Riscontrate alcune irregolarità - Movimento di Volontariato Italiano

Transcript

Riscontrate alcune irregolarità - Movimento di Volontariato Italiano
LA SICILIA
SABATO 5 MAGGIO 2012
Gela
40.
CONSORZIO
ITTICO
L’ispezione è stata
disposta dall’assessorato
regionale alla Pesca in
tutte le strutture per il
ripopolamento ittico: ma
dal 2006 non è stato fatto
assolutamente nulla
IN BREVE
SCOMPARE SPAZIO ASSOCIATIVO
CONSIGLIO COMUNALE: IL 14 MAGGIO
SEDUTA SULLA CRISI DELL’INDOTTO
Il consiglio comunale non si accontenta degli incontri in corso
a Palermo ed a Caltanissetta e convoca in aula i vertici Eni,
l’assessore regionale all’industria, i vertici dei sindacati, di
Confindustria e di Legacoop che sono impegnati negli
incontri sulla crisi di Gela sia a Palermo che in prefettura.
Dovranno venire a Gela a ripetere cosa? Ciò che è certo è che
la seduta è dedicata alla crisi dell’indotto e si terrà lunedì 14
maggio. Intanto ieri è saltato l’incontro tra il presidente di
Agroverde Stefano Italiano ed i capigruppo consiliari perchè
questi non si sono presentati all’ora fissata.
PALAZZO DELLA CULTURA: GLI AMICI DI
ANTIFEMO ED ENTIMO ADERISCONO
L’appello lanciato dal prof. Nuccio Mulè al sindaco perché
Gela abbia un Palazzo della cultura sta facendo proseliti con
vari interventi di esponenti del mondo culturale che hanno
aggiunto delle loro proposte (è il caso del regista Gianni
Virgadaula) e di associazioni pronte ad aderire. Ieri è
intervenuto Franco Città presidente dell’associazione
culturale no profit "Gli amici di Antifemo ed Entimo.
"Riteniamo l’iniziativa se realizzata in tempi brevi la più
importante degli ultimi tempi per la città" - ha detto Città.
Che ha poi dato la disponibilità dell’associazione, da me
presieduta, è disponibile a collaborare per la buona riuscita
dell’iniziativa e per il buon funzionamento del Palazzo della
Cultura. Tanto movimento sta ad indicare che la città sente il
bisogno di una politica culturale che sia frutto di scelte
condivise che abbia come punto di partenza la valorizzazione
dei talenti e delle professionalità locali. Si sente il bisogno di
voltare pagine rispetto alle politiche di chi finora ha
governato la città e si è limitato ad assegnare a questo o a
quell’altro una generica delega alla cultura risoltasi in
qualche conferenza e nella presentazione di qualche libro.
Riscontrate alcune irregolarità
Costa: «Durante la mia presidenza non è stato speso niente, solo compensi»
I NOSTRI RECAPITI
L’ufficio di
corrispondenza de
La Sicilia ha sede
in via Picceri,1.
Telefono 0933921826. Fax 0933922160, e-mail:
[email protected].
NUMERI UTILI
Vigili del Fuoco
0933-820061,
Vigili Urbani
0933-906801 0933-939305,
Carabinieri 0933912868, Polizia
0933-816211,
Polizia Ferroviaria
0933-921448,
Polizia Stradale
0933-826215,
Polmare 0933922528, Guardia
di Finanza 0933930170,
Capitaneria di
Porto 0933917755, Ospedale
0933-831111,
Comune 0933917778,
Associazione
Antiracket 3351228089,
Centrale
Operativa 118
Caltanissetta 800632808, Sportello
Meter
Antipedofilia 800455270.
Irregolarità anche al Consorzio di ripopolamento ittico del Golfo di Gela. L’ispezione è stata ordinata dall’assessore regionale alla pesca in tutti i consorzi di ripopolamento ittico dell’isola.
A Gela gli ispettori hanno contestato al
consiglio di amministrazione del consorzio guidato dall’attuale assessore
all’annona Ugo Costa di aver usato procedure illegittime nella nomina del
segretario del consorzio stesso.
L’eventuale scioglimento di questo
consorzio (in Sicilia si sono dimostrati dei carrozzoni mangia-soldi) non
farà strappare i capelli a nessuno dato
che dal 2006 ad oggi nulla è stato fatto per il ripopolamento ittico. Semmai si è creato il carrozzone buono ad
elargire stipendi da favola (inizialmente 60 mila euro l’anno al presidente, cifra poi ridotta in questi ultimi anni) ai
beneficiari del classico posto di sottogoverno.
Ma veniamo alla strana storia del
Consorzio del Golfo di Gela. Già la sua
istituzione fece scalpore. Quale ripopolamento ittico può mai esserci all’ombra delle ciminiere del Petrolchimico?
Prima e non unica anomalia. Ed ancora: ma perchè è stato chiamato Consorzio del Golfo di Gela se non c’è tra i
soci Butera mentre ci sono Ispica, Pozzallo, Vittoria, Ragusa, Acate che non si
affacciano certo sul Golfo di Gela. E
c’era anche Comiso (poi estromessa)
che non si affacciava sul mare. Perché
allora non Niscemi? Quello che si sa
del Consorzio è che, nato nel 2006, ha
ricevuto nel 2008 175 mila euro di finanziamenti regionali, 95 mila euro
nel 2011. Dal 2006 è stato gestito da
politici di Caltanissetta e del Nord del-
la Provincia (uno tra i presidenti è stato l’attuale deputato Pdl Raimondo
Torregrossa) anche sulla carta si trattava del Golfo di Gela. E nei primi anni il
consorzio non avendo un cda, senza
riunirsi, ha prodotto spese amministrative per 120 mila euro. Nel 2009 il
presidente della Provincia Pino Federico portò il Consorzio a Gela assegnando la presidenza al segretario locale del
suo partito a Gela, il prof. Ugo Costa.
Diede al Consorzio anche due stanze
nell’ex caserma dei carabinieri in Piazza Roma, sede della Provincia a Gela. Il
26 maggio del 2010 si è insediata per la
prima volta l’assemblea guidata da Costa. Da allora ad oggi non è stata fatta
una sola iniziativa pubblica. Il presidente Costa non ha difficoltà ad ammetterlo. Non accetta però che passi la
voce che il suo compenso è stato di 60
mila euro l’anno. “E’ stato ridotto - dice - credo sia sui 27 mila euro lordi.
Non è stato speso nulla durante la mia
presidenza. Solo pagato compensi pregressi per amministratori e revisori.
Siamo fermi al 2010. C’è da pagare dal
2011 in poi e il compenso del com-
missario 2006”.
I proventi dei consorzi come questo vengono anche dai Comuni soci
con quote annuali da 2000 a 8000
euro. Ma Gela, a quanto pare, non ha
mai versato la quota. Poco male per
un ente inutile. E dire che avendo tra
i suoi obiettivi la difesa della costa
qualcosa avrebbe potuto fare considerata l’erosione della costa di Bulala e fenomeni simili in altri tratti. E
invece sono stati sei anni di soldi
pubblici gettati al vento.
M.C.G.
LA CRISI DELL’INDOTTO: MONITO DI GIANNONE (CGIL)
«Le aziende non ne approfittino»
occupazionale i sindacati
Ogni discussione per cassa
prendono tempo. Troppo facile
integrazione ordinaria o
dopo l’annuncio del blocco di due
straordinaria verrà rinviata dopo i
linee al petrolchimico comunicare
tavoli tecnici avviati dai sindacati
ai rappresentanti dei lavoratori
in Prefettura e in Confindustria. Il
l’avvio di un ammortizzatore
“bubbone” indotto della
sociale prima dell’avvio della
Raffineria che coinvolge le società
mobilità. Così facile che i sindacati
più piccole, rischia di esplodere.
con l’incontro di ieri mattina
Ma ieri mattina all’ufficio del
hanno “stoppato” così il
lavoro provinciale di Caltanissetta
L’UFFICIO PROVINCIALE DEL LAVORO
programma di diverse società
quello che doveva essere
dell’indotto che intendono
l’ennesimo incontro sul futuro
continuare con gli ammortizzatori sociali e far sostare il
dei lavoratori.
proprio personale a casa con un sussidio economico di
Al centro del dibattito l’avvio della cassa integrazione
700 euro circa ogni mese. “In questo momento – aveva
straordinaria per i dipendenti della Smim Impianti molti
dei quali vivono già da oltre un anno in cassa integrazione. detto Nino Giannone della Cgil durante l’incontro tra
operai e sindacati all’Asi – non permetteremo a nessuna
Di rientro a lavoro almeno per un po’ neanche a
azienda di poter approfittare della situazione”.
discuterne. Così in un momento di grave crisi economica
con operai dell’indotto preoccupati per il loro futuro
L.M.
in breve
PARCO EOLICO
Di Stefano dice «no» e rilancia un altro progetto
Eolico? No grazie. Gela ha l’opportunità di collegare il proprio sviluppo
industriale all’area portuale. Lo sostiene il capogruppo del Mpa Terenziano Di
Stefano che rilancia il progetto di costruzione di uno Yard industriale.
Scoperte altre reti abusive per la pesca
Ieri l’equipaggio della motovedetta della Guardia Costiera durante
un’esercitazione ha notato la presenza di galleggianti posti tra l’imboccatura ed
il molo di levante del porto rifugio. Issati i galleggianti si è scoperto che si
trattata di reti abusive poste un mare nelle ristrette acque dell’imboccatira del
porto rifugio per una lunghezza di oltre 260 metri. Le reti sono state sequestrate.
FARMACIE DI TURNO
Servizio diurno: Campisi, corso Vittorio Emanuele, 163 tel. 0933-912857;
Manfrè, via Venezia, 412 tel. 0933-938989. Servizio notturno: Salerno, corso
Salvatore Aldisio, 372 tel. 0933-912844.
IL TEMPO DI IERI
Temperatura massima 25,2 gradi, minima della notte 10,8 gradi.
M.C.G.
Escursioni, visite guidate Stand di Campagna Amica
e interscambio culturale da domani a Macchitella
Sequestrato pesce ad ambulante abusivo
GUARDIA COSTIERA 2
A Gela scompare uno spazio associativo. E’ l’ex Paranà
poi diventato Oasi Club. La struttura è stata venduta ed
è iniziata però una battaglia a suon di carta bollata. I 60
soci dell’Oasi Club sostengono infatti che non si poteva
vendere. La villa sita invia Rio de Janeiro era di proprietà
del ginecologo Giovanni Catania che la cedette a una
cooperativa la New Penthouse, la quale l’acquistò con un
finanziamento regionale. Scopo e finalità della New
Penthouse era l’attività in ambito ricreativo a scopo di
lucro. La cooperativa, dopo un iniziale buon avvio con la
discoteca Paranà, ebbe un rapido declino. Fallì e la proprietà venne rilevata dalla srl Oasi del Golfo. Obiettivo
millantato dagli ideatori della srl Oasi del Golfo era la costituzione di un club con finalità ricreative per i soci proprietari; ed era inserito in un vasto intervento economico progettuale che comprendeva anche la creazione di
una banca, l’università e l’aeroporto.
Il capitale sociale per l’acquisto della struttura di via
Rio de Janeiro fu suddiviso in duecento quote e furono
quasi tutte vendute. Si costituì così
l’associazione Oasi Club, poi in seDopo 12 anni di guito denominata Associazione Oasi del Mediterraneo; una associaattività la
zione senza scopo di lucro con l’ostruttura è
biettivo statutario di promuovere
i soci rapporti sociali e di vita instata venduta a tra
centrati sull’amicizia e la crescita
un privato a un culturale, obiettivi in difesa dell’ame della salute umana, del paprezzo minimo. biente
trimonio storico e culturale, del terLa vendita è
ritorio e del paesaggio. Da un iniziale avvio fiorente, agiato e con nustata
merosi soci si è passati a una fase di
effettuata
crisi per divergenze fra gli stessi
proprietari. Chi voleva la villa come
tramite
club, chi voleva alienare subito la
trattativa
villa per ricavarne uno spicciolo ed
immediato guadagno.
privata, senza
Malgrado i contrasti l’associazione ha operato con ostinatezza sericorrere
condo i principi statutari e un grupall’asta
po consistente di 60 famiglie ne fanno ancora oggi una palestra di conpubblica
vivenza democratica. Concerti, attività sportive, attività religiosa, attività culturale, amicizie sono costantemente presenti nell’associazione Oasi del Mediterraneo. Ora, dopo dodici anni d’attività di
vita associativa, una nube minaccia questa fiera e bella
realtà. La struttura è stata venduta, dall’amministratore unico della srl, a un privato ad un prezzo minimo e ridicolo, considerato la valutazione di due perizie tecniche, in forma rateizzata, senza avere chiesto a quelle sessanta famiglie, anch’esse proprietarie aderenti sia alla srl
che all’associazione, se fossero interessati all’acquisto.
Vendita effettuata tramite trattativa privata, senza
un’asta pubblica, senza intermediazione di terzi e senza nessun reale vantaggio per i soci proprietari. Tutto
questo è stato riferito dal direttivo che ha inviato una
lettera alla stampa perchè la città sappia ciò che sta accadendo e cioè la perdita di un ulteriore spazio aggregativo e culturale per la città. Il resto si vedrà in Tribunale.
PROGETTO COMENIUS ALLA «ROMAGNOLI» PRESENTAZIONE AL COMUNE
GUARDIA COSTIERA 1
I militari della Guardia Costiera di Gela, hanno sorpreso all’incrocio tra via
Cicerone e via Danimarca un esercente abusivo intento a vendere prodotto ittico
da un Ford transit bianco, su suolo pubblico senza autozzazione.Il venditorer
abusivo è stato
immediatamente fermato e
condotto dai militari presso
la Capitaneria di Porto di
Gela. Si è proceduto al
sequestro di circa 50 kg di
pesce ed all’elevazione delle
previste sanzioni
amministrativeper un totale
di oltre 3.000€.A seguito di
accertamenti congiunti fatti
con i medici del Servizio
veterinario di Gela si èstabilità la commestibilità del prodotto sequestrato che
poi è stato devoluto in beneficienza alle suore dell’ istituto "Casa del Fanciullo
padre Giovanni Minozzi" .
Battaglia legale
per la cessione
dell’Oasi Club
GLI STUDENTI PARTECIPANTI AL PROGETTO COMENIUS
Studenti provenienti dalla Grecia, Polonia
ed Ungheria ospitati in città dalla scuola
media Ettore Romagnoli nell’ambito del
progetto europeo Comenius intitolato
“Drama journey of a coin throughout European History”. La scuola diretta dal
prof. Giuseppe Orlando ieri ha dato il via
alle iniziative che dureranno una settimana. Escursioni, visite al museo archeologico e trasferta anche a Caltagirone per
conoscere le origini della città di Gela.
Gli studenti ospiti in città sono i greci
Alexandros Kaltsoundis, Anastasia Mourmouti, Nicky Mekini, i polacchi Karolina
Wojtal, Natalia Swiac, Agata Smolag, gli
ungheresi Tunde Incze, Attila Bakos, Petra Vivien Talas, Tamara Wagner e Csenge Czika. Ad accogliere nelle proprie case gli ospiti sono stati Costanza Iudici,
Paola Cafà, Vincenzo Sacco, Luigi Di Pietro, Paola Sperlinga, Alice Arena, Anna
Nardo, Roberta Rizzo, Giulio Minardi,
Alessandro Tosto, Alessandra Di Stefano,
Alessandro Giudice, Ingrid Marù e Milena Burgio.
Gli studenti gelesi incontreranno i loro compagni di “viaggio” durante le
quattro tappe delineate dalla comunità
europea. In visita in città per il gemellaggio internazionale anche i docenti
greci Dimitra Gerasi, Evangelia Niarchou ed Evangelos Papdimitriou, la polacca Starnawska Przydacz e gli ungheresi Mariana Buczkom Gabriella Sziraki.
Visita anche per i dirigenti scolastici
Malgorzata Kwapisz della Polonia e
Gyorgy Sziraki. Responsabile del progetto Comenius avviato alla Romagnoli è la prof. Tiziana Finocchiaro, coadiuvata dalle insegnanti Claudia Gennuso,
Valeria Psaila e Marina Latorraca.
L.M.
Anche in città arriva il mercato di Campagna Amica della Coldiretti. Domani
alle 10 in viale Enrico Mattei nel quartiere Macchitella saranno inaugurati gli
stand con le specialità agricole della provincia. Ieri la presentazione dell’iniziativa che durerà sei mesi anche se l’assessore allo sviluppo economico Ugo Costa
non esclude che l’impegno dell’amministrazione comunale possa rinnovarsi alla conclusione del progetto voluto anche
dalla commissione consiliare all’annona
che ora chiede a Coldiretti di istituire
un marchio per il datterino una specialità di pomodorino prodotto solo in città
e per il pane casereccio.
“Il nostro mercato – affermano il Delegato Confederale e il direttore della Coldiretti nissena Alessandro Chiarelli e
Gaetano Restuccia – rappresenta un momento importante per l’economia di una
vasta area capace di coniugare le più antiche tecniche produttive con la modernità che il settore esprime”.
Dal miele alla pasta, dal pane all’olio,
frutta, vino, formaggi. Il ventaglio di
bontà a chilometro zero è vasto ed ogni
domenica i gelesi potranno fare acquisti
attraverso il mercato di Campagna Amica che rappresenta ormai una realtà consolidata nel territorio nazionale, un progetto economico di sviluppo per le imprese agricole ed un opportunità per il
cittadino consumatore di ritorno alle sane abitudini alimentari con l’acquisto di
prodotti freschissimi e del nostro territorio. “E’ un modo per contrastare attivamente la crisi – ha detto Marcello Maira
- e combattere le speculazioni, il cittadino potrà acquistare prodotti fresche e
nello stesso tempo poter risparmiare”.
MARCELLO MAIRA, UGO COSTA E GAETANO RESTUCCIA DELLA COLDIRETTI
L.M.