Doina ha mancato di buon gusto ma il suo è un peccato di giovinezza
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Doina ha mancato di buon gusto ma il suo è un peccato di giovinezza
14/4/2016 "Doina ha mancato di buon gusto ma il suo è un peccato di giovinezza" "Doina ha mancato di buon gusto ma il suo è un peccato di giovinezza" Pubblicato: 13/04/2016 11:28 CEST Aggiornato: 13/04/2016 11:30 CEST Pubblicare nei social le foto di un pomeriggio al mare durante il periodo di semilibertà non è certamente reato, ma può risultare inopportuno. E' quanto accaduto a Doina Matei, in carcere alla Giudecca per l'omicidio preterintenzionale di Vanessa Russo: dopo quelle immagini nei social il giudice ha deciso di toglierle la possibilità durante il giorno di uscire dal penitenziario veneziano per andare a lavorare. Ed è ciò che pensa Franca Leosini, conduttrice dell'ormai celebre Storie maledette: "Non conosco personalmente Doina, ma credo che il suo sia stato un peccato di giovinezza e una mancanza di http://www.huffingtonpost.it/2016/04/13/doinamateihapeccato_n_9678090.html?utm_hp_ref=italy 1/2 14/4/2016 "Doina ha mancato di buon gusto ma il suo è un peccato di giovinezza" buon gusto allo stesso tempo. Ha avuto una vita difficile, prima del delitto stava sul marciapiede per sfamare i figli, non ha una istruzione tale da farle comprendere cosa sia opportuno e cosa invece non lo sia. Forse la libertà le ha dato alla testa". E così Matei ha voluto postare sul proprio profilo Facebook le immagini di qualche momento felice strappato alla galera. Nella pagina che usa con un nickname e perciò quasi irrintracciabile, la ragazza rumena ormai trentenne posa in bikini sulla spiaggia del Lido di Venezia, oppure sull'imbarcadero. Sorride, sembra contenta. Ed è stata quell'apparente serenità a far infuriare gli utenti dei social. "Il caso di Doina Matei è un omicidio preterintenzionale da manuale: era evidente che non voleva uccidere la povera Vanessa Russo, anche se questo non lenirà certamente il dolore immedicabile dei genitori.", commenta ancora Leosini, che negli anni scorsi è stata scelta come tutor della Matei per la scrittura di un racconto poi premiato al concorso letterario "Goliarda Sapienza" e incluso nel volume "Volete sapere chi sono io? Racconti dal carcere" (Mondadori). "Le hanno dato il massimo della pena, 18 anni scontati poi a 16. Ed è fisiologico che a metà del percorso in carcere venga concessa la semilibertà". Insomma, nessun privilegio. Certamente, aggiunge la giornalista e scrittrice, la sua "era una urgenza di vita", la voglia irrefrenabile di godersi un pomeriggio al sole. La pubblicazione di quelle foto ha fatto il resto. http://www.huffingtonpost.it/2016/04/13/doinamateihapeccato_n_9678090.html?utm_hp_ref=italy 2/2