Osservatorio Europeo del Plurilinguismo

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Osservatorio Europeo del Plurilinguismo
Osservatorio Europeo del Plurilinguismo
Assise europee del plurilinguismo – 2005-2008
Lettera d’Informazione n. 9 (ottobre 2007)
1.
2.
3.
4.
Il protocollo di Londra relativo al brevetto europeo in fase di ratificazione : comunicato dell’OEP
Sostenere la Carta europea del plurilinguismo
Gli ultimi aggiornamenti del sito
Rapporto della Commissione europea sul piano d’azione in favore delle lingue e della diversità
linguistica
5. Fare della Francia un paese bilingue ? Si aspetta messa a punto
6. Pubblicazioni
7. Rilettura delle lettere che vi mancano
1) Il protocollo di Londra relativo al brevetto europeo in fase di ratificazione
Il Parlamento francese ha approvato il protocollo di Londra, favorendo cosi’ l’entrata in vigore della
convenzione di Monaco del 1973 sul brevetto europeo, cosi’ modificata
Questo protocollo lascia in sospeso numerosi problemi :
◊ Come migliorare la protezione giuridica delle imprese, soprattutto delle PME ?
◊ Quali azioni intraprendere per stimolare le PME a deporre i loro brevetti e per informarle del
carattere inutile e superfluo di depositarli direttamente in inglese ?
◊ Come porre freno all’invasione del « tutto in inglese » che coinvolge ogni settore della vita
economica, sociale e culturale al di là di ogni misura, mettendo in pericolo la diversità linguistica e
culturale, e costituisce a termine un pericolo per la creatività.
In questo contesto, il protocollo di Londra è un epifenomeno. In effetti, è evidente che grandi imprese e
organismi di ricerca non hanno atteso il protocollo di Londra per depositare i loro brevetti in inglese, senza
reale giusticazione, come comprova ad esempio questo estratto del rapporto dell’INSERM (Istituto
Nazionale della Salute e della Ricerca Medica) allegato al rapporto dell’Ente parlamentare delle scelte
scientifiche e tecnologiche dell’11 maggio2006 : « l’Inserm deposita un numero crescente di domande
attraverso la via europea (numero raddoppiato in 3 anni). Nel 2006 la tendenza dei depositi delle domande
prioritarie indica che più dell’80% delle domande di brevetto verranno effettuate per via europea e che più
del 10% dei brevetti saranno depositati negli Stati Uniti. In tal modo, più del 90% delle domande di brevetto
depositate dall’Inserm sono in lingua inglese.
Questa dichiarazione è molto interessante, un perfetto esempio di falsa evidenza. Vi si trova conferma o vi si
apprende cosi’ :
◊ che il depositante non trae alcun vantaggio nel depositare la sua domanda direttamente in inglese
◊
che l’autore ignora tutto dei trattati europei e del regime linguistico delle istituzioni europee definito
dalla norma N° 1 del Consiglio che prevede che la comunicazione con le istituzioni europee si
effettui nella lingua ufficiale del paese interessato
◊
e che ignora altresi’ il funzionamento dell’OEB ed ancor più il protocollo di Londra che prevede la
soppressione dell’esigenza di traduzione e l’obbligo di depositoin una delle lingue ufficiali
dell’OEB : a scelta l’inglese, il tedesco ed il francese.
Leggere il comunicato dell’OEP
2) Sostenere la Carta europea del plurilinguismo
La Carta è un documento di riferimento per le politiche linguistiche europee. Ma essa è anche un atto civico
in vista delle seconde Assise europee del plurilingismo del 2008. Appuntamento dunque sul sito per
prendere conoscenza della Carta e per manifestare il proprio accordo cliccare sul menu « Firmare la Carta on
line » Si possono trovare in linea i formulari in francese, greco, italiano, tedesco e rumeno da stampare,
compilare, firmare e far firmare e rispedire per posta.
Cogliamo l’occasione per ringraziare calorosamente le numerose persone che hanno firmato la Carte, on line
o per corriere postale.
3) Tra i recenti aggiornamenti del sito
◊ Le Sfide dell’intercomprensione
◊ A Malta, una lingua iscritta nella storia
◊ Evviva le lingue minoritarie ! un articolo di Peter Ehrström
◊ Una valutazione delle conoscenze acquisite dagli alunni in inglese e tedesco
◊ Il pluralismo indiano, un esempio per l’Europa ?
◊ Il « chat »e le espressioni immaginose nelle lingue europee
◊ Metodologie innovative e alternative nella didattica delle lingue
◊ « La problematica dell’interculturale », Tunisia 21-23 aprile 2008
◊ Il ministro italiano della giustizia abbandona un consiglio dei ministri
◊ Gli alunni cechi non imparano più il tedesco
◊ Un paese bilingue : un’opportuna messa a punto di X. Darcos
◊ Piano d’azione per l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica
◊ La Commissione eupea apre un forum sul plurilinguismo
◊ La Commissione europea consulta i cittadini sul plurilinguismo.
4) Rapporto della Commissione europea sul piano d’azione per le lingue la diversità linguistica
La Commissione europea ha recentemente pubblicato il Rapporto sull’elaborazione del Piano d’Azione
Promuovere l’apprendimento dellelingue e la diversità linguistica.
Si consiglia la lettura dei rapporti nazionali, ricchi d’insegnamento, e più particolarmente il rapporto
indipendente (riassunto e testo integrale) di Jean-Claude Beacco che evidenzia chiaramente le ambiguità
delle poliche linguistiche adottate, le loro difficoltà, le lentezze dei comportamenti collettivi, la deriva verso
il « tutto in inglese », incompatibile con il plurilinguismo, ma allo stesso tempo i motivi di speranza.
In occasione dell’elaborazione dei piano nazionali per il multilinguismo si sono in effetti creati in numerosi
paesi dei veri e propri laboratori di idee per un’educazione plurilingue che sboccano su numeroseproposte
d’azione.Proponiamo come brano scelto il capitolo 5 del rapporto di J.C. Beacco : 5. Conclusioni e
raccomandazioni d’azione in favore dell’educazione multilingue.
5) « Fare della Francia un paese bilingue ? » Una felice precisazione
Alcuni di voi si saranno stupiti delle recenti dichiarazioni del ministro francese dell’istruzione esprimenti la
sua volotà di fare della Francia un paese bilingue. X. Darcos precisa il suo proposito :
« Confermo che non si èmai trattato di un’evuluzione in tal senso.
L’obbiettivo che il Presidente della Repubblica ha fissato per il nostro sistema educativo nella sua « Lettera
agli educatori » è di operare in modo da condurre ogni alunno ad apprendere due lingue vive oltre al
francese ed è naturalmente in questa prospettiva che si inserisce l’azione in favore dell’apprendimento delle
lingue vive condotta dal Ministro Xavier Darcos.
6) Pubblicazioni
Les Enjeux de l'intercompréhension, Editions et Presses Universitaires de Reims (EPURE), 2007
7) Releggere le Lettere che vi mancanocliccando qui
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