vini e marchi. - Regione Piemonte

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vini e marchi. - Regione Piemonte
NOTIZIARIO
VINI E MARCHI.
In un convegno dell'OICCE
esperienze a confronto
I relatori del convegno
I convegni organizzati
dall'Oicce si
contraddistinguono
sempre per la
singolarità dei temi
proposti che offrono
uno sguardo visuale
originale su un settore,
quello enologico, già
largamente dibattuto
ed indagato.
Non è sfuggito a questa logica l'ultimo
seminario, svoltosi agli inizi di marzo a
Torino, presso il Centro Incontri della
Regione Piemonte.
“Ruolo e gestione dei marchi nel settore
enologico”, questo il tema su cui sono
stati invitati a confrontarsi giuristi, rappresentanti della pubblica amministrazione e manager di importanti realtà enologiche italiane.
Michele Branca, Direttore Regionale
dell'Agenzia delle Dogane, ha sottolineato
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come il 2005 sia stato l'anno d'oro della
contraffazione dei prodotti italiani, compresi gli alimenti e il vino.
Branca ha illustrato l'attività di contrasto
svolta dall'Agenzia ma ha anche posto
l'accento sulla necessità che essa ha di
essere supportata da atteggiamenti corretti dei consumatori, che spesso non
sanno, acquistando prodotti contraffatti,
di commettere un reato.
Per l'Agenzia delle Dogane è intervenuto
anche il responsabile regionale dell'Ufficio
Antifrode, Francesco Caruso, che tra gli
strumenti utilizzati contro le indicazioni di
provenienza false o fallaci, come ad
esempio l'audit doganale in collaborazione tra dogana e utenti, ha citato la banca
dati multimediale FALSTAFF (Fully
Automatic Logical System To Against
Forgeries & Frauds) che viene alimentata
dai dati contenuti nelle istanze di tutela e
che è stata premiata in occasione
dell'Europe Awards 2005.
Ha portato il saluto del Ministero
dell'Economia e delle Finanze il sottosegretario Vietti che ha annunciato l'approvazione del testo unico sull'enologia che
dopo quarant'anni, ha detto, razionalizza
il settore e ne semplifica le procedure.
Vietti ha sottolineato come le denominazioni e i marchi commerciali rappresentano degli elementi di protezione che
dovrebbero far scattare anche elementi di
concorrenzialità. Per far questo, ha
aggiunto, occorre collocarsi in quella
Agricoltura 51
fascia di valore aggiunto in cui è la qualità
a fare la differenza.
Maria Cristina Baldini, dello Studio
Torta di Torino, ha parlato del diritto di
marchio e diritto d'autore nella creazione di un'etichetta.
Un marchio, ha spiegato Baldini, è un elemento sintetico rappresentativo della
identità di un'azienda e di un prodotto e
deve essere valido ai sensi di legge. I requisiti di validità di un marchio sono quelli
della novità, della capacità distintiva e
della liceità.
Interessante è il concetto di volgarizzazione per cui il marchio decade se acquisisce
una notorietà tale che il consumatore
chiama genericamente il prodotto con
quella parola.
Ma il fatto che il marchio sia registrato
non vuole necessariamente dire che vada
bene in etichetta. È quanto affermato da
Angelo Di Giacomo, dell'Ispettorato
Centrale Repressione Frodi di Asti, che
ha portato alcuni esempi di utilizzo non
corretto come quella di un vino da tavola
che riporti in etichetta un riferimento
geografico che possa essere ingannevole
per il consumatore.
Roberto Sarti, direttore Marketing della
CAVIRO, ha raccontato il percorso, lungo
più di vent'anni, fatto dal marchio
“Tavernello” sull'onda di una crescente
notorietà. Dietro a questi marchi di successo c'è un grande lavoro di comunicazione e di marketing a cui si affianca la
ricerca e il consolidamento di una buona
base produttiva, che consenta una rintracciabilità di filiera.
Dal marchio privato al marchio collettivo di
una grande Docg. A portare l'esperienza
del Consorzio Chianti Classico nella difesa
internazionale delle denominazioni, è
stato Giuseppe Liberatore, direttore del
Consorzio.
Molto difficili i rapporti con gli Stati Uniti
in cui le protezioni delle denominazioni
vengono facilmente aggirate, ha detto
Liberatore, mentre c'è la speranza di fare
accordi diversi con l'Australia. La tutela
delle denominazioni, ha affermato inoltre,
deve passare imprescindibilmente da un
accurato sistema di controllo.
Di parere analogo Ezio Pelissetti, direttore del Consorzio Tutela dell'Asti, che ha
posto l'accento sulla necessità di continuare a disporre di una struttura di tutela. La denominazione non è soltanto un
vino, ha detto Pelissetti, ma nell'etichetta c'è un intero territorio e la reputazione di quel territorio.
Lidia Lanza, della Jacobacci & Partners di
Milano, ha portato all'attenzione della
platea alcuni casi di contraffazione rilevati
all'estero ai danni dell'Asti.
Infine, Giuseppe Gallo, dello Studio Legale
Gallo-Pesce, ha illustrato le problematiche
derivanti da conflitti tra marchi e normati-
va vinicola e le sanzioni derivanti da un utilizzo non corretto.
Nel corso del convegno sono stati consegnati il Premio OICCE 2005 al dott.
Gaspare Varvaro dell'Università di
Palermo, per uno studio su “Prove di
miglioramento della produzione di vino
da cv. Perricone” e il Premio Cassa di
Risparmio di Bra 2005 alla dott.ssa Silvia
Motta dell'Istituto sperimentale per l'enologia di Asti per il lavoro “Valutazione
dell'effetto di lisati di lievito sulla percezione del Brett-character in vini rossi
aggiunti di etilfenoli”. Premio OICCE 2006 e Premio
OICCE/Cassa Risparmio di Bra 2006
Per giovani ricercatori in enologia
Bando di gara
L'Organizzazione Interprofessionale per
la Comunicazione delle Conoscenze in
Enologia (OICCE), coerentemente con
gli scopi statutari di promozione di studi
scientifici e tecnici volti a stimolare la
collaborazione tra Industria e Ricerca
per lo studio di problemi di particolare
interesse, bandisce l'edizione 2006 dei
suoi premi annuali.
I premi saranno assegnati a laureandi,
giovani ricercatori o tecnici che presentino un progetto di ricerca dedicato alla
soluzione di un problema di attualità
pratica nelle cantine.
Alla data di scadenza del bando (30 giugno 2006) il responsabile del progetto
non dovrà avere superato il trentesimo
anno di età.
Il tema del progetto è libero. Il progetto
potrà riguardare gli aspetti tecnologici,
enologici od organizzativi delle realtà
produttive delle cantine italiane. Il progetto potrà avere inizio a partire dal
Settembre 2006.
Il progetto potrà configurarsi come
progetto individuale o collettivo.
Il progetto dovrà avere carattere innovativo e sperimentale, e descrivere dettagliatamente gli obbiettivi che intende ottenere, il piano sperimentale da svolgersi,
la durata e le necessità materiali.
Nel progetto si dovrà indicare l'istituzione,
l'ente o l'azienda presso la quale si prevede la realizzazione ed il Tutor che seguirà il
responsabile del progetto.
Il premio OICCE è stabilito in un totale di
euro 2.500 (duemilacinquecento).
Il premio OICCE/Cassa di Risparmio di Bra
è stabilito in un totale di euro 1.500 (millecinquecento).
Per prendere visione del bando completo
consultare l'indirizzo:
http://www.oicce.it/sito/005/
bandopremio2006.html
Segreteria organizzativa:
OICCE - Corso Libertà 65/a
14053 CANELLI
Tel: 0141.822607 - Fax: 0141.829314
e-mail: [email protected]
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