i gruppi aziendali come strumento di corporate governance

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i gruppi aziendali come strumento di corporate governance
I GRUPPI AZIENDALI COME STRUMENTO DI
CORPORATE GOVERNANCE
Prof. Alessandro Zattoni
Università Parthenope
10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
La disciplina giuridica dei gruppi aziendali
L’ordinamento giuridico considera ogni società come una persona giuridica,
dotata di propri diritti e obblighi, che deve essere considerata distinta e
indipendente rispetto agli azionisti che ne possiedono le quote di capitale di
rischio.
La normativa tende a tutelare gli interessi della collettività e dei terzi
attribuendo rilevanza, e talvolta anche conseguenze giuridiche di rilievo,
all’esistenza di legami azionari che collegano due o più società fra loro.
In particolare, la normativa definisce il concetto di:
a) società controllata: controllo di diritto (>50% dei voti), di fatto e contrattuale
(influenza dominante);
b) società collegata: influenza notevole (1/5 dei voti; 1/10 se la società è
quotata).
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10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
Gli obiettivi della normativa
L’obiettivo a cui si ispira la normativa è quello di tutelare:
a) il corretto funzionamento degli organi della società controllante;
b) l’integrità del capitale sociale.
a) il corretto funzionamento degli organi della società controllante.
L’ordinamento giuridico ha previsto:
- il divieto per le società controllate e per gli amministratori, sindaci e
dipendenti di queste di rappresentare i soci della controllante nelle assemblee
di questa ultima;
- l’ineleggibilità alla carica di sindaci della controllante per i dipendenti delle
società controllate.
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10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
Gli obiettivi della normativa
b) Integrità del capitale sociale
La disciplina che riguarda le partecipazioni incrociate tra due imprese,
rafforzata nel corso del tempo per effetto dell’introduzione di nuovi e più
stringenti vincoli, prevede:
- dei limiti qualitativi e quantitativi che coincidono con quelli stabiliti per
l’acquisto di azioni proprie se l’incrocio azionario è realizzato fra società
controllante e controllata;
- dei limiti quantitativi qualora l’incrocio azionario, pur non coinvolgendo
società controllante e controllata, coinvolga almeno una società con azioni
quotate in borsa;
- il divieto di costituire o di aumentare il capitale mediante sottoscrizione
reciproca di azioni, anche per il tramite di società fiduciaria o per interposta
persona.
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10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
Gli obblighi informativi a carico della controllante
Oltre a questi vincoli, la normativa ha imposto degli obblighi informativi alla
persona (fisica o giuridica) che detiene il pacchetto azionario di controllo di
una data società che accede al pubblico risparmio.
Tali disposizioni prevedono l’obbligo di comunicazione scritta alla società
partecipata e alla Consob per:
- tutti coloro che partecipano direttamente o indirettamente in una società con
azioni quotate in borsa in misura superiore al 2% del capitale di questa;
- le società quotate che partecipano direttamente o indirettamente in società
con azioni non quotate o in società a responsabilità limitata (anche estere) in
misura superiore al 10% del capitale di queste;
- tutti coloro che superano le soglie fisse del 5%, 7,5%, 10% e successivi
multipli di 5% del capitale di una società quotata.
In caso di inadempimento sono previste delle sanzioni amministrative e
pecuniarie e inoltre è stabilita la sospensione del voto delle azioni o delle quote
per le quali è stata omessa la comunicazione.
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10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
La disciplina giuridica dei gruppi aziendali
Nel corso degli anni '90, tramite i d.lgs. 127/1991 e 315/1994, sono stati
ampliati alcuni specifici obblighi a carico della controllante che hanno
l’obiettivo di soddisfare le esigenze informative degli stakeholder in merito sia
al rapporto che questa intrattiene con le società controllate, sia ai risultati
economici conseguiti dal gruppo.
In particolare:
- il bilancio di esercizio della controllante deve includere alcune voci che si
riferiscono ai rapporti patrimoniali e reddituali che intercorrono tra questa
società e le controllate;
- la controllante deve redigere il bilancio consolidato di gruppo, il quale ha la
funzione di informare un elevato numero di soggetti, interni ed esterni, sulla
situazione patrimoniale e sull’andamento economico del gruppo.
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10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
La disciplina giuridica dei gruppi aziendali
Per scongiurare il pericolo che si verifichino abusi della società controllante
nei confronti delle controllate, sono azionabili i rimedi che il codice civile
prevede in via generale e che hanno per oggetto:
- il conflitto di interessi dei soci e degli amministratori;
- la responsabilità civile degli amministratori nei confronti della società, dei
creditori sociali, dei singoli soci e dei terzi;
- la possibilità di denunciare al tribunale gli amministratori e i sindaci che sono
colpevoli di gravi irregolarità.
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10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
La disciplina giuridica dei gruppi aziendali
La riforma del diritto societario ha introdotto alcune norme che affrontano
specificatamente il tema dei gruppi aziendali.
- le società o gli enti che esercitano attività di direzione e coordinamento di
società sono direttamente responsabili nei confronti dei soci e dei creditori
delle società sottoposte all'attività di direzione per il pregiudizio arrecato alla
redditività e al valore della partecipazione sociale, nonché per la lesione
cagionata all'integrità del patrimonio della società;
- la società deve indicare la propria soggezione all'altrui attività di direzione e
coordinamento negli atti e nella corrispondenza, nonché mediante iscrizione
presso il registro delle imprese;
- si presume, salvo prova contraria, che le società o gli enti tenuti al
consolidamento dei bilanci o che controllano altre imprese esercitino attività di
direzione e coordinamento nei loro confronti.
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10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
I gruppi aziendali come strumento per appropriarsi di benefici
Il legislatore ha reagito agli abusi connessi alla situazione di non coincidenza
tra le imprese economiche e quelle giuridiche attribuendo maggiori
responsabilità alle imprese che esercitano un’influenza dominante su altre.
Tuttavia, la creazione di gruppi aziendali consente ancora oggi ad imprenditori
e manager di:
a) separare il rischio implicito in alcune combinazioni economiche;
b) ridurre il carico fiscale che grava sul reddito prodotto;
c) accedere a certi benefici o evitare alcuni vincoli;
d) ridurre la trasparenza verso l’esterno;
e) correlare efficientemente i contributi e le ricompense degli stakeholder.
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I gruppi aziendali come sistemi di ripartizione dei rischi
La separazione giuridica delle attività economiche consente di beneficare della
protezione della responsabilità limitata.
Secondo l’ordinamento giuridico italiano, la capogruppo non è responsabile
per le obbligazioni assunte dalle imprese controllate, anche se queste sono state
assunte in seguito a direttive impartite dalla capogruppo
Nel caso in cui si manifesti una situazione di insolvenza in una società
controllata l’ordinamento concede una maggiore tutela agli stakeholder
coinvolti in tale società. In particolare si ricordano:
- il caso di una società per azioni con unico azionista;
- il caso in cui la controllante abbia rilasciato una lettera di patronage;
- il caso di una grande impresa in crisi sottoposta ad amministrazione
straordinaria (art.3 della legge 95/1979) o il caso di una società fiduciaria e di
revisione sottoposta a liquidazione coatta amministrativa (art.2 della legge
430/1986).
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10. I gruppi aziendali come strumento di corporate governance
I gruppi aziendali come strumenti di gestione tributaria
Il sistema fiscale italiano non conosce il gruppo di società come soggetto di
tassazione:
- l’unità impositiva è costituita dalla singola società e imponibili sono solo i
redditi imputabili alla stessa;
- solo in alcuni casi, e limitatamente ad alcune voci, si verifica l’avvicinamento
tra la posizione della singola società e quella dell’intero gruppo.
In una struttura societaria di gruppo è maggiore il rischio che si verifichino
situazioni fiscalmente svantaggiose, quali:
- una maggiore tassazione in capo al gruppo, a causa della coesistenza di
società in perdita e di società in utile;
- un ritardato rimborso delle imposte, in seguito alla contemporanea presenza
di società con crediti IVA e IRES e società che devono versare tali tributi.
Alcune recenti disposizioni normative contribuiscono a modificare tali
considerazioni, rendendo conveniente, in certe situazioni, la struttura di gruppo
o ammettendo la possibilità di redigere un consolidato fiscale.
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I gruppi aziendali come mix di forme giuridiche e di dimensioni
I gruppi di imprese vengono spesso creati per cogliere delle opportunità o per
aggirare indesiderati vincoli determinati da alcune disposizioni normative.
• La creazione di unità di piccole dimensioni può consentire ad imprese di
grandi dimensioni l’accesso alle agevolazioni (sostanzialmente finanziarie)
previste nel nostro Paese per le imprese di minori dimensioni che sostengono
determinati tipi di investimenti o che si insediano in aree geografiche
considerate economicamente depresse.
• La forma a gruppo può essere utilizzata qualora non si voglia fare sapere ad
altri soggetti, come ad esempio altre imprese o lo Stato, che diverse attività
economiche sono sottoposte alla medesima direzione unitaria.
• La forma a gruppo può consentire di ottenere i benefici che derivano da una
contrattazione salariale fatta separatamente per tutte le imprese, invece che
direttamente con la holding.
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I gruppi aziendali come modalità per ridurre la trasparenza
La creazione di numerose società fra loro collegate può contribuire ad alterare
la trasparenza del gruppo e può quindi facilitare il perseguimento di finalità
che l’ordinamento giuridico tende a reprimere.
I gruppi possono infatti agevolare:
a) il trasferimento dei risultati reddituali in corso di formazione mediante la
cessione di beni, la concessione di finanziamenti, la compravendita di
partecipazioni o di società, la realizzazione di operazioni di finanza
straordinaria all’interno del gruppo;
b) la realizzazione di comportamenti scorretti (volti ad esempio a celare
l’esistenza di un elevato indebitamento, perdite di bilancio o distrazioni di
denaro) mediante operazioni di tipo finanziario realizzate con società
controllate localizzate nei c.d. paradisi fiscali.
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I gruppi aziendali per correlare contributi e ricompense
Tale approccio, che si fonda sulle complementari teorie dell’Agenzia e dei
Diritti di proprietà (Alchian, Demsetz, 1972; Jensen, Meckling, 1976), indica
che la struttura di gruppo può essere utilizzata per incentivare un
comportamento imprenditoriale e collaborativo da parte degli stakeholder.
Il coinvolgimento come azionisti di alcune società del gruppo degli stakeholder
che forniscono un contributo critico è frequente:
• nelle PMI si coinvolgono prestatori di lavoro nella gestione e nel capitale di
alcune aziende controllate;
• una grande impresa che acquista il controllo di una PMI lascia spesso una
quota di minoranza del capitale e la gestione dell’impresa all’ex proprietario;
• alcune aziende separano un business emergente e rischioso, da uno
consolidato e ricco, affinché il secondo non soffochi il primo.
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La partecipazione al capitale di rischio dei manager
“Questa struttura ci consente inoltre - sostiene l’ing. Sabatini, gruppo Itp - di
cointeressare il management delle nostre società. ... Benché la nostra capacità
di attrazione sia molto forte in quanto l’ambiente di lavoro è gradevole, e vi si
respira un’aria di crescita e di innovazione, l’elemento della partecipazione
azionaria non va trascurato.
Questo meccanismo può contribuire ... al coinvolgimento delle persone e al
mantenimento di un basso livello di turnover. ... bisogna sottolineare che se
operassimo con un’unica azienda divisionalizzata saremmo costretti a dare
quote molto piccole di un unico “calderone”, mentre la gente vuole avere la
propria partecipazione legata a qualcosa che vede, che capisce che controlla”.
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La creazione di una unità preposta alla gestione di un
business emergente
Nel settore dei dischetti per computer, le uniche imprese che sono riuscite a
sviluppare una tecnologia emergente e concorrente con quella principale sono
state quelle che hanno separato (non solo geograficamente, ma spesso anche
tramite la creazione di una nuova unità giuridica) i team di ricerca preposti allo
sviluppo delle due tecnologie. In particolare gli autori della ricerca,
descrivendo una delle imprese analizzate, scrivono che:
“In 1984 a group of Quantum engineers saw a market for a thin 3.5-inch drive
... Quantum financed and retained 80 percent ownership of this spin-off
venture, called Plus Development Corporation, and set the company up in
different facilities. Plus was extremely successful. ... By 1987, sales of 8 and
5.25-inch products had largely evaporated. Quantum purchased the 20 percent
of Plus it did not own; essentially closed down the old corporation, and
installed Plus’s executives in Quantum’s most senior positions”.
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Agevolare la ristrutturazione di una grande impresa
All’inizio degli anni settanta la General Electric si rese conto di aver
sviluppato molte tecnologie senza essere stata in grado di sfruttarle con
successo sul mercato.
Uno dei principali problemi evidenziati dai manager era che in alcuni casi i
mercati di sbocco erano troppo piccoli per sopportare i pesanti costi che
caratterizzano una grande impresa come GE. Inoltre, la soluzione di cedere tali
tecnologie sul mercato non si era sempre rivelata soddisfacente.
Per risolvere tale problema GE ha deciso di incentivare la creazione di piccole
e medie imprese (spin-off) il cui capitale viene mantenuto per un terzo in mano
a GE ed i rimanenti due terzi vengono divisi tra manager e tecnici, disposti a
sviluppare il business, ed investitori esterni
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L'attribuzione di responsabilità su singoli business
“Si rammenti che la maggior parte delle imprese minori italiane ha una base
familiare o è riconducibile a più soci.
La proliferazione di società è sovente un compromesso e/o un tentativo di
soluzione di conflitti, separando compiti e responsabilità.
Ma questa separazione che passa attraverso figure fisiche e interessi ben precisi
non crea spirito di gruppo, ostacola potenziali sinergie interaziendali e dà una
immagine del gruppo come di un insieme di aziende distinte e non collegabili.
E’ l’anticamera sovente per una separazione delle attività e il relativo
passaggio societario a un ramo familiare o a un singolo socio”.
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I gruppi aziendali per correlare contributi e ricompense
a. Azienda divisa in sezioni
Fornitori
Azionisti
Istituti di credito
Stato
Corporate
...
b. Gruppo aziendale
Azionisti
Corporate
Fornitori
Business 1
Business 2
Business 3
Stato
Business 1
Business 2
Business 3
Istituti di credito
...
confini giuridici
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