I drammatici giorni dell`estate del `43
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I drammatici giorni dell`estate del `43
MUSEO DELLO SBARCO Ettore Ursino Foto di Paolo Barone Il libro di Ezio Costanzo, “Sicilia 1943 – Breve storia dello sbarco alleato”, con l’introduzione di Carlo D’Este. I drammatici giorni dell’estate del ‘43 Una narrazione che ci apre le porte dell’estate del 1943 e ci conduce dentro avvenimenti che hanno contrassegnato la vita di tanti siciliani e di un’isola che per 38 giorni diventa protagonista del secondo conflitto mondiale. L’attenzione del mondo, infatti, si concentra su quest’isola del Mediterraneo, ancora una volta terra di conquista. Un’estate calda quella di sessant’anni fa. L ’Italia è in guerra da tre anni e Hitler, con il suo esercito, ha ormai conquistato l’intera Europa. Nel gennaio del 1943, mentre si combatte la battaglia di Stalingrado, gli anglo-americani decidono che è giunto il momento di aprire in secondo fronte in Europa. Viene scelta la Sicilia e i bombardamenti a tappeto riducono in macerie i centri abitati e gettano a terra il morale della popolazione civile. Britannici e americani, con l’operazione denominata in codice “Husky”, mettono piede sulle spiagge di Gela, Licata, Scoglitti, Avola, Portopalo, Marzamemi alle prime ore del 10 luglio 1943. La battaglia – sostiene Costanzo nel suo libro - dura 38 giorni ma contrariamente ai piani dei suoi pianificatori, la conquista dell’isola non è una semplice passeggiata. Gli Alleati lasciano sul campo circa 5.000 soldati e non riescono a bloccare la fuga nel continente dei soldati dell’Asse. Il libro di Costanzo rende comprensibile al vasto pubblico un momento della storia della nostra isola che, a pieno titolo, si inserisce nel quadro degli avvenimenti legati alla Seconda guerra mondiale come uno dei più imponenti (per il coinvolgimento numerico delle forze militari in campo) e drammatici (per il numero dei morti), secondo solo allo sbarco in Normandia del giugno 1944. Costanzo è un giornalista che ama narrare la storia. Egli ci fa rivivere interamente l’ “Operazione Husky”. Attingendo da una ricca documentazione d’archivio, ci conduce per mano in quel periodo storico partendo da una breve ricostruzione delle vicende italiane ed europee alla vigilia dello Sbarco per entrare nell’argomento con un’attenta descrizione di quanto è accaduto a Casablanca durante la preparazione della campagna di Sicilia, delle controversie tra i pianificatori dello sbarco, dei rapporti tra mafia e Alleati, per poi raccontare i giorni dell’avanzata delle truppe anglo-americane sul suolo siciliano, la difesa (e la non difesa) dell’isola, le maggiori battaglie, per arrivare all’armistizio del 3 settembre di Cassibile, passando per la caduta del fascismo del 25 luglio. Lo storico americano Carlo D’Este, uno dei maggiori studiosi della seconda guerra mondiale, ha curato l’introduzione al volume e, oltre ad infondere autorevolezza allo studio di Costanzo, sottolineando la qualità della ricerca, rileva come questo lavoro consenta di colmare una lacuna nella storiografia del periodo. “E’ nella natura umana dimenticare - scrive lo storico statunitense - tuttavia, quando si tratta di guerra e delle sciagure che questa porta con sé, dimenticare va solo a nostro discapito...ed è un invito al suo ripetersi”. Il volume è arricchito da numerose fotografie, molte delle quali inedite, che offrono l’opportunità di penetrare nella realtà di quei momenti. Si tratta di oltre 170 immagini che ci mostrano, nella loro crudezza, i centri abitati distrutti dalle bombe, le condizioni della popolazione civile, gli orrori della guerra. Nel libro, Costanzo rivela anche alcuni episodi legati all’occupa- zione alleata dell’isola fino ad oggi poco conosciuti e mai seriamente approfonditi dagli studiosi. Uno di questi è l’uccisione a sangue freddo compiuto dagli americani, nei pressi di Acate, di 73 prigionieri italiani. CHURCHILL E MUSSOLINI A MILANO Per ricordare i drammatici eventi che colpirono Milano nell’agosto 1943, il comune meneghino, con il supporto delle Civiche Raccolte Storiche, ha organizzato la mostra “Bombe sulla città. Milano in guerra (19421944)” (Rotonda di via Besana 12, dal 20 febbraio al 9 maggio 2004). L’iniziativa culturale ha coinvolto anche la Provincia regionale di Catania, che ha prestato due statue di cera - precisamente quella di Benito Mussolini e quella di Winston Churchill - del “Museo storico dello sbarco in Sicilia - Estate 1943”. “Il Museo catanese ha ormai raggiunto notorietà nazionale - ha affermato il presidente Raffaele Lombardo . Le statue sono state realizzate a Londra nel celebre atelier di Masame Tussaud, noto per la capacità di riprodurre personaggi celebri a grandezza naturale e con dettagli anatomici di sorprendente realismo. Le statue che abbiamo dato in prestito saranno un motivo di richiamo della mostra milanese. Essa rievoca i tragici bombardamenti che segnarono un momento cruciale nelle pagine della storia italiana e ancor più in quella di Milano, una città che ancora oggi mostra i segni e le trasformazioni conseguenti a quegli attacchi”. “Abbiamo aderito volentieri alla richiesta di dare in prestito le statue - ha dichiarato l’assessore provinciale alle Politiche culturali, Gesualdo Campo -, che potrebbe essere premessa per altre collaborazioni con istituzioni culturali nazionali”. Il direttore del Servizio musei e biblioteche, Francesco Corsaro, ha curato la parte tecnico-burocratica ed ha sottolineato che, dalla sua apertura, il Museo ha registrato 35.000 presenze. Ogni giorno le sue sale sono visitate da comitive di turisti, scolaresche, appassionati. Alla ampia diffusione in ambito nazionale, ha contribuito Vittorio Sgarbi che ha preparato un accurato servizio giornalistico, trasmesso su Rai 1 nella trasmissione “Italia che vai”. Alcuni scorci del Museo dello sbarco: una sala al primo piano ( in alto a sinistra), la piazza che accoglie il visitatore; in questa pagina il tipico copricapo dei Bersaglieri e, sotto, la statua di cera del re Vittorio Emanuele III