Micromammiferi - Studio Naturalistico Hyla

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Micromammiferi - Studio Naturalistico Hyla
CORSO
DI
ZOOLOGIA
AMBIENTALE
Prof. Bernardino Ragni
Dipartimento di Chimica, Biologia, Biotecnologie
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
Università degli Studi di Perugia
Anno Accademico 20132013-2014
Prof. Bernardino Ragni
I Piccoli mammiferi
dell’Umbria:
Riconoscimento e tecniche di studio
Aprile 2014
Dott. Naturalista
Francesca Montioni
PICCOLI MAMMIFERI O MICROMAMMIFERI
Con il termine micromammiferi,
micromammiferi non si fa riferimento
ad una unità tassonomica.
Comprende tutte le specie appartenenti agli Ordini
degli Insettivori e dei Roditori di taglia limite paragonabile
a quella dello scoiattolo comune (Sciurus vulgaris)
(lunghezza testa tronco circa 250 mm)
1
Ordine Insectivora
Mustiolo (Suncus
etruscus)
Riccio europeo (Erinaceus
europaeus)
Forme variabili in relazione alle abitudini di vita:
terrestri, acquatiche o sotterranee
Talpa (Talpa
sp.)
Toporagno d’acqua (Neomys
fodiens)
2
Ordine Insectivora
Gruppo con caratteri primitivi
•Cranio con scatola cranica piccola,
emisferi cerebrali privi di solchi e
circonvoluzioni
Cranio in norma lateralis di Neomys sp.
• Denti
acuminati,
tendenti
ad
assumere forma conica e sempre
provvisti di radici
• Muso appuntito con occhi piccoli
Toporagno d’acqua (Neomys
fodiens)
•Arti piuttosto corti con 5 dita munite di unghie più o meno sviluppate
3
Ordine Insectivora
•Olfatto e tatto sono molto sviluppati (peli
sensoriali), anche l’udito è buono, nonostante le
orecchie siano piccole e parzialmente o
completamente coperte di pelo; la vista è
ridotta.
Talpa (Talpa
sp.)
•Attivi specialmente di notte.
•Si nutrono in prevalenza di Insetti e altri
Invertebrati: da questo prendono il nome!!
•Risentono
Toporagno acquatico di Miller (Neomys pesticidi
fodiens)
negativamente
dell’uso
di
4
Ordine Insectivora
• Erinaceidi Famiglia
Erinaceidae
• Erinaceus
Riccio europeo (Erinaceus europaeus)
• Soricidi Famiglia
Soricidae
• Sorex
•Neomys
• Crocidura
• Suncus
Toporagno d’acqua (Neomys fodiens)
• Talpidi Famiglia
Talpidae
• Talpa
Talpa europea (Talpa europaea)
5
Famiglia Erinaceidae (Linnaeus, 1758)
Riccio europeo Erinaceus europaeus (Linnaeus,
1758)
Corpo raccolto e tozzo
Rivestito di peli modificati: Aculei
Musculus orbicularis e musculus caudodorsalis presenti nella porzione dorsale
della cute formano una calotta che
contraendosi avvolge a sacco il corpo,
tendendo cosi la cute e drizzando gli aculei.
6
Riccio europeo Erinaceus europaeus (Linnaeus, 1758)
Il più grande degli Insettivori italiani
Lunghezza testa-tronco: 22,527,5 cm
Lunghezza coda: 1,5-3 cm
Peso: 400-1200 g
•
Cranio largo e robusto
•
Arco zigomatico completo
•
36 denti
Formula dentaria I 3/2, C 1/1, P 3/2, M 3/3
7
Riccio europeo Erinaceus europaeus (Linnaeus, 1758)
Frequenta un ampia gamma di
ambienti, sia aperti che ricchi di
vegetazione, comuni nelle aree
suburbane e rurali, soprattutto
orti e giardini.
Solitari e territoriali, hanno home
range maschili dai 5,5 ai 102,5 ha
(Scaravelli Altamore, 2001).
Predatore caratterizzato da un
ampio spettro alimentare: Insetti,
Artropodi, lombrichi, uova e piccoli
vertebrati, oltre a frutti e funghi
Attività principalmente crepuscolare e
notturna.
Unico tra gli insettivori italiani: in inverno cade in
letargo
8
Famiglia Soricidae (G. Fischer, 1814) o Toporagni
• “Topi velenosi” per credenza
popolare
In grado di produrre sostanze tossiche nella saliva
• Odorano di muschio
• Piccola proboscide detta anche
tromba
Crocidura ventre bianco (Crocidura leucodon
• Arti brevi
• Occhi piccoli
Toporagno nano (Sorex minutus)
• Corpo allungato, cilindrico e taglia
ridotta
9
Famiglia Soricidae (G. Fischer, 1814) o Toporagni
• Metabolismo basale elevatissimo
• Olfatto, tatto e udito molto
sviluppati per l’attività predatoria
• E’
possibile
rinvenire
anche
individui morti senza causa apparente
Toporagno d’acqua (Neomys fodiens)
• Assenza di arcata zigomatica
• I incisivo grande e proteso
anteriormente
10
Famiglia Soricidae (G. Fischer, 1814) o Toporagni
• In Italia sono presenti quattro
generi:
− Neomys
− Sorex
− Crocidura
− Suncus
Crani di (dall’alto) Sorex sp., Neomys sp., Suncus etruscus e
Crocidura sp.
Morfologia dei padiglioni auricolari in Soricinae e in
Crocidurinae
Emimandibole destre in norma lingualis di (dall’alto) Sorex
sp., Neomys sp. Suncus etruscus e Crocidura sp.
Code di (dall’alto) di Crocidura sp., Sorex sp., Neomys fodiens e
N. anomalus
11
Genere Sorex (Linnaeus, 1758)
•
Toporagni legati all’ambiente terrestre;
•
Coda cilindrica ricoperta di pelo raso
uniforme
•
32 denti cuspidati colorati
Formula dentaria I 3/1, C 1/1, P 3/1, M 3/3
•
Allo stato attuale non esiste una chiave
morfologica per la distinzione delle varie
specie (discriminanti solo gli esami
cariologici e genetici)
•
In Umbria risultano presenti due specie:
− Toporagno nano (Sorex minutus)
− Toporagno appenninico (Sorex samniticus)
Sorex sp.
1
2
Toporagno appenninico Sorex samniticus (Altobello, 1926)
Distinta recentemente in base a
studi cariologici dal toporagno
comune Sorex araneus (Graf et al.,
1989)
Lunghezza testa-tronco: 6,2-8,2 cm
Lunghezza coda: 3-5,7 cm
Peso: 4-16 g
Morfologicamente
simile
ai
congeneri S. antinorii, S. arunchi e
S. araneus risulta abbastanza
separata da analisi biometriche del
cranio (Brenda (2002)
Sorex sp.
Incisivi superiori sinistri di Sorex antinori e di
Endemismo italiano
S. samniticus
Specie piuttosto euriecia, presente dal livello del mare a quote non
troppo elevate.
La distribuzione della specie è influenzata negativamente della
copertura vegetale (Mortelliti et alii, 2007)
1
3
Toporagno nano Sorex minutus (Linnaeus, 1758)
•
Taglia piccola
•
Morfologicamente simile a Sorex
samniticus e S. araneus
•
Coda sensibilmente maggiore dei
congeneri
•
Pelliccia bruno chiara sul dorso e grigio
biancastra sul ventre, colorazione che si
ripete anche nella coda
•
Specie sciafila, microterma
spiccatamente legata ad ambienti
forestali con buona copertura vegetale
Lunghezza testa-tronco: 46,4 cm
Lunghezza coda: 3-4,6 cm
Peso: 2,5-7,5 g
Sorex sp.
1
4
Genere Neomys (Kaup, 1829)
• Provvisti di ghiandole secernenti
saliva tossica per catturare
prede
•
Piedi posteriori frangiati e coda
carenata con setole utili per il
nuoto
Piedi anteriori e posteriori di
Neomys fodiens e di N.
anomalus
Particolare della coda di Neomys
sp.
• 30 denti cuspidati pigmentati
Formula dentaria I 3/1, C 1/1, P 2/1, M 3/3
Cranio e emimandibola in norma lingualis di
Neomys sp.
Disposizione del disegno facciale tra a)
Toporagno d’acqua (Neomys fodiens) e
b) Toporagno acquatico di Miller
(Neomys anomalus)
15
Toporagno d’acqua Neomys fodiens (Pennant, 1771)
• Strettamente legato alle
formazioni ripariali e ai corsi
d’acqua con buona copertura
vegetale
Lunghezza testa-tronco: 6,39,6 cm
Lunghezza coda: 4,7-8,2 cm
Peso: 8-23 g
• Si ciba prevalentemente di
prede terrestri ma anche di
specie acquatiche
16
Toporagno acquatico di Miller, Neomys anomalus (Cabrera, 1907)
•
Lunghezza testa-tronco: 6,19,2 cm
Lunghezza coda: 4,7-5,7 cm
Peso: 8-23 g
Predilige ambienti umidi e
paludosi associati a fitta
vegetazione igrofila
Toporagno acquatico di Miller (Neomys fodiens)
•
•
Dieta costituita da Insetti, vermi,
lumache e a volte piccoli
vertebrati (Anfibi e Pesci)
Predato da Uccelli acquatici e di
ambienti ripariali (aironi), Strigiformi
e Rettili (Colubridi)
Suncus etruscus e Genere Crocidura
Toporagni dai denti banchi
Padiglioni auricolari evidenti
Crocidura sp.
Crani di (dall’alto) Suncus etruscus e
Crocidura sp.
Emimandibole destre in norma lingualis di
(dall’alto)
Suncus etruscus e Crocidura sp.
Coda provvista di lunghi peli radi il nome crocidura, di origine greca,
significa appunto coda pelosa
1
7
Mustiolo Suncus etruscus (Savi, 1822)
E’ il più piccolo mammifero europeo
Lunghezza testa-tronco: 3,5-5,2
cm
Lunghezza coda: 2,4-3,0 cm
Peso: 1,5-2,5 g
30 denti bianchi
Formula dentaria I 3/1, C 1/1, P 2/1, M 3/3
La coda di sezione pressoché
quadrata
Specie tipicamente di ambienti a bioclima
mediterraneo dove preferisce uliveti e
vigneti, soprattutto se vi sono muretti a
secco o mucchi di pietraie
1
8
Crocidura ventrebianco Crocidura leucodon (Hermann, 1780)
Lunghezza testa-tronco: 6-9
cm
Lunghezza coda: 2,7-4,3 cm
Peso: 6-15 g
L’eco-etologia della Crocidura
ventrebianco
non
è
molto
conosciuta
ma
si
rinviene
generalmente sia in ambienti
boschivi che aperti, anche agricoli
19
Crocidura minore Crocidura suaveolens (Pallas, 1811)
Più piccola del congenere
Lunghezza testa-tronco: 58,2 cm
Lunghezza coda: 2,4-4,4 cm
Peso: 3,5-6 g
Il caravanning curioso modo delle
femmine di spostare i piccoli in caso di
pericolo
Specie ubiquitaria ed antropofila
che si rinviene sia negli ambienti
boschivi e di macchia mediterranea
che in quelli aperti Canova, 1992).
20
Genere Talpa (Linnaeus, 1758)
Tatto principale organo di senso: setole sensoriali e prolungamenti sensibili
(Organi di Eimer)
Adattamento alla vita ipogea e all’escavazione
44 Denti di forma variabile (eterodonti)
differenziati in incisivi, canini, premolari e
molari
Dieta composta da Macroinvertebrati del
suolo
2
1
Genere Talpa (Linnaeus, 1758)
In Italia sono presenti tre specie:
− Talpa europea Talpa europea
− Talpa romana Talpa romana
− Talpa cieca Talpa caeca
Considerata impropriamente nociva
La distinzione morfologica non sempre
permette la distinzione specifica che si
basa su lunghezza condilo basale, forma
del bacino e mesostilo dei molari
superiori.
Ponte osseo tra sacro e ischio
Crani in norma dorsalis e in norma
ventralis di (da sinistra) Talpa
romana, Talpa europea e Talpa
caeca.
Bacino cecoide in norma dorsalis di Talpa
caeca e bacino europoide in norma dorsalis
di Talpa europaea
2
2
I Roditori Ordine Rodentia (Bowdich, 1821)
Ampio range dimensionale
Scoiattolo comune (Sciurus vulgaris)
Topolino delle risaie(Micromys minutus)
Forme terrestri, arboricole, ipogee e anfibie
Ghiro(Glis glis)
Arvicola rossastra(Myodes glareolus)
2
3
Ordine Roditori Rodentia (Bowdich, 1821)
Cranio basso ed allungato.
Denti a crescita continua privi di
radici.
Incisivi robusti e notevolmente
ricurvi, per “rodere” e tagliare
gli alimenti
Mancano
completamente
dei
canini sostituiti dal “diastema”
Cranio ed emimandibola di Arvicola rossastra (Myodes
glareolus)
Superficie dei denti con tubercoli e piana
Olfatto e udito sviluppati, vista efficiente eccetto che nelle
specie sotterranee.
2
4
I Roditori Ordine Rodentia (Bowdich, 1821)
Si cibano in prevalenza di vegetali (semi, gemme, germogli, fiori), molti
hanno un’alimentazione varia, che comprende anche insetti o altro.
La densità delle popolazioni possono variare
notevolmente in rapporto alle condizioni locali
(esplosioni demografiche)
Essendo serbatoi di virus e batteri alcune specie
possono diffondere malattie pericolose anche per
l’uomo.
Estremamente importanti per gli ecosistemi in cui
vivono:
−Rappresentano la base alimentare per molti
Vertebrati
−Contribuiscono al rinnovo dei boschi mediante la
2
dispersione dei semi
5
Martora(Martes martes)
Volpe (Vulpes vulpes)
Puzzola (Mustela putorius)
Alcuni
PREDATORI
Faina(Martes foina)
Gatto selvatico (Felis
silvestris)
Gufo reale (bubo bubo)
Biacco(Hierophis viridiflavuss)
Barbagianni (Tyto alba)
Allocco (Strix aluco)
Vipera(Vipera aspis)
I Roditori Ordine Rodentia (Bowdich, 1821)
Ordine più ricco di specie della Classe Mammalia, diffuse su tutta
la terra.
Per l’Umbria
ad ora distinguiamo:
• Famiglia Hystricidae
(Istricidi)
• Famiglia Myocastoridae
(Miocastoridi)
• Famiglia Sciuridae (Sciuridi)−
Sciurus vulgaris, S. carolinensis
Sciurus
• Famiglia Gliridae (Gliridi)
−Eliomys
−Glis
−Muscardinus
Eliomys quercinus
Glis glis
Muscardinus avellanarius
• Famiglia Cricetidae
(Cricetidi)
−Myodes
−Arvicola
−Microtus
Myodes (Clethrionomis) glareolus
Arvicola amphybius (=A. terrestris)
Microtus savii
• Famiglia Muridae
(Muridi)
−Mus
−Apodemus
−Rattus
−Micromys
Mus domesticus
Apodemus sylvaticus, A. flavicollis
Rattus rattus, R. norvegicus
Micromys minutus
2
6
Scoiattolo comune Sciurus vulgaris (Linnaeus, 1788)
Lunghezza testa-tronco: 19-25
cm
Lunghezza coda: 17-24 cm
Peso: 200-350 g
La
specie
mostra
grande
variabilità di colore: individui
rossicci, marroni o addirittura
neri, inoltre la livrea invernale e
quella estiva sono diverse.
Adattamenti alla vita arboricola come
arti posteriori atti al salto, unghie
lunghe e ricurve che facilitano
l'arrampicata sui tronchi e coda con
ruolo fondamentale negli spostamenti
(contrappeso o timone quando salta da
un ramo all'altro), durante il sonno ci si
arrotola e contribuisce a mantenere
calore corporeo, nel corteggiamento
serve per farsi notare.
2
7
Scoiattolo comune Sciurus vulgaris (Linnaeus, 1788)
Vista acuta, con buona capacità di inquadrare strutture verticali.
Caratteristiche reazioni di fuga in caso di pericolo con discesa a
spirale attorno al tronco.
Si nutre prevalentemente di semi di
alberi di (conifere e latifoglie)
Immagazzina in buche scavate nel
terreno frutti secchi e semi di varie
piante, favorendo la germinazione
casuale di alcune piante.
D’inverno non va in letargo ma riduce le sue attività dormendo molto.
2
8
Scoiattolo grigio Sciurus carolinensis (Gmelin, 1788)
Introdotto in Piemonte e in Liguria nel 1948 dove risulta in espansione
Lunghezza testa-corpo: 38-52,5 cm
Lunghezza coda: 15-25 cm
Peso: 340-750 g
PRESENTE dal 2000 in Umbria
Costituisce
un
problema
di
conservazione e gestione esercitando un
impatto negativo sulle biocenosi naturali
e sulle attività agricole, sia per
l’alimentazione
che
per
lo
scortecciamento.
Adattato in particolar modo ai boschi di latifoglie, anche se può
colonizzare i boschi di conifere o misti, pur essendo arboricolo,
passa molto tempo al suolo alla ricerca di nutrimento.
29
Quercino Eliomys quercinus (Linnaues, 1766)
Lunghezza testa-tronco: 1017 cm
Lunghezza coda: 9-15 cm
Peso: 45-120 g
Specie di piccole dimensioni, muso
appuntito
con
occhi
grandi
e
caratteristica “maschera” facciale nera
che parte dalle vibrisse e si estende
attorno agli occhi ed in parte attorno
alle orecchie.
La pelliccia va dal grigio al giallo-bruno sul dorso ed è bianco-giallastro
sul ventre. Coda appiattita terminante con un ciuffo di peli bianchi e
neri.
Ha spiccate abitudini arboricole, ciò
nonostante, tra i Gliridi italiani, è quello
che trascorre più tempo a terra.
Fondamentalmente onnivoro
30
Ghiro Glis glis (Linnaeus, 1766)
Lunghezza testa-tronco: 14,221,5 cm
Lunghezza coda: 12,7-19,1 cm
Peso: 78-240 g
Le caratteristiche più evidenti di questo
roditore sono la colorazione grigioargento e bianca, il muso appuntito, i
grandi occhi e la coda lunga e folta.
Particolarmente abile ad arrampicarsi e capace di saltare da un ramo all’altro
utilizzando la coda come timone e contrappeso, raramente scende a terra.
Trascorre l’inverno in letargo insieme al suo
gruppo familiare.
Specie particolarmente legata a boschi di
latifoglie o misti, purché esista sufficiente
diversità di specie arboree in grado di offrire
nutrimento
.
Curioso frequentatore di edifici abbandonati e
di soffitte e sottotetti anche abitati
31
Moscardino Muscardinus avellanarius (Linnaeus, 1766)
Lunghezza testa-tronco: 6-9
cm
Lunghezza coda: 5,5-8 cm
Peso: 15-30 g
E’il più piccolo tra i Gliridi presenti in Italia.
Ha occhi grandi e coda pelosa di forma clavata, la
sua caratteristica più evidente è la colorazione
arancione-rossiccia della pelliccia sul dorso e
sulla coda.
Conduce vita arboricola, buon arrampicatore e saltatore.
Coda che è parzialmente prensile. Preferisce gli strati più bassi della
vegetazione.
Trascorre la stagione fredda in letargo.
Non accumula cibo nel nido e, quando il
clima si fa più mite, interrompe
occasionalmente il sonno per uscire in
cerca di cibo.
32
Arvicola rossastra Myodes glareolus (Schreber, 1780) (= Clethrionomys
glareolus)
Le Arvicole si distinguono dai “topi” per il muso tondeggiante (testa poco
distinta dal tronco) la coda decisamente più corta, padiglioni auricolari più
piccoli e meno sporgenti.
Lunghezza testa-tronco: 10-11
cm
Lunghezza coda: 3,6-7,2 cm
Peso: 14-40 g
Tipica pelliccia rossastra sul dorso che insieme alle dimensioni mediamente
più grandi la distingue dall’arvicola di Savi.
Specie tipicamente boschiva, anche se può, occasionalmente, essere
catturata anche in tipologie ambientali “aperte”.
Vive sul terreno e costruisce della vaste reti di gallerie che arrivano fino ad
una camera nido e a diverse camere magazzino dove vengono accumulate le
riserve di cibo.
33
Arvicola di Savi Microtus savii (de Sélys Longchamps, 1838)
Lunghezza testa-tronco: 7,2-10,5 cm
Lunghezza coda: 2,1-3,5 cm
Peso: 14-24 g
L’arvicola di Savi è un endemismo
italiano
Il colore della pelliccia va dal bruno al
marrone e assume anche toni molto
scuri.
Aspetto tipico delle arvicole:
collo non ben differenziato, coda e arti corti.
Orecchie e occhi sono piccoli.
Vive in ambienti aperti. Conduce vita ipogea.
Il suo alimento principale sono le parti ipogee di piante erbacee,
spontanee e coltivate, per questo motivo, può provocare danni ingenti
alle colture agricole.
3
4
Arvicola acquatica Arvicola amphibius (Linnaeus, 1758) (= A. terrestris)
Lunghezza testa-tronco: 12-23,5 cm
Lunghezza coda: 4-14,6 cm
Peso: 60-200 g
Capo poco distinto, muso arrotondato, arti e coda corti. La pelliccia è scura.
Rispetto alle altre arvicole umbre è più grande e vive in prossimità di corpi
idrici (per questo a volte viene scambiata con il ratto).
Ben adattata alla vita acquatica, nuota con abilità, può immergersi per diversi
secondi, ed è provvista di una folta pelliccia il cui strato di pelo esterno è
idrofobo e che può anche trattenere delle bolle d'aria, offrendole un buon
isolamento termico.
35
Topi selvatici Genere Apodemus (Kaup, 1829)
Aspetto tipico della Famiglia Muridae capo ben distinto dal corpo, muso
appuntito, orecchie grandi e allungate, occhi grandi, sporgenti e scuri.
Topo selvatico collo giallo
Apodemus flavicollis (Melchior, 1834)
Lunghezza testa-tronco 8,8-13 cm
Lunghezza coda: 9-13,5 cm
Peso: 10-45 g
Dimensioni più grandi
Dorso marrone-rossastro, ventre
bianco. Passaggio di colore
dorso/ventre netto.
Topo selvatico
Apodemus sylvaticus (Linnaeus,
1758)
Lunghezza testa-tronco 9,7-11 cm
Lunghezza coda: 6,9-11,5 cm
Peso: 13-27 g
Dimensioni più piccole
Dorso marrone-bruno, ventre
bianco “sporco”. Passaggio di
colore dorso/ventre graduale.
3
6
Topi selvatici Genere Apodemus (Kaup, 1829)
Caratteristiche dentarie diagnostiche
ma non applicabili ad individui in vivo
Le caratteristiche morfologiche
delle due specie sono
estremamente sovrapposte e
all’interno della stessa specie, ci
sono variazioni da una popolazione
all’altra.
Macchia gulare viene spesso descritta gialla ed estesa sul petto
in
Apodemus flavicollis e piccola o assente in Apodemus
sylvaticus ma:
carattere poco diagnostico nelle popolazioni italiane
L’unico modo certo di distinguere Apodemus sylvaticus e Apodemus
flavicollis è l’analisi genetica.
3
7
Topi selvatici Genere Apodemus (Kaup, 1829)
CRITERIO
ECOLOGICO
Il topo selvatico collo giallo
necessità di ambienti forestali con
fitta copertura vegetale,
preferibilmente boschi maturi di tipo
mesofilo a quote collinari o
montane.
Il topo selvatico si adatta
praticamente ad ogni tipo di
ambiente comprese le aree coltivate
o in prossimità delle abitazioni
umane. Tra le varie tipologie
forestali predilige quelle termofile e
a quote più basse rispetto a quelle
predilette dal congenere
3
8
Topolino domestico Mus musculus (Linnaeus, 1758)
Lunghezza testa-tronco: 5,4-12 cm
Lunghezza coda: 17-23 cm
Peso: 10-28 g
Occhi decisamente meno sporgenti
che negli Apodemus, orecchie più
piccole
e
meno
pronunciate.
Colorazione grigio – grigio scuro, più
chiaro sul dorso, coda piuttosto
scura.
Si può trovare nei pressi di
infrastrutture, ma anche in prati ,
arbusteti, coltivi e boschi.
39
Genere Rattus (Fisher, 1803)
Ratto nero
Rattus rattus (Linnaeus, 1758)
Lunghezza testa-tronco: 15-24
cm
Lunghezza coda: 11,5-26 cm
Peso: 145-280 g
Più piccolo, ha muso più appuntito,
orecchie più grandi e coda più lunga.
Il mantello ha colorazione molto
variabile, può essere completamente
scuro oppure marrone-ocra sul dorso
e bianca o grigia sul ventre.
Predilige le parti alte delle abitazioni
Ratto bruno
Rattus norvegicusus (Berkenhout, 1769)
Lunghezza testa-tronco: 21,4-29 cm
Lunghezza coda: 17-23 cm
Peso: 275-520 g
Più massiccio, ha muso meno
appuntito, orecchie più piccole e
coda più corta. Mantello marronegrigio con sfumature ocra sul dorso
e grigie sul ventre.
Fortemente legato agli ambienti
duciacquicoli
diffuso soprattutto
negli impianti fognari, e nelle parti
basse delle case.
4
Fondamentalmente onnivoro
0
Topolino delle risaie (Micromys minutus) (Pallas, 1771)
E’ il più piccolo Roditore italiano.
Lunghezza testa-tronco: 5-8 cm
Lunghezza coda: 5-7 cm
Peso: 5-11 g
Il mantello sulle parti superiori ha una
colorazione bruno-rossastra d’estate che diviene
più scura d’inverno, sulle parti inferiori la
colorazione è bianco-grigiastra.
La coda è poco pelosa, mediamente lunga e
prensile nella sua porzione terminale.
L’alimentazione seppur onnivora è principalmente granivora (semi di piante
erbacee e palustri)
Fino al 2000 presenza accertata solo nella pianura padana e in Toscana.
Nello stesso anno è stata riscontrata la presenza anche nel settore sudorientale del lago Trasimeno, provenienza incerta. (Ragni e Chiappini, 2000)
41
Metodi di studio dei Micromammiferi
Esistono molteplici metodologie di studio
La scelta della metodologia più appropriata è da effettuare in
base al tipo di indagine da svolgere
Metodologie che si basano sulla cattura:
− Kill trapping
− Live trapping
Posizionamento di Cassette nido
Analisi dei peli con Hair tube
Analisi dei boli di Strigiformi
4
2
Metodi di studio dei Micromammiferi
Kill trapping
Live trapping
Snap trap
LOT (Locasciulli Osvaldo trap)
LUNA
4
3
Metodi di studio dei Micromammiferi
LUNA
4
3
Metodi di studio dei Micromammiferi
Cassetta nido
Hair tube
4
4
Metodi di studio dei Micromammiferi
Analisi delle borre di Strigiforme
Barbagianni (Tyto
alba)
Allocco (Strix aluco)
45
Testi consigliati
Grazie per l’attenzione!

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