Pubblicazione ufficiale ad uso esclusivo personale

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Pubblicazione ufficiale ad uso esclusivo personale
STUDIO LEGALE ASSOCIATO
TARICCO-REVELLI
12051 ALBA (CN) - C.so Torino,4
Telef. (0173)229013/ Fax (0173) 449893
C.F. e P.IVA: 03190440044
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TRIBUNALE DI ASTI (ex Tribunale di Alba)
- giudizio di divisione iscritto al nr 3053/2013 R. G.
-
PRIMO AVVISO DI VENDITA
Il sottoscritto avv. Luana TARICCO, professionista delegato per le operazioni di vendita nel giudizio
di divisione iscritto al nr 3053/2013 RG (Tribunale di Asti- ex Tribunale di Alba), giusta ordinanza
emessa in data 9 marzo 2016 dal G.O. dott. Salvatore SORGI in esito alla sentenza nr 13/2013,
depositata in data 9 marzo 2016, avvisa che si procederà alla
VENDITA CON INCANTO
ai sensi dell’art. 570 e segg. cpc, che si terrà in data 22 NOVEMBRE 2016 alle ore 10:00 presso
lo Studio del Professionista Delegato, in Alba, Corso Torino nr 4, dei seguenti immobili:
- LOTTO UNICO formato da:
a) Comune di Bra, Catasto Fabbricati, Foglio 15, n. 140 sub 1, Strada Gallotto nr 32,
piano T-1, categoria A/3, classe 3°, consistenza vani 3,5, rendita 836,66, identificativo della
porzione abitativa su due livelli;
b) Comune di Bra, Catasto Fabbricati, Foglio 15, n. 140 sub. 2, Strada Gallotto nr 32,
piano T-1, categoria D/10, rendita euro 4.254,00, identificativo delle porzioni connesse all’attività
agricola, quali stalla, tettoie, ex fienili e portici che si sviluppano ai piano terreno e primo.
c) Comune di Bra, Catasto Terreni:
Foglio 15, mappale 140, superficie are 93,70, ENTE URBANO;
Foglio 15, mappale 40, superficie are 1,28, SEMINATIVO, classe 2°, reddito dominicale 0,99,
reddito agrario 0,93;
Foglio 15, mappale 144, superficie are 29,84, SEMINATIVO, classe 3°, reddito dominicale 16,95,
reddito agrario 16,18.
Prezzo del LOTTO UNICO: euro 664.000,00 (seicentossentaquattromila/00)
ELEMENTI DESCRITTIVI
Sedime ed area pertinenziale
La porzione territoriale oggetto di divisione è posta in zona periferica del Comune di Bra, a ridosso
della Strada Gallotto, in zona prevalentemente destinata allo svolgimento di attività a carattere
agricolo. Costituisce parte del piccolo nucleo denominato Cascina Gallotto, sito a circa 4,5 Km a
nord- ovest del centro cittadino, a breve distanza dalla Frazione Bandito. Individuata sulla mappa
del catasto terreni al figlio 15 con le particelle nn. 40,140 e 144, in unico corpo di mq 12.482, si
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compone di un appezzamento a forma trapezoidale confinante con la viabilità pubblica lungo
l’intero lato sud.
Il lotto, a morfologia pianeggiante, è in maggioranza occupato dagli edifici che vi sorgono e dal
relativo sito pertinenziale, con esclusione della particella nr 144, adibito a a coltivo. Gli edifici
comprendono abitazione, magazzini e spazi ad uso ricovero attrezzi, raccolti introno ad un cortile
che individua la porzione sud- ovest della proprietà, oltre ad un capannone ad uso stalla nella parte
centrale.
L’accesso avviene direttamente dalla via pubblica attraverso un ingresso carraio che immette nel
cortile sud-ovest, attorno al quale si sviluppa la maggior parte dei corpi edificati, mentre un
ulteriore accesso carraio adduce, mediante un breve percorso sterrato, al capannone stalla,
consentendo entrate indipendenti.
La zona sud-ovest è delimitata dall’ingombro dei corpi di fabbrica ed è completamente recintata. A
sua volta suddivisa nel cortile vero e proprio, pavimentato con battuto di cemento, comprende una
zona sterrata un tempo adibita a recinto per animali affiancata da tettoia, chiuso verso la strada da
muro in blocchetti di cemento.
Una fascia della larghezza di mt 5 lungo il lato est del mappale n. 140 risulta gravata da servitù di
passaggio per consentire l’accesso, a partire dalla strada Gallotto, agli appezzamenti estranei alla
vertenza.
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Corpo abitativo.
Edificio a cortina di vecchio impianto distribuito su due livelli destinati a residenza rurale, in parte
assoggettato nel tempo ad interventi di ristrutturazione ed ammodernamento.
Censito al catasto fabbricati al foglio 15 n. 140 sub. 1.
Accessibilità diretta dal cortile; il livello superiore è raggiungibile attraverso scala interna a doppia
rampa.
Struttura portante in mattoni pieni, soffitti in parte voltati ed in parte con orizzontamento piani,
copertura a capanna con orditura in legno e manto in coppi perimetrata da lattoniera in lamiera.
La facciata è formata da pareti ad intonaco grezzo.
Consistenza del corpo abitativo.
Piano terreno: soggiorno, cucina, disimpegno, ripostiglio, bagno, cantina, vano scala, wc
sottoscala, sala e cantina; un piccolo avancorpo sul retro, realizzato in epoca successiva, ospita la
centrale termica.
Piano primo: vano della scala proveniente dal livello inferiore; sei camere; due bagni e due balconi
sul fronte cortile.
Pavimenti in monocottura o clinker a seconda dei vani ed in battuto di cemento nel locale cantina.
Pareti intonacate e tinteggiate rivestite da piastrelle in ceramica nei bagni ed in cucina. Solai a
padiglione intonacati od a vista al piano terreno ed a volte o piani, in entrambi i casi intonacati e
tinteggiati, al livello superiore. Serramenti in legno con vetri semplici protetti da gelosie e porte
interne in legno.
Impianto elettrico sottotraccia, impianto igienico - sanitario collegato a fossa biologica, allaccio
idrico, impianto di riscaldamento a corpi radianti collegato alla centrale termica sita nel corpo
retrostante ed alimentata a GPL, impianto citofonico ed antenna TV. L’impianto telefonico è
presente nel complesso, ma non allacciato alla rete.
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Da un punto di vista generale, l’edificio presenta discrete condizioni conservative. Le porzioni
facenti da soggiorno al piano terreno sono in parte state ristrutturate rinnovando le pavimentazioni,
le superfici murarie ed i serramenti. La cucina, la sala, il vano scala e le camere al piano
evidenziano un percepibile grado di obsolescenza dovuto a materiali e finiture non più attuali.
*** *** ***
Capannone stalla
Capannone isolato a pianta rettangolare, ottenuto con struttura in cemento armato precompresso,
alla quale si innesta un piccolo corpo accessorio anch’esso a pianta rettangolare.
Censito al Catasto fabbricati, al Foglio 15,, n. 140 sub. 2.
Accessibilità diretta dall’area scoperta circostante, attraverso portoni carrabili ed ingressi pedonali.
Struttura portante in cemento armato precompresso
formata da pilastri disposti secondo una
maglia regolare, capriate prefabbricate tipo boomerang e tegoli piani, tamponamenti in blocchetti
di laterizio, copertura a due falde di differente ampiezza dotata di lucernario in sommità e manto in
cotto perimetrato da lattoneria in lamiera.
Le facciate evidenziano l’ossatura portante prefabbricata, nelle cui campiture si innestano i
tamponamenti in laterizio con paramento esterno lavorato a vista.
Ampio spazio destinato alla stabulazione fissa di bovini su doppia fila con corsia di alimentazione
centrale; il corpo accessorio est ospita due piccoli spazi di sevizio.
Piano calpestabile in battuto di cemento con pendenza allo scolo dei liquami, canalette di raccolta
delle deiezioni, pareti interne intonacate e soffitto con evidenza degli elementi prefabbricati che
compongono la struttura, portoni di accesso in ferro e finestre modulari a telaio di cemento con
vetri semplici in parte apribili; le corsie di stabulazione sono dotate di staccionate metalliche con
abbeveratoi.
Il capannone è dotato di impianto elettrico per illuminazione e forza ed allaccio idrico.
L’edificio presenta discrete condizioni conservative.
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Tettoia
Edificio isolato a pianta rettangolare posto in prossimità dell’accesso carraio lungo la strada
Gallotto.
Censito al Catasto Fabbricato, al foglio 15 n. 140 sub. 2.
Struttura portante in ferro formata da pilastri disposti secondo una maglia regolare, capriate
reticolari metalliche ed barcarecci a sostegno della copertura a due falde con manto in lastre
ondulate di Eternit perimetrato da lattoneria in lamiera. La testata nord è tamponata da muratura
in blocchetti di laterizio a vista, mentre il fronte est è chiuso da rivestimento in assito di legno.
Unico spazio a nudo tetto ad uso rimessa- ricovero.
Piano calpestabile in battuto di cemento, intradosso del tetto costituito dal lato interno delle lastre
di copertura in Eternit. Non risultano installati impianti.
Il fabbricato presenta uno stato conservativo che ne consente il pieno utilizzo secondo la
destinazione d’uso.
*** *** ***
Corpo Magazzini – ex fienile.
Edificio agricolo di vecchio impianto distribuito su due livelli: quello inferiore era un tempo adibito a
stalle; quello superiore a fienile.
Censito al Catasto Fabbricato, al Foglio 15 n. 140 sub. 2.
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Il piano terreno è direttamente collegato al cortile per mezzo di portoni che si aprono nel fronte
sud; il piano primo è anch’esso raggiungibile dal cortile mediante l’apposizione di scale provvisorie
esterne.
Struttura portante in muratura di mattoni pieni, soffitti del piano terreno in parte costituiti da volte
a botte ed in parte ottenuti con solai piani, livello superiore a nudo tetto. La copertura è a capanna
con orditura in legno e manto in coppi perimetrato da lattoneria in lamiera. Le facciate sono ad
intonaco grezzo per il fronte cortile del piano terreno; struttura a vista in mattoni per le restanti
superfici; il fronte sud del piano primo è caratterizzato da archi in muratura ricavati tra le
campiture regolari dei pilastri.
Al piano terreno vi sono cinque locali magazzino; al piano primo vi è un ampio spazio a nudo tetto,
un tempo destinato a fienile.
Il piano calpestabile è in battuto di cemento armato; pareti al grezzo e serramenti in metallo per il
piano terreno; strutture al grezzo per il livello superiore. Risulta presente il solo impianto elettrico
per illuminazione. La costruzione evidenzia la vetustà delle strutture. Il pieno utilizzo ai fini agricoli
è influenzato da un impianto distributivo di vecchia concezione.
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Corpo magazzino- tettoie.
Edificio agricolo di vecchio impianto distribuito su due livelli, ottenuto con strutture di diversa
tipologia, destinato a magazzino ed ex- fienile.
Censito al Catasto Fabbricati al F. 15 n 140 sub. 2.
Il piano terreno è direttamente collegato al cortile per mezzo di portoni che si aprono nel fronte
est; il piano primo è anch’esso raggiungibile dal cortile mediante l’apposizione di scale provvisorie.
Ha una muratura di mattoni pieni, soffitti del piano terreno costituiti da voltine ed in parte ottenuti
con solai piani, superiore a nudo tetto, copertura a capanna con orditura in legno e manto in coppi
perimetrato da lattoneria in lamiera. La porzione sud consiste in un semplice portico aperto
sormontato da falda in legno e coppi sostenuta da pilastri in mattoni. Sul lato cortile è presente una
tettoia leggera ottenuta con struttura in legno e tetto a ridotta pendenza in plastica ondulata. Le
facciate sono ad intonaco grezzo per il fronte ovest; struttura a vista in mattoni per le restanti
superfici; il lato est del piano primo è caratterizzato da archi in muratura ricavati tra le campiture
regolari dei pilastri, rinforzati da sostegni in laterizio in mezzeria.
Il piano terreno è formato da due locali magazzino, portico e tettoia.
Il piano primo da due vani a nudo tetto, un tempo destinati a fienile.
Il piano calpestabile è in battuto di cemento; pareti al grezzo e serramenti in metallo per il piano
terreno; strutture al grezzo per il livello superiore.
Risulta presente il solo impianto elettrico per illuminazione.
La costruzione evidenzia la vetustà delle strutture che la compongono, con una limitata possibilità
di utilizzo ai fini agricoli.
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Portico
Volume agricolo a doppia altezza, collocato sul lato est dell’abitazione.
Censito a Catasto Fabbricati, al foglio 15 n. 140 sub. 2.
Accessibilità diretta attraverso il fronte aperto che si affaccia sul cortile.
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Struttura portante in muratura di mattoni pieni e cemento armato, copertura a capanna con
orditura in legno e manto in coppi, perimetrata da lattoneria in lamiera. La facciata è in muratura
grezza con mattoni pieni.
Unico locale a nudo tetto a doppi altezza.
Piano calpestabile in battuto di cemento, pareti intonacate e pilastrature in mattoni a vista.
Risulta presente il solo impianto elettrico per illuminazione.
La costruzione presenta buone condizioni.
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Tettoia – ex stalla aperta.
Corpo con planimetria a forma di L, ricavato al centro del cortile, formato da una semplice tettoia
sorretta da pilastrata centrale.
Censito a catasto Fabbricati, al foglio 15 n. 140 sub. 2.
Struttura portante in legno e copertura a doppia falda con manto in Eternit.
Unico spazio aperto, un tempo destinato a stabulazione di bestiame ed ora a ricovero di materiali.
Non risultano installati impianti.
Lo stato conservativo ne permette l’utilizzo secondo la destinazione di tettoia in uso oggi.
TITOLI AUTORIZZATIVI EDILIZI DEL LOTTO UNICO
Secondo il piano Regolatore Generale del Comune di Bra, integrato dalla D.C.C. n. 82 del
28/11/2011 ed approvato dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 27-7294 del 24/03/2014, l’intera
proprietà ricade in “annucleamenti recenti di prevalente matrice rurale”, contrassegnate con la sigla
“EE/ia” e disciplinate dall’art. 50 delle N.T.A.
Tali zone, individuanti il territorio extra urbano e forte vocazione agricola, ammettono
esclusivamente le destinazioni d’uso previste dall’art. 12, il quale individua la residenza rurale con
le relative pertinenze e fabbricati accessori, nonché impianti atti alla lavorazione, trasformazione,
conservazione e commercializzazione del prodotto aziendale. Gli interventi assentibili, subordinati
da rilascio del titolo autorizzativo, consentono sia la realizzazione che il recupero di abitazioni e
corpi accessori al fine rurale. L’eventuale riuso dei fabbricati, in caso di cessato uso agricolo, può
avvenire in applicazione della L.R. 09/03.
L’intero lotto ricade, infine, in classe “II – 3p” di media pericolosità geomorfologia, definita come
“settori a rischio di allagamenti conseguenti alla tracimazione di tratti d’alveo artificiali arginati e ad
insufficienza della rete fognaria”, regolata dall’art. 62 delle N.T.A.
REGOLARITÀ EDILIZIA
Le unità immobiliari e gli appezzamenti derivano la loro conformazione odierna dalle seguenti
pratiche catastali:
-
variazione del 29/09/1988 nr 26157.1/1988, prot. CN 0268362, con la quale sono stati
soppressi i mappali nn 62-39, uniti alla particella n. 63;
-
tipo mappale del 23/03/2009 n. 90278.1/2009, prot. CN 0090278, con il quale è stato
soppresso il mappale n. 63, originando il n. 140 “ente urbano”, di are 120,60;
-
frazionamento del 12/04/2010 n. 119181.1/2010, prot CN 0119181, con il quale è stata
frazionata la particella n. 140 e soppresso il mappale n. 38, originando i mappali nn. 143,
1444, 145;
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costituzione del 24/04/2009 n. 3380.1/2009, prot. CN 0136284, con la quale sono state
-
denunciate le unità immobiliari n. 140 subb. 1 e 2;
-
variazione nel classamento del 25/03/2010 n. 7430.1/2010, prot CN 0103477, con la quale
si è avuta rettifica del classamento e della rendita proposta per il sub. 1, mentre è stato
confermato il classamento sub. 2;
-
variazione del 05/10/2012 n. 45243.1/2012, prot. CN 0348065, con la quale è stata
dichiarata la sussistenza dei requisiti di ruralità per la porzione abitativa.
Gli edifici sono di vecchia costruzione, avvenuta in epoca anteriore all’entrata in vigore degli
strumenti urbanistici ed il loro impianto deve ritenersi conforme alla normativa vigente.
Dalle visure presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Bra risultano le seguenti pratiche edilizie:
-
concessione gratuita per opere edilizie n. 995 del 21/08/1981 (pratica edilizia n.
162/1981);
-
concessione gratuita per opere edilizie n. 1620 del 19/08/1983 (pratica edilizia n.
208/1983);
-
autorizzazione agibilità n. 5615 rilasciata il 19/09/1983.
Alla luce dei documenti citati, il compendio immobiliare deve ritenersi solo in parte
conforme alle prescrizioni urbanistiche.
Esaminato l’impianto originario del complesso, esso può ritenersi conforme alle prescrizioni
urbanistiche in quanto antecedente al 1967. Differente è lo stato in cui ricadono l’attuale centrale
termica a servizio dell’abitazione ed il capannone- stalla oggetto delle pratiche edilizie. Circa il vano
ad uso centrale termica, realizzato in epoca successiva al restante complesso, nulla è emerso
durante le ricerche presso gli archivi del Comune di Bra, dovendo considerarlo privo di
legittimazione.
Per ciò che attiene al capannone, dal confronto tra lo stato di fatto con quanto autorizzato, è
emerso come, se pur la sua edificazione rispecchi l’impronta planimetrica raffigurata sugli atti
concessori,
appaia
traslata
rispetto
all’originaria
posizione
prevista
in
sede
progettuale,
collocandolo a circa 45,00 ml dalla Strada Gallotto, rispetto ai previsti ml 30,00 ed a circa 16,00 ml
dalla porzione abitativa, invece dei previsti mt 20,00.
SANATORIA
Gli abusi sono sanabili in quanto:
-
il vano centrale termica costituisce semplice spazio accessorio di ridotte dimensioni ed a
servizio di impianto tecnologico;
-
il capannone- stalla venne autorizzato ed edificato in conformità all’atto concessorio, ma
traslato rispetto alla posizione inizialmente prevista;
-
il capannone risulta adibito a semplice deposito e non è più utilizzato come stalla.
Occorrerà presentare presso gli Uffici Municipali una pratica in sanatoria che individui esattamente
lo stato di fatto delle costruzioni.
STATO OCCUPAZIONALE
L’immobile ai fini divisionali è da intendersi libero.
PROVENIENZA DEGLI IMMOBILI
Gli immobili sono pervenuti alle parti in forza dei seguenti trasferimenti:
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-
atto
di
compravendita a rogito
Notaio
Giuseppe
Marcarini
del
24/12/1969, rep.
31183/12276, registrato a Bra il 29/12/1969 al n. 1807, vol. 150, trascritto ad Alba il
10/01/1970, reg. gen. 193 - reg. part. 178;
-
denuncia di successione registrata a Bra il 16/06/1977 al n. 62, vol. 504, trascritta ad Alba
il 18/06/1977, reg. gen. 3361 - reg. part. 2755;
-
atto di divisione a rogito Notaio Carlo Degioannini del 02/06/1977, rep. 42227/7123,
registrato a Bra il 07/06/1977 al n. 1077, vol. 165, trascritto ad Alba il 20/06/1977, reg.
gen. 3390 - reg. part. 2781;
-
atto di compravendita a rogito Notaio Carlo Degioannini del 28/12/1979, rep. 51204/7993,
trascritto ad Alba il 03/01/1980, reg. gen. 43 - reg. part. 34.
FORMALITA’ IPOTECARIE E TRASCRIZIONI
Dalle visure ipotecarie effettuate presso l'Agenzia del Territorio di Alba sono risultate le seguenti
formalità pregiudizievoli:
ISCRIZIONI CONTRO
- Ipoteca volontaria derivante da atto di mutuo agrario, iscritta il 03/01/1980, reg. gen. 44 - reg.
part. 6 a favore di **** Omissis **** Contro **** Omissis ****
Capitale: ****** Rogante:
notaio Carlo Degioannini del 28/12/1979, rep. 51204/7993.
*** *** ***
Gli immobili di cui ai lotto UNICO risultano meglio descritti in ogni loro parte, ivi compresi i dati
catastali,
nella
perizia
consultabile
sui
siti
internet
www.astegiudiziarie.it;
www.tribunale.asti.giustizia.it; www.giustizia.piemonte.it, siti ai quali si fa pieno ed incondizionato
riferimento e cui si rinvia.
Ai sensi dell’art. 173 quater disp. att. cpc, trattandosi di procedura esecutiva immobiliare, non vi è
luogo a fornire le notizie di cui all’art. 46 del TU DPR 380/2001 e di cui all’art. 40 L. 47/1985: in
caso di erroneità o carenze del presente avviso, l’aggiudicatario potrà avvalersi delle disposizioni
sopra menzionate e delle altre previste dalla legge al riguardo. Per le irregolarità edilizie,
riscontrate dal CTU che di altre eventuali, l’aggiudicatario potrà, ricorrendone i presupposti,
avvalersi – a proprie cura e spese – delle disposizioni delle già menzionate norme nonché degli artt
17, quinto comma, e 40, sesto comma, L. 47/1985.
Agli effetti del DM 22 gennaio 2008 nr 37 e del D. Lgs 192/2005 e s.m.i. l’aggiudicatario,
dichiarandosi edotto sui contenuti dell’ordinanza di vendita e sulle descrizioni indicate nell’elaborato
peritale in ordine agli impianti, dispenserà esplicitamente la procedura esecutiva dal produrre la
certificazione relativa alla conformità degli stessi alle norme sulla sicurezza, manifestando di voler
assumere direttamente tali incombenze.
Gli immobili sovra indicati sono offerti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si
trovano, con ogni diritto, azione, usufrutto, servitù attiva e passiva e pesi inerenti, così come sino
ad oggi goduti e posseduti, secondo quanto descritto nella CTU agli atti della procedura e da
intendersi qui ritrascritta e che del presente avviso costituisce parte integrante e sostanziale. A
seguito dell’emissione del decreto di trasferimento, gli immobili saranno liberati – con spese a
carico della procedura e competenze a carico dell’aggiudicatario – dalle trascrizioni dei
pignoramenti e dalle iscrizioni ipotecarie inerenti la procedura esecutiva, mentre la cancellazione di
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eventuali altre trascrizioni, annotazioni ed iscrizioni , non dipendenti dalla procedura esecutiva,
saranno a cura e spese dell’aggiudicatario.
La vendita è a corpo e non a misura, eventuali differenze di misure o di stato non potranno dar
luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo e non è soggetta alle norme
concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata o risolta per alcun
motivo.,
Per tutto qui non previsto si applicano le vigenti norme di legge.
VENDITA CON INCANTO
1) Il prezzo base della vendita con incanto per il lotto UNICO è fissato in euro 664.000,00
(seicentossentaquattromila/00), con aumenti minimi di euro 5.000,00.
2) La vendita avrà luogo presso lo Studio del professionista delegato in Alba (CN), Corso Torino
nr 4, alla presenza della parti e degli offerenti. Qualora l’offerente ometta di partecipare
all’incanto, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, senza documentato e
giustificato motivo, la cauzione sarà restituita solo nella misura di nove decimi dell’intero e
la restante parte sarà trattenuta come somma rinveniente a tutti gli effetti dell’esecuzione.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE ALLA VENDITA CON INCANTO
1)
Le domande di partecipazione dovranno essere depositate presso lo studio dell’avv. Luana
TARICCO in Alba (CN), Corso Torino n. 4, tel. 0173/229013, entro e non oltre le ore
17,00 del giorno 16 NOVEMBRE 2016, e recare, all’esterno, il nome del professionista
delegato (avv. Luana TARICCO), l’indicazione del giorno d’udienza, il nome di chi
materialmente effettua il deposito (può essere anche persona diversa dall’offerente).
2)
L’offerta redatta e sottoscritta dall’offerente o dal legale rappresentante della società deve
contenere:
a)
per le persone fisiche: fotocopia della carta d’identità (fronte- retro) dell’offerente in
corso di validità e copia del codice fiscale (nonché degli analoghi documenti del coniuge
se trovasi in regime di comunione legale dei beni);
h) per le persone giuridiche: fotocopia della carta d’identità del legale rappresentante
(fronte-retro), copia dell’atto costitutivo o certificato camerale o altro documento
equivalente da cui risulta l’identità del legale rappresentante, i relativi poteri e i dati
della società o ente;
i) cauzione pari al 10% del prezzo base d’asta (pari ad euro 66.400,00), da versare con
assegno circolare non trasferibile intestato al “TRIBUNALE DI ASTI- causa civile RG
3053/2013”;
J)
somma pari al 10% del prezzo offerto a titolo di spese presunte connesse al
trasferimento,
da
versare
con
assegno
circolare
non
trasferibile
intestato
al
“TRIBUNALE DI ASTI- causa civile RG 3053/2013”;
l)
3)
marca da bollo da € 16,00.
A norma dell’art. 174 disp. att. c.p.c., l’offerente deve dichiarare la residenza o eleggere
domicilio nel comune nel quale ha sede il Tribunale. In mancanza le comunicazioni gli
saranno fatte presso la Cancelleria;
4)
gli immobili sono posti in vendita a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritto in
cui si trovano, anche in relazione alla normativa edilizia, con tutte le pertinenze, accessori,
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ragioni e azioni, eventuali servitù attive e passive e passaggi soliti fin qui praticati, liberi da
vincoli, ipoteche e trascrizioni di pregiudizio con possesso immediatamente concesso; il
tutto come meglio specificato nell’elaborato peritale depositato dal CTU e nei titoli di
provenienza, cui si fa pieno riferimento;
5)
la vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di
qualità; conseguentemente l’esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità
della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere – ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici
ovvero derivanti dall’eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti – per
qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia,
non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo;
6)
chiunque può partecipare alla vendita, eccetto il debitore e chi escluso per legge.
PAGAMENTO DEL PREZZO E TASFERIMENTO DELL’IMMOBILE ALL’AGGIUDICATARIO
1) Conclusosi l’incanto con l’aggiudicazione dei beni, ex art 584 cpc, nel termine di dieci giorni
potranno essere presentate offerte in aumento di almeno 1/5 del prezzo raggiunto
nell’incanto. Dette offerte, redatte su carta da bollo (euro 16,00) dovranno essere
presentate in busta chiusa, presso lo Studio del professionista delegato e dovranno
contenere oltre ai dati riportati sopra di cui alla lettera a) oppure a2), l’offerta irrevocabile
di un prezzo superiore almeno di un quinto rispetto al prezzo di aggiudicazione. Occorrerà
accompagnare detta offerta con un assegno circolare non trasferibile intestato a
“TRIBUNALE DI ASTI- causa civile RG 3053/2013”, a titolo di cauzione, di importo pari al
20% del prezzo base d’asta. Sull’esterno di detta busta dovrà essere indicato il nome del
professionista delegato e il numero della procedura esecutiva. L’apertura delle buste
avverrà, alla presenza degli offerenti, nel giorno e nell’ora comunicati dal professionista
delegato in sede di incanto; qualora siano presentate più offerte in aumento e gli
interessati intendano rilanciare verrà fissato nuovo termine entro il quale presentare
ulteriori offerte aventi quale prezzo base quello dell’offerta più alta; dette offerte dovranno
essere presentate in busta chiusa bianca; sull’esterno di detta busta dovrà essere indicato
il nome del professionista delegato e il numero della procedura esecutiva. Così si
procederà fintantoché vi saranno ulteriori rilanci. Nel caso sia presentata una sola offerta
in aumento il bene sarà aggiudicato definitivamente all’offerente presente. Qualora non si
presenti alcuno o nessun offerente in aumento, il professionista delegato, salvo
documentato e giustificato motivo, dichiarerà acquisita alla procedura la cauzione, con
contestuale
aggiudicazione
definitiva
a
favore
dell’aggiudicatario
provvisorio,
tale
dichiarato in sede di incanto.
2) L’aggiudicatario, salvo aumento del quinto ex art. 584 c.p.c., dovrà versare il saldo del
prezzo
con
le
modalità
indicate
nella
vendita
senza
incanto
entro
10
giorni
dall’aggiudicazione definitiva.
3) In caso di mutuo fondiario, nei 12 giorni successivi all’aggiudicazione il creditore fondiario
dovrà depositare presso lo studio del professionista delegato, avv. Luana Taricco, in Alba
(CN), Corso Torino n. 4, unitamente al piano di ammortamento del mutuo fondiario un
documento nel quale saranno indicati sia l’ammontare del suo credito per rate scadute,
accessori e spese (per l’ipotesi in cui l’aggiudicatario intenda avvalersi della facoltà di cui
all’art. 41 n. 5 del D. Lgs. 1 settembre 1993 n. 385, ai sensi del quale “l’aggiudicatario o
9
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l’assegnatario possono subentrare, senza autorizzazione del giudice dell’esecuzione, nel
contratto di finanziamento stipulato dal debitore espropriato, assumendosi gli obblighi
relativi, purché entro 15 giorni dal decreto previsto dall’art 574 cpc ovvero dalla data
dell’aggiudicazione o dell’assegnazione paghino alla banca le rate scadute, gli accessori e
le spese. Nel caso di vendita in più lotti, ciascun aggiudicatario o assegnatario è tenuto a
versare proporzionalmente alla banca le rate scadute, gli accessori e le spese”) nonché
indicare a quali condizioni l’aggiudicatario potrà esercitare la facoltà di cui al citato articolo.
In alternativa, il creditore fondiario dovrà indicare l’ammontare dell’intero suo credito per
capitale, accessori e spese (per l’ipotesi in cui l’aggiudicatario decida di non avvalersi della
facoltà di cui all’art 41 n. 5 del D. Lgs. 1 settembre 1993 n. 385).
4) L’aggiudicatario che intenda, ai sensi dell’art. 41 n. 5 D. Lgs. n. 385/93, profittare del
mutuo fondiario dovrà pagare, entro 10 giorni dall’aggiudicazione, all’Istituto mutuante le
rate scadute, gli accessori e le spese.
5) L’aggiudicatario che non intenda avvalersi della predetta facoltà dovrà pagare direttamente
all’Istituto
mutuante,
entro
10
giorni
dall’aggiudicazione,
la
parte
del
prezzo
di
aggiudicazione; l’eventuale eccedenza dovrà essere versata entro il predetto termine al
professionista delegato mediante assegno circolare non trasferibile intestato
a “TRIBUNALE
DI ASTI- causa civile RG 3053/2013”.
6) L’aggiudicatario, nel termine di 10 giorni, dovrà presentare al professionista delegato
l’estratto dell’atto di matrimonio, se coniugato, oppure il certificato di stato libero.
7) Gli onorari, i rimborsi spese, le spese di registrazione, trascrizione e voltura ed ogni altra
inerente e conseguente sono poste a carico dell’aggiudicatario, in conformità a quanto
previsto dall’art. 2 del decreto del ministero della Giustizia 15 ottobre 2015 nr 227; sono a
carico della procedura i compensi, i rimborsi spese, le spese di cancellazione delle
formalità pregiudizievoli gravanti sugli immobili trasferiti, sempre in conformità a quanto
previsto dal decreto del ministero della Giustizia 15 ottobre 2015 nr 227.
8) Sulle vendite giudiziarie non è previsto e non è dovuto alcun compenso di mediazione.
FINANZIAMENTO IPOTECARIO
Chi partecipa all’asta può ottenere un mutuo garantito da ipoteca sull’immobile, per pagare il
prezzo dell’aggiudicazione, per un importo non superiore al 70-80%
del valore dell’immobile ai
tassi e condizioni prestabiliti dalle singole banche.
L’elenco delle banche che aderiscono all’iniziativa, con indirizzi e numeri di telefono, si trova sul sito
www.abi.it (sotto la finestra “Aste immobiliari. Finanziamenti ai privati”) o essere richiesto al
custode.
CUSTODIA
Gli immobili sono affidati in custodia all’Istituto Vendite Giudiziarie, con sede in Torino, Strada
Settimo 399/15- tel. 011-4731714/ 0114731217 - fax: 011/4730562; cellulare 366/6515980; email
[email protected] - [email protected] pec: [email protected]. Per le richieste di
visita, [email protected]
PUBBLICITA’
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Il presente avviso sarà:
a) notificato alle parti del giudizio di divisione iscritto al nr 3053/2013 RG presso il domicilio
eletto ed ai rispettivi difensori;
b) affisso per tre giorni consecutivi all’Albo del Tribunale di Asti;
c) pubblicato, almeno 45 giorni prima della scadenza del termine per la presentazione delle
offerte, almeno una volta e per estratto sintetico (omesso il nominativo dell’esecutato) sui
giornali “La Gazzetta d’Alba” – “Il Mercoledì” (quali quotidiani di informazione locale
aventi maggiore diffusione);
d) inserito sui seguenti siti internet:www.astegiudiziarie.it - www.tribunale.asti.giustizia.it; www.giustizia.piemonte.it
e) comunicato all’Istituto Vendite Giudiziarie agli indirizzi e-mail [email protected]
- [email protected]; [email protected], nonché ai recapiti fax 011/4730562
– 0141/557217
§§§§§§
Tutte le attività riservate per legge al Cancelliere o al Giudice nonché gli atti relativi alla vendita,
consultabili
previo
appuntamento
(avv.
Luana
TARICCO
tel.
0173/229013
–
e-mail
[email protected]; fax: 0173/449893) avverranno a cura del professionista delegato avv.
Luana TARICCO presso il suo Studio in Alba (CN), Corso Torino n. 4.
La presentazione delle offerte in busta chiusa, l’apertura e l’esame delle offerte e le operazioni di
gara avverranno presso lo Studio del Professionista Delegato in Alba (CN), Corso Torino nr 4.
Alba 11 luglio 2016
Il Professionista Delegato
avv. Luana TARICCO
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