[imperia - 82] lastampa/imperia/26 24/11/10

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[imperia - 82] lastampa/imperia/26 24/11/10
IM SR
82 Sport Imperia-Sanremo
La storia
BRUNO MONTICONE
SANREMO
P
roblema: come far
decollare il rugby in
una città, storicamente e assolutamente calciofila, come Sanremo? «E’ sufficiente
dare spazio al cuore. L’ambiente di questo sport è un vero e
proprio vortice che ti cattura e
non ti lascia mai». Firmato Jonah Lomu. Cioè un mito. Perchè Jonah Lomu, ex dei celebri
All Blacks neozelandesi, un mito lo è davvero per il rugby.
L’equivalente di un Pelè o di un
Maradona in campo calcistico.
I «consigli» di Lomu al
rugby sanremese - una linea
appena tracciata con la nascita dell’A.S.D. Sanremo
Rugby per ora solo dedicata
ad attività giovanile e promozionale - sono autentici. Li ha
dati ad Emanuele Capelli,
presidente della Sanremo
Rugby, che lo ha incontrato a
Firenze durante un incontro
promozionale a margine del
test-match Italia-Australia
che si è disputato allo stadio
«Franchi». «Un’esperienza
davvero unica - ha raccontato Capelli - scambiare qualche battuta con il giocatore
ritenuto, unanimamente, il
più grande di tutti i tempi.
Un’esperienza che mi ha permesso di scoprire, oltre al
campione, anche una persona umile e disponibile fuori
dal campo, che ha saputo conquistare tutti con la sua semplicità e la sua passione per il
gioco del rugby».
Capelli ha raccontato a
Lomu - che sarà l’uomo-immagine della Rugby World
Cup che si disputerà nel 2011
in Nuova Zelanda - gli sforzi
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE 2010
“Basta solo dare
spazio al cuore”
I consigli del leggendario Lomu al rugby matuziano
All Black
A sinistra
Jonah Lomu,
ex All Black,
un mito tra i
miti, insieme
a Emanuele
Capelli
presidente
dell’A.S.D.
Sanremo Rugby
Una gara giovanile dell’Imperia Rugby che scommette sui piccolissimi
E intanto Imperia
investe sui più piccoli
LUCA AMORETTI
IMPERIA
per far nascere il rugby a San- contrato anche Nathan Sharremo. Sforzi apparentemente pe, poderosa seconda linea
immani in una città che non della nazionale australiana.
ha un impianto per il rugby e,
Il rugby sanremese non disoprattutto, non ha nessuna sputa campionati ma ha già
cultura di questo sport mai ap- un’attività intensa: due allenaparso all’orizmenti settimanazonte matuziaLA PALLA OVALE li, il mercoledi seno. «Per comuni(ore 21-22,30)
A Sanremo un club, ra
care la passione
ai campetti del
e la bellezza del tanta passione: manca «Comunale» ed
rugby ad una cit- però un campo idoneo il venerdi al camtà storicamente
po di Pian dei Capigra e refrattaria alle novità valieri di Borgo Tinasso (ore
cui ha semplicemente detto 19-21) con qualche puntata al
che è sufficiente dare spazio «Pino Valle» di Baitè ad Impeal cuore», ha spiegato Capelli ria dove alcuni atleti biancazche, sempre a Firenze, ha in- zurri hanno partecipato al-
l’amichevole internazionale
Imperia-Rugby-Tacca Team«Risulta evidente - dice Capelli
- che è difficile far decollare lo
sport del pallone ovale senza
un campo sportivo idoneo. Ma
occorre anche far capire com’è la realtà del rugby che ha,
come obiettivo principale, il divertimento, fondando sul lavoro e sul rispetto del prossimo
ogni suo atto». L’età per cominciare? «Lomu - conclude Capelli - mi ha detto di aver cominciato a 14 anni, quindi piuttosto tardi. Ma questo non gli ha
impedito di diventare il più
grande di tutti».
Cresce il settore giovanile dell’Imperia Rugby, società che
punta molto sul vivaio affidandolo ai suoi tecnici migliori tra
i quali Emanuele Mori, Massimo Zorniotti, Enrico Abbo e
Carlo Giardino. Dice il presidente Luigi Ardoino: «Il progetto riguarda in primo luogo i
bambini del settore giovanile
promozionale, cioè gli under
12, ma contiamo di formare anche squadre under 14 e under
16. Il rugby sta sempre più interessando fasce ampie della popolazione, attratte da uno
sport di sana competizione».
Molta attenzione anche per
i più piccini, tant’è che il club
imperiese ha già tesserato alcuni bambini del 2004-2005 che
con questa disciplina imparano
a «far squadra», come sottolinea ancora Ardoino: «Il rugby
sviluppa il corpo in ogni settore, perchè si usano braccia e
gambe, ma soprattutto la testa.
Aiuta a essere pronti e reattivi,
a vincere paure e timidezze e a
scaricare la propria aggressività in una dimensione fatta di regole e rispetto per l’avversario,
molto diversa dalle tensioni tipiche di altri sport».
I dirigenti dell’Imperia
Rugby credono molto in quest’iniziativa e invitano gli imperiesi a provare, a portare i
bambini al campo «Pino Valle»
di Baitè per cimentarsi con i
primi rudimenti della palla ovale. Conclude Ardoino: «Chi
vuol provare, senza impegno, è
il benvenuto. Gli allenamenti
del vivaio si svolgono il mercoledì e il venerdì alle 17».