Bastione Borghetto cLè, ma servono i progetti
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Bastione Borghetto cLè, ma servono i progetti
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Pc GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO 2013 - ANNO 31 N. 3 - EURO 0,20 Giglio-Marazzi, uno scontro con la Fondazione in mezzo Pubblicità inferiore al 45% - Contiene IP www.corrierepadano.it WEEKEND Situazione finanziaria e sfida per la presidenza, lotta sempre più dura POLLASTRI A PAGINA 4 In primo piano - La struttura ospiterà la manifestazione “Sorgente del Vino” a fine aprile Bastione Borghetto c’è, ma servono i progetti Nuovi locali, fermento in città A PAGINA 5 Bisotti: “Demanio disponibile ad una cessione gratuita dello spazio, purchè nell’ambito di un progetto unitario e coerente”. Paparo: “Diventi una cittadella del lavoro” Bastione Borghetto ospiterà Sorgente del vino 2013, che lascia Agazzano, e il Demanio è disponibile ad una cessione gratuita dello spazio purchè nell’ambito di un progetto complessivo e vincente. Servono quindi idee e fondi per un utilizzo stabile: il Comune lavora ad un bando rivolto alle associazioni locali Nuovi Piacentini - Storie e personaggi Bausch, l’omaggio firmato Morganti SUZZANI A PAGINA 3 A PAGINA 7 Piacenza Expo EdilShow punta su Energy Days e Forestalia DA PAGINA 11 AVVISO AI LETTORI Corriere Padano tornerà in distribuzione giovedì 28 febbraio. Nel frattempo seguiteci sui nostri siti www.corrierepadano.it e www.vivipiacenza.it Nicole Pelizzari, inviata di Mistero: ”Sono una scettica curiosa” NELLO SPECIALE ALL’INTERNO Placentia Marathon 2013: sarà l’ultima con la 42 km Pallavolo Campionato e coppa, che altalena DOSSENA A PAGINA 15 DOSSENA A PAGINA 15 Biancaneve è un musical A PAGINA 9 Corriere Padano 14 febbraio 2013 2 ATTUALITÀ Scuole e iscrizioni 'last minute', Questa settimana su www.corrierepadano.it difficoltà extra per le segreterie Intervista doppia Dosi-Paparo Dopo la netta affermazione del centrosinistra al ballottaggio per l'elezione del sindaco di Piacenza, Paolo Dosi e Andrea Paparo si confrontano, tra il formale e l'informale, in un'intervista doppia che va a toccare i temi caldi del momento (Fondazione), quelli in discussione da tempo e in attesa di una collocazione certa in agenda (Pertite) e quelli di natura politica, dagli strascichi delle Primarie nel centrosinistra ai nuovi assetti del centrodestra piacentino. Videointervista: Mirta Quagliaroli (M5S) Video-intervista con il capogruppo in Consiglio comunale a Piacenza del Movimento 5 Stelle, che si è appena sottoposto con successo al primo esame semestrale degli elettori. Una riflessione su Piacenza e sul Movimento 5 stelle dopo le epurazioni e la decisione di Grillo di tornare in tv Via Aguzzafame, discarica di scorta Sono anni che gli abitanti di Borgotrebbia combattono una battaglia che non riescono a vincere: quella contro chi ha deciso di trasformare le aree verdi nei dintorni delle abitazioni in una grande pattumiera dove abbandonare rifiuti di ogni genere: pneumatici, bottigliette, batterie da automobile. C’è persino un televisore lasciato a bordo della strada bianca che porta all’ingresso del Parco del Trebbia e, come ci racconta Roberto Bottazzi, uno degli abitanti della zona, «fino a un paio di giorni fa c’erano un divano e un tavolo... un tavolino di quelli da salotto». Cella, Scuola Edile: “Competenze decisive nel mercato del lavoro” L’attuale crisi del settore edile, con le ricadute sull’Ente che si occupa della formazione degli operatori del comparto, sono oggetto dell’analisi di Filippo Cella, presidente della Scuola Edile di Piacenza. “Da parte nostra - spiega Cella - vogliamo contribuire alla ripresa del settore edile, offrendo una formazione di qualità, che consenta di elevare le professionalità e competenze dei nostri corsisiti, col fine ultimo di fornire una formazione moderna ed aggiornata atta a cogliere ogni opportunità di collocazione o ricollocazione nel mondo”. Crisi edilizia, i sindacati: “Per ripartire serve una nuova idea del costruire” Il saldo pesantemente negativo - in termini di imprese chiuse e addetti senza lavoro - dell’edilizia piacentina si aggrava via via che arrivano nuovi dati. L’analisi di Fillea-Cgil e Filca-Cisl comprende numeri da far tremare i polsi, ma anche proposte concrete per provare a frenare l’emoraggia. Segreterie scolastiche oberate di lavoro e personale a disposizione anche nelle ore pomeridiane per risolvere i dubbi delle famiglie e i disservizi della rete. Sono gli effetti prodotti dalla digitalizzazione delle iscrizioni scolastiche avviata lo scorso 21 gennaio ed ora – a due settimane dal termine del 28 febbraio - c'è chi lancia un nuovo allarme, quello delle ‘iscrizioni last minute’ che potrebbero causare nuovi blocchi al sistema informatico dovuti alla contemporaneità degli accessi concentrati nelle ultime settimane. Dopo il black out di fine gennaio, con il sito del Ministero subito in tilt – come anticipato da Corriere Padano del 17 gennaio scorso – proseguono i disagi per i genitori che devono iscrivere i propri figli alle classi prime delle scuole primaria e secondaria (di primo e secondo grado). All'appello mancano infatti molte famiglie che non hanno ancora provveduto ad iscrivere i propri figli a scuola e a preoccupare maggiormente è l'utenza straniera che non sempre dispone della strumentazione informatica necessaria. Si aggiungono poi le tante famiglie - anche piacentine - che si trovano in difficoltà nella compilazione di modulistica specifica e per di più online e che si rivolgono alle scuole per ricevere supporto. Da una parte ci sono storie di mamme che lavorano e che sono costrette a trascorrere nottate davanti al computer per iscrivere più di un figlio al primo anno scolastico, dall’altra il surplus di lavoro delle segreterie scolastiche che ricevono giornalmente decine di telefonate a causa delle complesse procedure di iscrizione (dal codice meccanografico alla registrazione al sito www.iscrizioni.istruzione.it tramite mail e password) . 'La dematerliazzazione più che alleggerire le scuole – afferma Manuela Calza segretaria provinciale Flc-Cgil – sta causando serie difficoltà e grava principalmente sul personale scolastico, già pesantemente tartassato dai tagli e ridotto del 20% in questi ultimi anni’. Alla Scuola Alberoni la segreteria ha reso disponibili moduli cartacei per agevolare i genitori - specialmente stranieri – e proceduto – in tali casi - all’inoltro delle domande online. Ma c'è di più: ‘la modulistica non contempla alcune casistiche familiari (ad esempio genitori divorziati di cui uno non raggiungibile perché all’estero) e ciò crea ulteriori disagi alle famiglie’, spiegano dalla segreteria dell’Istituto Romagnosi: 'Abbiamo dovuto contattare il numero verde messo a disposizione dal Miur causa disguidi causati dall’utilizzo di browser internet differenti che non consentivano il completamento dell’iscrizione, causando ulteriore ansia tra i genitori, preoccupati di non aver iscritto i propri figli a scuola’. L’iscrizione al primo anno scolastico è un momento molto importante oltre che delicato: non si può prescindere dal contatto diretto tra famiglia e scuola e ciò che sta accadendo in questi giorni ne è la dimostrazione. Francesca Gazzola 14 febbraio 2013 Corriere Padano 3 IN PRIMO PIANO Scenari - Il Comune studia un bando rivolto a tutte le associazioni piacentine Bastione Borghetto, progetti cercansi L’assessore Bisotti: “Demanio disponibile a una cessione gratuita dello spazio a favore della città, purchè l’utilizzo sia inserito in un progetto unitario e coerente” privati che ne facciano richiesta. Così è stato, ad esempio, per il Partito Democratico che da anni organizza qui le sue feste. Così sarà per Sorgente del vino, che dal 27 al 29 aprile accoglierà all’ombra delle mura oltre cento tra produttori e viticoltori biologici e biodinami- ROBERTA SUZZANI Bastione Borghetto, si volta pagina. Di certo c’è che farà da cornice all’edizione di Sorgente del vino 2013, manifestazione enologica che per il suo quinto compleanno abbandona il castello di Agazzano e si trasferisce nel cuore della città. Di altrettanto certo c’è che il Demanio si è dichiarato disponibile alla possibilità di una cessione gratuita dello spazio a favore della città. Con il successo portato a casa dall’assessore comunale Silvio Bisotti, si volta finalmente pagina nella decennale vicenda di quella che possiamo definire una perla chiusa nella sua conchiglia. Per il resto, su Bastione Borghetto, è ancora tutto da vedere, trattare, aggiustare e ogni progetto o proposta di utilizzo dell’immobile, ristrutturato ormai dodici anni or sono e da allora in cerca di una destinazione più o meno stabile, dovrà passare al vaglio della Soprintendenza. «La condizione posta dal Demanio per la concessione della struttura – sottolinea l’assessore Bisotti, che frena i facili entusiasmi e pensa a come attraversare il mare tra il dire e il fare –è che l’utilizzo del Bastione sia inserito in un progetto unitario e coerente con finalità sociali, culturali, di promozione enogastronimica locale e comunque non esclusivamente legate al profitto economico». Una valorizzazione coerente con l’importanza storica dello spazio che restituisca il Bastione ai piacentini e, al contempo, dìa una spinta al turismo, localizzando anche in città e non solo fuori dalle Mura Farnesiane, manifestazioni e iniziative culturali ed enogatronomiche per cui la realtà piacentina non solo sarebbe una quinta scenica perfetta, ma anche una risorsa fondamentale. «Stiamo studiando un bando rivolto a tutte le associazioni piacentine». Nei piani dell’assessore comunale c’è un progetto di squadra. Uno spazio prio al di sotto del bastione. Un crollo, dovuto a infiltrazioni d’acqua, che con ogni probabilità sarebbe stato facilmente evitato con un controllo più attento della struttura. Una, e forte, tra le tante voci di denuncia fu quella dell’allora consigliere comunale An- La manifestazione enologica “Sorgente del Vino” (a fine aprile) primo passo di un futuro diverso? ampio come quello del Bastione, e così bisognoso di manutenzione, non è gestibile da una o due realtà. Serve una sinergia più articolata «che sia in grado di declinare un progetto ambizioso, utile e autosufficiente». Le porte di Bastione Borghetto potrebbero, quindi, aprirsi alla città grazie a una proposta che ricorda quella già avanzata nel 2006 dall’allora assessore al bilancio Francesco Cacciatore, il quale, ai tempi, aveva intavolato una trattativa con il Demanio per l’utilizzo, con pagamento di un affitto, dell’immobile. Attualmente, infatti, la struttura è concessa a titolo oneroso su richiesta di associazioni o Bisotti prudente: “Svolta? Forse, ma sarà un percorso lungo” (rb) La svolta di Bastione Borghetto potrebbe aprire le porte all’utilizzo anche degli altri immobili demaniali piacentini? Una domanda a cui, per il momento, l’assessore comunale Silvio Bisotti non vuole dare una risposta definitiva. «Ci sono due tipi di immobili di proprietà demaniale che è bene saper distinguere: da una parte ci sono gli immobili di alto valore artistico e culturale tutelati dalla Soprintendenza e per cui è prevista la concessione gratuita in particolari occasioni. Fanno parte di questa schiera Palazzo Farnese, Torrione Foresta e Bastione Sant’Agostino, per esempio. «Di altro tipo sono i dodici immobili per cui il Demanio ha previsto una valorizzazione che, tra virgolette, “comporta modifiche prima dell'immissione sul mercato”. Si tratta di immobili che per essere utilizzati devono essere in qualche modo trasformati, devono cambiare destinazione d’uso per adattarsi a un percorso immobiliare adeguato» chiarisce l’assessore. Fanno parte di questo elenco le caserme Alfieri, Pietro Cella, Cantore e Palazzo Madama. In quest'ultima struttura, già sede dell’Ufficio Iva, dovrebbe trovare spazio l’ufficio del Catasto, ancora oggi ospitato in via Poggi. Un percorso lungo, quindi, ma che con Bastione Borghetto ha avuto inizio. Addio ad Amedeo “Pino” Teruzzi, storico edicolante piacentino (c.a.) Piacentino doc e innamorato del suo lavoro: questo era Amedeo “Pino” Teruzzi, storico edicolante scomparso improvvisamente nei giorni scorsi all’età di settantadue anni. Amedeo Teruzzi era nato il 4 gennaio 1941 ad Agazzano; aveva gestito il primo punto vendita in Piazzetta San Francesco, per poi – dopo una parentesi nella distribuzione dei giornali – aprire l’edicola in via Caduti sul Lavoro. Legatissimo alla sua città e appassionato di calcio (tifoso della Juventus e del Piacenza), era sposato con Marisa Betti; lascia i figli Giorgia e Alfredo e i nipotini Eleonora, Ismaele ed Alberto. Con lui se ne va un piacentino testimone di un’epoca, che aveva fatto del proprio lavoro, assieme alla famiglia, una ragione di vita. L’edicola era per lui non soltanto un lavoro, ma una vera e propria “seconda casa”. ci da tutt’Italia. «Quello che vorremmo fare - conclude Bisotti - è andare oltre un utilizzo estemporaneo, per far diventare il Bastione parte integrante della vita cittadina. Solo “consegnando” questo spazio alle associazioni potremo restituirlo ai piacentini». Una "restituzione" attesa da anni. Dal suo chiacchierato restauro a cura di Marco Dezzi Bardeschi per cui lo Stato sborsò cinque miliardi di vecchie lire - le coperture azzurre degli edifici, ora tendenti al verde, lasciarono perplessi i puristi del recupero conservativo - il Bastione è stato un palcoscenico raramente sfruttato. Sede fissa, come detto, delle feste del Pd e sfondo di manifestazioni sportive e musicali, prima tra tutte Tendenze, per il resto è rimasto uno spazio inutilizzato. Negli ultimi anni molte voci indignate si sono alzate a denuncia dello stato in cui versa la struttura. Un semiabbandono che recentemente ha portato al cedimento di alcuni mattoni nel segmento di mura pro- drea Paparo, oggi assessore provinciale. A una manciata di anni dal recupero dell’opera, alzò i toni e minacciò manifestazioni di protesta per denunciare il malgoverno della cosa pubblica. Parole cadute più o meno nel vuoto, purtroppo. Il Bastione è rimasto una cattedrale, se non proprio nel deserto, quanto meno in un zona desolata. Tutto ciò a dispetto di chi questo spazio, a due passi dal centro cittadino, ricco di storia e potenzialità, saprebbe bene come utilizzarlo. La lista è lunga e annovera tante associazioni culturali e molti politici. Dalla proposta di creare una cittadella dell’economia sociale di Daniele Negri, in forza al Partito democratico, per promuovere l’autoimprenditoria giovanile e dell’artigianato che comprenda esperienze di co-working, fino al più recente appello del consigliere regionale Andrea Pollastri, il quale, come rappresentate del Pdl, ha presentato un’interrogazione in Regione per chiedere un impegno dell’Ente centrale in seno all’Agenzia del Demanio «affinché illustri i progetti per il Bastione Borghetto e, soprattutto, stabilisca quando potrà essere messo a disposizione della città, delle Associazioni e dei cittadini». Una restituzione che potrebbe essere dietro l’angolo. Nelle foto grandi, Bastione Borghetto. Nelle altre, gli assessori Bisotti e Paparo Paparo “Che diventi una cittadella del lavoro” (r.s.) «Una cittadella del lavoro che possa divenire punto di riferimento e orientamento per i cittadini nel delicato momento di crisi che stiamo vivendo». Rispolverando la proposta presentata la scorsa primavera, quando correva per la carica di primo cittadino, l’assessore provinciale Andrea Paparo è intervenuto così nel recente dibattito sul possibile utilizzo del Bastione Borghetto. Non è la prima volta che il rappresentante del Pdl si interessa del futuro dell’immobile di proprietà demaniale. Già nel 2006, a restauro ancora fresco, Paparo aveva alzato la voce per denunciare lo stato di quel «bene pubblico di immensa bellezza e valore che sta letteralmente marcendo» in cui l’Amministrazione comunale voleva aprire un centro giovanile. Una denuncia che aveva rinnovato l’anno successivo prendendo carta e penna e scrivendo direttamente a Napolitano poiché «non essendo riuscito, nell’ambito dell’attività istituzionale che svolgo quale consigliere comunale di Piacenza, a vedere realizzata la legittima aspirazione di tanti piacentini». Oggi Paparo torna sulla questione con un progetto basato sulla sinergia tra pubblico e privato che riunisca in un solo luogo i servizi offerti dai centri per l’impiego, gli enti di formazione, le agenzie di intermediazione e le associazioni di categoria. Corriere Padano 14 febbraio 2013 4 ATTUALITÀ POLITICA Il duello - Situazione finanziaria e nuova presidenza sotto i riflettori della città Scontro Giglio-Marazzi, la Fondazione in mezzo Sulla pelle dell’istituto si sta consumando una durissima lotta che dà più l’aria di essere una diatriba tra lobby di potere svalenze per addirittura 100 milioni di euro. Pronta la replica del cda uscente: nessun problema di liquidità per l’ente, investimenti sotto controllo e annunciata volontà di Marazzi di rivolgersi alla procura per porre fine al clima di grande tensione che sta ac- MARCELLO POLLASTRI C'era un tempo, non molto lontano, in cui i due muovevano i fili dell'economia piacentina e andavano d’amore e d’accordo. L'uno, Sergio Giglio, occupava la presidenza di Confindustria; l'altro, Giacomo Marazzi, quella della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Insieme a Giuseppe Parenti, attuale numero uno della Camera di commercio, formavano un triumvirato potente e influente. Imprenditori, amici, facoltosi, ognuno in grado di pigiare i bottoni della nostra economia. Nelle loro mani si concentrava - e per certi versi si concentra ancora - un non indifferente potere decisionale. Il solo ex sindaco Roberto Reggi, prima di “cadere in disgrazia”, sembrava potesse avere una qualche voce in capitolo su quanto veniva stabilito nelle stanze dei bottoni. Un’epoca non molto lontana, si diceva. Perché negli ultimi mesi alcuni rapporti si sono incrinati e oggi quelle divergenze sono di tutta evi- ve vedere non solo con l’ira di Marazzi, ma anche con le velleità di quel Francesco Scaravaggi che gli contende la presidenza e che durante i giorni della polemica è intervenuto difendendo l’operato della gestione Marazzi e sostenendo che “il patrimonio della Non immuni da colpe sono anche Comune e Provincia, che latitano proprio mentre infuriano le liti denza. Accade così che in aria di rinnovo delle cariche dell'ente di via Sant'Eufemia, i rapporti all'interno dell'onnipotente triumvirato cambiano: Parenti resta in sella alla Camera di Commercio ma si defila; e tra il presidente uscente Marazzi e l'aspirante successore Giglio scoppia la lite di questi giorni. Il casus belli è rappresentato dalla controversa situazione finanziaria della Fondazione finita al centro delle polemiche nei giorni dello scandalo Monte L’ultima battaglia che hanno intrapreso è quella per l’ex distributore Agip di Barriera Genova, dove una variante al Piano regolatore potrebbe consentire, anziché la costruzione di edifici residenziali in una zona già ad alta densità abitativa, la realizzazione di un’area a servizio dell’interesse pubblico, come potrebbe essere un parcheggio pubblico. Peccato che l’assessore Silvio Bisotti abbia male interpretato la mozione, pensando che fosse finalizzata a giungere a un esproprio. Fatto sta che i grillini, dopo sette mesi in Consiglio comunale, ci hanno fatto il callo con le difficoltà di comprensione e relazione con le altre forze politiche presenti in Aula. «All’inizio – spiega il capogruppo del M5s in Consiglio Mirta Quagliaroli – ci hanno un po’ sottovalutati, poi, dato che noi siamo sempre preparatissimi su tutto quello che si di- dei Paschi di Siena per una serie di investimenti, tra cui quello nel titolo Fresh. Investimenti fatti dalla giunta Marazzi negli anni di mandato e che Giglio, proprio l’altro giorno, in un intervento pubblico in cui annunciava pure la sua candidatura alla presidenza dell’ente di via Sant’Eufemia, ha giudicato in buona sostanza “rischiosi, poco prudenti e non coerenti con la mission di una Fondazione bancaria come la nostra, tali da produrre minu- compagnando il rinnovo delle cariche. Non ultima l’accusa rivolta a Giglio di aver sollevato una polemica “che non va certo nell’interesse della Fondazione”. Giorni in cui tra i due ex amici volano gli stracci, anche se i ben informati fanno risalire il tramonto dell’amicizia a più di un anno fa, quando Marazzi brigò non poco per ottenere la proroga di un anno per restare alla guida della Fondazione scombinando in tal modo i piano dell’ex numero uno di Confindustria. E oggi Giglio se la de- Fondazione è rimasto invariato”. Insomma, sulla pelle della Fondazione si sta consumando quella che dà più l’aria di essere una diatriba tra lobby di potere. A chi giovi questa situazione è davvero difficile dirlo. Non certo all’ente stesso che, almeno nell’opinione pubblica, ha visto negli ultimi anni crollare la propria credibilità. Una Fondazione che, al di là della bontà o meno degli investimenti fatti, è apparsa lontana da quel “territorio” di cui oggi tutti si riempiono Quagliaroli (M5S): “Giunta immobile, noi unico seme del cambiamento” scute in Aula – hanno iniziato a trattarci come i primi della classe». Fatto sta che Il Movimento 5 stelle è diventato una realtà a Palazzo Mercanti, dove per la prima volta, con le elezioni Amministrative della primavera scorsa, i grillini piacentini sono riusciti a entrare grazie al considerevole consenso che oggi gli permette di esprimere ben tre consiglieri. «L’impatto - come ci spiega Quagliaroli, che abbiamo incontrato dopo la conferma del mandato a cui si sono sottoposti i consiglieri grillini dopo i primi sei mesi di mandato – è stato duro, non conoscevamo le procedure amministrative e per questo abbiamo dovuto studiare molto», poi, però, finito il rodaggio, il Movimento ha mosso i suoi passi senza ti- mori reverenziali, portando in aula temi e favorendo la discussione. «Anche se la maggior parte delle mozioni che abbiamo presentato sono state bocciate, hanno comunque fatto germogliare un seme, il seme del cambiamento. Come nel caso – precisa Quagliaroli – della commissione di controllo e garanzia, che tutti hanno bocciato, anche se in seguito molti ci hanno fatto capire che, forse, sarebbe stato un bene prenderla in considerazione». Nonostante l’impatto con la vita amministrativa, con una «Giunta quasi immobile» e con opposizioni poco propositive e «troppo impegnate in campagna elettorale», i consiglieri del Movimento 5 stelle la bocca. Un peccato se si pensa che, in un momento economicamente difficile come questo con gli enti locali che boccheggiano e con le Province che oggi ci sono domani chissà, la risorse di una Fondazione potrebbero davvero essere preziose per lo sviluppo e il rilancio del nostro territorio. Non immune da colpe appaiono certamente anche Comune e Provincia. Troppo spesso hanno lasciato fare senza la minima ingerenza; e oggi, mentre le liti per la presidenza la fanno da padrone, latitano maledettamente in quel ruolo di mediatori che dovrebbero svolgere. Segnali, anche questi, che le logiche politiche sono sempre più basate sull’ “io e adesso” che non sulla collettività. Il silenzio complice delle istituzioni principali della città non aiuta. Urge uno scatto d’orgoglio. Nelle foto sopra, Giglio (a sinistra) e Marazzi (a destra). Al centro, targa all’entrata della Fondazione restano convinti che «sia possibile cambiare le istituzioni e il sistema da dentro: basta rimanere integri e non scendere mai a compromessi». Come dimostra la storia politica recente del nostro Paese, di movimenti partiti dal basso che, nonostante i buoni intenti, hanno finito per farsi “intaccare” dal potere se ne sono già visti. Il Movimento 5 stelle ha però già dimostrato di non tollerare al proprio interno chi non rispetta le regole, come nei casi di Favia e Salsi, colpevoli di non aver rispettato i dettami per alcuni (compresa Quagliaroli), martiri per altri. Forse una prima risposta sulla vera natura del M5s la avremo proprio nei prossimi mesi, quando i grillini saranno ufficialmente entrati nelle aule romane che contano. Nella foto Mirta Quagliaroli, capogruppo del Movimento 5 Stelle Finmeccanica, arrestato l’AD piacentino Orsi (mp) Non si può certo dire che sia un magic moment per i più quotati manager piacentini. Dopo Gotti Tedeschi e le vicende legate allo Ior qualche tempo fa, un altro big finisce nei guai: si tratta di Giuseppe Orsi, amministratore delegato e presidente del colosso della difesa Finmeccanica, arrestato l’altro giorno con l’accusa di corruzione internazionale. La vicenda riguarderebbe tangenti che sarebbero state pagate per chiudere la vendita di 12 elicotteri al governo indiano. Un’inchiesta a lungo condotta dai pubblici ministeri di Napoli Piscitelli e Woodcock e poi trasmessa a Busto Arsizio. “Non ho intenzione di dimettermi, non ne ho motivo” aveva detto qualche settimana fa il piacentino ai cronisti che gli chiedevano se fosse intenzionato a mollare in seguito alle inchieste. Nato a Piacenza nel 1945 e laureato in ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano, Orsi è legato a Comunione e Liberazione 14 febbraio 2013 Corriere Padano 5 ATTUALITÀ Movida - Il Tuxedo trasloca e si reinventa, 29Cento Factory lancia un progetto di co-working e l’ex Rockaway si trasforma Piacenza spenta? Eppur si muove! Locali, finalmente segnali di risveglio: diverse e stimolanti le novità in arrivo PIETRO CORVI Piacenza sonnecchia eppur si muove. In tema di movida, il 2013 si preannuncia interessante. C'è fermento. Vi raccontiamo alcune novità che faranno venire l'acquolina in bocca agli amanti di musica, socialità e delle piccole grandi eccellenze del territorio. Vi anticipiamo quel che per ora ci è dato sapere a proposito di quattro luoghi di aggregazione, nuovi o nascenti, che aprono scenari ghiotti ai piacentini di tutte le età. Nell'articolo a parte parliamo del Nessie, il risto-pub dalla caratterizzazione "vintage-rock" della Besurica. Qui anticipiamo invece qualcosa del Tuxedo "che verrà", della trasformazione in corso all'ex Rockaway di San Bonico e di un nuovissimo, inedito ritrovo che sta prendendo vita in pieno centro città grazie all'intraprendenza di 29Cento Factory. Cominciamo dall'impresa in musica a fare da traino o da collante per completare un cocktail frizzante. Un progetto di "co-working" aggregante e collettivo aperto ai contributi di chi voglia sperimentare attitudini artistico-culturali e artigianal-imprenditoriali. Il lato enogastronomico sarà garantito da cibi e birre rigorosamente "hand-made" e a kilometro zero. Il presidente dell'associa- Dal centro storico alle frazioni, filo rosso di voglia di fare lungo la città cui si è lanciata l'associazione che gestisce le sala prove comunali in Cavallerizza, organizza il festival Tendenze e le stagioni musicali di Spazio4. Un progetto giovanile autofinanziato intrigante e innovativo. In un ex ristorante alle spalle del Gotico sta nascendo un luogo ibrido, a mezza via tra negozio, pub e spazio creativo. È frutto di un percorso nato dall'incontro tra la radicata associazione musical-culturale e diverse realtà artigianali locali: come incubatori, lo Spazio4, che ha catalizzato idee ed energie, e le edizioni del tanto chiacchierato mercatino delle produzioni artigianali e indipendenti "A/Mano", ideato e organizzato proprio da 29Cento. La parla chiave di questo "locale" sarà commistione, con la zione Nicola Curtarelli parla di «un negozio aperto anche alla sera, un bar dove sarà possibile comperare oggetti di design, vestiti e accessori esclusivamente fatti a mano. Prodotti locali in primis, ma l'idea è di allargarsi all'artigianato italiano e del mondo. Saranno organizzate presentazioni di prodotti e marchi, eventi culturali di varia natura e musicali, che non dovranno però prendere il sopravvento e sulla cui entità pende l'incognita "disturbo". 29100 e "A/Mano" ricreano insomma il loro habitat naturale, in pieno centro storico, per dare una vetrina a chi ne ha bisogno». La folta squadra è al lavoro per riconvertire e arredare gli ambienti. Con la primavera verranno svelati dettagli, novità, contenuti, procedure per entrare a far parte del progetto e la data di apertura, sicuramente prima dell'estate. C'è anche chi dal centro se ne è andato. Lo storico Tuxedo Pub (nella foto sopra a destra) lo scorso 5 gennaio ha lasciato la leggendaria postazione di via Trebbiola per trasferirsi in via Colombo 101 sotto la rinnovata insegna "Tuxedo Beer House". Riaprirà nella prima metà di marzo. «Sul versante live e delle attività non ho ancora piani definiti - spiega il gestore Carlo Dodi - per ora sono impegnato a sistemare i locali. Ho rimosso tutti gli arredi storici fino all'ultimo chiodo: voglio tenere viva l'anima del Tuxedo. I due oggetti a cui tengo di più? La mappa musicale della Gran Bretagna con tutti i gruppi storici degli anni 70/80 e il manifesto di Arancia Meccanica». Il nuovo Tuxedo sarà più grande, «ma non troppo, per preservare il contatto ravvicinato con la clientela, e le spine si moltiplicheranno, con molte birre speciali e di importazione. E non sarà più un circolo Arci». Tutti ricordano l'epoca d'oro dei concerti e delle jam-session al Tuxedo, ma negli ultimi anni questo aspetto è andato scemando per le solite questioni di decibel. «La musica live mi manca - sottolinea Dodi - qui sarò più libero. Non mi piacciono i calendari troppo strutturati, ma darò regolarmente spazio a concerti: musica originale e piacentina in primis, per offrire spazio al valido tessuto loca- le». Un'ondata di musica si sta per abbattere anche su San Bonico, con cui concludiamo la nostra rassegna. Nell'ex Rockaway, la sala polivalente adiacente allo studio di registrazione Mofo (nella foto sopra a sinistra), Carlo Cantore e Leonardo Bongiorni stanno portando a termine la conversione del bell'ambien- te, ormai pronto a diventare un locale. «Il desiderio è di affiliarci all’Arci - spiega Cantore stiamo ultimando gli interventi strutturali necessari. Offriamo un palco attrezzato da vero live club e un'insonorizzazione curata per ascolti di qualità; il bar completerà l’offerta. Siamo già partiti sperimentando il ballo con la band dal vivo Bep- pe & Dani nella versione "boogie band" e la partecipazione di tante scuole di ballo piacentine che si appoggiano a noi. Il prossimo appuntamento col boogie sarà il 22 marzo». Entro la primavera, se tutto andrà bene, Sound Bonico inizierà ad aprire regolarmente. Nelle intenzioni, il giovedì sera ospiterà concerti rock, metal e dintorni; il venerdì potrebbe rinsaldarsi il concetto di sala da ballo; il sabato sarà destinato a concerti-aperitivo. Le idee sono tante: «abbiamo un maxischermo, potremo ospitare proiezioni, cineforum, presentazioni e teatro, mentre di domenica il locale potrebbe trasformarsi in una balera con le orchestre di liscio. Da lunedì al mercoledì invece Sound Bonico continuerà ad essere una sala prove. È tutto in divenire. Questi primi mesi saranno un rodaggio, per ripartire a settembre con una stagione su misura dell'ambiente e dei desideri dei piacentini». Nessie, il risto-pub dal cuore live con memorabilia delle rockstar C'è una batteria Ludwig gialla in plexiglass con le firme di Ian Paice, batterista dei Deep Purple, e una Pearl Signature con i loghi degli Iron Maiden e le pelli autografate dal batterista Nicko McBrain. Una camicia del '71 appartenuta a Rod Steward, una maglietta di John Entwistle, che fu bassista dei The Who, un paio di scarpe e di occhiali di Elton John. Manifesti originali di Woodstock, una chitarra autografata da Joe Bonamassa ed Lp autografati da gente come Aerosmith e Creedence Clearwater Revival. Questo ben di dio arriva dalla sterminata raccolta di strumenti, amplificatori, feticci e memorabilia del collezionista piacentino Mariano Freschi. Lui si è occupato di arredare il Nessie, il risto-pub di Strada Montecucco (Besurica) nato a inizio novembre sulle ceneri della pizzeria Il Parco per opera della società Centro Facsal, come prolungamento invernale delle attività gestite nel sottomura vicino al Liceo Respighi. Il Nessie non offre solo un buon reparto culinario e birraio, ma anche musica live e dj-set. E con un arredamento così rockettaro non poteva essere diversamente. A reclutare band e dj ci pensano Freschi e il giovane musicista Stefano Pugni. Dopo un periodo di rodaggio al martedì, live e dj-set si sono spostati al venerdì. Ci hanno già suonato Moris Pradella dei Quintorigo o, per rimanere nel piacentino, il dj Gianni Fuso, i Born in the Sixty e i Rusty Miles. I prossimi appuntamenti utili sono venerdì 15 e 22 febbraio con il Dj Max (hard-rock e revival rock) e venerdì 1 marzo con il blues dei Pera Williams, da Reggio Emilia. Probabilmente il Nessie non diventerà un vero e proprio live-club e la musica continuerà a far da complemento. Noi, che amiamo il pentagramma suonato dal vivo, ci auguriamo che trovi sempre più spazio e considerazione nei mesi a venire e nella prossima stagione. (p.c.) Concerti e musei per il bicentenario di Verdi Fiorenzuola si prepara a celebrare il Maestro A duecento anni dalla nascita del genio di Giuseppe Verdi, tra i compositori più celebrati in tutto il mondo, anche Fiorenzuola rende omaggio al musicista nato a Roncole di Busseto (il 10 ottobre 1813) da Carlo Verdi e Luigia Uttini, entrambi di radicate origini piacentine. Una piacentinità, quella del Maestro Verdi, fortemente rivendicata in occasione di queste celebrazioni che vedono anche la cittadina sull’Arda coprotagonista con un calendario di iniziative che partiranno a breve, come ci ha riferito l’assessore alla cultura del Comune di Fiorenzuola, Augusto Bottioni. Il 23 febbraio, infatti, alle 21 al Teatro Verdi si terrà il concerto “Un brindisi con Verdi” del Parma Brass Quintet, ma un primo ‘assaggio’ musicale si avrà alle 18 al Ridotto del Teatro con il concerto per flauto e pianoforte dal titolo “Le arie più famose del maestro”. Ed è in programma l’inaugurazione del museo del Teatro Ver- di, come ha spiegato Bottioni: “Il 24 marzo dovrebbe essere inaugurato il museo del Teatro Verdi, nel quale vi sarà una sezione dedicata ai passaggi fiorenzuolani di Verdi”. Tra le iniziative verdiane si colloca anche la promozione di “un parco lirico letterario”: “è stato riproposto il progetto (che coinvolge altri Comuni e la provincia di Piacenza) del parco lirico letterario avente come tema le attività verdiane e quelle collegate –prosegue l’assessore –È anche un progetto di marketing territoriale”. Sono previsti, entro la fine dell’anno, altri due concerti omaggio a Verdi delle Corali Città di Fiorenzuola e Vallongina, mentre lirica e prosa si fonderanno nello spettacolo che stanno organizzando Walter Portesi e le compagnie teatrali locali. In ricordo dei viaggi del Maestro è già stata posta una lapide alla stazione di Fiorenzuola, dove si prevedono altri interventi. E il 31 maggio il capoluogo val- dardese sarà anche tappa di un concorso nazionale per cantanti lirici. La competizione canora dovrebbe andare in scena sul palco del Teatro intitolato al Maestro, già affollato in questi mesi da artisti di fama internazionale, come il duo Igudesmann & Joo e Lella Costa, cui seguiranno, da qui a maggio, gli altri protagonisti della stagione di musica e di prosa del teatro incastonato in via Liberazione. “Il nostro teatro, a direzione e gestione municipalizzata, è uno dei pochi che ancora oggi, di fronte a una programmazione d’eccellenza, riesce a chiudere in pareggio e a non gravare in modo sensibile sul bilancio comunale – osserva l’assessore alla cultura - Questo grazie a numerosi sponsor che da anni appoggiano la stagione, ma grazie anche a un affezionato pubblico. Il numero degli abbonati si è consolidato e le presenze per serata, pur subendo un lievissimo calo dovuto alla crisi economica, sono sostanzialmente alli- neabili a quelle degli scorsi anni. La tendenza è comunque al miglioramento”. “La Direzione del teatro, gli uffici, i collaboratori e i volontari sono riusciti a confezionare una stagione adeguata, nonostante le ristrettezze economiche - le parole di Bottioni - L’impossibilità, intervenuta per legge, di continuare a gestire alcune funzioni strumentali del teatro attraverso la società Fiorenzuola Patrimonio è una tegola che nel prossimo futuro potrebbe limitare la possibilità di concedere l’uso gratuito del teatro alle associazioni locali”. Associazioni che dovranno probabilmente assumersi gli oneri della sicurezza, dell’antincendio, del primo soccorso e dei consumi. “Il risultato potrebbe essere quello di portare le associazioni a utilizzare i numerosi spazi disponibili in modo più razionale, riservando il teatro a rappresentazioni di qualità”, spiega Bottioni, che assicura: “L’Amministrazione resterà accanto alle associazioni, proponendo collaborazioni, agevolazioni, sinergie e convenzioni, fornendo le sedi per le loro attività a condi- zioni vantaggiose”. Spazi, contenitori “culturali”, di cui parleremo nel prossimo numero. Manuela Iannotta Corriere Padano 6 CITTÀ UTILE 14 febbraio 2013 Farmacie FARMACIE DI SERVIZIO A PIACENZA DAL 15.2.2013 AL 22.2.2013 TURNO DIURNO: dalle 8,30 alle 22 BESURICA – Via Malaspina, 2/A DR. LANERI – C.so V. Emanuele, 64/66 TURNO NOTTURNO: dalle 22 alle 8,30 15.02 DR. SPOTTI – Via Guercino, 50 (ang. Via Boselli) 16.02 DR. CROCI – P.zza Cavalli, 29 17.02 PIACENZA – Via P. Cella, 56 18.02 DR. CABERTI – Via Martiri della Resistenza (ang. Via Trivioli, 4) 19.02 COMUNALE VIA MANFREDI – Via Manfredi, 72/B 20.02 DR. DAVIDE ZACCONI – Via Legnano, 5 21.02 DR. RAIMONDI – Via E. Pavese, 86 22.02 SAN FRANCESCO – Via Sopramuro, 7 E' possibile accedere alle farmacie, in servizio di turno, ricomprese nella ZTL, comunicando al farmacista il numero di targa del proprio mezzo. IL NUMERO TELEFONICO 330033 DA' INDICAZIONE DELLE FARMACIE DI TURNO A PIACENZA E PROVINCIA Mercati settimanali Lunedì: Bettola, Borgonovo Val Tidone, Caorso, San Nicolò, Castell’Arquato, Castelvetro Martedì: Ferriere, Nibbiano, Piacenza Farnesiana, Pontedellolio, Pontenure, Travo, Vernasca Mercoledì: Carpaneto, Marsaglia, Piacenza, Pianello, Vigolzone Giovedì: Agazzano, Castelsangiovanni, Fiorenzuola, Gossolengo, Gropparello, Perino, Piacenza Farnesiana, Podenzano, Villanova Venerdì: Cortemaggiore, Lugagnano, Monticelli, San Giorgio, Rivergaro, Roveleto Sabato: Bobbio, Fiorenzuola, Piacenza, PC Besurica Domenica: Agazzano, Alseno, Borgonovo, Caminata, Carpaneto, Castelsangiovanni, Cortemaggiore, Gragnano, Gropparello, Monticelli, Morfasso, Nibbiano, Pianello, Pontedellolio Bando per l’assunzione di assistenti familiari Le serate dei genitori: conversazioni tematiche Il Comune di Piacenza, Direzione Operativa Servizi alla Persona e al Cittadinointende sostenere l'inserimento lavorativo di assistenti familiari e offrire un sostegno economico alle famiglie che impiegano assistenti familiari privati per la cura di personenon autosufficienti. Le domande, redatte su apposito modulo, potranno essere presentate dal 15 febbraioal 30marzo 2013. I requisiti richiesti sono: - residenza nel Comune di Piacenza; - nucleo familiare con presenza di invalido civile al 100% e/o in possesso di certificazione di handicap grave (L.104/92) e/o valutato non autosufficiente dall'Unita di Valutazione Multidisciplinare e che non percepisce l'assegno di cura; - assunzione o intenzione di assumere, con un contratto di almeno 20 ore settimanali, assistenti familiari in possesso di attestato di frequenza ad un percorso formativo per assistenti familiari o con un'esperienza documentabile almeno trimestrale come assistente familiare; - ISEE dell'assistito (estrapolato dal nucleo familiare convivente) uguale o inferiore a euro 22.500,00. Per informazioni, ritiro modulistica e supporto nella compilazione rivolgersi all'Informasociale, Tel e fax 0523 492731 - Tel 0523 459090 A febbraio proseguono gli incontri gratuiti e aperti a genitori, educatori, insegnanti per confrontarsi, con l’aiuto di esperti, su tematiche relative all’educazione dei figli. Il 15 febbraio l’alimentarista Laura Garnerone affronterà il tema: L’educazione alimentare a casa, fornendo indicazioni e consigli per rendere il momento del pasto utile e sano per i nostri bambini, mentre venerdì 22 febbraio sarà l’occasione per conoscere un gruppo di acquisto solidale e avere informazioni su un nuovo modo di fare la spesa insieme a Samuele Bertoncini, presidente di Des Tacum. Tutti gli incontri si terranno al Centro per le Famiglie a partire dalle ore 20.45. Per facilitare la presenza dei genitori, è previsto un servizio di babysitter, con un contributo di 2 euro a serata per bambino (età compresa tra 3 e 8 anni). Prevenzione degli incidenti domestici dei bambini In collaborazione con gli operatori del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Piacenza e il Centro per le Famiglie, sabato 16 febbraio dalle ore 09.30 alle ore 11.30 si terrà uno degli incontri dedicati alla prevenzione degli incidenti dei bambini in ambiente domestico. Gli incontri si tengono l’ultimo sabato del mese. Avis, i prelievi Sabato 16 febbraio: Podenzano, Alseno Domenica 17 febbraio: Castelsangiovanni, Farini, Podenzano, Castell’Arquato, Fiorenzuola Sabato 23 febbraio: Monticelli Domenica 24 febbraio: Piacenza, Vernasca 14 febbraio 2013 POLITEAMA BULLONE Corriere Padano Domenica 17 arriva Biancaneve, ma in versione musical: i Sette Nani cambiano nome7 Anche la serata “vibrante” con Daphne Sangalli in un programma infarcito di musica Gli appuntamenti della settimana sul sito www.vivipiacenza.it Concorso “Bettinardi”: è tempo di semifinali Morganti, viaggio danzato nell’universo della Bausch PIETRO CORVI Un eccezionale incontro col mondo poetico, la tecnica, la creatività e tutto l'universo artistico diPina Bausch, tra le più note e importanti danzatrici e coreografe mondiali, scomparsa ormai da 4 anni dopo aver diretto dal1973ilTanztheater Wuppertal Pina Bausch, con sede aWuppertal, inGermania: il luogo di incubazione più famoso e fecondo del teatro-danza. Una particolarissima "conferenza danzata". Così si può inquadrare "Moving with Pina", lo spettacolo di Cristiana Morganti, danzatrice solista del Tanztheater Wuppertal da ben 18 anni, che approderà martedì 19 alle ore 21 al Teatro Filodrammatici come terzo appuntamento del cartellone di TeatroDanza della stagione "Tre per te" di Teatro Gioco Vita. Al ter- mine della rappresentazione si svolgerà la consueta chiacchierata di approfondimento pubblico con la Morganti; come ospite, Paola Plessi, insegnante di scuola primaria e docente all'Università Cattolica di Piacenza; nel ruolo del moderatore, il consulente artistico per la Danza di Gioco Vita, Roberto De Lellis. Cristiana Morgantiproporrà un viaggio nell’universo di Pina Bausch (nella foto a destra) vistodalla prospettiva del danzatore; uno spettacolo andato in scena per la prima volta tre anni fa nella preziosa e storica cornice del Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, di cui Pi- na Bausch è stata direttore onorario dal 2006 (e dove la Morganti insegna, oltre che al Conservatoire Nationale Superieure di Parigi). Com’è costruito un assolo? Qual è la relazione dell’emozione con il movimento? Quand’è che il gesto diventa danza? Qual è la relazione tra il danzatore e la scenografia? E soprattutto, come si crea il misterioso e magico legame tra l’artista e il pubblico? Eseguendo dal vivo alcuni estratti del repertorio del Tanztheater, Cristiana Morganti racconta il suo percorso artistico e umano con la grande coreografa tedesca e ci fa scoprire quanta dedizione, fantasia e cura del dettaglio sono racchiusi nel linguaggio di movimento creato dalla Bausch. Le ultime semifinali del concorso nazionale "Chicco Bettinardi" collegato al prossimo Piacenza Jazz Fest, il Piero Bassini Trio e la Uncle Oswald Band sono al centro dei prossimi due weekend al Milestone di via Emilia Parmense. A sfidarsi venerdì 15 per la sezione "B" del Bettinardi, quella dedicata ai gruppi, saranno il quintetto Five Coast da Rovigo e il salernitano Dynamic Trio. Sabato 16 toccherà invece agli ultimi solisti: il pianista bolognese Claudio Vignali, il sassofonista Lorenzo Simoni dal Monferrato e il pianista lecchese Antonio Vivenzio. La normale programmazione concertistica ripartirà dunque sabato 22 con il ritorno del grande pianista codognese Piero Bassini (nella foto), che sarà accompagnato alla batteria da Luca Mezzadri e al contrabbasso da un musicista ancora in fase di definizione. Sabato 23, infine, con un repertorio che va da Gary Moore a Frank Zappa, per un viaggio sulla linea di confine tra rock e blues, ecco la piacentina Uncle Oswald Band, ovvero Marco Croce alla voce, Beppe Lombardo alle chitarre, Luigi Boz-Sgargi al basso e Alex Verzella alla batteria. Concertistica, al Municipale il grande Mischa Maisky Tra i grandi solisti protagonisti della stagione concertistica di Piacenza c'è il violoncellista Mischa Maisky (nella foto) che sabato 23 alle 20.30 al Teatro Municipale presenterà la sua interpretazione del Concerto n. 1 di Šostakovi, e l’aria di Lenskij dall’Evgenij Onegin di ajkovskij nella sua trascrizione per violoncello e orchestra. Artista dalle eccezionali qualità, Maisky è l’unico violoncellista al mondo ad aver studiato sia con Mstislav Rostropovich sia con il leggendario Gregor Piatigorsky. Con lui, sul podio del Municipale salirà Asher Fisch (direttore musicale della New Israeli Opera) che nella seconda parte della serata guiderà la Filarmonica Toscanini nella Settima Sinfonia di Beethoven. Corriere Padano 8 14 febbraio 2013 VIVIPIACENZA Spazio4, cineforum a zonzo tra i decenni Cineclub Argento, il 20 e il 27 il meglio della settimana “Una duminca da ricurdà”, teatro in dialetto al President Tre film allo Spazio4, il giovedì alle 21.15, per il consueto cineforum. Il 14, ecco "La morte scorre sul fiume" di Charles Laughton, grande fiaba di atmosfera orrorifica (USA, '55). Il 21: "After Life" (Giap, '98) (nella foto) di Hirokazu Koreeda. Giovedì 28, infine, ecco "Killer inside me" di Michael Winterbottom, thriller Usa del 2010. Entra in una nuova fase la rassegna Cineclub Argento del Politeama, serie di proiezioni pomeridiane dedicate in particolare ai pensionati. Ultimato il calendario di titoli meno "freschi", mercoledì 20 e 27 febbraio alle 15 saranno proiettati i titoli migliori della settimana che si potranno vedere al costo ridotto di 3 euro. Info allo 0523.328672. Sabato 23 alle ore 21, al Teatro President, va in scena la compagnia L'Allegra Combriccola di Borgonovo, impegnata in "Una duminca da ricurdà". Si tratta di un nuovo appuntamento della rassegna di teatro dialettale promossa e organizzata dalla Familia Piasinteina. Prevendite al Bar Anspi di via Manfredi (0523-458215) o alla email [email protected]. WEEKEND Fillmore, Pornoriviste star di tre notti infuocate PIETRO CORVI Fiorenzuola, al Verdi un classico di De Filippo Con una scenografia essenziale,Teatro Minimoaffronterà, venerdì 15 alle 21.30 al Teatro Verdi di Fiorenzuola nell'ambito della stagione di prosa, un classico: “L’arte della commedia” diEduardo De Filippo, un prologo e due atti che sono una “profonda e accorata riflessione sul mestiere di attore, resa con il tono ironico e complice tipico delle cantate eduardiane”, come scriveil regista Michele Sinisi nella presentazione, impegnato anche in scena nel ruolo di Oreste Campese (lo stesso Sinisi), capocomico di una compagnia famigliare che ha perso il capannone in un incendio dal quale è riuscito a salvare solo le casse dei trucchi e dei costumi. Egli desidera incontrare il nuovo prefetto De Caro (Vittorio Continelli), da poco arrivato, per invitarlo allo spettacolo che la compagnia terrà nel teatro comunale. Da qui prende le mosse l'intreccio della pièce, una commedia di denuncia contro chi impedisce di mostrare i contenuti di verità sociale che gli artisti vorrebbero esprimere e contro chi si rifiuta di riconoscere il loro ruolo produttivo per la società. Completano il cast Michele Altamura, Nicola Conversano, Simonetta Damato, Nicola Di Chio, Patrizia Labianca, Riccardo Lanzarone e Gabriele Paolocà. Arci Vik, programma intenso: spunta anche il Wine contest All'Arci Vik di via Campagna, venerdì 15 grasse risate con un nuovo film doppiato dalla "premiata ditta" piacentina Comitato Violentatori Cinematografici. L'appuntamento alle 21 sarà stavolta con "Willy Ganja e la fabbrica del cioccolato". Giovedì 21, alle 21.30, si recupererà la serata "Ribelli come il sole e arnesi da forca" (in foto): 79 pagine illustrate dal vivo dal vignettista de Il Fatto Quotidiano Gianluca Foglia "Fogliazza" che raccontano di un ragazzino parmigiano che nel 1922 finirà a un palmo dai 300 Arditi del Popolo che affrontarono sulle barricate 10.000 fascisti, vincendo. Lunedì 25, dalle 15, imperdibile maratona elettorale. Mercoledì 27, dalle 20, "Wine contest" con degustazione di vini d'Italia (prenotazioni su [email protected]). Per il cineforum della domenica (ore 21), due documentari: "Mare chiuso" di Andrea Segre il 17 e "The redemption of General Butt-Naked" di Eric Strauss il 24. “Un film da raccontare”, il cinema in Passerini Landi Scorpacciata cinematografica in Biblioteca Passerini Landi con gli incontri "Un film da raccontare" (in Sala Augusto Balsamo alle 16) per parlare dei propri film preferiti proiettandone qualche spezzone. Martedì 19 Gianluca Sgambuzzi presenterà "Sotto gli ulivi" di Abbas Kiarostami. Mercoledì 20 Anna Bolzoni affronterà "Ragazze vincenti" di Penny Marshall. Martedì 26 Piero Verani affronterà "I protagonisti" di Robert Altman. Giovedì 28 ecco "Uomini sulla luna" di Irvin Pichel raccontato da Cesare Favari. Chitarre infuocate al Fillmore. Il club di Cortemaggiore mette sul piatto tre serate in cui, si tratti di cover o musica originale, a farla da padrone saranno il rock e il punk-rock, l'hard-rock e l'heavy-metal. Rockettari di tutte le età, a rapporto: i nomi in gioco non vi lasceranno indifferenti. Si parte venerdì 15 con un gruppo che ha scritto pagine leggendarie nella storia del punk-rock italiano: i Pornoriviste (nella foto a destra). Da Varese, in pista dal 1992, due demo e sette album all'attivo. Un punto di riferimento imprescindibile per i ventenni di oggi e di ieri. Tanti i loro pezzi da annale: da "Chi non combatte cade" a "Qualcuno mi ha venduto", da "Come piace a me" a "L'uomo del lunedì" fino a "Pilota". "Le funebri pompe" è il titolo dell'ultimo disco, 2012, da cui prende il nome anche il tour che li porta ora sul palco del Fillmore. Saranno anticipati sul palco dai lodigiani Bad Frog, dai parmigiani Caporchiola e i cremonesi Death Valley Superheroes. Sabato 16 a guadagnare la scena sarà una delle cover band più quotate, divertenti, originali e sgambettanti in circolazione: gli Antani Project, otto elementi, adrenalina pura tutta d'un fiato. Dal rock allo ska, dal funk al revival ’80 e ’90 con un gusto nel creare arrangiamenti alternativi che lascia di stucco. Per una nuova hard-rock & metal night bisognerà invece attendere sabato 23. Sul palco saliranno i nostrani Hammersmith, gli Ancillotti e i Prided in apertura. Occhi puntati anche sul dj-set della procace Angel Devil Rock, accompagnata dal "sensual show" delle sue bellissime scudiere LadyDiabolika Dolls (nella foto sopra). DANZA Bullone, pieno di eventi con una serata “vibrante” Il pub Bullone fa il pieno di eventi e ce n'è un po' per tutti i gusti. A cominciare dal karaoke, ogni giovedì alle 21.30, animato da Sarah Dibi, passando per la serata dedicata ai temi della sessualità di venerdì 15, "Il bullone vibrante", con la piacentina Daphne Sangalli, esperta di benessere sessuale femminile e della coppia. Venendo ai suoni duri, sabato 16 dalle 22.30 largo al punk-rock degli storici Lobello, da Stradella, e dei Durango 95, ma anche al punk-hardcore dei piacentini Protection Zero. Venerdì 22 ecco invece un concerto collettivo, ovvero la serata tributo a Tony Sly, il cantante e leader dei No Use for a Name (tra le band hardcore melodico americane più famose al mondo) scomparso l'anno scorso. Parteciperanno diversi gruppi e cantanti un po' da tutto il Nord Italia riproponendo in elettrico e in acustico i brani più famosi della band. CINEMA Rassegna d’autore al Jolly, tocca a Redford e Tornatore Tre coreografie di Bigonzetti per “Serata Stravinskji” "Serata Stravinskji" con Aterballetto, domenica 17 alle 16 al Teatro Municipale, nell'ambito della stagione di Balletto. Lo spettacolo debuttato con grande successo al Piccolo di Milano comprende tre coreografie di Mauro Bigonzetti:Les Noces,Le Sacree Intermezzo. Il primoè un balletto astratto, con la sua gestualità rigida e precisa, quasi statuaria che richiama ad un tipo di bellezza estetizzante e algida; scene di Fabrizio Montecchi.Intermezzosulla partitura di Suite Italienne è per quattro coppie di danzatori considerate come entità solistiche che respirano autonomamente tra continui scambi di grande armonia.La sagra della primavera è energia pura: Bigonzetti nel concepirla ha tenuto presente le parole dell’autore: “Avevo solo il mio orecchio per aiutarmi. Ascoltai e scrissi ciò che avevo ascoltato. Io sono il vascello attraverso il quale è passata La Sagra”. Redford con "La regola del silenzio" e Tornatore con "La migliore offerta" sullo schermo del cinema Jolly di San Nicolò per la rassegna d'autore del mercoledì (proiezioni alle 21.30). Il 20 ecco il film di Redford, un solido impianto narrativo che fa convivere intrattenimento e Storia, quella parentesi di sinistra radicale che furono i Weather Underground e la loro reazione violenta alla guerra in Vietnam. Una lunga riflessione sul tempo che passa attraverso la storia di gente inchiodata dagli spettri del proprio passato ma ancora capace di credere nella possibilità di costruire un futuro. Quanto a Tornatore, dopo le contraddizioni sociali di "Baaria" racconta ora il mondo dell'arte. Virgil Oldman (Geoffrey Rush) è un genio eccentrico, esperto d'arte apprezzato e conosciuto nel mondo. Una donna misteriosa (Sylvia Hoeks) lo invita per una valutazione: inizierà un rapporto che sconvolgerà la sua vita. DON CHISCIOTTE TELEVISIONE 14 febbraio 2013 Informazione via web, il “sogno matto” di rimettersi in gioco Corriere Padano 1 Nicole Pelizzari, la piacentina di Mistero: “Sono una scettica curiosa” A PAGINA 3 A PAGINA 2 FRANCESCA LOMBARDI I concetti sociologici sono due: svuotamento e riempimento; il nostro interlocutore è uno, il professor Giampaolo Nuvolati, studioso piacentino che insegna Sociologia Urbana alla Statale di Milano, direttore della rivista “Città in controluce”; il problema è come sarà Piacenza nel futuro prossimo, a fronte di un presente, diciamo, così così. Questa la fotografia: “L’aspetto più rilevante del presente – spiega Nuvolati - risiede nel suo evidente svuotamento (non solo fisico, ndr), con il massiccio arrivo di immigrati che non riempie, almeno per ora, il vuoto causato dal gran numero di piacentini di città che si sposta nei comuni di cintura come Gossolengo e San Nicolò, nonché dall’alta percentuale di residenti-pendolari. Tutto questo comporta una significativa perdita di rilevanza del centro storico, di attenuamento di una identità urbana riconoscibile: passeggiare la sera in centro e provare una sensazione di vuoto è un tutt’uno. E’ il deserto delle vie e delle piazze a comunicarlo ed è esattamente questo lo svuotamento di cui parlo. Si tratta – prosegue il docente – di un fenomeno diffuso anche nelle altre città ma Piacenza ha il ‘dono’ di evidenziarlo con maggior forza: la nostra città, inoltre, gravita su Milano e la gente anche di giorno la vive in maniera attenuata. Se poi prendiamo le nuove generazioni, ebbene, è evidente che hanno ormai orizzonti che superano la dimensione locale. Tutti fattori che determinano per la città una capacità sempre più debole di costituirsi come punto di riferimento: decrescenti sono le occasioni residenziali, occupazionali, d’acquisto, e ciò provoca una sorta di spaesamento. Un esempio? Pensi allo straordinario turn over dei negozi, segno di una offerta commerciale provvisoria”. Eppure si parla spesso, nei convegni e sulla stampa , di formidabili attrattive da valorizzare, le famose eccellenze sempre in attesa d’essere rivelate al mondo. “Stiamo inseguendo – riprende il sociologo della Statale (nella foto a lato) – qualcosa in grado di caratterizzarci, ma è un percorso faticoso e tormentato. Si punta sull’agroalimentare, sulla bontà originale di prodotti come la coppa, ed è con ogni evidenza lo sforzo di un territorio che si promuove, sforzo ammirevole ma non credo sufficiente a riempire quel vuoto di cui si parlava. Lo sforzo, il tentativo di dare o recuperare ‘pienezza’ alla città non può essere staccato da una identità più autentica: il genius loci del nostro territorio è difficile da cogliere, da catturare. Perché Piazza Cavalli è sempre vuota? E nonostante se ne parli da anni e anni, invece del riempimento si sta verificando il contrario. In sociologia – continua Nuvolati – si parla di interstizi in riferimento a luoghi topici e vitali delle città quali sono le librerie e le osterie. Luoghi dove c’è Piacenza e l’identità perduta Com’è vuota la città un po’ di serendipity, ovvero qualcosa di diverso rispetto allo shopping comune, predatorio cui siamo abituati. Ebbene, da noi questi interstizi sono vuoti. Perché? Probabilmente per lo svuotamento anche demografico del centro, per cui oggi la popolazione si ritrova in città e nel suo centro storico solo per consumare e solo in determinati giorni e periodi; i nuovi piacentini, gli stranieri, restano per ora un mondo distinto e separato rispetto al nostro. In sostanza, oggi, a venire a mancare è il passo lento di colui che vive la città, sostituito da colui che la città la consuma. Ripeto: è una condizione comune a tante altre città, ma Piacenza ne rileva i contorni”. E il futuro? Che cosa si può fare, ammesso che qualcosa si possa fare, per arginare lo svuotamento della città? “E’ innanzitutto indispensabile rivitalizzare il centro storico, non solo dal punto di vista dei servizi commerciali, bensì adoperandosi per farvi ritornare residenti. Ripopolare il centro salvaguardandolo dalla terziarizzazione significa garantire le fasce più deboli, popolari appunto, magari attraverso la proposta di affitti calmierati. Viceversa si verifica quel fenomeno che in sociologia si chiama ‘gentrificazione’(da gentry, la classe benestante della vecchia Inghilterra, ndr), ovvero la colonizzazione dei vecchi centri storici ad opera di professionisti in grado di ristrutturare vecchi edifici e ricavarne dei loft. Il centro non deve essere una vetrina. Poi – riprende il sociologo piacentino – c’è l’aspetto che a me sta più a cuore e che tuttavia, in un momento di grave crisi economica come questo, può anche essere percepito come non urgente: la cultura”. In che senso? “Vede, a Piacenza esiste una cultura alta, e penso a realtà come l’Orchestra Cherubini e all’ormai consolidato Festival del Diritto, ed esiste una cultura popolare che si concretizza nella canzone e nel teatro dialettale. Manca il livello intermedio, la capacità di fare una buona cultura, espressione della città, anche senza grandi sponsorizzazioni. Per fare, per costruire una cultura di questo tipo sarebbe necessario un efficace coordinamento tra istituzioni e soggetti produttori di cultura, mentre ora non c’è continuità ma solo iniziative estemporanee”. Che cosa lo impedisce? “L’anello è debole in alto e in basso. In alto sarebbe necessaria una cornice più istituzionale, è vero che non ci sono soldi ma il Comune, per fare un esempio, non fa nemmeno un’analisi censitaria delle realtà e delle iniziative presenti sul territorio. Insomma, non c’è attenzione alla cultura locale già esistente o in potenza, mentre si prestano attenzione e risorse solo ad eventi che danno visibilità”. Il sociologo piacentino Giampaolo Nuvolati disegna una interessante analisi del presente di Piacenza. “Vuoto” da riempire fisicamente e anche culturalmente E in basso? “Risulta difficile intercettare i giovani. Accolsi con soddisfazione e ottimismo la nascita del Politecnico poiché le città universitarie sono sempre state la linfa vitale del dinamismo e della cultura. Ma Piacenza è rimasta una città sofferente, non in grado di coinvolgere la popolazione più giovane. Costoro in gran maggioranza vanno a studiare in altre città, mentre da fuori ne arrivano pochi. Non si è creata una presenza significativa, non si è messa a scorrere nessuna linfa vitale”. Corriere Padano 2 14 febbraio 2013 NUOVI PIACENTINI Personaggi - Sempre più ammiratori per la piacentina Nicole Pelizzari, a Mistero brilla la scettica curiosa La pontolliese inviata della trasmissione di Italia 1 continua a non avere una televisione a casa, ama teatro e fotografia e prosegue gli studi di Infermieristica ANDREA DOSSENA A casa sua continua a non avere una televisione, ma proprio dal piccolo schermo cattura ogni settimana l’attenzione di milioni di spettatori con affascinanti servizi su temi inspiegabili, come quello recentemente dedicato agli strani avvistamenti e ad un presunto rapimento Ufo in Val Trebbia: è la piacentina Nicole Pelizzari (nelle foto grandi), inviata della trasmissione di Italia 1 “Mistero” (nella foto piccola, i volti più noti della squadra). Nonostante la grande popolarità del programma e gli articoli che parlano bene di lei su internet, dove colleziona ammiratori e complimenti, la 26enne di Pontedellolio resta saggiamente con i piedi per terra: continua infatti a studiare Infermieristica presso la sede piacentina dell'Università di Parma, e in estate inizierà il tirocinio. “La vocazione di aiutare il prossimo - spiega la Pelizzari - è nata spontaneamente dentro di me”: una “scelta positiva”- sempre parole sue - che si è andata a sommare al vulcano di interessi e di attività di Nicole. Dopo gli studi di grafica pubblicitaria alla “Civica Scuola Arte & Messaggio” di Milano, la piacentina ha infatti affinato la propria passione per la fotografia digitale lavorando per uno studio fotografico cittadino ed è appassionata di danza e di recitazione: con la Società Filodrammatica piacentina diretta da Enrico Marcotti, ad esempio, sarà sul palco per l’adattamento di Carmelo Rifici de “La casa di Bernarda Alba” di Federico Garcia Lorca, in programma il 23 e 24 maggio prossimi per la stagione “Altri Percorsi-Pre/Visioni”. “Il teatro - osserva lei - è una scuola importante perchè insegna a far capire e a comunicare al meglio quello che stai dicendo. Anche in tv a Mistero sto cercando di carpire il più possibile da Marco Berry e Daniele Bossari, due professionisti molto comunicativi e coinvolgenti”. Mistero, appunto: come ci sei arrivata? “Mediaset cercava un personaggio nuovo, ma in un modo diverso dalle solite dinamiche. Per settimane alcuni autori della rete hanno perlustrato in incognito l’Italia, in ambienti non “convenzionali” come università e associazioni culturali, per trovare una persona giovane che non provenisse dallo spettacolo e che non avesse mai lavo- “Mi piace la suggestione che alcuni argomenti e certi luoghi creano, ma più che ai misteri credo nella gente che crede nelle cose” rato prima in televisione. Una delle autrici di Mistero, Ilaria Tiberio, aveva anche apprezzato le mie foto su Flickr (dove Nicole ha pubblicato anche album dedicati a luoghi misteriosi o abbandonati, ndr) e qualche cortometraggio a cui ho preso parte, e così - senza minimamente aspettarmelo - sono stata chiamata a Mediaset per un colloquio”. Dove hai sorpreso tutti raccontando un particolare spiazzante. “Sì, ho spiegato che a casa non ho la televisione e che non la guardo: una volta uscita dal colloquio ho temuto di aver fatto male, e invece hanno pensato che fossi proprio la persona che cercavano” Sei alla terza serie consecutiva di Mistero: che rapporto hai con ciò che trattate? “Lavorandoci si conoscono tante persone particolari o un po' strane, ma io sono da sempre interessata a certe tematiche e credo in un approccio aperto. In sintesi, sono una scettica curiosa e mi piace la suggestione che certi argomenti evocano. Diciamo che credo alla gente che crede nelle cose” In questo anno e mezzo di lavoro, è cambiato il tuo rapporto con il mezzo tv? Che futuro pensi possa avere? “Continuo a non avere una televisione a casa, ma ne parlo di più. Dal punto di vista lavorativo, delle telecamere all'inizio avevo un po’paura ma ora mi sento più sicura e più a mio agio. Questo anche perchè penso che, per la concorrenza di tanti altri media, il ruolo delle tv nazionali stia cambiando: non sono più così “accentratrici” e un po’ opprimenti come in passato, e stanno andando alla ricerca di una nuova direzione da prendere” Quale Mistero ti attende? “In redazione si è parlato di mandarmi “a caccia” dello Yeti o a Santiago de Compostela, ma dopo le camminate in salita e i servizi in notturna come in Val Trebbia, scommetto che mi affideranno qualche scarpinata al freddo sulle Alpi!” 14 febbraio 2013 Corriere Padano NUOVI PIACENTINI 3 Web tv - I giornalisti Perdoni e Caminati, Cravedi Produzioni Immagini e l’ingegner Renato Podestà ispirati dal brano di Guccini Il “sogno matto” di rimettersi in gioco Don Chisciotte, un nuovo programma di informazione nato da scelte coraggiose A CURA DELLA REDAZIONE “Ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia; proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto”. La citazione presa a prestito dalla celebre Don Chisciotte di Francesco Guccini è il giusto incipit per raccontare questa piccola storia che lancia un segnale di speranza in una delle fasi più critiche, ma anche più interessanti dell’editoria e del giornalismo. “Uno slancio generoso e “un sogno matto” hanno dato avvio all'ambizioso progetto di costruire la prima vera web tv piacentina. La piattaforma è quella di PiacenzaSera, testata pioniera dell'informazione locale online, che insieme a Canalemilia.com ha cominciato a trasmettere il primo programma di un palinsesto ancora da riempire. Hanno deciso – e non a caso – di battezzare Don Chisciotte il settimanale di informazione e di approfondimento sui temi di più stretta attualità in onda ogni venerdì e sempre rigorosamente in diretta. La parte tecnica è affidata alla Cravedi Produzione Immagini e all'ingegner Renato Podestà, mentre la redazione è curata da Elena Caminati e Gianluca Perdoni, due dei quattro giornalisti “tagliati” dalla riorganizzazione avviata da TeleDucato Piacenza. “Non è facile trovarsi di colpo in mezzo a una strada. Gli ammortizzatori sociali danno un sostegno ma quando esci dal giro non è facile rientrare per chi fa questo mestiere, soprattutto in una realtà chiusa e provinciale come quella piacentina”, racconta Gianluca Perdoni che ricorda anche le recenti sfortune dei colleghi di Cronaca: “In poco più di un anno ha chiuso un giornale e in generale il panorama dell'informazione, almeno quella tradizionale, si concentra quasi esclusivamente tutta attorno al monopolio dell'Editoriale Libertà. Spazi ristretti per le opportunità di lavoro, ma anche per un pluralismo che di questi tempi può affermarsi solo su internet”. Gianluca ed Elena, dunque, hanno deciso di mettersi in gioco. Un sogno matto, appunto. “Dopo la mazzata del licenziamento e la crisi che investe il settore le scelte erano due: aspettare pazientemente che giungesse una risposta positiva ai curricula inviati, oppure rischiare e mettere la nostra professionalità al servizio di un progetto tutto nuovo. Non so chi è stato il primo ad avviare il percorso, ma quando ci siamo incontrati per discuterne ci siamo trovati tutti d'accordo”. Un calcio ai corvi del declinismo generazionale, al pessimismo, all'inerzia. Adesso o mai più, sottolinea Elena: “Abbiamo riunito forze e competenze, insieme abbiamo deciso che paradossalmente era il momento giusto per osare. Che non si poteva perdere più tempo. Il lavoro è il nostro investimento iniziale, l'entusiasmo è la molla che ci spinge a proseguire in un'avventura che è appena iniziata e che non sappiamo dove potrà condurci”. Intanto, è partito Don Chisciotte ed è qualcosa che nella realtà piacentina non esisteva: “E' il tentativo di uscire dallo steccato del referenzialismo provinciale, di fare un giornalismo più aggressivo, di creare un dibattito il più corretto possibile sui temi di più stretta attua- Una storia tutta piacentina offre segnali di speranza e di volontà di reagire in una delle fasi più critiche del giornalismo lità e di parlare il linguaggio della platea di internet”.“Il veicolo sul quale viaggiamo – evidenzia ancora Gianluca – intercetta un pubblico diverso da quello tradizionale che al mattino sfoglia il giornale e alla sera si mette davanti ai notiziari locali. I frequentatori del web hanno aspettative diverse, sono grandi consumatori di notizie ma hanno pochi strumenti di approfondimento. Noi crediamo di poter colmare questo vuoto”. Don Chisciotte ha aperto la strada e a un mese dalla nascita comincia a far parlare di sé con quello stile un getto che Elena e Gianluca definiscono open source: “Siamo aperti e ricettivi, abbiamo avviato il cantiere e Don Chisciotte vuole essere solo il primo passo”. I riscontri sono positivi. Don Chisciotte ha fatto registrare un'audience per certi versi inaspettati, la conferma che effettivamente attorno al prodotto si sta aggregando un gruppo di spettatori che hanno già superato lo shock del passaggio dallo schermo della tv al monitor del pc. Adesso si tratta di trovare il sostegno degli inserzionisti e si tratta dello scoglio più difficile da supera- po' irriverente che vuole diventare un marchio di fabbrica. Nelle quattro puntate sin qui realizzate si è misurato con la crisi dell'Atlantis, con la politica, la cronaca (i casi Jasin Hagi e Gianna Casella), ma anche con le polemiche attorno alla Fondazione. Servizi, interviste e dibattito con gli ospiti rigorosamente in diretta. Ad eccezione del primo appuntamento, andato in onda, dalla sala del consiglio comunale di Gropparello, Elena Caminati e Gianluca Perdoni ospitano i propri interlocutori dal teatro Trieste 34, un gioiellino che la città non ha ancora imparato a conoscere. Un pro- re, soprattutto nell'attuale fase di recessione. Ma il web rispetto agli altri settori dell'editoria è l'unico nell'anno appena passato ad aver fatto segnare un incremento in termini di raccolta pubblicitaria. Tracciato il solco, quelli della nuova webtv di PiacenzaSera si augurano di realizzare il loro sogno matto. Lo slancio generoso c'è. In alto: a sin. i conduttori Gianluca Perdoni ed Elena Caminati, a des. un momento della trasmissione. Qui sopra, il logo Corriere Padano 4 14 febbraio 2013 NUOVI PIACENTINI Storie - Un esercente che ha saputo smuovere le acque Bulla: “Lavorare bene oggi vale un bel domani” Cuore, impegno quotidiano e gesti clamorosi come quando si incatenò per farsi portavoce dei commercianti di via Colombo: “ Ma oggi più di tutto conta il dialogo” ROBERTA SUZZANI «Eggià, sono trentatré anni». Quella che appare fugacemente sul volto di Walter Bulla, patron dell’omonimo negozio di via Colombo, è un misto tra meraviglia e orgoglio. Per un momento rimane sospeso nei suoi ricordi, tra un cliente appena uscito salutato come fosse un amico di vecchia data e, in mano, il ritaglio di giornale, ormai vecchio di tre anni, dedicato ai primi trent’anni di attività festeggiati con l’allora sindaco Roberto Reggi. Era giugno 2010. Tre più trenta: trentatré. Un bel traguardo, specie in tempi di crisi come quelli odierni in cui già arrivare a quota trentatré settimane significa aver superato la soglia più critica. Aspettando di spegnere le candeline di una torta necessariamente più grande dell’ultima, Walter Bulla si lascia andare a quattro chiacchiere a metà strada tra l’amarcord degli esordi a Cortemaggiore - con una fuga ad ancora prima alla Trattoria della mamma e ai suoi insegnamenti – e i progetti per il futuro, sempre tenendo ben presente che «è oggi che dobbiamo lavorare bene per avere un bel domani». Il segreto? Tenere bene a mente gli insegnamenti della mamma «che alzava la saracinesca della sua trattoria sette giorni su sette e non aveva nessuno che le desse il cambio. Lavorare con amore e accogliere tutti con un sorriso. Non ci sono regole matematiche o formule segrete, basta metterci il cuore e tirarsi su le maniche. Le difficoltà sono quotidiane e quotidianamente ci si deve impegnare per trovare una soluzione. Se un segreto c’è è quello di porsi degli obiettivi e puntare a raggiungerli». Cuore e impegno. Di impegno per se stesso, ma soprattutto per gli altri, Walter Bulla ne ha messo tanto. Come quando decise di farsi portavoce dei commercianti di via Colombo esclusi, come i colleghi di viale Dante e di via Bianchi, dal circuito del centro e quindi dalla zona delle aperture domenicali senza limiti. Stanco di stare ad aspettare risposte che non arrivavano è passato ai fatti e si è incatenato fuori dalla sede dell’Unione Commercianti. Da allora, era il 2009, molto è cambiato. Oggi gli orari di apertura degli esercizi commer- ciali sono liberi, ma la difesa della “libera serrata” abbracciata da Bulla ha smosso le acque piacentine. E le ha smosse ancora nel febbraio scorso, quando, di fronte a un Facsal che storceva il naso al Mercato Europeo, lui gli ha strizzato l’occhio, pronto ad accogliere a braccia aperte un’opportunità «che avrebbe portato giovamento ai nostri negozi, e che sarebbe anche stata valorizzata proprio dalla presenza delle attività presenti in questa via». «Di questi tempi – riflette mentre sfoglia i tanti articoli di giornale che riportano il suo nome – la cosa più importante è il dialogo». Un dialogo tra le varie unioni di commercianti che in questi anni sono nate in quasi tutti i quartieri della città – i commercianti di via Colombo, il comitato Botteghe del Borgo, i commercianti di viale Dante, tanto per citarne alcuni – e gli organi centrali. «Più voci unite sono più efficaci di una voce solitaria. La nostra unione è nata dieci anni fa proprio per questo, perché solo insieme potevamo far valere le nostre ragioni di fronte all’Amministrazione comunale e all’Unione Commercianti. Qualche incomprensione negli anni c’è stata, altrimenti non mi sarei incatenato in via Bobbiese. Allora non ci sen- 33 anni di successo ricordando le fatiche della madre e un’esperienza che è di per sè un monito ai giovani: “Senza voglia di fare non si fa molto. Anzi, nulla” tivamo ascoltati da un’associazione a cui la mia famiglia è iscritta praticamente da sempre. Ora il clima è più disteso. Tutti sono consapevoli che solo restando uniti possiamo trovare soluzioni reali per uscire da questo Un vero punto di riferimento anche per iniziative di solidarietà (rb) Un commerciante con il cuore che batte per gli altri. Walter Bulla non è solo un punto di riferimento per il commercio piacentino, lo è per i piacentini. Tante le iniziative che, in questi anni, lo hanno visto coinvolto come commerciante e come semplice cittadino. Dalla solidarietà alla cultura. Una tra le tante “Abbracciami forte”, organizzata lo scorso anno in favore degli abitanti di San Felice Sul Panaro duramente colpiti dal terremoto. La serata di solidarietà organizzata da Svep e Anpas ha portato un po’ di sollievo a chi, nella frazione di Confine a San Felice, era rimasto senza casa e con un futuro incerto da ricostruire. Un’iniziativa stato di crisi, anche se qualche “dimenticanza” capita ancora». Il riferimento è chiaro: l’esclusione dei negozianti “di periferia”dallo Sbaracco del passato settembre. «Qualcosa nella cabina di regia non deve aver funzionato e si sono concentrati solo sul centro storico dimenticandosi che i negozi sono in tutta nata dal basso che ha coinvolto amministratori, artisti e commercianti piacentini. Ma per Bulla la solidarietà è soprattutto un fatto privato. Da privato cittadino, infatti, la scorsa estate ha donato al Comune di Villanova un defibrillatore collocato al campo sportivo a disposizione delle associazioni locali e della popolazione. L’edizione 2012 della tradizionale Festa dei Ciliegi, grazie a questo dono, ha fatto entrare il Comune della Bassa nel Progetto Vita. Sono circa 260 gli apparecchi presenti sul territorio, un numero che pone Piacenza in cima alla classifica delle province più cardioprotette. «Ci sono persone che possono donare il loro tempo per aiutare gli altri, io non posso essere così virtuoso. Faccio quello che posso, che è questo». Un “questo” che fa la differenza. la città. Dimenticandosi soprattutto dei grossi sacrifici che i negozi di via Colombo hanno dovuto sopportare durante i mesi di cantiere per la riqualificazione del tratto stradale. Oggi la strada è tornata percorribile come e meglio di prima, ma per mesi abbiamo lavorato in situazioni a dir poco critiche». Del passato, però, Bulla vuole prendere solo il buono. «La chiave è guardare a quello che facevano i nostri vecchi che lavoravano dieci ore al giorno. Solo con un impegno totale si ot- tengono risultati reali. Nel mio negozio arrivano clienti da Milano e da Parma. E l’assortimento è solo uno dei motivi che li spingono a fare tanta strada. Senza voglia di fare, non si fa molto. Anzi, nulla». Nella foto grande, Walter Bulla. Qui sopra, l’esterno del negozio di via Colombo. A lato, il conosciutissimo marchio 14 febbraio 2013 VIVIPIACENZA Il violoncello di Zyumbrovskiy al Verdi di Castelsangiovanni Silver Horses dal vivo al Piccolo Forno di Pontenure "Dalla Russia all'Italia con sentimento" è il titolo del prossimo concerto in programma al Teatro Verdi di Castelsangiovanni. Venerdì 15 alle 21 protagonista della serata sarà il violoncello, suonato da un musicista di calibro internazionale come Alexander Zyumbrovskiy, che unisce tecnica e gusto tipici della scuola russa alla sensibilità cantabile della tradizione italiana. Musica live al Piccolo Forno di Pontenure (via San Giuseppe, 7): il 14 febbraio dalle 19.30 appuntamento con i Silver Horses, trio rock acustico con influenze country e southern, che proporranno pezzi classici della musica americana e canzoni originali. I Silver Horses sono: Mario Percudani (voce e chitarra), Josh Zighetti (nella foto, voce e chitarra), Paolo Botteschi (cajon e percussioni). A CURA DI PIETRO CORVI Fiorenzuola Un brindisi con... Verdi Politeama, Biancaneve in versione musical Riprende la stagione teatrale al Politeama, ma c'è una cattiva notizia. Dispiace dover annunciare l'annullamento della data dei Fichi d'India, il cui spettacolo era previsto per venerdì 22: l’emorragia cerebrale che ha colpito Bruno Arena ha costretto gli agenti del duo comico a chiudere tutti gli impegni assunti. Arena è in coma farmacologico, le condizioni sono stabili ma non migliorano. Nella speranza che il comico possa recuperare pienamente, tornare al suo mestiere, e saldare il conto in sospeso che ora ha coi piacentini, intanto, domenica 17 alle ore 16, al teatro cinema di via San Siro si conferma l'appuntamento con il family show "Biancaneve il Musical", uno dei classici della letteratura mondiale scritto dai Fratelli Grimm in una versione speciale, adatta al pubblico di tutte le età. Il musical racconta la storia d’amore fra il giovane principe e Biancaneve, cresciuta nascosta con la servitù del castello. Un fortuito incontro farà sì che la loro unione all’apparenza impossibile possa diventare un grande amore. La loro storia sarà messa a repentaglio dalla regina, madre del giovane Principe ma soprattutto ossessionata dalla propria bellezza, tanto da ordinare al tenebroso cacciatore di uccidere la sua rivale Biancaneve. Cambiano nome i Sette Nani: Pignolo, Ortica, Polline, Selvatica, Castagna, Porcino e Mieloso. Vivono in un magico sottobosco protetto dalle quattro dee della natura: aria, acqua, terra e fuoco. Una storia fantastica ricca di colpi di scena e di grandi momenti musicali. Nel brillante e numeroso cast artistico i ruoli principali saranno ricoperti da da Martha Rossi nei panni di Biancaneve e Simone Sibillano nel ruolo del cacciatore; la regina è Susanna Pellegrini mentre il principe è Gianluca Roncari. La regia è di Enrico Botta. Trieste34, attività per l’infanzia e spazio all’improvvisazione Ritornano le attività per l'infanzia al Teatro Trieste 34. Sabato 16 alle 16.30, per piccoli tra i 4 e gli 8 anni, andrà in scena lo spettacolo di animazione teatrale "Ci sarà una volta" a cura di Sara Dallavalle (in foto) e Andrea Roda, la compagnia “Pappa Pero” che lavora da diversi anni sul nostro territorio. La favola permette di raccontare con un linguaggio adatto al pubblico dei piccoli la magia di ogni nascita. Alle 17.30 seguirà la merenda, dunque alle 18 un laboratorio creativo. Domenica 17 invece, il Trieste si trasferirà alle 16.30 al ridotto del Teatro Verdi di Fiorenzuola con i "Racconti del mare" di Piacenza Kultur Dom per bambini da 4 a 10 anni e famiglie. Tornando al Trieste, sabato 23 e domenica 24 ospiterà un nuovo laboratorio di improvvisazione teatrale comica, stavolta a cura di Paolo Busi e Mavi Gianni. Info e prenotazioni: su [email protected] e al numero 328.653.76.88. ‘Palco aperto’ e ‘Baratto show’, Valentino Rossi senza soste Come ogni mese, torna immancabile l'ormai rituale e sempre più seguito doppio appuntamento con gli spettacoli di varietà ideati e promossi da Valentino Rossi con il suo gruppo Patatrak. Martedì 19 alle 21 al Teatro Trieste 34 sarà ancora una volta "Palco aperto", tra cabaret, giocoleria, clownerie, musica, danza e altro ancora. Giovedì 21, largo al "Baratto show" al circolo Arka di via Cornegliana con Rossi, Filippo Arcelloni, gli 88trash e il diretto coinvolgimento dei presenti che dovranno barattare oggetti e performance per far funzionare lo spettacolo rigorosamente improvvisato. Nel fiorire delle celebrazioni verdiane nel bicentenario dalla nascita del Cigno di Busseto, non poteva mancare un evento dedicato anche al Teatro Verdi di Fiorenzuola. L'appuntamento, doppio, è sabato 23. Alle ore 18, nel Ridotto del Teatro, spazio a "Un brindisi con... Verdi". Un duo di flauto e pianoforte ese- guirà le arie più famose del Maestro. Alle 21, sul palco del Teatro, saliranno poi in concerto i giovani ma affermati "Tre Tenori" Roberto Costi, Matteo Barca e Pietro Picone, e il Parma Brass Quintet. Quartetto Archimia sul palco della Muntà Reduce del Gran Galà della Solidarietà Nepios, presentato da Pippo Baudo e Serena Autieri con ospiti come Albano, Iacchetti e Gigi d'Alessio, il Quartetto Archimia torna in concerto a Piacenza, dove mancava da un po'. Imperdibile la loro performance di martedì 19, ore 22, al risto-pub La Muntà di via Mazzini. Gli Archimia sono quattro archi di grande esperienza che hanno forgiato un suono assai personale e dato vita ad un repertorio di geniali arrangiamenti di brani pop-rock ed evergreen della musica leggera in una irriverente chiave cameristica. Da sentire. Iran, omosessualità e pena di morte: documentario choc alla Camera del Lavoro Un documentario sulla pena capitale riservata alle persone accusate di (presunta) omosessualità in Iran. È "Angels on death row", documentario di Alessandro Golinelli e Rocco Bernini che viene proiettato giovedì 21 alle 21 alla Sala Nelson Mandela della Camera del Lavoro per la rassegna "Musica al lavoro" di Arci e Cgil. Partendo dal clamoroso caso di Ebrahim Hamidi, 21enne condannato a morte, ecco il triste destino dei gay impiccati; la loro esistenza clandestina rischiosa e umiliante; il contesto sociale e politico di tali atrocità. Impressionanti immagini di esecuzioni e torture, commoventi ricostruzioni delle vite stroncate, la silenziosa lotta di liberazione di giovani, donne e gay, tra interviste e testimo- nianze d'eccezione. Saranno presenti Golinelli, il cantante e autore Dario Gay, l'avvocato Yuri Guaiana, Fausto Viviani della Cgil regionale e la consigliera comunale Giulia Piroli. BAMBINI “Va’ dove ti porta il piede”, al Filo i burattini sono in carne ed ossa "Va' dove ti porta il piede". Non poteva intitolarsi direttamente lo spettacolo de Il Teatro dei Piedi di e con Laura Kibel, al Teatro Filodrammatici domenica 17 alle 16.30 per la rassegna dedicata alle famiglie. Un teatro di figura in cui i “burattini” sono vivi, in carne ed ossa. Infatti i protagonisti dei brevi racconti senza parole che compongono lo spettacolo sono proprio le parti del corpo di Laura, che veste e trasforma i suoi piedi, le sue gambe, mani, ginocchia ed altro in fantastiche creature che amano, soffrono e divertono. Lo spettatore davanti ai suoi occhi vede le piante dei piedi trasformarsi in facce vive ed espressive, o un ginocchio diventare una buffa capoccia pelata, in un susse- guirsi di sorprendenti drammaturgie ironiche, poetiche o dissacranti. Corriere Padano 9 Corriere Padano 10 14 febbraio 2013 A TAVOLA Scegliere il pane, questione di qualità E’ un alimento antico che fa subito “casa” ma per prepararlo bene occorrono tempo ed esperienza È il cibo più antico al mondo, ma anche quello più diffuso e amato. Il pane è l'alimento più ricco di simbologia, il cibo per antonomasia. È un alimento semplice, fatto di acqua, farina e lievito, ma chi si è cimentato nella sua preparazione sa bene che non è semplice ottenere dei buoni risultati. Per preparare un buon pane occorrono tempo ed esperienza. Sicurezza Il pane è un alimento che deperisce in fretta, in genere perché si secca diventando immasticabile, o al contrario perché diventa gommoso. Il pane fresco non presenta alcun problema di sicurezza, in quanto alle temperature di cottura viene uccisa la totalità degli agenti patogeni. Il pericolo deriva dalla formazione di muffe, molto facile se il pane non è conservato in modo corretto. La conservazione in frigorifero, in un sacchetto di carta (traspirante), garantisce la conservazione del pane di qualità per qualche giorno (fino a una settimana) senza che si formi la muffa. Qualità nutrizionali Il pane è una fonte importante di carboidrati. Se scelto opportunamente, ha un indice di sazietà medio, e un contenuto medio di calorie (da 200 a 300 kcal per 100 gr). Può essere assunto più volte durante la giornata, basta seguire alcuni accorgimenti. Il primo è sicuramente quello di valutare sempre le quantità assunte, poichè è semplice mangiare 50 grammi (e assumere più di 100 Kcal) in più del dovuto. Il pane è un alimento "di accompagnamento", ed è abbastanza facile diventarne dipendenti: occorre evitare di prendere cattive abitudini come quella di non riuscire a mangiare nulla se non accompagnato da pane. Una caratteristica molto importante del pane è la densità ovvero il volume a parità di peso, che incide notevolmente sulle quantità assunte e quindi sulle calorie: è sempre bene puntare su un pane che abbia molto volume come il toscano o il pugliese, piuttosto che su uno con poche calorie ma poco voluminoso. Il pane bianco ha un indice glicemico molto elevato, dunque bisognerebbe evitare di assumerlo da solo o insieme a zuccheri semplici come la marmellata, mentre è sempre bene inserirlo all'interno di un pasto equilibrato, contenente proteine e grassi. A tal proposito è molto interessante il pane prodotto con farine ad alto contenuto proteico, come quello di kamut o di grano duro, che ha un indice di sazietà più elevato e un indice glicemico più basso. CUCINA NATURALE Passatina di fagioli rossi con radicchio di Treviso Ingredienti per 4 persone: 400 g di fagioli rossi precedentemente ammollati per circa 6 ore; una costa di sedano; mezza cipolla dolce; una carota; 2 cespi di radicchio di Treviso; aceto balsamico; olio extravergine d’oliva; erba cipollina per decorare; 8 fette di pane tostato; sale Preparazione: Lessate i fagioli in una pentola insieme al sedano, alla carota e alla cipolla lavata e mondata: in una pentola normale ci vorranno circa 25 minuti, in una pentola a pressione circa 12 minuti. Con il passaverdure fine, e poi al passino, filtrate i fagioli ancora caldi con il brodo di cottura e le verdure fino a ottenere una crema densa. Aggiustate di sale e aggiungete un filo d’olio. Tenete al caldo, allungando con un po’ di brodo bollente, qualora tendesse ad addensarsi. Saltata in padella con un filo d’olio, a fuoco vivace e per un paio di minuti, un crespo di radicchio tagliato in quattro parte in lunghezza, tenendo da parte quattro riccioli crudi per decorare. Riempite quattro ciotole con il passato di fagioli: poi tagliate a metà il radicchio e disponetelo ancora caldo al centro della passatina. Decorate con il radicchio crudo, versate un fi- lo d’olio, erba cipollina tagliata al momento e qualche goccia di aceto balsamico. La passatina va servita caldissima, con crostini tostati e imburrati: incontrerà i gusti di tutti. CUCINA DI CASA la zuppiera e lasciate riposare la zuppa, vicino al fornello per almeno mezz’ora fino a quando il pane sarà ben inzuppato. Al momento di servirla si può completare ogni piatto con un filo di ottimo olio crudo. La zuppa di fagioli avanzata, scaldata sul fornello o in forno, è ancora migliore, specialmente se, al momento di servirla la arricchite con una cipollina fresca affettata e con un po’ di olio. Soltanto così la zuppa di fagioli si trasforma in quel piatto universalmente noto come “ribollita”. Coniglio e cipolline Zuppa di fagioli toscana (chiamata impropriamente ribollita) Ingredienti per 6 persone:400 g di fagioli cannellini secchi; circa 400 g di pane toscano (senza sale) raffermo; 1 pianta di cavolo nero; la metà di una piccola verza; 1 grossa cipolla; 3 carote; 4 costole di sedano; 1 grossa patata; 2 spicchi d’aglio; salvia; ½ bicchiere di olio extravergine d’oliva saporito; 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; sale e pepe. Preparazione: Lavate i fagioli e fateli ammollare in acqua appena tiepida per almeno otto ore. Trascorso questo tempo, scolateli, metteteli in una casseruola e unitevi gli spicchi d’aglio non spellati, tre o quattro foglie di salvia e il sale. Copriteli abbondantemente di acqua fredda e fate alzare l’ebollizione quindi abbassate la fiamma al minimo e fateli cuocere per due ore scarse fino a quando saranno teneri. Sfogliate il cavolo nero, lavatelo più volte quindi togliete la costola centrale delle foglie e tagliuzzatelo grossolanamente. Lavate anche la verza e tagliatela nello stesso modo. Sbucciate la patata e tagliatela a dadini. Tritate la cipolla con una carota e una costola di sedano quindi scaldate l’olio in una pentola capace e fatevi imbiondire dolcemente il trito preparato. Quando il soffritto è pronto unitevi il cavolo nero, la verza, la patata, due carote tagliate a dadini e due costole di sedano affettate. Rialzate la fiamma e fate insaporire le verdure a pentola scoperta per circa un quarto d’ora e, appena si saranno ben appassite, unite il concentrato di pomodoro diluito in una tazza di acqua calda. Insaporite con sale e abbondante pepe e lasciate cuocere dolcemente per una mezz’ora. Passate dal passaverdure circa i tre quarti dei fagioli e uniteli alle verdure con tutta l’acqua di cottura e con l’acqua calda necessaria per ottenere una minestra piuttosto liquida. Incoperchiate e proseguite la cottura per un'altra ora. Verso la fine unite i fagioli interi lasciate da parte e regolate il sale. Affettate sottilmente il pane (è importante che sia raffermo e asciutto) e disponetelo a strati in una grossa zuppiera alternando ogni strato con qualche mestolo di zuppa bollente. Coprite Ingredienti per 4 persone: 1 coniglio pronto per la cottura di circa 1,2 kg; 300 g di cipolline già pelate; 2 fette spesse di pancetta affumicata; 1 bottiglia di vino bianco secco; 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva; ½ cucchiaio di farina; 1 mestolo di brodo; 2 foglie di alloro; 1 pizzico di timo; sale e pepe. Preparazione: Tagliate il coniglio in otto pezzi, lavatelo sotto l’acqua corrente e asciugatelo. Sistematelo in una ciotola, copritelo con il vino e lasciatelo marinare al fresco per 12 ore. Al momento di cucinarlo, sgocciolatelo e asciugatelo bene tamponandolo con la carta da cucina. Scaldate l’olio in un largo tegame e fatevi rosolare dolcemente la pancetta tagliata a mattoncini e le foglie di alloro. Dopo qualche minuto, quando la pancetta avrà rilasciato parte del grasso, unite le cipolline e, mescolando fatele rosolare per qualche minuto fino a leggere coloritura. A questo punto tirate su pancetta e cipolline con la schiumarola, rialzate la fiamma, sistemate nel tegame i pezzi del coniglio e fateli rosolare in maniera uniforme. Dopo qualche minuto, spolverateli molto leggermente con la farina fatta scendere da un setaccino. Proseguite con la rosolatura e, quando il coniglio avrà preso un bel colore oro scuro, insaporitelo con sale e pepe e bagnatelo prima con mezzo bicchiere di vino della marinata e, una volta sfumato, con il brodo caldo. Rimettete nel tegame la pancetta e le cipolline, incoperchiate e proseguite la cottura, a fuoco dolce, per circa tre quarti d’ora. Durante questo tempo, girate ogni tanto i pezzi di coniglio e, se necessario, unite qualche cucchiaio di brodo. Servite la preparazione ben calda. 14 febbraio 2013 Corriere Padano 11 EDILSHOW EdilShow - A Piacenza il salone itinerante dedicato a rinnovabili e nuove frontiere Energy Days, novità “verde” In evidenza anche fotovoltaico e mobilità sostenibile COSTANZA ALBERICI Energy Days è la principale novità dell’edizione 2013 di Edilshow: si tratta di una mostra convegno itinerante che si rivolge ad aziende, enti pubblici, scuole e cittadini interessati alle innovazioni tecnologiche nei settori delle energie rinnovabili, del risparmio energetico della bioedilizia e della mobilità sostenibile. Numerose le città italiane che hanno ospitato fino ad oggi gli Energy Days con più di novecento aziende. Oltre all’esposizione di realtà operanti nella green economy, la mostra conta al suo interno uno spazio interamente dedicato ai convegni che vertono su tematiche ambientali ormai care alla manifestazione: dal costruire ecosostenibile alle energie rinnovabili, dal risparmio energetico fino alla mobilità sostenibile. Relatori sono autorità e personaggi di spicco provenienti dal panorama istituzionale, giuridico, universitario e scientifico. Oltre alle proposte in materia di risparmio energetico, nel corso di Energy Days (maggiori informazioni sul sito ufficiale www.energydays.eu) sarà possibile scoprire anche tutte le novità che enti, aziende, case automobilistiche, istituzioni e singole associazioni presentano per rivoluzionare il concetto di mobilità; Energy Days è quindi uno spazio dedicato alla presentazione di idee per ri- Quinto Conto Energia: cosa accade nel 2013 Il 27 agosto 2012 è entrato in vigore il 5° Conto Energia reso ufficiale dal DM 5 luglio 2012. Pur mantenendo invariata la struttura essenziale del meccanismo incentivante, ci sono importanti novità che riguardano in primis le tariffe economiche, le classi di potenza e le tipologie di impianti incentivati, ma anche la modalità di richiesta degli incentivi. Per gli impianti fotovoltaici superiori ai 12 kWp infatti è necessaria l'iscrizione dell'impianto al Registro del GSE attraverso un portale dedicato: https://applicazioni.gse.it. Vengono inoltre introdotti dei premi per favorire l'abbinamento del fotovoltaico ad un uso efficiente dell'energia, per incentivare la sostituzione di eternit e l’installazione in aree particolari come: discariche, cave, ex aree industriali e siti da bonificare. Il nuovo meccanismo prevede limiti precisi di spesa annuale e dei registri periodici per le nuove installazioni. Il 5° Conto Energia riconferma le tipologie di impianti da incentivare già proposte per il meccanismo precedente con modalità differenti al fine di sostenere da un lato la crescita e la diffusione dei tanti impianti fotovoltaici su tutto il territorio nazionale su case e aziende, in primis, e a terra e, parallelamente, favorire lo sviluppo di due nuove applicazioni: il fotovoltaico integrato con caratteristiche innovative e gli impianti a concentrazione. Conosciamoli meglio e vediamo in modo sintetico il diverso trattamento previsto dal Decreto di queste due applicazioni. Impianto fv integrato con caratteristiche innovative Definizione: “è l’impianto fv che utilizza moduli e componenti speciali, sviluppati specificatamente per sostituire elementi architettonici, e che risponde ai requisiti costruttivi e alle modalità di installazione indicate qui.” Si tratta di una nuova tipologia di impianto che intende coniugare integrazione architettonica nell’edificio e innovazione dei componenti impiegati. Essendo una novità assoluta si attendono le linee guida del Gestore dei Servizi Elettrici per comprendere meglio le possibili applicazioni. Impianto fv a concentrazione È l’impianto di produzione di energia elettrica mediante conversione diretta della radiazione solare, tramite l’effetto fotovoltaico; esso è composto principalmente da un insieme di moduli in cui la luce solare è concentrata, tramite sistemi ottici su celle fotovoltaiche, da uno o più gruppi di conversione della corrente continua in corrente alternata e da altri componenti elettrici minori. Questo tipo di sistema si basa su un principio affascinante, concentrare la luce solare mediante sistemi ottici per aumentarne la captazione. Si tratta di un’applicazione interessante ma ancora poco diffusa. durre consumi ed emissioni inquinanti. Gli obiettivi di Energy Days sono molteplici; primo fra tutti, rafforzare il rapporto tra il mondo delle imprese, gli enti locali ed il singolo cittadino, offrendo un efficace strumento di promozione e di incontro tecnico-scientifico al fine di rendere sempre più attuale temi come l’edilizia moderna (bioedilizia), le fonti di energia rinnovabile e il risparmio energetico. Altro importante obiettivo è quello di focalizzare l'interesse degli Enti Istituzionali verso le nuove tecnologie, per incrementare l'utilizzo di nuovi materiali nell’edilizia e lo sfruttamento di tutte le risorse rinnovabili con impianti e macchinari ad alta efficienza ener- getica, creando informazione e occasioni di collaborazione. Di particolare rilievo tra gli eventi della mostra convegno prenderà vita “A scuola con energia”: un modo divertente per far riflettere i più giovani sui problemi del pianeta e sulle possibili risoluzioni, approfondendo anche gli aspetti ambientali del proprio territorio. I ragazzi conosceranno così le differenti risorse energetiche disponibili, rinnovabili e non, e le possibili energie alternative sfruttabili, facendoli riflettere su come già da ora possano contribuire ad un futuro più sostenibile a partire dalle proprie azioni. Uno degli obiettivi di Energy Days è proprio quello di sensibilizzare sul tema della sostenibilità; con “energia soste- nibile”(o energia verde) si considera quella modalità di produzione ed utilizzazione dell'energia che permette uno sviluppo sostenibile. Su questo fronte, il riferimento principale sono ovviamente le energie rinnovabili, cioè quelle fonti che per loro natura non sono "esauribili" sulla scala dei tempi umani, come ad esempio l'energia idroelettrica, l'energia solare, l'energia eolica, l'energia del moto ondoso, l'energia geotermica e l'energia mareomotrice. Corriere Padano 12 EDILSHOW 14 febbraio 2013 Piacenza Expo - Ottava edizione dal 15 al 17 febbraio EdilShow, l’edilizia si interroga sulla crisi Energy Days la novità, bis per Forestalia e attesa per il “Torneo di Arte edificatoria” della Scuola Edile COSTANZA ALBERICI È ormai al via l’ottava edizione di Edilshow, il salone dell’edilizia di Piacenza Expo: da venerdì 15 febbraio fino a domenica 17, il polo espositivo piacentino sarà dedicato all’intera filiera del settore edile, in una tre giorni rivolta a tutti gli operatori del comparto e alla committenza privata. Edilshow metterà in mostra materiali e manufatti, macchinari, attrezzature e tecnologie per l’edilizia, sistemi edili, componenti, soluzioni tecnologiche per cantieri, sistemi macchine e materiali per il risparmio energetico e la climatizzazione. La partecipazione della Scuola Edile Confermata la partecipazione della Scuola Edile di Piacenza, che sarà protagonista della mostra “Es.Ese-obiettivo zero”, visitabile in tutti e tre i giorni della fiera, che propone le soluzioni progetto-processo per il retrofit dell’edificio che ospita proprio la Scuola Edile. Non mancherà poi il “Torneo di Arte edificatoria”, che si svolgerà nella giornata di sabato 16 febbraio; scopo del torneo è quello di valorizzare le competenze dei migliori lavoratori edili che operano presso le imprese del settore a Piacenza e provincia. I partecipanti dovranno realizzare un manufatto edile che evidenzi la loro abilità esecutiva e la precisione del lavoro rispetto ai parametri progettuali dell’oggetto che sarà il tema della prova. Sarà istituita un’apposita giuria composta da cinque membri esperti nel settore che valuterà il manufatto migliore. Ancora, la Scuola Edile organizzerà il convegno “Materiali da scavo. Le regole previste dal nuovo D.M. 161/2012 e la loro applicazione”, previsto venerdì 15 febbraio alle ore 14, cui parteciperanno: Filippo Cella, presidente della Scuola Edile; Vittorio Francani, responsabile del Servizio Territoriale ARPA; Vito Emanuele Ma- gnante, Consulente ambientale Ecoricerche; Emanuele Emani, Consigliere dell’Ordine Geologi Regione Emilia Romagna. Essendo disponibili solo 50 posti è necessario compilare ed inviare la scheda di partecipazione tramite mail all’indirizzo [email protected] o al numero di fax 0523/617640. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.edilshow.it alla sezione “Eventi Speciali”. Convegni e workshop Ricco e propositivo il programma di convegni e workshop che dalla prima edizione vede le associazioni di categoria impegnate a sviluppare argomenti tecnici e di aggiornamento professionale. Oltre al citato convegno della Scuola Edile, venerdì 15 alle ore 14,30 ci sarà l’incontro "Certificazione forestale PEFC e promozione della filiera foresta-legno-carta: esempi dal territorio", organizzato dall'associazione Pefc Italia; sabato 16 ale ore 10 è la volta del convegno "Durabilità del legno. Diagnosi del degradamento, trattamenti preventivi e curativi", a cura di Dario Flaccovio Editore. Le sezioni della mostra Edilshow sarà declinato come da tradizione in più sezioni. “Ricostruire Ristrutturare Recuperare” presenterà prodotti, servizi e soluzioni sostenibili per i lavori di ristrutturazione; si tratterà di una vetrina espositiva, di sicuro interesse per i visitatori, sulle proposte di riedificazione con un’attenzione particolare ai costi ed ai materiali impiegati: dalla ristrutturazione fisica degli edifici fino al retrofit funzionale con l’aggiunta di tecnologie innovative e nuovi elementi tecnici. Non mancheranno convegni e seminari sulle attualità tecniche e normative. La sezione relativa ad “Artigianato Edile” si propone di promuovere gli artigiani e le piccole e medie imprese che operano sul territorio: car- 14 febbraio 2013 pentieri, termoidraulici, fabbri, serramentisti, falegnami presenteranno la loro attività ad un’utenza interprovinciale composta da progettisti, tecnici, impresari e committenza privata. Una peculiare attenzione, come nella scorsa edizione, verrà posta sull’edilizia rurale che vede in questi anni una certa vivacità dovuta ai rinnovamenti delle costruzioni agricole ed ai cambiamenti di destinazione d’uso (come nel caso delle realtà agrituristiche): dalle energie rinnovabili ai recuperi architettonici di pregio, dai prefabbricati alle strutture in legno, sono molteplici i settori d’intervento nelle aziende agricole che verranno considerati. Edilshow è organizzato da Piacenza Expo; il salone si sviluppa in un’unica superficie coperta di 10.000 mq. Un padiglione moderno e funzionale alle esigenze di tutti gli espositori. Una struttura espositiva di facile fruibilità per i visitatori che trovano in un’unica soluzione una panoramica delle realtà produttive e commerciali del settore edile. La mostra è ad ingresso gratuito previa registrazione. Per maggiori info è online il sito www.edilshow.it Forestalia Riconfermata poi l’accoppiata con Forestalia: reduce dal successo della scorsa edizione (la prima), anche quest’anno il salone agroforesta- EDILSHOW le italiano sarà riproposto in contemporanea ad Edilshow. Sviluppo del territorio, tutela ambientale, gestione dei patrimoni forestali, corrette prassi operative, sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso di questa seconda edizione. Di particolare valenza l’esposizione di mezzi e tecnologie per i lavori nel bosco: carri, spaccalegna, rimorchi, tecnologie di movimentazione, sistemi di esbosco, utensili, ricambistica e tecnologie per la sicurezza occuperanno uno spazio importante nel Padiglione 1 del Centro Fieristico. Il programma di Forestalia 2013 è però ricco di spazi e proposte molto diversi tra loro: ad esempio, ci sarà anche un’area dedicata alla gastronomia a tema “silvestre” grazie al “Ristorante del Bosco”, un vero e proprio ristorante altoatesino che proporrà ai visitatori un menu di specialità dell’Alto Adige. Gli appuntamenti più “spettacolari” non mancheranno anche quest’anno: ci saranno artigiani del legno che opereranno dal vivo, esibizioni di tree climbing, uno spazio dedicato all’arte dell’intarsio e del restauro e laboratori per i più piccoli ; tutti appuntamenti che arricchiranno il programma della manifestazione assieme a workshop su tecniche, materiali e sicurezza. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Sul sito www.forestalia.it è possibile ottenere la pre-registrazione per il pass d’ingresso, nonchè tutte le informazioni ed il programma completo di Forestalia 2013. Corriere Padano 13 Corriere Padano 14 Serie D - Atletico BP, ritorno al Garilli (a.doss) Primo posto in classifica, anche se il vantaggio è ormai minimo, e tanta voglia di ricominciare a marciare a ritmi sostenuti dopo lo stop di campo con il Tuttocuoio e di calendario legato al Torneo di Viareggio: sono l’attualità e la volontà dell’Atletico BP Pro Piacenza, che deve dare il meglio in una ripresa del campionato che si preannuncia davvero impegnativa. I rossoneri dell’allenatore Arnaldo Franzini riprendono sabato 16 (al Garilli, fischio d’inizio alle 15.30) con una sfida d’alta quota. La prossima avversaria è infatti la Pistoiese: nobile decaduta del calcio toscano (fondata nel 1921 e rifondata nel 14 febbraio 2013 SPORT 1988 e nel 2009) che nel 1980/81 disputò anche una stagione in serie A, la squadra dal caratteristico colore sociale arancione rimane tra le corazzate del girone D della serie D nonostante una partenza non eccezionale. Subito dopo, il tour de force della squadra piacentina comprenderà la trasferta con la Massese e il doppio turno interno contro Castelfranco e Mezzolara. Turni che potranno o meno confermare il ruolo di capolista dei rossoneri, il cui allenatore - saggiamente - invita a non fare programmi: “Siamo - ha ricordato a sportpiacenza.it Franzini - in vetta, l’obiettivo è rimanerci pensando una partita alla volta”. Prossimo turno: 17/02/2013 SERIE D - GIRONE D Atletico PB Tuttuocuoio Lucchese Real Spal Massese Pistoiese Fidenza Mezzolara V. Castelfranco Formigine Fortis Juventus Atl. Castenaso Camaiore Pavullese Forcoli Riccione Rosignano Bagnolese 47 46 42 41 40 36 33 33 32 31 31 28 22 20 19 18 14 13 Atletico BP-Pistoiese Camaiore-Riccione Fidenza-Bagnolese Forcole-Massese Formigine-Atl. Castenaso Fortis Juventus-Real Spal Mezzolara-Pavullese Rosignano-Lucchese V.Castelfranco-Tuttocuoio Tris di vittorie in Eccellenza Bottino pieno per le squadre piacentine, che adesso devono insistere per avvicinare i rispettivi obiettivi FILIPPO BALLERINI Domenica trionfale per le tre piacentine d’Eccellenza. La Lupa Piacenza, con la consueta rimonta, mantiene la Correggese a distanza di sicurezza, il Fiorenzuola grazie ai tre punti ottenuti ai danni del Real Panaro aggancia il terzo posto, mentre il Royale Fiore interrompe la serie delle sconfitte consecutive. La copertina va ai biancorossi di Viali, che a Pontenure proseguono nella loro solitaria marcia trionfale. I quattordici successi ottenuti nelle venti gare finora disputate, le quarantuno reti realizzate (miglior attacco del girone insieme alla Correggese) e le diciannove reti incassate (seconda migliore difesa), la dicono lunga sullo strapotere della Lupa Piacenza: le sofferenze non sono mancate neppure di fronte alla sorprendente Fidentina di Massimo Mazza, ma nello sport contano i risultati e quelli sono tutti dalla parte di Viali e dei suoi ragazzi, che stanno confermando ogni domenica di strameritare il primo posto della graduatoria. Le polemiche sulla “trasferte” giocate nel Piacentino, su un gioco non sempre squillante come si vorrebbe, lasciano il tempo che trovano. Avanti così, dunque, facendo attenzione alla Sampolese di scena domenica al Garilli: ovvero l’unica compagine capace finora di lasciare la Lupa Piacenza a bocca asciutta. Il Fiorenzuola aveva bisogno di uno zuccherino dopo la sconfitta nel recupero infrasettimanale di Correggio: con il Real Panaro i rossoneri sono stati bravi a mettere sui binari giusti un match potenzialmente pericoloso, soprattutto sul piano della concentrazione. Dopo il pareggio ospite l’undici di Mantelli (nella foto) ha avuto il merito di tornare quasi subito in vantaggio e di chiudere i conti a mezzora dal novantesimo. Mattatore di giornata, con una doppietta, il solito Luca Franchi, ma un plauso merita anche Jacopo Gianluppi, autore della rete del 2-1, la terza stagionale per il bomberino cremonese. I tre punti ottenuti ai danni del Real Panaro han- Il gelo morde più della Lupa Maltempo, è a rischio la partita di domenica con la Sampolese GIOVANNI DOPERNI no consentito al Fiorenzuola di agganciare al terzo posto il Rolo: un ottimo biglietto da visita in attesa dello scontro diretto in programma domenica prossima in terra reggiana. Una sfida che, in caso di risultato positivo, potrebbe anche rilanciare i rossoneri in ottica secondo posto. Nella sfida-salvezza con il Bibbiano al Royale Fiore serviva solo un risultato, il successo. E i tre punti sono arrivati per l’undici guidato da Gigi Erbaggio: grazie all’ennesima prodezza stagionale dell’impagabile Martinelli l’ex biancorosso ha dunque salvato la panchina. Ora la classifica è tornata a sorridere al Royale Fiore, che può contare su un buon gruzzolo di punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Ma la tranquillità è ancora tutta da conquistare per i biancoviola del presidente Rizzo: bisogna insistere, a partire dallo scontro diretto in cartellone domenica a Colorno. Un altro crocevia di fondamentale importanza per il Royale Fiore. Non fossero le bizze del meteo e la bussola impazzita dei vertici regionali della Figc ci si annoierebbe un sacco. E meno male che non si annoiano quei tifosi da dieci a lode che riescono a trasformare in “bombonera” anche i desolanti campi sportivi di Borgonovo e Pontenure. La verità è che quando gioca senza incantare la Lupa Piacenza vince comunque. Lo fa senza Tognassi, Volpe e Arena, tre pezzi da novanta, figuriamoci fosse al completo. Agli avversari resta l'illusione, come domenica è toccato alla Fidentina e mercoledì scorso nel recupero al Salsomaggiore. Se non ci pensa Marrazzo, ci si mette Valla a estrarre magia dal cilindro. Fuori i big, insomma, il Piacenza resta peso massimo nella categoria con buona pace degli inseguitori che il loro dovere lo stanno facendo. Ma di fatto la Correggese, a quattro punti di distacco, è l'unica a reggere il ritmo. Finché dura. Più indietro Rolo e Fiorenzuola se la giocheranno per la gloria. Il vero problema per Viali è cercare e trovare convincenti motivazioni per un gruppo e un ambiente decisamente fuori categoria e consapevole di un potenziale di una span- na al di sopra delle avversarie. Piccola nota per il neo arrivato Ferrari: il portierino del Parma ha fin troppa personalità come testimoniano l'errore che ha agevolato il provvisorio vantaggio della Fidentina e l'espulsione. Guardando avanti, i biancorossi sono attesi da tre partite in una settimana: Sampolese, recupero contro il Royale Fiore mercoledì in notturna e domenica 24 febbraio trasferta a Fiorenzuola. L'agenda è fatta ed è pure fitta. Non fosse che incombe un possibile rinvio della prossima gara con la Sampolese. La sospensione dopo il maltempo di inizio settimana è dietro l'angolo. Sabato per altro il Garilli è prenotato dal match di serie D tra l'Atletico Bp e la Pi- stoiese e le condizioni del terreno non sarebbero sicuramente le migliori il giorno successivo per la squadra di Viali. L'importante è che vengano date certezze con largo anticipo ed evitare antipatici tira e molla che nel recente passato hanno già creato intoppi all'ultimo momento. A questa Federazione di dilettanti, se non la conoscono, si dovrebbe insegnare la storia non tanto remota del Piacenza, ma soprattutto dovrebbero ricordarsi di quella frase che la sfida di Champions tra Celtic e Juventus ha fatto tornare in mente. Il football è niente senza i tifosi. Vale in Champions come in Eccellenza, vale a Glasgow come a Piacenza. Luca Franchi, un bomber da dieci e lode Messi alle spalle acciacchi e squalifiche, la punta del Fiorenzuola si conferma uno degli attaccanti più puntuali del calcio dilettantistico Non si scappa. Quando gli infortuni gli danno un pizzico di tregua, a livello dilettantistico sono davvero pochi gli attaccanti che possono reggere il confronto con Luca Franchi. Destro, sinistro, stacco aereo, tecnica sopraffina: con la doppietta rifilata al Real Panaro il bomber del Fiorenzuola (nella foto) ha toccato quota dieci reti in campionato. Considerando le non poche partite saltate nel girone d’andata causa acciacchi vari e squalificche e le difficoltà iniziali a ritrovare la condizione migliore dopo un anno lontano dai campi, la doppia cifra, quando mancano ancora quattordici gare alla chiusura del campionato, rappresenta un traguardo senz’altro ragguardevole per l’attaccante cresciuto nel settore giovanile del Piacenza. Le marachelle e gli alti e bassi di inizio carriera sembrano ormai un lontano ricordo. A ventisei anni la maturità ha fatto capolino e anche davanti ai taccuini Luca Franchi par- la da leader vero. Mette la squadra, il gruppo, davanti a tutto e pone l’accento sulla crescita dei giovani compagni di squadra. “Siamo felici di essere riusciti a metterci subito alle spalle la partita di Correggio – spiega il numero nove del Fiorenzuola al termine della partita con il Real Panaro – ci eravamo preparati bene e siamo arrivati all’appuntamento carichi. Purtroppo le cose non sono andate come avremmo voluto. Abbiamo giocato una buona gara e alla fine siamo stati puniti da due episodi senza essere stati messi sotto sul piano del gioco. Però bisogna essere obiettivi e dire che qualcosa in più avremmo senza dubbio potuto dare”. A Correggio sono soprattutto mancati i colpi degli uomini di maggiore classe ed esperienza del gruppo: ovvero Luca Franchi, Lucci e lo stesso Pizzelli. “Non mi nascondo: a Correggio non sono andato come avrei voluto e così credo anche qualche mio compagno. Ma sono anche sconfitte come quella con la Correggese che aiutano un gruppo a crescere e a migliorarsi: l’importante è saper subito voltare pagina come è accaduto con il Real Panaro”. Con il Real Panaro hai messo a segno due splendide reti e altre due le hai fallite per un soffio. “Forse avrei potuto segnare un altro paio di gol, ma va bene così. Per le due reti realizzate ci tengo a ringraziare Pizzelli e Galli, che mi hanno messo nelle condizioni ideali per segnare due gol davvero pregevoli. Mi fa piacere soprattutto per Galli, che è entrato dalla panchina e si è reso subito protagonista di una gran giocata. Insieme a Galli, che sta disputando un ottima stagione, abbiamo altri ragazzi di valore che stanno crescendo davvero tanto e possono rappresentare il futuro del Fiorenzuola”. Filippo Ballerini 14 febbraio 2013 Corriere Padano 15 SPORT Placentia Marathon 2013, obiettivo 5mila iscritti L’edizione del 3 marzo sarà l’ultima con il formato tradizionale: gare sui 42, 30 e 21 km. Grande novità la corsa a staffetta sul percorso lungo. Dal 2014 si cambia domenica di maggio) potrebbe essere disputata soltanto la mezza maratona. L’edizione di quest’anno, comunque, comprenderà ancora l’ultima volta sulla distanza resa eterna dalla vicenda di Fidippide, nonchè quelle su 30 e 21 km più la novità della staffetta e le confermate marce non competitive su 3, 5 e 10 km e la veloce e tecnica Handbile (con il Trofeo Valnure sui 28 km) per atleti disabili. Come sempre, il grande evento - oltre ad essere un momento di sport e aggregazione - sarà anche un’occasione di sensibilizzazione sui temi sociali e della solidarietà: non solo con la consueta attenzione all’Unicef (a cui, nelle edizioni precedenti, è stata destinata una somma pari a oltre 750mila euro), ma anche ad altre associazioni di volontariato. Venendo ai top runner, i nomi finora confermarti sono quelli di Francesco Bianco e Diego Abbatescianni (rispettivamente secondo e terzo nella maratona maschile 2012), di Alina Nituleasa (la romena vincitrice della maratona femminile 2012), dell’italo-romena Ana Nanu (mezza maratona femminile) e di Eliana Patelli (30 km femminile). Il giorno prima del clou domenicale, già sabato 2 marzo scatteranno gli eventi collaterali dal ‘Centro maratona’ del Polisportivo Franzanti di Largo Anguissola, da dove - alle 9.30 di domenica 3 marzo - partiranno le gare che si concluderanno come da tradizione in Piazza Cavalli dopo aver toccato anche i Comuni di Podenzano e Vigolzone. ANDREA DOSSENA Sarà un’edizione importante, quella del 2013, per la Placentia Marathon for Unicef (vedi foto sopra) che punta all’ambizioso obiettivo dei 5mila iscritti mentre molti (vedi foto sotto) si stanno già allenando. Nel diventare “maggiorenne” - la manifestazione compie 18 anni - il grande evento di sport e solidarietà (in programma domenica 3 marzo) vivrà infatti un momento di passaggio: sarà l’ultima volta per il tradizionale percorso sui 42 chilometri e 195 metri, ma anche il debutto per una serie di nuove iniziative - come la Maratona a staffetta, con 4 atleti che per coprire la distanza più lunga si passeranno il testimone ogni 5 o 10 km - che aprono una finestra sul futuro di uno degli eventi per i quali tantissime associazioni, enti e volontari mobilitano buona parte delle proprie risorse, in un encomiabile sforzo di generosità e di collaborazione. Dal prossimo anno, come detto, si cambierà: la concomitanza (non risolta dalla Fidal nonostante i ripetuti appelli in tal senso) con la maratona di Treviso ha costretto gli organizzatori piacentini - su tutti Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti, autentiche anime dell’appuntamento a rivedere i piani. Due le possibilità, con decisione da prendere entro fine marzo: per l’anno prossimo potrebbero essere disputate sia la Strapiacenza Halfmarathon (sui 21,907 km) sia la Ultra Halmarathon (sui 30 km) nella tradizionale data di marzo, oppure in una data diversa (la prima Brusco risveglio per le piacentine del volley Copra Elior e Rebecchi Nordmeccanica, batoste in campionato. In Coppa, però, è un’altra musica Brusco risveglio, in campionato, per le squadre piacentine del massimo campionato di pallavolo. La Rebecchi Nordmeccanica, battuta in trasferta 3-1 da una Duck Farm Chieri Torino forse anche colpevolmente sottovalutata, ha confermato i propri limiti di continuità e di compattezza. Al suo meglio, la squadra di Mazzanti (foto a destra) gioca una pallavolo a tratti eccellente, ma non sono finiti i blackout che più di una volta in questa stagione hanno trasformato in sconfitte partite che sembravano alla portata di Leggeri e compagne. Negli Usa si dice - anche se soprattutto nel basket - che, più della somma delle qualità del roster, conta la “chimica” di squadra, ossia la bontà o meno dell’interazione che si sviluppa tra i singoli componenti del team: è forse su questo, oltre che dal lato psicologico, che il mister dovrà lavorare di più. Non sarà facile, sia perchè la società preme (i vertici hanno dichiarato apertamente che quest’anno vogliono vincere) sia perchè qualche tifoso della curva mugugna anche via Facebook e sia perchè - dopo la sfida di Challenge Cup di martedì 12 vinta 3-2 contro Le Cannet che ha qualificato Piacenza alle semifinali - alla ripresa del campionato (saba- Ho capi di abbigliamento taglia 48 in buono stato, prezzo da concordare. Tel. 339.2428058 Lettone matrimoniale in legno laccato bianco con cassetti sotto il letto + materasso + reti a 250 Euro, in regalo 4 reti metalliche più due materassi lana rinnovati e sterilizzati con testiera in legno scuro. 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Andrea Dossena Vittorino, 13 medaglie per gli Esordienti B (dosse) Continua anche grazie agli atleti più giovani l’ottima stagione sportiva della squadra di nuoto della Vittorino da Feltre. La formazione (nella foto) degli Esordienti B, allenata da Gianluca Parenzan e da Alessandro Malchiodi, infatti, ha conquistato tredici medaglie – quattro d’oro, sei d’argento e tre di bronzo – alla XXXII edizione del Trofeo Torre Pendente svoltosi a Pisa. In campo femminile doppio podio per Matilde Riccardi e per Maria Josè Vidal Vidal: Matilde si è im- ANNUNCI VARIE posta nella gara dei 100 dorso ed è arrivata terza nei 100 stile libero ; Maria Josè ha vinto i 100 stile libero e si è poi aggiudicata il bronzo nei 50 farfalla. Tra le prestazioni della squadra femminile da segnalare anche la medaglia d’oro vinta meritatamente da Silvia Rivi nei 50 dorso. In campo maschile, invece, medaglia d’oro per Tommaso Agosti, vincitore dei 100 dorso, mentre Matteo Bricchi è salito due volte sul secondo gradino del podio vincendo l’argento nei 100 misti e nei 50 farfalla. Argento anche per l’ottimo Giacomo Riccardi nei 100 stile libero, mentre Nicolò Ronca si è aggiudicato la medaglia di bronzo nella prova dei 100 rana. Due medaglie d’argento anche per le staffette: la 4 x 50 stile libero femminile composta da Lara Boselli, Arianna Gatti, Matilde Riccardi e Silvia Rivi e la 4 x 50 misti maschile con Giacomo Riccardi, Nicolò Ronca, Matteo Bricchi e Andrea Groppi. Quarto posto invece per la 4x50 stile libero con Mauro Lodola, Tommaso Agosti, Riccardo Baldini e Riccardo Amendola. Giacche a vento, piumino donna rossa e rosa, Ciesse piumini, tg. 40, vendo a 50 Euro l’una. Tel. 328.3855763 Cappotto pelle nera donna tg. 46 trapuntato vendo a 50 Euro. Tel. 328.3855763 Letto matrimoniale legno lastronato noce, epoca fine 800, senza reti vendo a 100 Euro. 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