programma - Sinistra per Ravenna
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programma - Sinistra per Ravenna
LAVORO PERCHÉ VOGLIAMO CHE TUTTI VIVANO CON LA DIGNITÀ CHE DÀ IL LAVORO - Promuovere la conversione ecologica dell’economia incentivando il passaggio alle energie rinnovabili e investendo le risorse del Comune destinate alle opere pubbliche in lavori di manutenzione del territorio. - Favorire la nascita di imprese che coinvolgano giovani e donne, in particolar modo quelle di tipo cooperativo, e di start-up innovative e creative, sul modello del coworking CRE.S.CO. - Escludere le gare al massimo ribasso: il Comune deve tutelare il lavoro regolare, pulito e giusto attraverso Protocolli d’intesa integrativi sugli Appalti. - Praticare la Giustizia Sociale: attraverso la fiscalità locale, il Comune deve tassare le rendite speculative e diversificare le imposte locali secondo gli scaglioni IRPEF e il reddito ISEE, per favorire i lavoratori e i pensionati. - Proseguire ed aumentare l’esperienza dei Fondi per i Lavoratori Colpiti dalla Crisi, con cui erogare un sostegno economico a chi è disoccupato o è stato licenziato. - Il turismo rappresenta un’opportunità di lavoro di qualità e di sviluppo virtuoso. Serve però un soggetto unico consortile di gestione di prenotazioni e ingressi e un impegno diverso per creare occasioni di visita e di prolungamento del soggiorno. AMBIENTE PERCHÉ VOGLIAMO CHE TUTTI POSSANO VIVERE IN UN MONDO OSPITALE - Diffondere una coscienza del luogo in cui viviamo, curando il territorio e l'ambiente e promuovendo Strumenti di Pianificazione Urbanistica Partecipati che mirino al Recupero del patrimonio esistente, alla rigenerazione urbana delle periferie e allo STOP al consumo di territorio. - Incentivare, anche attraverso gli sgravi sulla fiscalità locale, azioni ed interventi che contrastino i cambiamenti climatici (emissioni di gas serra, uso di combustibili fossili). - Sostenere la realizzazione di un'economia circolare , basata sul riutilizzo e sul riciclo dei rifiuti (sulla base della Strategia Europa 2020). - Superare il modello degli inceneritori, con la chiusura in tempi rapidi di quello di via Romea. Sui rifiuti adottare la tariffazione puntuale, secondo il principio “chi inquina paga”. - Delocalizzare l’impianto SIC: va trasferito in un’area idonea fuori città , promuovendo nella Darsena insediamenti sostenibili e di qualità. - Impostare il ritorno alla gestione pubblica del servizio Idrico Integrato in vista della scadenza della convenzione in essere (2023). - Sottoscrivere accordi con la grande distribuzione per incentivare la riduzione del packaging. SANITÀ PUBBLICA PERCHÉ VOGLIAMO CHE LA SALUTE SIA GARANTITA A TUTTI - Intervenire sulla Azienda Sanitaria Romagna affinché l'accesso alle cure sia equo: risolvendo il problema delle liste d'attesa, evitando tagli indiscriminati su personale, farmaci e presidi, applicando anche alla sanità privata i parametri di qualità di quella pubblica. - Realizzare definitivamente l'Area Vasta Romagna con la giusta valorizzazione delle professionalità esistenti, creando un sistema capace di coniugare elevati standard di qualità ed equità di accesso alle cure, e in grado di valorizzare la Ricerca Clinica e degli Studi di Esito. - Aprire le Case della Salute, promuovendo un'attività assistenziale basata sull'integrazione tra Medici di Famiglia, infermieri e le varieprofessionalità sanitarie. È necessario potenziare l'offerta di prestazioni e integrare le Case della Salute in un processo di riordino dell'assistenza territoriale con copertura 24 ore su 24. - Potenziare i progetti di Cure Domiciliari a Lungo Termine , coinvolgendo attivamente le risorse della comunità. CULTURA PERCHÉ VOGLIAMO CHE TUTTI ABBIANO LA POSSIBILITÀ DI CREARE E DI GODERE DELLA CREATIVITÀ DEGLI ALTRI - Difendere il sistema culturale della città: Ravenna negli ultimi vent'anni si è trasformata da città che ospitava cultura a città che produce cultura e che la esporta in Italia e nel mondo, grazie alla modalità di collaborazione creata tra l'Amministrazione Pubblica e le realtà artistiche e culturali. - Favorire e ampliare la possibilità di confronto e di dialogo tra i diversi soggetti e linguaggi della cultura, nonché il ruolo di coordinamento, stimolo e sostegno dell'amministrazione comunale nel reperire occasioni e risorse. - Rafforzare il sistema delle convenzioni per continuare ad allargare la platea delle forze culturali ravennati , in ogni ambito e settore, assumendosi la responsabilità di scegliere e sostenere le realtà capaci e meritevoli. ISTITUZIONI E FONDAZIONI CULTURALI - Avviare un processo di revisione delle Fondazioni e Istituzioni Culturali con una forte e rinnovata regia pubblica: il Comune dovrà inaugurare una stagione di programmazione culturale che promuova la rete con gli artisti, le officine della città e delle periferie e un generale riordino amministrativo e contabile. Nel segno della trasparenza. - Mettere in connessione i saperi, creando una rete tra le Istituzioni e i Centri di Produzione e Conservazione del patrimonio Culturale cittadino per sviluppare, sull'età contemporanea, un nuovo “polo del Novecento”. - Portare a compimento il processo di statizzazione dell'Istituto Musicale Pareggiato Verdi o, in alternativa, creare una rete di area vasta con i Conservatori e gli Istituti Musicali della Romagna. PERIFERIE E FUTURO - Creare un patto per la lettura, per sostenere le biblioteche del territorio , per incoraggiare la lettura da 0 a 100 anni, per donare alle famiglie un libro per ogni bimbo e bimba che nascono a Ravenna. - Valorizzare il concetto di periferia come “luogo di costruzione del nostro futuro”. Il Comune deve rafforzare il legame tra le realtà culturali del territorio, investendo prima di tutto, nelle periferie e nel forese della nostra “ricca” Ravenna. - Sostenere la Scuola Pubblica, destinando maggiori risorse al contrasto della dispersione scolastica, all'accoglienza (mediatori culturali) e al sostegno per la disabilità. Incentivare l'educazione civica, lo studio della Costituzione, l'educazione al rispetto dell'ambiente, alla conoscenza delle differenze culturali, alla parità di genere, alla diversità come valore e non come problema. - Rafforzare l’esperienza delle “Magliette Gialle” , la rete dei Centri Giovanili e dei progetti sull' adolescenza, coinvolgendo soggetti pubblici e privati che svolgono attività educative e di prevenzione del disagio attraverso sport, arte e creatività. - Sperimentare nuove forme di trasporto pubblico che colleghino le frazioni del forese, per favorire l’autonomia, la mobilità sostenibile e la socialità. UNIVERSITÀ - Differenziare le politiche su Istruzione e Cultura. Consolidare la città universitaria, promuovendo un più intenso coinvolgimento degli studenti universitari e del dipartimento ravennate di Conservazione dei Beni Culturali. Incentivare percorsi formativi mirati all'inserimento lavorativo sul territorio e promuovere convenzioni per l'uso degli immobili. DIRITTI PERCHÉ VOGLIAMO CHE TUTTI ABBIANO DIRITTO A VIVERE BENE Riconoscere la spesa sociale come prioritaria per il Comune, qualificando e rafforzando le risorse economiche destinate alle politiche sociali . Ad un aumento dei bisogni dei nostri cittadini e delle nostre cittadine, deve corrispondere un aumento dei progetti e delle risorse stanziate. - Riorganizzare i servizi sociali: concludere l’esperienza dell’Azienda di Servizi alla Persona e rimettere in capo al Comune il ruolo di indirizzo e programmazione dei Servizi. Definire standard di qualità chiari per i servizi esternalizzati, accreditati e appaltati a società private e cooperative, garantendo in sede di affidamento una premialità maggiore alla qualità del progetto. Qualità che sarà garantita attraverso l'introduzione di piani di monitoraggio e valutazione puntuali , perché sui bisogni dei cittadini e sui diritti dei lavoratori non si speculi al ribasso. - Sperimentare pratiche innovative sul versante dei nuovi bisogni , dall'accoglienza dei minori, richiedenti asilo e profughi, all'emergenza abitativa, dalle nuove povertà alle nuove solitudini, dagli anziani non autosufficienti, ai disabili. - Sostenere le politiche di contrasto alla violenza di genere e di promozione della cultura di genere, attraverso l’impegno diretto del Comune a favore delle Associazioni femminili e femministe della città. - Non retrocedere sul numero di posti negli asili nido e nelle scuole materne , anche per favorire il ritorno al lavoro delle donne. - Garantire il criterio della convivenza more uxorio come criterio di accesso a tutti i servizi sociali e abitativi e consentire alle coppie che sottoscrivono il Registro delle Unioni Civili, di celebrare la propria unione in una sede pubblica, di fronte ad un Amministratore del Comune. - Promuovere partecipazione l’Amministrazione l’adozione Condivisa, degli atti sottoponendo strategici del a Comune e percorsi di attivando la partecipazione diretta dei cittadini, dei Comitati e delle Associazioni, attraverso l’applicazione del Regolamento per la Cura e la Rigenerazione dei Beni Comuni Urbani. - Mettere a reddito sociale il Patrimonio Pubblico che giace invenduto o abbandonato (immobili come ex scuole o ex sedi comunali/provinciali) , restituendolo alla comunità sotto forma di progetti sociali, culturali e aggregativi. - Proseguire l’esperienza dei Consigli Territoriali del Decentramento , salvaguardando i principi di rappresentanza ed elettività e rafforzando il rapporto con i Comitati Cittadini/Associazionismo Locale, perché il secondo Comune più grande d’Italia si governa con il contributo di tutto il territorio, dal centro storico alle campagne del forese.