Novembre 2006 Anno I n.° 6 Gioele 2:23 E voi

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Novembre 2006 Anno I n.° 6 Gioele 2:23 E voi
Anno I n.° 6
Novembre 2006
Gioele 2:23
E voi, figliuoli di Sion, gioite, rallegratevi nell'Eterno, nel vostro Dio, perché vi dà la pioggia d'autunno in giusta misura, e
fa cadere per voi la pioggia, quella d'autunno e quella di primavera, al principio della stagione.
Siamo giunti al numero di novembre, e ancora una volta abbiamo la gioia di condividere anche questo numero con tutti voi.
Con questo mese arriva anche la stagione invernale con il suo clima e le sue piogge.
Il versetto di Gioele mi ha portato a riflettere come Dio è colui che si prende cura di ogni cosa.
In questi periodi ho riscontrato varie problematiche, in vari credenti, ma nella fede e nella perseveranza della preghiera ho
visto arrivare “in giusta misura” l’aiuto e la benedizione che solo il Buon Padre può e sa dare.
Non scoraggiamoci davanti alla difficoltà, ma ricordiamo sempre alla nostra vita che:
Luca 12:24
Considerate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutrisce. Di
quanto non siete voi da più degli uccelli?
Possano le nostre vite non dimenticare mai che Dio e Colui che si prende cura di quanti si affidano a Lui; e che il Suo
occhio mai si distoglie dai Suoi figli
Salmi 40:17
... il Signore ha cura di me. Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; o Dio mio, …..
Possa anche questo numero essere una benedizione e un incoraggiamento per tutti voi.
Vostri sinceri servi
La redazione
Tes t i m o n i a n za
Testimonianza di Michel Simon :
Era debole. Ci ha detto: “Papà, Mamma, ho preso questa
decisione con mio marito, è d’accordo, vengo da voi.” E le
parole che ha usate sono parole terribili: “Vengo a morire
“NIENTE è impossibile al nostro Dio!”
vicino a voi.” Era terribile sentire questo. Ha preso l’aereo,
perché non poteva prendere la macchina. Suo marito l’ha
Ecco una testimonianza del pastor Michel Simon della chiesa di Montbeliard (nell’est della Francia), il quale racconta
come Dio ha guarito sua figlia da una malattia incurabile…
portata all’aeroporto. Sono andato a prenderla a Strasburgo.
Ricorderò sempre quel sabato pomeriggio. Lo sapete, in
quanto pastori, siamo abituati, quando siamo chiamati presso qualcuno che sta per morire, a sentire la morte. Percepia-
Abbiamo cinque figli. Li abbiamo allevati nelle vie del Signore. La nostra figlia primogenita, che ha vissuto, da bambina, esperienze straordinarie, ha sempre avuto col Signore
una relazione particolare. Tanto si avvicinava a Dio quanto
il diavolo si accaniva contro di lei. È passata attraverso dure
prove. E talvolta ci ponevamo perfino questa domanda :
“Ma perché Signore?” Ha sposato un pastore. Ha avuto tre
bellissime femmine. Purtroppo, nostra figlia aveva un problema, una malattia che la portava verso la morte. Di anno
in anno, abbiamo visto nostra figlia deperire. Quattro anni
fa, mentre il Signore ci portava a Montbeliard, fu per noi
terribile accettare di venire a Montbeliard, perché sapevamo
che lasciavamo nostra figlia. Il primo anno, la sua salute
peggiorava. Il secondo anno che stavamo a Montbeliard, la
sua salute peggiorava ancora di più. Mia moglie ed io ricorderemo sempre quel Natale. Nostra figlia era talmente debole (era sotto morfina) che quando abbiamo lasciato il
Nord-Pas de Calais per tornare a Montbelliard, siamo tornati piangendo, perché abbiamo pensato che era forse l’ultima
volta che vedevamo nostra figlia. Non sapevamo cosa fare,
pregavamo, intercedevamo, ma non succedeva nulla.
Nel corso della settimana, nostra figlia ci ha chiamati.
mo che la persona sta per andar via. Ella era sdraiata sul
divano e sentivo che la morte veniva a cercarla. Tremava,
aveva freddo, era molto indebolita. Non era più che pelle e
ossa. Mi sono inginocchiato. Soffriva tanto che ho pianto.
Ho posato le mie mani su di lei. E quando posi le mie mani
su di lei, ella mi disse: “Papà, mi fai male!”. Non poteva
nemmeno sentire una mano su di lei. Le ho detto: “Figlia
mia, ora prego per te”. Con mia moglie, abbiamo pregato,
abbiamo implorato la grazia del Signore su di lei, perché
era difficile per noi sopportare questo. Poi, si è addormentata.
Il giorno prima, mi aveva chiesto: “Papà, se mi sento in
forma, domani, vorrei andare al culto a Montbeliard. Potresti farmi l’unzione d’olio?” Gli ho detto: “Nessun problema! Con gli anziani, faremo l’unzione d’olio.” Durante la
notte dal sabato alla domenica, verso le due o le tre del mattino, si è alzata ed ha passato un momento col Signore. Arrrivata l’ora del culto, ella non era in forma ma ci ha detto:
“Papà, Mamma, vengo.” Ed è venuta al culto.
La riunione comincia. Ci sono i canti, il momento di lode.
Durante quel momento, io ero seduto sul podio, dietro il
pulpito. Sono stato colto dallo Spirito Santo e ho portato un
dono spirituale in lingue.
Appena ho dato questo dono, c’è stata la traduzione, e que-
Quello che importava era questa preghiera di comune ac-
sta traduzione è stata data da una sorella. Questa sorella ha
cordo in cui la chiesa, unita dal nome e dal sangue di Gesù,
usato le stesse parole con le quali il Signore aveva parlato a
implora la grazia di Dio. Sono venuta dai miei genitori
nostra figlia il giorno prima. Proprio in quel momento, mi
esausta da una malattia incurabile con una prognosi medi-
sono alzato e ho detto: “Fratelli e sorelle, un miracolo si è
ca severa. Ho davvero toccato la morte. Papà e Mamma
appena compiuto.” E proprio in quel momento, mia figlia è
hanno supplicato Dio di lasciarmi in vita. Entrambi aveva-
stata guarita.
no ricevuto una promessa di guarigione in cui Dio diceva
Mentre ero seduto su una sedia dietro il pulpito, la sorella
che metteva un termine alle mie sofferenze e questa pro-
che ha trasmesso questo messaggio non poteva sentirmi
messa veniva a confortare la promessa che avevo ricevuta
perché era sorda. Era sorda! Quindi non ha potuto sentirmi
parlare in lingue. E fu una sorda ad interpretare un messaggio in lingue e a dare così una risposta!
Mia figlia si è alzata, è venuta all’imposizione delle mani,
ma era già guarita: ALLELUIA!
anch’io. Tuttavia, il giorno precedente all’unzione d’olio,
ero nella valle dell’ombra della morte, ma Dio era con me:
è questo è la grazia di Dio. Dio ha fatto un miracolo nella
mia vita. C’è voluta l’obbedienza alla sua Parola e un passo di fede. Ho smesso di prendere le medicine, la morfina.
Ecco il messaggio del 04/02/2005 che ha inviato alla
chiesa di Montbeliard per attestare la propria
guarigione:
Cari fratelli e sorelle,
I miei genitori ci hanno sempre incoraggiati a leggere la
Parola di Dio. Ricordo che quando mi hanno regalato la
mia prima Bibbia, quando avevo 9 anni, ho divorato il Salmo 23. È un capitolo che contiene promesse meravigliose
che ripeto instancabilmente quando il nemico delle nostre
anime viene a turbarmi. Il versetto quattro, che ripetevo
Ogni giorno, fino al ritorno a casa mia, con mia madre,
abbiamo glorificato Dio per la mia guarigione. Questa testimonianza deve servire a glorificare Dio e ricordarci che
dobbiamo sempre combattere, anche dopo una vittoria.
Non c’è riposo per i discepoli di Gesù, ma la promessa che
Egli sarà con noi tutti i giorni per attraversare le terribili
valli delle nostre vite. Ancora una volta grazie per le vostre
preghiere. Amen.
(Testimonianza trascritta e tradotta da Laetitia a partire dalla registrazione su
cassetta d’un messaggio di Michel Simon portato alla chiesa di Nancy durante
una riunione d’evangelizzazione svoltasi il primo ottobre scorso)
pure, non mi è mai apparso così dimostrativo che in questi
ultimi mesi. Ve lo cito: “Quand’anche camminassi nella
valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male,
perché tu sei con me”. Questa valle, l’ho appena attraversata e ho potuto sperimentare che Dio è sovrano nel suo
amore e fedele nelle sue promesse, qualunque sia la risposta che dà alle nostre suppliche. Avete invocato il nome
liberatore di Gesù per me tre settimane fa, quando sono
venuto dai miei genitori. Non ho voluto esprimermi sul mio
stato di salute. Non era necessario.
Meditazione
Il segreto di una vita
abbondante
Matt.14:13-21
Questo passo inizia con Gesù rattristato per la morte di Giovanni Battista che si ritira in un luogo deserto.
Ma Gesù va oltre i propri sentimenti, infatti c'è una missione da svolgere ed è quella di dar da mangiare agli affamati.
Infatti delle folle lo raggiungono e Gesù ne ha compassione
guarendo gli infermi.
Anche noi a volte passiamo dei momenti di tristezza che
non vorremmo vedere nessuno, ma anche noi abbiamo la
stessa missione di Gesù che è quella di portare la Buona
Novella al mondo che perisce.
Matt.11:28,29
Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io
vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate
da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi
troverete riposo per le vostre anime.
Gesù benedice il cibo perciò ringrazia. Anche noi dobbiamo
ringraziare e benedire quello che abbiamo e non dobbiamo
lamentarci sempre
Gesù spezza i pani perciò condivide il cibo. Anche noi dobbiamo condividere quello che abbiamo con gli altri
Gesù lo dà ai discepoli e loro alle folle. Dobbiamo comprendere a quale categoria apparteniamo o siamo discepoli
o le folle. Nella Parola vediamo chi è il discepolo.
Luca 14:26,27,33 26 «Se uno viene a me e non odia suo
padre e sua madre, moglie e figli fratelli e sorelle e perfino
la sua propria vita, non può essere mio discepolo. 27 E
chiunque non porta la sua croce e mi segue, non può essere
mio discepolo.33 Così dunque, ognuno di voi che non rinunzia a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo.
Giov.20:21
Poi Gesù di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre
ha mandato me, così io mando voi».
Quello che noi dobbiamo chiedere al Signore è la compassione(in parole semplici sentire il dolore che provano gli
altri). Fino a quando guarderemo alla nostra vita, alla nostra
situazione o problemi non ci sentiremo mai pronti per annunciare l' evangelo.
Al verso 15 i discepoli dicono a Gesù di mandare via la
folla affinché si comprino del cibo. Gesù gli dice che dovevano provvedere loro a questo.
Il Signore lo dice anche a noi di dare quello che abbiamo
ricevuto.
A tal proposito voglio ricordare un verso della Parola.
Luca 6:38
Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e
traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura
con cui misurate, sarà altresì misurato a voi».
Al verso 17 i discepoli fanno notare a Gesù che hanno poco
cibo e non possono sfamare tutta la folla.
Dal verso 18 possiamo imparare come sfamare gli altri con
quello che abbiamo.
Gesù dice di portare quel cibo a Lui. Fino a quando vogliamo tenerlo noi non vedremo la moltiplicazione
Gesù comanda che le folle si siedano nell'erba. Questo significa riposo e ordine. Se noi non ci riposiamo in Cristo e
abbiamo una vita ordinata non possiamo saziarci.
I risultati del seguire questi punti sono:
Sazietà
Abbondanza
Che il Signore ci aiuti a pensare agli altri. Perché così facendo Lui penserà a noi.
Pastore Daniele Bonanno
I Giovani e le loro esperienze
Jonathan
Ecco la testimonianza d’un giovane cristiano della chiesa di Metz, vicino a Nancy, in Francia:
Mi chiamo Jonathan e ho 21 anni. Ho avuto l’opportunità di nascere e di crescere in una famiglia cristiana. Ho potuto, grazie ai miei genitori, sapere cos’è la vita cristiana di tutti i giorni. Quindi, ho frequentato la chiesa e ho sentito la Parola di
Dio sin dalla mia infanzia.
A forza di andare in chiesa, ci si abitua. Per me, era come andare a scuola, era una cosa normale, a parte il fatto che constatavo una grande differenza tra le persone che frequentavo in chiesa e quelle che frequentavo al liceo. Sapevo che tutto quello
che poteva propormi il mondo era irrisorio e non portava a niente di buono. Sapevo che quel che dice la Parola di Dio era
ancora vero oggi. Sapevo anche che chiunque crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma non avevo dentro di me la motivazione necessaria per convertirmi. Mi dicevo : “Un altro giorno, non oggi.” Aspettavo un risveglio, un evento qualunque,
forse un appello particolare che mi dicesse: “Jonathan, è ora di andare!”, qualcosa che mi avrebbe spinto a fare il primo
passo.
Eppure, è detto chiaramente in 2 Corinzi 6: 2: Ti ho esaudito nel tempo favorevole, e ti ho soccorso nel giorno della salvezza.
Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza!
Meditando la Parola di Dio, ho fatto delle esperienze che mi hanno permesso di costruire la mia fede. Ho realizzato l’importanza del sacrificio di Gesù sulla croce. Ho capito che il mio peccato più grande era non metterLo veramente al primo posto
nella mia vita e non impegnarmi per Lui. In un certo modo, era come se io rinnegassi tutto quello che sapevo non facendo la
Sua volontà.
Del resto, condividevo la mia fede con le persone che mi stavano attorno, testimoniando di quello che Gesù aveva fatto nella
mia vita. Ho allora capito quanto fosse ridicolo evangelizzare mentre io non ero nemmeno convertito. Ho deciso di scendere
nelle acque battesimali per diventare un testimone del Dio vivente. D’ora in avanti, desidero seguire il mio Salvatore!
Jonathan (testimonianza raccolta e tradotta da Laetitia)
AZERBAIJAN, 28 settembre
Nato il 18 giugno scorso, in una famiglia cristiana, nell' Azerbaijan settentrionale, Ilya Eyvazov non ha ancora ufficialmente un nome.
Le Autorità locali nella città di Aliabad si rifiutano di rilasciare un regolare certificato di nascita al padre del bambino, Novruz Eyvazov,
membro di una chiesa battista della zona, perchè è un nome cristiano..
Dopo un mese dalla nascita, il padre era riuscito ad assicurarsi un certificato di nascita parziale, in cui il nome non compare. Naturalmente stà ancora richiedendo, presso autorità nazionali, di poter vedere il nome del figlio sui documenti, perchè non si sà a quali tipi di
problemi potrebbe andare incontro se nella Carta d'Identità non verrà registrato un nome.
Il padre del bambino non si è detto sorpreso perchè lo stesso problema lo ha avuto per i due fratellini più grandi di IIya (Elìa), che si
chiamano Moisei (Mose) e Luka. Anche a loro era stato negata la registrazione anagrafica del nome per alcuni mesi, perchè riportavano
nomi appartenenti ad una "setta religiosa straniera".
Un pastore battista, ha detto che gli era stato negato di chiamare suo figlio Samson, così lo hanno chiamato Davud. Ma al secondo figlio
gli hanno potuto dare il nome Samson perche durante il parto si trovavano in un viaggio all'estero, in Moldovia.
In Azerbaijan il 96 % della popolazione è musulmana, il Cristianesimo è percepito da molti come una religione straniera, e l'abbandono
dell'Islam viene visto come tradimento alla nazione.
Le tre congregazioni battiste presenti ad Aliabad sono costrette a fronteggiare l'avversione proveniente dal governo locale, il quale sta
rifiutando la registrazione ufficiale delle chiese da ben 13 anni.
NIGERIA, 2 ottobre
Jummai è una sarta, nella città di Dutse, Nigeria settentrionale. Alcuni giorni fa ha aperto il suo negozio senza avere nessuna idea di
quello che sarebbe accaduto in seguito.
Ma nel pomeriggio uno scambio di opinioni con alcuni clienti mussulmani ha attirato la collera di alcuni islamici locali fanatici. E improvvisamente, una folla adirata ha cominciato ad esigere di poter mettere le mani sulla sarta, così da poterla uccidere per aver offeso il
profeta Maometto.
La disputa ha dato origine ad una spirale di violenza che ha portato conseguenze per tutto il giorno. Sedici Chiese sono state bruciate,
sei cristiani feriti ed almeno 2000 cristiani non hanno più un tetto.
Leader della chiesa locale affermano che la polizia ha ignorato le loro richieste di aiuto. Nel frattempo, il governatore dello stato di Jigawa ha fatto sapere ai leader cristiani che la ricostruzione delle chiese distrutte sarà possibile solo in zone limitrofe alla città; forzando
così uno spostamento delle chiese.
Secondo quanto riferisce un vescovo anglicano,sembra che la disputa si sia generata tra la sarta ed una donna di nome Binta, allor quando questa a dato a Gesù per ubriacone, per aver passato il vino nell'ultima cena. La reazione di Jummai è stata di dare a Maometto l'attributo di donnaiolo, visto che aveva tante mogli.
Jummai asserisce che la spirale di violenza si è generata nel contesto delle tensioni avutesi per le parole del Papa Benedetto del Papa
XIV, accusato di aver calunniato l' Islam la settimana precedente in un discorso in Germania.
I cristiani locali avvertono che il tutto è solo un pretesto per poter innescare una crisi contro i cristiani.
IRAN, 5 ottobre
Dopo essere stati trattenuti per nove giorni in custodia dalla polizia segreta, Reza Montazami e sua moglie, Fereshteh Dibaj, sono stati
rilasciati su cauzione questa mattina. Ciò è stato concesso dalla Corte Rivoluzionaria della città di Mashhad.
Gli anziani genitori di Montazami hanno pagato la cauzione per la coppia. Non è chiaro ancora per quale ragione ufficiale i due sono
stati portati via da casa in maniera improvvisa nove giorni fà, quando la polizia ha anche confiscato i loro computer e tutti i materiali
cristiani.
Sembra chiaro il collegamento con le attività cristiane che i due svolgono in un paese islamico radicale.
Il fratello di Fereshteh, Issa Dibaj, ha detto di aver parlato a telefono con loro e che i due non hanno subito maltrattamenti durante la
detenzione.
Ai genitori di Montazami è stato fatto firmare un documento in cui si impegnano a non avere più riunioni cristiani nella casa della coppia che è di proprietà dei genitori.
Non è ancora chiaro se un impegno simile è stato fatto firmare alla coppia prima del rilascio.Si ricorda che lei è la figlia più giovane di
Mehdi Dibaj, un pastore ucciso nel 1994, come conseguenza della sua fede in Cristo ed il suo coraggioso servizio cristiano, portato avanti anche dopo aver subito varie minacce.
Mehdi era stato messo in prigione dalla polizia e condannato a morte per apostasìa, ma rilasciato dopo la grande mobilitazione dei cristiani di tutto il mondo. Subito dopo è stato rapito e poi trovato morto.
Nell'ultimo anno il regime della Repubblica islamica ha lanciato un'onda crescente di arresti e molestia contro i leader della chiesa iraniana.
ERITREA- 18 ottobre
Una pattuglia della polizia di sucurezza eritrea, ha torturato due Cristiani a morte. Il grave fatto è accaduto ieri, due giorni dopo l'arresto
per aver tenuto servizi religiosi in una casa privata a sud di Asmara. Immanuel Andergergeresh, 23 anni, e Kibrom Firemichel,30 anni,
sono morti in una prigione militare situato nella periferia della città di Adi-Quala.
I due, sono poi stati seppelliti nei pressi del campo dove avevano prestato servizio militare. L'arresto avvenuto il 15 ottobre, insieme ad
altri 10 cristiani, tre donne e sette uomini, durante un culto di adorazione nella Chiesa Evangelica Rhema. La sorte degli altri dieci rimane ancora ignota. Le morti sono venute dopo che ufficiali hanno detenuto un cittadino Americano e hanno re-imprigionato una cantante
popolare cristiana, Elen Berhane, che era stata ricoverata in ospedale per tre giorni, come conseguenza dell'aver speso 29 mesi in un
container di metallo.
La gamba di Berhane era stata danneggiata seriamente nel corso di un maltrattamento subito al tempo dell'arresto avvenuto nel maggio
del 2004. Fonti dirette hanno riferito a Compass che ora Elen è tornata al campo militare dove può camminare con l'aiuto di una canna.
Il governo ha continuato la sua campagna contro i lavoratori cristiani, incarcerando il cittadino Americano all'inizio di questo mese.
Aregahaje Woldeselasie, un evangelico molto attivo, ed il suo assistente.
Ad oggi i cristiani detenuti in Eritrea sono 1918
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Fax: 045 663 9644
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Richieste di pr eghiera
⇒
Preghiera per Martina la bimba di Messina, sono
arrivati i risultati degli ultimi controlli, i valori stanno
ritornando normali in modo rapido e umanamente
inaspettato. Continuiamo a pregare affinché possa
giungere la totale guarigione.
⇒
Continuiamo a pregare per Marika, e la sua famiglia
⇒
Alla piccola Raffaella è stata confermata la celiachia.
Ricordiamo che Raffaella è anche affetta da cecità e
da diabete. Continuiamo a pregare per lei perchè Dio
è colui a cui nulla è impossibile.
Agg.03-07-06 Grazie a Dio i valori della glicemia
sono migliorati
Aggiornamento del 24/10/2006 Giorno 6 di novembre dovrà ripetere la biopsia per controllare se la terapia senza glutine sta avendo buoni risultati, in quanto
oltre alla celiachia trovarono una esofagite eosinofila.
⇒
Preghiamo per Silvano un giovane figlio di una sorella della zona di Taormina (ME); grazie a Dio sta
frequentando la chiesa con fervore continuiamo a
pregare per lui.
⇒
Continuiamo a pregare per Pina di Giarre (CT) affetta da Sclerodermia.
⇒
Per una figlia di un fratello di La Spezia affetta da
una patologia che colpisce il sistema osseo.
⇒
Per Leonardo e famiglia missionari in Messico e per
l’opera che il Signore gli ha affidato.
⇒
Preghiamo per un nuovo locale per la Chiesa Apostolica di Genova, grazie a Dio il Signore ci sta benedicendo attirando molte anime a Cristo e durante i
Culti diverse persone stanno in piedi.
⇒
Preghiamo per la figlia della sorella Mariagrazia di
Napoli, la bimba ha 4 anni è cieca ,diabetica e ciliaca.
⇒
Preghiamo per il fratello Emanuele della provincia di
Messina, sta attraversando un momento difficile.
Preghiamo per lui e la sua famiglia.
⇒
Vogliamo pregare per un ragazzo Giuseppe Antonio
della Calabria.Si trova all'ospedale a Genova per una
visita deve fare unì esame per uma successiva operazione rischiosa. Il padre richiede preghiera. Il Signore
ci benedica
⇒
Preghiamo per Francesca una sorella di Messina a cui
hanno trovato una macchia al cervello e ora deve
andare a Milano per degli accertamenti. Preghiamo
che il Signore operi nella sua vita guarendola. Dio vi
benedica.
⇒
Preghiamo per Stefania cugina della nostra sorella
Maria Grazia. Stefania è affetta da sclerosi multipla.
La nostra sorella Maria Grazia è stata guarita dalla
stessa malattia ed ora prega per la guarigione della
cugina e per la salvezza della sua anima. Uniamoci
nell'intercessione. Dio Ci Benedica
⇒
Preghiamo per il fratello Biagio della provincia di
Messina, sta affrontando un momento delicato.
⇒
Preghiamo per Saveria alla quale è stata riscontrata
una leucemia linfatica, è una donna sola, con tanti
problemi, ma ama il Signore e noi insieme vogliamo
vivere e vedere la gloria di Dio.
⇒
Richiesta di preghiera per Angelo un fratello missionario che soffre di epatite cronica.
⇒
La sorella Mary di Aosta ha avuto due tumori e ora si
sospetta ne' abbia alti due, preghiamo che l'esame dia
esito negativo. Intercediamo anche per la famiglia,
che il Signore sia la loro forza e speranza.
⇒
Richiesta per Pina la mamma di Giusi Marchese che
si è sentita male.
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Preghiamo per il fratello Emanuele della provincia di Messina, sta attraversando un momento
difficile. Preghiamo per lui e la sua famiglia.
Preghiamo per la figlia della sorella Mariagrazia
di Napoli, la bimba ha 4 anni è cieca ,diabetica e
ciliaca.
Preghiamo per un nuovo locale per la Chiesa
Apostolica di Genova, grazie a Dio il Signore ci
sta benedicendo attirando molte anime a Cristo e
durante i Culti diverse persone stanno in piedi.
Per Leonardo e famiglia missionari in Messico e
per l’opera che il Signore gli ha affidato.
Per una figlia di un fratello di La Spezia affetta
da una patologia che colpisce il sistema osseo.
Continuiamo a pregare per Pina di Giarre (CT)
affetta da Sclerodermia.
Preghiamo per Silvano un giovane figlio di una
sorella della zona di Taormina (ME); grazie a
Dio sta frequentando la chiesa con fervore continuiamo a pregare per lui.
Alla piccola Raffaella è stata confermata la celiachia. Ricordiamo che Raffaella è anche affetta da
cecità e da diabete. Continuiamo a pregare per lei
perchè Dio è colui a cui nulla è impossibile.
Continuiamo a pregare per Marika, e la sua famiglia
Preghiera per Martina la bimba di Messina, sono
arrivati i risultati degli ultimi controlli, i valori
stanno ritornando normali in modo rapido e umanamente inaspettato. Continuiamo a pregare affinché possa giungere la totale guarigione.
Richieste di pr eghiera
Da ins eri r e nella
Bibbia
Richiesta di preghiera per Angelo un fratello
missionario che soffre di epatite cronica.
⇒ Richiesta per Pina la mamma di Giusi Marchese che
si è sentita male.
⇒ La sorella Mary di Aosta ha avuto due tumori e ora
si sospetta ne' abbia alti due, preghiamo che l'esame
dia esito negativo. Intercediamo anche e per la famiglia, che il Signore sia la loro forza e speranza.
⇒
⇒ Preghiamo per Saveria alla quale è stata riscontrata
una leucemia linfatica, è una donna sola, con tanti
problemi, ma ama il Signore e noi insieme vogliamo
vivere e vedere la gloria di Dio.
⇒ Preghiamo per il fratello Biagio della provincia di
Messina, sta affrontando un momento delicato.
⇒ Preghiamo per Stefania cugina della nostra sorella
Maria Grazia. Stefania è affetta da sclerosi multipla.
La nostra sorella Maria Grazia è stata guarita dalla
stessa malattia ed ora prega per la guarigione della
cugina e per la salvezza della sua anima. Uniamoci nell'intercessione. Dio Ci Benedica
⇒ Preghiamo per Francesca una sorella di Messina a
cui hanno trovato una macchia al cervello e ora deve andare a Milano per degli accertamenti. Preghiamo che il Signore operi nella sua vita guarendola.
Dio vi benedica.
⇒ Vogliamo pregare per un ragazzo Giuseppe Antonio
della Calabria.Si trova all'ospedale a Genova per
una visita deve fare unì esame per uma successiva
operazione rischiosa. Il padre richiede preghiera. Il
Signore ci benedica
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