Il ricordo è Un dovere - Dipartimento Facoltà di Giurisprudenza
Transcript
Il ricordo è Un dovere - Dipartimento Facoltà di Giurisprudenza
Data: 24/05/2014 | Testata: Corriere del Trentino | Pagina: 1 Caso Rostagno Il ricordo è Un dovere Si tratta di una proposta più volte avanzata da studenti ed esponenti della società civile, di cui non si è mai parlato all'interno dell'ateneo. Ora l'idea è stata nuovamente rilanciata e, sollecitati dal dibattito mediatico, i più importanti rappresentanti dell'università (la rettrice e il direttore del dipartimento interessato) si sono dichiarati contrari. Come è stato giustamente osservato, la decisione finale spetta al dipartimento di sociologia e ricerca sociale che, se la richiesta sarà formalizzata, dovrà deliberare in assoluta autonomia Tuttavia, date la rilevanza del tema (che va oltre i contenuti prettamente accademici) e l'interesse dell'opinione pubblica (che è sensibile alla storia e all'identità della città), auspico una discussione che coinvolga l'intero ateneo. Con la speranza di fornire un utile contributo alla riflessione, intervengo per motivare il mio sostegno alla proposta di intitolare un'aula a Mauro Rostagno (si è parlato di un'aula studio). Ritengo la proposta giusta per almeno tre ragioni. 1) Realizza il dovere morale dell'ateneo di ricordare i suoi studenti diventati «eroi»: in tutto il mondo le università ricordano con orgoglio gli studenti uccisi combattendo nelle guerre di indipendenza o di resistenza per difendere e promuovere i valori di libertà e giustizia, oppure vittime della violenza di criminalità e regimi antidemocratici. Il precetto biblico è cancellare la memoria degli aggressori, non quella delle vittime, il cui ricordo deve essere trasmesso alle generazioni. 2) Riconosce l'importanza dei movimenti degli anni sessanta e settanta che hanno influenzato in modo determinante la società italiana e il suo sviluppo; si realizzò allora una rottura storica (culturale, prima ancora che politica) che ha cambiato la relazione tra le persone e nelle istituzioni, così come i comportamenti e i linguaggi. Rostagno fu uno dei protagonisti migliori di quella stagione e ha continuato le sue battaglie in Sicilia per difendere la libertà di informazione e il principio di legalità. Intitolare un'aula universitaria non è ritualità riservata agli accademici; rifiutare di dedicarne una a Mauro Rostagno da affiancare a quella già intitolata a Bruno Kessler sembra voler portare indietro l'orologio della storia, come se si volessero cambiare gli eventi e riconfermare le vecchie contrapposizioni. 3) Celebra la memoria e l'intelligenza delle persone che hanno saputo condurre battaglie di civiltà. La contestazione e il dissenso sono forme alte di amore per le istituzioni. Chi è critico non fugge come gli indifferenti, né si nasconde nella zona grigia come gli opportunisti; chi contesta vuole il bene dell'oggetto contestato. Il ricordo è un dovere di chi sopravvive, non una scelta di chi è scomparso. L'Italia ricorda i dodici professori universitari che rifiutarono il giuramento di fedeltà al fascismo, gli Stati Uniti hanno fatto della data di nascita di Martin Luther King una festa nazionale, Berlino ha intitolato una sua strada a Rudy Dutschke. In tutti questi casi (che sono molto diversi tra loro ma tutti rivelatori di una opposizione radicale) la memoria onora anche chi ricorda, non solo chi è ricordato. Le forme di commemorazione rivelano gli orientamenti e i sentimenti di una comunità. Inchiodare Mauro Rostagno all'etichetta di «contestatore», dando a questa parola una connotazione negativa, significa svuotare di senso la sua storia e il suo percorso. Rostagno contestava i riti accademici vuoti e inutili, ma da sociologo apprezzava appieno il valore dei simboli e della comunicazione. Negargli l'intitolazione di un'aula nei luoghi della «sua» facoltà e pre ferire forme di ricordo temporanee e poco impegnative per l'ateneo è a mio parere incomprensibile. Giustificare tale posizione di rifiuto facendo esclusivo riferimento alle manifestazioni non condivise della contestazione studentesca sembra suggerire un fastidio per tutto ciò che è dissenso e pensiero critico. Non credo sia questa la posizione di chi è intervenuto. Se così fosse si tratterebbe di un messaggio negativo per i giovani e gli studenti, un segnale che contrasta con la storia dell'ateneo e del Trentino. Sono certo che non sia così e che il dipartimento di sociologia e ricerca sociale saprà valutare la proposta con la massima attenzione e ricordare nel migliore dei modi una delle persone più rappresentative della sua storia. di ROBERTO CUBELLI Documento generato da Università di Trento (Università di Trento) il 01/07/2014 alle 12:39:40 1/3 Ritaglio stampa ad esclusivo uso del destinatario, non riproducibile Da tempo circola la proposta di dedicare un'aula a Mauro Rostagno presso la facoltà di sociologia di Trento. continua a pagina 9 Ritaglio stampa ad esclusivo uso del destinatario, non riproducibile Documento generato da Università di Trento (Università di Trento) il 01/07/2014 alle 12:39:40 2/3 Ritaglio stampa ad esclusivo uso del destinatario, non riproducibile Documento generato da Università di Trento (Università di Trento) il 01/07/2014 alle 12:39:40 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) 3/3