lezioni di kiswahili – introduzione
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LEZIONI DI KISWAHILI – INTRODUZIONE La lingua swahili, o, per meglio dire, il kiswahili, è una delle dodici lingue più importanti del mondo, parlata da 40 o 50 milioni di persone. E' parlata difatti sulla costa dell'Africa Orientale dalla Somalia fin quasi al Mozambico e si estende all'interno fino allo Zaire. E' lingua ufficiale in Kenya, Tanzania e Uganda; è lingua nazionale in Kenya e Tanzania. E' altresì una delle 4 lingue africane utilizzate nell'apparato amministrativo, nei massmedia, etc. dello Zaire. Il kiswahili è lingua franca in Africa Orientale; è quindi lingua madre per le popolazioni dell'area culturale swahili, ma è seconda o terza lingua per le altre. In Tanzania è il mezzo di istruzione preuniversitario. Il kiswahili nacque intorno a 15 secoli fa come lingua di comunicazione fra gli abitanti della costa orientale africana e i mercanti di origine araba. Il termine swahili viene dalla parola araba sahil che significa 'costa'. I Waswahili sono difatti gli abitanti della costa e il kiswahili è la lingua parlata dai Waswahili . Il termine swahili ha una connotazione culturale più che etnica o nazionale. Possiamo cioè parlare di una area culturale swahili, ossia l'area costiera dell'Africa orientale a cultura afroislamica, ma non di un 'popolo' swahili nel senso etnico del termine. I primi documenti scritti risalgono ad un periodo compreso tra la fine del '600 e gli inizi '700 ed erano scritti in caratteri arabi. Durante il periodo della colonizzazione tedesca si ebbe il passaggio dai caratteri arabi a quelli latini. Questo cambiamento fu molto significativo perché con il cambiamento dei caratteri di scrittura si determinò anche un mutamento delle fonti a cui far riferimento. Difatti, mentre gli scritti in caratteri arabi mostrano chiaramente l'influenza del modello di ispirazione originario, ossia la poesia religiosa islamica, i primi scritti in caratteri latini ripetono i modelli culturali e religiosi occidentali. Un considerevole incentivo allo sviluppo della lingua venne da atti amministrativi delle due potenze coloniali, Germania e Inghilterra, che hanno incoraggiato lo sviluppo del kiswahili promuovendolo come principale lingua di comunicazione. Nel 1930 l 'East African Swahili Committee, nel tentativo di standardizzare il kiswahili, impose il dialetto di Zanzibar, il kiunguja, come base per il kiswahili standard. Vi sono tuttavia diversi altri dialetti tuttora usati nella originale area costiera swahili. CENNI DI ORTOGRAFIA E PRONUNCIA ch come la c in cima ( chumvi - sale); dh come th nell'inglese the ( dhambi - peccato); g come g in gaio ( giza - buio); gh come g aspirata ( ghali - costoso); h è sempre aspirata( hatari - pericolo); j come g in gerla ( jana - ieri); k come c in cono ( kitabu - libro); ng' come n velare nell'inglese ringing ( ng'ombe - bue); ny come gn in gnomo ( nyoka - serpente); s sempre come s in siepe ( sisi - noi); sh come sc in scena ( shule - scuola); th come th nell'inglese thing ( thelathini - trenta); w come u in uova ( watoto - bambini); y come i in iena ( yeye - egli); z come s in rosa ( lazima - obbligo) Non vi sono consonanti doppie (tranne nne - quattro) né dittonghi. Le vocali doppie vanno pronunciate distinte (es.: -za-a - generare). L'accento tonico cade sulla penultima sillaba, tranne che in alcune parole di origine araba ( làzima - obbligo), e non viene segnato dall'ortografia ufficiale. Anche le parole monosillabiche sono piane ( mtu - uomo; nchi - paese). FORME DI SALUTO Il saluto più usato è: Jambo! = Salve! e la risposta è: Jambo! La forma completa del saluto e' Hujambo? (lett. " Non hai problemi? Non hai niente? ") e la risposta è: Sijambo! (lett. " Non ho problemi! Va tutto bene! ") Queste parole differiscono solo nella parte (morfema) iniziale. hu- è la forma negativa della seconda persona singolare del verbo: tu non ... si- è la forma negativa della prima persona singolare del verbo: io non ... jambo ( mambo al plurale), però, non è un verbo, anche se nelle formule di saluto si comporta come tale. Habari? = Come stai? (lett. “ Notizie? ”) la risposta è: Nzuri! = Bene! Tra i giovani è molto usato Mambo? = Come va? e la risposta è: Poa! oppure Safi! = Tutto ok! Generalmente questi saluti sono accompagnati da titoli di cortesia. I più usati sono: Bwana (Abbr. Bw. ) = Signore , ma nei saluti spesso non ha il grado di formalità a cui siamo abituati noi. Si usa anche fra amici, e può usarlo anche una madre rivolta al figlio. Bibi (Abbr. Bi. ) = Signora , ma e' un titolo spesso accompagnato dal nome proprio, come in: Bwana na Bibi Moyokonde. Il Signore e la Signora Moyokonde. Mzee = Vecchio , anziano (di solito riferito ad un uomo anziano o come forma di rispetto. Si può usare anche con le donne, ma in questo caso e' preferibile usare Mama ). Altro titolo molto diffuso in Tanzania e' Ndugu (Abbr. Nd. ) che significa “ fratello, sorella”. Il paradigma dello pseudo-verbo jambo é: sijambo (Io) Non ho problemi – Sto bene ! hujambo (Tu) Non hai problemi hajambo (Egli, ella) Non ha problemi hatujambo (Noi) Non abbiamo problemi – Stiamo bene ! hamjambo (Voi) Non avete problemi hawajambo (Essi, esse) Non hanno problemi I saluti in kiswahili sono molto importanti. In una conversazione c'é sempre un lungo preliminare dedicato ai saluti: dopo le formule rituali ci si informa della salute dei vari familiari, del lavoro, dello studio, di come sono si sono trascorsi i giorni passati, ecc., con: habari za ... ? ("( Che ) novità ( vi sono a proposito ) di ... ? ") seguito, secondo i casi, da una delle seguenti parole: asubuhi = mattina mchana = giorno - pomeriggio = giornata leo jioni = sera - notte Æ usiku mwena (buona notte ) Æ lala salama (buona notte) usiku = notte nyumbani = lett. " a/in casa " siku nyingi = lett. " molti giorni " watoto = figli (singolare: mtoto ) safari = viaggio kazi = lavoro A questo saluto si risponde sempre con: Nzuri = bene oppure Njema = bene . salama = benissimo = meravigliosamente safi Esiste anche una forma rispettosa di saluto usata per gli anziani: Shikamoo = saluto Marahaba = risposta Ad un anziano, ma anche ad un superiore, oppure a chiunque si voglia mostrare rispetto si dice: Shikamoo! (Lett. " Prendo i tuoi piedi! ", simile a " Bacio le mani! ") a cui è buona educazione rispondere con Marahaba! o Marhaba! (Lett. " Benvenuto! ") Troviamo anche espressioni quali: sasa = ciao kwa heri = arrivederci karibu = benvenuto tutaonana! = ci vediamo! …. Arrivederci hakuna matata = nessun problema pole pole = piano piano, con calma tafadhali = per favore asante = grazie Æ asante sana = grazie mille unaweza ? = potresti ? siwezi = non posso samahani = mi dispiace … mi scusi unasema italiani ? = parli italiano ? naelewa = ho capito Æ ndiyo, naelewa = Sì, capisco hapana, sielewi = non ho capito ! …. no, non capisco ! ndiyo = sì hapana = no MORFOLOGIA Il kiswahili, pur avendo molte parole arabe nel lessico, ha conservato una struttura grammaticale tipicamente bantu. La struttura della frase è del tipo SVO (soggetto - verbo - oggetto); tutte le espansioni (aggettivi, specificazioni, attributi, etc.) seguono il nucleo. Le modifiche per effettuare l'accordo tra il nome e gli altri elementi ad esso collegati avvengono all'inizio e non in fine di parola, come accade invece per l'italiano. E' importante quindi essere in grado di distinguere in una parola swahili, la parte morfologica (ossia gli elementi che concorrono ad attuare l'accordo tra le parole di una frase) e la parte della parola che ha il contenuto semantico, la cosiddetta radice o base. Dovremo difatti essere in grado di isolare i morfemi dalla base per poter cercare quest'ultima nel dizionario. Il sistema delle classi L'accordo è retto dal nome ed avviene per numero (singolare e plurale) e per classi (1-11, 14, 15, 16, 17, 18). Il kiswahili difatti non distingue tra generi maschile e femminile ma tra varie classi. Ogni sostantivo swahili fa capo ad una classe. Ogni classe raggruppa quindi dei sostantivi che, spesso ma non sempre, hanno un qualche tratto semantico in comune. Convenzionalmente le classi sono identificate da numeri; i numeri dispari indicano i singolari, i numeri pari indicano i plurali (ad eccezione delle classi 14-18). A volte si usano i morfemi iniziali del sing. e del pl.; nella nostra esposizione adotteremo spesso il sistema dei morfemi iniziali e non dei numeri in quanto questo sistema ci sembra più adatto a dare indicazioni immediate sul tipo di accordi da effettuare. Le classi avevano inizialmente un contenuto semantico che è ancora visibile. Diamo qui di seguito un' idea del contenuto semantico delle classi. Alla classe 1/2 (o cl. m/wa ) appartengono i nomi di esseri animati (uomini e animali); es.: mtu/watu uomo/uomini. Alla classe 3/4 ( o cl. m/mi ) appartengono nomi di vegetali e anche sostantivi (formati da radici verbali) che esprimono una azione; es.: mti/miti albero/alberi. Alla classe 5/6 (o cl. ji/ma ) appartengono nomi di frutta ( chungwa/machungwa arancia/e), parti del corpo ( jicho/macho occhio/occhi), accrescitivi. La gran parte di questi nomi al sing. non hanno prefisso ( jina/majina nome/i); a volte sono usati solo al pl. ( maji acqua). Alla classe 7/8 (o cl. ki/vi ) appartengono nomi che indicano oggetti inanimati ( kitu/vitu cosa/e), diminutivi ( kilima collina, da: mlima monte). Alla classe 9/10 (o cl. n/n ) appartengono i nomi invariabili, cioè che hanno la stessa forma per il pl. e per il sing. ( nyumba/nyumba casa/e) e molti termini stranieri (ar. habari/habari notizia/e); vi appartengono anche nomi che hanno contenuto semantico animato. Alla classe 11 appartengono i nomi astratti, che non hanno plurale. (es.: uzuri bellezza). Vi appartengono inoltre dei nomi (in genere di oggetti lunghi e sottili) che fanno il pl. in cl. 10, ossia perdono la u- iniziale (unywele/nywele -capello/i). La classe 15 comprende gli infiniti che, quando hanno funzione di sostantivi, reggono l'accordo come qualsiasi altro nome ( kusoma ni kuzuri - leggere è bello). Le classi 16, 17, 18 sono dette classi locative. Alla cl. 16 appartiene un solo sostantivo pahali (posto), luogo (con le varianti pahala , mahali). Vi appartengono i sostantivi che prendono il suffisso locativo -ni. La classe 16 indica un luogo vasto, la classe 17 un luogo alquanto indeterminato, la classe 18 un luogo piccolo e ben determinato. L'accordo tramite le classi Ogni nome quindi è composto da un prefisso, che chiameremo CN (classificatore nominale) e da una base NI (nominale indipendente). Il prefisso di un NI, ossia il CN, determina i prefissi da usare con le altre basi a lui collegate, ossia aggettivi, pronomi e verbi. Nella frase che segue si possono notare le concordanze tra elementi dipendenti e non: yule mwalimu mdogo anampenda mwanafunzi wake yu -le CP-dim quel mw -alimu CN-NI maestro m -dogo CA-ND piccolo a -na- m -penda CS-MV-CO-V ama mw -anafunzi CN-NI scolaro w -ake CP-poss suo wale walimu wadogo wanawapenda wanafunzi wake wa -le CP-dim quei w -alimu CN-NI maestri wa -dogo CA-ND piccoli wa -na- m -penda CS-MV-CO-V amano w -anafunzi CN-NI scolari w -ake CP-poss suoi Possiamo individuare cinque categorie morfologiche principali; nome ( jina o nomino ), aggettivo ( sifa o kivumishi ), verbo ( kitenzi ), pronome ( kiwakilishi ), invariabile ( lisonyambulika ). Abbreviazioni CA concordi aggettivali CN concorde nominale CO concorde oggettivo CP concorde pronominale CR concorde relativo CS concorde soggettivo dim dimostrativo MV modificatore verbale ND nominale dipendente NI nominale indipendente poss possessivo NOMI Il nome è composto da un prefisso, o concorde, nominale (CN) e da una base ( mnyama : mnyama ; CN1-NI). Il plurale si forma cambiando il CN con il CN plurale corrispondente ( wanyama ; wa-nyama ; CN2-NI). Non vi è distinzione di generi, ma solo di classe. Il prefisso del sing. (e quello del pl.) permettono di individuare la classe di appartenenza del nome. CLASSE 1/2 3/4 5/6 7/8 9/10 11/10 12/13 15 SINGOLARE/PLURALE m-, mu-, mw-/wa-, wm-, mu-, mw-/mi-, j-, ji-/ma-, mki-, ch-/vi-, vy-, n-, ny-, m-, etc./-, n-, ny-, m-, etc. w-, u-/nka-/tuku- kw- Il diminutivo e l'accrescitivo si formano modificando il CN. Per il diminutivo si premette il CN di classe7 ki- ( mtoto - bambino; kitoto bambino piccolo; kijitoto bambino piccolissimo). L'accrescitivo si forma sostituendo al CN il CN di classe 5 ji- ( mtu uomo; jitu - grosso uomo; jijitu - omaccione). E' possibile aggiungere ad un nome (tranne quelli personali e di luogo) il suffisso locativo -ni, per indicare uno stato o un moto a luogo ( shule - scuola; shuleni - nella scuola). I nomi così modificati non appartengono più alla classe originaria ma ad una delle classi locative (classi 16, 17, 18); tutti gli accordi relativi a quel nome vengono quindi effettuati con i concordi richiesti dalle classi locative. mji ule quella città; mjini pale in quella città chumba kile quella stanza; chumbani mule in quella stanza sanduku ile quella scatola; sandukuni mle in quella scatola i-le sanduku y-ako i-ko kabatini quella scatola tua è nell'armadio sanduku-ni m-le m-na kalamu yangu (in scatola quella c'è penna mia) in quella scatola c'è la mia penna AGGETTIVI (parte 1) Gli aggettivi (o ND - nominali dipendenti) swahili precedono sempre il nome al quale si riferiscono. Quelli di origine bantu (che sono pochi) si accordano col nome tramite un prefisso che chiameremo CA (concorde aggettivale), che é praticamente uguale ai CN; quelli di origine araba sono invariabili. Ecco alcuni aggettivi bantu: -baya cattivo -chache poco -dogo piccolo -ekundu rosso -ema buono -eupe bianco -eusi nero -fupi corto -kubwa grande -pya nuovo -refu alto -zima intero, sano -zuri bello, buono mtoto mzuri bambino buono kiti kidogo sedia piccola miti mikubwa alberi grandi I CA, quando usati davanti ad aggettivi che iniziano per vocale, subiscono delle modifiche. Ecco come si comporta in particolare il CA di cl. 9/10 n- : n + d, g, j, n nd, ng, ny, nn n + r, l nd n + b, v mb, mv n + w mb n + ch, f, k, p, s, sh, t, m, n l'agg. resta invariato n + vocale ny + vocale nyumba ndogo ( n + -dogo ) casa piccola nyumba ndefu ( n + -refu ) casa lunga nyumba mbovu ( n + -bovu ) casa brutta nyumba mbili ( n + -wili ) due case nyumba chache ( n + -chache ) poche case nyumba nyekundu ( n + -ekundu ) casa rossa Fanno eccezione l'aggettivo -ema , che in Cl. 9 fa njema , e l'aggettivo -pya , che dovrebbe rimanere senza CA e invece, essendo monosillabico, prende il prefisso m- . Vi sono poi gli aggettivi di origine araba che sono invariabili e non richiedono quindi nessun accordo. hodari forte jahili crudele jasiri ardito kabidhi avaro mtoto hodari bambino bravo watoto hodari bambini bravi NUMERALI Anche tra i numerali abbiamo quelli di origine bantu, che effettuano l'accordo, e quelli di origine araba, che sono invariabili. Fa eccezine kumi (dieci), che è l'unico numerale bantu invariabile. Ecco i numeri cardinali: -moja uno -wili due -tatu tre -nne quattro -tano cinque -sita sei saba sette -nane otto tisa nove kumi dieci I termini per indicare zero, le decine, cento, mille sono arabi: sifuri zero ishirini venti thelathini trenta arobaini quaranta hamsini cinquanta sitini sessanta sabini settanta themanini ottanta tisini novanta mia cento elfu mille laki - centomila - è di origine indiana milioni -milione- è un prestito dall'inglese. Gli aggettivi che iniziano per vocale, per es.: -ingi molto -ingine altro -ingine-o simile prendono i CA prevocalici. -ingine-o prende i CA all'inizio e i concordi relativi (CR) alla fine: watu wengi molti uomini vitabu vingine altri libri vitu vinginezo altre cose di questo genere AGGETTIVI (parte 2) Pronominali Con il termine 'pronominali' si intende in swahili una categoria di elementi che include, tra altri, anche i dimostrativi, possessivi, indefiniti, interrogativi, etc.. Non vi è distinzione di forma tra aggettivi e pronomi dimostrativi, possessivi, etc. Tutti i pronomali swahili, tranne i pronomi personali che sono indipendenti, vanno accordati col nome. L'accordo avviene con una serie di prefissi (e/o suffissi) detti concordi pronominali (CP), che illustreremo di volta in volta. -a Il connettivo -a traduce l'italiano 'di'. Si forma premettendo gli stessi CP usati per i possessivi, ossia i P1: mwalimu wa Sadiki il maestro di Sadiki kitabu cha mtoto il libro del bambino Possessivi Si trovano quasi sempre in forma isolata, a volte suffissati a nomi di persona indicante parentela o relazione. Si accordano alla classe del possessore tramite i concordi personali prevocalici (P1). -angu mio -ako tuo -ake suo -etu nostro -enu vostro -ao loro kitabu changu il mio libro macho yake i suoi occhi Questi sono invece alcuni esempi di possessivi contratti. mamangu mia madre mamako tua madre mamake sua madre babangu mio padre babako tuo padre babake suo padre mkeo tua moglie mkewe sua moglie mumeo tuo marito mumewe suo marito L'accordo dei possessivi con i nomi di persona nelle classi non personali: vi sono nomi di persona che non appartengono alla classe 1/2 ma alla classe 9/10; per es.: baba (padre), rafiki (amico), tabibu (medico), etc. Gli aggettivi, i verbi e i pronomi che si riferiscono a questi nomi non prendono i prefissi della classe 9/10 ma quelli della cl. 1/2. Fanno eccezione i possessivi: quelli che si riferiscono a nomi di persona prendono i concordi pronominali della classe 9/10; quelli che si riferiscono ad animali prendono i concordi di cl. 1 al sing e della cl. 10 al pl. rafiki yangu il mio amico rafiki zangu i miei amici ndege wangu il mio uccello ndege zangu i miei uccelli Dimostrativi Vi sono tre tipi di dimostrativi: -le indica distanza e si forma premettendo i P2; h- indica prossimità e si forma aggiungendo i P2 e inserendo tra la h- e i P2 la vocale del P2; h-o indica qualcosa di già menzionato e si forma modificando la vocale finale di h- in -o. I dimostrativi seguono quasi sempre il nome; quando lo precedono hanno valore di articolo determinativo. mtu yule (uomo quello) quell'uomo mtu huyu (uomo questo) quest'uomo mtu huyo (uomo suddetto) l'uomo suddetto -ote, -o-ote Prendono i CP prevocalici. ossia i P3. -ote al sing. indica la completezza (tutto) e al pl. la totalità (tutti). nyumba yote tutta la casa nyumba zote tutte le case -o-ote vuol dire 'chiunque, qualsiasi'; dopo una negazione si traduce con 'nessuno': ninataka kitabu cho chote voglio un libro qualsiasi sitaki kitabu cho chote non voglio nessun libro -enye, -enyewe Prendono i P5, eccetto che nella cl. 1, dove usano i CA. -enye indica uno stato o una condizione (che possiede, che ha, avente), -enyewe è un rafforzativo che indica 'stesso, medesimo'. mtu mwenye mali un ricco, un possidente maji yenye moto acqua calda mimi mwenyewe io stesso miti yenyewe le piante stesse Interrogativi Prendono anch'essi i CP, della serie P2. -pi? quale? -ngapi? quanto? mtu yupi? quale uomo? vitabu vingapi? quanti libri? Vi sono anche interrogativi invariabili: nani? chi? nini? cosa? gani? quale? wapi? dove? lini? quando? mtoto huyu nani? chi è questo bambino? unataka nini? cosa vuoi? kitabu gani? quale libro? amekwenda wapi? dove è andato? atakuja lini? quando verrà? Pronomi Personali Isolati mimi io wewe tu yeye egli sisi noi ninyi voi wao essi Possono ricorrere anche in forme composte con: na- e nami ed io nd- è proprio ndimi sono proprio io che si- non è proprio siye non è lui che Pronomi personali soggetto, pronomi oggetto e pronomi relativi. Sono resi con i concordi soggettivi (CS), oggettivi (CO) e relativi (CR) e concorrono a formare il verbo. Classi Classi 1/2 1a. Classi 1/2 2.a Classi 1/2 3.a Classi 3/4 Classi 5/6 Classi 7/8 Classi 9/10 Classi 11/10 Classe 15 Classe 16 Classe 17 Classe 18 CS ni-/tuu-/ma-/wau-/ili-/yaki-/vii-/ziu-/zikupakumu- CO -ni-/-tu-ku-/-wa-m-/-wa-u-/-i-li-/-ya -ki-/-vi -i-/-zi-u-/-zi-ku-po-ko-mo- CR -ye-/-o-eni -ye-/-o-ye-/-o-o-/-yo-lo-/-yo -cho-/-vyo-yo-/-zo-o-/-zo-ko-po-ko-mo- VERBI Il verbo swahili ha una struttura morfologica molto complessa che prevede, in genere, almeno tre elementi e cioè: CS concorde soggettivo (accorda il verbo col soggetto) MV modificatore verbale (indica il tempo e/o il modo) BV base verbale (porta il contenuto semantico) CS + MV + BV = ni + na + ona = io + presente + vedere = io vedo CS + MV + BV = u + li + ona = tu + pasassato + vedere = tu vedesti CS + MV + BV = a + ta + ona = egli + futuro + vedere = egli vedrà Il pronome compl. oggetto si inserisce nel verbo prima della base. mwalimu anasoma kitabu = il maestro legge il libro mwalimu anakisoma = il maestro lo legge (il libro) Anche il relativo soggetto si inserisce nel verbo: mwalimu anayesoma kitabu = il maestro che legge il libro Il relativo oggetto, anch'esso inserito nel verbo, richiede anche l'inserimento del CO: kitabu anachokisoma mwalimu = il libro che il maestro legge La sequenza degli elementi verbali è quindi: (Neg).CS.(Neg).MV.(CR).(CO).BV., dove CR e CO sono indicati tra parentesi in quanto non necessariamente presenti; gli elementi negativi sono presenti invece in una delle due posizioni, non in entrambe. I Relativi La clausola relativa si può rendere in swahili in due modi: -con amba- (a cui va aggiunto il CR) seguito dal verbo; -con i CR infissi nel verbo nei tempi presente ( -na- ), passato rem. ( -li- ), futuro ( -taka- ) e al negativo ( -si-). Relativo soggetto mtu anaendesha gari = l'uomo guida la macchina mtu anayendesha gari = l'uomo che guida la macchina mtu ambaye ameendesha gari = l'uomo che ha guidato la macchina Relativo oggetto gari inakimbia = la macchina corre gari inayokimbia = la macchina che corre gari iliyokimbia = la macchina che ha corso gari ambayo imekimbia = la macchina che ha corso Gli estensori verbali Il contenuto semantico della base verbale può essere modificato tramite l'aggiunta dei cosiddetti estensori verbali. Queste sono le principali estensioni: • • applicativa -i(l), -e(l) -soma = leggere -somea = leggere a, per causativa -i, -iz, -ish, -e, -ez, -esh -panda = salire -pandisha = far salire • • • • contraria -u(l), -o(l) -funga = legare -fungua = sciogliere passiva -w-, -iw, -ew -samehe = perdonare -samehewa = essere perdonato potenziale -ik-, -ek -vunja = rompere -vunjika = essere rotto reciproca -an-kuta = incontare -kutana = incontrarsi LO SCHEMA DELLA CONIUGAZIONE I verbi swahili si coniugano secondo i modi e i tempi. Esistono tempi semplici e tempi composti, formati con l'ausiliare essere. Vi è una coniugazione affermativa e una coniugazione negativa. Nello schema seguente sono riassunti i vari tempi e modi. Gli elementi tra parentesi segnalano che è ammessa la presenza del complemento oggetto e del relativo infisso nel verbo. Infinito • • • • semplice KUsoma leggere KU(ki)soma leggerlo (il libro) negativo KUTOsoma* non leggere negativo KUTO(ki)soma non leggerlo Imperativo • • • • semplice soma!* leggi!, somENI!* leggete! (ki)somE! leggi(lo)!, (ki)somENI! leggete(lo)! esortativo KA(ki)somE! che tu (lo) legga! negativo uSI(ki)somE che tu non (lo) legga! Indicativo • • • • • • • • • • • • • • • presente progress. niNAsoma* leggo (adesso) niNA(ki)soma (lo) leggo (adesso) niNA(cho)(ki)soma (il libro) che leggo (adesso) presente semplice nA(ki)soma (lo) leggo (in genereale) presente abituale HUsoma legge (d'abitudine; per tutte le pers.) negativo HAtu(ki)somI non (lo) leggiamo perfetto semplice niMEsoma* ho letto perfetto in mesha niMESHAsoma ho già letto negativo siJA(ki)soma non (l')ho (ancora) letto passato semplice niLIsoma* lessi niLI(ki)soma (lo) lessi niLI(cho)(ki)soma (il libro) che lessi passato narrativo niKA(ki)soma e io lessi passato in ka- KAsoma ha letto (solo 3 a pers.) negativo siKU(ki)soma non (lo) lessi Futuro • • • • semplice niTAsoma* leggerò niTA(ki)soma (lo) leggerò futuro relativo niTAKA(cho)(ki)soma (il libro) che leggerò negativo sitasoma* non leggerò relat. atemporale nisoma(ye) leggente relativo negativo niSIchokisoma (il libro) che non leggo, lessi, leggerò Situativo • • semplice niKI(ki)soma leggendo(lo) (io) negativo niSIPO(ki)soma non leggendo(lo) (io) Congiuntivo • • • semplice ni(ki)somE che io (lo) legga consecutivo niKA(ki)somE e che io (lo) legga, vada a legger(lo) negativo niSI(ki)somE che io non (lo) legga, vada a leggerlo Condizionale • • • • • • • • presente niNGEsoma* se leggessi, leggerei niNGE(ki)soma se (lo) leggessi, leggerei negativo siNGEsoma* se non leggessi, leggerei negativo siNGE(ki)soma se non (lo) leggessi, leggerei passato niNGALIsoma* se avessi letto niNGALI(ki)soma se (lo) avessi letto siNGALIsoma* se non avessi letto siNGALi(ki)soma se non (lo) avessi letto Concessivo • • reale niNGA(ki)soma anche se io (lo) leggo ipotetico niJAPO(ki)soma* anche se (lo) leggessi L'asterisco segnala i tempi e i modi in cui le forme verbali a base monosillabica (oltre alle basi vocaliche bisillabiche -enda - andare, -isha -finire) trattengono il ku- dell'infinito (se non hanno il concorde oggettivo infisso e se non portano estensori). Vediamo per es. kula mangiare: kula! = mangia! kile! = mangialo! nimekula = ho mangiato nimekila = l'ho mangiato TAVOLA DEI PRINCIPALI TEMPI POSITIVI Io Tu Egli Noi Voi Essi Presente Leggo (adesso) ninasoma unasoma anasoma tunasoma mnasoma wanasoma INDICATIVO Progr. Semplice Leggo (general.) nasoma wasoma asoma twasoma mwasoma wasoma cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 Cade (adesso) unaanguka inaanguka linaanguka yanaanguka kinaanguka vinaanguka inaanguka zinaanguka panaanguka kunaanguka panaanguka kunaanguka mnaanguka Cade (generalmente) waanguka yaanguka laanguka yaanguka chaanguka vyaanguka yaaguka zaanguka paanguka kwaanguka paanguka kwaanguka mwaanguka Abituale Leggo (abituale) husoma husoma husoma husoma husoma husoma Io Tu Egli Noi Voi Essi Passato Prossimo Ho letto nimesoma umesoma amesoma tumesoma mmesoma wamesoma Passato Remoto Lessi nilisoma ulisoma alisoma tulisoma mlisoma walisoma Futuro Semplice Leggerò nitasoma utasoma atasoma tutasoma mtasoma watasoma cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 È caduto umeanguka imeanguka limeanguka yameanguka kimeanguka vimeanguka imeanguka zimeanguka umeanguka kumeanguka pameanguka kumeanguka mmeanguka Cadde ulianguka ilinguka lilianguka yalianguka kilianguka vilianguka ilianguka zilianguka ulianguka kulianguka palianguka kulianguka mlianguka Cadrà utaanguka itaanguka litaanguka yataanguka kitaanguka vitaanguka itaanguka zitaanguka utaanguka kutaanguka palianguka kutaanguka mtaanguka Io Tu Egli Noi Voi Essi Congiuntivo Presente Legga, leggessi nisome usome asome tusome msome wasome Concessivo Reale Leggerei ningesoma ungesoma asome tungesoma mngesoma wangesoma Concessivo Ipotetico Avessi letto ningalisoma ungalisoma angalisoma tungalisoma mngalisoma wangalisoma cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 Cada, cadesse uanguke ianguke lianguke yanguke kianguke vianguke ianguke zianguke uanguke kuanguke paanguke kuanguke mwanguke Cadrebbe ungeanguka ingenguka lingeanguka yangeanguka kingeanguka vingeanguka ingeanguka zingeanguka ungeanguka kungeanguka pangeanguka kungeanguka mngeanguka Fosse caduto ungalianguka ingalianguka lingalianguka yangalianguka kingalianguka vingalianguka ingalianguka zingalianguka ungalianguka kungalianguka pangalianguka kungalianguka mngalianguka TAVOLA DEI PRINCIPALI TEMPI NEGATIVI Presente Io Tu Egli Noi Voi Essi non leggo sisomi husomi hasomi hatusomi hamsomi hawasomi Passato Prossimo non ho letto sijasoma hujasoma hajasoma hatujasoma hamjasoma hawajasoma cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 non cade hauanguki haianguki halianguki hayaanguki hakianguki havianguki haianguki hazianguki hauanguki hakuanguki hapaanguki hakuanguki hamwanguki non è caduto haujaanguka haijaanguka halijaanguka hayajaanguka hakijaanguka havijaanguka haijaaaguka hazijaanguka haujaanguka hakujaanguka hapajaanguka hakujaanguka hamjaanguka Passato Remoto Futuro Semplice non lessi sikusoma hukusoma hakusoma hatukusoma hamkusoma hawakusoma non leggerò sitasoma hutasoma hatasoma hatutasoma hamtasoma hawatasoma non cadde haukuanguka haikuanguka halikuanguka hayakuanguka hakikuanguka havikuanguka haikuanguka hazikuanguka haukuanguka hakukuanguka hapakuanguka hakukuanguka hamkuanguka non cadrà hautaanguka haitaanguka halitaanguka hayataanguka hakitaanguka havitaanguka haitaanguka hazitaanguka hautaanguka hakutaanguka hapataanguka hakutaanguka hamtaanguka Io Tu Egli Noi Voi Essi Congiuntivo Presente Concessivo Reale Non legga Non leggessi, non leggerei nisisome singesoma usisome hungesoma asisome hangesoma tusisome hatungesoma msisome hamngesoma wasisome hawangesoma cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 Non cada usianguke isianguke lisianguke yasianguke kisianguke visianguke isianguke zisianguke usianguke kusianguke pasianguke kusianguke msianguke Concessivo Ipotetico Non avessi letto singalisoma hungalisoma hangalisoma hatungalisoma hamngalisoma hawangalisoma Non cadesse, non cadrebbe Non fosse caduto haungeanguka haungalianguka haingeanguka haingalianguka halingeanguka halingalianguka hayangeanguka hayangalianguka hakingeanguka hakingalianguka havingeanguka havingalianguka haingeaanguka haingalianguka hazingeanguka hazingalianguka haungeanguka haungalianguka hakungeanguka hakungalianguka hapangeanguka hapangalianguka hakungeanguka hakungalianguka hamngeanguka hamngalianguka VERBO ESSERE TAVOLA DEI PRINCIPALI TEMPI POSITIVI Io Tu Egli Noi Voi Essi cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 Presente* Sono ni u a tu m wa u i li ya ki vi i zi u ku pa ku m(u) Passato Prossimo Sono stato nimekuwa umekuwa amekuwa tumekuwa mmekuwa wamekuwa umekuwa imekuwa limekuwa yamekuwa kimekuwa vimekuwa imekuwa zimekuwa umekuwa kumekuwa pamekuwa kumekuwa mmekuwa Passato Remoto Fui nilikuwa ulikuwa alikuwa tulikuwa mlikuwa walikuwa ulikuwa ilikuwa lilikuwa yalikuwa kilikuwa vilikuwa ilikuwa zilikuwa ulikuwa kulikuwa palikuwa kulikuwa mlikuwa Futuro Semplice Sarò nitakuwa utakuwa atakuwa tutakuwa mtakuwa watakuwa utakuwa itakuwa litakuwa yatakuwa kitakuwa vitakuwa itakuwa zitakuwa utakuwa kutakuwa patakuwa kutakuwa mtakuwa * Tranne il ni , gli elementi di questa serie sono poco usati, specialmente quelli delle classi non personali. Si può usare il ni per l'indicativo presente in tutte le persone e le classi. Io Tu Egli Noi Voi Essi cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 Congiuntivo Presente Concessivo Reale Sia Fossi, sarei niwe ningekuwa uwe ungekuwa awe angekuwa tuwe tungekuwa muwe mngekuwa wawe wangekuwa uwe ungekuwa iwe ingenguka liwe lingekuwa yawe yangekuwa kiwe kingekuwa viwe vingekuwa iwe ingekuwa ziwe zingekuwa uwe ungekuwa Concessivo Ipotetico Fossi stato ningalikuwa ungalikuwa angalikuwa tungalikuwa mngalikuwa wangalikuwa ungalikuwa ingalikuwa lingalikuwa yangalikuwa kingalikuwa vingalikuwa ingalikuwa zingalikuwa ungalikuwa cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 kuwe pawe kuwe muwe kungekuwa pangekuwa kungekuwa mngekuwa kungalikuwa pangalikuwa kungalikuwa mngalikuwa TAVOLA DEI PRINCIPALI TEMPI NEGATIVI Io Tu Egli Noi Voi Essi cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 Presente * Passato Prossimo Non sono Non sono stato si sijawa hu hujawa ha hajawa hatu hatujawa ham hamjawa hawa hawajawa hau haujawa hai haijawa hali halijawa haya hayajawa haki hakijawa havi havijawa hai haijawa hazi hazijawa hau haujawa hakujawa hapajawa hakujawa hamjawa Passato Remoto Non fui sikuwa hukuwa hakuwa hatukuwa hamkuwa hawakuwa haukuwa haikuwa halikuwa hayakuwa hakikuwa havikuwa haikuwa hazikuwa haukuwa hakukuwa hapakuwa hakukuwa hamkuwa Futuro Semplice Non sarò sitakuwa hutakuwa hatakuwa hatutakuwa hamtakuwa hawatakuwa hautakuwa haitakuwa halitakuwa hayatakuwa hakitakuwa havitakuwa haitakuwa hazitakuwa hautakuwa hakutakuwa hapatakuwa hakutakuwa hamtakuwa * Tranne il si , le altre forme sono poco usate. Io Tu Egli Noi Voi Essi cl.3 cl.4 cl.5 cl.6 cl.7 cl.8 cl.9 cl.10 cl.11 Congiuntivo Presente Non sia nisiwe usiwe asiwe tusiwe msiwe wasiwe usiwe isiwe lisiwe yasiwe kisiwe visiwe isiwe zisiwe usiwe Concessivo Reale Non fossi, non sarei singekuwa hungekuwa hangekuwa hatungekuwa hamngekuwa hawangekuwa haungekuwa haingekuwa halingekuwa hayangekuwa hakingekuwa havingekuwa haingeakuwa hazingekuwa haungekuwa Concessivo Ipotetico Non fossi stato singalikuwa hungalikuwa hangalikuwa hatungalikuwa hamngalikuwa hawangalikuwa haungalikuwa haingalikuwa halingalikuwa hayangalikuwa hakingalikuwa havingalikuwa haingalikuwa hazingalikuwa haungalikuwa cl.15 cl.16 cl.17 cl.18 kusiwe pasiwe kusiwe msiwe hakungekuwa hapangekuwa hakungekuwa hamngekuwa hakungalikuwa hapangalikuwa hakungalikuwa hamngalikuwa TAVOLA DEI CONCORDI AGGETTIVALI Classe 1/2 3/4 5/6 7/8 9/10 11/10 12/13 15 Singolare/Plurale m-, mw-*/ wa- , wa- * m-, mw-*/mi-, my-* -, j-*, ji-/ma-, m-* ki-, ch-*/vi-, vy-* -, n-, ny-*, m-, etc./-, n-, ny-*, m-, etc. m-, mw-*/n-, ny-*, etc. ka-/tu- (dim. in uso in alcune lingue bantu della Tanzania e importati nel kiswahili). ku- kw-* N. B. I concordi segnati con * si usano davanti agli aggetti che cominciano per vocale. Gli aggettivi -eusi, -ingi, -ingine in cl. 2 fanno weusi, wengi, wengine. TAVOLA DEI CONCORDI PRONOMINALI Classe 1/2 3/4 5/6 7/8 9/10 11/10 15 16 17 18 -angu, etc. ; -a w-/ww-/yl-/ych-/vyy-/zw-/zkwpkwmw- -le, -pi, hyu-/wau-/ili-/yaki-/vii-/ziu-/zikupakumu-, m- -ote y-/ww-/yl-/ych-/vyy-/zw-/zkwpkwmw- amba-ye/-o -o/-yo -lo/-yo -cho/-vyo -yo/-zo -o/-zo -ko -po -ko -mo -enye, -enyewe mw-/ww-/yl-/ych-/vyy-/zw-/zkwpkwmw-