7. Cultura del divertimento
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7. Cultura del divertimento
7. Cultura del divertimento moderato, prudente, onesto Si fa economia (evitando le malattie) se: a) si adottano giochi e passatempi a noi congeniali per un sano divertimento dell’anima e del corpo. b) Anche noi adulti abbiamo bisogno di giocare muovendo o meno tutto il corpo secondo il lavoro che svolgiamo. Il gioco o il passatempo a noi congeniale è la nostra migliore medicina per una giusta e sana igiene mentale. Un proverbio dice: “Non è bello ciò che è bello ma, è bello ciò che piace “fare”. Naturalmente cìò che piace deve avere le caratteristiche di essere un gioco moderato-prudente (ossia che non metta in pericolo la propria vita e quella altrui); onesto: fare ciò che è moralmente e civilmente accettabile, non barare o sciupare soldi a danno della famiglia e della collettività. Sono certa che lo Stato risparmierebbe sulla sanità se finanziasse i parchi gioco attrezzati anche per gli adulti. Molte malattie psico-somatiche dipendono proprio dagli stress della vita delle nostre città inquinate non solo dall’aria satura di gas nocivi ma anche dalla mancanza di questi luoghi predisposti e chiudibili alla sera, per un sano e moderato movimento all’aperto con altalene, reti, dondoli. In Olanda ad esempio, questo è già una realtà molto apprezzata da parecchi anni. c) Conseguenze positive o negative relative al gioco proposto al bambino: Gioco libero per un tempo determinato (1 ora): il bambino può allenarsi a ordinare il suo tempo, organizzarlo con degli amici, scegliere il gioco a lui e a loro più congeniale. Gioco libero per un tempo indeterminato: il bambino si organizza ma spesso finisce per sentirsi abbandonato dagli adulti. Gioco guidato da un adulto (papà o educatore): il bambino è stato invitato a partecipare a quel gioco e li sperimenta nuove emozioni, acquisisce e scopre le abilità che il nuovo gioco richiede, si allena all’accettazione di altri diversi da lui. Gioco guidato di squadra in vista di un torneo: ha i suoi aspetti positivi di socializzazione, confronto con gli altri, richiede però uno sforzo di adattamento ai tempi di allenamento guidato che, spesso non sono adeguati all’età mentale e fisica dei bambini. Se i genitori vedessero con i loro occhi la tensione interiore che le loro aspettative di prestazione e di successo provocano nel loro bambino, sicuramente desisterebbero dal farlo. Ossia si richiede al bambino un comportamento superiore alla sua età a scapito dei suoi tempi e attitudini. Quindi, possiamo dire che, gli adulti, per una loro soddisfazione inconfessata figlia della Copyright © 2007 All rights reserved – Santina Donghi – Via Mereghetti, 2 !/A – 20019 Settimo Milanese (MI) Italia non conoscenza, obbligano il loro bambino a bruciare le tappe intermedie con la conseguenza che, quando questi arriva all’età della pre-adolescenza, spesso per stanchezza e un sano distacco dai genitori e adulti, abbandona l’attività e quello che gli offre SENZA AVERE ALTRE ALTERNATIVE se non la discoteca. d) PROIBIRE I GIOCHI CHE SPRECANO SOLDI : è infatti immorale che un bambino o ragazzo sprechi dei soldi giocando con il telefonino. Generazioni e generazioni sono cresciute senza il telefonino. E’ una comodità che va usata con molto buon senso perché costa e non si sa ancora quanto le sue onde magnetiche incidano sul cervello di chi ne fa eccessivo uso. Copyright © 2007 All rights reserved – Santina Donghi – Via Mereghetti, 2 !/A – 20019 Settimo Milanese (MI) Italia