Acquari e sedie Video, progetti, idee dei creatori in erba

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Acquari e sedie Video, progetti, idee dei creatori in erba
Corriere DESIGN
Mercoledì 10 aprile 2002
13
le idee
Un’esposizione all’Istituto europeo di design punta l’attenzione sugli oggetti da utilizzare e vivere in due
Tra le proposte degli studenti e dei magazine le cuffie siamesi per la musica e il guanto per le mani che si tengono strette
La psicologa Valentina D’Urso: «Un nuovo modo di stare insieme, mantenendo l’autonomia personale»
Le scuole
Acquari e sedie
Video, progetti, idee
dei creatori in erba
Francesca Basso
I
IN EVOLUZIONE Il design sta cambiando.
Foto
oto Maurizio Marcato
Se negli anni passati puntava ad oggetti
che celebravano l’estetica e l’individualismo, ora si «umanizza» e guarda alla condivisione. «Alla base della mostra c’è la constatazione della riscoperta, da parte della
società, dello stare insieme. C’è il concetto
di cocooning (letteralmente significa avvolgersi nel bozzolo, ndr) — spiega l’ideatore
Rudi Von Wedel —. Questo ha una ricaduta sugli oggetti, in cui la funzionalità non è
più legata all’appeal grafico, ma alla capacità di comunicare». E una conferma della
nuova tendenza all’unione arriva dalle statistiche: «Si assiste a un aumento dei matri-
IDEE AL LIMITE Le proposte sono talvolta
avveniristiche. Come il vassoio per due,
certamente romantico ma forse, per le sue
dimensioni, un po’ difficile da maneggiare.
O come il progetto «Why me». Un oggetto
elettronico che dovrebbe evitare la crisi
della coppia, diventando arbitro super partes nelle questioni di routine quotidiana,
del tipo a chi tocca fare la spesa, portare
l’immondizia o pulire la casa. Oppure come la proposta del designer Francisco Gomez Paz, per la rivista Domus: creare due
moto che possano all’occorrenza unirsi in
un unico veicolo, quando si vuole viaggiare
insieme, oppure dividersi se si vogliono
percorrere strade diverse.
I CLASSICI Progetti innovativi, dunque, ma
«Vassoio per due», il progetto presentato da Roberta Tinelli (Ied Roma)
moni, specie di quelli celebrati in municipio — commenta Valentina D’Urso, docente di psicologia all’Università di Padova
—. Ma il dato più interessante è che non si
tratta di un ritorno alla tradizione, bensì di
un nuovo modo di concepire la coppia, che
non è più sentita come un ostacolo all’indipendenza. Oggi si tende a trovare un punto
di congiunzione tra l’autonomia personale
e lo stare insieme».
Insomma, niente a che vedere con il matrimonio ecclesiastico e indissolubile voluto
dalla tradizione.
IL DUBBIO Per questo il titolo della mostra
«Love design?» si conclude con un interrogativo. «Perché — continua Rudi Von Wedel — sarà poi sempre vero che due è
meglio di uno? E allora accanto alle cuffie
siamesi per ascoltare la musica o al guanto
in lana per due mani che si tengono strette,
c’è chi ha presentato, come la rivista Amica, il divano "No more couple": se la coppia scoppia, il sofà si separa in due monoporzioni identiche e tutto è più semplice».
Ma la necessità di condivisione non si
esprime solo attraverso un lui e una lei. Il
anche variazioni su temi già collaudati come il letto. Il bisogno di cocooning è stato
risolto dal mensile Happy Web con un letto
matrimoniale equipaggiato di computer e
altoparlanti. Disegnato da Hella Jongerius,
dovrebbe coniugare l’esigenza di protezione con le tecnologie e permettere di lavorare stando sotto le coperte, a fianco del
partner.
IL MERCATO Cambiano le esigenze. Ma per
ora il mercato non ha ancora invertito la
rotta. Lo conferma, ad esempio, il marchio
«Avant de dormir», che non ha registrato
richieste particolari per oggetti destinati
espressamente alla coppia. Del resto la
mostra si pone anche questo obiettivo. Anticipare idee e soluzioni che poi magari andranno in produzione.
LA MOSTRA
f you need me, just whistle. Se hai
bisogno di me, fischia, dice Lauren
Bacall a Humphrey Bogart nel celebre film «Acque del sud» (1946). E
un fischietto d’argento da portare al collo,
con incisa questa frase, è in mostra a «Design X two: Love design?», l’evento organizzato in occasione del Salone del Mobile
dall’Istituto europeo di design di Milano, in
collaborazione con Caimi Brevetti.
L’idea del fischietto è della rivista Capital,
uno dei 24 magazine italiani ed europei a
cui è stato chiesto di partecipare all’esposizione, presentando un progetto o un’immagine sul tema dell’oggetto per la coppia.
Hanno contribuito alla mostra anche gli
studenti delle diverse sedi dell’Istituto (oltre a Milano, la scuola è a Roma, Torino e
Madrid): al Salone Satellite saranno esposti
i progetti degli allievi, mentre una selezione di 14 soggetti affianca le proposte delle
riviste nella nuova sede di via Sciesa 14,
un’ex stamperia tipografica di cartevalori
ristrutturata. Designer in erba e magazine
specializzati sono stati messi a confronto. I
primi perché ricettori particolari dei cambiamenti in atto nella società. I secondi
come esperti di un settore di cui riescono
facilmente ad anticiparne le tendenze.
n acquario di 60 metri quadrati
senz’acqua. Una parete di vetro e all’interno profili di palazzi che si riproducono all’infinito, per il gioco di specchi posizionati sulle altre pareti della struttura.
E poi un vaso, una lanterna, un sentiero —
elementi della tradizione urbana — e proiezioni
video per dare fisicità all’informatizzazione dell’ambiente. L’effetto: la visione di una città
contemporanea, fatta di edifici e di tecnologia.
È «Cemento disarmato», la mostra allestita dalla scuola milanese di design Domus Academy
in concomitanza con il Salone del Mobile. Perché il Salone è anche una vetrina per i progetti,
le idee e le soluzioni proposte dagli studenti
delle scuole di design. Che per l’occasione organizzano esposizioni, istallazioni, spazi multimediali. Mostrare e mostrarsi: innovativi ma concreti.
«Cemento disarmato» sarà ospitata in via Bergognone 53, nella ex sede delle Poste. Vi troveranno spazio anche l’esposizione «I luoghi del divenire», una serie di pannelli con le soluzioni
urbane già realizzate in diverse città del mondo,
e «Housing evolution», audiovisivi sui sette scenari abitativi più diffusi tra gli stili delle case
italiane. Gli studenti della Domus Academy saranno allo showroom Michail, in via sant’Orsola
13, con la mostra «L’intelligenza innovativa delle tecnologie 3M»: oggetti domestici, materiali e
sistemi di controllo ambientale capaci di trasformare l’habitat «con gentilezza».
La Facoltà del design del Politecnico di
Milano, invece, presenterà al Salone Satellite
alcuni lavori degli studenti del secondo anno,
che si sono cimentati in soluzioni nuove per un
tema ormai consolidato come quello della seduta: sedie in acciaio, in alluminio, in plastica, in
legno, pieghevoli, gonfiabili, smontabili e
take-away. Mentre la Scuola politecnica di
design, ha allestito un’area multimediale al Superstudio, in via Tortona 27, nello spazio della
giovane designer Monica Armani. Verrà presentato «Interferenze», un video realizzato dai 200
studenti della scuola. Gli allievi hanno mescolato diversi linguaggi per costruire un videoclip
che racconta microstorie, interviste e spot che
esprimono il loro concetto di creatività.
U
designer Giulio Iacchetti, per la rivista Ottagono, ha presentato una cravatta-guinzaglio con la motivazione: «Non più guinzagli, non più padroni, ma un cane e un
uomo legati per sempre da una speciale
cravatta extralong». Sempre alla sua creatività si deve il «QuotidiAMO», un giornale
bifronte per la lettura simultanea, con argomenti appositamente pensati per l’uomo e
per la donna.
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