La posta in gioco è rilevante: nessuno può far tornare indietro la

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La posta in gioco è rilevante: nessuno può far tornare indietro la
Lettera aperta agli infermieri italiani
La posta in gioco è rilevante:
nessuno può far tornare indietro la professione infermieristica!
Caro Collega,
abbiamo deciso di scendere in piazza dodici anni dopo la grande manifestazione del 1° luglio 1994, che ha
determinato l’
approvazione del nostro profilo professionale.
Il primo appuntamento è stato fissato per il 12 ottobre a Roma: siamo insieme a tante altre professioni che
vogliono l’
innovazione degli ordini e la riforma del sistema professionale.
Anche nel 2006 la posta in gioco è rilevante: c’
è chi non vuole che i nostri Collegi, trasformati in Ordini,
entrino in quel sistema e che ci sia così la conferma dell’
intellettualità della nostra professione.
Essere professione intellettuale significa mantenere autonomia, confermare la specificità e l’
esclusività delle
nostre competenze, sviluppare percorsi di carriera nella gestione, nella formazione e nella clinica e avere,
per tutti, un maggiore riconoscimento economico.
Non possono essere messi in discussione il ruolo, la rilevanza del nostro lavoro e la nostra competenza
professionale.
Non può essere messo in dubbio quanto abbiamo conquistato con un decennio di battaglie e di costante
impegno professionale.
Non accettiamo che qualcuno pensi di farci tornare indietro.
Il 1° luglio del 1994 siamo scesi numerosi in piazza perché non volevamo essere più considerati
“paramedici”.
Questa è ancora la nostra volontà; i nostri Collegi devono diventare Ordini professionali perché solo
così si conferma l’intellettualità della nostra professione e la pari dignità con altri professionisti
sanitari.
Conto sul sostegno che vorrai dare al tuo Collegio.
Dobbiamo essere insieme per perseguire questo importante obiettivo, che è di rilievo non solo per noi, ma
anche per i cittadini che assistiamo e per lo sviluppo di un moderno sistema salute del Paese.
Annalisa Silvestro
Presidente nazionale IPASVI
Roma, autunno 2006