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Product Liability
Nuove regole per l’importazione di prodotti alimentari in Cina
La revisione della normativa sulla sicurezza alimentare
Il dipartimento della Food and Drug Administration del Governo cinese (FDAG) ha divulgato un progetto di revisione della normativa in materia di
sicurezza alimentare che è stato sottoposto al pubblico per suggerimenti e
commenti.
Per comprendere la natura di tale progetto è utile tenere presente i due problemi maggiori, in campo di sicurezza alimentare, ai quali in Governo cinese
intende dare con esso una soluzione: in primo luogo, la Cina è, e rimane, ancora un paese fortemente soggetto ad un diffuso inquinamento ambientale. Secondo i dati della Banca Mondiale, 16 delle 20 città più inquinate al mondo sono cinesi (Chinese Academy of Environmental Planning). In secondo luogo si
avverte ancora una mancanza di perizia nel trattamento e nella produzione dei
cibi.
Il progetto, destinato ad emendare la normativa in vigore, contiene cambiamenti che rendono più stringente la responsabilità dei produttori di alimenti e delle amministrazioni locali, ed enfatizza il ruolo dei cittadini nel vigilare
su comportamenti lesivi della sicurezza alimentare innescando, in questo modo, una sorta di duplice controllo: sia dall’alto che dal basso.
I controlli previsti
Tra le principali misure di controllo sono contemplate quelle che richiedono
alle aziende del settore alimentare di impiegare operatori della sicurezza che
siano in possesso di una speciale abilitazione riconosciuta a livello nazionale;
questo dovrebbe garantire la perizia dei lavoratori nella fase di lavorazione dei
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prodotti alimentari.
È prevista l’istituzione di un sistema nazionale di monitoraggio e archiviazione di tutti i casi legati alla violazione della normativa in materia di sicurezza alimentare; in questo modo i consumatori potranno facilmente reperire
informazioni sul produttore e sulla qualità del prodotto in vendita nel mercato,
verificandone l’affidabilità, o acquisendo informazioni su eventuali precedenti
violazioni.
I controlli di supervisione della qualità e del processo produttivo si concentreranno su otto categorie di cibi: prodotti caseari, carne, liquori cinesi, bevande e olio vegetale da cucina, latte in polvere e alimenti per bambini.
Dopo il “caso” del latte in polvere nel 2008, i consumatori sono molto più attenti alla sicurezza dei prodotti alimentari destinati ai bambini. La nuova legge
richiede che i produttori di latte in polvere in Cina registrino tutti gli ingredienti, le formule e le etichette presso il locale dipartimento di sicurezza alimentare (CFDA).
Importazione di prodotti alimentari europei in Cina
Importanti novità vengono introdotte anche in relazione all’importazione dei
prodotti alimentari, e tra essi quindi anche quelli di provenienza dall’Europa.
Questi saranno soggetti ad ispezioni e l’importatore dovrà assicurare che l’azienda produttrice rispetti gli standards previsti dalla legge cinese nonché la
corrispondenza del prodotto a quanto riportato nell’etichetta.
Inoltre, l’importatore per poter immettere i propri prodotti sul mercato, dovrà
richiedere un’autorizzazione anche al Ministero della Salute (MOH), responsabile per la valutazione dei rischi alla salute dei cittadini.
Le sanzioni
Nei casi di violazione delle regole la sanzione è costituita da una somma pari a
15 – 30 volte il prezzo del prodotto.
Nei casi in cui a seguito alla violazione della disciplina dovessero verificarsi
danni alla salute del consumatore questo potrà chiedere una compensazione
pari a 10 volte il costo del prodotto o 3 volte il valore della perdita subita; tale
compensazione non potrà comunque essere inferiore alla somma di 1000 RMB
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(circa 123,00€). In caso di gravi danni alla salute o alla proprietà il produttore
sarà anche civilmente responsabile secondo la Tort Law cinese. Inoltre, qualora
continui la produzione di prodotti pericolosi sarà soggetto al pagamento di una
sanzione punitiva per la quale non è previsto alcun limite massimo.
Se, come detto, la violazione delle norme igieniche causa danni alla salute, il
produttore sarà punito anche secondo la legge penale: essa prevede, a seconda della gravità del danno cagionato, pene che vanno dai 3 anni di reclusione
all’ergastolo. L’eventuale condanna per aver prodotto o venduto cibo pericoloso per la salute determina anche la revoca dell’autorizzazione a produrre o
vendere cibi.
Il Governo introdurrà inoltre un sistema di ricompense per coloro che denunceranno illeciti o contraffazioni dei cibi.
Anna Masutti
[email protected]
tel. 051 232495
Pierluigi Valle
[email protected]
tel. 051 232495
Le informazioni contenute nel presente documento non sono da considerarsi un esame esaustivo né
intendono esprimere un parere o fornire una consulenza legale. Qualora non si desideri ricevere la
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