazzi di rivolgersi alla procura per porre fine al clima di
grande tensione che sta ac-
MARCELLO POLLASTRI
C'era un tempo, non molto
lontano, in cui i due muovevano i fili dell'economia piacentina e andavano d’amore e
d’accordo. L'uno, Sergio Giglio, occupava la presidenza
di Confindustria; l'altro, Giacomo Marazzi, quella della
Fondazione di Piacenza e Vigevano. Insieme a Giuseppe
Parenti, attuale numero uno
della Camera di commercio,
formavano un triumvirato
potente e influente. Imprenditori, amici, facoltosi, ognuno in grado di pigiare i bottoni
della nostra economia. Nelle
loro mani si concentrava - e
per certi versi si concentra ancora - un non indifferente potere decisionale. Il solo ex sindaco Roberto Reggi, prima di
“cadere in disgrazia”, sembrava potesse avere una qualche voce in capitolo su quanto
veniva stabilito nelle stanze
dei bottoni.
Un’epoca non molto lontana, si diceva. Perché negli ultimi mesi alcuni rapporti si sono incrinati e oggi quelle divergenze sono di tutta evi-
ve vedere non solo con l’ira di
Marazzi, ma anche con le velleità di quel Francesco Scaravaggi che gli contende la presidenza e che durante i giorni
della polemica è intervenuto
difendendo l’operato della
gestione Marazzi e sostenendo che “il patrimonio della
Non immuni da colpe sono anche
Comune e Provincia, che latitano
proprio mentre infuriano le liti
denza. Accade così che in aria
di rinnovo delle cariche dell'ente di via Sant'Eufemia, i
rapporti all'interno dell'onnipotente triumvirato cambiano: Parenti resta in sella
alla Camera di Commercio
ma si defila; e tra il presidente
uscente Marazzi e l'aspirante
successore Giglio scoppia la
lite di questi giorni. Il casus
belli è rappresentato dalla
controversa situazione finanziaria della Fondazione finita
al centro delle polemiche nei
giorni dello scandalo Monte
L’ultima battaglia che hanno intrapreso è quella per l’ex distributore
Agip di Barriera Genova, dove una
variante al Piano regolatore potrebbe consentire, anziché la costruzione di edifici residenziali in una zona
già ad alta densità abitativa, la realizzazione di un’area a servizio
dell’interesse pubblico, come potrebbe essere un parcheggio pubblico. Peccato che l’assessore Silvio
Bisotti abbia male interpretato la
mozione, pensando che fosse finalizzata a giungere a un esproprio.
Fatto sta che i grillini, dopo sette
mesi in Consiglio comunale, ci hanno fatto il callo con le difficoltà di
comprensione e relazione con le altre forze politiche presenti in Aula.
«All’inizio – spiega il capogruppo
del M5s in Consiglio Mirta Quagliaroli – ci hanno un po’ sottovalutati,
poi, dato che noi siamo sempre preparatissimi su tutto quello che si di-
dei Paschi di Siena per una serie di investimenti, tra cui
quello nel titolo Fresh. Investimenti fatti dalla giunta
Marazzi negli anni di mandato e che Giglio, proprio l’altro
giorno, in un intervento pubblico in cui annunciava pure
la sua candidatura alla presidenza dell’ente di via
Sant’Eufemia, ha giudicato
in buona sostanza “rischiosi,
poco prudenti e non coerenti
con la mission di una Fondazione bancaria come la nostra, tali da produrre minu-
compagnando il rinnovo delle cariche. Non ultima l’accusa rivolta a Giglio di aver sollevato una polemica “che non
va certo nell’interesse della
Fondazione”. Giorni in cui tra
i due ex amici volano gli stracci, anche se i ben informati
fanno risalire il tramonto
dell’amicizia a più di un anno
fa, quando Marazzi brigò non
poco per ottenere la proroga
di un anno per restare alla
guida della Fondazione scombinando in tal modo i piano
dell’ex numero uno di Confindustria. E oggi Giglio se la de-
Fondazione è rimasto invariato”.
Insomma, sulla pelle della
Fondazione si sta consumando quella che dà più l’aria di
essere una diatriba tra lobby
di potere. A chi giovi questa
situazione è davvero difficile
dirlo. Non certo all’ente stesso che, almeno nell’opinione
pubblica, ha visto negli ultimi
anni crollare la propria credibilità. Una Fondazione che, al
di là della bontà o meno degli
investimenti fatti, è apparsa
lontana da quel “territorio”
di cui oggi tutti si riempiono
Quagliaroli (M5S): “Giunta immobile,
noi unico seme del cambiamento”
scute in Aula – hanno iniziato a trattarci come i primi della classe». Fatto sta che Il Movimento 5 stelle è diventato una realtà a Palazzo Mercanti, dove per la prima volta, con le
elezioni Amministrative della primavera scorsa, i grillini piacentini
sono riusciti a entrare grazie al considerevole consenso che oggi gli
permette di esprimere ben tre consiglieri.
«L’impatto - come ci spiega Quagliaroli, che abbiamo incontrato dopo la conferma del mandato a cui si
sono sottoposti i consiglieri grillini
dopo i primi sei mesi di mandato – è
stato duro, non conoscevamo le procedure amministrative e per questo
abbiamo dovuto studiare molto»,
poi, però, finito il rodaggio, il Movimento ha mosso i suoi passi senza ti-
mori reverenziali, portando in aula
temi e favorendo la discussione.
«Anche se la maggior parte delle
mozioni che abbiamo presentato sono state bocciate, hanno comunque
fatto germogliare un seme, il seme
del cambiamento. Come nel caso –
precisa Quagliaroli – della commissione di controllo e garanzia, che
tutti hanno bocciato, anche se in seguito molti ci hanno fatto capire
che, forse, sarebbe stato un bene
prenderla in considerazione».
Nonostante l’impatto con la vita
amministrativa, con una «Giunta
quasi immobile» e con opposizioni
poco propositive e «troppo impegnate in campagna elettorale», i
consiglieri del Movimento 5 stelle
la bocca. Un peccato se si pensa che, in un momento economicamente difficile come
questo con gli enti locali che
boccheggiano e con le Province che oggi ci sono domani
chissà, la risorse di una Fondazione potrebbero davvero
essere preziose per lo sviluppo e il rilancio del nostro territorio.
Non immune da colpe appaiono certamente anche Comune e Provincia. Troppo
spesso hanno lasciato fare
senza la minima ingerenza; e
oggi, mentre le liti per la presidenza la fanno da padrone,
latitano maledettamente in
quel ruolo di mediatori che
dovrebbero svolgere. Segnali, anche questi, che le logiche
politiche sono sempre più basate sull’ “io e adesso” che
non sulla collettività. Il silenzio complice delle istituzioni
principali della città non aiuta. Urge uno scatto d’orgoglio.
Nelle foto sopra, Giglio
(a sinistra) e Marazzi
(a destra). Al centro, targa
all’entrata della Fondazione
restano convinti che «sia possibile
cambiare le istituzioni e il sistema
da dentro: basta rimanere integri e
non scendere mai a compromessi».
Come dimostra la storia politica recente del nostro Paese, di movimenti partiti dal basso che, nonostante i
buoni intenti, hanno finito per farsi
“intaccare” dal potere se ne sono
già visti. Il Movimento 5 stelle ha però già dimostrato di non tollerare al
proprio interno chi non rispetta le
regole, come nei casi di Favia e Salsi, colpevoli di non aver rispettato i
dettami per alcuni (compresa Quagliaroli), martiri per altri. Forse una
prima risposta sulla vera natura del
M5s la avremo proprio nei prossimi
mesi, quando i grillini saranno ufficialmente entrati nelle aule romane
che contano.
Nella foto Mirta Quagliaroli,
capogruppo del Movimento 5 Stelle
Finmeccanica, arrestato
l’AD piacentino Orsi
(mp) Non si può certo dire che sia un magic moment per i
più quotati manager piacentini. Dopo Gotti Tedeschi e le
vicende legate allo Ior qualche tempo fa, un altro big
finisce nei guai: si tratta di Giuseppe Orsi, amministratore
delegato e presidente del colosso della difesa
Finmeccanica, arrestato
l’altro giorno con l’accusa di
corruzione internazionale.
La vicenda riguarderebbe
tangenti che sarebbero
state pagate per chiudere la
vendita di 12 elicotteri al
governo indiano.
Un’inchiesta a lungo
condotta dai pubblici
ministeri di Napoli Piscitelli
e Woodcock e poi trasmessa
a Busto Arsizio. “Non ho
intenzione di dimettermi, non ne ho motivo” aveva detto
qualche settimana fa il piacentino ai cronisti che gli
chiedevano se fosse intenzionato a mollare in seguito alle
inchieste. Nato a Piacenza nel 1945 e laureato in
ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano, Orsi è
legato a Comunione e Liberazione
14 febbraio 2013
Corriere Padano
5
ATTUALITÀ
Movida - Il Tuxedo trasloca e si reinventa, 29Cento Factory lancia un progetto di co-working e l’ex Rockaway si trasforma
Piacenza spenta? Eppur si muove!
Locali, finalmente segnali di risveglio: diverse e stimolanti le novità in arrivo
PIETRO CORVI
Piacenza sonnecchia eppur si
muove. In tema di movida, il
2013 si preannuncia interessante. C'è fermento. Vi raccontiamo alcune novità che faranno venire l'acquolina in bocca
agli amanti di musica, socialità
e delle piccole grandi eccellenze del territorio. Vi anticipiamo quel che per ora ci è dato sapere a proposito di quattro luoghi di aggregazione, nuovi o nascenti, che aprono scenari
ghiotti ai piacentini di tutte le
età.
Nell'articolo a parte parliamo
del Nessie, il risto-pub dalla caratterizzazione "vintage-rock"
della Besurica. Qui anticipiamo invece qualcosa del Tuxedo
"che verrà", della trasformazione in corso all'ex Rockaway
di San Bonico e di un nuovissimo, inedito ritrovo che sta
prendendo vita in pieno centro
città grazie all'intraprendenza
di 29Cento Factory.
Cominciamo dall'impresa in
musica a fare da traino o da collante per completare un cocktail frizzante. Un progetto di
"co-working" aggregante e collettivo aperto ai contributi di
chi voglia sperimentare attitudini artistico-culturali e artigianal-imprenditoriali. Il lato
enogastronomico sarà garantito da cibi e birre rigorosamente
"hand-made" e a kilometro zero. Il presidente dell'associa-
Dal centro storico alle frazioni, filo
rosso di voglia di fare lungo la città
cui si è lanciata l'associazione
che gestisce le sala prove comunali in Cavallerizza, organizza il festival Tendenze e le
stagioni musicali di Spazio4.
Un progetto giovanile autofinanziato intrigante e innovativo. In un ex ristorante alle spalle del Gotico sta nascendo un
luogo ibrido, a mezza via tra negozio, pub e spazio creativo. È
frutto di un percorso nato dall'incontro tra la radicata associazione musical-culturale e diverse realtà artigianali locali:
come incubatori, lo Spazio4,
che ha catalizzato idee ed energie, e le edizioni del tanto
chiacchierato mercatino delle
produzioni artigianali e indipendenti "A/Mano", ideato e
organizzato proprio da 29Cento.
La parla chiave di questo "locale" sarà commistione, con la
zione Nicola Curtarelli parla di
«un negozio aperto anche alla
sera, un bar dove sarà possibile
comperare oggetti di design,
vestiti e accessori esclusivamente fatti a mano. Prodotti locali in primis, ma l'idea è di allargarsi all'artigianato italiano
e del mondo. Saranno organizzate presentazioni di prodotti e
marchi, eventi culturali di varia natura e musicali, che non
dovranno però prendere il sopravvento e sulla cui entità
pende l'incognita "disturbo".
29100 e "A/Mano" ricreano insomma il loro habitat naturale,
in pieno centro storico, per dare una vetrina a chi ne ha bisogno». La folta squadra è al lavoro per riconvertire e arredare
gli ambienti. Con la primavera
verranno svelati dettagli, novità, contenuti, procedure per
entrare a far parte del progetto
e la data di apertura, sicuramente prima dell'estate.
C'è anche chi dal centro se ne
è andato. Lo storico Tuxedo
Pub (nella foto sopra a destra) lo
scorso 5 gennaio ha lasciato la
leggendaria postazione di via
Trebbiola per trasferirsi in via
Colombo 101 sotto la rinnovata
insegna "Tuxedo Beer House".
Riaprirà nella prima metà di
marzo. «Sul versante live e delle attività non ho ancora piani
definiti - spiega il gestore Carlo
Dodi - per ora sono impegnato a
sistemare i locali. Ho rimosso
tutti gli arredi storici fino all'ultimo chiodo: voglio tenere
viva l'anima del Tuxedo. I due
oggetti a cui tengo di più? La
mappa musicale della Gran
Bretagna con tutti i gruppi storici degli anni 70/80 e il manifesto di Arancia Meccanica». Il
nuovo Tuxedo sarà più grande,
«ma non troppo, per preservare il contatto ravvicinato con la
clientela, e le spine si moltiplicheranno, con molte birre speciali e di importazione. E non
sarà più un circolo Arci».
Tutti ricordano l'epoca d'oro
dei concerti e delle jam-session
al Tuxedo, ma negli ultimi anni
questo aspetto è andato scemando per le solite questioni di
decibel. «La musica live mi
manca - sottolinea Dodi - qui sarò più libero. Non mi piacciono
i calendari troppo strutturati,
ma darò regolarmente spazio a
concerti: musica originale e
piacentina in primis, per offrire spazio al valido tessuto loca-
le».
Un'ondata di musica si sta per
abbattere anche su San Bonico,
con cui concludiamo la nostra
rassegna. Nell'ex Rockaway, la
sala polivalente adiacente allo
studio di registrazione Mofo
(nella foto sopra a sinistra), Carlo Cantore e Leonardo Bongiorni stanno portando a termine la
conversione del bell'ambien-
te, ormai pronto a diventare un
locale. «Il desiderio è di affiliarci all’Arci - spiega Cantore stiamo ultimando gli interventi strutturali necessari. Offriamo un palco attrezzato da vero
live club e un'insonorizzazione
curata per ascolti di qualità; il
bar completerà l’offerta. Siamo già partiti sperimentando il
ballo con la band dal vivo Bep-
pe & Dani nella versione "boogie band" e la partecipazione
di tante scuole di ballo piacentine che si appoggiano a noi. Il
prossimo appuntamento col
boogie sarà il 22 marzo».
Entro la primavera, se tutto
andrà bene, Sound Bonico inizierà ad aprire regolarmente.
Nelle intenzioni, il giovedì sera
ospiterà concerti rock, metal e
dintorni; il venerdì potrebbe
rinsaldarsi il concetto di sala
da ballo; il sabato sarà destinato a concerti-aperitivo. Le idee
sono tante: «abbiamo un maxischermo, potremo ospitare
proiezioni, cineforum, presentazioni e teatro, mentre di domenica il locale potrebbe trasformarsi in una balera con le
orchestre di liscio. Da lunedì al
mercoledì invece Sound Bonico continuerà ad essere una sala prove. È tutto in divenire.
Questi primi mesi saranno un
rodaggio, per ripartire a settembre con una stagione su misura dell'ambiente e dei desideri dei piacentini».
Nessie, il risto-pub dal cuore live
con memorabilia delle rockstar
C'è una batteria Ludwig gialla in plexiglass con
le firme di Ian Paice, batterista dei Deep Purple,
e una Pearl Signature con i loghi degli Iron Maiden e le pelli autografate dal batterista Nicko McBrain. Una camicia del '71 appartenuta a Rod
Steward, una maglietta di
John Entwistle, che fu bassista
dei The Who, un paio di scarpe
e di occhiali di Elton John. Manifesti originali di Woodstock,
una chitarra autografata da
Joe Bonamassa ed Lp autografati da gente come Aerosmith
e Creedence Clearwater Revival. Questo ben di dio arriva
dalla sterminata raccolta di
strumenti, amplificatori, feticci e memorabilia
del collezionista piacentino Mariano Freschi.
Lui si è occupato di arredare il Nessie, il risto-pub di Strada Montecucco (Besurica) nato a
inizio novembre sulle ceneri della pizzeria Il
Parco per opera della società Centro Facsal, come prolungamento invernale delle attività gestite nel sottomura vicino al Liceo Respighi.
Il Nessie non offre solo un buon reparto culinario e birraio, ma anche musica live e dj-set. E con
un arredamento così rockettaro non poteva essere diversamente. A reclutare band e dj ci pensano Freschi e il giovane musicista Stefano Pugni. Dopo un periodo di rodaggio al martedì, live e
dj-set si sono spostati al venerdì. Ci hanno già suonato
Moris Pradella dei Quintorigo o, per rimanere nel piacentino, il dj Gianni Fuso, i
Born in the Sixty e i Rusty
Miles. I prossimi appuntamenti utili sono venerdì 15 e
22 febbraio con il Dj Max
(hard-rock e revival rock) e venerdì 1 marzo con
il blues dei Pera Williams, da Reggio Emilia.
Probabilmente il Nessie non diventerà un vero e
proprio live-club e la musica continuerà a far da
complemento. Noi, che amiamo il pentagramma
suonato dal vivo, ci auguriamo che trovi sempre
più spazio e considerazione nei mesi a venire e
nella prossima stagione. (p.c.)
Concerti e musei per il bicentenario di Verdi
Fiorenzuola si prepara a celebrare il Maestro
A duecento anni dalla nascita
del genio di Giuseppe Verdi, tra
i compositori più celebrati in
tutto il mondo, anche Fiorenzuola rende omaggio al musicista nato a Roncole di Busseto (il
10 ottobre 1813) da Carlo Verdi
e Luigia Uttini, entrambi di radicate origini piacentine.
Una piacentinità, quella del
Maestro Verdi, fortemente rivendicata in occasione di queste celebrazioni che vedono anche la cittadina sull’Arda coprotagonista con un calendario di iniziative che partiranno a breve, come ci ha riferito l’assessore alla cultura del Comune di
Fiorenzuola, Augusto Bottioni.
Il 23 febbraio, infatti, alle 21 al
Teatro Verdi si terrà il concerto
“Un brindisi con Verdi” del
Parma Brass Quintet, ma un primo ‘assaggio’ musicale si avrà
alle 18 al Ridotto del Teatro con
il concerto per flauto e pianoforte dal titolo “Le arie più famose del maestro”.
Ed è in programma l’inaugurazione del museo del Teatro Ver-
di, come ha spiegato Bottioni:
“Il 24 marzo dovrebbe essere inaugurato il museo del Teatro
Verdi, nel quale vi sarà una sezione dedicata ai passaggi fiorenzuolani di Verdi”. Tra le iniziative verdiane si colloca anche la promozione di “un parco
lirico letterario”: “è stato riproposto il progetto (che coinvolge
altri Comuni e la provincia di
Piacenza) del parco lirico letterario avente come tema le attività verdiane e quelle collegate
–prosegue l’assessore –È anche
un progetto di marketing territoriale”.
Sono previsti, entro la fine
dell’anno, altri due concerti omaggio a Verdi delle Corali Città di Fiorenzuola e Vallongina,
mentre lirica e prosa si fonderanno nello spettacolo che stanno organizzando Walter Portesi
e le compagnie teatrali locali.
In ricordo dei viaggi del Maestro è già stata posta una lapide
alla stazione di Fiorenzuola, dove si prevedono altri interventi.
E il 31 maggio il capoluogo val-
dardese sarà anche tappa di un
concorso nazionale per cantanti lirici. La competizione canora
dovrebbe andare in scena sul
palco del Teatro intitolato al
Maestro, già affollato in questi
mesi da artisti di fama internazionale, come il duo Igudesmann & Joo e Lella Costa, cui
seguiranno, da qui a maggio, gli
altri protagonisti della stagione
di musica e di prosa del teatro
incastonato in via Liberazione.
“Il nostro teatro, a direzione e
gestione municipalizzata, è uno
dei pochi che ancora oggi, di
fronte a una programmazione
d’eccellenza, riesce a chiudere
in pareggio e a non gravare in
modo sensibile sul bilancio comunale – osserva l’assessore alla cultura - Questo grazie a numerosi sponsor che da anni appoggiano la stagione, ma grazie
anche a un affezionato pubblico. Il numero degli abbonati si è
consolidato e le presenze per serata, pur subendo un lievissimo
calo dovuto alla crisi economica, sono sostanzialmente alli-
neabili a quelle degli scorsi anni. La tendenza è comunque al
miglioramento”.
“La Direzione del teatro, gli uffici, i collaboratori e i volontari
sono riusciti a confezionare una
stagione adeguata, nonostante
le ristrettezze economiche - le
parole di Bottioni - L’impossibilità, intervenuta per legge, di
continuare a gestire alcune funzioni strumentali del teatro attraverso la società Fiorenzuola
Patrimonio è una tegola che nel
prossimo futuro potrebbe limitare la possibilità di concedere
l’uso gratuito del teatro alle associazioni locali”. Associazioni
che dovranno probabilmente
assumersi gli oneri della sicurezza, dell’antincendio, del primo soccorso e dei consumi. “Il
risultato potrebbe essere quello di portare le associazioni a utilizzare i numerosi spazi disponibili in modo più razionale, riservando il teatro a rappresentazioni di qualità”, spiega Bottioni, che assicura: “L’Amministrazione resterà accanto alle
associazioni, proponendo collaborazioni, agevolazioni, sinergie e convenzioni, fornendo le
sedi per le loro attività a condi-
zioni vantaggiose”. Spazi, contenitori “culturali”, di cui parleremo nel prossimo numero.
Manuela Iannotta
Corriere Padano
6
CITTÀ UTILE
14 febbraio 2013
Farmacie
FARMACIE DI SERVIZIO A PIACENZA
DAL 15.2.2013 AL 22.2.2013
TURNO DIURNO: dalle 8,30 alle 22
BESURICA – Via Malaspina, 2/A
DR. LANERI – C.so V. Emanuele, 64/66
TURNO NOTTURNO: dalle 22 alle 8,30
15.02 DR. SPOTTI – Via Guercino, 50 (ang. Via Boselli)
16.02 DR. CROCI – P.zza Cavalli, 29
17.02 PIACENZA – Via P. Cella, 56
18.02 DR. CABERTI – Via Martiri della Resistenza
(ang. Via Trivioli, 4)
19.02 COMUNALE VIA MANFREDI – Via Manfredi,
72/B
20.02 DR. DAVIDE ZACCONI – Via Legnano, 5
21.02 DR. RAIMONDI – Via E. Pavese, 86
22.02 SAN FRANCESCO – Via Sopramuro, 7
E' possibile accedere alle farmacie, in servizio di
turno, ricomprese nella ZTL, comunicando al
farmacista il numero di targa del proprio mezzo.
IL NUMERO TELEFONICO 330033 DA' INDICAZIONE
DELLE FARMACIE DI TURNO A PIACENZA E
PROVINCIA
Mercati settimanali
Lunedì: Bettola, Borgonovo Val Tidone, Caorso, San Nicolò,
Castell’Arquato, Castelvetro
Martedì: Ferriere, Nibbiano, Piacenza Farnesiana,
Pontedellolio, Pontenure, Travo, Vernasca
Mercoledì: Carpaneto, Marsaglia, Piacenza, Pianello,
Vigolzone
Giovedì: Agazzano, Castelsangiovanni, Fiorenzuola,
Gossolengo, Gropparello, Perino, Piacenza Farnesiana,
Podenzano, Villanova
Venerdì: Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, San
Giorgio, Rivergaro, Roveleto
Sabato: Bobbio, Fiorenzuola, Piacenza, PC Besurica
Domenica: Agazzano, Alseno, Borgonovo, Caminata,
Carpaneto, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Gragnano,
Gropparello, Monticelli, Morfasso, Nibbiano, Pianello,
Pontedellolio
Bando
per l’assunzione
di assistenti familiari
Le serate dei genitori:
conversazioni
tematiche
Il Comune di Piacenza, Direzione Operativa Servizi alla
Persona e al Cittadinointende
sostenere l'inserimento lavorativo di assistenti familiari e
offrire un sostegno economico
alle famiglie che impiegano
assistenti familiari privati per
la cura di personenon autosufficienti.
Le domande, redatte su apposito modulo, potranno essere presentate dal 15 febbraioal 30marzo 2013.
I requisiti richiesti sono:
- residenza nel Comune di
Piacenza;
- nucleo familiare con presenza di invalido civile al 100%
e/o in possesso di certificazione di handicap grave
(L.104/92) e/o valutato non autosufficiente dall'Unita di Valutazione Multidisciplinare e
che non percepisce l'assegno
di cura;
- assunzione o intenzione di
assumere, con un contratto di
almeno 20 ore settimanali, assistenti familiari in possesso
di attestato di frequenza ad un
percorso formativo per assistenti familiari o con un'esperienza documentabile almeno
trimestrale come assistente
familiare;
- ISEE dell'assistito (estrapolato dal nucleo familiare convivente) uguale o inferiore a
euro 22.500,00.
Per informazioni, ritiro modulistica e supporto nella compilazione rivolgersi all'Informasociale, Tel e fax 0523
492731 - Tel 0523 459090
A febbraio proseguono gli incontri gratuiti e aperti a genitori, educatori, insegnanti per
confrontarsi, con l’aiuto di esperti, su tematiche relative
all’educazione dei figli.
Il 15 febbraio l’alimentarista
Laura Garnerone affronterà il
tema: L’educazione alimentare a casa, fornendo indicazioni
e consigli per rendere il momento del pasto utile e sano
per i nostri bambini, mentre
venerdì 22 febbraio sarà l’occasione per conoscere un
gruppo di acquisto solidale e
avere informazioni su un nuovo modo di fare la spesa insieme a Samuele Bertoncini, presidente di Des Tacum.
Tutti gli incontri si terranno
al Centro per le Famiglie a
partire dalle ore 20.45. Per facilitare la presenza dei genitori, è previsto un servizio di babysitter, con un contributo di 2
euro a serata per bambino (età
compresa tra 3 e 8 anni).
Prevenzione degli
incidenti domestici
dei bambini
In collaborazione con gli operatori del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Piacenza e il Centro per le Famiglie, sabato 16 febbraio dalle
ore 09.30 alle ore 11.30 si terrà
uno degli incontri dedicati alla prevenzione degli incidenti
dei bambini in ambiente domestico. Gli incontri si tengono l’ultimo sabato del mese.
Avis, i prelievi
Sabato 16 febbraio: Podenzano, Alseno
Domenica 17 febbraio: Castelsangiovanni, Farini,
Podenzano, Castell’Arquato, Fiorenzuola
Sabato 23 febbraio: Monticelli
Domenica 24 febbraio: Piacenza, Vernasca
14 febbraio 2013
POLITEAMA
BULLONE
Corriere Padano
Domenica 17 arriva Biancaneve, ma in versione musical: i Sette Nani cambiano nome7
Anche la serata “vibrante” con Daphne Sangalli in un programma infarcito di musica
Gli appuntamenti
della settimana
sul sito
www.vivipiacenza.it
Concorso “Bettinardi”:
è tempo di semifinali
Morganti, viaggio danzato
nell’universo della Bausch
PIETRO CORVI
Un eccezionale incontro col mondo poetico, la tecnica, la creatività e tutto l'universo artistico diPina Bausch, tra le più
note e importanti danzatrici e coreografe
mondiali, scomparsa ormai da 4 anni dopo
aver diretto dal1973ilTanztheater Wuppertal Pina Bausch, con sede aWuppertal,
inGermania: il luogo di incubazione più
famoso e fecondo del teatro-danza.
Una particolarissima "conferenza danzata". Così si può inquadrare "Moving with Pina", lo spettacolo di Cristiana Morganti, danzatrice solista del Tanztheater
Wuppertal da ben 18 anni, che approderà
martedì 19 alle ore 21 al Teatro Filodrammatici come terzo appuntamento del cartellone di TeatroDanza della stagione
"Tre per te" di Teatro Gioco Vita. Al ter-
mine della rappresentazione si svolgerà
la consueta chiacchierata di approfondimento pubblico con la Morganti; come ospite, Paola Plessi, insegnante di scuola
primaria e docente all'Università Cattolica di Piacenza; nel ruolo
del moderatore, il consulente artistico per la
Danza di Gioco Vita, Roberto De Lellis.
Cristiana Morgantiproporrà un viaggio nell’universo di Pina Bausch
(nella foto a destra) vistodalla prospettiva del
danzatore; uno spettacolo andato in scena per la
prima volta tre anni fa
nella preziosa e storica
cornice del Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, di cui Pi-
na Bausch è stata direttore onorario dal
2006 (e dove la Morganti insegna, oltre
che al Conservatoire Nationale Superieure di Parigi). Com’è costruito un assolo?
Qual è la relazione dell’emozione con il
movimento? Quand’è che il
gesto diventa danza? Qual è la
relazione tra il danzatore e la
scenografia? E soprattutto,
come si crea il misterioso e
magico legame tra l’artista e il
pubblico? Eseguendo dal vivo alcuni estratti del repertorio del Tanztheater, Cristiana
Morganti racconta il suo percorso artistico e umano con la
grande coreografa tedesca e
ci fa scoprire quanta dedizione, fantasia e cura del dettaglio sono racchiusi nel linguaggio di movimento creato dalla Bausch.
Le ultime semifinali del concorso nazionale "Chicco Bettinardi" collegato al prossimo Piacenza Jazz Fest, il Piero Bassini
Trio e la Uncle Oswald Band sono al centro dei prossimi due
weekend al Milestone di via Emilia Parmense. A sfidarsi venerdì 15 per la sezione "B" del Bettinardi, quella dedicata ai gruppi, saranno il quintetto Five Coast da Rovigo e il salernitano
Dynamic Trio. Sabato 16 toccherà invece agli ultimi solisti: il
pianista bolognese Claudio Vignali, il sassofonista Lorenzo Simoni dal Monferrato e il pianista lecchese Antonio Vivenzio.
La normale programmazione concertistica ripartirà dunque
sabato 22 con il ritorno del grande pianista codognese Piero
Bassini (nella foto), che sarà accompagnato alla batteria da Luca Mezzadri e al contrabbasso da un musicista ancora in fase di
definizione. Sabato 23, infine, con un repertorio che va da Gary
Moore a Frank Zappa, per un viaggio sulla linea di confine tra
rock e blues, ecco la piacentina Uncle Oswald Band, ovvero
Marco Croce alla voce, Beppe Lombardo alle chitarre, Luigi
Boz-Sgargi al basso e Alex Verzella alla batteria.
Concertistica, al Municipale
il grande Mischa Maisky
Tra i grandi solisti protagonisti della stagione concertistica di Piacenza c'è il violoncellista Mischa Maisky (nella foto) che sabato 23 alle 20.30 al Teatro Municipale presenterà la sua interpretazione del Concerto n. 1 di Šostakovi, e
l’aria di Lenskij dall’Evgenij Onegin di ajkovskij nella sua
trascrizione per violoncello e
orchestra. Artista dalle eccezionali qualità, Maisky è l’unico violoncellista al mondo ad
aver studiato sia con Mstislav
Rostropovich sia con il leggendario Gregor Piatigorsky.
Con lui, sul podio del Municipale salirà Asher Fisch (direttore musicale della New Israeli Opera) che nella seconda
parte della serata guiderà la
Filarmonica Toscanini nella
Settima Sinfonia di Beethoven.
Corriere Padano
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14 febbraio 2013
VIVIPIACENZA
Spazio4, cineforum
a zonzo tra i decenni
Cineclub Argento, il 20 e il 27
il meglio della settimana
“Una duminca da ricurdà”,
teatro in dialetto al President
Tre film allo Spazio4, il giovedì alle 21.15,
per il consueto cineforum. Il 14, ecco "La
morte scorre sul fiume" di Charles
Laughton, grande fiaba di atmosfera
orrorifica (USA, '55). Il 21: "After Life"
(Giap, '98) (nella foto) di Hirokazu
Koreeda. Giovedì 28, infine, ecco "Killer
inside me" di Michael Winterbottom,
thriller Usa del 2010.
Entra in una nuova fase la rassegna
Cineclub Argento del Politeama, serie di
proiezioni pomeridiane dedicate in
particolare ai pensionati. Ultimato il
calendario di titoli meno "freschi",
mercoledì 20 e 27 febbraio alle 15 saranno
proiettati i titoli migliori della settimana
che si potranno vedere al costo ridotto di
3 euro. Info allo 0523.328672.
Sabato 23 alle ore 21, al Teatro President,
va in scena la compagnia L'Allegra
Combriccola di Borgonovo, impegnata in
"Una duminca da ricurdà". Si tratta di un
nuovo appuntamento della rassegna di
teatro dialettale promossa e organizzata
dalla Familia Piasinteina. Prevendite al Bar
Anspi di via Manfredi (0523-458215) o alla
email [email protected].
WEEKEND
Fillmore, Pornoriviste
star di tre notti infuocate
PIETRO CORVI
Fiorenzuola, al Verdi
un classico di De Filippo
Con una scenografia essenziale,Teatro Minimoaffronterà, venerdì 15 alle 21.30 al Teatro Verdi di Fiorenzuola nell'ambito
della stagione di prosa, un classico: “L’arte della commedia”
diEduardo De Filippo, un prologo e due atti che sono una “profonda e accorata riflessione sul mestiere di attore, resa con il tono ironico e complice tipico delle cantate eduardiane”, come
scriveil regista Michele Sinisi nella presentazione, impegnato
anche in scena nel ruolo di Oreste Campese (lo stesso Sinisi), capocomico di una compagnia famigliare che ha perso il capannone in un incendio dal quale è riuscito a salvare solo le casse dei
trucchi e dei costumi. Egli desidera incontrare il nuovo prefetto
De Caro (Vittorio Continelli), da poco arrivato, per invitarlo allo
spettacolo che la compagnia terrà nel teatro comunale. Da qui
prende le mosse l'intreccio della pièce, una commedia di denuncia contro chi impedisce di mostrare i contenuti di verità sociale
che gli artisti vorrebbero esprimere e contro chi si rifiuta di riconoscere il loro ruolo produttivo per la società. Completano il cast
Michele Altamura, Nicola Conversano, Simonetta Damato, Nicola Di Chio, Patrizia Labianca, Riccardo Lanzarone e Gabriele
Paolocà.
Arci Vik, programma intenso:
spunta anche il Wine contest
All'Arci Vik di via Campagna, venerdì 15 grasse risate con un
nuovo film doppiato dalla "premiata ditta" piacentina Comitato Violentatori Cinematografici. L'appuntamento alle 21 sarà
stavolta con "Willy Ganja e
la fabbrica del cioccolato".
Giovedì 21, alle 21.30, si recupererà la serata "Ribelli
come il sole e arnesi da forca" (in foto): 79 pagine illustrate dal vivo dal vignettista de Il Fatto Quotidiano
Gianluca Foglia "Fogliazza" che raccontano di un ragazzino parmigiano che nel
1922 finirà a un palmo dai
300 Arditi del Popolo che
affrontarono sulle barricate 10.000 fascisti, vincendo.
Lunedì 25, dalle 15, imperdibile maratona elettorale.
Mercoledì 27, dalle 20, "Wine contest" con degustazione di vini d'Italia (prenotazioni su [email protected]). Per il cineforum della domenica (ore 21), due documentari: "Mare chiuso" di Andrea Segre il 17 e "The redemption of General Butt-Naked" di Eric Strauss il 24.
“Un film da raccontare”,
il cinema in Passerini Landi
Scorpacciata cinematografica in Biblioteca Passerini Landi
con gli incontri "Un film da raccontare" (in Sala Augusto Balsamo alle 16) per parlare dei propri film preferiti proiettandone qualche spezzone.
Martedì 19 Gianluca Sgambuzzi presenterà "Sotto gli ulivi"
di Abbas Kiarostami. Mercoledì 20 Anna Bolzoni affronterà
"Ragazze vincenti" di Penny Marshall. Martedì 26 Piero Verani affronterà "I protagonisti" di Robert Altman. Giovedì 28
ecco "Uomini sulla luna" di Irvin Pichel raccontato da Cesare
Favari.
Chitarre infuocate al Fillmore. Il club di Cortemaggiore mette
sul piatto tre serate in cui, si tratti di cover o musica originale, a
farla da padrone saranno il rock e il punk-rock, l'hard-rock e
l'heavy-metal. Rockettari di tutte le età, a rapporto: i nomi in gioco non vi lasceranno indifferenti.
Si parte venerdì 15 con un gruppo che ha scritto pagine leggendarie nella storia del punk-rock italiano: i Pornoriviste (nella foto
a destra). Da Varese, in pista dal 1992, due demo e sette album all'attivo. Un punto di riferimento imprescindibile per i ventenni
di oggi e di ieri. Tanti i loro pezzi da annale: da "Chi non combatte
cade" a "Qualcuno mi ha venduto", da "Come piace a me" a
"L'uomo del lunedì" fino a "Pilota". "Le funebri pompe" è il titolo dell'ultimo disco, 2012, da cui prende il nome anche il tour
che li porta ora sul palco del Fillmore. Saranno anticipati sul palco dai lodigiani Bad Frog, dai parmigiani Caporchiola e i cremonesi Death Valley Superheroes.
Sabato 16 a guadagnare la scena sarà una delle cover band più
quotate, divertenti, originali e sgambettanti in circolazione: gli
Antani Project, otto elementi, adrenalina pura
tutta d'un fiato. Dal rock allo ska, dal
funk al revival
’80 e ’90 con un
gusto nel creare arrangiamenti alternativi che lascia
di stucco. Per
una
nuova
hard-rock &
metal night bisognerà invece attendere sabato 23. Sul palco saliranno i nostrani Hammersmith, gli Ancillotti e i Prided in apertura. Occhi puntati anche sul dj-set della procace Angel Devil
Rock, accompagnata dal "sensual show" delle sue bellissime
scudiere LadyDiabolika Dolls (nella foto sopra).
DANZA
Bullone, pieno di eventi
con una serata “vibrante”
Il pub Bullone fa il pieno di eventi e ce n'è un po' per tutti i
gusti. A cominciare dal karaoke, ogni giovedì alle 21.30, animato da Sarah Dibi, passando per la serata dedicata ai temi
della sessualità di venerdì 15, "Il bullone vibrante", con la
piacentina Daphne Sangalli, esperta
di benessere sessuale femminile e
della coppia. Venendo ai suoni duri,
sabato 16 dalle 22.30 largo al
punk-rock degli storici Lobello, da
Stradella, e dei Durango 95, ma anche
al punk-hardcore dei piacentini Protection Zero. Venerdì 22 ecco invece
un concerto collettivo, ovvero la serata tributo a Tony Sly, il cantante e leader dei No Use for a Name (tra le band
hardcore melodico americane più famose al mondo) scomparso l'anno
scorso. Parteciperanno diversi gruppi e cantanti un po' da tutto il Nord Italia riproponendo in elettrico e in acustico i brani più famosi della band.
CINEMA
Rassegna d’autore al Jolly,
tocca a Redford e Tornatore
Tre coreografie di Bigonzetti
per “Serata Stravinskji”
"Serata Stravinskji" con Aterballetto, domenica 17 alle 16 al
Teatro Municipale, nell'ambito della stagione di Balletto. Lo
spettacolo debuttato con grande successo al Piccolo di Milano
comprende tre coreografie di Mauro Bigonzetti:Les Noces,Le
Sacree Intermezzo. Il primoè un balletto astratto, con la sua gestualità rigida e precisa, quasi statuaria che richiama ad un tipo
di bellezza estetizzante e algida; scene di Fabrizio Montecchi.Intermezzosulla partitura di Suite Italienne è per quattro coppie di
danzatori considerate come entità solistiche che respirano autonomamente tra continui scambi di grande armonia.La sagra della primavera è energia pura: Bigonzetti nel concepirla ha tenuto
presente le parole dell’autore: “Avevo solo il mio orecchio per
aiutarmi. Ascoltai e scrissi ciò che avevo ascoltato. Io sono il vascello attraverso il quale è passata La Sagra”.
Redford con "La regola del silenzio" e Tornatore con "La migliore offerta" sullo schermo del cinema Jolly di San Nicolò per
la rassegna d'autore del mercoledì (proiezioni alle 21.30). Il 20
ecco il film di Redford, un solido impianto narrativo che fa convivere intrattenimento e Storia, quella parentesi di sinistra radicale che
furono i Weather Underground e la
loro reazione violenta alla guerra in
Vietnam. Una lunga riflessione sul
tempo che passa attraverso la storia
di gente inchiodata dagli spettri del
proprio passato ma ancora capace di
credere nella possibilità di costruire
un futuro. Quanto a Tornatore, dopo
le contraddizioni sociali di "Baaria"
racconta ora il mondo dell'arte. Virgil
Oldman (Geoffrey Rush) è un genio
eccentrico, esperto d'arte apprezzato e conosciuto nel mondo. Una donna misteriosa (Sylvia Hoeks) lo invita per una valutazione: inizierà un rapporto che sconvolgerà la sua vita.
DON CHISCIOTTE
TELEVISIONE
14 febbraio 2013
Informazione via web,
il “sogno matto”
di rimettersi in gioco
Corriere Padano
1
Nicole Pelizzari,
la piacentina di Mistero:
“Sono una scettica curiosa”
A PAGINA 3
A PAGINA 2
FRANCESCA LOMBARDI
I concetti sociologici sono due: svuotamento e
riempimento; il nostro interlocutore è uno, il
professor Giampaolo Nuvolati, studioso piacentino che insegna Sociologia Urbana alla Statale
di Milano, direttore della rivista “Città in controluce”; il problema è come sarà Piacenza nel futuro prossimo, a fronte di un presente, diciamo, così così.
Questa la fotografia: “L’aspetto più rilevante
del presente – spiega Nuvolati - risiede nel suo evidente svuotamento (non solo fisico, ndr), con il
massiccio arrivo di immigrati che non riempie,
almeno per ora, il vuoto causato dal gran numero
di piacentini di città che si sposta nei comuni di
cintura come Gossolengo e San Nicolò, nonché
dall’alta percentuale di residenti-pendolari.
Tutto questo comporta una significativa perdita
di rilevanza del centro storico, di attenuamento
di una identità urbana riconoscibile: passeggiare la sera in centro e provare una sensazione di
vuoto è un tutt’uno. E’ il deserto delle vie e delle
piazze a comunicarlo ed è esattamente questo lo
svuotamento di cui parlo. Si tratta – prosegue il
docente – di un fenomeno diffuso anche nelle altre città ma Piacenza ha il ‘dono’ di evidenziarlo
con maggior forza: la nostra città, inoltre, gravita
su Milano e la gente anche di giorno la vive in maniera attenuata. Se poi prendiamo le nuove generazioni, ebbene, è evidente che hanno ormai
orizzonti che superano la dimensione locale.
Tutti fattori che determinano per la città una capacità sempre più debole di costituirsi come
punto di riferimento: decrescenti sono le occasioni residenziali, occupazionali, d’acquisto, e
ciò provoca una sorta di spaesamento. Un esempio? Pensi allo straordinario turn over dei negozi, segno di una offerta commerciale provvisoria”.
Eppure si parla spesso, nei convegni e sulla
stampa , di formidabili attrattive da valorizzare,
le famose eccellenze sempre in attesa d’essere
rivelate al mondo. “Stiamo inseguendo – riprende il sociologo della Statale (nella foto a lato) –
qualcosa in grado di caratterizzarci, ma è un
percorso faticoso e tormentato. Si punta sull’agroalimentare,
sulla
bontà originale di prodotti come la coppa, ed è
con ogni evidenza lo sforzo di un territorio che si
promuove, sforzo ammirevole ma non credo sufficiente a riempire quel vuoto di cui si parlava.
Lo sforzo, il tentativo di dare o recuperare ‘pienezza’ alla città non può essere staccato da una identità più autentica: il genius loci del nostro
territorio è difficile da cogliere, da catturare.
Perché Piazza Cavalli è sempre vuota? E nonostante se ne parli da anni e anni, invece del riempimento si sta verificando il contrario. In sociologia – continua Nuvolati – si parla di interstizi in
riferimento a luoghi topici e vitali delle città
quali sono le librerie e le osterie. Luoghi dove c’è
Piacenza
e l’identità
perduta
Com’è vuota la città
un po’ di serendipity, ovvero qualcosa di diverso
rispetto allo shopping comune, predatorio cui
siamo abituati. Ebbene, da noi questi interstizi
sono vuoti. Perché? Probabilmente per lo svuotamento anche demografico del centro, per cui
oggi la popolazione si ritrova in città e nel suo
centro storico solo per consumare e solo in determinati giorni e periodi; i nuovi piacentini, gli
stranieri, restano per ora un mondo distinto e separato rispetto al nostro. In sostanza, oggi, a venire a mancare è il passo lento di colui che vive la
città, sostituito da colui che la città la consuma.
Ripeto: è una condizione comune a tante altre
città, ma Piacenza ne rileva i contorni”.
E il futuro? Che cosa si può fare, ammesso che
qualcosa si possa fare, per arginare lo svuotamento della città? “E’ innanzitutto indispensabile rivitalizzare il centro storico, non solo dal
punto di vista dei servizi commerciali, bensì adoperandosi per farvi ritornare residenti. Ripopolare il centro salvaguardandolo dalla terziarizzazione significa garantire le fasce più deboli, popolari appunto, magari attraverso la proposta di
affitti calmierati. Viceversa si verifica quel fenomeno che in sociologia si chiama ‘gentrificazione’(da gentry, la classe benestante della vecchia
Inghilterra, ndr), ovvero la colonizzazione dei
vecchi centri storici ad opera di professionisti in
grado di ristrutturare vecchi edifici e ricavarne
dei loft. Il centro non deve essere una vetrina.
Poi – riprende il sociologo piacentino – c’è l’aspetto che a me sta più a cuore e che tuttavia, in
un momento di grave crisi economica come questo, può anche essere percepito come non urgente: la cultura”.
In che senso? “Vede, a Piacenza esiste una cultura alta, e penso a realtà come l’Orchestra Cherubini e all’ormai consolidato Festival del Diritto, ed esiste una cultura popolare che si concretizza nella canzone e nel teatro dialettale. Manca
il livello intermedio, la capacità di fare una buona cultura, espressione della città, anche senza
grandi sponsorizzazioni. Per fare, per costruire
una cultura di questo tipo sarebbe necessario un
efficace coordinamento tra istituzioni e soggetti
produttori di cultura, mentre ora non c’è continuità ma solo iniziative estemporanee”.
Che cosa lo impedisce? “L’anello è debole in alto e in basso. In alto sarebbe necessaria una cornice più istituzionale, è vero che non ci sono soldi
ma il Comune, per fare un esempio, non fa nemmeno un’analisi censitaria delle realtà e delle iniziative presenti sul territorio. Insomma, non
c’è attenzione alla cultura locale già esistente o
in potenza, mentre si prestano attenzione e risorse solo ad eventi che danno visibilità”.
Il sociologo piacentino
Giampaolo Nuvolati
disegna una interessante
analisi del presente
di Piacenza. “Vuoto”
da riempire fisicamente
e anche culturalmente
E in basso? “Risulta difficile intercettare i giovani. Accolsi con soddisfazione e ottimismo la
nascita del Politecnico poiché le città universitarie sono sempre state la linfa vitale del dinamismo e della cultura. Ma Piacenza è rimasta una
città sofferente, non in grado di coinvolgere la
popolazione più giovane. Costoro in gran maggioranza vanno a studiare in altre città, mentre
da fuori ne arrivano pochi. Non si è creata una
presenza significativa, non si è messa a scorrere
nessuna linfa vitale”.
Corriere Padano
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14 febbraio 2013
NUOVI PIACENTINI
Personaggi - Sempre più ammiratori per la piacentina
Nicole Pelizzari,
a Mistero brilla
la scettica curiosa
La pontolliese inviata della trasmissione di Italia 1
continua a non avere una televisione a casa, ama
teatro e fotografia e prosegue gli studi di Infermieristica
ANDREA DOSSENA
A casa sua continua a non avere una televisione,
ma proprio dal piccolo schermo cattura ogni settimana l’attenzione di milioni di spettatori con affascinanti servizi su temi inspiegabili, come quello
recentemente dedicato agli strani avvistamenti e
ad un presunto rapimento Ufo in Val Trebbia: è la
piacentina Nicole Pelizzari (nelle foto grandi), inviata della trasmissione di Italia 1 “Mistero” (nella foto piccola, i volti più noti della squadra).
Nonostante la grande popolarità del programma
e gli articoli che parlano bene di lei su internet, dove colleziona ammiratori e complimenti, la 26enne di Pontedellolio resta saggiamente con i piedi
per terra: continua infatti a studiare Infermieristica presso la sede piacentina dell'Università di
Parma, e in estate inizierà il tirocinio. “La vocazione di aiutare il prossimo - spiega la Pelizzari - è nata
spontaneamente dentro di me”: una “scelta positiva”- sempre parole sue - che si è andata a sommare al vulcano di interessi e di attività di Nicole.
Dopo gli studi di grafica pubblicitaria alla “Civica Scuola Arte & Messaggio” di Milano, la piacentina ha infatti affinato la propria passione per la
fotografia digitale lavorando per uno studio fotografico cittadino ed è appassionata di danza e di
recitazione: con la Società Filodrammatica piacentina diretta da Enrico Marcotti, ad esempio,
sarà sul palco per l’adattamento di Carmelo Rifici
de “La casa di Bernarda Alba” di Federico Garcia
Lorca, in programma il 23 e 24 maggio prossimi
per la stagione “Altri Percorsi-Pre/Visioni”. “Il
teatro - osserva lei - è una scuola importante perchè insegna a far capire e a comunicare al meglio
quello che stai dicendo. Anche in tv a Mistero sto
cercando di carpire il più possibile da Marco Berry
e Daniele Bossari, due professionisti molto comunicativi e coinvolgenti”.
Mistero, appunto: come ci sei arrivata?
“Mediaset cercava un personaggio nuovo, ma in
un modo diverso dalle solite dinamiche.
Per settimane alcuni autori della rete hanno perlustrato in incognito l’Italia, in ambienti non “convenzionali” come università e associazioni culturali, per trovare una persona giovane che non provenisse dallo spettacolo e che non avesse mai lavo-
“Mi piace la suggestione
che alcuni argomenti
e certi luoghi creano,
ma più che ai misteri
credo nella gente
che crede nelle cose”
rato prima in televisione.
Una delle autrici di Mistero, Ilaria Tiberio, aveva
anche apprezzato le mie foto su Flickr (dove Nicole
ha pubblicato anche album dedicati a luoghi misteriosi o abbandonati, ndr) e qualche cortometraggio
a cui ho preso parte, e così - senza minimamente aspettarmelo - sono stata chiamata a Mediaset per
un colloquio”.
Dove hai sorpreso tutti raccontando un particolare spiazzante.
“Sì, ho spiegato che a casa non ho la televisione e
che non la guardo: una volta uscita dal colloquio
ho temuto di aver fatto male, e invece hanno pensato che fossi proprio la persona che cercavano”
Sei alla terza serie consecutiva di Mistero: che
rapporto hai con ciò che trattate?
“Lavorandoci si conoscono tante persone particolari o un po' strane, ma io sono da sempre interessata a certe tematiche e credo in un approccio
aperto. In sintesi, sono una scettica curiosa e mi
piace la suggestione che certi argomenti evocano.
Diciamo che credo alla gente che crede nelle cose”
In questo anno e mezzo di lavoro, è cambiato il
tuo rapporto con il mezzo tv? Che futuro pensi possa avere?
“Continuo a non avere una televisione a casa, ma
ne parlo di più. Dal punto di vista lavorativo, delle
telecamere all'inizio avevo un po’paura ma ora mi
sento più sicura e più a mio agio.
Questo anche perchè penso che, per la concorrenza di tanti altri media, il ruolo delle tv nazionali
stia cambiando: non sono più così “accentratrici”
e un po’ opprimenti come in passato, e stanno andando alla ricerca di una nuova direzione da prendere”
Quale Mistero ti attende?
“In redazione si è parlato di mandarmi “a caccia”
dello Yeti o a Santiago de Compostela, ma dopo le
camminate in salita e i servizi in notturna come in
Val Trebbia, scommetto che mi affideranno qualche scarpinata al freddo sulle Alpi!”
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Corriere Padano
NUOVI PIACENTINI
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Web tv - I giornalisti Perdoni e Caminati, Cravedi Produzioni Immagini e l’ingegner Renato Podestà ispirati dal brano di Guccini
Il “sogno matto” di rimettersi in gioco
Don Chisciotte, un nuovo programma di informazione nato da scelte coraggiose
A CURA DELLA REDAZIONE
“Ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia; proprio per questo, Sancho, c'è bisogno
soprattutto d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto”. La citazione presa a prestito dalla celebre Don Chisciotte di Francesco Guccini è il giusto incipit per raccontare
questa piccola storia che lancia un segnale di
speranza in una delle fasi più critiche, ma anche più interessanti dell’editoria e del giornalismo. “Uno slancio generoso e “un sogno
matto” hanno dato avvio all'ambizioso progetto di costruire la prima vera web tv piacentina. La piattaforma è quella di PiacenzaSera,
testata pioniera dell'informazione locale online, che insieme a Canalemilia.com ha cominciato a trasmettere il primo programma
di un palinsesto ancora da
riempire. Hanno deciso – e
non a caso – di battezzare
Don Chisciotte il settimanale di informazione e di
approfondimento sui temi
di più stretta attualità in
onda ogni venerdì e sempre rigorosamente in diretta. La parte tecnica è affidata alla Cravedi Produzione Immagini e all'ingegner Renato Podestà,
mentre la redazione è curata da Elena Caminati e
Gianluca Perdoni, due dei
quattro giornalisti “tagliati” dalla riorganizzazione avviata da TeleDucato Piacenza. “Non è facile trovarsi di colpo
in mezzo a una strada. Gli ammortizzatori sociali danno un sostegno ma quando esci dal giro non è facile rientrare per chi fa questo mestiere, soprattutto in una realtà chiusa e provinciale come quella piacentina”, racconta
Gianluca Perdoni che ricorda anche le recenti sfortune dei colleghi di Cronaca: “In poco
più di un anno ha chiuso un giornale e in generale il panorama dell'informazione, almeno
quella tradizionale, si concentra quasi esclusivamente tutta attorno al monopolio dell'Editoriale Libertà. Spazi ristretti per le opportunità di lavoro, ma anche per un pluralismo
che di questi tempi può affermarsi solo su internet”. Gianluca ed Elena, dunque, hanno
deciso di mettersi in gioco. Un sogno matto,
appunto. “Dopo la mazzata del licenziamento
e la crisi che investe il settore le scelte erano
due: aspettare pazientemente che giungesse
una risposta positiva ai curricula inviati, oppure rischiare e mettere la nostra professionalità al servizio di un progetto tutto nuovo.
Non so chi è stato il primo ad avviare il percorso, ma quando ci siamo incontrati per discuterne ci siamo trovati tutti
d'accordo”. Un calcio ai
corvi del declinismo generazionale, al pessimismo,
all'inerzia. Adesso o mai
più, sottolinea Elena: “Abbiamo riunito forze e competenze, insieme abbiamo
deciso che paradossalmente era il momento giusto per osare. Che non si poteva perdere più tempo. Il
lavoro è il nostro investimento iniziale, l'entusiasmo è la molla che ci spinge
a proseguire in un'avventura che è appena iniziata
e che non sappiamo dove potrà condurci”. Intanto, è partito Don Chisciotte ed è qualcosa
che nella realtà piacentina non esisteva: “E' il
tentativo di uscire dallo steccato del referenzialismo provinciale, di fare un giornalismo
più aggressivo, di creare un dibattito il più
corretto possibile sui temi di più stretta attua-
Una storia tutta
piacentina offre
segnali di speranza
e di volontà di
reagire in una
delle fasi più critiche
del giornalismo
lità e di parlare il linguaggio della platea di internet”.“Il veicolo sul quale viaggiamo – evidenzia ancora Gianluca – intercetta un pubblico diverso da quello tradizionale che al
mattino sfoglia il giornale e alla sera si mette
davanti ai notiziari locali. I frequentatori del
web hanno aspettative diverse, sono grandi
consumatori di notizie ma hanno pochi strumenti di approfondimento. Noi crediamo di
poter colmare questo vuoto”. Don Chisciotte
ha aperto la strada e a un mese dalla nascita
comincia a far parlare di sé con quello stile un
getto che Elena e Gianluca definiscono open
source: “Siamo aperti e ricettivi, abbiamo avviato il cantiere e Don Chisciotte vuole essere
solo il primo passo”. I riscontri sono positivi.
Don Chisciotte ha fatto registrare un'audience per certi versi inaspettati, la conferma che
effettivamente attorno al prodotto si sta aggregando un gruppo di spettatori che hanno
già superato lo shock del passaggio dallo
schermo della tv al monitor del pc. Adesso si
tratta di trovare il sostegno degli inserzionisti
e si tratta dello scoglio più difficile da supera-
po' irriverente che vuole diventare un marchio di fabbrica. Nelle quattro puntate sin qui
realizzate si è misurato con la crisi dell'Atlantis, con la politica, la cronaca (i casi Jasin Hagi
e Gianna Casella), ma anche con le polemiche
attorno alla Fondazione. Servizi, interviste e
dibattito con gli ospiti rigorosamente in diretta. Ad eccezione del primo appuntamento,
andato in onda, dalla sala del consiglio comunale di Gropparello, Elena Caminati e Gianluca Perdoni ospitano i propri interlocutori
dal teatro Trieste 34, un gioiellino che la città
non ha ancora imparato a conoscere. Un pro-
re, soprattutto nell'attuale fase di recessione.
Ma il web rispetto agli altri settori dell'editoria è l'unico nell'anno appena passato ad aver
fatto segnare un incremento in termini di raccolta pubblicitaria. Tracciato il solco, quelli
della nuova webtv di PiacenzaSera si augurano di realizzare il loro sogno matto. Lo slancio
generoso c'è.
In alto: a sin. i conduttori Gianluca Perdoni
ed Elena Caminati, a des. un momento
della trasmissione. Qui sopra, il logo
Corriere Padano
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14 febbraio 2013
NUOVI PIACENTINI
Storie - Un esercente che ha saputo smuovere le acque
Bulla: “Lavorare
bene oggi vale
un bel domani”
Cuore, impegno quotidiano e gesti clamorosi come
quando si incatenò per farsi portavoce dei commercianti
di via Colombo: “ Ma oggi più di tutto conta il dialogo”
ROBERTA SUZZANI
«Eggià, sono trentatré anni». Quella che appare fugacemente sul volto di Walter Bulla,
patron dell’omonimo negozio di via Colombo, è un misto tra meraviglia e orgoglio. Per
un momento rimane sospeso nei suoi ricordi,
tra un cliente appena uscito salutato come
fosse un amico di vecchia data e, in mano, il
ritaglio di giornale, ormai vecchio di tre anni,
dedicato ai primi trent’anni di attività festeggiati con l’allora sindaco Roberto Reggi.
Era giugno 2010. Tre più trenta: trentatré.
Un bel traguardo, specie in tempi di crisi come quelli odierni in cui già arrivare a quota
trentatré settimane significa aver superato
la soglia più critica.
Aspettando di spegnere le candeline di una
torta necessariamente più grande dell’ultima, Walter Bulla si lascia andare a quattro
chiacchiere a metà strada tra l’amarcord degli esordi a Cortemaggiore - con una fuga ad
ancora prima alla Trattoria della mamma e ai
suoi insegnamenti – e i progetti per il futuro,
sempre tenendo ben presente che «è oggi
che dobbiamo lavorare bene per avere un bel
domani».
Il segreto? Tenere bene a mente gli insegnamenti della mamma «che alzava la saracinesca della sua trattoria sette giorni su sette e
non aveva nessuno che le desse il cambio. Lavorare con amore e accogliere tutti con un
sorriso. Non ci sono regole matematiche o
formule segrete, basta metterci il cuore e tirarsi su le maniche. Le difficoltà sono quotidiane e quotidianamente ci si deve impegnare per trovare una soluzione.
Se un segreto c’è è quello di
porsi degli obiettivi e puntare
a raggiungerli».
Cuore e impegno. Di impegno per se stesso, ma soprattutto per gli altri, Walter Bulla ne ha messo tanto. Come
quando decise di farsi portavoce dei commercianti di via
Colombo esclusi, come i colleghi di viale Dante e di via
Bianchi, dal circuito del centro e quindi dalla
zona delle aperture domenicali senza limiti.
Stanco di stare ad aspettare risposte che non
arrivavano è passato ai fatti e si è incatenato
fuori dalla sede dell’Unione Commercianti.
Da allora, era il 2009, molto è cambiato. Oggi
gli orari di apertura degli esercizi commer-
ciali sono liberi, ma la difesa della “libera
serrata” abbracciata da Bulla ha smosso le
acque piacentine. E le ha smosse ancora nel
febbraio scorso, quando, di fronte a un Facsal
che storceva il naso al Mercato Europeo, lui
gli ha strizzato l’occhio, pronto ad accogliere
a braccia aperte un’opportunità «che avrebbe portato giovamento ai nostri negozi, e che
sarebbe anche stata valorizzata proprio dalla
presenza delle attività presenti in questa
via».
«Di questi tempi – riflette mentre sfoglia i
tanti articoli di giornale che riportano il suo
nome – la cosa più importante è il dialogo».
Un dialogo tra le varie unioni di commercianti che in questi anni sono nate in quasi tutti i
quartieri della città – i commercianti di via
Colombo, il comitato Botteghe del Borgo, i
commercianti di viale Dante, tanto per citarne alcuni – e gli organi centrali.
«Più voci unite sono più efficaci di una voce
solitaria. La nostra unione è nata dieci anni
fa proprio per questo, perché solo insieme
potevamo far valere le nostre ragioni di fronte all’Amministrazione comunale e all’Unione Commercianti. Qualche incomprensione
negli anni c’è stata, altrimenti non mi sarei
incatenato in via Bobbiese. Allora non ci sen-
33 anni di successo ricordando le fatiche della madre
e un’esperienza che è di per sè un monito ai giovani:
“Senza voglia di fare non si fa molto. Anzi, nulla”
tivamo ascoltati da un’associazione a cui la
mia famiglia è iscritta praticamente da sempre. Ora il clima è più disteso. Tutti sono consapevoli che solo restando uniti possiamo
trovare soluzioni reali per uscire da questo
Un vero punto di riferimento
anche per iniziative di solidarietà
(rb) Un commerciante con il cuore che
batte per gli altri. Walter Bulla non è
solo un punto di riferimento per il
commercio piacentino, lo è per i
piacentini.
Tante le iniziative che, in questi anni,
lo hanno visto coinvolto
come commerciante e
come semplice cittadino.
Dalla solidarietà alla
cultura. Una tra le tante
“Abbracciami forte”,
organizzata lo scorso
anno in favore degli
abitanti di San Felice Sul
Panaro duramente
colpiti dal terremoto. La
serata di solidarietà
organizzata da Svep e Anpas ha
portato un po’ di sollievo a chi, nella
frazione di Confine a San Felice, era
rimasto senza casa e con un futuro
incerto da ricostruire. Un’iniziativa
stato di crisi, anche se qualche “dimenticanza” capita ancora». Il riferimento è chiaro:
l’esclusione dei negozianti “di periferia”dallo Sbaracco del passato settembre. «Qualcosa nella cabina di regia non deve aver funzionato e si sono concentrati solo sul centro storico dimenticandosi che i negozi sono in tutta
nata dal basso che ha coinvolto
amministratori, artisti e commercianti
piacentini.
Ma per Bulla la solidarietà è
soprattutto un fatto privato. Da
privato cittadino, infatti, la scorsa
estate ha donato al Comune di
Villanova un defibrillatore collocato al
campo sportivo a disposizione delle
associazioni locali e della popolazione.
L’edizione 2012 della tradizionale
Festa dei Ciliegi, grazie a questo dono,
ha fatto entrare il Comune della Bassa
nel Progetto Vita. Sono circa 260 gli
apparecchi presenti sul territorio, un
numero che pone Piacenza in cima
alla classifica delle province più
cardioprotette. «Ci sono persone che
possono donare il loro tempo per
aiutare gli altri, io non posso essere
così virtuoso. Faccio quello che posso,
che è questo».
Un “questo” che fa la differenza.
la città.
Dimenticandosi soprattutto dei grossi sacrifici che i negozi di via Colombo hanno dovuto
sopportare durante i mesi di cantiere per la
riqualificazione del tratto stradale. Oggi la
strada è tornata percorribile come e meglio
di prima, ma per mesi abbiamo lavorato in situazioni a dir poco critiche».
Del passato, però, Bulla vuole prendere solo
il buono. «La chiave è guardare a quello che
facevano i nostri vecchi che lavoravano dieci
ore al giorno. Solo con un impegno totale si ot-
tengono risultati reali. Nel mio negozio arrivano clienti da Milano e da Parma. E l’assortimento è solo uno dei motivi che li spingono
a fare tanta strada. Senza voglia di fare, non si
fa molto. Anzi, nulla».
Nella foto grande, Walter Bulla. Qui sopra,
l’esterno del negozio di via Colombo.
A lato, il conosciutissimo marchio
14 febbraio 2013
VIVIPIACENZA
Il violoncello di Zyumbrovskiy
al Verdi di Castelsangiovanni
Silver Horses dal vivo
al Piccolo Forno di Pontenure
"Dalla Russia all'Italia con sentimento" è il
titolo del prossimo concerto in programma al
Teatro Verdi di Castelsangiovanni. Venerdì 15
alle 21 protagonista della serata sarà il
violoncello, suonato da un musicista di
calibro internazionale come Alexander
Zyumbrovskiy, che unisce tecnica e gusto
tipici della scuola russa alla sensibilità
cantabile della tradizione italiana.
Musica live al Piccolo Forno di Pontenure (via
San Giuseppe, 7): il 14 febbraio dalle 19.30
appuntamento con i Silver Horses, trio rock
acustico con influenze country e southern,
che proporranno pezzi classici della musica
americana e canzoni originali. I Silver Horses
sono: Mario Percudani (voce e chitarra), Josh
Zighetti (nella foto, voce e chitarra), Paolo
Botteschi (cajon e percussioni).
A CURA DI PIETRO CORVI
Fiorenzuola
Un brindisi
con... Verdi
Politeama, Biancaneve
in versione musical
Riprende la stagione teatrale al Politeama, ma c'è una cattiva
notizia. Dispiace dover annunciare l'annullamento della data
dei Fichi d'India, il cui spettacolo era previsto per venerdì 22: l’emorragia cerebrale che ha colpito Bruno Arena ha costretto gli
agenti del duo comico a chiudere tutti gli impegni assunti. Arena
è in coma farmacologico, le condizioni sono stabili ma non migliorano.
Nella speranza che il comico possa recuperare pienamente, tornare al suo mestiere, e saldare il conto in sospeso che ora ha coi
piacentini, intanto, domenica 17 alle ore 16, al teatro cinema di
via San Siro si conferma l'appuntamento con il family show
"Biancaneve il Musical", uno dei classici della letteratura mondiale scritto dai Fratelli Grimm in una versione speciale, adatta
al pubblico di tutte le età. Il musical racconta la storia d’amore
fra il giovane principe e Biancaneve, cresciuta nascosta con la
servitù del castello. Un fortuito incontro farà sì che la loro unione
all’apparenza impossibile possa diventare un grande amore. La
loro storia sarà messa a repentaglio dalla regina, madre del giovane Principe ma soprattutto ossessionata dalla propria bellezza, tanto da ordinare al tenebroso cacciatore di uccidere la sua rivale Biancaneve. Cambiano nome i Sette Nani: Pignolo, Ortica,
Polline, Selvatica, Castagna, Porcino e Mieloso. Vivono in un magico sottobosco protetto dalle quattro dee della natura: aria, acqua, terra e fuoco. Una storia fantastica ricca di colpi di scena e
di grandi momenti musicali. Nel brillante e numeroso cast artistico i ruoli principali saranno ricoperti da da Martha Rossi nei
panni di Biancaneve e Simone Sibillano nel ruolo del cacciatore;
la regina è Susanna Pellegrini mentre il principe è Gianluca Roncari. La regia è di Enrico Botta.
Trieste34, attività per l’infanzia
e spazio all’improvvisazione
Ritornano le attività per l'infanzia al Teatro Trieste 34. Sabato
16 alle 16.30, per piccoli tra i 4 e gli 8 anni, andrà in scena lo spettacolo di animazione teatrale "Ci sarà una volta" a cura di Sara
Dallavalle (in foto) e Andrea Roda, la compagnia “Pappa Pero”
che lavora da diversi anni sul nostro territorio. La favola permette di raccontare con un linguaggio adatto al pubblico
dei piccoli la magia di ogni
nascita. Alle 17.30 seguirà
la merenda, dunque alle 18
un laboratorio creativo. Domenica 17 invece, il Trieste
si trasferirà alle 16.30 al ridotto del Teatro Verdi di
Fiorenzuola con i "Racconti
del mare" di Piacenza Kultur Dom per bambini da 4 a
10 anni e famiglie. Tornando al Trieste, sabato 23 e domenica 24 ospiterà un nuovo laboratorio di improvvisazione teatrale comica, stavolta a cura di Paolo Busi e Mavi Gianni. Info e
prenotazioni: su [email protected] e al numero 328.653.76.88.
‘Palco aperto’ e ‘Baratto show’,
Valentino Rossi senza soste
Come ogni mese, torna immancabile l'ormai rituale e sempre più
seguito doppio appuntamento con gli spettacoli di varietà ideati e
promossi da Valentino Rossi con il suo gruppo Patatrak. Martedì
19 alle 21 al Teatro Trieste 34 sarà ancora una volta "Palco aperto",
tra cabaret, giocoleria, clownerie, musica, danza e altro ancora.
Giovedì 21, largo al "Baratto show" al circolo Arka di via Cornegliana con Rossi, Filippo Arcelloni, gli 88trash e il diretto coinvolgimento dei presenti che dovranno barattare oggetti e performance per far funzionare lo spettacolo rigorosamente improvvisato.
Nel fiorire delle celebrazioni verdiane nel bicentenario dalla nascita del Cigno di Busseto, non poteva
mancare un evento dedicato anche al Teatro Verdi
di Fiorenzuola. L'appuntamento, doppio, è sabato 23.
Alle ore 18, nel Ridotto del
Teatro, spazio a "Un brindisi con... Verdi". Un duo
di flauto e pianoforte ese-
guirà le arie più famose del
Maestro. Alle 21, sul palco
del Teatro, saliranno poi in
concerto i giovani ma affermati "Tre Tenori" Roberto Costi, Matteo Barca
e Pietro Picone, e il Parma
Brass Quintet.
Quartetto Archimia
sul palco della Muntà
Reduce del Gran Galà della Solidarietà Nepios, presentato da Pippo Baudo e Serena
Autieri con ospiti come Albano, Iacchetti e
Gigi d'Alessio, il Quartetto Archimia torna in
concerto a Piacenza, dove mancava da un po'.
Imperdibile la loro performance di martedì
19, ore 22, al risto-pub La Muntà di via Mazzini. Gli Archimia sono quattro archi di grande esperienza che hanno forgiato un suono
assai personale e dato vita ad un repertorio di
geniali arrangiamenti di brani pop-rock ed evergreen della musica leggera in una irriverente chiave cameristica. Da sentire.
Iran, omosessualità e pena di morte:
documentario choc alla Camera del Lavoro
Un documentario sulla pena capitale
riservata alle persone accusate di (presunta) omosessualità in Iran. È "Angels on death row", documentario di Alessandro Golinelli e Rocco Bernini
che viene proiettato giovedì 21 alle 21
alla Sala Nelson Mandela della Camera del Lavoro per la rassegna "Musica
al lavoro" di Arci e Cgil. Partendo dal
clamoroso caso di Ebrahim Hamidi,
21enne condannato a morte, ecco il triste destino dei gay impiccati; la loro esistenza clandestina rischiosa e umiliante; il contesto sociale e politico di
tali atrocità. Impressionanti immagini
di esecuzioni e torture, commoventi ricostruzioni delle vite stroncate, la silenziosa lotta di liberazione di giovani,
donne e gay, tra interviste e testimo-
nianze d'eccezione. Saranno presenti
Golinelli, il cantante e autore Dario
Gay, l'avvocato Yuri Guaiana, Fausto
Viviani della Cgil regionale e la consigliera comunale Giulia Piroli.
BAMBINI
“Va’ dove ti porta il piede”, al Filo
i burattini sono in carne ed ossa
"Va' dove ti porta il piede". Non poteva intitolarsi direttamente lo spettacolo de Il Teatro dei Piedi di e con Laura
Kibel, al Teatro Filodrammatici domenica 17 alle 16.30 per la rassegna dedicata alle famiglie. Un teatro di figura in
cui i “burattini” sono vivi, in carne ed
ossa. Infatti i protagonisti dei brevi racconti senza parole che compongono lo
spettacolo sono proprio le parti del corpo di Laura, che veste e trasforma i suoi
piedi, le sue gambe, mani, ginocchia ed
altro in fantastiche creature che amano, soffrono e divertono. Lo spettatore
davanti ai suoi occhi vede le piante dei
piedi trasformarsi in facce vive ed espressive, o un ginocchio diventare una buffa capoccia pelata, in un susse-
guirsi di sorprendenti drammaturgie ironiche, poetiche o dissacranti.
Corriere Padano
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Corriere Padano
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14 febbraio 2013
A TAVOLA
Scegliere il pane,
questione di qualità
E’ un alimento antico che fa subito “casa” ma per
prepararlo bene occorrono tempo ed esperienza
È il cibo più antico al mondo, ma anche quello
più diffuso e amato. Il pane è l'alimento più ricco
di simbologia, il cibo per antonomasia. È un alimento semplice, fatto di acqua, farina e lievito,
ma chi si è cimentato nella sua preparazione sa
bene che non è semplice ottenere dei buoni risultati. Per preparare un buon pane occorrono
tempo ed esperienza.
Sicurezza
Il pane è un alimento che deperisce in fretta, in
genere perché si secca diventando immasticabile, o al contrario perché diventa gommoso. Il pane fresco non presenta alcun problema di sicurezza, in quanto alle temperature di cottura viene uccisa la totalità degli agenti patogeni. Il pericolo deriva dalla formazione di muffe, molto
facile se il pane non è conservato in modo corretto. La conservazione in frigorifero, in un sacchetto di carta (traspirante), garantisce la conservazione del pane di qualità per qualche giorno (fino a una settimana) senza che si formi la muffa.
Qualità nutrizionali
Il pane è una fonte importante di carboidrati.
Se scelto opportunamente, ha un indice di sazietà medio, e un contenuto medio di calorie (da 200
a 300 kcal per 100 gr). Può essere assunto più volte durante la giornata, basta seguire alcuni accorgimenti. Il primo è sicuramente quello di valutare sempre le quantità assunte, poichè è semplice mangiare 50 grammi (e assumere più di 100
Kcal) in più del dovuto. Il pane è un alimento "di
accompagnamento", ed è abbastanza facile diventarne dipendenti: occorre evitare di prendere cattive abitudini come quella di non riuscire a
mangiare nulla se non accompagnato da pane.
Una caratteristica molto importante del pane è
la densità ovvero il volume a parità di peso, che
incide notevolmente sulle quantità assunte e
quindi sulle calorie: è sempre bene puntare su
un pane che abbia molto volume come il toscano
o il pugliese, piuttosto che su uno con poche calorie ma poco voluminoso.
Il pane bianco ha un indice glicemico molto elevato, dunque bisognerebbe evitare di assumerlo da solo o insieme a zuccheri semplici come la
marmellata, mentre è sempre bene inserirlo all'interno di un pasto equilibrato, contenente
proteine e grassi. A tal proposito è molto interessante il pane prodotto con farine ad alto contenuto proteico, come quello di kamut o di grano
duro, che ha un indice di sazietà più elevato e un
indice glicemico più basso.
CUCINA NATURALE
Passatina di fagioli rossi
con radicchio di Treviso
Ingredienti per 4 persone: 400 g di fagioli rossi
precedentemente ammollati per circa 6 ore; una
costa di sedano; mezza cipolla dolce; una carota;
2 cespi di radicchio di Treviso; aceto balsamico;
olio extravergine d’oliva; erba cipollina per decorare; 8 fette di pane tostato; sale
Preparazione: Lessate i fagioli in una pentola insieme al sedano, alla carota e alla cipolla
lavata e mondata: in una pentola normale ci
vorranno circa 25 minuti, in una pentola a
pressione circa 12 minuti.
Con il passaverdure fine, e poi al passino, filtrate i fagioli ancora caldi con il brodo di cottura e le verdure fino a ottenere una crema
densa. Aggiustate di sale e aggiungete un filo
d’olio.
Tenete al caldo, allungando con un po’ di
brodo bollente, qualora tendesse ad addensarsi.
Saltata in padella con un filo d’olio, a fuoco
vivace e per un paio di minuti, un crespo di radicchio tagliato in quattro parte in lunghezza, tenendo da parte quattro riccioli crudi
per decorare.
Riempite quattro ciotole con il passato di fagioli: poi tagliate a metà il radicchio e disponetelo ancora caldo al centro della passatina.
Decorate con il radicchio crudo, versate un fi-
lo d’olio, erba cipollina tagliata al momento e
qualche goccia di aceto balsamico.
La passatina va servita caldissima, con crostini tostati e imburrati: incontrerà i gusti di
tutti.
CUCINA DI CASA
la zuppiera e lasciate riposare la zuppa, vicino al fornello per almeno mezz’ora fino a
quando il pane sarà ben inzuppato.
Al momento di servirla si può completare ogni piatto con un filo di ottimo olio crudo.
La zuppa di fagioli avanzata, scaldata sul
fornello o in forno, è ancora migliore, specialmente se, al momento di servirla la arricchite
con una cipollina fresca affettata e con un po’
di olio. Soltanto così la zuppa di fagioli si trasforma in quel piatto universalmente noto
come “ribollita”.
Coniglio e cipolline
Zuppa di fagioli toscana
(chiamata impropriamente
ribollita)
Ingredienti per 6 persone:400 g di fagioli cannellini secchi; circa 400 g di pane toscano (senza
sale) raffermo; 1 pianta di cavolo nero; la metà
di una piccola verza; 1 grossa cipolla; 3 carote; 4
costole di sedano; 1 grossa patata; 2 spicchi d’aglio; salvia; ½ bicchiere di olio extravergine d’oliva saporito; 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; sale e pepe.
Preparazione: Lavate i fagioli e fateli ammollare in acqua appena tiepida per almeno
otto ore. Trascorso questo tempo, scolateli,
metteteli in una casseruola e unitevi gli spicchi d’aglio non spellati, tre o quattro foglie di
salvia e il sale.
Copriteli abbondantemente di acqua fredda e fate alzare l’ebollizione quindi abbassate la fiamma al minimo e fateli cuocere per
due ore scarse fino a quando saranno teneri.
Sfogliate il cavolo nero, lavatelo più volte
quindi togliete la costola centrale delle foglie e tagliuzzatelo grossolanamente. Lavate
anche la verza e tagliatela nello stesso modo.
Sbucciate la patata e tagliatela a dadini. Tritate la cipolla con una carota e una costola di
sedano quindi scaldate l’olio in una pentola
capace e fatevi imbiondire dolcemente il trito preparato. Quando il soffritto è pronto unitevi il cavolo nero, la verza, la patata, due carote tagliate a dadini e due costole di sedano
affettate.
Rialzate la fiamma e fate insaporire le verdure a pentola scoperta per circa un quarto
d’ora e, appena si saranno ben appassite, unite il concentrato di pomodoro diluito in una
tazza di acqua calda. Insaporite con sale e abbondante pepe e lasciate cuocere dolcemente per una mezz’ora.
Passate dal passaverdure circa i tre quarti
dei fagioli e uniteli alle verdure con tutta l’acqua di cottura e con l’acqua calda necessaria
per ottenere una minestra piuttosto liquida.
Incoperchiate e proseguite la cottura per un'altra ora. Verso la fine unite i fagioli interi
lasciate da parte e regolate il sale. Affettate
sottilmente il pane (è importante che sia raffermo e asciutto) e disponetelo a strati in una
grossa zuppiera alternando ogni strato con
qualche mestolo di zuppa bollente. Coprite
Ingredienti per 4 persone: 1 coniglio pronto
per la cottura di circa 1,2 kg; 300 g di cipolline
già pelate; 2 fette spesse di pancetta affumicata;
1 bottiglia di vino bianco secco; 2 cucchiai d’olio
extravergine d’oliva; ½ cucchiaio di farina; 1
mestolo di brodo; 2 foglie di alloro; 1 pizzico di timo; sale e pepe.
Preparazione: Tagliate il coniglio in otto
pezzi, lavatelo sotto l’acqua corrente e asciugatelo. Sistematelo in una ciotola, copritelo
con il vino e lasciatelo marinare al fresco per
12 ore. Al momento di cucinarlo, sgocciolatelo e asciugatelo bene tamponandolo con la
carta da cucina.
Scaldate l’olio in un largo tegame e fatevi rosolare dolcemente la pancetta tagliata a mattoncini e le foglie di alloro. Dopo qualche minuto, quando la pancetta avrà rilasciato parte del grasso, unite le cipolline e, mescolando
fatele rosolare per qualche minuto fino a leggere coloritura.
A questo punto tirate su pancetta e cipolline
con la schiumarola, rialzate la fiamma, sistemate nel tegame i pezzi del coniglio e fateli
rosolare in maniera uniforme.
Dopo qualche minuto, spolverateli molto
leggermente con la farina fatta scendere da
un setaccino.
Proseguite con la rosolatura e, quando il coniglio avrà preso un bel colore oro scuro, insaporitelo con sale e pepe e bagnatelo prima
con mezzo bicchiere di vino della marinata e,
una volta sfumato, con il brodo caldo. Rimettete nel tegame la pancetta e le cipolline, incoperchiate e proseguite la cottura, a fuoco
dolce, per circa tre quarti d’ora. Durante questo tempo, girate ogni tanto i pezzi di coniglio
e, se necessario, unite qualche cucchiaio di
brodo. Servite la preparazione ben calda.
14 febbraio 2013
Corriere Padano
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EDILSHOW
EdilShow - A Piacenza il salone itinerante dedicato a rinnovabili e nuove frontiere
Energy Days, novità “verde”
In evidenza anche fotovoltaico e mobilità sostenibile
COSTANZA ALBERICI
Energy Days è la principale
novità dell’edizione 2013 di Edilshow: si tratta di una mostra
convegno itinerante che si rivolge ad aziende, enti pubblici,
scuole e cittadini interessati alle innovazioni tecnologiche nei
settori delle energie rinnovabili, del risparmio energetico della bioedilizia e della mobilità
sostenibile.
Numerose le città italiane che
hanno ospitato fino ad oggi gli
Energy Days con più di novecento aziende.
Oltre all’esposizione di realtà
operanti nella green economy,
la mostra conta al suo interno uno spazio interamente dedicato ai convegni che vertono su
tematiche ambientali ormai
care alla manifestazione: dal
costruire ecosostenibile alle energie rinnovabili, dal risparmio energetico fino alla mobilità sostenibile. Relatori sono
autorità e personaggi di spicco
provenienti dal panorama istituzionale, giuridico, universitario e scientifico.
Oltre alle proposte in materia
di risparmio energetico, nel
corso di Energy Days (maggiori
informazioni sul sito ufficiale
www.energydays.eu) sarà possibile scoprire anche tutte le
novità che enti, aziende, case
automobilistiche, istituzioni e
singole associazioni presentano per rivoluzionare il concetto
di mobilità; Energy Days è
quindi uno spazio dedicato alla
presentazione di idee per ri-
Quinto Conto Energia:
cosa accade nel 2013
Il 27 agosto 2012 è entrato in vigore il 5° Conto Energia reso ufficiale dal DM 5 luglio 2012. Pur mantenendo invariata la struttura essenziale del meccanismo incentivante, ci sono importanti
novità che riguardano in primis le tariffe economiche, le classi di
potenza e le tipologie di impianti incentivati, ma anche la modalità di richiesta degli incentivi. Per gli impianti fotovoltaici superiori ai 12 kWp infatti è necessaria l'iscrizione dell'impianto
al Registro del GSE attraverso un portale dedicato: https://applicazioni.gse.it. Vengono inoltre introdotti dei premi per favorire l'abbinamento del fotovoltaico ad un uso efficiente dell'energia, per incentivare la sostituzione di eternit e l’installazione
in aree particolari come: discariche, cave, ex aree industriali e
siti da bonificare. Il nuovo meccanismo prevede limiti precisi di
spesa annuale e dei registri periodici per le nuove installazioni.
Il 5° Conto Energia riconferma le tipologie di impianti da incentivare già proposte per il meccanismo precedente con modalità
differenti al fine di sostenere da un lato la crescita e la diffusione
dei tanti impianti fotovoltaici su tutto il territorio nazionale su
case e aziende, in primis, e a terra e, parallelamente, favorire lo
sviluppo di due nuove applicazioni: il fotovoltaico integrato con
caratteristiche innovative e gli impianti a concentrazione. Conosciamoli meglio e vediamo in modo sintetico il diverso trattamento previsto dal Decreto di queste due applicazioni.
Impianto fv integrato
con caratteristiche innovative
Definizione: “è l’impianto fv che utilizza moduli e componenti
speciali, sviluppati specificatamente per sostituire elementi architettonici, e che risponde ai requisiti costruttivi e alle modalità di installazione indicate qui.” Si tratta di una nuova tipologia di impianto che intende coniugare integrazione architettonica nell’edificio e innovazione dei componenti impiegati. Essendo una novità assoluta si attendono le linee guida del Gestore
dei Servizi Elettrici per comprendere meglio le possibili applicazioni.
Impianto fv a concentrazione
È l’impianto di produzione di energia elettrica mediante conversione diretta della radiazione solare, tramite l’effetto fotovoltaico; esso è composto principalmente da un insieme di moduli in cui la luce solare è concentrata, tramite sistemi ottici su
celle fotovoltaiche, da uno o più gruppi di conversione della corrente continua in corrente alternata e da altri componenti elettrici minori. Questo tipo di sistema si basa su un principio affascinante, concentrare la luce solare mediante sistemi ottici per
aumentarne la captazione. Si tratta di un’applicazione interessante ma ancora poco diffusa.
durre consumi ed emissioni inquinanti.
Gli obiettivi di Energy Days
sono molteplici; primo fra tutti,
rafforzare il rapporto tra il
mondo delle imprese, gli enti
locali ed il singolo cittadino, offrendo un efficace strumento
di promozione e di incontro tecnico-scientifico al fine di rendere sempre più attuale temi
come l’edilizia moderna (bioedilizia), le fonti di energia rinnovabile e il risparmio energetico. Altro importante obiettivo è quello di focalizzare l'interesse degli Enti Istituzionali
verso le nuove tecnologie, per
incrementare l'utilizzo di nuovi materiali nell’edilizia e lo
sfruttamento di tutte le risorse
rinnovabili con impianti e macchinari ad alta efficienza ener-
getica, creando informazione e
occasioni di collaborazione.
Di particolare rilievo tra gli eventi della mostra convegno
prenderà vita “A scuola con energia”: un modo divertente
per far riflettere i più giovani
sui problemi del pianeta e sulle
possibili risoluzioni, approfondendo anche gli aspetti ambientali del proprio territorio. I
ragazzi conosceranno così le
differenti risorse energetiche
disponibili, rinnovabili e non, e
le possibili energie alternative
sfruttabili, facendoli riflettere
su come già da ora possano contribuire ad un futuro più sostenibile a partire dalle proprie azioni. Uno degli obiettivi di Energy Days è proprio quello di
sensibilizzare sul tema della sostenibilità; con “energia soste-
nibile”(o energia verde) si considera quella modalità di produzione ed utilizzazione dell'energia che permette uno sviluppo sostenibile. Su questo
fronte, il riferimento principale sono ovviamente le energie
rinnovabili, cioè quelle fonti
che per loro natura non sono "esauribili" sulla scala dei tempi
umani, come ad esempio l'energia idroelettrica, l'energia
solare, l'energia eolica, l'energia del moto ondoso, l'energia
geotermica e l'energia mareomotrice.
Corriere Padano
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EDILSHOW
14 febbraio 2013
Piacenza Expo - Ottava edizione dal 15 al 17 febbraio
EdilShow, l’edilizia
si interroga sulla crisi
Energy Days la novità, bis per Forestalia e attesa
per il “Torneo di Arte edificatoria” della Scuola Edile
COSTANZA ALBERICI
È ormai al via l’ottava edizione di Edilshow, il
salone dell’edilizia di Piacenza Expo: da venerdì 15 febbraio fino a domenica 17, il polo espositivo piacentino sarà dedicato all’intera filiera
del settore edile, in una tre giorni rivolta a tutti
gli operatori del comparto e alla committenza
privata. Edilshow metterà in mostra materiali
e manufatti, macchinari, attrezzature e tecnologie per l’edilizia, sistemi edili, componenti,
soluzioni tecnologiche per cantieri, sistemi
macchine e materiali per il risparmio energetico e la climatizzazione.
La partecipazione
della Scuola Edile
Confermata la partecipazione della Scuola Edile di Piacenza, che sarà protagonista della
mostra “Es.Ese-obiettivo zero”, visitabile in
tutti e tre i giorni della fiera, che propone le soluzioni progetto-processo per il retrofit dell’edificio che ospita proprio la Scuola Edile. Non
mancherà poi il “Torneo di Arte edificatoria”,
che si svolgerà nella giornata di sabato 16 febbraio; scopo del torneo è quello di valorizzare le
competenze dei migliori lavoratori edili che operano presso le imprese del settore a Piacenza
e provincia. I partecipanti dovranno realizzare
un manufatto edile che evidenzi la loro abilità
esecutiva e la precisione del lavoro rispetto ai
parametri progettuali dell’oggetto che sarà il
tema della prova. Sarà istituita un’apposita
giuria composta da cinque membri esperti nel
settore che valuterà il manufatto migliore. Ancora, la Scuola Edile organizzerà il convegno
“Materiali da scavo. Le regole previste dal nuovo D.M. 161/2012 e la loro applicazione”, previsto venerdì 15 febbraio alle ore 14, cui parteciperanno: Filippo Cella, presidente della Scuola
Edile; Vittorio Francani, responsabile del Servizio Territoriale ARPA; Vito Emanuele Ma-
gnante, Consulente ambientale Ecoricerche;
Emanuele Emani, Consigliere dell’Ordine
Geologi Regione Emilia Romagna. Essendo disponibili solo 50 posti è necessario compilare
ed inviare la scheda di partecipazione tramite
mail all’indirizzo [email protected] o
al numero di fax 0523/617640. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.edilshow.it alla sezione “Eventi Speciali”.
Convegni e workshop
Ricco e propositivo il programma di convegni
e workshop che dalla prima edizione vede le associazioni di categoria impegnate a sviluppare
argomenti tecnici e di aggiornamento professionale. Oltre al citato convegno della Scuola Edile, venerdì 15 alle ore 14,30 ci sarà l’incontro
"Certificazione forestale PEFC e promozione
della filiera foresta-legno-carta: esempi dal territorio", organizzato dall'associazione Pefc Italia; sabato 16 ale ore 10 è la volta del convegno
"Durabilità del legno. Diagnosi del degradamento, trattamenti preventivi e curativi", a cura di Dario Flaccovio Editore.
Le sezioni
della mostra
Edilshow sarà declinato come da tradizione in
più sezioni. “Ricostruire Ristrutturare Recuperare” presenterà prodotti, servizi e soluzioni
sostenibili per i lavori di ristrutturazione; si
tratterà di una vetrina espositiva, di sicuro interesse per i visitatori, sulle proposte di riedificazione con un’attenzione particolare ai costi ed
ai materiali impiegati: dalla ristrutturazione fisica degli edifici fino al retrofit funzionale con
l’aggiunta di tecnologie innovative e nuovi elementi tecnici. Non mancheranno convegni e seminari sulle attualità tecniche e normative.
La sezione relativa ad “Artigianato Edile” si
propone di promuovere gli artigiani e le piccole
e medie imprese che operano sul territorio: car-
14 febbraio 2013
pentieri, termoidraulici, fabbri, serramentisti,
falegnami presenteranno la loro attività ad
un’utenza interprovinciale composta da progettisti, tecnici, impresari e committenza privata.
Una peculiare attenzione, come nella scorsa edizione, verrà posta sull’edilizia rurale che vede in questi anni una certa vivacità dovuta ai
rinnovamenti delle costruzioni agricole ed ai
cambiamenti di destinazione d’uso (come nel
caso delle realtà agrituristiche): dalle energie
rinnovabili ai recuperi architettonici di pregio,
dai prefabbricati alle strutture in legno, sono
molteplici i settori d’intervento nelle aziende
agricole che verranno considerati.
Edilshow è organizzato da Piacenza Expo; il
salone si sviluppa in un’unica superficie coperta di 10.000 mq. Un padiglione moderno e funzionale alle esigenze di tutti gli espositori.
Una struttura espositiva di facile fruibilità
per i visitatori che trovano in un’unica soluzione una panoramica delle realtà produttive e
commerciali del settore edile.
La mostra è ad ingresso gratuito previa registrazione.
Per maggiori info è online il sito www.edilshow.it
Forestalia
Riconfermata poi l’accoppiata con Forestalia:
reduce dal successo della scorsa edizione (la
prima), anche quest’anno il salone agroforesta-
EDILSHOW
le italiano sarà riproposto in contemporanea ad
Edilshow. Sviluppo del territorio, tutela ambientale, gestione dei patrimoni forestali, corrette prassi operative, sono solo alcuni dei temi
che verranno affrontati nel corso di questa seconda edizione. Di particolare valenza l’esposizione di mezzi e tecnologie per i lavori nel bosco: carri, spaccalegna, rimorchi, tecnologie di
movimentazione, sistemi di esbosco, utensili,
ricambistica e tecnologie per la sicurezza occuperanno uno spazio importante nel Padiglione
1 del Centro Fieristico.
Il programma di Forestalia 2013 è però ricco di
spazi e proposte molto diversi tra loro: ad esempio, ci sarà anche un’area dedicata alla gastronomia a tema “silvestre” grazie al “Ristorante
del Bosco”, un vero e proprio ristorante altoatesino che proporrà ai visitatori un menu di specialità dell’Alto Adige.
Gli appuntamenti più “spettacolari” non
mancheranno anche quest’anno: ci saranno artigiani del legno che opereranno dal vivo, esibizioni di tree climbing, uno spazio dedicato
all’arte dell’intarsio e del restauro e laboratori
per i più piccoli ; tutti appuntamenti che arricchiranno il programma della manifestazione
assieme a workshop su tecniche, materiali e sicurezza.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Sul
sito www.forestalia.it è possibile ottenere la
pre-registrazione per il pass d’ingresso, nonchè
tutte le informazioni ed il programma completo
di Forestalia 2013.
Corriere Padano
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Corriere Padano
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Serie D - Atletico BP, ritorno al Garilli
(a.doss) Primo posto in classifica, anche se il vantaggio è ormai minimo, e tanta voglia di ricominciare a marciare a ritmi sostenuti dopo lo stop di
campo con il Tuttocuoio e di calendario legato al
Torneo di Viareggio: sono l’attualità e la volontà
dell’Atletico BP Pro Piacenza, che deve dare il meglio in una ripresa del campionato che si preannuncia davvero impegnativa.
I rossoneri dell’allenatore Arnaldo Franzini riprendono sabato 16 (al Garilli, fischio d’inizio alle
15.30) con una sfida d’alta quota. La prossima avversaria è infatti la Pistoiese: nobile decaduta del
calcio toscano (fondata nel 1921 e rifondata nel
14 febbraio 2013
SPORT
1988 e nel 2009) che nel 1980/81 disputò anche una
stagione in serie A, la squadra dal caratteristico
colore sociale arancione rimane tra le corazzate
del girone D della serie D nonostante una partenza
non eccezionale. Subito dopo, il tour de force della
squadra piacentina comprenderà la trasferta con
la Massese e il doppio turno interno contro Castelfranco e Mezzolara. Turni che potranno o meno
confermare il ruolo di capolista dei rossoneri, il cui
allenatore - saggiamente - invita a non fare programmi: “Siamo - ha ricordato a sportpiacenza.it
Franzini - in vetta, l’obiettivo è rimanerci pensando una partita alla volta”.
Prossimo turno: 17/02/2013
SERIE D - GIRONE D
Atletico PB
Tuttuocuoio
Lucchese
Real Spal
Massese
Pistoiese
Fidenza
Mezzolara
V. Castelfranco
Formigine
Fortis Juventus
Atl. Castenaso
Camaiore
Pavullese
Forcoli
Riccione
Rosignano
Bagnolese
47
46
42
41
40
36
33
33
32
31
31
28
22
20
19
18
14
13
Atletico BP-Pistoiese
Camaiore-Riccione
Fidenza-Bagnolese
Forcole-Massese
Formigine-Atl. Castenaso
Fortis Juventus-Real Spal
Mezzolara-Pavullese
Rosignano-Lucchese
V.Castelfranco-Tuttocuoio
Tris di vittorie
in Eccellenza
Bottino pieno per le squadre piacentine, che adesso
devono insistere per avvicinare i rispettivi obiettivi
FILIPPO BALLERINI
Domenica trionfale per le tre piacentine
d’Eccellenza. La Lupa Piacenza, con la consueta rimonta, mantiene la Correggese a distanza di sicurezza, il Fiorenzuola grazie ai
tre punti ottenuti ai danni del Real Panaro
aggancia il terzo posto, mentre il Royale Fiore interrompe la serie delle sconfitte consecutive.
La copertina va ai biancorossi di Viali, che a
Pontenure proseguono nella loro solitaria
marcia trionfale. I quattordici successi ottenuti nelle venti gare finora disputate, le quarantuno reti realizzate (miglior attacco del
girone insieme alla Correggese) e le diciannove reti incassate (seconda migliore difesa), la dicono lunga sullo strapotere della Lupa Piacenza: le sofferenze non sono mancate
neppure di fronte alla sorprendente Fidentina di Massimo Mazza, ma nello sport contano
i risultati e quelli sono tutti dalla parte di Viali e dei suoi ragazzi, che stanno confermando
ogni domenica di strameritare il primo posto
della graduatoria. Le polemiche sulla “trasferte” giocate nel Piacentino, su un gioco
non sempre squillante come si vorrebbe, lasciano il tempo che trovano. Avanti così, dunque, facendo attenzione alla Sampolese di
scena domenica al Garilli: ovvero l’unica
compagine capace finora di lasciare la Lupa
Piacenza a bocca asciutta.
Il Fiorenzuola aveva bisogno di uno zuccherino dopo la sconfitta nel recupero infrasettimanale di Correggio: con il Real Panaro i rossoneri sono stati bravi a mettere sui binari
giusti un match potenzialmente pericoloso,
soprattutto sul piano della concentrazione.
Dopo il pareggio ospite l’undici di Mantelli
(nella foto) ha avuto il merito di tornare quasi
subito in vantaggio e di chiudere i conti a
mezzora dal novantesimo. Mattatore di giornata, con una doppietta, il solito Luca Franchi, ma un plauso merita anche Jacopo Gianluppi, autore della rete del 2-1, la terza stagionale per il bomberino cremonese. I tre
punti ottenuti ai danni del Real Panaro han-
Il gelo morde più della Lupa
Maltempo, è a rischio la partita di domenica con la Sampolese
GIOVANNI DOPERNI
no consentito al Fiorenzuola di agganciare al
terzo posto il Rolo: un ottimo biglietto da visita in attesa dello scontro diretto in programma domenica prossima in terra reggiana. Una sfida che, in caso di risultato positivo,
potrebbe anche rilanciare i rossoneri in ottica secondo posto.
Nella sfida-salvezza con il Bibbiano al Royale Fiore serviva solo un risultato, il successo.
E i tre punti sono arrivati per l’undici guidato
da Gigi Erbaggio: grazie all’ennesima prodezza stagionale dell’impagabile Martinelli
l’ex biancorosso ha dunque salvato la panchina. Ora la classifica è tornata a sorridere al
Royale Fiore, che può contare su un buon
gruzzolo di punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Ma la tranquillità è ancora tutta
da conquistare per i biancoviola del presidente Rizzo: bisogna insistere, a partire dallo
scontro diretto in cartellone domenica a Colorno. Un altro crocevia di fondamentale importanza per il Royale Fiore.
Non fossero le bizze del meteo e la bussola impazzita dei
vertici regionali della Figc ci
si annoierebbe un sacco. E
meno male che non si annoiano quei tifosi da dieci a lode
che riescono a trasformare in
“bombonera” anche i desolanti campi sportivi di Borgonovo e Pontenure. La verità è
che quando gioca senza incantare la Lupa Piacenza vince comunque. Lo fa senza Tognassi, Volpe e Arena, tre
pezzi da novanta, figuriamoci
fosse al completo. Agli avversari resta l'illusione, come domenica è toccato alla Fidentina e mercoledì scorso nel recupero al Salsomaggiore. Se
non ci pensa Marrazzo, ci si
mette Valla a estrarre magia
dal cilindro. Fuori i big, insomma, il Piacenza resta peso
massimo nella categoria con
buona pace degli inseguitori
che il loro dovere lo stanno facendo. Ma di fatto la Correggese, a quattro punti di distacco, è l'unica a reggere il
ritmo. Finché dura. Più indietro Rolo e Fiorenzuola se la
giocheranno per la gloria. Il
vero problema per Viali è cercare e trovare convincenti
motivazioni per un gruppo e
un ambiente decisamente
fuori categoria e consapevole
di un potenziale di una span-
na al di sopra delle avversarie.
Piccola nota per il neo arrivato
Ferrari: il portierino del Parma
ha fin troppa personalità come
testimoniano l'errore che ha agevolato il provvisorio vantaggio della Fidentina e l'espulsione. Guardando avanti, i biancorossi sono attesi da tre partite
in una settimana: Sampolese,
recupero contro il Royale Fiore
mercoledì in notturna e domenica 24 febbraio trasferta a Fiorenzuola. L'agenda è fatta ed è
pure fitta. Non fosse che incombe un possibile rinvio della
prossima gara con la Sampolese. La sospensione dopo il maltempo di inizio settimana è dietro l'angolo. Sabato per altro il
Garilli è prenotato dal match di
serie D tra l'Atletico Bp e la Pi-
stoiese e le condizioni del terreno non sarebbero sicuramente
le migliori il giorno successivo
per la squadra di Viali. L'importante è che vengano date
certezze con largo anticipo ed
evitare antipatici tira e molla
che nel recente passato hanno
già creato intoppi all'ultimo
momento. A questa Federazione di dilettanti, se non la conoscono, si dovrebbe insegnare la
storia non tanto remota del Piacenza, ma soprattutto dovrebbero ricordarsi di quella frase
che la sfida di Champions tra
Celtic e Juventus ha fatto tornare in mente. Il football è
niente senza i tifosi. Vale in
Champions come in Eccellenza, vale a Glasgow come a Piacenza.
Luca Franchi, un bomber da dieci e lode
Messi alle spalle acciacchi e squalifiche, la punta del Fiorenzuola si conferma uno degli attaccanti più puntuali del calcio dilettantistico
Non si scappa. Quando gli infortuni gli danno un pizzico di tregua, a livello dilettantistico sono davvero pochi gli attaccanti che possono reggere il confronto con Luca Franchi.
Destro, sinistro, stacco aereo, tecnica sopraffina: con la doppietta rifilata al Real Panaro il bomber del Fiorenzuola (nella foto) ha
toccato quota dieci reti in campionato. Considerando le non poche partite saltate nel girone d’andata causa acciacchi vari e squalificche e le difficoltà iniziali a ritrovare la condizione migliore dopo un anno lontano dai
campi, la doppia cifra, quando mancano ancora quattordici gare alla chiusura del campionato, rappresenta un traguardo senz’altro ragguardevole per l’attaccante cresciuto
nel settore giovanile del Piacenza. Le marachelle e gli alti e bassi di inizio carriera sembrano ormai un lontano ricordo.
A ventisei anni la maturità ha fatto capolino
e anche davanti ai taccuini Luca Franchi par-
la da leader vero. Mette la squadra, il gruppo,
davanti a tutto e pone l’accento sulla crescita
dei giovani compagni di squadra.
“Siamo felici di essere riusciti a metterci subito alle spalle la partita di Correggio – spiega il numero nove del Fiorenzuola al termine
della partita con il Real Panaro – ci eravamo
preparati bene e siamo arrivati all’appuntamento carichi.
Purtroppo le cose non sono andate come avremmo voluto. Abbiamo giocato una buona
gara e alla fine siamo stati puniti da due episodi senza essere stati messi sotto sul piano
del gioco.
Però bisogna essere obiettivi e dire che
qualcosa in più avremmo senza dubbio potuto dare”.
A Correggio sono soprattutto mancati i colpi degli uomini di maggiore classe ed esperienza del gruppo: ovvero Luca Franchi, Lucci e lo stesso Pizzelli.
“Non mi nascondo: a Correggio non sono andato come avrei voluto e così credo anche
qualche mio compagno.
Ma sono anche sconfitte come quella con la
Correggese che aiutano un gruppo a crescere
e a migliorarsi: l’importante è saper subito
voltare pagina come è accaduto con il Real
Panaro”.
Con il Real Panaro hai messo a segno due
splendide reti e altre due le hai fallite per un
soffio.
“Forse avrei potuto segnare un altro paio di
gol, ma va bene così. Per le due reti realizzate
ci tengo a ringraziare Pizzelli e Galli, che mi
hanno messo nelle condizioni ideali per segnare due gol davvero pregevoli. Mi fa piacere soprattutto per Galli, che è entrato dalla
panchina e si è reso subito protagonista di una gran giocata. Insieme a Galli, che sta disputando un ottima stagione, abbiamo altri
ragazzi di valore che stanno crescendo davvero tanto e possono rappresentare il futuro
del Fiorenzuola”.
Filippo Ballerini
14 febbraio 2013
Corriere Padano
15
SPORT
Placentia Marathon 2013,
obiettivo 5mila iscritti
L’edizione del 3 marzo sarà l’ultima con il formato tradizionale: gare sui 42, 30 e
21 km. Grande novità la corsa a staffetta sul percorso lungo. Dal 2014 si cambia
domenica di maggio) potrebbe essere disputata soltanto la mezza maratona.
L’edizione di quest’anno, comunque, comprenderà ancora l’ultima
volta sulla distanza resa eterna dalla
vicenda di Fidippide, nonchè quelle
su 30 e 21 km più la novità della staffetta e le confermate marce non
competitive su 3, 5 e 10 km e la veloce
e tecnica Handbile (con il Trofeo
Valnure sui 28 km) per atleti disabili.
Come sempre, il grande evento - oltre ad essere un momento di sport e
aggregazione - sarà anche un’occasione di sensibilizzazione sui temi sociali e della solidarietà: non solo con
la consueta attenzione all’Unicef (a
cui, nelle edizioni precedenti, è stata
destinata una somma pari a oltre
750mila euro), ma anche ad altre associazioni di volontariato.
Venendo ai top runner, i nomi finora confermarti sono quelli di Francesco Bianco e Diego Abbatescianni
(rispettivamente secondo e terzo
nella maratona maschile 2012), di Alina Nituleasa (la romena vincitrice
della maratona femminile 2012),
dell’italo-romena Ana Nanu (mezza
maratona femminile) e di Eliana Patelli (30 km femminile).
Il giorno prima del clou domenicale, già sabato 2 marzo scatteranno gli
eventi collaterali dal ‘Centro maratona’ del Polisportivo Franzanti di
Largo Anguissola, da dove - alle 9.30
di domenica 3 marzo - partiranno le
gare che si concluderanno come da
tradizione in Piazza Cavalli dopo aver toccato anche i Comuni di Podenzano e Vigolzone.
ANDREA DOSSENA
Sarà un’edizione importante, quella del 2013, per la Placentia Marathon for Unicef (vedi foto sopra) che
punta all’ambizioso obiettivo dei
5mila iscritti mentre molti (vedi foto
sotto) si stanno già allenando.
Nel diventare “maggiorenne” - la
manifestazione compie 18 anni - il
grande evento di sport e solidarietà
(in programma domenica 3 marzo)
vivrà infatti un momento di passaggio: sarà l’ultima volta per il tradizionale percorso sui 42 chilometri e 195
metri, ma anche il debutto per una
serie di nuove iniziative - come la
Maratona a staffetta, con 4 atleti che
per coprire la distanza più lunga si
passeranno il testimone ogni 5 o 10
km - che aprono una finestra sul futuro di uno degli eventi per i quali tantissime associazioni, enti e volontari
mobilitano buona parte delle proprie risorse, in un encomiabile sforzo di generosità e di collaborazione.
Dal prossimo anno, come detto, si
cambierà: la concomitanza (non risolta dalla Fidal nonostante i ripetuti appelli in tal senso) con la maratona di Treviso ha costretto gli organizzatori piacentini - su tutti Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti, autentiche anime dell’appuntamento a rivedere i piani. Due le possibilità,
con decisione da prendere entro fine
marzo: per l’anno prossimo potrebbero essere disputate sia la Strapiacenza Halfmarathon (sui 21,907 km)
sia la Ultra Halmarathon (sui 30 km)
nella tradizionale data di marzo, oppure in una data diversa (la prima
Brusco risveglio per le piacentine del volley
Copra Elior e Rebecchi Nordmeccanica, batoste in campionato. In Coppa, però, è un’altra musica
Brusco risveglio, in campionato, per le squadre
piacentine del massimo campionato di pallavolo.
La Rebecchi Nordmeccanica, battuta in trasferta 3-1 da una Duck Farm Chieri Torino forse anche
colpevolmente sottovalutata, ha confermato i
propri limiti di continuità e di compattezza. Al suo
meglio, la squadra di Mazzanti (foto a destra) gioca
una pallavolo a tratti eccellente, ma non sono finiti i blackout che più di una volta in questa stagione
hanno trasformato in sconfitte partite che sembravano alla portata di Leggeri e compagne. Negli
Usa si dice - anche se soprattutto nel basket - che,
più della somma delle qualità del roster, conta la
“chimica” di squadra, ossia la bontà o meno
dell’interazione che si sviluppa tra i singoli componenti del team: è forse su questo, oltre che dal lato psicologico, che il mister dovrà lavorare di
più.
Non sarà facile, sia perchè la società preme (i vertici hanno dichiarato apertamente che quest’anno vogliono vincere) sia perchè qualche tifoso della curva mugugna anche via Facebook e sia perchè
- dopo la sfida di Challenge Cup di martedì 12 vinta
3-2 contro Le Cannet che ha qualificato Piacenza
alle semifinali - alla ripresa del campionato (saba-
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to 23 febbraio alle 20.30) le piacentine - ora terze,
anche se con una partita in meno - si troveranno di
fronte al PalaBanca (diretta su Rai Sport) niente
meno che la capolista Busto Arsizio.
Note stonate anche per la Copra Elior Piacenza,
che a Castellana Grotte ha perso per 3-1 ed ha così
fallito l’obiettivo della quarta vittoria consecutiva che avrebbe portato la squadra di Luca Monti
(foto a sinistra)più vicina a Macerata (sconfitta da
Trento per 3-1 nel big match di giornata) e più distaccata da Cuneo, tornata invece al successo a discapito di Verona.
Dopo la partita di ritorno di Challenge Cup con la
Stroitel Minsk di mercoledì 13 (in corso mentre andiamo in stampa, ndr), i biancorossi sono attesi da
un impegno davvero tosto: la trasferta di Perugia
di domenica 17 febbraio.
Andrea Dossena
Vittorino, 13 medaglie per gli Esordienti B
(dosse) Continua anche grazie agli
atleti più giovani l’ottima stagione
sportiva della squadra di nuoto
della Vittorino da Feltre. La formazione (nella foto) degli Esordienti B, allenata da Gianluca Parenzan e da Alessandro Malchiodi,
infatti, ha conquistato tredici medaglie – quattro d’oro, sei d’argento e tre di bronzo – alla XXXII edizione del Trofeo Torre Pendente
svoltosi a Pisa.
In campo femminile doppio podio
per Matilde Riccardi e per Maria
Josè Vidal Vidal: Matilde si è im-
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VARIE
posta nella gara dei 100 dorso ed è
arrivata terza nei 100 stile libero ;
Maria Josè ha vinto i 100 stile libero e si è poi aggiudicata il bronzo
nei 50 farfalla. Tra le prestazioni
della squadra femminile da segnalare anche la medaglia d’oro vinta
meritatamente da Silvia Rivi nei
50 dorso. In campo maschile, invece, medaglia d’oro per Tommaso
Agosti, vincitore dei 100 dorso,
mentre Matteo Bricchi è salito due
volte sul secondo gradino del podio vincendo l’argento nei 100 misti e nei 50 farfalla. Argento anche
per l’ottimo Giacomo Riccardi nei
100 stile libero, mentre Nicolò
Ronca si è aggiudicato la medaglia di bronzo nella prova dei 100
rana.
Due medaglie d’argento anche
per le staffette: la 4 x 50 stile libero femminile composta da Lara
Boselli, Arianna Gatti, Matilde
Riccardi e Silvia Rivi e la 4 x 50
misti maschile con Giacomo Riccardi, Nicolò Ronca, Matteo Bricchi e Andrea Groppi. Quarto posto invece per la 4x50 stile libero
con Mauro Lodola, Tommaso Agosti, Riccardo Baldini e Riccardo Amendola.
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Corriere Padano
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14 febbraio 2013